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Resoconto dell'Assemblea

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XVII LEGISLATURA


Resoconto stenografico dell'Assemblea

Seduta n. 429 di lunedì 18 maggio 2015

Pag. 1

PRESIDENZA DELLA VICEPRESIDENTE MARINA SERENI

  La seduta comincia alle 11.

  RAFFAELLO VIGNALI, Segretario, legge il processo verbale della seduta del 15 maggio 2015.

  PRESIDENTE. Se non vi sono osservazioni, il processo verbale si intende approvato.
  (È approvato).

Missioni.

  PRESIDENTE. Comunico che, ai sensi dell'articolo 46, comma 2, del Regolamento, i deputati Aiello, Angelino Alfano, Gioacchino Alfano, Alfreider, Amici, Artini, Baretta, Bellanova, Bindi, Biondelli, Bobba, Bocci, Boccia, Bonifazi, Michele Bordo, Borletti Dell'Acqua, Boschi, Brambilla, Bratti, Bressa, Brunetta, Businarolo, Caparini, Capezzone, Casero, Castiglione, Cicchitto, Cirielli, Costa, D'Alia, D'Ambrosio, Dambruoso, Damiano, De Menech, De Micheli, Del Basso De Caro, Dellai, Di Gioia, Di Lello, Epifani, Faraone, Fedriga, Ferranti, Fico, Fioroni, Gregorio Fontana, Fontanelli, Formisano, Franceschini, Galati, Gentiloni Silveri, Giachetti, Giacomelli, Giancarlo Giorgetti, Gozi, Lorenzin, Losacco, Lotti, Lupi, Madia, Manciulli, Marcon, Merlo, Meta, Migliore, Orlando, Pes, Pisicchio, Pistelli, Portas, Rampelli, Ravetto, Realacci, Domenico Rossi, Rossomando, Rughetti, Sani, Scalfarotto, Schullian, Scotto, Sisto, Tabacci, Vargiu, Velo, Vito e Zanetti sono in missione a decorrere dalla seduta odierna.
  I deputati in missione sono complessivamente novantaquattro, come risulta dall'elenco depositato presso la Presidenza e che sarà pubblicato nell’allegato A al resoconto della seduta odierna.

  Ulteriori comunicazioni all'Assemblea saranno pubblicate nell’allegato A al resoconto della seduta odierna.

Preavviso di votazioni elettroniche (ore 11,08).

  PRESIDENTE. Poiché nel corso della seduta potranno aver luogo votazioni mediante procedimento elettronico, decorrono da questo momento i termini di preavviso di cinque e venti minuti previsti dall'articolo 49, comma 5, del Regolamento.
  Sospendo, pertanto, la seduta, che riprenderà alle ore 11,30.

  La seduta, sospesa alle 11,10, è ripresa alle 11,30.

Seguito della discussione del disegno di legge: Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti (A.C. 2994-A); e delle abbinate proposte di legge: Caparini ed altri; Antimo Cesaro ed altri; Cimbro ed Pag. 2altri; Vezzali ed altri; Carfagna; Coccia ed altri; Ascani ed altri; Centemero; Paglia ed altri; Iori ed altri; Di Benedetto ed altri; Chimienti ed altri (A.C. 416-1595-1835-2043-2045-2067-2291-2524-2630-2860-2875-2975).

  PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca il seguito della discussione del disegno di legge n. 2994-A: Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti; e delle abbinate proposte di legge: Caparini ed altri; Antimo Cesaro ed altri; Cimbro ed altri; Vezzali ed altri; Carfagna; Coccia ed altri; Ascani ed altri; Centemero; Paglia ed altri; Iori ed altri; Di Benedetto ed altri; Chimienti ed altri nn. 416, 1595, 1835, 2043, 2045, 2067, 2291, 2524, 2630, 2860, 2875 e 2975.
  Avverto che la Commissione Bilancio ha espresso il prescritto parere sugli articoli da 10 a 27, che è in distribuzione (Vedi l'allegato A – A.C. 2994-A).
  Sulla base di tale parere, la Presidenza non ritiene ammissibili, a norma dell'articolo 123-bis del Regolamento, in quanto recano nuovi o maggiori oneri finanziari privi di idonea quantificazione e copertura, le seguenti proposte emendative: Simonetti 10.12, Giancarlo Giordano 10.53, Marzana 10.61, Marzana 10.62, Marzana 10.63, Pannarale 10.294, Giancarlo Giordano 10.361, Pannarale 10.01, Simonetti 10.010, Giancarlo Giordano 12.4, Santerini 15.5, Simonetti 16.1, Gelmini 16.6, Lenzi 17.26, Catalano 17.30, Palmieri 17.37, Beni 17.39, Simonetti 18.6, Rubinato 18.20, Rubinato 18.21, Gigli 19.4, Simonetti 19.16, Adornato 19.17, Alberti 19.19, Rampelli 19.50, Luigi Gallo 19.03, Vacca 21.01.
  Avverto inoltre che la Commissione ha presentato l'emendamento 9.400, che è in distribuzione, con riferimento al quale il termine per la presentazione di subemendamenti è fissato alle ore 12,30 di oggi.
  Ricordo che nella seduta del 15 maggio sono stati accantonati l'emendamento 6.401 della Commissione e i relativi subemendamenti, unitamente alla votazione dell'articolo 6; su tali proposte emendative la V Commissione (Bilancio) non ha ancora espresso il prescritto parere.
  Ricordo, altresì, che è stato da ultimo respinto l'emendamento Centemero 8.16.
  Avverto inoltre che, prima della seduta odierna, l'emendamento Santerini 17.38 è stato ritirato dalla presentatrice.

  MARIA COSCIA, Relatrice per la maggioranza. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà. Mi dicono gli uffici che lei ha chiesto di parlare sull'ordine dei lavori. Prego, relatrice.

  MARIA COSCIA, Relatrice per la maggioranza. Grazie Presidente, le chiederei cortesemente di potere consentire la riunione del Comitato dei nove, sia per vedere i pareri sugli altri articoli, ma anche per verificare i pareri della Commissione bilancio e, eventualmente, correggere i pareri che avevamo già pensato di dare.

  ANTONIO PALMIERI. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà. Onorevole Palmieri, sempre sull'ordine dei lavori ?

  ANTONIO PALMIERI. Grazie Presidente. Se ho capito bene dal suo speech, il mio emendamento 17.37 è stato giudicato inammissibile. È corretto ?

  PRESIDENTE. Sì, a seguito del parere della Commissione bilancio, per copertura inidonea o insufficiente.

  ANTONIO PALMIERI. Scusi, Presidente, siccome non è così, in quanto la copertura ...

  PRESIDENTE. La Presidenza ha dichiarato inammissibili questi emendamenti a seguito del parere della Commissione bilancio, perché siamo in regime di collegati alla manovra di finanza pubblica, come lei sa, e a norma dell'articolo 123-bis del Regolamento tutti questi emendamenti che io ho letto – Pag. 3compreso il suo a cui lei ha fatto riferimento – sono considerati portatori di nuovi o maggiori oneri finanziari privi di idonea quantificazione e copertura. In ogni caso, poiché adesso la relatrice per la maggioranza ci ha chiesto una sospensione, magari, nel frattempo, lei con gli uffici potrà fare una verifica ulteriore.

  DAVIDE CRIPPA. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  DAVIDE CRIPPA. Grazie, Presidente. Vorremmo comprendere...

  PRESIDENTE. Immagino sempre sull'ordine dei lavori.

  DAVIDE CRIPPA. Sicuramente. Vorremmo comprendere un po’ di più rispetto a quello che sta accadendo. Infatti, i pareri della Commissione bilancio sono stati annunciati adesso in Aula, però credo che si poteva immaginare di convocare il Comitato dei nove prima per poter discutere di alcune questioni. Adesso, appena riprendono i lavori dell'Aula, sospendiamo nuovamente la seduta. Ci sono dei tempi che – come lei, Presidente, ben sa – sono stati molto dibattuti all'interno della Conferenza dei presidenti di gruppo. Credo che un minimo di senso di responsabilità debba anche essere quello per cui non si può sempre dire di «no» a quanto chiede l'opposizione e, invece, quando la maggioranza ritiene di dover sospendere i lavori, allora dobbiamo sempre sospenderli. Vorrei capire le motivazioni che ci spingono a sospendere i lavori adesso, perché, di fatto, non le conosciamo.

  IVAN CATALANO. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  IVAN CATALANO. Grazie, Presidente. Anch'io, come l'onorevole Palmieri, ho dei dubbi sull'inammissibilità del mio emendamento 17.30, perché l'emendamento non è scritto in modo tale che comporti degli oneri. Quindi, volevo un riesame sull'inammissibilità.

  MARIA COSCIA, Relatrice per la maggioranza. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  MARIA COSCIA, Relatrice per la maggioranza. Anche per rassicurare l'onorevole Crippa – ne abbiamo parlato anche con i colleghi del MoVimento 5 Stelle –, noi eravamo riuniti come Comitato dei nove per esprimere i pareri, ma senza avere il pronunciamento della Commissione bilancio. È del tutto evidente che occorre riunire di nuovo il Comitato dei nove per vedere e per valutare i pareri che sono stati dati anche alla luce del pronunciamento della Commissione bilancio.

  DAVIDE CRIPPA. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  DAVIDE CRIPPA. Visto che la Commissione bilancio si era già riunita ed era programmato per questa mattina, non riesco a capire che tipo di programmazione si è data la Presidenza.

  PRESIDENTE. Onorevole Crippa, ho capito. Però, la relatrice...

  DAVIDE CRIPPA. Noi non vorremmo che, visto che l'Aula è un po’ deserta, questo sia un modo per spostare i tempi della votazione.

  PRESIDENTE. Onorevole Crippa, abbiamo due possibilità. Se c’è un'intesa, che a me sembrerebbe ragionevole, a fronte di una richiesta ragionevole della relatrice, che mi risulta essere anche condivisa con gli altri componenti del Comitato dei nove, io sospendo la seduta, per quanto, onorevole Coscia ?

  MARIA COSCIA, Relatrice per la maggioranza. Almeno venti minuti.

Pag. 4

  PRESIDENTE. Va bene, facciamo mezz'ora, così poi quando rientriamo non mi chiedete di sospendere per altri dieci minuti.
  Quindi, sospendo la seduta per 30 minuti. La seduta riprenderà alle ore 12,10.

  La seduta, sospesa alle 11,40, è ripresa alle 12,25.

PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE LAURA BOLDRINI

  PRESIDENTE. Riprendiamo il seguito della discussione del disegno di legge n. 2994-A. Avverto che la Commissione ha ritirato il suo l'emendamento 9.400.

(Ripresa esame dell'articolo 8 – A.C. 2994-A)

  PRESIDENTE. Riprendiamo l'esame dell'articolo 8 e delle proposte emendative presentate (Vedi l'allegato A – A.C. 2994-A).
  Invito la relatrice per la maggioranza, deputata Coscia, ad illustrare all'Assemblea l'esito della riunione del Comitato dei nove. Prego, relatrice.

  MARIA COSCIA, Relatrice per la maggioranza. Grazie Presidente, noi avevamo concluso la seduta venerdì fermandoci all'emendamento dell'onorevole Centemero 8.17, per il quale la Commissione modifica il parere da contrario a favorevole, subordinatamente alla seguente riformulazione: sostituire le parole: «comunque non superiore alla provincia», con le seguenti: «inferiore alla provincia o alla città metropolitana». La Commissione modifica anche il parere sull'emendamento Centemero 8.27 in favorevole, subordinatamente alla seguente riformulazione: sostituire le parole da: «l'adeguamento dell'organico» fino a: «potenziamento» con le seguenti: «l'adeguamento della dotazione organica alla situazione di fatto di cui al decreto del Presidente della Repubblica n. 81 del 2009 e di posti per il potenziamento, l'organizzazione, la progettazione ed il coordinamento».

  PRESIDENTE. Quindi, il parere, da invito al ritiro, altrimenti contrario, diventa favorevole con riformulazione ?

  MARIA COSCIA, Relatrice per la maggioranza. Esatto. Invece avevo già preannunciato, per l'emendamento Centemero 8.30, che la Commissione esprime parere favorevole con una riformulazione che adesso leggo. Il parere, quindi, è favorevole, subordinatamente alla soppressione delle parole da: «e di tutela» fino alla fine dell'emendamento. Poi, ovviamente, avevo già dato il parere favorevole della Commissione sui restanti tre emendamenti della Commissione bilancio.

  PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento Centemero 8.17. Deputata Centemero, accetta la riformulazione ?

  ELENA CENTEMERO. Grazie Presidente, accetto la riformulazione.

  PRESIDENTE. Prendo atto che il rappresentante del Governo esprime parere conforme a quello espresso dalla relatrice per la maggioranza. Prendo atto, inoltre, che i relatori di minoranza confermano il parere precedentemente. Quindi, parere favorevole della relatrice di minoranza di Sinistra Ecologia Libertà, parere contrario del relatore di minoranza della Lega Nord e Autonomie, mentre la relatrice di minoranza del MoVimento 5 Stelle si è rimessa all'Assemblea.
  Passiamo ai voti.
  Avverto che è stata chiesta la votazione nominale mediante procedimento elettronico.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Centemero 8.17, nel testo riformulato, con il parere favorevole della Commissione, del Governo e della relatrice di minoranza di Sinistra Ecologia Libertà e con il parere contrario del relatore di Pag. 5minoranza della Lega Nord e Autonomie, mentre la relatrice di minoranza del MoVimento 5 Stelle si è rimette all'Assemblea.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Causi, Gregori...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  365   
   Votanti  315   
   Astenuti   50   
   Maggioranza  158   
    Hanno votato  307    
    Hanno votato no  8.

  La Camera approva (Vedi votazioni).

  Passiamo alla votazione dell'emendamento Luigi Gallo 8.19.
  Prendo atto che i presentatori non accedono all'invito al ritiro formulato dalla relatrice per la maggioranza. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Luigi Gallo 8.19, con il parere contrario della Commissione, il parere favorevole della relatrice di minoranza di SEL, il parere contrario del relatore di minoranza della Lega Nord ed il parere favorevole della relatrice di minoranza del MoVimento 5 Stelle.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Bossa, Giuditta Pini, Venittelli, Locatelli.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  374   
   Votanti  373   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  187   
    Hanno votato   75    
    Hanno votato no  298.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 8.501, da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis, del Regolamento, con il parere favorevole della Commissione e del Governo e il parere contrario dei tre relatori di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Tidei, Garavini, Colaninno.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  376   
   Votanti  375   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  188   
    Hanno votato  289    
    Hanno votato no   86.

  La Camera approva (Vedi votazioni).

  (Il deputato Piepoli ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto favorevole).

  Passiamo alla votazione dell'emendamento Centemero 8.21.
  Chiedo ai presentatori se accedano all'invito al ritiro dell'emendamento Centemero 8.21 formulato dalla relatrice per la maggioranza.

  ELENA CENTEMERO. Presidente, inviterei la relatrice ed il Governo a considerare ancora lo stesso problema che c'era sul mio emendamento 8.17. Stiamo parlando di estensione provinciale e sappiamo benissimo che esistono le città, le province e le città metropolitane, per cui, forse anche su questo emendamento, sarebbe opportuna la specificazione.

  PRESIDENTE. Non so se questa sollecitazione viene recepita. Relatrice onorevole Coscia ?

  MARIA COSCIA, Relatrice per la maggioranza. Presidente, non ho difficoltà ad accettare questo emendamento, tuttavia Pag. 6potrebbe anche essere risolto nell'ambito di un coordinamento formale questo tema, specificando che ogni volta ci si riferisce all'ambito delle province ovviamente è anche compreso l'ambito di area vasta. Mi sembrerebbe un problema più tecnico, comunque, Presidente, per me non c’è problema.

  PRESIDENTE. D'Accordo.

  ELENA CENTEMERO. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  ELENA CENTEMERO. Presidente, va bene un coordinamento formale, purché il testo rimanga chiaro, ossia che quando si intende «provincia» sia «provincia e città metropolitana», altrimenti creiamo problemi a chi va poi a leggere il testo e ad interpretarlo. Quindi assolutamente sì al coordinamento formale.

  DAVIDE CRIPPA. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  DAVIDE CRIPPA. Grazie, non mi sembra che questo possa essere considerato un coordinamento formale, lo dico anche come precedente per il futuro, perché noi stiamo di fatto ampliando la platea dei soggetti aventi diritto. Quindi così come è stato proposto non credo possa essere considerato come un coordinamento formale. Se la relatrice pertanto desidera dare parere favorevole lo dia, ma non inventiamoci cose complicate da gestire.

  PRESIDENTE. Relatrice a questo punto mi dia il suo parere.

  MARIA COSCIA, Relatrice per la maggioranza. Parere contrario.

  ROCCO PALESE. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  ROCCO PALESE. Grazie, signora Presidente. Semplicemente per evidenziare che se il Parlamento boccia l'emendamento non riesco a capire come si possa fare il coordinamento formale una volta formalizzata la bocciatura, perché il Parlamento si pronuncia sull'emendamento bocciandolo con il parere contrario. Signora Presidente, penso che tutto ciò sia da valutare.

  PRESIDENTE. Sì, ma se il parere è contrario è contrario e non può essere oggetto di una mia valutazione. La mia domanda è: se la deputata Centemero accetta la riformulazione o meno. Altrimenti lo votiamo con il parere contrario.

  ROCCO PALESE. Chiedo sommessamente scusa signora Presidente, non vorrei che una volta che l'Assemblea si pronuncia venga preclusa la possibilità di fare il coordinamento formale, altrimenti lo ritiriamo.

  PRESIDENTE. Prego relatrice, conferma il parere contrario ?

  MARIA COSCIA, Relatrice per la maggioranza. Presidente, per chiarire ai colleghi, noi parliamo di ambiti territoriali che hanno estensione provinciale, quindi parliamo degli ambiti territoriali e non degli enti provincia, che in parte non ci sono più. Si intende quindi l'ambito territoriale che coincideva con l'istituzione provincia, pertanto a mio avviso è pleonastico, insisto perciò con il parere contrario sull'emendamento.

  ELENA CENTEMERO. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  ELENA CENTEMERO. Presidente, a normativa vigente non esiste più la provincia di Milano ma la città metropolitana di Milano, quindi mi si deve spiegare che cosa sarà l'ambito territoriale della città di Milano, non mi pare una cosa indifferente.

Pag. 7

  DAVIDE CRIPPA. Chiedo di parlare per un richiamo al Regolamento.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  DAVIDE CRIPPA. Presidente, vorrei farle presente che la collega Centemero ha parlato due volte nello stesso contesto, senza che sia intervenuto il Governo. Pertanto se questo è un precedente lo consideriamo utile per il proseguo dei lavori, altrimenti credo che andrebbe quantomeno evidenziata questa incongruenza rispetto al Regolamento.

  PRESIDENTE. Onorevole Crippa ha ragione, era solamente per avere chiarezza su questo punto.
  Passiamo ai voti.
   Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Centemero 8.21, con parere contrario di Commissione e Governo, parere favorevole del relatore per la Lega Nord, mentre si rimettono all'Assemblea le relatrici del gruppo del Movimento 5 Stelle e del gruppo di Sinistra Ecologia Libertà.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  377   
   Votanti  353   
   Astenuti   24   
   Maggioranza  177   
    Hanno votato   91    
    Hanno votato no  262.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  (Il deputato Cassano ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto contrario).

  Prendo atto che i presentatori dell'emendamento Simonetti 8.23 non accedono all'invito al ritiro formulato dal Governo ed insistono per la votazione.
  Passiamo, dunque, ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Simonetti 8.23, con il parere contrario della Commissione, del Governo e della relatrice di minoranza del gruppo Sinistra Ecologia Libertà, con il parere favorevole del relatore di minoranza del gruppo Lega Nord e Autonomie e con il parere favorevole del relatore di minoranza del gruppo MoVimento 5 Stelle.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Colonnese. Allora, hanno votato tutti ?
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti e votanti  381   
   Maggioranza  191   
    Hanno votato   44    
    Hanno votato no  337.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Prendo atto, altresì, che i presentatori dell'emendamento Squeri 8.25 non accedono all'invito al ritiro formulato dal Governo ed insistono per la votazione.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Squeri 8.25, con il parere contrario della Commissione e del Governo, con il parere favorevole della relatrice di minoranza del gruppo Sinistra Ecologia Libertà e del relatore di minoranza del gruppo Lega Nord e Autonomie, mentre il relatore di minoranza del gruppo MoVimento 5 Stelle si rimette all'Aula.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Villecco Calipari. Chi altro ? Ci siamo ?
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  380   
   Votanti  325   
   Astenuti   55   
   Maggioranza  163   
    Hanno votato   59    
    Hanno votato no  266.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  (Il deputato Zolezzi ha segnalato che non è riuscito a votare).

Pag. 8

  Colleghi, voglio salutare gli studenti dell'Istituto comprensivo «Giulio Tifoni» di Pontremoli, in provincia di Massa-Carrara, che stanno assistendo ai nostri lavori dalle tribune. Ben arrivati (Applausi).
  Passiamo alla votazione dell'emendamento Centemero 8.27, con il parere favorevole della Commissione e del Governo, purché sia riformulato.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto la deputata Centemero. Ne ha facoltà.

  ELENA CENTEMERO. Presidente, accetto la riformulazione. Questo emendamento permetterà per il prossimo anno scolastico, 2015/2016, di coprire con l'organico dell'autonomia anche i vicari.
  Quindi, è un emendamento molto importante per il buon funzionamento delle istituzioni scolastiche.

  PRESIDENTE. Chiedo ai relatori di minoranza se confermano il parere sul testo riformulato dell'emendamento Centemero 8.27. Quindi, confermate il parere già espresso anche nel testo riformulato ? D'accordo ? Non mi danno cenni, ma immagino di sì.
  Passiamo, dunque, ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Centemero 8.27, nel testo riformulato, con il relatore di minoranza del gruppo Sinistra Ecologia Libertà che si rimette all'Aula, con il relatore di minoranza del gruppo Lega Nord e Autonomie che esprime parere contrario e con la relatrice del gruppo di minoranza MoVimento 5 Stelle che si rimette all'Aula.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Costantino, ha votato. Ci siamo...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  382   
   Votanti  307   
   Astenuti   75   
   Maggioranza  154   
    Hanno votato  305    
    Hanno votato no    2.

  La Camera approva (Vedi votazioni).

  Voglio salutare anche gli studenti dell'Istituto comprensivo statale «Sant'Agostino» di Civitanova Marche, che stanno assistendo ai nostri lavori dalle tribune. Ben arrivati, ragazzi. (Applausi).
  Voglio anche salutare gli studenti della Direzione didattica statale, II circolo, di Pomigliano d'Arco, in provincia di Napoli. Ben venuti anche a voi e grazie di essere qui oggi (Applausi).
  Passiamo alla votazione dell'emendamento Luigi Gallo 8.28, sul quale c’è un invito al ritiro altrimenti il parere è contrario.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Crippa. Ne ha facoltà.

  DAVIDE CRIPPA. Presidente, annuncio il voto favorevole del MoVimento 5 Stelle.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato Luigi Gallo. Ne ha facoltà.

  LUIGI GALLO. Grazie, Presidente. In questo articolo 8, con la trasformazione che vi è stata in Commissione, in sostanza è introdotto un taglio mascherato, che prevede la costituzione di reti di scuole e la creazione di una segreteria, di un maxi comprensorio, per tagliare personale ATA, che, in sostanza, è il personale amministrativo e tecnico della scuola.
  Qui vi sono i tagli mascherati del Governo, che, in pratica, copriranno le risorse che il Governo sta mettendo nella «buona scuola». È stato già fatto nella legge di stabilità, il miliardo inserito sulla «buona scuola» è stato inserito perché vi è stato un miliardo e 400 milioni di tagli, e ora accadrà nella legge di stabilità 2015 con queste ed altre misure. Quindi, invito a votare favorevolmente.

  PRESIDENTE. Se non vi sono altri interventi, comunico che i pareri dei tre relatori di minoranza sono favorevoli.Pag. 9
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, la deputata Marzana. Ne ha facoltà.

  MARIA MARZANA. Grazie, Presidente. Mi riallaccio all'intervento del mio collega per ricordare che già nella legge di stabilità sono state tagliate le supplenze brevi del personale ATA e anche dei docenti, visto che d'ora in poi saranno sostituiti dopo il primo giorno di assenza. Avevo presentato emendamenti per andare a ripristinare questi tagli, perché si renderà impossibile l'attuazione dell'apertura pomeridiana, così come si creeranno enormi disagi al regolare funzionamento delle scuole. Quindi, ancora una volta, l'autonomia rimarrà solo sulla carta e viene istituita solo l'autonomia del dirigente.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Luigi Gallo 8.28.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Carra, Giuliani...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti e votanti  377   
   Maggioranza  189   
    Hanno votato   87    
    Hanno votato no  290.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 8.502, da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis, del Regolamento, con il parere favorevole della Commissione e del Governo e con il parere contrario dei tre relatori di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Fratoianni, Locatelli, Tidei, Donati, Berlinghieri...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti e votanti  379   
   Maggioranza  190   
    Hanno votato  299    
    Hanno votato no   80.

  La Camera approva (Vedi votazioni).

  Passiamo all'emendamento Centemero 8.29, sul quale vi è un invito al ritiro, altrimenti parere contrario. Chiedo ai presentatori se accedano all'invito al ritiro.

  ELENA CENTEMERO. Presidente, ritiro questo emendamento, perché, all'interno dell'articolo 8, proprio al comma 9 e in quelli precedenti, viene inserito un tema che a noi è molto caro e che era previsto anche dall'emendamento 8.29, che è quello proprio delle reti. Noi riteniamo, infatti, che, a partire dall'esperienza che si è verificata in alcune regioni, il sistema delle reti e dell'offerta formativa in rete sia estremamente importante.
  Sarebbe opportuno portare a compimento quello spiraglio che si vede all'interno, nel testo emendato in Commissione, che assegna alle reti, quindi ad un ambito più ristretto rispetto a quello provinciale di città metropolitana, la gestione del personale. Per cui lo ritiro, perché lo considero già inserito nella sua sostanza all'interno del testo.

  PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento Centemero 8.30, sul quale ricordo il parere favorevole, se riformulato, della Commissione e del Governo.
  Deputata, accetta la riformulazione ?

  ELENA CENTEMERO. Sì, accetto la riformulazione. Vorrei sottolineare l'importanza di questo emendamento, perché più volte nell'Aula abbiamo sentito diversi gruppi politici intervenire dicendo che laddove si parla della gestione e dell'individuazione del personale ad opera del dirigente scolastico, uno dei temi che poteva creare un problema era proprio la tutela della non discriminazione sui posti di Pag. 10lavoro e la tutela delle persone con disabilità. Ecco, questo emendamento va proprio in questa direzione. In questo emendamento, che ringrazio di aver accettato, perché pone il faro su un tema molto fortemente sensibile, si afferma che la gestione del personale all'interno delle reti e quindi all'interno degli ambiti territoriali, dovrà rispettare le disposizioni le disposizioni legislative vigenti in materia di non discriminazione sul luogo di lavoro, di assistenza e di integrazione delle persone con disabilità. È un passo in avanti notevole di questo testo e quindi accettiamo la riformulazione.

  PRESIDENTE. Quindi, accetta la riformulazione. Ricordo i pareri favorevoli dei relatori di SEL, Lega Nord e MoVimento 5 Stelle.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Centemero 8.30, nel testo riformulato, con il parere favorevole della Commissione e del Governo e dei relatori di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Nicola Fratoianni.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti e votanti  379   
   Maggioranza  190   
    Hanno votato  376    
    Hanno votato no    3.

  La Camera approva (Vedi votazioni).

  (La deputata Argentin ha segnalato che non è riuscita a votare).

  Passiamo alla votazione dell'emendamento Chimienti 8.31. C’è un invito al ritiro altrimenti il parere contrario della Commissione e del Governo è contrario.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Crippa. Ne ha facoltà.

  DAVIDE CRIPPA. Annuncio il voto favorevole del MoVimento 5 Stelle.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, la deputata Chimienti. Ne ha facoltà.

  SILVIA CHIMIENTI. Come già accennato dal mio collega prima, in questo comma troviamo dei tagli mascherati del personale ATA. Con questo emendamento vorremmo semplicemente sopprimere questo comma e impedire un ulteriore accorpamento delle segreterie delle scuole, questa volta proposto dal Governo «affiliandosi» al concetto di «rete di scuole».
  Vorrei ricordare che ci sono già stati molti dimensionamenti negli anni scorsi a seguito dell'accorpamento degli edifici in istituti onnicomprensivi, dimensionamenti che hanno gettato nel caos le segreterie e che hanno costretto i lavoratori agli straordinari. Quindi, semplicemente con il comma 10 non si fa altro che causare nuovi dimensionamenti e significativi aggravi di compiti sulle spalle dei lavoratori. Per questo motivo noi chiediamo la soppressione del comma 10 e vorremmo che si votasse a favore dell'emendamento.

  PRESIDENTE. Ricordo il parere contrario della Commissione e del Governo, e il parere favorevole dei relatori di SEL e MoVimento 5 Stelle, contrario di Lega Nord.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Chimienti 8.31.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Gregori, Sgambato.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti e votanti  377   
   Maggioranza  189   
    Hanno votato  115    
    Hanno votato no  .262    

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  (I deputati Argentin e Capodicasa hanno segnalato che non sono riusciti a votare. Il Pag. 11deputato Pastorelli ha segnalato di non essere riuscito a esprimere voto favorevole).

  Passiamo alla votazione dell'emendamento Baldassarre 8.33, su cui c’è un invito al ritiro, altrimenti il parere è contrario.
  Chiedo ai presentatori se accedano all'invito al ritiro. Deputato Iannuzzi, prego.

  CRISTIAN IANNUZZI. Grazie, Presidente. Molto rapidamente, questo emendamento serve a modificare una delle parti più criticate di questo testo di riforma scolastica, che è quello che prevede che i nuovi docenti assunti e immessi in ruolo non entrino in ruolo ma finiscano in questo albo, questo calderone, dove poi vengono pescati dai dirigenti scolastici, creando due aberrazioni: la prima, il fatto che vi sono disparità tra i docenti già in ruolo e quelli che entreranno dopo la riforma, e la seconda è che il dirigente scolastico possa scegliersi chi assumere, chi mettere in ruolo nella propria scuola e poi, eventualmente, dopo tre anni, cambiarlo, quindi si crea questa corte attorno ai dirigenti scolastici. Per cui insistiamo per la votazione da parte dell'Aula.

  PRESIDENTE. Sta bene.
  Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Baldassarre 8.33, sul quale ho già ricordato i pareri espressi.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Spadoni, Saltamartini, Fanucci, Cenni.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  380   
   Votanti  379   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  190   
    Hanno votato   78    
    Hanno votato no  301.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  (La deputata Argentin ha segnalato che non è riuscita a votare).

  Passiamo alla votazione dell'emendamento Centemero 8.34, su cui c’è un invito al ritiro, altrimenti il parere è contrario.
  Prendo atto che la deputata Centemero non accede all'invito al ritiro.
  Passiamo, dunque, ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Centemero 8.34, con il parere contrario della Commissione e del Governo, con il parere favorevole della relatrice di minoranza di SEL, con il parere contrario del relatore di minoranza della Lega Nord e sul quale la relatrice di minoranza del MoVimento 5 Stelle si rimette all'Assemblea.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Fratoianni, Colonnese.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  375   
   Votanti  325   
   Astenuti   50   
   Maggioranza  163   
    Hanno votato   53    
    Hanno votato no  272.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  (Il deputato Fossati ha segnalato che non è riuscito a esprimere voto contrario e la deputata Argentin ha segnalato che non è riuscita a votare).

  Passiamo alla votazione dell'emendamento Centemero 8.35, su cui c’è un invito al ritiro, altrimenti il parere è contrario, da parte della Commissione e del Governo, su cui vi è il parere favorevole della relatrice di minoranza di SEL, il parere contrario del relatore di minoranza della Pag. 12Lega Nord e su cui la relatrice di minoranza del MoVimento 5 Stelle si rimette all'Assemblea.
  Deputata Centemero, accede all'invito al ritiro ?

