CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 5 marzo 2015
401.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari esteri e comunitari (III)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

Interrogazione n. 5-04428 Porta: Sul funzionamento dell'Istituto Italo Latino Americano (IILA).

TESTO DELLA RISPOSTA

  L'IILA ha indubbiamente rappresentato sin dalla sua istituzione uno strumento importante dell'azione della politica estera dell'Italia nei confronti dei paesi della Regione latinoamericana, collaborando attivamente anche alla realizzazione delle conferenze Italia-America Latina e Caraibi, la cui convocazione a cadenza biennale è stata prevista da una legge recentemente approvata dal Parlamento.
  Ha fornito un contributo di sostanza all'intensificazione delle relazioni con questi Paesi in tutti i principali settori (politico, economico, culturale) e ha dato anche impulso alla cooperazione in materia di sicurezza, all'internazionalizzazione delle nostre PMI, con il primo Foro PMI Italo latinoamericano, e alla creazione di imprese, ai rapporti tra le università italiane e latinoamericane, allo sviluppo della rete delle Commissioni miste, presenti ormai in pressoché tutti i Paesi latinoamericani, all'ingresso dell'Italia come osservatore al Sistema di Integrazione Centro Americano (SICA) e al sistema dei Vertici Iberoamericani.
  L'IILA è riconosciuta come attore importante anche in sede UE nella strategia di sicurezza in America Centrale e nel programma di cooperazione Eurosocial. In tale ambito ha favorito l'internazionalizzazione della nostra pubblica amministrazione in America latina.
  L'IILA svolge un ruolo importante anche su un tema che all'Italia sta particolarmente a cuore: il rapporto tra America Latina e Unione Europea e nel favorire i meccanismi di integrazione regionale. In tale ottica potranno essere esplorate anche possibilità di attivare utili sinergie con le istituzioni europee, che possano eventualmente creare le premesse per un concorso dell'UE ad alcune attività realizzate dall'IILA.
  Gli stringenti vincoli di bilancio determinati dalla nota congiuntura economica nazionale e dall'azione di spending review hanno purtroppo determinato, nel corso degli anni, una riduzione degli stanziamenti a favore dell'IILA. Ciononostante, proprio nella consapevolezza dell'importanza di questo Istituto, il Governo ha previsto nella Legge di Stabilità 2015 un contributo nella misura di 1.701.998 euro.
  Va tenuto presente ad ogni modo che l'IILA beneficia anche di quote obbligatorie a carico dei Paesi latinoamericani membri e può essere destinatario di singoli contributi volontari a progetto da erogarsi da parte delle Direzioni Generali competenti del MAECI, sulla base della presentazione di iniziative che l'IILA intenda svolgere negli ambiti della cooperazione allo sviluppo o della prevenzione dei conflitti e del mantenimento della pace internazionale.
  Pur non nascondendo le difficoltà determinate dalla congiuntura attuale, siamo consapevoli dell'importanza dell'azione dell'IILA, che si appresta a festeggiare il 500 anniversario, anche in vista di importanti prossimi eventi, quali la Settima Conferenza Italia-America Latina e Caraibi che si terrà a Milano dal 12 al 13 giugno di quest'anno.
  Per questo, continueremo a porre in essere ogni sforzo atto a consentire a questo ente di operare al meglio e continuare a fornire il proprio rilevante contributo all'intensificazione delle relazioni del nostro Paese con l'America Latina.

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ALLEGATO 2

Interrogazione n. 5-04118 Cimbro: Sulla sottrazione e sul trattenimento in Sudan di una cittadina minorenne.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Il caso della minore, nata il 6 giugno del 2002 in Sudan da madre di nazionalità etiope e dal padre di nazionalità sudanese, è seguito dal Ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale in stretto raccordo con la nostra Ambasciata a Khartoum.
  Sin dal momento in cui è venuta a conoscenza della vicenda, la nostra Ambasciata ha mantenuto con la madre contatti costanti, monitorando gli sviluppi della situazione e prestando sempre la massima discrezione al fine di non pregiudicare la possibilità di eventuali evoluzioni positive. Si tratta infatti di un caso che – com’è facile intuire – presenta aspetti giuridici complessi che rilevano innanzitutto dalla cittadinanza sudanese della minore sulla quale, in base all'ordinamento locale, il padre esercita la piena potestà. A tal proposito, la nostra Ambasciata si è anche rivolta ad alcuni giuristi sudanesi per avere un quadro legale della situazione ed esplorare eventuali soluzioni offerte dalla normativa locale. I margini di intervento attraverso i formali canali diplomatici restano comunque limitati in ragione della circostanza che sia la minore che la madre non possiedono la cittadinanza italiana.
  Nonostante queste difficoltà, l'Ambasciata italiana a Khartoum, anche per i rilevanti aspetti umanitari della vicenda, si è adoperata per sensibilizzare membri del Governo sudanese e importanti personalità istituzionali, tanto a livello federale che a quello del singolo Stato di Kassala, in cui la minore attualmente risiede.
  A titolo di aggiornamento, segnalo che la madre della minore si è recata lo scorso gennaio in Sudan per due settimane. Durante questo periodo la signora è stata ricevuta dal nostro Ambasciatore, con il quale ha potuto avere un riservato scambio di opinioni sulla vicenda e avere il quadro delle iniziative adottate dall'Ambasciata, mantenendo con la stessa un costante contatto durante tutto il suo soggiorno. Al suo arrivo a Khartoum, il padre della minore è venuto a prelevare la signora in aeroporto e insieme si sono recati nella località di Kassala dove la madre ha potuto incontrare la figlia.
  Si assicura l'onorevole interrogante che il caso continuerà ad essere seguito con la massima attenzione e la dovuta discrezione – come s'impone in casi di questo tipo – da parte del Ministero degli Esteri ed in particolare dalla nostra Ambasciata a Khartoum attraverso l'attivazione di tutti i possibili contatti al fine di trovare una soluzione nel superiore interesse della minore.

