CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 13 giugno 2013
37.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

Interrogazione n. 5-00333 Borghi: Iniziative urgenti per il completamento dei lavori di realizzazione del nuovo Ponte Silogno nel comune di Baceno.

TESTO DELLA RISPOSTA

  L'Onorevole Interrogante pone all'attenzione del Governo l'intervento relativo al ponte Silogno, nel comune di Baceno.
  Tale intervento si inserisce nel quadro di adeguamento della rete viaria sulla S.S. 659 «di Valle Antigorio e Val Formazza».
  L'ANAS, a seguito della gara d'appalto n. 2009PA061 del 24 marzo 2010, ha affidato i lavori all'impresa CO.GE.S s.r.l. di San Felice sul Panaro, con contratto stipulato in data 24 febbraio 2011 per un importo di euro 3.467.985,10 al netto del ribasso.
  Il 19 aprile 2011 è avvenuta la consegna dei lavori, con l'ultimazione degli stessi prevista per il 16 luglio 2013 (gg 820).
  Tuttavia, devo segnalare che a seguito del terremoto del maggio 2012 la sede operativa della CO.GE.S s.r.l., ubicata nel comune di San Felice sul Panaro, ha riportato notevoli danni ed è stata dichiarata inagibile.
  L'Impresa pertanto, con nota del 21 giugno 2012, ha presentato istanza di proroga dei tempi di ultimazione dei lavori (pari al periodo intercorrente tra il 20 maggio 2012 e il 31 dicembre 2012), così come previsto dal decreto-legge n. 74 del 6 giugno 2012 e relativa legge di conversione.
  L'ANAS, pur riconoscendo l'imprevedibilità dei danni derivati dal sisma in Emilia, ha, comunque, richiesto all'Impresa CO.GE.S, attraverso numerosi ordini di servizio, di dare concreto avvio alla produzione in cantiere.
  La stessa ANAS ha evidenziato che nel periodo compreso tra luglio 2011 e gennaio 2013 ha emesso 9 Ordini di Servizio concernenti l'avvio delle lavorazioni che tuttavia non hanno prodotto alcun risultato.
  Il 27 febbraio 2013 è pervenuta all'ANAS la comunicazione relativa all'affitto del ramo d'azienda della COGES s.r.l. all'impresa CLS s.r.l.; in tale contratto rientra anche l'esecuzione del ponte «Silogno».
  L'ANAS ha provveduto, pertanto, ad avviare le verifiche previste dalla normativa vigente.
  A seguito di tali verifiche, l'ANAS, il 29 maggio scorso, ha contestato alla CLS s.r.l. la mancanza dell'attestazione SOA indispensabile per il subentro, e, a tutt'oggi, tale documento non risulta ancora pervenuto. Perdurando la situazione descritta la medesima ANAS si vedrà costretta ad attivare le procedure di risoluzione contrattuale per gravi inadempienze a carico dell'impresa.
  Per completezza d'informazione, ANAS ha comunicato che è comunque presente quotidianamente sul tratto interessato della SS 659, vigilando, attraverso il personale preposto, sullo stato del cantiere e che ha incontrato gli amministratori locali per informarli sullo stato dei lavori e sulle azioni intraprese nei confronti della Società appaltatrice.
  Assicuro che il Governo seguirà con l'attenzione dovuta gli sviluppi della vicenda in esame.

Pag. 81

ALLEGATO 2

Interrogazione n. 5-00334 Latronico: Iniziative urgenti per il completamento dei lavori per la realizzazione dello schema idrico Basento-Bradano.

