CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 10 dicembre 2014
354.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Attività produttive, commercio e turismo (X)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

Comunicazioni sulla missione svoltasi in Croazia dal 9 al 13 settembre 2014 in occasione della I Conferenza interparlamentare sul tema «Le sfide del turismo sostenibile: promozione del patrimonio culturale e protezione dell'ambiente».

COMUNICAZIONI SULLE MISSIONI

  Una delegazione della X Commissione guidata dal presidente Ettore Guglielmo Epifani, composta dai deputati Luciano Cimmino, Gabriella Giammanco, Emma Petitti, Aris Prodani, ha partecipato alla I Conferenza interparlamentare europea sul turismo, che si è svolta in Croazia nello scorso mese di settembre. Alla delegazione parlamentare si è unito, in qualità di esperto nella valorizzazione e tutela del patrimonio culturale, anche l'arch. Ugo Soragni, Direttore regionale per i beni culturali e paesaggistici della regione Veneto, indicato dal Ministero dei beni e delle attività culturali.
  «Le sfide del turismo sostenibile: promozione del patrimonio culturale e protezione dell'ambiente» è stato il tema della Conferenza organizzata dalla Commissione Turismo del Parlamento croato, il cui presidente Goran Beus Richemberg, ha condotto i lavori insieme al presidente Epifani.
  Hanno partecipato alla Conferenza delegazioni parlamentari di 21 Paesi, fra quelli dei Balcani Occidentali, Turchia e Marocco.
  La prima sessione della Conferenza si è svolta a Zagabria nella sede del Sabor, il Parlamento croato. La cerimonia di apertura si è svolta alla presenza del Presidente del Parlamento croato Josip Leko, del Primo Vicepremier e Ministro degli esteri Vesna Pusic, del Ministro del turismo Darko Lorencin, nonché di quello della cultura Andrea Zlatar Violic. Il Presidente Epifani è intervenuto sottolineando la valenza strategica del settore turistico per l'Unione europea e la necessità di adottare politiche sinergiche che, in coerenza con le previsioni del Trattato di Lisbona, promuovano lo sviluppo del turismo sia a livello UE che a livello nazionale. Il Presidente Epifani ha poi invocato il superamento delle frammentazioni nell'offerta tra Paesi vicini, auspicando un'innovazione capace di produrre occupazione di qualità. Tra le azioni prioritarie indicate si spazia dalle nuove tecnologie e utilizzo dei big data per offerte turistiche mirate e selettive, alle reti infrastrutturali e digitali. Accessibilità e accoglienza, con particolare riguardo al superamento di ogni barriera, vanno di pari passo con mirate politiche del lavoro e formazione professionale degli addetti, sino ad individuare nuove fonti di finanziamento. Il Presidente Epifani ha osservato infine che il turismo, la cultura, i beni artistici e paesaggistici richiedono un tempo di pace e di fine dei conflitti: troppi focolai di guerra e l'intolleranza etnica oggi scuotono regioni vicine a noi. La speranza e l'impegno di ogni Stato europeo è che si ritrovi presto la strada dell'accordo e del rispetto dei diritti fondamentali delle comunità e delle persone.
  L'architetto Soragni, dal canto suo, ha evidenziato come nel 2013 in Italia la spesa per il settore turistico sia stata di 96 miliardi di euro, di cui 63 riferibili a turisti italiani e 33 a stranieri, in presenza di notevoli squilibri a livello regionale, considerato che il 60 per cento della spesa turistica straniera si concentra su quattro regioni, mentre nell'intero meridione quella estera non supera il 13 per cento Pag. 111del totale. Ha poi illustrato i programmi che saranno adottati dal Mibact, riconducibili ai seguenti interventi:

   diversificazione dell'offerta, con apertura a nuovi flussi turistici di regioni ricche di beni culturali ma poco visitate;

   digitalizzazione dell'offerta;

   qualificazione dell'ospitalità turistica, con formazione professionale degli operatori;

