Camera dei deputati

Vai al contenuto

Sezione di navigazione

Menu di ausilio alla navigazione

MENU DI NAVIGAZIONE PRINCIPALE

Vai al contenuto

Resoconto dell'Assemblea

Vai all'elenco delle sedute

XVII LEGISLATURA


Resoconto stenografico dell'Assemblea

Seduta n. 577 di giovedì 25 febbraio 2016

Pag. 1

PRESIDENZA DELLA VICEPRESIDENTE MARINA SERENI

  La seduta comincia alle 9,30.

  PRESIDENTE. La seduta è aperta.
  Invito la deputata segretaria a dare lettura del processo verbale della seduta precedente.

  ANNA ROSSOMANDO, Segretaria, legge il processo verbale della seduta di ieri.

  PRESIDENTE. Se non vi sono osservazioni, il processo verbale si intende approvato.
  (È approvato).

Missioni.

  PRESIDENTE. Comunico che, ai sensi dell'articolo 46, comma 2, del Regolamento, i deputati Adornato, Alfreider, Bindi, Boccia, Bonafede, Michele Bordo, Bueno, Capelli, D'Alia, Dellai, Epifani, Ferrara, Fontanelli, Galati, Gelli, Guerra, Lauricella, Locatelli, Manciulli, Mazziotti Di Celso, Piccoli Nardelli, Piepoli, Portas, Rampelli, Realacci, Rosato, Sanga, Scalfarotto, Schullian, Scotto, Speranza, Tofalo e Villecco Calipari sono in missione a decorrere dalla seduta odierna.
  I deputati in missione sono complessivamente centodiciassette, come risulta dall'elenco depositato presso la Presidenza e che sarà pubblicato nell’allegato A al resoconto della seduta odierna (Ulteriori comunicazioni all'Assemblea saranno pubblicate nell’allegato A al resoconto della seduta odierna).

Preavviso di votazioni elettroniche (ore 9,35).

  PRESIDENTE. Poiché nel corso della seduta potranno aver luogo votazioni mediante procedimento elettronico, decorrono da questo momento i termini di preavviso di cinque e venti minuti previsti dall'articolo 49, comma 5, del Regolamento.
  Sospendo, pertanto, la seduta, che riprenderà alle ore 10.

  La seduta, sospesa alle 9,35, è ripresa alle 10.

Sull'ordine dei lavori.

  ELIO VITO. Chiedo di parlare sull'ordine dei lavori.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  ELIO VITO. Signora Presidente, in questi minuti, sta per iniziare a Palazzo San Macuto, la sede del Copasir, l'audizione del sottosegretario Minniti. Questa audizione avrà ad oggetto anche, se non prevalentemente, le rivelazioni di Wikileaks sulle intercettazioni a danno del presidente Berlusconi e dei suoi collaboratori nel 2011 su vicende connesse anche alla caduta dello stesso Governo legittimamente scelto dagli italiani.
  Ieri, il presidente Brunetta, intervenendo in Aula in sede di question-time, ha posto al Governo la questione di avere trasparenza ed informazioni su questa allarmante vicenda e il Ministro Boschi aveva assicurato che il Governo avrebbe informato il Parlamento, nelle sedi proprie, quale è naturalmente il Copasir.Pag. 2
  Ieri, abbiamo chiesto alla Presidente Boldrini e al Presidente Grasso di trovare il modo per assicurare la partecipazione di almeno uno dei componenti di Forza Italia a questa importante riunione del Copasir. Queste missive non hanno ricevuto nemmeno una risposta. La gravità dell'esclusione di Forza Italia dal Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica è evidente a tutti, è una questione che abbiamo posto da diversi mesi e che ha trovato l'ostracismo e la contrarietà di maggioranza e Governo in qualunque modo la si potesse risolvere.
  A questo punto, signora Presidente, noi riteniamo doveroso e rispettoso verso i nostri elettori, verso quello stesso Governo Berlusconi oggetto di arbitrarie intercettazioni nel 2011, anche per rimarcare la nostra ingiusta assenza alla riunione del Copasir, di essere presenti in Aula, come è nostro dovere parlamentare questa mattina, durante la riunione del Copasir, dalle 10 alle 11, di contribuire al dibattito con gli interventi che l'onorevole Sisto come sempre farà illustrando i propri emendamenti, ma di segnare il nostro sconcerto, la nostra protesta non partecipando al voto. Saremo in Aula, non parteciperemo al voto e questa protesta credo che debba essere rimarcata soprattutto sul Governo, sulla maggioranza, sul Partito Democratico e sui Presidenti di Camera e Senato, che non hanno voluto trovare una soluzione ad una vicenda così grave come l'esclusione di Forza Italia dal Copasir (Applausi dei deputati del gruppo Forza Italia – Il Popolo della Libertà – Berlusconi Presidente).

Seguito della discussione del testo unificato delle proposte di legge: Bressa; Fraccaro ed altri; Civati ed altri; Tinagli ed altri; Dadone ed altri; Rizzetto ed altri; Scotto ed altri; Rubinato e Casellato: Disposizioni in materia di conflitti di interessi (A.C. 275-1059-1832-1969-2339-2634-2652-3426-A/R) (ore 10,05).

  PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca il seguito della discussione del testo unificato delle proposte di legge nn. 275-1059-1832-1969-2339-2634-2652-3426-A/R: Bressa; Fraccaro ed altri; Civati ed altri; Tinagli ed altri; Dadone ed altri; Rizzetto ed altri; Scotto ed altri; Rubinato e Casellato: Disposizioni in materia di conflitti di interessi.
  Ricordo che nella seduta di ieri è stato da ultimo respinto l'emendamento Centemero 6.126.
  Avverto che fuori dalla seduta sono state ritirate dai presentatori le seguenti proposte emendative: Sisto 6.41, 7.38, 9.13 e 0.11.0400.2, Centemero 7.29, 7.31, 8.15, 9.108 e 12.24, Mazziotti Di Celso 12.100 e 12.103, Ferrari 12.108, Librandi 12.107 e 14.111, Rubinato 12.01, Becattini 14.101.

(Ripresa esame dell'articolo 6 – A.C. 275-A/R ed abbinate)

  PRESIDENTE. Riprendiamo l'esame dell'articolo 6 e delle proposte emendative ad esso presentate (Vedi l'allegato A – A.C. 275-A/R ed abbinate).
  Passiamo all'emendamento Centemero 6.42 che, nella seduta di ieri, è stato accantonato, unitamente al successivo emendamento Sisto 6.38.
  Chiedo, quindi, ai relatori – sempre che l'onorevole Scotto e l'onorevole Sannicandro li lascino lavorare – e al rappresentante del Governo di esprimere il parere su tali proposte emendative. Prego, onorevole Sanna.

  FRANCESCO SANNA, Relatore per la maggioranza. Presidente, io avevo già dato il parere su tutti gli emendamenti...

  PRESIDENTE. Lei deve esprimere i pareri sugli emendamenti Centemero 6.42 e Sisto 6.38, che erano i due accantonati.

  FRANCESCO SANNA, Relatore per la maggioranza. È un parere di invito al ritiro motivato dal fatto che il tema che evocano gli emendamenti viene riconsiderato all'articolo 15 sulla giurisdizione e viene ritenuto il suggerimento degli emendamenti Pag. 3all'articolo 6 in quella sede. In pratica, chiederò ai presentatori dell'unico emendamento sull'articolo 15, gli onorevoli Ferranti e Verini in particolare, di riformulare introducendo il principio per cui anche i ricorsi d'urgenza sotto la giurisdizione del giudice ordinario vengano evocati nella norma che suggeriscono. Quindi, chiedo il ritiro degli emendamenti.

  PRESIDENTE. Grazie. Ora chiedo ai proponenti, all'onorevole Sisto e all'onorevole Centemero, se intendano ritirare gli emendamenti Centemero 6.42 e Sisto 6.38. Onorevole Sisto, prego.

  FRANCESCO PAOLO SISTO, Relatore di minoranza. Chiedo di intervenire come relatore.

  PRESIDENTE. Sì.

  FRANCESCO PAOLO SISTO, Relatore di minoranza. Stamattina abbiamo già provveduto a ritirare una serie di emendamenti. Nel Comitato dei nove l'onorevole Sanna ha già anticipato quanto in Aula ha testé rimarcato. L'unico problema è che noi sosteniamo la necessità che il giudice competente debba essere il giudice amministrativo e non il giudice ordinario. Devo dire, però, che c’è una mediazione e poiché è previsto dalla riformulazione Sanna il provvedimento di urgenza e confidando magari in un ripensamento del Senato sul punto, ci dichiariamo disposti a ritirare gli emendamenti, essendovi la sensibilità comunque a garantire al soggetto che si trova in contestazione di conflitto di interessi la possibilità del ricorso in via d'urgenza. Mi sembra che questa sia la cosa più importante e che la tutela possa essere assicurata con la maggiore rapidità possibile. Da questo punto di vista, ritiriamo i due emendamenti.

  PRESIDENTE. Grazie, onorevole Sisto. Allora, prego i colleghi di prendere posto perché a questo punto passiamo direttamente all'esame dei successivi emendamenti sui quali i relatori hanno già tutti espresso il parere.
  Passiamo alla votazione dell'emendamento Sisto 6.39. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Ferrari. Ne ha facoltà.

  ALAN FERRARI. Grazie Presidente. Dunque, l'emendamento Sisto 6.39 interviene sul comma 11 dell'articolo 6 che è quello che definisce le comunicazioni dell'invito a optare, ovvero dell'invito a scegliere qualora insorga un caso di conflitto di interessi per una personalità che ricopre una carica di Governo nazionale e svolga contestualmente una delle cariche definite incompatibili. Allora, nel caso in cui ci sia questa insorgenza di conflitto di interessi, l'autorità è tenuta a comunicare al Presidente della Repubblica, ai Presidenti delle Camere e al Presidente del Consiglio dei ministri l'avvenuta informazione di necessità di optare al fine anche di una comunicazione dell'invito a optare pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale. Io credo che quanto richiesto dal collega Sisto sia da respingere ritenendo che il comma 11 sia completo e sia corretto nella sua estensione, cioè quella di informare le massime cariche dello Stato di quanto sta accadendo rispetto alla valutazione di una possibile situazione di conflitto di interessi per una delle personalità che svolgono la funzione di Governo.
  Ecco, colgo questa occasione, Presidente, anche per esprimere un giudizio più complessivo sull'articolo 6 concernente le incompatibilità, che mi pare, tanto quanto l'articolo precedente sulle astensioni, dimostri quanto il lavoro fatto in questa legge sia un lavoro complicato, ma che al contempo ha prodotto dei risultati significativi. E questi articoli dimostrano quanto i casi di insorgenza di conflitto di interessi per personalità che svolgano ruoli di Governo nazionale siano stati ben affrontati e ben delineati, compresa tutta la parte procedurale.
  Ricordo che in questo articolo andiamo a verificare le varie incompatibilità e quali sono i casi di queste incompatibilità, per esempio quale carica o ufficio pubblico diverso dal mandato parlamentare sia ricoperto e, quindi, incompatibile con un Pag. 4ruolo di Governo; se ci sia un impiego pubblico o privato e, quindi, incompatibile; se ci sia un esercizio in corso di attività imprenditoriale, anche per interposta persona o attraverso società fiduciarie e, quindi, incompatibile e via dicendo. Andiamo anche a specificare che tutti questi casi di incompatibilità valgono anche per le stesse funzioni svolte all'estero. Andiamo a proporre delle soluzioni, poi ben delineate negli articoli 8 e 9, di risoluzione di questo conflitto. Andiamo a definire delle penali per la violazione, cioè per quelle situazioni in cui in realtà non sia avvenuta l'opzione dell'una o dell'altra soluzione, ossia di tenere una carica di Governo anziché rinunciare alla carica di Governo e tenere una di quelle attività che ho elencato prima che possono fare insorgere motivi di conflitto di interessi. E, poi, vi è una serie di altre situazioni che vengono ben definite come, per esempio, il fatto che i titolari delle cariche di Governo, al comma 8, iscritti in albi o elenchi professionali, siano sospesi di diritto dai relativi albi professionali per la durata della carica di Governo.
  Allora, io ho provato a usare la descrizione di questo articolo 6, che, a mio avviso, è completo anche nel comma 11, ovvero quello su cui l'onorevole Sisto chiede, attraverso questo emendamento, una correzione, per dire che lo sforzo che sta facendo il Partito Democratico su questa legge è uno sforzo serio ed è uno sforzo per rispondere a un'esigenza del Paese, ossia l'esigenza dei cittadini di vedersi tutelati di fronte al fatto che una persona, che assume una carica di Governo e, quindi, abbia un peso significativo decisionale nel Paese, non si trovi in una situazione di conflitto di interessi. È uno sforzo serio e certo che è uno sforzo in solitaria direi, è una camminata in solitaria.
  E mi lasci fare una provocazione che, però, è ironica. Si è ripreso quanto detto ieri dal collega Sanna che ha usato un'espressione tratta dal «Il Conte di Carmagnola» per rappresentare una sorta di accerchiamento del Partito Democratico da destra o da sinistra, in particolare per il fatto che tutte le forze di opposizione non stanno contribuendo a svolgere un'azione responsabile di scrittura di una legge così complicata. Mi si consenta l'accostamento con un'altra figura della storia, quella di Annibale (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico), il grande condottiero, da tutti ricordato come uno dei condottieri più grandi della storia. Annibale passò alla storia per essere il condottiero che per primo istituì una modalità di combattere la guerra ben diversa da quelle viste in precedenza. E una delle tecniche più usate fu proprio quella dell'accerchiamento.

  PRESIDENTE. Onorevole Ferrari, mi scusi, mi sono distratta, ma ha finito il tempo e dovrebbe concludere.

  ALAN FERRARI. Sto concludendo, Presidente, è l'ultima frase. Solo per dire che Annibale, che viene ricordato dalla storia per questa capacità di accerchiare, in realtà ebbe una fine che tutti sappiamo e, cioè, ancor più che essere battuto dai romani, per l'ossessione di battere Roma fu abbandonato dal proprio popolo (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto la deputata Centemero. Ne ha facoltà.

  ELENA CENTEMERO. Grazie signora Presidente. Intervengo per dichiarare il parere favorevole di Forza Italia a questo emendamento.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato Sisto. Ne ha facoltà.

  FRANCESCO PAOLO SISTO. Presidente, solo per segnalare come questo emendamento sia un emendamento irrinunciabile. Si tratta di avere la certezza che non si tratti di un provvedimento illegittimo prima che, ai sensi del comma 11, possa essere data notizia di questo stesso provvedimento. Infatti, io credo che Pag. 5il diritto ad una pubblicità del provvedimento anticipatamente rispetto alla certezza che si tratti di un provvedimento illegittimo sia del tutto incivile e non ratificabile in un Paese come il nostro che basa tutto anche su un accertamento delle responsabilità prima della loro diffusione.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti. Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Sisto 6.39, con il parere contrario della Commissione, del Governo e dei relatori di minoranza dei gruppi MoVimento 5 Stelle e Sinistra Italiana – Sinistra Ecologia Libertà e favorevole del relatore di minoranza del gruppo Forza Italia – Il Popolo della Libertà – Berlusconi Presidente.
  (Segue la votazione).

  Di Gioia, Micillo, D'Incà, Tancredi, De Rosa, Cecconi, Piras, Martelli, Schullian, Pastorino, Ferraresi, Andrea Maestri, Pagani...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  324   
   Votanti  322   
   Astenuti    2   
   Maggioranza  162   
    Hanno votato
   3     
    Hanno votato
no  319).    

  (La deputata Nicchi ha segnalato che ha espresso voto contrario ma che avrebbe voluto esprimere voto favorevole).

  Passiamo alla votazione dell'emendamento Centemero 6.40.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Centemero. Ne ha facoltà.

  ELENA CENTEMERO. Signora Presidente, per annunciare il voto favorevole di Forza Italia.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Sisto. Ne ha facoltà.

  FRANCESCO PAOLO SISTO. Signora Presidente, si tratta di una conseguenza del voto precedente, poiché nella premessa del comma 11 non è passata l'espressione: «in difetto di declaratoria di illegittimità», noi chiediamo di sopprimere la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale; non comprendo che senso abbia pubblicare sulla Gazzetta Ufficiale un dato che non ha alcuna definitività perché suscettibile di impugnazioni anche a mezzo di provvedimento di urgenza. Mi sembra davvero una di quelle gogne mediatiche, molto qualificata in questo caso, che non trova davvero veramente nessuna giustificazione.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti. Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Centemero 6.40, con il parere contrario della Commissione, del Governo e dei relatori di minoranza dei gruppi MoVimento 5 Stelle e Sinistra Italiana – Sinistra Ecologia Libertà e favorevole del relatore di minoranza del gruppo Forza Italia – Il Popolo della Libertà – Berlusconi Presidente.
  (Segue la votazione).

  Zan, Dell'Aringa, Burtone, Binetti...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  326   
   Votanti  324   
   Astenuti    2   
   Maggioranza  163   
    Hanno votato
 4    
    Hanno votato
no  320).    

  (La deputata Fabbri ha segnalato che non è riuscita ad esprimere voto contrario).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento D'Ambrosio 6.19, con il parere contrario della Commissione e del Governo, con il parere favorevole dei relatori Pag. 6di minoranza del MoVimento 5 Stelle e di Sinistra Italiana-Sinistra Ecologia Libertà, e con il parere contrario del relatore di minoranza di Forza Italia-Il Popolo della Libertà-Berlusconi Presidente...
  (Segue la votazione).

  Fabbri...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  324   
   Votanti  322   
   Astenuti    2   
   Maggioranza  162   
    Hanno votato
  69    
    Hanno votato
no  253).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici emendamenti Scotto 6.36 e Cecconi 6.128, con il parere contrario della Commissione e del Governo, con il parere favorevole dei relatori di minoranza del MoVimento 5 Stelle e di Sinistra Italiana-Sinistra Ecologia Libertà, e con il parere contrario del relatore di minoranza di Forza Italia-Il Popolo della Libertà-Berlusconi Presidente.
  (Segue la votazione).

  Palese, Librandi, Rizzo, Cancelleri...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  333   
   Votanti  332   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  167   
    Hanno votato
  74    
    Hanno votato
no  258).    

  (La deputata Coccia ha segnalato che non è riuscita ad esprimere voto contrario).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 6.400 della Commissione, con il parere favorevole della Commissione e del Governo, mentre i relatori di minoranza si rimettono all'Aula.
  (Segue la votazione).

  Bossa, Palese, Fregolent, Garavini, Coccia, Biasotti, Parentela, Brugnerotto, Spessotto, De Mita...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

   (Presenti  339   
   Votanti  256   
   Astenuti   83   
   Maggioranza  129   
    Hanno votato
 244    
    Hanno votato
no   12).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 6, nel testo emendato.
  (Segue la votazione).

  Palese, Nicchi, Ginefra, Luciano Agostini, Grande, Nicoletti...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

   (Presenti  348   
   Votanti  332   
   Astenuti   16   
   Maggioranza  167   
    Hanno votato
 251    
    Hanno votato
no   81).    

(Esame dell'articolo 7 – A.C. 275-A/R ed abbinate)

  PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 7 e delle proposte emendative ad esso presentate (Vedi l'allegato A – A.C. 275-A/R ed abbinate).
  Se nessuno chiede di intervenire sul complesso degli emendamenti, invito il relatore ad esprimere il parere della Commissione.

Pag. 7

  FRANCESCO SANNA, Relatore per la maggioranza. Signora Presidente, la Commissione esprime parere contrario sugli emendamenti Fraccaro 7.17, Quaranta 7.20, sugli identici emendamenti Fraccaro 7.22 e D'Attorre 7.102 e sugli emendamenti Scotto 7.21, Costantino 7.6 e Sisto 7.33.

  PRESIDENTE. Ricordo che gli emendamenti Centemero 7.31 e 7.29 risultano ritirati.

  FRANCESCO SANNA, Relatore per la maggioranza. La Commissione esprime parere contrario sugli emendamenti Sisto 7.28, Costantino 7.46, sugli identici emendamenti Parisi 7.8 e Sisto 7.30 e sul subemendamento Sisto 0.7.400.1, mentre esprime parere favorevole sull'emendamento 7.400 (Nuova formulazione) della Commissione. La Commissione esprime parere contrario sull'emendamento Centemero 7.34, mentre esprime parere favorevole sull'emendamento Gasparini 7.105. La Commissione esprime parere contrario sull'emendamento Costantino 7.5.
  Il parere è contrario altresì sugli identici emendamenti D'Ambrosio 7.18 e Scotto 7.37 e sull'emendamento Artini 7.43, Toninelli 7.44, Sisto 7.38 e Centemero 7.32.

  PRESIDENTE. L'emendamento Sisto 7.38 è ritirato.

  FRANCESCO SANNA, Relatore per la maggioranza. Il parere è contrario sugli emendamenti Costantino 7.7, D'Ambrosio 7.110, Fraccaro 7.23 e Scotto 7.112.

  PRESIDENTE. Sull'emendamento Giorgis 7.114 a me risulta che ci sia una riformulazione, onorevole.

  FRANCESCO SANNA, Relatore per la maggioranza. Sì, Presidente, c’è una riformulazione che le vado a leggere. Leggo insieme la riformulazione degli emendamenti Giorgis 7.114 e Mazziotti Di Celso 7.115.

  PRESIDENTE. Allora, lei adesso mi sta proponendo una riformulazione dell'emendamento Giorgis 7.114 e poi mi dirà sull'emendamento Mazziotti Di Celso 7.115. O sono identici ?

  FRANCESCO SANNA, Relatore per la maggioranza. No, Presidente...

  PRESIDENTE. Quindi, diventano identici e si tratta di una riformulazione per entrambi gli emendamenti.

  FRANCESCO SANNA, Relatore per la maggioranza. Presidente, propongo ai proponenti di entrambi gli emendamenti la stessa riformulazione.

  PRESIDENTE. Perfetto; è la stessa riformulazione.

  FRANCESCO SANNA, Relatore per la maggioranza. È la stessa riformulazione, perché il tema è esattamente lo stesso e si creerebbero preclusioni.
  Quindi, al comma 10, sopprimere le parole «adottato un atto o»; conseguentemente, al medesimo comma, aggiungere, in fine, i seguenti periodi: «Gli atti individuali posti in essere in violazione del dovere di astensione possono essere convalidati, in tutto o in parte, dal Consiglio dei Ministri, ove ravvisi ragioni di interesse generale, entro trenta giorni dalla data della comunicazione della violazione dell'obbligo di astensione al Presidente del Consiglio da parte dell'Autorità. In mancanza di convalida l'atto cessa di produrre effetti e i termini per le impugnative e i ricorsi previsti dalla legislazione vigente decorrono dalla scadenza del termine di cui al periodo precedente».

  PRESIDENTE. Sta bene. Quindi, questa diventa la riformulazione, se accettata dai proponenti, sia per l'emendamento Giorgis 7.114 sia per l'emendamento Mazziotti Di Celso 7.115.

  FRANCESCO SANNA, Relatore per la maggioranza. Infine, il parere è contrario sull'emendamento Artini 7.45.

Pag. 8

  PRESIDENTE. Qual è il parere del relatore di minoranza Toninelli ?

  DANILO TONINELLI, Relatore di minoranza. Presidente, il parere è favorevole sugli emendamenti Fraccaro 7.17, Quaranta 7.20, sugli identici emendamenti Fraccaro 7.22 e D'Attorre 7.102 e sugli emendamenti Scotto 7.21 e Costantino 7.6.
  Il parere è contrario sugli emendamenti Sisto 7.33 e 7.28.
  Il parere è favorevole sull'emendamento Costantino 7.46.
  Il parere è contrario sugli identici emendamenti Parisi 7.8 e Sisto 7.30 nonché sul subemendamento Sisto 0.7.400.1.
  Il parere è favorevole sull'emendamento 7.400 (Nuova formulazione) della Commissione.
  Il parere è contrario sull'emendamento Centemero 7.34.
  Il parere è favorevole sugli emendamenti Gasparini 7.105, Costantino 7.5 e sugli identici emendamenti D'Ambrosio 7.18 e Scotto 7.37.
  Il parere è contrario sull'emendamento Artini 7.43.
  Il parere è favorevole sul mio emendamento 7.44.
  Il parere è contrario sull'emendamento Centemero 7.32.
  Il parere è favorevole sugli emendamenti Costantino 7.7, D'Ambrosio 7.110, Fraccaro 7.23 e Scotto 7.112.
  Presidente, l'emendamento Giorgis 7.114 non era frutto di riformulazione ?

  PRESIDENTE. Sì.

  DANILO TONINELLI, Relatore di minoranza. Presidente, esprimo parere favorevole sulla riformulazione che comprende gli emendamenti Giorgis 7.114 e Mazziotti Di Celso 7.115.
  Infine, mi rimetto all'Aula sull'emendamento Artini 7.45.

  PRESIDENTE. Qual è il parere del relatore di minoranza Sisto ?

  FRANCESCO PAOLO SISTO, Relatore di minoranza. Grazie, Presidente. Manteniamo la stessa linea di lettura del provvedimento contraria alle complicanze codificate e non che rendono difficile l'approccio alla politica e al Governo.
  In questa chiave esprimo parere contrario sugli emendamenti Fraccaro 7.17, Quaranta 7.20, sugli identici emendamenti Fraccaro 7.22 e D'Attorre 7.102 e sugli emendamenti Scotto 7.21 e Costantino 7.6.
  Il parere è favorevole sull'emendamento Sisto 7.33, dove diamo un'idea delle ragioni del meccanismo molto più specifiche.
  Abbiamo ritirato l'emendamento Centemero 7.31.
  Esprimo parere favorevole sull'emendamento Sisto 7.28, dove facciamo riferimento ad uno specifico atto per dare concretezza all'ipotesi di conflitto.
  Esprimo parere contrario sull'emendamento Costantino 7.46.
  Esprimo parere favorevole sugli identici emendamenti Parisi 7.8 e Sisto 7.30, per la stessa ragione; si tratta di individuare la maggiore incidenza della norma.
  Esprimo parere favorevole sul mio subemendamento 0.7.400.1; anche qui riteniamo la pubblicazione non ingiustificata allorquando non vi è certezza del provvedimento da un punto di vista del suo consolidamento normativo.
  Mi rimetto all'Aula sull'emendamento 7.400 della Commissione.
  Esprimo parere favorevole sull'emendamento Centemero 7.34.
  Esprimo parere contrario sull'emendamento Gasparini 7.105.
  L'emendamento Parisi 7.106 non è segnalato.
  Esprimo parere contrario sull'emendamento Costantino 7.5, sugli identici emendamenti D'Ambrosio 7.18 e Scotto 7.37 nonché sugli emendamenti Artini 7.43 e Toninelli 7.44.
  Esprimo parere favorevole sull'emendamento Centemero 7.32, perché ci preoccupiamo della incidenza e del vantaggio economico su una ristretta categoria e chiediamo la soppressione di questa parte.
  Esprimo parere contrario sugli emendamenti Costantino 7.7, D'Ambrosio 7.110, Fraccaro 7.23 e Scotto 7.112.Pag. 9
  Il parere è altresì contrario sugli emendamenti Giorgis 7.114 e Mazziotti Di Celso 7.115 nel testo riformulato, perché riteniamo che non sia ben specificata la materia della impugnativa nei soggetti che anche dagli atti individuali possono avere avuto un pregiudizio o un vantaggio. Si parla di scadenza del termine di cui al periodo precedente, senza individuare le modalità di comunicazione ai soggetti e la decorrenza della impugnativa.
  Infine, esprimo parere contrario sull'emendamento Artini 7.45.

  PRESIDENTE. Onorevole Costantino.

  CELESTE COSTANTINO, Relatrice di minoranza. Presidente, mi rimetto all'Aula sull'emendamento Fraccaro 7.17.
  Esprimo parere favorevole sull'emendamento Quaranta 7.20, sugli identici emendamenti Fraccaro 7.22 e D'Attorre 7.102 e sugli emendamenti Scotto 7.21 e Costantino 7.6.
  Il parere è contrario sugli emendamenti Sisto 7.33 e 7.28.
  Il parere è favorevole sull'emendamento Costantino 7.46.
  Il parere è contrario sugli identici emendamenti Parisi 7.8 e Sisto 7.30 nonché sul subemendamento Sisto 0.7.400.1.
  Il parere è favorevole sull'emendamento 7.400 della Commissione.
  Il parere è contrario sull'emendamento Centemero 7.34.
  Mi rimetto all'Aula sull'emendamento Gasparini 7.105.
  Esprimo parere favorevole sul mio emendamento 7.5, sugli identici emendamenti D'Ambrosio 7.18 e Scotto 7.37, sull'emendamento Artini 7.43.
  Mi rimetto all'Aula sull'emendamento Toninelli 7.44.
  Il parere è contrario sull'emendamento Centemero 7.32.
  Il parere è favorevole sugli emendamenti Costantino 7.7, D'Ambrosio 7.110, Fraccaro 7.23 e Scotto 7.112.
  Mi rimetto all'Aula sugli emendamenti Giorgis 7.114 e Mazziotti Di Celso 7.115, nel testo riformulato.
  Infine, esprimo parere favorevole sull'emendamento Artini 7.45.

  PRESIDENTE. Il Governo ?

  IVAN SCALFAROTTO, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri. Grazie, Presidente. Il parere del Governo è conforme a quello espresso dal relatore per la maggioranza, onorevole Sanna.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Fraccaro 7.17, con il parere contrario della Commissione, del Governo e del relatore di minoranza di Forza Italia, con il parere favorevole del relatore di minoranza 5 Stelle, mentre la relatrice di minoranza di Sinistra Italiana si rimette all'Aula.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Blazina, Montroni, Giuditta Pini, Tinagli...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  356   
   Votanti  332   
   Astenuti   24   
   Maggioranza  167   
    Hanno votato
  63    
    Hanno votato
no  269).    

  (La deputata Grillo ha segnalato che non è riuscita a esprimere voto favorevole).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Quaranta 7.20, con il parere contrario della Commissione, del Governo e del relatore di minoranza di Forza Italia, e favorevole dei relatori di minoranza 5 Stelle e Sinistra Italiana.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Ragosta, Quartapelle, Vazio, Bossa, Carrozza, Busto, Gebhard...Pag. 10
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  355   
   Votanti  353   
   Astenuti    2   
   Maggioranza  177   
    Hanno votato
  94    
    Hanno votato
no  259).    

  (Il deputato Capodicasa ha segnalato che non è riuscito a esprimere voto contrario).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici emendamenti Fraccaro 7.22 e D'Attorre 7.102, con il parere contrario della Commissione, del Governo e del relatore di minoranza di Forza Italia, e favorevole dei relatori di minoranza 5 Stelle e Sinistra Italiana.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Montroni, Giorgio Piccolo...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  359   
   Votanti  358   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  180   
    Hanno votato
  98    
    Hanno votato
no  260).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Scotto 7.21, con il parere contrario della Commissione, del Governo e del relatore di minoranza di Forza Italia, e favorevole dei relatori di minoranza 5 Stelle e Sinistra Italiana.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Gribaudo, Chaouki, Pannarale, Folino. Vacca...
  Intanto salutiamo i ragazzi dell'Istituto Superiore «Arimondi-Eula» di Savigliano, che ci guardano dalle tribune; e anche la Scuola paritaria San Giovanni Battista De La Salle di Roma, che ci stanno anche seguendo dalle tribune (Applausi).
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  366   
   Votanti  364   
   Astenuti    2   
   Maggioranza  183   
    Hanno votato
  96    
    Hanno votato
no  268).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Costantino 7.6, con il parere contrario della Commissione, del Governo e del relatore di minoranza di Forza Italia, e favorevole dei relatori di minoranza 5 Stelle e Sinistra Italiana.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Montroni, Invernizzi, Turco, Boccuzzi...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  367   
   Votanti  366   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  184   
    Hanno votato
  88    
    Hanno votato
no  278).    

  Passiamo alla votazione dell'emendamento Sisto 7.33.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Centemero. Ne ha facoltà.

  ELENA CENTEMERO. Signora Presidente, intervengo per annunciare che Forza Italia anche per questo emendamento non parteciperà al voto.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Sisto. Ne ha facoltà.

Pag. 11

  FRANCESCO PAOLO SISTO. Presidente, il nostro sforzo costante è quello di offrire all'espressione «conflitto d'interesse» effettività, e questo è uno di quegli emendamenti che limitando il range dei possibili interventi dell'istituto di cui ci stiamo occupando raccoglie questo spunto. È evidente che quando facciamo riferimento ad un vantaggio rilevante e ingiusto, e alla specificità dell'atto, vogliamo proprio fare in modo che, se intervento ci debba essere, se vi debba essere un rilievo, debba essere un rilievo ampiamente giustificato dai fatti, e non soltanto da un arbitrario giudizio di soggetti terzi.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Sisto 7.33, con parere contrario della Commissione e del Governo, nonché dei relatori di minoranza MoVimento 5 Stelle e Sinistra Italiana, e favorevole del relatore di minoranza Forza Italia.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Folino, Montroni...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  367   
   Votanti  364   
   Astenuti    3   
   Maggioranza  183   
    Hanno votato
  12    
    Hanno votato
no  352).    

  Passiamo alla votazione dell'emendamento Sisto 7.28.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Centemero. Ne ha facoltà.

  ELENA CENTEMERO. Signora Presidente, intervengo per annunciare che non parteciperemo neanche a questo voto.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Sisto. Ne ha facoltà.

  FRANCESCO PAOLO SISTO. Presidente, anche qui lo «shakeraggio» fra i criteri a monte ed i criteri a valle credo che sia l'unico modo per raggiungere l'obiettivo: proponiamo il riferimento a deliberazioni con riferimento ad uno specifico atto. La voglia di dare consistenza a questo meccanismo nel garantismo di Forza Italia è assolutamente presente: non ripudiamo i criteri generali, ma siamo molto più interessati alla valutazione in concreto di quelle che sono le situazioni che possono apparire, soltanto apparire patologiche, ma concretamente patologiche.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Sisto 7.28, con il parere contrario della Commissione e del Governo, nonché dei relatori di minoranza MoVimento 5 Stelle e Sinistra Italiana, e favorevole del relatore di minoranza Forza Italia.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Montroni, Ottobre, Alfreider, Plangger...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  373   
   Votanti  372   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  187   
    Hanno votato
   7    
    Hanno votato
no  365).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Costantino 7.46, con il parere contrario della Commissione, del Governo e del relatore di minoranza Forza Italia, e favorevole dei relatori di minoranza MoVimento 5 Stelle e Sinistra Italiana.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

Pag. 12

  Zan, Beni, Frusone...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  370   
   Votanti  368   
   Astenuti    2   
   Maggioranza  185   
    Hanno votato
  81    
    Hanno votato
no  287).    

  Passiamo alla votazione degli identici emendamenti Parisi 7.8 e Sisto 7.30.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Centemero. Ne ha facoltà.

  ELENA CENTEMERO. Signora Presidente, intervengo per annunciare il voto favorevole di Forza Italia.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Sisto. Ne ha facoltà.

  FRANCESCO PAOLO SISTO. Presidente, si tratta di ribadire, anche in virtù dell'emendamento Parisi 7.8, la necessità di razionalizzare questa normativa e sopprimere la limitazione del comma 9, così riassettando completamente l'equilibrio dalla norma ed evitando che si possa travisare (ma questo era uno dei cavalli di battaglia di Forza Italia) la necessità di un interesse privato che fosse sovrastante rispetto a quello pubblico.
  Laddove, invece, l'interesse pubblico è coincidente con quello privato noi riteniamo che non si possa e non si debba parlare di conflitto di interessi. In questa logica insistiamo per il voto favorevole su questo emendamento.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici emendamenti Parisi 7.8 e Sisto 7.30, con il parere contrario della Commissione, del Governo e dei relatori di minoranza del Movimento 5 Stelle e di Sinistra Italiana – Sinistra Ecologia Libertà, ed il parere favorevole del relatore di minoranza di Forza Italia.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Garavini, Gadda, Palese, Cassano...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  369   
   Votanti  366   
   Astenuti    3   
   Maggioranza  184   
    Hanno votato
   6    
    Hanno votato
no  360).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sul subemendamento Sisto 0.7.400.1, con il parere contrario della Commissione, del Governo e dei relatori di minoranza del Movimento 5 Stelle e di Sinistra Italiana – Sinistra Ecologia Libertà, ed il parere favorevole del relatore di minoranza di Forza Italia.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Lavagno, Tancredi, Donati, Capelli, Mantero, Albini, Frusone, Rizzo...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  374   
   Votanti  372   
   Astenuti    2   
   Maggioranza  187   
    Hanno votato
   5    
    Hanno votato
no  367).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 7.400 (Nuova Formulazione) della Commissione, con il parere favorevole della Commissione, del Governo e dei relatori di minoranza del Movimento 5 Stelle e di Sinistra Italiana – Sinistra Pag. 13Ecologia Libertà, mentre il relatore di minoranza di Forza Italia si rimette all'Aula.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Frusone, Nicchi, Ciprini...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

   (Presenti  377   
   Votanti  370   
   Astenuti    7   
   Maggioranza  186   
    Hanno votato
 361    
    Hanno votato
no    9).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Centemero 7.34, con il parere contrario della Commissione, del Governo e dei relatori di minoranza del Movimento 5 Stelle e di Sinistra Italiana – Sinistra Ecologia Libertà, ed il parere favorevole del relatore di minoranza di Forza Italia.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Bossa, Boccuzzi, Braga, Sanga, Sbrollini, Bosco, Cominardi, Morani, Carnevali....
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  380   
   Votanti  378   
   Astenuti    2   
   Maggioranza  190   
    Hanno votato
   7    
    Hanno votato
no  371).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Gasparini 7.105, parere favorevole della Commissione, del Governo e del relatore di minoranza del Movimento 5 Stelle, parere contrario del relatore di minoranza di Forza Italia, mentre si rimette all'Aula la relatrice di minoranza di Sinistra Italiana – Sinistra Ecologia Libertà.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

   (Presenti  379   
   Votanti  371   
   Astenuti    8   
   Maggioranza  186   
    Hanno votato
 355    
    Hanno votato
no   16).    

  Passiamo alla votazione dell'emendamento Costantino 7.5.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Sannicandro. Ne ha facoltà.

  ARCANGELO SANNICANDRO. È questo un emendamento che cerca di ridurre il danno del sistema messo su con l'articolo 7. L'articolo 7 è una sorta di strumento per garantire in fin dei conti la impunità, è noto che noi abbiamo praticamente istituito una sorta di angelo custode, che deve accompagnare il membro di Governo per tutta la durata in cui è in carica e, probabilmente, anche nei cinque anni successivi.
  Ora, qual è il sistema attuale ? Il sistema attuale non prevede alcun angelo custode, prevede che il membro del Governo o chiunque altro ricoprisse una carica pubblica, il pubblico ufficiale o l'incaricato di pubblico servizio, deve astenersi dal partecipare ad una deliberazione o dal prendere una decisione in cui potrebbe ritrovare un proprio interesse. Questo è il sistema, cioè non ci sono angeli custodi, deve agire in questa maniera. Invece, in questo caso si mette su una procedura che si interpone tra la responsabilità individuale e l'eventuale magistrato, perché, ripeto, l'angelo custode può deliberare, lo dico in sintesi, perché ci sono ben dieci commi e 500 parole, che ho Pag. 14contato, per nascondere un concetto, cioè questo organismo si frappone tra il giudice ed il membro del Governo e può deliberare che il conflitto di interessi non c’è, e se il conflitto di interessi non c’è, dice l'angelo custode, diventerà difficile per il magistrato intervenire qualora invece l'interesse secondo lui ci sia, e a nulla vale quanto è scritto, appunto, nel comma 4 di questo articolo, scusate del comma 3, laddove si dice in sostanza che rimane l'obbligo di astenersi comunque. Se rimane l'obbligo di astenersi comunque, non capisco perché mettere in moto questo angelo custode la cui attività alla fine potrebbe essere anche frustrata. Ci sono tanti altri problemi che non posso qui affrontare, perché la cosa è molto complicata.
  Ora, la cosa è ancora più aggravata dal fatto che, se l'angelo custode, secondo questo testo, dimentica di pronunciarsi sul conflitto di interessi, automaticamente il conflitto di interessi non c’è. Con il nostro emendamento diciamo sostanzialmente che l'angelo custode si deve pronunciare e che se non si pronuncia questo non vale come assenso. Questo è tutto, ho detto, ripeto, un emendamento per ridurre il danno di una architettura barocca che vuole nascondere, dietro una giungla di parole, il fatto essenziale che questo angelo custode può assolvere, laddove invece il membro del Governo dovrebbe essere condannato.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Occhiuto. Ne ha facoltà.

  ROBERTO OCCHIUTO. Grazie, Presidente. Intervengo per annunciare che noi voteremo contro questo emendamento e ricominceremo a votare proprio da questo emendamento. Ad inizio seduta il collega Vito ha spiegato che il gruppo di Forza Italia si sarebbe astenuto e non avrebbe partecipato al voto fino alle 11, per stigmatizzare la pervicacia con la quale si esclude il gruppo di Forza Italia dalla partecipazione ai lavori del Copasir, soprattutto oggi, mentre si svolge l'audizione del sottosegretario Minniti sui fatti evidenziati da WikiLeaks. Ad ogni buon fine, da questo emendamento noi ricominceremo a votare, con l'auspicio, però, che la questione che l'onorevole Vito ha segnalato alla Presidenza dell'Aula venga al più presto risolta, perché è intollerabile che si continui in questo modo.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Sanna. Ne ha facoltà.

  FRANCESCO SANNA. Sì, Presidente, ciascuno può avere la sua opinione su come funziona una legge sul conflitto di interessi e chi debba svolgere il compito di Autorità di alta vigilanza, ma le parole, in rappresentanza del gruppo di SEL, Sinistra Italiana, dell'onorevole Sannicandro mi stupiscono molto, perché il riferimento ipercritico alla funzione di vigilanza di un'Autorità indipendente, chiamata angelo custode, con il sottinteso che questo sia di ingombro per la valutazione da parte dei giudici, come dire, ci riporta a una preistoria dell'idea di valutazione del conflitto di interessi.
  Onorevole Sannicandro, se tutta l'attività che noi imputiamo a un'Autorità indipendente fosse di competenza del giudice ordinario o amministrativo, e la giurisdizione non fosse solamente il filtro finale di legittimità, beh, insomma, noi avremmo tutta l'attività di Governo e dei governi d'Italia, sia le regioni sia altri, totalmente esposti: ogni voto, ogni decreto, ogni atto collegiale, valutabile dai giudici, anche preventivamente, sul versante del conflitto di interessi. Qui noi stiamo parlando di valutazioni anche di tipo preventivo: di tipo preventivo vuol dire che l'Autorità può dire alla carica di governo, che in un rapporto non necessariamente di contrasto va a chiederlo all'Autorità, se si deve astenere oppure no.
  Comunque, io le voglio dire: questo è un sistema che nelle democrazie occidentali funziona in decine di Stati, soprattutto quelli che il tema del conflitto di interessi se lo sono posti cinquanta, sessant'anni fa; noi ci arriviamo oggi, proviamo a imparare Pag. 15da chi lo ha sperimentato (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato Sisto. Ne ha facoltà.

  FRANCESCO PAOLO SISTO. Grazie, Presidente. Per segnalare come questo meccanismo, nonostante il temperamento dell'emendamento successivo a firma Gasparini, sia veramente paradossale: come posso dire, dubito ergo sum, cioè sostanzialmente il parlamentare che dubita di essere in conflitto di interessi si può rivolgere anticipatamente...

  EMANUELE FIANO. Membro di Governo, non parlamentare !

  FRANCESCO PAOLO SISTO. ... parlamentare membro di Governo... parliamo soltanto di membri di Governo...

  PRESIDENTE. Non disturbate l'onorevole Sisto.

  FRANCESCO PAOLO SISTO. No, no, no... anzi, è stata un'opportuna precisazione. Chi è membro di Governo – parlamentare o non che sia, giustamente – si può rivolgere preventivamente, se dubita di essere in conflitto di interessi. Io mi chiedo questo: tenuto conto del disposto all'articolo 323 del codice penale, che riflessi potrà avere sulla consapevolezza della necessità di doversi astenere; chi si rivolgerà anticipatamente, dando così la prova di essere consapevole di una situazione di conflitto d'interessi ? Insomma, io credo che sia, veramente, una norma da dimenticare, a cui nessuno ragionevolmente potrà mai fare ricorso, salvo per un suicidio consapevole.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, la deputata Costantino. Ne ha facoltà.

  CELESTE COSTANTINO. Grazie, Presidente. Noi abbiamo poco tempo per ragionare su questo provvedimento, quindi a volte si approfitta anche di alcuni emendamenti per cercare di entrare in profondità su altre questioni che sono relative a tutto il provvedimento.
  Ora, questo articolo è particolarmente delicato, perché si occupa dell'obbligo di astensione sulle cariche di Governo in conflitto di interessi. In realtà, questo emendamento dice una cosa molto semplice, lo voglio dire anche all'onorevole Sanna, perché noi abbiamo talmente tanto a cuore il ruolo dell'Autorità da pensare che l'Autorità sia tenuta, in qualche modo, alla fine dei cinque giorni – noi ne chiedevamo sette, proprio perché pensiamo che questo sia un lavoro che necessita anche di una certa tempistica e di un certo tipo di approfondimento –, a dare un responso e che non possa valere, su una questione così delicata come l'obbligo di astensione, il silenzio-assenso, pratica di cui, devo dire, questo Governo ha già abusato in altri provvedimenti. Forse sarebbe il caso, almeno sul conflitto di interessi, di avere questa cura e di non passare e dare per scontate certe determinazioni (Applausi dei deputati del gruppo Sinistra Italiana-Sinistra Ecologia Libertà).

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Costantino 7.5, con il parere contrario della Commissione, del Governo e del relatore di minoranza di Forza Italia-Il Popolo della Libertà-Berlusconi Presidente e con il parere favorevole dei relatori di minoranza di Sinistra Italiana-Sinistra Ecologia Libertà e MoVimento 5 Stelle.
  Dichiaro aperta la votazione.

  (Segue la votazione).

  Carrozza, Bragantini... ci siamo vero ?
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  392   
   Votanti  389   
   Astenuti    3   
   Maggioranza  195   
    Hanno votato
  96    
    Hanno votato
no  293).    

Pag. 16

  (Il deputato Falcone ha segnalato di non essere riuscito ad esprimere voto contrario).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici emendamenti D'Ambrosio 7.18 e Scotto 7.37, con il parere contrario della Commissione, del Governo e del relatore di minoranza di Forza Italia-Il Popolo della Libertà-Berlusconi Presidente e con il parere favorevole dei relatori di minoranza di Sinistra Italiana-Sinistra Ecologia Libertà e MoVimento 5 Stelle.
  Dichiaro aperta la votazione.

  (Segue la votazione).

  Duranti, Invernizzi... Invernizzi non riesce a votare... Gandolfi, Pannarale... Pannarale è a posto... Gandolfi... non è Gandolfi, è Dellai... ci siamo, vero ? Ce n’è anche uno che sta a casa ! Catanoso.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  393   
   Votanti  390   
   Astenuti    3   
   Maggioranza  196   
    Hanno votato
  92    
    Hanno votato
no  298).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Artini 7.43, con il parere contrario della Commissione, del Governo e dei relatori di minoranza di Forza Italia-Il Popolo della Libertà-Berlusconi Presidente e del MoVimento 5 Stelle e con il parere favorevole della relatrice di minoranza di Sinistra Italiana-Sinistra Ecologia Libertà.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Marotta, Furnari... arriva il tecnico, onorevole Marotta... ecco. Scusate, mi togliete la tessera tra Valentino e... lì, quella tessera che prima lampeggiava, grazie.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  398   
   Votanti  395   
   Astenuti    3   
   Maggioranza  198   
    Hanno votato
  32    
    Hanno votato
no  363).    

  (Il deputato De Rosa ha segnalato di non essere riuscito ad esprimere voto contrario).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Toninelli 7.44, con il parere contrario della Commissione, del Governo e del relatore di minoranza di Forza Italia-Il Popolo della Libertà-Berlusconi Presidente, con il parere favorevole del relatore di minoranza del MoVimento 5 Stelle e su cui la relatrice di minoranza di Sinistra Italiana-Sinistra Ecologia Libertà si rimette all'Assemblea.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Fregolent... Nicchi ha votato.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  398   
   Votanti  361   
   Astenuti   37   
   Maggioranza  181   
    Hanno votato
  60    
    Hanno votato
no  301).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Centemero 7.32, con il parere contrario della Commissione, del Governo e dei relatori di minoranza del MoVimento 5 Stelle e di Sinistra Italiana-Sinistra Ecologia Libertà, e con il parere favorevole del relatore di minoranza di Forza Italia-Il Popolo della Libertà-Berlusconi Presidente.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

Pag. 17

  Tartaglione.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  397   
   Votanti  393   
   Astenuti    4   
   Maggioranza  197   
    Hanno votato
  29    
    Hanno votato
no  364).    

