CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 8 maggio 2013
17.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

Decreto-legge 35/2013 Disposizioni urgenti per il pagamento dei debiti scaduti della pubblica amministrazione, per il riequilibrio finanziario degli enti territoriali, nonché in materia di versamento di tributi degli enti locali. C. 676 Governo.

PROPOSTA DI PARERE DEL RELATORE

  La VIII Commissione,
   esaminato, per le parti di competenza, il disegno di legge C. 676 Governo «Conversione in legge del decreto-legge 8 aprile 2013, n. 35, recante «Disposizioni urgenti per il pagamento dei debiti scaduti della pubblica amministrazione, per il riequilibrio finanziario degli enti territoriali, nonché in materia di versamento di tributi degli enti locali»;
   richiamato l'ampio e proficuo lavoro istruttorio svolto dalla Commissione speciale per l'esame di atti del Governo anche attraverso lo svolgimento di un articolato ciclo di audizioni che ha coinvolto tutti soggetti pubblici e privati interessati;
   considerate, anzitutto, le disposizioni di cui ai commi 2 e 3 dell'articolo 10, con cui si è cercato di dare una prima risposta alle notevoli difficoltà applicative del nuovo tributo in tema di gestione dei rifiuti (TARES) introdotto dal decreto-legge n. 201 del 2011;
   richiamate, in tal senso, le osservazioni formulate nel corso del dibattito presso la Commissione speciale e le proposte migliorative del testo – largamente condivise dai gruppi di maggioranza e di opposizione – dirette a scongiurare ingiustificati aumenti a carico delle famiglie e delle imprese, a snellire il processo di pagamento dei previgenti tributi (TIA e TARSU) in materia di gestione dei rifiuti e a differire l'entrata in vigore a regime del nuovo tributo (TARES);
   sottolineata, in particolare, la necessità che l'applicazione del nuovo tributo, sostanzialmente basato sulla superficie degli immobili, non finisca per penalizzare quei comuni virtuosi che, in ampie zone del Paese, in applicazione del metodo della cosiddetta «tariffazione puntuale», hanno saputo raggiungere eccellenti risultati sia in termini di economicità dei costi di gestione del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti sia in termini di conseguimento degli obiettivi di raccolta differenziata dei rifiuti;
   considerato, inoltre, che il decreto-legge, definendo un piano per il pagamento di una parte importante dei debiti scaduti della pubblica amministrazione, rappresenta un primo segnale positivo per sciogliere uno dei nodi principali che oggi ostacolano gli investimenti e la crescita delle aziende del Paese;
   ritenuto, in particolare, che il problema dei ritardati pagamenti della pubblica amministrazione ha assunto dimensioni del tutto inaccettabili nel settore delle costruzioni, dove il dato impressionante di 19 miliardi di euro di debiti scaduti si somma ai pesantissimi effetti di una crisi economico-finanziaria (meno 30 per cento degli investimenti negli ultimi sei anni e meno 360.000 posti di lavoro,Pag. 73
  esprime

PARERE FAVOREVOLE

  con le seguenti osservazioni:
   a) valuti la Commissione di merito l'opportunità di apportare al testo del provvedimento modifiche dirette a: scongiurare ingiustificati aumenti tributari a carico delle famiglie e delle imprese; snellire il processo di pagamento dei previgenti tributi in materia di gestione dei rifiuti (TIA e TARSU); differire l'entrata in vigore a regime del nuovo tributo (TARES); salvaguardare la posizione di quei comuni virtuosi che, in applicazione del metodo della cosiddetta «tariffazione puntuale», hanno raggiunto in questi anni eccellenti risultati sia in termini di economicità dei costi di gestione del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti sia in termini di conseguimento degli obiettivi di raccolta differenziata dei rifiuti;
   b) valuti la Commissione di merito l'opportunità di apportare al testo del provvedimento tutte quelle modifiche capaci di: snellire ulteriormente le procedure amministrative e di garantire meccanismi chiari, semplici e veloci che restituiscano alle imprese, a partire da quelle del settore delle costruzioni, la certezza di recuperare i crediti accumulati nei confronti delle amministrazioni; aumentare le somme destinate al pagamento dei debiti scaduti per spese in conto capitale; modificare le regole del Patto di stabilità interno consentendo, quantomeno, agli enti locali virtuosi che hanno risorse di cassa disponibili di onorare gli impegni assunti nei confronti delle imprese; introdurre specifici meccanismi di compensazione fra versamento degli oneri contributivi da parte delle imprese e riscossione dei crediti dalle stesse vantati nei confronti della pubblica amministrazione, ai fini del rilascio del documento unico di regolarità contributiva (DURC).

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ALLEGATO 2

Decreto-legge 35/2013 Disposizioni urgenti per il pagamento dei debiti scaduti della pubblica amministrazione, per il riequilibrio finanziario degli enti territoriali, nonché in materia di versamento di tributi degli enti locali. C. 676 Governo.

