CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 30 ottobre 2013
114.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Politiche dell'Unione europea (XIV)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

DL 120/2013: Misure urgenti di riequilibrio della finanza pubblica nonché in materia di immigrazione (C. 1690 Governo).

PROPOSTA ALTERNATIVA DI PARERE DEL GRUPPO M5S

  La XIV Commissione Politiche dell'Unione europea,
   esaminato il DL 120/2013 recante Misure urgenti di riequilibrio della finanza pubblica nonché in materia di immigrazione (C. 1690 Governo);
   premesso che:
    il disegno di legge in esame, che la Commissione XIV è chiamata ad esaminare ai fini del presente parere, reca disposizioni urgenti in tema di afflusso di stranieri sul territorio nazionale, accoglienza di minori e finanza degli enti territoriali;
    il provvedimento in esame incrementa di 20 milioni di euro per l'anno 2013 il Fondo per l'accoglienza dei minori stranieri non accompagnati ed istituisce un Fondo immigrazione con una dotazione di 190 miliardi di euro. L'articolo 1 individua la copertura finanziaria dei complessivi 210 milioni di euro stabilendo che il Fondo rimpatri provvede per 90 milioni di euro, le entrate dell'INPS derivanti dalla regolarizzazione degli immigrati per 70 milioni e il «Fondo di rotazione per la solidarietà alle vittime dei reati di tipo mafioso, delle richieste estorsive e dell'usura» per 50 milioni di euro;
    ritenuto che è previsto nel presente decreto-legge un aumento della disponibilità del Fondo di solidarietà comunale per l'anno 2013 per un importo pari a 120 milioni di euro comportando al contempo però un aumento del contributo finanziario richiesto nell'ambito del patto di stabilità a ciascun ente;
    rilevato, in ordine alle disposizioni in materia di immigrazione, che con decisione n. 575/2007 del Parlamento europeo e Consiglio, del 23 maggio 2007, è stato istituito il Fondo europeo per i rimpatri per il periodo 2008-2013 nell'ambito del programma generale «Solidarietà e gestione dei flussi migratori», con dotazione finanziaria di 676 milioni di euro per il periodo tra il 10 gennaio 2008 ed il 31 dicembre 2013 (articolo 13 della decisione). Per il 2013 sono stati effettivamente assegnati euro 9.155.187;
    considerato che il Patto di stabilità e crescita (PSC), accordo sottoscritto dai Paesi membri dell'Unione europea, riguardante il controllo delle rispettive politiche di bilancio pubbliche, al fine di mantenere fermi i requisiti di adesione all'Unione economica e monetaria dell'Unione europea (Eurozona) e quindi di rafforzare il percorso d'integrazione monetaria intrapreso con il Trattato di Maastricht, si rivela eccessivamente rigido per le economie nazionali, nei fatti non promuove affatto né la crescita né la stabilità dei Paesi membri e la sua applicazione a tutt'oggi risulta finanche incoerente, come dimostrato dal fatto che in passato il Consiglio non sia riuscito ad applicare le sanzioni in esso previste contro la Francia e la Germania, malgrado la sussistenza di presupposti;
    inoltre, come dispone la direttiva 2001/36/UE contenuta nella legge di delegazione, bisognerebbe provvedere in maniera più organica al riordino della disciplina sul controllo dei diritti delle vittime di tratta di esseri umani (come richiesto Pag. 176dalla Convenzione del Consiglio d'Europa del 16 maggio 2005) anche in riferimento ad una più stretta collaborazione e coordinamento fra gli Stati membri, abbandonando l'approccio superficiale che consiste nell'incremento di fondi senza rispettare l'obbligo di giustificarne dettagliatamente l'impiego,
  esprime

PARERE CONTRARIO.

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ALLEGATO 2

DL 120/2013: Misure urgenti di riequilibrio della finanza pubblica nonché in materia di immigrazione (C. 1690 Governo).

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

  La XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea),
   esaminato il disegno di legge C. 1690 Governo, recante «DL 120/2013: Misure urgenti di riequilibrio della finanza pubblica nonché in materia di immigrazione»;
   valutata l'opportunità che il Governo avvii una riflessione ampia ed approfondita sul tema dell'immigrazione al fine di superare lo stato emergenziale e realizzare politiche strutturali e sistemiche;
   valutata l'opportunità che il Governo italiano, con ancora più forza, ponga la questione dell'immigrazione all'attenzione delle Istituzioni europee;
   valutato che, al fine di migliorare l'efficacia del servizio di rimpatrio, si rende necessario prevedere criteri valutativi dell'efficienza gestionale del servizio stesso;
   considerato che alla copertura finanziaria degli oneri derivanti dagli articoli 1 e 2 si provvede, in parte, attraverso Fondi – quale il Fondo per assicurare la liquidità per i pagamenti dei debiti e il Fondo rimpatri – la cui destinazione, in base alla disciplina dell'Unione europea, ha carattere vincolato,
  esprime

PARERE FAVOREVOLE

  con la seguente condizione:
   provveda la Commissione di merito a prevedere criteri – che si ispirino alla qualità del servizio e quindi al rispetto della dignità umana, nonché all'efficiente uso delle risorse – nell'utilizzo dei Fondi per il rimpatrio di cui all'articolo 1, come anche nell'utilizzo del Fondo per l'accoglienza dei minori stranieri non accompagnati e del Fondo immigrazione di cui all'articolo 1;

  e con le seguenti osservazioni:
   a) valuti la Commissione di merito l'opportunità di aumentare le risorse destinate all'accoglienza dei minori stranieri non accompagnati ed eventualmente di invitare il Governo nella fase gestionale delle risorse a reintrodurre il Programma «minori stranieri non accompagnati»;
   b) valuti la Commissione di merito se la copertura finanziaria degli oneri derivanti dagli articoli 1 e 2 risulti congruente rispetto alla normativa dell'Unione europea che definisce la destinazione dei Fondi succitati.