  (I deputati Borghi, Lupo e Ciprini hanno segnalato di non essere riusciti ad esprimere voto contrario).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Costantino 7.7, con il parere contrario della Commissione, del Governo e del relatore di minoranza di Forza Italia – Il Popolo della Libertà – Berlusconi Presidente e con il parere favorevole dei relatori di minoranza del MoVimento 5 Stelle e Sinistra Italiana-Sinistra Ecologia Libertà.
  Dichiaro aperta la votazione.

  (Segue la votazione).

  Archi, Fanucci. Ci siamo ?
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  395   
   Votanti  393   
   Astenuti    2   
   Maggioranza  197   
    Hanno votato
  89    
    Hanno votato
no  304).    

  (Il deputato Borghi ha segnalato di non essere riuscito ad esprimere voto contrario).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento D'Ambrosio 7.110, con il parere contrario della Commissione, del Governo e del relatore di minoranza di Forza Italia – Il Popolo della Libertà – Berlusconi Presidente e con il parere favorevole dei relatori di minoranza del MoVimento 5 Stelle e Sinistra Italiana-Sinistra Ecologia Libertà.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Ravetto, Russo. Ci siamo ?
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  391   
   Votanti  389   
   Astenuti    2   
   Maggioranza  195   
    Hanno votato
  91    
    Hanno votato
no  298).    

  (Il deputato Borghi ha segnalato di non essere riuscito ad esprimere voto contrario. Il deputato De Rosa ha segnalato di avere espresso voto contrario mentre avrebbe voluto esprimere voto favorevole).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Fraccaro 7.23, con il parere contrario della Commissione, del Governo e del relatore di minoranza di Forza Italia – Il Popolo della Libertà – Berlusconi Presidente e con il parere favorevole dei relatori di minoranza del MoVimento 5 Stelle e Sinistra Italiana-Sinistra Ecologia Libertà.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Benamati, Fratoianni, Carloni, Giuliani. Ci siamo ? De Rosa.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  398   
   Votanti  397   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  199   
    Hanno votato
  95    
    Hanno votato
no  302).    

Pag. 18

  (Il deputato Borghi ha segnalato di non essere riuscito ad esprimere voto contrario).

  Passiamo all'emendamento Scotto 7.112, sul quale vi è il parere contrario della Commissione, del Governo e del relatore di minoranza di Forza Italia – Il Popolo della Libertà – Berlusconi Presidente e vi è il parere favorevole dei relatori di minoranza del MoVimento 5 Stelle e Sinistra Italiana – Sinistra Ecologia Libertà.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Scotto. Ne ha facoltà.

  ARTURO SCOTTO. Presidente, noi riteniamo che questo emendamento sia molto importante e chiediamo che i voti espressi dai titolari di cariche di Governo nazionale in conflitto d'interessi e gli atti alla cui adozione hanno partecipato in violazione del dovere di astensione, certificato all'interno di questo articolo attraverso il ruolo dell’Authority, siano nulli. Come diceva diffusamente prima la collega Celeste Costantino, avremmo voluto anche più tempo per il cosiddetto silenzio-assenso e, invece, avete deciso di stringere in cinque giorni.
  Perché è importante questo passaggio ? Perché si ricollega anche ad un principio che, invece, in questo articolo, secondo noi, viene inserito ed è molto pericoloso: quando si dice che il Presidente del Consiglio dei ministri può sottoporre l'atto – in caso di astensione prescritta dall'Autorità o volontaria da parte del Ministro – al Consiglio dei ministri, ai sensi della legge n. 400 del 1988.
  Noi pensiamo che sia un fatto molto sbagliato, per un motivo molto semplice: capiamo che, ormai, Palazzo Chigi è il dominus di tutto, ivi compresa la fiducia su valori universali, come quella che verrà messa oggi al Senato su un provvedimento estremamente delicato, ma non possiamo pensare che, addirittura, il Consiglio dei Ministri vada in autodichia sul conflitto di interessi. Per cui chiediamo, da questo punto di vista, un'attenzione maggiore da parte della maggioranza e un passo indietro.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Mazziotti Di Celso. Ne ha facoltà.

  ANDREA MAZZIOTTI DI CELSO. Grazie, Presidente. Rispondo volentieri, perché, poi, c’è un emendamento a mia firma che riguarda lo stesso tema.
  Qui non è un problema di autodichia, non c’è un giudizio sul conflitto d'interessi: se il comportamento del Ministro è stato in conflitto d'interessi sull'atto, le sanzioni e le altre norme del provvedimento vengono applicate al Ministro. Quello che si vuole evitare prevedendo la possibilità per il Consiglio dei ministri di rivalutare l'atto e la cessazione degli effetti dell'atto se il Consiglio dei ministri non si pronuncia entro un certo termine – come abbiamo proposto, poi, nell'emendamento successivo –, è dovuto ad un motivo molto semplice: che l'accertamento del conflitto può avvenire sia prima, se l'Autorità si pronuncia, sia, magari, dopo. Io posso scoprire dopo un anno e mezzo che un certo decreto ministeriale è stato adottato da un Ministro che era in conflitto d'interessi; nel frattempo, si sono formati una serie di effetti.
  È giusto che il Consiglio dei ministri rivaluti quella decisione, che è una decisione del Governo, quindi, non è una questione di autodichia: l'atto del Ministro in quel caso è un atto, del Governo, il Ministro non lo può adottare e il Consiglio dei ministri lo rivede. Il Consiglio dei ministri in quell'occasione può decidere o di revocarlo o di convalidarlo, perché lo convalida ai fini della sua efficacia generale, nel senso che io potrei avere un decreto ministeriale che è stato adottato in conflitto d'interessi, ma che si applica ad una platea ampia di persone. Nel frattempo, ci sono dei rapporti giuridici consolidati: a quel punto, non ha molto senso che il Consiglio dei ministri si riunisca e faccia la revoca e lo rifaccia. Semplicemente lo rivaluta e può convalidarlo oppure revocarlo in autotutela, come lo stesso emendamento Costantino prevede.
  Quello che abbiamo come maggioranza valutato su questo è che non sia opportuno Pag. 19prevedere una situazione nella quale l'atto è di per sé invalido e non ci sia la possibilità di mantenerlo in vita nella forma che era la forma legittima e, cioè, il Governo e non il soggetto che era in conflitto d'interessi. Quindi, il meccanismo sarà: il Ministro adotta la decisione in conflitto d'interessi, si pronuncia l'Autorità, al Ministro si applicheranno le sanzioni, dopodiché il Governo – magari, appunto, potrebbe essere un anno dopo – rivaluta l'atto: se lo ritiene anche contrario all'interesse pubblico lo revoca, se, invece, lo ritiene coerente con l'interesse pubblico, lo tiene in vita, i terzi sono tutelati e la persona che ha votato in conflitto è punita.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato Sannicandro. Ne ha facoltà.

  ARCANGELO SANNICANDRO. Presidente, l'intervento del collega è suggestivo, ma non convincente. Io non l'ho mai visto: un consigliere comunale, votando una delibera consiliare, ha preso un interesse privato, oltre a rispondere per il suo atto, non accade più nulla, perché la delibera va avanti ugualmente e non è certo né nulla né annullabile.

  FRANCESCO PAOLO SISTO, Relatore di minoranza. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  FRANCESCO PAOLO SISTO, Relatore di minoranza. Presidente, devo cambiare parere su questo emendamento: il gruppo di Forza Italia voterà favorevolmente.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Matteo Bragantini. Ne ha facoltà.

  MATTEO BRAGANTINI. Presidente, sentendo il Presidente della Commissione, faccio presente che, invece, si può benissimo revocarlo in modo automatico e il Consiglio dei ministri, se ritiene che gli effetti successivi vadano bene, può riunirsi e riapplicarlo. Dunque, la norma di questo emendamento può essere benissimo applicata nella forma molto semplice della revoca immediata. In questo modo, intanto, viene revocato e, se c’è un'urgenza, il Consiglio dei ministri ha tempi molto stretti per riapplicarlo, se ci sono interessi generali più ampi (Applausi dei deputati del gruppo Misto).

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Scotto 7.112, con il parere contrario della Commissione e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Fanucci, Ravetto, Fratoianni. Un momento aspettiamo, non si preoccupi. Piccolo, Sberna in arrivo, Tino Iannuzzi in arrivo. Caso. Abbiamo tutti votato ? Censore in arrivo, Malpezzi in arrivo, e poi chiudiamo. Anche Cominardi. Ci siamo ?
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  399   
   Votanti  398   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  200   
    Hanno votato
 121    
    Hanno votato
no  277).    

  Passiamo alla votazione degli identici emendamenti Giorgis 7.114 e Mazziotti Di Celso 7.115, come riformulati dal relatore per la maggioranza. Prendo atto che i presentatori accettano la riformulazione proposta dal relatore per la maggioranza. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Occhiuto. Ne ha facoltà.

  ROBERTO OCCHIUTO. Solo per dichiarare il voto contrario del gruppo di Forza Italia.

Pag. 20

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Sisto. Ne ha facoltà.

  FRANCESCO PAOLO SISTO. Come avevo anticipato nel formulare i pareri, questa riformulazione degli identici emendamenti ha una parte di scarsa leggibilità dal punto di vista della tutela di coloro che fossero destinatari degli atti individuali che poi fanno riferimento al componente del Governo in conflitto di interessi. È evidente che l'impugnabilità di questi atti non può non riguardare anche i soggetti che avessero ricevuto effetti da questi atti monocratici o, come vengono definiti nella riformulazione, individuali che possono avere, appunto, prodotto degli effetti. Dire che i termini per l'impugnazione decorrono senza indicare le modalità di comunicazione a soggetti estranei a questi provvedimenti a me sembra una grave violazione del diritto di difesa. Credo che da questo punto di vista è la conferma ancora una volta che questo non è un provvedimento che intenda tutelare, ma ha una chiarissima marca ideologica che noi respingiamo.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici emendamenti Giorgis 7.114 e Mazziotti Di Celso 7.115, nel testo riformulato, con il parere favorevole della Commissione, del Governo e del relatore di minoranza del MoVimento 5 Stelle, contrario del relatore di minoranza di Forza Italia – Il Popolo della Libertà – Berlusconi Presidente, mentre si rimette all'Aula la relatrice di minoranza di Sinistra Italiana-Sinistra Ecologia Libertà.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Milanato, Furnari, Capone. Ci siamo ? Capone no. Provi, onorevole Capone. Bene. Non vedo altri.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

   (Presenti  404   
   Votanti  371   
   Astenuti   33   
   Maggioranza  186   
    Hanno votato
 332    
    Hanno votato
no   39).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Artini 7.45, con il parere contrario della Commissione, del Governo e del relatore di minoranza di Forza Italia – Il Popolo della Libertà – Berlusconi Presidente, favorevole della relatrice di minoranza di Sinistra Italiana-Sinistra Ecologia Libertà, mentre si rimette all'Aula il relatore di minoranza del MoVimento 5 Stelle.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Carloni. Mi pare che ci siamo, che abbiamo votato tutti.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  398   
   Votanti  337   
   Astenuti   61   
   Maggioranza  169   
    Hanno votato
  35    
    Hanno votato
no  302).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 7, nel testo emendato.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Fanucci, Terzoni...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

   (Presenti  403   
   Votanti  381   
   Astenuti   22   
   Maggioranza  191   
    Hanno votato
 258    
    Hanno votato
no  123).    

Pag. 21

  (I deputati Manfredi e Rabino hanno segnalato di non essere riusciti ad esprimere voto favorevole).

(Esame dell'articolo 8 – A.C. 275-A/R ed abbinate)

  PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 8 e delle proposte emendative ad esso presentate (Vedi l'allegato A – A.C. 275-A/R ed abbinate).
  Se nessuno chiede di intervenire sul complesso degli emendamenti, invito il relatore per la maggioranza ad esprimere il parere della Commissione.

  FRANCESCO SANNA, Relatore per la maggioranza. La Commissione esprime parere contrario sugli emendamenti Fraccaro 8.7 e 8.6. Circa l'emendamento Civati 8.1, io vorrei invitare l'onorevole Civati al ritiro, perché ci sono degli emendamenti successivi, a cui darò un parere favorevole, che, secondo me, recuperano il senso del suo emendamento a far funzionare in qualche modo il contratto fiduciario per mandato politico come anche un blind trust vero. Invito al ritiro, altrimenti parere contrario. La Commissione esprime parere contrario sugli emendamenti Sisto 8.14 e 8.13. Circa l'emendamento Mazziotti Di Celso 8.100, chiederei all'onorevole il consenso a una riformulazione che gli suggerisco: al comma 1, lettera a), sostituire le parole da «nei settori della difesa» fino alla fine della lettera con le seguenti: «in imprese operanti nel settore della difesa, del credito o in imprese di rilevanza nazionale nei settori dell'energia, delle comunicazioni, dell'editoria, della raccolta pubblicitaria, delle opere pubbliche di preminente interesse nazionale o dei servizi erogati in concessione o autorizzazione». Il «conseguentemente» è completamente cancellato.

  PRESIDENTE. Va bene, grazie, poi sentiamo se l'onorevole Mazziotti Di Celso accetta la riformulazione.

  FRANCESCO SANNA, Relatore per la maggioranza. La Commissione esprime parere contrario sugli emendamenti Sisto 8.16, Parisi 8.3 e 8.2 (l'identico emendamento Centemero 8.15 è ritirato), Sisto 8.18 e Centemero 8.17 e 8.11.

  PRESIDENTE. Relatore di minoranza Toninelli ?

  DANILO TONINELLI, Relatore di minoranza. Esprimo parere favorevole sugli emendamenti Fraccaro 8.7 e 8.6 e Civati 8.1, mentre esprimo parere contrario sugli emendamenti Sisto 8.14 e 8.13. Mi rimetto all'Aula sull'emendamento Mazziotti Di Celso 8.100, mentre esprimo parere contrario sugli emendamenti Sisto 8.16, Parisi 8.3 e 8.2, Sisto 8.18, Centemero 8.17 e 8.11.

  PRESIDENTE. Relatore di minoranza Sisto ?

  FRANCESCO PAOLO SISTO, Relatore di minoranza. Grazie Presidente. Non cambia la logica nel formulare i pareri su questo provvedimento e lo dimostreremo con alcune affermazioni. Esprimo parere contrario sugli emendamenti Fraccaro 8.7 e 8.6 e Civati 8.1, mentre esprimo parere favorevole sugli emendamenti Sisto 8.14 (nel tentativo, appunto, di delimitare l'ambito di questa normativa) e 8.13 (il tema dell'interposta persona che abbiamo già affrontato nelle scorse discussioni). Circa l'emendamento Mazziotti Di Celso 8.100, con la riformulazione del relatore per la maggioranza, che è stata accettata dai presentatori, è la dimostrazione palmare della selezione innaturale della classe politica e voteremo fermamente contro questo modo di selezionare la politica e il Governo. Esprimo parere favorevole sugli emendamenti Sisto 8.16, Parisi 8.3 e 8.2, Sisto 8.18 (si tratta della concretezza dei casi da sottoporre al regime normativo) e Centemero 8.17 (anche qui la concretezza e la concretezza dell'alterazione) e 8.11.

  PRESIDENTE. Relatrice di minoranza Costantino ?

Pag. 22

  CELESTE COSTANTINO, Relatrice di minoranza. Signor Presidente, esprimo parere favorevole sugli emendamenti Fraccaro 8.7 e 8.6 e Civati 8.1, mentre esprimo parere contrario sugli emendamenti Sisto 8.14 e 8.13 e mi rimetto all'Aula sull'emendamento Mazziotti Di Celso 8.100. Esprimo parere contrario sugli emendamenti Sisto 8.16, Parisi 8.3 e 8.2, Sisto 8.18 e Centemero 8.17 e 8.11.

  PRESIDENTE. Il Governo ?

  IVAN SCALFAROTTO, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri. Signora Presidente, il parere del Governo è conforme a quello espresso dal relatore per la maggioranza.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti. Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Fraccaro 8.7, con il parere contrario della Commissione e del Governo, con il parere favorevole dei relatori di minoranza del MoVimento 5 Stelle e di Sinistra Italiana-Sinistra Ecologia Libertà, e con il parere contrario del relatore di minoranza di Forza Italia-Il Popolo della Libertà-Berlusconi Presidente.
  (Segue la votazione).

  Stella Bianchi...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  379   
   Votanti  377   
   Astenuti    2   
   Maggioranza  189   
    Hanno votato
  92    
    Hanno votato
no  285).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Fraccaro 8.6, con il parere contrario della Commissione e del Governo, con il parere favorevole dei relatori di minoranza del MoVimento 5 Stelle e di Sinistra Italiana-Sinistra Ecologia Libertà, e con il parere contrario del relatore di minoranza di Forza Italia-Il Popolo della Libertà-Berlusconi Presidente.
  (Segue la votazione).

  Spadoni...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  365   
   Votanti  363   
   Astenuti    2   
   Maggioranza  182   
    Hanno votato
  88    
    Hanno votato
no  275).    

  Chiedo ai presentatori se accedano all'invito al ritiro dell'emendamento Civati 8.1.

  GIUSEPPE CIVATI. Signora Presidente, sì volevo ringraziare l'onorevole Sanna per la comprensione non tanto nei miei confronti quanto per il problema che poniamo, ma ovviamente non ritiro questo emendamento. È un emendamento che è una soluzione molto avanzata di riscrittura del cuore della legge, o almeno quello che per noi è il cuore della legge; richiama, peraltro, non solo la proposta da me sottoscritta, ma anche quella dell'onorevole Bressa, diciamo da qui la riflessione della maggioranza era partita. Mi pare che il tasso di cecità – perdonatemi l'immagine, che non vuole essere volgare – sia troppo basso nella proposta della maggioranza, che un blind trust all'americana debba garantire molto di più, che non possa essere limitato ad alcuni settori o temi, ma debba essere generale e debba consentire un rafforzamento di tutte le garanzie, sia per chi è in condizioni di presunto conflitto di interessi sia per chi, evidentemente, lo dovrà verificare. Segnalo che questa è una proposta che si ispira a una tradizione che è vigente negli Stati Uniti d'America, ad esempio, quindi non si tratta di norme sconosciute, sulle quali esiste una grande letteratura. Segnalo che è opinione – penso di poterlo citare senza Pag. 23problemi – anche del presidente dell'Antitrust Pitruzzella, è stata per anni una sua, come dire, battaglia e campagna culturale. Credo che una soluzione come quella che proponiamo noi cambi, mi rendo conto, i connotati di una porzione importante della legge, ma consentirebbe a questo Parlamento di approvare una legge più avanzata. Da ultimo, capisco l'invito del relatore; segnalo, però, che non mi pare che gli emendamenti successivi, che riguardano nello specifico, per la comprensione dell'Aula, sia l'articolo 8 che l'articolo 9, siano sufficienti a portarci nel tracciato da noi proposto. Quindi è chiaro che la nostra disponibilità ci sarà nelle votazioni che verranno, ma su questa riteniamo di mantenere il testo (Applausi dei deputati del gruppo Misto – Alternativa Libera – Possibile).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Quaranta. Ne ha facoltà.

  STEFANO QUARANTA. Signora Presidente, per sostenere e corroborare le tesi dell'onorevole Civati, rispetto al quale noi abbiamo appoggiato l'emendamento, lo sosteniamo e lo voteremo.
  Ora, qui parliamo di conflitto di interessi di natura patrimoniale. La premessa è che l'Autorità accerta che il titolare di carica di Governo ha un conflitto tale, cioè in relazione alla consistenza appunto del patrimonio, che l'astensione risulta essere inadeguata come strumento di soppressione del conflitto. A questo punto si procede, quindi, all'utilizzo di strumenti preventivi di separazione del patrimonio, appunto, dalla carica che il soggetto in questo caso ricopre. Ora naturalmente in certi settori particolarmente delicati noi riteniamo appunto che debba essere presunto questo conflitto di interessi, perché se si hanno proprietà in settori quali – cito – la difesa, l'energia o il credito, ovviamente deve essere il titolare semmai a dimostrare che questi interessi non sono tali da non costituire conflitto di interessi. Bene, la nostra proposta prevede che l'Autorità, sentito appunto l'interessato, provveda alla costituzione di un trust cieco appunto sull'esempio di modelli, come ricordava Sanna in un suo precedente intervento, che esistono già da alcuni anni e ai quali noi dovremmo appunto fare riferimento. In alternativa è possibile anche, entro 45 giorni, l'alienazione del patrimonio. A noi pare che la proposta fatta fin qui dalla maggioranza sia assai blanda e sia la solita soluzione all'italiana; del resto, lo stesso onorevole Sanna ci ha appena detto che nei prossimi emendamenti forse riusciamo a correggere qualcosa, a dimostrazione – mi sembra quasi una confessione – che il lavoro fatto fin qui non sia sufficiente. Allora io propongo all'onorevole Sanna, anziché sforzarsi di approvare tanti emendamenti, di accogliere la nostra proposta, che è già organica, che riguarda tutti i punti fondamentali e trae ispirazione dai modelli cui faceva riferimento l'onorevole Civati, o in alternativa ci spieghi perché la nostra proposta, che ha appunto quelle caratteristiche, non va bene o non è sufficiente (Applausi dei deputati del gruppo Sinistra Italiana – Sinistra Ecologia Libertà).

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti. Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Civati 8.1, con il parere contrario della Commissione e del Governo, con il parere favorevole dei relatori di minoranza del MoVimento 5 Stelle e di Sinistra Italiana-Sinistra Ecologia Libertà, e con il parere contrario del relatore di minoranza di Forza Italia-Il Popolo della Libertà-Berlusconi Presidente.
  (Segue la votazione).

  Ginefra...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  403   
   Votanti  401   
   Astenuti    2   
   Maggioranza  201   
    Hanno votato
 107    
    Hanno votato
no  294).    

Pag. 24

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Sisto 8.14, con il parere contrario della Commissione, del Governo e dei relatori di minoranza del MoVimento 5 Stelle e di Sinistra Italiana-Sinistra Ecologia Libertà e con il parere favorevole del relatore di minoranza di Forza Italia-Il Popolo della Libertà-Berlusconi Presidente.
  (Segue la votazione).

  Boccuzzi, Bossa, Giuliani...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  402   
   Votanti  401   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  201   
    Hanno votato
  26    
    Hanno votato
no  375).    

  Passiamo alla votazione dell'emendamento Sisto 8.13.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Centemero. Ne ha facoltà.

  ELENA CENTEMERO. Signora Presidente, per annunciare il voto favorevole di Forza Italia.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Sisto. Ne ha facoltà.

  FRANCESCO PAOLO SISTO. Signor Presidente, il potere afflittivo inquisitorio si esercita con maggiore facilità quanto più ampie sono le possibilità incerte di chi lo deve esercitare. È evidente che siamo nell'ambito, anche qui, del problema dell'interposta persona o le società fiduciarie, cioè anche qui nella scannerizzazione di condotte che non sono chiaramente riferibili ai soggetti, ma sono indirettamente, qualche volta molto indirettamente, se non ipoteticamente, riferibili a determinati soggetti.
  Noi riteniamo che questo non sia un compito che possa essere affidato con tanta allegria e con tanta fiducia nei confronti di un organismo che sarà di matrice politica e che non ha certamente le garanzie né giuridiche né, meno che mai, giurisdizionali per poter gestire questo tipo di delicatissime situazioni che possono paralizzare il Governo. Voteremo favorevolmente su questo emendamento.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Sisto 8.13, con il parere contrario della Commissione, del Governo e dei relatori di minoranza dei gruppi MoVimento 5 Stelle e Sinistra Italiana-Sinistra Ecologia Libertà e con il parere favorevole del relatore di minoranza del gruppo Forza Italia – Il Popolo della Libertà – Berlusconi Presidente.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Palese, Stella Bianchi.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  402   
   Votanti  401   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  201   
    Hanno votato
  30    
    Hanno votato
no  371).    

  Passiamo alla votazione dell'emendamento Mazziotti Di Celso 8.100, nel testo riformulato. Prendo atto che il presentatore accetta la riformulazione.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Nizzi. Ne ha facoltà.

  SETTIMO NIZZI. Presidente, intervengo per preannunziare il voto contrario del gruppo di Forza Italia.

Pag. 25

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Sisto. Ne ha facoltà.

  FRANCESCO PAOLO SISTO. Presidente, la modifica proposta dal relatore e accettata dal proponente è la dimostrazione solare, ove non ve ne fossero già tante, di come questo provvedimento, lungi dal dipanare il conflitto di interessi, selezioni la classe politica e dirigente, soprattutto con riferimento al Governo, perché poi, parliamoci chiaro, anche questo è un modo surrettizio, dire che è soltanto nel Governo, ma sostanzialmente abbiamo aperto la possibilità – ripeto – ad una selezione tout-court della politica, essendo l'attività di Governo quella principale. Modificare, indicare, ampliare ed evitare addirittura la rilevanza nazionale di determinate situazioni di imprese penalizza, a mio avviso, indiscriminatamente l'accesso al Governo.
  Si tratta di una norma palesemente incostituzionale. Noi voteremo contro.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Sanna. Ne ha facoltà.

  FRANCESCO SANNA. Presidente, intervengo solo per precisare che stiamo semplicemente dicendo che ci sono dei settori dell'economia italiana che, anche per imposizioni dell'Unione europea, hanno un elevato livello di regolazione politica da parte di Parlamento e Governo e da parte di autorità indipendenti (e per questo motivo estendiamo alle autorità indipendenti l'applicazione della legge sul conflitto di interessi). Questo tasso di regolazione è elevatissimo in materia di credito e in materia di difesa, dove abbiamo addirittura delle leggi che impongono un controllo su chi sono i tuoi clienti e il tuo cliente è sostanzialmente, in Italia, lo Stato italiano.
  Quindi, onorevole Sisto, non c’è né inquisizione né niente; c’è democrazia economica avanzata e moderna.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Mazziotti Di Celso 8.100, nel testo riformulato, con il parere favorevole della Commissione e del Governo, con il parere contrario del relatore di minoranza del gruppo Forza Italia – Il Popolo della Libertà – Berlusconi Presidente mentre si rimettono all'Aula i relatori di minoranza dei gruppi MoVimento 5 Stelle e Sinistra Italiana-Sinistra Ecologia Libertà.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Ascani, Fanucci, Manfredi, Monchiero, Ravetto.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

   (Presenti  409   
   Votanti  321   
   Astenuti   88   
   Maggioranza  161   
    Hanno votato
 273    
    Hanno votato
no   48).    

  Così sono preclusi gli emendamenti successivi Sisto 8.16 e Parisi 8.3 e 8.2.
  Passiamo alla votazione dell'emendamento Sisto 8.18.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Centemero. Ne ha facoltà.

  ELENA CENTEMERO. Presidente, intervengo per annunciare il voto favorevole di Forza Italia su questo emendamento.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Sisto. Ne ha facoltà.

  FRANCESCO PAOLO SISTO. Grazie, Presidente. Non ci stancheremo mai di ribadire la necessità, con un avverbio, con un aggettivo o con un verbo – questo è assolutamente irrilevante – di dare assoluta concretezza e tangibilità al criterio che guida l'applicazione di questo provvedimento, perché, se noi non fossimo così Pag. 26severi nella richiesta di questa concretezza, non potremmo coerentemente vantare il diritto-dovere a subire e a irrogare delle sanzioni che sono assolutamente gravi.
  Non c’è niente di peggio di una norma che non abbia una sua consistenza e che quindi non legittima la sanzione.
  Noi insisteremo con riferimento a questo come con riferimento al prossimo emendamento – si tratta dell'emendamento Centemero 8.17 – su cui anticipo la discussione nel chiedere che l'Aula rifletta attentamente sull'astrattezza del precetto.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Sisto 8.18, con il parere contrario della Commissione, del Governo e dei relatori di minoranza dei gruppi MoVimento 5 Stelle e Sinistra Italiana-Sinistra Ecologia Libertà e con il parere favorevole del relatore di minoranza del gruppo Forza Italia – Il Popolo della Libertà – Berlusconi Presidente.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Bolognesi, Furnari.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  407   
   Votanti  403   
   Astenuti    4   
   Maggioranza  202   
    Hanno votato
  31    
    Hanno votato
no  372).    

  Passiamo alla votazione dell'emendamento Centemero 8.17.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Centemero. Ne ha facoltà.

  ELENA CENTEMERO. Presidente, intervengo per annunciare il voto favorevole di Forza Italia su questo emendamento.

  PRESIDENTE. A questo punto passiamo ai voti (Commenti dei deputati del gruppo Forza Italia – Il Popolo della Libertà – Berlusconi Presidente). Se voi avete ascoltato l'onorevole Sisto, ha già anticipato l'intervento sull'emendamento Centemero 8.17. Se vuole lo ripete, però...
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Sisto. Ne ha facoltà.

  FRANCESCO PAOLO SISTO. Presidente, farò come Paganini e non ripeterò. Aggiungerò invece che proprio nei concetti di alterazione di cui all'emendamento Centemero 8.17, la concretezza è particolarmente rilevante perché alterare non è una condotta che possa avere una sua quantificazione.
  Allora, se noi eliminiamo il riferimento alla realtà dell'alterazione e alla capacità – ripeto – della condotta di concretamente giungere a quel risultato non abbiamo detto assolutamente nulla. Vi può essere un'alterazione minima, media e massima.
  Mi sembra che in questo caso la concretezza sia assolutamente particolarmente indispensabile.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Centemero 8.17, con il parere contrario della Commissione, del Governo e dei relatori di minoranza dei gruppi MoVimento 5 Stelle e Sinistra Italiana-Sinistra Ecologia Libertà e con il parere favorevole del relatore di minoranza del gruppo Forza Italia – Il Popolo della Libertà – Berlusconi Presidente.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Archi, Ascani, Palese.
  Dichiaro chiusa la votazione.Pag. 27
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  396   
   Votanti  394   
   Astenuti    2   
   Maggioranza  198   
    Hanno votato
  30    
    Hanno votato
no  364).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Centemero 8.11, con il parere contrario della Commissione, del Governo e dei relatori di minoranza dei gruppi MoVimento 5 Stelle e Sinistra Italiana-Sinistra Ecologia Libertà e con il parere favorevole del relatore di minoranza del gruppo Forza Italia – Il Popolo della Libertà – Berlusconi Presidente.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Palese.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  392   
   Votanti  390   
   Astenuti    2   
   Maggioranza  196   
    Hanno votato
  34    
    Hanno votato
no  356).    

  (La deputata Liuzzi ha segnalato di non essere riuscita ad esprimere voto contrario).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 8, nel testo emendato.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Scalfarotto, Malisani. Ci siamo ?
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

   (Presenti  405   
   Votanti  386   
   Astenuti   19   
   Maggioranza  194   
    Hanno votato
 257    
    Hanno votato
no  129).    

(Esame dell'articolo 9 – A.C. 275-A/R ed abbinate)

  PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 9 e delle proposte emendative ad esso presentate (Vedi l'allegato A – A.C. 275-A/R).
  Se nessuno chiede di intervenire sul complesso degli emendamenti, invito il relatore ad esprimere il parere della Commissione.
  Onorevole Sanna, l'emendamento Sisto 9.13 è ritirato. Quindi, cominciamo dall'emendamento Tinagli 9.115.

  FRANCESCO SANNA, Relatore per la maggioranza. Presidente, la Commissione esprime parere favorevole sull'emendamento Tinagli 9.115.
  La Commissione esprime parere contrario sugli emendamenti Centemero 9.14 e 9.105, Sisto 9.103, Parisi 9.102 e Centemero 9.106.
  La Commissione raccomanda l'approvazione del suo emendamento 9.400.
  La Commissione esprime parere contrario sugli emendamenti Artini 9.104 e Sisto 9.107.

  PRESIDENTE. Ricordo che l'emendamento Centemero 9.108 è stato ritirato.

  FRANCESCO SANNA, Relatore per la maggioranza. La Commissione esprime parere contrario sull'emendamento Parisi 9.2, e favorevole sull'emendamento Librandi 9.113. La Commissione esprime parere contrario sugli identici emendamenti Sisto 9.19 e Parisi 9.1. La Commissione esprime parere favorevole sugli emendamenti Gasparini 9.117 e 9.119, e contrario sull'emendamento Sisto 9.21.

Pag. 28

  PRESIDENTE. Invito il relatore di minoranza, onorevole Toninelli, ad esprimere il parere.

  DANILO TONINELLI, Relatore di minoranza. Signora Presidente, esprimo parere contrario sugli emendamenti Tinagli 9.115, Centemero 9.14 e 9.105, Sisto 9.103, Parisi 9.102 e Centemero 9.106. Mi rimetto all'Aula quanto agli emendamenti 9.400 della Commissione ed Artini 9.104. Esprimo parere contrario sugli emendamenti Sisto 9.107 e Parisi 9.2, e favorevole sull'emendamento Librandi 9.113. Esprimo parere contrario sugli identici emendamenti Sisto 9.19 e Parisi 9.1. Mi rimetto all'Aula quanto all'emendamento Gasparini 9.117 e 9.119, mentre esprimo parere contrario sull'emendamento Sisto 9.21.

  PRESIDENTE. Invito ora il relatore di minoranza, onorevole Sisto, ad esprimere il parere.

  FRANCESCO PAOLO SISTO, Relatore di minoranza. Presidente, noi riteniamo che in questo articolo si debba tenere nella debita considerazione il consenso e la partecipazione dell'interessato. Su questa linea esprimiamo parere contrario all'emendamento Tinagli 9.115 e favorevole all'emendamento Centemero 9.14, che fa riferimento proprio al mutamento da «sentiti gli interessati» a «con l'assenso degli interessati». Esprimiamo parere favorevole sull'emendamento Centemero 9.105, che parla delle modalità e dei requisiti per lo svolgimento del mandato al gestore; favorevole all'emendamento Sisto 9.103, che sopprime appunto il comma 10; favorevole all'emendamento Parisi 9.102; stessa linea all'emendamento Centemero 9.106, che fa riferimento all’«assenso degli interessati».
  Ci rimettiamo all'Aula sull'emendamento 9.400 della Commissione. Esprimiamo parere contrario all'emendamento Artini 9.104, favorevole agli emendamenti Sisto 9.107 e Parisi 9.2. Esprimiamo parere contrario all'emendamento Librandi 9.113. Siamo favorevoli alla soppressione dell'ipotesi di alienazione, quindi agli identici emendamenti Sisto 9.19 e Parisi 9.1: riteniamo che la vendita dei beni non sia compatibile, soprattutto in regime di quasi cecità con le sanzioni del conflitto di interessi. Esprimiamo parere contrario sugli emendamenti Gasparini 9.117 e 9.119.
  Esprimiamo parere favorevole invece sull'emendamento Sisto 9.21, ferma qualche riflessione che il relatore potrebbe fare. Mi rivolgo allora al relatore per la maggioranza: onorevole Sanna, sull'emendamento Sisto 9.21 noi esprimiamo ovviamente parere favorevole, ma siamo in attesa di qualche riflessione del relatore per poter eventualmente valutare successivamente l'ipotesi di un ritiro.

  PRESIDENTE. Invito infine il relatore di minoranza, onorevole Costantino, ad esprimere il parere.

  CELESTE COSTANTINO, Relatrice di minoranza. Signora Presidente, esprimo parere contrario sugli emendamenti Tinagli 9.115, Centemero 9.14 e 9.105, Sisto 9.103, Parisi 9.102 e Centemero 9.106. Mi rimetto all'Aula quanto all'emendamento 9.400 della Commissione. Esprimo parere favorevole sull'emendamento Artini 9.104. Esprimo parere contrario sugli emendamenti Sisto 9.107, Parisi 9.2, Librandi 9.113, nonché sugli identici emendamenti Sisto 9.19 e Parisi 9.1. Esprimo parere favorevole sugli emendamenti Gasparini 9.117 e 9.119, mentre esprimo parere contrario sull'emendamento Sisto 9.21.

  PRESIDENTE. Il Governo ?

  IVAN SCALFAROTTO, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri. Presidente, il parere del Governo è conforme a quello espresso dal relatore per la maggioranza.

  FRANCESCO PAOLO SISTO, Relatore di minoranza. Chiedo di parlare.

Pag. 29

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  FRANCESCO PAOLO SISTO, Relatore di minoranza. Signora Presidente, devo modificare un parere: esprimiamo parere contrario sull'emendamento 9.400 della Commissione, anziché rimetterci all'Aula.

  PRESIDENTE. Sta bene.
  Passiamo alla votazione dell'emendamento Tinagli 9.115.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Sanna. Ne ha facoltà.

  FRANCESCO SANNA. Signora Presidente, due parole che dovevo sia agli interventi di SEL che all'intervento dell'onorevole Civati: gli emendamenti su cui ho dato parere favorevole dell'onorevole Tinagli e della Commissione disegnano un sistema per cui l'Autorità agisce con una forma di progressione, di proporzionalità e di utilizzazione del principio del minor mezzo sui patrimoni dei membri del Governo. Si tratta di un meccanismo che è il più possibile rispettoso sia dell'interesse pubblico, perché comunque modifica e toglie il conflitto di interessi, sia della minima invasività del sistema patrimoniale-economico di colui che detiene una carica di Governo. Qui precisiamo questo criterio; successivamente spiegheremo – e lo voglio dire all'onorevole all'onorevole Civati – che il sistema che noi proponiamo qui, analogamente a quello che proponeva lui, può ben comprendere la trasformazione, anche mediante alienazione parziale o totale, dei beni immobiliari o mobiliari affidati in gestione. Questo è il modo in lingua italiana di esprime il concetto del blind trust ! Noi lo scriviamo nel diritto italiano, perché oggi la legge cosiddetta Frattini dice alla carica di Governo: se vuoi vatti a scegliere il trust alle Cayman, a Lussemburgo, nei Paesi dove è disciplinato; in Italia il trust cieco non è disciplinato, noi per la prima volta scriviamo le regole di una progressiva opacizzazione del rapporto fiduciario per mandato politico, che domani potrebbe essere per esempio imitato anche per la costruzione di una disciplina del trust italiano.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Tinagli 9.115, con il parere favorevole della Commissione e del Governo, contrario dei relatori di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Carloni, Mura...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

   (Presenti  401   
   Votanti  399   
   Astenuti    2   
   Maggioranza  200   
    Hanno votato
 258    
    Hanno votato
no  141).    

  (Il deputato Censore ha segnalato di non essere riuscito ad esprimere voto contrario).

  Passiamo alla votazione dell'emendamento Centemero 9.14.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Centemero. Ne ha facoltà.

  ELENA CENTEMERO. Signora Presidente, intervengo per annunciare il voto favorevole di Forza Italia.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Centemero 9.14, con il parere contrario della Commissione e del Governo, nonché dei relatori di minoranza Movimento 5 Stelle e Sinistra Italiana, favorevole del relatore di minoranza Forza Italia.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Malisani, Boldrini...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

Pag. 30

   (Presenti  398   
   Votanti  397   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  199   
    Hanno votato
  24    
    Hanno votato
no  373).    

  Passiamo alla votazione dell'emendamento Centemero 9.105.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Sisto. Ne ha facoltà.

  FRANCESCO PAOLO SISTO. Presidente, voteremo favorevolmente per il principio che siamo di fronte ancora una volta ad una strettoia, che noi respingiamo; chiediamo che l'emendamento sia votato favorevolmente.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Centemero 9.105, con il parere contrario della Commissione, del Governo e dei relatori di minoranza Movimento 5 Stelle e SI-SEL, favorevole del relatore di minoranza Forza Italia.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Archi, Milanato, Gribaudo...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  397   
   Votanti  395   
   Astenuti    2   
   Maggioranza  198   
    Hanno votato
  28    
    Hanno votato
no  367).    

  Passiamo alla votazione dell'emendamento Sisto 9.103.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Centemero. Ne ha facoltà.

  ELENA CENTEMERO. Intervengo per annunciare il voto favorevole di Forza Italia.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Sisto. Ne ha facoltà.

  FRANCESCO PAOLO SISTO. Noi siamo fermamente contrari all'ipotesi di vendita dei beni, soprattutto quando questa vendita dei beni abbia dei requisiti di incertezza e non veda l'assenso alla partecipazione del soggetto interessato che, ripeto, non ha alcun titolo per poter intervenire su questa scelta, anche con la riformulazione del Governo. Dirò soltanto che sfido «formalmente e culturalmente» l'Aula a pensare se questo non sia un elemento di fortissima dissuasione all'accesso a cariche di governo. Sapere che ti possono vendere i beni senza che tu possa saperne alcunché, mi spinge a domandarmi davvero chi si metterà nelle condizioni di poter rischiare; la politica diventa un rischio in una situazione di questo genere, senza pensare che è meglio probabilmente stare a casa, e credo che la politica che ti costringa a stare a casa sia la peggior politica che possa esistere.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Sisto 9.103, con il parere contrario della Commissione, del Governo e dei relatori di minoranza del Movimento 5 Stelle e di Sinistra Italiana – Sinistra Ecologia Libertà, ed il parere favorevole del relatore di minoranza di Forza Italia.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  382   
   Votanti  381   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  191   
    Hanno votato
  31    
    Hanno votato
no  350).    

  (I deputati Mantero e Dallai hanno segnalato di non essere riusciti ad esprimere voto contrario).

Pag. 31

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Parisi 9.102, con il parere contrario della Commissione, del Governo e dei relatori di minoranza del Movimento 5 Stelle e di Sinistra Italiana – Sinistra Ecologia Libertà, ed il parere favorevole del relatore di minoranza di Forza Italia.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Luigi Gallo, Dallai, Rabino...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  403   
   Votanti  400   
   Astenuti    3   
   Maggioranza  201   
    Hanno votato
  29    
    Hanno votato
no  371).    

  (La deputata Paola Bragantini ha segnalato di non essere riuscita ad esprimere voto contrario).

  Passiamo alla votazione dell'emendamento Centemero 9.106.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Centemero. Ne ha facoltà.

  ELENA CENTEMERO. Intervengo per annunciare il voto favorevole di forza Italia.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Sisto. Ne ha facoltà.

  FRANCESCO PAOLO SISTO. Presidente, noi ci sforziamo anche di utilizzare delle forme di ragionevolezza nei nostri emendamenti. Quando noi alla parola «comprende» sostituiamo «può comprendere, con l'assenso degli interessati» andiamo a calibrare, caso per caso e volta per volta, la possibilità di un intervento a piedi uniti sui beni del soggetto interessato. Dare la facoltà, e non l'obbligo di comprendere, credo sia doveroso. Quando noi dobbiamo calibrare lo strumento al soggetto davvero interessato, con tutto quello che ha con sé, a me sembra che il minimo che si possa chiedere ad una norma è quello di essere aperta a delle soluzioni possibili e non a delle soluzioni obbligate. Ripeto, la componente ideologica di questo provvedimento sopravanza la sua praticabilità.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Centemero 9.106, con il parere contrario della Commissione, del Governo e dei relatori di minoranza del Movimento 5 Stelle e di Sinistra Italiana – Sinistra Ecologia Libertà, ed il parere favorevole del relatore di minoranza di Forza Italia.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Patriarca, Monchiero...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  409   
   Votanti  408   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  205   
    Hanno votato
  33    
    Hanno votato
no  375).    

  Passiamo alla votazione dell'emendamento 9.400 della Commissione.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Centemero. Ne ha facoltà.

  ELENA CENTEMERO. Intervengo per annunciare il voto contrario di Forza Italia.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Sisto. Ne ha facoltà.

  FRANCESCO PAOLO SISTO. Nelle norme le parole non sono mai inutili. Che Pag. 32cosa significa sostituire la parola «alienazione» con «trasformazione, anche mediante alienazione, parziale o totale, dei beni immobiliari e mobiliari affidati in gestione» ? Cioè, che nessuno si approprierà indebitamente di quei proventi ? Mi sembra davvero un eufemismo, pessimo tra l'altro, per dire che comunque i beni possono essere venduti. Trasformare, anche mediante alienazioni, beni mobili e immobili affidati in gestione, vuol dire venderli. Mi sembra che la formula che la Commissione ha adottato non possa che definirsi un modo, neanche tanto elegante, di dire che i beni possono essere venduti e, comunque, il soggetto può essere, senza saperne nulla, privato delle sue proprietà. Voteremo fermamente contro !

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 9.400 della Commissione, con il parere favorevole della Commissione e del Governo, mentre i relatori di minoranza del Movimento 5 Stelle e di Sinistra Italiana – Sinistra Ecologia Libertà si rimettono all'Aula, ed il parere contrario del relatore di minoranza di Forza Italia.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Greco, Carloni, Pilozzi, Ferrari, Donati..
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

   (Presenti  412   
   Votanti  311   
   Astenuti  101   
   Maggioranza  156   
    Hanno votato
 266    
    Hanno votato
no   45).    

  (Il deputato Micillo ha segnalato di non essere riuscito ad astenersi).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Artini 9.104, con il parere contrario della Commissione, del Governo e del relatore di minoranza di Forza Italia, mentre si rimette all'Aula il relatore di minoranza del Movimento 5 Stelle, e con il parere favorevole della relatrice di Sinistra Italiana – Sinistra Ecologia Libertà.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Rondini, Ferrari, Caso...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  412   
   Votanti  349   
   Astenuti   63   
   Maggioranza  175   
    Hanno votato
  49    
    Hanno votato
no  300).    

  (Il deputato Fabbri ha segnalato di non essere riuscito ad esprimere voto contrario).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Sisto 9.107, con il parere contrario della Commissione, del Governo e dei relatori di minoranza del Movimento 5 Stelle e di Sinistra Italiana – Sinistra Ecologia Libertà, e con il parere favorevole del relatore di minoranza di Forza Italia.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Agostini Luciano, Russo, Molteni, Bueno, Boccuzzi, Bordo.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  408   
   Votanti  406   
   Astenuti    2   
   Maggioranza  204   
    Hanno votato
  33    
    Hanno votato
no  373).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Parisi 9.2, con il parere contrario della Commissione, del Governo e dei Pag. 33relatori di minoranza del Movimento 5 Stelle e di Sinistra Italiana – Sinistra Ecologia Libertà, e con il parere favorevole del relatore di minoranza di Forza Italia.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Toninelli...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  399   
   Votanti  392   
   Astenuti    7   
   Maggioranza  197   
    Hanno votato
  31    
    Hanno votato
no  361).    

  (La deputata Vezzali ha segnalato di non essere riuscita ad esprimere voto contrario).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Librandi 9.113, con il parere favorevole della Commissione, del Governo e del relatore di minoranza del Movimento 5 Stelle, e con il parere contrario dei relatori di minoranza di Forza Italia e di Sinistra Italiana – Sinistra Ecologia Libertà.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

   (Presenti  414   
   Votanti  407   
   Astenuti    7   
   Maggioranza  204   
    Hanno votato
 309    
    Hanno votato
no   98).    

  Passiamo alla votazione degli identici emendamenti Sisto 9.19 e Parisi 9.1.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Centemero. Ne ha facoltà.

  ELENA CENTEMERO. Intervengo per annunciare il voto favorevole di Forza Italia.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Sisto. Ne ha facoltà.

  FRANCESCO PAOLO SISTO. Confermiamo, con la richiesta di soppressione del comma 10, due osservazioni. La prima è la contrarietà alla vendita. La seconda è la contrarietà alla vendita con le modalità disegnate dall'articolo 10, che sostanzialmente costituiscono un vero e proprio procedimento afflittivo nei confronti di chi, poi anche mediaticamente sarà oggetto e soggetto, per una sorta di, diciamo così, rappresentazione fosca di quello che sta accadendo.
  Riteniamo che, quindi, sia la sanzione effettiva, sia la sanzione, come posso dire, morale, che è quella della gogna mediatica, siano del tutto incompatibili con quello che un provvedimento corretto sul conflitto di interessi vuole, cioè una plastica, vera, realistica rappresentazione della impossibilità di provvedere in presenza di un concreto interesse di contrasto con quello pubblico.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici emendamenti Sisto 9.19 e Parisi 9.1, con il parere contrario della Commissione, del Governo e dei relatori di minoranza del MoVimento 5 Stelle e di Sinistra Italiana-Sinistra Ecologia Libertà, e con il parere favorevole del relatore di minoranza di Forza Italia-Il Popolo della Libertà-Berlusconi Presidente.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Ci siamo ? Caso, Zan.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

Pag. 34

   (Presenti  411   
   Votanti  408   
   Astenuti    3   
   Maggioranza  205   
    Hanno votato
  39    
    Hanno votato
no  369).    

  (Il deputato D'Ottavio ha segnalato di non essere riuscito ad esprimere voto contrario).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Gasparini 9.117, con il parere favorevole della Commissione, del Governo e della relatrice di minoranza di Sinistra Italiana-Sinistra Ecologia Libertà, con il parere contrario del relatore di minoranza di Forza Italia-Il Popolo della Libertà-Berlusconi Presidente, e su cui il relatore di minoranza del MoVimento 5 Stelle si è rimesso all'Assemblea.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Formisano, Fanucci...mi pare che ora ci siamo.
  Dichiaro chiusa la votazione. Onorevole Monchiero, di nuovo per colpa mia non è riuscito a votare... onorevole Nicchi, mi spiace ma ormai abbiamo chiuso la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

   (Presenti  409   
   Votanti  338   
   Astenuti   71   
   Maggioranza  170   
    Hanno votato
 291    
    Hanno votato
no   47).    

