Camera dei deputati

Vai al contenuto

Sezione di navigazione

Menu di ausilio alla navigazione

MENU DI NAVIGAZIONE PRINCIPALE

Vai al contenuto

Resoconto dell'Assemblea

Vai all'elenco delle sedute

XVII LEGISLATURA


Resoconto stenografico dell'Assemblea

Seduta n. 799 di giovedì 18 maggio 2017

PRESIDENZA DELLA VICEPRESIDENTE MARINA SERENI

La seduta comincia alle 9,30.

PRESIDENTE. La seduta è aperta.

Invito il deputato segretario a dare lettura del processo verbale della seduta precedente.

ROBERTO CAPELLI, Segretario, legge il processo verbale della seduta di ieri.

PRESIDENTE. Se non vi sono osservazioni, il processo verbale si intende approvato.

  (È approvato).

Missioni.

PRESIDENTE. Comunico che, ai sensi dell'articolo 46, comma 2, del Regolamento, i deputati Amoddio, Matteo Bragantini, Bratti, Bueno, Caparini, Dambruoso, Dellai, Di Gioia, Fontanelli, Giorgis, Kronbichler, Locatelli, Losacco, Marcon, Molea, Nicoletti, Rampelli, Ravetto, Realacci, Rigoni, Sanga, Sani, Schullian, Tabacci, Valeria Valente e Velo sono in missione a decorrere dalla seduta odierna.

I deputati in missione sono complessivamente centosedici, come risulta dall'elenco depositato presso la Presidenza e che sarà pubblicato nell'allegato A al resoconto della seduta odierna (Ulteriori comunicazioni all'Assemblea saranno pubblicate nell'allegato A al resoconto della seduta odierna).

Preavviso di votazioni elettroniche (ore 9,34).

PRESIDENTE. Poiché nel corso della seduta potranno aver luogo votazioni mediante procedimento elettronico, decorrono da questo momento i termini di preavviso di cinque e venti minuti previsti dall'articolo 49, comma 5, del Regolamento.

Sospendo pertanto la seduta, che riprenderà alle ore 10.

La seduta, sospesa alle 9,35, è ripresa alle 10.

Seguito della discussione della proposta di legge: S. 119-1004-1034-1931-2012 - D'iniziativa dei senatori: D'Alì; De Petris; Caleo; Panizza ed altri; Simeoni ed altri: Modifiche alla legge 6 dicembre 1991 n. 394 e ulteriori disposizioni in materia di aree protette (Approvata in un testo unificato dal Senato) (A.C. 4144-A); e delle abbinate proposte di legge: Terzoni ed altri; Mannino ed altri; Terzoni ed altri; Borghi ed altri (A.C. 1987-2023-2058-3480).

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca il seguito della discussione della proposta di legge, già approvata in un testo unificato dal Senato n. 4144-A: Modifiche alla legge 6 dicembre 1991 n. 394 e ulteriori disposizioni in materia di aree protette; e delle abbinate proposte di legge nn. 1987-2023-2058-3480.

Ricordo che, nella seduta di ieri, sono stati accantonati gli articoli aggiuntivi Venittelli 2.0200 e 2.0201 e Pellegrino 2.04 e sono stati da ultimo respinti gli identici emendamenti Zaratti 4.34, Terzoni 4.83 e Pellegrino 4.200.

Chiedo al relatore, deputato Borghi, come intenda proseguire nell'esame del provvedimento.

ENRICO BORGHI, Relatore. Grazie, signora Presidente. Io proporrei di riprendere l'esame del provvedimento dall'articolo 4, in particolare da dove ieri abbiamo interrotto i nostri lavori.

(Ripresa esame dell'articolo 4 - A.C. 4144-A)

PRESIDENTE. Riprendiamo l'esame dell'articolo 4 e delle proposte emendative ad esso riferite

(Vedi l'allegato A).

ENRICO BORGHI, Relatore. Se lei mi permette, vorrei anche illustrare il senso dell'articolo all'Assemblea.

PRESIDENTE. Mi deve dare i pareri.

ENRICO BORGHI, Relatore. I pareri sono stati resi ieri.

PRESIDENTE. Adesso può fare una dichiarazione di voto sui primi emendamenti, 4.401 De Rosa. Prego.

ENRICO BORGHI, Relatore. Grazie. Intendevo approfondire questo tema in considerazione del fatto che stiamo discutendo attorno alle modalità di individuazione e di selezione del presidente degli enti parco. È un tema importante, sul quale - come ho ricordato anche ieri in sede di discussione - questa proposta di legge innova rispetto all'attuale corpo giuridico della originaria legge n. 394 del 1991, introducendo una serie di elementi qualificanti, che contemporaneamente vanno nella direzione di non ingessare particolarmente il senso della selezione, nella quale vengono garantiti - questo è uno dei temi che nel corso delle audizioni sono emersi - una serie di aspetti connessi con il percorso di concertazione con le realtà territoriali.

In particolare, il mantenimento del meccanismo dell'intesa fra il Ministro competente e il Presidente della regione o delle regioni interessate consente di poter esprimere una selezione di personale politico che vada nella duplice direzione di essere al tempo stesso garante dell'indispensabile ruolo di carattere nazionale, che un ente di questa natura assume, e rispondente anche a quelle esigenze di raccordo, di rappresentatività e di rispetto delle caratteristiche territoriali.

Noi crediamo che sia giusto mantenere l'impianto complessivo così come è scaturito dal lavoro della Commissione, dal lavoro del Comitato dei nove, che su questo punto si è lungamente confrontato, con particolare riguardo al parere favorevole che è stato dato ad un emendamento che vedremo successivamente - l'emendamento del presidente Realacci -, che introduce, all'interno del novero delle caratteristiche del candidato presidente, la qualifica di esperienza in materia ambientale, unitamente alle altre caratteristiche, che sono già state previste dalla norma.

Crediamo che questo sia un elemento che va in qualche misura, anzi eliminerei questa dizione, che va decisamente nella direzione che i proponenti di questo emendamento e di altri emendamenti hanno fatto. Quindi, in qualche misura, facciamo anche appello ai medesimi affinché venga raccolto quell'invito al ritiro che abbiamo formulato, per giungere a questo punto di caduta della sintesi della costruzione di un articolo 4, così come emendato e così come proposto, che determini una corretta configurazione giuridica della figura del presidente, la quale va letta in parallelo rispetto al successivo passaggio che la norma introduce, cioè alla modifica della selezione con la quale viene attribuita la qualifica di direttore all'interno di questo provvedimento. Questo aspetto, signora Presidente, è un altro degli aspetti rilevanti di questa norma. Noi stiamo introducendo una radicale modifica - e mi avvio alla conclusione -, una radicale modifica del sistema di selezione dei direttori, che va nella direzione di premiare la meritocrazia, premiare la professionalità, premiare la possibilità di introdurre nuove generazioni e nuove professionalità nella gestione dei parchi nazionali e regionali. Ci sembra quindi di aver raggiunto un equilibrio tra le due figure apicali che sono chiamate a dover gestire, dover governare i futuri enti parco, e cioè i presidenti e i direttori. In questa direzione va pertanto, signora Presidente, la richiesta d'invito al ritiro dell'emendamento in questione.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole De Rosa. Ne ha facoltà.

MASSIMO FELICE DE ROSA. Come già ribadito ieri, noi crediamo che il presidente del parco debba comunque essere una persona preparata sull'argomento, che debba conoscere le materie ambientali, la biodiversità: insomma, debba conoscere quello che va a gestire; anche perché, come ho sentito dire ieri giustamente dal collega Busto, se non ha conoscenza della materia non può avere una visione di come sviluppare quelle aree, di come gestire quelle aree in modo ottimale per preservarne le caratteristiche. Ricordiamo che i parchi sono uno dei patrimoni che ha l'Italia, e che deve mantenere per tutelare il proprio territorio. Concludo dicendo che secondo noi mettere una persona che non è preparata, magari un banchiere, un politico, alla guida di un parco sarebbe quasi come mettere un banchiere alla guida di Finmeccanica, ex Leonardo, come la volete chiamare. È un po' come mettere Profumo alla guida di Finmeccanica. Cosa che non ha alcun senso, perché se non sa gestire quel tema, quei contenuti, assolutamente non può essere la persona adatta a guidare un'azienda, come non può essere una persona adatta un presidente di parco non preparato a guidare un'area protetta, patrimonio di tutti noi (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Sibilia. Ne ha facoltà.

CARLO SIBILIA. Presidente, semplicemente per rafforzare questo concetto della competenza, che in questo Paese si è perso, e che è evidente che quello che chiediamo noi oggi è di mettere persone competenti a gestire le aree protette, perché altrimenti facciamo la fine…

PRESIDENTE. Colleghi, potete abbassare un po' il tono della voce? C'è un rumore pazzesco. Scusi, onorevole Sibilia, prego.

CARLO SIBILIA. Facciamo la fine che purtroppo stanno facendo tantissimi gioielli di Stato: abbiamo visto per esempio l'Alitalia, Monte dei Paschi andare in mano a persone magari senza scrupoli, e oggi hanno fatto saltare il banco. La stessa cosa purtroppo continua a succedere a causa di personaggi, di ministri che avranno evidentemente il loro tornaconto, e che mettono i banchieri sulle poltrone che sono destinate ad aziende di Stato, gioielli di Stato che fanno aerospazio, difesa, sicurezza; e questo è lo stesso concetto che inseriamo anche in questo emendamento, ed invito ad una votazione favorevole.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole D'Uva. Ne ha facoltà.

FRANCESCO D'UVA. Presidente, l'emendamento 4.401 De Rosa sta cercando, insieme ad altri dei colleghi che sono stati presentati, di creare dei criteri più oggettivi per la nomina dei presidenti dei parchi. Vediamo che infatti il presidente deve avere un alto profilo culturale. L'idea che ci possa essere un presidente nominato così, senza alcun tipo di competenza al riguardo, preoccupa il MoVimento 5 Stelle. Per questo voglio con questo intervento chiedere ai colleghi della maggioranza, e anche delle altre opposizioni, di prendere in considerazione l'idea di votare questo emendamento, che è assolutamente di buonsenso: fa in modo che questi parchi possano avere dei presidenti che siano competenti, e non siano semplicemente nominati da politici, che magari non hanno nemmeno tutto questo interesse della cosa pubblica.

PRESIDENTE. Passiamo ai voti.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 4.401 De Rosa, con il parere contrario della Commissione e del Governo.

  Dichiaro aperta la votazione.

  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.

  La Camera respinge (Vedi votazione n. 1).

Passiamo alla votazione dell'emendamento 4.405 De Rosa.

Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Busto. Ne ha facoltà.

MIRKO BUSTO. Presidente, ieri abbiamo svolto una discussione molto interessante in quest'Aula: devo dire che, da quello che ho sentito, sono ancora più preoccupato. Questo è un Paese dove spesso quello che osserviamo è che la politica, la mala politica, finisce per mettersi con i suoi tentacoli nella gestione di tutti gli affari, delle partecipate, quindi anche eventualmente dei parchi; e quello che rischia di succedere - certo non succederà in tutti i casi, ma purtroppo, stante la situazione italiana, stante la situazione che viene denunciata tutti i giorni anche purtroppo dalla cronaca giudiziaria di questo Paese - quello che noi rischiamo è di avere persone alla presidenza dei parchi, persone che sono sia nominate dalla politica, e sia non hanno una visione, una visione politica supportata da una conoscenza scientifica, da una conoscenza approfondita nel tema che dovrebbe essere proprio, dovrebbe essere funzionale alla gestione di un parco, che sono appunto gli aspetti ambientali, gli aspetti della protezione della biodiversità. Ecco, questo, unito ad una serie di altri punti critici riguardo a come è composto il comitato, alla nomina anche del direttore, oltre che del presidente, crea un quadro preoccupante, perché lascia aperta la possibilità che il parco diventi, da un ente che nella storia italiana ha avuto con la legge n. 394 del 1991 una certa efficacia nella protezione ambientale, un ente invece funzionale al mantenimento di potentati locali e al mantenimento di qualche affare delle categorie professionali. Ora, è chiaro che l'immagine che ne emerge qui è che si vuole fare cassa sui parchi, si vuole cercare di trasformarli in enti che fanno in qualche modo profitto.

Il profitto non è da censurare in generale, per carità, ma il punto è che un parco ha una funzionalità completamente differente che è quella della conservazione, dobbiamo riuscire a separare queste due cose.

Poi un altro un altro aspetto: il presidente si è detto deve avere una capacità di visione. Il presidente di una grande azienda - può essere un ingegnere, piuttosto che un commercialista, piuttosto che anche un dentista - ha un interesse privato, ha interesse a proteggere il profitto dell'azienda stessa. Ma quando abbiamo un interesse collettivo che interessa queste generazioni, e anche le prossime generazioni, noi abbiamo bisogno di una persona che abbia le mani libere, e quindi sia meno compromessa possibile con il potere politico e che abbia una conoscenza tale da comprendere che cosa sta proteggendo. Ed è questo il succo. Noi non possiamo permetterci un dentista - che è un caso possibile con questa legge - o un commercialista alla presidenza di un parco nazionale perché se no cadiamo di nuovo in un assurdo, che è l'assurdo italiano: avere, per esempio, un Ministro dell'Ambiente che fa il commercialista e i risultati di avere un Ministro dell'ambiente che fa il commercialista li vediamo tutti i giorni nei banchi di queste Aule e ne siamo un poco stufi (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato De Rosa. Ne ha facoltà.

MASSIMO FELICE DE ROSA. Andiamo avanti con l'elenco: abbiamo appunto un Ministro che è commercialista. Metteremmo mai un commercialista a fare il Ministro dell'ambiente? Sembra surreale. Oppure abbiamo un banchiere che si occupa di tutt'altro e lo mettiamo alla guida di Finmeccanica, una delle più grandi aziende del Paese. Oppure, voi mettereste mai un dirigente RAI ad Alitalia, ad occuparsi di aerei? Io, no! Abbiamo gente con la terza media in Lombardia che fa il difensore civico, mentre dovrebbe sapere di leggi, di diritti dei cittadini.

Io credo che vi rendete conto anche voi che dobbiamo iniziare a premiare la meritocrazia, la meritocrazia è la base per non far scappare i giovani all'estero, parliamoci chiaro. Se qui continuiamo a premiare quelli che sono amici della politica, i vostri amici e gli interessi locali, invece che l'interesse nazionale, non andiamo da nessuna parte.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Micillo. Ne ha facoltà.

SALVATORE MICILLO. Grazie Presidente. Il discorso è semplice: noi cerchiamo di tutelare una delle maggiori risorse che abbiamo in Italia, i nostri parchi nazionali, mettendo a capo chi capisce di parchi, cosa più semplice di questa non credo che sia possibile spiegarla. Vogliamo che chi sia alla direzione, presidente del parco, abbia competenze specifiche per portare avanti quello che è un nostro grande patrimonio culturale.

Io quando parlo di parchi credo che siano scuole di pensiero perché all'interno ci sono sia la storia, sia la geografia, sia quello che è il nostro tessuto economico a nazionale. Quello che chiediamo in questo nostro emendamento, il 4.405, è che il presidente sia scelto in considerazione dell'alto livello culturale e della specifica competenza in materia di ambiente in particolare di aree protette e tutela della biodiversità

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Daga. Ne ha facoltà.