TESTO DELLA RISPOSTA

  L'Onorevole interrogante pone all'attenzione del Governo il completamento dello schema idrico Basento-Bradano in Basilicata.
  Tale opera, concepita nella seconda metà degli anni settanta, è costituita principalmente da due interventi:
   attrezzamento settore G;
   tronco di Acerenza – distribuzione 3o lotto;

  La rilevanza strategica di tali opere, inserite nel Programma delle Infrastrutture Strategiche, approvate e finanziate integralmente dal CIPE, è stata da ultimo confermata dall'Allegato infrastrutture al Documento di economia e finanza (DEF 2013).
  In particolare, il progetto di Attrezzamento del settore G è relativo alle opere necessarie per l'adduzione e la distribuzione irrigua di un area di circa 13.050 ettari nei comuni di Genzano di Lucania, Banzi, Oppido Lucano ed Irsina.
  Da quanto riferito dalla Regione Basilicata, risulta che le procedure di gara dovrebbero concludersi nei prossimi mesi, e pertanto si prevede l'inizio dei lavori entro i primi mesi del 2014, con l'entrata in esercizio dell'opera per la prima metà del 2016.
  In merito, poi, al progetto di realizzazione del Tronco di Acerenza, preciso che tale progetto completa il sistema di dighe e adduttori idrici di grande diametro realizzato a partire dagli anni ’80 consentendo di sfruttare e mettere in rete le grandi opere già realizzate – traversa di Trivigno, invasi di Acerenza e di Genzano – opere il cui costo attualizzato è stimabile in circa 1 miliardo di euro.
  In questo modo, la risorsa idrica dalla Valle del Basento, ricca di acque ma povera di terreni da irrigare, viene trasferita alla Valle del Bradano, siccitosa ma ricca di aree suscettibili di irrigazione.
  A quanto riferito dall'EIPLI, soggetto aggiudicatore, la gara di appalto dei lavori è stata aggiudicata al Consorzio Research spa di Napoli che ha redatto il progetto esecutivo dell'opera; l'inizio dei lavori è pertanto imminente e l'entrata in esercizio è prevista entro la prima metà del 2017.
  In conclusione, entro i primi mesi del prossimo anno dovrebbero partire tutte le opere principali relative allo schema idrico Basento-Bradano, che, una volta concluse, permetteranno di aumentare del 20 per cento la superficie irrigua lucana portandola da 80 a 100 mila ettari totali.

Pag. 82

ALLEGATO 3

Interrogazione n. 5-00335 De Rosa: Iniziative urgenti per la modifica del progetto di riqualificazione e potenziamento della strada provinciale n. 46 Rho-Monza.

