CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 12 maggio 2015
443.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari esteri e comunitari (III)
ALLEGATO

ALLEGATO

Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti. (C. 2994 Governo e abb. C. 416 Caparini, C.1595 Antimo Cesaro, C. 1835 Cimbro, C. 2043 Vezzali, C. 2045 Carfagna, C. 2067 Coccia, C. 2291 Ascani, C. 2524 Centemero, C. 2630 Paglia, C. 2860 Iori, C. 2875 Di Benedetto, C. 2975 Chimienti).

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

  La III Commissione,
   esaminato per le parti di competenza il disegno di legge C. 2994 e abb., recante «Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti», così come risultante dall'approvazione di emendamenti presso la Commissione di merito;
   apprezzata la finalità complessiva del provvedimento, volto alla valorizzazione dell'autonomia delle istituzioni scolastiche e all'affermazione del ruolo della scuola nella società della conoscenza come luogo dove si attua il diritto allo studio e si educano gli individui alla cittadinanza attiva, anche in un'ottica di proiezione internazionale del nostro Paese attraverso le chiavi della lingua e della cultura;
   preso atto con soddisfazione delle norme che, esplicitando i valori del dialogo interculturale e dell'educazione alla pace, promuovono il potenziamento delle competenze linguistiche e culturali anche dei cittadini stranieri in Italia quale fattore decisivo di un processo di integrazione socio-economica fondato sui valori della cultura e dell'educazione civica;
   evidenziato a tal proposito la centralità della figura del mediatore culturale il cui ruolo nelle scuole è decisivo soprattutto in contesti territoriali ad alta presenza migratoria;
   richiamate, in particolare, le norme di cui all'articolo 23, comma 2, recanti una ampia delega al Governo in materia di Sistema nazionale di istruzione e formazione, sulla base dei principi e criteri direttivi indicati alla lettera h) concernenti revisione, riordino e adeguamento della normativa in materia di istituzioni e iniziative scolastiche italiane all'estero;
   ritenuto opportuno ampliare tali principi e criteri direttivi ai fini della riforma della normativa in materia di istituzioni e iniziative formative italiane all'estero e loro riorganizzazione, con la finalità di rendere la lingua e la cultura italiane veicolo di promozione del Sistema Paese nel mondo, tenendo conto delle nuove aree emergenti, nonché del rilancio della nostra presenza culturale nelle aree geografiche più tradizionali;
   valutato che la cifra specifica dell'Italia è rappresentata da un patrimonio culturale straordinario sia in termini economici sia per il rafforzamento dell'influenza e del ruolo politico dell'Italia nel contesto europeo ed internazionale per cui sarebbe opportuno prevedere: 1) il coordinamento e la razionalizzazione degli interventi pubblici, anche attraverso un nuovo modello di governance del sistema; 2) l'integrazione dei programmi di promozione culturale con l'offerta di apprendimento linguistico nei rispettivi paesi esteri, in un quadro di formazione interculturale e plurilinguistico; Pag. 953) la programmazione pluriennale degli interventi; 4) la valorizzazione delle espressioni storico-culturali delle comunità italiane nel mondo e delle professionalità in esse maturate, anche ai fini della promozione culturale e linguistica; 5) l'integrazione delle iniziative nei sistemi formativi locali e la promozione di esperienze multi linguistiche; 6) la responsabilizzazione dei terminali locali del sistema con l'obiettivo di favorire la raccolta e l'impiego di risorse da destinare al sostegno di progetti di promozione linguistica e culturale e l'estensione dei bonus fiscali a tali iniziative; 7) la definizione dei criteri e delle modalità di selezione, destinazione e permanenza in sede del personale docente e amministrativo;
  esprime

PARERE FAVOREVOLE

  con la seguente condizione:
   all'articolo 23, comma 2, sostituire la lettera h) con la seguente:
   «h) riforma della normativa in materia di istituzioni e iniziative formative italiane all'estero e loro riorganizzazione, con la finalità di rendere la lingua e la cultura italiane veicolo di promozione del Sistema Paese nel mondo, tenendo conto delle nuove aree emergenti, nonché del rilancio della nostra presenza culturale nelle aree geografiche più tradizionali. L'italiano è un veicolo culturale privilegiato, anche a livello internazionale, per l'accesso ad un universo artistico, letterario e filosofico. Invece la cultura, nella sua più ampia accezione che comprende arte, paesaggio, tradizione, beni culturali e stili di vita rappresenta a sua volta un marchio – il brand Italia – che può essere un patrimonio straordinario per il nostro Paese, sia in termini economici che per rafforzare l'influenza ed il ruolo politico dell'Italia nel contesto europeo ed internazionale. Si prevede:
    1) il coordinamento e la razionalizzazione degli interventi pubblici, anche attraverso un nuovo modello di governance del sistema;
    2) l'integrazione dei programmi di promozione culturale con l'offerta di apprendimento linguistico nei rispettivi Paesi esteri, in un quadro di formazione interculturale e plurilinguistico, anche in sinergia con l'offerta del servizio pubblico radiotelevisivo;
    3) la programmazione pluriennale degli interventi;
    4) la valorizzazione delle espressioni storico-culturali delle comunità italiane nel mondo e delle professionalità in esse maturate, anche ai fini della promozione culturale e linguistica;
    5) l'integrazione delle iniziative nei sistemi formativi locali e la promozione di esperienze multi linguistiche;
    6) la responsabilizzazione dei terminali locali del sistema con l'obiettivo di favorire la raccolta e l'impiego di risorse da destinare al sostegno di progetti di promozione linguistica e culturale e l'estensione dei bonus fiscali a tali iniziative;
    7) la definizione dei criteri e delle modalità di selezione, destinazione e permanenza in sede del personale docente e amministrativo»,
   e con la seguente osservazione:
    valuti la Commissione di merito l'opportunità di prevedere la presenza di mediatori culturali nelle classi laddove la percentuale di allievi stranieri sia superiore al trenta per cento.