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

  La VIII Commissione,
   esaminato, per le parti di competenza, il disegno di legge C. 676 Governo «Conversione in legge del decreto-legge 8 aprile 2013 n. 35 recante disposizioni urgenti per il pagamento dei debiti scaduti della pubblica amministrazione, per il riequilibrio finanziario degli enti territoriali, nonché in materia di versamento di tributi degli enti locali»;
   richiamato l'ampio e proficuo lavoro istruttorio svolto dalla Commissione speciale per l'esame di atti del Governo anche attraverso lo svolgimento di un articolato ciclo di audizioni che ha coinvolto tutti soggetti pubblici e privati interessati;
   considerate, anzitutto, le disposizioni di cui ai commi 2 e 3 dell'articolo 10, con cui si è cercato di dare una prima risposta alle notevoli difficoltà applicative del nuovo tributo in tema di gestione dei rifiuti (TARES) introdotto dal decreto-legge n. 201 del 2011;
   richiamate, in tal senso, le osservazioni formulate nel corso del dibattito presso la Commissione speciale e le proposte migliorative del testo – largamente condivise dai gruppi di maggioranza e di opposizione – dirette a scongiurare ingiustificati aumenti a carico delle famiglie e delle imprese, a snellire il processo di pagamento dei previgenti tributi (TIA e TARSU) in materia di gestione dei rifiuti e a differire l'entrata in vigore a regime del nuovo tributo (TARES);
   sottolineata, in particolare, la necessità che l'applicazione del nuovo tributo, sostanzialmente basato sulla superficie degli immobili, non finisca per penalizzare quei comuni virtuosi che, in applicazione del metodo della cosiddetta «tariffazione puntuale», hanno saputo raggiungere eccellenti risultati sia in termini di economicità dei costi di gestione del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti sia in termini di conseguimento degli obiettivi di raccolta differenziata dei rifiuti;
   considerato, inoltre, che il decreto-legge, definendo un piano per il pagamento di una parte importante dei debiti scaduti della pubblica amministrazione, rappresenta un primo segnale positivo per sciogliere uno dei nodi principali che oggi ostacolano gli investimenti e la crescita delle aziende del Paese;
   ritenuto, in particolare, che il problema dei ritardati pagamenti della pubblica amministrazione ha assunto dimensioni del tutto inaccettabili nel settore delle costruzioni, dove il dato impressionante di 19 miliardi di euro di debiti scaduti si somma ai pesantissimi effetti di una crisi economico-finanziaria (meno 30 per cento degli investimenti negli ultimi sei anni e meno 360.000 posti di lavoro,Pag. 75
  esprime

PARERE FAVOREVOLE

  con la seguente condizione:
   differire, almeno al 2014, l'entrata in vigore a regime del nuovo tributo (TARES) procedendo, prima della sua applicazione, alla revisione della disciplina normativa di cui al decreto del Presidente della Repubblica n. 158/1999 in ordine ai criteri di calcolo del nuovo tributo sui rifiuti fondato sul rispetto del principio «chi più inquina, più paga» e sul metodo della «tariffazione puntuale» a tutela dei comuni virtuosi che hanno raggiunto eccellenti risultati sia in termini di economicità dei costi di gestione del servizio sia in termini di conseguimento degli obiettivi di raccolta differenziata dei rifiuti, nonché a salvaguardia e a sostegno della filiera industriale del riciclo;
  e con le seguenti osservazioni:
   a) valuti la Commissione di merito l'opportunità di apportare al testo del provvedimento modifiche dirette a eliminare ingiustificati aumenti tributari a carico delle famiglie e delle imprese dovuti al fatto che il nuovo tributo esige la copertura integrale dei costi di esercizio del servizio;
   b) valuti la Commissione di merito l'opportunità di snellire il processo di pagamento dei previgenti tributi in materia di gestione dei rifiuti (TIA e TARSU);
   c) valuti la Commissione di merito l'opportunità di collegare l'applicazione della quota del nuovo tributo legata ai servizi indivisibili, ad un'effettiva revisione del sistema catastale che tenga conto della reale situazione del patrimonio immobiliare;
   d) valuti la Commissione di merito l'opportunità di apportare al testo del provvedimento tutte quelle modifiche capaci di snellire ulteriormente le procedure amministrative e di garantire meccanismi chiari, semplici e veloci che restituiscano alle imprese, a partire da quelle del settore delle costruzioni, la certezza di recuperare i crediti accumulati nei confronti delle amministrazioni;
   e) valuti la Commissione di merito l'opportunità di prevedere che le somme destinate al pagamento dei debiti scaduti siano destinate anche a spese in conto capitale;
   f) valuti la Commissione di merito l'opportunità di modificare le regole del Patto di stabilità interno consentendo, quantomeno, agli enti locali virtuosi che hanno risorse di cassa disponibili di impiegarle per interventi di messa in sicurezza del territorio e del patrimonio edilizio scolastico, nonché di fruire dei mutui già erogati, ma allo stato non utilizzabili, per progetti di investimento;
   g) valuti la Commissione di merito l'opportunità di introdurre specifici meccanismi di compensazione fra versamento degli oneri contributivi da parte delle imprese e riscossione dei crediti dalle stesse vantati nei confronti della pubblica amministrazione, ai fini del rilascio del documento unico di regolarità contributiva (DURC) ovvero al fine di scongiurare l'avvio di procedure fallimentari.