FEDERICA DAGA. La ringrazio, Presidente. Ieri - sto leggendo lo speech di ieri - sono state dette queste parole: dire che il presidente dell'ente debba essere obbligatoriamente scelto in considerazione dell'alto livello culturale e delle sue specifiche competenze in materia di ambiente, e in particolare di aree protette e tutela della biodiversità, significa limitare il campo all'interno del quale sia possibile operare una scelta. Quindi noi crediamo che sia giusto che la politica si assuma fino in fondo le proprie responsabilità all'interno di una cornice di carattere generale.

Allora la nomina del presidente messa a fianco alla presa di responsabilità da parte della politica per me non ha molto senso. Se la politica si fosse presa veramente le sue responsabilità non ci ritroveremo in una legislatura che in pratica è stata una delle più devastanti per quanto riguarda le materie ambientali. Sono quattro anni che noi vediamo completamente distrutto il territorio, le acque, tutto quello che abbiamo in materia ambientale.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Dell'Orco. Ne ha facoltà.

MICHELE DELL'ORCO. Intanto sono contento di essere tornato in quest'Aula. Una cosa che non capisco è perché questo Governo ha, quasi un po' come il Governo Berlusconi, quest'odio verso l'ambiente. Mi piacerebbe anche sentire il presidente della Commissione ambiente Realacci intervenire per difendere le scelte che prende questo Partito Democratico.

Io leggevo gli appunti dei miei colleghi di ambiente: ci sono due nomine fondamentali per questa aree protette, c'è il presidente che rimarrà di nomina politica, così riuscirete a piazzare ancora una volta un vostro amico (però mi auguro che prima o poi tutti questi amici li finirete, anche se vi faccio i complimenti se avete tutti questi amici), e per la sua designazione non è richiesta nessuna competenza specifica. Stessa cosa per il direttore, figura tecnica fondamentale nella gestione dei parchi a cui non è richiesta nessuna competenza e nessun requisito fondamentale. Ormai voi fate le nomine così: amici degli amici. Lo abbiamo visto in Alitalia con Laghi che non ha nemmeno i requisiti per legge per fare il commissario straordinario (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Grillo. Ne ha facoltà.

GIULIA GRILLO. Io vorrei aggiungere che più che un odio è un cannibalismo che voi avete dimostrato di avere nei confronti dell'ambiente che evidentemente è oggetto delle vostre mire espansionistiche. Ma quello che voglio dire è, mi rivolgo anche al presidente Realacci: ma come si fa a scrivere che il presidente deve avere solo comprovata esperienza nelle istituzioni? Se io ho diretto un ente che si occupa di farmaci mi posso mettere a fare il presidente dell'ente parco? È indecente e vergognoso che proponiate alla comunità, anche qui dentro, anche per una questione di dignità delle persone che siamo qui dentro, una schifezza di questo tipo. È indecente (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle)! Nell'emendamento vi diciamo semplicemente che la persona che deve andare lì deve occuparsi di quello. Ma porca miseria, anche quello che è buon senso con voi è impossibile. È veramente incredibile quello che state facendo all'ambiente in questa legislatura.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Benedetti. Ne ha facoltà.

SILVIA BENEDETTI. Io vorrei chiedere a chi porta avanti questa posizione – ovvero, quella di non richiedere alcun tipo di competenza al presidente - come eventualmente risolverebbe un problema: all'articolo 4, comma 11-quater, il presidente sulla base degli indirizzi del consiglio direttivo attribuisce al direttore gli obiettivi di gestione. Non c'è alcun vincolo al parere tecnico e scientifico nella gestione dei parchi, e laddove in Italia ci sono parchi dove si confonde la gestione faunistica con la caccia all'interno al parco, mi sembra essenziale richiedere almeno che un presidente abbia le competenze di base su cui lavorare per gestire decentemente un parco (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

ERMETE REALACCI, Presidente della VIII Commissione. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

ERMETE REALACCI, Presidente della VIII Commissione. Capisco la polemica politica però forse i colleghi sono stati distratti quando sono stati dati i pareri sugli emendamenti. Seguiranno due emendamenti a mia prima firma, su cui il relatore ha dato un parere favorevole (è possibile che l'Aula li bocci, però insomma lo ritengo improbabile), che introducono sia per la figura del presidente, sia per la figura del direttore, innanzitutto una competenza in campo ambientale. Il primo emendamento, lo dico ai colleghi che hanno parlato, riguarda il presidente, a pagina 7, è l'emendamento 4.206 (versione corretta).

Al tempo stesso voglio dire due cose. Attualmente la legge n. 394, che è staao una legge di successo ma di cui stiamo facendo una manutenzione straordinaria (non stiamo scrivendo una nuova legge), non prevedeva né per il presidente, né per il direttore, competenza in campo ambientale. È chiaro che poi quando si va a nominare il presidente e il direttore queste competenze nel curriculum contano, lo sanno i colleghi che sono chiamati poi a votare queste nomine su proposta del Ministro dell'ambiente assieme alle regioni interessate. Con questa legge le competenze vengono individuate e quindi il criterio è molto più restrittivo.

Queste competenze non possono limitarsi a competenze in campo ambientale, ve lo dico con franchezza, per me sarebbe comodo, competenza in campo ambientale significherebbe tutelare un mondo a cui appartengo. Ma per fare un buon presidente di parco bisogna capire anche quali sono le vocazioni di quel territorio, è un progetto, è un progetto di conservazione e di sviluppo. Servono le competenze in campo ambientale. A mio avviso era un errore che queste competenze non fossero presenti nel testo che ci è arrivato dal Senato, abbiamo corretto questo errore, ma non bastano assolutamente. Servono anche competenze amministrative, competenze politiche, competenze di diritto. Lo stesso vale per i direttori; serve capire di ambiente, ma serve anche essere un buon direttore. Molti dei parchi esistenti hanno enormi residui passivi e questo deriva dal fatto che le regole sono complicate, ma deriva anche dal fatto che ci sono direttori di grande qualità, che difatti vengono in questo testo di legge anche in qualche maniera salvaguardati nei criteri di scelta, ma anche direttori che magari erano bravi in alcuni settori ma non sapevano amministrare: e se tu stai dirigendo un progetto importante per il futuro dei territori delle popolazioni dell'Italia, come quello del parco, devi saper fare bene anche il tuo mestiere. Quindi, vengono reintrodotte al primo punto competenze in campo ambientale ma non sono sufficienti (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato Cominardi. Ne ha facoltà.

CLAUDIO COMINARDI. Grazie, Presidente. Già oggi abbiamo dei problemi rispetto all'opportunità di avere qualche presidente di qualche riserva naturale, come quella delle Torbiere del Sebino sul Lago d'Iseo. Leggo testualmente da un articolo di giornale che quest'area, che ha ovviamente un vincolo paesaggistico, è d'importanza internazionale - vedi la Convenzione di Ramsar - ed è un'area nota perché per anni ai suoi confini era stata autorizzata, dalla provincia di Brescia, una vera e propria linea Maginot di capanni e bunker di caccia anche galleggianti, così come dicono certe associazioni. Quindi, hanno fatto revocare l'autorizzazione di buona parte dei capanni e dei bunker di caccia, come diceva poc'anzi la mia collega. Quindi, un'iniziativa che non deve essere piaciuta molto alla presidente di questo consiglio di gestione della riserva che, guarda caso, è politicizzata, è in quota a Forza Italia, è esponente del mondo venatorio bresciano e ama farsi fotografare con la sua doppietta. Secondo il GIC è infatti per questo che la Soncini non ha voluto rinnovare, per il 2017, la convenzione per la vigilanza volontaria, quindi in difesa della tutela di…

PRESIDENTE. Grazie, onorevole Cominardi.

Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato Giachetti. Ne ha facoltà.

ROBERTO GIACHETTI. Grazie, Presidente. Vorrei dire ai colleghi del MoVimento 5 Stelle che sono molto caldi su questa materia - alla collega Grillo, al collega Cominardi - che io comprendo perfettamente le loro ragioni. Suggerirei però - non dico in streaming, perché questo ormai è annullato - magari di organizzare un incontro con il sindaco di Roma, la sindaca Raggi, e lo dico a lei, Presidente, giustamente la collega Grillo… dica ai colleghi grillini di organizzare un incontro con il sindaco di Roma, con la sindaca Raggi, per farsi spiegare da lei come procede nelle nomine per quanto riguarda postazioni addirittura molto più importanti di quelle di cui noi parliamo (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico – Commenti dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle). Si faccia spiegare, per esempio, cosa succeda all'AMA, dove siamo alla seconda fase di nomine e nella cui procedura l'unica innovazione che è stata fatta è che i consigli d'amministrazione per spartizione di poltrone per correnti sono aumentati di altri due posti, per realizzare, diciamo, problemi loro (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico – Commenti dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

Soprattutto, Presidente, visto che interessa molto la trasparenza, si facciano spiegare dalla sindaca di Roma perché, nonostante tra i voti che ha preso dai cittadini romani per la trasparenza, ci fosse anche l'impegno di rendere trasparente…

PRESIDENTE. Grazie, onorevole Giachetti…

ROBERTO GIACHETTI. …e addirittura la possibilità di interlocuzioni con i cittadini…

PRESIDENTE. Deve concludere.

ROBERTO GIACHETTI. …nelle segrete stanze per spartire puramente potere. Prima di parlare una volta tanto (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico – Commenti dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle)

PRESIDENTE. Grazie, onorevole Giachetti.

Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Alberti. Ne ha facoltà.

FERDINANDO ALBERTI. Presidente, intervengo solo per ricordare al consigliere Giachetti che questo è il Parlamento e non è il Campidoglio. Può anche andare gentilmente nella sua aula (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

PRESIDENTE. Passiamo ai voti.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 4.405 De Rosa, con il parere contrario della Commissione e del Governo.

  Dichiaro aperta la votazione.

  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.

  La Camera respinge (Vedi votazione n. 2).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 4.404 De Rosa, con il parere contrario della Commissione e del Governo.

  Dichiaro aperta la votazione.

  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.

  La Camera respinge (Vedi votazione n. 3).

Passiamo alla votazione dell'emendamento 4.403 De Rosa.

Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato De Rosa. Ne ha facoltà.

MASSIMO FELICE DE ROSA. Presidente, io sono sempre spaventato per la questione della preparazione di chi deve gestire alcuni enti. Abbiamo visto qui in Parlamento che nonostante anni e anni di frequentazione di queste Aule i risultati sono stati leggi incostituzionali, non avere fatto neanche una riforma, non avere neanche una legge elettorale, avere fatto il Jobs Act, avere proposto e poi ritirato i voucher per non averli saputi gestire. Insomma, se questo è l'esempio delle persone che poi dobbiamo mandare come indicazione politica a guidare i parchi capisce bene, Presidente, che siamo molto preoccupati. Quindi, chiediamo competenza.

Ho visto l'emendamento del collega Realacci che ci sarà dopo, però mi sembra un po' vaga la “competenza in campo ambientale”. Per carità, è un passo avanti rispetto al nulla, però ci dobbiamo sempre accontentare. Allora, noi non ci vogliamo più accontentare e vorremmo che si lavorasse per il bene del Paese e non ci si accontentasse di fare il meno peggio, come al solito. È proprio per questo che siamo qui come MoVimento 5 Stelle, perché le persone non si accontentano più del meno peggio ma vogliono poter scegliere il meglio. Allora, iniziamo a lavorare per dare dei servizi a questo Paese. Se, come mi fanno notare dai banchi della destra, non sono in grado di darci queste competenze capisco che indicherete noi come unici che possiamo darle (Commenti). Probabilmente, è una mancanza di capacità vostra e non voglio sicuramente…

PRESIDENTE. Onorevole De Rosa, si rivolga alla Presidenza.

MASSIMO FELICE DE ROSA. Noi ci mettiamo semplicemente impegno e cerchiamo di portare le nostre conoscenze, le conoscenze dei tecnici, al servizio della collettività.

Poi rispondo a Giachetti dicendogli, appunto, che, essendo consigliere, potrebbe tranquillamente parlarne in consiglio a Roma e non venire a raccontare qui una favoletta senza neanche basarsi sull'emendamento in questione e che, comunque, ad AMA abbiamo sempre uno spazio anche per lui con la maglietta gialla (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, la deputata Grillo. Ne ha facoltà.

GIULIA GRILLO. Presidente, io ringrazio il collega Realacci che è riuscito con il suo partito anti-ambiente a fare passare questa specie di “normettina” che forse verrà approvata da questo Parlamento. Però, mi dispiace per chi tenta di difendere l'ambiente perché il Partito Democratico sembra quasi che respiri, insomma, con il tubo dall'acqua e con l'ossigeno che viene da su. Quindi, voglio dire: ambientalisti, potete tranquillamente venire nel MoVimento 5 Stelle.

Aggiungo anche che gli attacchi del deputato Giachetti all'interno di quest'Aula contro una persona che non si può difendere in questo momento a mio avviso sono atti di viltà, che andrebbero veramente stigmatizzati. Se vuole, il consigliere e deputato Giachetti ha mille possibilità di dire in faccia alla sindaca Raggi quello che pensa.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Micillo. Ne ha facoltà.

SALVATORE MICILLO. Grazie, Presidente. Giustamente Realacci parla del suo emendamento che verrà tra poco. Noi stiamo ancora votando l'emendamento 4.403 De Rosa e i seguenti e, quindi, faccio un attimo un passo in avanti su quello che dovremo votare a breve, che è l'emendamento Realacci che prevede, dopo le parole: “comprovata esperienza”, di aggiungere le seguenti: “in campo ambientale”. Noi crediamo che anche questo emendamento, che tra poco si voterà, sia abbastanza ampio e anche un po' ambiguo. Qualsiasi persona potrebbe avere comprovata esperienza. Qual è questa comprovata esperienza vorremmo capirlo, vorremmo dettagliarlo, vorremmo avere le specifiche su questa comprovata esperienza.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Giachetti. Ne ha facoltà.

ROBERTO GIACHETTI. Grazie, Presidente. Attraverso di lei vorrei spiegare agli esuberanti colleghi del MoVimento 5 Stelle che io sono intervenuto su un emendamento su un dibattito che riguardava il metodo attraverso il quale si procedeva alle nomine, le competenze, la trasparenza e via dicendo, e in questo ho fatto riferimento a quello che accade al comune di Roma. Faccio presente che trovo assai singolare, per non dire parole che vorrei evitare di dire, che il MoVimento 5 Stelle e i colleghi grillini pongano il problema della viltà, se si chiama in causa in quest'Aula qualcuno che non si può difendere (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico).

Vorrei semplicemente che ci fosse la dignità del tacere su una cosa del genere, Presidente, la dignità del tacere, che ogni tanto non fa male. Vorrei dire, tramite lei, ai colleghi del MoVimento 5 stelle che ho chiamato in causa non una signora che vive in una stanza da qualche parte, ma ho chiamato in causa il sindaco di Roma, che, in quanto a responsabilità pubbliche, può essere paragonato, addirittura, a livello di ministri per quello che conta o dovrebbe contare in questa città, per come ha proceduto dal primo giorno nelle nomine che riguardano aziende fondamentali nella città di Roma che, dal punto di vista dell'impatto, dei fatturati, dei dipendenti, sono sicuramente molto più rilevanti anche di alcune questioni delle quali stiamo parlando oggi. E sto spiegando che, siccome il sindaco di Roma in campagna elettorale ha fatto una campagna dicendo “trasparenza, trasparenza, trasparenza”, non io, non io, ma coloro con i quali si era impegnato il sindaco in campagna elettorale sono stati loro ad accusare il sindaco di non avere mantenuto le promesse. Detto questo, signor Presidente, dico semplicemente che è molto semplice stare qui dentro, all'opposizione, e dire: bisogna fare questo, bisogna fare questo, ci vuole la trasparenza. Dimostrate che queste cose siete capaci a farle dove governate (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico – Commenti dei deputati del gruppo MoviMento 5 Stelle). State parlando del reddito di cittadinanza? Fatelo al comune di Roma il reddito di cittadinanza, se siete in grado di trovare le risorse, fatele al comune di Roma le nomine trasparenti, se siete capaci (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico – Commenti dei deputati del gruppo MoviMento 5 Stelle). Basta di venire qui dall'opposizione a fare demagogia e, dove governate, a fare disastri (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico - Commenti dei deputati del gruppo MoviMento 5 Stelle)!

