CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 12 marzo 2014
197.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

5-00087 Centemero: Sull'aggiornamento dei codici meccanografici delle scuole della provincia di Monza e Brianza.
5-01940 Rampi: Sull'attribuzione di codici meccanografici distinti all'ufficio scolastico provinciale di Monza e Brianza.

TESTO DELLA RISPOSTA

  In merito alla questione sollevata dagli onorevoli interroganti, va preliminarmente sottolineato che nel corso degli ultimi anni è stato avviato un articolato percorso per consentire la gestione da parte dell'ufficio afferente all'ambito territoriale di Monza di tutte le procedure per l'erogazione del servizio scolastico nella provincia di Monza e della Brianza. Si tratta di una procedura caratterizzata da significative implicazioni sia amministrative che finanziarie, rispetto alle quali l'attivazione dei nuovi codici meccanografici, indubbiamente necessaria per la gestione autonoma di tutti i processi amministrativi che fanno capo al predetto ufficio, non rappresenta che l'ultimo passaggio di una serie di complesse e onerose operazioni.
  Per quanto riguarda le implicazioni amministrative, ricordo che l'attivazione dei codici meccanografici deve essere necessariamente preceduta dall'istituzione della rete di scuole della provincia, dalla definizione dell'organico di diritto e del ruolo del personale docente, educativo ed ATA che fa capo alla medesima provincia e dal compimento delle operazioni di reclutamento e mobilità del personale scolastico. Tali interventi impattano anche sull'area della contabilità e del bilancio, rendendo necessaria una ridefinizione dei report relativi ai flussi di bilancio delle scuole, e sulle procedure informatiche che supportano tutti i procedimenti amministrativi.
  Quanto, invece, alle implicazioni finanziarie della procedura descritta, occorre considerare che la nuova provincia presenta una elevata popolazione scolastica ed un altrettanto elevato numero di istituzioni scolastiche, circostanza, questa, che rende indispensabile l'assegnazione di un'adeguata dotazione di personale amministrativo e di beni strumentali per assicurare che la gestione autonoma dei processi da parte dell'ufficio afferente a quell'ambito territoriale garantisca l'efficiente erogazione del servizio. Le risorse attualmente assegnate al predetto ufficio non sono sufficienti a garantire l'espletamento di tutti i compiti amministrativi, che sono attualmente gestiti dall'ufficio di ambito territoriale della provincia di Milano.
  Il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, anche tramite le proprie articolazioni territoriali, sta ponendo il massimo impegno per assicurare che nelle more della definizione delle procedure che porteranno al passaggio della gestione degli adempimenti amministrativi dall'ufficio dell'ambito provinciale di Milano a quello di Monza l'erogazione del servizio scolastico non incontri ostacoli o inefficienze.

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ALLEGATO 2

5-00684 Giancarlo Giordano: Sulla classe di concorso A077 in strumento musicale.

TESTO DELLA RISPOSTA

  La disciplina dell'abilitazione e del reclutamento dei docenti afferenti alla classe di concorso di strumento musicale A077 risente indubbiamente della stratificazione dei diversi interventi e dei diversi percorsi di abilitazione ricordati dall'onorevole interrogante, che impone di contemperare la tutela delle aspettative di varie categorie di docenti, i quali hanno conseguito l'abilitazione con percorsi diversi. Questa esigenza è ben presente al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca.
  Ciò premesso, vorrei ricordare che con l'articolo 14, comma 2-ter, del decreto-legge n. 216 del 2011 è stata istituita una fascia aggiuntiva delle graduatorie ad esaurimento destinata ad alcune specifiche categorie di docenti, tra i quali coloro che hanno conseguito l'abilitazione nella classe A077 attraverso i suddetti percorsi abilitanti, negli anni dal 2008/2009 al 2010/2011. Si è trattato di un intervento di carattere eccezionale, a fronte della chiusura delle graduatorie, volto proprio a salvaguardare la specifica posizione di coloro che avevano conseguito il titolo abilitante negli ultimi anni di attivazione dei relativi percorsi professionali.
  La fissazione dell'anno accademico 2010/2011 come termine ultimo per il conseguimento del titolo, ai fini dell'inserimento nella fascia aggiuntiva, è coerente con l'introduzione di un nuovo sistema di reclutamento basato sul concorso pubblico e con l'avvio del tirocinio formativo attivo, disciplinato dal decreto ministeriale n. 249 del 2010, pure citato dall'onorevole interrogante. È dunque, inevitabilmente, il momento di conseguimento dell'abilitazione a incidere sul rapporto tra abilitazione e reclutamento.
  Per i soggetti che hanno conseguito l'abilitazione all'insegnamento in data successiva al predetto termine, non inseriti nelle graduatorie a esaurimento, l'immissione in ruolo si consegue dunque, secondo le regole generali, attraverso il superamento di un concorso pubblico.
  I docenti della classe di concorso A077 che conseguono l'abilitazione dopo l'anno scolastico 2010/2011 sono comunque inseriti nella seconda fascia delle graduatorie di istituto. Posso aggiungere che è in corso di valutazione l'ipotesi che questo inserimento sia accompagnato da una valutazione differenziata del punteggio legato ai titoli posseduti, circostanza questa che attribuirà agli stessi una posizione preferenziale rispetto a coloro che conseguono l'abilitazione attraverso i percorsi abilitanti speciali.

