CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 16 luglio 2013
56.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

Relazione sullo stato della spesa, sull'efficacia nell'allocazione delle risorse e sul grado di efficienza dell'azione amministrativa svolta dal Ministero della difesa, relativa all'anno 2012 (Doc. CLXIV, n. 1).

PROPOSTA DI RELAZIONE DELL'ONOREVOLE CALIPARI

  La IV Commissione Difesa,
   esaminata la Relazione sullo stato della spesa, sull'efficacia nell'allocazione delle risorse e sul grado di efficienza dell'azione amministrativa svolta dal Ministero della difesa, relativa all'anno 2012, denominata «Rapporto di performance 2012», presentata lo scorso 14 giugno 2013 ai sensi dell'articolo 3, comma 68, della legge n. 244 del 24 dicembre 2007;
   condivisa l'opportunità che la Commissione, nell'esercizio della propria funzione di indirizzo e in un'ottica di continuità e sinergia interistituzionale, partecipi al processo di analisi e valutazione della spesa pubblica, comunemente denominato spending review, di cui al decreto-legge n. 95 del 2012 convertito con legge n. 135 del 2012, in vista della prossima manovra di finanza pubblica e, in particolare, della relazione annuale al Parlamento sul rendiconto generale dello Stato, predisposta dalla Corte dei Conti;
   espresso apprezzamento al Ministro della difesa per la tempestiva presentazione della Relazione, anche nella prospettiva dell'esame parlamentare del «Documento programmatico pluriennale per la Difesa per il triennio 2013-2015», trasmesso al Parlamento in attuazione dell'articolo 536 del decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66, come modificato dalla legge 31 dicembre 2012, n. 244;
   richiamato il processo di revisione dello strumento militare in atto, da cui dovrebbe derivare – come in più occasioni affermato dall'allora Ministro Di Paola durante i lavori preparatori della legge n. 244 del 2012 – una razionalizzazione della dinamica della spesa del Comparto difesa e sicurezza tale da riequilibrare gli oneri per «personale», «esercizio» e «investimento» secondo un rapporto pari a 50-25-25, in linea con la tendenza in atto nell'Unione europea; nel pieno rispetto delle priorità politiche dell'Italia connesse ad una convinta partecipazione al quadro delle alleanze euro-atlantiche; nella necessità, infine, di rafforzare in modo progressivo il quadro capacitivo delle Forze armate, scongiurando che alla riduzione del personale militare e civile corrisponda un progressivo invecchiamento dello stesso personale;
   apprezzati i risultati conseguiti sotto il profilo della «prontezza operativa», anche grazie ad un maggior ricorso all’insourcing, che dovrà in via prioritaria interessare personale adeguatamente formato e settori ad alto valore aggiunto;
   rilevata, pertanto, l'inopportunità, con riferimento alle priorità politiche e agli obiettivi strategici, dell'inserimento del progetto «Vivi le Forze Armate, Militare per tre settimane», altrimenti noto quale «mini-naia», come componente della priorità politica n. 1, riguardante l'esigenza di assicurare l'operatività dell'impiego dello strumento militare e dell'obiettivo strategico del supporto alla funzione di indirizzo politico, essendo opportuno che le relative risorse siano Pag. 128più proficuamente utilizzate per interventi di contrasto all'invecchiamento del personale militare;
   ritenuto, altresì, doveroso che – nel quadro della priorità politica n. 3, relativa alla riorganizzazione del modello organizzativo e miglioramento della governance – il riferimento all'obiettivo strategico relativo alla «realizzazione di un piano di alloggi per il personale militare e l'implementazione di attività di assistenza e benessere per le famiglie» sia accompagnato da una valutazione sulle ragioni dei mancati risultati conseguiti nel 2012 sia in termini di vendita che di costruzione di nuovi alloggi, trattandosi di questione assai risalente e a questo punto necessitante di urgente soluzione;
   con riferimento alla gestione delle risorse finanziarie, preso atto della consistenza sostanzialmente inalterata della spesa per redditi da lavoro dipendente, che assorbe il 71 per cento del totale degli stanziamenti a fronte di una media europea della spesa del personale del 51 per cento; del rilevante decremento delle risorse destinate all'investimento, il cui volume totale, pari a 2.418 milioni di euro, è il più basso registrato a partire dal 2008; infine, dell'incremento seppur contenuto, dei consumi intermedi, da cui emerge l'opportunità di uno stretto monitoraggio sugli effetti derivanti dall'attuazione della citata legge n. 244 del 2012;
   ritenuto, in particolare, necessario – in tema di riduzione delle dotazioni organiche delle Forze armate, da conseguire complessivamente entro il 2024, ivi compresi gli organici complessivi dei generali, dei colonnelli e gradi corrispondenti – che i relativi interventi siano adottati in parallelo ad un'analisi del rapporto tra gradi e funzioni, da sviluppare in sede di attuazione della revisione dello strumento militare;
   espressa preoccupazione per la prospettiva di default connessa alla carenza di risorse destinate al settore «esercizio», che solo in parte è scongiurata mediante il finanziamento degli interventi «fuori area», e per il processo di erosione dei livelli di scorte e della possibilità di pianificare il ripianamento di componenti tecnologiche essenziali;
   valutato opportuno, con riferimento all'incidenza dei residui passivi, provvedere affinché tali importi possano essere ascritti contabilmente a capitoli in sofferenza, come ad esempio per il ripianamento dell'esposizione debitoria del Dicastero della difesa che, meritevolmente, per l'anno 2012 evidenzia una contrazione del pregresso ad esito di una efficace strategia adottata dallo stesso Dicastero;
   espressa, inoltre, soddisfazione per il sostegno che le Forze armate assicurano in supporto alla collettività e alle autorità locali nell'espletamento di numerose attività ad elevato impatto sociale ed economico, con particolare attenzione alle attività svolte in zone terremotate e in aree altrimenti colpite da calamità e alle attività di cooperazione civile e militare (CiMiC) nell'ambito delle operazioni internazionali in Afghanistan, Libano e Kosovo,