TESTO DELLA RISPOSTA

  L'interrogazione in esame si riferisce al progetto di riqualifica della Strada provinciale (SP) 46 Rho-Monza, nel tratto compreso tra l'autostrada A8 Milano-Laghi e l'interconnessione con la Strada Statale (SS) 35 Milano-Meda.
  Sulla problematica in esame il Governo ha già avuto modo di riferire recentemente nel corso della seduta di interpellanze urgenti in Aula Camera del 23 maggio scorso.
  In corrispondenza del comune di Paderno Dugnano, l'intervento prevede il collegamento dell'infrastruttura esistente con la Tangenziale Nord di Milano (A52), attraverso la realizzazione di un nuovo tratto autostradale, che si svilupperà per circa 600 metri in affiancamento al rilevato della Statale 35. La riqualifica in oggetto consentirà, quindi, la chiusura dell'anello delle tangenziali milanesi e costituirà un importante potenziamento delle vie di accesso al sito di EXPO 2015, alternativo al tratto urbano della A4 Torino-Milano-Venezia.
  Come correttamente segnalato dagli interroganti, l'infrastruttura è suddivisa in 3 lotti funzionali in carico a due distinte società concessionarie: i lotti 1 e 2 in carico a Milano Serravalle – Milano Tangenziali s.p.a., ed il lotto 3 in carico ad Autostrade per l'Italia s.p.a.
  Più precisamente, i lotti 1 e 2 interessano i comuni di Paderno Dugnano, Cormano, Bollate, Novate Milanese, mentre il lotto 3 interessa i comuni di Novate Milanese e di Baranzate.
  Per i lotti 1 e 2 è già stato individuato, attraverso procedura di appalto integrato, il consorzio di imprese che realizzerà l'opera, che ha già redatto il progetto esecutivo. Al riguardo il Provveditorato interregionale alle opere pubbliche per la Lombardia e la Liguria, in qualità di stazione appaltante, ha informato che, proprio in questi giorni, sono state avviate le relative procedure espropriative.
  Evidenzio, altresì, che il competente Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, ha riferito che il progetto di «Riqualifica con caratteristiche autostradali della SP 46 Rho-Monza, dal termine della tangenziale Nord di Milano (galleria artificiale) al ponte sulla linea ferroviaria Milano-Varese (compreso), corrispondente alle tratte 1 e 2 del Progetto preliminare della viabilità di adduzione al sistema autostradale esistente A/8-A/52 Rho-Monza», è attualmente in fase di Valutazione di impatto ambientale. Le osservazioni pervenute da parte delle Amministrazioni e dei cittadini sono state trasmesse alla Commissione tecnica VIA/VAS per le valutazioni di merito nell'ambito del procedimento in corso; proprio tale passaggio procedurale permetterà la più adeguata valutazione delle osservazioni e delle istanze provenienti dai Comuni interessati.
  In merito, poi, al lotto 3 «Viabilità di adduzione al sistema autostradale esistente A/8-A/52 Rho-Monza. Riqualifica e potenziamento della SP 46 nella tratta da Paderno a Rho – nuovo polo fieristico. Tratto compreso tra l'intersezione con la SS 233 ed il viadotto sulla linea FNM Milano-Saronno (variante di Baranzate)» il suddetto Ministero ha comunicato che la Pag. 83procedura VIA si è conclusa con decreto di compatibilità ambientale DEC/DVA/437 del 10 agosto 2012, positivo con prescrizioni ed ha precisato, altresì, che la Commissione Tecnica, nell'espressione del parere di competenza, ha tenuto conto delle osservazioni pervenute nel corso della procedura.
  Nel corso della precedente seduta del 23 maggio il Governo ha manifestato l'intenzione di non sottovalutare le perplessità e le preoccupazioni sollevate di carattere ambientale, sociale, sanitario e paesaggistico, preannunciando la prospettiva di un approfondimento tecnico in tempi brevi in rapporto con il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, con la regione Lombardia, la provincia di Milano, gli enti locali interessati, comprese le concessionarie, anche al fine di individuare possibili migliori soluzioni e mitigazioni da adottare, garantendo, ovviamente, la coerenza tecnico-economica del progetto e, soprattutto, l'urgenza di concluderlo.
  Ed infatti, proprio oggi, presso i competenti uffici del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti è in corso un incontro in tal senso con i soggetti appena indicati.
  Allo stato, assicuro che il Governo continuerà a seguire con l'attenzione dovuta gli sviluppi del progetto in esame.

