CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 24 aprile 2014
223.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

5-02686 De Rosa: Iniziative urgenti per scongiurare i rischi, anche di carattere finanziario, connessi alla realizzazione di talune opere infrastrutturali.

TESTO DELLA RISPOSTA

  La «Pedemontana Lombarda» è una infrastruttura di primaria importanza, in particolare per la regione Lombardia, in quanto risolve, tra l'altro, obiettivi strategici tra i quali, si ricordano, a titolo semplificativo:
   il potenziamento dell'asse est-ovest lungo la direttrice del Corridoio 5 della rete TEN-T dell'Unione europea;
   il decongestionamento dell'attuale sistema tangenziale di Milano;
   l'integrazione della rete della grande viabilità regionale grazie all'interconnessione delle grandi radiali su Milano;
   la riorganizzazione dell'intero sistema stradale pedemontano, mediante lo spostamento di importanti quote di traffico, riducendo così le attuali situazioni di crisi della viabilità ordinaria;
   il miglioramento del delicato rapporto tra infrastruttura e ambiente, con ricadute positive sotto l'aspetto paesaggistico e dell'inquinamento acustico ed atmosferico, soprattutto in prossimità dei centri abitati.

  La prima parte dell'intervento, comprendente la tratta A (praticamente completata) e i primi lotti delle Tangenziali di Como e di Varese risulta in fase di avanzato completamento e sarà fruibile nell'autunno del 2014.
  La seconda parte dell'intervento, comprendente i lotti B1, B2, C e D, è stata appaltata e in particolare sono stati consegnati e sono in corso il lavoro del lotto B1.
  La congiuntura macroeconomica in atto ha inciso sulla sostenibilità economico-finanziaria della concessione in quanto ha determinato:
   un decremento strutturale dei flussi di traffico stimato – dallo Studio di traffico aggiornato – in almeno il 14 per cento nel periodo di durata dell'intera concessione, con impatto negativo sostanziale sui ricavi da pedaggio;
   la contrazione del mercato del credito, con conseguente difficoltà da parte della Concessionaria di ottenere la provvista finanziaria necessaria per la conseguente sottoscrizione del finanziamento senior;
   un incremento del costo dei finanziamenti bancari dell'ordine di 1,8 per cento, anche a seguito delle gravi perturbazioni che hanno colpito i mercati finanziari ed il downgrade del Paese e delle maggiori banche italiane, che ha mutato le condizioni di base ai fini della definizione dei parametri di bancabilità dei progetti e condizioni di «accessibilità» del credito.

  Il ricorso alle misure di defiscalizzazione (sostitutive di un maggior contributo pubblico) rappresenta, ai sensi della normativa vigente, il modo di consentire il riequilibrio del Piano economico e finanziario (così come previsto nella convenzione di concessione) per garantire la bancabilità del progetto; si tenga presente Pag. 51che con il ricorso a tali misure, in ogni caso, il contributo da finanza di progetto sarebbe sempre pari a circa il 55 per cento del costo del progetto.
  È evidente che il ricorso alle misure di defiscalizzazione non si giustifica con le problematiche legate all'EXPO, quanto piuttosto dal particolare periodo di crisi, nel rispetto di quanto previsto dal Legislatore.
  Considerato il grado di avanzamento dell'opera, il Governo ritiene che debba essere completata, tenuto conto degli obiettivi strategici e del volano di investimenti che produce e continuerà a produrre sino alla ultimazione dei lavori.
  Per tale motivo è in corso la procedura di verifica dell'ammissibilità all'impiego delle misure di defiscalizzazione per questo specifico progetto; al riguardo informo che lo scorso 18 aprile, al fine di assicurare la sostenibilità economico finanziaria di detto Collegamento autostradale, il Cipe ha dato mandato al MIT di richiedere al concedente dell'opera (Concessioni Autostradali Lombarde S.p.A., società mista Anas-Regione Lombardia) l'adeguamento dello schema di atto aggiuntivo alla convenzione vigente alle prescrizioni incluse nel parere del Nucleo di consulenza per l'Attuazione e Regolazione dei Servizi di pubblica utilità (NARS). L'atto così modificato, una volta sottoscritto dalle parti, verrà esaminato prontamente dal Cipe per l'eventuale concessione delle misure di defiscalizzazione. Infine, per quanto riguarda l'erogazione dei fondi pubblici già assentiti con atti precedenti, il MIT procederà concentrando le risorse sui lotti funzionali in completamento.

