CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 8 ottobre 2013
98.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari esteri e comunitari (III)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2012
(Doc. LVII, n. 1-bis).

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

  La III Commissione (Affari esteri e comunitari),
   esaminata per le parti di competenza la Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2013 (Doc. LVII, n. 1-bis);
   rilevato che il documento stima una crescita delle esportazioni nell'anno in corso pari allo 0,2 per cento fornendo in tal modo un contributo positivo alla crescita;
   ravvisata l'importanza che l'Esecutivo prosegua nella sua opera di risanamento delle finanze pubbliche in ossequio agli impegni assunti dal nostro Paese in sede comunitaria anche in considerazione del fatto che nel 2014 l'Italia sarà investita della responsabilità di presiedere il Consiglio dell'Unione europea;
   valutata positivamente l'iniziativa del Governo di attuare attraverso il piano «Destinazione Italia» una serie di interventi che puntano ad attrarre investimenti esteri e a favorire il rilancio della competitività del nostro Paese nelle economia globale;
   auspicato che il Governo valuti l'opportunità di prevedere l'equiparazione tra abitazione principale e unità immobiliare posseduta in Italia dai cittadini non residenti nel territorio dello Stato ai fini dell'applicazione della disciplina in tema di IMU;
   preso atto che la Nota in esame attribuisce particolare rilevo alla diplomazia della crescita finalizzata a sostenere le esportazioni verso i mercati emergenti e l'attrazione degli investimenti esteri in un quadro di integrazione produttiva dell'economia, valorizzando le funzioni del Ministero degli affari esteri e della sua rete diplomatico-consolare, nonché il raggiungimento degli obiettivi di Expo 2015;
   auspicato che siano adeguatamente valorizzati i piani di promozione che le Ambasciate italiane elaborano ogni anno per ciascun paese mirati ad integrare l'azione di carattere politico con quella a risvolto economico, culturale e scientifico in un'ottica di promozione del Sistema Paese, anche rafforzando la presenza ed il ruolo degli istituti italiani di cultura all'estero;
  esprime

PARERE FAVOREVOLE

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ALLEGATO 2

Indagine conoscitiva su «La proiezione dell'Italia e dell'Europa nei nuovi scenari geopolitici. Priorità strategiche e di sicurezza».

PROGRAMMA DELL'INDAGINE CONOSCITIVA

  L'evoluzione delle relazioni internazionali ha evidenziato nell'ultimo decennio la volatilità degli scenari geopolitici, in un'ottica multipolare che si è sostituita alla logica dei blocchi contrapposti. Tale fenomeno, alla luce dell'indivisibilità della dimensione della sicurezza, comporta una rilettura della politica estera di ciascun Paese che è chiamato ad assumersi, nell'ambito del sistema multilaterale di cui fa parte, una significativa quota di responsabilità per assicurare la pace mondiale.
  A fronte di tale esigenza, la risposta dell'Italia, è stata senz'altro rilevante, in termini di iniziative diplomatiche e di risorse impiegate nelle missioni all'estero, confermando l'aspirazione del nostro Paese a giocare un ruolo a tutto campo sulla scena internazionale.
  Oggi si avverte, tuttavia, la necessità di un più incisivo approfondimento degli scenari geopolitici e di un riorientamento delle priorità strategiche, anche tenendo conto, da un lato, della crisi economica e finanziaria che impone drasticamente una serie di scelte, e dall'altro dei recenti sviluppi nella regione mediterranea, la cui tumultuosità è stata pari soltanto alla loro mancata previsione.
  Appare quindi opportuno fare il punto sul contributo dell'Italia all'architettura dell'ordinamento internazionale, vale a dire in seno all'UE ed alla NATO, ma anche all'ONU e all'OSCE, al fine di valutarne la congruità in relazione alle nuove minacce globali ed alle sfide regionali.
  L'indagine in oggetto mira pertanto a ricostruire il nuovo «paesaggio strategico» anche attraverso un'aggiornata analisi dei rischi, ad identificare gli interessi e gli obiettivi del nostro Paese in tale contesto, a verificare la validità degli attuali meccanismi internazionali di prevenzione e gestione dei conflitti nonché di controllo degli armamenti, a valutare i margini di armonizzazione tra le capacità nazionali e quelle europee e transatlantiche, anche in vista del prossimo Consiglio europeo straordinario sulla difesa (dicembre 2013). Al riguardo occorrerà prendere in considerazione anche il recente rapporto dell'Alto Rappresentante per la politica estera e di sicurezza comune sul Servizio europeo per l'azione esterna per valutare la qualità e l'efficacia della leadership europea.
  La proiezione dell'Italia nella sicurezza europea ed internazionale si confronta naturalmente in modo ineludibile con l'instabilità del vicinato meridionale ed orientale, che si riassume in una prospettiva allargata del Mediterraneo, che non può prescindere dal Medio Oriente e dal Golfo persico, ma neanche dal Corno d'Africa e dal Sahel. Tale area sarà quindi inevitabilmente oggetto di particolare attenzione nel corso dell'indagine.
  La rinnovata ed approfondita riflessione che si intende portare avanti terrà in ogni caso conto di tutte le nuove zone di instabilità e delle più recenti caratteristiche delle crisi e dei conflitti, spesso intrecciate alla minaccia del terrorismo e della criminalità organizzata, ma anche del crescente rilievo sulla scena internazionale di attori regionali, la cui potenza economica non corrisponde ancora ad un'analoga assunzione di responsabilità politica, com’è il caso dei Paesi BRICS.Pag. 70
  L'attività di indagine si articolerà principalmente in audizioni di soggetti rilevanti ai fini dei temi trattati e, ove necessario, in sopralluoghi al di fuori della sede parlamentare di cui sarà di volta in volta richiesta l'autorizzazione al Presidente della Camera.

Termine dell'indagine:
  28 febbraio 2014.

Soggetti da audire:
  - Ministro, Vice Ministri e rappresentanti del Ministero degli affari esteri;
  - Capo di Stato maggiore della difesa, Direttore generale del Dipartimento delle Informazioni per la Sicurezza;
  - Esponenti delle istituzioni dell'Unione europea e dell'Alleanza atlantica;
  - Rappresentanti delle Organizzazioni internazionali (ONU, OSCE, ecc.);
  - Esponenti politici e rappresentanti diplomatici di Stati esteri;
  - Rappresentanti di istituti ed enti di ricerca, accademici ed esperti.