CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 12 giugno 2013
36.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Lavoro pubblico e privato (XI)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

5-00143 Bellanova: Visite d'ufficio per le assenze per malattia dei lavoratori del settore privato.

TESTO DELLA RISPOSTA

  La questione sollecitata dall'Onorevole Bellanova, mi sembra importante premettere, è all'attenzione del Ministero del lavoro che ha chiesto all'INPS elementi informativi utili ad una chiara trattazione degli effetti concreti di una riduzione del numero di visite fiscali e dei conseguenti effetti sul personale medico a ciò dedicato.
  Al riguardo, l'INPS, che ha reso noto di aver già illustrato la propria posizione ai rappresentanti delle associazioni dei medici in occasione di uno specifico incontro, ha ribadito di aver previsto, per l'anno in corso, una riduzione delle visite fiscali disposte d'ufficio anche a seguito delle recenti disposizioni normative che hanno imposto rilevanti tagli alle spese di funzionamento degli enti pubblici di assistenza e di previdenza.
  L'INPS ha precisato inoltre, dato che appare rilevante, che nel corso del 2012, su un totale poco superiore ad 1,2 milioni di visite mediche di controllo, circa 917.000 sono state disposte d'ufficio (per una spesa complessiva pari a circa 50 milioni di euro) e che, all'esito di tali visite, è stato possibile pervenire ad una riduzione della prognosi solo in 83.000 casi, quindi solo nel 10 per cento dei casi circa.
  Alla luce di ciò, l'Istituto ha provveduto ad una più attenta selezione dei casi da monitorare al fine di pervenire ad un aumento della percentuale dei risultati di riduzione di prognosi, pur in presenza di una sensibile diminuzione del numero di visite mediche eseguite d'ufficio.
  La decisione dell'Inps è stata dettata dall'esigenza di una sempre maggiore efficienza e efficacia dell'azione amministrativa attraverso la razionalizzazione e l'integrazione del flusso inerente alla prestazione previdenziale della malattia, cui l'INPS ha potuto fare fronte anche mediante l'utilizzo di strumenti tecnologici, quali:
   un sistema di Data Mining, attraverso il quale la scelta dei soggetti da sottoporre a visita di controllo viene guidata da un «sistema informatico esperto» che garantisce oggettività, conservazione e riproducibilità delle azioni effettuate. Infatti, attraverso la costante elaborazione di tutti i certificati acquisiti e storicizzati, presenti nei data base centrali, l'Istituto è in grado di individuare tutti quelli in costanza di prognosi. In tal senso il modello di analisi delle certificazioni di malattia è basato su una tecnica statistica di analisi la quale permette di segnalare i certificati più «a rischio» in termini di adeguatezza della prognosi, sulla base di un indicatore di probabilità;
   il ricorso alle cosiddette valigette informatiche di cui sono dotati i medici di controllo, per la redazione – presso il domicilio del lavoratore – del verbale informatico che viene trasmesso, in tempo reale, ai sistemi informatici dell'Istituto. In tal modo, l'esito della visita risulta immediatamente disponibile per le attività di competenza dell'INPS e reso contestualmente accessibile;
   una nuova procedura, ancora in fase di rilascio, per l'ottimizzazione dell'assegnazione delle visite ai medici di lista.

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  L'INPS ha anche valutato il rischio di un possibile incremento della spesa per indennità di malattia in conseguenza del mancato effetto deterrente che la non effettuazione delle visite mediche di controllo può comportare nel lungo periodo nei confronti dei lavoratori. Proprio in considerazione di ciò, l'Istituto ha previsto che la riduzione delle visite rivesta carattere temporaneo e che sia soggetta – con il supporto delle procedure informatiche e dei flussi comunicativi telematici esistenti – ad un attento monitoraggio attraverso il quale potranno essere rilevate eventuali anomalie circa l'andamento della spesa per la gestione delle visite mediche in oggetto.
  Con riferimento all'attività dei medici di lista, cui ricadono gli effetti della prevista riduzione, l'INPS ha intanto evidenziato la natura libero-professionale del rapporto di collaborazione che gli stessi hanno con l'Istituto (ai sensi dell'articolo 1 del decreto ministeriale 18 aprile 1996) che ha una piena autonomia nella determinazione del numero di controlli che intende disporre d'ufficio.
  In conclusione, vorrei riprendere quanto ho già fatto presente all'inizio della presente discussione, ribadendo che il Ministero che rappresento ha attenzione per la presente vicenda e ha già attivato un confronto con l'Inps volto a cercare soluzioni che possano andare nella direzione di una continuità lavorativa dei medici di che trattasi e della costituzione di un polo unico delle visite fiscali da gestire con il diretto coinvolgimento delle Amministrazioni, sotto diversi profili, interessate.

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ALLEGATO 2

5-00153 Rondini: Chiusura della sede INPS di Melegnano.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Con riferimento all'interrogazione parlamentare in esame, concernente la chiusura della agenzia Inps di Melegnano (MI), sulla base delle informazioni acquisite presso l'Istituto, si rappresenta quanto segue.
  Gli assetti territoriali dell'INPS, nell'attuale contesto socio-economico, sono definiti con l'obiettivo di ponderare, con il dovuto equilibrio, la garanzia della prossimità all'utenza con la garanzia dell'economicità e dell'efficacia della gestione dell'istituto.
  Il Regolamento di Organizzazione dell'Istituto, a tal proposito, prevede la possibilità di modulare le dimensioni organizzative delle strutture periferiche in relazione alle nuove e diversificate esigenze del territorio di riferimento, assicurando comunque il miglior equilibrio tra le istanze dei cittadini ed i principi di efficienza, efficacia ed economicità dell'azione amministrativa.
  Per quanto concerne il caso specifico dell'agenzia di Melegnano, l'istituto ha fatto sapere che, dopo aver analizzato l'assetto territoriale dei servizi e dopo aver valutato le esigenze dell'utenza di riferimento, ha proposto la chiusura e la trasformazione dell'agenzia in parola in «Punto INPS» con il conseguente assorbimento, da parte dell'agenzia complessa di Milano-Corvetto, del bacino di utenza appartenente all'agenzia in questione. È stato proposto, inoltre, il trasferimento delle unità lavorative occupate a Melegnano presso la citata sede di Milano Corvetto.
  L'Inps ha precisato che su tale questione il competente Comitato provinciale ha espresso unanime parere favorevole.
  Faccio presente che il 13 marzo scorso l'Inps ha adottato, per motivi di sicurezza igienico ambientale, il provvedimento di chiusura dell'agenzia territoriale di Melegnano, tale struttura necessitava, infatti, di massicci interventi di bonifica. L'istituto ha disposto, inoltre, il contestuale ed immediato trasferimento del personale e delle attività presso l'Agenzia complessa di Milano Corvetto.
  Faccio presente, inoltre, che l'Inps manterrà immutato il presidio dei servizi sul territorio senza comprometterne la qualità in termini di funzionalità, accessibilità e prossimità all'utenza. Sarà garantita, infatti, l'apertura al pubblico del predetto Punto INPS dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 12 ed il martedì ed il giovedì anche dalle ore 14.30 alle ore 16. In tale fascia pomeridiana sarà assicurata inoltre l'attività di consulenza su appuntamento.
  Tale servizio verrà reso all'utenza utilizzando tre unità lavorative – scelte a rotazione fra il personale proveniente dalla ex agenzia di Melegnano – e usufruendo di idonei locali messi a disposizione dal comune di Melegnano.