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ALLEGATO 2

5-02687 Pastorelli: Iniziative urgenti per la messa in sicurezza e la bonifica della galleria Tescino situata sulla SS. 79-bis Ternana.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Con riferimento ai quesiti posti dall'onorevole interrogante sono state assunte dettagliate informazioni presso la società ANAS.
  L'opera in argomento, direttrice Civitavecchia-Orte-Terni-Rieti lavori di costruzione del tratto Terni (loc. 5. Carlo) – dichiarata «strategica e di preminente interesse nazionale», rientra negli itinerari della legge obiettivo (n. 443/2001).
  Il progetto preliminare, redatto nell'ottobre 2000, è stato approvato dagli enti territoriali competenti nell'ambito della conferenza di servizi (seduta dell'8/11/2000), così definendo il corridoio del tracciato (che sottopassava la discarica della Acciai Speciali Terni S.p.A.).
  Il relativo progetto definitivo è stato successivamente approvato, con prescrizioni, dal CIPE con delibera n. 131 del 19 dicembre 2003.
  L'appalto integrato è stato aggiudicato all'impresa «Uniter Consorzio Stabile a r.l.» nel maggio 2005, e il relativo progetto esecutivo veniva trasmesso al CIPE per la «Verifica di Ottemperanza» nonché a tutti gli enti competenti quale notifica di avvenuta approvazione di varianti non localizzative.
  In data 28 luglio 2011, un primo lotto funzionale dell'infrastruttura in argomento, comprendente la Galleria Tescino, è stato aperto al traffico.
  Nei mesi successivi, nella suddetta galleria si è evidenziata una infiltrazione di acque all'interno della stessa che, inizialmente presente con prevalenza nei mesi invernali, è andata via via aumentando. Tale problema veniva segnalato all'impresa appaltatrice, la quale ha quindi dato seguito ai primi interventi di ripristino dell'impermeabilizzazione che, tuttavia, non hanno risolto il problema.
  In particolare, ANAS riferisce che prima e durante l'esecuzione di tali interventi, le acque di percolazione, campionate ed analizzate più volte, risultavano sempre con concentrazioni degli analiti (quali ad esempio cromo esavalente, manganese, alluminio, etc.) inferiori ai limiti delle acque di falda e, pertanto, non erano tali da mettere a repentaglio la salute degli utenti stradali.
  Nel mese di gennaio 2014, al fine di evitare l'immissione di tali acque in galleria, è stato eseguito un ulteriore intervento di ripristino, che ha riguardato la sigillatura dei giunti strutturali tra i conci del rivestimento definitivo, effettuato mediante perforazioni ed iniezione di resine.
  A fronte del persistere delle percolazioni, ANAS ha ordinato all'impresa di ripristinare l'impermeabilizzazione totale come previsto nel contratto di appalto.
  Successivamente, in data 7 febbraio 2014, l'ARPA Umbria, in base ai risultati delle analisi effettuate su alcuni campioni di acqua prelevati all'interno della galleria, che avevano evidenziato concentrazioni di metalli pesanti superiori ai limiti delle acque di falda con esclusivo riferimento al manganese (per il quale si era rilevato un valore di 70 μg/1, a fronte di un limite normativo di 50 μg/1 Tab. 2 – allegato 5 parte IV del decreto legislativo n. 152 del 2006), disponeva all'ANAS e ad Acciai Speciali Terni S.p.A. (AST), proprietaria della sovrastante discarica industriale, di procedere all'immediata messa in sicurezza Pag. 53in emergenza, onde evitare che le acque risultate contaminate venissero disperse.
  A tale prescrizione, ANAS riferisce di aver ottemperato con immediatezza, provvedendo alla chiusura delle aree di sosta e al divieto di fermata in galleria, nonché alla disconnessione fisica dell'esistente rete di raccolta delle acque di piattaforma della galleria dal resto delle canalizzazioni, deviandone il flusso in apposito serbatoio di accumulo, da cui veniva prelevata ed avviata a smaltimento tramite autobotti, a cura di AST.
  Tale attività è stata portata a conoscenza e condivisa con tutti gli enti competenti nel corso di un incontro tenutosi in data 10 febbraio 2014 con regione Umbria, provincia di Terni, comune di Terni, ARPA Umbria, ANAS e AST; inoltre, la stessa ARPA Umbria, nel corso dei successivi sopralluoghi, ne verificava e certificava l'efficacia.
  Le acque di percolazione della galleria sono tuttora raccolte con le modalità appena indicate; apposita ditta incaricata dalla AST provvede al prelievo e, su specifica autorizzazione rilasciata da ARPA, alla classificazione e allo smaltimento delle stesse.
  Pertanto, come riferisce ANAS, le attività sopra descritte non determinano rischi di contaminazione per i lavoratori che stanno operando sul sito di intervento.
  ANAS fa inoltre presente che la problematica verrà definitivamente risolta secondo un piano articolato nelle tre fasi di seguito descritte:
   «Fase 1» realizzazione di un sistema di captazione delle acque che si infiltrano dai giunti della galleria mediante un profilo in acciaio INOX ad omega, posto in opera in corrispondenza del rivestimento in calcestruzzo a convogliare le acque raccolte in due canalette metalliche poste sulle murette laterali, fino a raggiungere l'imbocco della galleria e, da qui, convogliate alle vasche di stoccaggio esterne opportunamente predisposte. Il tempo di realizzazione è stimato in 15 giorni, attivabile immediatamente, e prevede la necessità di chiudere al traffico la galleria;
   «Fase 2», attivabile dopo che l'AST abbia ottenuto dalla provincia di Terni apposita autorizzazione, consiste nel realizzare un sistema di trasferimento diretto delle acque raccolte, tramite un sistema fisso di pompaggio, verso il depuratore (Dhor Oliver) esistente all'interno dello stabilimento dell'AST.
  Il tempo di realizzazione è stimato in 15 giorni per l'approvvigionamento dei materiali e delle attrezzature occorrenti e 15 giorni per la realizzazione ed il montaggio dell'impianto che, però, può sovrapporsi alle attività della Fase 1;
   «Fase 3» attività di ripristino della impermeabilizzazione della galleria tramite iniezione di resine epossidiche ed acriliche bi-componenti, con cicli ripetuti in più fasi, tali da sigillare il cavo della galleria; i tempi di realizzazione non sono facilmente prevedibili, in quanto l'intervento è svolto in fasi successive, diversificate in funzione dei risultati ottenuti (circa sei mesi/un anno).