Pag. 84

ALLEGATO 4

Interrogazione n. 5-00336 Zaratti: Iniziative urgenti per la revisione dell'intero procedimento relativo alla realizzazione del Corridoio intermodale Roma-Latina.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Con riferimento all'interrogazione oggi all'esame devo preliminarmente precisare che l'itinerario in questione, denominato Corridoio Tirrenico Meridionale A12 – Formia e Cisterna – Valmontone, è stato approvato dal CIPE a livello di progetto preliminare con delibera n. 50 del 2004.
  Tale approvazione riguardava un primo stralcio funzionale comprendente il Corridoio Tirrenico Meridionale, Tratta A12 – Sabaudia/Terracina e la tratta Cisterna Valmontone, rinviandosi ad una nuova e diversa progettazione preliminare il secondo stralcio del Corridoio Tirrenico Meridionale costituito dalla tratta Sabaudia/Terracina – Formia.
  In particolare, il CIPE prescriveva che il tratto da «allaccio alla Roma Fiumicino al chilometro 5,00 del progetto preliminare» avrebbe dovuto essere riprogettato a livello di progetto definitivo risolvendo la problematica dell'utilizzo della Roma Fiumicino con un allaccio diretto alla autostrada A12.
  Con la medesima delibera veniva assegnato un finanziamento di 259,5 milioni di euro (in termini di volume di investimenti) allo stralcio funzionale del Corridoio Tirrenico Meridionale, tratta A12 – Sabaudia/Terracina e un finanziamento di 100 milioni di euro (in termini di volume di investimenti) alla tratta Cisterna – Valmontone.
  Veniva inoltre apposto il vincolo preordinato all'esproprio dal chilometro 5,00 sino a Sabaudia/Terracina dello stralcio funzionale del Corridoio Tirrenico Meridionale e sulla tratta Cisterna – Valmontone.
  Il progetto preliminare all'atto dell'approvazione era dotato del parere di compatibilità Ambientale (VIA) rilasciato dal Ministero dell'ambiente, del parere rilasciato dal Ministero per i beni e le attività culturali, del parere favorevole all'intesa Stato regione sulla localizzazione urbanistica rilasciato dal Presidente pro tempore della regione Lazio.
  Peraltro, in conformità alla normativa all'epoca vigente, il progetto preliminare era stato pubblicato ai fini della VIA, per cui i cittadini e gli Enti interessati, tra i quali l'Ente Parco del Litorale Romano, a seguito di tale pubblicazione avrebbero potuto inviare al Ministero dell'ambiente motivate espressioni di dissenso dall'impianto progettuale relativamente ai fini della VIA.
  Non risulta tuttavia che l'Ente Parco citato, peraltro all'epoca di recente istituzione, abbia espresso alcun dissenso in proposito, né tantomeno abbia impugnato la delibera CIPE di approvazione del progetto.
  Conseguentemente, il medesimo Ente Parco avrebbe dovuto inserire nel suo piano di gestione il tracciato di progetto di competenza ai fini della localizzazione urbanistica determinata dall'Intesa Stato-regione deliberata dal CIPE.
  Le successive modifiche progettuali compiute dalla regione Lazio e concretizzatesi in una progettazione riguardante il progetto denominato «Corridoio Intermodale Roma-Latina», ancorché dotate di parere favorevole del Presidente della Giunta Regionale, non sono poi pervenute ad una approvazione del CIPE e, pertanto, Pag. 85restando atti interni alla regione Lazio non hanno in alcun modo caducato la delibera CIPE n. 50 del 2004.
  Il progetto definitivo, inizialmente sviluppato in relazione alla (sola) Tratta Roma (Tor de Cenci) – Latina Nord e la tratta Cisterna Valmontone, veniva approvato dal CIPE con delibera n. 88 del 2010.
  Anche tale progetto era ovviamente dotato di tutti i pareri (Compatibilità Ambientale rilasciata dal Ministero dell'ambiente, parere rilasciato dal Ministero per i beni e le attività culturali, parere favorevole all'intesa Stato regione sulla localizzazione urbanistica rilasciato dal Presidente pro tempore della regione Lazio, parere favorevole del Ministero della difesa, pareri degli Enti locali – province e comuni – e dei soggetti interferenti). Per le parti di progetto definitivo, variate motivatamente rispetto al progetto preliminare approvato dal CIPE, la procedura seguita è stata quella dell'articolo 167, comma 5 del decreto legislativo n. 163 del 2006.
  Dal punto di vista della copertura finanziaria del progetto, previsto come concessione autostradale da sviluppare in massima parte con contributi privati anticipati in fase di costruzione e recuperati in seguito con adozione di tariffe di percorrenza autostradale, il soggetto aggiudicatore, Autostrade per il Lazio SpA (partecipato pariteticamente dalla regione Lazio e dall'ANAS SpA) ha presentato il piano economico e finanziario dell'intero intervento in approvazione e un piano economico e finanziario dedicato ad un primo lotto funzionale costituito dalla Tratta Roma (Tor de Cenci) – Latina Nord e opere connesse; in quest'ultimo PEF la sostenibilità del lotto funzionale era collegata all'impiego di tutti i contributi pluriennali assegnati dal CIPE alle due tratte A12 – Sabaudia/Terracina e Cisterna Valmontone.
