CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 13 novembre 2013
121.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari esteri e comunitari (III)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

5-01421 Tidei: Sulla ratifica della Convenzione dell'ONU per la protezione dalle sparizioni forzate.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Ringrazio gli onorevoli interroganti per avermi fornito l'opportunità di aggiornare questa commissione sulla convenzione delle Nazioni Unite sulla protezione di tutti gli individui dalle sparizioni forzate, cui il governo italiano attribuisce grande importanza.
  Come noto, tale convenzione è il risultato dell'opera del «Gruppo di lavoro ad hoc sulle sparizioni forzate», creato nel 2002 dall'allora Commissione per i Diritti dell'Uomo delle Nazioni Unite, con lo scopo di elaborare sul piano internazionale uno strumento normativo vincolante per la protezione delle persone dal fenomeno delle sparizioni forzate. L'Italia ha partecipato attivamente al Gruppo di lavoro, fornendo un contributo di rilievo, riconosciuto ed apprezzato dalle altre delegazioni, grazie anche ad un efficace concerto tra le altre Amministrazioni interessate (in particolare, i Ministeri degli esteri, della giustizia, della difesa e dell'interno).
  Le sparizioni forzate rientrano tra le violazioni più gravi dei diritti umani, poiché ledono il diritto della persona alla sicurezza ed alla tutela da parte della legge, il diritto a non essere arbitrariamente privato della libertà personale ed il diritto a non essere oggetto di tortura e di altri trattamenti crudeli, inumani e degradanti. In alcune circostanze, le sparizioni forzate possono portare anche a violazioni del diritto alla vita, della libertà di espressione, religione ed associazione e del divieto di non discriminazione. Il fenomeno ad oggi non riguarda solamente ai Paesi afflitti da dittature militari, ma si sviluppa anche in numerosi altri contesti: solo nel 2013 il Working Group on Enforced or Involuntary Disappearances ha ricevuto 208 denunce di nuovi casi provenienti da 21 Paesi.
  L'interruzione della XVI legislatura ha imposto il riavvio delle procedure di concerto interministeriale in vista della ratifica della Convenzione. Con l'avvio dell'attuale legislatura, su forte impulso della Ministro Bonino, il Governo ha quindi immediatamente ripreso l'azione di concertazione interna, anche in vista della revisione periodica universale del Consiglio Diritti Umani delle Nazioni Unite cui sarà sottoposto il nostro Paese nell'autunno 2014. Ricordo, infatti, che l'Italia aveva accettato senza riserve – nel corso dell'ultima revisione periodica tenutasi nel 2010 – la raccomandazione che la invitava a ratificare la Convenzione sulle sparizioni forzate.
  Che la ratifica della Convenzione in questione rappresenti una priorità per il Governo è testimoniato pure dalla circostanza che anche quest'anno il nostro Paese ha cosponsorizzato la Risoluzione sulle sparizioni forzate che in ambito di Terza Commissione delle Nazioni Unite viene presentata da Argentina, Francia e Marocco. La Risoluzione, al secondo paragrafo della parte operativa, invita infatti gli Stati che ancora non lo abbiano fatto a firmare, ratificare ed accedere alla Convenzione delle Nazioni Unite sulla protezione di tutti gli individui dalle sparizioni forzate.
  Alla luce di tutte queste considerazioni, la Farnesina ha quindi prontamente avviato il concerto con le altre amministrazioni interessate per una rapida Pag. 56finalizzazione del disegno di legge di ratifica ed è forte auspicio del Ministro Bonino che tale provvedimento possa essere sottoposto al più presto al Consiglio dei ministri.
  Parallelamente proseguirà anche il lavoro interministeriale che la Farnesina ha promosso con le amministrazioni cui compete l'adattamento dell'ordinamento nazionale agli obblighi convenzionali.