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato Causi. Ne ha facoltà.

MARCO CAUSI. Presidente, per dire a lei e a tutte le colleghe e ai colleghi due fatti, parlo solo di fatti. Primo fatto: in molte aziende del comune di Roma la giunta precedente era arrivata a nominare degli amministratori unici.

FRANCESCO D'UVA. Ma che c'entra!

PRESIDENTE. Onorevole Causi, stiamo parlando delle nomine nei parchi. Lei lo sa, onorevole Causi.

MARCO CAUSI. La giunta comunale attuale sta reinsediando consigli di amministrazione di tre o cinque membri, al posto di amministratori unici. Secondo fatto: la giunta comunale di Roma ha licenziato l'amministratore delegato…

PRESIDENTE. Le ricordo che stiamo parlando dei parchi, onorevole (Commenti).

MARCO CAUSI. Le nomine al comune di Roma, Presidente, dimostrano che in questo Parlamento c'è chi parla, ma poi, quando deve fare…

PRESIDENTE. Grazie, onorevole Causi.

FRANCESCO D'UVA. Chiedo di parlare per un richiamo al Regolamento.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

FRANCESCO D'UVA. Presidente, brevemente, sia perché ritengo che l'ultimo intervento del collega, stimato collega Giachetti dovesse essere a titolo di fatto personale, quindi a fine seduta, eventualmente. Per quanto riguarda quello dell'onorevole Causi, invece, credo sia proprio fuori tema. Quindi, le chiedo cortesemente di cercare di gestire l'Aula in un altro modo, cortesemente; se, però, dobbiamo stare qui a parlare di tutti i sindaci e via così, qui onestamente c'è un sindaco del MoVimento 5 Stelle e ce ne sono 10 mila del Partito Democratico. Non stiamo qui a dire questo e quell'altro, perché, se noi dovessimo parlare delle leggi che devono essere fatte in quest'Aula - perché è quest'Aula che fa le leggi - i nostri sindaci si ritrovano con comuni che hanno la maggior parte delle volte un sacco di debiti, hanno delle nomine fatte dalla vecchia politica proprio perché non ci sono criteri. Se proprio dobbiamo in questa sede legiferare e fare dei criteri che siano più trasparenti possibili, bene, ora ne abbiamo l'occasione.

Perché poi i nostri sindaci - e con “nostri” intendo dell'Italia - si ritrovano a dover fare le nomine in base alle leggi che facciamo noi. Quindi, se poi le leggi non vanno bene, perché qui non le facciamo, la situazione è questa.

Visto che sono andato oltre l'intervento sul Regolamento, mi fermo, ma la pregherei di rientrare nell'argomento parchi (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

PRESIDENTE. Anche lei mi aiuti, va bene. Allora, ci siamo capiti; penso che sia tutto chiaro.

Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Morani. Ne ha facoltà. È tutto chiaro, spero.

ALESSIA MORANI. Grazie, Presidente, perché credo che abbia assolutamente ragione il presidente Realacci, perché, per ricoprire quel tipo di cariche, non serve solamente una competenza di tipo ambientale, ma servono competenze incrociate. Lo dico perché, per fare un esempio, al comune di Roma, citando il deputato De Rosa…

PRESIDENTE. Onorevole Morani, la richiamo al testo dell'emendamento di cui stiamo parlando.

ALESSIA MORANI. Sì, infatti stavo parlando del testo. De Rosa ha detto che servono tecnici al servizio della collettività, e io posso anche dargli ragione. Il problema è che al servizio della collettività, all'ambiente, a Roma, hanno messo una signora che aveva lavorato in AMA per tanti anni e che oggi è indagata per reati ambientali. Di questi tecnici possiamo farne a meno (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico)!

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto la deputata Pellegrino. Ne ha facoltà.

SERENA PELLEGRINO. Grazie, Presidente. Non so di 630 deputati che sono seduti qui quanti abbiano letto la formulazione finale di questa riforma e quanti abbiano veramente titolo di parlare in merito a questo (Commenti).

PRESIDENTE. Onorevoli colleghi, onorevoli colleghi, però abbiate la bontà di far parlare. Poi vi iscrivete e parlate.

SERENA PELLEGRINO. Mi piacerebbe che si rimanesse sempre nel merito, perché stiamo parlando di un tema fondamentale. Non si può fare demagogia su questi argomenti. Stiamo parlando dei titoli di un presidente di un ente parco nazionale, i polmoni, diciamo pure così, del nostro territorio. Mi dispiace vedere che i colleghi del MoVimento 5 Stelle, che, sostanzialmente, non c'erano stati nel dibattito di questa riforma, perché, purtroppo, l'unica che è stata sempre presente in questo momento è in maternità, molti di loro hanno presentato degli emendamenti, molti. Mi dispiace dire che l'onorevole De Rosa, a pagina 40, presenta un emendamento - che io ho chiesto di ritirare per non fargli fare brutta figura - in cui chiede di sopprimere le parole “o ambientale”, dove noi, con grande fatica, al posto di quella “o” siamo riusciti a ottenere una virgola, tant'è che io ho anche chiesto di sottoscrivere l'emendamento 4.507 Realacci.

Bene, credo che l'opposizione debba essere fatta in maniera propositiva, portando a casa dei risultati. Questa riforma rimane una riforma che è uno scempio, ma da qui a generalizzare qualsiasi tipo di proposta, credo che sia assolutamente deleterio. Questo stesso lo dico anche al Partito Democratico che, con l'onorevole Giachetti, non entra nel merito di questa orribile riforma.

PRESIDENTE. Si era iscritto a parlare, a titolo personale, il deputato Busto, che, però, si è cancellato, evidentemente.

Passiamo ai voti.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 4.403 De Rosa, con il parere contrario di Commissione e Governo.

  Dichiaro aperta la votazione.

  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.

  La Camera respinge (Vedi votazione n. 4).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici emendamenti 4.89 Castiello e 4.3 Vella, con il parere contrario della Commissione e del Governo.

  Dichiaro aperta la votazione.

  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.

  La Camera respinge (Vedi votazione n. 5).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 4.2 Vella, con il parere contrario della Commissione e del Governo.

  Dichiaro aperta la votazione.

  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.

  La Camera respinge (Vedi votazione n. 6).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 4.203 Pellegrino, con il parere contrario della Commissione e del Governo.

  Dichiaro aperta la votazione.

  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.

  La Camera respinge (Vedi votazione n. 7).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici emendamenti 4.37 Pellegrino e 4.202 Zaratti, con il parere contrario della Commissione e del Governo.

  Dichiaro aperta la votazione.

  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.

  La Camera respinge (Vedi votazione n. 8).

Passiamo alla votazione dell'emendamento 4.206 (versione corretta) Realacci, su cui vi è il parere favorevole della Commissione e del Governo.

Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto la deputata Pellegrino. Ne ha facoltà.

SERENA PELLEGRINO. Presidente, questo - diciamo così - viene definito il pannicello caldo, ovvero quel poco, pochissimo che siamo riusciti ad ottenere per la qualifica del presidente, attraverso un atto importante, probabilmente dopo mesi di concertazione con la maggioranza; e siamo riusciti a ottenere di avere queste tre paroline microscopiche, ma quanto meno che ci possa essere una comprovata esperienza in campo ambientale.

Questa è stata una grande conquista, durata mesi, quando invece ci sono delle trattative che durano minuti - minuti di trattative! -, come, ad esempio, troveremo nei prossimi articoli, per inserire le trivellazioni all'interno delle aree protette. Credo che questo sia fondamentale a far capire che il diritto ambientale è sempre e soltanto “sottovalente” rispetto ad altri diritti delle attività produttive, fino a quando madre terra probabilmente, però, ci darà lo sfratto.

PRESIDENTE. Prendo atto che l'onorevole Pellegrino sottoscrive l'emendamento in esame. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Busto. Ne ha facoltà.

MIRKO BUSTO. Presidente, mi unisco a quanto detto dalla collega Pellegrino, ma anche a quanto detto prima dal collega De Rosa: questo è un emendamento che va nella direzione giusta, e peraltro implicitamente riconosce le nostre argomentazioni. Chiaramente non è sufficiente o almeno non è sufficientemente chiaro cosa vuol dire “comprovata esperienza in campo ambientale”. Potrebbe essere aver lavorato in un'azienda municipalizzata, potrebbe significare essere amanti degli animali e aver fatto dell'attivismo nell'ambito animalista: non riesco a capire, è difficile quantificarlo, e di fatto aggiunge poco in termini concreti. Tuttavia, dal punto di vista ideale, dal punto di vista non immediatamente pratico, è un passo in avanti, quindi ci sentiamo di votare favorevolmente questo emendamento e anche i successivi che vanno nella medesima direzione.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, la deputata Daga. Ne ha facoltà.

FEDERICA DAGA. Presidente, questa è una delle solite migliorie al testo che è uscita dalla Commissione. Il presidente della Commissione ambiente arriva sempre inextremis a dare un puntino in più. Noi ci stiamo accontentando dall'inizio di questa legislatura: ci siamo accontentati sulle bonifiche, nel luglio 2013; ci siamo accontentati sullo “sblocca Italia” in una serie di punti, mentre sulla legge sull'acqua è stato uno scempio totale, lo scorso anno. Il partito antidemocratico - sono costretta a chiamarlo così per la questione dell'acqua - nominò in una partecipata un amministratore delegato che aveva il diploma di perito geometra: questa persona ha causato una marea di danni ambientali, con quello che non ha fatto lui e tutta la sua rete che è venuta dalla vicina Toscana. Ora che questa persona non c'è più ed è stata sostituita con una persona estremamente competente, i danni ambientali saranno riparati. È comunque una persona estremamente competente messa lì per fare il suo dovere (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Micillo. Ne ha facoltà.

SALVATORE MICILLO. Presidente, come dicevamo prima, voteremo favorevolmente questo emendamento, che migliora assolutamente la situazione attuale, quella che stavamo denunciando fino a poco fa, perché crediamo fortemente che le competenze siano un fattore principale importantissimo, anche se è riduttivo oggi parlare di un generico “campo ambientale”. Come diceva giustamente il mio collega Busto, potrebbe essere qualsiasi cosa, potrebbe essere anche - che so - fare benissimo la raccolta differenziata e quindi una comprovata esperienza in campo ambientale o altre specifiche che qui purtroppo non vediamo. Voteremo favorevolmente, ma vorremmo che questi emendamenti fossero presentati prima, così da aprire un dibattito molto più ampio su cosa è “comprovato” in campo ambientale.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole D'Uva. Ne ha facoltà.

FRANCESCO D'UVA. Presidente, chiaramente il MoVimento 5 Stelle è favorevole a questo emendamento. Va detto che effettivamente questa è soltanto una parolina, però va nella direzione degli emendamenti che poco fa abbiamo discusso. C'è da dire che gli emendamenti poco fa discussi e a prima firma De Rosa erano molto più stringenti: si chiedevano delle competenze proprio riguardo alla gestione del Parco, qui si parla soltanto di esperienza ambientale. Esperienza ambientale può voler dire tutto. Chiaramente noi voteremo favorevolmente, perché è meglio di prima, questo è ovvio, ma certo il MoVimento 5 Stelle non è soddisfatto al 100 per cento. Infatti, “ambientale” può essere qualsiasi cosa: può essere una tesi di laurea, può essere andare a pulire le ville, le strade, una volta ogni tanto. Questo per noi non è sufficiente, comunque voteremo favorevolmente.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole De Rosa. Ne ha facoltà.

MASSIMO FELICE DE ROSA. Presidente, questa legge è detestata da tutte le maggiori associazioni ambientaliste italiane e fare questa modifica, seppur vada nella direzione dell'idea che abbiamo in testa di competenza, sicuramente mi sembra un po' un “tappare il buco”, “mettere una pezza”, giusto per non avere tutti contro, potersi giustificare. Non la vedo come una vera soluzione del problema, i colleghi hanno già spiegato. Noi abbiamo combattuto in Commissione, abbiamo discusso in Commissione anche di queste cose - probabilmente la collega Pellegrino non era presente, se non si ricorda - però non è passato questo concetto in Commissione. Non si è voluto riflettere, perché io penso che i lavori parlamentari dovrebbero andare con una discussione anche in Commissione, soprattutto in Commissione, e un trovarsi a metà strada per risolvere i problemi. In questo caso…

PRESIDENTE. Concluda.

MASSIMO FELICE DE ROSA. ... come al solito, si è voluto porre una pezza all'ultimo minuto senza interpellare gli altri.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Realacci. Ne ha facoltà.

ERMETE REALACCI. Lo dico al collega De Rosa, con cui si lavora assieme in Commissione: nessuna pezza con questo emendamento nel fascicolo. Noi abbiamo esaminato in Commissione centinaia e centinaia di emendamenti, con un lungo dibattito. Voglio anche dire ai colleghi che questa è una legge, non è un bando di concorso. Noi nella legge non possiamo mettere delle cose troppo precise; “in campo ambientale” mi sembra abbastanza preciso. Se noi andiamo a precisare che cosa significa “in campo ambientale”, non ne veniamo fuori. Che vuol dire? Nel Parco del Vesuvio è importante la competenza naturalistica o quella geologica? È importante capirne di mare oppure di animali di terra? È importante capirne di urbanistica oppure di che cosa? “In campo ambientale” indica una competenza che poi va precisata, quando uno va a decidere le nomine.

Segnalo ai colleghi – poi, il giudizio sulla legge ovviamente è differente - che, secondo me, ci sono dei grandissimi passi avanti, incluso il piano triennale che abbiamo approvato ieri, che significa anche tante risorse per i parchi, per le riserve regionali, per le riserve marine.

Segnalo ai colleghi che la legge attuale non ha nessuna indicazione di competenze, né per il presidente né per il direttore, quindi siamo di fronte a un grande passo avanti. Ovviamente, poi, sarà all'applicazione della legge, all'intelligenza di chi sarà Ministro, dei presidenti delle regioni, di chi sarà in Parlamento, applicarla in senso giusto. Gli emendamenti che tendono a descrivere un percorso accademico non sono giusti, perché se uno è il più grande Nobel in campo ambientale e poi va in un parco - penso a quello del Cilento, in cui sono 80 comuni - e non sa parlare con gli umani, quel parco lo fa fallire. Quindi ci vuole un insieme di competenze che rendono forte il progetto dei parchi (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Zaratti. Ne ha facoltà.

FILIBERTO ZARATTI. Grazie, signora Presidente, per esprimere il nostro voto favorevole a questo emendamento e anche per ringraziare il collega Realacci e la collega Giovanna Sanna di averlo presentato. Il fatto però che questo emendamento arrivi in Aula dopo molti mesi di lavoro in Commissione, così come diceva per ultimo il presidente Realacci, sta a indicare che su questo punto c'è stata una grande discussione e non avrebbe dovuto esserci, perché questo emendamento rimette in fila le cose, è un emendamento di buonsenso e tutte le grandi discussioni, le grandi battaglie che sono state fatte in Commissione, non avrebbero dovuto esserci.