  Nella presa d'atto e nel deliberato del CIPE era stabilito che i contributi pluriennali assegnati alle due tratte citate potevano essere utilizzati per l'intero intervento nei limiti del finanziamento di un lotto funzionale (individuato dal Soggetto Aggiudicatore nella Tratta Roma (Tor de Cenci) – Latina Nord e opere connesse); qualora a seguito della gara di concessione fosse risultato non necessario tutto l'impiego dei contributi assegnati, il residuo sarebbe tornato in dotazione alla Cisterna-Valmontone.
  Ritenendo necessario il completamento dell'intervento fino alla A12, in modo da far sì che il traffico passante non impegnasse il raccordo anulare di Roma, già congestionato dal traffico attuale, e ritenendo che il tratto A12 – Roma (Tor de Cenci) non fosse suscettibile di ulteriore gara di concessione, il CIPE ha stabilito che la gara di Concessione di costruzione e gestione comprendesse, oltre che i progetti approvati, anche il progetto definitivo della A12 – Roma (Tor de Cenci) una volta approvato dal CIPE.
  Il progetto definitivo della tratta A12 – Roma (Tor de Cenci) è stato approvato dal CIPE con delibera n. 86 del 2012 ed era anch'esso, ovviamente, dotato di tutti i pareri (Compatibilità Ambientale rilasciata dal Ministero dell'ambiente, parere rilasciato dal Ministero per i beni e le attività culturali, parere favorevole all'intesa Stato regione sulla localizzazione urbanistica rilasciato dal Presidente pro tempore della regione Lazio, parere favorevole del Ministero della difesa, pareri degli Enti locali – province e comuni – e dei soggetti interferenti). Per le parti di progetto definitivo variate per prescrizione del CIPE o motivatamente rispetto al progetto preliminare approvato dal CIPE la procedura seguita è stata quella del citato articolo 167, comma 5 del decreto legislativo n. 163 del 2006.
  Relativamente alla problematica dell'affiancamento intermodale, sollevata da prescrizioni del Ministero dell'ambiente e di quello dei beni culturali al progetto preliminare, e collegate al progetto preliminare ferroviario della Gronda nord di Roma, preciso che all'epoca il Ministero dell'ambiente aveva rilasciato, su quest'ultimo progetto, un parere favorevole con prescrizioni cui poi non è stato dato seguito con l'approvazione del CIPE.Pag. 86
  Lo stesso Ministero dell'ambiente, rilasciando il parere favorevole della VIA sulla tratta A12 – Roma (Tor de Cenci), non ha reiterato la prescrizione, ritenendo evidentemente congruo il tracciato in variante dalla A12 al chilometro 5,00 e avendo rilevato la possibilità di affiancamento del tracciato ferroviario a quello autostradale.
  Il Soggetto Aggiudicatore ha presentato, ai fini della copertura finanziaria un piano economico e finanziario generale dell'intero intervento e un piano economico e finanziario relativo al lotto funzionale A12 – Latina Nord, basato sull'utilizzo, come contributo statale, di tutti i contributi pluriennali assegnati con la delibera n. 50 del 2004.
  Una serie di simulazioni fatte da Autostrade del Lazio SpA mostrano tuttavia che, ove il concessionario venisse ammesso a utilizzare i benefici della defiscalizzazione, secondo la vigente normativa e utilizzando le linee guida applicative della norma, tali benefici consentirebbero la realizzazione della Cisterna – Valmontone in assenza di ulteriori contributi statali.
  Relativamente alla ricusazione del Visto di legittimità da parte della Corte dei conti rilevo che:
   la Corte, ed è l'aspetto più importante, ha riconosciuto che tutti i rilievi di natura tecnica e procedurale sono stati superati dalle motivazioni addotte dalla risposta della segreteria del CIPE;
   la destinazione dei fondi all'intera opera è risultata, a parere della Corte non univocamente stabilita per il lotto funzionale; tale interpretazione potrà essere corretta con opportuna definizione dell'utilizzo dei fondi;
   il rilievo sul piano economico e finanziario così come valutato positivamente dal NARS nella versione progettuale appare un rilievo più formale che sostanziale, dato che la prescrizione sulla modalità di determinazione dell'incremento tariffario non altera sensibilmente i contenuti del piano, e può comunque essere superata con una nuova valutazione del NARS sul piano economico e finanziario aggiornato con il recepimento della prescrizione;
   relativamente alla problematica connessa alla disciplina dei requisiti di solidità patrimoniale e finanziaria delle concessionarie autostradali, è una questione di interesse generale e quindi deve essere risolta per la generalità dei casi citati dalla Corte, ma non inficia la validità della procedura approvativa seguita per la tratta in esame.

