CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 4 dicembre 2013
134.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissione parlamentare per l'infanzia e l'adolescenza
ALLEGATO

ALLEGATO 1

Indagine conoscitiva sulla povertà minorile.

PROGRAMMA

  La perdurante crisi economica che ha investito da alcuni anni l'Europa ha prodotto un preoccupante aumento della povertà nel nostro Paese, che ha investito la grande maggioranza delle famiglie, con effetti particolarmente pesanti per le condizioni di vita dei minori.
  Secondo i dati dell'ISTAT riferiti al 2012, il 12,7 per cento delle famiglie italiane è relativamente povero e il 6,8 per cento lo è in termini assoluti. Le persone in povertà relativa sono il 15,8 per cento della popolazione, quelle in povertà assoluta l'8 per cento.
  L'incidenza di povertà assoluta aumenta tra le famiglie con tre (dal 4,7 per cento al 6,6 per cento), quattro (dal 5,2 per cento all'8,3 per cento) e cinque o più componenti (dal 12,3 per cento al 17,2 per cento); tra le famiglie composte da coppie con tre o più figli, quelle in povertà assoluta passano dal 10,4 per cento al 16,2 per cento; se si tratta di tre figli minori, dal 10,9 per cento si raggiunge il 17,1 per cento.
  L'indagine conoscitiva deliberata dall'Ufficio di Presidenza della Commissione parlamentare per l'infanzia e l'adolescenza intende approfondire l'impatto e le conseguenze di questo allarmante quadro sociale sui minori, nella convinzione che il disagio economico e sociale si traduce inevitabilmente in un peggioramento complessivo delle condizioni di vita materiale, ma comporta altresì conseguenze negative sul versante della crescita umana e culturale dei giovani, limitando gravemente le loro prospettive e quelle dell'intero Paese per il futuro.
  Da questo punto di vista, l'indagine mira anche a individuare possibili strumenti normativi e amministrativi che possano essere adottati dalle istituzioni per contrastare il fenomeno, e fornire risposte concrete alle difficoltà dei bambini e dei ragazzi, pur nella consapevolezza che solo una diversa strategia economica complessiva, a livello nazionale ed europeo, potrà essere in grado di invertire la tendenza e riportare il nostro Paese agli standard di benessere collettivo e individuale che hanno caratterizzato gli anni precedenti l'inizio della crisi che stiamo tuttora attraversando.
  L'indagine dovrebbe articolarsi secondo il seguente ciclo di audizioni:
   Presidente del Consiglio – Dipartimento delle politiche per la famiglia;
   Ministro della giustizia;
   Ministro del lavoro e delle politiche sociali;
   Ministro dello sviluppo economico;
   Ministro della salute;
   Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca;
   Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo;
   Viceministro del lavoro e delle politiche sociali con delega per le pari opportunità;
   Rappresentanti di regioni ed enti locali;
   Rappresentanti dei tribunali dei minorenni;
   Rappresentanti dell'Osservatorio nazionale per l'infanzia e l'adolescenza;Pag. 160
   Rappresentanti del Censis;
   Rappresentanti della Caritas italiana;
   Rappresentanti del Gruppo CRC;
   Rappresentanti di enti e associazioni attivi nel campo della difesa dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza.

  A tale programma di audizioni, potrebbero aggiungersi, se ritenute necessarie, eventuali missioni, da sottoporre volta per volta all'autorizzazione dei Presidenti delle Camere, dirette ad effettuare sopralluoghi o partecipare ad incontri inerenti l'oggetto dell'indagine.

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ALLEGATO 2

Indagine conoscitiva sulla prostituzione minorile.

PROGRAMMA

  Nel corso della XVI legislatura, la Commissione parlamentare per l'infanzia e l'adolescenza ha svolto una indagine conoscitiva sul tema della prostituzione minorile, tema che conserva purtroppo nel nostro Paese una rilevanza ed una consistenza testimoniata da ricorrenti episodi, anche recenti, di forte impatto mediatico.
  In particolare, destano preoccupazione da un lato la giovane età dei soggetti coinvolti nel fenomeno, dall'altro il quadro di degrado sociale e morale nel quale spesso maturano e si sviluppano queste forme di sfruttamento dei minori.
  Peraltro, l'attenzione dei media che si manifesta in occasione dell'emergere di episodi di questo tipo non sembra idonea, in quanto tale, a far luce sulla reale entità del fenomeno e tanto meno a mettere in luce possibili strumenti di contrasto.
  Per prostituzione minorile si intende la produzione forzata di servizi di natura sessuale da parte di soggetti in età minore, in cambio di una remunerazione. In tali casi uno o più adulti traggono vantaggio economico dall'abuso della propria posizione di dominio e di potere nei confronti di questi soggetti, che inducono alla prostituzione.
  La prostituzione di bambini ed adolescenti, oltre ad essere una delle forme più drammatiche di violazione della loro integrità fisica e psicologica, e come tale origine di danni fisici e psicologici assai gravi, talune volte irreversibili, è espressione di una patologia sociale che la continua crescita del fenomeno sta trasformando in una vera e propria emergenza sociale.
  Sulla base di queste considerazioni, l'Ufficio di Presidenza della Commissione parlamentare per l'infanzia e l'adolescenza ha dunque ritenuto di deliberare una nuova indagine sul tema in oggetto, volta in primo luogo ad aggiornare il quadro informativo sul fenomeno, acquisito dalla indagine svolta nella precedente legislatura.
  Si rende inoltre opportuno verificare se e in che misura siano state attivate da parte degli organi istituzionalmente competenti forme di monitoraggio sistematico, che costituiscono il presupposto per elaborare efficaci strumenti di contrasto e repressione di questa forma di sfruttamento dei minori.
  Per altro verso, l'indagine intende anche approfondire il contesto sociale in cui il fenomeno si inserisce, attraverso una analisi delle cause – economiche, educative, sociali – che ne sono alla base, e individuando possibili iniziative mirate alla prevenzione, che potrebbero anche riprendere la proposta, contenuta nel documento conclusivo della precedente indagine, di promuovere specifiche campagne di sensibilizzazione nazionale su questo tema, in collaborazione sia con gli organi istituzionalmente competenti, sia con le associazioni di volontariato maggiormente rappresentative sul piano nazionale.
  L'indagine dovrebbe articolarsi secondo il seguente ciclo di audizioni:
   Presidente del Consiglio – Dipartimento delle Politiche per la Famiglia;
   Ministro dell'interno;
   Ministro della giustizia;
   Ministro per l'integrazione;Pag. 162
   Viceministro del lavoro e delle politiche sociali con delega per le pari opportunità;
   Rappresentanti dei tribunali dei minorenni;
   Rappresentanti delle Forze di Polizia;
   Garanti regionali dell'infanzia;
   Rappresentanti dei Servizi sociali;
   Rappresentanti di Aziende sanitarie locali;
   Rappresentanti del Gruppo CRC;
   Rappresentanti di enti e associazioni attivi nel campo della difesa dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza.

  A tale programma di audizioni, potrebbero aggiungersi, se ritenute necessarie, eventuali missioni, da sottoporre volta per volta all'autorizzazione dei Presidenti delle Camere, dirette ad effettuare sopralluoghi o partecipare ad incontri inerenti l'oggetto dell'indagine.