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ALLEGATO 3

5-01968 Tidei: Sulla destinazione dei proventi derivanti dall'alienazione di beni immobili, appartenenti all'Istituto nazionale di documentazione, innovazione e ricerca educativa al Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Sottolineo prima di tutto che il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca si è tempestivamente attivato per dare attuazione a quanto è stato previsto dall'articolo 1, comma 393, della legge di stabilità per il 2014 (legge 27 dicembre 2013, n. 147) riguardo al trasferimento all'Agenzia del demanio dei beni immobili appartenenti all'istituto nazionale di documentazione, innovazione e ricerca educativa (INDIRE).
  La procedura di individuazione degli immobili da trasferire, che avrebbe dovuto concludersi entro dieci giorni dall'entrata in vigore della citata legge di stabilità con l'adozione del relativo decreto del Ministro, ha tuttavia incontrato delle difficoltà legate ai processi di trasformazione che hanno coinvolto il suddetto Istituto. Ricordo che l'INDIRE è stato prima soppresso dalla legge n. 296 del 27 dicembre 2006 (finanziaria 2007) e poi ripristinato con la legge n. 111 del 15 luglio 2011, che ha anche disposto la soppressione dell'Agenzia nazionale per lo sviluppo dell'autonomia scolastica (ANSAS) e il passaggio del relativo patrimonio e di quello degli ex Istituti regionali di ricerca educativa (IRRE), che facevano parte dell'ANSAS, all'INDIRE. Il processo di successione del patrimonio tra i due enti non è al momento completato, essendo ancora in corso l'approvazione dei rendiconti delle gestioni commissariali degli ex Istituti regionali di ricerca educativa. Per questa ragione non è al momento possibile predisporre un elenco definitivo ed esaustivo degli immobili di effettiva proprietà dell'INDIRE.
  Nel ribadire l'impegno del Ministero ad una sollecita definizione della procedura, si segnala che presso l'INDIRE è in corso di espletamento la gara per lo svolgimento del servizio di rilevazione, stima e aggiornamento dell'inventario degli immobili di appartenenza dell'ex IRRE al fine di consentire un esatto monitoraggio degli stessi e l'individuazione della loro effettiva situazione catastale.
  Con riferimento alla destinazione delle risorse che deriveranno dalla dismissione degli immobili in questione, si tratta di decisioni che non rientrano nella competenza del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca ma dell'Agenzia del demanio.

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ALLEGATO 4

5-00750 Luigi Gallo: Su talune ipotesi di reato che hanno come indagati alcuni dirigenti e altri soggetti legati al Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Sulle vicende illustrate dagli Onorevoli interroganti, che hanno peraltro ricevuto una rilevante attenzione da parte degli organi di stampa, posso assicurare la massima attenzione da parte del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca il quale, anche indipendentemente dalle indagini penali cui fanno riferimento gli Onorevoli interroganti, ha già disposto approfondimenti ulteriori rispetto a quelli sino ad oggi effettuati e di cui si è dato conto in questa stessa Commissione il 29 maggio 2013, in occasione della discussione dell'interrogazione presentata dall'onorevole Ghizzoni.
  Il Ministro si è altresì direttamente impegnato affinché siano riferiti a questa Commissione quanto prima, e comunque entro i prossimi sessanta giorni, i risultati dei nuovi approfondimenti e le misure che si deciderà di intraprendere, anche nei confronti dei soggetti che dovessero risultare responsabili, nella convinzione che qualunque episodio di cattivo uso di denaro pubblico debba trovare una risposta efficace e tempestiva da parte delle istituzioni competenti.