  (I deputati Nicchi e Monchiero hanno segnalato di non essere riusciti ad esprimere voto favorevole).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Gasparini 9.119, con il parere favorevole della Commissione, del Governo e della relatrice di minoranza di Sinistra Italiana-Sinistra Ecologia Libertà, con il parere contrario del relatore di minoranza di Forza Italia-Il Popolo della Libertà-Berlusconi Presidente, e su cui il relatore di minoranza del MoVimento 5 Stelle si è rimesso all'Assemblea.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Caso, Malisani, Monchiero.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

   (Presenti  412   
   Votanti  347   
   Astenuti   65   
   Maggioranza  174   
    Hanno votato
 303    
    Hanno votato
no   44).    

  Passiamo all'emendamento Sisto 9.21.

  FRANCESCO SANNA, Relatore per la maggioranza. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  FRANCESCO SANNA, Relatore per la maggioranza. Insisto a chiedere il ritiro, daremo soddisfazione a questo tema all'articolo 15.

  FRANCESCO PAOLO SISTO, Relatore di minoranza. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  FRANCESCO PAOLO SISTO, Relatore di minoranza. Sì, Presidente, come anticipato anche per l'emendamento Sisto 6.38, l'articolo 15, nella riformulazione che è stata proposta in Commissione, prevede il provvedimento di urgenza. Ripeto, il giudice è quello ordinario e non quello amministrativo, che noi ritenevamo più idoneo; in tutti i casi, a fronte di questa disponibilità, ritiriamo l'emendamento Sisto 9.21.

Pag. 35

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 9, nel testo emendato.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Arlotti, Furnari.... ci siamo ?
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

   (Presenti  412   
   Votanti  393   
   Astenuti   19   
   Maggioranza  197   
    Hanno votato
 271    
    Hanno votato
no  122).    

(Esame dell'articolo 10 – A.C. 275-A/R ed abbinate)

  PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 10 (Vedi l'allegato A – A.C. 275-A/R ed abbinate), al quale non sono state presentate proposte emendative.
  Passiamo dunque ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 10.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Palese.

  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

   (Presenti  405   
   Votanti  388   
   Astenuti   17   
   Maggioranza  195   
    Hanno votato
 268    
    Hanno votato
no  120).    

(Esame dell'articolo 11 – A.C. 275-A/R ed abbinate)

  PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 11 e delle proposte emendative ad esso presentate (Vedi l'allegato A – A.C. 275-A/R ed abbinate).
  Se nessuno chiede di intervenire sul complesso degli emendamenti, invito il relatore ad esprimere il parere della Commissione.

  FRANCESCO SANNA, Relatore per la maggioranza. Sull'emendamento Nuti 11.100 il parere è contrario.

  PRESIDENTE. Sugli identici emendamenti Schullian 11.101 e D'Alia 11.102 ?

  FRANCESCO SANNA, Relatore per la maggioranza. Sugli identici emendamenti Schullian 11.101 e D'Alia 11.102 il parere è favorevole.

  PRESIDENTE. Poi ci sono dei subemendamenti all'articolo aggiuntivo 11.0400 della Commissione.

  FRANCESCO SANNA, Relatore per la maggioranza. Il parere è contrario sui seguenti subemendamenti all'articolo aggiuntivo 11.0400 della Commissione: Scotto 0.11.0400.4, Gianluca Pini 0.11.0400.10, Artini 0.11.0400.7 e 0.11.0400.8, Scotto 0.11.0400.3, Gianluca Pini 0.11.0400.11, Scotto 0.11.0400.5, Artini 0.11.0400.9, Sisto 0.11.0400.2...

  PRESIDENTE. È ritirato quello.

  FRANCESCO SANNA, Relatore per la maggioranza. ...Scotto 0.11.0400.6 e Cecconi 0.11.0400.1.
  Sull'articolo aggiuntivo 11.0400 della Commissione il parere è, invece, ovviamente, favorevole.

  PRESIDENTE. Onorevole Toninelli. Sull'emendamento Nuti 11.100 ?

Pag. 36

  DANILO TONINELLI, Relatore di minoranza. Parere favorevole.

  PRESIDENTE. Identici emendamenti Schullian 11.101 e D'Alia 11.102 ?

  DANILO TONINELLI, Relatore di minoranza. Mi rimetto all'Assemblea.

  PRESIDENTE. Poi ci sono dei subemendamenti all'articolo aggiuntivo 11.0400 della Commissione: Scotto 0.11.0400.4 ?

  DANILO TONINELLI, Relatore di minoranza. Parere favorevole.

  PRESIDENTE. Gianluca Pini 0.11.0400.10 ?

  DANILO TONINELLI, Relatore di minoranza. Mi rimetto all'Assemblea.

  PRESIDENTE. Artini 0.11.0400.7 ?

  DANILO TONINELLI, Relatore di minoranza. Mi rimetto all'Assemblea.

  PRESIDENTE. Artini 0.11.0400.8 ?

  DANILO TONINELLI, Relatore di minoranza. Mi rimetto all'Assemblea.

  PRESIDENTE. Scotto 0.11.0400.3 ?

  DANILO TONINELLI, Relatore di minoranza. Parere favorevole.

  PRESIDENTE. Gianluca Pini 0.11.0400.11 ?

  DANILO TONINELLI, Relatore di minoranza. Mi rimetto all'Assemblea.

  PRESIDENTE. Scotto 0.11.0400.5 ?

  DANILO TONINELLI, Relatore di minoranza. Parere favorevole.

  PRESIDENTE. Artini 0.11.0400.9 ?

  DANILO TONINELLI, Relatore di minoranza. Mi rimetto all'Assemblea.

  PRESIDENTE. Il successivo subemendamento, Sisto 0.11.0400.2, è ritirato.
  Scotto 0.11.0400.6 ?

  DANILO TONINELLI, Relatore di minoranza. Parere favorevole.

  PRESIDENTE. Cecconi 0.11.0400.1 ?

  DANILO TONINELLI, Relatore di minoranza. Parere favorevole.

  PRESIDENTE. E poi c’è l'articolo aggiuntivo 11.0400 della Commissione.

  DANILO TONINELLI, Relatore di minoranza. Mi rimetto all'Assemblea.

  PRESIDENTE. Onorevole Sisto ?

  FRANCESCO PAOLO SISTO, Relatore di minoranza. Presidente, Forza Italia esprime contrarietà a questo articolo, pertanto il mio parere sarà contrario su tutti gli emendamenti e anche sui subemendamenti all'articolo aggiuntivo 11.0400 della Commissione, tenuto conto che, nell'ambito di tutte queste proposte emendative, si pretende di ritenere che questa legge sia un principio dell'ordinamento giuridico della Repubblica, dando un crisma ad un'espressione di un meccanismo assolutamente incapace di essere costituzionale, addirittura la dignità di principio cardine.
  Queste sono le ragioni per cui riteniamo questo articolo, con tutte le proposte emendative, assolutamente non in linea con il DNA di quanto è scritto nella Costituzione, nel diritto positivo, in particolare le preleggi al codice civile. Voteremo contro su tutto.

  PRESIDENTE. Onorevole Costantino. Emendamento Nuti 11.100 ?

  CELESTE COSTANTINO, Relatrice di minoranza. Parere favorevole.

  PRESIDENTE. Identici emendamenti Schullian 11.101 e D'Alia 11.102 ?

Pag. 37

  CELESTE COSTANTINO, Relatrice di minoranza. Ci rimettiamo all'Assemblea.

  PRESIDENTE. Poi ci sono i subemendamenti all'articolo aggiuntivo 11.0400 della Commissione: Scotto 0.11.0400.4 ?

  CELESTE COSTANTINO, Relatrice di minoranza. Parere favorevole.

  PRESIDENTE. Gianluca Pini 0.11.0400.10 ?

  CELESTE COSTANTINO, Relatrice di minoranza. Ci rimettiamo all'Assemblea.

  PRESIDENTE. Artini 0.11.0400.7 ?

  CELESTE COSTANTINO, Relatrice di minoranza. Parere favorevole.

  PRESIDENTE. Artini 0.11.0400.8 ?

  CELESTE COSTANTINO, Relatrice di minoranza. Parere favorevole.

  PRESIDENTE. Scotto 0.11.0400.3 ?

  CELESTE COSTANTINO, Relatrice di minoranza. Parere favorevole.

  PRESIDENTE. Gianluca Pini 0.11.0400.11 ?

  CELESTE COSTANTINO, Relatrice di minoranza. Ci rimettiamo all'Assemblea.

  PRESIDENTE. Scotto 0.11.0400.5 ?

  CELESTE COSTANTINO, Relatrice di minoranza. Parere favorevole.

  PRESIDENTE. Artini 0.11.0400.9 ?

  CELESTE COSTANTINO, Relatrice di minoranza. Parere favorevole.

  PRESIDENTE. Scotto 0.11.0400.6 ?

  CELESTE COSTANTINO, Relatrice di minoranza. Parere favorevole.

  PRESIDENTE. Cecconi 0.11.0400.1 ?

  CELESTE COSTANTINO, Relatrice di minoranza. Parere favorevole.

  PRESIDENTE. E poi c’è l'articolo aggiuntivo 11.0400 della Commissione.

  CELESTE COSTANTINO, Relatrice di minoranza. Ci rimettiamo all'Assemblea.

  PRESIDENTE. Il Governo ?

  IVAN SCALFAROTTO, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri. Signora Presidente, il parere del Governo è conforme a quello espresso dal relatore per la maggioranza, onorevole Sanna.

  PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento Nuti 11.100.

  DANILO TONINELLI, Relatore di minoranza. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  DANILO TONINELLI, Relatore di minoranza. Signora Presidente, intervengo semplicemente per cambiare parere, come relatore di minoranza, sull'emendamento 11.400 della Commissione. Da: mi rimetto all'Aula, a: favorevole.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Nuti 11.100, con il parere contrario della Commissione, del Governo e del relatore di minoranza del gruppo Forza Pag. 38Italia e con il parere favorevole dei relatori di minoranza dei gruppi Sinistra Italiana e MoVimento 5 Stelle.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Ferro, Matteo Bragantini...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  378   
   Votanti  376   
   Astenuti    2   
   Maggioranza  189   
    Hanno votato
  80    
    Hanno votato
no  296).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici emendamenti Schullian 11.101 e D'Alia 11.102, con il parere favorevole della Commissione e del Governo, con il parere contrario del relatore di minoranza del gruppo Forza Italia e sul quale si rimettono all'Assemblea i relatori di minoranza dei gruppi 5 Stelle e Sinistra Italiana.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Marzano, Tancredi, Sanga, Ferrari...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

   (Presenti  383   
   Votanti  311   
   Astenuti   72   
   Maggioranza  156   
    Hanno votato
 271    
    Hanno votato
no   40).    

  Passiamo alla votazione dell'articolo 11.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Centemero. Ne ha facoltà.

  ELENA CENTEMERO. Grazie, Presidente, per annunciare il voto contrario di Forza Italia a questo articolo.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Sisto. Ne ha facoltà.

  FRANCESCO PAOLO SISTO. Presidente, ci tengo in particolar modo, rimarcando quanto già dichiarato in Commissione, a segnalare che ritenere principio dell'ordinamento giuridico della Repubblica il presente capo – mi riferisco a questo provvedimento – trovo che sia un'autoreferenzialità intollerabile. Siamo di fronte ad una semplice normativa in tema di una particolare forma di conflitto di interessi, così eufemisticamente definito, che mi sembra non possa trovare alcuna legittimazione a diventare principio dell'ordinamento giuridico della Repubblica, soltanto per un'autoaffermazione avallata dall'Aula della Camera. Credo che, pertanto, anche su questo, bisogna riflettere per capire come sia debole e inaccettabile l'impianto del provvedimento.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 11, nel testo emendato.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Greco...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

   (Presenti  401   
   Votanti  358   
   Astenuti   43   
   Maggioranza  180   
    Hanno votato
 271    
    Hanno votato
no   87).    

  Passiamo ora ai subemendamenti all'articolo aggiuntivo 11.0400 della Commissione.
  Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sul subemendamento Scotto 0.11.0400.4, con il parere contrario della Commissione, del Governo Pag. 39e del relatore di minoranza del gruppo Forza Italia e con il parere favorevole dei relatori di minoranza dei gruppi Sinistra Italiana e MoVimento 5 Stelle.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Pilozzi, Rizzo...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  394   
   Votanti  376   
   Astenuti   18   
   Maggioranza  189   
    Hanno votato
  89    
    Hanno votato
no  287).    

  Passiamo al subemendamento Gianluca Pini 0.11.0400.10.

  DANILO TONINELLI, Relatore di minoranza. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  DANILO TONINELLI, Relatore di minoranza. Signora Presidente, sul subemendamento all'articolo aggiuntivo 11.0400 della Commissione, Gianluca Pini 0.11.0400.10, vorrei cambiare il parere, come relatore di minoranza. Da: mi rimetto all'Assemblea, a: favorevole.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sul subemendamento Gianluca Pini 0.11.0400.10, con il parere contrario della Commissione, del Governo e del relatore di minoranza del gruppo Forza Italia, con il parere favorevole del relatore di minoranza del gruppo MoVimento 5 Stelle e sul quale si rimette all'Assemblea la relatrice di minoranza del gruppo Sinistra Italiana.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Invernizzi, Greco, Micillo, Luigi Gallo ...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  405   
   Votanti  375   
   Astenuti   30   
   Maggioranza  188   
    Hanno votato
  79    
    Hanno votato
no  296).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sul subemendamento Artini 0.11.0400.7, con il parere contrario della Commissione, del Governo e del relatore di minoranza del gruppo Forza Italia, con il parere favorevole della relatrice di minoranza del gruppo Sinistra Italiana e sul quale si rimette all'Assemblea il relatore di minoranza del gruppo MoVimento 5 Stelle.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Monchiero, Ruocco ...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  407   
   Votanti  331   
   Astenuti   76   
   Maggioranza  166   
    Hanno votato
  34    
    Hanno votato
no  297).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sul subemendamento Artini 0.11.0400.8, con il parere contrario della Commissione, del Governo e del relatore di minoranza del gruppo Forza Italia, con il parere favorevole della relatrice di minoranza del gruppo Sinistra Italiana e sul quale si rimette all'Assemblea il relatore di minoranza del gruppo MoVimento 5 Stelle.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Rabino, Misiani, Carloni ...
  Dichiaro chiusa la votazione.Pag. 40
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  404   
   Votanti  329   
   Astenuti   75   
   Maggioranza  165   
    Hanno votato
  33    
    Hanno votato
no  296).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sul subemendamento Scotto 0.11.0400.3, con il parere contrario della Commissione, del Governo e del relatore di minoranza del gruppo Forza Italia, con il parere favorevole dei relatori di minoranza dei gruppi MoVimento 5 Stelle e Sinistra Italiana.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Parisi, Luigi Gallo, Caso...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  405   
   Votanti  403   
   Astenuti    2   
   Maggioranza  202   
    Hanno votato
  96    
    Hanno votato
no  307).    

  (Il deputato Catanoso ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto contrario).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sul subemendamento Gianluca Pini 0.11.0400.11, con il parere contrario della Commissione, del Governo e del relatore di minoranza del gruppo Forza Italia e sul quale si rimettono all'Assemblea i relatori di minoranza dei gruppi MoVimento 5 Stelle e Sinistra Italiana.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Garavini, Pannarale, Pilozzi, Abrignani...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  409   
   Votanti  316   
   Astenuti   93   
   Maggioranza  159   
    Hanno votato
  17    
    Hanno votato
no  299).    

  (La deputata Terzoni ha segnalato di aver votato erroneamente a favore mentre avrebbe voluto astenersi. La deputata Iacono ha segnalato che non è riuscita ad esprimere voto contrario).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sul subemendamento Scotto 0.11.0400.5, con il parere contrario della Commissione, del Governo e del relatore di minoranza del gruppo Forza Italia, con il parere favorevole dei relatori di minoranza dei gruppi MoVimento 5 Stelle e Sinistra Italiana.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Marzano, Occhiuto, Luigi Gallo, Marco Di Maio, Terzoni, Rizzo, Micillo...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  410   
   Votanti  409   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  205   
    Hanno votato
  98    
    Hanno votato
no  311).    

  (Il deputato Senaldi ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto contrario).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sul subemendamento Artini 0.11.0400.9, con il parere contrario della Commissione, del Governo e del relatore di minoranza di Forza Italia – Il Popolo della Libertà – Berlusconi Presidente, favorevole della relatrice di minoranza di Sinistra Italiana-Sinistra Pag. 41Ecologia Libertà, mentre si rimette all'Aula il relatore di minoranza del MoVimento 5 Stelle.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Ci siamo ?
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  410   
   Votanti  334   
   Astenuti   76   
   Maggioranza  168   
    Hanno votato
  32    
    Hanno votato
no  302).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sul subemendamento Scotto 0.11.0400.6, con il parere contrario della Commissione, del Governo e del relatore di minoranza di Forza Italia – Il Popolo della Libertà – Berlusconi Presidente, favorevole della relatrice di minoranza di Sinistra Italiana-Sinistra Ecologia Libertà e del relatore di minoranza del MoVimento 5 Stelle.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Pili, Lombardi...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  412   
   Votanti  410   
   Astenuti    2   
   Maggioranza  206   
    Hanno votato
 108    
    Hanno votato
no  302).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sul subemendamento Cecconi 0.11.0400.1, con il parere contrario della Commissione, del Governo e del relatore di minoranza di Forza Italia – Il Popolo della Libertà – Berlusconi Presidente, favorevole della relatrice di minoranza di Sinistra Italiana-Sinistra Ecologia Libertà e del relatore di minoranza del MoVimento 5 Stelle.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Ci siamo ? Garavini, Fabbri, Furnari...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  409   
   Votanti  408   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  205   
    Hanno votato
 111    
    Hanno votato
no  297).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo 11.0400 della Commissione, con il parere favorevole del Governo e del relatore di minoranza del MoVimento 5 Stelle, contrario del relatore di minoranza di Forza Italia – Il Popolo della Libertà – Berlusconi Presidente, mentre si rimette all'Aula la relatrice di minoranza di Sinistra Italiana-Sinistra Ecologia Libertà.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Archi, Misiani, Marzano, Abrignani, Baruffi, Segoni...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

   (Presenti  411   
   Votanti  375   
   Astenuti   36   
   Maggioranza  188   
    Hanno votato
 333    
    Hanno votato
no   42).    

(Esame dell'articolo 12 – A.C. 275-A/R ed abbinate)

  PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 12 e delle proposte emendative ad esso presentate (Vedi l'allegato A – A.C. 275-A/R ed abbinate).Pag. 42
  Se nessuno chiede di intervenire sul complesso degli emendamenti, invito il relatore per la maggioranza ad esprimere il parere della Commissione.

  FRANCESCO SANNA, Relatore per la maggioranza. Grazie Presidente. La Commissione esprime parere contrario sugli emendamenti Sisto 12.23, Costantino 12.1, Dadone 12.11, 12.10, 12.9 e 12.8.

  PRESIDENTE. L'emendamento Mazziotti Di Celso 12.100 è ritirato.

  FRANCESCO SANNA, Relatore per la maggioranza. La Commissione esprime parere contrario sull'emendamento Centemero 12.101.

  PRESIDENTE. L'emendamento Ferrari 12.108 è ritirato.

  FRANCESCO SANNA, Relatore per la maggioranza. Sull'emendamento Ferrari 12.109, devo chiedere, in cambio di un parere favorevole, una riformulazione all'onorevole Ferrari. Suonerebbe così: al comma 1, lettera b), capoverso 1-bis, alinea, sostituire le parole «un'attività di cui al numero 1)» con le seguenti: «prevalentemente la propria attività in regime di autorizzazione o di concessione rilasciata dallo Stato di notevole entità economica che importi l'obbligo di adempimenti specifici, l'osservanza di norme generali o particolari protettive del pubblico interesse alle quali la concessione o l'autorizzazione è sottoposta».
  Anche per l'emendamento Mazziotti Di Celso 12.102 il parere è favorevole, ma con una richiesta di riformulazione, che suona così: al comma 1, lettera b), capoverso 1-bis), sostituire le lettere da a) a d) con le seguenti parole: «la titolarità o il controllo (e quindi si cancella “esclusivo”), anche indiretto, ai sensi degli articoli 2359 del codice civile, dell'articolo 7 della legge 10 ottobre 1990, n. 287 o dell'articolo 93 del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58». La Commissione esprime parere contrario sull'emendamento Parisi 12.2 (l'identico Centemero 12.24 è stato ritirato).

  PRESIDENTE. L'emendamento Mazziotti Di Celso 12.103 è ritirato.

  FRANCESCO SANNA, Relatore per la maggioranza. La Commissione esprime parere favorevole sull'emendamento Mazziotti Di Celso 12.104, mentre esprime parere contrario sugli emendamenti Toninelli 12.12 e Dadone 12.13 e 12.14. La Commissione esprime parere favorevole sugli emendamenti Mazziotti Di Celso 12.105 e 12.106, mentre esprime parere contrario sugli emendamenti Dadone 12.19, 12.15, 12.18, 12.16 e 12.17.

  PRESIDENTE. L'emendamento Librandi 12.107 è ritirato.

  FRANCESCO SANNA, Relatore per la maggioranza. La Commissione esprime parere contrario sull'emendamento Dadone 12.20.

  PRESIDENTE. L'articolo aggiuntivo Rubinato 12.01 è ritirato. Relatore di minoranza Toninelli ?

  DANILO TONINELLI, Relatore di minoranza. Esprimo parere contrario sull'emendamento Sisto 12.23, mentre esprimo parere favorevole sugli emendamenti Costantino 12.1, Dadone 12.11, 12.10, 12.9 e 12.8. Esprimo parere contrario sugli emendamenti Centemero 12.101 e Ferrari 12.109, mentre mi rimetto all'Aula sull'emendamento Mazziotti Di Celso 12.102. Esprimo parere contrario sull'emendamento Parisi 12.2, mentre mi rimetto all'Aula sull'emendamento Mazziotti Di Celso 12.104. Esprimo parere favorevole sugli emendamenti Toninelli 12.12 e Dadone 12.13 e 12.14, mentre esprimo parere contrario sugli emendamenti Mazziotti Di Celso 12.105 e 12.106. Esprimo parere favorevole sugli emendamenti Dadone 12.19, 12.15, 12.18, 12.16, 12.17 e 12.20.

Pag. 43

  PRESIDENTE. Relatore di minoranza Sisto ?

  FRANCESCO PAOLO SISTO, Relatore di minoranza. Grazie Presidente. Spiegherò perché abbiamo tenuto il soppressivo, come anche per l'articolo 13. Esprimo parere favorevole sull'emendamento Sisto 12.23, invece esprimo parere contrario, perché riteniamo che questa sia una norma non in linea con questo provvedimento e del tutto eccentrica, riguardando essenzialmente le cariche di Governo, sugli emendamenti Costantino 12.1 e Dadone 12.11, 12.10, 12.9 e 12.8. Esprimo parere favorevole sull'emendamento Centemero 12.101, mentre esprimo parere contrario sugli emendamenti Ferrari 12.109 e Mazziotti Di Celso 12.102. Esprimo parere favorevole sull'emendamento Parisi 12.2, mentre esprimo parere contrario sugli emendamenti Mazziotti Di Celso 12.104, Toninelli 12.12 e Dadone 12.13 e 12.14.
  Esprimo parere contrario sugli emendamenti Mazziotti Di Celso 12.105 e 12.106, Dadone 12.19, 12.15, 12.18, 12.16, 12.17 e 12.20.

  PRESIDENTE. Onorevole Costantino ?

  CELESTE COSTANTINO, Relatrice di minoranza. Signora Presidente, esprimo parere contrario sull'emendamento Sisto 12.23, mentre esprimo parere favorevole sugli emendamenti Costantino 12.1, Dadone 12.11, 12.10, 12.9 e 12.8. Esprimo parere contrario sugli emendamenti Centemero 12.101, Ferrari 12.109, Mazziotti Di Celso 12.102 e Parisi 12.2, Mazziotti Di Celso 12.104, mentre esprimo parere favorevole sugli emendamenti Toninelli 12.12, Dadone 12.13 e 12.14. Esprimo parere contrario sugli emendamenti Mazziotti Di Celso 12.105 e 12.106, mentre esprimo parere favorevole sugli emendamenti Dadone 12.19, 12.15, 12.18, 12.16, 12.17 e 12.20.

  PRESIDENTE. Il Governo ?

  IVAN SCALFAROTTO, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri. Signora Presidente, il parere del Governo è conforme a quello espresso dal relatore per la maggioranza, onorevole Sanna.

  PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento Sisto 12.23.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Palmieri. Ne ha facoltà.

  ANTONIO PALMIERI. Signora Presidente, per annunciare il voto convintamente favorevole di Forza Italia sull'emendamento soppressivo, la cui illustrazione è affidata al collega Sisto.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Sisto. Ne ha facoltà.

  FRANCESCO PAOLO SISTO. Signora Presidente, sia sull'articolo 12 che sull'articolo 13 Forza Italia chiede il soppressivo per eccentricità degli articoli rispetto al trend e alla logica del provvedimento e soprattutto perché anche qui le modifiche vengono effettuate, direi, con uno spirito mirato. Non si tratta di modifiche di carattere generale ma che vanno a colpire determinati settori dei rapporti tra privato e pubblica amministrazione secondo una scelta puramente ideologica e non certamente guidata dal rispetto dei principi generali. Forza Italia su questo non ci sta, è contraria all'ideologia marcata nelle leggi, nelle scelte di tipo economico e nel capovolgimento del fronte che in genere vedeva anche la stessa sinistra – ma l'asse con il MoVimento 5 Stelle 5 qui è chiarissimo – mettere prima la tutela dei diritti; qui invece assistiamo al contrario, cioè la possibilità di crescita personale, culturale ed economica in qualche modo è una responsabilità e va punita con l'esclusione dalla politica e dal Governo. Questo è un tema che non ci appassiona, noi lo respingiamo e lo affidiamo alla sensibilità dell'Aula.

Pag. 44

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Scotto. Ne ha facoltà.

  ARTURO SCOTTO. Signora Presidente, per rassicurare l'onorevole Sisto che non c’è nessun asse del male tra la sinistra e il MoVimento 5 Stelle, nessun cedimento culturale. Per quello che riguarda noi l'accesso alla politica e alle cariche pubbliche deve essere garantito per tutti. Il problema è che il mandato va svolto senza che ci siano interessi particolari che vengono tutelati, è questo il punto e su questo noi facciamo la battaglia politica.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Sisto 12.23, con il parere contrario della Commissione, del Governo e dei relatori di minoranza del MoVimento 5 Stelle e di Sinistra Italiana-Sinistra Ecologia Libertà e con il parere favorevole del relatore di minoranza di Forza Italia-Il Popolo della Libertà-Berlusconi Presidente.
  (Segue la votazione).

  Luciano Agostini, Lattuca, Schullian...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  378   
   Votanti  376   
   Astenuti    2   
   Maggioranza  189   
    Hanno votato
  28    
    Hanno votato
no  348).    

  (I deputati Busto e Vico hanno segnalato di non essere riusciti ad esprimere voto contrario).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Costantino 12.1, con il parere contrario della Commissione e del Governo, con il parere favorevole dei relatori di minoranza del MoVimento 5 Stelle e di Sinistra Italiana-Sinistra Ecologia Libertà, e con il parere contrario del relatore di minoranza di Forza Italia-Il Popolo della Libertà-Berlusconi Presidente.
  (Segue la votazione).

  Fabbri, Pellegrino, Rabino, Manfredi, Patriarca, Bonomo, Locatelli, Bosco, Silvia Giordano...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  385   
   Votanti  380   
   Astenuti    5   
   Maggioranza  191   
    Hanno votato
  99    
    Hanno votato
no  281).    

  Passiamo alla votazione dell'emendamento Dadone 12.11.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato D'Ambrosio. Ne ha facoltà.

  GIUSEPPE D'AMBROSIO. Signora Presidente, con questo emendamento della collega Dadone andiamo in pratica a sostituire e ad allargare le fattispecie dell'articolo 7, dove...

  PRESIDENTE. Onorevole Romano, lasci il sottosegretario ascoltare.

  GIUSEPPE D'AMBROSIO. Voglio tranquillizzare il collega Sisto, non c’è nessun asse tra il MoVimento 5 Stelle e quella che l'onorevole Sisto definisce sinistra, ma che noi oramai non sappiamo più come definirla, perché comunque da parte nostra, come gli emendamenti del resto vanno tranquillamente a specificare, vi è un'idea dell'ineleggibilità invece che...

  PRESIDENTE. Scusi, onorevole D'Ambrosio. Onorevole Duranti... lo so, è solo che la sento io, quindi capisco che... prego, onorevole D'Ambrosio.

Pag. 45

  GIUSEPPE D'AMBROSIO. Vi è un'idea dell'ineleggibilità che va ben oltre quello che diceva anche il collega Scotto, nel senso che noi non solo vorremmo mantenere la possibilità comunque da parte di tutti i cittadini di poter accedere alle cariche elettive politiche ma vogliamo che questa possibile carica alla quale ogni cittadino giunge sia comunque libera da ogni possibile ombra. È per questo che all'interno dell'articolo 7 noi andiamo ad inserire nell'ineleggibilità i presidenti delle regioni, delle province, delle province autonome, gli assessori regionali, i presidenti e gli assessori anche delle province – quelle ancora esistenti dalla riforma appunto fatta da Renzi, che doveva cancellare le province, invece ce le abbiamo ancora – i sindaci e gli assessori delle città metropolitane, i capi e anche i vicecapi dei Gabinetti dei Ministri, il capo e vicecapi delle direzioni di tutti gli uffici anche della Polizia di Stato, i responsabili di tutti gli uffici territoriali delle questure e dei funzionari sempre della Polizia di Stato, i prefetti, viceprefetti, gli ufficiali, generali, ammiragli, anche delle Forze armate. Sappiamo benissimo che è stato proprio in questa legislatura realizzato un caso di un ufficiale delle Forze armate, che addirittura è presente all'interno delle forze di Governo. Abbiamo anche gli ufficiali delle Forze armate – dicevo – dello Stato anche presenti in organi esteri, coloro poi che hanno ricoperto per due volte anche l'ufficio di membro del Parlamento. Le cause di ineleggibilità da parte nostra, Presidente, si allargano anche a tutte le fattispecie legate anche successivamente al loro mandato, infatti noi chiediamo che le funzioni esercitate debbano cessare da parte di questi soggetti almeno 300 giorni prima rispetto alla carica comunque che coprono rispetto alla possibile candidatura e che debba poi successivamente alla scadenza non essere ricoperta per i 5 anni successivi rispetto alla carica elettiva.
  Logicamente tutto questo è fatto perché ? Perché, Presidente, abbiamo visto che in questi anni i percorsi di molti membri all'interno del Parlamento, della Camera e del Senato, sono stati comunque opachi rispetto a quelle che possono essere le cariche che sono state rivestite in maniera sia anticipata rispetto alla carica di parlamentare o di senatore sia anche postuma.
  Inoltre, andiamo ad includere all'interno di questo articolo, all'interno dell'articolo 8, dell'articolo 10 anche e dell'articolo 8-bis prima – mi scusi, Presidente – anche altre fattispecie, quali sono quelle relative ai magistrati, ai direttori e ai vicedirettori delle testate giornalistiche e definiamo ineleggibili anche coloro che hanno dei rapporti con la pubblica amministrazione, sempre che possano essere di tipo di rappresentanza legale o di natura dirigenziale, gestionale o amministrativo di controllo o di vigilanza di società e imprese che comunque hanno un qualche tipo di rapporto con la pubblica amministrazione, dove intendiamo questo tipo di rapporto con volumi d'affari che siano superiori ai 10 milioni di euro annui o, comunque, superiori al 3 per cento del volume d'affari complessivo di quello che è il mercato in ambito nazionale.
  Logicamente in tutto questo – e concludo, Presidente – si parla sempre di quella che è la scadenza di 300 giorni – e lo sottolineo: 300 giorni – in maniera antecedente rispetto alla scadenza del mandato elettorale precedente. Quindi, 300 giorni prima delle elezioni il soggetto deve privarsi di tutte queste fattispecie o, nel caso in cui vi sia uno scioglimento anticipato delle Camere, prevediamo 60 giorni anziché 300 giorni (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Cecconi. Ne ha facoltà.

  ANDREA CECCONI. Grazie, Presidente. Intervengo a completamento di quello che è stato appena detto dal collega D'Ambrosio. È chiaro che questo articolo in questo provvedimento dimostra il baco, il vuoto, che questo provvedimento Pag. 46non riesce a colmare, ossia noi ci occupiamo di un gruppo sparuto di persone, una sessantina di persone, che occupano il Governo del nostro Paese, ma non ci preoccupiamo, invece, di inserire un vero conflitto d'interessi che sia preventivo all'interno dei membri del Parlamento e della propria eleggibilità, perché è chiaro che la Giunta per le elezioni del Parlamento italiano non funziona, non ha funzionato e continuerà a non funzionare. Ha un Regolamento del 1950, modificato negli anni Settanta e mai più toccato, che ha permesso a Previti di stare qui, all'interno del Parlamento, nonostante fosse stato dichiarato ineleggibile per un anno e mezzo dopo la condanna, che ancora si tiene dentro Galan da un anno e mezzo e ancora la Giunta non ha espresso alcun parere perché i tempi sono eccessivamente dilatori e Galan ce lo siamo tenuto anche come presidente della Commissione cultura per un anno.
  Noi come possiamo dimostrare ai cittadini italiani di riuscire a rendere questo Parlamento pulito e trasparente con un provvedimento del genere ?

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Mazziotti Di Celso. Ne ha facoltà.

  ANDREA MAZZIOTTI DI CELSO. Presidente, questo emendamento è una dimostrazione della filosofia degli emendamenti del MoVimento 5 Stelle che è, sostanzialmente, che chiunque abbia fatto un'attività di una qualche rilevanza non deve venire in Parlamento. Facciamo qualche esempio: si dice che un magistrato non può essere eleggibile, a meno che non abbia smesso di lavorare sei mesi prima; se si candida e non viene eletto deve stare due anni senza lavorare e senza stipendio; se, invece, viene eletto deve stare cinque anni senza lavorare, senza stipendio.
  Poi si dice che un direttore e un vicedirettore di giornale non possono andare in Parlamento; poi si dice che se qualcuno svolge attività imprenditoriale sopra i 10 milioni e ha qualsiasi tipo di rapporto con la pubblica amministrazione, quindi anche un contratto da 300 euro, non va in Parlamento, perché non c’è nessuna soglia di rilevanza; e si dice che se anche il prozio di quella persona fa quell'attività non può andare in Parlamento, perché sì applica un principio assoluto di interposizione ai parenti entro il quarto grado.
  Quindi, se io svolgo un'attività che fattura 10 milioni dei quali 50 euro – non 50 milioni ! – vengono da un contratto con lo Stato, il mio pronipote non può andare in Parlamento. Questo è ciò che è scritto in questo emendamento ed è la dimostrazione di come la filosofia di base sia – in questo caso sì – quella che Forza Italia attribuisce al provvedimento falsamente, cioè di non voler fare andare nessuno in Parlamento.
  Il provvedimento in Parlamento ci fa andare tante persone e consentirà di continuare a farcele andare, con delle restrizioni su casi molto specifici. Se questo provvedimento fosse scritto dal MoVimento 5 Stelle, chiunque abbia svolto, lui o il suo prozio, una qualche attività rilevante, di fatto in Parlamento non ci andrebbe (Applausi dei deputati del gruppo Scelta Civica per l'Italia e di deputati del gruppo Partito Democratico).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Costantino. Ne ha facoltà.

  CELESTE COSTANTINO. Presidente, io vorrei solo far notare una cosa: si può ridicolizzare quanto si vuole un emendamento di questo tipo. La verità è che se avessimo avuto l'opportunità, in Commissione, di ragionare e di andare oltre ai casi che il Partito Democratico ha deciso e stabilito che avremmo dovuto affrontare in questo provvedimento, forse non si sarebbe arrivati anche ad estremizzare e ad esasperare alcuni passaggi. Questo è il motivo per cui noi esprimeremo voto favorevole su questo emendamento. È chiaro che c’è un allargamento della platea, a volte, che andrebbe vista in maniera più puntuale.Pag. 47
  Però, qui il tema è un altro: che nei momenti in cui ci dovevamo approcciare a questo provvedimento ed evidentemente cercare di dare delle correzioni a dei guasti che si sono verificati in questi anni, perché non si può fare finta di non vedere e di non capire che questi casi li abbiamo già avuti nella storia di questa Repubblica, anziché andare incontro e cercare di correggere questi guasti si è preferito ridurre tutto, come abbiamo detto più volte, alle cariche di Governo, per quanto riguarda il conflitto di interessi, e fare una blanda ineleggibilità e incompatibilità per quanto riguarda tutti gli altri soggetti.
  Questo è il motivo per cui politicamente noi ci sentiamo di dover stigmatizzare il comportamento della maggioranza.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Palmieri. Ne ha facoltà.

  ANTONIO PALMIERI. Grazie, Presidente. Intervengo per annunciare il voto fermamente contrario di Forza Italia.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Sisto. Ne ha facoltà.

  FRANCESCO PAOLO SISTO. Presidente, è vero che l'emendamento Dadone 12.11 propone una realtà intollerabile dei rapporti tra politica e accesso alla politica. Però, è anche vero che c’è il peggio ma c’è anche un po’ meno del peggio e questo provvedimento, che Forza Italia critica aspramente, diciamo che non giunge al livello dell'emendamento Dadone 12.11, ma ci va abbastanza vicino, laddove propone un criterio selettivo della classe politica, soprattutto di quella che governa, inaccettabile, con degli obiettivi mirati – ripeto – di matrice squisitamente ideologica.
  Quando si è parlato di un asse fra il MoVimento 5 Stelle, che impiantano il provvedimento, e il Partito Democratico si dice proprio questo: chassis del MoVimento 5 Stelle, scocca del Partito Democratico, magari leggermente migliorata rispetto alla progettualità. Voteremo contro !

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Fiano. Ne ha facoltà.

  EMANUELE FIANO. Presidente, intervengo solo brevemente. Questo è un provvedimento molto particolare, perché secondo il MoVimento 5 Stelle è costruito su un asse tra Partito Democratico e Forza Italia, secondo Forza Italia è costruito su un asse tra il Partito Democratico e il MoVimento 5 Stelle. In realtà, questo è un buon provvedimento (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico).

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Dadone 12.11, con il parere contrario della Commissione, del Governo e del relatore di minoranza del gruppo Forza Italia – Il Popolo della Libertà -Berlusconi Presidente e con il parere favorevole dei relatori di minoranza dei gruppi MoVimento 5 Stelle e Sinistra Italiana-Sinistra Ecologia Libertà.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Ci siamo ? Duranti, Palese, Centemero, Nicchi.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  386   
   Votanti  384   
   Astenuti    2   
   Maggioranza  193   
    Hanno votato
  91    
    Hanno votato
no  293).    

  (La deputata Pellegrino ha segnalato di non essere riuscita ad esprimere voto favorevole).

  Passiamo alla votazione dell'emendamento Dadone 12.10.Pag. 48
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole D'Ambrosio. Ne ha facoltà.

  GIUSEPPE D'AMBROSIO. Grazie, Presidente. Questo emendamento è sostanzialmente sovrapponibile all'emendamento precedente e, proprio per questo, mi dà magari modo di dire, tramite la sua persona, al collega Fiano che il MoVimento 5 Stelle non ritiene che questo provvedimento venga fuori dall'asse tra PD e Forza Italia, semplicemente perché le sceneggiate, PD e Forza Italia, le hanno fatte per un anno e mezzo. Logicamente adesso, Forza Italia non ha alcun interesse, perché un provvedimento del genere, «a marchetta» venga fuori e quindi logicamente non vi è più questo asse, ma semplicemente il PD sta portando un conflitto di interessi che – ribadiamo, ancora una volta – riguarda solo le cariche di Governo, riguarda solo le Authority e in maniera molto blanda riguarda le ineleggibilità e le altre cariche. Da questo punto di vista, siccome appunto parliamo di un intervento molto blando, voglio ricordare al collega Mazziotti che tutto quello che avete elencato all'interno di quell'emendamento e che addirittura il collega Sisto riteneva proprio – diciamo così – dalla parte opposta rispetto al concetto di democrazia, è in realtà quello che in questi anni è accaduto in quest'Aula del Parlamento. Noi, semplicemente, abbiamo preso quello che è accaduto nella cronaca, proprio all'interno delle Aule parlamentari di Camera e Senato, e l'abbiamo riportato all'interno di un emendamento. Quindi, se quell'emendamento fa schifo, ci dovrebbero fare schifo, prima di tutto, i partiti che nei fatti hanno realizzato quell'emendamento e ci hanno costretto a fare quel disegno di legge. Tra parentesi, voglio ricordare che ha ragione la collega Costantino quando dice che siamo in qualche modo dovuti ricorrere all'eccesso perché l'apertura nei confronti di un dialogo vero sul conflitto di interessi non c’è mai stata (Commenti del deputato Fiano). No, collega Fiano, basta ricordare che questo provvedimento è stato fermo per un anno e mezzo e poi invece, in quattro giorni, abbiamo dovuto chiuderlo. Lo dobbiamo ricordare questo, quando invece, magari, si poteva fare ben altro tipo di discussione, si poteva fare una discussione più ampia sulla platea magari dei protagonisti previsti all'interno del conflitto, che invece avete impostato in un certo modo, e sui quali non c'era possibilità di discussione.
  Allora, io, Presidente, mi chiedo: è un problema del MoVimento 5 Stelle se siamo «costretti» a fare una legge sul conflitto di interessi nella quale in maniera prudenziale, rispetto anche ai cittadini, siamo costretti a tagliare fuori determinate cariche, perché queste cariche di fatto hanno portato all'interno di quest'Aula il conflitto di interessi ? È normale che un direttore, o un vicedirettore di un giornale, dopo che nei giorni precedenti alle elezioni stesse, ha fatto campagna elettorale di fatto, per un partito o per se stesso, poi si candidi per quel partito e si presenti all'interno invece delle liste elettorali ? Quando invece noi prevediamo che ben prima quel direttore o vicedirettore – 300 giorni prima, voglio ricordarlo – si faccia da parte ed eventualmente segua la carriera politica. Anche perché – voglio ricordarlo al collega Mazziotti – se, come noi parliamo in quell'emendamento, parliamo di persone con patrimoni molto importanti o volumi d'affari molto importanti, che in qualche modo decidono di investire la propria persona, le proprie competenze e capacità nel percorso politico e nella carriera politica e per questo – e questa è la nostra visione – devono in qualche modo spogliarsi di quelle che sono le cariche politiche, non glielo ha mica prescritto il medico di necessariamente candidarsi ? Quindi, da questo punto di vista, noi mostriamo quella che è la nostra visione, cioè senza ombre e senza dubbi il cittadino si affida e vota in qualche modo una persona per determinate capacità e competenze, anche dimostrate nel proprio percorso professionale, Pag. 49ma tutto ciò che riguarda la professione resta congelato e al di fuori del percorso politico.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Toninelli. Ne ha facoltà.

  DANILO TONINELLI. La ringrazio, Presidente. Semplicemente per recepire le critiche che ci arrivano da tutti i partiti di maggioranza, che in sintesi dicono: «Il MoVimento 5 Stelle è estremo delle proprie scelte». Ebbene, Presidente, noi siamo ben felici di essere definiti estremi nelle nostre scelte, quando vediamo che i vent'anni che ci precedono, tutti i partiti che oggi, magari con nomi differenti, siedono in quest'Aula e che hanno governato il Paese, sul conflitto di interessi non hanno fatto nulla e, quando c’è un ventennio di nulla (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle), bisogna essere duri, rigidi ed intransigenti ed è quello che rappresenta il MoVimento 5 Stelle in quest'Aula.
  Ma soprattutto dico a Fiano, che definisce con l'aggettivo «buono» questo provvedimento: ricordiamoci una cosa, che il monocameratismo non c’è ancora; dall'altra parte c’è il Senato e al Senato la maggioranza del Partito Democratico si sostiene con la stampella di Verdini e questo pessimo provvedimento, in cinque minuti, diventa schifoso (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Saluto gli studenti dell'Istituto Comprensivo «Vincenzo Cuoco-Petacciato», dei comuni di Palata e Montecilfone, in provincia di Campobasso, che stanno assistendo ai nostri lavori dalle tribune (Applausi).
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Cecconi. Ne ha facoltà.

  ANDREA CECCONI. Grazie, Presidente. Questo non è un buon provvedimento, come dice il collega Fiano; questo è un provvedimento di facciata, un provvedimento che è stato fatto esclusivamente per non disturbare troppo il controllore: facciamo qualcosina, ma non troppo perché i nostri amichetti, i nostri sindaci, i nostri uomini piazzati all'interno di tutte le partecipate, le cooperative e le aziende di Stato devono stare lì, perché sono nostri, sono i nostri servi, sono a noi condiscendenti e lì devono rimanere.
  Questo era il provvedimento che avrebbe permesso a questo Paese di aprire le finestre di questi palazzi, far entrare un bel po’ di aria fresca e dare a tutti i cittadini italiani la certezza che tutti i titolari di cariche pubbliche – non politiche, ma pubbliche – operano esclusivamente nella cura degli interessi pubblici a loro affidati, non agli interessi vostri, del vostro partito e dei vostri amichetti (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Cera. Ne ha facoltà.

  ANGELO CERA. Grazie, Presidente. Fermo restando che la politica ha seminato negli ultimi anni e negli ultimi decenni lo squallore di tanti personaggi, che poi hanno in qualche maniera rovinato l'immagine stessa della politica, dei suoi eletti e di coloro i quali oggi rappresentano il voto popolare, voglio dire agli amici 5 Stelle che un conto è viaggiare sulla rete e un conto è guardare oggi sul territorio quello che sta avvenendo.
  Sta avvenendo – questo succede dalle parti mie e non so se voi state monitorando o meno le vostre truppe, quelle che state preparando, ma il livello di reclutamento è così basso – che, a partecipare, sono tutti coloro i quali negli anni sono stati esclusi da campagne elettorali e dai cittadini elettori.
  Oggi, c’è un assalto alla diligenza. Io ve lo do come consiglio, poi fate come volete; a tutti gli effetti, quello che voi state propinando è essenzialmente la dissoluzione dello Stato, quella qualità che mancherà da subito, che manca, cioè quella qualità della politica che voi, in qualche maniera, in queste ore state reclutando, Pag. 50andandola a reclutare nella mediocrità dei cittadini.
  Io ve lo do come consiglio, insisto: un conto è la rete, un conto è quello che sta avvenendo sul territorio, che è veramente la dissoluzione dalla politica; state reclutando la mediocrità più assurda che c’è sul territorio.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato Della Valle. Ne ha facoltà.

  IVAN DELLA VALLE. Grazie, Presidente. Facciamo un esempio: se questo Parlamento fosse, in maniera teorica, composto, da una parte, da un partito che prende i soldi dai Buzzi e dai Carminati, da un partito collegato alle cooperative rosse, da un partito che ha anche in mano i giornali, e, dall'altra parte, da un partito che ha come capo un condannato per frode fiscale e proprietario di tre televisioni.
  Poi facciamo, sempre per ipotesi, che l'ex presidente della Legacoop diventi Ministro del lavoro oppure che vada al Ministero per lo sviluppo economico una persona che ha interessi in campo energetico; oppure, il caso con il conflitto di interessi per eccellenza, quello di un ministro che sappiamo essere azionista rilevante di una banca; potrebbe fare egli una buona legge sul conflitto di interessi (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle) ?

  PRESIDENTE. Grazie, onorevole Della Valle, ha finito il suo tempo.
  Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Dadone 12.10, con il parere contrario della Commissione, del Governo e del relatore di minoranza di Forza Italia, ed il parere favorevole dei relatori di minoranza del Movimento 5 Stelle e di Sinistra Italiana – Sinistra Ecologia Libertà.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Rabino, Palese, Rizzetto, Fratoianni, Giampaolo Galli...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  389   
   Votanti  388   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  195   
    Hanno votato
  98    
    Hanno votato
no  290).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Dadone 12.9, con il parere contrario della Commissione, del Governo e del relatore di minoranza di Forza Italia, ed il parere favorevole dei relatori di minoranza del Movimento 5 Stelle e di Sinistra Italiana – Sinistra Ecologia Libertà.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Patriarca, Tartaglione...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  381   
   Votanti  380   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  191   
    Hanno votato
  87    
    Hanno votato
no  293).    

  Passiamo alla votazione dell'emendamento Dadone 12.8.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Toninelli. Ne ha facoltà.

