CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 12 settembre 2013
80.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Lavoro pubblico e privato (XI)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica francese per la realizzazione e l'esercizio di una nuova linea ferroviaria Torino-Lione, con Allegati, fatto a Roma il 30 gennaio 2012 (C. 1309).

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

  La XI Commissione,
   esaminato il disegno di legge C. 1309, recante «Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica francese per la realizzazione e l'esercizio di una nuova linea ferroviaria Torino-Lione, con Allegati, fatto a Roma il 30 gennaio 2012»;
   preso atto che l'Accordo in esame costituisce un protocollo addizionale all'Accordo tra Italia e Francia che ha disciplinato la prima fase relativa agli studi, alle ricognizioni e ai lavori preliminari della parte comune dell'opera e rappresenta, quindi, un tassello di una serie di atti internazionali che definiscono progressivamente i rispettivi impegni bilaterali, dal momento che un ulteriore protocollo addizionale dovrà disciplinare l'avvio dei lavori connessi alla realizzazione della sezione transfrontaliera della parte comune;
   osservato, in particolare, che l'articolo 10 dell'Accordo, al paragrafo 10.2, prevede l'applicabilità per la sezione transfrontaliera delle norme in materia di condizioni di lavoro e di occupazione, specificando che, conformemente al diritto comune, il diritto adottabile è quello territorialmente applicabile, salvo talune eccezioni individuate per situazioni particolari, per l'applicazione delle quali si prevede la possibilità di svolgere apposite missioni investigative dell'ispettorato territorialmente competente, nonché missioni congiunte in caso di intervento di uno Stato sul territorio dell'altro Stato;
   rilevato che la Direttiva 96/71/CE, richiamata al citato paragrafo 10.2, nel dettare una disciplina relativa al distacco di lavoratori nell'ambito di una prestazione di servizi transnazionale, assicura, all'articolo 3, un «nocciolo duro» di diritti comunque spettanti ai lavoratori (in materia di periodi di riposo, ferie retribuite, tariffe salariali, sicurezza e igiene sul lavoro, divieto di discriminazioni), a prescindere dalla legislazione applicabile al rapporto di lavoro, prevedendo altresì che nulla osta, in ogni caso, all'applicazione di condizioni di lavoro e di occupazione che siano più favorevoli ai lavoratori;
   considerato che al paragrafo 10.2, alla lettera b), punto ii), la previsione per cui «l'esecuzione degli appalti aventi per oggetto l'installazione delle attrezzature dell'opera prima della sua messa in servizio è disciplinata dal diritto francese» appare in linea con il principio generale per cui i lavori di «armatura» dei cantieri (ossia di posa in opera delle attrezzature fisiche, successiva a quella di realizzazione dei lavori di scavo e di predisposizione infrastrutturale dell'opera), in caso di lavori transfrontalieri, seguono la legge del Paese nel quale essi hanno inizio;
   giudicato fondamentale, più in generale, mantenere alta l'attenzione sulle garanzie da offrire a tutti i soggetti Pag. 95impegnati nei cantieri della zona coinvolta nella costruzione della linea ferroviaria, anche alla luce degli ultimi episodi di tensione che si sono registrati nell'area, offrendo una piena solidarietà sia agli incolpevoli imprenditori, il cui ruolo nella realizzazione di tale infrastruttura è spesso messo a rischio da forme anche violente di intimidazione messe in atto da parte di taluni gruppi che si oppongono all'opera stessa, sia ai lavoratori impiegati, la cui incolumità può essere messa in discussione dal ricorso a forme di subappalto che prevedano un abbassamento delle norme minime di sicurezza,

  esprime

PARERE FAVOREVOLE

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ALLEGATO 2

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica francese per la realizzazione e l'esercizio di una nuova linea ferroviaria Torino-Lione, con Allegati, fatto a Roma il 30 gennaio 2012 (C. 1309).

PROPOSTA ALTERNATIVA DI PARERE DEI DEPUTATI ROSTELLATO ED ALTRI

  La XI Commissione,
   esaminato, per le parti di competenza, il provvedimento di ratifica ed esecuzione dell'accordo tra il Governo della Repubblica Italiana e il Governo della Repubblica francese per la realizzazione e l'esercizio di una nuova linea ferroviaria Torino-Lione, con allegati, fatto a Roma il 30 gennaio 2012;
   premesso che l'esame del provvedimento impone imprescindibili valutazioni di carattere generale in merito all'inutilità e dannosità dell'opera, la cui realizzazione risulterebbe sotto vari e diversi aspetti portatrice di effetti negativi sotto il profilo socio economico ed ambientale;
   tenuto conto delle gravi criticità in ordine alla conclamata presenza di amianto e uranio nel sottosuolo valsusino, la cui presenza è peraltro conclamata all'interno delle montagne che verranno scavate per la creazione dei tunnel, ove verrebbero arrecate vere e proprie devastazioni ambientali;
   tenuto conto, altresì, dell'enorme spreco di denaro pubblico, che si aggirerà attorno ai 23 miliardi di euro, che risulta essere 3-4 volte superiore ai costi medi dell'alta velocità francese e che, comunque, unitamente al sistema di appalti e subappalti che è stato previsto, alzerà l'asticella del rischio di infiltrazioni mafiose;
   valutato, altresì, che a fronte della costruzione di un opera che si appalesa come inutile anche per la costante diminuzione dei traffici merci e passeggeri, oggi comunque assicurati da Torino a Parigi dal TGV, peraltro utilizzato solo al 30 per cento, la eventuale realizzazione della TAV sottrarrà investimenti a scuola, sanità, innovazione e welfare in un momento storico in cui risorse di tale portata potrebbero ben essere utilizzate e investite in modo diverso e più redditizio, anche per la creazione di posti di lavoro in settori ed ambiti diversi, tenendo conto del rispetto dell'ambiente, della salute, della legalità e delle reali vocazioni socio-economiche del nostro Paese;
   ritenuto che un investimento così rilevante ed uno sforzo di tale portata, se prodotto nella giusta direzione, potrà invece condurre alla creazione stabile di un numero di occupati ben superiore a quello individuato e previsto nel documento in esame e che, pertanto, anche sotto tale profilo il provvedimento di ratifica dell'Accordo si ravvisa come inutile ed anzi dannoso,

  esprime

PARERE CONTRARIO

«Rostellato, Bechis, Cominardi, Tripiedi, Baldassarre, Ciprini, Rizzetto, Castelli».