CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 12 giugno 2013
36.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Attività produttive, commercio e turismo (X)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

DL 54/2013: Interventi urgenti in tema di sospensione dell'imposta municipale propria, di rifinanziamento di ammortizzatori sociali in deroga, di proroga in materia di lavoro a tempo determinato presso le pubbliche amministrazioni e di eliminazione degli stipendi dei parlamentari membri del Governo. C. 1012 Governo.

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

  La X Commissione,
   esaminato il testo del disegno di legge di conversione in legge del decreto-legge 21 maggio 2013, n. 54, recante interventi urgenti in tema di sospensione dell'imposta municipale propria, di rifinanziamento di ammortizzatori sociali in deroga, di proroga in materia di lavoro a tempo determinato presso le pubbliche amministrazioni e di eliminazione degli stipendi dei parlamentari membri del Governo (C. 1012 Governo);
   considerato che:
    elaborazioni e stime rese note dalle associazioni imprenditoriali stimano, per il 2012, tra gli 8 ed i 9 miliardi di euro il gettito IMU a carico degli immobili strumentali per l'esercizio dell'attività d'impresa e, conseguentemente, in oltre 4 miliardi di euro il gettito aggiuntivo rispetto all'ICI;
    la misura del suddetto gettito è il risultato dell'effetto combinato della maggiore aliquota base IMU (0,76 per cento) rispetto all'aliquota media ICI (0,64 per cento) e della rivalutazione dei moltiplicatori catastali (ad esempio, da 34 a 55 per negozi e botteghe, da 50 a 80 per uffici e studi privati, da 100 a 140 per laboratori artigianali, da 50 a 65 per capannoni industriali ed alberghi);
    come segnalato dalla COPAFF (Commissione Tecnica Paritetica per il Federalismo Fiscale), l'acconto di giugno a carico delle imprese risulterà più gravoso di quello dello scorso anno per l'aumento ulteriore del moltiplicatore relativo al gruppo catastale D (da 60 a 65) e per la determinazione della prima rata non più ad aliquota standard, ma sulla base di aliquote e detrazioni vigenti nei dodici mesi dell'anno precedente, lasso di tempo in cui il 50 per cento dei comuni ha aumentato l'aliquota, il 45,8 per cento non l'ha variata e meno del 2 per cento ha proceduto a riduzioni;
    il Governo, con il decreto in esame, ha opportunamente finalizzato la sospensione del versamento della rata di giugno dell'IMU relativa alla più gran parte delle abitazioni principali alla riforma della disciplina dell'imposizione fiscale sul patrimonio immobiliare, inclusa la disciplina della TARES, che dovrà intervenire entro il prossimo 31 agosto e nel rispetto degli obiettivi programmatici di finanza pubblica;
    il Governo ha altresì indicato tra i principi della suddetta riforma la riconsiderazione della potestà impositiva a livello statale e locale e la deducibilità, ai fini della determinazione del reddito d'impresa, dell'IMU relativa agli immobili utilizzati per attività produttive;
    tale deducibilità risulta del tutto coerente con la natura di fattori della produzione dei suddetti immobili e con il conseguente inquadramento della tassazione a loro carico nella categoria dei costi inerenti alla produzione;Pag. 98
    va altresì ricordato che, nel passaggio dall'ICI all'IMU, gli immobili produttivi, ad eccezione di quelli produttivi di reddito fondiario non dati in locazione, non hanno beneficiato, a differenza di quanto accaduto per le altre categorie di immobili, dell'esclusione dalla tassazione ai fini delle imposte sui redditi (IRPEF e relative addizionali);
    va sottolineato tuttavia che la deducibilità ai fini della determinazione del reddito d'impresa andrebbe estesa all'IRAP per consentire un alleggerimento del gravame anche nei confronti di aziende incapienti, perché non in utile;
    la COPAFF, anche sulla scorta di tale argomento, ha sottolineato la necessità di intervenire in favore degli immobili strumentali delle imprese, «usciti penalizzati dalla riforma IMU», non per via di deducibilità, ma «attraverso un intervento diretto di sgravio sui parametri dell'IMU (aliquote e moltiplicatori dei valori catastali)»;
    al riguardo, va altresì ricordato che l'impianto normativo del primo schema di decreto legislativo sul «federalismo fiscale municipale» prevedeva, per gli immobili strumentali delle imprese, il dimezzamento obbligatorio dell'aliquota base IMU;
    ritenuto altresì necessario affrontare questioni quali l'IMU gravante sugli immobili invenduti delle imprese edili;
    evidenziato che per il necessario rifinanziamento della CIGD, la copertura attinge anche al Fondo per il finanziamento degli sgravi contributivi finalizzati all'incentivazione della contrattazione di secondo livello ed alle risorse di pertinenza dei Fondi Paritetici Interprofessionali nazionali per la formazione continua;
  delibera di esprimere

PARERE FAVOREVOLE

  con le seguenti condizioni:
   a) provvedano le Commissioni di merito a valutare l'integrazione delle previsioni del Governo in materia di principi di riforma dell'imposizione fiscale sugli immobili strumentali all'esercizio dell'attività d'impresa:
    1. estendendo anche all'IRAP la deducibilità IMU;
    2. segnalando anche la possibilità di un intervento diretto di sgravio sui parametri IMU (aliquote e valori catastali);
    3. esplicitamente richiamando, tra gli ambiti di riforma, la disciplina in materia di immobili invenduti delle imprese edili;
   b) provvedano altresì le Commissioni di merito a prevedere la sospensione dell'aumento ulteriore del moltiplicatore per il gruppo catastale D (da 60 a 65) fino alla definizione della riforma complessiva dell'imposizione fiscale sugli immobili;

  e con la seguente osservazione:
   valutino le Commissioni di merito se il ricorso, ai fini della copertura del rifinanziamento della CGID, al fondo per la decontribuzione del salario di secondo livello non pregiudichi gli interventi previsti a legislazione vigente e se il ricorso alle risorse destinate alla formazione continua, derivanti dalla contribuzione versata dalle imprese, non infici l'operatività dei Fondi interprofessionali.