  ELENA CENTEMERO. Grazie, Presidente. Volevo richiamare l'attenzione del rappresentante del Governo e della relatrice su questo emendamento, che è abbastanza simile a quello precedente. Qui si dice semplicemente che i docenti, che sono in utilizzo e in assegnazione provvisoria durante l'attuale anno scolastico, possano chiedere di rimanere nell'istituzione scolastica presso cui sono in assegnazione provvisoria o in utilizzo questo anno, anche per il successivo anno scolastico. Io credo che sia abbastanza doveroso perché le assegnazioni e gli utilizzi avvengono generalmente per motivi legati alla famiglia o, ad esempio, alla tutela della disabilità. Quindi, mi auguro che il governo faccia una seria riflessione su questa cosa qui, oppure al Senato.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Centemero 8.35.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Gregori, Rampelli, chi altro ? Ci siamo.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  378   
   Votanti  326   
   Astenuti   52   
   Maggioranza  164   
    Hanno votato   54    
    Hanno votato no  272.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Passiamo alla votazione dell'emendamento Chimienti 8.36, sul quale il relatore e il Governo hanno espresso un invito al ritiro altrimenti il parere è contrario, e con il parere favorevole dei tre relatori di minoranza.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Luigi Gallo. Ne ha facoltà.

  LUIGI GALLO. Annuncio voto favorevole.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, la deputata Chimienti. Ne ha facoltà.

  SILVIA CHIMIENTI. Grazie Presidente, l'ultimo periodo del comma 11 nasconde una trappola per tutti i docenti di ruolo. Una trappola che noi vogliamo sventare e, per questo, proponiamo la soppressione del periodo. Infatti, viene previsto che dal 2016-2017 il regime della mobilità territoriale e professionale dei docenti opererà tra gli ambiti territoriali. In pratica, dal 2016 anche i docenti già di ruolo potranno transitare negli ambiti territoriali, finendo in quel tritacarne che, al momento, andrebbe a regime solo per i neoassunti. Dunque, incarichi triennali rinnovabili dal dirigente, possibilità di andare a fare i tappabuchi e tante altre meraviglie. Non possiamo, però, far pagare gli effetti di questa riforma anche a chi insegna già da decenni e, dunque, per questo motivo, chiediamo l'abrogazione di quest'ultimo periodo.

  CRISTIAN IANNUZZI. Vorrei sottoscrivere l'emendamento.

  PRESIDENTE. D'accordo. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Chimienti 8.36, sul quale il relatore e il Governo hanno espresso un invito al ritiro altrimenti il parere è contrario, e con il parere favorevole dei tre relatori di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

Pag. 13

  Ascani, Tancredi, Montoni...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  375   
   Votanti  372   
   Astenuti    3   
   Maggioranza  187   
    Hanno votato   94    
    Hanno votato no   278.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  (La deputata Argentin ha segnalato che non è riuscita a votare).

  Passiamo alla votazione dell'emendamento Vacca 8.37.
  Prendo atto che i presentatori dell'emendamento non accedono all'invito al ritiro.
  Passiamo dunque ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Vacca 8.37, con il parere contrario della Commissione, del Governo e del relatore di minoranza della Lega Nord e Autonomie e con il parere favorevole delle relatrici di minoranza di Sinistra Ecologia Libertà e MoVimento 5 Stelle.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Malisani, Adornato, Gandolfi...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti e votanti  376   
   Maggioranza  189   
    Hanno votato   80    
    Hanno votato no   296.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  (La deputata Argentin ha segnalato che non è riuscita a votare).

  Passiamo alla votazione dell'emendamento Chimienti 8.38.
  Prendo atto che i presentatori dell'emendamento non accedono all'invito al ritiro. Passiamo dunque ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Chimienti 8.38, con il parere contrario della Commissione, del Governo e del relatore di minoranza della Lega Nord e Autonomie e con il parere favorevole delle relatrici di minoranza di Sinistra Ecologia Libertà e MoVimento 5 Stelle.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti e votanti  380   
   Maggioranza  191   
    Hanno votato  109    
    Hanno votato no  271.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  (La deputata Argentin ha segnalato che non è riuscita a votare).

  Passiamo alla votazione dell'emendamento Nicchi 8.39.
  Il gruppo Sinistra Ecologia Libertà ha segnalato per la votazione l'emendamento Nicchi 8.39, originariamente non segnalato, in sostituzione di uno degli emendamenti dichiarati inammissibili a seguito del parere della Commissione bilancio. La Presidenza accede a tale richiesta di cambiamento di segnalazione proprio perché, in effetti, l'inammissibilità è sopravvenuta. Quindi, su questo emendamento Nicchi 8.39 chiederei il parere ai relatori e al Governo.
  Relatrice Coscia ?

  MARIA COSCIA, Relatrice per la maggioranza. Signora Presidente, sull'emendamento Nicchi 8.39 la Commissione formula un invito al ritiro, altrimenti il parere è contrario.

  PRESIDENTE. I relatori di minoranza su questo ? Relatrice di minoranza di Sinistra Ecologia Libertà ?

Pag. 14

  ANNALISA PANNARALE, Relatrice di minoranza. Parere favorevole.

  PRESIDENTE. Relatrice Chimienti ?

  SILVIA CHIMIENTI, Relatrice di minoranza. Parere favorevole.

  PRESIDENTE. Prendo atto che il relatore di minoranza della Lega Nord e Autonomie – Lega dei Popoli – Noi con Salvini non è presente.
  Il Governo ?

  DAVIDE FARAONE, Sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca. Signor Presidente, il parere del Governo è conforme a quello espresso dalla relatrice per la maggioranza.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto la deputata Nicchi. Ne ha facoltà.

  MARISA NICCHI. Grazie, Presidente, l'emendamento tocca un tema molto delicato e chiede che l'organico dei posti di sostegno, degli insegnanti di sostegno, comprenda quelli di diritto, quelli di fatto e quelli che sono stati attivati in deroga nell'ultimo triennio. Chiede, cioè, una stabilizzazione di una funzione educativa importante, che ha bisogno per eccellenza di continuità e di stabilizzazione per poter corrispondere ad un diritto fondamentale: includere ed istruire efficacemente gli alunni e le alunne con disabilità, indipendentemente dalla gravità della loro situazione.
  È un diritto che noi ribadiamo perché tutti gli alunni e le alunne che hanno queste disabilità abbiano, senza alcuna esclusione, pari opportunità di apprendimento insieme ai coetanei in un ambiente favorevole. Aggiungo che è anche un'opportunità per tutti gli altri ragazzi e ragazze della scuola, che si possono confrontare con condizioni di abilità diversa. Credo che sia uno dei valori della scuola pubblica da ribadire pienamente (Applausi dei deputati del gruppo Sinistra Ecologia Libertà).

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Nicchi 8.39.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Fitzgerald Nissoli, Ragosta, Grande.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  380   
   Votanti  378   
   Astenuti    2   
   Maggioranza  190   
    Hanno votato   82    
    Hanno votato no   296.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  (La deputata Argentin ha segnalato che non è riuscita a votare).

  Passiamo all'emendamento Marzana 8.42, a pagina 16 del fascicolo, sul quale vi è un invito al ritiro, altrimenti il parere è contrario, della Commissione e del Governo, il parere favorevole delle relatrici di minoranza di Sinistra Ecologia Libertà e del MoVimento 5 Stelle e il parere contrario del relatore di minoranza della Lega Nord e Autonomie – Lega dei Popoli – Noi con Salvini.
  Prendo atto che i presentatori dell'emendamento Marzana 8.42 non accedono all'invito al ritiro.
  Passiamo, dunque, ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Marzana 8.42.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Marzano.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  377   
   Votanti  375   
   Astenuti    2   
   Maggioranza  188   Pag. 15
    Hanno votato   76    
    Hanno votato no   299.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  (I deputati Gianni Farina e Kronbichler hanno segnalato che non sono riusciti ad esprimere voto contrario e la deputata Argentin ha segnalato che non è riuscita a votare).

  Passiamo all'emendamento Marzana 8.44, sul quale vi è un invito al ritiro, altrimenti il parere della Commissione e del Governo è contrario, con il parere favorevole delle relatrici di minoranza di Sinistra Ecologia Libertà e del MoVimento 5 Stelle, e con il parere contrario del relatore di minoranza della Lega Nord e Autonomie – Lega dei Popoli – Noi con Salvini.
  Prendo atto che i presentatori dell'emendamento Marzana 8.44 non accedono all'invito al ritiro.
  Passiamo, dunque, ai voti.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Colletti.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  377   
   Votanti  376   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  189   
    Hanno votato   75    
    Hanno votato no   301.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  (La deputata Argentin ha segnalato che non è riuscita a votare).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Vacca 8.45, con il parere contrario della Commissione, del Governo e del relatore di minoranza della Lega Nord e Autonomie, con il parere favorevole della relatrice di minoranza di Sinistra Ecologia Libertà e sul quale la relatrice di minoranza del MoVimento 5 Stelle si rimette all'Aula.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Fitzgerald Nissoli, Colletti, Palma, Vazio...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti e votanti 380   
   Maggioranza  191   
    Hanno votato   77    
    Hanno votato no   303.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  (La deputata Argentin ha segnalato che non è riuscita a votare).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Catanoso 8.47, con il parere contrario della Commissione, del Governo, della relatrice di minoranza di Sinistra Ecologia Libertà e del relatore di minoranza della Lega Nord e Autonomie e sul quale la relatrice di minoranza del MoVimento 5 Stelle si rimette all'Aula.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Sgambato...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  375   
   Votanti  306   
   Astenuti   69   
   Maggioranza  154   
    Hanno votato   26    
    Hanno votato no   280.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  (La deputata Argentin ha segnalato che non è riuscita a votare).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Pag. 168.503, da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis, del Regolamento, con il parere favorevole della Commissione e del Governo e con il parere contrario dei relatori di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Bolognesi, Fanucci, Malpezzi, Magorno...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  379   
   Votanti  378   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  190   
    Hanno votato  284    
    Hanno votato no   94.

  La Camera approva (Vedi votazioni).

  (La deputata Argentin ha segnalato che non è riuscita a votare).

  Passiamo alla votazione dell'articolo 8.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto la deputata Carocci. Ne ha facoltà.

  MARA CAROCCI. Grazie, Presidente. In questo articolo si istituisce l'organico dell'autonomia, per realizzare gli obiettivi prioritari tra quelli dell'articolo 2, obiettivi individuati nel piano triennale elaborato dal collegio dei docenti. È in questo articolo che viene istituita quella parte dell'organico, definita per il potenziamento, del tutto nuova. Se questo articolo non venisse approvato sarebbe, fra l'altro, impossibile assumere circa la metà dei docenti che verranno immessi in ruolo a settembre con il piano straordinario di assunzioni. Sono posti nuovi che adesso non esistono. Per questo motivo, stralciare il piano di assunzioni dal disegno di legge avrebbe come conseguenza circa 45 mila docenti in meno, non solo per il prossimo anno, ma anche per il futuro. La ripartizione dell'organico tra le regioni terrà conto non solo del numero delle classi, come avviene adesso, ma anche del numero degli alunni. Si salvaguardano situazioni ed esperienze già in atto. Si considera il fabbisogno delle scuole in particolari condizioni, quelle che si trovano in zone montane, in piccole isole o quelle in cui si riscontra un'alta dispersione scolastica o un forte processo immigratorio, o ancora, le scuole in reggenza. L'organico regionale sarà articolato in ambiti territoriali più piccoli della provincia, quindi, di dimensioni inferiori a quelle attuali. Per costituirli si tiene conto della popolazione scolastica, della vicinanza fra scuole, delle caratteristiche del territorio, della presenza di scuole nelle carceri. Il docente che perde il posto, che diventa soprannumerario, non sarà più trasferito d'ufficio nella provincia, come succede adesso, ma rimarrà in un ambito territoriale più ristretto.
  A ciò si associa la costituzione delle reti di scuole dello stesso ambito, che più facilmente potranno mettere in comune le proprie risorse professionali, gestire attività amministrative, stabilire accordi per individuare le modalità di utilizzo dei docenti della rete. Non ci saranno tagli, ma semplicemente, se le scuole della rete penseranno che sia più opportuno che uno, due o alcuni degli amministrativi si occupino di particolari pratiche per tutte le altre scuole, potranno farlo, con una specializzazione che a volte è richiesta adesso dalle scuole e che le scuole non possono avere.
  Si dirà che tutto questo in fondo è già possibile. Reti di scuole ben funzionanti già esistono e sono previste fin dal 1999. Se il principio viene ribadito e nuovamente normato, è per semplificare e rendere praticabili le procedure, anche dove e quando non è stato possibile metterle in atto con le norme precedenti, spesso per impedimenti burocratici e legislativi o per mancanza di risorse.
  Anche in questo articolo, quindi, si vuol dar gambe a quell'autonomia, finora bloccata, che può consentire alle scuole e alle loro reti di rispondere alle esigenze dei propri studenti e studentesse per evitare che le differenze diventino disuguaglianze. Preannunzio quindi il voto favorevole del Pag. 17gruppo del Partito Democratico (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto la deputata Pannarale. Ne ha facoltà.

  ANNALISA PANNARALE. Grazie Presidente. Intervengo per preannunziare il voto fermamente contrario del gruppo di Sinistra Ecologia Libertà su questo articolo. Chiedo un minuto di attenzione per leggere parole importanti.
  «Rivendico il merito di avere portato per prima nel dibattito politico e istituzionale il rafforzamento del ruolo di responsabilità e di coordinamento del dirigente scolastico, gli albi professionali e la chiamata diretta dei docenti»: queste sono parole di Valentina Aprea in una recentissima intervista del marzo 2015. Valentina Aprea, in effetti, aveva proposto e aveva in mente la chiamata diretta e gli albi professionali. Voi, alla fine, capiamo anche perché, diciamo avete modificato gli albi in ambiti territoriali, ma la sostanza del provvedimento – lo vedremo anche con gli articoli successivi – non cambia.
  Siamo contrari ad un'autonomia che si dice reale e che, in realtà, non stanzia risorse in più. State organizzando un organico dell'autonomia che dovrebbe occuparsi di un potenziamento reale e che dovrebbe occuparsi di farsi carico delle situazioni di disagio, di farsi carico di più apprendimento. E invece, sostanzialmente, lo utilizzerete per coprire le supplenze. Quindi, avete in mente di curare, per così dire, la «supplentite» con un organico dell'autonomia preposto a fare questo.
  Ma soprattutto è assolutamente discutibile – peraltro però è una scelta che avete fatto anche nel Jobs Act, come ricorderemo tutti – l'idea di poter istituire per legge una disparità di trattamento e un doppio regime tra i lavoratori che sono già in ruolo in questo momento e quelli che saranno i neoassunti. Infatti, i neoassunti finiranno in questi ambiti territoriali, grandi bacini dai quali dovranno essere poi pescati soltanto grazie alla discrezionalità del dirigente. I docenti di ruolo attuali, invece, rientreranno in un altro regime, a meno che – e qui diciamo che entra sempre in campo una dimensione punitiva – non decidano di fare domanda di trasferimento e, quindi, anche loro, per punizione, dovranno finire in questi ambiti territoriali.
  Infatti, neanche il diritto a muoversi e neanche il diritto, previsto peraltro dalla Convenzione dei diritti dell'uomo e dal diritto comunitario, di potere rispondere ad esigenze familiari e il rispetto di esigenze di questo tipo, come curare i propri cari, potere assistere familiari disabili e potere stare accanto a figli e figlie che hanno ad esempio meno di tre anni, vengono più rispettati in questo nuovo disegno di legge. Dunque ribadiamo il nostro voto fermamente contrario (Applausi dei deputati del gruppo Sinistra Ecologia Libertà).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto Luigi Gallo. Ne ha facoltà.

  LUIGI GALLO. Grazie, Presidente. Saremo brevi, perché non abbiamo tempo per parlare. Io voglio ribadire un concetto: questo impianto elimina il merito nella scuola. Infatti, fino ad ora esistevano delle graduatorie di merito e tutti gli istituti scolastici e tutti i dirigenti dovevano attenersi a queste graduatorie di merito. Voi create un grande calderone, che è un albo, dove vanno a finire tutti i docenti che vengono assunti, ma anche i docenti di ruolo, che magari sono da trent'anni in una scuola, sono perdenti posto oppure si trasferiscono e vanno a finire nelle grinfie del dirigente scolastico, in questo albo, dove tutti sono considerati alla stessa maniera.
  Chi è che decide il merito ? Il dirigente scolastico. Il dirigente scolastico deciderà discrezionalmente – secondo noi, con una deriva all'obbedienza incredibile – quali docenti portare nella propria scuola e potrà tenerli sotto ricatto per tre anni. Infatti, dopo tre anni, se il dirigente vede che il docente non si comporta come vuole Pag. 18lui, può decidere di non confermargli il contratto in quella scuola. Naturalmente viene assunto, ma avete trasformato un lavoro a tempo indeterminato in un lavoro precario a vita. Questo lo dovete ricordare, perché, altrimenti, non capirete mai perché il mondo della scuola è in subbuglio (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 8, nel testo emendato.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Tancredi, Sgambato, Senaldi, Tripiedi.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  383   
   Votanti  358   
   Astenuti   25   
   Maggioranza  180   
    Hanno votato  268    
    Hanno votato no   90.

  La Camera approva (Vedi votazioni).

  (Il deputato Pagani ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto favorevole e la deputata Argentin ha segnalato che non è riuscita a votare).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo Centemero 8.01, con il parere contrario della Commissione, del Governo e dei relatori di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Saltamartini, Migliore, Marzano.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti e votanti  384   
   Maggioranza  193   
    Hanno votato   32    
    Hanno votato no  352.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  (La deputata Argentin ha segnalato che non è riuscita a votare).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo Centemero 8.02, con il parere contrario della Commissione, del Governo e dei relatori di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Ravetto.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  379   
   Votanti  378   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  190   
    Hanno votato   29    
    Hanno votato no  349.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  (La deputata Argentin ha segnalato che non è riuscita a votare).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo Centemero 8.04, con il parere contrario della Commissione, del Governo e dei relatori di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Catalano...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  382   
   Votanti  381   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  191   
    Hanno votato   33    
    Hanno votato no  348.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  (La deputata Rubinato ha segnalato che non è riuscita a esprimere voto favorevole Pag. 19e la deputata Argentin ha segnalato che non è riuscita a votare).

(Esame dell'articolo 9 – A.C. 2994-A)

  PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 9 e delle proposte emendative ad esso presentate (Vedi l'allegato A – A.C. 2994-A).
  Se nessuno chiede di intervenire sul complesso degli emendamenti, invito la relatrice per la maggioranza ad esprimere il parere della Commissione. Avverto che, dopo i pareri, intorno alle ore 14, faremo una pausa. Prego, relatrice per la maggioranza.

  MARIA COSCIA, Relatrice per la maggioranza. Grazie Presidente, la Commissione formula un invito al ritiro, altrimenti il parere è contrario, della quasi totalità degli emendamenti...

  PRESIDENTE. Scusate, colleghi, però io, per avere i pareri, ho bisogno di poter seguire la relatrice per la maggioranza. Quindi, se qualcuno vuole uscire, esca senza impedire a noi di lavorare, per favore. Siccome sono tanti i pareri, vi prego di rispettare questo lavoro che stiamo facendo e, quindi, di consentirci di proseguire. Prego, relatrice per la maggioranza.

  MARIA COSCIA, Relatrice per la maggioranza. Presidente, come dicevo, la Commissione formula un invito al ritiro, altrimenti il parere è contrario, della quasi totalità degli emendamenti, con la proposta, invece, di riformulazione su due emendamenti. Nello specifico, la Commissione esprime parere favorevole sull'emendamento Rocchi 9.60, subordinatamente alla seguente riformulazione: al comma 3, all'alinea, sostituire le parole da: «e sulla base dei seguenti» fino alla fine del comma con le seguenti: «L'incarico ha durata triennale, rinnovabile in coerenza con il piano dell'offerta formativa. Sono valorizzati il curriculum, le esperienze e le competenze professionali e possono essere svolti colloqui. Sono assicurate trasparenza e pubblicità dei criteri adottati, degli incarichi conferiti e dei curricula dei docenti attraverso la pubblicazione sul sito Internet dell'istituzione scolastica». Inoltre, la Commissione esprime parere favorevole sull'emendamento Chimienti 9.69, subordinatamente alla seguente riformulazione: dopo il comma 3, aggiungere il seguente comma 3-bis: «Nel conferire gli incarichi il dirigente è tenuto a dichiarare l'assenza di cause di incompatibilità derivanti da rapporti di parentela o affinità entro il secondo grado con i docenti iscritti nel relativo ambito territoriale». Ovviamente, la Commissione esprime parere favorevole sui tre emendamenti della Commissione bilancio.

  PRESIDENTE. Relatrice di minoranza Pannarale ?

  ANNALISA PANNARALE, Relatrice di minoranza. Presidente, esprimo parere favorevole sugli emendamenti Pannarale 9.1, Fassina 9.4 e Vacca 9.5, mentre esprimo parere contrario sull'emendamento Ciracì 9.7. Esprimo parere favorevole sugli emendamenti Pannarale 9.8, Rampelli 9.9 e Simonetti 9.10, mentre esprimo parere contrario sull'emendamento Antimo Cesaro 9.15.
  Sull'emendamento Simonetti 9.17 mi rimetto all'Assemblea. Sugli identici emendamenti Vezzali 9.20 e Baldassarre 9.21 il parere è favorevole. Sugli emendamenti Vacca 9.22, Rampelli 9.19 e Pannarale 9.25 il parere è favorevole.
  Sugli emendamenti Gelmini 9.26 e Vacca 9.29 il parere è contrario. Sugli emendamenti Giancarlo Giordano 9.27 e Simonetti 9.30 il parere è favorevole. Sull'emendamento Vacca 9.31 mi rimetto all'Assemblea. Sugli emendamenti Chimienti 9.34 e Simonetti 9.35 il parere è favorevole. Sugli emendamenti Bruno Bossio 9.36 e Labriola 9.39 il parere è contrario. Sull'emendamento Causin 9.40 mi rimetto all'Assemblea. Sugli emendamenti Chimienti 9.42 e Simonetti 9.43 il parere è favorevole. Sugli emendamenti Centemero 9.47 e Gelmini 9.49 il parere è contrario. Pag. 20Sull'emendamento Pannarale 9.54 il parere è favorevole. Sugli emendamenti Centemero 9.55 e 9.59 il parere è contrario. Sull'emendamento Luigi Gallo 9.58 il parere è favorevole. Sugli emendamenti Bruno Bossio 9.56 e Rocchi 9.60 il parere è contrario.

  PRESIDENTE. Su quest'ultimo emendamento c’è la proposta di riformulazione, quindi il parere dovrà essere espresso sulla riformulazione.

  ANNALISA PANNARALE, Relatrice di minoranza. Sì, è contrario.

  PRESIDENTE. Anche sull'emendamento Chimienti 9.69 c’è una proposta di riformulazione.

  ANNALISA PANNARALE, Relatrice di minoranza. Sull'emendamento Chimienti 9.69 il parere è favorevole. Sull'emendamento Vacca 9.71 il parere è favorevole. Sull'emendamento Centemero 9.73 mi rimetto all'Assemblea. Sull'emendamento Chimienti 9.74 il parere è favorevole. Sull'emendamento Simonetti 9.76 mi rimetto all'Assemblea.
  Sull'emendamento Santerini 9.75 il parere è contrario. Sull'emendamento Centemero 9.72 mi rimetto all'Assemblea. Sugli identici emendamenti Altieri 9.78 e Vacca 9.79 il parere è favorevole. Sugli emendamenti Marzana 9.82 e Vacca 9.81 il parere è favorevole. Sugli emendamenti Simonetti 9.86 e Rampelli 9.68 mi rimetto all'Assemblea.
  Sull'emendamento Luigi Gallo 9.89 il parere è favorevole. Sull'emendamento 9.500, da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis, del Regolamento, il parere è contrario.
  Sugli emendamenti Baldassarre 9.102 e 9.99 mi rimetto all'Assemblea. Sugli emendamenti Chimienti 9.101, Di Lello 9.95 e 9.106 il parere è favorevole. Sugli emendamenti Vacca 9.108 e 9.109 mi rimetto all'Assemblea. Sull'emendamento Vacca 9.114 il parere è favorevole.
  Sull'emendamento Marzana 9.115 e sull'emendamento Pannarale 9.200 il parere è favorevole, mentre sull'emendamento Simonetti 9.107 mi rimetto all'Aula. Sull'emendamento Centemero 9.119 il parere è contrario, sull'emendamento Pannarale 9.120 è favorevole, mentre sull'emendamento Sgambato 9.128 mi rimetto all'Aula.
  Sull'emendamento 9.501, da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis, del Regolamento, il parere è contrario, così come sull'emendamento Rampelli 9.133. Sugli emendamenti Antimo Cesaro 9.122, Rampelli 9.135 e Pannarale 9.134 il parere è favorevole, sull'emendamento Vignali 9.138 il parere è contrario mentre sull'emendamento Simonetti 9.139 mi rimetto all'Aula.
  Sull'emendamento Altieri 9.141 il parere è contrario, sugli emendamenti Pannarale 9.145 e Luigi Gallo 9.146 il parere è favorevole. Infine, sull'emendamento 9.502, da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis, del Regolamento, il parere è contrario, mentre sull'articolo aggiuntivo Centemero 9.02 mi rimetto all'Aula.

  PRESIDENTE. Chiedo alla relatrice di minoranza, Chimienti, di esprimere il parere.

  SILVIA CHIMIENTI, Relatrice di minoranza. Sugli emendamenti Pannarale 9.1, Fassina 9.4 e Vacca 9.5 il parere è favorevole, mentre sull'emendamento Ciracì 9.7 il parere è contrario. Sugli emendamenti Pannarale 9.8, Rampelli 9.9 e Simonetti 9.10 il parere è favorevole, mentre sull'emendamento Antimo Cesaro 9.15 il parere è contrario.
  Sugli emendamenti Simonetti 9.17, sugli identici emendamenti Vezzali 9.20 e Baldassarre 9.21, così come sull'emendamento Vacca 9.22, Rampelli 9.19 e Pannarale 9.25 il parere è favorevole, mentre sull'emendamento Gelmini 9.26 il parere è contrario e sull'emendamento Vacca 9.29 è favorevole.
  Sugli emendamenti Giancarlo Giordano 9.27, Simonetti 9.30, Vacca 9.31, Chimienti 9.34, Simonetti 9.35, Bruno Bossio 9.36 e Labriola 9.39 il parere è favorevole, mentre sull'emendamento Causin 9.40 il parere è contrario.Pag. 21
  Sugli emendamenti Chimienti 9.42 e Simonetti 9.43 il parere è favorevole, mentre sugli emendamenti Centemero 9.47 e Gelmini 9.49 il parere è contrario.
  Sull'emendamento Pannarale 9.54 il parere è favorevole, mentre sugli emendamenti Centemero 9.55 e 9.59 il parere è contrario. Il parere è favorevole sull'emendamento Luigi Gallo 9.58, mentre è contrario sugli emendamenti Bruno Bossio 9.56 Rocchi 9.60.
  Sugli emendamenti Chimienti 9.69 e Vacca 9.71 il parere è favorevole, contrario sull'emendamento Centemero 9.73, favorevole sull'emendamento Chimienti 9.74, mentre mi rimetto all'Aula sull'emendamento Simonetti 9.76 ed, infine, il parere è contrario sull'emendamento Santerini 9.75.
  Sull'emendamento Centemero 9.72, sugli identici emendamenti Altieri 9.78 e Vacca 9.79, nonché sugli emendamenti Marzana 9.82 e Vacca 9.81 il parere è favorevole, mentre sull'emendamento Simonetti 9.86 mi rimetto all'Aula. Infine, il parere è favorevole sugli emendamenti Rampelli 9.68 e Luigi Gallo 9.89.
  Esprimo parere contrario sull'emendamento 9.500, da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis, del Regolamento.
  Esprimo parere favorevole sugli emendamenti Baldassarre 9.102 e 9.99, sul mio emendamento 9.101 e sull'emendamento Di Lello 9.95.
  Esprimo parere contrario sull'emendamento Di Lello 9.106, mentre il parere è favorevole sugli emendamenti Vacca 9.108, 9.109, 9.114, Marzana 9.115 e Pannarale 9.200.
  Esprimo parere contrario sugli emendamenti Simonetti 9.107 e Centemero 9.119. Il parere è favorevole sull'emendamento Pannarale 9.120, mentre è contrario sugli emendamenti Sgambato 9.128 e sull'emendamento 9.501, da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis, del Regolamento.
  Mi rimetto all'Aula sull'emendamento Rampelli 9.133 ed esprimo parere contrario sull'emendamento Antimo Cesaro 9.122.
  Il parere è favorevole sugli emendamenti Rampelli 9.135 e Pannarale 9.134.
  Mi rimetto all'Aula sull'emendamento Vignali 9.138 ed esprimo parere favorevole sugli emendamenti Simonetti 9.139, Altieri 9.141, Pannarale 9.145 e Luigi Gallo 9.146.
  Esprimo parere contrario sull'emendamento 9.502, da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis, del Regolamento, mentre mi rimetto all'Aula sull'articolo aggiuntivo Centemero 9.02.

  PRESIDENTE. Prendo atto che il relatore di minoranza del gruppo Lega Nord e Autonomie non è in Aula.

  MARIA COSCIA, Relatrice per la maggioranza. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  MARIA COSCIA, Relatrice per la maggioranza. Presidente, il parere sull'emendamento Rocchi 9.144, a pagina 68 del fascicolo, è favorevole, ma dovrebbe essere assorbito dall'emendamento della Commissione bilancio.

  PRESIDENTE. Mi ripete di nuovo il numero dell'emendamento ?

  MARIA COSCIA, Relatrice per la maggioranza. Si tratta dell'emendamento Rocchi 9.144, a pagina 68 del fascicolo, in fondo alla pagina, Presidente.
  Questo emendamento dovrebbe essere assorbito dall'emendamento della Commissione bilancio. Il parere, comunque, è favorevole, ma poi è intervenuto l'emendamento della Commissione bilancio.

  PRESIDENTE. Il Governo ?

  DAVIDE FARAONE, Sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca. Il parere del Governo è conforme a quello espresso dalla relatrice per la maggioranza.

  PRESIDENTE. Avverto che l'emendamento Simonetti 9.17, a pagina 26 del fascicolo, volto a premettere al comma 2 Pag. 22dell'articolo 9 un periodo, verrà posto in votazione dopo l'emendamento Centemero 9.28, a pagina 32, che, invece, è volto a sostituire integralmente il medesimo comma 2.
  È stato, altresì, ritirato l'emendamento Sgambato 9.128.
  A questo punto, poiché i pareri sono stati dati, sospendo la seduta, che riprenderà tra un'ora, alle 14,45.

  La seduta, sospesa alle 13,45, è ripresa alle 14,50.

Missioni.

  PRESIDENTE. Comunico che, ai sensi dell'articolo 46, comma 2, del Regolamento, i deputati Michele Bordo, Luigi Di Maio, Di Lello, Epifani, Faraone, Gregorio Fontana, Lupi, Merlo, Migliore, Pes, Rampelli, Ravetto, Realacci, Sanga, Scotto, Tabacci e Vignali sono in missione a decorrere dalla ripresa pomeridiana della seduta.
  I deputati in missione sono complessivamente novantasei, come risulta dall'elenco depositato presso la Presidenza e che sarà pubblicato nell’allegato A al resoconto della seduta odierna.

Si riprende la discussione.

  PRESIDENTE. Ricordo che nella parte antimeridiana della seduta si è concluso l'esame degli emendamenti riferiti all'articolo 8 e sono stati espressi i pareri sugli emendamenti presentati all'articolo 9.
  Avverto che è stato presentato dalla Commissione l'emendamento 10.410, che è in distribuzione unitamente ai relativi subemendamenti.
  Avverto, inoltre, che è in distribuzione la versione corretta dell'emendamento Fassina 10.10.

