CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 18 settembre 2013
84.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Trasporti, poste e telecomunicazioni (IX)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica francese per la realizzazione e l'esercizio di una nuova linea ferroviaria Torino-Lione, con Allegati, fatto a Roma il 30 gennaio 2012. (C. 1309 Governo).

PARERE APPROVATO

  La IX Commissione (Trasporti, poste e telecomunicazioni),
   esaminato il disegno di legge di Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica francese per la realizzazione e l'esercizio di una nuova linea ferroviaria Torino-Lione, con Allegati, fatto a Roma il 30 gennaio 2012 (C. 1309 Governo),
  premesso che:
   l'Accordo in esame, nel disciplinare la costruzione e futura gestione della sezione transfrontaliera della parte comune italo-francese della nuova linea ferroviaria Torino-Lione, costituisce la prosecuzione degli impegni già assunti, in un primo momento, con l'Accordo intergovernativo concluso a Parigi il 15 gennaio 1996 e, successivamente, con l'Accordo tra Italia e Francia, stipulato a Torino il 29 gennaio 2001 e ratificato dal Parlamento italiano con la legge n. 228 del 2002, con il quale è stato definito il tracciato ferroviario e sono stati avviati i lavori preliminari alla sua realizzazione;
   l'Accordo in esame, più precisamente, costituisce un protocollo addizionale al citato Accordo tra Italia e Francia del 2001; l'avvio dei lavori definitivi della parte comune italo-francese richiederà peraltro l'approvazione di un ulteriore apposito protocollo separato, che tenga conto, anche sotto il profilo dei finanziamenti, della partecipazione dell'Unione europea al progetto;
   la realizzazione e l'entrata in esercizio della nuova linea ferroviaria Torino-Lione rappresenta un obiettivo strategico per il potenziamento della rete dei trasporti italiana, in quanto costituisce uno dei tratti attraverso i quali l'Italia è collegata con la rete transeuropea dei trasporti (TEN-T); in proposito occorre sottolineare che le competenti istituzioni dell'Unione europea hanno ribadito il ruolo essenziale del Corridoio 5 Lisbona-Kiev, destinato ad essere rinominato Corridoio 3;
   la realizzazione di una nuova linea ferroviaria assume di per se stessa un valore strategico, dal momento che la disponibilità di una nuova infrastruttura si tradurrà inevitabilmente in un'intensificazione del ricorso al mezzo ferroviario, che presenta notevoli potenzialità di sviluppo, sia in relazione al trasporto delle persone sia in relazione a quello delle merci, e che potrà garantire un equilibrio tra le diverse modalità di trasporto migliore e più attento alle vitali esigenze di tutela dell'ambiente, in particolare in un'area sensibile come l'arco alpino;
   la scelta di favorire lo sviluppo del trasporto ferroviario mediante il potenziamento delle relative infrastrutture trova significativa corrispondenza, sempre nell'area alpina, sul versante dei collegamenti dell'Italia con l'Europa centrale, con analoghe decisioni che sono state assunte da Paesi come la Svizzera, l'Austria e la Germania;Pag. 140
   la ratifica dell'Accordo in esame dà attuazione ad atti di indirizzo parlamentare nei confronti del Governo approvati anche nella presente legislatura; più precisamente, in data 5 giugno 2013, l'Assemblea della Camera dei deputati ha adottato le mozioni 1-00033 Costa, 1-00064 Allasia, 1-00066 Vitelli, 1-00068 Speranza ed 1-00069 Giorgia Meloni, che – in continuità con analoghe mozioni adottate nella scorsa legislatura – invitano il Governo a dare definitivamente corso al progetto, nel rigoroso rispetto delle scadenze cronologiche, a proseguire nel dialogo costruttivo con il territorio e con le sue espressioni istituzionali ed associative e, al tempo stesso, a ribadire con forza la propria intolleranza a qualsiasi atto intimidatorio o violento nei confronti del personale e delle strutture nei cantieri, nonché ad assicurare la realizzazione delle opere di riqualificazione dei comuni del territorio, garantendo l'erogazione delle risorse necessarie e sostenendo, anche attraverso specifiche deroghe al patto di stabilità, un piano strategico di ripresa economica del territorio medesimo;
   per quanto concerne il dettato dell'Accordo, si evidenzia:
    a) con riferimento all'articolo 6, paragrafo 6.4, in relazione alla previsione della nomina del direttore generale e del direttore amministrativo e finanziario del Promotore pubblico, di spettanza della Parte italiana, si segnala l'opportunità che le competenti Commissioni parlamentari esprimano il proprio parere sulle persone che il Governo intende nominare;
    b) con riferimento all'articolo 10, paragrafo 10.1, lettera a), laddove si prevede che l'aggiudicazione e l'esecuzione dei contratti relativi a lavori, servizi e forniture conclusi dal promotore pubblico sono disciplinate dal diritto pubblico francese, nel rilevare che l'omogeneità delle procedure antimafia potrà essere stabilita con un apposito protocollo bilaterale in sede di costituzione del Promotore, si esprime apprezzamento per la delibera del Consiglio di amministrazione della società LTF (Lyon Turin Ferroviaire), con la quale si è stabilito di applicare la normativa e le procedure di maggior cautela di ciascuno dei due Paesi, vale a dire, per quanto attiene al profilo in questione, la normativa e le procedure antimafia italiane,
  esprime