Io penso che ci sia, in questa materia come in molte altre, il buonsenso da utilizzare. Il fatto che un presidente di parco, di un grande parco nazionale, debba avere competenze in campo ambientale dovrebbe essere naturale, visto che ci occupiamo di ambiente. Il fatto invece che, per ottenere queste piccole due parole, si è insistito così tanto, si è fatta una discussione così lunga, dimostra come questa legge effettivamente voleva cambiare un po' il senso delle cose.

Anch'io sono molto d'accordo sul fatto che chi deve gestire un ente complesso e importante come un parco nazionale debba aggiungere alle sue competenze in campo ambientale anche delle competenze in campo amministrativo, in campo gestionale, in campo manageriale, perché gestire un grande parco, oggi, significa avere le stesse capacità di chi gestisce un grande museo, e per gestire un grande museo, oggi ci sono corsi di laurea specifici addirittura, non soltanto nel nostro Paese, anzi pochi nel nostro Paese, molti nei paesi i vicini.

Quindi, bisogna avere delle competenze importanti, che sono naturalmente manageriali, di comunicazione: se non si sa qual è la “merce” che si vende, la “merce” di cui si tratta, non si va lontano.

Per questo noi accogliamo positivamente questo emendamento e lo votiamo. Annuncio anche la mia volontà di sottoscrivere questo emendamento.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato Crippa. Ne ha facoltà.

DAVIDE CRIPPA. Presidente, brevemente. All'interno di quest'Aula si sono sempre usate parole che sono molto distanti da quella che è la modalità con cui vengono applicate. Io ho la convinzione che questa “comprovata esperienza in campo ambientale” sia applicabile nelle medesime maniere con cui voi avete parlato di sostenibilità ambientale degli inceneritori, avete parlato, con l'aggettivo ambientale, giustificando qualsiasi – qualsiasi! - distruzione territoriale, dalle trivellazioni, dalle cave, dalla gestione delle discariche. Noi comprendiamo che ci sia una necessità di non ingessare con profili troppo specifici, però, purtroppo, la genericità del dell'aggettivo “ambientale” è tale e l'esperienza che ci portiamo appresso del vostro abuso di tale parola, per cui evidentemente ci sembra doveroso dire che ci sembra veramente troppo poco (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato De Lorenzis. Ne ha facoltà.

DIEGO DE LORENZIS. Grazie, Presidente. Io volevo intanto ribadire che si parla nell'emendamento di “comprovata esperienza in campo ambientale” e non competenza, quindi banalmente si potrebbe mettere a presidente di un'area protetta qualcuno che magari, non avendo competenze in materia ambientale, abbia già fatto, per esempio, il presidente di un'area parco e, quindi, si continuerebbe in qualche modo a perpetrare una distorsione.

Ancora, Presidente. Noi abbiamo avuto, grazie a questo Governo, dodici decreti 2salva-Ilva” che hanno ammazzato i cittadini di Taranto e io immagino che forse un commissario Ilva, che doveva occuparsi di risanamento ambientale, che a tutt'oggi nell'area tarantina non c'è, potrebbe essere nominato presidente di un'area parco, di un'area protetta. Quindi, mi chiedo quali sono davvero i criteri che verranno usati dall'intelligenza politica, che l'onorevole Realacci intendeva proporre a quest'Aula.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato Morassut. Ne ha facoltà.

ROBERTO MORASSUT. Grazie, Presidente. Volevo segnalare questo: la discussione che stiamo facendo sulle nomine degli enti parco in realtà ha un valore più generale, che va oltre la questione specifica. In questo procedimento, che è presente nel provvedimento, sostanzialmente si fa una sintesi tra una selezione di competenze e una scelta discrezionale degli organi, ed è proprio questo il punto che vale in generale.

Con una semplice modifica del codice civile, noi potremmo ottenere una rivoluzione del sistema delle nomine, perché oggi, in realtà, una delle anomalie del Paese è proprio il fatto che si ondeggia e si oscilla, terribilmente, tra una totale discrezionalità della politica, che spesso mette a governare delle aziende, delle strutture complesse, persone che non hanno alcuna competenza, o il nuovo culto del curriculum a se stesso che svolazza sulle scrivanie dei sindaci o dei presidenti delle regioni o di chi ha una competenza e che spesso porta ad un risultato in maniera analoga, a volte anche più grottesca, a proporre e a dare responsabilità a persone che non hanno competenze, non hanno esperienza.

Con la scelta che si fa in questo provvedimento, si dà una procedura, si dà un indirizzo di riforma chiaro e si mettono insieme le due cose e credo che valga la pena rifletterci anche sul piano più generale (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto la deputata Castiello. Ne ha facoltà.

GIUSEPPINA CASTIELLO. Grazie, Presidente, per motivare il voto contrario del gruppo della Lega a questo emendamento, partendo proprio dall'intervento del presidente Realacci. Noi non interveniamo nello specifico nelle competenze delle nomine dei presidenti dei parchi. Purtuttavia, la legge è già chiara: quando si parla di nomina di un presidente di un ente parco, è chiaro ed evidente, ed è anche già scritto, che la competenza ambientale è tra quelle rilevanti che come criterio deve essere assunta. Poiché abbiamo tipologie di parchi diversi in base ai territori nei quali sono collocati, a me sembra che oggi si stia svolgendo su questo punto una discussione superflua, fuori luogo: capiamo che bisogna in qualche modo anche accontentare chi su questo vuole porre in essere una discussione di carattere fortemente demagogico, ma non possiamo assolutamente andare a fare una forzatura rispetto ad un criterio che è già evidente, già è inserito nella norma. Per questo noi votiamo contro questo emendamento.

PRESIDENTE. Onorevole Busto, lei ha già parlato su questo emendamento, non le posso ridare la parola.

Passiamo ai voti.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 4.206 (versione corretta) Realacci, con il parere favorevole della Commissione e del Governo.

  Dichiaro aperta la votazione.

  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.

  La Camera approva (Vedi votazione n. 9).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 4.6 Laffranco, con il parere contrario della Commissione e del Governo.

  Dichiaro aperta la votazione.

  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.

  La Camera respinge (Vedi votazione n. 10).

Il successivo emendamento 4.510 Francesco Sanna era stato accantonato, ma ora è ritirato.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 4.100 Zaratti, con il parere contrario della Commissione e del Governo.

  Dichiaro aperta la votazione.

  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.

  La Camera respinge (Vedi votazione n. 11).

Passiamo alla votazione dell'emendamento 4.91 Castiello.

Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Castiello. Ne ha facoltà.

GIUSEPPINA CASTIELLO. Presidente, questo emendamento, così come quelli successivi, il 4.92 e 4.93 Castiello, riguardano quelli che sono i criteri che vengono adottati per la nomina dei presidenti dei parchi. Noi chiediamo che ci sia una partecipazione più attiva e diretta da parte delle regioni, nella stesura della nomina del presidente dei parchi, tenendo conto chiaramente di quella che è poi la terna che il Ministro in qualche modo presenta. Dare però la possibilità alle regioni di avanzare delle proprie proposte, e quindi far divenire prioritarie le proposte regionali, ci sembra sicuramente espressione di buonsenso, visto che diversamente le regioni perderebbero il ruolo specifico e la competenza che hanno; e proponendo anche di escludere dai nomi della seconda terna che il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare presenta, quelli sui quali l'intesa regionale è stata negata, sicuramente si accelerano le procedure, e sicuramente le regioni hanno competenza più specifica.

Questi emendamenti ci sembrano di buonsenso, perché rendono la partecipazione attiva delle regioni rispetto ad una nomina che altrimenti sarebbe sicuramente fatta in maniera più autonoma da parte del Ministro.

PRESIDENTE. Passiamo ai voti.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 4.91 Castiello, con il parere contrario della Commissione e del Governo.

  Dichiaro aperta la votazione.

  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.

  La Camera respinge (Vedi votazione n. 12).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 4.92 Castiello, con il parere contrario della Commissione e del Governo.

  Dichiaro aperta la votazione.

  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.

  La Camera respinge (Vedi votazione n. 13).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 4.35 Pellegrino, con il parere contrario della Commissione e del Governo.

  Dichiaro aperta la votazione.

  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.

  La Camera respinge (Vedi votazione n. 14).

Passiamo alla votazione dell'emendamento 4.93 Castiello.

Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole D'Uva. Ne ha facoltà.

FRANCESCO D'UVA. Dichiaro il voto contrario del MoVimento 5 Stelle.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Benedetti. Ne ha facoltà.

SILVIA BENEDETTI. Presidente, vorrei specificare il voto contrario a questa serie di emendamenti, perché non capisco in quale modo la Lega, con il presidente Zaia in Veneto, possa pretendere un accordo con le regioni, per avere, invece, dei parchi che funzionano in maniera indipendente. In Veneto abbiamo parchi gestiti malissimo, laddove non si fa nemmeno la parte comunicativa prevista da progetti come Life Wolfalps, oppure i progetti per quanto riguarda la gestione faunistica. Quindi, il Veneto, il presidente della regione Veneto non sa minimamente gestire le risorse per quanto riguarda la gestione faunistica: questi emendamenti assolutamente non garantiscono la tutela dei parchi!

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Guidesi. Ne ha facoltà.

GUIDO GUIDESI. Presidente, solo per un'informazione: se vale non parlare degli enti territoriali per qualcuno, per altri vale (Applausi dei deputati del gruppo Lega Nord e Autonomie-Lega dei Popoli-Noi con Salvini).

PRESIDENTE. Passiamo ai voti.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 4.93 Castiello, con il parere contrario della Commissione e del Governo.

  Dichiaro aperta la votazione.

  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.

  La Camera respinge (Vedi votazione n. 15).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 4.900, da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis, del Regolamento, con il parere favorevole della Commissione e del Governo.

  Dichiaro aperta la votazione.

  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.

  La Camera approva (Vedi votazione n. 16).

Sono così assorbiti i successivi emendamenti 4.414, 4.412 e 4.413 De Rosa.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 4.8. Vella, con il parere contrario della Commissione, del Governo e della V Commissione (Bilancio).

  Dichiaro aperta la votazione.

  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.

  La Camera respinge (Vedi votazione n. 17).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 4.10 Vella, con il parere contrario della Commissione e del Governo.

  Dichiaro aperta la votazione.

  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.

  La Camera respinge (Vedi votazione n. 18).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 4.72 Terzoni, con il parere contrario della Commissione e del Governo.

  Dichiaro aperta la votazione.

  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.

  La Camera respinge (Vedi votazione n. 19).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 4.407 De Rosa, con il parere contrario della Commissione e del Governo.

  Dichiaro aperta la votazione.

  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.

  La Camera respinge (Vedi votazione n. 20).

Passiamo alla votazione dell'emendamento 4.84 Terzoni.

Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Micillo. Ne ha facoltà.

SALVATORE MICILLO. Grazie, Presidente. Con questo emendamento si ritiene necessario unificare il numero dei componenti del comitato direttivo nella misura di otto, per evitare che la gran parte dei parchi nazionale venga privata di rappresentanze necessarie, in particolare della rappresentanza del mondo scientifico, oggi sempre più importante.

La composizione prevista in questo emendamento garantisce il livello qualitativo del consiglio direttivo e, nello stesso tempo, una presenza equilibrata delle rappresentanze nei vari livelli, statali, locali, istituzionali e territoriali, generali e di categoria.

Quindi, cerchiamo di sostituire con: quattro componenti designati dalla Comunità del parco con voto limitato, dei quali due in rappresentanza delle istituzioni territoriali e due in rappresentanza delle categorie sociali ed economiche del territorio; quattro componenti scelti tra persone qualificate nella conservazione della natura o nella gestione delle aree protette, dei quali: due designati dal Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e individuati, l'uno, tra i funzionari e gli esperti qualificati del suo Ministero e, l'altro, tra i docenti delle università delle regioni interessate e tra i funzionari e gli esperti dell'istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA); uno designato dal Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali e individuato tra i funzionari e gli esperti del suo Ministero ovvero tra i ricercatori del Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria (CREA); uno designato dalle associazioni di protezione ambientale.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Busto. Ne ha facoltà.

MIRKO BUSTO. Questo emendamento cerca di correggere un'impostazione che, a nostro avviso, rischia di concentrare il lavoro dell'ente parco in una maniera atta a favorire gli interessi delle categorie professionali. Se la tutela del parco deve essere appunto volta a valorizzare la biodiversità, a valorizzare e tutelare un bene che dobbiamo conservare, che dobbiamo lasciare ai nostri figli, ai nostri nipoti, le categorie professionali che hanno un interesse economico più contingente, più immediato, nel breve periodo, vanno certamente bilanciate da attori sociali, delle istituzioni e delle associazioni, che siano portatori di una visione di più lungo periodo. Quindi, questa formulazione va in questa direzione: un maggiore bilanciamento dei portatori di interessi.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole De Rosa. Ne ha facoltà.

MASSIMO FELICE DE ROSA. Nella legge si fa si fa differenza appunto tra parchi comprendono fino a venti comuni e quelli oltre i venti comuni e quindi… Questa parte è ancora qui nel testo. Mi dicono che è stato eliminata, io la vedo ancora nel testo, poi verifichiamo se è stata eliminata dagli emendamenti precedenti.

Comunque la questione è che si vuole unificare tutto il consiglio direttivo in modo che sia composto da otto componenti e che questi otto componenti in tutti i casi, di tutti i parchi, comunque, essendo otto, abbiano la possibilità di rappresentare anche la comunità scientifica, che, altrimenti, in alcuni casi verrebbe estromessa per rappresentare anche gli altri.

ENRICO BORGHI, Relatore. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

ENRICO BORGHI, Relatore. Solo per rassicurare il collega De Rosa rispetto al fatto che il lavoro emendativo condotto in Commissione ha eliminato il discrimine fra i consigli direttivi formati da sei componenti, per i parchi il cui territorio comprendeva fino a venti comuni, e da otto componenti per i parchi il cui territorio comprendeva più di venti comuni.

La dizione corretta è che il consiglio direttivo è formato dal presidente e da un numero di componenti pari a otto, a prescindere dal numero dei comuni che fanno parte del territorio compreso all'interno del parco. Pertanto, mi pare che questo sia un chiarimento decisivo rispetto a quanto è stato detto.

PRESIDENTE. Passiamo ai voti.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 4.84.Terzoni, con il parere contrario della Commissione e del Governo.

  Dichiaro aperta la votazione.

  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.

  La Camera respinge (Vedi votazione n. 21).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 4.408 De Rosa, con il parere contrario della Commissione e del Governo.

  Dichiaro aperta la votazione.

  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.

  La Camera respinge (Vedi votazione n. 22).

Il successivo emendamento 4.508 Zoggia è ritirato.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 4.406 De Rosa, con il parere contrario della Commissione e del Governo.

  Dichiaro aperta la votazione.

  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.

  La Camera respinge (Vedi votazione n. 23).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 4.409 De Rosa, con il parere contrario della Commissione e del Governo.

  Dichiaro aperta la votazione.

  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.

  La Camera respinge (Vedi votazione n. 24).

Ora abbiamo una serie a scalare.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sul primo emendamento della serie a scalare, 4.417 Busto. Il parere della Commissione e del Governo è contrario.

  Dichiaro aperta la votazione.

  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.

  La Camera respinge (Vedi votazione n. 25).