   promozione nazionale di una rete di itinerari coordinati e integrati.
  La seconda sessione della Conferenza è proseguita a Lussinpiccolo, una delle più note destinazioni turistiche della Croazia.
  Tra i vari intervenuti, il Sottosegretario agli Affari europei Hrvoje Marŭsić, si è soffermato sulle opportunità offerte dall'appartenenza all'UE per lo sviluppo del settore turistico, a partire dall'impiego dei fondi strutturali all'accesso ai finanziamenti delle banche europee. Ha quindi evidenziato l'importanza del turismo quale volano per la crescita del PIL e strumento di sviluppo culturale, di stabilità e di coesione. Il sottosegretario Marusic ha sottolineato che il turismo è tra i pilastri del Piano d'Azione della Strategia UE per la Regione adriatico-ionica, ciò permetterà una più efficiente allocazione dei fondi disponibili.
  Il Ministro del turismo Lorencin, ha affermato che è in fase d'adozione una Strategia per lo sviluppo turistico fino al 2020, orizzonte temporale entro il quale 7 miliardi di euro potranno essere investiti in strutture ricettive, il cui numero a livello europeo risulta ancora insufficiente. Ha inoltre sottolineato che la Croazia ha scelto la via di un turismo sostenibile e che, in questa prospettiva, sarà predisposto un «green action plan» con l'obiettivo dello sviluppo tecnologico nel settore, della promozione dell'efficienza energetica e del rispetto delle aree protette. In chiusura, il Presidente Epifani ha auspicato la definizione di una politica di lungo periodo che sappia bilanciare l'esigenza di conservare i diversi patrimoni naturali e culturali con l'innovazione nell'offerta turistica. Infine, nel rispetto della competizione fra le varie regioni, occorrerà sviluppare anche un adeguato livello di cooperazione per contribuire allo sviluppo del settore.
  Il Capo della delegazione parlamentare greca, Pavos Livadas, in ultimo ha annunciato che il prossimo anno la II Conferenza Interparlamentare europea sul turismo sostenibile si terrà in Grecia.
  La Conferenza ha infine adottato un documento conclusivo le cui raccomandazioni sono state condivise da tutti gli Stati partecipanti.
  Si è tenuto a margine dei lavori, un incontro presso la residenza dell'ambasciatore d'Italia a Zagabria Emanuela D'Alessandro durante il quale la delegazione parlamentare ha avuto occasione di incontrare il deputato della minoranza italiana al Sabor e Presidente dell'Unione Italiana, on. Radin, e rappresentanti dei principali gruppi industriali italiani presenti in Croazia nei settori energetico, bancario e tessile. È stato così possibile approfondire il quadro della variegata presenza imprenditoriale italiana nel Paese. La delegazione ha infine incontrato rappresentanti della comunità italiana di Lussinpiccolo.

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ALLEGATO 2

  Comunicazioni sulla missione svoltasi a Cracovia dal 30 settembre al 2 ottobre 2014.