(Ripresa esame dell'articolo 9 – A.C. 2994-A)

  PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento Pannarale 9.1, sul quale la Commissione e il Governo hanno formulato un invito al ritiro e le relatrici di minoranza Pannarale e Chimienti hanno espresso parere favorevole.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto la deputata Malpezzi. Ne ha facoltà.

  SIMONA FLAVIA MALPEZZI. Grazie, Presidente. Siamo arrivati ad un punto assolutamente interessante rispetto a quello che è il disegno di legge in votazione in questi giorni alla Camera; forse, è uno di quelli che, purtroppo, ha fatto più parlare, in quanto si tratta della cosiddetta, diciamo così, nuova figura del dirigente scolastico. Perché dico «cosiddetta» ? Perché, in realtà, non è assolutamente così.
  Noi oggi abbiamo appena votato all'articolo 8 quella che è una sorta di riorganizzazione territoriale, che dovrebbe consentire davvero alle scuole una sorta di garanzia ulteriore di stabilità. Dico una cosa: noi abbiamo detto che tutto questo provvedimento si basa sulla piena applicazione dell'autonomia scolastica; autonomia che è già legge, ma che, essendo stata svuotata di tutte le risorse economico-finanziarie, non si è mai potuta applicare.
  Per avere, infatti, la vera autonomia scolastica, noi abbiamo bisogno di due cose: risorse stabili, che siano economico-finanziarie e umane, e, dall'altra parte, anche chi queste risorse le possa far funzionare, e quindi chi è messo a capo – insieme, poi, chiaramente, in un modo organico e collegiale anche di gestione – possa, però, avere la possibilità di decidere sul funzionamento di queste risorse.
  Il primo aspetto noi lo risolviamo con il grande investimento di 3 miliardi, che, lo ricordo, è il primo che la storia possa segnare a proprio favore. Noi siamo abituati – lo dico anche da insegnante – ad anni in cui è la scuola è stata impoverita di risorse. Partiamo da meno otto miliardi, che sono stati i tagli della riforma Gelmini, a meno 75 mila insegnanti, che, in un decreto rapidissimo, di un luglio di un Pag. 23anno tanto famigerato, si sono trovati a perdere assolutamente il posto di lavoro; parliamo di cattedre che sono state tolte, in quanto vi era stata una rivisitazione completa dei quadri orari.
  Ebbene, noi qui mettiamo il segno più: più 3 miliardi, più 100 mila insegnanti, ma, soprattutto, un 8 per cento in più per ogni istituzione scolastica, che possa essere messo a disposizione aggiuntiva della scuola; preciso, disposizione aggiuntiva, ma a tutto l'organico. Questo 8 per cento in più, compreso l'organico già presente prima, andrà a contribuire all'autonomia scolastica, che, però, deve essere coordinata. E, allora, ecco che, se un dirigente, come nel caso dei dirigenti di cui noi parliamo all'articolo 9, deve essere messo nella condizione di poter far funzionare questo organico, il dirigente dovrà anche essere valutato sulla base delle scelte che farà.
  Perché dico «scelte» ? Perché, più volte, qui dentro, si è parlato della cosiddetta chiamata diretta, a cui i dirigenti scolastici sarebbero chiamati. Noi non diciamo assolutamente questo all'interno di questo provvedimento, che, ricordo, è stato modificato notevolmente dal lavoro della VII Commissione alla Camera grazie alle numerose audizioni e grazie anche ad un lavoro continuo che ha visto, ancora oggi, la relatrice riformulare alcune parti e accogliere emendamenti, riformulandoli, per arrivare ad un compimento vero e più completo di quello che noi vogliamo portare a termine.
  Però, perché si dice che il cosiddetto discorso della chiamata diretta non è reale ? Non è reale, perché il dirigente sarà chiamato, al massimo, a scegliere tra docenti che hanno un contratto a tempo indeterminato, docenti che sono di ruolo, docenti a cui nessuno toglierà mai il proprio stipendio. Docenti a cui, finalmente, oltre a quella che è la propria professionalità certificata dai titoli che hanno raggiunto (sia quelli propri professionali del diploma di laurea, ma anche della loro abilitazione), il dirigente potrà persino riconoscere il percorso fatto e cercare di scegliere quella figura – ripeto, tra un elenco dei docenti tutti di ruolo, tutti con contratto a tempo indeterminato – di docente che meglio potrà rispondere a quel piano dell'offerta formativa steso insieme al collegio dei docenti e votato dal consiglio di istituto, quindi in armonia con tutte le componenti della scuola. Questo è fondamentale, ma soprattutto è una scelta sulla quale il dirigente verrà valutato (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico).

  PRESIDENTE. Ricordo i pareri su questo emendamento: c’è un invito al ritiro altrimenti il parere è contrario della Commissione e del Governo e il parere favorevole delle due relatrici di minoranza del MoVimento 5 Stelle e Sinistra Ecologia Libertà.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto la deputata Pannarale. Ne ha facoltà.

  ANNALISA PANNARALE. Grazie, Presidente. Consideriamo questo articolo inemendabile ed è per questo che abbiamo proposto un emendamento di soppressione dell'articolo, perché questo articolo racconta la nuova idea di scuola della maggioranza e del Governo. Vi ho sentito spessissimo parlare di comunità educante eppure state dando alla scuola un sistema di governo autoritario e verticistico. La comunità dovrebbe presupporre altro, dovrebbe presupporre la collegialità, la cooperazione, la condivisione di un progetto e di una riflessione comune, l'esercizio di funzioni e di responsabilità tra pari. La scuola che state immaginando è altro. È una scuola dove il preside sceglie i docenti, il suo staff, presiede lo stesso nucleo di valutazione che dovrebbe andare a premiare, eventualmente, gli stessi docenti. La vostra scuola è una scuola che apre le porte a discrezionalità, al rischio di abusi, al rischio di clientele, al rischio di una burocrazia politicizzata. Ora, in questa maggioranza, nella stessa Commissione cultura, ci sono docenti e dirigenti scolastici, continuo a chiedermi: ma avete provato ad immaginare che cosa diventerà quel delicatissimo rapporto tra apprendimento Pag. 24e insegnamento ? Cosa diventerà la scuola grazie a queste scelte ? C’è solo una risposta sul fatto che continuiamo a chiederci «perché ?», e lo dico anche a lei Ministra Giannini che finalmente segue i nostri lavori, e la risposta può essere solo una risposta che ha che fare con il potere, che ha che fare con il controllo, che ha che fare con una ideologia neoliberista e tecnocratica. Il problema è questa ideologia, quella che taglia la cultura, che taglia insieme alla cultura, anche la democrazia e il pane, perché senza la cultura e senza gli spazi della democrazia, non c’è la possibilità per un Paese di poter assicurare innovazione, di poter assicurare una prospettiva lavorativa, di poter assicurare quella creatività industriale, scientifica, artistica, che dà il lavoro, la prospettiva, il futuro ad un Paese. Ecco perché consideriamo inemendabile questo articolo. C’è tutto il mondo della scuola – tutto ! – in maniera trasversale che vi sta chiedendo di fermarvi. Forse, siete ancora in tempo (Applausi dei deputati dei gruppi Sinistra Ecologia Libertà e MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato Fratoianni. Ne ha facoltà.

  NICOLA FRATOIANNI. Grazie Presidente. Intervengo a titolo personale. Ho ascoltato l'onorevole Malpezzi che ci rassicura in quest'Aula, dicendo che forse esageriamo ed esagera chi protesta, tutto il mondo della scuola, perché in fondo i presidi sceglieranno tra docenti di ruolo, che hanno vinto un concorso. Ne siamo rallegrati. Forse qualcuno nella maggioranza voleva che li scegliessero tra qualche passante, per caso ?
  Non è questo il punto. Lo dico alla maggioranza e lo dico alla Ministra. Il punto è che, quando qualcuno può decidere individualmente chi va o meno ad insegnare in quella scuola, quel passaggio mette in discussione la libertà di insegnamento. Qui il punto non è il giudizio sui presidi e sulla loro buona fede. Il tema non sono le clientele e non sono neanche gli abusi. Il tema è la discrezionalità. La libertà d'insegnamento è il fondamento del carattere pubblico della scuola.
  Lo ricordo, l'articolo 33 della nostra Costituzione dice: la scienza è libera e libero ne è l'insegnamento. Questa riforma mette in discussione esattamente questo passaggio ed è per questo che quest'articolo è inemendabile ed è per questo che noi ci opponiamo in modo determinato a questa, che non è una riforma, ma è uno svilimento del carattere pubblico della scuola.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato Piras. Ne ha facoltà.

  MICHELE PIRAS. Grazie Presidente. Io penso che questa sia quella che solitamente si definisce una norma manifesto, ovvero che descrive meglio di altre lo spirito di questa riforma. In realtà, se noi andiamo ad attraversare ciò che questo Governo ha fatto in quest'anno e qualcosa di vita, se andiamo a rivedere la riforma del lavoro, se andiamo a rivedere la riforma della legge elettorale, se andiamo a rivedere la riforma della Costituzione, il leitmotiv è questo: una società sempre più verticale, una società sempre più autoritaria, una società che grandi masse di persone in questi giorni hanno deciso di rifiutare come modello per il futuro. Noi staremo accanto a loro. Ecco perché è inemendabile questo articolo, ecco perché proseguiamo una battaglia.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato Paglia. Ne ha facoltà.

  GIOVANNI PAGLIA. Grazie Presidente. Intervengo a titolo personale. Come credo che quest'Aula sappia, esiste un tipo di rapporto di lavoro che si chiama subordinato. Sono subordinati quei rapporti di lavoro dove, appunto, non c’è libertà. Non c’è libertà nello svolgimento del proprio lavoro, ma c’è qualcuno che ti dice esattamente quello che devi fare, giorno dopo giorno, eventualmente ti valuta, ti chiama, ti sposta e via dicendo. Chi ha un lavoro Pag. 25subordinato non significa che possa essere licenziato da un giorno all'altro, anche se con la modifica dell'articolo 18 che avete voluto introdurre questo è più facile. Significa semplicemente una cosa, che non ha libertà, perché non c’è possibilità di combinare le due cose: se si è subordinati non si è liberi.
  La nostra Costituzione non a caso ha voluto rendere liberi gli insegnanti. Li ha voluti rendere liberi, non tanto perché essi dovessero avere un trattamento diverso dagli altri lavoratori, ma perché, essendo libero l'insegnante, è libero l'insegnamento. E questo è un valore per gli studenti, è un valore per la scuola e in ultima istanza è un valore per la democrazia italiana. Voi con questo articolo introducete – e lo sapete benissimo – un elemento profondo di gerarchia e subordinazione, laddove invece dovrebbe essere il regno della libertà. È un errore molto grave a cui vi richiediamo di porre rimedio, appunto come diceva la compagna Pannarale, finché siamo ancora in tempo.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato Giancarlo Giordano. Ne ha facoltà.

  GIANCARLO GIORDANO. Signora Presidente, intervengo solo per segnalare un punto. Questo è l'articolo forse più controverso, quello che ha riempito le piazze e svuotato le scuole, il giorno 5 di questo mese. È anche un articolo spia rispetto ai vostri tanti, troppi, impegni mancati e alle promesse che fate e non mantenete. Avete detto: ascoltiamo tutti. Se volete ascoltare, visto che è il punto più controverso, accantonate questo articolo, perché probabilmente, nel tempo in cui lo terreste accantonato, potreste ascoltare le voci di chi vi sta chiedendo di cambiare questa norma, perché è una norma iniqua e che cambia il modello scolastico in questo Paese.
  Cambia il modello di scuola pubblica e cambia, tradendo le vostre intenzioni e lo scivolamento culturale in particolar modo del Partito Democratico, la natura stessa di come abbiamo pensato la scuola pubblica in questo Paese. La cambia a vantaggio di una cultura di destra che, in questo Paese, ha fallito gli appuntamenti, con queste riforme regressive. Mentre oggi – lo dico ai colleghi del PD – voi vi state candidando a concludere quelle riforme di destra e inique (Applausi dei deputati del gruppo Sinistra Ecologia Libertà).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, la deputata Nicchi. Ne ha facoltà.

  MARISA NICCHI. Ieri a Firenze, a Barbiana, si è marciato per quella scuola che voleva lottare contro le disuguaglianze, la dispersione, per quella scuola che ha insegnato che quando si parla di merito – e noi siamo per il merito – dobbiamo accompagnarlo a una condizione: l'uguaglianza. Infatti, il merito senza uguaglianza è una certificazione di quelle che sono le ingiustizie sociali e le disuguaglianze culturali.
  Ecco, di fronte a questo grave problema, voi risolvete la questione con una ricetta sbagliata: più comando, volete comandare. Io credo che questa sia la dimostrazione che avete ben imparato dal modello di Marchionne. Non è questa la scuola della Costituzione, non è questa la scuola che garantisce a tutti e a tutte il diritto al sapere (Applausi dei deputati del gruppo Sinistra Ecologia Libertà).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto la deputata Chimienti. Ne ha facoltà.

  SILVIA CHIMIENTI. Grazie, Presidente. Siamo finalmente giunti all'articolo che giustifica tutta la fretta nell'approvare questo scellerato disegno di legge. Avete detto che non si potevano stralciare le assunzioni da tutto il resto perché il disegno di legge era un tutt'uno. Certo, era un tutt'uno perché voi volete introdurre la chiamata diretta sotto il ricatto delle assunzioni.
  Allora, in questo momento, io chiedo veramente a quest'Aula, visto che so, Ministro, Pag. 26anche che i colleghi della Commissione cultura non sono d'accordo con questo impianto, non sono d'accordo con la chiamata diretta – ce lo hanno detto in via confidenziale –, una riflessione e il coraggio di tornare sui propri passi, perché la scuola non è vostra e la scuola vi sta chiedendo di non introdurre la chiamata diretta (Applausi dei deputati dei gruppi MoVimento 5 Stelle e Sinistra Ecologia Libertà).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato Zaratti. Ne ha facoltà.

  FILIBERTO ZARATTI. Grazie, signora Presidente. Piero Calamandrei scriveva questa cosa in un articolo pubblicato nel 1956, chiamato «Questa nostra Repubblica». «Il vecchio detto che il Parlamento può tutto meno che cambiare l'uomo in donna non è più vero: il Parlamento può tutto meno che fare leggi in contrasto con la Costituzione. Questo, però, significa non solo limitazione del potere legislativo nel fare leggi in contrasto con la Costituzione, ma limitazione anche dei poteri del Governo, il quale non può proporre leggi in contrasto con la Costituzione».
  È del tutto evidente che la norma che stiamo per approvare contrasta con l'articolo 33 della Costituzione, quello che garantisce a tutti gli insegnanti la libertà di insegnamento. Questo è un fondamento non solo della scuola pubblica, ma della democrazia nel nostro Paese. Subordinare la libertà dell'insegnante al volere del dirigente scolastico contrasta palesemente con l'articolo 33.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato Melilla. Ne ha facoltà.

  GIANNI MELILLA. Colleghi, ma veramente voi pensate che qui qualcuno ce l'abbia con i presidi ? Il problema non è di natura personale o nei confronti di una categoria. Ma scegliere un metodo, quello della discrezionalità assoluta, nel reclutamento del personale, secondo voi, non aprirà problemi inediti in questo Paese ? Che cosa succederà quando migliaia di persone potranno decidere del futuro e della vita di decine di migliaia di persone, di docenti ? I docenti ovviamente non saranno più liberi di fare quello che ritengono quando insegnano, ma dovranno accattivarsi la simpatia del padrone, che disporrà della loro vita. E voi pensate che questo non possa creare problemi, clientele e anche corruzione ? Corruzione, cari colleghi.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato Scotto. Ne ha facoltà.

  ARTURO SCOTTO. Grazie, signora Presidente, io voglio rivolgere un appello perché, in queste ore, abbiamo ascoltato tante cose, alcune anche incoraggianti, come la volontà di dialogo, la predisposizione all'ascolto e il richiamo costante alla responsabilità di decidere. Noi oggi abbiamo la responsabilità di decidere, ma possiamo anche decidere di fermarci e ascoltare quello che dal mondo della scuola sta emergendo con grande forza. Il tema che viene messo al centro della nostra riflessione è il punto più delicato di questa legge, ossia il tema della subordinazione degli insegnanti e dell'assenza o della fine della libertà di insegnamento. Siccome questo è il punto critico, io chiedo al Partito Democratico di ripensarci, di fermarsi ed andare al prossimo articolo.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato Toninelli. Ne ha facoltà.

  DANILO TONINELLI. Grazie Presidente, sappiamo tutti che l'Italia è il Paese della corruzione, primo in Europa; l'Italia è il Paese del nepotismo; l'Italia è il Paese del clientelismo; tutti cancri che possono essere abbattuti con la condivisione delle decisioni e non certamente con l'accentramento delle decisioni (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle). Voi state facendo l'esatto opposto e, per questi motivi, fuori le piazze sono unite e sono fatte Pag. 27di studenti, di insegnanti e di tutti coloro che stanno dando la propria vita e il proprio tempo a favore della scuola, mentre voi state agendo contro queste persone, contro chi oggi vorrebbe veramente disegnare un futuro migliore. E portate che cosa ? Il leaderismo, il verticismo renziano, anche laddove in realtà ci dovrebbe essere qualcosa di orizzontale perché dovrebbe essere a vantaggio di tutti (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, la deputata Costantino. Ne ha facoltà.

  CELESTE COSTANTINO. Grazie, signora Presidente, io invito veramente i colleghi del Partito Democratico a riflettere ancora un po’ con noi in quest'Aula perché in questo articolo si istituzionalizza un profilo manageriale del dirigente scolastico e si trasforma in maniera inaccettabile lo status giuridico dei docenti, spingendoli in un'area privatistica dove il dipendente pubblico risponde del suo operato al manager e dove la stessa libertà di insegnamento è messa a rischio. Qui non si tratta – lo voglio dire in maniera chiara e netta – di accusare di corruzione i dirigenti scolastici; qui si tratta di non andare a ledere la libertà pubblica e privata dell'insegnante. Io voglio ricordare al Partito Democratico che siamo entrati in questo Parlamento con un programma e che quegli insegnanti che in questo momento stanno manifestando sono un pezzo del nostro elettorato. Guardate, non è così, non è accusandoli di squadrismo, non è additandoli di squadrismo, ma è applicando poi questa politica che andiamo incontro a quelle istanze e a quelle esigenze (Applausi dei deputati del gruppo Sinistra Ecologia Libertà).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Nastri. Ne ha facoltà.

  GAETANO NASTRI. Grazie, signora Presidente, Fratelli d'Italia-Alleanza nazionale non condivide né il merito, né il metodo di questo provvedimento e tantomeno condividiamo la fretta con la quale ora siamo chiamati ad esaminarlo in Aula. Arriviamo, infatti, ora ad uno degli articoli più controversi di tutto il testo. Come sapete, l'articolo 9 è quello che disciplina le competenze del dirigente scolastico e, nonostante alcune piccole migliorie apportate in Commissione, è rimasta intatta sin qui l'assurda previsione della chiamata diretta dei docenti. Come è stato già più volte ribadito, tale modalità di scelta dei docenti danneggia gravemente, sia gli stessi docenti, che si trovano privi della titolarità di una sede e di fatto in una posizione di precari a vita, sia gli studenti ai quali sarà sempre più difficile garantire una continuità didattica. Inoltre, una soluzione del genere, oltre a favorire possibili gestioni clientelari dei contratti, finisce per limitare fattivamente la libertà di insegnamento e il pieno godimento dei diritti dei lavoratori, nonché, cosa ancor più grave, rischia di inficiare la libertà di apprendimento degli studenti.
  Come Fratelli d'Italia-Alleanza nazionale ci stiamo preparando anche in Aula a sopprimere la previsione della chiamata diretta da parte dei dirigenti scolastici, anche se purtroppo siamo ben consapevoli che proprio questa è una delle rivoluzioni nel mondo della scuola che al Premier piace tanto decantare. Sempre a questo articolo, poi, abbiamo anche presentato un emendamento per reinserire l'istituto dell'esonero e del semi-esonero dall'insegnamento per i collaboratori del dirigente scolastico. Tale istituto è stato recentemente abolito dalla legge di stabilità per il 2015, in spregio del fatto che sia sempre stato presente nell'organizzazione scolastica anche da molto prima dell'introduzione dell'autonomia scolastica. Oggi, invece, più che mai la dimensione delle istituzioni scolastiche, la loro complessità e l'articolazione su più plessi rendono ancora più indispensabili gli esoneri dei collaboratori del dirigente per la gestione quotidiana dell'attività scolastica.

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  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato Massimiliano Bernini. Ne ha facoltà.

  MASSIMILIANO BERNINI. Grazie, Presidente. Purtroppo, questa controriforma che la maggioranza si ostina a portare avanti, ha dei precedenti ben poco illustri, oserei dire. Io leggo la Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia n. 129, di sabato 2 giugno 1923. L'articolo 27 di un provvedimento recita: «Le supplenze ai posti di ruolo e gli incarichi di insegnamento di qualunque specie sono scelti e conferiti dal preside». Questo provvedimento è stato firmato da Benito Mussolini (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle). Questa vi pare una soluzione innovativa ? Qui veramente stiamo ricalcando percorsi orribili della nostra storia, della storia italiana (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato Nuti. Ne ha facoltà.

  RICCARDO NUTI. Presidente, va sempre ricordato come ci stiamo presentando agli italiani: con una finta sinistra unita ad una finta destra per l'ennesima porcheria verso la scuola. Queste proposte voi non le avete fatte ai vostri elettori, che costantemente prendete in giro, così come tutte le altre proposte di legge. Basta entrare nel merito, basta leggere il contenuto di questo provvedimento – cioè la volontà di far sì che i dirigenti possano chiamare gli insegnanti nel proprio istituto –, per capire come il rischio di creare scuole di serie A e scuole di serie B sarà sempre più concreto (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Simonetti. Ne ha facoltà.

  ROBERTO SIMONETTI. Grazie, Presidente. L'articolo al quale l'emendamento soppressivo si riferisce è quello relativo ai compiti del dirigente scolastico. È chiaro che eravamo partiti da una figura di dirigente che guardava più verso il Ministero rispetto ai territori, soprattutto per quanto si prevedeva per la redazione dei Piani dell'offerta formativa.
  Con la pressione anche nostra si è modificato tutto ciò, quindi, all'interno dell'alveo condiviso fra territorio, consiglio di istituto e collegio dei docenti, credo che non si possa andare oltre a questa mancanza di autonomia del dirigente scolastico, il quale, quindi, adesso dovrà lavorare sul merito e non su altro. Tra l'altro, la chiamata diretta – se passate una battuta – è quella che ci ha chiamato qui dentro a decidere: siano tutti qui in chiamata diretta (Applausi dei deputati del gruppo Lega Nord e Autonomie – Lega dei Popoli – Noi con Salvini) Quindi, non spendiamo molte parole su questo. Quindi, noi voteremo contro l'emendamento soppressivo di questo articolo.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato D'Ottavio. Ne ha facoltà.

  UMBERTO D'OTTAVIO. Grazie, signora Presidente. Io ho chiesto di parlare perché, giustamente, negli interventi che ci sono stati si è detto che bisogna ascoltare la scuola. Io devo dire che, in queste settimane, su questo argomento si è centrata molto l'attenzione, ma nessuno ha chiesto: qual è il motivo principale, visto che non ce l'abbiamo con i presidi, non ce l'abbiamo con gli insegnanti ? Se tutti vogliamo il bene della scuola, chiediamoci quale è la ratio di questa proposta.
  Noi abbiamo un obiettivo con questo disegno di legge e, cioè, quello di fare in modo che, nel nostro Paese, le scuole siano tutte dotate delle stesse condizioni per offrire ai nostri ragazzi e alle nostre ragazze la migliore istruzione possibile...

  PRESIDENTE. La invito a concludere.

  UMBERTO D'OTTAVIO. ... così come avviene in altri Paesi, dove, per esempio, gli insegnanti migliori – e qui lascio aperto Pag. 29un concetto – vanno nelle scuole più difficili. E, guardate, l'unico modo per chiedere ad un insegnante bravissimo di andare in una scuola difficile è che ci sia una richiesta da parte del preside: l'obiettivo è esattamente questo...

  PRESIDENTE. Concluda.

  UMBERTO D'OTTAVIO. ... cioè, consentire al dirigente scolastico di chiamare nella sua scuola anche un preside di una scuola difficile, perché, altrimenti, non si cambierà mai in questo Paese...

  PRESIDENTE. Concluda, deputato.

  UMBERTO D'OTTAVIO. Ho concluso. È veramente un (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico)...

  PRESIDENTE. La ringrazio.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato Bonafede. Ne ha facoltà.

  ALFONSO BONAFEDE. Grazie, Presidente. Io credo che l'elemento di maggiore anomalia in una democrazia come quella italiana sia rappresentato in questo momento dal Partito Democratico: un gruppo di persone che si allinea al nuovo capo ogni volta che il capo cambia (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle). Ricordiamo che il gruppo parlamentare è entrato con Bersani, poi si è allineato a Letta per poi passare all'attuale Presidente del Consiglio. E cosa fa adesso quel gruppo, che rappresenta la peggiore e più grave anomalia in una democrazia ? Cerca di moltiplicare quell'anomalia a livello culturale e cerca di farla diventare lo schema entro cui deve svilupparsi la cultura nella scuola del nostro Paese. Noi non possiamo che combattere quello schema, perché è uno schema grave, che mira non a fare emergere le intelligenze dei singoli ma a fare omologare le intelligenze rispetto a quello che è il potere del capo. Noi continueremo a combattere contro quel tipo di schema (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato D'Uva. Ne ha facoltà.

  FRANCESCO D'UVA. Grazie, Presidente. Non è ancora chiara qual è la necessità di fare questa riforma. Cioè, perché dobbiamo dare questo potere ai dirigenti scolastici ? Cosa non va nel metodo utilizzato finora ? Questo mi chiedo. Posso andare a vedere, però, quali sono i problemi che ci potrebbero essere – anzi, che ci saranno – se accettiamo questo decreto così come lo troviamo: ad esempio, il potere che la criminalità organizzata ha sui singoli territori. Sappiamo che molte aziende hanno la necessità di assumere persone imposte dalle cosche e noi stiamo facendo in modo che questo accada anche nelle scuole. Quindi, se c'era un barlume, se c'era un posto dove la criminalità organizzata non riusciva ad infiltrarsi, quello era rappresentato dalle scuole, ma facendo così diamo la possibilità di farlo anche lì. Quindi, chiedo cortesemente a questa maggioranza di prendere in considerazione l'idea di votare questo emendamento (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Antimo Cesaro. Ne ha facoltà.

  ANTIMO CESARO. Presidente, è evidente che in quest'Aula si sta sviluppando un dibattito culturale con opposte visioni. Su questa riforma è stato più volte evocato il concetto di libertà in riferimento all'articolo 33 della Costituzione: ebbene, non è la libertà negativa quella che è in gioco, che sarebbe tutelata già dall'articolo 21 della nostra Costituzione. Non è la «libertà di» ma la «libertà da». E quale libertà vogliamo difendere ? È la libertà che è garantita quando sono rimossi gli ostacoli di ordine economico e sociale che impediscono il pieno sviluppo della persona umana. Noi riteniamo che il pieno sviluppo della persona umana passi attraverso una scuola di qualità fondata sul merito e sul talento. È questo il senso della Pag. 30nostra riforma. Tutte le altre considerazioni hanno semplicemente una giustificazione ideologica che non va al merito della riforma che vogliamo portare avanti in quest'Aula (Applausi dei deputati del gruppo Scelta Civica per l'Italia)

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Buttiglione. Ne ha facoltà.

  ROCCO BUTTIGLIONE. Grazie, signora Presidente. Devo ringraziare di cuore i colleghi grillini e i colleghi di SEL, che mi hanno riportato agli anni della mia giovinezza, tanti anni fa ! Correva più o meno l'anno 1968, e le cose che voi dite adesso le dicevano allora quelli che hanno sfasciato la scuola italiana e hanno portato (Proteste dei deputati del gruppo Sinistra Ecologia Libertà)...

  PRESIDENTE. Colleghi, per favore.

  ROCCO BUTTIGLIONE. E hanno portato a una serie di riforme dell'università e della scuola che hanno...

  ARTURO SCOTTO. Non si può permettere di dire queste cose !

  PRESIDENTE. Deputato ! Per favore, colleghi ! Colleghi, per favore, lasciate parlare il deputato Buttiglione !

  ROCCO BUTTIGLIONE. ...Che hanno abolito il merito e hanno reso la scuola inadatta al suo compito, che è quello detto poco fa dal collega Cesaro: preparare i giovani per il mondo di domani. Allora pensavano – come credo che pensiate anche voi adesso – che la scuola dovesse preparare a un mondo nuovo, un mondo senza competizione in cui la competizione fosse una brutta cosa, in cui le virtù tradizionali come la diligenza, la puntualità, lo sforzo, la capacità di fare fatica e così via non fossero più necessarie. Quindi, questa scuola doveva aiutare a socializzare, non ad imparare, e soprattutto a non imparare per sottomettersi a quel mostro che è l'impresa. Risultato: la più drammatica separazione fra preparazione scolastica e capacità di trovare un lavoro.
  Il 43 per cento dei giovani italiani che escono dalla scuola non trovano un lavoro perché sono inadatti a lavorare e nessuno gli ha insegnato le qualifiche necessarie per trovare un lavoro. Dio non voglia che la scuola entri in contatto con l'impresa, generando l'integrazione dei giovani all'interno del sistema capitalistico e del suo scambio mercificato lavoro contro salario: forse pensate di averle scoperte voi queste cose, ma vi assicuro che le dicevano anche quando ero giovane io. Il fatto che siano state dette è causa non secondaria dei mali nei quali oggi ci troviamo.
  Perché questa riforma ? Esattamente per creare le condizioni affinché la scuola svolga la sua funzione: formare la persona, preparare alla vita e anche, cosa non secondaria, permettere che i nostri giovani trovino un lavoro. Perché in Italia la disoccupazione dei giovani dipende in parte dal fatto che il sistema economico non tira, ma in parte, ed in parte grande, la disoccupazione dei giovani italiani è frizionale. La disoccupazione frizionale è il risultato del fatto che non si incrociano le qualifiche che offre la scuola e quelle che invece chiede il mondo del lavoro.
  Qualcuno ha chiesto il motivo per cui noi vogliamo fare questa riforma, questo è il motivo per cui noi vogliamo farla, per dare ai nostri giovani un'educazione migliore e una migliore capacità di entrare in contatto con il mondo del lavoro.
  Qualcuno ha chiesto: ma perché dare tutto questo potere ai presidi ? Guardate, il problema non è il potere dei presidi, non sono i presidi ma la scuola ! La scuola che funziona è una scuola autonoma, una scuola che cerca di aderire al contesto concreto nel quale si trova, cerca di essere l'espressione di un territorio, cerca di essere l'espressione di una tradizione culturale, cerca di essere l'espressione di una specifica genialità di un gruppo di persone che hanno la capacità di educare.
  La scuola vive dell'alleanza tra il docente ed il discente. Noi dobbiamo cercare l'alleanza tra il docente ed il discente e costruire la scuola attorno a questa alleanza, Pag. 31ma per avere questa capacità la scuola deve avere una identità ! Tutti noi ci ricordiamo di professori le cui lezioni abbiamo ascoltato e che non hanno inciso affatto sulla nostra vita e ci ricordiamo invece dei maestri, che hanno inciso sulla nostra vita perché erano portatori di una proposta educativa. Noi vogliamo che tutta la scuola sia portatrice di una proposta educativa e per far questo abbiamo bisogno di un preside che possa creare una équipe e sia responsabile del risultato. Se il risultato è negativo il preside deve andare via, se il risultato è positivo gli si da maggiore responsabilità.
  Quanto all'idea di scuola di serie A e di serie B, vi rendete conto che già ci sono le scuole di serie A e di serie B ? Se vogliamo che le scuole di serie B diventino di serie A cominciamo col riconoscere che esistono in modo da darsi da fare per migliorarle (Applausi dei deputati del gruppo Area Popolare (NCD-UDC)) !

