CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 19 giugno 2013
40.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Lavoro pubblico e privato (XI)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

Schema di regolamento recante l'armonizzazione dei requisiti di accesso al sistema pensionistico del personale del comparto difesa-sicurezza e del comparto vigili del fuoco e soccorso pubblico, nonché di categorie di personale iscritte presso l'INPS, l'ex-ENPALS e l'ex INPDAP (atto n. 11).

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

  La XI Commissione,
   esaminato lo schema di regolamento recante l'armonizzazione dei requisiti di accesso al sistema pensionistico del personale comparto difesa-sicurezza e del compatto vigili del fuoco e soccorso pubblico, nonché di categorie di personale iscritte presso l'INPS, l'ex-ENPALS e l'ex INPDAP (atto n. 11);
   considerato che il provvedimento in esame è volto a dare attuazione a quanto stabilito dall'articolo 24, comma 18, del decreto legge 6 dicembre 2011, n. 201, al fine di prevedere un'armonizzazione dei requisiti di accesso al trattamento pensionistico di talune categorie di lavoratori a quelli vigenti nell'Assicurazione generale obbligatoria (A.G.O.), tenendo conto delle specificità e delle obiettive peculiarità dei rispettivi ordinamenti;
   rilevato che l'articolo 1, nel far salva l'applicazione della normativa pensionistica previgente per i lavoratori che maturano il diritto a pensione entro il 31 dicembre 2012, dispone per i lavoratori contemplati dal presente provvedimento, a decorrere dal 1o gennaio 2013, la non applicazione delle cosiddette «finestre mobili» annuali, nonché l'applicazione dell'adeguamento alla speranza di vita a tutti i requisiti anagrafici previsti dal regolamento per l'accesso alla pensione, nonché al requisito contributivo per l'accesso al trattamento pensionistico indipendentemente dall'età anagrafica;
   valutato che gli articoli da 2 a 5 fanno riferimento, nello specifico, al personale dei comparti sicurezza e difesa e del comparto vigili del fuoco e soccorso pubblico;
   osservato, in particolare, che l'articolo 3, con riferimento a tali lavoratori, prevede, per l'accesso alla pensione di vecchiaia, a decorrere dal 1o gennaio 2013 e fino al 1o gennaio 2018, la graduale elevazione dei requisiti anagrafici, secondo la progressione indicata nelle tabelle A e B allegate al provvedimento, nonché un'anzianità contributiva minima pari a 20 anni;
   valutato che l'articolo 4, sempre per il personale di tali comparti, reca disposizioni in materia di pensioni anticipate, prevedendo due possibilità di accesso, identiche per uomini e donne, che consentono, da un lato, l'accesso alla pensione, a decorrere dal 1o gennaio 2013, indipendentemente dal possesso dei requisiti anagrafici, a condizione di avere maturato un'anzianità contributiva minima di 42 anni e 3 mesi (con la previsione di riduzioni in caso di anticipo), dall'altro, la possibilità di conseguire la pensione anticipata attraverso il sistema delle quote;
   considerato che l'articolo 5, in relazione ai comparti in oggetto, reca alcune disposizioni transitorie e finali, prevedendo, in particolare, che l'incremento dei requisiti anagrafici per la pensione di Pag. 98vecchiaia non incide sugli attuali limiti ordinamentali;
   segnalato che gli articoli da 6 a 13 disciplinano l'incremento dei requisiti minimi di accesso al pensionamento per talune categorie di personale iscritto presso l'INPS, l'ex-ENPALS e l'ex-INPDAP;
   atteso che gli articoli 14 e 15 disciplinano alcune ipotesi di deroga alle norme del regolamento in esame, al fine di salvaguardare specifiche categorie di lavoratori in particolari situazioni lavorative;
   preso atto che il provvedimento va letto anche alla luce del pesante blocco della contrattazione e degli automatismi stipendiali nel pubblico impiego, che già ha prodotto significativi sacrifici di natura economica per molte delle categorie interessate dal provvedimento in esame;
   rilevato che esso è frutto dell'iniziativa del precedente Governo e che il Governo in carica si è limitato a rinnovare al Parlamento la richiesta di parere, senza introdurre alcun elemento di novità nel testo;
   osservato che la presentazione alle Camere del provvedimento, nella precedente legislatura, è stata caratterizzata da una oggettiva carenza di confronto con le rappresentanze dei lavoratori interessati;
   ritenuto che le audizioni svolte nel corso dell'istruttoria dello schema di regolamento abbiano messo in luce l'esistenza di aspetti problematici, sia in relazione alle date e alle decorrenze degli interventi previsti, sia in ordine all'impatto che le nuove disposizioni potrebbero avere nei confronti di determinate categorie;
   rilevato, in particolare, che – per il comparto sicurezza e difesa – le stesse audizioni hanno evidenziato la necessità di fare fronte a uno specifico problema di natura sostanziale, legato alle difformità tra età di ordinamento ed età anagrafica per l'accesso alla pensione;
   segnalato, altresì, che nella scorsa legislatura il Parlamento ha adottato numerosi atti di indirizzo finalizzati ad assicurare la specificità del comparto sicurezza e difesa, nonché a garantire adeguate forme di confronto e ascolto delle relative rappresentanze;
   ritenuto, pertanto, essenziale che un intervento di armonizzazione dei requisiti di accesso al sistema pensionistico del personale del comparto difesa-sicurezza e del comparto vigili del fuoco e soccorso pubblico passi attraverso una più attenta considerazione della predetta specificità e si caratterizzi per un percorso di confronto e di condivisione delle finalità generali dell'intervento normativo;
   valutato il parere espresso sullo schema in esame dal Consiglio di Stato, che ha segnalato talune questioni problematiche;
   ritenuto opportuno che il Governo tenga conto dell'esigenza di svolgere le dovute riflessioni sugli aspetti sollevati in premessa;
   acquisiti, infine, i rilievi formulati, per i profili di rispettiva competenza, dalle Commissioni I, IV e V,
  esprime

