CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 2 luglio 2013
47.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Trasporti, poste e telecomunicazioni (IX)
ALLEGATO

ALLEGATO

Sulla missione a Dublino di un rappresentante della Commissione per la Conferenza dei Presidenti delle Commissioni competenti per le comunicazioni, l'istruzione e i trasporti dei Parlamenti dell'Unione europea (16 e 17 giugno 2013).

RELAZIONE SULLA MISSIONE A DUBLINO PRESENTATA DAL DEPUTATO BERGAMINI

  L'incontro interparlamentare dei presidenti delle Commissioni competenti in materia di comunicazione, educazione e trasporti dell'Unione europea, svoltosi a Dublino gli scorsi 16 e 17 giugno nell'ambito del semestre di presidenza irlandese dell'Unione, è stato articolato in tre sessioni: la prima dedicata all'educazione nell'era digitale, la seconda ai «trasporti intelligenti», la terza all'attuazione complessiva dell'Agenda digitale europea.
  La prima sessione, che coinvolgeva solo indirettamente le competenze della IX Commissione, è risultata comunque utile per comprendere le potenzialità del settore della Digital Education. La sessione ha evidenziato come l'utilizzo di tecnologie digitali nel campo dell'educazione si sposi con le esigenze più avanzate in tale ambito, quale quella di garantire una formazione permanente che coinvolga anche persone adulte, anche nell'ottica delle forme innovative di Welfare to Work.0020. Ancora da esplorare appaiono poi i possibili utilizzi a fini educativi dello sviluppo degli Open Data e quindi le ricadute sui metodi educativi del ricorso alle Open Educational Resources. La sessione ha indicato anche alcuni aspetti problematici: in primo luogo, la necessità per il settore di un flusso costante di investimenti, difficile da garantire nelle attuali condizioni di crisi economica. In secondo luogo, l'utilizzo ancora scarso di queste tecnologie, dovuto alla scarsa formazione alle stesse da parte del corpo docente e degli alunni, che fa sì che, ad esempio, i corsi on line non abbiano avuto lo sviluppo previsto (in controtendenza appaiono alcune esperienze di eccellenza, ricordate nell'incontro, come quella finlandese).
  La seconda sessione in materia di «sistemi di trasporto intelligente» ha individuato tre aree nel quale l'utilizzo di tali tecnologie appare particolarmente promettente: la costituzione di piattaforme nazionali dei sistemi di trasporto intelligente che consentano una gestione integrata della rete trasportistica; la possibile diffusione in forma aperta sul Web delle informazioni relative ai dati sul traffico; l'utilizzo dei sistemi di trasporto intelligente per il controllo della velocità dei veicoli. Merita ricordare che nella politica europea del settore è intervenuta da ultimo, successivamente all'adozione della direttiva 2010/40/UE la comunicazione del 12 ottobre 2012 «Ricerca e innovazione per la mobilità futura dell'Europa. Sviluppare una strategia europea nel campo della tecnologia dei trasporti» (COM(2012)501). Tra le ulteriori aree di intervento prospettate dalla comunicazione rientrano tre aree generali di ricerca e innovazione per i prossimi vent'anni: 1) il ricorso a sistemi di propulsione e a carburanti alternativi e a tecnologie di comunicazione intelligenti; 2) la realizzazione di nuove infrastrutture di trasporto che dovranno sempre più integrare componenti nuove, più intelligenti, ecologiche e intermodali; 3) un sistema di trasbordo ininterrotto di viaggiatori e merci che potranno così passare da una modalità di Pag. 163trasporto all'altra e attraversare le frontiere senza soluzione di continuità grazie ad una maggiore integrazione tra tutti i modi di trasporto.
  Nell'intervento svolto in questa sessione ho richiamato l'avvenuto recepimento in Italia, con il decreto-legge n. 179 del 2012 e con il decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti del 24 febbraio 2013, della direttiva 2010/40/UE in materia di trasporti intelligenti. Al tempo stesso ho sottolineato alcuni profili problematici del complessivo approccio alla materia. In primo luogo, va segnalato come l'attenzione del legislatore europeo appaia concentrata sui sistemi di trasporto intelligente relativi al trasporto di persone, mentre risulta ancora troppo arretrata la discussione sull'applicazione di tali tecnologie al trasporto merci, dove queste potrebbero rispondere al duplice scopo di favorire la logistica (e quindi la competitività economica) e di garantire una tracciabilità dei prodotti, anche con funzioni di contrasto alla contraffazione (si tratta di aspetti ai quali si è fatto riferimento anche nel corso dell'esame della proposta di legge C. 730 in materia di interporti e di piattaforme logistiche territoriali).
  In secondo luogo, va posta l'attenzione su un circuito perverso che si potrebbe determinare tra digital divide ed aree territoriali periferiche che di per sé risultano carenti per quanto concerne le infrastrutture di trasporto. Nella maggior parte dei casi si tratta infatti delle medesime aree e pertanto l'applicazione dei sistemi intelligenti di trasporto non potrebbe determinare i risultati sperati se prima non si interviene sul digital divide.
  Per quanto concerne l'attuazione generale dell'Agenda digitale europea, l'incontro ha consentito di fare il punto sugli ultimi sviluppi in materia.
  Nel dicembre 2012, nell'ambito della revisione di medio termine dell'Agenda digitale (COM (2012) 784), la Commissione ha infatti individuato sette nuove priorità: 1. Creare un nuovo contesto normativo stabile per la banda larga (comprendente raccomandazioni per un maggiore accesso alla rete non discriminatorio) 2. Nuove infrastrutture per servizi digitali pubblici attraverso il Meccanismo per collegare l'Europa (che prevede un finanziamento di 9,2 miliardi di euro). 3. Avviare una grande coalizione sulle competenze e i posti di lavoro in ambito digitale 4. Proporre una strategia e una direttiva UE in materia di sicurezza informatica 5. Aggiornamento del quadro UE relativo ai diritti d'autore 6. Accelerare il «cloud computing» attraverso il potere d'acquisto del settore pubblico 7. Avviare una nuova strategia industriale per l'elettronica.
  Inoltre, il 12 giugno 2013 sono stati aggiornati i dati relativi all'attuazione dell'Agenda digitale europea del sistema di monitoraggio gestito dalla Commissione europea Digital Agenda Scoreboard. Dai dati emerge che i cittadini europei dispongono ormai di reti e servizi digitali di base la banda larga di base, quella compresa tra 2 e 30 Mbitps è praticamente presente ovunque in Europa, mentre quella veloce, compresa tra 30 e 100 Mbitps raggiunge solo la metà della popolazione e quella ultraveloce, con velocità superiore a 100 Mbitps interessa solo il 2 per cento delle famiglie europee. Al tempo stesso i problemi esistenti nel settore europeo delle telecomunicazioni e sui mercati del digitale impediscono loro di beneficiare pienamente dei principali vantaggi della rivoluzione digitale in atto.
  Con riferimento a questi aspetti generali ho richiamato, nel mio intervento, la necessità di avviare una riflessione sulle modalità con le quali possano essere scorporate dai vincoli del patto europeo di stabilità e crescita le spese per l'attuazione dell'Agenda digitale europea.