COMUNICAZIONI SULLE MISSIONI

  Una delegazione delle Commissioni VII (Cultura) e X (Attività produttive) guidata dal presidente della X Commissione, Ettore Guglielmo Epifani, composta dai deputati Gabriella Giammanco, Mara Mucci e Bruno Molea, ha partecipato ad un incontro con una delegazione della Commissione Educazione fisica, Sport e Turismo del Sejm della Repubblica di Polonia, svoltosi a Cracovia dal 30 settembre al 2 ottobre 2014.
  L'incontro, sollecitato dal presidente della Commissione polacca, Ireneusz Raś, ha avuto l'obiettivo di individuare spazi di cooperazione per la realizzazione di progetti comuni nell'ambito del turismo, con particolare riferimento a quello della montagna, e dello sport in relazione alle iniziative da intraprendere nelle scuole per la promozione dell'educazione fisica e dello sport e alle recenti previsioni della legislazione italiana e polacca in materia di sicurezza nelle manifestazioni sportive.
  Un primo incontro tra le due delegazioni si è tenuto presso il Museo nazionale di Cracovia.
  Il presidente Raś ha sottolineato che la Commissione da lui presieduta è formata da 42 deputati e che in Polonia fa parte dell'Esecutivo il Ministero per lo Sport e il Turismo. Si tratta di materie di notevole importanza per il Governo polacco fortemente orientato a investire nei grandi eventi sportivi e nel settore della promozione turistica. A questo riguardo, la Polonia è particolarmente interessata a potenziare il settore del turismo invernale. A questo fine sarebbe necessario migliorare e aumentare gli impianti sciistici, ma vi è un forte contrasto da parte delle organizzazioni ambientaliste allo sviluppo delle strutture. Ritiene che su questo versante l'esperienza pluridecennale del turismo alpino italiano potrebbe essere di grande utilità per la Polonia. Propone quindi che la collaborazione istituzionale avviata con questo primo incontro tra le due Commissioni sia particolarmente incentrata su questo aspetto.
  Il presidente Epifani ha sottolineato il ruolo non sostituibile della cooperazione tra Parlamenti e ha mostrato la disponibilità della parte italiana alla collaborazione con il Sejm polacco all'interno della comune appartenenza all'Unione europea. Ha osservato che in Italia la materia del turismo a livello governativo è seguita dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, mentre la competenza dello sport è delegata a un Dipartimento della Presidenza del Consiglio. Ha accolto con interesse la proposta del presidente Raś di avviare una cooperazione delle Commissioni italiana e polacca sulle materie di comune competenza.
  Il direttore dell'Ente del turismo polacco, Malgorzata Furdal, ha illustrato le attività dell'agenzia governativa costituita 14 anni fa e controllata dal Ministero dello sport e del turismo. Essa opera a livello nazionale attraverso 120 enti e utilizza fondi europei per le campagne di promozione sia in Europa sia nei Paesi asiatici. Dal 2013 l'Italia costituisce uno dei principali obiettivi della campagna turistica dell'Ente considerato che il saldo relativo ai flussi turistici tra i due Paesi è negativo per la Polonia: ogni anno circa 400 mila Pag. 113turisti italiani visitano la Polonia a fronte di un milione di turisti polacchi che giungono in Italia.
  Il Viceministro, Boguslaw Ulijasz, intervenuto nella riunione pomeridiana delle delegazioni, ha sottolineato che il Ministero dello sport e del turismo è stato costituito nel 2005. In Polonia vi sono 71 associazioni sportive registrate, tra le quali 37 federazioni olimpiche. L'Istituto sportivo polacco svolge attività di ricerca e antidoping. Nel 2012, in occasione dei campionati europei di calcio, sono state realizzate grandi strutture sportive e attualmente sono finanziate strutture minori definite stadi multifunzionali. La realizzazione di un complesso di questo tipo ha un costo di circa 250 mila euro finanziato per un terzo dallo Stato e, nella parte restante, dalle regioni e dalle autonomie locali. Il mantenimento delle stadi multifunzionali è affidato ai comuni. Le strutture sono fruibili gratuitamente dai club sportivi e da tutti i cittadini e si realizzano programmi dedicati ai ragazzi della scuola dell'obbligo, attività per utenti senior, campagne di promozione per avviare i giovani allo sport. Il viceministro Ulijasz ha ricordato anche che nel 2005 è stato firmato un Accordo tra Italia e Polonia in materia di cooperazione culturale e di istruzione, e che nel programma 2014-2017 è prevista una promozione dei contatti Italia-Polonia su cultura e sport, una collaborazione nel campo del contrasto al doping, l'utilizzo dei fondi europei nelle attività oggetto dell'Accordo.
