CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 16 luglio 2013
56.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Lavoro pubblico e privato (XI)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

5-00620 Pizzolante: Vicende occupazionali dei lavoratori della TNT Express Italy.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Gli Onorevoli Interroganti richiamano l'attenzione sulla situazione aziendale e occupazionale della TNT Global Express SpA in vista dell'annunciata procedura di licenziamento collettivo.
  Preliminarmente faccio presente che la TNT lamenta, sin dal 2009, un forte peggioramento dei risultati economici a causa della perdurante crisi economica e finanziaria che ha investito le aziende del settore industriale e dei beni di consumo che, com’è noto, rappresentano la base clienti più importante per la TNT stessa.
  Sulla base di queste argomentazioni, lo scorso 10 giugno, la Società ha avviato una procedura di licenziamento collettivo, ai sensi degli articoli 4 e 24 della legge 223/91, dichiarando complessivamente un esubero di 854 lavoratori impiegati su tutte le sedi del territorio nazionale.
  Successivamente, la TNT nel comunicare ai competenti uffici del Ministero del lavoro e delle politiche sociali la conclusione con esito negativo dell'esame congiunto in sede sindacale, ha chiesto l'attivazione della seconda fase prevista per la procedura di licenziamento collettivo.
  Al riguardo, faccio presente che il prossimo 18 luglio si svolgerà, presso i competenti uffici del Ministero del lavoro, un incontro per la prosecuzione – in ambito ministeriale – della consultazione tra le parti.
  In tale sede le medesime parti potranno valutare la possibilità di adottare eventuali misure di sostegno al reddito alternative al licenziamento.
  Da ultimo faccio presente che il Ministero dello sviluppo economico – consultato sulla questione – ha fatto sapere che per domani (17 luglio) è stato convocato, presso i competenti uffici di tale dicastero, un «tavolo di confronto» tra le parti per l'esame della crisi aziendale in parola.

Pag. 190

ALLEGATO 2

5-00621 Airaudo: Strumenti di sostegno del reddito e ricollocazione per i lavoratori della società De Tomaso.

TESTO DELLA RISPOSTA

  L'Onorevole Interrogante richiama l'attenzione sulla situazione aziendale e occupazionale della De Tomaso Automobili SpA in fallimento con particolare riferimento alla richiesta di proroga della cassa integrazione guadagni avanzata dalla società.
  Preliminarmente faccio presente che, i competenti uffici del Ministero che rappresento, il 28 agosto 2012, a seguito di sentenza dichiarativa di fallimento del 5 luglio 2012, hanno autorizzato il trattamento straordinario di integrazione salariale – ai sensi dell'articolo 3, comma 1 della legge 223/91 – per il periodo dal 5 luglio 2012 al 4 luglio 2013 in favore di 1030 lavoratori operanti presso la sedi di Collesalvettì (LI) e Grugliasco (TO) della società in parola.
  Successivamente, in data 14 maggio 2013, la De Tomaso ha presentato istanza di proroga del precedente periodo di trattamento di integrazione salariale, ai sensi dell'articolo 3, comma 2 della legge 223/91, per il semestre dal 5 luglio 2013 al 4 gennaio 2014 in favore di 1000 lavoratori in forza presso i citati siti produttivi.
  Faccio inoltre presente che, lo scorso 4 luglio, la parti hanno sottoscritto, presso gli uffici del Ministero che rappresento, verbale di accordo funzionale alla presentazione dell'istanza di CIGS ai sensi del citato comma 2 dell'articolo 3 della legge 223/91.
  Ricordo, altresì, che tale norma prevede che l'istanza di proroga della CIGS sia corredata da una relazione, predisposta dalla curatela ed approvata dal giudice delegato o dall'autorità che esercita il controllo, sulle prospettive di cessione dell'azienda o di sue parti e sui riflessi della cessione sull'occupazione aziendale.
  A tal proposito posso assicurare che, i competenti uffici del Ministero che rappresento, non appena saranno in possesso della predetta relazione, effettueranno la necessaria valutazione al cui esito positivo è subordinata l'emissione del provvedimento autorizzativo in parola.

Pag. 191

ALLEGATO 3

5-00622 Rostellato: Sulla situazione del personale ispettivo in organico presso INAIL, INPS e direzioni territoriali del lavoro.