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Palmieri. Ne ha facoltà.

  ANTONIO PALMIERI. Presidente, io volevo tranquillizzare i colleghi delle altre opposizioni, perché esistono due riforme. Esiste la riforma che il Premier ha annunciato con le slides e che continua ad annunciare nei i suoi interventi televisivi con la lavagna, ed esiste la riforma nel testo sul quale adesso ci stiamo confrontando. Quindi il motivo per il quale noi voteremo contro l'emendamento soppressivo, ma voteremo anche contro questo articolo è esattamente dovuto a ciò: quello che il Premier dice non è quello che il Premier fa. La manifestazione del 5 maggio al quale il collega Giordano ha fatto prima riferimento ha avuto un formidabile effetto: spaventare il Partito Democratico, obbligandolo ad una marcia indietro fatta in Commissione e preannunciata ulteriormente anche oggi sui giornali da interviste dei membri del Governo che annunciano successive ulteriori modifiche su questo punto, proprio per tranquillizzare le persone di sinistra che sono andate in piazza. Quindi, da questo punto di vista, con meno argomenti dotti del collega Buttiglione, ma con argomenti più empirici che rimandano alla campagna elettorale che stiamo vivendo, tranquillizzare i colleghi delle altre opposizioni, così come ho fatto all'inizio, perché non c’è materia.
  Renzi ha già fatto marcia indietro, ne farà ancora nella pratica. Tenete l'occhio sulla palla e vedrete che potrete votare serenamente contro il provvedimento perché tutti i disastri preannunciati non ci saranno. Come detto, e confermo, voteremo contro questo emendamento soppressivo e contro l'intero articolo, invece, proprio perché non mantiene le premesse e le promesse dai quali è partito (Applausi dei deputati del gruppo Forza Italia – Il Popolo della Libertà – Berlusconi Presidente).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato Rampelli. Ne ha facoltà.

  FABIO RAMPELLI. Grazie Presidente, colleghi deputati, sarebbe opportuno che a questo punto il Governo, comunque, desse seguito alle intenzioni manifestate di voler maggiormente ascoltare le forze politiche, le forze sindacali, i movimenti, tutti coloro i quali in queste settimane si sono giustamente e legittimamente agitati perché hanno rivendicato un diritto di partecipazione che gli è stato precluso fin dall'origine, anche se nelle ultime settimane sono stati fatti sforzi per lo più astratti e teorici, perché non ci sono stati segni di modifica sostanziali e soprattutto non ce ne sono stati in direzione delle proposte fatte pervenire al Governo e alla maggioranza, da parte sia dell'opposizione, sia delle associazioni, dei sindacati e dei movimenti già citati.
  Quindi, vorremmo capire una volta per tutte, ma non perché siamo particolarmente curiosi, se questa volontà esiste o non esiste, affinché tutti possano confrontarsi con parole definitive e chiare. Infatti, non si può dire da un lato di essere disponibili e dall'altro sbattere la porta in faccia perché questo non è corretto: non è Pag. 32corretto nei confronti del Parlamento e neanche nei confronti del mondo della scuola.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato Gallinella. Ne ha facoltà.

  FILIPPO GALLINELLA. Grazie Presidente, tramite lei volevo rispondere al collega Buttiglione e commentare l'emendamento, perché vorrei sapere se il collega ha fatto la scuola giusta o quella sbagliata. Perché se ha fatto la scuola sbagliata capiamo tante cose, se ha fatto la scuola giusta quindi è ora di cambiarla secondo quello che dice il Movimento 5 Stelle (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, la deputata Spadoni. Ne ha facoltà.

  MARIA EDERA SPADONI. Grazie Presidente, la situazione in cui versano il precariato e i docenti ATA richiede attenta considerazione e interventi immediati. La continuità didattica è un bene essenziale e occorre rendere immediatamente disponibile per l'immissione a tempo indeterminato i posti attualmente coperti con incarico annuale. Nella condizione attuale non riteniamo che ci siano le condizioni giuridiche e gestionali per affidare il reclutamento alla scelta delle singole scuole, scelta di carattere discrezionale, senza alcuna procedura di selezione. Questo è uno dei punti programmatici del Partito Democratico, si trova su www.partitodemocratico.it, con i quali si sono presentati alle elezioni del 2013. Votando contro questo emendamento, semplicemente vi dimostrate per l'ennesima volta per quello che siete, fondamentalmente un gruppo incoerente. Noi ormai ce ne siamo resi conto, almeno io personalmente me ne sono resa conto. Spero veramente che almeno gli italiani se ne rendano conto presto di come li avete presi in giro i questi ultimi 20 anni (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato Dell'Aringa. Ne ha facoltà.

  CARLO DELL'ARINGA. Grazie Signora Presidente, mi meraviglia questo ossessivo richiamo all'articolo 33 della Costituzione sulla libertà di insegnamento, come se la libertà di insegnamento fosse incompatibile con l'esercizio dell'autonomia e del principio di responsabilità, soprattutto in un campo in cui la singola istituzione deve essere responsabile della qualità del servizio che dà in un campo così delicato alle famiglie e che quindi è anche responsabile di utilizzare al meglio le risorse e anche di scegliere le risorse umane che più si integrano con il progetto formativo che l'istituzione vuole attuare.
  Mi meraviglia questo ossessivo richiamo, perché questo principio di mutua accettazione fra chi insegna e chi dirige esiste in gran parte delle istituzioni del mondo occidentale, non solo dell'università, dove il concetto di chiamata o di mutua accettazione è accettato ovunque. Quindi questa obiezione sarebbe una obiezione fatta alla maggioranza del mondo sviluppato, in cui questo principio si applica a garanzia delle famiglie e della qualità dell'insegnamento (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato Luigi Gallo. Ne ha facoltà.

  LUIGI GALLO. Presidente, naturalmente tutte le giustificazioni dei colleghi del Partito Democratico sostanzialmente stridono contro una porta di vetro. La vera motivazione del Ministro Giannini, che viene dal baronato dell'università, è portare il baronato anche nella scuola pubblica. In sostanza, attualmente non abbiamo mai sentito cose eclatanti sulla corruzione, sulle raccomandazioni e le clientele nella scuola pubblica perché c'erano delle regole certe. Quando queste regole certe verranno cancellate dal Partito Democratico, avremo una scuola di Pag. 33pessima qualità, perché il merito non significa chiamare gli amici dei politici, gli amici dei dirigenti, gli amici degli imprenditori o far fare carriera ad Agnese, la moglie del Presidente del Consiglio, nella scuola (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle e commenti dei deputati del gruppo Partito Democratico).
  Il dirigente scolastico pubblico non rischia nulla in questa riforma perché sarà inamovibile come qualsiasi dirigente pubblico e quindi, in sostanza, avremo un dirigente che fa le sue scelte, però facendo rischiare con il fondo schiena degli altri (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato Crippa. Ne ha facoltà.

  DAVIDE CRIPPA. Grazie, Presidente. Sabato, ho avuto il piacere di girare insieme a mia figlia per i cortili di alcune scuole che erano attrezzate per una piccola mostra realizzata dai ragazzi. Quel sabato pomeriggio, gli insegnanti, pur essendo fuori dal loro orario di lavoro erano lì presenti. Il giorno prima, gli stessi insegnanti erano a spazzare la scuola allagata per via di mancanza e incuria di una progettazione e della mancanza di fondi costante e continua. Quegli stessi insegnanti ci segnalano una cosa prioritaria: il fatto di avere un dirigente che decide in questo modo il piano delle assunzioni e il piano dei rinnovi, di per sé, vuol dire impedire una libertà nelle modalità di insegnamento, che per loro rappresenta una preoccupazione enorme per il futuro dei nostri figli, dei nostri, non dei loro, e di tutti noi. E io, quelle voci e quelle parole, voglio riportarle all'interno di quest'Aula affinché qualcuno si renda conto del fatto che questa deriva può non tornare indietro (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Pannarale 9.1, con invito al ritiro, altrimenti il parere è contrario, della Commissione e del Governo e con il parere favorevole delle relatrici di minoranza per il gruppo Sinistra Ecologia Libertà e MoVimento 5 Stelle.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Ferranti, Stella Bianchi, Carloni, Latronico, Vico, Sberna...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  380   
   Votanti  379   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  190   
    Hanno votato   82    
    Hanno votato no  297.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Passiamo alla votazione dell'emendamento Fassina 9.4, sul quale la Commissione e il Governo hanno formulato un invito al ritiro, altrimenti il parere è contrario, e le due relatrici di minoranza hanno espresso parere favorevole.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Fassina. Ne ha facoltà.

  STEFANO FASSINA. Grazie, Presidente. Non metto in discussione le buone intenzioni della norma e non intendo neanche mettere in discussione la professionalità dei dirigenti scolastici; non è questo il punto. Voglio invece discutere l'impianto della norma. È evidente che esistono rischi seri in questa norma. Lasciamo stare i rischi relativi a fenomeni di rilevanza penale.
  Consideriamo altri rischi, e parlo dei rischi di discriminazione: discriminazione per l'orientamento culturale e pedagogico, discriminazione per l'orientamento politico-culturale e discriminazione anche per efficientismo, perché potrebbero essere lasciati fuori quegli insegnanti che, magari, sono in stato di gravidanza, oppure che usufruiscono dei permessi della legge n. 104 del 1992 e devono assistere qualche Pag. 34parente in difficoltà. Si viene così a determinare un evidente effetto potenziale di condizionamento della libertà d'insegnamento (mi dispiace ma è così). Dunque, il punto che voglio sottolineare è il seguente: perché dobbiamo correre questi rischi, sebbene potenziali ? Esistono altre soluzioni per favorire l'incontro tra i fabbisogni della scuola e le caratteristiche di un docente che ci consentono di evitare questi rischi. Ne abbiamo anche parlato. Sono rischi evitabili, pur raggiungendo l'obiettivo che viene posto.
  Per spiegare la ratio dell'articolo, ossia la chiamata diretta e anche la rideterminazione triennale dell'incarico, che è un aspetto importante, si è indicata la possibilità, finalmente, di sanzionare il docente «difettoso» alla fine del triennio. Attenzione, perché qui la sanzione non comporta la sospensione dell'insegnante e non comporta nemmeno l'allontanamento dell'insegnante: comporta semplicemente che questo insegnante, presunto «difettoso», venga mandato in un'altra scuola e noi avremo tendenzialmente gli insegnanti cosiddetti «difettosi» nelle scuole più difficili. Non si possono scambiare più insegnanti o, magari, anche 500 euro per la formazione con un modello che non funziona. I primi due aspetti sono positivi, ma non compensano un modello che non funziona.
  L'impianto della norma – e mi avvio a concludere – si basa sulla logica del comando ed è la conseguenza di una valutazione complessivamente negativa dei nostri insegnanti. La Ministra Giannini non perde occasione per ricordarlo. Lo ha fatto in un'intervista anche oggi, definendo conservatori gli insegnanti. «È politico lo sciopero del 5 maggio» e nel lessico della Ministra «politico» vuol dire pregiudiziale, pregiudizialmente ostile al Governo, senza ragioni specifiche di merito. E lo ha fatto, qualche settimana fa, la Ministra, definendo la maggioranza degli insegnanti «abulica» e la minoranza «aggressiva». Ecco, io mi chiedo come si possa avviare un processo di riqualificazione della scuola sulla base di tali premesse. Allora, mi rivolgo a lei, Ministra Giannini: sarebbe utile che lei si assumesse fino in fondo la responsabilità delle sue parole e lasciasse il suo incarico, per aiutare a ricostruire un clima positivo tra il Governo e il mondo della scuola (Applausi dei deputati del gruppo Sinistra Ecologia Libertà e di deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).
  Faccio poi un appello alle colleghe e ai colleghi: allo sciopero del 5 maggio hanno partecipato 618 mila tra insegnanti e personale tecnico ausiliario. Sono la stragrande maggioranza della scuola. Non si può attuare la scuola dell'autonomia senza la condivisione da parte dei diretti interessati. Il Parlamento avrebbe dovuto già inviare un messaggio chiaro di attenzione al mondo della scuola, ma non l'ha fatto. Avrebbe dovuto proporre lo stralcio per la parte che riguarda le assunzioni, le assunzioni possibili, e poi aprire un confronto per trovare proposte condivise, ma non l'ha fatto.
  Almeno oggi approviamo un emendamento che elimina, cancella i poteri della chiamata diretta da parte del dirigente scolastico e restituiamo un minimo di condivisione del progetto, altrimenti le norme potete considerarle le più belle del mondo ma non funzioneranno e faranno danni alla nostra scuola.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, la deputata Argentin. Ne ha facoltà.

  ILEANA ARGENTIN. La ringrazio, Presidente. Intervengo per dichiarazione di voto. Voterò in modo favorevole sull'emendamento Fassina 9.4 e contrario rispetto alla posizione del mio partito perché ritengo che le pari opportunità non si possono garantire con la chiamata. Credo che la libertà di scelta sia troppo pericolosa per soggetti deboli che, per quanto hanno merito, non partono dallo stesso punto di partenza. C’è per tutti la possibilità di lavorare solo quando c’è anonimato, non solo culturale ma anche fisico.
  Le chiedo quindi la possibilità di rivendicare ancora una volta in quest'Aula pari opportunità dando il mio voto a favore all'emendamento Fassina 9.4 (Applausi Pag. 35dei deputati del gruppo Sinistra Ecologia Libertà).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, la deputata Ascani. Ne ha facoltà.

  ANNA ASCANI. Signora Presidente, intervengo soltanto per tranquillizzare i colleghi rispetto a quanto è stato detto, perché in Commissione si è fatto un lavoro profondo su questo tema. Intanto per chiarire che a scuola si entrerà sempre e comunque per concorso, nessuno potrà chiamare l'amico o il compagno che dir si voglia; e poi per tranquillizzarli sul fatto che gli emendamenti che abbiamo già approvato prevedono ambiti territoriali di dimensione sub-provinciale a cui si viene assegnati, che gli incarichi saranno triennali sì, ma rinnovati sulla base di un piano dell'offerta formativa che è costruito collegialmente, come abbiamo già previsto; che un emendamento approvato poco fa prevede proprio il richiamo alle norme anti-discriminatorie, alla legge n. 104, alla tutela di coloro che sono più deboli nei luoghi di lavoro. Quindi questo, che è una preoccupazione sicuramente legittima, è però assolutamente escluso; e quindi non c’è nessun tipo di arbitrio, anche perché la Commissione ha inserito un principio netto sulla pubblicità dei criteri e sulla valutazione del dirigente. Io credo che questo lavoro vada riconosciuto, ovviamente riconfermando la fiducia da parte del PD al Ministro (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Zaratti. Ne ha facoltà.

  FILIBERTO ZARATTI. Signora Presidente, dichiaro il voto favorevole di Sinistra Ecologia Libertà a questo emendamento.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato Quaranta. Ne ha facoltà.

  STEFANO QUARANTA. Signora Presidente, la nostra idea di scuola è anche un'idea di democrazia, che vuol dire partire dai principi costituzionali: uno di questi, fondamentale, è la libertà di insegnamento. Ora qui non solo abbiamo ancora risorse insufficienti per la scuola, non solo rischieremo di avere scuole d’élite e scuole di emarginati, ma grazie a questa chiamata diretta mettiamo in discussione anche la libertà di insegnamento. Allora io mi chiedo, signora Presidente, cosa manca ancora, dopo la riforma della Costituzione, della legge elettorale, dell'articolo 18, per approvare con velocità renziana il programma di Silvio Berlusconi degli anni Novanta ? Cosa manca ancora (Applausi dei deputati del gruppo Sinistra Ecologia Libertà) ?
  E vorrei ricordare ai colleghi del Partito Democratico che siamo stati eletti con lo stesso programma, che diceva cose ben diverse da queste, che sono state fatte. E loro hanno il premio di maggioranza anche grazie ad un programma diverso ! Allora, cosa dobbiamo ancora aspettare per renderci conto che qui c’è una svolta conservatrice inaccettabile, fatta con i nostri voti, fatta con i voti presi su un programma diverso, che non era questo (Applausi dei deputati del gruppo Sinistra Ecologia Libertà) !

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato Scotto. Ne ha facoltà.

  ARTURO SCOTTO. Signora Presidente, ho ascoltato con molta attenzione le parole del collega Fassina, e anche l'appello che ha lanciato alla Ministra Giannini, un appello che è legato anche a quello che è accaduto nel corso delle ultime settimane. Noi non siamo qui esclusivamente per ratificare: ci sono fatti che accadono nella società, ci sono conflitti che l'attraversano, ci sono anche risposte sbagliate che talvolta vengono offerte dalla politica; una delle quali è la definizione di squadrismo che la Ministra ha dato nei confronti degli insegnanti, e un'altra riguarda il giudizio che oggi ha dato in un'intervista di un Pag. 36importante quotidiano, su Il Messaggero, rispetto alla politicizzazione di questa protesta. Per questo, cara Ministra, aiuti la scuola pubblica: se ne vada (Applausi dei deputati del gruppo Sinistra Ecologia Libertà) !

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato Fratoianni. Ne ha facoltà.

  NICOLA FRATOIANNI. Signora Presidente, in questo dibattito stiamo scoprendo cose molto interessanti. Abbiamo scoperto dalle parole dell'onorevole Buttiglione che il problema della disoccupazione in Italia è il problema della scuola, che non prepara a sufficienza; e dall'onorevole D'Ottavio che ci sono scuole di serie A e di serie B. Devo dire la verità, lo sapevamo: eravamo però noi un po’ conservatori, quelli del ’68 (io non ero neanche nato, ma insomma fa lo stesso), eravamo però convinti che le scuole di serie A e di serie B ci fossero, perché ci sono aree del Paese nelle quali le scuole cadono a pezzi, che non hanno le risorse per un laboratorio, perché sono scuole inserite in contesti sociali e culturali molto appesantiti.
  Invece, oggi abbiamo scoperto che tutto questo si risolverà con la chiamata diretta del preside. Allora, lo ripeto collega Dell'Aringa, mi dispiace sì, questa chiamata diretta mette in discussione la libertà di insegnamento e non ci portate ad esempio l'università, non è proprio un bell'esempio. L'università italiana, quella di cui tutti quando ne parlano raccontano favori e privilegi.

  PRESIDENTE. La ringrazio. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, la deputata Costantino. Ne ha facoltà.

  CELESTE COSTANTINO. Grazie, signora Presidente. Io ascolto gli interventi del Partito Democratico che dovrebbero diciamo tentare di rassicurarci, ma onestamente mi tremano i polsi perché quando sento che una delle giustificazioni che vengono portate avanti – per esempio, il fatto che tutti saranno comunque sottoposti a concorso pubblico –, io mi chiedo non lo so, forse li volevamo raccattare per strada gli insegnanti. Detto questo, quando l'onorevole Buttiglione parla dell'autonomia scolastica dicendo che le scuole devono essere espressioni dei territori, vede io sono nata a Reggio Calabria in un quartiere povero, popolare, con altissima densità mafiosa e la mia scuola era molto meglio dell'espressione di quel territorio, ed è forse grazie a quegli insegnanti se io oggi siedo qui tra questi banchi. Mi vengono i brividi se penso al fatto che ci possono essere degli insegnanti, come sono stati definiti «difettosi», che probabilmente andranno ad essere accumulati in quei territori lì creando, sì a questo punto, scuole di serie A e di serie B che non daranno la possibilità agli studenti, come sono stata io, di riuscire a fare un percorso e di andare avanti nella vita (Applausi dei deputati del gruppo Sinistra Ecologia Libertà).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, la deputata Ricciatti. Ne ha facoltà.

  LARA RICCIATTI. Grazie, signora Presidente. Pur nel rispetto delle opinioni che le colleghe e i colleghi hanno in quest'aula, e magari non condividendolo stiamo affrontando un dibattito. Io, signora Presidente, mi indigno quando il signor Buttiglione dice che il 43 per cento dei ragazzi è disoccupato perché a scuola non gli insegnano a lavorare. Caro Rocco Buttiglione, se c'hai il coraggio vallo a dire alla madre di Gennaro Sarago che mercoledì a 25 anni si è buttato dall'ottavo piano del terrazzo di casa sua a Pomigliano perché ha detto: «Non ce la faccio più, io non ho un lavoro, non è questa la vita che voglio». E magari fatti un esame di coscienza perché a questa generazione le macerie gliele ha lasciate la tua classe dirigente (Applausi dei deputati del gruppo Sinistra Ecologia Libertà).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato Bordo. Ne ha facoltà.

Pag. 37

  FRANCO BORDO. Grazie Presidente, la scuola e l'università italiane, già fiaccate da un quindicennio di riforme inconcludenti e contraddittorie hanno ricevuto nell'ultima stagione un colpo quasi letale. Questo lo scriveva il Partito Democratico due anni fa, soltanto due anni fa; oggi avete subappaltato la riforma della scuola italiana alla Ministra Giannini che, ovviamente, non sta per niente andando verso quel valore universalistico della formazione che rivendicavate due anni fa nel programma elettorale. Questa non è una riforma, questa è una vera schifezza che va cancellata, non va approvata e vi chiediamo di essere coerenti.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, la deputata Malpezzi. Ne ha facoltà.

  SIMONA FLAVIA MALPEZZI. Grazie, Presidente. Una precisazione perché ne ho sentite tante, ma l'attribuzione dell'organico di rete avverrà ancora, ora, attraverso la graduatoria di persone che hanno vinto un concorso e che sono in quell'ambito provinciale, così come è ora, quello che cambia è il meccanismo tra scuola e il proprio territorio per dare una risposta. Io non riesco a capire dove venga meno la libertà di insegnamento onestamente, perché oggi la libertà di scelta il docente non ce l'ha. Infatti, se io sono l'ultima in quella graduatoria che entra in ruolo mi becco l'ultima scuola, quindi assolutamente non scelgo niente (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico). Non solo dico questo, magari io potrei essere più adatta ad un'altra scuola, come per esempio quella del mio territorio dove c’è la più alta percentuale di alunni stranieri e io ho una specializzazione in quello. Allora, unire la ricchezza e il patrimonio culturale di un insegnante alla ricchezza di una scuola con le proprie esperienze è non garantire la libertà d'insegnamento (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico) ?

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Buttiglione. Ne ha facoltà.

  ROCCO BUTTIGLIONE. Grazie, Presidente. Mi sento di ripetere le cose che ho detto in quest'Aula davanti a qualunque cittadino italiano, anche alla madre di quel povero ragazzo che si è suicidato. E non credo che quel povero ragazzo si sia suicidato per ragioni che noi tutti qui possiamo facilmente comprendere e giudicare, ma, se si è suicidato per la difficoltà a trovare lavoro, ribadisco: il sistema scolastico italiano è un sistema che non aiuta i giovani a trovare lavoro. Tanto è vero che tutti gli esperti – e faccio appello a tutti coloro che in quest'Aula si sono occupati dei problemi dell'inserimento lavorativo dei giovani – concordano nel dire che dobbiamo fare una riforma per passare da questo sistema a un sistema duale, simile a quello che vi è in altri Paesi, per esempio in Germania; un sistema il quale sia in contatto con il territorio.
  Capisco i problemi dei quartieri a forte infiltrazione mafiosa di Reggio Calabria, ma credo che la formazione non possa essere la stessa in tutte le parti del territorio italiano. Una scuola è viva se è legata a una tradizione locale. Vi sono anche in Calabria grandi tradizioni culturali locali che meritano di essere valorizzate. È tutta mafia la Calabria ? No ! Se si può venire fuori dalla mafia è perché vi è altro rispetto alla mafia e bisogna aiutare questo altro a crescere.
  Non si può insegnare allo stesso modo in una regione che ha una certa tradizione di eccellenza in determinati settori e in un'altra che ha una tradizione di eccellenza in altri settori. E non è solo il territorio: sono anche le comunità culturali, le aggregazioni libere, spontanee. È lì che si manifesta la creatività. E, allora, dobbiamo fare una scuola che sia tale da permettere questo, che non sia regolata burocraticamente.
  Un insegnante bravissimo può non essere adatto per una scuola che ha certe caratteristiche ed essere adatto a una scuola che ha altre caratteristiche. Immaginate una scuola che decide di utilizzare al massimo l'espressione musicale come fattore di educazione rispetto a un'altra che fa, legittimamente, scelte diverse: sceglierà Pag. 38gli insegnanti con altri criteri. Un insegnante di filosofia bravissimo, ma che non ha mai studiato musicologia, non le andrà bene; le andrà bene uno che, magari, sarà meno bravo in altre cose, ma che ha studiato la filosofia della musica. Questo è autonomia, questo è pluralismo, questo è capacità di sollecitare la creatività.
  Allora, cerchiamo di uscire da una retorica ripetitiva e di confrontarci sui problemi veri della nostra gente e della nostra scuola.
  Un'ultima osservazione: qualcuno ha detto che l'università italiana non è un buon esempio rispetto al fatto che l'università funziona esattamente... no, non esattamente, ma, grosso modo, come questa norma vuole far funzionare la scuola italiana, vale a dire: vi è un'abilitazione e le facoltà scelgono tra gli abilitati quelli che entrano meglio a comporre il loro gruppo di lavoro e di ricerca.
  Funziona male, in modo clientelare, questa norma in Italia ? Prendiamo tutte le misure perché funzioni meglio, ma vi assicuro, per una lunga esperienza di insegnamento, non solo in Italia, ma, soprattutto, all'estero, che non vi è al mondo università funzionante la quale non funzioni su questa base. Tutte le università che funzionano sono università nelle quali la facoltà o il gruppo di ricerca ha la libertà di assumere, previa abilitazione, cioè previa certificazione delle capacità scientifiche, quelli che corrispondono al progetto di ricerca e al progetto educativo di quell'università.
  Cerchiamo di riflettere in modo meno burocratico su queste cose. L'insegnante, che è avulso dal contesto, dal contesto del territorio, dal contesto della comunità di ricerca, dal contesto del rapporto con le famiglie, non può funzionare. L'insegnante è tanto più libero quanto più è in rapporto. E, ovviamente, la libertà di insegnamento nelle università funziona nel modo che ho detto. Nessuno ha mai pensato che la libertà della facoltà di scegliere l'ordinario da chiamare sia contraddittoria con la libertà di insegnamento. Libertà di insegnamento è un'altra cosa: è il diritto di insegnare in coscienza quello che tu ritieni essere vero (Applausi dei deputati del gruppo Area Popolare (NCD-UDC)).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato Giancarlo Giordano. Ne ha facoltà.

  GIANCARLO GIORDANO. Grazie, signora Presidente. Quello che ci è stato descritto poc'anzi dall'onorevole Malpezzi è un sistema oggettivo di accesso al ruolo nelle scuole. Oggettivo – lo dice la parola – vuole dire sottratto a scelte arbitrarie.
  Ma voi che siete un po’ fissati con la storia dei collegi piccoli, degli albi territoriali piccoli, e che avete bisogno dell'Italicum scolastico, così state tutti i più sereni, come dice il vostro capo, avete bisogno di applicare anche lì la regola di qualcuno che vi scelga e che vi metta primo o ultimo in lista.
  Qual è – poneva il tema l'onorevole Malpezzi – il modo con cui il preside può, in qualche modo, comprimere la libertà di insegnamento dei docenti scelti nell'albo ? Lo può fare con le premialità in denaro, «barbamateria» per la verità, non vi siete sforzati molto. Lo può fare con i poteri punitivi, lo può fare al termine dei tre anni, dicendogli «non ti confermo» e rimettendolo nell'albo, sarà poi il docente a dover spiegare perché si ritrova dentro l'Albo al prossimo preside che dovrà sceglierlo. Immaginare una riforma contro chi deve attuarla – cercate di tenere presente questo punto – è una bizzarria che solo voi potevate immaginare (Applausi dei deputati del gruppo Sinistra Ecologia Libertà).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Simone Valente. Ne ha facoltà.

  SIMONE VALENTE. Grazie, Presidente. Il MoVimento 5 Stelle voterà a favore di questo emendamento.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato D'Uva. Ne ha facoltà.

Pag. 39

  FRANCESCO D'UVA. Ogni tanto mi chiedo, Presidente, come siamo arrivati in questa situazione, in Italia. Forse, se siamo arrivati in questa situazione è per i politici di vecchia data, come il collega Buttiglione, perché, se effettivamente se lui parla di autonomia (Commenti dei deputati del gruppo Area Popolare (NCD-UDC))... Rispetto, rispetto, grazie.

  PRESIDENTE. Colleghi, per favore. Vada avanti, deputato, vada avanti.

  FRANCESCO D'UVA. Si parlava di autonomia e si parlava di materie. Diceva: allora se noi vogliamo migliorare l'autonomia, dobbiamo fare in modo che le scuole abbiano la possibilità di scegliere su quali materie investire. Esatto, io su questo sono d'accordo. Ha ragione il collega Buttiglione se dice questo, ma allora cosa c'entra andare a scegliere i singoli insegnanti. Se vogliamo veramente migliorare l'autonomia, dobbiamo investire sulle singole materie; non c’è bisogno di dare questo potere gratuito ai dirigenti scolastici.
  Quindi, votiamo, intanto, a favore di questo emendamento e smettiamola di prendere in giro gli italiani (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, la deputata Chimienti. Ne ha facoltà.

  SILVIA CHIMIENTI. Grazie, Presidente. Il collega D'Uva mi ha anticipato; anch'io volevo chiedere a Buttiglione – che mi deve proprio spiegare – cosa c'entra l'autonomia delle scuole con il fatto che il dirigente possa scegliere le persone fisiche a cui affidare gli incarichi in maniera del tutto discrezionale.
  Forse Buttiglione non ha letto fine in fondo il testo del disegno di legge, ma qui non si prevede che i docenti considerati peggiori, con un curriculum meno attraente, meno interessante, che si aggiornano di meno, restino a casa e non lavorino più. Qui si prevede che tutti i docenti sono assunti e tutti lavoreranno. La differenza rispetto ad oggi sta solo nel fatto che i docenti considerati migliori, probabilmente, verranno chiamati, faranno anche la loro autocandidatura, ad insegnare nel liceo classico dei Parioli, di Roma, mentre quelli considerati peggiori, molto probabilmente, finiranno ad insegnare negli istituti tecnici di periferia o in contesti difficili e svantaggiati.
  Poi vi chiedo anche: i docenti che resteranno senza nessuna offerta da parte di nessun dirigente scolastico del loro ambito territoriale, che fine faranno ? Che sistema folle è questo ?
  Veramente mi appello alla sensibilità di quest'Aula, visto anche che esponenti del PD si sono esposti su questo tema, per fare una riflessione ulteriore su questo articolo (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, la deputata Marzano. Ne ha facoltà.

  MICHELA MARZANO. Grazie, signora Presidente. In maniera molto telegrafica: non è mia abitudine intervenire sugli interventi dei colleghi, c’è però qualcosa che ho ascoltato che mi ha particolarmente scioccato, le affermazioni che sono state fatte dal collega Buttiglione.
  Nessuno ha il diritto – lo ripeto: il diritto – di dire che le difficoltà a trovare il lavoro dipendono dal fatto che le persone non siano state ben formate a scuola (Applausi di deputati dei gruppi MoVimento 5 Stelle e Sinistra Ecologia Libertà). Ci sono tantissimi giovani, soprattutto se andiamo nella fascia dai 30 ai 50 anni, ma anche più giovani ancora, preparati benissimo. Colleghi che sono usciti, come me, dalla Scuola Normale Superiore di Pisa, che non sono riusciti a trovare un posto, comprese persone che si sono effettivamente anche suicidate.
  Allora, non mischiamo tutto. Noi possiamo essere più o meno d'accordo con questo specifico articolo, possiamo difenderlo come vogliamo, ma non abbiamo il diritto di falsificare la realtà e, soprattutto, dobbiamo avere il dovere etico di non Pag. 40cancellare la sofferenza di chi, preparato, non riesce a trovare un lavoro (Applausi di deputati dei gruppi Partito Democratico, MoVimento 5 Stelle e Sinistra Ecologia Libertà).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato Ferrara. Ne ha facoltà.

