CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 11 giugno 2014
250.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari esteri e comunitari (III)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

DL n. 66/2014: Misure urgenti per la competitività e la giustizia sociale. Deleghe al Governo per il completamento della revisione della struttura del bilancio dello Stato, per il riordino della disciplina per la gestione del bilancio e il potenziamento della funzione del bilancio di cassa, nonché per l'adozione di un testo unico in materia di contabilità di Stato e di tesoreria. (C. 2433 Governo, approvato dal Senato).

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

  La III Commissione,
   esaminato, per le parti di propria competenza, il disegno di legge n. 2433, di conversione del decreto-legge n. 66/2014, recante «Misure urgenti per la competitività e la giustizia sociale. Deleghe al Governo per il completamento della revisione della struttura del bilancio dello Stato, per il riordino della disciplina per la gestione del bilancio e il potenziamento della funzione del bilancio di cassa, nonché per l'adozione di un testo unico in materia di contabilità di Stato e di tesoreria»;
   preso atto positivamente del fatto che il processo di revisione della spesa del Ministero degli Affari esteri abbia definitivamente superato il precedente criterio dei tagli lineari e consolidi un orientamento volto a riqualificare l'impiego delle risorse;
   segnalata l'opportunità che l'introduzione di una tariffa per la trattazione degli atti di riconoscimento della cittadinanza italiana sia volta ad incrementare i fondi disponibili per l'erogazione dei servizi consolari e per il miglioramento delle condizioni di vita delle comunità italiane all'estero;
   condivisa la scelta di scorporare gli oneri di rappresentanza dall'indennità di servizio all'estero, quale primo passo verso una riforma complessiva dell'ISE che ne assicuri una maggiore leggibilità e trasparenza;
   apprezzato l'incremento del personale a contratto operante in base alla legge locale, come più volte richiesto dalla Commissione stessa;
   auspicato che il Consiglio Generale degli Italiani all'estero, nella rimodulazione della sua composizione, possa assolvere con maggiore snellezza le proprie funzioni, senza venire meno alle finalità istitutive,
  esprime

PARERE FAVOREVOLE

  con la seguente osservazione:
   valutino le Commissioni di merito l'opportunità che le nuove risorse rivenienti dalla trattazione degli atti di riconoscimento della cittadinanza, ovvero dalla riscossione dei diritti consolari anche ad altro titolo, possano affluire direttamente in fondi di gestione presso le singole sedi diplomatico-consolari, senza ricorrere all'attivazione di onerosi meccanismi di riallocazione da parte delle amministrazioni centrali.

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ALLEGATO 2

7-00360 Porta: Sulla situazione in Venezuela.

NUOVA FORMULAZIONE APPROVATA DALLA COMMISSIONE

  La III Commissione,
   premesso che:
    dal mese di febbraio 2014 il Venezuela è scosso da proteste popolari e studentesche e scontri con le forze dell'ordine e i sostenitori del Governo che hanno causato decine di morti e feriti e centinaia di arresti e detenzioni, che hanno coinvolto anche diversi cittadini italiani o italo-venezuelani;
    le manifestazioni, iniziate il 4 febbraio nella città occidentale di San Cristobal per denunciare l'insicurezza del Paese, si sono poi moltiplicate in tutto il Paese e hanno ampliato il raggio di protesta alla crisi economica, la mancanza di generi di prima necessità e il tasso di criminalità elevatissimo, nonché l'aumento dei livelli di corruzione e l'intimidazione dei mezzi di comunicazione e dell'opposizione democratica;
    è stata esercitata repressione anche nei confronti dei giornalisti, dei leader dell'opposizione e degli attivisti pacifici della società civile, che sono stati perseguitati e minacciati di essere privati della propria libertà e i mezzi di comunicazione sono soggetti a ripetute intimidazioni;
    il Governo ha imputato la mancanza di determinati prodotti a «sabotatori» e «affaristi corrotti e ambiziosi», e le autorità venezuelane, anziché contribuire al mantenimento della pace e della calma, hanno minacciato di radicalizzare il confronto inasprendo le misure repressive;
    il Governo italiano sta seguendo con grande attenzione e preoccupazione quanto accade in Venezuela, come dimostrano i colloqui avuti di recente dal Ministro degli affari esteri Mogherini con gli ambasciatori italiano in Venezuela e venezuelano in Italia e le recenti visite del Sottosegretario Mario Giro (due negli ultimi sei mesi);
    una recente missione dei parlamentari eletti nella ripartizione America meridionale della circoscrizione estero ha confermato la solidarietà del Parlamento italiano alla grande collettività italiana che vive in Venezuela e il sostegno dell'Italia ad una soluzione pacifica della grave crisi politica in corso;
    il Parlamento europeo ha condannato il fatto che parrebbe che «da lungo tempo sono attivi in Venezuela gruppi armati filogovernativi che agiscono in maniera violenta e incontrollata, e che tali gruppi godono dell'impunità; che l'opposizione ha accusato detti gruppi di aver incitato alla violenza in occasione delle manifestazioni pacifiche, provocando morti e numerosi feriti; che il governo venezuelano non ha ancora fatto luce sugli eventi»;
    la stessa comunità italiana, la terza numericamente del continente, è fortemente preoccupata della situazione di violenza, insicurezza, incertezza e difficoltà economica;
    inoltre analoghe preoccupazioni sono state espresse dalle numerose imprese italiane in Venezuela,

impegna il Governo:

   a condannare l'uso della violenza da ogni parte provenga, sostenendo attivamente Pag. 96le iniziative volte ad assicurare il rispetto del diritto alla libertà di espressione, associazione e riunione sia nei confronti dei singoli cittadini sia nei confronti dei rappresentanti parlamentari e dei mezzi di informazione, garantendo così il mantenimento del quadro di garanzie dello stato di diritto;
   a esortare tutte le forze politiche a continuare sulla strada del dialogo politico e a cooperare per il rafforzamento dei processi e delle istituzioni democratiche, confidando nel ruolo del Parlamento e degli eletti ed evitando un incontrollato aumento della tensione;
   a continuare a lavorare, sia in ambito bilaterale che nelle sedi multilaterali, perché vengano sostenuti tutti gli sforzi volti a promuovere una politica di riconciliazione e dialogo tra maggioranza e opposizione, volta a garantire il rispetto dei diritti e delle libertà fondamentali, che possa aiutare il Paese a uscire da questa grave crisi economica, politica e sociale.
(8-00062) «Porta, Amendola, Tidei, Burtone, Baruffi».

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ALLEGATO 3

7-00234 Di Battista: Sulle relazioni con l'ALBA (Alianza Bolivariana para América Latina y el Caribe).

NUOVA FORMULAZIONE APPROVATA DALLA COMMISSIONE

  La III Commissione,
   premesso che:
    l'ALBA, l'Alleanza bolivariana per le Americhe (Alianza bolivariana para América Latina y el Caribe) è un sistema di cooperazione politica, sociale ed economica tra i Paesi dell'America Latina e i Paesi caraibici, promossa a partire dal 2004 dal Venezuela e da Cuba in alternativa all'ALCA (Area di libero commercio delle Americhe) voluta dagli Stati Uniti;
    l'Alleanza bolivariana per le Americhe è un modello d'integrazione dei popoli dei Caraibi e dell'America Latina, i quali condividono spazi geografici, vincoli storici e culturali, necessità e potenzialità comuni;
    si tratta, dunque, di uno schema d'integrazione basato sui principi di cooperazione e solidarietà, che nasce come alternativa al modello neoliberale, il quale non ha fatto altro che acuire le asimmetrie strutturali e favorire l'accumulazione delle ricchezze a minoranze privilegiate a scapito del benessere dei popoli;
    l'ALBA è basata sulla creazione di meccanismi finalizzati alla creazione di vantaggi cooperativi fra le nazioni che permettano di compensare le asimmetrie (sociali, tecnologiche, economiche, sanitarie, e altro) esistenti tra i paesi dell'emisfero;
    nella proposta dell'ALBA hanno importanza fondamentale i diritti umani, del lavoro e delle donne, la difesa dell'ambiente nonché la lotta contro le politiche protezionistiche;
    i Paesi appartenenti all'Alba, inoltre, perseguono l'obiettivo di eliminare gli ostacoli all'integrazione impegnandosi a fronteggiare: la povertà della maggioranza della popolazione, le profonde diseguaglianze e asimmetrie tra i paesi, gli interscambi e relazioni non paritarie nelle relazioni internazionali, il peso di un debito impossibile da pagare, l'imposizione della politica di risanamento strutturale del FMI e della Banca mondiale, gli ostacoli all'accesso all'informazione, alla conoscenza e alla tecnologia, la monopolizzazione dei mass media;
    la Conferenza Italia-America Latina e Caraibi, tenutasi a Roma il 12 dicembre 2013, ha confermato come l'Italia sia impegnata affinché l'America latina diventi una grande area di benessere e prosperità saldamente legata all'Unione europea e in particolare a quei Paesi, come il nostro, che guardano con naturale simpatia e interesse allo sviluppo della regione, facendo riferimento, tra le varie realtà di cooperazione e integrazione che stanno nascendo in America Latina e nei Caraibi, anche all'ALBA,

impegna il Governo:

   a intensificare e rafforzare i rapporti politici, culturali, diplomatici ed economici con i Paesi dell'America Latina e dei Pag. 98Caraibi, in particolare con i Paesi appartenenti alla menzionata ALBA nel quadro della tradizionale attenzione per tutti i processi di integrazione in atto nel sub Continente;
   a porre, quale obiettivo prioritario della politica estera italiana, quello del rafforzamento delle relazioni con i Paesi dell'America Latina e dei Caraibi;
   a favorire, sostenere e accelerare il rafforzamento e il consolidamento delle relazioni con i Paesi dell'America Latina e dei Caraibi anche nelle diverse sedi europee e sovranazionali.
(8-00063) «Di Battista, Manlio Di Stefano, Spadoni, Sibilia, Grande, Scagliusi, Tacconi, Del Grosso».

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ALLEGATO 4

Ratifica ed esecuzione del Trattato sul trasferimento delle persone condannate tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica federativa del Brasile, fatto a Brasilia il 27 marzo 2008 (C. 2080 Governo e C. 996 Bueno).

EMENDAMENTI

ART. 2.

  Sostituire l'articolo 2 con il seguente:

Art. 2.
(Ordine di esecuzione e sospensione provvisoria).

  1. Piena ed intera esecuzione è data al Trattato, a decorrere dalla data della sua entrata in vigore, in conformità a quanto disposto dal Trattato stesso, salva sospensione provvisoria dei suoi effetti pratici sino al perfezionamento dell'accordo concernente l'estradizione del cittadino italiano Cesare Battisti.
2. 1. Gianluca Pini.
(Inammissibile).

  Sostituire l'articolo 2 con il seguente:

Art. 2.
(Sospensione provvisoria dell'ordine di esecuzione).

  1. L'esecuzione del Trattato è sospesa provvisoriamente dal Governo fino al giorno successivo a quello di perfezionamento dell'accordo concernente l'estradizione del cittadino italiano Cesare Battisti.
2. 2. Gianluca Pini.
(Inammissibile).