  DANILO TONINELLI. Presidente, qua ci siamo innanzitutto scordati, io in prima persona, di leggere il titolo del capo terzo per ricordare quanto i parlamentari non siano destinatari di questa proposta di legge sul conflitto di interessi, perché nei confronti dei parlamentari c’è solo una qualche cosina in più di una legge già esistente sull'ineleggibilità. Pag. 51
  Quindi, ribadiamo che per i parlamentari non c’è l'obbligo di astensione quando c’è conflitto di interessi, non c’è l'accantonamento o l'occultamento del capitale delle proprietà in caso di mandato fiduciario, nel caso in cui ci siano grosse proprietà o titolarità e partecipazioni in azioni, non c’è assolutamente nulla; c’è solo qualche cosa in più dell'ineleggibilità che c’è già oggi.
  Detto questo, Presidente, l'ineleggibilità è aggirabilissima, non solo è blanda ma è aggirabilissima, perché sappiamo perfettamente che mentre prima c'erano 180 giorni entro cui tu prima di candidarti dovevi abbandonare le cariche o abbandonare le partecipazioni che ti rendevano ineleggibile, ora l'avete messa con un emendamento ulteriormente a vantaggio della casta dei parlamentari, e avete detto «prima della candidatura», poche decine di giorni prima delle elezioni. Quindi, voi dismettete quello che vi avrebbe reso ineleggibili, venite convalidati dalla Giunta per le elezioni e un istante dopo vi rimettete in saccoccia i patrimoni e in saccoccia le cariche, vi risiedete sulle poltrone che vi avrebbero resi ineleggibili; da quel momento in poi sareste incompatibili.
  Ebbene, la Giunta per le elezioni non ha i poteri giurisdizionali di un magistrato, la Giunta per le elezioni non ha il potere di intervenire d'ufficio nei confronti di colui che è diventato incompatibile e che non dovrebbe per legge sedere in questo Parlamento, a meno che qualcuno attivi la Giunta per le elezioni e le permetta di attivarsi a propria volta con una pratica, con una verifica. Verifica che, se avviene – raramente – ci mette 1 o 2 anni almeno, e di conseguenza la persona incompatibile arriva a fine legislatura o, comunque sia, continua a ricoprire la carica parlamentare da incompatibile.
  Quindi, signori miei, ma siate almeno onesti ! Dite: noi abbiamo voluto fare una legge solo su un manipolo di persone, poche, quelle al Governo; i parlamentari non li vogliamo toccare, vogliamo che rimangano in conflitto di interessi.
  Vogliamo che nominino persone a cariche fondamentali, mantenendo la situazione di conflitto di interessi e, nel caso in cui siano incompatibili, li vogliamo comunque proteggere.
  È questo ciò che sta accadendo ! Voi continuate a dire non solo che la legge sul conflitto riguarda i parlamentari, ma che c’è anche un inasprimento delle situazioni di ineleggibilità. Mi sembra chiaramente definibile come una balla, Presidente (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle) !

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Sannicandro. Ne ha facoltà.

  ARCANGELO SANNICANDRO. Ringrazio i colleghi del Movimento 5 Stelle che stanno confermando quello che l'altro ieri io affermai, cioè che nel nostro ordinamento il conflitto di interessi a livello politico, comunale, provinciale, regionale e parlamentare è ampiamente disciplinato.
  Ora, se si vuole intervenire su questa materia, lo si può tranquillamente fare, questo per sdrammatizzare un po’ la questione, ma non è che in una legge sul conflitto di interessi del tipo che stiamo discutendo si possa modificare, per esempio, con un emendamento il Testo unico sugli enti locali, oppure che si possa modificare così, con un emendamento, tutta la legislazione sulla ineleggibilità o la incompatibilità prevista per i comuni, per le province, per le regioni o per il Parlamento.
  Sono argomenti specifici che sono normalmente discussi e collegati alla legge elettorale, comunale, provinciale, regionale e nazionale. Non voglio affermare che non siano importanti le cose che stanno dicendo i colleghi, ma sistematicamente non è questo il luogo in cui questa materia può essere inserita.
  Ecco il motivo per il quale io, senza entrare nel merito dei loro emendamenti, sto votando contro, perché, ripeto, è un modo asistemico di affrontare il problema.

  FRANCESCO SANNA, Relatore per la maggioranza. Chiedo di parlare.

Pag. 52

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  FRANCESCO SANNA, Relatore per la maggioranza. È vero, Presidente, che noi interveniamo su un sistema in maniera non esistente e questo sistema non l'abbiamo trovato da ieri.
  La norma che stiamo discutendo è una norma che è stata discussa nell'Assemblea Costituente, quando svolgeva nel 1947 una funzione anche legislativa e poi, dieci anni dopo, è stata ripresa nel testo unico per l'elezione della Camera. Viene chiamata «ineleggibilità d'affari». Ha avuto il difetto, in questi settant'anni di applicazione repubblicana, che nel respingere l'idea che un parlamentare entrasse alla Camera o al Senato e avesse lo stesso tipo di atteggiamento verso i suoi affari, verso le sue imprese che aveva quando era fuori, cioè una libertà di trattare con lo Stato come se nulla fosse, – e infatti c’è scritto «chi contratta con lo Stato» – questo non potesse più accadere, e non potesse più accadere con una valutazione così dura da trasformare quella che oggi noi, credo in maniera del tutto pacifica, potremmo chiamare «incompatibilità per conflitto di interessi» in una ineleggibilità; una strana ineleggibilità, perché la posso rimuovere sino al giorno prima di essere candidato, e non nei sei mesi prima come tutte le altre figure sospettate di poter influenzare per captatio benevolentiae o metus publicae potestatis, cioè per intimidazione derivante dal potere pubblico, l'elettorato.
  La nostra scelta è stata quella di fare una cosa che vorrei fosse ben compresa. Vorrei dire all'onorevole Toninelli che non è una piccola cosa, avrebbe trasformato non solo la partecipazione di intere categorie di persone al Parlamento italiano negli ultimi vent'anni, ma avrebbe trasformato anche la partecipazione nella Prima Repubblica, quando cioè vi era una forte coincidenza tra ruolo parlamentare e ruolo di governo anche sul versante del Governo. Cioè, noi abbiamo introdotto il tema per cui non basta togliersi, per entrare in Parlamento, il cappello di capo azienda, di amministratore delegato, di presidente della società e dell'impresa, come accade oggi, ma vale il rilievo della sostanza; il, direte voi, padrone dell'impresa, l'azionista di riferimento, quello che ha un potere di indirizzo e di controllo, anche insieme ad altri, anche nei patti di sindacato, è sottoposto alla regola delle ineleggibilità.
  Questa è la regola perfetta ? Non è una regola perfetta, perché poi c’è tutto il resto: chi controlla l'ineleggibilità e chi controlla l'incompatibilità. Vogliamo dire che il sistema parlamentare non è adeguato per questo controllo ? Che c’è bisogno di un sistema più intenso, per esempio quello dell'Antitrust, nei confronti del Governo ? Noi siamo d'accordo e siamo talmente d'accordo che per alcuni che vorranno farlo – tipo, per esempio, quelli che si vogliono candidare senza aver la paura, poi, il giorno dopo, di essere dichiarati ineleggibili, perché sanno di essere ineleggibili – c’è il rimedio del fondo cieco, del contratto fiduciario e della vendita, prima e non dopo le elezioni; prima la valutazione dell'Antitrust, prima una valutazione tecnica, una attestazione e certificazione delle condizioni di potenziale conflitto di interesse in cui essi si trovano: potenziale conflitto di interessi, cioè ancora prima di essere eletti, e non successivo.
  E questo non sarebbe, nell'ottica del sistema attuale, un inasprimento ? E questo non sarebbe un cercare di raddrizzare la barca quando abbiamo visto che la barca non regge ?
  Poi c’è tutto il resto – e ho concluso – e lo voglio dire che, forse col Presidente D'Ambrosio, un ragionamento anche dopo l'approvazione di questa legge ci potrebbe essere: cambiate, cambiamo le norme che vengono applicate sui tempi e sui poteri di accertamento nelle Giunte per le elezioni, avviciniamole a quelle che noi abbiamo scritto per il Governo e, magari, chiediamo la collaborazione della nuova Antitrust con gli stessi strumenti che stiamo applicando ai membri del Governo (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico).

Pag. 53

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Centemero. Ne ha facoltà.

  ELENA CENTEMERO. Grazie, Presidente, per annunciare il voto contrario di Forza Italia.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Sisto. Ne ha facoltà.

  FRANCESCO PAOLO SISTO. Grazie, Presidente. Io ho l'impressione che, ancora una volta, si confonda con troppa facilità il passaggio che c’è fra ’esercizio del mandato’ e ’poteri’. È evidente che siamo di fronte ad un impianto completamente diverso. Se è vero che la Costituzione parifica i voti alle opinioni, è evidente che l'esercizio del voto non può mai essere un potere, è un dovere, è un adempimento. Come è anche evidente che ’funzione’ e ’potere’ sono due concetti profondamente diversi. Quindi, credo che, andando alle radici e scavando semplicemente nel lessico dalla Carta costituzionale, l'arcano è immediatamente sciolto: non ci può essere una ineleggibilità simil-conflitto di interessi, tra l'altro generico, rapportata alla semplice rappresentanza che il parlamentare esercita nell'Aula con l'espressione del diritto di voto, et de hoc satis.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Cecconi. Ne ha facoltà.

  ANDREA CECCONI. Grazie, Presidente. Ma io vorrei capire veramente di che cosa stiamo parlando. Ma ci rendiamo conto che in questo Parlamento è entrato e continua ad entrare di tutto ? Qui i parlamentari, chi si candida, non ha paura di niente, perché la Giunta per le elezioni non è un'Aula di tribunale, è un «clan», dove chi entra viene valutato dai suoi simili e fa esattamente quello che il partito gli indica di fare ! Abbiamo avuto camorristi, autisti dei camorristi, dirigenti di grandi aziende, sono tutti rimasti qui (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle) !
  E noi facciamo una legge sull'ineleggibilità, dicendo: sì, mettiamo qualcosina e cambierà tutto. Non cambierà assolutamente niente (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle) !

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Baldelli. Ne ha facoltà.

  SIMONE BALDELLI. Sì, Presidente, ascolto molti colleghi pontificare su questa Giunta per le elezioni. Almeno lei, Presidente, che conosce il Regolamento, chiarisca a questi colleghi che si chiama Giunta delle elezioni, e prima di definire un organo parlamentare un «clan», bisognerebbe sciacquarsi la bocca, perché in questo Parlamento entra di tutto, è vero, entra anche tanta gente che non sa che cosa parla e non sa dove sta seduta (Applausi dei deputati dei gruppi Forza Italia – Il Popolo della Libertà – Berlusconi Presidente, Partito Democratico e Scelta Civica per l'Italia) !

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Scotto. Ne ha facoltà.

  ARTURO SCOTTO. Allora, è del tutto evidente, signora Presidente, che si sta provando, come dire, a evitare di discutere nel merito e fare un po’ di propaganda a buon mercato.
  Vorrei ricordare all'onorevole Cecconi, che ha la mia stima, che se la Giunta per le elezioni è un «clan», il presidente della Giunta, che è del MoVimento 5 Stelle, è un «capo clan» (Applausi dei deputati dei gruppi Sinistra Italiana-Sinistra Ecologia Libertà, Partito Democratico e Forza Italia – Il Popolo della Libertà – Berlusconi Presidente) e allora evitiamo di fare propaganda a buon mercato !

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato D'Ambrosio. Ne ha facoltà.

Pag. 54

  GIUSEPPE D'AMBROSIO. Grazie, Presidente. Mi verrebbe da dire: sta parlando il «capo clan» della Giunta delle elezioni...

  PRESIDENTE. Lei sia saggio... no guardi, ecco... cerchiamo di chiudere questa pagina.

  GIUSEPPE D'AMBROSIO. Allora, voglio mettere in chiaro alcune cose. Uno: la Giunta delle elezioni, al momento – in maniera bipartisan, qui mi verrebbe da dire – è consapevole che il Regolamento va modificato e, difatti, dopo lo scandaloso, trattato da voi in maniera scandalosa, caso Galan, del quale ci stiamo occupando, passeremo alla modifica del Regolamento.
  Ma voglio dire una cosa ai colleghi: io voglio ricordare che, forse, si parla di «clan» della Giunta delle elezioni, perché – non a causa del MoVimento 5 Stelle, ma a causa vostra – in Giunta delle elezioni, in maniera voluta e volontaria...

  PRESIDENTE. Onorevole, si rivolga alla Presidenza.

  GIUSEPPE D'AMBROSIO. Sì, mi sto rivolgendo a lei, semplicemente lo sguardo non lo posso pilotare, Presidente ! Un certo Previti è rimasto, da condannato, deputato per un anno e mezzo, con la Giunta delle elezioni nel tempo che ha lasciato andare le cose.
  Allora, assumetevi le responsabilità di quello che fate e, quindi, anche degli organi che, a quel punto, diventano semplicemente degli organi di partito che tengono nelle istituzioni dei delinquenti gravi (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Cera. Ne ha facoltà.

  ANGELO CERA. Grazie, Presidente. È proprio il caso di non farci caso. Io, purtroppo, ho fatto parte della Giunta delle elezioni durante la scorsa legislatura, e quando a presiedere la Giunta delle elezioni c'era chi conosceva i Regolamenti, sono stati dichiarati ineleggibili parlamentari e sono stati mandati a casa parlamentari che, evidentemente, non lo meritavano. È proprio vero che la carica la fa l'uomo, ma in questo caso ho la sensazione che il MoVimento 5 Stelle abbia fatto un'autorete incredibile, perché proprio il presidente del MoVimento 5 Stelle, oltre a non sapere che sono incompatibili tre stipendi, dovrebbe essere lui a menarla la grancassa rispetto all'andamento di quella Giunta. Per cui, lamentarsi di queste cose è la dimostrazione più plastica di come veramente state inguaiati. Ma voi avete delle grosse lacune, per cui dovete ritornare, e fate bene, in queste ore, ad organizzarvi...

  PRESIDENTE. Si rivolga alla Presidenza, onorevole Cera.

  ANGELO CERA. ... per andare a governare in piccoli paesi !

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato Manlio Di Stefano. Ne ha facoltà.

  MANLIO DI STEFANO. Grazie, Presidente. Soltanto una piccola correzione a quello che ha detto il collega Baldelli, che probabilmente avrà lavorato sul caso «petaloso» all'Accademia della Crusca, in questi giorni, che non si dice «che parla» ma «di cosa parla», visto che ci ha corretto sull'italiano e anche questo è italiano (Commenti dei deputati del gruppo Forza Italia – Il Popolo della Libertà – Berlusconi Presidente).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Lattuca. Ne ha facoltà. Anche lei a titolo personale perché ha già parlato il deputato Sanna. Ha un minuto, onorevole.

  ENZO LATTUCA. Grazie, Presidente. Questo emendamento parla di incompatibilità e ineleggibilità e in questi giorni e in Pag. 55queste settimane la Giunta delle elezioni di questa Camera si sta occupando del procedimento per dichiarare l'ineleggibilità sopravvenuta del deputato Galan. Ora, ci tengo a fare presente a tutta la Camera, all'Assemblea, che questa mattina, di fronte alla posizione del PD, che ha chiesto una riduzione dei trenta giorni previsti per questo passaggio del procedimento per dichiarare l'ineleggibilità e, quindi, la decadenza del deputato Galan, non essendoci rappresentanza del MoVimento 5 Stelle in Giunta, perché hanno disertato l'Assemblea, abbiamo perso un'occasione per guadagnare tempo e far sì che la procedura fosse più veloce (Commenti dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle – Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico). Quindi ad ognuno le proprie responsabilità.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Fantinati. Ne ha facoltà.

  MATTIA FANTINATI. Presidente, la prova che la Giunta delle elezioni sia abbastanza inefficace è evidente fin che ci sono personaggi come Denis Verdini al Senato, indagato per associazione a delinquere, bancarotta fraudolenta, appropriazione indebita, truffa ai danni dello Stato, a cui il Presidente Renzi ha dato tre vicepresidenze di Commissione ! Renzi ha venduto l'anima a spese dei cittadini (Commenti dei deputati del gruppo Partito Democratico). E dico di più, se continua così, in Forza Italia, è la volta buona che lo fanno Cavaliere (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle) !

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Dadone 12.8, con il parere contrario della Commissione, del Governo e del relatore di minoranza del gruppo Forza Italia e con il parere favorevole dei relatori di minoranza dei gruppi MoVimento 5 Stelle e Sinistra Italiana-Sinistra Ecologia e Libertà.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Bolognesi, Pisicchio...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  384   
   Votanti  383   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  192   
    Hanno votato
  93    
    Hanno votato
no  290).    

  (La deputata Vezzali ha segnalato di non essere riuscita a votare).

  Passiamo alla votazione dell'emendamento Centemero 12.101.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole D'Ambrosio. Ne ha facoltà.

  GIUSEPPE D'AMBROSIO. Grazie, Presidente. Credo che in quest'Aula oggi se ne siano dette tante e ci sia anche divertiti a dirne. Alcuni soggetti che parlano in quest'Aula sono francamente incommentabili, perché le loro azioni si dettano sui territori, visto che, tanto i territori...

  PRESIDENTE. Stiamo all'emendamento il più possibile...

  GIUSEPPE D'AMBROSIO. Sì, assolutamente, Presidente, sto parlando dei parlamentari e della loro ineleggibilità; questi dovrebbero essere ineleggibili per i loro fallimenti sui territori (Commenti di deputati del gruppo Partito Democratico), ma questo dovrebbero, probabilmente, giudicarlo i cittadini. Io voglio ricordare, Presidente, al collega Lattuca che molte volte (Una voce dai banchi dei deputati del gruppo di Scelta Civica per l'Italia: «cabarettista»)... cabarettista lo dice chi va in televisione a dire che gli piace la gnocca e per quello è in Parlamento...

  PRESIDENTE. Onorevole D'Ambrosio !...

Pag. 56

  GIUSEPPE D'AMBROSIO. Si vergogni, collega !

  PRESIDENTE. Onorevole D'Ambrosio ! Io non sento da qui, ma quello che dice lei al microfono lo sento, ahimè ! Scusate (Commenti del deputato Rabino)... onorevole Rabino... allora, onorevole Rabino...

  GIUSEPPE D'AMBROSIO. La deve smettere di offendere ! Cabarettista è lei (Commenti del deputato Rabino) !

  PRESIDENTE. Onorevole Rabino, per favore, si sieda e non interloquisca...

  GIUSEPPE D'AMBROSIO. Si sieda e faccia il parlamentare se lei ha un minimo di dignità personale...

  PRESIDENTE. Onorevole D'Ambrosio, lei si rivolga alla Presidenza e l'onorevole Rabino si sieda e stia calmo.

  GIUSEPPE D'AMBROSIO. Come dicevo, Presidente, generalmente, a proposito delle regole, dei Regolamenti, delle leggi in questo Parlamento, quella maggioranza che tanto le vanta e tanto, invece, utilizza quei regolamenti e quelle regole a suo uso e consumo, violentandole quando vuole, alla faccia di chiunque, alla faccia della minoranza ! Ma prima o poi minoranza vi troverete ! Ricordatevi di questa cosa, prima o poi minoranza vi troverete (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle) ! Allora, Presidente, voglio ricordare l'articolo 13 del Regolamento della Giunta, caro collega Lattuca, che si riferisce ad un parlamentare in procedimento di decadenza – pur chiamandosi, questo, parlamentare, Galan, che il MoVimento 5 Stelle, in ogni salsa, ha detto che vorrebbe immediatamente fuori dalle Aule parlamentari e che voi, invece, avete tenuto per mesi presidente di una Commissione con il proprio presidente in galera e ai domiciliari – a voi, che rinnovate, voi, l'indecenza nelle istituzioni, Presidente. Il Regolamento della Giunta dice che ad un parlamentare, per la tutela sia del parlamentare che del possibile subentrante, vanno dati venti giorni dall'ultima riunione della Giunta, lo ripeto, dall'ultima riunione della Giunta, affinché il parlamentare possa organizzarsi, e il subentrante nello stesso modo, per la Giunta pubblica. Quello che avviene normalmente è scritto sul Regolamento, non se lo inventa il MoVimento e se lo aveste anche proposto, come ha fatto il collega Lauricella, vi avrei detto, come ho risposto al collega, che sulle regole e sui Regolamenti non si transige, non facciamo come voi che utilizzate i Regolamenti come volete, con il canguro, calpestando i diritti delle persone ! Anche se questa persona si chiama Galan e per noi dovrebbe essere fuori dalle istituzioni (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle) !
  Le regole dicono questo, finché non le cambiamo, quelle regole vanno rispettate e quindi se ha chiesto questo, e ha avuto addirittura il coraggio di dirlo in un'Aula, si vergogni doppiamente, collega Lattuca (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle) !

  PRESIDENTE. Allora, chiede di parlare il deputato Rabino.
  Siamo a mezz'ora dalla conclusione dei nostri voti, chiedo a tutti quanti di procedere e di stare il più possibile al tema e di aiutare anche la Presidenza ad andare avanti con i voti, usando tutti un linguaggio e un comportamento congruo.
  Prego, onorevole Rabino.

  MARIANO RABINO. Presidente, grazie, intervengo per fatto personale (Proteste dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle) ! Vorrei rivendicare...

  PRESIDENTE. No, no, onorevole Rabino, per fatto personale si interviene a fine seduta e lei lo sa. Onorevoli colleghi, però lasciatelo parlare. Se vuole intervenire sull'emendamento, intervenga sull'emendamento, altrimenti a fine seduta. Prego.

  MARIANO RABINO. Grazie, Presidente. Voglio dire che rivendico pienamente Pag. 57anche in quest'Aula il fatto che a Roma c’è un bellissimo clima e ci sono un sacco di belle ragazze (Commenti dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle) e voglio dire a D'Ambrosio e al gruppo dei 5 Stelle...

  DIEGO DE LORENZIS. Petaloso !

  PRESIDENTE. No, deve rivolgersi alla Presidenza, onorevole Rabino, si rivolga a me ! Colleghi lasciatelo parlare !

  MARIANO RABINO. Presidente, sto parlando con lei. Io e il gruppo di Scelta Civica non abbiamo mai votato, mai votato, un presidente di Commissione parlamentare...

  PRESIDENTE. Colleghi, lo dovete lasciare parlare. Onorevole Frusone, lo lasci parlare. Prego, finisca, onorevole Rabino.

  MARIANO RABINO. Se mi lasciano finire, io finisco volentieri. Il gruppo di Scelta Civica e il sottoscritto non hanno mai votato come presidente di Commissione parlamentare un rinviato a giudizio per lo scandalo del MOSE. Il gruppo dei 5 Stelle al Senato ha votato il presidente Matteoli del PdL. Quindi, cari colleghi dei 5 Stelle sciacquatevi la bocca !

  PRESIDENTE. Onorevole Rabino parli dell'emendamento...

  MARIANO RABINO. Sciacquatevi la bocca (Applausi dei deputati del gruppo Scelta Civica per l'Italia) !

  ENZO LATTUCA. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  ENZO LATTUCA. Signora Presidente, prima di ogni altra cosa, a beneficio dei colleghi che, forse, hanno frainteso, volevo confermare loro che non sono un abituale frequentatore di salotti televisivi, quindi, non era rivolta a me, l'accusa. Tornando al merito dell'emendamento e della funzionalità della Giunta delle elezioni, io ci tengo a precisare una cosa: da più parti...

  PRESIDENTE. Però, onorevole Lattuca, stiamo parlando dell'emendamento, Anche lei faccia uno sforzo...

  ENZO LATTUCA. Stiamo parlando dell'emendamento che riguarda le incompatibilità. Siccome le incompatibilità sono oggetto della Giunta delle elezioni è giusto analizzare l'oggetto di questo emendamento anche alla luce dei lavori che in questa Camera si svolgono, per cui viene accertata l'incompatibilità. È vero, ci sono nei Regolamenti e nelle procedure che per prassi vengono applicati dei ritardi che non dipendono dalla presidenza della Giunta, quindi dal collega D'Ambrosio, ma che sono connaturati alla farraginosità del procedimento. Però, è bene ricordare che in questa legislatura abbiamo tenuto occupata la Giunta per le elezioni per i primi due anni, tralasciando tutti gli altri aspetti, ovvero quello dell'esame delle incompatibilità e quello, anche, di affrontare i casi come quelli del deputato Galan, per convalidare il risultato elettorale di fronte ad una sentenza della Corte costituzionale che chiariva che la sentenza avrebbe prodotto effetti per la legislatura successiva. Quindi abbiamo perso, per responsabilità del presidente della Giunta e del MoVimento 5 Stelle e non solo, anche di altri gruppi, ma certo non per responsabilità del Partito Democratico, due anni per fare inutili audizioni di esperti che non hanno potuto che confermare quello che la sentenza della Corte costituzionale aveva già detto, ovvero che la legge Calderoli non era costituzionale, ma che gli effetti delle elezioni del 2013 erano fatti salvi. Abbiamo perso due anni e, quindi, se c’è una responsabilità per il ritardo del lavoro della Giunta è tutta di chi ha guidato i lavori della Giunta e del suo gruppo parlamentare (Applausi dei deputati dei gruppi Partito Democratico e Scelta Civica per l'Italia).

Pag. 58

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato Toninelli. Ne ha facoltà.

  DANILO TONINELLI. Presidente, semplicemente per ricordare che in un Paese civile e democratico, e ce ne sono tanti diversi dall'Italia, chi ricopre incarichi pubblici ed è indagato o condannato per reati di corruzione o contro la pubblica amministrazione viene fatto dimettere, Presidente, quanto meno fintanto che non è in grado dimostrare che non aveva colpe in quel processo.
  In Italia questo non accade. Sì che vi dovete sciacquare la bocca nei confronti di una forza politica che candida solo persone che non hanno neanche un'indagine sulle spalle a differenza vostra (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Centemero 12.101, con il parere contrario della Commissione, del Governo e dei relatori di minoranza del MoVimento 5 Stelle e di Sinistra Italiana-Sinistra Ecologia Libertà e favorevole del relatore di minoranza di Forza Italia – Il Popolo della Libertà – Berlusconi Presidente.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  368   
   Votanti  367   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  184   
    Hanno votato
  20    
    Hanno votato
no  347).    

  (La deputata Vezzali ha comunicato che non è riuscita a votare).

  Passiamo alla votazione dell'emendamento Ferrari 12.109, come riformulato dal relatore per la maggioranza.
  Prendo atto che il presentatore accetta la riformulazione.
  Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Ferrari 12.109, nel testo riformulato, con il parere favorevole della Commissione e del Governo e contrario dei relatori di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

   (Presenti  375   
   Votanti  373   
   Astenuti    2   
   Maggioranza  187   
    Hanno votato
 221    
    Hanno votato
no  152).    

  (Il deputato Manfredi ha comunicato che non è riuscito a votare a favore).

  Passiamo alla votazione dell'emendamento Mazziotti Di Celso 12.102, come riformulato dal relatore per la maggioranza.
  Prendo atto che i presentatori accettano la riformulazione.
  Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Mazziotti Di Celso 12.102, nel testo riformulato, con il parere favorevole della Commissione e del Governo, contrario dei relatori di minoranza di Sinistra Italiana-Sinistra Ecologia Libertà e di Forza Italia – Il Popolo della Libertà – Berlusconi Presidente, mentre si rimette all'Aula il relatore di minoranza del MoVimento 5 Stelle.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Luigi Gallo, Russo, De Lorenzis, Kronbichler...
  Dichiaro chiusa la votazione.Pag. 59
  Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

   (Presenti  378   
   Votanti  315   
   Astenuti   63   
   Maggioranza  158   
    Hanno votato
 240    
    Hanno votato
no   75).    

  (Il deputato Manfredi ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto favorevole).

  A questo punto, l'emendamento Parisi 12.2 è precluso dall'approvazione dell'emendamento Mazziotti Di Celso che abbiamo appena votato.
  Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Mazziotti Di Celso 12.104, con il parere favorevole della Commissione e del Governo, contrario dei relatori di minoranza di Sinistra Italiana-Sinistra Ecologia Libertà e di Forza Italia – Il Popolo della Libertà – Berlusconi Presidente, mentre si rimette all'Aula il relatore di minoranza del MoVimento 5 Stelle.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Luigi Gallo, Pes, Narduolo, Spessotto, Nardi ...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

   (Presenti  379   
   Votanti  304   
   Astenuti   75   
   Maggioranza  153   
    Hanno votato
 240    
    Hanno votato
no   64).    

  (Il deputato Manfredi ha segnalato che non è riuscito a votare).

  Passiamo alla votazione dell'emendamento Toninelli 12.12.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Cecconi. Ne ha facoltà.

  ANDREA CECCONI. Grazie Presidente. Noi troviamo che sia francamente proprio poco plausibile quello che state facendo anche sul capitolo dell'ineleggibilità, proprio perché con questo emendamento noi stiamo a rimarcare il fatto che, mentre per i membri del Governo si va a controllare il patrimonio ovviamente di quello che verrà nominato, ma anche il patrimonio della moglie, dei figli, dei parenti e degli affini per evidentemente continuità familiare e verificare se il patrimonio di questa persona è stato dato a un prestanome qualsiasi o alla famiglia, a sua moglie o a suo figlio e, quindi, ne rimane comunque il titolare nel controllo di fatto, voi per i parlamentari questa cosa non la fate. Per i parlamentari voi non inserite il fatto che si debba verificare anche quello che hanno i familiari del parlamentare che si candida, come se il patrimonio di tre televisioni ce l'avesse mia moglie e io sono esente, non ho nessun conflitto di interessi e sono comunque eleggibile.
  La stortura maggiore si verifica proprio da questi emendamenti qui, cioè voi state facendo una legge per non disturbare il controllore. Chi deve entrare qui dentro deve starsene tranquillo e basta che trenta giorni prima delle elezioni dà tutto a suo figlio con un mandato fiduciario e non ha niente da temere. Ma, allora, che cosa state facendo ? Ci dovete spiegare qual è il valore della legge che stiamo portando alla votazione in questo Parlamento, ammesso che poi venga approvata dal Senato che già è un miraggio di per sé. Quello che stiamo facendo sui parlamentari è il nulla più assoluto (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Toninelli 12.12, con il parere contrario della Commissione, del Governo e del relatore di minoranza di Forza Italia – Il Popolo della Libertà – Berlusconi Presidente e favorevole dei relatori di Pag. 60minoranza del MoVimento 5 Stelle e di Sinistra Italiana-Sinistra Ecologia Libertà.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  369   
   Votanti  367   
   Astenuti    2   
   Maggioranza  184   
    Hanno votato
  92    
    Hanno votato
no  275).    

  Passiamo alla votazione dell'emendamento Dadone 12.13.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Cecconi. Ne ha facoltà.

  ANDREA CECCONI. Grazie Presidente. Altro capitolo: ma se uno che si candida a parlamentare rimette le sue azioni, le sue aziende, le sue partecipazioni trenta giorni prima delle elezioni, è evidente che lui, per esempio se è un direttore di giornale o un direttore di reti televisive oppure se è un imprenditore che ha la capacità economica in qualche modo di investire in una campagna elettorale importante o in qualche modo di condizionare il voto della popolazione in cui lui insiste, non può essere compatibile col conflitto di interessi di cui stiamo parlando. In altre parole, chi si vuole candidare deve rimettere tutto – noi inseriamo trecento giorni che ci sembra plausibile – un anno prima, sei mesi prima che voglia dimostrare o richiede di partecipare alle elezioni politiche. Pensare che questa cosa avvenga trenta giorni prima delle elezioni è una buffonata. È una buffonata perché chiunque può condizionare e investire e utilizzare il suo potere fino al momento prima delle elezioni, inficiando completamente la campagna politica che c’è prima delle elezioni e avendo a disposizione, all'interno proprio delle sue possibilità o dei propri familiari, che in questo caso non li stiamo neanche inserendo, una marea di possibilità per modificare quello che sarà l'andamento del voto. Questo è conflitto di interessi. Il candidato che partecipa alle elezioni politiche o regionali deve dimostrare ai cittadini di essere una persona pulita, retta, onesta, trasparente e che tutto quello che farà lo farà per il bene dei cittadini e per il bene pubblico e non dimostrare o avere la possibilità, con tutto quello che ha in tasca, con tutto il suo potere, di condizionare il voto per essere eletto e fare i cavoli propri (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Centemero. Ne ha facoltà.

  ELENA CENTEMERO. Grazie Presidente, per annunciare il voto contrario di Forza Italia a questo emendamento.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato Baldelli. Ne ha facoltà.

  SIMONE BALDELLI. Grazie Presidente. Il ragionamento, pacato peraltro, del collega Cecconi non farebbe una grinza quando sostiene che il potere economico condiziona anche la campagna elettorale di chi si candida. Peccato che siano state introdotte le preferenze nella legge elettorale per la Camera, visto che quella per il Senato abbiamo deciso ancora di non farla e visto che le riforme sono ancora in ballo, ma soprattutto il MoVimento 5 Stelle considera le preferenze la soluzione alla moralizzazione della politica. Allora, vi invito a fare un po’ pace con voi stessi perché rendetevi conto che, se passa e se si conferma il sistema delle preferenze per il Parlamento italiano, vince chi paga di più, chi mette più soldi per fare la campagna elettorale (Applausi dei deputati del gruppo Forza Italia – Il Popolo della Libertà – Berlusconi Presidente).

Pag. 61

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Toninelli. Ne ha facoltà.

  DANILO TONINELLI. Signora Presidente, per ricordare al collega Baldelli che..

  PRESIDENTE. Tramite me.

  DANILO TONINELLI. Tramite e attraverso la Presidenza ovviamente, che il cosiddetto Italicum le preferenze non ce le ha, quindi stia tranquillo che può tranquillamente portar avanti la sua battaglia contro le preferenze e noi continueremo a fare la battaglia per le preferenze per cacciare le persone che non devono e non possono sedere in quest'Aula.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Occhiuto. Ne ha facoltà.

  ROBERTO OCCHIUTO. Signora Presidente, solo per ricordare che nell'Italicum 240 parlamentari di maggioranza saranno eletti con le preferenze, non ce le ha per i partiti che non eleggono più di un parlamentare per collegio.

  PRESIDENTE. Va bene.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole D'Uva. Ne ha facoltà. Non intervenga pure lei sulle preferenze, ma sull'emendamento, perché altrimenti parliamo di un altro argomento.

  FRANCESCO D'UVA. Signora Presidente, lei ha ragione però è giusto riportare la verità in quest'Aula, perché di fatto non è così. Sappiamo che per i capilista non ci sarà la preferenza, c’è un ricorso al tribunale di Messina, che tra l'altro abbiamo firmato anche noi del MoVimento 5 Stelle, e ci sono delle parti che sono state accolte.

  PRESIDENTE. Onorevole, la prego, stia al tema di cui parlavamo !

  FRANCESCO D'UVA. Quindi vediamo cosa dice la Corte costituzionale prima di dire che va tutto bene (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Dadone 12.13, con il parere contrario della Commissione e del Governo, con il parere favorevole dei relatori di minoranza del MoVimento 5 Stelle e di Sinistra Italiana-Sinistra Ecologia Libertà, e con il parere contrario del relatore di minoranza di Forza Italia-Il Popolo della Libertà-Berlusconi Presidente.
  (Segue la votazione).

  Bolognesi, Dallai, Nicchi, Cimbro, Massa, Turco...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  366   
   Votanti  364   
   Astenuti    2   
   Maggioranza  183   
    Hanno votato
  92    
    Hanno votato
no  272).    

  (Il deputato Sberna ha segnalato di non essere riuscito ad esprimere voto contrario).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Dadone 12.14, con il parere contrario della Commissione e del Governo, con il parere favorevole dei relatori di minoranza del MoVimento 5 Stelle e di Sinistra Italiana-Sinistra Ecologia Libertà, e con il parere contrario del relatore di minoranza di Forza Italia-Il Popolo della Libertà-Berlusconi Presidente.
  (Segue la votazione).

  Bolognesi, Guerini, Malisani, Ciracì, Ciprini...Pag. 62
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  367   
   Votanti  364   
   Astenuti    3   
   Maggioranza  183   
    Hanno votato
  86    
    Hanno votato
no  278).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Mazziotti Di Celso 12.105, con il parere favorevole della Commissione e del Governo e con il parere contrario dei relatori di minoranza.
  (Segue la votazione).

  Bolognesi, Luigi Gallo, Tripiedi, Zan, Ruocco...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

   (Presenti  370   
   Votanti  368   
   Astenuti    2   
   Maggioranza  185   
    Hanno votato
 239    
    Hanno votato
no  129).    

  (Il deputato Vazio ha segnalato di non essere riuscito ad esprimere voto favorevole).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Mazziotti Di Celso 12.106, con il parere favorevole della Commissione e del Governo e con il parere contrario dei relatori di minoranza.
  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

   (Presenti  366   
   Votanti  364   
   Astenuti    2   
   Maggioranza  183   
    Hanno votato
 233    
    Hanno votato
no  131).    

  (Il deputato Sanna ha segnalato di non essere riuscito ad esprimere voto favorevole).

  Passiamo alla votazione dell'emendamento Dadone 12.19.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Cecconi. Ne ha facoltà.

  ANDREA CECCONI. Signora Presidente, noi con questo emendamento volevamo cambiare sia la rubrica dell'articolo, cioè cambiarla in ineleggibilità e incompatibilità, sia inserire all'interno della normativa nazionale il fatto che le incompatibilità e non soltanto le ineleggibilità venissero valutate ex ante le elezioni e non dopo dalla Giunta per le elezioni in maniera autonoma, dando questo potere ovviamente di controllo, che poi sarebbe stato irrogato dalla Giunta per le elezioni, sempre all'Antitrust, perché è all'Antitrust che stiamo dando il controllo anche sui membri del Governo.
  È proprio per questo che si capisce che non volete fare sul serio quando si parla di conflitto di interessi soprattutto per i parlamentari, perché quello che manca veramente in questa legge è che mentre per i membri del Governo noi evidenziamo e troviamo delle sanzioni anche amministrative importanti per tutti coloro che fanno dichiarazioni mendaci oppure omettono di fare la dichiarazione per cercare di sviare il compito dell'Antitrust per quanto riguarda i membri del Governo, questa cosa non accade assolutamente per i parlamentari, cioè se un parlamentare omette o falsifica le dichiarazioni che fa, non gli succede assolutamente nulla se la Giunta per le elezioni non decide di renderlo ineleggibile o incompatibile, cosa che avviene con sei Pag. 63mesi di ritardo, a volte un anno-un anno e mezzo di ritardo. Ma è mai possibile che noi ci dobbiamo permettere di fare entrare qui, in questo Parlamento, delle persone che falsificano i documenti, che omettono di fare delle dichiarazioni, quindi mentono a tutti i cittadini italiani nel momento in cui si candidano e non lo inseriamo in una legge così tanto importante come quella sul conflitto di interessi ? La legge sul conflitto di interessi sarebbe stata importante se fosse stata una legge seria, se si fosse portata qui nell'Aula del Parlamento la prima bozza Sanna che noi tutti appoggiavamo, se si fossero fatti correttivi per cui l'applicazione sarebbe stata non soltanto di 60 persone o 250 – come piace dire a voi, ma è tutto da verificare – ma su 40-50 mila persone, inclusi tutti i sindaci dei comuni sopra i 15.000 abitanti, tutti i parlamentari, tutti i consiglieri regionali, tutti i vertici burocratici delle alte amministrazioni, questa sarebbe stata una buona legge sul conflitto di interessi e l'applicazione della legge sulle ineleggibilità e le incompatibilità. Non è comprensibile la motivazione per cui si decide di mettere le incompatibilità in un capitolo a parte che spetta soltanto alla Giunta e non spetta anche alla legislazione nazionale, visto che la legislazione nazionale prevede delle ineleggibilità che poi vengono valutate dalla Giunta, ma le prevede, e allora perché non si prevedono anche delle incompatibilità che sono palesi, che sono presenti, sono state sempre presenti in questo Parlamento e lo sono tuttora, perché la Giunta continua a lavorare anche sulle incompatibilità, e inserirle in questa legge era un piccolo passo per dimostrare ai cittadini che si stava facendo qualcosa in più. Evidentemente, lo ripeto, non c’è nessuna intenzione di fare una seria legge sul conflitto di interessi anche per i parlamentari, non si è mai fatta in trent'anni e per i prossimi trent'anni voi non la farete mai (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Dadone 12.19, con il parere contrario della Commissione e del Governo, con il parere favorevole dei relatori di minoranza del MoVimento 5 Stelle e di Sinistra Italiana-Sinistra Ecologia Libertà, e con il parere contrario del relatore di minoranza di Forza Italia-Il Popolo della Libertà-Berlusconi Presidente.
  (Segue la votazione).

  Intanto avverto che il gruppo MoVimento 5 Stelle ha esaurito il tempo previsto dal contingentamento per il seguito dell'esame. Essendone stata fatta richiesta e come da prassi, la Presidenza concederà un tempo aggiuntivo pari ad un terzo di quello originariamente previsto. Russo, Archi, Micillo...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  354   
   Votanti  348   
   Astenuti    6   
   Maggioranza  175   
    Hanno votato
  80    
    Hanno votato
no  268).    

  (I deputati Grillo e Tripiedi hanno comunicato di non essere riusciti a votare favorevolmente).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Dadone 12.15, con il parere contrario della Commissione e del Governo, con il parere favorevole dei relatori di minoranza del MoVimento 5 Stelle e di Sinistra Italiana-Sinistra Ecologia Libertà, e con il parere contrario del relatore di minoranza di Forza Italia-Il Popolo della Libertà-Berlusconi Presidente.
  (Segue la votazione).

  Malisani, Luigi Gallo, Boldrini, Lattuca...
  Dichiaro chiusa la votazione.Pag. 64
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  357   
   Votanti  351   
   Astenuti    6   
   Maggioranza  176   
    Hanno votato
  83    
    Hanno votato
no  268).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Dadone 12.18, con il parere contrario della Commissione e del Governo, con il parere favorevole dei relatori di minoranza del MoVimento 5 Stelle e di Sinistra Italiana-Sinistra Ecologia Libertà, e con il parere contrario del relatore di minoranza di Forza Italia-Il Popolo della Libertà-Berlusconi Presidente.
  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  356   
   Votanti  354   
   Astenuti    2   
   Maggioranza  178   
    Hanno votato
  79    
    Hanno votato
no  275).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Dadone 12.16, con il parere contrario della Commissione, del Governo e del relatore di minoranza del gruppo Forza Italia – Il Popolo della Libertà – Berlusconi Presidente e con il parere favorevole dei relatori di minoranza dei gruppi MoVimento 5 Stelle e Sinistra Italiana-Sinistra Ecologia Libertà.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Gigli, Saltamartini. Onorevole Sisto, vuol votare ? Forza ! Aspetto lei e poi chiudiamo la votazione. L'onorevole Giorgis ha deciso di no.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  365   
   Votanti  362   
   Astenuti    3   
   Maggioranza  182   
    Hanno votato
  87    
    Hanno votato
no  275).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Dadone 12.17, con il parere contrario della Commissione, del Governo e del relatore di minoranza del gruppo Forza Italia – Il Popolo della Libertà – Berlusconi Presidente e con il parere favorevole dei relatori di minoranza dei gruppi MoVimento 5 Stelle e Sinistra Italiana-Sinistra Ecologia Libertà.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Ci siamo ? Fossati, Ruocco. Fregolent in arrivo e poi chiudiamo. Forza ! Silvia Giordano...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  367   
   Votanti  364   
   Astenuti    3   
   Maggioranza  183   
    Hanno votato
  88    
    Hanno votato
no  276).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Dadone 12.20, con il parere contrario della Commissione, del Governo e del relatore di minoranza del gruppo Forza Italia – Il Popolo della Libertà – Berlusconi Presidente e con il parere favorevole Pag. 65dei relatori di minoranza dei gruppi MoVimento 5 Stelle e Sinistra Italiana-Sinistra Ecologia Libertà.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Archi, Scuvera, Ghizzoni, che ha votato. Scuvera ha votato. Caso, Manfredi. Ci siamo ? Di Lello; sblocchiamo la postazione...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  371   
   Votanti  364   
   Astenuti    7   
   Maggioranza  183   
    Hanno votato
  85    
    Hanno votato
no  279).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 12, nel testo emendato.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Luigi Gallo, Palese. Gallo mi pare che sia a posto, Palese no. Tripiedi, va bene. Ci sono altri che non riescono a votare ? Vedo un gran movimento, ma non vedo le mani.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

   (Presenti  369   
   Votanti  353   
   Astenuti   16   
   Maggioranza  177   
    Hanno votato
 241    
    Hanno votato
no  112).    

  Non ci sono altri emendamenti sull'articolo 12 e, quindi, dovremmo passare all'esame dell'articolo 13 e delle relative proposte emendative, che sono pochissime. Sono solo 4 emendamenti.
  Sospendo, tuttavia, la seduta, che riprenderà alle ore 15,30.

  La seduta, sospesa alle 14, è ripresa alle 15,35.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE SIMONE BALDELLI

Missioni.

  PRESIDENTE. Comunico che, ai sensi dell'articolo 46, comma 2, del Regolamento, i deputati Alfreider, Boccia, Bueno, Capelli, Catania, Dambruoso, De Menech, Di Gioia, Giancarlo Giorgetti, Locatelli, Losacco, Mazziotti Di Celso, Nicoletti, Pes, Pisicchio, Ravetto, Rosato, Sanga, Scalfarotto, Scanu, Schullian, Scotto e Tabacci sono in missione a decorrere dalla ripresa pomeridiana della seduta.
  I deputati in missione sono complessivamente centoventi, come risulta dall'elenco depositato presso la Presidenza e che sarà pubblicato nell’allegato A al resoconto della seduta odierna.

Si riprende la discussione.

  PRESIDENTE. Riprendiamo il seguito della discussione del testo unificato delle proposte di legge nn. 275-1059-1832-1969-2339-2634-2652-3426-A/R: Disposizioni in materia di conflitti di interessi.
  Ricordo che nella parte antimeridiana della seduta è stato da ultimo approvato l'articolo 12.
  Avverto che, fuori dalla seduta, l'emendamento Gasparini 14.115 è stato ritirato dalla presentatrice.

(Esame dell'articolo 13 – A.C. 275-A/R ed abbinate)

  PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 13 e delle proposte emendative ad esso presentate (Vedi l'allegato A – A.C. 275-A/R ed abbinate).Pag. 66
  Se nessuno chiede di intervenire sul complesso degli emendamenti, invito i relatori ed il rappresentante del Governo ad esprimere il parere sugli emendamenti riferiti all'articolo 13.

  FRANCESCO SANNA, Relatore per la maggioranza. Grazie, Presidente. La Commissione esprime parere contrario sugli emendamenti Centemero 13.3, Sisto 13.100, Sisto 13.10 e Cecconi 13.1.

  PRESIDENTE. Il relatore di minoranza del MoVimento 5 Stelle non è in aula. Partiamo dall'onorevole Costantino, magari gli altri relatori arrivano nel frattempo. Onorevole Costantino, se è pronta, le domando il parere sull'emendamento Centemero 13.3 a pagina 57 del fascicolo.

  CELESTE COSTANTINO, Relatrice di minoranza. Enunci lei gli emendamenti, Presidente, per favore ?

  PRESIDENTE. Centemero 13.3 ?

  CELESTE COSTANTINO, Relatrice di minoranza. Contrario.

  PRESIDENTE. Sisto 13.100 ?

  CELESTE COSTANTINO, Relatrice di minoranza. Contrario.

  PRESIDENTE. Sisto 13.10 ?

  CELESTE COSTANTINO, Relatrice di minoranza. Contrario.

  PRESIDENTE. Cecconi 13.1 ?

  CELESTE COSTANTINO, Relatrice di minoranza. Favorevole.

  PRESIDENTE. Non sono presenti gli altri relatori. Il Governo ?

  IVAN SCALFAROTTO, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri. I pareri del Governo sono conformi a quelli espressi dal relatore per la maggioranza, onorevole Sanna.

  PRESIDENTE. Come prevedibilmente si pensava. Passiamo alla votazione dell'emendamento Centemero 13.3. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Ferrari. Ne ha facoltà.

  ALAN FERRARI. Grazie, Presidente. Scusi quanto tempo ho, signor Presidente ?

  PRESIDENTE. Onorevole Ferrari, cinque minuti. Lei parla a nome del suo gruppo.

  ALAN FERRARI. Per me è sempre un piacere intervenire all'inizio dei lavori perché c’è anche un'Aula molto più composta e quindi si possono esprimere i concetti in tutta serenità e tranquillità (Applausi).

  PRESIDENTE. La Presidenza conosce bene il problema.