  FRANCESCO detto CICCIO FERRARA. Grazie, Presidente. Noi vogliamo ribadire un'idea che abbiamo della scuola. Per noi la scuola è pubblica, perché deve formare una nuova classe dirigente del Paese.
  E chi va a scuola deve avere diritti e deve potere essere messo nelle condizioni di avere diritti. La chiamata diretta rompe questo principio. La chiamata diretta non mette in condizione gli insegnanti e le insegnanti del nostro Paese di avere un diritto acquisito. Al contrario, lo mette in discussione e li priva di una libertà, perché non si capisce per quale ragione debba essere scelta una persona piuttosto che l'altra. Questa è la discrezionalità che mette in discussione anche la legittimità della scuola pubblica e l'idea che noi abbiamo della scuola pubblica (Applausi dei deputati del gruppo Sinistra Ecologia Libertà).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato Luigi Gallo. Ne ha facoltà.

  LUIGI GALLO. Grazie, Presidente. I deputati del Partito Democratico non possono fare finta di non conoscere quale meccanismo si sta inserendo nella scuola, perché è lo stesso meccanismo che permette la loro elezione, quella dei deputati del PD, in questo Parlamento, cioè la scelta «dal capo». Lo conoscete benissimo questo sistema (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).
  Il problema è che non esisterà nessuna graduatoria con punteggio, ma un albo, e l'albo significa che entrano tutti i docenti e sono tutti uguali dal punto di vista della scelta del dirigente. Voi inserite il sistema corruttivo, che oramai è un cancro all'interno del sistema sanitario, e lo esportate anche nella scuola pubblica.
  In sostanza qual è il sistema ? Il sistema è di nepotismo, di casta, quello che voi in pratica cercate di difendere in ogni ambito. È quello che ha prodotto il 44 per cento di disoccupazione giovanile, ovvero la casta di voi dirigenti pubblici, politici, ma anche di tutti gli altri settori che non volete mai smantellare a favore della meritocrazia (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato Paglia. Ne ha facoltà.

  GIOVANNI PAGLIA. Grazie, Presidente. Credo che alzare polvere all'interno di un dibattito che si vorrebbe serio non faccia mai particolarmente bene. Dire che questa riforma è stata pensata perché la scuola italiana non è in grado di dare lavoro ai giovani in questo Paese è una sciocchezza clamorosa e indicibile.
  Voi sapete che tutti i giovani italiani, non appena varcano i confini di questo Paese, trovano lavoro in un attimo. Sono oltre 100 mila i giovani laureati che alla fine dei loro percorsi escono perché cercano lavoro. Non è mai successo una volta – una volta ! – che all'estero sia stato detto ai nostri studenti che la loro preparazione non è adeguata a fare i migliori lavori che ci sono in giro per il mondo. Il problema è che in l'Italia questi non ci sono. E qui la responsabilità è della classe dirigente politica, della classe dirigente economica e degli investimenti pubblici e privati, che in questo Paese non si fanno ! Di questo bisogna parlare.
  Se poi qualcuno di voi vuole venire a spiegare che in alcune aree del Paese – veniva citata la Calabria – non ci sono posti di lavoro perché fa schifo la scuola, francamente questo dice molto della qualità di chi lo afferma (Applausi dei deputati del gruppo Sinistra Ecologia Libertà).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Tabacci. Ne ha facoltà.

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  BRUNO TABACCI. Signora Presidente, mi spiace non poter convenire sull'emendamento Fassina 9.4. È però l'occasione per ricordare che, durante le elezioni politiche del 2013, nel programma «Bene Comune», costruito da Partito Democratico, da SEL e da Centro Democratico, c'era un capitolo dedicato al sapere, che era appunto contenuto dentro la carta d'intenti. Gli argomenti di quel programma richiamavano i temi dell'autonomia e della responsabilità, il sistema valutativo, il contrasto all'abbandono scolastico, la motivazione del corpo insegnante, il potenziamento di ricerca e di formazione.
  Io considero coraggioso il tentativo del Governo di affrontare il nodo della scuola. Ovviamente si può anche commettere qualche errore, però dire che le cose nel nostro Paese, quanto a formazione scolastica, vanno bene è fare un «fuor d'opera». Qualcosa che dev'essere corretto c’è. C’è anche nell'assunzione di responsabilità: le scelte dequalificanti in questi anni hanno portato ad una distonia profonda tra scuola e mondo del lavoro.
  La scuola non è stata fatta per gli studenti in questi anni, ma molto di più per chi ha operato nella scuola. Vogliamo essere sinceri ? Da quale mente è potuta partorire, se non dalle pressioni degli interessi particolari, l'idea di una scuola profondamente licealizzata ? Mi riferisco all'università, che ha preteso di costituire in ogni angolo del Paese una sede di se stessa, proliferando in questo modo gli insegnamenti a prescindere da quella che era la realtà del mercato del lavoro, perché si volevano dare delle cattedre, non perché si voleva competere con un mondo che richiede una certa capacità. Allora, chiamiamo un po’ le cose con il loro nome ed evitiamo di politicizzarle oltre misura.
  Comunque sia, io mi sento profondamente legato a quel programma per il quale ho chiesto i voti nel 2013 e non mi sembra che questo progetto del Governo sia in antitesi. La polemica di oggi – questa sì – è in antitesi. Ma questo fa parte del dibattito del politichese e delle piccole beghe del nostro cortile (Applausi dei deputati dei gruppi Per l'Italia - Centro Democratico e Partito Democratico).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato Pizzolante. Ne ha facoltà.

  SERGIO PIZZOLANTE. Io credo che abbia ragione l'onorevole professor Buttiglione. Io penso che le difficoltà dei giovani italiani a trovare lavoro siano sicuramente legate alla situazione economica, ma anche al fatto che la scuola italiana non prepara al meglio i giovani verso il mondo che cambia e verso il lavoro. Questo non significa che non ci siano delle eccellenze o degli eroi. Gli ingegneri italiani trovano lavoro in tutto il mondo. Ma queste, appunto, sono eccellenze, questi sono casi particolari. Non si può dire che è la normalità della scuola italiana, che si trova di fronte a un cambiamento del mondo straordinario.
  C’è uno studio del Dipartimento lavoro del Governo americano che dice che il 67 per cento dei ragazzi che sono a scuola oggi faranno un lavoro che ancora non è stato inventato. Questa è la realtà del mondo e del cambiamento. E voi pensate davvero che la scuola italiana come è oggi sia in grado di affrontare queste trasformazioni e questi cambiamenti ? Che dobbiamo fermarci al punto in cui siamo ? Io credo di no (Applausi dei deputati del gruppo Area Popolare (NCD-UDC)).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, la deputata Pannarale. Ne ha facoltà.

  ANNALISA PANNARALE. Si fa spesso confusione, in alcuni interventi, non per distrazione, ma per rimescolare le carte in un dibattito difficile, perché c’è un mondo intero fuori che ci ascolta. La scuola non è fondata sul lavoro, è la Repubblica fondata sul lavoro in questo Paese, così come ci ricorda quella Costituzione che in molti, peraltro, abbiamo celebrato in quest'Aula insieme al 70o anniversario della Pag. 42liberazione. Dopodiché, dovremmo provare anche a praticarla questa Costituzione.
  La scuola non è fondata sul lavoro, ma è fondata sulla libertà, sul pluralismo e sulla capacità di educare alle differenze e alla lettura della complessità. Voglio dire una cosa alla collega Ascani, ma anche alla collega Malpezzi. Avete deciso, nella vostra strategia comunicativa, che la parola «concorso» è quella giusta. Si diventa docenti, con questo disegno di legge, ancora per concorso, ma dopodiché ci si ferma negli ambiti territoriali. E da quegli ambiti territoriali si esce soltanto se, sulla base di criteri soggettivi e discrezionali, lo sceglie il dirigente. Questo significa violare pluralismo e libertà di insegnamento (Applausi dei deputati del gruppo Sinistra Ecologia Libertà).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Rampelli. Ne ha facoltà.

  FABIO RAMPELLI. Grazie, Presidente. Anche noi pensiamo che questa riforma potesse essere parcheggiata da un lato e che i problemi della scuola potessero essere affrontati di petto, perché ce ne sono di molti e sono talmente oppressivi che non consentono alla scuola di avere quel ruolo che ha sempre avuto e che pian piano, nel corso del tempo, nonostante il proliferare di riforme – ne sono state fatte a decine –, ha visto configurarsi in maniera differente.
  Qui parliamo – tanto per essere chiari – del potere di individuare docenti neoassunti cui assegnare incarichi triennali, ovviamente salvo le conferme o le revoche.
  Nessuno, Ministro Giannini, può garantire che le conferme e le revoche possano effettivamente seguire dei criteri di qualità e di merito. Nessuno può garantire – siamo in Italia, glielo ricordo, casomai qualcuno fosse distratto – che l'articolo 33 della Costituzione possa davvero essere rispettato, a proposito di quella libertà di insegnamento che è stata giustamente evocata, ma che, viceversa, non è stata altrettanto considerata. Infatti, va da sé che un dirigente scolastico, se si trova un insegnante che ha un suo modello di riferimento o addirittura una propria sensibilità culturale, potrebbe essere condizionato dalle differenti vedute e questo non potrebbe che incidere sulla libertà di insegnamento.
  Non sono stati citati, in questo provvedimento, nonostante le continue sollecitazioni, i requisiti di merito che potrebbero essere orientativi rispetto a queste scelte. E va da sé che il curriculum professionale è condizione necessaria, ma non sufficiente a stabilire che una persona abbia effettivamente un valore, una qualità e una sensibilità particolari. Dunque, il rischio nepotismo, che abbiamo sentito da qualche giorno aleggiare in quest'Aula, e noi siamo stati tra i protagonisti di questa riflessione, esiste, eccome se esiste ! Esiste esattamente come è esistito in altri ambiti. Abbiamo fatto, per chi vi parla, riferimento dal principio all'università, dove sono stati istituiti corsi di laurea con un solo studente iscritto, solamente per dare qualche cattedra. Con le dovute differenze può accadere (certamente può capitare) che il clientelismo prenda il sopravvento. E il fatto che adesso non c’è, nella nuova formulazione del testo, un'espressione univoca da parte del dirigente scolastico, perché, comunque, ci sarebbe il coinvolgimento di un comitato, dentro il quale ci sono altri insegnanti, genitori e persino studenti, non risolve questo quesito. Semmai al clientelismo si affianca il germe della possibile lottizzazione tra più soggetti che, magari, possono avere diverse opinioni in merito alla chiamata diretta per i docenti neoassunti per questi incarichi triennali. Ma se non esistessero automaticamente questa possibilità e questo rischio, viceversa, perché delle due l'una, noi dovremmo comunque accedere all'altro principio e, cioè, che si possono effettivamente scegliere gli insegnanti migliori e gli insegnanti migliori finirebbero inevitabilmente nelle scuole migliori e, quindi, automaticamente ricadremmo in maniera clamorosa e ineludibile in un altro baratro, che è quello dell'accentuazione, perché già esiste, di un divario di qualità e, Pag. 43quindi, nella definizione, direi quasi nella formalizzazione di scuole ricche e scuole povere. In conclusione, tale lettura dovremmo completarla con quello che prevedete più avanti attraverso la contribuzione del 5 per mille. Quindi, ci possono essere insegnanti migliori che vanno nelle scuole più ricche dove un'utenza di un certo tenore sociale conferisce, con il 5 per mille, le risorse per farla diventare ancora migliore. E chi ci andrà a Scampia, piuttosto che al Corviale di Roma, piuttosto che allo Zen di Palermo ? Questo è un problema che vi dovete porre e le risposte che avete dato sono del tutto insufficienti. Vi state assumendo una grave responsabilità.
  Faccio un'ultima, telegrafica, affermazione: non si capisce comunque, alla fine di questa giostra, che fine faranno quegli insegnanti che non sono stati scelti da nessuno. Dove vanno a parare ? Che fine faranno ? Ce lo volete cortesemente dire una volta per tutte ?

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato D'Attorre. Ne ha facoltà.

  ALFREDO D'ATTORRE. Grazie Presidente, io intervengo solo per replicare, per suo tramite, all'intervento dell'onorevole Tabacci. Ci sono naturalmente molti modi per essere a favore di questo articolo e anche dell'impianto della riforma. Credo non sia un buon modo di esserlo quello di piegare la verità dei fatti oltre quello che è consentito. Mi limito a leggere qualche rigo del punto 6 della Carta di intenti del centrosinistra, quella con la quale molti di noi si sono presentati alle elezioni: «La dignità del lavoro e la lotta alle disuguaglianze si incrociano nel primato delle politiche per l'istruzione e la ricerca.
  Non c’è futuro per l'Italia senza un contrasto alla caduta drammatica della domanda d'istruzione registrata negli ultimi anni». E, poi, in fondo: «La scuola e l'università italiane, già fiaccate da un quindicennio di riforme inconcludenti e contraddittorie, hanno ricevuto nell'ultima stagione» – quella del centrodestra – «un colpo quasi letale». E si prosegue.

  PRESIDENTE. La invito a concludere.

  ALFREDO D'ATTORRE. Possiamo avere opinioni diverse, ma io credo che facciamo torto innanzitutto al Premier Renzi, che rivendica sempre la sua rottura, la sua discontinuità, e anche al Ministro Giannini, che all'epoca era candidato in un altro schieramento alternativo a quello di «Italia. Bene comune», se diciamo che questa riforma è il programma con il quale ci siamo presentati alle elezioni. No, è un'altra cosa (Applausi di deputati dei gruppi MoVimento 5 Stelle e Sinistra Ecologia Libertà).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato Piras. Ne ha facoltà.

  MICHELE PIRAS. Presidente, io sarei d'accordo con l'onorevole Tabacci quando dice che la situazione della scuola italiana non è fra le più brillanti, fra le più felici: penso che sia quasi banale affermarlo. Ma va sottolineato che, da che ho memoria e cognizione di causa di quello che accade nella scuola italiana, cioè da quando ero studente alle superiori, sono non meno di venticinque anni, che si ripete la stessa litania per cui la scuola italiana non prepara i suoi studenti al mondo del lavoro.
  E vorrei sottolineare che, da venticinque anni fa (quando io ne avevo più o meno diciotto ed altri ne avevano quanti ne ho io oggi) ad oggi, è crollato il tasso di occupazione, quello generale e quello giovanile, sono aumentate la disoccupazione, la precarietà, la dispersione scolastica.

  PRESIDENTE. La invito a concludere.

  MICHELE PIRAS. Almeno si abbia il buonsenso per chi fa parte di quella generazione che l'ha riformata in continuazione, per venticinque anni, di non venirci oggi a raccontare che cosa deve essere la scuola del presente, del passato, quella che è stata nel passato e quella che Pag. 44dovrebbe essere nel futuro (Applausi dei deputati del gruppo Sinistra Ecologia Libertà).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato Bonafede. Ne ha facoltà.

  ALFONSO BONAFEDE. Grazie, Presidente. Io pensavo che il dibattito avesse toccato il fondo nel momento in cui qualche marionetta ipocrita provava a difendere una riforma della scuola dittatoriale che è chiaramente indifendibile, ma adesso, Presidente, stiamo davvero degenerando, nel momento in cui si pretende di attribuire le responsabilità per la disoccupazione giovanile alla scuola in Italia (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).
  Presidente, ma come si può permettere qualcuno di fare interventi che possono essere definiti soltanto da vigliacco ? Ma provatelo a dire a qualche giovane che è costretto a scappare dall'Italia non perché sia stato formato male dalla scuola, ma perché, dopo i casi di Incalza, dopo i casi di «Mafia capitale», dopo i casi di corruzione, che demoliscono l'etica di questo Paese, pensano di doversi rassegnare all'ingiustizia e pensano di dover trovare un Paese giusto solo andando fuori i confini dell'Italia ! E qui qualcuno pretende di fare la morale a quei giovani !

  PRESIDENTE. La invito a concludere.

  ALFONSO BONAFEDE. Ma abbiate un po’ di amor proprio e smettetela di intervenire e di parlare di scuola, perché non ne siete degni (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato Causi. Ne ha facoltà.

  MARCO CAUSI. Grazie, Presidente. Devo dire che mi stupisco molto di come stia andando avanti la discussione, perché il problema del rapporto fra il sistema dell'istruzione, il sistema educativo italiano e non soltanto – attenzione – il mondo del lavoro, ma l'evoluzione e la dinamica dei saperi, delle tecniche, delle professionalità, in un mondo in profondissimo e continuo cambiamento, è un problema che sta al centro delle difficoltà del sistema dell'istruzione secondaria e universitaria italiana da trent'anni. Quindi, forse, non è corretto dire che tutta la disoccupazione giovanile è frizionale, perché è una componente della domanda, ma c’è molta disoccupazione giovanile frizionale.

  PRESIDENTE. La invito a concludere.

  MARCO CAUSI. Noi sappiamo da anni che il nostro sistema dell'educazione, diversamente, per esempio, da quello tedesco o anche da un altro modello, quello francese, ha questa difficoltà. Nel programma di «Italia. Bene comune», Presidente, leggo questa frase: «Garantiremo processi di riqualificazione e di rigore della spesa, avendo come riferimento il grado di preparazione degli studenti e il raggiungimento degli obiettivi formativi».

  PRESIDENTE. Concluda. Deve concludere.

  MARCO CAUSI. Voglio ricordare che per verificare la preparazione degli studenti e gli obiettivi formativi ci vogliono i test Invalsi, i test Pisa, ci vuole la valutazione (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico e Area Popolare (NCD-UDC)). Noi non possiamo...

  PRESIDENTE. La ringrazio, deputato. Colleghi, atteniamoci per favore ai tempi.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato Baroni. Ne ha facoltà.

  MASSIMO ENRICO BARONI. Grazie Presidente, di fronte all'articolo 9, che propone di fatto un taglio da pensiero forte e impositivo del Premier Renzi all'organizzazione scolastica, rispondiamo subito al deputato Causi, dicendo che la valutazione e il monitoraggio devono essere fatti appositamente sui posti di lavoro, Pag. 45che vengono ottenuti sulla base della competenza ottenuta con la laurea. Quindi, questo problema si risolve in maniera così semplice. In secondo luogo, Giorgio Israel, storico della scienza ed epistemologo, che ha scritto oltre 200 articoli scientifici ed oltre 30 volumi, parlava di tentativi di riproporre il riduzionismo meccanicistico sotto una veste apparentemente nuova, esattamente quello che stanno facendo il Premier Renzi e la Ministra Giannini con l'articolo 9. Di fatto, si appoggiano a questo soggettivismo radicale, questo costruzionismo radicale, che è la scotomizzazione delle difficoltà e dell'ambiente circostante.

  PRESIDENTE. Concluda, per favore.

  MASSIMO ENRICO BARONI. Bene questo paradigma è già stato superato dal costruzionismo complesso, Presidente, di cui autore è un sociologo italiano, un criminologo, De Leo, e che prevede l'ascolto dell'ambiente circostante.

  PRESIDENTE. Deve concludere, deputato.

  MASSIMO ENRICO BARONI. Capisce, Presidente ? L'ascolto dell'ambiente circostante (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Sì, la ringrazio deputato.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato Rampi. Ne ha facoltà.

  ROBERTO RAMPI. Presidente, ho sentito in quest'Aula tante cose diverse, alcune interessanti e alcune francamente un po’ irrispettose dei colleghi. Tenderei a sottolineare questo fatto: nella Commissione di competenza, cui partecipo, lavorano tante donne e uomini che da tanti anni, forse trent'anni, dedicano la loro vita alla scuola e la loro attività politica alla scuola. Le preoccupazioni che sono state sollevate le abbiamo fatte nostre, le hanno fatte loro. Hanno cercato nelle ore di lavoro di queste settimane in Commissione di trovare dei modi, i modi migliori, i modi di cui sono più convinti, i modi possibili per rispondere a quelle preoccupazioni, perché le paure sono qualcosa di comprensibile e di giusto, ma alle paure bisogna trovare il modo di rispondere per andare avanti. Noi crediamo da tanti anni alla scuola dell'autonomia e tentiamo oggi di dare a un dirigente scolastico alcuni strumenti per esercitarla e di garantire con la trasparenza e con la valutazione la possibilità di intervenire laddove ci saranno dei dirigenti che utilizzeranno male questa loro autonomia e questa loro responsabilità. Questo è il senso del lavoro che abbiamo fatto (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, la deputata Ciprini. Ne ha facoltà.

  TIZIANA CIPRINI. Presidente, è fin troppo chiaro il modello che il PD vuole imporre alla scuola: quello familistico, affaristico e clientelare, con il preside capo e il suo consiglio di amministrazione, esattamente lo stesso modello gestionale che usava la Ministra Giannini quando era direttrice dell'Università per stranieri, con misteriosi acquisti di palazzine mai utilizzate e incarichi conferiti all'amico architetto che gli aveva ristrutturato la casa al mare, nonostante la presenza di un ufficio tecnico interno (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle). Sono tutti fatti oggetto di mie interrogazioni parlamentari, che hanno interessato anche la Corte dei conti. Bella roba e bel modello (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle) !

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, la deputata Marzana. Ne ha facoltà.

  MARIA MARZANA. Grazie, Presidente. Il Governo Renzi non ha alcuna credibilità quando dice di essere aperto al confronto, visto che continua a sostenere la chiamata diretta. La maggioranza è indecente Pag. 46quando dice di aver apportato delle modifiche in Commissione oppure che questa misura migliorerebbe l'offerta formativa. La verità è una: la chiamata diretta e gli ambiti territoriali sono presenti in questo disegno di legge con tutta la loro pericolosità, perché saranno portatori di clientelismo nella scuola, di grave disparità di trattamento fra docenti che vantano gli stessi percorsi di formazione e gli stessi diritti, quindi si creeranno anche dei contenziosi; saranno portatori anche di differenze fra gli istituti scolastici. Questo sistema, quindi, che prevede la valutazione discrezionale del curriculum e l'assenza di oggettività nella scelta dei docenti, diventerà marcio molto presto, e contraddice due pilastri costituzionali fondamentali, che sono la trasparenza e l'imparzialità nella pubblica amministrazione.
  Se negate questo allora confermate l'impianto aziendalista della scuola di questo Governo (Applausi dei deputati del gruppo del MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato Nuti. Ne ha facoltà.

  RICCARDO NUTI. Presidente, alla fine di questo dibattito faccio notare che la maggioranza non ha risposto con dei fatti concreti alle domande che sono state poste dai colleghi in Aula, non è stato detto niente di concreto sulla disparità fra scuole di serie A e scuole di serie B, se non le solite parole vuote come: è stato fatto un grande lavoro; abbiamo ascoltato con forza, con impegno. Il testo è rimasto lo stesso, le parole stanno a zero (Applausi dei deputati del gruppo del MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato Dall'Osso. Ne ha facoltà.

  MATTEO DALL'OSSO. Grazie, Presidente. Questo mio intervento è per chiedere scusa alle aziende d'Italia, perché qui si sta dicendo che si vuole ridurre la scuola ad un'azienda, quando deciderà un capo solo, ma chi lavora sa benissimo che in azienda non comanda una persona, è sempre un team, c’è sempre un confronto tra persone. Come è possibile mettere a capo di una struttura che dovrebbe insegnare ai ragazzi una persona sola ? Ma chi ? Ma quando mai ! Ma state scherzando ! Non è così, non è questa la scuola che mi ha formato ! Forse sarò anche incompetente, ma non è così che funziona, non potete farlo, sa di criminalità questo atto ! Ma veramente, ma veramente (Applausi dei deputati del gruppo del MoVimento 5 Stelle) !

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Fassina 9.4, parere contrario di Commissione e Governo, parere favorevole delle relatrici di minoranza del gruppo di Sinistra Ecologia Libertà e del gruppo del MoVimento 5 Stelle.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Dell'Aringa, Gasparini, Pellegrino, Bechis, Ferraresi, Lavagno...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  362   
   Votanti  360   
   Astenuti    2   
   Maggioranza  181   
    Hanno votato   84    
    Hanno votato no   276.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Vacca 9.5, con parere contrario di Commissione e Governo, parere favorevole delle relatrici di minoranza del gruppo di Sinistra Ecologia Libertà e del gruppo del MoVimento 5 Stelle.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

Pag. 47

  Bargero, Mazzoli, Ravetto, Colonnese, Argentin, Zoggia.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  392   
   Votanti  390   
   Astenuti    2   
   Maggioranza  196   
    Hanno votato   79    
    Hanno votato no   311.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Ciracì 9.7, con parere contrario di Commissione e Governo e parere contrario delle relatrici di minoranza del gruppo di Sinistra Ecologia Libertà e del gruppo del MoVimento 5 Stelle.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Fanucci, Patriarca, Bossa, Murer, Vitelli.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti e votanti  394   
   Maggioranza  198   
    Hanno votato   27    
    Hanno votato no   367.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Pannarale 9.8, con il parere della Commissione e del Governo contrario e con il parere favorevole delle relatrici di minoranza di SEL e del MoVimento 5 Stelle.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Colletti. Paolo Bragantini, Lo Monte.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  396   
   Votanti  393   
   Astenuti    3   
   Maggioranza  197   
    Hanno votato   85    
    Hanno votato no  308.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Rampelli 9.9, con il parere della Commissione e del Governo contrario e con il parere favorevole delle Relatrici di minoranza di SEL e del MoVimento 5 Stelle.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Vico, Stumpo, Peluffo. Hanno votato tutti ?
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti e votanti  399   
   Maggioranza  200   
    Hanno votato   83    
    Hanno votato no  316.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  (La deputata Gnecchi ha segnalato che non è riuscita ad esprimere voto contrario).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Simonetti 9.10, con il parere della Commissione e del Governo contrario e con il parere favorevole delle Relatrici di minoranza di SEL e del MoVimento 5 Stelle.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Spessotto, Capelli.
  Dichiaro chiusa la votazione.Pag. 48
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti e votanti  398   
   Maggioranza  200   
    Hanno votato   91    
    Hanno votato no  307.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Passiamo alla votazione dell'emendamento Antimo Cesaro 9.15.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Antimo Cesaro. Ne ha facoltà.

  ANTIMO CESARO. Signora Presidente, il gruppo di Scelta Civica per l'Italia, pur non nutrendo alcuna perplessità o dubbio sulla professionalità del dirigente scolastico, né immaginando che in forza di questo provvedimento il dirigente scolastico possa subire una sorta di mutazione genetica, anche perché di solito il dirigente scolastico è chi, in un avanzamento di carriera, è stato per lunghi anni docente, prima di arrivare ad essere dirigente, proprio per la campagna di ascolto che anche Scelta Civica per l'Italia, insieme alle altre forze politiche ha avviato su questo provvedimento, avevamo proposto questo emendamento per garantire una minore discrezionalità e una maggiore trasparenza nelle scelte. Ciononostante, abbiamo visto che un successivo emendamento che il Governo ha fatto proprio – l'emendamento 9.60 a prima firma Rocchi, a cui abbiamo aggiunto le nostre firme – andava in questo senso, ritiriamo quindi il nostro emendamento.

  PRESIDENTE. Sta bene.
  Passiamo alla votazione degli identici emendamenti Vezzali 9.20 e Baldassarre 9.21.
  Ha chiesto di parlare la deputata Vezzali. Ne ha facoltà.

  MARIA VALENTINA VEZZALI. Signora Presidente, intervengo per dire che ritiro il mio emendamento.

  PRESIDENTE. Resta comunque l'identico emendamento Baldassarre 9.21. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Baldassarre 9.21, con il parere della Commissione e del Governo contrario e con il parere favorevole delle relatrici di minoranza di SEL e del MoVimento 5 Stelle.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  397   
   Votanti  387   
   Astenuti   10   
   Maggioranza  194   
    Hanno votato   83    
    Hanno votato no  304.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Vacca 9.22, con il parere della Commissione e del Governo contrario e con il parere favorevole delle relatrici di minoranza per Sinistra Ecologia Libertà e MoVimento 5 Stelle.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Villecco Calipari, Saltamartini...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  394   
   Votanti  392   
   Astenuti    2   
   Maggioranza  197   
    Hanno votato   81    
    Hanno votato no  311.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Rampelli 9.19, con il parere della Pag. 49Commissione e del Governo contrario e con il parere favorevole delle relatrici di minoranza per Sinistra Ecologia Libertà e MoVimento 5 Stelle.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Tidei, Fitzgerald...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti e votanti  397   
   Maggioranza  199   
    Hanno votato   83    
    Hanno votato no  314.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Passiamo alla votazione dell'emendamento Pannarale 9.25, sul quale la Commissione e il Governo hanno formulato un invito al ritiro, altrimenti il parere è contrario, e le relatrici di minoranza per i gruppi sinistra Ecologia Libertà e MoVimento 5 Stelle hanno espresso parere favorevole.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto la deputata Pannarale. Ne ha facoltà.

  ANNALISA PANNARALE. Grazie, Presidente. Proviamo a riscrivere i commi 2 e 3 con questo emendamento, con una proposta molto chiara perché rappresenta un criterio oggettivo. Il dirigente scolastico propone gli incarichi ai docenti di ruolo assunti, tenendo conto delle domande presentate e secondo il punteggio delle singole graduatorie per classi di concorso.
  Questo è il tentativo di provare a riportare un elemento di imparzialità. Il punto è che, in uno spazio dove i criteri di trasparenza e di imparzialità dovrebbero essere altissimi, l'unica modalità di scelta può essere quella di norme pubbliche e di regole pubbliche.
  Attualmente, noi abbiamo una regola incontrovertibile: i docenti fanno i concorsi e sono all'interno di graduatorie. Con questo disegno di legge, i docenti fanno i concorsi e poi devono essere scelti e costretti, peraltro, ad un'attività di autopromozione all'interno degli ambiti territoriali. Forse, in questo caso, con questo emendamento, proviamo a fare uno sforzo rispetto a quei criteri oggettivi che nella scuola dovrebbero essere garantiti, in ragione di quella libertà di insegnamento che è tutela nei confronti di tutte e tutti.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato Scotto. Ne ha facoltà.

  ARTURO SCOTTO. Grazie, signora Presidente. Si parla molto di meritocrazia per gli insegnanti e molto spesso viene brandita come una clava.
  E se ne parla con l'entusiasmo dei neofiti, invitati finalmente alla tavola imbandita dal padrone.
  Io consiglierei a tutti una lettura di un grande riformista, Bruno Trentin, in un articolo uscito sull’Unità qualche anno fa: «Nella mia storia di sindacalista ho dovuto fare ogni giorno i conti con la meritocrazia, cioè con il ricorso al concetto di merito, utilizzato come correttivo di riconoscimento della qualificazione della competenza dei lavoratori e soprattutto negli anni Sessanta, quando mi sono confrontato con la struttura della retribuzione alla FIAT, ho scoperto la funzione antisindacale degli assegni o dei premi di merito, quando questi, oltre a dividere lavoratori con la stessa qualifica e mansione, finirono per rappresentare un modo diverso di inquadramento, di promozione e di comando della persona, sanzionato per gli impiegati da una divisione normativa che nulla aveva a che fare con l'efficienza».

  PRESIDENTE. Concluda, grazie.
  Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Pannarale 9.25, ricordo con il parere contrario della Commissione e del Governo e con il parere favorevole delle due relatrici di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

Pag. 50

  Gadda, Centemero. Hanno votato tutti i colleghi ? Deputata Carocci, prego. Ecco, ha votato.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  384   
   Votanti  379   
   Astenuti    5   
   Maggioranza  190   
    Hanno votato   78    
    Hanno votato no  301.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Colleghi, saluto gli studenti dell'Istituto comprensivo statale di Gualdo Tadino, in provincia di Perugia, che stanno assistendo ai nostri lavori dalle tribune. Grazie di essere qui (Applausi).
  Saluto anche gli studenti dell'Istituto comprensivo «Tommaso Grossi» di Rho, in provincia di Milano. Ben arrivati (Applausi).
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Gelmini 9.26, con parere contrario della Commissione e del Governo e parere contrario delle relatrici di minoranza dei gruppi Sinistra Ecologia Libertà e MoVimento 5 Stelle.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Adornato, Palmieri. Ci siamo ? Avete votato ? Tutti i colleghi hanno votato ?
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti e votanti  392   
   Maggioranza  197   
    Hanno votato   46    
    Hanno votato no  346.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Passiamo alla votazione dell'emendamento Vacca 9.29, su cui la Commissione e il Governo hanno invitato i presentatori al ritiro dell'emendamento, altrimenti il parere è contrario, con il parere contrario della relatrice di minoranza del gruppo Sinistra Ecologia Libertà e con il parere favorevole della relatrice di minoranza del MoVimento 5 Stelle.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto la deputata Chimienti. Ne ha facoltà.