  Le «Fasi 1 e 2» sono state illustrate nel corso dei vari incontri a tutti gli enti competenti, che hanno espresso la propria positiva valutazione.
  Nel concludere, informo che il suddetto piano degli interventi è condizionato dall'autorizzazione del Magistrato competente, il quale si esprimerà sulla base della perizia del CTU.

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ALLEGATO 3

5-01345 De Micheli: Sulla gestione dell'autostrada A21.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Con l'interrogazione in esame, l'onorevole interrogante chiede rassicurazioni in merito alla procedura di gara di concessione per la gestione dell'autostrada A21 Cremona-Piacenza-Brescia e Fiorenzuola d'Arda.
  Preliminarmente, non posso che confermare la ricostruzione effettuata dall'onorevole circa l’iter di gara per l'affidamento della costruzione e gestione di detta autostrada.
  Al riguardo, mi preme tuttavia precisare che lo Schema di convenzione e l'annesso Piano economico finanziario sono stati redatti dalla competente Struttura di vigilanza sulle concessionarie autostradali in più fasi, tenendo conto delle osservazioni formulate dai competenti Uffici del Ministero dell'economia e delle finanze, ai quali la predetta documentazione veniva di volta in volta inviata per la successiva iscrizione all'esame del CIPE; informo al riguardo che le osservazioni attenevano, in particolare, al requisito di bancabilità del Piano.
  Inoltre, solo nel dicembre 2013 è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale la Delibera CIPE n. 30/2013, intervenuta in materia di requisiti di solidità patrimoniale delle concessionarie autostradali, ad integrazione della precedente delibera n. 39/2007, documento questo necessario per concludere l’iter di approvazione da parte del CIPE.
  Infine, nell'esame dello Schema di convenzione e dei relativi allegati è intervenuta l'Autorità per la regolazione dei trasporti, così come previsto dalla normativa vigente.
  Posso confermare che il nuovo Schema di convenzione e il relativo Piano economico finanziario sono all'esame del CIPE, il quale, ad oggi, non si è ancora espresso.
  A seguito dell'approvazione del citato Schema di convenzione e del relativo Piano economico finanziario sarà possibile procedere agli adempimenti per la conclusione della gara ed il conseguente affidamento al nuovo concessionario.
  Voglio rassicurare l'onorevole De Micheli che, ad avvenuta approvazione del CIPE, si procederà celermente alla prosecuzione e conclusione del procedimento di gara, per la quale come è noto è stata già conclusa la fase di prequalifica.