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ALLEGATO 3

DL 114/2013: Proroga delle missioni internazionali delle Forze armate e di polizia, iniziative di cooperazione allo sviluppo e sostegno ai processi di ricostruzione e partecipazione alle iniziative delle organizzazioni internazionali per il consolidamento dei processi di pace e di stabilizzazione (C. 1670 Governo).

PROPOSTA ALTERNATIVA DI PARERE DEL GRUPPO M5S

  La XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea),
   esaminato il D.L 114/2013 recante Proroga delle missioni internazionali delle forze armate e di polizia, iniziative di cooperazione allo sviluppo e sostegno ai processi di ricostruzione e partecipazione alle iniziative delle organizzazioni internazionali per il consolidamento dei processi di pace e stabilizzazione;
   premesso che il provvedimento in questione non adotta un sistema organico per garantire le missioni militari dell'Italia nei Paesi esteri, in cui il nostro Paese dovrebbe essere impegnato esclusivamente dal punto di vista umanitario per la costruzione della pace e della stabilizzazione, che spesso si sono trasformate in veri e propri teatri di guerra, in cui peraltro sono assenti le strategie di fondo e il coordinamento con le istituzioni dell'Unione europea laddove quest'ultima risulta impegnata in numerose missioni come la Atalanta, EUTM, EUPOL e EUCAP estor;
   considerato che in tale materia si rende necessaria una legge quadro che disciplini in maniera dettagliata le missioni internazionali e il nostro impegno fuori dei confini nazionali poiché la disciplina precaria che presenta il provvedimento in questione non rende giustizia né a chi lavora nei teatri operativi esteri né ai Paesi con i quali e nei quali interveniamo;
   ritenuto che è inopportuno da parte del Governo reperire le risorse per dare copertura alla missione solo per gli ultimi tre mesi dell'anno 2013 senza tra l'altro una specificazione dettagliata delle varie voci di spesa per ogni singola missione ma solo con il riferimento a un impegno generale per le varie missioni che si rivela non avere alcun impatto positivo sui beneficiari, in particolare sul personale impegnato;
   considerato che sono tra l'altro previste molte disposizioni derogatorie e molti riferimenti alla normazione precedente che non rende in alcun modo accessibile e interpretabile le finalità e gli obiettivi che sottendono il presente provvedimento e ciò in totale spregio alle numerose comunicazioni della Commissione europea che invitano gli Stati membri alla chiarezza delle disposizioni normative;
   ritenuto che mancano disposizioni che assicurano che le competenti autorità nazionali ed europee impegnate nelle varie missioni siano sempre informate sull'emergere di criticità nelle eventuali zone di crisi;
   considerato che non sono stati in alcun modo indicati gli obiettivi cui mirano le diverse missioni rifinanziate, mentre si rende necessario precisare il loro carattere umanitario tendente in particolare a sradicare la povertà estrema e la fame, promuovere la pace, rendere universale l'istruzione, promuovere l'uguaglianza di genere, ridurre la mortalità infantile, migliorare la salute, combattere Pag. 179HIV/AIDS e altre malattie, garantire la sostenibilità ambientale, sviluppare un partenariato mondiale per lo sviluppo, così come, tra l'altro, indicato tra i fini di cui all'articolo 214 TFUE;
   ritenuto che all'articolo 5 comma 3 manca il coinvolgimento delle attività delle O.N.G. finalizzate ad assicurare il miglioramento delle condizioni di vita delle popolazioni e il sostegno alla ricostruzione civile;
   considerato che all'articolo 6 manca il riferimento alla rendicontazione dell'ammontare delle indennità e del rimborso dei viaggi che dovrebbe essere reso pubblico nelle forme e nei modi finalizzati a garantire la trasparenza nel rispetto della vigente legislazione in materia di privacy;
   ritenuto che il comma 24 dell'articolo 1 prevede inopinatamente la cessione a titolo gratuito alla Repubblica di Gibuti di quattro mezzi veicoli blindati leggeri lince 4x4 con l'impegno economico di euro 192.000 per rimetterli in efficienza;
   considerato che esiste di fatto la cessione del controllo di una parte del territorio della Repubblica di Gibuti allo stato Italiano per la costruzione di una base militare (senza che il Parlamento italiano conosca l'effettivo ammontare dell'impegno economico) in totale dispregio alla natura della missione umanitaria e all'articolo 80 della nostra Carta costituzionale;
   ritenuto che manca ogni riferimento alla dichiarazione di cessazione delle missioni italiane allo scadere dei finanziamenti e dunque l'ordine dello Stato Maggiore al comando militare di un rapido e sicuro rientro delle truppe e dei mezzi in patria;
   considerato che manca l'indicazione della missione in particolare il riferimento della durata, mandato, sede, scadenza, nonché i dettagli delle spese di ogni missione e la continua e costante conoscenza da parte del Parlamento dello stato della situazione corrente di ogni singola missione e del raggiungimento e dell'attuazione dei fini di ogni singola missione umanitaria,
  esprime

PARERE CONTRARIO.