PARERE FAVOREVOLE

  con le seguenti condizioni:
   a) gli articoli da 2 a 5 dello schema di regolamento siano stralciati dal testo, al fine di aprire un effettivo e proficuo percorso di confronto e consultazione con le rappresentanze dei lavoratori dei comparti sicurezza e difesa, oltre che vigili del fuoco e soccorso pubblico, finalizzato a coniugare le legittime esigenze di armonizzazione dei diversi regimi previdenziali con le altrettanto legittime aspettative di tutela della specificità dei predetti comparti; di conseguenza, sia anche riformulato, per le parti di interesse dei citati comparti, l'articolo 1 del medesimo schema di regolamento, in modo da renderne il contenuto compatibile con la predetta richiesta di stralcio;Pag. 99
   b) tenuto conto del decorso di un significativo lasso di tempo dal momento della sua originaria adozione da parte del Consiglio dei ministri, si provveda a rimodulare il provvedimento per quanto concerne la data di efficacia delle misure di cui all'articolo 1 e agli articoli da 6 a 14, posticipando, in particolare, al 1o gennaio 2014 le decorrenze, nonché modificando, laddove necessario (in particolare, per i lavoratori poligrafici) il meccanismo di aumento graduale dell'età, facendo slittare di un anno tutti i bienni interessati dall'aumento dell'età pensionabile e non solo la data iniziale del primo biennio, anche al fine di scongiurare un paradossale effetto di «rincorsa» dei requisiti previdenziali;
   c) con riferimento alle deroghe di cui all'articolo 15, infine, per la stipula degli accordi, per l'autorizzazione alla prosecuzione volontaria e per gli altri istituti ivi previsti, sia individuata una nuova data delle rispettive decorrenze, che sia coerente con la data di definitiva emanazione del provvedimento (che, pertanto, non dovrebbe essere fissata prima del 1o giugno 2013).

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ALLEGATO 2

Schema di regolamento recante l'armonizzazione dei requisiti di accesso al sistema pensionistico del personale del comparto difesa-sicurezza e del comparto vigili del fuoco e soccorso pubblico, nonché di categorie di personale iscritte presso l'INPS, l'ex-ENPALS e l'ex INPDAP (atto n. 11).

PROPOSTA ALTERNATIVA DI PARERE DEI DEPUTATI ROSTELLATO ED ALTRI

  La XI Commissione,
   esaminato lo schema di decreto del Presidente della Repubblica di cui all'atto del Governo n. 11, recante «regolamento per l'armonizzazione all'assicurazione generale obbligatoria dei requisiti minimi di accesso al sistema pensionistico del personale del comparto difesa-sicurezza e del comparto vigili del fuoco e soccorso pubblico nonché di categorie di personale iscritto presso l'INPS, l'ex Enpals e l'ex INPDAP»;
   valutato che la specificità del ruolo delle Forze armate, delle Forze di polizia e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, nonché dello stato giuridico del personale ad essi appartenente impone una particolare attenzione anche ai fini della tutela economica, pensionistica e previdenziale, in dipendenza della peculiarità dei compiti, degli obblighi e delle limitazioni personali, previsti da leggi e regolamenti, per le funzioni di tutela delle istituzioni democratiche e di difesa dell'ordine e della sicurezza interna ed esterna, nonché per i peculiari requisiti di efficienza operativa richiesti e i correlati impieghi in attività usuranti;
   constatato che lo schema di decreto del Presidente della Repubblica introduce disposizioni restrittive in tema di accesso e decorrenza del trattamento pensionistico di categorie di lavoratori per le quali in tutti i paesi europei i limiti di età previsti per l'accesso ai trattamenti previdenziali risultano inferiori a quelli stabiliti per il personale italiano, laddove gli effetti che deriverebbero dall'intervento posto in essere comporterebbero, tra gli altri, effetti preoccupanti in relazione all'aumento dell'età media del personale in servizio ponendo a rischio la correlata funzionalità delle amministrazioni interessate;
   valutata la necessità di aprirsi più compiutamente ad una concertazione con le rappresentanze dei suddetti comparti le quali da tempo rivolgono inascoltati appelli ai governi succedutisi al fine di dar vita a forme di previdenza complementare avvicinando al contempo il più possibile le condizioni retributive e previdenziali agli standard europei;
   valutata l'esigenza di avviare un immediato tavolo di lavoro con il necessario coinvolgimento di tutte le amministrazioni interessate e le rappresentanze dei lavoratori al fine di definire un complessivo progetto di riordino dei ruoli e del personale tutto su cui ricadrebbero gli effetti del regolamento di armonizzazione in esame, posta la necessità di introdurre modifiche più compiute e generali della «Riforma Fornero» in tema di previdenza;
   constatata l'inadeguatezza del provvedimento in esame rispetto ai fini su esposti,
  esprime

PARERE CONTRARIO

«Rostellato, Rizzetto, Bechis, Ciprini, Tripiedi, Cominardi, Baldassarre».