  ALAN FERRARI. Grazie, grazie, Presidente per la solidarietà. Dunque l'emendamento Centemero 13.3 con cui iniziano gli emendamenti all'articolo 13 è un emendamento soppressivo dell'articolo 13. Un emendamento che va a sopprimere l'articolo 13, Ineleggibilità dei consiglieri regionali, ovvero quello che va a modificare l'articolo 2, comma 1, della legge n. 165 del 2004, dove si prevede di aggiungere una lettera a-bis) ovvero «la previsione di una causa di ineleggibilità per coloro che abbiano la titolarità o comunque il controllo, anche in via indiretta, nei confronti di un'impresa che svolge esclusivamente o prevalentemente la propria attività in regime autorizzazione o di concessione rilasciata dallo Stato o dalla regione, di notevole entità economica».
  Sostanzialmente con questo articolo diciamo che chi si trova in una posizione in cui è titolare o ha la proprietà o il controllo di un'azienda che si trova in regime di autorizzazione o concessione da parte della regione, da parte dello Stato e si tratti di una concessione di notevole entità economica sia, anzi, si trovi in una posizione di conflitto di interessi.
  È ovvio che noi, in questo caso, demandiamo poi alle regioni di andare Pag. 67meglio a modulare che cosa significhi «notevole entità economica» e sicuramente andrà in aiuto alle regioni la giurisprudenza che, per esempio, abbiamo a disposizione nella Giunta per le elezioni, perché stiamo sempre trattando il tema dell'ineleggibilità anche in Parlamento. Andiamo sostanzialmente a chiedere alle regioni di recepire questo principio, che a nostro avviso è un principio cardine del funzionamento del sistema democratico del nostro Paese, ovvero, ribadisco, quello che dice che chi dovesse essere titolare o avere una carica di Governo, come dire dell'azienda, o essere proprietario di un'azienda, di un'impresa, che si trovi in un regime di autorizzazione di concessione della stessa regione dello Stato non possa essere eleggibile, ovviamente fatto salvo la possibilità di liberarsi di una di queste cause ostative. Lo facciamo consapevoli del fatto che, in particolare, dopo la riforma del Titolo V del 2001, il potere, soprattutto di gestione, affidato alle regioni è un potere molto significativo. È un potere che insiste in due ambiti, in particolare quello socio-sanitario e quello della formazione, che rappresentano una parte significativa del nostro PIL e rappresentano un potenziale incrocio tra le funzioni di gestione e legislative di un'Assemblea, in quel caso regionale, e quella che è la corretta libertà di fare impresa da parte di tutte le persone che insistono in quella regione. Ed è per questo... anche a fronte di ciò che è accaduto in tutti questi anni, dove i casi di cronaca purtroppo non sono stati positivi, anzi hanno messo in evidenza che questo incrocio spesso ha dato vita a posizioni reali di conflitto e ci si è trovati dinnanzi a consiglieri regionali che svolgevano funzioni significative di legislatore o, addirittura, di presidenti di commissione che, contestualmente, avevano nello stesso ambito di competenza della commissione in cui sedevano – esattamente nello stesso ambito – avevano delle aziende in regime di controllo...
  Tutto questo per dire che noi miriamo, con questa legge nel suo complesso, e anche con questa norma, con questo principio demandato alle regioni sulle ineleggibilità dei consiglieri regionali, a fare una legge che tenga insieme due principi fondamentali, che è la ragione da cui è mossa la scrittura di questa legge: da una parte il fatto che i cittadini siano garantiti rispetto all'impossibilità che si verifichino dei conflitti di interessi; dall'altra parte un cardine della nostra Costituzione, un cardine che io ritrovo e ritroviamo davvero anche nello spirito con cui è stata scritta la nostra Costituzione, e cioè quello che in ogni Assemblea parlamentare, sia essa nazionale sia esse locale, è fondamentale che sia garantita la libertà a tutti di potervi accedere, soprattutto perché molto spesso si fa attenzione a motivi di conflitti d'interessi, dimenticando che, se non c’è la massima qualità possibile nelle assemblee legislative, ne va della qualità della democrazia stessa (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico) !

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Sisto. Ne ha facoltà.

  FRANCESCO PAOLO SISTO, Relatore di minoranza. Presidente, come relatore volevo soltanto un chiarimento. Vi chiedo scusa se sono giunto in ritardo. Volevo sapere se il relatore Sanna avesse dato tutti i pareri sull'articolo 13.

  PRESIDENTE. Sì li ha già dati su tutti gli emendamenti riferiti all'articolo 13, ma se lei vuole intervenire può farlo sull'emendamento 13.3.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Occhiuto. Ne ha facoltà.

  ROBERTO OCCHIUTO. Solo per dichiarare il voto favorevole di Forza Italia su questo emendamento.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Sisto. Ne ha facoltà.

Pag. 68

  FRANCESCO PAOLO SISTO. Presidente, poche battute per rimarcare qual è la linea che Forza Italia ha nell'ambito anche dall'articolo 13, che è quella ovviamente di evitare una selezione innaturale della classe politica, ed essenzialmente in questo caso, trattandosi dell'articolo 13, dei consiglieri regionali; è evidente che questo provvedimento è un innesto del tutto innaturale, si tratta di una talea intollerabile. Non c'entra nulla un micro intervento soltanto indirizzato sui consigli regionali, come non c'entrava sui parlamentari. Troviamo questa intrusione nell'ambito del provvedimento motivata soltanto da ragioni peculiari che nulla hanno a che vedere con l'interesse marcatamente generale che un intervento del genere deve avere. Noi, pertanto, voteremo a favore.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Centemero 13.3, con il parere contrario della Commissione, del Governo e della relatrice di minoranza SI-SEL.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Ci siamo ? Aspettiamo l'onorevole Sibilia e poi chiudiamo... Bossa, Sibilia, Ferro, Carloni... Onorevole Binetti, faccia attenzione: ritmo sostenuto, ma non spericolato, per cortesia. Zaccagnini, De Mita, Prataviera, Palese... Poi chiudiamo... Il voto è chiaramente palese...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti e votanti  326   
   Maggioranza  164   
    Hanno votato
  15    
    Hanno votato
no  311).    

  (La deputata Velo e la deputata Nicchi hanno segnalato che non sono riuscite a esprimere voto contrario).

  Passiamo alla votazione dell'emendamento Sisto 13.100.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Occhiuto. Ne ha facoltà.

  ROBERTO OCCHIUTO. Intervengo solo per dichiarare il voto favorevole di Forza Italia.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Sisto. Ne ha facoltà.

  FRANCESCO PAOLO SISTO. Il riscontro è assolutamente ineluttabile: quando si legge che c’è l'aggiunta della regione nella individuazione di queste categorie, è chiaro che siamo di fronte ad un quadrante previamente individuato e del tutto peculiare rispetto al tipo di provvedimento. Noi ne prendiamo atto, protestiamo, chiediamo che venga eliminato questo riferimento per restituire al provvedimento quella dignità che non vuole che determinate, preindividuate e peculiari categorie siano escluse dall'accesso ai diritti politici. Questo è grave e intollerabile. Forza Italia voterà a favore di questo emendamento.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Sisto 13.100, con il parere contrario della Commissione, del Governo e della relatrice di minoranza di SI-SEL.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Archi... Onorevole Di Battista... Altri che non riescono a votare ? Pili... Onorevole Di Battista è riuscito ? Altri ? Onorevole Bolognesi.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  334   
   Votanti  333   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  167   
    Hanno votato
  16    
    Hanno votato
no  317).    

Pag. 69

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Cecconi 13.1, con il parere contrario della Commissione e del Governo e con il parere favorevole della relatrice di minoranza di SI-SEL.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Lombardi...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti e votanti  333   
   Maggioranza  167   
    Hanno votato
  82    
    Hanno votato
no  251).    

  (I deputati Molea e Gutgeld hanno segnalato che non sono riusciti a esprimere voto contrario. Il deputato Rampelli ha segnalato che non è riuscito a votare).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 13.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

   (Presenti  343   
   Votanti  341   
   Astenuti    2   
   Maggioranza  171   
    Hanno votato
 227    
    Hanno votato
no  114).    

  (Il deputato Rampelli ha segnalato che non è riuscito a votare).

(Esame dell'articolo 14 – A.C. 275-A/R ed abbinate)

  PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 14 e delle proposte emendative ad esso presentate (Vedi l'allegato A – A.C. 275-A/R ed abbinate).
  Se nessuno chiede di intervenire sul complesso degli emendamenti, invito il relatore per la maggioranza ad esprimere il parere della Commissione. Prima, però, saluto gli studenti e gli insegnanti dell'Istituto di istruzione superiore Stenio di Termini Imerese in provincia di Palermo, che assistono ai nostri lavori dalla tribuna (Applausi). Onorevole Sanna, chiaramente se i pareri sono tutti contrari ce lo dica subito. Evitiamo di passarli uno per uno.

  FRANCESCO SANNA, Relatore per la maggioranza. C’è una nuova formulazione che devo segnalare e poi ci sono anche dei pareri favorevoli.

  PRESIDENTE. Allora leggiamoli uno per uno. Prego, onorevole Sanna.

  FRANCESCO SANNA, Relatore per la maggioranza. La Commissione esprime parere contrario sugli emendamenti Artini 14.102 e Cecconi 14.100. L'emendamento Becattini 14.101 mi risulta ritirato. La Commissione esprime parere contrario sugli emendamenti Toninelli 14.3 e D'Ambrosio 14.103. La Commissione formula un invito al ritiro, altrimenti il parere è contrario, sull'emendamento Lauricella 14.104. La Commissione esprime parere contrario sugli emendamenti Artini 14.20, Toninelli 14.105, Cecconi 14.106 e 14.21, Toninelli 14.107, Sisto 14.22 e Centemero 14.23. La Commissione esprime parere favorevole sull'emendamento Centemero 14.108. La Commissione formula un invito al ritiro, se non già ritirato, altrimenti il parere è contrario sull'emendamento Centemero 14.109. La Commissione esprime parere contrario sugli emendamenti Nuti 14.24 e Artini 14.25. La Commissione formula un invito al ritiro, altrimenti il parere è contrario, sull'emendamento Lattuca 14.110. Mi risulta ritirato l'emendamento Librandi 14.111. La Commissione esprime parere contrario sugli emendamenti Sisto 14.26, Centemero 14.112, 14.113 e 14.114. La Commissione raccomanda l'approvazione del suo emendamento 14.400 (Nuova Formulazione), Pag. 70sono le nuove disposizioni finanziarie. Mi risulta ritirato l'emendamento Gasparini 14.115.

  PRESIDENTE. Quindi non ci sono, in realtà, riformulazioni. Va bene. La cosa di per sé non ci dispiace. Onorevole Toninelli ?

  DANILO TONINELLI, Relatore di minoranza. Mi rimetto all'Aula sull'emendamento Artini 14.102. Esprimo parere favorevole sugli emendamenti Cecconi 14.100, Toninelli 14.3 e D'Ambrosio 14.103. Mi rimetto all'Aula sugli emendamenti Lauricella 14.104 e Artini 14.20. Esprimo parere favorevole sugli emendamenti Toninelli 14.105, Cecconi 14.106 e 14.21, Toninelli 14.107, Sisto 14.22 e Centemero 14.23. Esprimo parere contrario sugli emendamenti Centemero 14.108 e 14.109. Esprimo parere favorevole sull'emendamento Nuti 14.24. Mi rimetto all'Aula sull'emendamento Artini 14.25. Esprimo parere favorevole sugli emendamenti Lattuca 14.110 e Sisto 14.26. Esprimo parere contrario sull'emendamento Centemero 14.112. Esprimo parere favorevole sugli emendamenti Centemero 14.113 e 14.114, mentre mi rimetto all'Aula sull'emendamento 14.400 della Commissione.

  PRESIDENTE. Relatore di minoranza Sisto ?

  FRANCESCO PAOLO SISTO, Relatore di minoranza. Grazie Presidente. Forza Italia ovviamente mantiene tutte le sue perplessità su questo meccanismo che designa un organismo burocratico di matrice politica come il controllore del Governo, sia nell'ipotesi omologa, sia nell'ipotesi in cui fosse eletto da un Governo che poi è quello diverso che deve andare a controllare. Quindi, in questa logica esprimo parere contrario sugli emendamenti Artini 14.102, Cecconi 14.100, Toninelli 14.3, D'Ambrosio 14.103, Lauricella 14.104 e Artini 14.20 e analogamente sull'emendamento Toninelli 14.105, come pure sugli emendamenti Cecconi 14.106 e 14.21.

  PRESIDENTE. Sempre parere contrario ?

  FRANCESCO PAOLO SISTO, Relatore di minoranza. Toninelli 14.107 contrario.

  PRESIDENTE. Cecconi 14.106 e 14.21 contrario ?

  FRANCESCO PAOLO SISTO, Relatore di minoranza. Sì, l'ho detto, Presidente. Emendamenti Toninelli 14.105, Cecconi 14.106 e 14.21 e Toninelli 14.107 parere contrario.

  PRESIDENTE. Ok, però non ce li dia in maniera cumulativa perché altrimenti poi li dobbiamo «riscrivere», anche dall'ultima pagina a ritroso. Facciamoli uno per uno.

  FRANCESCO PAOLO SISTO, Relatore di minoranza. Presidente, ogni suo desiderio diventa un ordine per me, lo sa.

  PRESIDENTE. Grazie, troppo buono.

  FRANCESCO PAOLO SISTO, Relatore di minoranza. Esprimo parere favorevole sull'emendamento Sisto 14.22. Si tratta di emendamenti che a nostro avviso rafforzano i criteri di nomina dei componenti dell’authority. Esprimo parere favorevole sugli emendamenti Centemero 14.23 (analoga logica), 14.108 (sull'equilibrio di genere) e 14.109, mentre esprimo parere contrario sugli emendamenti Nuti 14.24, Artini 14.25 e Lattuca 14.110. Esprimo parere favorevole sull'emendamento Sisto 14.26, sempre con lo stesso scopo di rafforzare il consenso e, quindi, di evitare l'eccessiva politicizzazione del voto. Esprimo parere favorevole sugli emendamenti Centemero 14.112, 14.113 e 14.114, mentre mi rimetto all'Aula sull'emendamento 14.400 della Commissione.

  PRESIDENTE. Relatrice di minoranza Costantino ?

  CELESTE COSTANTINO, Relatrice di minoranza. Ci rimettiamo all'Aula sull'emendamento Pag. 71Artini 14.102, mentre esprimo parere favorevole sugli emendamenti Cecconi 14.100, Toninelli 14.3, D'Ambrosio 14.103, Lauricella 14.104, Artini 14.20, Toninelli 14.105 e Cecconi 14.106. Ci rimettiamo all'Aula sull'emendamento Cecconi 14.21, mentre esprimo parere favorevole sull'emendamento Toninelli 14.107. Esprimo parere contrario sugli emendamenti Sisto 14.22 e Centemero 14.23, mentre esprimo parere favorevole sull'emendamento Centemero 14.108. Esprimo parere contrario sull'emendamento Centemero 14.109, mentre ci rimettiamo all'Aula sugli emendamenti Nuti 14.24 e Artini 14.25. Esprimo parere favorevole sull'emendamento Lattuca 14.110, mentre esprimo parere contrario sugli emendamenti Sisto 14.26 e Centemero 14.112, 14.113 e 14.114. Ci rimettiamo all'Aula sull'emendamento 14.400 della Commissione.

  PRESIDENTE. Il Governo ?

  IVAN SCALFAROTTO, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri. Grazie Presidente. I pareri del Governo sono conformi a quelli del relatore per la maggioranza.

  ENZO LATTUCA. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  ENZO LATTUCA. Presidente, intervengo per raccogliere l'invito al ritiro sugli emendamenti Lauricella 14.104 e Lattuca 14.100, malgrado ritenga che potevano rappresentare una mediazione anche in favore delle forze politiche che contestano l'eccessiva politicità o il rischio che possa essere a disposizione della maggioranza la nomina di tre membri su cinque dell'Antitrust. Ma evidentemente dai pareri espressi dai relatori di minoranza non è stato fino in fondo raccolto l'invito, come dallo stesso relatore per la maggioranza pure non è stato raccolto.
  Quindi, con una certa dose di insoddisfazione ritiro questi emendamenti che, lo dico perché rimanga agli atti, prevedevano sostanzialmente di investire l'unica figura istituzionale che non è in qualche modo coinvolta dalle potestà che noi mettiamo nelle mani dell'Antitrust, ovvero il Presidente della Repubblica, per avere l'ultima parola sulla nomina dei membri, anche a garanzia della massima qualità e del massimo profilo degli stessi membri e a garanzia appunto dell'equilibrio politico e dell'autonomia dello stesso organismo.

  DANILO TONINELLI. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  DANILO TONINELLI. Presidente, solo per far nostro l'emendamento Lattuca 14.110 appena ritirato dal collega Lattuca.

  PRESIDENTE. Le chiedo scusa, onorevole Toninelli. Immagino che questo intervento lei lo faccia con i poteri del presidente del gruppo.

  DANILO TONINELLI. Eccolo, lo stavo chiamando, il delegato d'Aula.

  PRESIDENTE. Ah, ok, c’è l'onorevole Cozzolino che a questo punto mi dà conferma. Perfetto, è come se lo facesse lui. È una questione formale per gli uffici. Quindi, voi fate proprio l'emendamento. A questo punto, l'emendamento di per sé non viene ritirato, poi quando ci arriviamo, evidentemente voi chiederete immagino di porlo in votazione.

  CELESTE COSTANTINO. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  CELESTE COSTANTINO. Era solo per fare notare che probabilmente al Partito Democratico interessano solamente i pareri del MoVimento 5 Stelle. Però noi a entrambi gli emendamenti avevamo dato parere favorevole.

  PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento Artini 14.102.Pag. 72
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Artini 14.102, con il parere contrario della Commissione, del Governo, della V Commissione (Bilancio) e del relatore di minoranza di Forza Italia – Il Popolo della Libertà – Berlusconi Presidente, mentre si rimettono all'Assemblea i relatori di minoranza del MoVimento 5 Stelle e di Sinistra Italiana-Sinistra Ecologia Libertà.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Nel frattempo, saluto gli studenti e gli insegnanti dell'istituto di istruzione superiore «Don Bosco» di Pordenone che assistono ai nostri lavori dalla tribuna (Applausi).
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  336   
   Votanti  265   
   Astenuti   71   
   Maggioranza  133   
    Hanno votato
  12    
    Hanno votato
no  253).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Cecconi 14.100, con il parere contrario della Commissione, del Governo e del relatore di minoranza di Forza Italia – Il Popolo della Libertà – Berlusconi Presidente e favorevole dei relatori di minoranza del MoVimento 5 Stelle e di Sinistra Italiana-Sinistra Ecologia Libertà.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti e votanti  338   
   Maggioranza  170   
    Hanno votato
  84    
    Hanno votato
no  254).    

  Passiamo alla votazione dell'emendamento Toninelli 14.3.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Toninelli. Ne ha facoltà.

  DANILO TONINELLI. La ringrazio Presidente. Presidente, siamo arrivati all'articolo che definisce le modalità di nomina e di elezione da parte del Parlamento dei cinque che andranno a gestire tutto il procedimento per la verifica, il controllo e l'intervento sui casi di conflitto di interessi. Quindi, stiamo parlando del cuore, cioè delle fondamenta di tutto questo percorso. Ebbene, le fondamenta di tutto questo percorso, di quella che il PD ha definito una buona legge sul conflitto di interessi, sono definibili come la compravendita degli arbitri. Da Calciopoli siamo passati a «Partitopoli» perché in questo articolo, che veramente è definibile vergognoso, il partito di maggioranza, che arriva in Aula, può votarsi da solo senza condividere con alcuna altra forza politica tre dei cinque membri dell'Antitrust che andranno ad assolvere i controlli del conflitto di interessi.
  Avete capito bene ? Il Partito Democratico – in questo caso va detto che ovviamente sarà sempre il Partito Democratico – oggi da solo si vota tre su cinque, quindi immaginate come tre su cinque di quei signori che dovranno essere totalmente indipendenti ed imparziali da chi li nomina, oltre che competenti, con quale indipendenza ed imparzialità potranno agire quando dovranno andare a controllare o colui che li ha nominati, il controllore nominato dal controllato non può fare il controllore. Quindi in questo caso Moggi, scusate, il Partito Democratico si è comprato gli arbitri che dovranno andare a controllarlo. Questo è l'impianto della legge sul conflitto di interessi o di quella che loro chiamano legge sul conflitto di interessi, che noi chiamiamo miraggio di una legge sul conflitto di interessi, da parte del Partito Democratico. Lo ripeto, Presidente, perché è straordinaria questa norma, poi l'analizzeremo dal punto di Pag. 73vista tecnico perché c’è un contorsionismo giuridico da ubriaco del diritto, perché qua stiamo dicendo che – sì, evidentemente il vino è pessimo, Presidente – la Commissione della Camera competente deve partorire un elenco di dodici membri che poi approdi in Aula, la Commissione competente del Senato deve partorire un elenco di otto membri che poi arriveranno in Aula, alla Camera tre su dodici, al Senato due su otto devono essere votati. La commissione ha un quorum alto, è vero, ma un quorum alto può avere un potere di controllo e di qualità dei nomi se è ristretto il numero, cioè se stiamo ragionando effettivamente sulla nomina degli incarichi che ricoprono le poltrone necessarie, cioè la Commissione...questa è e la prima versione sana, vi ricordate quando dicevamo che la prima bozza era una bozza buona e che con tutta probabilità il MoVimento 5 Stelle avrebbe votato ? Anche qua le modalità erano che la Commissione competente votava i propri membri, tre di qua e due di là, con due terzi del quorum, in Commissione. Noi preferiamo l'Aula, preferiamo che la votazione avvenga come i giudici della Corte costituzionale, ma ci sarebbe andata bene anche la votazione dei due terzi in Commissione. Il Partito Democratico ha visto che non può imporre da solo un proprio nome, lo deve condividere e quindi ad esempio Violante verrebbe meno come è venuto meno sui giudici della Corte, un altro indagato che aveva candidato sarebbe venuto meno perché dall'altra parte non sarebbero arrivati i voti e quindi sarebbe stato obbligato a cambiare il nome. Qua invece ha fatto un aggiramento dell'ostacolo in stile piddino che dice: sì facciamo quel quorum farlocco, tanto alla fine si accordiamo in Commissione, poi, arrivati in Aula, non ce n’è più per nessuno, prendo i miei 300, li divido a metà, 150 votano un nome, gli altri 150 ne votano un altro, noi due li abbiamo; al Senato fanno la stessa cosa, non si devono neanche smezzare, i membri del Partito Democratico arrivano in Aula e si votano i loro tre su cinque, l'arbitro è stato comprato, il controllore è stato nominato dal controllato. Questa è la legge sul conflitto di interessi del Partito Democratico, complimenti (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle) !

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Mazziotti Di Celso. Ne ha facoltà.

  ANDREA MAZZIOTTI DI CELSO. Signor Presidente, faccio una premessa, come Scelta Civica noi avevamo presentato un emendamento che prevedeva la nomina soltanto in Commissione con la maggioranza dei due terzi, quindi non è il criterio di una scelta fatta con una maggioranza qualificata, ci vedeva favorevoli dall'inizio. Abbiamo però detto fin dall'inizio che quello che ci sembrava sbagliato era di affidare la scelta di un organo tecnico, come i membri dell'Antitrust, all'Aula senza una valutazione preventiva dei candidati, perché l'esperienza di scelta dei membri della Corte costituzionale e del CSM che abbiamo vissuto e che è andata con degli accordi fatti in un determinato modo che non è esattamente sempre organizzato e basato su un'analisi dei curricula e alla quale ha partecipato anche il MoVimento 5 Stelle in più occasioni, non è il modo secondo noi con cui si sceglie un organo tecnico come l'Antitrust. Questa posizione non è stata accolta da tutti e si è arrivati alla soluzione attuale che prevede il passaggio in Commissione e la selezione in Commissione delle candidature. Quello che ha appena detto l'onorevole Toninelli è che è impossibile per una Commissione identificare un numero di candidati – che non sono 50, come lui stesso ha detto, ma che sono 12 o 8 – che diano delle garanzie sufficienti di imparzialità.
  Non è possibile – motivazione che abbiamo sentito più volte in Commissione, in televisione, eccetera – perché poi ci si mette d'accordo e ci si spartisce i candidati. Se l'opposizione svolge il suo ruolo di controllo in questo modo e cioè spartendosi i candidati e dicendo che ne fa sette la maggioranza, quattro un'opposizione, Pag. 74uno un altro, è chiaro che la conclusione a cui è giunto l'onorevole Toninelli è perfetta, ma l'opposizione, quando ha gli strumenti per bloccare le decisioni, li deve esercitare. Qui non ci saranno candidati che arriveranno in Aula senza il contributo dell'opposizione. Se verranno scelti dei buoni candidati, che danno delle garanzie di imparzialità, di serietà e di preparazione, il fatto che li abbia votati l'uno o l'altro non cambia la valutazione successiva, anche perché saranno ormai stati eletti. Quindi il punto è: o si fanno delle buone candidature e l'opposizione le può condizionare, ha il veto per selezionarle, oppure le candidature sono cattive e allora se non mi fido dell'opposizione nel selezionare i candidati non mi fido neanche nel selezionare gli effettivi membri della Commissione. Bisogna mettersi d'accordo con sé stessi, o uno si fida del modo in cui esercita il proprio veto oppure non si fida. Questo è un sistema che per noi di Scelta Civica – lo ripeto, perché non è che contraddica la mia posizione – è subottimale rispetto a quello del voto a due terzi in Commissione, ma dire che l'opposizione non ha ruolo e che il controllante è eletto dal controllato, è falso perché la selezione del controllante è fatta insieme da maggioranza e opposizione. Se poi nella scelta dei candidati l'opposizione lavorerà male, sarà sua colpa se il controllante non controllerà il controllato che lo ha eletto, perché vorrà dire che quel lavoro di selezione dei candidati è stato fatto male e non esiste sistema di elezione, non esiste quorum, non esiste protezione della minoranza che possa proteggere contro una minoranza che lavora male.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Fiano. Ne ha facoltà.

  EMANUELE FIANO. Signor Presidente, io non condivido l'opinione che qui ha espresso il collega Toninelli, come già ho avuto modo di dire nel dibattito in Commissione, perché il metodo dei due terzi con il quale deve essere composta, votata e approvata in Commissione la lista delle candidature – alla Camera 12 se si deve sostituire l'intera Commissione e otto alla Senato – è un metodo che impedisce alla maggioranza di decidere da sola i nomi. Facciamo un esempio ? Se Fiano non fosse un deputato ma un commercialista o un avvocato da tot anni e avesse le caratteristiche curriculari per potersi candidare o essere candidato alla carica di membro dell'Antitrust e fosse candidato dal Partito Democratico e nella sede della Commissione – facciamo l'esempio di oggi – affari costituzionali che ha 50 membri, dove il partito di maggioranza pro tempore, il Partito Democratico ha 22 membri, il Partito Democratico potrebbe portare avanti la candidatura di Fiano all'Antitrust in assenza di un accordo con una parte consistente, cioè altri undici membri oltre ai ventidue della Commissione senza un accordo con una delle minoranze ? No, è impossibile. Nella lista che arriverà alla Camera per il voto, lista ottenuta con il voto favorevole dei due terzi dei membri della Commissione, è obbligatorio – prima o dopo dell'Italicum – che il partito che ha nell'Aula della Camera dei deputati 340 deputati e quindi presumibilmente intorno ai 22 membri su 50 nella Commissione che nomina l'Antitrust, faccia un accordo con circa metà dell'opposizione – 11 o 12 sui restanti 28 – 27 che sono – per ottenere quella lista. Se quest'accordo non c’è, esattamente con una modalità simile a quella che vediamo nell'Aula per altri tipi di elezione, qui è stata citata la Corte costituzionale – se quell'accordo inter partes non c’è, se quell'accordo tra maggioranza e opposizione non c’è, quella persona in quella lista non ci può stare e perciò le persone che poi verranno votate con il quorum specifico di un quinto della Camera ed un terzo mi pare al Senato nell'Aula, saranno candidature che, per forza di cose della matematica che non è un'opinione, sono state precedentemente accettate insieme da maggioranza e perlomeno una metà dell'opposizione o della minoranza.Pag. 75
  È una questione che non è che sia la mia opinione. Il metodo che è stato messo in atto dal testo che leggiamo nell'articolo 14 è un metodo che garantisce le minoranze o, perlomeno, la maggioranza delle minoranze a condividere le scelte dei nomi. Non è possibile sulla scelta dei 12 nomi nel caso della Camera e nel caso di un ricambio completo che arriverà nel plenum dell'Aula per il voto finale sulle candidature, non è possibile, dicevo, una cosiddetta «dittatura della maggioranza»: la maggioranza non ha i numeri, con questo meccanismo, per imporre i propri nomi. È un meccanismo di garanzia non della minoranza, ma di garanzia di scelte condivise. Ci sono 11 nomi che vanno bene e c’è un dodicesimo nome che la parte maggioritaria della minoranza considera inaccettabile, non degno per curriculum o per esperienza o per i casi della vita che ha avuto; ebbene, quel nome non può passare se non ci sono i voti della maggioranza e della minoranza, non può passare !
  Pertanto, noi abbiamo messo in piedi, nella proposta di articolo 14 sul quale stiamo votando gli emendamenti, un metodo che permetterà di sapere che, al contrario esatto, Presidente, di quello che ha detto il collega Toninelli, il partito di maggioranza, oggi il Partito Democratico, domani chissà chi sarà, non potrà imporre i propri nomi nell’Authority che dovrà governare le questioni di conflitto di interessi per il nostro Parlamento.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Cecconi. Ne ha facoltà.

  ANDREA CECCONI. Grazie, Presidente. Non è neanche lontanamente pensabile e neanche immaginabile che qualsiasi partito di maggioranza una volta che è qui in Aula possa in autonomia, senza chiedere niente a nessuno, eleggere tre persone su cinque di uno degli organi che noi con questo provvedimento definiamo e arruoliamo come quello di maggior controllo sull'operatività del Governo del nostro Paese. Ha quasi un compito costituzionale, quasi al pari della Corte costituzionale, con la differenza che la Corte costituzionale non la eleggiamo solo noi del Parlamento, ma partecipano alla sua formazione anche il Presidente pubblica e la magistratura e, quindi, ha un elemento eterogeneo. L'Antitrust la eleggiamo soltanto noi e voi, del Partito Democratico, dite che siccome ci sono i due terzi in Commissione se ne mettono 12, allora io in Aula devo avere libertà su quei 12 di decidere in autonomia – i due qui alla Camera e uno lì al Senato – che io voglio eleggere. Sta proprio qui l'errore !
  L'altro errore, ancora più grande, è quello riferito dal collega Mazziotti Di Celso. Cioè, non è possibile dare colpa alle opposizioni e alle minoranze se il lavoro viene fatto bene o viene fatto male. La legge deve essere garantista per i cittadini e non per questo Parlamento (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Toninelli 14.3, con il parere contrario della Commissione, del Governo e del relatore di minoranza del gruppo Forza Italia, mentre gli altri due relatori di minoranza esprimono parere favorevole.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Garavini, D'Ambrosio, che non riesce. Altri ?
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  341   
   Votanti  340   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  171   
    Hanno votato
  88    
    Hanno votato
no  252).    

  (Il deputato Rampelli ha segnalato che non è riuscito a esprimere voto contrario).

  Passiamo alla votazione dell'emendamento D'Ambrosio 14.103.Pag. 76
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Cecconi. Ne ha facoltà.

  ANDREA CECCONI. Grazie, Presidente. Non c’è giustificazione, nessuna giustificazione che possa reggere al metodo di elezione dell'Antitrust come inserito in questo provvedimento. Si poteva fare in tutti i modi possibili e immaginabili: due terzi in Commissione e due terzi in Aula; due terzi solo in Aula; indicare cinque membri in Commissione e portare questi cinque membri in Aula con votazione di due terzi.
  Si poteva trovare qualsiasi soluzione affinché il metodo di scelta dell'Antitrust fosse quanto più garantista possibile sia per il Governo sia per le minoranze ma, soprattutto, per i cittadini, perché quando un'Aula e una maggioranza possono eleggere tre membri su cinque, sia che siano passati in Commissione con i due terzi o meno, la questione è che il Partito Democratico, in questo caso, ha voluto, con questo provvedimento, darsi l'ultima chance, l'ultima carta, l'ultima possibilità, cioè avere comunque la facoltà di decidere quali sono i tre personaggi della componente dell'Autorità, su cinque, che decidono sul conflitto di interessi del loro Governo.
  Ma come si può pensare che il controllore sia scelto direttamente dal controllato nella sua maggioranza ? Il metodo di elezione della Corte costituzionale, sebbene ci abbia tenuto qui dentro per oltre venti votazioni e ha tenuto in stallo la Corte costituzionale per più di un anno o un anno e mezzo, è un metodo che ha funzionato, è un metodo che ha costretto questo Parlamento, grazie anche alle minoranze che ci sono dentro questo Parlamento, a fare una scelta consapevole e compiuta in ordine ai membri della Corte costituzionale, che sono un elemento fondamentale della nostra democrazia. Si è evitato Violante, non me ne vorrà ma si è evitato che il collega Sisto andasse alla Corte costituzionale e si sono evitati tanti altri nomi che erano inadeguati per ricoprire quel ruolo, perché c’è una legge costituzionale che impone a quest'Aula di avere la maggioranza dei due terzi per eleggere i componenti della Corte costituzionale.
  Noi riteniamo che i membri dell'Antitrust, visto che sono coloro che devono dire se un membro del Governo è in conflitto di interessi o non è in conflitto di interessi e, quindi, determinano anche democraticamente la vita di questo Paese in maniera incidente e pesante, debbano essere scelti dai due terzi di questa Aula, perché siamo soltanto noi parlamentari che decideremo la loro elezione e non altri; quindi né il Presidente della Repubblica né la magistratura né qualsiasi altro ente o istituto della nostra pubblica amministrazione, ma solo noi li decideremo e quando li dovremo decidere il partito di maggioranza non dovrà avere l'autonomia di scegliere nessuno, nessuno (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle) !

  PRESIDENTE. Grazie, onorevole Cecconi. Fate piano con i microfoni: primo, perché si rompono; secondo, perché fanno rumore.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Caso. Ne ha facoltà.

  VINCENZO CASO. Grazie, Presidente. Il fantastico metodo appena esposto da Fiano non è una cosa che non esiste, ma esiste già, ad esempio, per l'Ufficio parlamentare di bilancio, per cui, anche lì si fa una prelista, votata dalle Commissioni bilancio di Camera e Senato con una maggioranza ampia pari ai due terzi.
  Quindi, questa misura è stata già approvata nella pratica e nella pratica cosa è successo ? Ci abbiamo provato, noi del MoVimento 5 Stelle, a valutare tutte le persone insieme a tutti i membri della Commissione, ma ci è stata chiusa la porta in faccia.
  La verità – e quello che si è fatto – è che ogni partito sceglie due nomi da inserire in lista e sono tutti d'accordo, tranne il MoVimento 5 Stelle. Questo si è fatto: ognuno si sceglieva i nomi legati al proprio partito (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

Pag. 77

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento D'Ambrosio 14.103, con il parere contrario della Commissione, del Governo e del relatore di minoranza del gruppo Forza Italia e con il parere favorevole dei relatori di minoranza dei gruppi Sinistra Italiana-Sinistra Ecologia Libertà e MoVimento 5 Stelle.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Ginefra; è per la prossima.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti e votanti  341   
   Maggioranza  171   
    Hanno votato
  84    
    Hanno votato
no  257).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Artini 14.20, con il parere contrario della Commissione e del Governo; il relatore di minoranza del gruppo MoVimento 5 Stelle si rimette all'Aula, il relatore di minoranza del gruppo Forza Italia esprime parere contrario mentre la relatrice di minoranza del gruppo Sinistra Italiana-Sinistra Ecologia Libertà esprime parere favorevole.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Donati. Ci siamo ?
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  337   
   Votanti  278   
   Astenuti   59   
   Maggioranza  140   
    Hanno votato
  26    
    Hanno votato
no  252).    

  Passiamo alla votazione dell'emendamento Toninelli 14.105.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto Toninelli. Ne ha facoltà.

  DANILO TONINELLI. La ringrazio, Presidente. Io e, penso, chi sta ascoltando questa parte del dibattito con attenzione, non ho ascoltato, ovviamente da parte del partito di maggioranza, giustificazioni tali da confutare le affermazioni del MoVimento 5 Stelle.
  Il MoVimento 5 Stelle dice: siccome il Parlamento vota cinque membri dell'Antitrust e non è previsto un quorum alto e, siccome il partito di maggioranza da solo si può votare tre membri su cinque, ad oggi nessuno ci ha contestato. Ci è semplicemente stato detto che la democraticità della votazione avviene tutta in Commissione perché l'elenco di dodici da una parte e l'elenco di otto dall'altra che devono trasformarsi, grazie al voto del Parlamento, nei cinque membri dell'Antitrust, avendo i due terzi, è tale da garantire la democraticità.
  Presidente, in questa Aula e in questo Palazzo siamo oramai da tre anni, di votazioni ne abbiamo viste moltissime e abbiamo sentito anche molte parole, Presidente, e visto tanti fatti e le parole e i fatti sono sempre stati gli stessi quando si andava a votare nomi importanti. Parliamo, ad esempio, dei giudici della Corte costituzionale: il Partito Democratico e Forza Italia, ovviamente per fare un esempio, sono sempre stati disposti a votarsi vicendevolmente i nomi, senza neppure disquisire sulla reale bontà dei nomi altrui perché questa è stata la realtà. Infatti, non me ne vorrà il collega Sisto che voleva andare alla Corte costituzionale, ma il collega Sisto si ricorda perfettamente e sa perfettamente che, dopo la prima votazione che ha costituito per la prima volta nella storia repubblicana la Corte costituzionale, da allora non c’è mai stato un parlamentare in carica che è stato mandato alla Corte costituzionale. Mi sembra che sia abbastanza normale che un parlamentare non vada a fare l'arbitro delle leggi, il giudice delle leggi perché è parlamentare e produce le leggi, mentre il giudice della Corte costituzionale fa l'arbitro Pag. 78della legge prodotta dal parlamentare.
  Quindi, Presidente, mi sembra che in questi circa sessant'anni sia stato normalissimo che un parlamentare non andasse alla Corte ma, nonostante ciò, il Partito Democratico ha votato in quest'Aula una marea di volte il collega Sisto di Forza Italia. Lasciamo stare Violante proposto per circa ventidue volte dal Partito Democratico che con tutta probabilità non aveva neanche i requisiti soggettivi minimi per candidarsi alla Corte costituzionale.
  Perché dico questo, Presidente ? Perché quei due terzi necessari per stilare quella lista ridicola di dodici nomi... ridicola perché è talmente lunga che è incontrollabile, è talmente lunga che anche chi, dall'altra parte, una minoranza come il MoVimento 5 Stelle, è in buona fede non può controllare una lista di dodici nomi tra cui il partito di maggioranza ne fa sette. Infatti, se inserisce in quella lista un nome altissimo e se lo spende mediaticamente, l'opposizione da parte della forza di minoranza è debole quando va a contestare quei due nomi che magari sono brutti nomi ma sono mediaticamente e politicamente annacquati dagli altri e quindi, quando si arriva in Aula, evidentemente il Partito Democratico si vota da solo i due nomi che sono magari poco imparziali. Sappiamo perfettamente che quei due terzi in Commissione li ottenete tranquillamente.
  Porto un esempio perché arriva dai fatti avvenuti: tra PD e Forza Italia e poco più, i due terzi li ottenete senza neppure guardarvi vicendevolmente i nomi perché il vostro obiettivo, con questa norma contorta e vergognosa, è aggirare l'ostacolo e per voi l'ostacolo era condividere il vostro candidato con gli altri, con le altre forze, come si fa con un quorum ampio dei due terzi o dei tre quinti dopo la terza votazione come noi abbiamo proposto. Quindi tu, anche se sei partito di maggioranza, non puoi portarti a casa da solo, esclusivamente con i voti dei tuoi parlamentari in Parlamento, tre dei cinque nomi. Quindi, voi avete aggirato fintamente l'ostacolo.
  A me piacerebbe – Presidente, lo chiedo anche a lei – che ci fosse una reale spiegazione – non giustificazione – dei motivi per i quali hanno aggirato, hanno fatto questa norma. Infatti, se il principio è che il quorum sia alto e la votazione sia democratica e non imposta dai numeri del Parlamento, perché non far votare all'Aula con un quorum alto, invece che fare questo percorso ? Io sono convinto, Presidente, che il Partito Democratico non ci darà una risposta (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Toninelli 14.105, con il parere contrario di Commissione e Governo, il parere favorevole dei relatori di minoranza del MoVimento 5 Stelle e Sinistra Italiana e il parere contrario del relatore di minoranza di Forza Italia.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Verini... Fossati...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  340   
   Votanti  339   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  170   
    Hanno votato
  82    
    Hanno votato
no  257).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Cecconi 14.106, contrari Commissione e Governo, favorevole MoVimento 5 Stelle, favorevole Sinistra Italiana, contraria Forza Italia.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Ravetto... Zoggia...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

Pag. 79

   (Presenti e votanti  335   
   Maggioranza  168   
    Hanno votato
  81    
    Hanno votato
no  254).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Cecconi 14.21, contrari Commissione e Governo, favorevole MoVimento 5 Stelle, si rimette all'Aula Sinistra Italiana, contraria Forza Italia.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Palese... Monchiero... Verini... Occhiuto...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  341   
   Votanti  327   
   Astenuti   14   
   Maggioranza  164   
    Hanno votato
  68    
    Hanno votato
no  259).    

  Passiamo alla votazione dell'emendamento Toninelli 14.107.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Nuti. Ne ha facoltà.

  RICCARDO NUTI. Grazie, Presidente. Le chiedo, Presidente, ma questi figli di Pinocchio che continuamente ci descrivono queste grandissime boiate, questi ragionamenti che non stanno in piedi, perché questa loro volontà, questa loro modalità di intendere il conflitto di interessi non l'hanno raccontata in questi anni in televisione, ad esempio, durante le campagne elettorali ? Loro vanno in televisione durante le campagne elettorali e dicono costantemente da almeno vent'anni, prendendo costantemente in giro praticamente tutti, almeno coloro che ancora li ascoltano, che vogliono realizzare una legge sul conflitto di interessi, poi si scopre che vogliono realizzarlo forse solo per sessanta persone delle cariche di Governo e, se andrà bene, per le cariche di Governo regionali. Quindi, tutti i sindaci, tutti coloro che sono nelle partecipate, tutti i burocrati e l'alta amministrazione non sono compresi, anche se questo loro non l'hanno mai raccontato ai loro elettori o ai cittadini italiani tramite i loro programmi tv e, dico loro, non a caso.
  E, nonostante questo, nonostante questa legge riguardi praticamente quattro gatti, i controllati vogliono anche decidere i controllori e hanno anche la faccia tosta e la pretesa di dare la colpa all'opposizione – l'unica che è presente in questo Parlamento, dopo tanti anni – del fatto che se loro vogliono comprare i controllori, è colpa pure nostra, è pure colpa dell'opposizione che, secondo loro, non sa più fare l'opposizione, facendo dei ragionamenti che non stanno né in cielo né in terra. Perché loro dicono, addirittura, che questa lista di dodici componenti che verrà fuori dalla Commissione sarà fatta con i due terzi. Però i figli di Pinocchio si scordano di dire che la votazione dei due terzi in Commissione non avviene a scrutinio segreto; si scordano di dire che la struttura della Commissione è diversa da quello che è l'effetto dell'Aula; quindi, è chiaro che il numero dei componenti in Commissione è facilmente controllabile da parte del partito rispetto ai numeri che ci sono in Aula, soprattutto se il voto non è segreto. Quindi, è già assurdo fare questo ragionamento, ma è chiaro che ormai non trattasi più di errore, ma di palese malafede da parte vostra. Considerate questo: noi siamo in 50 in Commissione affari costituzionali, 7 sono del MoVimento 5 Stelle, due, se non erro, forse tre, sono di SEL, gli altri sono praticamente più di due terzi e, ovviamente, senza il voto segreto deciderebbero tranquillamente quali sono e quali saranno i componenti di quella lista di 12. Poi, di quella lista di 12, secondo il vostro bellissimo metodo, la Camera ne eleggerà 3, e basterà, perché vengano eletti, che questi personaggi raggiungano almeno un quinto dei voti dei componenti dell'Aula. Ciò significa che circa 150 voti basteranno per eleggere un membro di questa Autorità, che dovrà far Pag. 80finta, poi, di controllare voi stessi. Quindi, è già assurdo che sia il Parlamento a nominare i controllori, ma è ancor più assurdo che abbiate la pretesa di deciderli tutti voi o per la maggior parte – almeno 3 su 5 verranno decisi da voi – e accusare anche l'opposizione. Che cosa propone il MoVimento 5 Stelle, se proprio deve essere il Parlamento a decidere i componenti di questa Autorità che dovrà esprimersi e sanzionare l'eventuale conflitto di interessi ? Proponiamo, molto semplicemente, un'altra cosa, ma questa ovviamente è chiaro che voi non la volete, perché, lo ripeto, con una legge seria sul conflitto interessi e con un controllore non nominato dal controllato o, quanto meno, in maniera più indipendente da esso, voi scomparireste dall'oggi al domani. Noi proponiamo, molto semplicemente, una votazione a scrutinio segreto con il quorum di due terzi, cosa che permetterebbe a tutti i soggetti politici di innalzare la qualità delle nomine effettuate per l'Autorità e, quindi, renderle maggiormente indipendenti. Tutti questi trucchetti, questi giri di parole raccontateli quando andate in televisione per prendere in giro gli elettori durante le campagne elettorali. Ditelo, come volete fare la legge sul conflitto interessi; una legge sul conflitto d'interessi che, oltre a essere un miraggio – lo ripeto, perché più ci si avvicina al testo più ci si rende conto che non esiste – con questa norma, con quest'articolo che, lo ripeto, prevede che i controllati nominino i controllori, diventerà praticamente carta igienica (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Cozzolino. Ne ha facoltà.

  EMANUELE COZZOLINO. Grazie, Presidente. Solo per ricordare come in Commissione i membri della Commissione scomodi, o che comunque non si adeguano a quanto decide la maggioranza, possono essere sostituiti. È già successo nelle votazioni su riforme, ma potrebbe tranquillamente succedere anche nella votazione per la rosa dei candidati per l'organo che dovrà controllare sul conflitto d'interessi. Quindi, non è assolutamente garantita l'indipendenza e l'imparzialità di questi membri che saranno eletti (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Toninelli 14.107, con il parere contrario della Commissione, del Governo e del relatore di minoranza di Forza Italia e con il parere favorevole dei relatori di minoranza del MoVimento 5 Stelle e di Sinistra Italiana.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Pilozzi...  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  338   
   Votanti  336   
   Astenuti    2   
   Maggioranza  169   
    Hanno votato
  79    
    Hanno votato
no  257).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Sisto 14.22, con il parere contrario della Commissione, del Governo e della relatrice di minoranza di Sinistra Italiana e con il parere favorevole dei relatori di minoranza del MoVimento 5 Stelle e di Forza Italia.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Molteni, Tripiedi, Pili, Grillo...  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti e votanti  338   
   Maggioranza  170   
    Hanno votato
  74    
    Hanno votato
no  264).    

Pag. 81

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Centemero 14.23, con il parere contrario della Commissione, del Governo e della relatrice di minoranza di Sinistra Italiana e con il parere favorevole dei relatori di minoranza del MoVimento 5 Stelle e di Forza Italia.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Caso, Occhiuto...  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  334   
   Votanti  333   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  167   
    Hanno votato
  70    
    Hanno votato
no  263).    

  Passiamo alla votazione dell'emendamento Centemero 14.108.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Occhiuto. Ne ha facoltà.

  ROBERTO OCCHIUTO. Presidente, solo per esprimere il voto favorevole del gruppo di Forza Italia.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Centemero. Ne ha facoltà.

  ELENA CENTEMERO. Grazie, Presidente, questo emendamento, a cui è stato dato parere favorevole dal Governo, come quello successivo, a cui invece è stato dato un parere contrario, è volto a inserire il principio di equilibrio di genere all'interno del meccanismo di individuazione dei 12 componenti della lista da cui poi si trarranno i componenti dell'Authority. Io credo che sia un principio di buon senso ed è un principio necessario e, come presidente della Commissione Equality and Non Discrimination del Consiglio d'Europa, credo che sia un elemento fondante e fondamentale per costituire qualsiasi tipo di Autorità che sia volta a intervenire nei diversi settori del pubblico e del privato.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Centemero 14.108, con il parere favorevole della Commissione e del Governo, contrario del relatore di minoranza del MoVimento 5 Stelle e con il parere favorevole dei relatori di minoranza di Forza Italia e di Sinistra Italiana.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

   (Presenti  344   
   Votanti  343   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  172   
    Hanno votato
 259    
    Hanno votato
no   84).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Centemero 14.109, con il parere contrario della Commissione, del Governo e dei relatori di minoranza del MoVimento 5 Stelle e di Sinistra Italiana e con il parere favorevole del relatore di minoranza di Forza Italia.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Patriarca, Vargiu, Gagnarli...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  342   
   Votanti  340   
   Astenuti    2   
   Maggioranza  171   
    Hanno votato
  14    
    Hanno votato
no  326).    

Pag. 82

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Nuti 14.24, con il parere contrario della Commissione, del Governo e del relatore di minoranza di Forza Italia, con il parere favorevole del relatore di minoranza del MoVimento 5 Stelle e sul quale la relatrice di minoranza di Sinistra Italiana si è rimessa all'Aula.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  343   
   Votanti  320   
   Astenuti   23   
   Maggioranza  161   
    Hanno votato
  59    
    Hanno votato
no  261).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Artini 14.25, con il parere contrario della Commissione, del Governo e del relatore di minoranza di Forza Italia e sul quale i relatori di minoranza del MoVimento 5 Stelle e di Sinistra Italiana si sono rimessi all'Aula.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  344   
   Votanti  267   
   Astenuti   77   
   Maggioranza  134   
    Hanno votato
   9    
    Hanno votato
no  258).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Lattuca 14.110, ritirato dai presentatori e fatto proprio dal gruppo del MoVimento 5 Stelle, con il parere contrario della Commissione, del Governo e del relatore di minoranza di Forza Italia e con il parere favorevole dei relatori di minoranza del MoVimento 5 Stelle e di Sinistra Italiana.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Ravetto.... Nel frattempo, saluto gli studenti e gli insegnanti del liceo scientifico «Formiggini» di Sassuolo, in provincia di Modena, che stanno assistendo ai nostri lavori dalle tribune, insieme agli studenti e agli insegnanti della comunità «San Pio» di Geraci Siculo, in provincia di Palermo (Applausi). Noto dagli applausi e dalle luci, che rimangono accese, che tutti state votando con le palline, quindi posso chiudere la votazione.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  347   
   Votanti  345   
   Astenuti    2   
   Maggioranza  173   
    Hanno votato
  87    
    Hanno votato
no  258).    