TESTO DELLA RISPOSTA

  L'atto parlamentare presentato dall'onorevole Rostellato, relativo alle paventate criticità relative – da un lato – all'esiguità degli organici e alla carenza di personale ispettivo in seno all'INAIL, all'INPS e alle Direzioni territoriali del lavoro, – dall'altro – alla carenza degli strumenti e delle risorse disponibili per l'espletamento delle attività di vigilanza.
  Preliminarmente vorrei ricordare che la vigilanza sull'applicazione della legislazione in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro viene istituzionalmente svolta dalle Aziende sanitarie locali competenti per territorio, così come previsto dall'articolo 13 del Testo unico in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, e solo in alcune attività (essenzialmente in edilizia) la vigilanza sull'applicazione della legislazione in materia di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro può essere esercitata anche dai servizi ispezione del lavoro delle Direzioni regionali e territoriali del lavoro. Fra le altre attività svolte, gli ispettori delle Direzioni regionali e territoriali del lavoro effettuano indagini di polizia giudiziaria generalmente a seguito di specifico incarico ricevuto dall'Autorità Giudiziaria.
  In secondo luogo, mi sembra doveroso rammentare che la lamentata esiguità dei contingenti ispettivi non è certo imputabile alle Amministrazioni richiamate dagli Onorevoli Interroganti bensì ai diversi provvedimenti di contenimento della spesa di personale che si sono succeduti dal 2008 ad oggi, fondati sull'obiettivo di una graduale riduzione del personale in servizio, che riguardano tutte le Amministrazioni Pubbliche.
  Con specifico riferimento ai quesiti posti, segnalo che il personale ispettivo del Ministero che rappresento è inquadrato in due diversi profili professionali: l'ispettore del lavoro e l'ispettore tecnico, affiancandosi ad esso il personale dell'Arma dei Carabinieri nei Nuclei Ispettorati Lavoro presso le strutture territoriali del Ministero stesso, operante, con i poteri ispettivi di vigilanza e controllo sulla legislazione sociale tipici degli ispettori del lavoro, ed alle dipendenze funzionali del dirigente della Direzione territoriale. La vigilanza in materia di salute e sicurezza viene effettuata soltanto dagli ispettori tecnici, che comunque sono impegnati anche in altre attività istituzionali nelle varie Commissioni tecniche (a titolo esemplificativo: commissione d'esame per l'abilitazione alla conduzione di generatori di vapore; commissione d'esame per l'abilitazione alla manutenzione di ascensori e montacarichi; comitato tecnico regionale di prevenzione incendi etc.).
  Alla data odierna il personale ispettivo in servizio presso gli Uffici territoriali del Ministero che rappresento è di n. 3095 unità complessive (pari all'83 per cento dell'intero contingente di area III presente nell'intero territorio), di cui n. 2.772 ispettori del lavoro e n. 323 ispettori tecnici, a cui vanno aggiunti n. 456 militari dell'Arma dei Carabinieri, in forza presso il Comando Carabinieri per la tutela del lavoro, i Gruppi Carabinieri ed i Nuclei Ispettorato del Lavoro (NIL).
  In relazione alle paventate carenze di risorse strumentali per l'espletamento delle attività di vigilanza in materia di salute e sicurezza, faccio presente che Pag. 192l'attività ispettiva in quanto tale non richiede sofisticate strumentazioni di carattere tecnico. Tutto il personale ispettivo è comunque dotato di strumenti informatici, e da qualche mese è a regime un applicativo per la gestione dei procedimenti ispettivi e la redazione dei relativi verbali, mentre da qualche anno è disponibile una strumentazione di supporto alla vigilanza tecnica per effettuare rilievi fotografici sui siti oggetto di ispezione tecnica.
  Per quanto attiene, invece, al personale ispettivo degli Istituti previdenziali e assistenziali, ricordo che le loro competenze sono strettamente connesse agli obblighi di natura previdenziale e assicurativa riferiti alle strutture di appartenenza ed esulano dalla vigilanza in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.
  Con riferimento all'INPS, segnalo che alla data del 1o giugno 2013 il personale ispettivo in servizio presso l'istituto ammonta a complessive 1.468 unità – tutte distribuite sull'intero territorio nazionale e appartenenti all'Area C –, a fronte di 32.322 dipendenti INPS.
  L'Istituto ha ritenuto opportuno precisare che ogni ispettore è munito di un'adeguata strumentazione consistenze in personal computer portatili direttamente connessi al sistema informativo dell'istituto, sistematicamente aggiornati, che permettono agli operatori di usufruire in tempo reale di tutte le Banche dati interne ed esterne nella disponibilità dell'INPS.
  Con riguardo all'INAIL, faccio presente che alla data del 31 marzo 2013 risultano in servizio 354 unità di personale del profilo vigilanza, con un soprannumero di n. 5 unità rispetto all'organico attuale, che si prevede di riassorbire, a causa delle cessazioni per limiti di età, entro il 31 dicembre 2014, ai sensi delle disposizioni contenute nel decreto-legge cosiddetto «spending-review».