CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 6 giugno 2013
34.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Bilancio, tesoro e programmazione (V)
ALLEGATO

ALLEGATO

5-00260 Marchi ed altri: Difficoltà di applicazione del patto di stabilità interno agli enti locali che gestiscono funzioni e servizi in maniera associata.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Con la nota in riferimento, codesto Ufficio legislativo ha chiesto di conoscere gli elementi di competenza utili per la risposta ai quesiti posti dall'onorevole Maino Marchi, inoltrati con l'interrogazione in oggetto.
  In particolare gli interroganti hanno rappresentato che l'attuale meccanismo di calcolo dell'obiettivo del patto di stabilità interno – basandosi sulla spesa corrente registrata nei conti consuntivi senza alcuna esclusione – penalizza gli enti locali che gestiscono funzioni e servizi in forma associata data l'impossibilità per l'ente capofila della gestione medesima di escludere la quota di spesa gestita per conto degli altri enti locali. Tale meccanismo, sottolineano gli onorevoli interroganti, ha determinato in molti casi il mancato rispetto del patto di stabilità interno con tutte le conseguenti penalizzazioni in termini finanziari che lo sforamento dell'obiettivo reca con sé.
  Pertanto, gli onorevoli interroganti chiedono di sapere se il Governo intenda intervenire attraverso iniziative di carattere normativo al fine di superare la penalizzazione descritta subita dai suddetti enti locali, in particolare, prevedendo l'esclusione dalle spese correnti dell'ente capofila delle spese effettuate per conto di altri comuni.
  Al riguardo, nel condividere le finalità sottese alla richiesta in esame, si fa presente che l'eventuale accoglimento della stessa necessita di un apposito intervento legislativo la cui adozione, ferme restando le valutazioni politiche, è subordinata al rinvenimento di idonea compensazione finanziaria dei conseguenti effetti negativi in termini di indebitamento netto che tra l'altro, allo stato, non possono essere quantificati atteso che questo Dipartimento non dispone di elementi analitici in ordine alle gestioni associate in esame.
  Ferme restando le predette difficoltà di quantificazione, una possibile modalità di compensazione degli oneri che la richiesta determina potrebbe essere rinvenuta, sempre in via legislativa, operando un corrispondente peggioramento degli obiettivi dei restanti enti locali e, in particolare, di quelli per conto dei quali l'ente capofila effettua le spese.