PARERE FAVOREVOLE

  con la seguente osservazione:
   valuti la Commissione di merito l'opportunità di prevedere che il Governo italiano sottoponga al preventivo parere delle competenti Commissioni parlamentari le nomine del direttore generale e del direttore amministrativo e finanziario del Promotore pubblico, che, ai sensi dell'articolo 6, paragrafo 6.4, dell'Accordo, spettano alla Parte italiana.

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ALLEGATO 2

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica francese per la realizzazione e l'esercizio di una nuova linea ferroviaria Torino-Lione, con Allegati, fatto a Roma il 30 gennaio 2012. (C. 1309 Governo).

PROPOSTA ALTERNATIVA DI PARERE PRESENTATA DAL GRUPPO MOVIMENTO 5 STELLE

  La IX Commissione (Trasporti, Poste e Telecomunicazioni),
   esaminato, per le parti di competenza il provvedimento di ratifica ed esecuzione dell'accordo tra il Governo della Repubblica Italiana e il Governo della Repubblica francese per la realizzazione e l'esercizio di una nuova linea ferroviaria Torino-Lione, con allegati, fatto a Roma il 30 gennaio 2012;
   premesso che l'esame del provvedimento impone imprescindibili valutazioni di carattere generale in merito all'inutilità e dannosità dell'opera la cui realizzazione risulterebbe sotto vari e diversi profili portatrice di effetti negativi sotto il profilo socio economico ed ambientale;
   tenuto conto delle gravi criticità in ordine alla conclamata presenza di amianto e uranio nel sottosuolo valsusino che porterebbero a devastazioni ambientali per quei territori;
   altresì tenuto conto dell'enorme spreco di denaro pubblico che si aggirerà attorno ai 23 miliardi di euro che risulta essere è 3-4 volte superiore ai costi medi dell'alta velocità francese e che, comunque, unitamente al sistema di appalti e sub appalti che è stato previsto, alzerà l'asticella del rischio di infiltrazioni mafiose.
   valutato altresì che a fronte della costruzione di un opera che si appalesa come inutile anche per la costante diminuzione dei traffici merci e passeggeri, oggi comunque assicurati da Torino a Parigi dal TGV, peraltro utilizzato solo al 30 per cento, la eventuale realizzazione della TAV sottrarrà investimenti a scuola, sanità, innovazione e welfare in un momento storico in cui risorse di tale portata potrebbero ben essere utilizzate ed investite in modo diverso e più redditizio anche per la creazione di posti di lavoro in settori ed ambiti diversi, tenendo conto del rispetto dell'ambiente, della salute, della legalità e delle reali vocazioni socio-economiche del nostro paese;
   ritenuto che un investimento cosi rilevante ed uno sforzo di tale portata se prodotto nella giusta direzione potrà invece condurre alla creazione stabile di un numero di occupati ben superiore a quello individuato e previsto nel documento in esame e che pertanto anche sotto tale profilo il provvedimento di ratifica del trattato si ravvisa come inutile ed anzi dannoso;
   ritenuto importante precisare che la Commissione Mobilità 21 francese composta da deputati, senatori e tecnici, presieduta da Philippe Duron, sindaco di Caen e deputato del dipartimento del Calvados, ha presentato, in data 30 giugno, il rapporto di revisione inerente il piano delle infrastrutture all'interno del quale la tratta Lione-Torino è risultata essere classificata come opera di c.d. «priorità secondaria» in relazione sia ai costi che ai tempi;
   ritenuto inoltre che una eventuale realizzazione della tratta Torino-Lione dovrebbe Pag. 142avvenire subordinatamente alla saturazione della linea esistente, così come disposto dall'articolo 1 dell'accordo firmato tra Italia e Francia per la realizzazione di una nuova linea ferroviaria Torino-Lione, successivamente ratificato dal Parlamento francese e da quello italiano con la legge 27 settembre 2002, n. 228;