  SILVIA CHIMIENTI. Grazie, Presidente. Abbiamo già parlato molto della chiamata diretta ma una cosa ancora non ci è chiara e, cioè, perché il Governo ritenga che questa sia la migliore soluzione possibile da mettere in atto per rivoluzionare il sistema di conferimento degli incarichi di docenza.
  Qui non si tratta di fare i conti con stanziamenti di risorse, di trovarsi costretti a scegliere tra strade insidiose, tra una via che penalizza alcuni e una che ne penalizza altri. No ! Qui c'era piena libertà e voi l'avete usata per scontentare tutti. Nessuno vi ha imposto di andare in questa direzione con la pistola alla tempia. Potevate scegliere qualunque strada, potevate davvero confrontarvi e capire che, a parte Valentina Aprea, nessuno in Italia vuole la chiamata diretta (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle), men che meno i presidi, che hanno espresso, perfino loro, la loro contrarietà in merito durante le audizioni. Invece, avete deciso di andare avanti e noi siamo sconcertati.
  Quindi mi rivolgo ai rappresentanti del Governo, e vorrei che finalmente dicessero apertamente a quest'Aula e al mondo della scuola che segue con attenzione questo dibattito perché hanno deciso di dare al dirigente questo potere smisurato. Siamo davvero curiosi; e non ci dite che non è vero, perché «il dirigente propone gli incarichi ai docenti di ruolo assegnati nell'ambito territoriale di riferimento» è un'espressione chiarissima. Perché avete optato per questa strada ?
  Noi un'idea in merito ce l'abbiamo. È molto chiara, e la voglio esporre attraverso le parole di Giorgio Israel, che non è un rivoluzionario, e neanche un reazionario sessantottino di quelli che citava prima l'onorevole Buttiglione; tra le altre cose è stato presidente della Commissione ministeriale Pag. 51per il rinnovamento della formazione dei docenti con l'ex Ministra Gelmini. Sentite cosa dice: «Lo fanno per una ragione di controllo politico e ideologico, in modo da disporre di un ceto di dirigenti che faccia da cinghia di trasmissione dei precetti ministeriali. Basti pensare all'ultimo concorso per dirigenti: la batteria di quiz era composta da un gran numero di domande sbagliate, e poi da una massa di domande che richiedevano da parte del candidato la conoscenza di una letteratura psico-pedagogica di tipo costruttivista. E perché mai per essere un buon dirigente devo essere esperto e consenziente con certa letteratura e non con altra ? Qui viene messa fuori gioco non solo libertà di insegnamento, ma quella di pensare liberamente. Se poi un dirigente viene dotato anche del potere di assumere e controllare la carriera dei suo insegnanti siamo al regime. Si ricordi che la Carta della scuola fascista nel 1940 ridefiniva il preside come «capo dell'istituto», una figura monocratica che ora viene dotata di altri pesanti poteri». Parole di Giorgio Israel.
  Allora, se come crediamo il motivo di fondo è questo, vi preghiamo di smetterla di riempirvi la bocca con la parola «autonomia». Vi siete trincerati dietro questa bella espressione per nascondere quella che in realtà è semplicemente l'attribuzione ad una sola figura di un'onnipotenza priva di adeguati contrappesi. Volete realizzare l'autonomia ? Allora smettiamola di prenderci in giro ! Avete dato la possibilità al dirigente di decidere il piano dell'offerta formativa; gli date la libertà di scegliere quali materie potenziare, quali aggiungere e quali ridurre.

  PRESIDENTE. Si avvicini al microfono. Non la sentiamo, si avvicini.

  SILVIA CHIMIENTI. Dicevo: avete deciso di dare al dirigente il potere di decidere quali materie potenziare, quali ridurre e quali aggiungere; ma non dategli la possibilità di scegliere le persone fisiche che andranno ad insegnare queste materie ! Questa non è autonomia: questo è un modello verticistico e aziendale che non può esistere nella scuola (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto la deputata Malpezzi. Ne ha facoltà.

  SIMONA FLAVIA MALPEZZI. Signora Presidente, spiace perché quando uno non ha proprie parole è costretto ad utilizzare quelle di altri; e anche in questo caso noi assistiamo a letture di interpretazioni, ma che ben poco hanno a che fare con il testo che noi stiamo discutendo.
  Il dirigente scolastico non diventa un personaggio onnipotente: il dirigente scolastico – lo abbiamo ribadito più volte ed evidentemente non è sufficiente – darà le linee del piano dell'offerta formativa, ma nessuno toglie ai docenti il fatto che siano loro ad elaborarlo, perché a loro compete elaborarlo; e il lavoro collegiale viene addirittura aumentato grazie all'intervento del consiglio di istituto, che andrà a votare questo. Lo stiamo ripetendo come un mantra, ma perché è fondamentale; e perché mentre ci si sofferma in continuazione sulla cosiddetta chiamata diretta, che diretta non è, perché in realtà il dirigente è chiamato a scegliere valorizzando il curriculum che il docente presenta; e lo ricordiamo, mettendo a disposizione l'offerta della scuola insieme a quella che può essere una domanda grazie alle diverse specializzazioni e competenze che il docente ha, e che fino ad oggi non sempre sono state valorizzate perché l'organizzazione stessa della scuola non consentiva questo tipo di valorizzazione. Ma detto questo, il dirigente che sarà chiamato a scegliere sarà chiamato a pronunciarsi sui criteri di scelta: tutto sarà trasparente, lo vogliamo dire che c’è una logica di trasparenza che consentirà la valutazione ?
  Perché noi stiamo parlando di un sistema tutto nel complesso che verrà valutato. Ci dimentichiamo che quest'anno è partito il progetto e il piano di valutazione del sistema scolastico, e quindi delle scuole nel loro complesso; che il dirigente finalmente sarà sottoposto a quella valutazione Pag. 52che è rimasta carta bianca dal 2001; che il dirigente è sottoposto a dei contratti triennali, e lo diceva sempre la norma del 2001.
  Che il dirigente non è mai stato sottoposto a valutazione, e loro ce lo chiedono con forza. Vogliamo dire che l'Italia non ha avuto degli strumenti e non li ha messi in atto finora perché nella discussione sterile di chi valuta chi, di chi valuta che cosa e come si valuta, alla fine, noi veniamo da vent'anni in cui non abbiamo mai valutato, e lasciamo la scuola, eccellenza di valutazione per eccellenza, ad essere l'unica a non essere valutata; la valutazione ha valore di miglioramento del proprio servizio. Noi abbiamo bisogno di valutazione, perché la valutazione aiuta a migliorare le prestazioni in qualsiasi campo, e non ha un valore punitivo. I dirigenti saranno valutati sulle loro scelte, e saranno valutati da delle figure esterne – forse non ancora sufficienti, ma stiamo iniziando – nella figura degli ispettori, proprio come il modello francese. Poi potremo ripercorrere tutti i modelli europei di valutazione, dove sostanzialmente al dirigente viene data una responsabilità, che è ben diverso dal parlare di un criterio dittatoriale ed arbitrario di scelta. Ma quel dirigente ha la responsabilità dell'autonomia scolastica, potrà essere messo in condizione di fare in modo che quest'autonomia funzioni ? Perché altrimenti l'autonomia rimane ancora sulla carta e altrimenti un sistema – che mi sembra qui di sentire tutti che decantino perfetto – non vedo perché avrebbe bisogno di miglioramenti. Se abbiamo il coraggio di dire che, invece, in questo sistema, nel sistema attuale, qualche falla e qualche lacuna c’è, se abbiamo il coraggio di dire che oggi il dirigente non riesce neanche a dirigere, perché perso dietro le questioni solo e strettamente burocratiche, se abbiamo il coraggio di dire che così le cose non vanno, forse abbiamo anche il coraggio di provare a cambiare (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato Dall'Osso. Ne ha facoltà.

  MATTEO DALL'OSSO. Grazie, Presidente. No, è semplicemente per correggere un attimo quello che ha detto la mia collega e amica Silvia, Chimienti. Non è un sistema verticistico-aziendale, a meno che le aziende cui lei ha fatto riferimento non fossero colluse con affari un po’ strani, perché le decisioni aziendali sono prese da una comunità di persone. Infine per volgere il commento a chi ha parlato prima di me, sono sicuramente belle parole, le sue, però mettere una persona sola al comando non è cosa buona e giusta: è un sistema dittatoriale, dittatoriale (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato Luigi Gallo. Ne ha facoltà.

  LUIGI GALLO. Grazie, Presidente. Io volevo un attimo elencare, perché forse i deputati in quest'Aula hanno perso il conto, quali sono le competenze e i poteri dati al dirigente scolastico in questo disegno di legge. Allora, il dirigente scolastico è esperto di pedagogia; è esperto di didattica, e infatti definisce l'offerta formativa; è esperto di mondo del lavoro, perché costruisce il progetto di alternanza scuola-lavoro e poi lo valuta, alla fine del provvedimento; è esperto in public relation, perché deve convincere le famiglie a versare il 5 per mille nel proprio istituto; è esperto di fund raising, perché deve convincere i privati a versare i soldi nel proprio istituto che rimane senza risorse; è esperto di valutazione, quindi sa valutare gli studenti, sa valutare i docenti, sa prendersi il docente migliore, sa dargli il premio in base alla sua capacità a scuola. Questo è il dirigente che neanche Nietzsche aveva immaginato: il superuomo (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato Villarosa. Ne ha facoltà.

  ALESSIO MATTIA VILLAROSA. Grazie, Presidente. Mi allaccio anch'io al discorso Pag. 53fatto ora dal collega Luigi Gallo. Innanzitutto, non condivido, non condividiamo assolutamente questa impostazione manageriale, che con la scuola, a dire il vero, non ha niente a che fare, ma in più, come diceva il collega Luigi Gallo, scusate, ma quali sono le competenze di questi presidi per poter organizzare e migliorare a livello manageriale la scuola ? Nessuno, non sono previste competenze, non sono previsti studi, nuove valutazioni sul merito. Quindi, voi mi state dicendo che questi presidi, da domani saranno degli ottimi manager. Quindi, mi state dicendo che una qualsiasi impresa di grandi dimensioni, alla vista di un curriculum di un preside, lo prenderà immediatamente e gli farà gestire la propria azienda, perché ha le competenze per poter gestire managerialmente la propria azienda.
  Quindi, quello che vi vorrei dire è: non solo questa impostazione non è corretta, non posso avere un imprenditore che crea la mia cultura, non posso avere un imprenditore che forma la mia cultura. L'imprenditore fa altro: l'ho fatto anche io, e fa altro. E, allora, diteci: qual è il disegno ? Perché le capacità, questi presidi, non le avranno, non possono averle. Ditecelo almeno, abbiate il coraggio di dirlo: come faranno (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle) ?

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato Baroni. Ne ha facoltà.

  MASSIMO ENRICO BARONI. Grazie, Presidente. Abbiamo affermato con forza che questo è un esperimento mentale del Premier Renzi, che cerca di trasformare tutti i presidi d'Italia in – se li ricorda, Presidente ? – mini-me. Lui cerca di trasformarli nei mini-Renzi, per cui avremo al collegio dei docenti queste riunioni con i docenti in cui avremo dei mini dirigenti scolastici che dovranno avere imparato ad usare la PNL, tutte quelle caratteristiche che collegava il mio collega Gallo e poi i gessetti e la lavagna, per spiegare ai loro colleghi come fare il loro lavoro. Questa è un po’ l'immagine di questo articolo e di questo comma, se noi non lo andiamo ad emendare. Questo è proprio un esperimento mentale, anche un po’ smascherato, del Premier Renzi.

  PRESIDENTE. Colleghi, per favore, stiamo nei tempi, perché mi pare che si stia sforando un po’ troppo.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato Massimiliano Bernini. Ne ha facoltà.

  MASSIMILIANO BERNINI. Grazie, signora Presidente. Sarò velocissimo: entrando un po’ nel merito dell'emendamento del mio collega Vacca, lo ritengo di assoluto buonsenso, e quindi voterò favorevolmente. Lo scopo e la ratio dell'emendamento è quella di dare evidenza, ovvero trasparenza a livello regionale, degli incarichi nell'organico dell'autonomia sulla base del piano triennale.
  Questa trasparenza o evidenza consentirebbe di prevenire favoritismi o, peggio, fenomeni così corruttivi, visto che vi sarà, grazie all'approvazione di questo emendamento, libero accesso ad una sorta di mappa o rete delle assunzioni a livello regionale. La tecnologia oggi ci consente di poter attuare simili strumenti in un'ottica di efficienza e trasparenza delle istituzioni scolastiche pubbliche, nonché di tutta la pubblica amministrazione. Quindi, vi chiedo veramente di votarlo favorevolmente (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato Crippa. Ne ha facoltà.

  DAVIDE CRIPPA. Grazie, Presidente. Volevo riportare un po’ l'Aula all'italiano e anche la collega Malpezzi a quanto vi è scritto all'articolo 9, comma 3: «Il dirigente scolastico formula la proposta di incarico in coerenza con il piano dell'offerta formativa». «Formula la proposta di incarico» vuole dire che, di fatto, è lui che propone a Tizio, Caio o Sempronio di essere scritturati all'interno della propria scuola, e quindi vi è una libertà unica del dirigente scolastico di stabilirlo.Pag. 54
  Poi, attenzione, quando si prevede «in coerenza con il piano dell'offerta formativa», chi valuta la coerenza di questo rispetto ? Lui stesso ! Andiamo oltre: in base a che criteri ? Con il «conferimento di incarichi con modalità che valorizzino il curriculum». Ecco, la valorizzazione dei curriculum che cos’è ? È un termine reale e concreto o qualcuno sta a dirmi se io posso valorizzare di più o di meno ? È un concetto che si misura al chilo ? No, credo che debba essere scritto meglio, perché, altrimenti, sarà, ovviamente, soggetto alla scelta individuale del dirigente.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Paglia. Ne ha facoltà.

  GIOVANNI PAGLIA. Solo per annunciare il voto favorevole di Sinistra Ecologia Libertà.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato Zaccagnini. Ne ha facoltà.

  ADRIANO ZACCAGNINI. Presidente, qui la questione di fondo mi sembra proprio essere il principio di responsabilità, già visto introdotto nell'Italicum, ma lo vediamo anche nei vincoli di bilancio, che tanto critichiamo, che ci impone l'Europa; e questo principio di responsabilità che viene enunciato è legato al mondo del lavoro, ma direi che è meglio dire che è legato al modello predominante del mercato libero.
  La scuola, infatti, con questo provvedimento, deve uniformarsi al principio di responsabilità aziendalista, che, però, differisce dal preponderante principio di uguaglianza e di imparzialità e, più in largo, di giustizia sociale, perché si attiene più al principio di responsabilità aziendale legato al bilancio, alla contabilità aziendale, non esclusivamente, ma fin troppo. Quindi, questa politica si assume la responsabilità di uniformare la scuola a questi principi che ispirano il libero mercato...

  PRESIDENTE. Concluda.

  ADRIANO ZACCAGNINI. ... che non sono principi di responsabilità sociale, ambientale, etica, ma esclusivamente contabile e aziendalista.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato Toninelli. Ne ha facoltà.

  DANILO TONINELLI. Grazie, Presidente. Centrosinistra che significa ? Centrosinistra dovrebbe significare stato sociale e difesa dei ceti deboli. Cosa state facendo ? Una legge elettorale Italicum che mette il Paese in mano ad una persona; una riforma del Senato che mette il Senato in mano ai consigli regionali, quindi a un ceto forte e anche corrotto; una riforma della RAI che mette in mano la RAI al Governo, cioè al Capo del Governo. E ora cosa state facendo ? State mettendo in mano la scuola ai presidi.
  State andando a toccare tutti quei settori da cui provengono, o meglio proveniva, il vostro elettorato. Vi fate forti del fatto che – ahimè – le macerie culturali di questo Paese non portano tutti a decidere di non votarvi più, ma pensate, anzi dovete sapere, che lo spirito critico degli italiani sta molto migliorando e non ci sono solo ottantenni e novantenni che non hanno il coraggio o la capacità di capire. C’è gente molto, molto più attenta, che non vi voterà mai, mai più.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato Frusone. Ne ha facoltà.

  LUCA FRUSONE. Grazie, Presidente. Qui stiamo assistendo a quello che già è accaduto in altri rami delle istituzioni statali. Ora si parla di scuola, ma quello che vediamo adesso, in questo momento, nella scuola, è accaduto già in altri settori, cioè la saturazione di tutti i posti dirigenziali e di comando della pubblica amministrazione.
  Se parliamo con persone che lavorano nella pubblica amministrazione, vi diranno Pag. 55che già tempo addietro si aspettava la cosiddetta «calata dei toscani», tutte persone di fiducia di Renzi che dovevano occupare determinati ruoli per avere, più avanti, la possibilità anche di ricatto di fronte ai lavoratori che si trovavano in ruoli più bassi (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle), come in questo caso gli insegnanti, che verranno ricattati in questa maniera dai dirigenti...

  PRESIDENTE. Concluda.

  LUCA FRUSONE. ...che potranno chiedere una renzizzazione della scuola. Quindi, chi sarà a favore delle politiche, chi più avanti potrà portare consenso politico a Renzi, potrà lavorare oppure rimarrà casa (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato Della Valle. Ne ha facoltà.
  Deputati, attenetevi ai tempi, è sgradevole togliere la parola. Prego.

  IVAN DELLA VALLE. Grazie, Presidente. Un Parlamento di nominati, aziende partecipate dove vengono riciclati politici e vengono fatte assunzioni clientelari e ora la scuola di nominati. Tutto ciò per cosa ? Per continuare a controllare il voto, per continuare a controllare le persone, che non possono essere libere, ma devono avere paura del loro pensiero, poter continuare a controllare, tramite assunzioni clientelari e tramite persone nominate. Questo è quello che volete fare, perché avete paura di confrontarvi realmente con le altre forze politiche.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato Bonafede. Ne ha facoltà.

  ALFONSO BONAFEDE. Grazie, Presidente. Quello che invito a fare è a tornare un attimo indietro con la memoria a quando eravate, eravamo, a scuola. Vedrete che tra i docenti che più hanno contribuito alla formazione di ciascuno di voi – dal mio punto vista fallendo – ci sono proprio quei docenti che hanno avuto la capacità di distinguersi e di avvicinarsi al mondo dei giovani, a prescindere da quello che era l'orientamento politico del preside, a prescindere da quelli che erano i compiti istituzionali, anche di gestione dell'ordine all'interno della scuola. Ed è per questo che noi, oggi, non dobbiamo andare nella direzione di appiattire il personale dei docenti.
  Dobbiamo anzi fare sì che le singole intelligenze possano spiccare per contribuire alla formazione dei giovani.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, la deputata Benedetti. Ne ha facoltà.

  SILVIA BENEDETTI. Grazie, Presidente. La collega Malpezzi prima disquisiva della bontà di questo provvedimento, perché sosteneva appunto che questo avrebbe portato di nuovo, anzi finalmente, in applicazione il sistema di valutazione dei dirigenti scolastici. Pur volendola vedere come una cosa positiva, forse avrebbe senso fare le cose uno step alla volta.
  Se questi dirigenti scolastici, a detta sua, dal 2001 non sono mai stati valutati, perché questo sistema di valutazione nazionale non è mai stato implementato, io mi domando che senso abbia adesso dare loro tutto questo potere e tutta questa fiducia ex novo, così, senza nessun tipo di valutazione. Allora, o le cose si fanno bene e prima si implementa il sistema di valutazione nazionale oppure si fanno le cose così alla meno peggio, e poi se ne vedono le conseguenze a cascata, anche sulle persone che vanno a studiare (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato Simone Valente. Ne ha facoltà.

  SIMONE VALENTE. Grazie, Presidente. Il MoVimento 5 Stelle ha chiesto fin da subito di non portare avanti questo disegno di legge e di ritirarlo. Avevamo Pag. 56chiesto con la nostra pregiudiziale che non venisse assolutamente discusso in quest'Aula. Ebbene, perché lo abbiamo fatto ? Perché proprio in questo articolo 9 un principio fondamentale non viene rispettato, quello dell'eguaglianza (articolo 3 della Costituzione). Cos’è che succederà ? Succederà che gli insegnanti verranno trattati in maniera diversa: quelli che verranno inseriti nell'ambito territoriale e quelli che invece sono già di ruolo. Infatti, quelli che saranno inseriti nell'ambito territoriale saranno soggetti a chiamata diretta del dirigente scolastico. Questo è inaccettabile (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle) !
  Sappiamo benissimo il clientelismo dilagante – lo abbiamo già detto più volte in quest'Aula – cosa può creare. Se lo inseriamo nella scuola, andiamo a distruggere completamente tutto il sistema scolastico. In quest'Aula si è parlato di ascolto, quello che non c’è stato. Noi possiamo fare questi interventi molto brevi, perché i tempi sono stati contingentati, come sono stati contingentati in Commissione...

  PRESIDENTE. Onorevole Simone Valente, concluda, concluda...

  SIMONE VALENTE. ...come il numero di emendamenti è stato contingentato. Questo è il Partito Democratico (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle) !

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, la deputata Chimienti, ma ha già parlato su questo emendamento e, dunque, non posso darle la parola.
  Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Vacca 9.29.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Malisani, Carra, Spadoni, Tripiedi, Fabbri, Massimiliano Bernini, Polverini...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti e votanti  382   
   Maggioranza  192   
    Hanno votato   77    
    Hanno votato no  305.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Passiamo alla votazione dell'emendamento Giancarlo Giordano 9.27, su cui vi è un invito al ritiro, altrimenti il parere è contrario di Commissione e Governo e il parere è favorevole delle due relatrici di minoranza di Sinistra Ecologia Libertà e del MoVimento 5 Stelle.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Crippa. Ne ha facoltà.

  DAVIDE CRIPPA. Grazie Presidente. Preannunzio il voto favorevole del MoVimento 5 Stelle.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, la deputata Chimienti. Ne ha facoltà.

  SILVIA CHIMIENTI. Grazie Presidente. Vorrei solo dire tramite lei, Presidente, alla collega Malpezzi – con la quale è impossibile instaurare un dibattito e un confronto per la violenza e l'arroganza che la contraddistinguono che sono evidentemente figli della sua necessità di compiacere il capo, grande capo, e di propagandare con l'inganno nell'opinione pubblica le misure vergogna di questo disegno di legge (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle – Commenti dei deputati del gruppo Partito Democratico) – che la parola «onnipotenza» è una parola mia.
  E non è solo mia, ma di centinaia di migliaia di docenti italiani che si stanno rivoltando contro la vostra arroganza. E poi è fantastico come la Malpezzi continui ad eludere il problema ogni volta che interviene, elencando tutte le prerogative del dirigente tranne quella fondamentale e gravissima che il dirigente scolastico sceglierà i suoi docenti. Su questo il Governo e il PD continuano a non rispondere. Quindi, meglio forse tacere piuttosto che Pag. 57aprire ogni volta bocca per difendere l'indifendibile (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle – Applausi polemici dei deputati del gruppo Partito Democratico).

  PRESIDENTE. Deputati, vi inviterei a rivolgervi alla Presidenza, anziché l'uno verso l'altro.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Zaratti. Ne ha facoltà.

  FILIBERTO ZARATTI. Intervengo per dichiarare il voto favorevole di SEL su questo emendamento.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato Giancarlo Giordano. Ne ha facoltà.

  GIANCARLO GIORDANO. Grazie, signora Presidente. Nel corso di questo dibattito ritorna, come un mantra, quella che alcuni chiamano valutazione e ritorna sempre con un'accezione negativa, cioè quella secondo la quale il nostro corpo docente è considerato allergico alla valutazione in sé e per sé.
  Secondo noi, questa è un'idea sbagliata e nasconde un'idea punitiva di questo provvedimento. Infatti, immaginare che noi abbiamo un corpo docente che rifiuta la valutazione tout court e poi implementare meccanismi di valutazione partendo non da un sistema democratico, plurale, ma partendo dal capo, evidentemente tradisce non solo l'idea di quale tipo di valutazione parliamo, ma anche l'idea di società che si ha nella testa.
  Voi state immaginando una scuola, che per definizione è un organismo complesso, in cui le decisioni siano semplificate in capo ad uno. È un'idea che avete in qualche modo descritto con le riforme che avete fatto, con tutte le riforme che avete fatto in questi anni, finanche con quella delle pensioni che oggi vi sta restituendo i suoi frutti amari. Lo avete fatto con le province, cancellando gli elettori e non gli enti...

  PRESIDENTE. Concluda.

  GIANCARLO GIORDANO. Lo avete fatto con una legge elettorale che mette il potere solo in capo ad uno. Ormai è la vostra cifra culturale.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato Scotto. Ne ha facoltà.

  ARTURO SCOTTO. Grazie, signora Presidente. Chi mi ha preceduto, il collega Giordano, parlava di un impianto punitivo, termine probabilmente severo, però non molto distante dalla realtà. Punitivo soprattutto verso chi, signora Presidente, da sei anni aspetta un contratto. E questo Governo, che lo aveva promesso all'inizio del proprio insediamento, avrebbe avuto il dovere morale di rinnovarlo prima ancora di affrontare la materia della riforma della scuola.
  Io su questo – e chiudo – trovo incredibile il silenzio del Governo. Trovo incredibile che la Ministra Giannini da due ore sta qui seduta e non risponde alle questioni che vengono poste dall'opposizione. Stiamo discutendo da due ore l'articolo 9, che, come tutti sanno, è l'articolo più delicato di questa legge, e neanche mezza frase (Applausi dei deputati del gruppo Sinistra Ecologia Libertà).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato Zaccagnini. Ne ha facoltà.

  ADRIANO ZACCAGNINI. Grazie, Presidente. Alcuni di questi meccanismi sono del tutto in continuità con quelli delle riforme Gelmini e Moratti. Non c’è discontinuità con quelle riforme. È questa la questione di fondo e il dramma di una politica, di questa politica piegata ad uniformarsi all'ideologia devastante del libero mercato. Devastante perché impone verticalità al potere, una fortissima verticalità ai meccanismi di decisionalità, i quali, in definitiva, sono antidemocratici. Ma, d'altronde, le logiche interne di quasi tutti i Pag. 58partiti e movimenti, di questa debole politica sono proprio queste. Quindi, non ci si poteva aspettare altro.
  Servono, invece, regole per il libero mercato e criteri oggettivi. Servono regole di imparzialità per la scuola e tutela per tutti, non omologazione a quello che le logiche legate alla speculazione preferiscono.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, la deputata Pannarale. Ne ha facoltà.

  ANNALISA PANNARALE. Grazie, Presidente, per segnalare, a proposito di questo emendamento, che, oltre che un criterio oggettivo, proviamo a stabilire che il dirigente scolastico non possa utilizzare il personale docente in classi di concorso diverse da quelle per le quali è abilitato. Infatti, il problema di questo comma 2 e delle scelte che vengono fatte nel DDL sta anche nella possibilità di affidare incarichi in classi di concorso per le quali non si è abilitati.
  La maggioranza ha provato, a suo dire, a migliorare questo comma, tuttavia c’è l'osservazione della Commissione bilancio, che dice che i percorsi formativi e le competenze professionali non sono un requisito necessario, ma anche questo deve essere valutato dal dirigente scolastico. Allora, oltre che la libertà di insegnamento, ci state evidentemente privando di un'istruzione di qualità (Applausi dei deputati del gruppo Sinistra Ecologia Libertà).

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Giancarlo Giordano 9.27, con il parere contrario della Commissione e del Governo e con il parere favorevole delle relatrici di minoranza di Sinistra Ecologia Libertà e del MoVimento 5 Stelle.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Abrignani, Rizzetto...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  383   
   Votanti  380   
   Astenuti    3   
   Maggioranza  191   
    Hanno votato   80    
    Hanno votato no  300.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  (La deputata Morani ha segnalato che non è riuscita ad esprimere voto contrario).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Simonetti 9.30, con il parere contrario della Commissione e del Governo e con il parere favorevole delle relatrici di minoranza di Sinistra Ecologia Libertà e del MoVimento 5 Stelle.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Marazziti, Fantinati...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  384   
   Votanti  383   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  192   
    Hanno votato   77    
    Hanno votato no  306.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Vacca 9.31, con il parere contrario della Commissione e del Governo e con il parere favorevole della relatrice di minoranza del MoVimento 5 Stelle, mentre la relatrice di minoranza di Sinistra Ecologia Libertà si è rimessa all'Assemblea.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Tartaglione...
  Dichiaro chiusa la votazione.Pag. 59
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  385   
   Votanti  368   
   Astenuti   17   
   Maggioranza  185   
    Hanno votato   56    
    Hanno votato no  312.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Simonetti 9.17, a pagina 26 del fascicolo, con il parere contrario della Commissione e del Governo e con il parere favorevole della relatrice di minoranza del MoVimento 5 Stelle, mentre la relatrice di minoranza di Sinistra Ecologia Libertà si è rimessa all'Assemblea.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Nizzi, Tancredi...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  387   
   Votanti  370   
   Astenuti   17   
   Maggioranza  186   
    Hanno votato   87    
    Hanno votato no  283.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Chimienti 9.34, con il parere contrario della Commissione e del Governo e con il parere favorevole delle relatrici di minoranza di Sinistra Ecologia Libertà e MoVimento 5 Stelle.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Locatelli, Tartaglione, Costantino, Fitzgerald Nissoli.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  394   
   Votanti  392   
   Astenuti    2   
   Maggioranza  197   
    Hanno votato   76    
    Hanno votato no  316.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Simonetti 9.35, con il parere contrario della Commissione e del Governo e con il parere favorevole delle relatrici di minoranza di Sinistra Ecologia Libertà e MoVimento 5 Stelle.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Tancredi, Ricciatti, Minardo, Sbrollini.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  388   
   Votanti  387   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  194   
    Hanno votato   88    
    Hanno votato no  299.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Labriola 9.39, con il parere contrario della Commissione, del Governo e della relatrice di minoranza di Sinistra Ecologia Libertà e con il parere favorevole della relatrice di minoranza del MoVimento 5 Stelle.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Marazziti, Bolognesi Pilozzi, Colletti, Zan, Palma.
  Dichiaro chiusa la votazione.Pag. 60
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  391   
   Votanti  390   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  196   
    Hanno votato   61    
    Hanno votato no  329.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  (La deputata Nicchi ha segnalato che non è riuscita ad esprimere voto contrario).

  Passiamo all'emendamento Causin 9.40, sul quale vi è un invito al ritiro, altrimenti il parere contrario, della Commissione e del Governo: prendo atto che il deputato Adornato lo ritira.
  Passiamo all'emendamento Chimienti 9.42, sul quale vi è un invito al ritiro, altrimenti il parere contrario, della Commissione e del Governo e il parere favorevole delle relatrici di minoranza di Sinistra Ecologia Libertà e MoVimento 5 Stelle.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto la deputata Chimienti. Ne ha facoltà.