  L'emendamento Librandi 14.111 è stato ritirato prima dell'inizio della seduta.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Sisto 14.26, con il parere contrario della Commissione, del Governo e della relatrice di minoranza di Sinistra Italiana e con il parere favorevole dei relatori di minoranza del MoVimento 5 Stelle e di Forza Italia.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  342   
   Votanti  333   
   Astenuti    9   
   Maggioranza  167   
    Hanno votato
  70    
    Hanno votato
no  263).    

Pag. 83

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Centemero 14.112, con il parere contrario della Commissione, del Governo e dei relatori di minoranza di Sinistra Italiana e MoVimento 5 Stelle e con il parere favorevole del relatore di minoranza di Forza Italia.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  340   
   Votanti  339   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  170   
    Hanno votato
  15    
    Hanno votato
no  324).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Centemero 14.113, con il parere contrario della Commissione, del Governo e della relatrice di minoranza di Sinistra Italiana e con il parere favorevole dei relatori di minoranza di Forza Italia e del MoVimento 5 Stelle.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  331   
   Votanti  329   
   Astenuti    2   
   Maggioranza  165   
    Hanno votato
  69    
    Hanno votato
no  260).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Centemero 14.114, con il parere contrario della Commissione, del Governo e della relatrice di minoranza di Sinistra Italiana e con il parere favorevole dei relatori di minoranza di Forza Italia e del MoVimento 5 Stelle.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  340   
   Votanti  338   
   Astenuti    2   
   Maggioranza  170   
    Hanno votato
  76    
    Hanno votato
no  262).    

  Passiamo alla votazione dell'emendamento 14.400 (Nuova formulazione) della Commissione.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Tancredi. Ne ha facoltà.

  PAOLO TANCREDI. Grazie, Presidente. Molto brevemente, l'emendamento recepisce la condizione posta dalla Commissione bilancio sulla copertura; naturalmente, voteremo favorevolmente. Volevo mettere in evidenza una cosa che, secondo me, non è corretta e che, magari, può essere invece corretta o rimediata nei prossimi passaggi parlamentari oppure nei prossimi esercizi. L'emendamento prevede che l'aumento di organico dell'Authority e anche l'aumento dei suoi componenti venga finanziato a legislazione vigente sul fondo già di dotazione dell'Autorità, al di là dei 500 mila euro annui per compensare gli effetti sull'indebitamento netto e sul fabbisogno.
  La legislazione vigente per quanto riguarda l'Autorità garante della concorrenza e del mercato prevede un finanziamento – si tratta della legge citata del 1990, al comma 7-ter – che grava sulle aziende con fatturato superiore ai 50 milioni di euro, quotate. È una percentuale del loro fatturato dello 0,08 per cento, cioè non è una cifra esattamente piccola. Cosa stiamo realizzando che, secondo me, non va ? Che noi, con il finanziamento importante di aziende, che incide sul loro fatturato, Pag. 84per pagare un servizio che è quello del controllo sulla concorrenza e sul mercato, sostanzialmente andiamo a svolgere un'altra funzione, che è una funzione altrettanto importante, istituzionale, quella del controllo sull'ineleggibilità e sul conflitto di interessi.
  Secondo me, questo non è corretto dal punto di vista della correttezza del rapporto tra lo Stato e le aziende contribuenti, che, invece, con quella cifra, pagavano un'autorità predisposta a un servizio dedicato alle imprese.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 14.400 (Nuova formulazione) della Commissione, con il parere favorevole del Governo e sul quale i relatori di minoranza si rimettono all'Aula.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Brugnerotto, Sarti...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

   (Presenti  338   
   Votanti  229   
   Astenuti  109   
   Maggioranza  115   
    Hanno votato
 221    
    Hanno votato
no    8).    

  Passiamo alla votazione dell'articolo 14.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Cecconi. Ne ha facoltà.

  ANDREA CECCONI. Grazie, Presidente. Intervengo per dichiarazione di voto, ovviamente, sull'articolo 14. Con l'approvazione di questo articolo, definitivamente, tutto il lavoro fatto, bello o brutto che sia stato, su questa proposta di legge, significa prendere questo pezzo di carta, metterlo nel water e tirare l'acqua, perché fare un metodo di selezione dell'Antitrust che permette al partito di maggioranza di eleggersi la maggioranza dell'organo di controllo equivale a non far funzionare in nessun modo la legge che stiamo approvando, seppur in maniera limitata l'applicazione di questa legge.
  È come se tutte le squadre di calcio si mettessero insieme per decidere chi sono gli arbitri, i cinque arbitri che devono seguire tutte le partite di serie A. Lo decidono ai due terzi; poi, però, una volta decisa una lista di venti nomi, la Juventus decide i tre arbitri che ci saranno sempre. Questo è quello che succederà nella realtà.

  ROCCO PALESE. Succede davvero !

  ANDREA CECCONI. Tra l'altro, qualcuno in Aula dice che succede davvero. Io non sono – lo voglio dire – né a favore, né contro nessuna squadra di calcio, però la verità è che si sta facendo esattamente questo. Diciamo che tutti quelli che sono i partiti si mettono insieme per fare una lista di venti nomi, poi il partito che vince sceglie i tre nomi che vanno nell'ambito dei cinque che dovrebbero controllare lo stesso Governo del partito di maggioranza. Questa è una follia, significa esattamente che tutto quello che abbiamo scritto e detto in questi tre giorni è assolutamente inutile perché questa legge non funzionerà mai (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Ah, no, onorevole Centemero.
  Colleghi, però siccome l'articolo è quello e non viene ritirato, vi prego: se ci sono altri che intendono parlare, comunicatelo alla Presidenza, perché altrimenti anche i tecnici che attivano la votazione, devono sospenderla ogni volta. Se ci sono altri che chiedono di parlare, fatecelo sapere.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Centemero. Ne ha facoltà.

  ELENA CENTEMERO. Grazie, Presidente. Il segretario d'Aula del nostro partito aveva comunicato il mio intervento, comunque annuncio il parere contrario di Forza Italia.

Pag. 85

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Sisto. Ne ha facoltà.

  FRANCESCO PAOLO SISTO. Presidente, noi ci abbiamo provato con una serie di emendamenti che miglioravano il rapporto fra controllo politico e contestazione del conflitto di interessi. Rimane un organismo burocratico, senza nessuna competenza giuridica e giurisdizionale accettabile, che ha dei poteri immensi sul Governo e sull'immagine del Governo, nominato dalla maggioranza, che deve controllare una maggioranza. Mi sembra che c’è di tutto e di più per votare contro questo articolo, che mina la terzietà, proprio quella che si vuole tutelare con il conflitto di interessi, ed è paradossale che il meccanismo scelto sia proprio in palese conflitto di interessi su chi deve controllare il conflitto di interessi.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 14, nel testo emendato.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Non distogliete l'onorevole Sanna dal Comitato dei nove... Chi le ha sfasciato il microfono, onorevole Rabino ? Onorevole, se lo deve tenere molto caro il microfono.  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

   (Presenti  335   
   Votanti  332   
   Astenuti    3   
   Maggioranza  167   
    Hanno votato
 220    
    Hanno votato
no  112).    

(Esame dell'articolo 15 – A.C. 275-A/R ed abbinate)

  PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 15 e dell'unica proposta emendativa ad esso presentata (Vedi l'allegato A – A.C. 275-A/R ed abbinate).
  Nessuno chiedendo di parlare, invito il relatore ad esprimere il parere della Commissione.

  FRANCESCO SANNA, Relatore per la maggioranza. L'emendamento Ferranti 15.100 sulla giurisdizione, Presidente, vede il parere favorevole con una riformulazione, che contiene l'esigenza, posta da diversi emendamenti ritirati, di esplicitare che i ricorsi sono presentati all'autorità giurisdizionale che è il giudice ordinario, la Corte d'appello, anche in via d'urgenza, quindi: «i ricorsi anche in via d'urgenza», mentre invece c’è un tratto di penna al terzo comma sulle parole: «il termine è elevato a trenta giorni se il ricorrente risiede all'estero». Se i presentatori dell'emendamento, Ferranti, Verini ed Ermini, accettano questa riformulazione, per me il parere è favorevole.

  PRESIDENTE. Prendo atto che i presentatori accettano la riformulazione.
  Chiedo anche ai relatori di minoranza il parere sull'emendamento. Onorevole Toninelli ?

  DANILO TONINELLI, Relatore di minoranza. Mi rimetto all'Assemblea.

  PRESIDENTE. Onorevole Sisto ?

  FRANCESCO PAOLO SISTO, Relatore di minoranza. In virtù del fatto che molti suggerimenti di Forza Italia sono stati accolti, ad eccezione di quello sul giudice amministrativo, anziché il giudice ordinario, anche noi ci rimettiamo all'Assemblea.

  PRESIDENTE. Onorevole Costantino ?

  CELESTE COSTANTINO, Relatrice di minoranza. Anche noi ci rimettiamo all'Assemblea.

  PRESIDENTE. Il Governo ?

  IVAN SCALFAROTTO, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri. Signor Presidente, il parere del Governo è conforme a quello espresso dal relatore di maggioranza.

Pag. 86

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Ferranti 15.100 nel testo riformulato, con il parere favorevole della Commissione e del Governo e sul quale i relatori di minoranza si rimettono all'Assemblea.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Fabbri, Di Vita.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

   (Presenti  336   
   Votanti  220   
   Astenuti  116   
   Maggioranza  111   
    Hanno votato
 217    
    Hanno votato
no    3).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 15, nel testo emendato.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Pilozzi.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

   (Presenti  333   
   Votanti  316   
   Astenuti   17   
   Maggioranza  159   
    Hanno votato
 215    
    Hanno votato
no  101).    

(Esame dell'articolo 16 – A.C. 275-A/R ed abbinate)

  PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 16 e dell'unica proposta emendativa ad esso presentata (Vedi l'allegato A – A.C. 275-A/R ed abbinate).
  Nessuno chiedendo di parlare, invito il relatore ad esprimere il parere della Commissione.

  FRANCESCO SANNA, Relatore per la maggioranza. Parere contrario.

  PRESIDENTE. Chiedo il parere al relatore di minoranza per il MoVimento 5 Stelle, onorevole Toninelli.

  DANILO TONINELLI, Relatore di minoranza. Parere contrario.

  PRESIDENTE. Onorevole Sisto ?

  FRANCESCO PAOLO SISTO, Relatore di minoranza. Parere contrario.

  DANILO TONINELLI, Relatore di minoranza. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  DANILO TONINELLI, Relatore di minoranza. Presidente, avevo indicato l'emendamento sbagliato. Cambio il parere in favorevole.

  PRESIDENTE. Sta bene. Onorevole Costantino ?

  CELESTE COSTANTINO, Relatrice di minoranza. Parere favorevole.

  PRESIDENTE. Il Governo ?

  IVAN SCALFAROTTO, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri. Signor Presidente, il parere è contrario.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Dadone 16.2, parere contrario di Commissione, Governo e relatori di minoranza Pag. 87di Forza Italia, parere favorevole dei relatori di minoranza MoVimento 5 Stelle e Sinistra Italiana.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE LUIGI DI MAIO (ore 17)

  Chi non riesce a votare ? D'Ambrosio.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  329   
   Votanti  327   
   Astenuti    2   
   Maggioranza  164   
    Hanno votato
  83    
    Hanno votato
no  244).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 16.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Kronbichler, Capelli, Tartaglione, Carrescia.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  331   
   Votanti  318   
   Astenuti   13   
   Maggioranza  160   
    Hanno votato  210    
    Hanno votato no  108    

  La Camera approva (Vedi votazioni).

(Esame degli ordini del giorno – A.C. 275-A/R ed abbinate)

  PRESIDENTE. Passiamo all'esame degli ordini del giorno presentati (Vedi l'allegato A – A.C. 275-A/R ed abbinate).
  Il Presidente Baldelli ha facoltà di illustrare il suo ordine del giorno n. 9/275-A/R/6.

  SIMONE BALDELLI. Grazie, Presidente Di Maio. Vede, Presidente Di Maio, questa è una strana legislatura, che non solo non ha visto uscire una maggioranza chiara dalle urne – e già questo è qualcosa di singolare – ma è una legislatura in cui in senso unilaterale una maggioranza, che non è quella uscita dalle urne ma che è il frutto di una geometria variabile che si è verificata nel corso del tempo, ha deciso unilateralmente di modificare alcuni paletti fondamentali della convivenza di questo Paese: la Costituzione, la legge elettorale, il concetto di cittadinanza, il concetto, Presidente, di famiglia – ciò che avviene in questo momento al Senato – anche a colpi di fiducia, cosa ancor più grave. In questo senso, avviene oggi anche su un provvedimento sul conflitto di interessi, cioè su quelle norme che disciplinano l'accesso alle cariche pubbliche elettive e di governo.
  Non è un caso, colleghi, che si sia parlato per vent'anni in maniera carsica di conflitto di interessi, perché probabilmente toccare il conflitto di interessi negli ultimi vent'anni è stato un elemento di ricatto nei confronti di una forza politica. E il motivo per cui non si è fatto – lo dico a coloro che pensano che per vent'anni, in questo Parlamento, il centrodestra e il centrosinistra sono andati a braccetto e in realtà sono stati protagonisti di uno scontro durissimo – è stato che, a un certo punto, quel conflitto di interessi, se fosse stato fatto in alcuni modi e in alcuni termini così come qualcuno lo minacciava, avrebbe impedito alla maggioranza del Paese e in alcuni casi all'opposizione del Paese di essere rappresentata. Questa è la condizione e la ragione per cui quel conflitto di interessi non è mai stato approvato come qualcuno avrebbe voluto e come qualcuno vuole oggi. Oggi si disciplinano le cariche di accesso in senso restrittivo. A me sembra, Presidente, che ci siano due modelli che vengono perseguiti e li trovo entrambi estremamente riduttivi, purtroppo, di quale debba essere l'identikit dell'uomo politico, dell'eletto, dell'amministratore o dell'uomo di Governo, perché credo, Presidente, che noi dobbiamo Pag. 88guardarci da quella società in cui possono diventare parlamentari o componenti del Governo soltanto i politici di professione e dobbiamo altrettanto guardarci, colleghi, da quella società in cui possono diventare deputati, senatori, consiglieri regionali o uomini di Governo soltanto quelli che fino a qualche anno fa dichiaravano zero reddito e magari vivevano a casa con mamma e papà (Applausi dei deputati del gruppo Forza Italia – Il Popolo della Libertà – Berlusconi Presidente).

  PRESIDENTE. Se nessun altro chiede di intervenire per illustrare gli ordini del giorno, invito il rappresentante del Governo ad esprimere il parere. Prego, sottosegretario.

  IVAN SCALFAROTTO, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri. Presidente, sull'ordine del giorno Matarrelli n. 9/275-AR/1 il parere è contrario. Sull'ordine del giorno Segoni ed altri n. 9/275-AR/2 ci sarebbe un invito al ritiro, perché sostanzialmente nelle norme abbiamo già fatto quello che chiedono al Governo; per cui vi è un invito al ritiro, altrimenti il parere è contrario, però direi che è già stato soddisfatto in fase di discussione e di votazione. L'ordine del giorno Gianluca Pini n. 9/275-AR/3 è accolto come raccomandazione. L'ordine del giorno Rubinato e Casellato n. 9/275-AR/4 è accolto come raccomandazione con la seguente riformulazione nel dispositivo: «impegna il Governo a valutare l'opportunità di assumere iniziative per promuovere interventi di modifica della legge n. 60 del 1953 in materia di incompatibilità dei parlamentari.»; eliminiamo il resto. Sull'ordine del giorno Turco n. 9/275-AR/5, anche qui, vi è un invito al ritiro, perché mi sembra assorbito dall'approvazione dell'emendamento Ferranti 15.100, quello sulla giurisdizione, quindi chiedo all'onorevole Turco se non ritenga di considerarlo già assorbito, altrimenti il parere è contrario. L'ordine del giorno Baldelli n. 9/275-AR/6, testé illustrato dal Presidente Baldelli, può essere accolto come raccomandazione con la seguente riformulazione: nella premessa: «La Camera, premesso che il testo in esame innova sui casi di ineleggibilità e di conflitto di interessi»; e poi nel dispositivo: «impegna il Governo a monitorare l'applicazione delle nuove norme e a valutare l'eventuale impatto delle medesime sull'accesso alle cariche elettive e di Governo da parte delle diverse categorie professionali». L'ordine del giorno Taricco n. 9/275-AR/7 è accolto come raccomandazione con la seguente riformulazione: «impegna il Governo a valutare iniziative volte a finalizzare l'unitarietà del recepimento delle norme da parte delle regioni interessate». L'ordine del giorno Crimi n. 9/275-AR/8 è accolto, anche questo, come raccomandazione con la seguente riformulazione: «valutare l'opportunità di adottare», e poi segue. Sull'ordine del giorno Mucci n. 9/275-AR/9 il parere è contrario; si tratta di competenze della Camera dei deputati nelle quali il Governo non può intervenire. Sugli ordini del giorno Invernizzi n. 9/275-AR/10, Pili n. 9/275-AR/11, Sandra Savino n. 9/275-AR/12 e Centemero n. 9/275-AR/13 il parere è contrario.
  L'ordine del giorno Occhiuto n. 9/275-AR/14 è accoglibile come raccomandazione con la seguente riformulazione: all'inizio: «a valutare ogni opportuna iniziativa», e poi segue; poi, punto fermo e fine del periodo dopo la parola «professionale», quindi eliminando le parole «venendo considerati ai fini dell'effettivo servizio». L'ordine del giorno Sisto n. 9/275-AR/15 è, anche questo, accolto come raccomandazione con la seguente riformulazione: «impegna il Governo a valutare ogni opportuna iniziativa», eccetera.

  PRESIDENTE. Vi devo comunicare che, per un mero disguido, la Presidenza, dopo l'approvazione dell'emendamento Ferranti 15.100, interamente sostitutivo dell'articolo 15, ha posto in votazione anche tale articolo. Tale votazione deve pertanto intendersi annullata; stiamo parlando della votazione dell'articolo 15.Pag. 89
  Andiamo all'ordine del giorno Matarrelli n. 9/275-AR/1, sul quale vi è un invito al ritiro oppure parere contrario. Onorevole insiste per la votazione ? Sì.
  Passiamo, dunque, ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Matarrelli n. 9/275-AR/1.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Sberna, Capelli, De Rosa.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  300   
   Votanti  291   
   Astenuti    9   
   Maggioranza  146   
    Hanno votato   80    
    Hanno votato no  211.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Ordine del giorno Segoni n. 9/275-AR/2, sul quale vi è un invito al ritiro oppure parere contrario: onorevole, insiste per la votazione ? Sì.
  Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Segoni n. 9/275-AR/2.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Capodicasa, D'Attorre, Kronbichler.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  308   
   Votanti  247   
   Astenuti   61   
   Maggioranza  124   
    Hanno votato   27    
    Hanno votato no  220.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Prendo atto che i presentatori non insistono per la votazione dell'ordine del giorno Gianluca Pini n. 9/275-AR/3, accolto dal Governo come raccomandazione.
  Prendo atto che i presentatori non insistono per la votazione dell'ordine del giorno Rubinato e Casellato n. 9/275-AR/4, accolto dal Governo purché riformulato.
  Ordine del giorno Turco n. 9/275-AR/5, sul quale vi è un invito al ritiro oppure parere contrario: si chiede di metterlo in votazione.
  Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Turco n. 9/275-AR/5.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Cani, Patriarca, Occhiuto.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  308   
   Votanti  243   
   Astenuti   65   
   Maggioranza  122   
    Hanno votato   24    
    Hanno votato no  219.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Chiedo ai presentatori se insistano per la votazione dell'ordine del giorno Baldelli n. 9/275-AR/6, accolto dal Governo come raccomandazione se riformulato.

  SIMONE BALDELLI. Presidente, la strada per l'inferno è lastricata di buone intenzioni e io credo che sia stata la buona intenzione alla base di questo tentativo dell'onorevole sottosegretario Scalfarotto, però è di tutta evidenza che chiedere una riformulazione pressoché totale di un ordine del giorno per un accoglimento come raccomandazione è cosa singolare. L'ordine del giorno non fa altro che fotografare questo provvedimento, cioè riformula in senso restrittivo la normativa sul conflitto dentro di interessi.
  D'altra parte non sarebbe stato diversamente, non è che l'ha ampliata. Soprattutto Pag. 90si impegna affinché il Governo monitori la situazione ed eviti che l'accesso alle cariche pubbliche sia permesso soltanto a politici di professione o a gente che non ha reddito, io credo che questo sia un impegno che insomma in un ordine del giorno il Governo si può prendere. Se questo non è, io non lo accetto e faccio la dichiarazione di voto.

  PRESIDENTE. Bene, mi pare che il Governo non dia altri segnali su questo. Quindi, a questo punto, il presidente Baldelli ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto sul suo ordine del giorno n. 9/275-AR/6, con il parere contrario del Governo. Ne ha facoltà.

  SIMONE BALDELLI. Vede Presidente, io appartengo ad una forza politica che ha fatto anche del contributo della società civile, non solo del suo presidente, ma di tanti altri, imprenditori, manager, che hanno deciso di partecipare all'avventura dell'impegno civile, un motivo d'orgoglio, al di là di tante parole fuori luogo che oggi si sentono sulla cosiddetta «casta», a partire dalle retribuzioni. Io ricordo nostri colleghi, predecessori nostri, che nel 1994, dopo una storia, un'attività importante da manager entrarono in questo Parlamento, guardarono le buste paga e dissero «ma ci avete portato in un posto dove si guadagna meno dalla metà, di un terzo, di un quarto, di quello che noi normalmente guadagniamo». Quindi, non esistono soltanto quelli che fino a ieri facevano i disoccupati, vivevano a casa con mamma e papà (Applausi dei deputati del gruppo Forza Italia – Il Popolo della Libertà – Berlusconi Presidente e di deputati del gruppo Partito Democratico). Non esistono soltanto i professionisti della politica. Esistono professionisti, imprenditori, tante persone che quando entrano in questo Parlamento sanno che riducono una parte del loro reddito. Se altrimenti ci prestiamo soltanto alla demagogia, è evidente che tutto ciò che noi facciamo è sbagliato, ogni retribuzione che noi prendiamo è sbagliata, ogni norma che noi trattiamo è sbagliata. Allora, io credo che se non vogliamo fare di questo Parlamento un luogo di ritrovo dei figli scansafatiche delle famiglie ricche, di persone con i conti correnti a troppe cifre, di scansafatiche o di persone molto spregiudicate e disposte a diventare strumento di grandi lobby multinazionali, gruppi internazionali, gruppi di interesse, gruppi di pressione, se vogliamo salvaguardare il principio democratico, abbiamo già fatto troppi errori in questa legislatura, a partire dall'abolizione di un finanziamento pubblico al buio, senza nessuna garanzia che nell'opinione pubblica si sia innescato un meccanismo di finanziamento del funzionamento delle strutture e dei movimenti politici. Allora, Presidente, io credo che quando si vanno a toccare anche le maglie dell'accesso alla vita pubblica, alla politica, alla rappresentanza, lo si debba fare con cognizione di causa e lo si debba fare cercando di ottenere questo in un meccanismo di collaborazione tra maggioranza e opposizione. Ancora una volta la maggioranza l'ha fatto in maniera unilaterale, scontentando per alcuni aspetti Forza Italia, per altri aspetti il MoVimento 5 Stelle. Ed è evidente che questo non è il punto di equilibrio in cui in medio stat virtus, è evidente che questo tipo di punto di caduta che la maggioranza ha scelto, è un punto di caduta che si occupa probabilmente soltanto di un identikit che sta bene alla maggioranza, ma che sta male a tutti gli altri (Applausi dei deputati del gruppo Forza Italia – Il Popolo della Libertà – Berlusconi Presidente e di deputati del gruppo Partito Democratico).

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Baldelli n. 9/275-AR/6, con il parere contrario del Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Ruocco, Donati, Pizzolante, Massa, Misuraca...
  Dichiaro chiusa la votazione.

  Comunico il risultato della votazione:

Pag. 91

   Presenti  320   
   Votanti  312   
   Astenuti    8   
   Maggioranza  157   
    Hanno votato   30    
    Hanno votato no  282.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Prendo atto che i presentatori non insistono per la votazione dell'ordine del giorno Taricco n. 9/275-AR/7, accolto dal Governo come raccomandazione, se riformulato.
  Prendo atto che i presentatori accettano la riformulazione e non insistono per la votazione dell'ordine del giorno Crimi n. 9/275-AR/8, sul quale il Governo ha espresso parere favorevole, purché riformulato.
  Prendo atto che i presentatori insistono per la votazione dell'ordine del giorno Mucci n. 9/275-AR/9, sul quale il Governo ha espresso parere contrario.
  Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Mucci n. 9/275-AR/9.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Narduolo...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  323   
   Votanti  303   
   Astenuti   20   
   Maggioranza  152   
    Hanno votato   77    
    Hanno votato no  226.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Invernizzi n. 9/275-AR/10, sul quale il Governo ha espresso parere contrario.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Micillo...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  314   
   Votanti  228   
   Astenuti   86   
   Maggioranza  115   
    Hanno votato   21    
    Hanno votato no  207.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Collega Baroni e collega Baldelli se potete avvicinarvi e parlarvi sarebbe molto meglio.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Pili n. 9/275-AR /11, sul quale il Governo ha espresso parere contrario.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Dallai...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  319   
   Votanti  314   
   Astenuti    5   
   Maggioranza  158   
    Hanno votato  101    
    Hanno votato no  213.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Sandra Savino n. 9/275-AR/12, sul quale il Governo ha espresso parere contrario.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Baroni...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  320   
   Votanti  317   
   Astenuti    3   
   Maggioranza  159   
    Hanno votato   21    
    Hanno votato no  296.    

Pag. 92

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Centemero n. 9/275-AR/13, sul quale il Governo ha espresso parere contrario.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Malisani, Gadda, Baruffi, Mantero, Luigi Gallo, Pesco...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  319   
   Votanti  317   
   Astenuti    2   
   Maggioranza  159   
    Hanno votato   21    
    Hanno votato no  296    

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Prendo atto che il presentatore accetta la riformulazione e non insiste per la votazione dell'ordine del giorno Occhiuto n. 9/275-AR/14, sul quale il Governo ha espresso parere favorevole, purché riformulato.
  Passiamo all'ordine del giorno Sisto n. 9/275-AR/15, accolto come raccomandazione.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il collega Sisto. Ne ha facoltà.

  FRANCESCO PAOLO SISTO. Presidente poche battute per segnalare come, anche nella valutazione di questo ordine del giorno, in questo provvedimento manca, come il Presidente Baldelli ha già segnalato, una cosa, mancano le persone. Perché la bollatura della politica come una politica ontologicamente negativa, corrotta, incapace di essere adempiente, prende le mosse nelle logiche che hanno animato numerosi di questi interventi, dalla mancanza delle persone. Io sono convinto e resto convinto che ci possono essere persone ricchissime, ma molto corrette e persone invece poverissime e molto scorrette. Credo che questa legge non consenta di raggiungere l'obiettivo di un conflitto di interessi sulle persone, ma solo sulle astrattezze. Come è possibile che ex parlamentari siano ben indirizzati a tutelare precisi interessi e parlamentari siano invece capaci di difendere le istituzioni come nessuno ? Le persone ! Questo manca in questa legge. Noi di Forza Italia abbiamo cercato di rimarcare questa netta differenza, al di là delle presunzioni che offendono soltanto la coscienza e la linearità morale di ciascuno, e indipendentemente dalle forme.
   Io, detto questo, comunque prendo atto della disponibilità del Governo a rimodulare il mio ordine del giorno e accettarlo come raccomandazione, e lo accetto.

  PRESIDENTE. È così esaurito l'esame degli ordini del giorno presentati.

(Dichiarazioni di voto finale – A.C. 275-A/R ed abbinate)

  PRESIDENTE. Passiamo alle dichiarazioni di voto finale.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Massimo Parisi. Ne ha facoltà.

  MASSIMO PARISI. Grazie Presidente, onorevoli colleghi, signor sottosegretario, la componente di Alleanza Liberalpopolare Autonomie voterà contro questo provvedimento. E voteremo contro, lo dico subito, non per la difesa di qualcuno, non per la difesa di un leader politico e neanche per la difesa dalla nostra storia. Lo facciamo perché siamo convinti, oggi più che mai, che in questo Paese ci sia necessità di più politica, di più partecipazione, di più società civile e non invece di restringere il campo della democrazia. Dicevo che voteremo contro non per la difesa di un leader politico e siccome in quest'Aula il relatore, in questi giorni, ha Pag. 93fatto sfoggio di citazioni manzoniane nel corso del dibattito, vorrei farne una anch'io. Ebbene, forse qualcuno ci accuserà, per la nostra storia politica, di non essere forse stati sempre vergini di servo encomio, però certamente ora non possiamo essere accusati di codardo oltraggio. E vede, Presidente, lo dico perché noi abbiamo notato che nel campo del centrodestra solo la nostra componente ha presentato emendamenti, ha votato in coerenza con la nostra storia, ha votato insieme a Forza Italia. Lo dico perché qualche mese fa era stato annunciato urbi et orbi un coordinamento dei gruppi parlamentari delle forze del centrodestra. Ecco, forse bisognerebbe far sapere che su questo coordinamento su questo provvedimento, che probabilmente renderà ineleggibili e impossibilitati ad entrare mai in qualsivoglia governo e forse anche in Parlamento, fino alla settima discendenza del Presidente Berlusconi, né la Lega né Fratelli d'Italia hanno avuto un comportamento coerente con Forza Italia. Non so cosa questo voglia dire, non so se questo coordinamento in questo caso non abbia funzionato, né se sia mai stato attuato, ma se non era, come dire, per la battaglia che ha fatto il presidente Sisto, insieme al gruppo di Forza Italia e insieme a noi con gli emendamenti, non con gli interventi perché abbiamo come componente pochissimi minuti per parlare, e non so quindi chi ha difeso di più una storia e una coerenza di una storia; noi non abbiamo cambiato idea.
  E allora vedete, voglio fare un'altra considerazione politica. Ho l'impressione che in questo dibattito sul conflitto di interessi ci siano stati più conflitti e anche più conflitti di coerenza. Ho l'impressione che qualche forza politica, che magari ha debuttato in Parlamento in questa legislatura, sia in conflitto d'interessi su questo provvedimento, perché magari si illude che grazie a queste norme, restringendo ancora il campo di chi possa aver diritto a far politica, ci siano magari maggiori probabilità per il futuro di tornare su questi scranni. Ho la vaga impressione che questa speranza resterà delusa, perché come si adegua l'offerta politica ai sistemi elettorali, si adeguano anche i metodi di selezione delle candidature. Ho l'impressione che nella prossima legislatura, nonostante anche questa legge sul conflitto di interessi, non basteranno 70 clik per entrare in Parlamento. Lo dico perché la dignità della politica, il valore di quello che stiamo facendo, il valore di questa Assemblea rappresentativa, non può prescindere dalla partecipazione delle eccellenze della società italiana. Non è un titolo di merito non aver fatto niente della vita, non è un titolo di merito essere ancora uno studente e non è un titolo di merito non avere nessuna proprietà. Esistono persone oneste che hanno dato un contributo allo sviluppo della società italiana, che hanno fondato imprese, creato posti di lavoro e portarli qui, nel luogo della democrazia, non significa incoronare l'illegittimità, non è incoronare l'illegalità, ma nobilitare la democrazia.
  E a proposito di conflitti di questo dibattito, vorrei anche dire che c’è anche un conflitto di coerenza e lo dico ai colleghi del Partito Democratico, lo dico ai membri del Governo di quel partito, lo dico al Presidente del Consiglio che ha indicato e scelto insieme ai suoi alleati i Ministri: se uno è profondamente convinto che un Ministro o un membro del Governo, una volta cessato dall'incarico, debba stare fermo un giro per un anno quanto meno, se uno è convinto che questa norma sia così urgente e così importante da portarla in Parlamento, forse non fa dimettere un Viceministro agli affari esteri per mandarlo a fare il vicepresidente dell'ENI. Perché questo richiederebbe la coerenza su questi temi e su questi provvedimenti, ditelo dunque al Presidente del Consiglio: nel prossimo Governo, se sarà ancora lui chiamato a presiederlo e se avrà la facoltà di scegliere i Ministri, non potrà chiamare le eccellenze della società perché non siamo in un Paese qualunque e sfido io a trovare un grande imprenditore, un protagonista dell'impresa e delle professioni che sia disponibile Pag. 94ad affidare i propri beni a una gestione fiduciaria con la possibilità che questi beni gli vengano espropriati.
  E, allora, vedete, la democrazia partecipativa è il luogo in cui siamo tutti uguali, tutti quanti possiamo concorrere alla crescita del Paese, ma non ci vuole per forza la tuta blu per fare il parlamentare o il ministro. Qui, su questi banchi, debbono anche sedere le eccellenze dell'impresa, delle professioni, del mondo accademico, che possano legittimamente aver conseguito, perché non è un reato essere ricchi, non è un reato aver dato posti di lavoro, non è un reato avere imprese e aziende. E dunque, informate il Presidente del Consiglio che, se sarà di nuovo eletto, quando ci saranno le elezioni politiche, a presiedere il Governo e dovrà indicare i ministri, non potrà chiamare qualche eccellenza di questo Paese a far parte del Governo e non lo potrà fare perché nessuno metterà i propri beni in mano a una gestione fiduciaria al buio senza conoscerne l'esito.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE SIMONE BALDELLI (ore 17,30)

  MASSIMO PARISI. Allora, noi siamo convintamente contrari a questo provvedimento e siamo contrari perché insieme alle norme sul conflitto di interessi sono state modificate anche le norme sull'eleggibilità. In un provvedimento sul conflitto, andare a toccare l'eleggibilità e l'incandidabilità, un tema complesso su cui incidono molte norme, tant’è che è stato giustamente notato in Commissione che forse queste norme andrebbero coordinate e riviste, è un altro errore, un altro inchino alla demagogia dell'antipolitica. Lo dico ai colleghi dei partiti di maggioranza: non è limitando l'accesso ai ruoli elettivi, non è limitando la possibilità di far partecipare le eccellenze alla vita politica di questo Paese, al Governo di questo Paese, che sazieremo la fame e la sete del mosto dell'antipolitica. Questa è la di rinuncia alla difesa della dignità della politica. Abbiamo già creato nel tempo, anche in questa legislatura, delle norme che messe nel loro insieme rendono più complicato che si possa fare perfino il consigliere comunale a servizio della propria comunità. Abbiamo creato delle norme che hanno abbassato enormemente il livello non dico di questo Parlamento, perché di ciò non voglio parlare, ma dei nostri consigli regionali, dei nostri comuni, dei nostri consigli comunali, anche nelle città capoluogo. Poi, può darsi che gli italiani siano più contenti di essere amministrati da un nullatenente invece che da una persona che ha avuto successo nella vita, nell'impresa, nelle professioni, nel mondo accademico. Seguite i consigli regionali delle vostre regioni, i consigli comunali dei comuni capoluogo e vi convincerete che non è abbassando il livello della politica che si risponde al mostro dell'antipolitica, perché anche se li dovessimo sorteggiare i membri di questo Parlamento fra le liste dei disoccupati e dei nullatenenti, non sarebbe sazia la bestia dell'antipolitica.
  Allora la nostra risposta è che voteremo contro questa legge, perché c’è già una legge sul conflitto di interessi. La si poteva forse perfezionare o migliorare, in qualche caso. Ma troviamo profondamente sbagliato trasformare una potenzialità, un conflitto potenziale, in un conflitto in atto. Non è questo il rimedio a queste questioni. Il rimedio è nella trasparenza, nel far sapere ai cittadini tutto quello che c’è da sapere, ma non nel creare ostacoli alla partecipazione alla vita democratica del Paese. Ecco perché noi siamo convinti che questo provvedimento, che astrattamente nel migliore dei mondi possibili potrebbe essere pure in parte condivisibile, va calato nella realtà, nella realtà di un Paese che ha ridotto gli ambiti di democrazia e di partecipazione, nella realtà di un Paese in cui i cittadini per le elezioni comunali non vanno per metà quasi più a votare e per le elezioni regionali è lo stesso. Vogliamo far sì che questo accada anche per le elezioni politiche ? Il combinato disposto delle norme che abbiamo varato anche in questa legislatura e nella passata, penso all'abolizione del finanziamento pubblico ai partiti, penso alle norme introdotte in materia penale sul reato di scambio, il Pag. 95voto di scambio, il traffico di interessi e a molte altre norme, hanno creato una situazione per cui nessuno si vorrà più avvicinare alla politica, nessuno almeno di quelli che sono le eccellenze di questo Paese.
  E allora, così come siamo convinti di questo, non daremo il nostro consenso a questa legge, non cederemo al mostro dell'antipolitica, della demagogia, non daremo il nostro contributo ad un'ulteriore criminalizzazione della politica, perché siamo convinti che il risultato sarebbe e sarà purtroppo meno democrazia, meno democrazia e meno partecipazione in questo Paese. Non è questo quello di cui ha bisogno l'Italia in questo momento (Applausi dei deputati del gruppo Misto-Alleanza Liberalpopolare Autonomie ALA-MAIE-Movimento Associativo Italiani all'Estero e di deputati del gruppo di Forza Italia – Il Popolo della Libertà – Berlusconi Presidente).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Civati. Ne ha facoltà.

  GIUSEPPE CIVATI. Questo intervento dell'onorevole Parisi mi fa pensare che in Senato questa legge troverà un percorso meno semplice che alla Camera, visto che una forza della maggioranza di fatto dice di non condividere l'impianto che è stato presentato e discusso e votato in questi ultimi giorni.
  Noi non siamo soddisfatti per ragioni opposte, non crediamo che la politica sia da criminalizzare ulteriormente, perché purtroppo la politica si è criminalizzata da sola, e quello che proponiamo risale agli Stati Uniti d'America, a grandi Paesi che si sono dotati di normative attente, caute, misurate, come quella per la quale ci siamo battuti anche con gli emendamenti.
  Speravamo che nella fase in cui il conflitto di interessi non è più considerato un fatto divisivo all'interno della classe politica – perché di fatto esponenti di Forza Italia, sembra un po’ una profezia, governano con esponenti del PD, quindi non c’è più quella rottura ideologica – ci fosse la possibilità di avere un testo più avanzato, più coraggioso, più in linea, appunto, con quelle grandi democrazie. Segnaliamo, ancora una volta, che è deludente la formulazione del blind trust, – il trust ci vede benissimo – e che non c’è una norma, come abbiamo cercato di proporre, che sia coerente con un'attenzione vera rispetto alla questione delle porte girevoli, al passaggio dal ceto politico alla professione, magari collegata alla politica. Io credo di poter dire, oltre alle cose che abbiamo ripetuto nei vari interventi, anche in collaborazione con la relatrice di minoranza, Celeste Costantino, che non basta il titolo. Una discussione in Senato parallela a questa ce lo ricorda con molta violenza, anche polemica, ma anche sul conflitto di interessi si poteva e si doveva fare meglio, proprio alla fine di un lungo ventennio e di un lungo ritardo, che poi ogni parte politica può rimproverare all'altra. Pensavamo che rispetto alla legge Frattini si potesse fare un passo molto più netto e pensavamo che certe cose che sono state proposte in Commissione potessero trovare maggiore attenzione da parte della maggioranza. Non la faccio più lunga di così, perché vedo un'attenzione spasmodica sull'argomento; credo che avremo occasione di ridiscuterne, perché il passaggio in Senato non sarà anodino (Applausi dei deputati del gruppo Misto-Alternativa Libera-Possibile).

  PRESIDENTE. Io ho iscritto a parlare l'onorevole La Russa, ma deduco che abbia una certa difficoltà a intervenire, non essendo in Aula. L'onorevole Gigli, anche egli, non è in Aula.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Invernizzi. Ne ha facoltà.

  CRISTIAN INVERNIZZI. Grazie, Presidente, preannuncio il voto di astensione da parte della Lega Nord su questo provvedimento, per due motivi: innanzitutto, perché non lo riteniamo sufficiente. È inutile pensare di realizzare una legge per dare l'ennesima possibilità al Presidente del Consiglio in carica di fare l'ennesimo tweetPag. 96con: «l'Italia cambia verso», «l'Italia riparte», dicendo che abbiamo fatto una legge sui conflitti di interessi che, in verità, molto difficilmente passerà anche al Senato, visto che una delle stampelle più importanti, ormai, di questa maggioranza al Senato, cioè il gruppo ALA di Verdini, in questa Camera ha preannunciato voto contrario e presumo pertanto che anche al Senato farà altrettanto, per cui sarà una di quelle leggi che difficilmente troverà i numeri al Senato e, quindi, sarà destinata a morire dopo questo passaggio parlamentare. In secondo luogo, perché, se vogliamo veramente fare una legge sul conflitto di interessi, non possiamo pensare che occupandoci soltanto di questa branca noi risolveremo il problema; in Italia manca la regolamentazione di quelle posizioni nelle quali l'interesse, anche legittimo, alberga, ma che per una questione che ancora non riesco a capire non vogliamo affrontare, vale a dire quella delle lobby. Le lobby ci sono oggi, ci saranno domani e ci dobbiamo mettere in mente che bisogna regolamentarle, come avviene – si citava prima – negli Stati Uniti d'America, dove il Presidente degli Stati Uniti d'America i lobbisti li incontra, anche personalmente, e li incontra presso la Casa Bianca; quindi, visto che l'agenda è pubblica si sa perfettamente a che ora, quando e chi ha incontrato il Presidente degli Stati Uniti e chi sono i lobbisti che vanno a incontrarlo, quali sono gli interessi a cui fanno riferimento e quali sono le proposte che portano avanti. Quindi, facciamolo anche noi, perché tanto non è fingendo che i lobbisti non esistono che, effettivamente, spariranno dalla faccia della terra e, in secondo luogo, nella stragrande maggioranza dei casi i lobbisti vengono visti come qualcosa di negativo, quando invece, lo ripeto, nella stragrande maggioranza dei casi altro non fanno che portare all'attenzione dei governanti degli interessi che sono legittimi o che, comunque, sono e saranno sempre più legittimi se questi interessi diventano finalmente pubblici, diventano chiari, alla luce del sole. Ecco perché, pertanto, pensare di risolvere il problema del conflitto di interessi precludendo l'accesso alle cariche, sia parlamentari che di Governo, a imprenditori, a persone che hanno lavorato, nei cinque anni precedenti, addirittura per determinati settori è sbagliato. Uno, perché probabilmente queste persone che provengono da quel mondo continueranno comunque a fare gli interessi di quel mondo. In secondo luogo, perché non è escludendo i grandi imprenditori dalla rappresentanza politica che si escludono anche gli interessi che questi imprenditori portano avanti.
  Anzi, grande rispetto per quegli imprenditori che hanno il coraggio di metterci la faccia, che hanno il coraggio di sottoporsi all'opinione pubblica rispetto a quegli imprenditori che, magari, non hanno mai avuto un incarico pubblico in vita loro, ma che possedendo grandi giornali, e mi riferisco in questo caso non a Silvio Berlusconi che almeno al voto popolare si è sottoposto, ma ad altri, facciamo un nome per tutti: Debenedetti, che pur non avendo mai ricoperto cariche pubbliche con la potenza mediatica dei suoi giornali fa una politica fortissima, fa tantissima politica, la fa molto di più, magari, anche di Silvio Berlusconi o di quegli imprenditori che siedono oggi, qua, in questo Parlamento o che hanno ricoperto nel passato incarichi di governo (Applausi dei deputati del gruppo Lega Nord e Autonomie-Lega dei Popoli-Noi con Salvini). Ecco perché, signor Presidente, ci asteniamo, esprimiamo un voto di astensione, perché riteniamo che sia comunque fondamentale per l'Italia avere una legge sul conflitto di interessi, ma che questa legge, così, lasciata sola, senza la regolamentazione delle lobby, non ha un futuro, è l'ennesimo boccone che noi gettiamo in pasto ai sempre più sostenuti appetiti della demagogia, ma è l'ennesima azione che dimostra l'incoerenza, l'incapacità attuale di questa classe dirigente a cui anch'io appartengo, purtroppo, di dare risposte chiare e vere alla nostra società (Applausi dei deputati del gruppo Lega Nord e Autonomie-Lega dei Popoli-Noi con Salvini).

Pag. 97

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Mazziotti Di Celso. Ne ha facoltà.

  ANDREA MAZZIOTTI DI CELSO. Grazie, Presidente. Partiamo dalla situazione attuale; la situazione attuale è che il nostro Paese non ha una legge sul conflitto di interessi che funziona, ne ha una che, per giudizio unanime, non funziona e che è il risultato di vent'anni di battaglie tra un partito che di conflitto di interessi non vuole sentire parlare e un partito che ne ha parlato moltissimo, ma quando ha governato non ha mai fatto nulla. Adesso, finalmente, si è arrivati a fare una legge, una legge sulla quale c’è stato un contributo forte di Scelta Civica sul testo e non è una cosa che deve sorprendere, perché noi siamo stati l'unico partito che quando ha selezionato i suoi candidati gli ha chiesto di firmare degli impegni che sono sostanzialmente identici a quelli della legge: fare la dichiarazione dei propri beni, astenersi quando si è in conflitto, nel caso fare una gestione fiduciaria, un blind trust sui propri beni. Su questo vorrei rassicurare tutti quelli – dai rappresentanti di Forza Italia, ho sentito prima l'onorevole Parisi, ho sentito l'onorevole Sisto, l'onorevole Brunetta, non qui dentro, ma in ogni possibile sede – che hanno detto che in questo modo gli imprenditori non faranno più politica; io voglio dire che gli imprenditori come Bombassei, che lo stesso Brunetta ha richiamato, come Vitelli, Cimmino, Librandi, D'Agostino, Matarrese, tutti imprenditori che si sono candidati con noi, non hanno avuto nessuna paura di candidarsi con quegli impegni, che non erano degli impegni più leggeri, erano uguali a quelli di questa legge. Quindi, per rassicurare queste parti politiche: i buoni imprenditori si candidano anche quando hanno questo tipo di vincoli, non hanno paura di dire di cosa sono proprietari, non hanno paura di astenersi, non hanno paura di dare i loro beni in gestione. Quindi, questa prospettiva è la prospettiva, in realtà, di chi non vuole dichiarare la propria condizione, non vuole astenersi quando è in conflitto; allora, certo, questo tipo di legge dà fastidio. Dall'altra parte abbiamo sentito una serie di interventi di attacco a questa legge da parte di chi dice che è troppo blanda e ho citato anche in Aula il tipo di approccio di chi – soprattutto il MoVimento 5 Stelle, ma ho sentito prima anche l'onorevole Civati – ha contestato la legge in questo senso. Ci sono emendamenti che arrivano ai parenti di quarto grado per le ineleggibilità, che includono prozii e pronipoti, emendamenti che escluderebbero dal Parlamento chi abbia qualsiasi funzione in una ONLUS sotto la vigilanza dello Stato, io inviterei i colleghi del 5 Stelle ad andare a vedere quali sono, perché ci rientrano veramente tutti i possibili enti benefici, associazioni di partigiani, c’è di tutto, tutti fuori dal Parlamento. Ecco, questo tipo di approcci e le contestazioni che vengono da queste due parti, dimostrano che questa legge è una legge buona. Il testo iniziale era accettabile, ma aveva, secondo noi, degli elementi da correggere e che sono stati in gran parte corretti con il nostro contributo, sono state corrette le norme sulle dichiarazioni, dove erano richieste inizialmente delle dichiarazioni difficilissime e impossibili per chiunque, come il dire quali situazioni astratte si potrebbero verificare di conflitto, e che sono state eliminate.
  Le ipotesi di incompatibilità patrimoniale sono state rese più razionali, perché c'era il requisito, ad esempio, che le imprese fossero di dimensione nazionale che si applicava alle comunicazioni e non all'energia, e cose di questo tipo, e l'abbiamo corretto con emendamenti di Scelta civica. È stato corretto il meccanismo di punizione dei casi di violazione del dovere di astensione, chiarendo che non si finirà in tribunale impugnando le delibere e le decisioni in danno dei terzi che hanno costruito dei rapporti sulla base, magari in totale buona fede, dei provvedimenti dove un ministro si doveva astenere, ma che il Consiglio dei ministri potrà intervenire a sanare o annullare; poi, dopo, semmai, si finirà a litigare, per evitare anche contenziosi strumentali.Pag. 98
  Anche le ineleggibilità sono state corrette, ristrette ai casi in cui sono veramente necessarie, così come l'obbligo di dismettere i patrimoni per andare in Parlamento è stato giustamente portato fino al momento della candidatura, perché la prospettiva per la quale io devo essermene disfatto da sei mesi, cioè non devo essere un imprenditore per andare in Parlamento, era una cosa non giusta. In Parlamento ci deve andare chi non ha un conflitto di interesse, non chi non ce l'aveva. Questo è un altro aspetto importante.
  La legge che esce è in linea con tutti i sistemi, lasciatemi dire, civilizzati, con tutte le democrazie occidentali. Non esiste una peculiarità italiana, non si capisce perché gli imprenditori italiani debbano essere gli unici che hanno paura di dire cosa fanno, a meno di non voler dire che sono tutti disonesti, che è il messaggio implicito che danno le posizioni che abbiamo sentito dal MoVimento 5 Stelle. La posizione che ha portato avanti Forza Italia, insieme ad ALA e, più o meno esplicitamente, insieme anche al Nuovo Centrodestra, che non si è sostanzialmente manifestato su questo provvedimento, se non per sostenere alcune posizioni analoghe a quelle di Forza Italia, è che un nostro imprenditore non vuole dire che cosa ha, non vuole dire che cosa ha la sua famiglia, vuole nascondersi, scappa da tutto ciò che è responsabilità e trasparenza.
  Scelta Civica rifiuta questo concetto: noi vogliamo avere anche degli imprenditori in Parlamento. Oggi l'onorevole Cecconi ha detto «così entra di tutto in Parlamento». Deve entrare di tutto in Parlamento, in Parlamento devono entrare tutte le categorie, anche quelle che rappresentano degli interessi. Non è quello il problema, il Governo è un'altra cosa. Nel Governo le incompatibilità devono essere severe, ma il Parlamento ha delle rappresentanze, altrimenti tutti sono in conflitto. Ci devono essere delle ineleggibilità soltanto limitate e a questo porta questa legge.
  Noi abbiamo sentito, da una parte, il principio del tutti fuori, o meglio, fuori tutti quelli che hanno svolto ruoli di responsabilità o li svolgono; dall'altra, il tutti dentro, senza neanche sapere chi sono, cosa posseggono e cosa fanno. Scelta Civica rifiuta questo approccio e pensa che il nostro Paese debba avere delle regole come quelle che hanno gli altri Paesi occidentali. Questa legge ci avvicina agli altri Paesi e per questo voteremo a favore (Applausi dei deputati del gruppo Scelta Civica per l'Italia).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Buttiglione. Ne ha facoltà.