DELIBERA DI RIFERIRE IN SENSO FAVOREVOLE

  con le seguenti osservazioni:
   si valuti, in attuazione della riforma dello strumento militare, di cui alla legge n. 244 del 2012, quale obiettivo primario del processo di razionalizzazione della spesa del Comparto difesa e sicurezza quello del riequilibrio degli oneri per personale, esercizio e investimento, provvedendo affinché gli obiettivi programmati in termini di riduzione delle dotazioni di personale siano realizzati scongiurando un impatto negativo sulla capacità operativa dello strumento militare e garantendo, nella revisione degli organici, un rapporto equilibrato tra gradi, con particolare riguardo a quelli dirigenziali, e le funzioni corrispondenti;
   conseguentemente, si valuti, con riferimento alle priorità politiche e agli obiettivi strategici, l'opportunità di riconsiderare Pag. 129il progetto «Vivi le Forze Armate, Militare per tre settimane», altrimenti noto quale «mini-naia», essendo necessario che le relative risorse siano comunque proficuamente utilizzate per contribuire con efficacia a scongiurare l'invecchiamento del personale militare;
   si provveda senza ritardo ad implementare una strategia efficace per la realizzazione di un piano di alloggi per il personale militare sulla base di una rigorosa valutazione delle cause dei mancati risultati conseguiti fino ad oggi, sia in termini di vendita che di costruzione di nuovi alloggi;
   si promuova il maggior ricorso all’insourcing in modo da coinvolgere prioritariamente settori ad alto valore aggiunto e personale adeguatamente formato;
   si provveda, infine, ad una più efficiente gestione dei residui passivi in modo tale da beneficiare capitoli in sofferenza, a partire da quelli relativi all'esposizione debitoria del Dicastero.