  Conseguentemente, il progetto che sarà ripresentato quanto prima all'approvazione del CIPE, previa istruttoria del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e ferme restando la validità riconosciuta delle procedure approvative e delle soluzioni tecniche proposte, terrà conto dei rilievi della Corte dei conti strettamente correlati alla formulazione del PEF e all'attribuzione delle risorse.

Pag. 87

ALLEGATO 5

Interrogazione n. 5-00337 Grimoldi: Iniziative urgenti per la piena attuazione dell'accordo di programma relativo alla realizzazione della tangenziale est esterna di Milano e delle opere ad essa connesse.

TESTO DELLA RISPOSTA

  A seguito della ricusazione del visto della Delibera CIPE di approvazione del progetto preliminare del prolungamento delle linee M2 e M3, da parte della Sezione Centrale della Corte dei conti nell'adunanza del 24 luglio 2008 – delibera n. 9/2008/P – (per le motivazioni espresse nel voto della Commissione 1042), il comune di Milano in data 12 marzo 2009 ha ripresentato i relativi nuovi progetti.
  Il nuovo progetto preliminare del prolungamento della M2 prevedeva un costo pari a 476,66 M€ – di cui 280 M€ a carico dello Stato e 190,66 a carico degli enti locali, mentre, per la linea M3, prevedeva un costo ridotto da 800 M€ a 749,99 M€ (di cui 449,99 M€ a carico dello Stato e 300 M€ a carico degli enti locali).
  Successivamente, l'articolazione dei finanziamenti è stata rimodulata al Tavolo istituzionale per il Governo complessivo per gli interventi regionali e sovraregionali (c.d. «Tavolo Lombardia» – EXPO 2015) del 25 maggio 2009, e risulta pari a 316 milioni di euro a carico dello Stato e a 211 milioni di euro a carico degli enti locali, per il prolungamento della M2, e a 473 milioni di euro a carico dello Stato e 316 milioni di euro a carico degli enti locali per il prolungamento della M3.
  Nella seduta del 13 maggio 2010 il CIPE ha quindi approvato i nuovi progetti preliminari di entrambe le opere, ma la Sezione Centrale della Corte dei conti, nell'adunanza del 9 dicembre 2010, con delibere del 29 dicembre 2010, ha ricusato nuovamente il visto alle delibere CIPE, per la mancanza della copertura finanziaria dell'intera realizzazione delle opere.
  Successivamente a tale data non risulta siano stati presentati da parte del soggetto aggiudicatore ulteriori progetti aggiornati delle opere, né dal punto di vista tecnico né tantomeno dal punto di vista economico-finanziario.
  Conseguentemente, solo quando saranno sviluppati i nuovi elaborati progettuali con i relativi nuovi quadri economici aggiornati si potranno valutare eventuali finanziamenti.
  Per quanto concerne, invece, la tangenziale esterna est di Milano-TEEM, informo che il progetto definitivo è stato approvato dal CIPE con Delibera n. 51/2011.
  Al riguardo, la Società Concessioni autostradali lombarde (CAL) ha assicurato che i relativi lavori sono in corso di realizzazione secondo le tempistiche coerenti con Expo 2015.
  Peraltro, con riferimento agli impegni assunti nell'ambito dell’«Accordo di Programma per le realizzazione della Tangenziale Est Esterna di Milano e il potenziamento del sistema della mobilità dell'est milanese e del nord lodigiano», sottoscritto in data 5 novembre 2007, la medesima CAL ha comunicato di aver provveduto, come previsto dall'articolo 25, a inserire nel Piano Economico Finanziario della Convenzione Unica di concessione un accantonamento annuo di 2.000.000 di euro da parte del futuro Pag. 88concessionario della Tangenziale Est Esterna di Milano, da utilizzarsi per gli interventi (tipologia C) di cui agli articoli 7 e 8, nonché come contributo per la realizzazione delle linee metropolitane di cui all'articolo 9.
  Assicuro che il Governo seguirà con la massima attenzione l’iter procedurale delle opere in esame che, senza dubbio, sono da considerarsi infrastrutture fondamentali per il territorio lombardo, oltre che volano di sviluppo economico.