CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 6 agosto 2013
70.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Attività produttive, commercio e turismo (X)
ALLEGATO

ALLEGATO

Relazione concernente la liberalizzazione delle attività economiche e la riduzione degli oneri amministrativi sulle imprese. Doc. XXVII, n. 1.

TESTO DELLA RISOLUZIONE APPROVATA DALLA COMMISSIONE

   La X Commissione Attività produttive,
   esaminata la Relazione del Governo sulla liberalizzazione delle attività economiche e riduzione degli oneri amministrativi sulle imprese,
   premesso che:
    il processo di liberalizzazione e riduzione degli oneri amministrativi avrebbe dovuto esplicare i propri effetti sulle imprese entro il 31 dicembre 2012, termine entro il quale il Governo era chiamato a emanare i regolamenti delegificazione previsti dal decreto-legge n. 1 del 2012, come convertito dalla legge n. 27 del 2012;
    la Relazione presentata, da un lato, ha un contenuto informativo generico circa le attività che si stanno realizzando sui temi delle liberalizzazioni e delle semplificazioni, dall'altro, si limita a indicare la metodologia per l'adozione dei provvedimenti regolamentari essendo priva degli allegati (tabella dei procedimenti, proposte di abrogazione dei regimi autorizzatori, mappatura elaborata dal Dipartimento per la funzione pubblica) sulla base dei quali redigere gli atti regolamentari;
    l'individuazione dei settori economici da assoggettare a regolamentazione è oggetto proprio della Relazione che avrebbe dovuto specificare gli ambiti di intervento degli atti regolamentari e nessuna indicazione viene fornita in merito ai percorsi sperimentali di semplificazione avviati sul territorio;
    nel rapporto della Banca Mondiale Doing Business 2013 l'Italia si posiziona al 73o posto su 185 Paesi per la facilità di fare impresa, ben al di sotto di concorrenti come Regno Unito (7o) Germania (20o) e Francia (34o);
    l'Unione europea nella Raccomandazione del Consiglio del 29 maggio 2013 sul Programma nazionale di riforma 2013 dell'Italia ha ribadito che la via da seguire è quella della tempestiva attuazione delle riforme in atto, a partire dalle semplificazioni e dalle liberalizzazioni (Garante PMI);
    in termini di costi, il Dipartimento della funzione pubblica ha recentemente stimato in oltre 31 miliardi di euro l'anno gli oneri relativi a 92 procedure particolarmente rilevanti per le imprese selezionate con le associazioni imprenditoriali;
    l'Agenzia per l'Italia Digitale volta a favorire la diffusione delle nuove tecnologie e a semplificare i rapporti tra operatori economici e pubblica amministrazione, non è ancora operativa;
    il raggiungimento dell'obiettivo di una piena concorrenza dei mercati nel sistema economico italiano sembra lontano anche a causa dell'inefficienza delle pubbliche amministrazioni e della pesantezza degli oneri burocratici che rappresentano fattori molto penalizzanti per il Paese e scoraggiano gli investimenti, in particolare in relazione al mancato rispetto dei tempi di legge;
    le politiche fin qui seguite hanno incontrato un significativo ostacolo nel fatto che, all'introduzione di una semplificazione da parte dei pubblici poteri è Pag. 101costantemente corrisposta la previsione di nuovi oneri burocratici; la semplificazione, inoltre, ha riguardato prioritariamente il livello statale, mentre nel nostro ordinamento istituzionale l'attività amministrativa tende a concentrarsi negli ambiti regionali e locali,

impegna il Governo:

   a) a predisporre entro il 30 settembre 2013 il cronoprogramma delle attività, specificando i settori e le materie su cui si concentrerà l'azione di Governo nell'adozione di misure regolamentari di liberalizzazione e semplificazione e dando evidenza degli aspetti economici e giuridici posti a fondamento delle scelte;
   b) a dare seguito alle disposizioni in materia di liberalizzazione e semplificazione recate dai decreti-legge n. 1 e n. 5 del 2012 procedendo, nelle materie di competenza statale, per aree di regolazione, nel presupposto che le regioni seguitino ad esercitare le proprie competenze in materia di regolazione delle attività economiche in base ai principi indicati dal legislatore statale, che ha agito nell'esercizio della sua competenza esclusiva in materia di concorrenza;
   c) a introdurre meccanismi normativi che disincentivino e sanzionino i ritardi nell'adozione dei provvedimenti amministrativi e consentano a imprese e cittadini di conoscere preventivamente e in modo certo quali siano i tempi dell'azione amministrativa;
   d) a prevedere una data certa per l'adozione del regolamento di delegificazione previsto dal decreto-legge n. 69 del 2013 (attualmente in fase di conversione), articolo 28, comma 12, sul diritto di indennizzo da ritardo per i procedimenti amministrativi relativi all'avvio e all'esercizio dell'attività di impresa;
   e) ad emanare regolamenti non limitati alle singole tipologie di attività economiche, come previsto dalla Relazione, ma relativi anche a procedure e oneri previsti da normative settoriali, statali, regionali e locali, applicabili trasversalmente a tutte o a gran parte delle attività produttive;
   f) a potenziare le funzionalità degli Sportelli Unici e ad estendere le competenze delle Agenzie per le imprese con funzioni di tutoraggio per le imprese per ridurre i costi di avvio dell'impresa, anche ai servizi professionali;
   g) a prevedere un maggiore utilizzo di strumenti quali la SCIA, le autocertificazioni e la certificazione volontaria, fatti salvi i requisiti richiesti per l'esercizio delle attività soggette a SCIA e i regimi autorizzatori giustificati da motivi imperativi di interesse generale;
   h) a semplificare gli adempimenti fiscali concentrandoli in pochi precisi periodi dell'anno, come avviene in altri Paesi europei, quali il Regno Unito;
   i) a uniformare la tipologia dei software utilizzati dalle pubbliche amministrazioni, privilegiando l'open source, al fine di ottimizzare la rete delle pubbliche amministrazioni e di contenere i costi degli investimenti informatici;
   j) a dare compiuta ed effettiva applicazione alle previsioni normative di cui alla legge 11 novembre 2011, n. 180 (Statuto delle imprese) e, più in generale, alle numerose norme di semplificazione attraverso una efficace azione di Governo;
   k) ad attuare concretamente il principio della sussidiarietà orizzontale attraverso la valorizzazione dei corpi sociali intermedi, incluso il sistema delle professioni.
(8-00008) «Vignali, Allasia, Benamati, Bombassei».