Passiamo, ora, al terzo emendamento della serie a scalare.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 4.415 De Rosa, con il parere contrario della Commissione e del Governo.

  Dichiaro aperta la votazione.

  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.

  La Camera respinge (Vedi votazione n. 26).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 4.41 Pellegrino, con il parere contrario della Commissione e del Governo.

  Dichiaro aperta la votazione.

  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.

  La Camera respinge (Vedi votazione n. 27).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 4.16 Zaccagnini, con il parere contrario della Commissione e del Governo.

  Dichiaro aperta la votazione.

  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.

  La Camera respinge (Vedi votazione n. 28).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 4.208 Pellegrino, con il parere contrario della Commissione e del Governo.

  Dichiaro aperta la votazione.

  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.

  La Camera respinge (Vedi votazione n. 29).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 4.17 Vella, con il parere contrario della Commissione e del Governo.

  Dichiaro aperta la votazione.

  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.

  La Camera respinge (Vedi votazione n. 30).

Prendo atto che l'emendamento 4.209 Zaratti è ritirato.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 4.418 De Rosa, con il parere contrario della Commissione e del Governo.

  Dichiaro aperta la votazione.

  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.

  La Camera respinge (Vedi votazione n. 31).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 4.419 De Rosa, con il parere contrario della Commissione e del Governo.

  Dichiaro aperta la votazione.

  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.

  La Camera respinge (Vedi votazione n. 32).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 4.210 Castiello, con il parere contrario della Commissione e del Governo.

  Dichiaro aperta la votazione.

  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.

  La Camera respinge (Vedi votazione n. 33).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sul subemendamento 0.4.800.1 Zaratti, con il parere contrario della Commissione e del Governo.

  Dichiaro aperta la votazione.

  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.

  La Camera respinge (Vedi votazione n. 34).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 4.800 della Commissione, con il parere favorevole del Governo.

  Dichiaro aperta la votazione.

  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.

  La Camera approva (Vedi votazione n. 35).

Dall'approvazione di questo emendamento deriva la preclusione di tutti gli emendamenti successivi, fino all'emendamento 4.423 Busto, che, invece, dobbiamo porre ai voti ed è una serie a scalare.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 4.423 Busto, con il parere contrario di Commissione e Governo.

  Dichiaro aperta la votazione.

  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.

  La Camera respinge (Vedi votazione n. 36).

Passiamo all'ultimo della serie a scalare.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 4.421 De Rosa, con il parere contrario di Commissione e Governo.

  Dichiaro aperta la votazione.

  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.

  La Camera respinge (Vedi votazione n. 37).

Passiamo a un'altra serie a scalare.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 4.426 Busto, con il parere contrario di Commissione e Governo.

  Dichiaro aperta la votazione.

  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.

  La Camera respinge (Vedi votazione n. 38).

Il terzo e ultimo di questa serie a scalare.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 4.424 De Rosa, con il parere contrario di Commissione e Governo.

  Dichiaro aperta la votazione.

  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.

  La Camera respinge (Vedi votazione n. 39).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 4.427 De Rosa, con il parere contrario di Commissione e Governo.

  Dichiaro aperta la votazione.

  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.

  La Camera respinge (Vedi votazione n. 40).

Passiamo al primo di una serie a scalare.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 4.430 Busto, con il parere contrario di Commissione e Governo.

  Dichiaro aperta la votazione.

  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.

  La Camera respinge (Vedi votazione n. 41).

Passiamo al terzo e ultimo della serie a scalare.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 4.428 De Rosa, con il parere contrario di Commissione e Governo.

  Dichiaro aperta la votazione.

  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.

  La Camera respinge (Vedi votazione n. 42).

La pausa caffè si può fare anche individualmente, onorevole Laffranco; guardi che io sento tutto.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 4.431 De Rosa, con il parere contrario di Commissione e Governo.

  Dichiaro aperta la votazione.

  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.

  La Camera respinge (Vedi votazione n. 43).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 4.432 De Rosa, con il parere contrario di Commissione e Governo.

  Dichiaro aperta la votazione.

  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.

  La Camera respinge (Vedi votazione n. 44).

Passiamo ad un'altra serie a scalare.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 4.435 Busto, con il parere contrario di Commissione e Governo.

  Dichiaro aperta la votazione.

  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.

  La Camera respinge (Vedi votazione n. 45).

Passiamo alla votazione dell'ultimo emendamento di questa serie a scalare.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 4.433 De Rosa, con il parere contrario della Commissione e del Governo.

  Dichiaro aperta la votazione.

  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.

  La Camera respinge (Vedi votazione n. 46).

Passiamo ora ad un'altra serie a scalare.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 4.438 Busto, con il parere contrario della Commissione e del Governo.

  Dichiaro aperta la votazione.

  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.

  La Camera respinge (Vedi votazione n. 47).

Passiamo al terzo e ultimo emendamento di questa serie a scalare.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 4.436 De Rosa, con il parere contrario della Commissione e del Governo.

  Dichiaro aperta la votazione.

  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.

  La Camera respinge (Vedi votazione n. 48).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 4.99 Vella, con il parere contrario della Commissione e del Governo.

  Dichiaro aperta la votazione.

  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.

  La Camera respinge (Vedi votazione n. 49).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 4.21 Dellai, con il parere contrario della Commissione e del Governo.

  Dichiaro aperta la votazione.

  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.

  La Camera respinge (Vedi votazione n. 50).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 4.442 De Rosa, con il parere contrario della Commissione e del Governo.

  Dichiaro aperta la votazione.

  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.

  La Camera respinge (Vedi votazione n. 51).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 4.443 De Rosa, con il parere contrario della Commissione e del Governo.

  Dichiaro aperta la votazione.

  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.

  La Camera respinge (Vedi votazione n. 52).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 4.444 De Rosa, con il parere contrario della Commissione e del Governo.

  Dichiaro aperta la votazione.

  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.

  La Camera respinge (Vedi votazione n. 53).

Passiamo ad un'altra serie a scalare.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 4.441 Busto, con il parere contrario della Commissione e del Governo.

  Dichiaro aperta la votazione.

  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.

  La Camera respinge (Vedi votazione n. 54).

Passiamo all'ultimo emendamento di questa serie a scalare, l'emendamento 4.439 De Rosa.

DAVIDE CRIPPA. Chiedo di parlare sull'ordine dei lavori.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

DAVIDE CRIPPA. Mi scusi, Presidente, volevo comprendere un passaggio che non mi è chiaro: l'emendamento 5.800 della Commissione - lo anticipo adesso, in modo tale da evitare di arrivare poi imminentemente al voto e non avere i tempi per affrontare la questione - è stato presentato all'interno del Comitato dei nove, sono stati dati i termini per la presentazione dei subemendamenti e le modalità con cui i subemendamenti sono stati depositati in Aula; la Commissione bilancio ha espresso un parere rispetto al complessivo articolo 5, facendo andare in consecutio l'approvazione dell'emendamento 5.800 della Commissione.

Ci viene detto che i subemendamenti sono decaduti, perché è una condizione della Bilancio. Credo che qui ci sia un problema di forma, perché, Presidente, se l'emendamento deve essere una condizione della Bilancio, ci deve essere un nuovo emendamento; nel momento in cui ci sono dei subemendamenti, non credo che i subemendamenti non possano essere messi in votazione, o comunque soggetti a un parere della Bilancio, in maniera tale che le condizioni dei subemendamenti potrebbero essere migliorative o peggiorative di considerazioni di natura finanziaria. È possibile che mi venga preclusa la possibilità di subemendare un emendamento della Commissione? Perché questo vorrebbe dire, di fatto, togliere la facoltà ai deputati di presentare emendamenti sull'emendamento che ha presentato una Commissione perché viene camuffato con una condizione della Bilancio.

Vorrei che venissero mantenuti, con i pareri della Commissione bilancio, i subemendamenti, perché la Commissione bilancio non si è espressa sui subemendamenti, quindi non ha dato parere negativo sui subemendamenti, pertanto potrebbero esserci delle condizioni migliorative dei subemendamenti, da un punto di vista regolamentare, e la Commissione bilancio dovrebbe esprimere un parere su quei subemendamenti. Credo che la questione siamo abbastanza chiara: camuffare un parere della Commissione bilancio con un recepimento di un emendamento della Commissione, a nostro avviso, fa venire meno la possibilità di discutere all'interno di quest'Aula alcuni temi (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

PRESIDENTE. Onorevole Crippa, con riferimento al fatto che, a seguito del parere espresso dalla Commissione bilancio, che ha condizionato il parere favorevole sul testo del provvedimento all'approvazione dell'emendamento 5.800 della Commissione, siano decaduti i subemendamenti a quest'ultimo riferiti, osservo quanto segue. Le condizioni espresse dalla Commissione bilancio hanno un regime procedurale ad hoc previsto dall'articolo 86, comma 4-bis del Regolamento e strettamente connesso alla peculiare funzione riconosciuta alla Commissione bilancio in ordine alla verifica degli effetti finanziari del provvedimento. In particolare, l'ultimo periodo del citato articolo, comma 4-bis, prevede che - cito testualmente – “non è ammessa la presentazione di subemendamenti” al fine di garantire che il testo formulato dalla Commissione bilancio sia posto in votazione ed eventualmente approvato nella sua interezza. Per la stessa ragione non è ammessa, infatti, la votazione per parti separate. Tale regime procedurale non può che applicarsi ovviamente anche nel caso in cui, come nella predetta circostanza, la condizione della Commissione bilancio sia riferita ad un emendamento presentato dalla Commissione. Del resto, in tal senso sono i precedenti relativi alle sedute del 24 febbraio 2016, in cui si esaminava il testo unificato delle proposte di legge in materia di conflitti di interessi, e del 15 settembre 2016, in cui si esaminava la proposta di legge riguardante la prevenzione e il contrasto del bullismo e del cyberbullismo.

DAVIDE CRIPPA. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Onorevole Crippa, voleva intervenire? Però su questo lei non può intervenire perché la risposta non è oggetto di discussione, come lei sa.

DAVIDE CRIPPA. Presidente, ritengo che, nei precedenti di richiami al Regolamento come quello fatto, su cui lei giustamente mi ha articolato una risposta rispetto agli articoli del Regolamento, sia sempre stata data la facoltà di esprimere una considerazione ulteriore. Le segnalo che lei mi ha fatto una considerazione rispetto al Regolamento della Camera sulle note della Commissione bilancio. Presidente, c'è un problema, credo, evidente: i subemendamenti sono stati presentati prima all'interno dell'Aula. Quindi, non stiamo parlando di una condizione postuma. Il fatto che lei mi venga a dire che non siano subemendabili, lo sanno anche i muri all'interno di quest'Aula. Per la modalità in cui invece i subemendamenti sono stati presentati prima, credo che le stiamo ponendo una questione diversa, Presidente. A nostro avviso, Presidente Sereni, i subemendamenti dovrebbero avere semmai un parere negativo della Commissione bilancio che intende esprimere un parere positivo solo sull'emendamento 5.800 mentre i subemendamenti sono da considerarsi negativi sulla base del parere della Commissione bilancio stessa.

PRESIDENTE. Onorevole Crippa, le ho già letto. Le ho dato la parola però adesso…

DAVIDE CRIPPA. Perché qui c'è un problema di forma, abbia pazienza. Capisco la sua volontà di non cercare di dare risposte…

PRESIDENTE. Chiudiamola qui perché, come le ho già letto, i precedenti sono esattamente su situazioni identiche a quella che noi stiamo affrontando.

Passiamo ai voti.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 4.439 De Rosa, con il parere contrario di Commissione e Governo.

  Dichiaro aperta la votazione.

  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.

  La Camera respinge (Vedi votazione n. 55).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 4.448 De Rosa, con il parere contrario di Commissione e Governo.

  Dichiaro aperta la votazione.

  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.

  La Camera respinge (Vedi votazione n. 56).

Passiamo ad una serie di emendamenti e a scalare.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 4.447 Busto, con il parere contrario di Commissione e Governo.

  Dichiaro aperta la votazione.

  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.

  La Camera respinge (Vedi votazione n. 57).

Il terzo ed ultimo della serie degli emendamenti a scalare. Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 4.445 De Rosa, con il parere contrario di Commissione e Governo.

  Dichiaro aperta la votazione.

  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.

  La Camera respinge (Vedi votazione n. 58).

Passiamo alla votazione degli identici emendamenti 4.43 Pellegrino e 4.86 Terzoni .

Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Pellegrino. Ne ha facoltà.

SERENA PELLEGRINO. Grazie, Presidente. Vorrei l'attenzione dell'Aula perché da questo emendamento in poi passiamo alla discussione sulle nomine e i criteri di nomina del direttore. È emerso prima più volte che ci sono due figure importanti: il Presidente e il direttore. Quella del Presidente doveva avere caratteristiche politiche e di competenza ambientale dal nostro punto di vista e quindi con grande fatica, come abbiamo detto prima, abbiamo introdotto anche la comprovata esperienza in campo ambientale ma a fatica, l'abbiamo detto più volte. In questo caso, per quanto riguarda il direttore, che di fatto è nominato dal Presidente, seguendo una terna, attualmente nella riforma così come è uscita dal Senato si dice soltanto che deve essere un bravo amministratore.

Noi riteniamo che, per fare il direttore di un parco, non è sufficiente essere un bravo amministratore; come dire che noi, a direttore di un museo, mettiamo uno che è molto bravo a fare le ferrovie dello Stato, per esempio. Invece, dobbiamo delineare, come criteri, una figura che sia anche garante di che cosa voglia dire tutelare, conservare, promuovere, valorizzare un patrimonio, che non è soltanto ambientale, ma è anche storico, artistico, culturale, architettonico, un patrimonio gigantesco che ci invidia sostanzialmente tutto il mondo e che il più delle volte viene anche declinato come patrimonio dell'UNESCO.

Noi, con questo emendamento, semplicemente definiamo quali sono i criteri per scegliere un direttore e questo direttore dovrebbe avere - come posso dire - una caratteristica cristallina. È uno che gestirà del denaro e dobbiamo essere sicuri che non lo utilizzerà per i propri piccoli interessi e quindi deve essere necessario che venga scelto tramite una selezione pubblica aperta a persone di alto livello e di ampia esperienza, le cui competenze siano complesse, perché spaziano in diversi campi.

Voglio ricordare che attualmente buona parte dei parchi - più di dieci - sono commissariati e i direttori di questi parchi sono bloccati. Abbiamo una lista, un elenco, in cui ci sono moltissime persone competenti - attualmente questo elenco esiste - che non vengono chiamate. Abbiamo avuto un po' come la sensazione che, attraverso questa riforma, si fosse fatta una specie di sanatoria e quindi si sia voluta mettere una pezza sul fatto che non si vogliano chiamare le persone competenti che sono all'interno di questo elenco dei direttori dei parchi. Io ho anche fatto, più volte, delle interrogazioni parlamentari, ma mi è sempre stato risposto in maniera molto valga. Evidentemente gli interessi sotto questa figura sono tantissimi.

Allora ci chiediamo per quale motivo questa maggioranza continua ad attaccare l'asino dove vuole quel padrone, ovvero colui che poi, alla fine, desidera poter fare le sue attività speculative anche all'interno dei parchi, visto che fuori dai parchi ormai non c'è più “ciccia per gatti”.

Con questo emendamento noi mettiamo chiarezza, diciamo che cosa deve fare, chi deve essere e le competenze che deve avere questo direttore. Pertanto chiedo all'Aula il voto favorevole a questo emendamento.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Micillo. Ne ha facoltà.