  ROCCO BUTTIGLIONE. Grazie, signor Presidente. Signor Presidente, onorevoli colleghi, io ringrazio il collega Mazziotti Di Celso, che ha detto molte delle cose che io avrei voluto dire e questo mi risparmia il dovere di ripeterle. Vorrei aggiungere una riflessione ulteriore: i Parlamenti nazionali – anche quelli regionali, per la verità – nascono storicamente come rappresentanze di interessi.
  Il Parlamento inglese nasce con la Magna Carta, forse anche un po’ prima, con la rappresentanza degli interessi: gli interessi dei nobili, gli interessi dei borghi e gli interessi del clero. La rappresentanza degli interessi implica che la nazione si forma attraverso il convergere di tanti interessi: interessi locali, rappresentanza di interessi territoriali, ma anche rappresentanza di interessi non territoriali, rappresentanza di interessi di ceti o categorie. E, attraverso il confronto fra questi portatori dei diversi interessi, si arriva ad una sintesi, che esprime la volontà nazionale, ma il punto di partenza è la rappresentanza degli interessi particolari. Questa è un'idea di democrazia che a me piace, è l'idea, poi, che si consolida attraverso tutta la tradizione anglosassone.
  Ho sentito spesso riecheggiare negli interventi in quest'Aula, soprattutto da parte di alcuni colleghi, un altro tipo di concezione della democrazia, egualmente legittima: è una concezione più continentale, Pag. 99meno legata alla tradizione di John Locke e alla tradizione liberale, più legata alla tradizione di Jean-Jacques Rousseau e a quella della Rivoluzione francese, per la quale bisogna distinguere nettamente tra la volontà generale e la volontà di tutti. Nel suo capitolo sul legislatore del Contratto sociale Rousseau spiega cos’è la volontà generale come la volontà di tutti.
  La volontà di tutti è quella che io ho prima descritto sommariamente, facendo riferimento ai primi Parlamenti inglesi: la rappresentanza di interessi particolari, che si scontrano fra di loro, si limano fra di loro e, in questo modo, generano la volontà comune. La volontà generale, invece, è la volontà di un soggetto il quale si spoglia di ogni qualifica particolare, non è né imprenditore né operaio né contadino né coltivatore diretto, nulla, e, attraverso questa spoliazione, diventa soggetto generale.
  Il soggetto generale nasce attraverso l'alienazione di tutte le proprietà particolari e questo soggetto generale è l'unico abituato ad esprimere la volontà popolare. Questo soggetto generale, però, non è mai abbastanza puro. Se voi andate a leggere gli atti della Convenzione francese del primo Parlamento francese – del secondo, veramente –, voi vedete come ci sono degli accenti che ricordano la discussione che abbiamo avuto qui. Il rappresentante del popolo non può essere compromesso con nessun interesse particolare, non può essere portatore di interessi particolari, e quindi bisogna che il rappresentante del popolo sia portatore soltanto di una qualità: non la rappresentanza di interessi, ma la virtù.
  E Saint-Just spiegava che avrebbero portato al regno della virtù attraverso il terrore, perché, evidentemente, ogni soggetto il quale sia portatore di interessi particolari è sospetto. Abbiamo studiato a scuola, spero tutti, la legge dei sospetti della Rivoluzione francese: ogni portatore di interesse particolare, come tale, è sospetto, e l'essere sospetto significa non aver fatto qualcosa, ma non identificarsi totalmente con questo soggetto privo di qualunque qualità, mantenere un qualche attaccamento a una qualità particolare.
  Allora, quando le democrazie occidentali di oggi si pongono il problema del conflitto di interessi, cercano sempre di realizzare un qualche equilibrio fra queste due idee di rappresentanza. E, in genere, come si ottiene questo risultato ? Distinguendo un ruolo del Parlamento, che non può non essere luogo di rappresentanza di interessi. Diremmo che è in conflitto di interessi un coltivatore diretto, eletto in Parlamento, che difende gli interessi dei coltivatori diretti ? Sarebbe difficile sostenere una tesi del genere. Lo fa e, in questo modo, contribuisce a fare la sintesi della volontà generale del popolo italiano.
  Dicevo, noi otteniamo questo risultato, distinguendo il livello del Governo – a livello di Governo sì, lo puoi chiedere – dal livello della rappresentanza parlamentare. A livello di Governo puoi chiedere, in qualche modo, una certa purezza e distacco da tutti gli interessi; a livello parlamentare molto di meno. Da tutti gli interessi sociali, anche a livello di Governo ? Calma, una cosa sono gli interessi i quali sono strettamente legati ad erogazioni a carico del bilancio dello Stato, altra cosa sono quegli interessi che hanno una loro presenza sociale e che, in quanto tali, devono avere il diritto di muoversi liberamente.
  Il governante che è esponente di interessi sociali potrà essere tenuto ad astenersi dalla delibera di Governo, dall'esercizio del potere di Governo, tutte le volte che un suo interesse particolare e puntuale, chiaramente riconoscibile, entri in contrasto con l'interesse pubblico, ma questa astensione puntuale non potrà trasformarsi in un divieto in generale di esercitare l'azione di Governo in tutti gli altri casi in cui questo contrasto puntuale non si verifichi.
  Mi sembra che la legge che noi ci avviamo ad approvare abbia tentato un bilanciamento di queste due idee di rappresentanza; inevitabile, a meno che non si decida, come si è fatto in alcuni ordinamenti, che i rappresentanti dell'Assemblea Pag. 100non possono entrare nel Governo. Allora sì, vengono separate più nettamente queste due riflessioni.
  Quindi «sì» a una legge sul conflitto di interessi, anche perché in Italia abbiamo purtroppo avuto situazioni gravi e paradossali, in qualche modo, di conflitto di interessi, ma «no» ad una legge la quale voglia regolamentare il conflitto di interessi, facendo di ogni caso di rappresentanza di soggetto portatore di interessi che coincidono, più o meno, con quelli del settore elettorale, un caso di sospetta mancanza di lealtà verso la Repubblica e quindi una ragione adeguata di esclusione dal potere di rappresentare.
  D'altro canto, non sfugge a nessuno che esistono casi nei quali gli interessi di cui il singolo è portatore sono così massicci e così articolati che sarebbe meglio che non si presentasse alle elezioni. Chi esercita un grande potere sociale, perché proprietario di grandi giornali, di grandi catene televisive, di grandi aziende, perché dà lavoro a centinaia di migliaia di persone, forse farebbe meglio a non presentarsi nell'arena politica perché il rischio della sovrapposizione di due ruoli pubblici – perché la gestione di un enorme patrimonio dà di per sé un ruolo pubblico – il rischio della sovrapposizione di questo ruolo pubblico con un ruolo privato è un rischio importante che è bene evitare. Allora «sì» a una legge sul conflitto di interessi, «no» ad una legge sul conflitto di interessi che implichi la restrizione della rappresentanza, «no» all'idea che qualunque soggetto che faccia politica sia, per ciò stesso, un delinquente almeno potenziale, «no» al pregiudizio per il quale non esistono innocenti, ma solo colpevoli che ancora non sono stati scoperti.
  Noi riteniamo che la presunzione di innocenza significa che anche chi sta in quest'Aula debba essere considerato come un cittadino il quale, sino a prova contraria, è qui per svolgere un servizio al Paese. Certo, si scoprisse che questo non è vero, meriterebbe di essere punito, ma solo in quel momento, solo successivamente, e vanno evitati i casi di conflitto di interessi che hanno una vera, reale e puntuale possibilità di interferire con l'esercizio o del mandato parlamentare o dell'azione di Governo.
  Per tutte queste ragioni, noi voteremo questa legge, che è un punto di equilibrio discutibile. Se dovessimo fare un esame dettagliato della legge, troveremmo molti punti che potevano essere regolati in un altro modo – anche meglio, forse – ma vorrei dire a quelli che l'hanno criticata con toni accesi: un punto d'equilibrio comunque va trovato, perché non è possibile privilegiare né l'uno, né l'altro di questi due punti di vista, quello che abbiamo trovato in Italia non è peggiore di quello che vige in altri Paesi.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Celeste Costantino. Ne ha facoltà.

  CELESTE COSTANTINO. Vent'anni per una legge decente sul conflitto di interesse sono davvero troppi ed è talmente vero quello che sto affermando che fuori da questo palazzo, su questo provvedimento, c’è un silenzio assordante. Il conflitto di interesse sembra essersene andato via dal Paese, insieme al Governo Berlusconi, cosa falsa, assolutamente falsa e fuorviante ed è grazie a questo atteggiamento che il Partito Democratico ha dato vita a questa legge, consapevole che, come al solito, basta dire di aver fatto per cavarsela. Questa sarà la stelletta da potersi mettere sul petto e, invece, noi, non solo pensiamo che questa stelletta non ci sia, ma non possiamo non prendere atto, ancora una volta, che tutto quello che abbiamo detto in campagna elettorale si è disperso, non si sa bene dove.
   Se la tesi che si vuole portare avanti è quella di sostenere che questa legge è più efficace della «legge Frattini», ebbene, colleghi del PD, non ci voleva molto. È chiaro che, nel momento in cui si decide di fare una legge nuova, come minimo, ci si aspetta di non arrivare a riproporre gli stessi vuoti, gli stessi guasti e gli stessi errori, e invece siete riusciti anche in questa impresa e cioè siete riusciti a non Pag. 101cogliere la grande opportunità che avevamo davanti: dare a questo Paese delle garanzie certe sui propri rappresentanti. Avete preferito intervenire sul conflitto di interessi sulle cariche di Governo e successivamente, grazie a noi, ad una nostra battaglia, anche sulle Authority, lasciando fuori, come invece da noi richiesto, i parlamentari, i consiglieri regionali e i presidenti di regione.
  Per loro, c’è una blanda ineleggibilità che forse mai verrà applicata nel caso delle regioni, che dovranno legiferare entro sei mesi dall'entrata in vigore di questa legge. Ci mettiamo in attesa senza particolare ottimismo. E questo è un grave danno perché tutti sappiamo come il conflitto di interessi – e, aggiungo io, i casi di corruzione – si siano annidati e si annidino proprio nelle dimensioni territoriali. L'ultimo caso balzato alla cronaca è quello della Lombardia, governata dalla Lega, ma purtroppo è lungo l'elenco che vede coinvolti in fasi alterne il centrodestra e il centrosinistra. Allora, il problema è di sistema e noi con quello avremmo dovuto fare i conti e così purtroppo non è stato.
  Da quando il provvedimento è stato incardinato, abbiamo assistito ad un balletto insopportabile tra PD e Forza Italia che, nel cercare di trovare una quadra, hanno rallentato i lavori della Commissione, un Comitato ristretto che ha visto fuori le opposizioni e un iter nella Commissione che ha portato ad un peggioramento del testo. Nel migliore dei casi, sono stati presi dei pezzettini dei nostri emendamenti, senza riuscire ad andare mai fino in fondo: poco coraggio su banali elementi di coerenza e di buonsenso. Faccio alcuni esempi: avevamo chiesto una Commissione ad hoc in seno alla stessa Autorità garante, composta da cinque membri, da estrarre a sorte da un elenco di almeno trenta esperti della materia indicati dal Parlamento ogni sette anni, perché pensavamo che fosse giusto e funzionale che ci fosse un organismo dedicato ad un compito così delicato; la risposta è stata «no». Abbiamo cercato – e in parte ci siamo riusciti – di porre un argine a quel fenomeno, noto come pantouflage, nel senso che abbiamo ottenuto che, dopo la fine dell'incarico, il rappresentante del Governo non possa assumere nuovi incarichi nell'anno successivo; peccato che poi la maggioranza abbia aggiunto la frase: «se non previa autorizzazione dell'autorità», un modo per aggirare la norma giusta che noi abbiamo inserito. Ancora: sull'obbligo di astensione dalla carica di Governo in conflitto di interessi, nel testo base avveniva in automatico attraverso il pronunciamento dell'Autorità; e invece che si è fatto ? Si è proceduto per quella volontaria ad un silenzio assenso, qualora non ci sia il pronunciamento dell'Autorità e, se subordinata, al passaggio del Consiglio dei Ministri. Infine, arriviamo a quello che lo stesso relatore ha definito una blind trust all'italiana, cioè una gestione fiduciaria, di fatto concordata con la carica di Governo in conflitto di interesse.
   Queste sono tutte le questioni di merito che oggi ci portano a votare «no» su questo provvedimento. Ma per noi si aggiunge una contrarietà in più che è di ordine etico-politico: ci sono temi che sono stati affrontati in questa legislatura che non c'hanno visto d'accordo, ma non tutti stavano nel programma che ci ha visto insieme in campagna elettorale. Il conflitto di interesse invece sì: avete tradito quel pezzo di elettorato e, per noi, questo è molto più grave di un qualsiasi tecnicismo e tatticismo (Applausi dei deputati del gruppo Sinistra Italiana-Sinistra Ecologia Libertà); avete preferito cercare accordi con il MoVimento 5 Stelle, un po'come avete fatto in Senato sulle unioni civili, piuttosto di confrontarvi con noi. Strano per chi invoca unità nei passaggi elettorali e parla astrattamente di centrosinistra. Questa era l'opportunità per dimostrare che su alcuni temi stiamo ancora dalla stessa parte, dalla parte dei cittadini onesti, che chiedono trasparenza, legalità, lealtà nei confronti di un mandato che c’è stato affidato.
  Le istituzioni sono fragili, indebolite dai numerosi scandali che le hanno colpite in questi anni. Per non gettarle tra le braccia del populismo e del distruttismo, avremmo dovuto fare uno sforzo collettivo, fare, per Pag. 102una volta, la differenza, dimostrare che la politica, quando riflette su se stessa in maniera sana e senza tatticismi, può rendere un grande servizio al Paese.
   Concludo, Presidente, dicendo che oggi questo obiettivo, non solo non lo portiamo a casa, ma lo pagheremo tutti, anche noi che ci siamo opposti a questo impianto perché un Paese disilluso è un Paese che si allontana sempre di più dalla politica e dalle istituzioni e questo non fa bene a nessuno.
   Pochi strumenti rimangono in piedi per invocare partecipazione e qualità della democrazia ed è a quelli che Sinistra Italiana si aggrapperà nei prossimi mesi, uno su tutti il referendum sulla riforma costituzionale.
  Di tante cose avete privato la sinistra in questi due anni, di uno, però, non ci priverete mai: la possibilità di difendere il diritto ad una rappresentanza giusta (Applausi dei deputati del gruppo Sinistra Italiana-Sinistra Ecologia Libertà). Chiudo veramente ricordando che c’è stato un tempo in cui le piazze si riempivano per molto di meno. Ci potete «macchiettizzare» e ridicolizzare, potete chiamarci «gufi» e ci potete ignorare, ma non potete più voltarvi dall'altra parte davanti al disagio e la povertà che sta logorando tante cittadine e tanti cittadini. Quando vi deciderete ad alzare lo sguardo è lì che ci ritroverete, e chissà se a quel punto avrete riacquistato la lucidità di riconoscerci (Applausi dei deputati del gruppo sinistra Italiana-Sinistra Ecologia Libertà).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Sisto. Ne ha facoltà.

  FRANCESCO PAOLO SISTO. Presidente, abbiamo combattuto. Abbiamo combattuto nell'Aula con una discussione puntuale sugli emendamenti, con un'approfondita attività di esame tecnico delle vicende, convinti che la vi sia stata una scelta scellerata di una legge sul conflitto di interessi densa di pregiudizi e presunzioni. Ho detto sulla struttura del veicolo disegnato dal MoVimento 5 Stelle, ma con il restyling – per carità, qualche volta più gentile – del Partito Democratico, di una parte del Partito Democratico – di quella parte più ideologica, quella parte più legata alla lotta di classe, quella che pensa che essere bravi, possedere ed avere successo è sbagliato – e che avreste tenuto lontano dalle scelte –, cioè quella parte che fa della politica uno strumento di discriminazione, non uno strumento costituzionale di partecipazione; quella parte che pensa che in Parlamento debbano andare soltanto determinate persone, scelte con una selezione biologica del DNA assolutamente di parte, che fa della politica un luogo di sospetto e non un luogo di adempimento a quelli che sono i propri doveri, esattamente tutto quello che noi respingiamo al mittente tanto siamo convinti – e lo diciamo senza infingimenti – che in politica le persone contano molto più di qualsivoglia tipo di sovrastruttura. Ci possono essere persone che hanno determinate caratteristiche, anche patrimoniali, che sono persone molto, molto, molto perbene e persone che, invece, rivestendosi di uno spirito quasi rivoluzionario, che pensando di venire ad aprire il Parlamento come una scatoletta di tonno, spesse volte, manifestano i loro limiti in modo plateale ma con memoria facile a dimenticare quello che è accaduto, perché poi, sotto la spinta dell'aggressività, anche parlamentare, la memoria diventa immediatamente un'opinione. Allora, credo che Forza Italia sia stata coerente. Abbiamo spiegato come per noi l'interesse pubblico è un interesse pubblico che, quando coincide con il privato, deve essere assolutamente privo del rischio di conflitto di interessi. Qual è il segnale ? Basta interpretare l'interesse privato in un modo assolutamente arbitrario – e questa è una legge piena di arbitri, piena di genericità, piena di astrazioni – che questi superburocrati di matrice politica – e verrò al conflitto di interessi nel conflitto di interessi – possono giudicare sulla scorta di mere astrazioni, e possono giudicare il Governo, cioè paralizzare un'attività dell'Esecutivo mediante una comunicazione. Qui sfugge un dettaglio: siamo nell'epoca Pag. 103in cui comunicare vuol dire esistere, vuol dire che se una buona comunicazione fa crescere anche quello che non c’è, che cosa accadrà quando l'Antitrust notificherà ad un componente del Governo un conflitto di interessi «sballato» ? Quella componente di quel Governo dovrà astenersi; sarà paralizzato. Colleghi del MoVimento 5 Stelle io vi ascolto sempre con molto garbo...

  PRESIDENTE. Mi perdoni, onorevole Sisto. Colleghi, per favore, visto che non c’è particolare presenza in Aula, quei pochi ci stanno almeno cerchino di evitare il brusio, perché è fastidiosissimo. Prego, onorevole.

  FRANCESCO PAOLO SISTO. Dicevo, che cosa accadrà se l'Antitrust dovesse notificare comunicare un conflitto di interessi «sballato» e il Ministro di turno dovesse immediatamente astenersi, con una ripercussione mediatica inarrestabile, con un Governo che sarebbe messo sicuramente alla berlina ? E pensate se quell'Antitrust, nominato da una maggioranza parlamentare «A» si occupasse di un Governo diverso da quella maggioranza.
  Voi non vi rendete conto del meccanismo mostruoso che abbiamo creato ! Cioè, abbiamo creato la possibilità – tutta sovietica – che dei superburocrati si possano ingerire nell'attività politica. Abbiamo ridato vena alla burocrazia capace di fare politica. E non parlo neanche dell'autodichia, massacrata dal ricorso al giudice ordinario. È la prima volta che, in silenzio, quell'articolo 15 introduce la possibilità del giudice ordinario di ingerirsi in prerogative che sono proprie della Camera, perché se il Ministro è un parlamentare si vedrà giudicato dal giudice ordinario ! Abbiamo sconvolto i principi costituzionali e legislativi semplicemente per legiferare su una legge che già c'era e che forse si poteva migliorare. Forza Italia è favorevole ad un miglioramento dalla «Frattini», ad un maquillage, ad un adeguamento, una manutenzione ordinaria e anche straordinaria, se fosse necessario, ma questo è uno sconvolgimento dei principi in cui, quando vado ad affermare che l'interesse pubblico non è capace di ingerirsi su quello privato e renderlo non conflittuale, ho condannato la politica ad una sola cosa: il rischio, la valutazione nel rischio di fare politica. Perché questo accadrà: la dissuasione dall'accostarsi alla politica; rendere la politica un fatto druidico riservato a pochi adepti che, per la verità, non sono neanche capaci di fare tanto nella vita, se è vero quello che è scritto in questa normativa, in cui la valutazione di quello che hai fatto e di quello che sei passa attraverso la privazione del patrimonio, che tu non devi conoscere, perché c’è qualcuno che te lo può vendere in barba al tuo consenso ! Ma chi, chi correrà il rischio di fare politica quando qualcuno ti può vendere il patrimonio senza che tu ne sappia nulla ? È un difetto, e lo confesso in quest'Aula in cui sono onorato di essere. Sono una persona pratica, che vive in mezzo alla gente, anche per mestiere, anche nelle lacrime e nel sangue dei processi, che ti danno un senso di pragmatismo che poche volte si riesce a raggiungere – è un po’ come essere un medico di fronte alle malattie –, e so benissimo che nella prospettazione, nel programma di vita che ciascuno si fa, perché, per fare politica, devo andare a rischiare quello che ho fatto in tanti anni ? E mi allontano. Ma, signori del Partito Democratico più illuminati e meno attaccati alle ideologie e ai rigidismi di un'affermazione di puro principio, lo stesso fatto di allontanare dalla politica, a voi sembra un buon risultato ? È la Costituzione che urla e si ribella, quando abbiamo iniziato oggi a discutere dei partiti politici e della partecipazione alla politica. Allora, da un lato vedo che si discute per rendere la politica più solida, più trasparente, e dall'altro si allontanano i soggetti migliori della politica. Ma a quale contraddizione ? Certo, ecco la contraddizione: la necessità di rispondere ad un'esigenza del MoVimento 5 Stelle, in qualche modo cavalcare questa tigre per avere, dalla parte vostra, un micro-populismo che non appartiene a quest'Aula, che appartiene alla parte peggiore di quest'Aula, a chi, pur di accontentare una fascia di Pag. 104consenso, non esita a travolgere i principi. Questa è una grave responsabilità che voi portate sulle vostre spalle, perché hai voglia a dire c’è Forza Italia da un lato e il MoVimento 5 Stelle dall'altro: no, in questo caso la via di mezzo non è la via virtuosa, è la via peggiore, perché è quella che cerca di prendersi i meriti nei confronti della piazza ma si prende tutti i demeriti nei confronti dell'Aula e della Costituzione. Noi abbiamo combattuto emendamento per emendamento, spiegando – spiegandovi ! – i rischi di questa legge, ma la dura legge dei numeri, Presidente, è una legge che qualche volta alimenta lo spirito di reattività di chi crede nei principi e di chi si batte per questi principi. Non c’è timore di numeri quando in quest'Aula si ha il coraggio. Dico che l'affidabilità e il coraggio sono due concetti che vanno in joint venture: affidabilità, perché non si è legati a nessun'altra volontà che a quella di affermare e difendere i principi; coraggio, perché, anche di fronte ai numeri, e ai numeri schiaccianti di quest'Aula, noi affermiamo quello che abbiamo sempre detto: il conflitto di interessi deve essere concreto per legittimare un intervento sanzionatorio di quello fatto da parte di un organo di burocrazia di matrice politica, che è inarrestabile di fronte, poi, agli strapoteri che gli stiamo conferendo. Dico che questo è un provvedimento di cui quest'Aula non deve andare fiera, perché toglie alla politica la capacità della spontanea adesione, della scelta dei migliori. L'ha detto benissimo Massimo Parisi: i migliori saranno allontanati dalla politica. Se questo è il risultato a cui voi volevate tendere, certamente ci siete riusciti. Io penso che una chiosa tecnica, come una sorta di campionatura, Presidente, delle défaillance di questo provvedimento, sia necessaria.
  Ma voi vi rendete conto che quando costringete il soggetto all'autodenuncia con riferimento anche a ipotesi di amministrazione occulte, oppure per interposta persona, voi andate incontro ad una sorta di, come posso dire, discovery di presunte responsabilità che messe in mano alla Guardia di finanza, come è scritto dalla legge, possono anche comportare un'autoincolpazione ? Ma secondo voi chi si presterà ad indagini sulla moglie, sui parenti, su tutti quelli che vivono in casa e che non sono badanti ? Dov’è questa necessità, a fronte di un criterio assolutamente astratto, di penalizzare in questo modo chi vuole fare politica ? Io credo che l'articolo 323 del codice penale è già una remora più che sufficiente. Io credo che già, in qualche modo, paralizzare il Governo per queste ragioni non è consentito.
  Allora, Forza Italia voterà, non convintamente «no» contro questo provvedimento, ma rimarcherà le sue garanzie e la sua posizione di libertà che non è antipodica come comodamente, falsamente, con un falso ideologico, politico clamoroso, volete fare credere. Noi non stiamo dall'altra parte rispetto ai 5 Stelle, noi siamo dalla parte della Costituzione, dalla parte dei diritti, del principio di difesa, della parità di trattamento. Allora, io credo Presidente che si debba e possa concludere che il vero conflitto di interessi è quello di chi governa senza mandato elettorale e fa leggi contro gli avversari, come Simone Baldelli ha detto puntualmente e mi piace riprendere questa sua conclusione. Noi abbiamo una legittimazione che ci viene dal popolo, con quello che sarà, con quella legge che voi ritenete, comunque c’è un voto che ci ha portato in quest'Aula. Io penso che chi in questa Aula sta senza avere mandato, prima di scrivere queste leggi, dovrebbe passare dal vaglio del popolo e della gente e quando passerà vedremo chi sarà colui che riporterà più voti degli altri (Applausi dei deputati del gruppo Forza Italia – Il Popolo della Libertà – Berlusconi Presidente).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Cecconi. Ne ha facoltà.

  ANDREA CECCONI. Grazie Presidente. Oggi ci troviamo davanti a una vera e propria «legge miraggio», ma sarebbe meglio titolarla ”norma in materia di compravendita dei componenti dell'Antitrust, a prima firma Byron Moreno. Questa legge è Pag. 105una balla, una truffa, una finzione, con l'unico scopo di imbonire i cittadini italiani. Un'inutile pezzo di carta sul quale montare un altrettanto inutile campagna mediatica. Ormai questo Paese si è abituato alle vostre frottole, i cittadini non credono più a nessuna vostra singola parola e non è difficile neanche comprendere il perché. Dopo l'abolizione delle province, falsa, la legge contro l'omofobia, falsa, tra l'altro dispersa al Senato, anzi sottosegretario se vuole andare a dare una spolveratina visto che era a sua prima firma forse iniziamo a ridiscuterla (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle). Dopo l'abolizione del finanziamento pubblico ai partiti, falso, l'abolizione del vitalizio ai politici condannati, falso, lo scambio elettorale politico-mafioso, falso, e pure dannoso visto che non si riesce più neanche a condannarne uno, ma forse per questo per voi era una buona legge, ora voi vi accingete, tra pochi minuti, alla produzione della nuova balla a mezzo tweet: approvata la legge sul conflitto di interessi #l'Italiacambiaverso. Siete falsi, falsi come la banconota di sei euro (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle). Fate una legge fuori tempo limite, con vent'anni di ritardo che si occupa di solo 300 persone in tutta Italia, se va bene, e voi ne gioite pure. Avete pure il coraggio di parlarne con soddisfazione e ad ergervi a magnifici legislatori salvatori della patria. Ma voi non siete né ingenui, né incapaci, questa sarebbe una giustificazione per voi, una giustificazione che non vi meritate, perché voi avete volutamente affossato una seria e valida legge sul conflitto di interessi per scambiarla con questo feticcio. La vostra legge si applica a 300 persone invece che a 40 mila persone, il vostro conflitto di interessi si applica solo ai componenti del Governo e ai componenti dell’Authority e, che Dio ce la mandi buona, sempre che ciò accada, solo alle giunte regionali. Non si applica ai parlamentari, non si applica ai consiglieri regionali, non si applica ai sindaci, non si applica ai dirigenti delle amministrazioni, a nessun direttore generale, amministratore di aziende partecipate, dirigente di nomina politica, niente di niente, il nulla cosmico. E avete oppure il coraggio di ammettere che avete buttato un po'di inchiostro alla buona su qualche foglio di carta, invece di fare una buona legge, perché non volevate correre il rischio di fare una legge inapplicabile.
  Ma cosa cavolo state dicendo ? Proprio voi, quelli dell'Italia riparte, quelli dell'ora è realtà, dell’«io so Renzi e voi non siete un cavolo», pensate di mandarla a bere a noi, ai cittadini, con questa balla imbarazzante (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle). La verità è che voi una seria legge sul conflitto di interessi non la farete mai, non l'avete fatta in trent'anni e non la farete mai neanche nei prossimi trenta, perché siete voi il conflitto di interessi in questo Paese. Siete un conflitto di interessi che cammina, prospera e ammorba ogni angolo dello Stato. Avete occupato ogni angolo della pubblica amministrazione con i vostri sodali, avete venduto ed esternalizzato ogni servizio pubblico possibile alle vostre multiutility e alle vostre cooperative, avete piazzato i vostri servi ai vertici delle pubbliche amministrazioni. Con una seria legge sul conflitto di interessi, voi per primi verreste spazzati via in un mese (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle). Il vostro impero costruito sulle spalle dei cittadini si sbriciolerebbe, il vostro assedio alla cosa pubblica lascerebbe finalmente posto alla meritocrazia, alla trasparenza e all'onestà. Ma cosa ci si vuole aspettare da un partito che ha un indagato ogni cinque minuti, che ha come Ministri dei conflitti di interessi ambulanti, come Poletti e la Guidi. E come non ricordare l'indecente vicenda di Banca Etruria, foraggiata dal Ministro Boschi, che ha salvato il «cosiddetto» suo padre, prendendo a schiaffi centinaia di migliaia di piccoli risparmiatori (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle). Voi, quelli che dopo esservi intascati centinaia di milioni di euro di rimborsi elettorali non pagate neanche l'affitto dei locali che occupate (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle): 170 mila euro per edifici del comune di Roma, patrimonio di tutti Pag. 106i cittadini romani. Questo è il rispetto che avete per i cittadini e avete la pretesa di ergervi anche a moralizzatori. Volete fare la legge sul conflitto di interessi, voi che vi azzuffate per arraffare un orologio, voi che vi vendete per una bottiglia di vino, voi che siete un covo di «mazzettari» (Commenti dei deputati del gruppo Partito Democratico – Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle) e infatti...

  PRESIDENTE. Onorevole Cecconi, lei non può dare ai colleghi in quest'Aula – la richiamo formalmente – dei «mazzettari». Lei non è né un tribunale, né un giudice. Lei può esprimere le sue opinioni differenti da chiunque altro. La invito a...

  ANDREA CECCONI. Mi lasci completare, non c’è nessun problema. E infatti voi non state facendo nessuna legge che possa, anche solo minimamente, mettere in discussione il vostro status quo, il vostro essere casta. I titolari di cariche politiche operano esclusivamente per la cura degli interessi pubblici a loro affidati, così esordisce la vostra falsa e vuota legge sul conflitto di interessi; esclusivamente per la cura degli interessi pubblici a loro affidati. È chiaro ? Non mi pare proprio. Ma la nefandezza finale, il colpo gobbo, quello che smonta definitivamente e miseramente l'intera legge è come vi scegliete chi vi deve vigilare, l'Antitrust, l'organo che deve verificare che voi non siate in conflitto di interessi mentre ricoprite incarichi di Governo; il controllore, ve lo eleggete voi. Anche questo devono sapere i cittadini italiani: tre membri su cinque dell'Antitrust vengono eletti dalla maggioranza. Avete fatto di tutto affinché l'arbitro, l'unico che vi può fermare, l'unico che può sanzionare e limitare l'immonda deriva di interessi privati che vomitate nella pubblica amministrazione, venga scelto da voi, affinché venga eletto da voi e ovviamente, va da sé, che con voi sia accondiscendente e, se necessario, volga il suo sguardo altrove. In pratica, cosa state facendo ? Vi state comprando l'arbitro, state truccando la partita (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle). Ma arriverà il giorno, e questa è una promessa che facciamo davanti a tutti i cittadini italiani, in cui il MoVimento 5 Stelle, al Governo di questo Paese, ripristinerà la legalità, l'onestà e l'imparzialità della politica e dello Stato. Presto vivremo in un Paese in cui politici si adopereranno esclusivamente per la cura degli interessi pubblici a loro affidati, in cui gli arbitri saranno retti e imparziali, un Paese in cui il malaffare, la corruzione e il conflitto di interessi, verrà spazzato via da questi palazzi, come con il fischio di un arbitro, che vi manderà a casa, si manda negli spogliatoi un calciatore scorretto (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle – Deputati del MoVimento 5 Stelle espongono cartellini rossi e fanno uso di fischietti).

  PRESIDENTE. Prego i commessi di intervenire... va bene, mi sembra che abbiamo ottenuto l'effetto desiderato....
  Prego gli assistenti parlamentari di intervenire (Gli assistenti parlamentari ottemperano all'invito del Presidente)... Va bene, grazie.
  Ha chiesto di intervenire, quando finite questa cosa... Colleghi adesso basta, su ! Ha chiesto di parlare, se il gruppo del Movimento 5 Stelle permette, l'onorevole Fiano. Prego... onorevole Della Valle, ormai il tempo di questa cosa è terminato. Prego, onorevole Fiano, ne ha facoltà.

  EMANUELE FIANO. Aspettavo la fine della rappresentazione (Commenti dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  MARIANO RABINO. Siete solo dei cabarettisti !

  PRESIDENTE. No colleghi per favore, non va bene, quando parlava l'onorevole Cecconi non è che dalle altre parti si erano messi a fare tutto questo «rumoreggiamento».

  EMANUELE FIANO. Onorevoli colleghi, signor Presidente, signor sottosegretario, quella che approviamo oggi è una legge importante. Lo sono ovviamente tutte le leggi, ma questa ha un valore Pag. 107decisamente particolare, perché attiene alle regole fondamentali della democrazia, al tema della rappresentanza degli interessi, ai conflitti che inevitabilmente sorgono e al modo in cui debbono essere risolti. Attiene alle regole fondamentali della democrazia come altre questioni che abbiamo svolto in quest'Aula e come quella che stiamo per iniziare a svolgere nei lavori della Commissione affari costituzionali della Camera, quella legge che dopo aver approvato la legge sul conflitto di interessi vogliamo approvare, la legge che imponga ai partiti regole di democrazia interna. E il partito che ha appena terminato il proprio intervento, a quel concerto di regole che debbono regolare la vita interna della democrazia dei partiti, che poi sono chiamati in quest'Aula a fare le leggi per i cittadini, a quella legge, il partito che ha appena parlato, il MoVimento 5 Stelle, ha dichiarato che sarà sempre e comunque contrario, a qualsiasi legge che imponga norme di democrazia interna e per i movimenti. E da voi che rifiutate qualsiasi legge di democrazia interna noi dovremmo sentirci fare delle critiche su come noi intendiamo la democrazia ? Rispediamo al mittente i consigli di chi non vuole applicare la democrazia in casa propria (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico).
   Questo, quello del tema del conflitto di interessi, è un tema che accompagna le democrazie da quando si sono costituiti i primi Parlamenti e che, lo sappiamo, continuerà a convivere con la democrazia anche in futuro, è un tema insieme attuale e storico, perché riguarda il modo di essere e di funzionare della democrazia e dei Parlamenti, che non può che essere nel segno della partecipazione, certo, ma anche nella chiarezza delle regole, nella trasparenza dei comportamenti dei rappresentanti del popolo e dei membri dei Governi. Non per caso un maestro come Norberto Bobbio insegnava che la democrazia è il governo del potere pubblico in pubblico, nella massima trasparenza. Ed è in questa direzione assolutamente decisiva per le sorti della democrazia che noi stiamo compiendo oggi un passo importante.
  In materia di conflitto di interessi, fino a ieri, le norme che sono intervenute hanno potuto farlo solo una volta emerso concretamente il contrasto fra gli interessi pubblici e quelli del singolo, perché quello, onorevole Sisto, Forza Italia, è il tema che interessa a noi, che mai l'interesse privato del singolo rappresentante del popolo o autorità di Governo prevalga sull'interesse pubblico, con in più l'aggravante all'epoca, fino a questa legge, delle difficoltà di provare tale conflitto. Oggi invece, come lo è già nella normativa, per esempio, degli Stati Uniti o britannica, in questa legge la potenziale situazione di conflitto di interessi viene identificata a monte e sono anche indicate le soluzioni per prevenirla e per gestirla. Abbiamo fissato doveri di informazione dei soggetti per prevenire le situazioni di conflitto e i doveri di astensione dal compimento di atti di deliberazione in conflitto di interessi, preoccupandoci degli effetti che questi atti produrrebbero. Abbiamo previsto la gestione del patrimonio di questi soggetti, abbiamo previsto un dovere di opzione qualora l'Antitrust accerti una situazione d'incompatibilità e inviti il titolare della carica di Governo ad optare tra la sua carica e il mantenimento della posizione incompatibile.
  E abbiamo previsto il dovere di separazione; è la misura tipica per la prevenzione delle ipotesi di conflitto di interessi più rilevante. Si tratta di una forma di affidamento in gestione dei beni e delle attività patrimoniali assimilabili al cosiddetto blind trust, gestione cieca. E non dimentichiamo la possibilità, l’extrema ratio della vendita delle attività e dei beni di colui che si trova in situazioni di conflitto.
  Il passo che facciamo è, dunque, importante ed è voluto da noi ed è in qualche modo obbligato, perché non dimentichiamo mai che le istituzioni democratiche, in quanto tali, hanno radici profonde nella società e da questa sono in positivo, ma anche in negativo, condizionabili. La globalizzazione del mercato, il peso crescente Pag. 108e spesso esorbitante della finanza, la trasformazione continua e frenetica dei mezzi di comunicazione a partire dalla rivoluzione della rete, hanno cambiato i nostri orizzonti.
   In tutto questo, in Italia il conflitto di interessi negli anni scorsi, per venti anni, è stato sinonimo di un nome e di un cognome, soltanto quello del leader del centrodestra Silvio Berlusconi, il che ha voluto dire un richiamo immediato e pressoché esclusivo, negli anni scorsi, al nodo del monopolio del sistema radio-televisivo. E per questo, quando la questione approdò in Parlamento, la Giunta delle elezioni cercò di dipanare quel tema interpretando una norma del testo della legge del 1957. Quello è un altro mondo, non c’è più solo quella questione, anche se quella questione rimane. E tutto quel dibattito si era fermato lì, a quell'unico punto, a quell'unica persona. Noi dobbiamo invece, lo abbiamo fatto in questa legge, impostare una discussione moderna guardando al rapporto tra il potere economico e il potere politico nelle democrazie contemporanee, un piano più alto e complesso di quello che si è fatto in Italia fino ad oggi. Perché è evidente che, nel momento in cui il potere economico prende il sopravvento su quello politico, quando, diciamolo brutalmente, il denaro può contare di più dei voti, la democrazia viene ferita a morte.
  La prima regola della democrazia, quella che riconosce a tutti il diritto di eleggere, di essere eletti, tranne poche eccezioni rigorosamente fissate per legge, una buona democrazia, deve riconoscere a tutti, a prescindere dal patrimonio di costoro, il diritto di entrare in politica, ma le loro attività economiche non possono e non devono costituire un vantaggio da utilizzare a discapito della funzione pubblica.
  Come abbiamo bisogno di regole nell'economia di mercato per impedire gli abusi, i monopoli, altrettanto ne abbiamo bisogno nell'ambito della politica e del funzionamento delle istituzioni.
  L'obiettivo della democrazia era, rimane, e sarà sempre quello di garantire una pluralità di equilibri tra le persone e i gruppi di interesse. Fu Kelsen a scrivere quanto fosse e quanto sia irrinunciabile un centro di decisione finale sul contrasto di interessi tra i gruppi corporativi. E non c’è stato giurista, politologo, studioso delle istituzioni che non abbia affrontato questo tema. Jellinek scriveva a proposito dell'interesse generale: qualunque diritto pubblico esiste nell'interesse generale, che è identico all'interesse dello Stato.
  Vorrei dire alla collega Celeste Costantino: a questo abbiamo guardato in ogni istante in cui ci siamo applicati a questa legge, all'interesse generale del Paese e della democrazia e di tutti i suoi cittadini. Ed è esattamente quello che abbiamo fatto in questa legge.
  Noi non volevamo e non abbiamo scritto una legge contro qualcuno, contro qualche attività economica, contro qualche professione o contro qualche impresa. Noi abbiamo scritto una legge «per», una legge per l'interesse generale dei cittadini e della democrazia.
  Per questo, colleghi del MoVimento 5 Stelle, checché voi ne diciate, per questo ci siamo occupati anche in maniera precisa, dettagliata, delle clausole di ineleggibilità dei parlamentari e per analogia dei consiglieri regionali, così come sarà prescritto nelle leggi regionali, che ai principi di questa legge dovranno ispirarsi. Possiamo farlo perché un'epoca politica si è finalmente chiusa, quella dell'essere sempre o comunque contro qualcuno, anche se Presidente. L'ultimo intervento che ho sentito ci fa ovviamente comprendere come qualcuno in quest'Aula e nel Paese pensi ancora che la politica serve unicamente a demonizzare l'avversario, a voler distruggere l'avversario e a disinteressarsi dell'interesse del Paese e dei cittadini. Noi non siamo qui contro il MoVimento 5 Stelle, non siamo qui contro il partito di Forza Italia, noi siamo qui per i cittadini, perché i cittadini sappiano che le situazioni che i colleghi del MoVimento 5 Stelle hanno citato, e che per loro già, che si ergono a giudici supremi della Corte in quest'Aula, sarebbero e sono sanate in questa legge, quelle che loro hanno citato.Pag. 109
  Noi lavoriamo perché questa legge risolva le situazioni equivoche, perché siamo a favore di una separazione inequivoca tra l'interesse privato e gli interessi pubblici, qualora questi confliggano. Non è una legge che vuole impedire l'accesso alla politica, colleghi di Forza Italia, è una legge che vuole rendere la politica libera, questo sì; a noi interessa la libertà della politica, la libertà dal conflitto di interessi, vogliamo che chi si siede in questo Parlamento, chi viene nominato allo scranno di un Governo, agisca sempre sapendo di essere libero da qualsiasi condizionamento. Questa legge va insieme, in contemporanea alle molte altre riforme che quest'Aula, questo partito, questa maggioranza e questo Governo hanno dedicato alla riforma del Paese. Di quella dei partiti ho già parlato, del finanziamento dei partiti ho già parlato.

  PRESIDENTE. Concluda.

  EMANUELE FIANO. Concludo, signor Presidente; lo avete visto tutti nel corso della discussione di questa legge, le forze di Governo, la maggioranza ed in particolare il Partito Democratico hanno avuto contro coloro che volevano tornare indietro rispetto alla precedente legge, Forza Italia, indietro rispetto alla legge Frattini, allargare le maglie per riuscire a non individuare e a non risolvere i conflitti di interessi e hanno avuto contro coloro che vorrebbero che alla politica potessero partecipare solo coloro che non hanno una professione, un'attività economica, un'attività imprenditoriale, un'esperienza nel mondo del lavoro. La nostra determinazione, colleghi, è quella di rendere la vita politica e istituzionale del Paese il più pulita, il più trasparente, il più democratica possibile, anche se avessimo contro tutte le altre formazioni politiche di questo Paese. Lo facciamo per il presente e per il futuro dell'Italia e per il bene di tutti gli italiani (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico).

  PRESIDENTE. Sono così esaurite le dichiarazioni di voto finale.

  FRANCESCO SANNA, Relatore per la maggioranza. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà. Intanto, invito i colleghi a prendere posto.

  FRANCESCO SANNA, Relatore per la maggioranza. Signor Presidente, il consueto ringraziamento su un provvedimento che ha preteso l'impiego di molte forze intellettuali e culturali di questa Camera, delle presidenze, lo dico anche a nome del presidente della Commissione affari costituzionali, di diverse presidenze della Commissione affari costituzionali e di quella della Camera, nonché delle strutture di supporto. Abbiamo fatto un lavoro che non è iniziato con noi, lo voglio ricordare, ma poggia sulle spalle di tanti maggiori, uno di questi lo abbiamo ricordato ieri in un'altra sala della Camera, Beniamino Andreatta. Io spero, essendosi lui occupato di questi temi, che la legge sia approvata velocemente, magari, può essere anche migliorata, ma che non ci sia più uno come lui che in questa Camera ebbe a dire: «Lei chiede – ad un uomo di Governo del passato – per sé gli stessi diritti del cittadino comune; ma lei non è un cittadino comune e neanche un imprenditore comune (...). La libertà che lei chiede per sé noi la chiediamo per tutti» (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico).

(Coordinamento formale – A.C. 275-A/R ed abbinate)

  PRESIDENTE. Se non vi sono obiezioni, la Presidenza si intende autorizzata al coordinamento formale del testo approvato.
  (Così rimane stabilito).

(Votazione finale ed approvazione – A.C. 275-A/R ed abbinate)

  PRESIDENTE. Passiamo alla votazione finale.Pag. 110
  Indìco la votazione nominale finale, mediante procedimento elettronico, sul testo unificato delle proposte di legge n. 275-A/R ed abbinate, di cui si è testé concluso l'esame.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Nesci, Rampelli...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:
   «Bressa; Fraccaro ed altri; Civati ed altri; Tinagli ed altri; Dadone ed altri; Rizzetto ed altri; Scotto ed altri; Rubinato e Casellato: Disposizioni in materia di conflitti di interessi» (275-1059-1832-1969-2339-2634-2652-3426-A/R):

   Presenti  320   
   Votanti  312   
   Astenuti    8   
   Maggioranza  157   
    Hanno votato  218    
    Hanno votato no   94    

  La Camera approva (Vedi votazioni – Applausi dei deputati dei gruppi Partito Democratico e Scelta Civica per l'Italia).

  (I deputati Nardi e Preziosi hanno segnalato che non sono riusciti ad esprimere voto favorevole).

Annunzio dell'elezione del Presidente della Corte costituzionale (ore 18,40).

  PRESIDENTE. Comunico che, in data 24 febbraio 2016, il Presidente della Corte costituzionale ha inviato al Presidente della Camera la seguente lettera: «Illustre Presidente, ho l'onore di comunicarle, ai sensi dell'articolo 6, della legge n. 87 del 1953, che la Corte costituzionale, oggi riunita nella sua sede del Palazzo della Consulta, mi ha eletto Presidente. Con la più viva cordialità, mi creda, suo Paolo Grossi» (Applausi).

Calendario dei lavori dell'Assemblea per il mese di marzo 2016 e conseguente aggiornamento del programma.

  PRESIDENTE. Invito l'onorevole segretaria a dare lettura delle comunicazioni della odierna Conferenza dei Presidenti di gruppo.

  CLAUDIA MANNINO, Segretaria. Legge.

  Comunico che, a seguito della riunione odierna della Conferenza dei presidenti di gruppo, è stato predisposto, ai sensi dell'articolo 24, comma 2, del Regolamento, il seguente calendario dei lavori per il mese di marzo 2016:

  Lunedì 29 febbraio (ore 15, con eventuale prosecuzione notturna)

  Discussione sulle linee generali:

  Relazione della Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle Mafie e sulle altre associazioni criminali, anche straniere sullo stato dell'informazione e sulla condizione dei giornalisti minacciati dalle mafie (Doc. XXIII, n. 6).

