CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 19 giugno 2013
40.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

5-00090 Ghizzoni: Sul contenzioso concernente il concorso per dirigenti scolastici bandito nel 2011 in Campania.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Si desidera dare assicurazione agli onorevoli interroganti che l'amministrazione scolastica sta seguendo con ogni attenzione il contenzioso in essere sul concorso a dirigente scolastico in Campania.
  Si ricorda che il concorso in questione, bandito con decreto direttoriale del 13 luglio 2011, ha previsto l'assegnazione di 224 posti al suddetto ambito regionale.
  La prova preselettiva si è regolarmente svolta il 20 ottobre 2011 e con decreto del direttore dell'ufficio scolastico regionale per la Campania del 10 novembre 2011 è stato pubblicato l'elenco degli ammessi alle prove scritte.
  Queste ultime prove si sono poi svolte nei giorni 14 e 15 dicembre 2011 e l'elenco degli ammessi alle prove orali è stato pubblicato il 30 ottobre 2012.
  Le prove orali, iniziate il 7 gennaio 2013, sono state sospese in data 7 febbraio scorso per effetto di una serie di ordinanze cautelari del TAR Campania il quale ha disposto diversi incombenti istruttori a carico dell'Ufficio scolastico regionale.
  In data 14 maggio 2013 il Consiglio di Stato ha confermato le suddette decisioni cautelari ribadendo la necessità che, nelle more della definizione nel merito della controversia, venga acquisita la documentazione richiesta dal primo giudice.
  L'ufficio scolastico regionale ha adempiuto agli incombenti istruttori trasmettendo tutti gli atti e i documenti richiesti.
  Allo stato si è dunque in attesa delle decisioni di merito del giudice amministrativo.
  A parere del competente Ufficio scolastico le censure mosse dal TAR sulla presunta incompatibilità di alcuni componenti della Commissione esaminatrice non sono condivisibili.
  Nessuna delle incompatibilità sollevate rientra infatti tra le ipotesi di astensione normativamente previste, né i rilievi mossi sulle modalità di svolgimento del concorso sono tali da mettere in discussione la correttezza e imparzialità della procedura.
  Si auspica dunque un esito positivo del giudizio in corso e si rassicura che sono comunque all'esame dell'amministrazione tutte le più opportune misure da adottare a tutela dei candidati e dell'amministrazione scolastica nel caso l'esito del predetto giudizio fosse diverso.

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ALLEGATO 2

5-00107 Cenni: Sul contenzioso concernente il concorso per dirigenti scolastici bandito nel 2011 in Toscana.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Il tema oggetto della presente interrogazione è stato già illustrato dal Governo in occasione della risposta ad altro atto di sindacato ispettivo presentato dal senatore Fedeli e discusso in Aula Senato il 16 maggio 2013.
  In quella sede è stato sottolineato come il competente Ufficio scolastico regionale abbia ritenuto non condivisibili le motivazioni con le quali il TAR ha annullato la procedura concorsuale, sia per quanto riguarda i criteri utilizzati per la correzione delle prove scritte, sia per ciò che riguarda la composizione della commissione esaminatrice.
  È stata quindi manifestata l'intenzione di proporre appello avverso le decisioni del TAR Toscana e chiederne la sospensione cautelare in quanto suscettibili di determinare significativi inconvenienti sulla regolare conclusione dell'anno scolastico incorso e sull'avvio del successivo.
  Ebbene, la prospettata impugnazione è stata tempestivamente proposta e il Consiglio di Stato (sesta sezione), con una serie di decreti monocratici datati 30 maggio 2013, ha accolto le istanze cautelari del MIUR e dell'ufficio scolastico della Toscana decidendo di sospendere gli effetti delle decisioni assunte dal TAR.
  La Camera di Consiglio si riunirà il 2 luglio per la discussione delle suddette misure cautelari e successivamente dovrà decidere sul merito della questione.
  I neo dirigenti scolastici continuano nel frattempo a svolgere le funzioni loro assegnate assicurando la regolare conclusione dell'anno scolastico.
  Come già segnalato nella risposta alla citata interrogazione del senatore Fedeli, il Ministero, pur auspicando una positiva conclusione del contenzioso giudiziario, sta comunque valutando tutte le eventuali misure da adottare sia nei confronti dei ricorrenti, sia nei confronti dei vincitori del concorso qualora l'indirizzo assunto dal giudice di appello non dovesse essere confermato nella decisione di merito.

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ALLEGATO 3

5-00223 Petrenga: Sui fatti avvenuti il 9 maggio 2013 presso l'Istituto tecnico per geometri «Michelangelo Buonarroti» di Caserta.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Su questa delicata vicenda la competente Direzione Scolastica Regionale per la Campania ha acquisito dall'istituto «Buonarroti» un'ampia e dettagliata relazione.
  Il documento evidenzia come il dirigente scolastico abbia esperito con sollecitudine le prime indagini istruttorie, avvalendosi delle testimonianze raccolte presso gli allievi, i docenti, il personale ausiliario e convocando anche a colloquio la docente per ascoltarla a sua difesa.
  A seguito delle risultanze raccolte e per censurare l'eccessiva reazione della docente rispetto ai comportamenti dell'alunno si è deciso di avviare un procedimento disciplinare concluso con la sanzione di cinque giorni di sospensione dal servizio.
  Tale sanzione è apparsa conforme alle disposizioni di legge in materia e ai criteri di gradualità e proporzionalità sottesi all'irrogazione delle sanzioni disciplinari, considerata la circostanza che dall'istruttoria svolta è emersa l'assenza di dolo o malafede da parte dell'insegnante la quale, peraltro, presenta una storia professionale integra e del tutto irreprensibile.
  Nell'esame della vicenda va poi sottolineato come la dirigente scolastica abbia saputo orientarsi ed agire con lucidità e fermezza, non permettendo alla pressione mediatica di influire sullo sviluppo dell'istruttoria a carico della docente né sul dispositivo finale di sospensione.
  Per quanto riguarda la circostanza che la scuola garantisca l'insegnamento di valori quali la tolleranza e il rispetto delle diverse posizioni politiche, si precisa che tali esigenze trovano adeguata collocazione all'interno dell'insegnamento «Cittadinanza e Costituzione», introdotto con la legge n. 169/2008 nelle classi di ogni ordine e grado.