SALVATORE MICILLO. Grazie, Presidente. Come diceva giustamente la mia collega Pellegrino, adesso parliamo del ruolo del direttore che, oltre al presidente, di cui abbiamo già ulteriormente sviscerato le competenze - non ci saranno, almeno proviamo a mettere quelle del direttore -, è il vero cuore del parco. Infatti, diventa l'unica figura dirigenziale di un parco nazionale. In questo emendamento cerchiamo di mettere a disposizione del parco queste competenze nella figura appunto del direttore, il quale assicura la gestione del parco, l'attuazione dei programmi e il conseguimento degli obiettivi fissati dal presidente e dal consiglio direttivo. A lui spetta l'adozione dei connessi atti, anche a rilevanza esterna. Il direttore è nominato dal presidente dell'ente parco, previa selezione pubblica per titoli ed esami, indetta dall'ente parco, tra soggetti in possesso di laurea specialistica o magistrale ovvero del diploma di laurea, conseguito secondo l'ordinamento didattico previgente al Regolamento di cui al decreto del Ministero dell'università, ricerca scientifica e tecnologica del 3 novembre del 1999.

Alla selezione possono prendere parte: pubblici dirigenti con specifica esperienza in campo ambientale, pubblici funzionari con almeno cinque anni di anzianità nella qualifica e con la medesima esperienza, coloro che hanno già svolto funzioni di direttore di parchi nazionali, parchi regionali, aree marine protette o funzioni strettamente analoghe per almeno cinque anni, persone di particolare e comprovata qualificazione professionale e culturale in materia di conservazione della natura o di tutela dei beni ambientali e culturali, con esperienza acquisita per almeno un quinquennio in funzioni dirigenziali.

I predetti requisiti debbono essere posseduti alla scadenza del termine per la presentazione della domanda. Alla selezione possono altresì partecipare gli iscritti all'albo degli idonei all'esercizio dell'attività di direttore di parco, che viene soppresso. La commissione esaminatrice è composta da un pubblico dirigente, nominato dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare per le sue competenze nel settore della conservazione della natura, che la presiede, e da due esperti, particolarmente qualificati nelle materie indicate dal bando, nominati l'uno dal Ministero dell'economia e delle finanze e l'altro dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo.

Il presidente dell'ente stipula con il direttore un contratto individuale di durata non inferiore a tre e non superiore a cinque anni. Il consiglio direttivo, nel caso di pieno conseguimento degli obiettivi di gestione, può rinnovare l'incarico. Il contratto si intende rinnovato qualora, prima dei sessanta giorni antecedenti la scadenza, non venga indetta la nuova selezione. Il direttore, se è dipendente pubblico, è posto obbligatoriamente in posizione di aspettativa per tutta la durata dell'incarico. Il suo trattamento economico è equiparato a quello di dirigenti non generali del comparto degli enti pubblici non economici. Grazie.

MIRKO BUSTO. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato Busto. Ne ha facoltà.

MIRKO BUSTO. Mi unisco a quanto detto dal collega Micillo e dall'onorevole Pellegrino. Anche in questo caso c'è una mancanza. Io non capisco, onestamente, dove sia la difficoltà di trovare delle figure dirigenziali, dei direttori che abbiano delle competenze specifiche nel campo ambientale e nel campo della protezione ambientale e mi chiedo come mai si pensi che sia così difficile reperirle. Del resto questo è un Paese dove ci sono tanti, tantissimi giovani che studiano materie ambientali e che poi sono costretti a emigrare, perché in questo Paese non si trova lavoro. Allora, cosa facciamo? Vogliamo lasciare il ruolo dirigenziale, che anche qui ha un'importanza fondamentale per applicare questa visione, di cui dicevamo prima, di protezione di un bene comune essenziale com'è un parco, vogliamo lasciarlo di nuovo in mano a qualche personaggio nominato per gli interessi locali, localistici, per interessi di breve periodo come quelli che spesso vediamo esprimere dalle categorie professionali…

PRESIDENTE. Concluda.

MIRKO BUSTO. ... o vogliamo darli in mano a qualcuno di esperienza comprovata e tra l'altro dare la possibilità a qualche giovane di entrare all'interno e piano piano farsi strada anche nel nostro Paese?

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Zaratti. Ne ha facoltà.

FILIBERTO ZARATTI. Grazie, signora Presidente, per annunciare il nostro voto favorevole a questo emendamento, perché la questione delle modalità sulle quali si sceglie il direttore del parco è una questione cruciale e fondamentale della legge e soprattutto è fondamentale per quanto riguarda il futuro delle nostre aree protette, il futuro dei parchi.

Il direttore è una figura strategica, forse addirittura superiore al presidente, che pure svolge una funzione importante di rappresentanza dell'ente e ne abbiamo discusso lungamente e ne abbiamo parlato. Il direttore deve assommare in sé quelle capacità di gestione, quelle capacità di affrontare il futuro per quanto riguarda quel parco e perciò è necessario che vengano definite nel miglior modo possibile le caratteristiche professionali.

Voglio dire una cosa e la voglio dire subito. Io sono perché ci sia una selezione pubblica per scegliere i direttori, una selezione pubblica dove vengano specificate le caratteristiche professionali, le qualità che la persona che sarà poi chiamata a dirigere quel parco deve avere. Tra le capacità professionali che le persone che partecipano a selezione devono avere, è evidente che le conoscenze in campo ambientale, le conoscenze in campo naturalistico sono fondamentali.

Si è parlato tanto, e molti hanno dato importanza ai nostri parchi, ed io ne sono contento. Per quanto riguarda - si utilizza sempre una brutta parola - la valorizzazione di quei luoghi, di quei territori, perché hanno una vocazione archeologica, oppure hanno ricchezze artistiche. Ma guardate che i parchi si istituiscono soprattutto per una questione importante: la conservazione della biodiversità. Voglio ricordare anche un'altra cosa: che il nostro Paese, oltre ad essere, poi magari ne discuteremo più a lungo, uno dei Paesi più ricchi di bellezze naturali e di ricchezza artistica, di patrimonio artistico (si dice che il 70 per cento del patrimonio artistico mondiale è in Italia), è anche uno dei Paesi - pensate! - più ricco di biodiversità, e pertanto la difesa della biodiversità deve essere sempre ricordata quando si parla di parchi.

Dico questo perché chi sarà chiamato, chi è chiamato a dirigere un parco nazionale, un'area protetta, deve avere anche conoscenze in campo ambientale, deve avere conoscenze in campo naturalistico, perché, altrimenti, non potrà perseguire quello che è l'obiettivo massimo, fondamentale che è servito a costruire quell'area protetta, e cioè la difesa della biodiversità. Non dimentichiamo questo aspetto, perché non riguarda soltanto il nostro Paese: mantenere la biodiversità è un obiettivo che i popoli di questo pianeta si devono dare, pena la loro estinzione (Applausi dei deputati del gruppo Articolo 1-Movimento Democratico e Progressista).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Massa. Ne ha facoltà.

FEDERICO MASSA. Signora Presidente, io condivido tutto quello che è stato detto dai sostenitori dell'emendamento; mi permetto però di segnalare che quello che loro hanno chiesto con l'emendamento è già chiaramente scritto al punto 11-bis dell'articolo di cui stiamo discutendo. Ora, io credo che uno sforzo di onestà intellettuale sia necessario, specialmente se si dice che si vogliono nominare come direttori di parchi quelli che vogliono fare affari: ecco, l'articolo di cui stiamo discutendo, il numero 11-bis dice esattamente questo. Questa è la ragione per la quale quell'emendamento non si deve votare, perché quello che esso prevede è già previsto.

PRESIDENTE. Passiamo ai voti.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici emendamenti 4.43 Pellegrino e 4.86 Terzoni, con il parere contrario della Commissione e del Governo.

  Dichiaro aperta la votazione.

  (Segue la votazione).

  Intanto che i colleghi votano, salutiamo gli studenti e le studentesse dell'Istituto superiore “Francesco De Sanctis” di Sant'Angelo dei Lombardi, in provincia di Avellino, che assistono ai lavori dalle tribune (Applausi).

  Dichiaro chiusa la votazione.

  La Camera respinge (Vedi votazione n. 59).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 4.81 Micillo, con il parere contrario della Commissione e del Governo.

  Dichiaro aperta la votazione.

  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.

  La Camera respinge (Vedi votazione n. 60).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 4.459 Micillo, con il parere contrario della Commissione e del Governo.

  Dichiaro aperta la votazione.

  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.

  La Camera respinge (Vedi votazione n. 61).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 4.463 Busto, con il parere contrario della Commissione e del Governo.

  Dichiaro aperta la votazione.

  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.

  La Camera respinge (Vedi votazione n. 62).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 4.462 Micillo, con il parere contrario della Commissione e del Governo.

  Dichiaro aperta la votazione.

  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.

  La Camera respinge (Vedi votazione n. 63).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 4.461 De Rosa, con il parere contrario della Commissione e del Governo.

  Dichiaro aperta la votazione.

  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.

  La Camera respinge (Vedi votazione n. 64).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 4.460 Busto, con il parere contrario della Commissione e del Governo.

  Dichiaro aperta la votazione.

  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.

  La Camera respinge (Vedi votazione n. 65).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 4.301 Kronbichler, con il parere contrario della Commissione e del Governo.

  Dichiaro aperta la votazione.

  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.

  La Camera respinge (Vedi votazione n. 66).

Passiamo alla votazione dell'emendamento 4.217 Pellegrino.

Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Pellegrino. Ne ha facoltà.

SERENA PELLEGRINO. Presidente, solo perché sull'emendamento precedente non potevo intervenire dopo l'onorevole Massa.

L'onorevole Massa dice che l'11-bis di fatto riprende i criteri che noi abbiamo esposto come richiesta per il direttore dei parchi. Ebbene, io voglio sottolineare una cosa: ormai è diventata prassi della maggioranza quella di incamerare le proposte della minoranza attraverso determinati emendamenti e, anziché promuovere gli emendamenti della minoranza, magari anche con alcune riformulazioni, li cannibalizza.

È successo per l'articolo 2: è stato fatto l'articolo 2-bis, sicuramente migliorando, ma poteva anche essere tranquillamente accolto l'emendamento proposto da noi e riformulato con il miglioramento; no si è fatto un emendamento a titolo personale. Dopodiché accade anche in questo caso: noi facciamo una proposta in merito alla caratteristica del direttore e si fa l'articolo 11-bis e viene avocato sempre alla maggioranza.

Allora, sinceramente uno dice: va bene, noi siamo l'opposizione, fateci lavorare, diteci che cosa dobbiamo fare e poi la vetrina ve la fate voi. Sinceramente trovo che non sia un atto onesto da parte della maggioranza e del lavoro concertato di mesi tra opposizione e maggioranza.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Busto. Ne ha facoltà.

MIRKO BUSTO. Voglio dissociarmi da questa modalità operativa. Benissimo che c'è l'emendamento Realacci che toglie questa letterina successivamente, perché a onor del vero l'articolo 11-bis prevedeva esperienza professionale di tipo gestionale o ambientale. Ecco qua si fanno un po' gli effetti speciali, si mette l'emendamento in coda, si risolve, si fa il deus ex machina e si sistema la situazione. Ottima cosa, per carità, meglio sistemarla che non sistemarla. Chiaramente, come è stato sollevato dalla onorevole Pellegrino, ci sono emendamenti che vanno nella medesima direzione e ci si chiede perché votare contro, visto che la ratio è la medesima.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Longo. Ne ha facoltà.

PIERO LONGO. Grazie, signora Presidente. Io non riesco a comprendere questa gelosia dei propri pensieri e delle proprie soluzioni se il risultato è positivo, ed è quello che si vuole (Commenti della deputata Pellegrino)… Io vedo che la collega dà segni di intemperanza, e fa bene, ma il problema secondo me è: la normativa, la norma, che si vota, va bene? Sì. Ci lagniamo perché la maggioranza se ne è impossessata? Pazienza. Non è facendo i liceali che si fa la politica (Applausi dei deputati dei gruppiForza Italia-Il Popolo della Libertà-Berlusconi Presidente e Partito Democratico).

PRESIDENTE. Passiamo ai voti.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 4.217 Pellegrino, con il parere contrario della Commissione e del Governo.

  Dichiaro aperta la votazione.

  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.

  La Camera respinge (Vedi votazione n. 67).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 4.73 Terzoni, con il parere contrario della Commissione e del Governo.

  Dichiaro aperta la votazione.

  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.

  La Camera respinge (Vedi votazione n. 68).

Passiamo alla votazione dell'emendamento 4.458 De Rosa.

Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto la deputata Daga. Ne ha facoltà.

FEDERICA DAGA. Grazie, per dichiarare il voto favorevole del gruppo 5 Stelle.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato De Rosa. Ne ha facoltà.

MASSIMO FELICE DE ROSA. Presidente, ritengo che, da che mondo è mondo, la maggioranza cannibalizza gli emendamenti dell'opposizione, però almeno recepite in toto le nostre migliorie, perché mettere sempre una piccola parolina, un piccolo contentino, per far sembrare che tutto sia stato messo a posto, rischia di far scoprire il gioco. Insomma, non è la prima volta, le nostre proposte sono state tante, in tante direzioni, per sistemare la questione direttore, ma vedo che è stato recepito solo il minimo indispensabile. Quindi, credo che si potrebbe fare sicuramente uno sforzo in più per recepire quello che le opposizioni cercano di portare avanti.

ERMETE REALACCI, Presidente della VIII Commissione. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

ERMETE REALACCI, Presidente della VIII Commissione. Grazie Presidente. Per dire quello che penso su un dibattito civile: no, non è la stessa cosa, per capirci, dopo ci sarà un emendamento, credo condiviso, che elimina un dubbio, un rischio, che c'era nel testo arrivato dal Senato ovvero che la competenza ambientale fosse alternativa alle altre competenze, che quindi potesse esserci un direttore che non aveva competenze ambientali. Però non sono d'accordo che il direttore non debba avere altre competenze rispetto a quelle ambientali.

Scusate colleghi, non siamo all'anno zero, questa legge ha un quarto di secolo, è servita molto, ha prodotto il 10 per cento delle aree protette in Italia, ha prodotto buoni presidenti e buoni direttori, ma anche presidenti e direttori meno buoni, e non aveva caratteristiche indicate né per le qualifiche dei presidenti, né per le qualifiche dei direttori. Aggiungo una cosa come elemento informativo ai colleghi: mediamente i presidenti dei parchi guadagnano pochissimo, c'è una indennità lorda fra i 25 e i 45.000 euro, i direttori guadagnano bene, perché devono svolgere una funzione importante, guadagnano fra i 100 e i 150.000 euro; lo dico per capire anche le qualifiche che uno deve avere per fare questi mestieri. Qual è stato uno dei fronti critici dei parchi? È stata la capacità di gestione. I parchi hanno pochi fondi, bisogna dargliene di più, ma devono essere in grado anche di spenderli, perché fra la farraginosità delle regole amministrative e a volte la incapacità di interpretarle bene, abbiamo tanti parchi con importanti residui passivi. C'è un parco difficilissimo e bellissimo che è il Parco del Vesuvio, straordinario, un parco tipicamente italiano perché è un parco piccolo in cui vivono anche tante persone che ha credo 5 milioni di euro di residui passivi, a fronte di un contributo annuale del Ministero dell'ambiente che è, mi pare, di 1.400.000 euro (poi riguadagnano un po' anche dalle visite nel cratere del Vesuvio). È chiaro che in quel parco magari avevi un direttore che era bravo dal punto di vista ambientale, ma non era bravo dal punto di vista amministrativo, avevi dei problemi.