   considerato che nel rapporto di cui sopra viene evidenziato che: «...tenendo conto delle incertezze sul calendario del tunnel di base, non può essere certa che i rischi di saturazione e le sovrapposizioni d'uso che giustificano la realizzazione del progetto si verifichino prima degli anni 2035-2040»;
   ritenuto inoltre che nell'appello del 9 febbraio 2012, rivolto al Presidente del Consiglio dei ministri pro tempore, professor Mario Monti, per chiedere un ripensamento del progetto della nuova linea ferroviaria Torino-Lione, 360 professori hanno evidenziato come nel corso degli ultimi dieci anni sia diminuita la domanda di trasporto merci e passeggeri e che: «Nel decennio tra il 2000 e il 2009, prima della crisi economica, il traffico complessivo di merci dei tunnel autostradali del Fréjus e del Monte Bianco è crollato del 31 per cento. Nel 2009 ha raggiunto il valore di 18 milioni di tonnellate di merci trasportate, come 22 anni prima. Nello stesso periodo si è dimezzato anche il traffico merci sulla ferrovia del Fréjus, anziché raddoppiare come ipotizzato nel 2000 nella Dichiarazione di Modane sottoscritta dai Governi italiano e francese. La nuova linea ferroviaria Torino-Lione, tra l'altro, non sarebbe nemmeno ad alta velocità per passeggeri perché, essendo quasi interamente in galleria, la velocità massima di esercizio sarà di 220 chilometri orari, con tratti a 160 e 120 chilometri orari, come risulta dalla valutazione d'impatto ambientale presentata dalle Ferrovie italiane. Per effetto del transito di treni passeggeri e merci, l'effettiva capacità della nuova linea ferroviaria Torino-Lione sarebbe praticamente identica a quella della linea storica, attualmente sottoutilizzata nonostante il suo ammodernamento terminato un anno fa e per il quale sono stati investiti da Italia e Francia circa 400 milioni di euro»;
   considerato che la linea Torino-Lione nasce come linea per passeggeri, diventando solo in un secondo momento, quando si realizza la modestia della domanda da parte dei passeggeri, anche linea merci;
   atteso che il costo totale dell'opera, visto che le tratte nazionali sono ancora da stabilire, è ancora da definire. Per le opere programmate entro il 2030, agli 8,5 miliardi della tratta internazionale ne andrebbero sommati altri nove (4 a carico dell'Italia) per un totale di 17,5 miliardi. Mentre per raggiungere il massimo degli standard negli anni si potrebbero raggiungere i 23 miliardi di euro che potrebbero essere destinati ad altri interventi infrastrutturali sicuramente più urgenti e necessari per il Paese;
   preso atto che il Promotore pubblico, così come definito nell'articolo 2 dell'Accordo, è un organo comune, dotato di personalità giuridica, costituito e controllato in modo paritetico dagli Stati italiano e francese ed è l'unico responsabile della conclusione e del monitoraggio dell'esecuzione dei contratti, richiesti dalla progettazione, dalla realizzazione e dall'esercizio della sezione transfrontaliera dell'opera;
   rilevato che il Promotore pubblico ha la qualifica di gestore dell'infrastruttura della sezione transfrontaliera e potrà delegare tutte o alcune delle missioni che gli sono state affidate in tale qualità, concludendo accordi con altri gestori di infrastrutture dei due Stati ed è chiamato ad assicurare la direzione strategica e operativa del progetto, essendone responsabile del suo buon fine nei confronti delle Parti e dell'Unione europea;
   rilevato che il paragrafo 6.4 dell'articolo 6 dell'Accordo dispone che il Direttore Pag. 143Generale e il Direttore Amministrativo e Finanziario sono nominati dalla Parte italiana;
   rilevato che l'articolo 6 dell'Accordo non dispone nel dettaglio le procedure di nomina delle figure di cui sopra e non tiene conto, in tale procedure, della neo istituita Autorità di regolazione nel settore dei trasporti;
  esprime

PARERE CONTRARIO.