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ALLEGATO 2

DL 54/2013: Interventi urgenti in tema di sospensione dell'imposta municipale propria, di rifinanziamento di ammortizzatori sociali in deroga, di proroga in materia di lavoro a tempo determinato presso le pubbliche amministrazioni e di eliminazione degli stipendi dei parlamentari membri del Governo. C. 1012 Governo.

PROPOSTA ALTERNATIVA DI PARERE DEL GRUPPO M5S

  La X Commissione,
   esaminato il testo del disegno di legge di conversione in legge del decreto-legge 21 maggio 2013, n. 54, recante interventi urgenti in tema di sospensione dell'imposta municipale propria, di rifinanziamento di ammortizzatori sociali in deroga, di proroga in materia di lavoro a tempo determinato presso le pubbliche amministrazioni e di eliminazione degli stipendi dei parlamentari membri del Governo (C. 1012 Governo);
   considerato che:
    i gravi effetti negativi dell'IMU sul patrimonio immobiliare evidenziano il suo particolare aggravio impositivo sui settori dei servizi e della produzione che non hanno beneficiato, in alcun modo, di qualche attenuazione dell'imposta, né in fase di determinazione della base imponibile da parte dello Stato, né in fase di determinazione delle aliquote da parte dei Comuni;
    l'IMU va, dunque, modificata perché, in una fase in cui la crisi sembra non finire mai e con una pressione fiscale già a livelli record, continuare a gravare in maniera così consistente le imprese, soprattutto quelle del terziario di mercato e dell'artigianato, non solo si penalizzano le loro potenzialità di crescita, ma si mette a rischio la loro stessa sopravvivenza;
    è evidente la necessità di escludere o agevolare dall'imposizione tutti gli immobili strumentali all'attività d'impresa, in quanto si tratta di beni che non rappresentano una forma di accumulo di patrimonio, o quantomeno di attenuare, nell'immediato, l'impatto dell'IMU su tali immobili dimezzando l'aliquota o prevedendo la detraibilità o la deducibilità di tale imposta dal reddito d'impresa determinato ai fini delle imposte sui redditi (Irpef/Ires) e dell'Irap. In quest'ultimo caso l'IMU dovrebbe essere inquadrata e modulata quale imposta sui servizi locali (la cosiddetta «service tax») e non come mera imposta sul patrimonio, rappresentando così un costo inerente all'attività economica svolta. Una soluzione che rientrerebbe, peraltro, in quel processo di semplificazione impositiva ed amministrativa indispensabile per sostenere lo sviluppo delle imprese e dell'economia reale;
    nell'ambito di una riforma complessiva dell'imposizione sul patrimonio immobiliare, inoltre, non si può prescindere dalla riforma del catasto, riprendendo i principi contenuti nel disegno di legge delega di riforma fiscale, naturalmente senza ulteriori aggravi per i contribuenti sulla tassazione immobiliare;
    il Governo, con il decreto in esame, ha finalizzato la sospensione del versamento della rata di giugno dell'IMU relativa alla più gran parte delle abitazioni principali alla riforma della disciplina dell'imposizione fiscale sul patrimonio immobiliare, inclusa la disciplina della TARES, Pag. 100che dovrà intervenire entro il prossimo 31 agosto e nel rispetto degli obiettivi programmatici di finanza pubblica;
    si rileva su la sospensione unità immobiliari di cooperative edilizie a proprietà indivisa sarebbe opportuno intervenire in occasione della legge delega fiscale in discussione ora in commissione finanze sulle aliquote IMU che hanno avuto un forte aumento;
    sulla CIGD in attesa che il Governo si esprima sulle coperture finanziare dopo le osservazioni negative del servizio bilancio della Camera. L'auspicio è anche di un intervento normativo che preveda procedure semplificate, agevolazioni fiscali e agevolazioni per l'accesso al credito a favore dei cassintegrati che intendano avviare un impresa;
  delibera di esprimere

PARERE FAVOREVOLE

  con le seguenti condizioni:
   a) provvedano le Commissioni di merito a valutare l'integrazione delle previsioni del Governo in materia di principi di riforma dell'imposizione fiscale sugli immobili strumentali all'esercizio dell'attività d'impresa:
    1. estendendo anche all'IRAP la deducibilità IMU se quest'ultima viene inquadrata e formulata in imposta di servizi in caso contrario prevedere una detrazione;
    2. segnalando anche la possibilità di un intervento diretto di sgravio sui parametri IMU (aliquote e valori catastali) in particolare per le attività artigianali;
   b) provvedano altresì le Commissioni di merito a prevedere la sospensione dell'aumento ulteriore del moltiplicatore per il gruppo catastale D, (da 60 a 65) ad eccezione della categoria catastale D/5, fino alla definizione della riforma complessiva dell'imposizione fiscale sugli immobili;

  e con la seguenti osservazioni:
    1. valutino le Commissioni di merito se il ricorso, ai fini della copertura del rifinanziamento della CGID, al fondo per la decontribuzione del salario di secondo livello non pregiudichi interventi previsti a legislazione corrente e se il ricorso alle risorse destinate alla formazione continua, derivanti dalla contribuzione versata dalle imprese, non infici l'operatività dei Fondi interprofessionali;
    2. valutino le Commissioni di merito anche un intervento normativo al fine di prevedere procedure semplificate, agevolazioni fiscali e agevolazioni per l'accesso al credito a favore dei cassintegrati che intendano avviare un impresa.