CAMERA DEI DEPUTATI
Lunedì 5 agosto 2013
69.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Agricoltura (XIII)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

DL 76/2013: Primi interventi urgenti per la promozione dell'occupazione, in particolare giovanile, della coesione sociale, nonché in materia di imposta sul valore aggiunto (IVA) e altre misure finanziarie urgenti. (C. 1458 Governo, approvato dal Senato).

PROPOSTA DI PARERE DEL RELATORE APPROVATA DALLA COMMISSIONE

  La XIII Commissione (Agricoltura),
   esaminato, per i profili di competenza, il disegno di legge di conversione in legge del decreto-legge n. 76 del 2013, recante primi interventi urgenti per la promozione dell'occupazione, in particolare giovanile, della coesione sociale, nonché in materia di imposta sul valore aggiunto (IVA) e altre misure finanziarie urgenti (C. 1458 Governo, approvato dal Senato);
   premesso che:
    il provvedimento si propone di aumentare il contenuto occupazionale della ripresa, favorendo e accelerando la creazione di posti di lavoro, soprattutto a tempo indeterminato, creando nuove opportunità di lavoro e di formazione per i giovani per ridurre la disoccupazione e l'inattività, favorendo l'alternanza scuola-lavoro, sostenendo il reinserimento lavorativo di chi fruisce di ammortizzatori sociali, incentivando le assunzioni di categorie deboli di lavoratori, potenziando il sistema delle politiche attive del lavoro, migliorando il funzionamento del mercato del lavoro e aumentando le tutele dei lavoratori;
    si prevede altresì un forte intervento per sostenere il reddito delle persone maggiormente in difficoltà, specialmente nel Mezzogiorno, cioè l'area caratterizzata da tassi di povertà più elevati;
    il complesso delle misure contenute nel provvedimento eserciterà riflessi diffusi in via generale sul mondo dell'occupazione e del lavoro, e quindi anche per il comparto primario;
    in particolare, gli incentivi alle nuove assunzioni di giovani ed alle trasformazioni a tempo indeterminato di rapporti a termine rappresentano uno strumento utile alla promozione dell'occupazione giovanile; tali misure rischiano tuttavia di non avere significative ed estese ricadute sul settore agricolo in considerazione del fatto che la stragrande maggioranza dei relativi rapporti di lavoro è a tempo determinato, in ragione delle caratteristiche dell'attività agricola; esistono, tuttavia, nel settore primario forme di lavoro stabili ancorché non a tempo indeterminato, che potrebbero essere prese in considerazione, come i rapporti a termine reiterati per più anni con lo stesso datore di lavoro e aventi determinati requisiti di durata annuale;
    particolarmente importante per il comparto agricolo appare poi il contrasto al lavoro nero e al caporalato, che si può realizzare, oltre che incentivando l'emersione delle forme di lavoro irregolare, anche attraverso l'effettuazione di controlli incrociati tra le diverse fonti di dati già a disposizione dei competenti soggetti pubblici;
    risulterebbe altresì utile una adeguata normativa a sostegno della cosiddetta «agricoltura sociale», che potrebbe fornire l'occasione per rafforzare i livelli Pag. 94occupazionali delle persone diversamente abili;
    la ristrettezza dei tempi di esame non ha tuttavia consentito di apportare gli opportuni interventi migliorativi del provvedimento;
   esprime

PARERE FAVOREVOLE

  con le seguenti osservazioni:
   si invita a considerare la possibilità di estendere gli incentivi alle assunzioni di giovani tra i 18 e i 29 anni a lavoratori appartenenti a fasce di età più avanzate, come quelli fino ai 40 anni, che appaiono particolarmente deboli e a rischio nell'attuale situazione del mercato del lavoro;
   si consideri l'utilità di strumenti agevolativi, eventualmente specifici per tipologia di lavoro, per territorio interessato e per lavoratori coinvolti, in grado di incidere sul costo del lavoro;
   con riferimento all'articolo 9, comma 11, e alla disciplina delle assunzioni congiunte da parte di imprese legate da un contratto di rete, non tutte appartenenti al settore agricolo, si valuti l'opportunità di precisare che l'inquadramento del lavoratore debba seguire il settore di attività prevalente in relazione alle prestazioni dallo stesso effettuate.

Pag. 95

ALLEGATO 2

DL 76/2013: Primi interventi urgenti per la promozione dell'occupazione, in particolare giovanile, della coesione sociale, nonché in materia di imposta sul valore aggiunto (IVA) e altre misure finanziarie urgenti (C. 1458 Governo, approvato dal Senato).

PROPOSTA DI PARERE CONTRARIO DEL GRUPPO M5S

  La XIII Commissione,
   esaminato il disegno di legge C. 1458, di conversione del decreto-legge n 76 del 2013, recante primi interventi urgenti per la promozione dell'occupazione, in particolare giovanile, della coesione sociale, nonché in materia di imposta sul valore aggiunto (IVA) e altre misure finanziarie urgenti;
   considerata l'impossibilità di intervenire concretamente sul provvedimento con proposte emendative migliorative a causa dell'accelerazione nell’iter di approvazione voluta dal Governo;
   considerato che una tematica così – oggettivamente – rilevante avrebbe meritato una discussione serena, costruttiva e di certo più ampia anche in questo ramo del Parlamento e criticando pertanto con forza ed aspramente il metodo e le tempistiche usate dal Governo in questa occasione;
   considerato che, nonostante l'apprezzabile impegno – a nostro avviso comunque poco incisivo – di assumere giovani tra i 18 ed i 29 anni tramite incentivi al datore di lavoro, non appare questa la fascia sociale più a «rischio» e che sarebbe, quindi, opportuno che il Governo tenesse in considerazione anche coloro che si trovano in fasce d'età maggiori, soprattutto quelli in età fino a 40 anni;
   ritenuto che l'idea dell'incentivo a tempo rischierebbe solamente di posticipare le problematiche di 12 mesi;
   considerato che non viene tenuto nella giusta considerazione il fatto che il lavoro in agricoltura è, per lo più, flessibile, che nel testo in esame nulla è previsto in merito alla possibilità di creare contratti ad hoc, e che sarebbe stato, quindi, sicuramente più opportuno prevedere, almeno per il settore agricolo e della pesca, sgravi sul costo del lavoro, magari variandoli in funzione delle diverse fasce d'età;
   considerato che nel testo in esame nulla è previsto in materia di lotta al caporalato, in quanto non vi sono iniziative in merito al contrasto del lavoro nero, cosa che sarebbe semplice effettuare tramite controlli incrociati: produzione azienda agricola – uomini giorno necessari alla tipologia di lavoro – contributi INPS;
   considerato che nulla è previsto in materia di «agricoltura sociale», tema che anche la XIII Commissione sta ampiamente trattando, e ricordando che la Corte di giustizia dell'Unione europea ha già criticato l'Italia per gli scarsi livelli occupazionali delle persone diversamente abili;
   ritenuto, infine, che una materia delicata come il «lavoro», che tocca la vita quotidiana di ogni cittadino italiano, Pag. 96necessita ormai da troppo tempo di una riforma strutturale ed organica e non di interventi «mordi e fuggi» o, peggio, di iniziative «spot» quale queste in esame appaiono, peraltro portate avanti senza la minima partecipazione dei parlamentari nelle Commissioni interessate,
   esprime

PARERE CONTRARIO.

Lupo, Gagnarli, Benedetti, Gallinella, L'Abbate, Parentela, Massimiliano Bernini.