  SILVIA CHIMIENTI. Grazie, Presidente. Con questo emendamento tentiamo, quanto meno, di arginare la deriva folle voluta dal Governo in tema di conferimento degli incarichi. Chiediamo che venga soppresso il seguente periodo: «Il dirigente scolastico può utilizzare i docenti in classi di concorso diverse da quelle per le quali sono abilitati, purché posseggano titoli di studio validi per l'insegnamento della disciplina». Se queste parole diventassero veramente legge sarebbe il caos nelle scuole. Io non so se ve ne rendiate del tutto conto, ma quello che si sta scrivendo in questo punto del disegno di legge è di una gravità inaudita.
  Con questa norma torniamo indietro di venti, trenta, forse, di cinquant'anni, quando il titolo di studio era sufficiente per salire in cattedra. Oggi, non è più così. Oggi, fortunatamente, la didattica e la pedagogia vengono modulate in base agli ordini e ai gradi di istruzione e i percorsi abilitanti preparano all'insegnamento sulle specifiche classi di concorso, fornendo nozioni imprescindibili relativamente alla fascia di età a cui ci si rivolge e alle competenze da sviluppare nei bambini e nei ragazzi a cui si andrà ad insegnare. Vi faccio un esempio banale e vorrei che tutti, in quest'Aula, riflettessero su quanto sto per dire.
  Il preside della scuola media di vostro figlio il prossimo anno sarà costretto a chiamare ad insegnare matematica e scienze un iscritto negli ambiti territoriali che, pur essendo laureato in matematica, ha sempre insegnato – ad esempio – fisica negli istituti tecnici e professionali. Così, di punto in bianco, da un giorno all'altro, il prossimo anno, il professore di matematica di vostro figlio, quello a cui lui è tanto affezionato e che da anni insegna su cattedra vacante ma che purtroppo non è iscritto, per ragioni temporali, nelle graduatorie ad esaurimento, resterà a casa. Il suo grande bagaglio di esperienza, la professionalità, la passione con cui svolge il suo mestiere sottopagato ma estremamente gratificante, non sono sufficienti: lo Stato gli impone una disoccupazione certa e un concorso con una pletora di 200 mila aspiranti e 60 mila posti. Quindi, il professore di fisica dovrà lasciare i suoi allievi e la sua materia, la fisica, per andare, se gli va bene, ad insegnare matematica ai ragazzini delle medie e, se gli va male, a tappare qualche buco qua e là e a fare qualche supplenza. Quindi, svilimento della sua professionalità ed enorme danno per gli allievi che lo perderanno. Il professore di matematica, invece ? A lui cosa tocca in sorte ? Nulla. Anzi, gli manca qualcosa: gli mancano 4 mila euro dalle tasche, soldi che lo Stato gli ha estorto per conseguire il titolo abilitante della sua specifica classe di concorso, la matematica alle scuole medie. Allora non basta che abbia sacrificato un anno di vita per abilitarsi all'insegnamento, non basta che abbia seguito inutili lezioni di professori universitari che non hanno mai messo piede in un'aula di scuola, non basta che abbia sostenuto esami e una tesi finali e Pag. 61che abbia speso 4 mila euro, non basta perché ora voi umiliate questa persona ulteriormente perché scrivete che al suo posto può insegnare chiunque, anche qualcuno che non ha mai insegnato e che basta il titolo di studio. Al diavolo le competenze, al diavolo la pedagogia, al diavolo il merito. Con la laurea in matematica si può insegnare in nove classi di concorso diverse: circolazione aerea, fisica, informatica, matematica nei licei, matematica applicata nei tecnici commerciali, matematica e fisica nei licei, navigazione aerea, navigazione e arte navale, matematica e scienze alle medie. Allora siate onesti: vi piacerebbe che, il prossimo anno, nella scuola media di vostro figlio, andasse a insegnare matematica una persona che ha sempre insegnato navigazione e arte navale negli istituti nautici o viceversa ? Io penso di no, io penso che anche voi per i vostri figli preferireste qualcuno che sia abilitato nella specifica disciplina e classe di concorso e che possieda le scelte giuste nozioni di pedagogia e la giusta esperienza. Allora mi appello a chi ha ancora un po’ di coscienza: approvate questo emendamento, almeno questo; impediamo questa deriva indegna; manteniamo un minimo di attenzione ai bisogni degli studenti e non a quelli di Renzi, che deve dire di aver soppresso le graduatorie ad esaurimento. Vi prego, per una volta in questo DDL mettiamo al centro il bene delle scuole e mettiamo al centro il bene degli studenti (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle) !

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto la deputata Centemero. Ne ha facoltà.

  ELENA CENTEMERO. Grazie, Presidente. Intervengo su questo emendamento della collega Chimienti perché anche Forza Italia ha presentato un emendamento simile, esattamente il mio emendamento 9.28. Questo perché riteniamo che, all'interno di questo articolo 9, nel comma 1, si richiami sostanzialmente quello che è l'articolo 25 del decreto legislativo n. 165 del 2001, che poi, negli altri interventi specificherò. Quindi, non introduce di fatto niente di innovativo sulla possibilità dei dirigenti e sulla capacità dei dirigenti di gestire le istituzioni scolastiche, però, all'interno del comma 2, secondo noi, c’è una parte critica, che è proprio quella che è relativa all'attribuzione degli incarichi, alla possibilità che i dirigenti scolastici hanno di attribuire gli incarichi di docenza – quindi le classi, sostanzialmente – anche a docenti che sono abilitati ma che possono essere abilitati in una classe di concorso che è diversa da quella per la quale vengono inseriti e insegnano all'interno della classe. Quindi, sostanzialmente riteniamo che questo sia un principio che innanzitutto abbassa la qualità dell'insegnamento e la formazione dei nostri studenti, in primo luogo. In secondo luogo, riteniamo che questa seconda parte del comma 2 sia stata introdotta proprio per giustificare il numero di docenti che verrà assunto all'interno del piano di assunzioni, evidentemente, perché solo con questo tipo di scelta un dirigente potrà assegnare, ad esempio, un insegnante laureato in scienze, che ha fatto un esame di geografia, ad una classe per insegnare geografia, pur essendo laureato in biologia. Questa è la ratio profonda.
  Non nascondo però che sarebbe necessaria una riforma delle classi di concorso, che a volte sono troppo settoriali, non si può avere l'abilitazione sulla classe A052 (Italiano, Latino e Greco al Liceo Classico) e per questo non poter insegnare Italiano in un istituto tecnico o professionale. Di fatto però in questa parte non si dice questo, si dice che basta avere un'abilitazione e un corso di specializzazione, un corso fatto non si sa dove e da chi verificato, per insegnare una determinata disciplina. Questo è un principio che lede la formazione dei nostri studenti.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Giordano. Ne ha facoltà.

  GIANCARLO GIORDANO. Grazie, Signora Presidente. Questo emendamento va a colpire un punto dolente, scoperto anche Pag. 62da ultimo dalle parole della collega Centemero. Vi siete riempiti un po’ troppo la bocca di qualità, di professionalità, di capacità per poi ridurvi a riconoscere abilitazioni un tanto al chilo.
  Ovviamente, la causa di questa modalità che scegliete è chiara a tutti, lo ricordava ancora da ultimo la collega Centemero, ed è la causa di chi non ha programmato per tempo, ma che avendo un'occasione la utilizza, guarda un po’ sempre in periodo elettorale, a fini che con la qualità, la capacità e la formazione hanno ben poco a che fare.
  Quindi, meno retorica. Ne ho sentita molta da parte di chi ha traguardato i sogni di una vita in questo provvedimento e proveniva dai banchi di una certa destra. Meno convinzione, andiamo un po’ più piano, abbiamo detto in queste poche settimane, poche come il tempo che abbiamo per argomentare materie e questioni delicate come quella che stiano dibattendo.
  Non si può dire: voglio fare una scuola di qualità, voglio portare la scuola nella modernità; e poi affidare a singoli titoli di abilitazione di classi non si sa bene presi dove e selezionati come per l'accesso al ruolo di docente.
  Onestamente ciò non ha nulla a che fare con la qualità formativa che promettete, serve solo ad un altro scopo: poter fare un'operazione di chiamata in ruolo massiccia e poterla fare – questo va bene – nei tempi che vi siete dati e che avete deciso di darvi da soli. Sarebbe stato meglio, ve lo abbiamo sempre detto, trattare questa materia con molta più prudenza, molta più intelligenza e molto più tempo. Ne va della qualità della riforma, ma a voi non serve una riforma di qualità, serve dire che avete fatto comunque un'altra riforma (Applausi dei deputati del gruppo Sinistra Ecologia Libertà).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto la deputata Rocchi. Ne ha facoltà.

  MARIA GRAZIA ROCCHI. Grazie, Presidente. Intervengo sulla materia per rispondere alla collega Chimienti. Vede Presidente, potrei raccontare anche io diverse storie di docenti che hanno dovuto abbandonare una scuola semplicemente perché non riuscivano a completare una cattedra con le ore che erano rimaste. Docenti che non avevano l'abilitazione per quella classe di concorso e la perdevano. Ora sì la perdevano la continuità nella scuola, ora la perdevano proprio perché quelle classi di concorso imbrigliavano la possibilità di permanere, per cui erano quelle che limitavano la continuità. Bene, se dobbiamo garantire una scuola di qualità, se dobbiamo garantire la continuità, ampliare la possibilità di insegnamenti in presenza di debite attitudini e di debiti titoli di studio e di competenze adeguate non può che far bene alla permanenza di un docente su una scuola, su una classe, con i suoi alunni.
  Ecco, quello che è stato fino adesso impedito. Ve lo dico chiaramente, fino a ieri, fino a tre anni fa un professore di scienze insegnava nella stessa classe, di istituti tecnici commerciali, l'area della chimica, della fisica e delle scienze. Con il riordino non è più possibile ed è stata segmentata in tre materie. L'insegnante di scienze che, fino a 5 anni prima, tre anni prima l'aveva insegnato, non è più buono a farlo. È questo che vuol dire le classi di concorso ? Sono queste le abilitazioni che ricerchiamo (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico) ?

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Chimienti 9.42, con il parere contrario della Commissione e del Governo e con il parere favorevole delle relatrici di minoranza di Sinistra Ecologia Libertà e del MoVimento 5 Stelle.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Colleghi, per favore, affrettatevi che siamo in corso di votazione.
  Gnecchi, Iacono.Pag. 63
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti e votanti  380   
   Maggioranza  191   
    Hanno votato  118    
    Hanno votato no  262.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Simonetti 9.43, con il parere contrario della Commissione e del Governo e con il parere favorevole delle relatrici di minoranza di Sinistra Ecologia Libertà e del MoVimento 5 Stelle.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Bolognesi. Hanno votato tutti ?
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti e votanti  379   
   Maggioranza  190   
    Hanno votato   94    
    Hanno votato no  285.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  (La deputata Covello ha segnalato che non è riuscita ad esprimere voto contrario).

  Passiamo alla votazione dell'emendamento Centemero 9.47 su cui è stato espresso un invito al ritiro, altrimenti il parere è contrario, della Commissione e del Governo e con il parere contrario delle relatrici di minoranza di Sinistra Ecologia Libertà e del MoVimento 5 Stelle.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto la deputata Centemero. Ne ha facoltà.

  ELENA CENTEMERO. Signor Presidente, in questo caso si fa riferimento, nell'ambito dell'individuazione, della proposta, che il dirigente scolastico fa ai docenti di ruolo assegnati all'ambito territoriale di riferimento, dell'incarico, al fatto che possa essere coadiuvato e supportato dal suo staff; si ricorda che, al comma 5, è stato prevista nel corso dell'intervento in Commissione la possibilità che venga riconosciuto effettivamente a livello legislativo uno staff al dirigente.
  Questo perché riteniamo importantissima la funzione del dirigente scolastico all'interno dell'istituzione e come ricordavo prima già la normativa vigente prevede che il dirigente scolastico gestisca e valorizzi le risorse finanziarie e soprattutto le risorse umane all'interno dell'istituzione scolastica. Siccome il dirigente scolastico comunque, nell'ambito della vita organizzativa della scuola, è supportato dal suo staff, dalla figura dei vicepresidi e dei presidi che lo aiutano nell'organizzazione, ritenevamo opportuno che il dirigente scolastico condividesse con questo staff il percorso.

  PRESIDENTE. Prendo atto che si insiste per la votazione.
  Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Centemero 9.47.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Dall'Osso, Spadoni, Gregori. Forza colleghi, che siamo in votazione, per favore. Vezzali e Fitzgerald.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti e votanti  381   
   Maggioranza  191   
    Hanno votato   34    
    Hanno votato no  347.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Gelmini 9.49, con il parere contrario della Commissione e del Governo e delle relatrici di minoranza di Sinistra Ecologia Libertà e del MoVimento 5 Stelle.Pag. 64
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Tancredi, Romano.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti e votanti  383   
   Maggioranza  192   
    Hanno votato   42    
    Hanno votato no  341.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Pannarale 9.54, con parere contrario della Commissione e del Governo e con il parere favorevole delle relatrici di minoranza per Sinistra Ecologia Libertà e MoVimento 5 Stelle.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Gregori, Dall'Osso, Costantino, Capelli, Antimo Cesaro, Falcone...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  388   
   Votanti  387   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  194   
    Hanno votato   77    
    Hanno votato no  310.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Passiamo alla votazione dell'emendamento Centemero 9.55, sul quale la Commissione e il Governo hanno formulato un invito al ritiro, altrimenti il parere è contrario, e sul quale anche le relatrici di minoranza per i gruppi di Sinistra Ecologia Libertà e MoVimento 5 Stelle hanno espresso parere contrario.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto la deputata Centemero. Ne ha facoltà.

  ELENA CENTEMERO. Grazie, Presidente. Io voglio intervenire su questo articolo 3, semplicemente per indicare una cosa: qui viene specificato il fatto che il dirigente scolastico propone l'incarico ai docenti all'interno dell'ambito territoriale sulla base di criteri ed è giusto che ci siano dei criteri, è giusto che ci siano dei criteri uniformi per tutte le scuole italiane. Però mi chiedo, in primo luogo: con riguardo alla durata triennale del contratto – non è assolutamente un incarico, ma un prerequisito – noi abbiamo fatto la proposta di inserire tra i criteri l'analisi dei fabbisogni dell'istituzione scolastica per ciascun insegnamento e di renderla ovviamente chiara, pubblica e trasparente perché molti conoscono la realtà delle scuole. L'analisi del fabbisogno reale è un criterio importante perché si determina all'interno delle scuole la possibilità che, nell'arco del triennio, il numero di cattedre aumenti o diminuisca.
  Quindi, ci troviamo di fronte alla necessità magari di non rinnovare un contratto e, dunque, io ritengo importante l'analisi dei fabbisogni per quest'aspetto e, in secondo luogo, perché l'organico delle scuole – e questo è un principio che noi abbiamo ribadito in tutto il provvedimento – deve essere strettamente collegato al fabbisogno e il fabbisogno di personale deve essere legato non al mantenimento delle cattedre, non a far sì che un docente che perde una parte del proprio orario rimanga all'interno della scuola, ma, al contrario, deve essere finalizzato alla formazione dei nostri studenti. Questa deve essere la priorità. Quindi, non vorremmo che ci trovassimo di fronte a degli organici eccessivamente consistenti. Questa è la nostra preoccupazione.
  Inoltre, ritengo che uno dei criteri – e mi riferisco all'emendamento Chimienti 9.67 – da inserire sia quello della continuità didattica. Mi spiegate, infatti, in un contratto triennale se un docente viene assegnato al biennio cosa fa ? Sta due anni, inizia il primo anno del successivo ciclo e poi lascia la classe ? Oppure, se c’è una verticalizzazione delle cattedre cosa fa ? Tre anni e poi gli altri due anni lascia Pag. 65i ragazzi, lascia la classe ? Io credo che il principio della continuità didattica sia un principio importantissimo, tanto è vero che noi avevamo, con il Ministro Gelmini, posto il fatto che nelle scuole i docenti dovevano rimanere per almeno cinque anni, questo sempre in funzione dei nostri studenti perché per noi le priorità sono gli studenti e la loro formazione.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Centemero 9.55.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Adornato, Spadoni, Carra, Schirò. Ci siamo ?
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti e votanti  387   
   Maggioranza  194   
    Hanno votato   32    
    Hanno votato no  355.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Centemero 9.59, con parere contrario della Commissione, del Governo e parere contrario delle due relatrici di minoranza dei gruppi Sinistra Ecologia Libertà e MoVimento 5 Stelle.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Quintarelli, Fanucci, Binetti, Oliverio, ha votato. Bene, ci siamo. Binetti ha votato ? Dobbiamo mandare un tecnico ? Da qui non riesco a vedere. Ha la mano alzata, dunque... ecco, ha fatto. Nessun altro deve votare...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti e votanti  392   
   Maggioranza  197   
    Hanno votato   46    
    Hanno votato no  346.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Luigi Gallo 9.58, con parere contrario della Commissione e del Governo e con il parere favorevole delle due relatrici di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Ascani, Brandolin, Quintarelli di nuovo. Ecco, ha votato. Brandolin a che punto è ? Non riesce. Costantino ha votato. Brandolin ha votato ? Bene...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  394   
   Votanti  393   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  197   
    Hanno votato   95    
    Hanno votato no  298.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  (Il deputato Gianluca Pini ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto contrario).

  Passiamo alla votazione dell'emendamento Bruno Bossio 9.56, su cui la Commissione ha formulato un invito al ritiro o parere contrario, il Governo ha espresso parere conforme, le due relatrici di minoranza hanno espresso parere contrario.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto la deputata Bruno Bossio. Ne ha facoltà.

  VINCENZA BRUNO BOSSIO. Signora Presidente, crediamo nel valore di questa istituzione e nell'attività parlamentare. È stato fatto un lavoro importante da parte Pag. 66della Commissione, soprattutto su questo articolo; molto meno sull'articolo 10, ma questo lo affronteremo dopo. Molta sostanza degli emendamenti presentati in Commissione sono stati accolti, soprattutto sul comma 2.
  Molte cose dunque sono cambiate, ma non abbastanza nella direzione della valorizzazione e responsabilizzazione di tutte le componenti del mondo della scuola: docenti, organi collegiali; nell'ottica appunto della collaborazione e della costruzione di un clima educativo positivo all'interno delle singole istituzioni scolastiche. Io penso che si debba fare un ulteriore sforzo nella direzione della collegialità e del pieno inserimento di tutti i docenti nell'attività scolastica.
  L'emendamento Bruno Bossio 9.56, questo emendamento che fa riferimento al comma 3, aggiunge la contrattazione di istituto come elemento ulteriore per limitare la discrezionalità, evitando che si generino fenomeni clientelari, mantenendo i diritti come quello alla mobilità, evitando di ledere il principio costituzionale della libertà di insegnamento, evitando di creare evidenti differenze tra scuola e scuola. Per questo, nella direzione dello sforzo fatto finora, vi chiederei di accogliere e votare questo emendamento.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Bruno Bossio 9.56.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Palma, Da Villa, Chimienti, Carbone...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  374   
   Votanti  372   
   Astenuti    2   
   Maggioranza  187   
    Hanno votato   32    
    Hanno votato no  340.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Passiamo alla votazione dell'emendamento Rocchi 9.60. Qui vi è una proposta di riformulazione: deputata Rocchi, la accetta ?

  MARIA GRAZIA ROCCHI. Sì, signora Presidente.

  PRESIDENTE. Sta bene. I pareri delle due relatrici di minoranza erano già stati dati con la riformulazione, e sono contrari.
  Ha chiesto di parlare il deputato Molea. Ne ha facoltà.

  BRUNO MOLEA. Grazie Presidente, intervengo solo per dire che sottoscrivo questo emendamento.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto la deputata Pannarale. Ne ha facoltà.

  ANNALISA PANNARALE. Signora Presidente, intervengo solo per dire che non possiamo che riconfermare il parere contrario, nonostante la riformulazione. Avete provato a riscrivere questo comma, avete reinserito la pubblicità dei criteri adottati: in realtà resta soppressa la relativa motivazione, a fondamento della proposta che era contenuta nella stesura precedente. Ma il punto non è questo: avreste dovuto sopprimere innanzitutto la lettera a), cioè quella che dice «durata triennale rinnovabile», perché è il vero punto.
  In un rovesciamento di realtà ho sentito prima parlare di continuità didattica e del fatto che essere costretti ad insegnare in classi di concorso per quali si è abilitati sarebbe una costrizione, e addirittura lesivo della continuità didattica.
  Quello che, invece, non state dicendo è che con questo principio degli ambiti territoriali e degli incarichi triennali, che possono essere eventualmente rinnovati, state istituzionalizzando quel problema che era legato al precariato e che avreste dovuto rimuovere laddove aveste deciso di rimuovere davvero il problema del precariato, Pag. 67cosa che non si fa – ma lo diremo dopo – data l'insufficienza del piano di assunzioni.
  Sottoporre questi docenti ad un regime che non prevede più la cattedra definitiva, ma che li lega ad incarichi triennali che possono essere rinnovati, significa negare agli studenti, alle studentesse e ai bambini la possibilità di avere docenti stabili e riconosciuti, perché questi docenti, laddove non fossero più riconosciuti, dopo tre anni, dal dirigente, dovranno necessariamente spostarsi o affidarsi all'ufficio scolastico regionale, che andrà a collocarli d'ufficio.
  Questo significa violare un principio sacrosanto della scuola pubblica. Questo significa violare il principio del diritto allo studio, cioè quello della continuità didattica.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Rocchi 9.60, nel testo riformulato.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Gregori, Quintarelli, Bolognesi, Albini.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  381   
   Votanti  379   
   Astenuti    2   
   Maggioranza  190   
    Hanno votato  308    
    Hanno votato no   71.

  La Camera approva (Vedi votazioni).

  A seguito dell'approvazione dell'emendamento Rocchi 9.60 sono preclusi gli emendamenti successivi, fino all'emendamento Chimienti 9.67.
  Passiamo alla votazione dell'emendamento Chimienti 9.69, sul quale vi è una riformulazione. Deputata Chimienti, accetta la riformulazione ?

  SILVIA CHIMIENTI. Sì, Presidente, ma vorrei sapere se posso intervenire sull'emendamento 9.67.

  PRESIDENTE. No, è precluso. Come ho detto, è precluso.
  Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Chimienti 9.69, nel testo riformulato, con il parere favorevole delle relatrici di minoranza dei gruppi Sinistra Ecologia Libertà e MoVimento 5 Stelle.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  SILVIA CHIMIENTI. Presidente ! Posso parlare ?

  PRESIDENTE. Deputata Chimienti, siamo in votazione, ho dichiarato aperta la votazione... Non l'ho vista, mi dispiace (Commenti dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle). No, ho aperto la votazione e lei aveva parlato prima per intervenire su un altro emendamento.
  Lainati, Fossati, Kronbichler...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  385   
   Votanti  377   
   Astenuti    8   
   Maggioranza  189   
    Hanno votato  366    
    Hanno votato no    1.

  La Camera approva (Vedi votazioni).

  Passiamo alla votazione dell'emendamento Vacca 9.71, sul quale la Commissione ha formulato un invito al ritiro, altrimenti il parere è contrario, e il parere delle relatrici di minoranza dei gruppi Movimento 5 Stelle e Sinistra Ecologia Libertà è favorevole.
  Se nessuno chiede di intervenire... Colleghi, se volete intervenire, rendetevi visibili !
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Luigi Gallo. Ne ha facoltà.

  LUIGI GALLO. Spero di essere abbastanza visibile. Il giudizio è favorevole.

Pag. 68

  PRESIDENTE. La ringrazio, deputato.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, la deputata Chimienti. Ne ha facoltà.

  SILVIA CHIMIENTI. Grazie, Presidente. In merito all'emendamento che è stato appena approvato, volevo dire che l'approvazione dell'emendamento proposto dal Movimento 5 Stelle introduce quanto meno un criterio, un paletto per i dirigenti scolastici, che non potranno assumere personale docente con cui siano in rapporto di parentela o affinità entro il secondo grado.
  Resta, però, l'impianto della chiamata diretta, a cui noi continuiamo a ribadire la nostra estrema contrarietà, perché siamo certi che alimenterà un sistema clientelare, che l'inserimento di questa correzione del MoVimento 5 Stelle non potrà assolutamente arginare.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Vacca 9.71.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Palma, Carra, Carloni, Giachetti, Sereni... I Vicepresidenti non riescono a votare. Ferranti, Quartapelle...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  386   
   Votanti  385   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  193   
    Hanno votato   79    
    Hanno votato no  306.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  (Il deputato Fossati ha segnalato di non essere riuscito ad esprimere voto contrario).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Centemero 9.73, con il parere contrario della Commissione, del Governo e della relatrice di minoranza del MoVimento 5 Stelle e sul quale la relatrice di minoranza di Sinistra Ecologia Libertà si è rimessa all'Aula.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Murer, Lattuca, La Marca, Massa...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  387   
   Votanti  366   
   Astenuti   21   
   Maggioranza  184   
    Hanno votato   46    
    Hanno votato no  320.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Chimienti 9.74, con il parere contrario della Commissione e del Governo e con il parere favorevole delle relatrici di minoranza di Sinistra Ecologia Libertà e del MoVimento 5 Stelle.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Tancredi, Gadda, Verini, Frusone...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  388   
   Votanti  387   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  194   
    Hanno votato   74    
    Hanno votato no  313.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  (La deputata Gribaudo ha segnalato che non è riuscita ad esprimere voto contrario).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Simonetti 9.76, con il parere contrario della Commissione e del Governo e Pag. 69sul quale le relatrici di minoranza di Sinistra Ecologia Libertà e del MoVimento 5 Stelle si sono rimesse all'Aula.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Nizzi, Bergonzi, Nardi, Luigi Gallo...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  388   
   Votanti  317   
   Astenuti   71   
   Maggioranza  159   
    Hanno votato   45    
    Hanno votato no  272.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  (Il deputato Molea ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto contrario).

  Chiedo alla presentatrice se acceda all'invito al ritiro del suo emendamento 9.75.

  MILENA SANTERINI. Grazie, Presidente. Noi ritiriamo questo emendamento, preannunziando, però, un ordine del giorno, perché ricordiamo che, in questo momento, in Italia, ci sono ben 1.500 scuole a reggenza, il che vuol dire che mentre per il futuro stiamo potenziando il ruolo e i poteri del dirigente, in questo momento abbiamo troppe scuole che non hanno la presenza fisica continuativa di un responsabile. Abbiamo posto le premesse per risolvere questo aspetto, ma ci sarà sicuramente una fase transitoria e, quindi, mentre con un emendamento abbiamo lasciato il potenziamento, adeguandolo alla situazione attuale, e forse con le norme transitorie all'articolo 24 risolveremmo il problema, noi, nel frattempo, vogliamo sottolineare e ricordare, con molta forza, che i collaboratori che abbiamo previsto nello staff del dirigente devono poter avere l'esonero dall'insegnamento per poter adempiere al meglio alle loro funzioni.

  PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento Centemero 9.72.
  Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Centemero 9.72, con il parere contrario della Commissione e del Governo, con il parere favorevole della relatrice di minoranza del MoVimento 5 Stelle e sul quale la relatrice di minoranza di Sinistra Ecologia Libertà si rimette all'Aula.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Spadoni, Basilio, Grande...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  384   
   Votanti  360   
   Astenuti   24   
   Maggioranza  181   
    Hanno votato   89    
    Hanno votato no  271.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  (Il deputato Busto ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto favorevole).

  Passiamo alla votazione degli identici emendamenti Altieri 9.78 e Vacca 9.79.
  Prendo atto che il deputato Altieri ritira il suo emendamento.
  Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Vacca 9.79, con il parere contrario della Commissione e del Governo, con il parere favorevole delle due relatrici di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Nizzi, Fregolent, Fantinati...
  Dichiaro chiusa la votazione.Pag. 70
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti e votanti  383   
   Maggioranza  192   
    Hanno votato  105    
    Hanno votato no  278.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Marzana 9.82, con il parere contrario della Commissione e del Governo, con il parere favorevole delle due relatrici di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Palma, Fabbri, Pes, Gelmini...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti e votanti  384   
   Maggioranza  193   
    Hanno votato   75    
    Hanno votato no  309.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Vacca 9.81, con il parere contrario della Commissione e del Governo e con il parere favorevole delle due relatrici di minoranza dei gruppi Sinistra Ecologia Libertà e MoVimento 5 Stelle.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Lo Monte, Fitzgerald Nissoli, Pilozzi, Dadone...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  379   
   Votanti  378   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  190   
    Hanno votato   70    
    Hanno votato no  308.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Simonetti 9.86, con il parere contrario della Commissione e del Governo e sul quale le due relatrici di minoranza dei gruppi Sinistra Ecologia Libertà e MoVimento 5 Stelle si rimettono all'Aula.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Piras, Fregolent...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  379   
   Votanti  315   
   Astenuti   64   
   Maggioranza  158   
    Hanno votato   13    
    Hanno votato no  302.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Rampelli 9.68, su cui vi è il parere contrario della Commissione e del Governo, sul quale la relatrice di minoranza di Sinistra Ecologia Libertà si rimette all'Aula e con il parere favorevole della relatrice del gruppo MoVimento 5 Stelle.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Dell'Aringa, Magorno...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  385   
   Votanti  371   
   Astenuti   14   
   Maggioranza  186   
    Hanno votato   58    
    Hanno votato no  313.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Pag. 71Luigi Gallo 9.89, con il parere contrario della Commissione e del Governo e con il parere favorevole delle due relatrici di minoranza di Sinistra Ecologia Libertà e del MoVimento 5 Stelle.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Palma...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  385   
   Votanti  384   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  193   
    Hanno votato   68    
    Hanno votato no  316.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  (Il deputato Vazio ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto contrario).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 9.500 da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis del Regolamento, con il parere favorevole della Commissione e del Governo e con il parere contrario delle due relatrici di minoranza dei gruppi Sinistra Ecologia Libertà e MoVimento 5 Stelle.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Tutti hanno votato ?
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti e votanti  389   
   Maggioranza  195   
    Hanno votato  298    
    Hanno votato no  91.

  La Camera approva (Vedi votazioni).

  (Il deputato Lattuca ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto favorevole).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Baldassarre 9.102, con il parere contrario della Commissione e del Governo, con il parere favorevole della relatrice di minoranza del MoVimento 5 Stelle e sul quale la relatrice di minoranza di SEL si rimette all'Aula.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Pilozzi, Calipari.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  390   
   Votanti  371   
   Astenuti   19   
   Maggioranza  186   
    Hanno votato   67    
    Hanno votato no  304.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Baldassarre 9.99, con il parere contrario della Commissione e del Governo, con il parere favorevole della relatrice di minoranza del MoVimento 5 Stelle e sul quale la relatrice di minoranza di SEL si rimette all'Aula.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Malpezzi.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  385   
   Votanti  366   
   Astenuti   19   
   Maggioranza  184   
    Hanno votato   56    
    Hanno votato no  310.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  (I deputati Pes e Faraone hanno segnalato che non sono riusciti ad esprimere voto contrario).

Pag. 72

  Passiamo alla votazione dell'emendamento Chimienti 9.101, con il parere contrario della Commissione e del Governo e con il parere favorevole delle relatrici di minoranza.
  Avverto che il gruppo MoVimento 5 Stelle ha esaurito i tempi previsti dal contingentamento. Essendone stata fatta richiesta, la Presidenza concederà a questo gruppo un aumento dei tempi pari ad un terzo di quelli originariamente stabiliti.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Luigi Gallo. Ne ha facoltà.

  LUIGI GALLO. Annuncio il voto favorevole del MoVimento 5 Stelle.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, la deputata Chimienti. Ne ha facoltà.

  SILVIA CHIMIENTI. Grazie, Presidente. L'apertura del Governo a una riduzione del numero di alunni per classe risulta purtroppo, come in molti casi all'interno di questo disegno di legge, una mera dichiarazione di principio, che non si tradurrà mai in iniziative concrete. In questo, come in altri casi, mancano, infatti, specifici stanziamenti di risorse per consentire che da un elenco di utopistici desiderata si passi a iniziative tangibili. Un vero passo in avanti sarebbe quello di fissare un arco temporale di tre anni entro cui si possa giungere ad avere un massimo di 22 alunni per classe: una misura di buon senso che renderebbe davvero la nostra scuola migliore e davvero la nostra didattica più efficiente e più personalizzata.
  Quindi, al taglio epocale di 90 mila cattedre operato dalla Gelmini, che è il principale motivo per cui oggi ci troviamo con classi di 35 alunni, si deve rispondere con un'iniziativa forte e decisa e non con parole generiche e fumose. Per questo, se davvero vogliamo combattere il fenomeno delle «classi pollaio», è necessario approvare questo emendamento (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Chimienti 9.101.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Palma, Colletti, Sberna.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti e votanti  388   
   Maggioranza  195   
    Hanno votato   75    
    Hanno votato no  313.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Passiamo all'emendamento Di Lello 9.95, con il parere contrario della Commissione e del Governo e con il parere favorevole delle relatrici di minoranza.