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ALLEGATO 3

Interrogazione n. 5-04239 Plangger: Sulle difformità tra motori di ricerca nazionali e internazionali in tema di accordi sulla promozione e protezione degli investimenti.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Il portale Trattati internazionali – ATRIO è una raccolta degli Accordi internazionali vigenti, bilaterali e multilaterali di cui l'Italia è parte.
  Scopo del portale è mettere a disposizione degli operatori, interni ed esterni, un archivio digitalizzato che riporti i dati essenziali ed il testo degli Accordi internazionali vigenti di cui l'Italia è Parte. Al fine di soddisfare le sempre maggiori esigenze dei fruitori e di assicurare una più agile consultazione, esso è stato completamente rinnovato lo scorso anno.
  Attualmente sono pubblicati circa 4.000 Accordi in formato pdf. In aggiunta alla copia elettronica del testo del trattato, sono riportati i dati relativi alla firma, all'entrata in vigore, alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, agli Stati Parte e le eventuali informazioni circa riserve e dichiarazioni interpretative depositate dall'Italia al momento dell'adesione. Le voci disponibili on line sono circa 10.000.
  Il MAECI effettua assieme ad UNCTAD (la Conferenza delle Nazioni Unite sul Commercio e lo Sviluppo – United Nation Conference on Trade and Development) un periodico aggiornamento dei dati (che è a scadenza annuale per i nuovi Accordi) al fine di monitorare la qualità del servizio offerto.
  In merito alla categoria degli accordi sulla promozione e protezione degli investimenti, dall'ultima comparazione delle due banche dati sono emerse, come anche segnalato dall'onorevole interrogante, alcune discrepanze.
  Infatti, secondo la banca dati ATRIO esistono a tutt'oggi 76 accordi bilaterali sulla promozione e protezione degli investimenti in vigore tra l'Italia e vari Paesi. Nella banca dati del sito dell'UNCTAD risultano invece 105 accordi dello stesso genere. Ciò è da ricollegarsi al fatto che in ATRIO vengono inseriti solo gli accordi attualmente in vigore mentre sono esclusi quelli solo firmati e non ratificati (signed but not in force), quelli decaduti (terminated) e quelli in fase negoziale, che sono invece registrati dall'UNCTAD.
  Altre discrepanze fra le due banche dati sono invece dovute a meri errori materiali, presenti sul sito dell'UNCTAD, sulle date di firma ed entrata in vigore.
  Anche grazie alla segnalazione dell'Onorevole Interrogante, si è dunque provveduto a fornire all'UNCTAD una lista degli Accordi che presentano discordanze con la nostra banca dati e a segnalare i suddetti errori materiali.
  Non si mancherà di approfondire ulteriormente la collaborazione con l'UNCTAD per garantire dei dati il più possibile allineati e coerenti e offrire in tal modo agli operatori un servizio sempre più efficiente.

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ALLEGATO 4

Interrogazione n. 5-04653 Tacconi: Sui contributi agli enti gestori operanti in Svizzera.

TESTO DELLA RISPOSTA

  L'intervento del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale per finanziare gli Enti gestori dei corsi di lingua e cultura italiana in Svizzera è, come noto, attuato attraverso l'erogazione di contributi e va inteso come contributo alle risorse proprie che gli Enti Gestori raccolgono per realizzare le attività di assistenza scolastica a favore delle collettività italiane residenti all'estero.
  Il contributo finanziario assegnato dal MAECI per l'esercizio finanziario 2014 a favore degli 11 Enti gestori operanti sull'intero territorio elvetico è stato di 1.546.000 di Euro. Un contributo importante che testimonia il fatto che, nella strategia della promozione culturale all'estero, la diffusione della lingua e cultura italiana in Svizzera continua ad essere considerata una priorità. Del resto, grazie anche al costante lavoro degli Enti Gestori e degli insegnanti sul posto, negli ultimi anni si è registrato un aumento della richiesta di corsi. Un evidente segno dell'accresciuto interesse per la lingua e cultura italiana, confermato anche da alcuni dati in nostro possesso. I corsi di lingua e cultura italiana di cui al decreto legislativo n. 297 del 1994, realizzati dagli Enti Gestori, a favore della nostra collettività in Svizzera sono aumentati, passando da 329 (anno scolastico 2013/14) a 389 all'inizio dell'anno scolastico 2014/15. Detti corsi sono stati seguiti complessivamente da 3.699 allievi nell'anno scolastico 2013/14, mentre in quello 2014/15 i frequentanti sono aumentati a 4.319 unità.
  In considerazione dell'importanza prioritaria che la lingua e la cultura italiana rivestono per la nostra collettività in Svizzera, si assicura che la Farnesina sta compiendo ogni possibile sforzo affinché sia garantita la continuità dei corsi in funzione. Pur tenendo presenti i limiti imposti dalle contingenti ristrettezze di bilancio e nonostante – in linea generale – il MAECI non si assuma il rischio di cambio pagando i contributi in valuta locale, la Farnesina ha seguito con la massima attenzione le oscillazioni del tasso di cambio euro-franco svizzero e sta valutando ogni possibile misura per fare in modo che esse incidano nel minor modo possibile sulla stabilità e sul numero dei corsi di lingua e cultura italiana attivi in Svizzera.