  Relazione della Commissione parlamentare di inchiesta sui fenomeni della contraffazione, della pirateria in campo commerciale e del commercio abusivo su possibili proposte normative in materia penale in tema di contraffazione (Doc. XXII-bis, n. 1).

  Martedì 1o (ore 14, con eventuale prosecuzione notturna), mercoledì 2 e giovedì 3 marzo (antimeridiana e pomeridiana, con eventuale prosecuzione notturna e nella giornata di venerdì 4 marzo) (con votazioni)

  Seguito dell'esame della proposta di legge n. 3317 e abbinata – Istituzione del Fondo per il pluralismo e l'innovazione dell'informazione e deleghe al Governo per la ridefinizione del sostegno pubblico all'editoria.

Pag. 111

  Seguito dell'esame delle mozioni Lupi ed altri n. 1-01124 e Sberna ed altri n.1-01146, Nicchi ed altri n. 1-01170, Palese e Pisicchio n. 1-01171, Vezzali ed altri n. 1-01172, Occhiuto e Crimi n. 1-01173, Sbrollini ed altri n. 1-01174, Rondini ed altri n. 1-01175 e Bechis ed altri n. 1-01176 concernenti politiche a sostegno della famiglia.

  Seguito dell'esame:

  Relazione della Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle Mafie e sulle altre associazioni criminali, anche straniere sullo stato dell'informazione e sulla condizione dei giornalisti minacciati dalle mafie (Doc. XXIII, n. 6).

  Relazione della Commissione parlamentare di inchiesta sui fenomeni della contraffazione, della pirateria in campo commerciale e del commercio abusivo su possibili proposte normative in materia penale in tema di contraffazione (Doc. XXII-bis, n. 1).

  Esame della proposta di legge n. 241, 75 e abbinate – Disposizioni per la promozione e la disciplina del commercio equo e solidale.

  Lunedì 7 marzo (antimeridiana/pomeridiana, con eventuale prosecuzione notturna)

  Discussione sulle linee generali del disegno di legge n. 2953 e abbinata – Delega al Governo recante disposizioni per l'efficienza del processo civile.

  Discussione sulle linee generali della mozione Zampa ed altri concernente il settantesimo anniversario del voto alle donne (in corso di presentazione).

  Discussione sulle linee generali della proposta di legge n. 2892 – Modifica all'articolo 52 del codice penale, in materia di difesa legittima.

  Discussione sulle linee generali della Relazione della Commissione parlamentare di inchiesta sui fenomeni della contraffazione, della pirateria in campo commerciale e del commercio abusivo sulla contraffazione nel settore tessile: il caso del distretto produttivo di Prato (Doc. XXII-bis, n. 2).

  Martedì 8 (ore 13, con eventuale prosecuzione notturna) mercoledì 9 e giovedì 10 marzo (antimeridiana e pomeridiana, con eventuale prosecuzione notturna e nella giornata di venerdì 11 marzo) (con votazioni)

  Seguito dell'esame della mozione Zampa ed altri concernente il settantesimo anniversario del voto alle donne (in corso di presentazione).

  Seguito dell'esame degli argomenti previsti nella settimana precedente e non conclusi.

  Seguito dell'esame del disegno di legge n. 2953 e abbinata – Delega al Governo recante disposizioni per l'efficienza del processo civile.

  Seguito dell'esame della proposta di legge n. 2892 – Modifica all'articolo 52 del codice penale, in materia di difesa legittima.

  Seguito dell'esame della Relazione della Commissione parlamentare di inchiesta sui fenomeni della contraffazione, della pirateria in campo commerciale e del commercio abusivo sulla contraffazione nel settore tessile: il caso del distretto produttivo di Prato (Doc. XXII-bis, n. 2).

  Lunedì 14 marzo (antimeridiana/pomeridiana, con eventuale prosecuzione notturna)

  Discussione sulle linee generali del disegno di legge n. 3606 – Conversione in legge del decreto-legge 14 febbraio 2016, n.18, recante misure urgenti concernenti la riforma delle banche di credito cooperativo, Pag. 112la garanzia sulla cartolarizzazione delle sofferenze, il regime fiscale relativo alle procedure di crisi e la gestione collettiva del risparmio (da inviare al Senato – scadenza 15 aprile 2016).

  Discussione sulle linee generali dei disegni di legge di ratifica:

  n. 3156 – Trattato di assistenza giudiziaria in materia penale tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica del Panama, fatto a Panama il 25 novembre 2013, e del Trattato di estradizione tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica del Panama, fatto a Panama il 25 novembre 2013 (Approvato dal Senato);

  n. 3241 – Memorandum d'intesa tra il Governo della Repubblica italiana e il Consiglio dei Ministri della Bosnia ed Erzegovina sulla cooperazione nel settore della difesa, fatto a Roma il 30 gennaio 2013 (Approvato dal Senato);

  n. 3261 – Accordo che istituisce un'associazione tra l'Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e l'America Centrale, dall'altra, fatto a Tegucigalpa il 29 giugno 2012;

  n. 3300 – Accordo sul reciproco riconoscimento dei titoli attestanti studi universitari o di livello universitario rilasciati nella Repubblica italiana e nella Repubblica popolare cinese, con Allegati, firmato a Pechino il 4 luglio 2005 (Approvato dal Senato).

  Discussione sulle linee generali della proposta di legge n. 3057, 3191 e abbinate – Norme per la limitazione degli sprechi, l'uso consapevole delle risorse e la sostenibilità ambientale.

  Martedì 15, mercoledì 16 e giovedì 17 marzo (antimeridiana e pomeridiana, con eventuale prosecuzione notturna e nella giornata di venerdì 18 marzo) (con votazioni)

  Seguito dell'esame del disegno di legge n. 3606 – Conversione in legge del decreto-legge 14 febbraio 2016, n.18, recante misure urgenti concernenti la riforma delle banche di credito cooperativo, la garanzia sulla cartolarizzazione delle sofferenze, il regime fiscale relativo alle procedure di crisi e la gestione collettiva del risparmio (da inviare al Senato – scadenza 15 aprile 2016).

  Seguito dell'esame degli argomenti previsti nella settimana precedente e non conclusi.

  Seguito dell'esame dei disegni di legge di ratifica:

  n. 3156 – Trattato di assistenza giudiziaria in materia penale tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica del Panama, fatto a Panama il 25 novembre 2013, e del Trattato di estradizione tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica del Panama, fatto a Panama il 25 novembre 2013 (Approvato dal Senato);

  n. 3241 – Memorandum d'intesa tra il Governo della Repubblica italiana e il Consiglio dei Ministri della Bosnia ed Erzegovina sulla cooperazione nel settore della difesa, fatto a Roma il 30 gennaio 2013 (Approvato dal Senato);

  n. 3261 – Accordo che istituisce un'associazione tra l'Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e l'America Centrale, dall'altra, fatto a Tegucigalpa il 29 giugno 2012;

  n. 3300 – Accordo sul reciproco riconoscimento dei titoli attestanti studi universitari o di livello universitario rilasciati nella Repubblica italiana e nella Repubblica popolare cinese, con Allegati, firmato a Pechino il 4 luglio 2005 (Approvato dal Senato).

Pag. 113

  Seguito dell'esame delle proposte di legge:

  n. 3220-A/R – Disposizioni in materia di acquisto e dismissione delle autovetture di servizio o di rappresentanza delle pubbliche amministrazioni.

  n. 3057, 3191 e abbinate – Norme per la limitazione degli sprechi, l'uso consapevole delle risorse e la sostenibilità ambientale.

  Martedì 15 o mercoledì 16 marzo avranno luogo le Comunicazioni del Governo in vista del Consiglio europeo del 17 e 18 marzo 2016.

  Lunedì 21 marzo (antimeridiana/pomeridiana, con eventuale prosecuzione notturna)

  Discussione sulle linee generali della proposta di proroga della durata dell'attività della Commissione di inchiesta sul sistema di accoglienza dei migranti (ove presentata e conclusa dalla Commissione).

  Discussione sulle linee generali della proposta di legge n. 1454 e abbinate – Disposizioni per l'introduzione di un sistema di tracciabilità dei prodotti finalizzato alla tutela del consumatore.

  Discussione sulle linee generali della Relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea riferita all'anno 2016, sul Programma di lavoro della Commissione europea per il 2016 e sul Programma di diciotto mesi del Consiglio dell'Unione europea (Doc. LXXXVII-bis).

  Discussione sulle linee generali dei disegni di legge di ratifica:

  n. 3302 – Accordo fra la Repubblica italiana e la Repubblica orientale dell'Uruguay riguardante lo svolgimento di attività lavorativa da parte dei familiari conviventi del personale diplomatico, consolare e tecnico-amministrativo, fatto a Roma il 26 agosto 2014 (Approvato dal Senato);

  n. 3329 – Ratifica ed esecuzione della Convenzione tra il Governo della Repubblica italiana e la Santa Sede in materia fiscale, fatta a Roma il 1o aprile 2015;

  n. 3330 – Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo del Principato di Monaco sullo scambio di informazioni in materia fiscale, con Protocollo, fatto a Monaco il 2 marzo 2015.

  Discussione sulle linee generali del disegno di legge n. 2039 e abbinate – Contenimento del consumo del suolo e riuso del suolo edificato.

  Martedì 22, mercoledì 23 e giovedì 24 marzo (antimeridiana e pomeridiana, con eventuale prosecuzione notturna) (con votazioni)

  Seguito dell'esame della proposta di proroga della durata dell'attività della Commissione di inchiesta sul sistema di accoglienza dei migranti (ove presentata e conclusa dalla Commissione).

  Seguito dell'esame degli argomenti previsti nella settimana precedente e non conclusi.

  Seguito dell'esame della proposta di legge n. 1454 e abbinate – Disposizioni per l'introduzione di un sistema di tracciabilità dei prodotti finalizzato alla tutela del consumatore.

  Seguito dell'esame della Relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea riferita all'anno 2016, sul Programma di lavoro della Commissione europea per il 2016 e sul Programma di diciotto mesi del Consiglio dell'Unione europea (Doc. LXXXVII-bis).

  Seguito dell'esame dei disegni di legge di ratifica:

  n. 3302 – Accordo fra la Repubblica italiana e la Repubblica orientale dell'Uruguay riguardante lo svolgimento di attività Pag. 114lavorativa da parte dei familiari conviventi del personale diplomatico, consolare e tecnico-amministrativo, fatto a Roma il 26 agosto 2014 (Approvato dal Senato);

  n. 3329 – Ratifica ed esecuzione della Convenzione tra il Governo della Repubblica italiana e la Santa Sede in materia fiscale, fatta a Roma il 1o aprile 2015;

  n. 3330 – Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo del Principato di Monaco sullo scambio di informazioni in materia fiscale, con Protocollo, fatto a Monaco il 2 marzo 2015.

  Seguito dell'esame del disegno di legge n. 2039 e abbinate – Contenimento del consumo del suolo e riuso del suolo edificato.

  Martedì 29 marzo (pomeridiana, con eventuale prosecuzione notturna)

  Discussione sulle linee generali dei disegni di legge di ratifica:

  n. 3332 – Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo del Principato del Liechtenstein sullo scambio di informazioni in materia fiscale, con Protocollo e Protocollo Aggiuntivo, fatto a Roma il 26 febbraio 2015;

  n. 3460 – Accordo quadro globale di partenariato e cooperazione tra l'Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la Repubblica socialista del Vietnam, dall'altra, fatto a Bruxelles il 27 giugno 2012 (Approvato dal Senato).

  Discussione sulle linee generali della Relazione della Commissione parlamentare di inchiesta sui fenomeni della contraffazione, della pirateria in campo commerciale e del commercio abusivo sulla contraffazione nel settore dell'olio di oliva (Doc. XXII-bis, n. 4).

  Discussione sulle linee generali delle proposte di legge:

  n. 2212 – Princìpi per la tutela, il governo e la gestione pubblica delle acque e disposizioni per la ripubblicizzazione del servizio idrico, nonché delega al Governo per l'adozione di tributi destinati al suo finanziamento;

  n. 3147 – Modifiche al decreto-legge 28 dicembre 2013, n. 149, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 febbraio 2014, n. 13, e al testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 30 marzo 1957, n. 361, per l'attuazione dell'articolo 49 della Costituzione in materia di democrazia interna dei partiti. Delega al Governo per l'adozione di un testo unico delle norme riguardanti la disciplina dei partiti (ove concluso dalla Commissione);

  n. 1994 – Disposizioni in materia di criteri di priorità per l'esecuzione di procedure di demolizione di manufatti abusivi (Approvata dal Senato – ove concluso dalla Commissione).

  Mercoledì 30 e giovedì 31 marzo (antimeridiana e pomeridiana, con eventuale prosecuzione notturna e nella giornata di venerdì 1o aprile) (con votazioni)

  Seguito dell'esame degli argomenti previsti nella settimana precedente e non conclusi.

  Seguito dell'esame dei disegni di legge di ratifica:

  n. 3332 – Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo del Principato del Liechtenstein sullo scambio di informazioni in materia fiscale, con Protocollo e Protocollo Aggiuntivo, fatto a Roma il 26 febbraio 2015;

  n. 3460 – Accordo quadro globale di partenariato e cooperazione tra l'Unione europea e i suoi Stati membri, da una Pag. 115parte, e la Repubblica socialista del Vietnam, dall'altra, fatto a Bruxelles il 27 giugno 2012 (Approvato dal Senato).

  Seguito dell'esame della Relazione della Commissione parlamentare di inchiesta sui fenomeni della contraffazione, della pirateria in campo commerciale e del commercio abusivo sulla contraffazione nel settore dell'olio di oliva (Doc. XXII-bis, n. 4).

  Seguito dell'esame delle proposte di legge:

  n. 2212 – Princìpi per la tutela, il governo e la gestione pubblica delle acque e disposizioni per la ripubblicizzazione del servizio idrico, nonché delega al Governo per l'adozione di tributi destinati al suo finanziamento;

  n. 1253-A/R e abbinate – Disposizioni in materia di pensioni superiori a dieci volte l'integrazione al trattamento minimo INPS.

  n. 3147 – Modifiche al decreto-legge 28 dicembre 2013, n. 149, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 febbraio 2014, n. 13, e al testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 30 marzo 1957, n. 361, per l'attuazione dell'articolo 49 della Costituzione in materia di democrazia interna dei partiti. Delega al Governo per l'adozione di un testo unico delle norme riguardanti la disciplina dei partiti (ove concluso dalla Commissione);

  n. 1994 – Disposizioni in materia di criteri di priorità per l'esecuzione di procedure di demolizione di manufatti abusivi (Approvata dal Senato – ove concluso dalla Commissione).

  Lo svolgimento di interrogazioni a risposta immediata (question time) avrà luogo il mercoledì (dalle ore 15).
  Lo svolgimento di interpellanze urgenti avrà luogo, di norma, il venerdì (dalle ore 9,30).
  Il martedì, di norma, tra le ore 9 e le ore 11, avrà luogo lo svolgimento di interpellanze e di interrogazioni.
  Il Presidente si riserva di inserire nel calendario l'esame di ulteriori progetti di legge di ratifica licenziati dalle Commissioni e di documenti licenziati dalla Giunta per le autorizzazioni.
  L'organizzazione dei tempi per la discussione degli argomenti iscritti nel calendario sarà pubblicata in calce al resoconto stenografico della seduta odierna.
  Per quanto riguarda i progetti di legge n. 241, 75 e abb, n. 2953 e abb., n. 2892, n. 3220, n. 3057, 3191 e abb., n. 2039 e abb., n. 2212, n. 1253-A/R e abb, n. 3147 e abb. e n. 1994, nonché il Doc. LXXXVII-bis l'eventuale organizzazione dei tempi sarà valutata sulla base del testo che verrà licenziato dalle Commissioni di merito.
  L'organizzazione dei tempi per la mozione Zampa ed altri concernente il settantesimo anniversario del voto alle donne nonché per la proposta di proroga della durata dell'attività della Commissione di inchiesta sul sistema di accoglienza dei migranti sarà definita dopo la loro presentazione.
  L'organizzazione dei tempi per le comunicazioni del Governo in vista del Consiglio europeo sarà pubblicata una volta definita compiutamente la collocazione nel calendario.
  Il programma s'intende conseguentemente aggiornato.

  PRESIDENTE. La ringrazio di cuore, onorevole Mannino. Sia chiaro per tutti, non lo ripetiamo.

Sull'ordine dei lavori (ore 18,55).

  PRESIDENTE. A questo punto, ci sono alcuni valorosi colleghi che hanno deciso di rimanere per degli interventi di fine seduta, tra cui l'onorevole Fiano, che è il primo di questi iscritti. Prego.

  EMANUELE FIANO. Brevemente, Presidente, voglio da qui, a nome mio personale, ma certamente di tutto il Partito Pag. 116Democratico, dare la nostra solidarietà al professor Angelo Panebianco, editorialista del Corriere della Sera, nonché docente, oggetto nei giorni scorsi di intimidazioni e aggressioni violente miranti a impedirgli lo svolgimento delle sue lezioni universitarie a Bologna. Penso che, quando qualcuno, in questo caso un collettivo studentesco di quella università, vuole con la violenza impedire che qualcuno parli in un'università, nella sede della libera trasmissione della cultura, commetta un crimine molto grave contro l'idea di libertà e di democrazia, e, purtroppo, la nostra storia è piena di questi episodi, anche nel passato.
  Qualcosa la storia ci ha insegnato: bisogna insorgere contro quest'idea della violenza che voglia chiudere la bocca a chi esprime idee diverse dalla propria, quando queste sono comunque idee nel seno della democrazia e della libertà. E, per questo, al professor Panebianco la nostra solidarietà e la richiesta di un'attenzione particolare a ciò che questi episodi non abbiano più ad avvenire (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico).

  GIUSEPPE BRESCIA. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  GIUSEPPE BRESCIA. Grazie, Presidente. Apprendiamo da fonti di stampa che il Viminale starebbe lavorando al Piano nazionale per l'accoglienza in Italia; apprendiamo questa notizia un po’ con sconcerto e delusione, perché io faccio parte di una Commissione, che è stata istituita presso questa Camera, che si occupa, appunto, del sistema di accoglienza, che starebbe volgendo al termine dei suoi lavori – infatti, scade il prossimo marzo – e che, come suo ultimo atto, dovrebbe redigere una relazione finale sul sistema di accoglienza proprio per pensarne uno nuovo.
  E ci chiediamo come stia lavorando il Viminale senza avere questa relazione. Evidentemente lo sta facendo in maniera completamente discostata dal lavoro prezioso che la Commissione di cui faccio parte sta facendo.
   Pertanto, io chiedo che il Ministro dell'interno Alfano venga a riferire all'Aula rispetto a questo lavoro, al fine di un coordinamento che ritengo più che opportuno (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  CRISTINA BARGERO. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  CRISTINA BARGERO. Signor Presidente, vorrei ricordare all'Aula che il 26 febbraio cade il ventiquattresimo anniversario del massacro della città di Khojaly. Khojaly è una piccola cittadina in cui vivevano circa 6.500 azeri, e si trova nella regione del Nagorno Karabakh. Nel 1991, il Nagorno Karabakh e sette distretti adiacenti furono attaccati e invasi dalle Forze militari dell'Armenia. Quello che accadde a Khojaly nella notte tra il 25 e il 26 febbraio di 24 anni fa fu un'aggressione violenta e inumana: ci furono 600 vittime circa e 1.300 persone catturate; di queste, 150 sono sparite senza lasciare traccia, al punto che l'Organizzazione Human Right Watch ha descritto il massacro di Khojaly come il più violento e inumano del conflitto del Nagorno Karabakh. Oggi, il conflitto del Nagorno Karabakh è ancora in corso, tra il silenzio della stampa e della comunità internazionale, nonostante siano numerosi i documenti internazionali che rivendichino la sovranità dell'Azerbaijan sui territori occupati dell'Armenia e chiedano il ritiro delle Forze armene.
   Noi chiediamo che anche il Governo italiano si impegni nel richiedere, insieme alla comunità internazionale, l'applicazione della normativa esistente, tra cui quattro risoluzioni del Consiglio di sicurezza e dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite. Tali documenti prevedono una soluzione pacifica del conflitto e un ritiro delle Forze armate dell'Armenia dai territori dell'Azerbaijan.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Spadoni. Ne ha facoltà.

Pag. 117

  MARIA EDERA SPADONI. Grazie, Presidente. Due anni fa, Chiara Insidioso è stata massacrata di botte dal suo ex e si trova al momento in stato semivegetativo – è stata in coma per 11 mesi ed ora in stato semivegetativo – nella clinica di Santa Lucia. Fra venti giorni, verrà dimessa e non saprà dove andare, forse andrà in una clinica per anziani.
   Io chiedo veramente che il Governo si impegni a provare a risolvere questa situazione, che è una situazione tragica, rispettando anche gli articoli 29 e 30 della Convenzione di Istanbul sulla protezione delle vittime e chiedo che il Governo – e soprattutto Renzi – indichi al più presto un referente per le pari opportunità; ci manca un Ministro ormai da anni e il Parlamento non ha un referente con cui interloquire proprio per riuscire a portare avanti le istanze direttamente al Governo e ne abbiamo veramente bisogno.
   So che alcuni gruppi hanno già depositato degli atti proprio sulla questione di Chiara, chiedo però a tutti i gruppi parlamentari più cooperazione in questo Parlamento che – ricordo – è il Parlamento con la più alta percentuale di donne nella storia della Repubblica. Chiedo di non rimanere indifferenti.

Ordine del giorno della seduta di domani.

  PRESIDENTE. Comunico l'ordine del giorno della seduta di domani.

  Venerdì 26 febbraio 2016, alle 10:

  Svolgimento di interpellanze urgenti.

  La seduta termina alle 19.

Pag. 118

ORGANIZZAZIONE DEI TEMPI DI ESAME DEGLI ARGOMENTI IN CALENDARIO

Doc. XXIII, n. 6 – Relazione sullo stato dell'informazione e sulla condizione dei giornalisti minacciati dalle mafie

Tempo complessivo, comprese le dichiarazioni di voto: 3 ore.

Relatore 15 minuti
Governo 15 minuti
Richiami al Regolamento 10 minuti
Tempi tecnici 5 minuti
Interventi a titolo personale 22 minuti (con il limite massimo di 3 minuti per il complesso degli interventi di ciascun deputato)
Gruppi 1 ora e 53 minuti
 Partito Democratico 33 minuti
 MoVimento 5 Stelle 15 minuti
 Forza Italia – Popolo della Libertà
 – Berlusconi Presidente
10 minuti
 Sinistra Italiana – Sinistra
 Ecologia Libertà
8 minuti
 Area Popolare (NCD - UDC) 8 minuti
 Scelta Civica per l'Italia 7 minuti
 Lega Nord e Autonomie
 – Lega dei Popoli – Noi con Salvini
7 minuti
 Democrazia Solidale – Centro
 Democratico
7 minuti
 Fratelli d'Italia – Alleanza Nazionale 6 minuti
 Misto: 12 minuti
  Conservatori e Riformisti 2 minuti
  Alternativa Libera - Possibile 2 minuti
  Alleanza Liberalpopolare Auto-
  nomie ALA – MAIE - Movimento
  Associativo italiani all'estero
2 minuti
  Minoranze Linguistiche 2 minuti
  Partito Socialista Italiano (PSI)
  – Liberali per l'Italia (PLI)
2 minuti
  Unione Sudamericana Emigrati Italiani 2 minuti
Pag. 119

Doc. XXII-bis, n. 1 – Relazione su possibili proposte normative in materia penale in tema di contraffazione

Tempo complessivo, comprese le dichiarazioni di voto: 3 ore.

Relatore 15 minuti
Governo 15 minuti
Richiami al Regolamento 10 minuti
Tempi tecnici 5 minuti
Interventi a titolo personale 22 minuti (con il limite massimo di 3 minuti per il complesso degli interventi di ciascun deputato)
Gruppi 1 ora e 53 minuti
 Partito Democratico 33 minuti
 MoVimento 5 Stelle 15 minuti
 Forza Italia – Popolo della Libertà
 – Berlusconi Presidente
10 minuti
 Sinistra Italiana – Sinistra Ecologia
 Libertà
8 minuti
 Area Popolare (NCD - UDC) 8 minuti
 Scelta Civica per l'Italia 7 minuti
 Lega Nord e Autonomie – Lega
 dei Popoli – Noi con Salvini
7 minuti
 Democrazia Solidale – Centro
 Democratico
7 minuti
 Fratelli d'Italia – Alleanza Nazionale 6 minuti
 Misto: 12 minuti
  Conservatori e Riformisti 2 minuti
  Alternativa Libera - Possibile 2 minuti
  Alleanza Liberalpopolare Auto-
  nomie ALA – MAIE - Movimento
  Associativo italiani all'estero
2 minuti
  Minoranze Linguistiche 2 minuti
  Partito Socialista Italiano (PSI)
  – Liberali per l'Italia (PLI)
2 minuti
  Unione Sudamericana Emigrati Italiani 2 minuti
Pag. 120

Pdl n. 3317 e abb. – Istituzione del fondo per il pluralismo e l'innovazione dell'informazione e deleghe al Governo per la ridefinizione del sostegno all'editoria

Seguito dell'esame: 11 ore

Relatore per la maggioranza 20 minuti
Relatore di minoranza 10 minuti
Governo 20 minuti
Richiami al Regolamento 20 minuti
Tempi tecnici 1 ora e 15 minuti
Interventi a titolo personale 1 ora e 36 minuti (con il limite massimo di 12 minuti per il complesso degli interventi di ciascun deputato)
Gruppi 6 ore e 59 minuti
 Partito Democratico 2 ore e 2 minuti
 MoVimento 5 Stelle 52 minuti
 Forza Italia – Popolo della Libertà
 – Berlusconi Presidente
40 minuti
 Sinistra Italiana – Sinistra
 Ecologia e Libertà
32 minuti
 Area Popolare (NCD - UDC) 32 minuti
 Scelta Civica per l'Italia 28 minuti
 Lega Nord e Autonomie
 – Lega dei Popoli – Noi con Salvini
27 minuti
 Democrazia Solidale – Centro
 Democratico
26 minuti
 Fratelli d'Italia – Alleanza Nazionale 24 minuti
 Misto: 36 minuti
  Conservatori e Riformisti 8 minuti
  Alternativa Libera 8 minuti
  Alleanza Liberalpopolare Auto-
  nomie ALA – MAIE - Movimento
  Associativo italiani all'estero
7 minuti
  Minoranze Linguistiche 5 minuti
  Partito Socialista Italiano (PSI)
  – Liberali per l'Italia (PLI)
4 minuti
  Unione Sudamericana Emigrati Italiani 4 minuti
Pag. 121

Mozione n. 1-01124 e abb. – Politiche a sostegno della famiglia

Tempo complessivo, comprese le dichiarazioni di voto: 6 ore (*).

Governo 25 minuti
Richiami al Regolamento 10 minuti
Tempi tecnici 5 minuti
Interventi a titolo personale 1 ora (con il limite massimo di 7 minuti per il complesso degli interventi di ciascun deputato)
Gruppi 4 ore e 20 minuti
 Partito Democratico 1 ora e 16 minuti
 MoVimento 5 Stelle 32 minuti
 Forza Italia – Popolo della Libertà
 – Berlusconi Presidente
25 minuti
 Sinistra Italiana – Sinistra
 Ecologia Libertà
20 minuti
 Area Popolare (NCD - UDC) 20 minuti
 Scelta Civica per l'Italia 17 minuti
 Lega Nord e Autonomie
 – Lega dei Popoli – Noi con Salvini
17 minuti
 Democrazia Solidale – Centro
 Democratico
16 minuti
 Fratelli d'Italia – Alleanza Nazionale 15 minuti
 Misto: 22 minuti
  Conservatori e Riformisti 6 minuti
  Alternativa Libera - Possibile 5 minuti
  Alleanza Liberalpopolare Auto-
  nomie ALA – MAIE - Movimento
  Associativo italiani all'estero
4 minuti
  Minoranze Linguistiche 3 minuti
  Partito Socialista Italiano (PSI)
  – Liberali per l'Italia (PLI)
2 minuti
  Unione Sudamericana Emigrati Italiani 2 minuti

(*) I tempi sono stati in parte utilizzati nella seduta del 22 febbraio 2016.

Pag. 122

Doc. XXII-bis, n. 2 – Relazione sulla contraffazione nel settore tessile: il caso del distretto produttivo di Prato

Tempo complessivo, comprese le dichiarazioni di voto: 3 ore.

Relatore 15 minuti
Governo 15 minuti
Richiami al Regolamento 10 minuti
Tempi tecnici 5 minuti
Interventi a titolo personale 22 minuti (con il limite massimo di 3 minuti per il complesso degli interventi di ciascun deputato)
Gruppi 1 ora e 53 minuti
 Partito Democratico 33 minuti
 MoVimento 5 Stelle 15 minuti
 Forza Italia – Popolo della Libertà
 – Berlusconi Presidente
10 minuti
 Sinistra Italiana – Sinistra
 Ecologia Libertà
8 minuti
 Area Popolare (NCD - UDC) 8 minuti
 Scelta Civica per l'Italia 7 minuti
 Lega Nord e Autonomie
 – Lega dei Popoli – Noi con Salvini
7 minuti
 Democrazia Solidale – Centro
 Democratico
7 minuti
 Fratelli d'Italia – Alleanza Nazionale 6 minuti
 Misto: 12 minuti
  Conservatori e Riformisti 2 minuti
  Alternativa Libera - Possibile 2 minuti
  Alleanza Liberalpopolare Auto-
  nomie ALA – MAIE - Movimento
  Associativo italiani all'estero
2 minuti
  Minoranze Linguistiche 2 minuti
  Partito Socialista Italiano (PSI)
  – Liberali per l'Italia (PLI)
2 minuti
  Unione Sudamericana Emigrati Italiani 2 minuti
Pag. 123

Ddl di ratifica nn. 3156, 3241, 3261, 3300, 3302, 3329, 3330, 3332 e 3460

Tempo complessivo: 2 ore per ciascun disegno di legge di ratifica.

Relatore 5 minuti
Governo 5 minuti
Richiami al Regolamento 5 minuti
Tempi tecnici 5 minuti
Interventi a titolo personale 14 minuti (con il limite massimo di 2 minuti per il complesso degli interventi di ciascun deputato)
Gruppi 1 ora e 26 minuti
 Partito Democratico 18 minuti
 MoVimento 5 Stelle 12 minuti
 Forza Italia – Popolo della Libertà
 – Berlusconi Presidente
9 minuti
 Sinistra Italiana – Sinistra
 Ecologia Libertà
7 minuti
 Area Popolare (NCD - UDC) 6 minuti
 Scelta Civica per l'Italia 6 minuti
 Lega Nord e Autonomie
 – Lega dei Popoli – Noi con Salvini
5 minuti
 Democrazia Solidale – Centro
 Democratico
6 minuti
 Fratelli d'Italia – Alleanza Nazionale 5 minuti
 Misto: 12 minuti
  Conservatori e Riformisti 2 minuti
  Alternativa Libera - Possibile 2 minuti
  Alleanza Liberalpopolare Auto-
  nomie ALA – MAIE - Movimento
  Associativo italiani all'estero
2 minuti
  Minoranze Linguistiche 2 minuti
  Partito Socialista Italiano (PSI)
  – Liberali per l'Italia (PLI)
2 minuti
  Unione Sudamericana Emigrati Italiani 2 minuti
Pag. 124

Pdl n. 1454 e abb. – Disposizioni per l'introduzione di un sistema di tracciabilità dei prodotti finalizzato alla tutela del consumatore

Tempo complessivo: 14 ore, di cui:
• discussione generale: 7 ore e 30 minuti;
• seguito dell'esame: 6 ore e 30 minuti.

Discussione generale Seguito dell'esame
Relatore 20 minuti 20 minuti
Governo 20 minuti 20 minuti
Richiami al Regolamento 10 minuti 10 minuti
Tempi tecnici 30 minuti
Interventi a titolo personale 1 ora e 14 minuti (con il limite massimo di 15 minuti per ciascun deputato) 58 minuti (con il limite massimo di 7 minuti per il complesso degli interventi di ciascun deputato)
Gruppi 5 ore e 26 minuti 4 ore e 12 minuti
 Partito Democratico 43 minuti 1 ora e 15 minuti
 MoVimento 5 Stelle 34 minuti 31 minuti
 Forza Italia – Popolo della
 Libertà – Berlusconi Presidente
32 minuti 24 minuti
 Sinistra Italiana – Sinistra
 Ecologia e Libertà
31 minuti 19 minuti
 Area Popolare (NCD - UDC) 31 minuti 19 minuti
 Scelta Civica per l'Italia 31 minuti 17 minuti
 Lega Nord e Autonomie – Lega
 dei Popoli – Noi con Salvini
31 minuti 16 minuti
 Democrazia Solidale – Centro
 Democratico
31 minuti 15 minuti
 Fratelli d'Italia – Alleanza
 Nazionale
30 minuti 15 minuti
 Misto: 32 minuti 21 minuti
  Conservatori e Riformisti 9 minuti 5 minuti
  Alternativa Libera 7 minuti 5 minuti
  Alleanza Liberalpopolare Auto nomie ALA – MAIE - Movimento
  Associativo italiani all'estero
6 minuti 4 minuti
  Minoranze Linguistiche 4 minuti 3 minuti
  Partito Socialista Italiano (PSI)
  – Liberali per l'Italia (PLI)
3 minuti 2 minuti
  Unione Sudamericana Emigrati
  Italiani
3 minuti 2 minuti
Pag. 125

Doc. XXII-bis, n. 4 – Relazione sulla contraffazione nel settore dell'olio di oliva

Tempo complessivo, comprese le dichiarazioni di voto: 3 ore.

Relatore 15 minuti
Governo 15 minuti
Richiami al Regolamento 10 minuti
Tempi tecnici 5 minuti
Interventi a titolo personale 22 minuti (con il limite massimo di 3 minuti per il complesso degli interventi di ciascun deputato)
Gruppi 1 ora e 53 minuti
 Partito Democratico 33 minuti
 MoVimento 5 Stelle 15 minuti
 Forza Italia – Popolo della Libertà – Berlusconi Presidente 10 minuti
 Sinistra Italiana – Sinistra Ecologia Libertà 8 minuti
 Area Popolare (NCD - UDC) 8 minuti
 Scelta Civica per l'Italia 7 minuti
 Lega Nord e Autonomie
 – Lega dei Popoli – Noi con Salvini
7 minuti
 Democrazia Solidale – Centro
 Democratico
7 minuti
 Fratelli d'Italia – Alleanza Nazionale 6 minuti
 Misto: 12 minuti
  Conservatori e Riformisti 2 minuti
  Alternativa Libera - Possibile 2 minuti
  Alleanza Liberalpopolare Auto-
  nomie ALA – MAIE - Movimento
  Associativo italiani all'estero
2 minuti
  Minoranze Linguistiche 2 minuti
  Partito Socialista Italiano (PSI)
  – Liberali per l'Italia (PLI)
2 minuti
  Unione Sudamericana Emigrati Italiani 2 minuti

VOTAZIONI QUALIFICATE EFFETTUATE MEDIANTE PROCEDIMENTO ELETTRONICO

INDICE ELENCO N. 1 DI 11 (VOTAZIONI DAL N. 1 AL N. 13)
Votazione O G G E T T O Risultato Esito
Num Tipo Pres Vot Ast Magg Fav Contr Miss
1 Nom. T.U. pdl 275 e abb.-A/R - em. 6.39 324 322 2 162 3 319 105 Resp.
2 Nom. em. 6.40 326 324 2 163 4 320 105 Resp.
3 Nom. em. 6.19 324 322 2 162 69 253 105 Resp.
4 Nom. em. 6.36, 6.128 333 332 1 167 74 258 105 Resp.
5 Nom. em. 6.400 339 256 83 129 244 12 105 Appr.
6 Nom. articolo 6 348 332 16 167 251 81 105 Appr.
7 Nom. em. 7.17 356 332 24 167 63 269 102 Resp.
8 Nom. em. 7.20 355 353 2 177 94 259 102 Resp.
9 Nom. em. 7.22, 7.102 359 358 1 180 98 260 102 Resp.
10 Nom. em. 7.21 366 364 2 183 96 268 102 Resp.
11 Nom. em. 7.6 367 366 1 184 88 278 101 Resp.
12 Nom. em. 7.33 367 364 3 183 12 352 101 Resp.
13 Nom. em. 7.28 373 372 1 187 7 365 101 Resp.

F = Voto favorevole (in votazione palese). - C = Voto contrario (in votazione palese). - V = Partecipazione al voto (in votazione segreta). - A = Astensione. - M = Deputato in missione. - T = Presidente di turno. - P = Partecipazione a votazione in cui è mancato il numero legale. - X = Non in carica.
Le votazioni annullate sono riportate senza alcun simbolo. Ogni singolo elenco contiene fino a 13 votazioni. Agli elenchi è premesso un indice che riporta il numero, il tipo, l'oggetto, il risultato e l'esito di ogni singola votazione.

INDICE ELENCO N. 2 DI 11 (VOTAZIONI DAL N. 14 AL N. 26)
Votazione O G G E T T O Risultato Esito
Num Tipo Pres Vot Ast Magg Fav Contr Miss
14 Nom. em. 7.46 370 368 2 185 81 287 101 Resp.
15 Nom. em. 7.8, 7.30 369 366 3 184 6 360 101 Resp.
16 Nom. subem. 0.7.400.1 374 372 2 187 5 367 101 Resp.
17 Nom. em. 7.400 377 370 7 186 361 9 101 Appr.
18 Nom. em. 7.34 380 378 2 190 7 371 101 Resp.
19 Nom. em. 7.105 379 371 8 186 355 16 101 Appr.
20 Nom. em. 7.5 392 389 3 195 96 293 99 Resp.
21 Nom. em. 7.18, 7.37 393 390 3 196 92 298 99 Resp.
22 Nom. em. 7.43 398 395 3 198 32 363 99 Resp.
23 Nom. em. 7.44 398 361 37 181 60 301 99 Resp.
24 Nom. em. 7.32 397 393 4 197 29 364 99 Resp.
25 Nom. em. 7.7 395 393 2 197 89 304 99 Resp.
26 Nom. em. 7.110 391 389 2 195 91 298 99 Resp.


INDICE ELENCO N. 3 DI 11 (VOTAZIONI DAL N. 27 AL N. 39)
Votazione O G G E T T O Risultato Esito
Num Tipo Pres Vot Ast Magg Fav Contr Miss
27 Nom. em. 7.23 398 397 1 199 95 302 99 Resp.
28 Nom. em. 7.112 399 398 1 200 121 277 98 Resp.
29 Nom. em. 7.114, 7.115 rif. 404 371 33 186 332 39 98 Appr.
30 Nom. em. 7.45 398 337 61 169 35 302 98 Resp.
31 Nom. articolo 7 403 381 22 191 258 123 98 Appr.
32 Nom. em. 8.7 379 377 2 189 92 285 98 Resp.
33 Nom. em. 8.6 365 363 2 182 88 275 98 Resp.
34 Nom. em. 8.1 403 401 2 201 107 294 98 Resp.
35 Nom. em. 8.14 402 401 1 201 26 375 98 Resp.
36 Nom. em. 8.13 402 401 1 201 30 371 98 Resp.
37 Nom. em. 8.100 rif. 409 321 88 161 273 48 98 Appr.
38 Nom. em. 8.18 407 403 4 202 31 372 98 Resp.
39 Nom. em. 8.17 396 394 2 198 30 364 98 Resp.
INDICE ELENCO N. 4 DI 11 (VOTAZIONI DAL N. 40 AL N. 52)
Votazione O G G E T T O Risultato Esito
Num Tipo Pres Vot Ast Magg Fav Contr Miss
40 Nom. em. 8.11 392 390 2 196 34 356 98 Resp.
41 Nom. articolo 8 405 386 19 194 257 129 98 Appr.
42 Nom. em. 9.115 401 399 2 200 258 141 98 Appr.
43 Nom. em. 9.14 398 397 1 199 24 373 98 Resp.
44 Nom. em. 9.105 397 395 2 198 28 367 98 Resp.
45 Nom. em. 9.103 382 381 1 191 31 350 98 Resp.
46 Nom. em. 9.102 403 400 3 201 29 371 98 Resp.
47 Nom. em. 9.106 409 408 1 205 33 375 98 Resp.
48 Nom. em. 9.400 412 311 101 156 266 45 98 Appr.
49 Nom. em. 9.104 412 349 63 175 49 300 98 Resp.
50 Nom. em. 9.107 408 406 2 204 33 373 98 Resp.
51 Nom. em. 9.2 399 392 7 197 31 361 98 Resp.
52 Nom. em. 9.113 414 407 7 204 309 98 97 Appr.


INDICE ELENCO N. 5 DI 11 (VOTAZIONI DAL N. 53 AL N. 65)
Votazione O G G E T T O Risultato Esito
Num Tipo Pres Vot Ast Magg Fav Contr Miss
53 Nom. em. 9.19, 9.1 411 408 3 205 39 369 97 Resp.
54 Nom. em. 9.117 409 338 71 170 291 47 97 Appr.
55 Nom. em. 9.119 412 347 65 174 303 44 97 Appr.
56 Nom. articolo 9 412 393 19 197 271 122 97 Appr.
57 Nom. articolo 10 405 388 17 195 268 120 97 Appr.
58 Nom. em. 11.100 378 376 2 189 80 296 97 Resp.
59 Nom. em. 11.101, 11.102 383 311 72 156 271 40 97 Appr.
60 Nom. articolo 11 401 358 43 180 271 87 97 Appr.
61 Nom. subem. articolo agg. 11.0400.4 394 376 18 189 89 287 97 Resp.
62 Nom. subem. articolo agg. 11.0400.10 405 375 30 188 79 296 97 Resp.
63 Nom. subem. articolo agg. 11.0400.7 407 331 76 166 34 297 97 Resp.
64 Nom. subem. articolo agg. 11.0400.8 404 329 75 165 33 296 97 Resp.
65 Nom. subem. articolo agg. 11.0400.3 405 403 2 202 96 307 97 Resp.
INDICE ELENCO N. 6 DI 11 (VOTAZIONI DAL N. 66 AL N. 78)
Votazione O G G E T T O Risultato Esito
Num Tipo Pres Vot Ast Magg Fav Contr Miss
66 Nom. subem. articolo agg. 11.0400.11 409 316 93 159 17 299 97 Resp.
67 Nom. subem. articolo agg. 11.0400.5 410 409 1 205 98 311 97 Resp.
68 Nom. subem. articolo agg. 11.0400.9 410 334 76 168 32 302 97 Resp.
69 Nom. subem. articolo agg. 11.0400.6 412 410 2 206 108 302 97 Resp.
70 Nom. subem. articolo agg. 11.0400.1 409 408 1 205 111 297 97 Resp.
71 Nom. articolo agg. 11.0400 411 375 36 188 333 42 97 Appr.
72 Nom. em. 12.23 378 376 2 189 28 348 96 Resp.
73 Nom. em. 12.1 385 380 5 191 99 281 96 Resp.
74 Nom. em. 12.11 386 384 2 193 91 293 95 Resp.
75 Nom. em. 12.10 389 388 1 195 98 290 94 Resp.
76 Nom. em. 12.9 381 380 1 191 87 293 95 Resp.
77 Nom. em. 12.8 384 383 1 192 93 290 94 Resp.
78 Nom. em. 12.101 368 367 1 184 20 347 95 Resp.


INDICE ELENCO N. 7 DI 11 (VOTAZIONI DAL N. 79 AL N. 91)
Votazione O G G E T T O Risultato Esito
Num Tipo Pres Vot Ast Magg Fav Contr Miss
79 Nom. em. 12.109 rif. 375 373 2 187 221 152 95 Appr.
80 Nom. em. 12.102 rif. 378 315 63 158 240 75 95 Appr.
81 Nom. em. 12.104 379 304 75 153 240 64 95 Appr.
82 Nom. em. 12.12 369 367 2 184 92 275 95 Resp.
83 Nom. em. 12.13 366 364 2 183 92 272 95 Resp.
84 Nom. em. 12.14 367 364 3 183 86 278 95 Resp.
85 Nom. em. 12.105 370 368 2 185 239 129 95 Appr.
86 Nom. em. 12.106 366 364 2 183 233 131 95 Appr.
87 Nom. em. 12.19 354 348 6 175 80 268 95 Resp.
88 Nom. em. 12.15 357 351 6 176 83 268 95 Resp.
89 Nom. em. 12.18 356 354 2 178 79 275 95 Resp.
90 Nom. em. 12.16 365 362 3 182 87 275 95 Resp.
91 Nom. em. 12.17 367 364 3 183 88 276 95 Resp.
INDICE ELENCO N. 8 DI 11 (VOTAZIONI DAL N. 92 AL N. 104)
Votazione O G G E T T O Risultato Esito
Num Tipo Pres Vot Ast Magg Fav Contr Miss
92 Nom. em. 12.20 371 364 7 183 85 279 95 Resp.
93 Nom. articolo 12 369 353 16 177 241 112 95 Appr.
94 Nom. em. 13.3 326 326 164 15 311 114 Resp.
95 Nom. em. 13.100 334 333 1 167 16 317 114 Resp.
96 Nom. em. 13.1 333 333 167 82 251 113 Resp.
97 Nom. articolo 13 343 341 2 171 227 114 113 Appr.
98 Nom. em. 14.102 336 265 71 133 12 253 112 Resp.
99 Nom. em. 14.100 338 338 170 84 254 112 Resp.
100 Nom. em. 14.3 341 340 1 171 88 252 111 Resp.
101 Nom. em. 14.103 341 341 171 84 257 109 Resp.
102 Nom. em. 14.20 337 278 59 140 26 252 109 Resp.
103 Nom. em. 14.105 340 339 1 170 82 257 108 Resp.
104 Nom. em. 14.106 335 335 168 81 254 109 Resp.


INDICE ELENCO N. 9 DI 11 (VOTAZIONI DAL N. 105 AL N. 117)
Votazione O G G E T T O Risultato Esito
Num Tipo Pres Vot Ast Magg Fav Contr Miss
105 Nom. em. 14.21 341 327 14 164 68 259 108 Resp.
106 Nom. em. 14.107 338 336 2 169 79 257 107 Resp.
107 Nom. em. 14.22 338 338 170 74 264 107 Resp.
108 Nom. em. 14.23 334 333 1 167 70 263 106 Resp.
109 Nom. em. 14.108 344 343 1 172 259 84 107 Appr.
110 Nom. em. 14.109 342 340 2 171 14 326 106 Resp.
111 Nom. em. 14.24 343 320 23 161 59 261 107 Resp.
112 Nom. em. 14.25 344 267 77 134 9 258 106 Resp.
113 Nom. em. 14.110 347 345 2 173 87 258 106 Resp.
114 Nom. em. 14.26 342 333 9 167 70 263 106 Resp.
115 Nom. em. 14.112 340 339 1 170 15 324 106 Resp.
116 Nom. em. 14.113 331 329 2 165 69 260 107 Resp.
117 Nom. em. 14.114 340 338 2 170 76 262 106 Resp.
INDICE ELENCO N. 10 DI 11 (VOTAZIONI DAL N. 118 AL N. 130)
Votazione O G G E T T O Risultato Esito
Num Tipo Pres Vot Ast Magg Fav Contr Miss
118 Nom. em. 14.400 338 229 109 115 221 8 106 Appr.
119 Nom. articolo 14 335 332 3 167 220 112 106 Appr.
120 Nom. em. 15.100 336 220 116 111 217 3 106 Appr.
121 Nom. Votazione annullata Annu.
122 Nom. em. 16.2 329 327 2 164 83 244 107 Resp.
123 Nom. articolo 16 331 318 13 160 210 108 106 Appr.
124 Nom. odg 9/275 e abb.-A/R/1 300 291 9 146 80 211 106 Resp.
125 Nom. odg 9/275 e abb.-A/R/2 308 247 61 124 27 220 106 Resp.
126 Nom. odg 9/275 e abb.-A/R/5 308 243 65 122 24 219 106 Resp.
127 Nom. odg 9/275 e abb.-A/R/6 320 312 8 157 30 282 106 Resp.
128 Nom. odg 9/275 e abb.-A/R/9 323 303 20 152 77 226 106 Resp.
129 Nom. odg 9/275 e abb.-A/R/10 314 228 86 115 21 207 106 Resp.
130 Nom. odg 9/275 e abb.-A/R/11 319 314 5 158 101 213 107 Resp.


INDICE ELENCO N. 11 DI 11 (VOTAZIONI DAL N. 131 AL N. 133)
Votazione O G G E T T O Risultato Esito
Num Tipo Pres Vot Ast Magg Fav Contr Miss
131 Nom. odg 9/275 e abb.-A/R/12 320 317 3 159 21 296 107 Resp.
132 Nom. odg 9/275 e abb.-A/R/13 319 317 2 159 21 296 107 Resp.
133 Nom. T.U. 275 e abb.-A/R - voto finale 320 312 8 157 218 94 103 Appr.