CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 22 ottobre 2013
108.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Bilancio, tesoro e programmazione (V)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

5-01230 Palese: Sulla riassegnazione delle risorse destinate ai patti territoriali ed ai contratti d'area.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Con l'interrogazione a risposta immediata in Commissione l'On. Palese chiede chiarimenti in merito alla riassegnazione delle risorse destinate ai Patti Territoriali ed ai Contratti d'Area, nonché l'ammontare complessivo delle risorse giacenti per le medesime finalità presso la Cassa Depositi e Prestiti.
  In proposito, il Ministero dello Sviluppo Economico ha comunicato che in ordine alle richieste di riassegnazione delle risorse perenti dei Patti territoriali effettuate negli anni 2009 (per circa 591 milioni di euro) e 2010 (per circa 165 milioni di euro) pari complessivamente a oltre 756 milioni di euro, risulta che 200 milioni di euro sono stati riassegnati durante l'esercizio 2010 e trasferiti nel conto di gestione presso la Cassa Depositi e Prestiti per essere utilizzati nel tempo per le erogazioni relative alle iniziative in corso.
  Una parte di queste risorse è stata finalizzata alla copertura degli interventi già autorizzati ed attualmente in istruttoria.
  Per quanto riguarda, poi, la richiesta effettuata in data 18 giugno 2013 da parte del Ministero dello Sviluppo Economico-Direzione Generale per l'Incentivazione delle attività imprenditoriali del Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica di reiscrizione in bilancio di residui passivi perenti, a favore del capitolo n. 7342 dello stato di previsione del Ministero dello Sviluppo Economico, per il complessivo importo di euro 288.790.694,60, al fine di conseguire, «alla chiusura delle sole iniziative attive alle quali devono essere concesse le agevolazioni nell'ambito dei patti territoriali», tale richiesta è stata accolta con decreto ministeriale del Ministro dell'Economia e delle Finanze n. 58770 del 30 settembre 2013, registrato alla Corte dei conti in data 14 ottobre 2013.
  Con riferimento, infine, alle risorse giacenti per le medesime finalità presso la società Cassa Depositi e Prestiti, quest'ultima ha precisato che alla data del 30 settembre 2013 l'ammontare complessivo delle risorse giacenti presso la Tesoreria Centrale dello Stato sui conti correnti n. 29851 e n. 29852 rispettivamente denominati «Contratti d'Area Legge n. 662 del 1996» e «Patti Territoriali Legge n. 662 del 1996» è pari ad euro 491.384.910,26.
  In particolare, la titolarità dei due conti di Tesoreria è del Ministero dell'Economia e delle Finanze, ma la Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. opera, in regime di traenza, prelevando le somme necessarie alla copertura delle contribuzioni statali erogate su indicazione del Ministero dello Sviluppo Economico e/o dei Soggetti Responsabili.
  Pertanto, alla data del 30 settembre 2013 la consistenza dei suddetti conti risulta essere la seguente:
   c/c n. 29851 Contratti d'Area Legge n. 662 del 1996 euro 295.287.272,35;
   c/c n. 29852 Patti Territoriali Legge n. 662 del 1996 euro 196.097.637,91.

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ALLEGATO 2

5-01231 Borghesi e Guidesi: Sulla situazione finanziaria del Comune di Roma e le eventuali iniziative volte a farvi fronte.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Con l'interrogazione a risposta immediata in Commissione l'Onorevole Stefano Borghesi ed altri, nel rappresentare che l'attuale situazione finanziaria del Comune di Roma è tale da determinare la dichiarazione di dissesto ed il conseguente commissariamento dell'amministrazione, chiedono a fronte di quali impegni di taglio o ristrutturazione finanziaria del comune e delle sue partecipate l'amministrazione beneficerà degli ulteriori fondi statali necessari a coprirne il debito.
  Al riguardo, occorre premettere che i Servizi Ispettivi della Ragioneria Generale dello Stato stanno procedendo ad una verifica della situazione finanziaria di Roma Capitale, i cui risultati consentiranno di acquisire ulteriori elementi di conoscenza sulla reale situazione finanziaria del Comune e sulle eventuali misure di razionalizzazione poste in essere, nonché sulle iniziative che potranno risultare idonee ad una corretta gestione economico-finanziaria.
  Sulla questione il Ministero dell'Interno ha comunicato che la gestione commissariale per il piano di rientro del debito pregresso di Roma Capitale è stata istituita ai sensi dell'articolo 78 del decreto-legge n. 112 del 2008, convertito con modificazioni, nella legge n. 133 del 2008, al fine di assicurare il raggiungimento degli obiettivi strutturali di risanamento della finanza pubblica.
  In base a tale disposizione, nelle more dell'approvazione della legge che disciplina l'ordinamento, anche contabile, di Roma Capitale, non può procedersi per l'intera durata del regime commissariale, alla deliberazione di dissesto di cui all'articolo 246, comma 1, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 (TUEL).
  Per l'anno 2013, il termine per l'approvazione del bilancio di previsione, di cui all'articolo 151 del Testo Unico degli Enti Locali, inizialmente fissato al 30 giugno è stato prorogato, da ultimo, al 30 novembre, in base all'articolo 8 del decreto-legge 31 agosto 2013, n. 102, attualmente in corso di conversione.
  Durante il periodo 2008-2013, ulteriori disposizioni di legge hanno confermato il carattere speciale dell'ordinamento contabile di Roma Capitale.
  In particolare, la legge n. 42 del 2009, recante la delega in materia di federalismo fiscale, da attuare con uno o più decreti legislativi, in relazione all'ordinamento provvisorio anche finanziario di Roma Capitale, configura in luogo del comune di Roma, l'ente territoriale «Roma capitale», attribuendo ad esso ulteriori funzioni amministrative, relative alla valorizzazione dei beni storici artistici e ambientali, allo sviluppo del settore produttivo e del turismo, allo sviluppo urbano, all'edilizia pubblica e privata ai servizi urbani con particolare riferimento al trasporto pubblico, alla mobilità e alla protezione civile.
  La stessa legge, inoltre, prevede che a tale ente siano assegnate risorse ulteriori, in considerazione del ruolo di capitale della Repubblica e delle nuove funzioni ad esso attribuite, e siano determinati i principi generali per l'attribuzione di un nuovo patrimonio.
  In attuazione della descritta delega sono stati emanati il decreto legislativo 17 Pag. 38settembre 2010, n. 156 e il decreto legislativo 18 aprile 2012, n. 61 (articoli 12, 13 e 14).
  A favore di Roma Capitale, nell'anno 2013, il Ministero dell'Interno-Direzione Centrale per la finanza locale ha corrisposto i contributi riportati nella tabella allegata.
  Si soggiunge, infine, che nell'emananda norma relativa all'attribuzione di partite debitorie di Roma Capitale alla Gestione Commissariale non sono previste misure di razionalizzazione della spesa, sebbene Roma Capitale abbia assunto l'impegno ad una loro concreta adozione ed in parte le stesse siano già in corso.