  Il presidente Raś ha inoltre sottolineato che è importante promuovere l'idea dello «sport universale» e che, a questo fine, nel 2010 è stata approvata in Polonia una legge che prevede strumenti per consentire la pratica sportiva al più ampio numero di cittadini. È riconosciuta autonomia alle organizzazioni sportive, ma sono fissati standard di funzionamento comuni: obbligo di rendicontazione annuale, mandato di 4 anni rinnovabile una sola volta per i vertici delle federazioni. Ha aggiunto che in Polonia è molto diffuso il fenomeno delle scommesse illegali e che, nonostante l'approvazione della legge antihazard, non si riesce a limitare il calcio-scommesse online, tanto che solo l'8 per cento delle scommesse di gioco avviene attraverso modalità consentite. Il doping rappresenta un'altra questione rilevante che interessa trasversalmente tutte le competizioni sportive, per la quale è purtroppo molto impegnativo mettere a punto efficaci strumenti di contrasto.
  Il presidente Epifani ha osservato che le problematiche evidenziate dal presidente Raś sono comuni anche all'Italia impegnata da tempo nella repressione della violenza nelle manifestazioni sportive sia agonistiche che amatoriali, nonché nel contrasto delle attività illecite connesse alle scommesse clandestine. Ha inoltre rilevato che vi è necessità di una legislazione europea coordinata tra i diversi Stati membri.
  L'onorevole Bruno Molea ha aggiunto che in Italia la gestione e la promozione dell'attività sportiva viene prevalentemente affidata al CONI (Comitato Olimpico Nazionale Italiano) che a questo fine riceve annualmente circa 410 milioni di euro. All'interno del CONI convivono le federazioni sportive e gli enti di promozione sportiva e sociale. Alle prime spetta la promozione agonistica, ai secondi il social sport cui fanno riferimento più di 7 milioni di praticanti di tutte le fasce di età. In Italia ancora non esiste una legge per la promozione dello sport universale, ma l'attuale Governo ha finalmente posto tra le priorità della propria agenda in questo ambito la pratica sportiva soprattutto riguardo dell'educazione scolastica. È stato stilato a questo fine all'inizio dell'anno scolastico 2014-2015 un importante protocollo tra il CONI e il Ministero dell'istruzione finalizzato al potenziamento dello sport nelle scuole. Si prevede altresì l'introduzione della figura del tutor sportivo, che affiancherà l'insegnante e svolgerà un ruolo di supporto per le scuole in fase di progettazione e realizzazione delle attività, nonché un'attenzione particolare agli studenti con disabilità, grazie anche alla partecipazione di rappresentanti del CIP (Comitato Italiano Paralimpico) negli organismi di gestione. In Italia attualmente sono Pag. 114in esame proposte legislative per consentire l'integrazione con i cittadini extraeuropei nell'ambito sportivo. Infatti, con le regole attuali un cittadino extraeuropeo non può entrare nelle federazioni a qualsiasi livello prima del compimento dei 18 anni di età. Una seconda proposta di legge è volta a riconoscere il ruolo fondamentale svolto dalle società sportive di base e quindi il contributo di tutti al mondo dello sport. Ha informato infine la delegazione polacca sui contenuti del decreto-legge (in corso di conversione al momento dell'incontro) per rafforzare la prevenzione e il contrasto della violenza negli stadi.
  Il prefetto della regione di Malopolska Jerzy Miller, ha osservato che le competizioni sportive del salto con gli sci e della pallavolo, molto seguite in Polonia, non hanno mai registrato episodi di violenza tra gli spettatori, mentre per il football vi sono notevoli problemi di ordine pubblico. I club spesso sono conniventi con i facinorosi. In caso di disordini, se non sono identificati i soggetti violenti, sono puniti gli organizzatori della partita. Le pene possono essere pecuniarie o consistere nel divieto di partecipare ai successivi eventi sportivi. All'interno dello stadio l'organizzatore della partita è il responsabile della sicurezza, solo nel caso non riesca a provvedere viene chiamata la polizia che, tuttavia, è responsabile della sicurezza solo all'esterno degli impianti sportivi. Il prefetto ha quindi dichiarato che circa 140 hooligans sono attualmente in stato di arresto in Polonia e ha osservato come si debba ancora lavorare molto sulla prevenzione della violenza e sulla sua connessione con la malavita organizzata. A questo fine, ritiene molto importante la certezza della pena – più che la sua durata – comminata per il coinvolgimento in episodi di violenza negli stadi. Ha aggiunto che tre anni fa è nato un Forum di collaborazione tra polizia, amministrazione e tifoserie, in cui il ruolo dei club è di assoluto rilievo per definire il giusto equilibrio con le tifoserie.
  Nella successiva giornata del 1o ottobre la delegazione parlamentare ha avuto un incontro con il presidente dell'Ente regionale Malopolska, che rappresenta la zona più visitata della Polonia, sulle attività connesse allo sviluppo del turismo e ha visitato la Miniera di sale «Wieliczka», sito patrimonio Unesco. A margine della visita, si è tenuto un incontro l'Arcivescovo di Cracovia, cardinale Stanislw Dziwisz, il quale ha fornito le prime informazioni in merito all'organizzazione della XXXI Giornata mondiale della gioventù che si terrà a Cracovia nel 2016.
  La visita si è conclusa con l'impegno reciproco delle delegazioni di proseguire nel 2015 in una più intensa collaborazione parlamentare tra Italia e Polonia sulle tematiche del turismo e dello sport, con tutti i riflessi che queste determinano sulle attività economiche e industriali.