Dico ciò ai colleghi del MoVimento 5 Stelle, perché l'emendamento procedente, presentato da una collega a cui faccio ancora gli auguri per la sua recente maternità, la collega Terzoni, prevedeva di escludere le competenze amministrative dal direttore. È una follia! Se un direttore di un parco non è un buon amministratore fa dei danni alla conservazione della natura, deve essere un bravo amministratore, poi deve capire di ambiente e deve capire anche di altre cose. Quindi, da questo punto di vista, non è la stessa cosa e l'eliminazione di quell'ambiguità, “o ambientale”, non elimina il fatto che ci debbono essere quelle altre competenze.

Aggiungo una cosa: poi vedremo come questa legge verrà interpretata. Diceva Eliot che l'uomo ha sempre cercato norme talmente perfette che rendessero inutile essere buoni, ma non c'è riuscito. Quindi anche questa legge potrà essere interpretata male, ma io penso che fatto salvo chi ha già un'esperienza, come è scritto nel testo, se ci fosse una volta un bando pubblico per un direttore del parco in cui magari un trentenne europeo dotato di grandi qualità viene a dare una mano ai parchi italiani, lo riterrei un fatto positivo. Aprire le porte dei parchi per renderli più efficienti, è un fatto positivo e aggiungere competenze nella direzione dei parchi serve al futuro dei parchi e dell'Italia.

PRESIDENTE. Passiamo ai voti.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 4.458 De Rosa, con il parere contrario della Commissione e del Governo.

  Dichiaro aperta la votazione.

  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.

  La Camera respinge (Vedi votazione n. 69).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 4.449 De Rosa, con il parere contrario della Commissione e del Governo.

  Dichiaro aperta la votazione.

  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.

  La Camera respinge (Vedi votazione n. 70).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 4.455 De Rosa, con il parere contrario della Commissione e del Governo.

  Dichiaro aperta la votazione.

  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.

  La Camera respinge (Vedi votazione n. 71).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 4.456 Micillo, con il parere contrario della Commissione e del Governo.

  Dichiaro aperta la votazione.

  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.

  La Camera respinge (Vedi votazione n. 72).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 4.457 Busto, con il parere contrario della Commissione e del Governo.

  Dichiaro aperta la votazione.

  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.

  La Camera respinge (Vedi votazione n. 73).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 4.453 Micillo, con il parere contrario della Commissione e del Governo.

  Dichiaro aperta la votazione.

  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.

  La Camera respinge (Vedi votazione n. 74).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 4.451 Busto, con il parere contrario della Commissione e del Governo.

  Dichiaro aperta la votazione.

  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.

  La Camera respinge (Vedi votazione n. 75).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 4.450 Micillo, con il parere contrario della Commissione e del Governo.

  Dichiaro aperta la votazione.

  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.

  La Camera respinge (Vedi votazione n. 76).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 4.454 Busto, con il parere contrario della Commissione e del Governo.

  Dichiaro aperta la votazione.

  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.

  La Camera respinge (Vedi votazione n. 77).

Passiamo alla votazione dell'emendamento 4.452 De Rosa.

Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Benedetti. Ne ha facoltà.

SILVIA BENEDETTI. Presidente, intervengo perché questo è l'ultimo emendamento di una serie in cui abbiamo cercato di ovviare a una seria problematica. Attualmente, quindi, nella proposta di legge resta scritto che il direttore del parco assicura la gestione amministrativa complessiva dell'ente ed esercita le funzioni di cui all'articolo 5 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, che è il decreto che determina l'ordinamento del lavoro alle dipendenza delle amministrazioni pubbliche.

In sostanza, ha un bel dire il presidente Realacci che ci vuole la competenza amministrativa per la gestione del parco, perché letta così come è scritta si intende che nel parco diventa importante solamente la gestione amministrativa, perché io qui leggo: “assicura la gestione amministrativa complessiva dell'ente”. L'ente non è un ente amministrativo; la conservazione della natura non è solo amministrazione. Voi avete perso l'occasione di migliorare questo testo (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

PRESIDENTE. Passiamo ai voti.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 4.452 De Rosa, con il parere contrario della Commissione e del Governo.

  Dichiaro aperta la votazione.

  (Segue la votazione).

  Intanto che i colleghi votano, saluto gli studenti e le studentesse dell'istituto comprensivo “Commenda - Giulio Cesare” di Brindisi, che stanno assistendo ai nostri lavori dalle tribune (Applausi).

  Dichiaro chiusa la votazione.

  La Camera respinge (Vedi votazione n. 78).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 4.218 Terzoni, con il parere contrario della Commissione e del Governo.

  Dichiaro aperta la votazione.

  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.

  La Camera respinge (Vedi votazione n. 79).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 4.464 De Rosa, con il parere contrario della Commissione e del Governo.

  Dichiaro aperta la votazione.

  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.

  La Camera respinge (Vedi votazione n. 80).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 4.465 De Rosa , con il parere contrario di Commissione e Governo.

  Dichiaro aperta la votazione.

  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.

  La Camera respinge (Vedi votazione n. 81).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 4.466 De Rosa, con il parere contrario di Commissione e Governo.

  Dichiaro aperta la votazione.

  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.

  La Camera respinge (Vedi votazione n. 82).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 4.219 Pellegrino, con il parere contrario di Commissione e Governo.

  Dichiaro aperta la votazione.

  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.

  La Camera respinge (Vedi votazione n. 83).

Passiamo alla votazione dell'emendamento 4.504 Benedetti.

Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Benedetti. Ne ha facoltà.

SILVIA BENEDETTI. Grazie, Presidente. Perché chiedo la competenza naturalistica? Perché alla fine, per gestire un parco, bisogna avere delle basi scientifiche. Ed è importante perché? Perché attualmente ci troviamo assessori o direttori che pensano di gestire i parchi come se fossero riserve di caccia, ma così non è, perché i parchi richiedono e hanno bisogno assolutamente di una base scientifica. Un assessore o un direttore di parco non può dire: abbattiamo 1.800 cinghiali, perché immagino che ce ne siano 8 mila, senza avere mai fatto uno straccio di censimento (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle). Allora, se vogliamo sparare numeri a caso, quella non è gestione dei parchi, i parchi non stanno facendo conservazione, che è la loro vocazione, quello per cui nascono.

Assolutamente ci vuole una base, non ci possono essere numeri detti a caso. Ci sono assessori e direttori di parco che non sanno nemmeno che cos'è un censimento per battuta, e non sanno nemmeno come si incrociano i dati per sapere quant'è la stima di una popolazione di un qualunque, ad esempio, ungulato presente nel parco. Allora, così abbiamo i danni, poi, perché si presuppongono, ad esempio, in un parco 8 mila cinghiali, come succede per il Parco Regionale dei Colli Euganei, si presuppongono questi 8 mila cinghiali basandosi sul nulla, sul nulla, e si presuppone di doverne abbattere 2 mila, senza guardare le classi di età, senza guardare la struttura di popolazione, senza aver mai fatto un censimento di nessun tipo.

E a quel punto, poi, si pagano i danni, perché i cinghiali, invece che essere 8 mila, ammesso che siano 8 mila, diventano 16 mila, se si fanno le cose gestite male. Quindi, assolutamente riflettete sull'importanza della competenza dei direttori dei parchi, altrimenti fanno solo che danni (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

PRESIDENTE. Passiamo ai voti.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 4.504 Benedetti, con il parere contrario di Commissione e Governo.

  Dichiaro aperta la votazione.

  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.

  La Camera respinge (Vedi votazione n. 84).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 4.77 Terzoni, con il parere contrario di Commissione e Governo.

  Dichiaro aperta la votazione.

  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.

  La Camera respinge (Vedi votazione n. 85).

Ora abbiamo il primo di una serie a scalare.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 4.470 Busto, con il parere contrario di Commissione e Governo.

  Dichiaro aperta la votazione.

  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.

  La Camera respinge (Vedi votazione n. 86).

Ora abbiamo il terzo della serie a scalare.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 4.468 De Rosa, con il parere contrario di Commissione e Governo.

  Dichiaro aperta la votazione.

  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.

  La Camera respinge (Vedi votazione n. 87).

Il successivo emendamento 4.467 De Rosa è ritirato.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 4.221 Terzoni, con il parere contrario di Commissione e Governo.

  Dichiaro aperta la votazione.

  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.

  La Camera respinge (Vedi votazione n. 88).

Passiamo alla votazione dell'emendamento 4.507 Realacci.

Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Pellegrino. Ne ha facoltà.

SERENA PELLEGRINO. Grazie, Presidente. Questo è proprio l'emendamento sull'articolo 4, quello fondamentale, diciamo. È quello che abbiamo discusso per mesi e mesi, e siamo riusciti a ottenere una virgola. Al posto di “o ambientale” noi chiedevamo “e ambientale”. Siamo riusciti a ottenere una virgola, che va, diciamo, insieme alle competenze amministrative. Mi fa molto piacere che l'onorevole De Rosa abbia ritirato il suo emendamento in cui chiedeva la cassazione della parola “ambientale”. Questo emendamento non solo lo sottoscrivo, ma dichiaro anche il voto favorevole a questo emendamento di tutto il nostro gruppo parlamentare, perché comunque dimostra un piccolo passaggio in questa riforma, che fa acqua, purtroppo, da tutte le parti.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole De Rosa. Ne ha facoltà.

MASSIMO FELICE DE ROSA. Presidente, probabilmente la collega Pellegrino non ha capito con chi deve parlare, se con le altre opposizioni o con la maggioranza. Vedo che non capisce che, volendo fermare questa proposta di legge, che non ci piace, stiamo facendo ostruzionismo, e che gli emendamenti sono in senso ostruzionistico. Se vuole, li andiamo a leggere tutti, e troveremo anche qualche suo emendamento probabilmente non perfetto. Credo che il senso l'abbiamo dato, non aggiungo altro. Credo che la collega Pellegrino magari si dovrebbe interessare a parlare con la maggioranza per migliorare il testo, invece che guardare quello che fanno le altre opposizioni, tra l'altro portando avanti la stessa battaglia (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

PRESIDENTE. Passiamo ai voti.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 4.507 Realacci, con il parere favorevole della Commissione e del Governo.

  Dichiaro aperta la votazione.

  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.

  La Camera approva (Vedi votazione n. 89).

Passiamo ora alla serie a scalare successiva.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 4.473 Busto, con il parere contrario della Commissione e del Governo.

  Dichiaro aperta la votazione.

  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.

  La Camera respinge (Vedi votazione n. 90).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 4.471 De Rosa, con il parere contrario della Commissione e del Governo.

  Dichiaro aperta la votazione.

  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.

  La Camera respinge (Vedi votazione n. 91).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 4.474 De Rosa, con il parere contrario della Commissione e del Governo.

  Dichiaro aperta la votazione.

  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.

  La Camera respinge (Vedi votazione n. 92).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 4.601 della Commissione, con il parere favorevole della Commissione e del Governo.

  Dichiaro aperta la votazione.

  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.

  La Camera approva (Vedi votazione n. 93).

Interrompiamo a questo punto l'esame del provvedimento, che riprenderà nella seduta di martedì 23 maggio quale primo punto all'ordine del giorno. Seguiranno gli ulteriori argomenti previsti per l'odierna seduta che non sono stati esaminati.

Sui lavori dell'Assemblea (ore 13).

PRESIDENTE. Avverto che, secondo le intese intercorse tra tutti i gruppi, nel corso della prossima settimana le votazioni termineranno entro la seduta di mercoledì 24 maggio, in accoglimento della richiesta avanzata dal presidente della Commissione bilancio, che, con lettera del 12 maggio, ha rappresentato l'esigenza, su cui ha convenuto l'ufficio di presidenza della Commissione stessa, di poter disporre di un sufficiente numero di ore per procedere alla votazione degli emendamenti riferiti al decreto-legge recante disposizioni urgenti in materia finanziaria, il cui esame è previsto in Assemblea a partire da lunedì 29 maggio.

Avverto inoltre che, con lettera del 16 maggio, il presidente della Commissione affari costituzionali ha comunicato che, a seguito dell'abbinamento di altri progetti di legge alla proposta di legge n. 2354, concernente il trattamento economico e previdenziale spettante ai membri del Parlamento, l'ufficio di presidenza della Commissione ha convenuto di richiedere che l'inizio dell'esame del provvedimento in Assemblea, previsto dal vigente calendario dei lavori a partire dal 23 maggio, sia rinviato al 31 maggio.

Avverto altresì che, con lettera del 17 maggio, il presidente della Commissione agricoltura ha rappresentato che l'ufficio di presidenza ha unanimemente convenuto in ordine all'esigenza di chiedere che l'esame della proposta di legge n. 338 e abbinate, recante interventi per il settore ittico, già prevista a partire da lunedì 22 maggio, sia differita ad altra data. In relazione a tali richieste, l'intesa intercorsa tra tutti i gruppi è nel senso che: primo, il seguito dell'esame della proposta di legge n. 2354 sarà iscritto all'ordine del giorno a partire dalla seduta di mercoledì 31 maggio; secondo, l'esame della proposta di legge n. 338 sarà iscritto all'ordine del giorno in una data che sarà stabilita dalla conferenza dei presidenti di gruppo.

Interventi di fine seduta.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Burtone. Ne ha facoltà.

GIOVANNI MARIO SALVINO BURTONE. Signora Presidente, intervengo per sollecitare il Governo a rispondere ad un'ulteriore interrogazione che ho presentato sulla vicenda drammatica che sta vivendo il Venezuela. Altre volte - lei lo ricorderà, perché ha presieduto i lavori d'Aula - ho evidenziato le problematiche economiche e sociali che stanno affliggendo questa comunità. Sono tanti gli italiani presenti e che hanno vissuto in quel Paese.

La situazione si è ulteriormente aggravata, non solo, perché siamo di fronte ad una vera e propria guerra civile: si contano 50 vittime, che sono purtroppo il frutto dell'inasprimento da parte del Governo della repressione che sta portando avanti il Governo chavista. Ieri abbiamo avuto un'informativa del Governo al Senato, confidiamo nell'azione che si farà la prossima settimana in Brasile e desideriamo che ci sia una soluzione pacifica. Ma innanzitutto ci permettiamo di dire al Governo che si insista perché nel Venezuela possano arrivare aiuti umanitari che non vengono richiesti dal Governo. Ecco perché chiedo che sollecitamente il Governo risponda alla mia interrogazione, perché si possa agire e agire subito (Applausi).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Rizzetto. Ne ha facoltà.

WALTER RIZZETTO. Presidente, la società Multiservizi Spa di Roma è una società leader per quanto riguarda la città di Roma rispetto ai cosiddetti servizi integrati. Ieri, Presidente, ho ascoltato una rappresentanza di lavoratori, che sono molto preoccupati rispetto al loro futuro. Sono lavoratori specializzati, che si occupano di pulizie, di igiene e di manutenzione.

Il problema, Presidente, è questo: vorrei che la Ministra Madia rispondesse il più presto possibile alla mia interrogazione, la n. 4-15468, rispetto alla cosiddetta internalizzazione di questa società, poiché il comune di Roma - devo dire, anche in campagna elettorale - aveva promesso di internalizzare questo tipo di servizi, salvaguardando 4.200 posti di lavoro. Ora, attraverso e per mano dell'assessore Colomban, si dice - vado a citare - che “la legge Madia arriva tra capo e collo”. Non si è capito niente evidentemente della legge Madia, che non va a vietare ad un'amministrazione pubblica, in questo caso il comune di Roma, di internalizzare questo tipo di servizi.