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ALLEGATO 2

5-01422 Del Grosso: Sulla detenzione in Russia di un attivista italiano di Greenpeace.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Ringrazio gli onorevoli interroganti per il quesito posto. Vorrei innanzitutto chiarire che la vicenda che vede coinvolto il connazionale Cristian D'Alessandro è stata costantemente seguita dal Ministro Bonino e dalla Farnesina fin dall'inizio con il massimo impegno, anche per il tramite dell'Ambasciata a Mosca e del Consolato Generale a San Pietroburgo, al fine di prestare la migliore assistenza possibile al nostro connazionale e favorire il suo rilascio.
  Fra le numerose azioni poste in essere a tutela di Cristian D'Alessandro, già illustrate nelle risposte a precedenti interrogazioni parlamentari, meritano soprattutto essere menzionati i colloqui con il Direttore Generale del I Dipartimento Europeo del Ministero degli esteri russo e poi con il Primo Vice Ministro degli esteri Titov, al quale il nostro Ambasciatore a Mosca ha anche segnalato l'attenzione prestata al caso dall'opinione pubblica e dagli ambienti parlamentari italiani.
  Lo scorso 23 ottobre, inoltre, l'Ambasciatore Ragaglini ha incontrato il Consigliere Diplomatico del Presidente Putin, l'Ambasciatore Ushakov, e ha espresso l'auspicio che possa essere presto individuata una soluzione alla vicenda di Cristian D'Alessandro.
  Al fine di meglio coordinare gli sforzi dei Paesi dei connazionali coinvolti, si sono svolte in Russia numerose riunioni di coordinamento con l'obiettivo di assicurare loro piena assistenza legale e consolare e favorirne la liberazione. In particolare, vi sono stati, anche su impulso italiano, diversi incontri del Gruppo UE per la protezione consolare che si sono svolti in formato allargato, con l'inclusione cioè delle Ambasciate dei Paesi interessati non appartenenti all'Unione europea. Nel corso di tali riunioni si è affermata una linea condivisa sulle iniziative da assumere ed in questo senso si è convenuto che un numero ristretto di Paesi effettuino gli opportuni passi nei confronti degli interlocutori istituzionali russi.
  Importanti azioni di sensibilizzazione sono state svolte anche a Roma: il 30 settembre la Vice Ministro Dassù è intervenuta, su istruzione della Ministro Bonino, sull'Ambasciatore russo Razov, mentre il 9 ottobre in occasione delle consultazioni bilaterali in tema di minacce globali alla sicurezza è stato sensibilizzato, da un Alto funzionario della Farnesina, il Rappresentante Speciale del Presidente Putin per le minacce globali, Ambasciatore Zmeyevskiy.
  Dopo avere costantemente seguito con estrema attenzione la vicenda, il 28 ottobre il Ministro Bonino ha avuto un colloquio telefonico con il suo omologo russo Lavrov, durante il quale è stato sollevato il caso D'Alessandro. Il Ministro degli esteri russo si è riservato di tenere aggiornata il Ministro sugli eventuali sviluppi della vicenda.
  Per completezza di informazione, si segnala che il Consolato Generale a San Pietroburgo ha effettuato tre visite consolari a Murmansk per incontrare il connazionale, che è apparso in buone condizioni psicofisiche. Il Consolato Generale ha presenziato inoltre alle diverse udienze che hanno riguardato il nostro connazionale. Il Console Generale mantiene costanti Pag. 58contatti con la famiglia D'Alessandro e la stessa Farnesina è in contatto con il padre di Cristian. Tengo a precisare inoltre, come segnale positivo, che il connazionale è stato trasferito ieri a San Pietroburgo, cosa che faciliterà ulteriormente i contatti con il nostro Consolato.
  Per quanto riguarda l'eventuale violazione di norme internazionali, è in corso un'azione unilaterale da parte olandese (la nave batteva bandiera olandese) presso il Tribunale internazionale di Diritto del Mare, i cui esiti dovrebbero essere resi noti il 22 novembre.
  Vi assicuro pertanto che la Farnesina continuerà a sensibilizzare incessantemente e con tenacia le competenti Autorità russe ed a monitorare da vicino la situazione del connazionale Cristian D'Alessandro prestandogli ogni consentita assistenza fino a quando la vicenda non sarà conclusa positivamente.