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ALLEGATO 2

DL 63/2013 Disposizioni urgenti per il recepimento della Direttiva 2010/31/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 19 maggio 2010, sulla prestazione energetica nell'edilizia per la definizione delle procedure d'infrazione avviate dalla Commissione europea, nonché altre disposizioni in materia di coesione sociale (C. 1310 Governo, approvato dal Senato).

PROPOSTA DI PARERE DEL RELATORE

  La IV Commissione Difesa,
   esaminato, per le parti di propria competenza, il disegno di legge di conversione, con modificazioni, del decreto-legge 4 giugno 2013, n. 63, recante disposizioni urgenti per il recepimento della Direttiva 2010/31/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 19 maggio 2010, sulla prestazione energetica nell'edilizia per la definizione delle procedure d'infrazione avviate dalla Commissione europea, nonché altre disposizioni in materia di coesione sociale;
   rilevato che l'articolo 4, al comma 1, nel modificare l'articolo 4 del decreto legislativo n. 192 del 2005, prevede che il decreto ministeriale con il quale verranno definite le modalità di applicazione della metodologia di calcolo delle prestazioni energetiche e l'utilizzo delle fonti rinnovabili negli edifici sia emanato di concerto con il Ministro della difesa con riferimento alla realizzazione di caserme o immobili di pertinenza delle Forze armate;
   considerato che l'incremento di gettito derivante dalla disposizione di cui all'articolo 20 che applica l'aliquota IVA del 10 per cento anche alle somministrazioni di alimenti e di bevande effettuate mediante distributori automatici collocati in stabilimenti, ospedali, case di cura, uffici, scuole, caserme ed altri edifici destinati a collettività, risulta assai modesto, come precisato anche dalla relazione tecnica che accompagna il disegno di legge di conversione del decreto-legge,
  esprime

PARERE FAVOREVOLE

  con la seguente condizione:
   con riferimento all'articolo 20, si mantenga l'aliquota IVA agevolata del 4 per cento per le somministrazioni di alimenti e di bevande effettuate mediante distributori automatici collocati in stabilimenti, ospedali, case di cura, uffici, scuole e caserme.

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ALLEGATO 3

DL 63/2013 Disposizioni urgenti per il recepimento della Direttiva 2010/31/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 19 maggio 2010, sulla prestazione energetica nell'edilizia per la definizione delle procedure d'infrazione avviate dalla Commissione europea, nonché altre disposizioni in materia di coesione sociale (C. 1310 Governo, approvato dal Senato).

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

  La IV Commissione Difesa,
   esaminato, per le parti di propria competenza, il disegno di legge di conversione, con modificazioni, del decreto-legge 4 giugno 2013, n. 63, recante disposizioni urgenti per il recepimento della direttiva 2010/31/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 19 maggio 2010, sulla prestazione energetica nell'edilizia per la definizione delle procedure d'infrazione avviate dalla Commissione europea, nonché altre disposizioni in materia di coesione sociale;
   rilevato che l'articolo 4, comma 1, nel modificare l'articolo 4 del decreto legislativo n. 192 del 2005, prevede che il decreto ministeriale con il quale verranno definite le modalità di applicazione della metodologia di calcolo delle prestazioni energetiche e l'utilizzo delle fonti rinnovabili negli edifici, sia emanato di concerto del Ministro della difesa con riferimento alle caserme o immobili di pertinenza delle Forze armate;
   considerato che l'incremento di gettito derivante dalla disposizione di cui all'articolo 20 che applica l'aliquota IVA del 10 per cento anche alle somministrazioni di alimenti e di bevande effettuate mediante distributori automatici collocati in stabilimenti, ospedali, case di cura, uffici, scuole, caserme ed altri edifici destinati a collettività, risulta assai modesto, come precisato anche dalla relazione tecnica che accompagna il disegno di legge in titolo,
  esprime

PARERE FAVOREVOLE

  con la seguente condizione:
   con riferimento all'articolo 20, si mantenga l'aliquota IVA agevolata del 4 per cento per le somministrazioni di alimenti e di bevande effettuate mediante distributori automatici collocati in stabilimenti, ospedali, case di cura, uffici, scuole e caserme.