Tra l'altro, Presidente, anche l'Avvocatura capitolina, ieri, in un'agenzia ha scritto e ci ha detto di fatto che questa società, la Multiservizi, può diventare una società cosiddetta in house. Quindi, non si bada, a nostro avviso, a quello che attualmente il comune di Roma vuole fare, ossia una cosiddetta gara “a doppio oggetto”, perché, se non è chiaro ai più, la gara a doppio oggetto è quella che non preclude l'ingresso, anzi lo favorisce, di un soggetto privato all'interno e in seno ad una società di fatto pubblica, non garantendo probabilmente per il futuro un'occupazione pari a 4.200 persone, che sono 4.200 famiglie, 4.200 padri e madri, persone specializzate che, attraverso una internalizzazione, potrebbero essere garantite.

PRESIDENTE. Grazie, onorevole Rizzetto, concluda.

WALTER RIZZETTO. Chiedo, quindi, la risposta all'interrogazione.

PRESIDENTE. Prima di dare lettura dell'ordine del giorno della seduta di domani, ricordo che alle ore 14 è convocato il Parlamento in seduta comune per l'elezione di un giudice della corte costituzionale e che la chiama inizierà dai senatori.

Ordine del giorno della seduta di domani.

PRESIDENTE. Comunico l'ordine del giorno della seduta di domani.

  Venerdì 19 maggio 2017, alle 9,30:

  Svolgimento di interpellanze urgenti.

La seduta termina alle 13,05.

SEGNALAZIONI RELATIVE ALLE VOTAZIONI EFFETTUATE NEL CORSO DELLA SEDUTA

  Nel corso della seduta sono pervenute le seguenti segnalazioni in ordine a votazioni qualificate effettuate mediante procedimento elettronico (vedi Elenchi seguenti):

  nelle votazioni nn. 1 e 3 il deputato Capodicasa ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto contrario;

  nelle votazioni dalla n. 1 alla n. 3 e la n. 56 la deputata Bonomo ha segnalato che non è riuscita a votare;

  nelle votazioni dalla n. 2 alla n. 4 la deputata Bargero ha segnalato che non è riuscita ad esprimere voto contrario;

  nelle votazioni nn. 7 e 8 la deputata Galgano ha segnalato che non è riuscita ad esprimere voto contrario;

  nella votazione n.12 la deputata Giovanna Sanna ha segnalato che non è riuscita ad esprimere voto contrario;

  nella votazione n. 15 la deputata Businarolo ha segnalato che non è riuscita ad esprimere voto contrario;

  nella votazione n. 21 i deputati Falcone e Cassano hanno segnalato che non sono riusciti ad esprimere voto contrario;

  nelle votazioni nn. 21 e 22 e dalla n. 55 alla n. 57 il deputato Matarrese ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto contrario;

  nella votazione n. 22 il deputato Palese ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto contrario;

  nelle votazioni nn. 22 e 23 e dalla n. 30 alla n. 33 la deputata Iacono ha segnalato che non è riuscita ad esprimere voto contrario;

  nella votazione n. 25 il deputato Falcone ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto contrario;

  nelle votazioni dalla n. 26 alla n. 28 il deputato De Mita ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto contrario;

  nelle votazioni nn. 32 e 85 il deputato Pesco ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto favorevole;

  nella votazione n. 35 la deputata Grillo ha segnalato che ha erroneamente votato a favore mentre avrebbe voluto astenersi dal voto;

  nella votazione n. 36 il deputato Realacci ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto contrario;

  nelle votazioni dalla n. 36 alla n. 39 e nn. 41 e 42 il deputato Famiglietti ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto contrario;

  nella votazione n. 37 la deputata Malisani ha segnalato che non è riuscita ad esprimere voto contrario;

  nella votazione n. 42 il deputato Piepoli ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto contrario;

  nelle votazioni n. 44 e dalla n. 54 alla n. 57 la deputata Tartaglione ha segnalato che non è riuscita ad esprimere voto contrario;

  nelle votazioni dalla n. 54 alla n. 58 la deputata Covello ha segnalato che non è riuscita ad esprimere voto contrario;

  nella votazione n. 55 la deputata Venittelli ha segnalato che non è riuscita ad esprimere voto contrario;

  nelle votazioni nn. 55 e 56 i deputati Bargero, Preziosi e Vargiu hanno segnalato che non sono riusciti ad esprimere voto contrario;

  nella votazione n. 57 il deputato Senaldi ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto contrario;

  nelle votazioni dalla n. 58 alla 60 il deputato Gianluca Pini ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto contrario;

  nelle votazioni dalla n. 59 alla n. 63 la deputata Bonomo ha segnalato che non è riuscita a votare;

  nelle votazioni dalla n. 60 alla n. 66 la deputata La Marca ha segnalato che non è riuscita ad esprimere voto contrario;

  nella votazione n. 64 la deputata Lombardi ha segnalato che non è riuscita ad esprimere voto favorevole;

  nelle votazioni dalla n. 67 alla n. 93 la deputata Argentin ha segnalato che non è riuscita a votare;

  nella votazione n. 79 il deputato Borghi ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto contrario;

  nelle votazioni nn. 83 e 84 la deputata Albanella ha segnalato che non è riuscita ad esprimere voto contrario;

  nelle votazioni dalla n. 85 alla n. 88 e n. 91 il deputato Piepoli ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto contrario;

  nelle votazioni nn. 89 e 93 la deputata Covello ha segnalato che non è riuscita ad esprimere voto favorevole;

  nelle votazioni nn. 89 e 90 il deputato Piepoli ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto favorevole;

  nelle votazioni dalla n. 90 alla n. 92 la deputata Covello ha segnalato che non è riuscita ad esprimere voto contrario.

VOTAZIONI QUALIFICATE EFFETTUATE MEDIANTE PROCEDIMENTO ELETTRONICO

INDICE ELENCO N. 1 DI 8 (VOTAZIONI DAL N. 1 AL N. 13)
Votazione O G G E T T O Risultato Esito
Num Tipo Pres Vot Ast Magg Fav Contr Miss
1 Nominale Pdl 4144-A ed abb. - em. 4.401 324 319 5 160 83 236 107 Resp.
2 Nominale em. 4.405 380 378 2 190 109 269 105 Resp.
3 Nominale em. 4.404 380 380 0 191 107 273 105 Resp.
4 Nominale em. 4.403 376 366 10 184 101 265 105 Resp.
5 Nominale em. 4.89, 4.3 383 312 71 157 46 266 104 Resp.
6 Nominale em. 4.2 386 365 21 183 32 333 104 Resp.
7 Nominale em. 4.203 394 392 2 197 107 285 104 Resp.
8 Nominale em. 4.37, 4.202 397 396 1 199 114 282 104 Resp.
9 Nominale em. 4.206 versione corretta 386 380 6 191 361 19 102 Appr.
10 Nominale em. 4.6 383 381 2 191 48 333 102 Resp.
11 Nominale em. 4.100 387 383 4 192 124 259 102 Resp.
12 Nominale em. 4.91 386 384 2 193 45 339 102 Resp.
13 Nominale em. 4.92 376 373 3 187 24 349 102 Resp.

F = Voto favorevole (in votazione palese). - C = Voto contrario (in votazione palese). - V = Partecipazione al voto (in votazione segreta). - A = Astensione. - M = Deputato in missione. - T = Presidente di turno. - P = Partecipazione a votazione in cui é mancato il numero legale. - X = Non in carica.
Le votazioni annullate sono riportate senza alcun simbolo. Ogni singolo elenco contiene fino a 13 votazioni. Agli elenchi é premesso un indice che riporta il numero, il tipo, l'oggetto, il risultato e l'esito di ogni singola votazione.

INDICE ELENCO N. 2 DI 8 (VOTAZIONI DAL N. 14 AL N. 26)
Votazione O G G E T T O Risultato Esito
Num Tipo Pres Vot Ast Magg Fav Contr Miss
14 Nominale em. 4.35 389 387 2 194 112 275 102 Resp.
15 Nominale em. 4.93 379 377 2 189 51 326 102 Resp.
16 Nominale em. 4.900 393 377 16 189 286 91 102 Appr.
17 Nominale em. 4.8 399 398 1 200 60 338 101 Resp.
18 Nominale em. 4.10 406 406 0 204 61 345 101 Resp.
19 Nominale em. 4.72 408 405 3 203 117 288 101 Resp.
20 Nominale em. 4.407 403 401 2 201 109 292 102 Resp.
21 Nominale em. 4.84 385 346 39 174 76 270 101 Resp.
22 Nominale em. 4.408 388 386 2 194 109 277 101 Resp.
23 Nominale em. 4.406 391 352 39 177 67 285 101 Resp.
24 Nominale em. 4.409 406 365 41 183 71 294 101 Resp.
25 Nominale em. 4.417 402 348 54 175 68 280 101 Resp.
26 Nominale em. 4.415 409 354 55 178 75 279 101 Resp.


INDICE ELENCO N. 3 DI 8 (VOTAZIONI DAL N. 27 AL N. 39)
Votazione O G G E T T O Risultato Esito
Num Tipo Pres Vot Ast Magg Fav Contr Miss
27 Nominale em. 4.41 405 403 2 202 134 269 101 Resp.
28 Nominale em. 4.16 414 412 2 207 121 291 100 Resp.
29 Nominale em. 4.208 417 342 75 172 44 298 100 Resp.
30 Nominale em. 4.17 416 394 22 198 33 361 100 Resp.
31 Nominale em. 4.418 417 415 2 208 114 301 100 Resp.
32 Nominale em. 4.419 404 402 2 202 114 288 100 Resp.
33 Nominale em. 4.210 413 336 77 169 22 314 100 Resp.
34 Nominale subem. 0.4.800.1 412 411 1 206 113 298 100 Resp.
35 Nominale em. 4.800 416 339 77 170 282 57 100 Appr.
36 Nominale em. 4.423 414 391 23 196 118 273 100 Resp.
37 Nominale em. 4.421 405 343 62 172 72 271 101 Resp.
38 Nominale em. 4.426 408 346 62 174 74 272 100 Resp.
39 Nominale em. 4.424 402 340 62 171 69 271 100 Resp.


INDICE ELENCO N. 4 DI 8 (VOTAZIONI DAL N. 40 AL N. 52)
Votazione O G G E T T O Risultato Esito
Num Tipo Pres Vot Ast Magg Fav Contr Miss
40 Nominale em. 4.427 404 386 18 194 110 276 100 Resp.
41 Nominale em. 4.430 405 385 20 193 111 274 100 Resp.
42 Nominale em. 4.428 407 389 18 195 112 277 100 Resp.
43 Nominale em. 4.431 409 391 18 196 111 280 100 Resp.
44 Nominale em. 4.432 410 389 21 195 113 276 100 Resp.
45 Nominale em. 4.435 401 380 21 191 108 272 100 Resp.
46 Nominale em. 4.433 411 391 20 196 113 278 100 Resp.
47 Nominale em. 4.438 414 394 20 198 112 282 100 Resp.
48 Nominale em. 4.436 409 388 21 195 113 275 100 Resp.
49 Nominale em. 4.99 398 390 8 196 42 348 100 Resp.
50 Nominale em. 4.21 408 332 76 167 6 326 100 Resp.
51 Nominale em. 4.442 405 399 6 200 110 289 100 Resp.
52 Nominale em. 4.443 408 402 6 202 114 288 100 Resp.


INDICE ELENCO N. 5 DI 8 (VOTAZIONI DAL N. 53 AL N. 65)
Votazione O G G E T T O Risultato Esito
Num Tipo Pres Vot Ast Magg Fav Contr Miss
53 Nominale em. 4.444 401 395 6 198 109 286 100 Resp.
54 Nominale em. 4.441 408 370 38 186 73 297 100 Resp.
55 Nominale em. 4.439 342 311 31 156 63 248 100 Resp.
56 Nominale em. 4.448 348 344 4 173 94 250 101 Resp.
57 Nominale em. 4.447 370 335 35 168 67 268 100 Resp.
58 Nominale em. 4.445 375 339 36 170 66 273 100 Resp.
59 Nominale em. 4.43, 4.86 375 370 5 186 103 267 99 Resp.
60 Nominale em. 4.81 387 382 5 192 114 268 99 Resp.
61 Nominale em. 4.459 384 379 5 190 107 272 99 Resp.
62 Nominale em. 4.463 388 383 5 192 113 270 99 Resp.
63 Nominale em. 4.462 385 380 5 191 107 273 99 Resp.
64 Nominale em. 4.461 385 344 41 173 72 272 99 Resp.
65 Nominale em. 4.460 393 349 44 175 69 280 99 Resp.


INDICE ELENCO N. 6 DI 8 (VOTAZIONI DAL N. 66 AL N. 78)
Votazione O G G E T T O Risultato Esito
Num Tipo Pres Vot Ast Magg Fav Contr Miss
66 Nominale em. 4.301 391 386 5 194 115 271 99 Resp.
67 Nominale em. 4.217 390 384 6 193 115 269 99 Resp.
68 Nominale em. 4.73 390 348 42 175 77 271 99 Resp.
69 Nominale em. 4.458 380 376 4 189 107 269 99 Resp.
70 Nominale em. 4.449 378 374 4 188 105 269 100 Resp.
71 Nominale em. 4.455 380 376 4 189 107 269 99 Resp.
72 Nominale em. 4.456 374 334 40 168 64 270 99 Resp.
73 Nominale em. 4.457 385 345 40 173 72 273 99 Resp.
74 Nominale em. 4.453 386 346 40 174 69 277 99 Resp.
75 Nominale em. 4.451 392 352 40 177 74 278 99 Resp.
76 Nominale em. 4.450 391 350 41 176 72 278 99 Resp.
77 Nominale em. 4.454 387 346 41 174 70 276 99 Resp.
78 Nominale em. 4.452 380 343 37 172 71 272 100 Resp.


INDICE ELENCO N. 7 DI 8 (VOTAZIONI DAL N. 79 AL N. 91)
Votazione O G G E T T O Risultato Esito
Num Tipo Pres Vot Ast Magg Fav Contr Miss
79 Nominale em. 4.218 372 367 5 184 105 262 99 Resp.
80 Nominale em. 4.464 377 373 4 187 106 267 100 Resp.
81 Nominale em. 4.465 368 364 4 183 104 260 100 Resp.
82 Nominale em. 4.466 368 364 4 183 104 260 99 Resp.
83 Nominale em. 4.219 369 355 14 178 106 249 99 Resp.
84 Nominale em. 4.504 372 368 4 185 106 262 99 Resp.
85 Nominale em. 4.77 369 365 4 183 102 263 99 Resp.
86 Nominale em. 4.470 372 363 9 182 71 292 100 Resp.
87 Nominale em. 4.468 369 360 9 181 69 291 100 Resp.
88 Nominale em. 4.221 375 371 4 186 101 270 99 Resp.
89 Nominale em. 4.507 373 368 5 185 363 5 100 Appr.
90 Nominale em. 4.473 374 361 13 181 70 291 100 Resp.
91 Nominale em. 4.471 370 359 11 180 71 288 100 Resp.


INDICE ELENCO N. 8 DI 8 (VOTAZIONI DAL N. 92 AL N. 93)
Votazione O G G E T T O Risultato Esito
Num Tipo Pres Vot Ast Magg Fav Contr Miss
92 Nominale em. 4.474 347 344 3 173 65 279 100 Resp.
93 Nominale em. 4.601 367 361 6 181 354 7 100 Appr.