  MARCO DI LELLO. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  MARCO DI LELLO. Grazie Presidente, in realtà, io ritiro il mio emendamento 9.95, ma, poi, se mi dà la parola, intervengo sul mio emendamento 9.106, che è il successivo e conseguente.

  PRESIDENTE. D'accordo, quindi l'emendamento Di Lello 9.95 è ritirato. Passiamo all'emendamento Di Lello 9.106 sul quale la Commissione e il Governo hanno formulato un invito al ritiro, altrimenti il parere è contrario, mentre la relatrice di minoranza di Sinistra Ecologia Libertà ha espresso parere favorevole e la relatrice di minoranza del MoVimento 5 Stelle ha espresso parere contrario. Chiedo al presentatore se acceda all'invito al ritiro. Deputato Di Lello, prego.

  MARCO DI LELLO. Grazie. Signora Presidente, davvero io mi rivolgo ai colleghi perché, come spesso capita, siamo solo in pochi su ogni provvedimento ad entrare nel merito e, allora, è giusto che i colleghi Pag. 73sappiano quello che ci apprestiamo a votare. Noi in Commissione abbiamo già modificato l'articolo, oggi 9, all'epoca 7, anche nella parte finale e voi vedrete i commi 12 e successivi. E questo è stato fatto per sanare vizi ed errori formali relativi al concorso per dirigenti scolastici del 2011. Ora, io lascio a ciascuno di noi la considerazione sulla componente burocratica e su come tecnicamente quel concorso sia stato gestito. Certo è che la giurisprudenza amministrativa è intervenuta sui concorsi che riguardavano la Toscana, la Lombardia e la Campania. Nel caso della Toscana e della Lombardia, il TAR e poi il Consiglio di Stato hanno imposto la ripetizione del concorso, mentre, siccome nel Mezzogiorno tutto arriva dopo, il TAR Campania non si è ancora espresso in ordine alla legittimità di una serie di ricorsi. Nel frattempo, però, abbiamo un'indagine in sede penale. Che cosa abbiamo fatto noi in Commissione, con il mio voto convintamente d'accordo ? Abbiamo deciso di sanare le vicende che riguardavano il concorso della Toscana e della Lombardia, dove – e anche qui lascio a ciascuno di noi la valutazione – in sede di ripetizione di concorso abbiamo avuto, in Toscana 22 idonei, che poi sono stati bocciati, e in Lombardia 96 idonei, che poi sono stati bocciati. E, allora, siccome noi giustamente diciamo che non possiamo far ricadere le inefficienze della pubblica amministrazione sugli utenti, qualunque essi siano, nel momento in cui c’è un pasticcio che è stato creato evidentemente dalla giustizia amministrativa, perché prima era stato riconosciuto un diritto e, poi, è stato negato, noi interveniamo in sede legislativa e saniamo, facendo bene, ciò che riguarda Toscana e Lombardia, mentre, invece, in Campania restano 43 dirigenti scolastici ammessi con riserva che hanno superato gli scritti, poi hanno superato gli orali e poi, però, siccome il TAR non scioglie la riserva, sono rimasti fuori dalla graduatoria.

  PRESIDENTE. Deputato Di Lello, se si rivolge a me la ringrazio.

  MARCO DI LELLO. Grazie, Presidente. Allora, in conclusione, la proposta qual è ? La proposta è quella di risolvere anche questo problema, che ha un numero così straordinariamente limitato, per evitare che ancora una volta le inefficienze della pubblica amministrazione e, nel caso specifico, della giustizia amministrativa, ricadano sugli utenti anziché sulla collettività.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Di Lello 9.106.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Antimo Cesaro, Dell'Aringa, Busto, Sberna...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  364   
   Votanti  350   
   Astenuti   14   
   Maggioranza  176   
    Hanno votato   58    
    Hanno votato no  292.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  (Il deputato Impegno ha segnalato che non è riuscito a votare).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Vacca 9.108, con il parere contrario della Commissione e del Governo e con il parere favorevole della relatrice di minoranza del MoVimento 5 Stelle, mentre la relatrice di minoranza di Sinistra Ecologia Libertà si è rimessa All'assemblea.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Tartaglione, Carnevali, Duranti, Colletti...
  Dichiaro chiusa la votazione.Pag. 74
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  374   
   Votanti  358   
   Astenuti   16   
   Maggioranza  180   
    Hanno votato   60    
    Hanno votato no  298.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Vacca 9.109, con parere contrario della Commissione e del Governo, con il parere favorevole della relatrice di minoranza del MoVimento 5 Stelle e sul quale la relatrice di minoranza di Sinistra Ecologia Libertà si rimette all'Assemblea.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Lo Monte, Bianchi, Dall'Osso, Antezza, Fusilli, Mazziotti Di Celso, Quintarelli, Nuti.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  378   
   Votanti  358   
   Astenuti   20   
   Maggioranza  180   
    Hanno votato   54    
    Hanno votato no  304.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Vacca 9.114, con parere contrario della Commissione e del Governo e con il parere favorevole delle relatrici di minoranza di Sinistra Ecologia Libertà e del MoVimento 5 Stelle.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Colletti, Dall'Osso, Nesci, Stella Bianchi, Zardini.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  384   
   Votanti  383   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  192   
    Hanno votato   71    
    Hanno votato no  312.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Marzana 9.115, con parere contrario della Commissione e del Governo e con il parere favorevole delle relatrici di minoranza di Sinistra Ecologia Libertà e del MoVimento 5 Stelle.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Vico, Tidei, Tripiedi.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti e votanti  380   
   Maggioranza  191   
    Hanno votato   74    
    Hanno votato no  306.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Pannarale 9.200, con parere contrario della Commissione e del Governo e con il parere favorevole delle relatrici di minoranza di Sinistra Ecologia Libertà e del MoVimento 5 Stelle.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Hanno votato tutti ?
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti e votanti  382   
   Maggioranza  192   
    Hanno votato   72    
    Hanno votato no  310.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

Pag. 75

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Simonetti 9.107, con parere contrario della Commissione e del Governo, con la relatrice di minoranza di SEL che si rimette all'Assemblea e con il parere contrario della relatrice di minoranza del MoVimento 5 Stelle.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Tancredi, Vico.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  385   
   Votanti  363   
   Astenuti   22   
   Maggioranza  182   
    Hanno votato   15    
    Hanno votato no  348.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Centemero 9.119, con parere contrario della Commissione e del Governo e parere contrario delle relatrici di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Marzana, Tartaglione, Fassina.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  387   
   Votanti  386   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  194   
    Hanno votato   39    
    Hanno votato no  347.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Pannarale 9.120, con parere contrario della Commissione e del Governo e il parere favorevole delle relatrici di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Tartaglione.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  390   
   Votanti  389   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  195   
    Hanno votato   80    
    Hanno votato no  309.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  (I deputati Scotto e Pes hanno segnalato che non sono riusciti ad esprimere voto favorevole. Il deputato Piepoli ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto contrario).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 9.501, da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis, del Regolamento, con il parere favorevole della Commissione e del Governo e il parere contrario delle relatrici di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Carloni, Moscatt, Verini, Nizzi.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  386   
   Votanti  385   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  193   
    Hanno votato  297    
    Hanno votato no   88.

  La Camera approva (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Rampelli 9.133, con parere contrario Pag. 76della Commissione e del Governo, parere contrario della relatrice di minoranza di SEL e con la relatrice di minoranza del MoVimento 5 Stelle che si rimette all'Assemblea.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Di Stefano, Tartaglione, Carfagna, Ferraresi.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  392   
   Votanti  337   
   Astenuti   55   
   Maggioranza  169   
    Hanno votato   38    
    Hanno votato no  299.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Antimo Cesaro 9.122, con parere contrario di Commissione e Governo, parere contrario della relatrice di minoranza del gruppo del MoVimento 5 Stelle e con parere favorevole della relatrice di minoranza del gruppo di Sinistra Ecologia Libertà.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Bolognesi, Sgambato...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  390   
   Votanti  367   
   Astenuti   23   
   Maggioranza  184   
    Hanno votato   37    
    Hanno votato no  330.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Rampelli 9.135, con parere contrario di Commissione e Governo e parere favorevole delle relatrici di minoranza del gruppo di Sinistra Ecologia Libertà e del gruppo del MoVimento 5 Stelle.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Bolognesi, Carloni...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  385   
   Votanti  383   
   Astenuti    2   
   Maggioranza  192   
    Hanno votato   73    
    Hanno votato no  310.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Pannarale 9.134, con parere contrario di Commissione e Governo e parere favorevole delle relatrici di minoranza del gruppo di Sinistra Ecologia Libertà e del gruppo del MoVimento 5 Stelle.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Bolognesi, Rampelli...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti e votanti  388   
   Maggioranza  195   
    Hanno votato   72    
    Hanno votato no  316.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Prendo atto che i presentatori dell'emendamento Vignali 9.138 accedono all'invito al ritiro di Commissione e Governo.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Simonetti 9.139, con parere contrario di Commissione e Governo, parere favorevole della relatrice di minoranza del gruppo di Sinistra Ecologia Libertà, mentre Pag. 77la relatrice di minoranza del gruppo del MoVimento 5 Stelle si rimette all'Assemblea.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Bolognesi, Locatelli, Ferranti.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  381   
   Votanti  362   
   Astenuti   19   
   Maggioranza  182   
    Hanno votato   62    
    Hanno votato no  300.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  (Il deputato Falcone ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto contrario).

  Passiamo alla votazione dell'emendamento Altieri 9.141.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto la deputata Centemero. Ne ha facoltà.

  ELENA CENTEMERO. Grazie, Presidente. Intervengo solo per dire che qui viene rafforzato e sottolineato il valore del consiglio di istituto. Forza Italia, grazie agli emendamenti che sono stati presentati dal gruppo e dall'onorevole Altieri in particolare, ha voluto sottolineare l'importanza del consiglio di istituto, proprio perché nel consiglio di istituto siedono tutte le componenti scolastiche e in particolar modo il consiglio di istituto è presieduto da un genitore.
  Noi riteniamo che sia importantissima la presenza, la collaborazione e la cooperazione dei genitori all'interno dell'istituzione scolastica e per questa ragione, anche qui, abbiamo voluto sottolineare il ruolo del consiglio di istituto.

  CRISTIAN IANNUZZI. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  CRISTIAN IANNUZZI. Signora Presidente, intervengo per un richiamo al regolamento, all'articolo 8. In una situazione similare, la collega Chimienti non è potuta intervenire perché lei aveva fatto iniziare la votazione. Questa volta ha revocato la votazione per far parlare la collega Centemero. Le chiederei un po’ più di equilibrio nel dare la parola (Applausi dei deputati del gruppo del MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Riguardo a prima, probabilmente, si era trattato di un emendamento che non era votabile, per cui non è stata la stessa situazione e non è stata la stessa tipologia.
  Nessun altro chiedendo di parlare, passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Altieri 9.141, con parere contrario della Commissione e del Governo e con il parere contrario della relatrice di minoranza di SEL e favorevole della relatrice del MoVimento 5 Stelle.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Giachetti, Nizzi. Vediamo se abbiamo un tecnico, che Giachetti non riesce a votare. Ecco è riuscito. Nizzi è riuscito ? C’è la deputata Polverini davanti. Ha votato. Magari se ce lo rende noto. Hanno votato tutti ?
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  379   
   Votanti  378   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  190   
    Hanno votato  105    
    Hanno votato no  273.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Pannarale 9.145, con il parere contrario della Commissione e del Governo e Pag. 78con il parere favorevole delle relatrici di minoranza di SEL e del MoVimento 5 Stelle.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Vico, Carloni, Ferranti.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti e votanti  382   
   Maggioranza  192   
    Hanno votato   74    
    Hanno votato no  308.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Luigi Gallo 9.146, con il parere contrario della Commissione e del Governo e con il parere favorevole delle relatrici di minoranza di SEL e del Movimento 5 Stelle.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Ferranti, Marzana. Hanno votato tutti ?
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti e votanti  381   
   Maggioranza  191   
    Hanno votato   71    
    Hanno votato no  310.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 9.502, da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis, del regolamento, con il parere favorevole della Commissione e del Governo e con il parere contrario delle relatrici di minoranza di SEL e del Movimento 5 Stelle.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Carloni, Coscia. Tutti hanno votato ?
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  379   
   Votanti  377   
   Astenuti    2   
   Maggioranza  189   
    Hanno votato  296    
    Hanno votato no   81.

  La Camera approva (Vedi votazioni).

  Gli altri emendamenti sono preclusi.
  Quindi, passiamo alla votazione dell'articolo 9.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Rampi. Ne ha facoltà.

  ROBERTO RAMPI. Presidente, l'articolo 9, come esce dal lavoro della Commissione della Camera dei deputati, è un articolo che valorizza il ruolo del dirigente scolastico in un contesto di autonomia e prova ad attuare quelle misure previste fin dal 2001 per il ruolo del dirigente scolastico, dando di fatto, non maggiori poteri, ma maggiori strumenti per attuare i propri poteri, maggiori responsabilità e maggiore trasparenza nella valutazione di questi poteri che vengono attuati.
  È evidente a chiunque legga il testo di questa legge quali e quante modifiche sono state portate in Commissione – basta scorrere il testo per verificarlo – e io credo quindi che alcuni argomenti che sono stati utilizzati in questo dibattito non rendano giustizia a un lavoro importante che si è svolto, perché nessuno di noi – noi del Partito Democratico – aveva in mente di introdurre nella scuola un podestà, uno sceriffo, ma nemmeno un sindaco, verso cui nutriamo molta più simpatia, ma che svolge una funzione del tutto diversa da quella che deve essere di un dirigente scolastico.
  Se vogliamo proprio innamorarci delle immagini, crediamo che l'immagine più giusta sia quella di un direttore d'orchestra e pensiamo che una buona orchestra, fatta magari anche di tanti soggetti capaci, competenti e di grande talento, non funzioni se non c’è uno spartito condiviso e se Pag. 79non c’è un direttore che faccia suonare questa orchestra in maniera corale. Ecco, lo spartito condiviso viene sviluppato con un percorso molto collegiale, che coinvolge il collegio docenti e che poi passa al vaglio del consiglio di istituto.
  Abbiamo aumentato i meccanismi di verifica e abbiamo impiegato strumenti e anche risorse economiche per fare una valutazione del lavoro di questi dirigenti, e, vorrei dire anche ai colleghi che ho sentito rispetto a tante questioni, oggi esistono già questi dirigenti scolastici, che sono nella scuola, sono tanti uomini e tante donne che non hanno nessun motivo per mettersi da domani mattina a fare e ad attuare le cose terribili che qualcuno ha evocato in quest'Aula.
  Io – l'ho già detto in un intervento – credo che ci siano molte paure che sono state evocate in questi mesi e le paure sono tutte comprensibili. Io credo che non bisogna mai guardare con leggerezza alle paure e, quando si parla di ascolto, l'ascolto c’è stato, c’è stato anche durante i voti degli emendamenti a questi articoli e ci sarà anche nei prossimi passaggi, compreso quello che avverrà al Senato. Però, credo che l'ascolto sia fatto anche di una certa franchezza e non possa contenere l'accreditamento di cose che non sono vere e che non sono mai state contenute nelle nostre intenzioni e nel provvedimento.
  Anche per questo, abbiamo potuto ampiamente intervenire e correggere per far sì che il testo della norma corrispondesse alla volontà e all'ispirazione che appartiene a una lunga tradizione e a una lunga riflessione, quella dell'autonomia scolastica e quella della possibilità di attuare questa autonomia dando a chi la deve attuare in maniera corale e rappresentando l'intero mondo scolastico – perché questo fa il dirigente scolastico quando agisce: rappresenta la scuola, la scuola nella sua interezza – un'azione efficace ed efficiente. Se qualcuno nella scuola, come oggi, anche domani, farà le cose terribili che sono state evocate per muovere delle paure, ne risponderà in maniera pesante e in maniera molto più pesante di oggi, perché sarà più chiaro e più trasparente chi sarà stato a fare quelle scelte, che oggi vengono compiute esattamente con gli stessi poteri, però in una maniera meno evidente, meno chiara e meno trasparente.
  Per queste ragioni, non ritenendo di poter fugare magari nessuno dei dubbi – perché i dubbi appartengono ad una categoria che non rientra nell'ambito della razionalità –, però provando a restituire lo spirito con cui tutte le colleghe e i colleghi che vi hanno lavorato hanno cercato di mettere con onestà intellettuale a disposizione il loro talento e le loro capacità, noi crediamo di aver trovato un punto di equilibrio tra poteri diversi, tra la possibilità di attuare effettivamente una scuola dell'autonomia e il bilanciamento dei poteri dentro la scuola, per dare ad ognuno la possibilità di esercitare effettivamente le proprie competenze.
  E, devo dire, inoltre, dando alle nuove scuole, che da domani potrebbero nascere con questa riforma, maggiori strumenti per garantire ai nostri studenti una continuità didattica e, immediatamente dall'inizio dell'anno scolastico, un insegnante che si trovi sul posto di lavoro, sulla sua cattedra a seguire, dal primo giorno scolastico, gli studenti.

PRESIDENZA DELLA VICEPRESIDENTE MARINA SERENI (ore 18,55)

  ROBERTO RAMPI. Questo è il principio ispiratore da cui nasce tutta la logica dell'articolo 9: nient'altro che questo e niente di meno che questo (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Carlo Galli. Ne ha facoltà.

  CARLO GALLI. Signora Presidente, onorevoli colleghi, prendo la parola per una dichiarazione a titolo personale, in dissenso rispetto al mio gruppo. La mia posizione è condivisa, credo, da altre colleghe e colleghi.Pag. 80
  La figura del dirigente scolastico, quale esce dall'articolo 9, anche dato che non sono stati accolti da Governo e maggioranza alcuni emendamenti migliorativi, presenta, soprattutto nella chiamata diretta, caratteri fortemente verticistici e gerarchici, leaderistici e aziendalistici, non esenti da elementi di discrezionalità e di arbitrarietà, più che di autentica promozione del merito.
  Nel complesso, l'impianto dell'articolo, nonostante le modifiche apportate in Commissione, non è certo adeguato a riformare la scuola pubblica e a promuoverne il valore di fondo, che è il pluralismo nell'uguaglianza attraverso la libertà di insegnamento.
  In dissenso rispetto alla figura di un dirigente dominus monocratico di una scuola sempre più disuguale, non partecipo, quindi, alla votazione dell'articolo 9.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto la deputata Chimienti. Ne ha facoltà.

  SILVIA CHIMIENTI. Grazie, Presidente. Che dire ? Complimenti ! Avete introdotto la chiamata diretta nelle scuole e nessuno, in quest'Aula, per tutto questo tempo si è degnato di darci una sola risposta in merito alla necessità di introdurre questo sistema di conferimento degli incarichi. Nessuno ci ha spiegato quali sarebbero i vantaggi derivanti dall'introduzione di questo meccanismo. E a realizzare questa riforma, già delineata e voluta da Valentina Aprea, da Berlusconi e dal centrodestra, è il PD di Renzi, il PD che, in nome del rinnovamento a tutti i costi, fa carta straccia dei diritti dei lavoratori e dei diritti degli studenti ad avere una classe docente libera, non ricattabile, stabile professionalmente e psicologicamente, non assoggettata al dirigente.
  Il MoVimento 5 Stelle ha introdotto, con un emendamento, il fatto che il dirigente scolastico non possa avere rapporti di parentela e di affinità con i docenti che assume, ma non è sufficiente. Avete respinto anche emendamenti di buon senso, come quello che chiedeva di introdurre, tra i criteri che il dirigente deve seguire nel conferimento degli incarichi, quello della continuità didattica, fondamentale, oppure l'emendamento che chiedeva che gli uffici scolastici regionali potessero sostituire il dirigente non solo in caso di inerzia, ma anche qualora gli organi collegiali della scuola ravvisassero scarsa trasparenza da parte del dirigente nel conferire gli incarichi.
  Benissimo ! Fatevi la vostra riforma, da soli, tanto noi tra poco avremo anche esaurito i tempi a nostra disposizione per intervenire in quest'Aula. Fatevi la vostra riforma, vergognosa, ma sappiate che fuori di qui, anche in questo istante, la scuola sta protestando e non vi perdonerà quello che state votando adesso (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto Giancarlo Giordano. Ne ha facoltà.

  GIANCARLO GIORDANO. Grazie, signora Presidente. Abbiamo detto più volte che immaginare una riforma contro chi deve attuarla e farla vivere quotidianamente è una bizzarria a cui potevate arrivare solo voi, ma è una bizzarria dettata da un furore ideologico, quello che avete mutuato dalla destra di questo Paese, che ha tentato, per anni, di dare un colpo mortale al sistema formativo scolastico italiano.
  Lo date voi, con una nonchalance imbarazzante, e lo date rimettendo mano al sistema, come dire, della catena di comando, ricollocando il dirigente scolastico in una posizione apicale, ma saldamente sotto il controllo del Ministero. Altro che decentramento !
  Lo fate con una leggerezza che imbarazza l'intelligenza e che offende una cultura, quella di cui per anni vi siete riempiti la bocca, con una facilità che onestamente non pensavo possibile.
  Si è detto troppe volte quali sono i limiti di questo articolo: è l'architrave del vostro pensiero ed è l'architrave di una riforma che, come le altre riforme che avete varato, toglie qualcosa senza dare Pag. 81nulla. Prima le riforme servivano ad emancipare da una condizione, oggi servono a regredire ad una posizione semplificata, che cede e concede potere a pochi contro troppi.
  Noi abbiamo parlato di caporalato scolastico: lo abbiamo fatto perché l'immagine di questi docenti che dovranno legittimarsi o chiedere o «pietire» un posto, il migliore dei posti possibili che avranno a disposizione nei piccoli alvei territoriali che avete disegnato è un'immagine che lede la dignità e umilia una professione nobile come quella di chi insegna. E lo umilia di più se pensiamo che queste scelte saranno il frutto dell'arbitrio e non di criteri oggettivi; saranno il frutto probabilmente non di clientelismo o di familismo amorale, che pure esiste in questo Paese, e voi lo sapete bene; ma probabilmente saranno il frutto di convenienze, di connivenze, di utilità.
  Introducete nel mondo della scuola l'aziendalismo più bieco, quello che mette il capo appunto in capo a tutti. Lo fate senza spiegare nemmeno il perché: non lo spiega il Ministro, non lo spiega il sottosegretario; avete balbettato qualcosa che non ha spiegato nulla. È la vostra idea di società: una società semplificata, una società in cui le decisioni le prendono in pochi; è una società in cui chi si oppone, come noi, ha pochissimi minuti pure per parlare. A voi basta un tweet; ovviamente a noi non basta e saremo di nuovo in piazza al fianco di chi, in questi giorni (e continuerà in queste ore), sarà contro un disegno di legge sbagliato e ingiusto, per gli studenti, per i lavoratori, per il personale della scuola tutto; e francamente sbagliato e offensivo è anche per la vostra e la nostra storia (Applausi dei deputati del gruppo Sinistra Ecologia Libertà).

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 9, nel testo emendato.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Bolognesi, Dell'Aringa, Lodolini, Pellegrino, Ferro, Burtone, Piccione, Massa...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  325   
   Votanti  314   
   Astenuti   11   
   Maggioranza  158   
    Hanno votato  214    
    Hanno votato no  100.

  La Camera approva (Vedi votazioni).

  (I deputati Verini, Fregolent e Marco Meloni hanno segnalato che non sono riusciti ad esprimere voto favorevole).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo Centemero 9.02, con il parere contrario della Commissione e del Governo e sul quale si rimettono all'Assemblea le relatrici di minoranza di Sinistra Ecologia Libertà e del MoVimento 5 Stelle.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Casellato, Ferranti...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  355   
   Votanti  289   
   Astenuti   66   
   Maggioranza  145   
    Hanno votato
  24    
    Hanno votato
no  265).    

(Esame dell'articolo 10 – A.C. 2994-A)

  PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 10 e delle proposte emendative ad esso presentate (Vedi l'allegato A – A.C. 2994-A).
  Se nessuno chiede di intervenire sul complesso degli emendamenti, lo dico subito così i colleghi si organizzano, inviterei i relatori, le relatrici ad esprimere i pareri della Commissione per poi metterci d'accordo per una pausa tecnica fino alle Pag. 8220,15 così che i colleghi possano utilizzare questo tempo anche per svolgere altre funzioni.
  Prego, onorevole Coscia, relatrice per la maggioranza, ma consentite alla relatrice, se uscite dall'aula come è assolutamente comprensibile, di esprimere i pareri.

  MARIA COSCIA, Relatrice per la maggioranza. Grazie Presidente, la Commissione formula un invito al ritiro, altrimenti il parere è contrario, di tutte le proposte emendative presentate all'articolo 10 ad eccezione dell'emendamento 10.500, da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis, del Regolamento, e dell'emendamento Rocchi 10.250 a pagina 95 del fascicolo; esprime inoltre parere favorevole sull'emendamento D'Ottavio 10.80, se riformulato nel senso di mantenere solo l'ultimo capoverso dell'emendamento. Chiedo poi di accantonare l'emendamento 10.410 della Commissione ed i relativi subemendamenti poiché la Commissione bilancio non ha espresso ancora il parere.

  PRESIDENTE. Relatrice di minoranza onorevole Chimienti ?

  SILVIA CHIMIENTI, Relatrice di minoranza. Presidente, mi rimetto all'Assemblea sugli emendamenti Gelmini 10.2 e 10.3, mentre esprimo parere favorevole sugli emendamenti Chimienti 10.4 e 10.6 e Fassina 10.10 (versione corretta); mi rimetto all'Assemblea sugli emendamenti Simonetti 10.11 e 10.15, mentre esprimo parere favorevole sugli emendamenti Vacca 10.22, Chimienti 10.24 e Pannarale 10.29; mi rimetto all'Assemblea sugli emendamenti Polverini 10.34 e Simonetti 10.39, mentre esprimo parere favorevole sull'emendamento Pannarale 10.46 e parere contrario sull'emendamento Fucci 10.49; esprimo parere favorevole sull'emendamento Marzana 10.51 e contrario sull'emendamento Rampelli 10.56.
  Esprimo parere contrario sull'emendamento Bossi 10.58, favorevole sugli emendamenti Chimienti 10.60, Altieri 10.67, Cuperlo 10.72 e sugli identici emendamenti Vezzali 10.73 e Vacca 10.77, contrario sull'emendamento Centemero 10.79, favorevole sull'emendamento D'Ottavio 10.80, contrario sull'emendamento Gelmini 10.128, favorevole sugli emendamenti Rampelli 10.95 e Luigi Gallo 10.91 e 10.94, mi rimetto all'Aula sugli emendamenti Centemero 10.92 e 10.99, parere favorevole sull'emendamento Di Lello 10.102, mi rimetto all'Aula sull'emendamento Centemero 10.108, parere favorevole sugli emendamenti Chimienti 10.109 e Marzana 10.110, mi rimetto all'Aula sull'emendamento Prataviera 10.111, parere favorevole sugli emendamenti Prataviera 10.112, Pannarale 10.116 e Simonetti 10.124, mi rimetto all'Aula sugli emendamenti Gelmini 10.115 e 10.126, parere favorevole sugli emendamenti Gelmini 10.127, Di Lello 10.135, Chimienti 10.138 e 10.139 e Marzana 10.136 e 10.142, mi rimetto all'Aula sull'emendamento Catanoso 10.143, parere favorevole sugli emendamenti Marzana 10.151, Catanoso 10.159 e Francesco Saverio Romano 10.153, mi rimetto all'Aula sugli emendamenti Vezzali 10.185 e Rampelli 10.172, parere favorevole sull'emendamento Santerini 10.175, contrario sull'emendamento Bruno 10.186, favorevole sugli emendamenti Francesco Saverio Romano 10.180, Chimienti 10.183 e Di Lello 10.184, mi rimetto all'Aula sull'emendamento Rampelli 10.202, parere contrario sull'emendamento Vezzali 10.205 e favorevole sugli identici emendamenti Vezzali 10.209, Rampelli 10.210 e Coccia 10.208.
  Mi rimetto all'Aula sugli emendamenti Pannarale 10.211 e Giancarlo Giordano 10.213, mentre esprimo parere favorevole sugli identici emendamenti Palmieri 10.181, Vezzali 10.214 e Coccia 10.350.
  Esprimo favorevole sugli identici emendamenti Rampelli 10.217 e Chimienti 10.218, mentre mi rimetto all'Aula sull'emendamento Vezzali 10.219.
  Esprimo parere favorevole sugli emendamenti Chimienti 10.220, Vacca 10.221 e 10.224, Chimienti 10.231 e Rampelli 10.229, mentre esprimo parere contrario sull'emendamento 10.500 della Commissione bilancio da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis, del Regolamento.Pag. 83
  Esprimo parere favorevole sull'emendamento Bruno Bossio 10.235, mentre esprimo parere contrario sull'emendamento Simonetti 10.238.
  Esprimo parere favorevole sugli identici emendamenti Baldassarre 10.239, Francesco Saverio Romano 10.240 e Pannarale 10.242.
  Esprimo parere favorevole sull'emendamento Vacca 10.243, mentre esprimo parere contrario sull'emendamento Simonetti 10.246.
  Esprimo parere favorevole sugli emendamenti Marzana 10.248, Rocchi 10.250, Pannarale 10.254, Chimienti 10.255, Pannarale 10.260, Simonetti 10.261, Marzana 10.265, Rampelli 10.263 e Baldassarre 10.264, mentre mi rimetto all'Aula sull'emendamento Simonetti 10.266.
  Esprimo parere favorevole sull'emendamento Carocci 10.356, mentre esprimo parere contrario sull'emendamento Baldassarre 10.293, e mi rimetto all'Aula sull'emendamento Baldassarre 10.270. Esprimo parere contrario sugli emendamenti Di Lello 10.271 e Centemero 10.276, mentre mi rimetto all'Aula sull'emendamento Centemero 10.279.
  Esprimo parerete contrario sull'emendamento Centemero 10.280, mentre esprimo parere favorevole sugli emendamenti Giancarlo Giordano 10.288 e Centemero 10.290. Mi rimetto all'Aula sugli emendamenti Bossa 10.291, Centemero 10.292 e 10.295, mentre esprimo parere favorevole sull'emendamento Rampelli 10.297.
  Mi rimetto all'Aula sugli emendamenti Centemero 10.298, 10.300 e 10.301.
  Esprimo parere contrario sugli emendamenti Centemero 10.302 e 10.303, Rampelli 10.310 e 10.311 e Centemero 10.312; favorevole sugli emendamenti Chimienti 10.314, Pannarale 10.315, Rocchi 10.316 e Pannarale 10.317; contrario sugli emendamenti Centemero 10.318 e 10.319. Esprimo parere favorevole sull'emendamento Di Lello 10.321, parere contrario sull'emendamento Di Lello 10.322 e favorevole sull'emendamento Chimienti 10.325.
  Mi rimetto all'Aula sugli identici emendamenti Rampelli 10.323 e Gelmini 10.324, a pagina 126, nonché sugli emendamenti Simonetti 10.398 e Centemero 10.399.
  Esprimo parere contrario sull'emendamento Baldassarre 10.327 e parere favorevole sull'emendamento Pannarale 10.329. Esprimo parere favorevole sull'articolo aggiuntivo Baldassarre 10.02, a pagina 134, e mi rimetto all'Aula sull'articolo aggiuntivo Pannarale 10.03, a pagina 136. Esprimo altresì parere favorevole sugli articoli aggiuntivi Brescia 10.04, Marzana 10.05, Simone Valente 10.06 e Chimienti 10.07.

  PRESIDENTE. La relatrice di minoranza Pannarale ?

  ANNALISA PANNARALE, Relatrice di minoranza. Esprimo parere contrario sugli emendamenti Gelmini 10.2 e 10.3, favorevole sugli emendamenti Chimienti 10.4 e 10.6, Fassina 10.10 (versione corretta), Simonetti 10.11 e 10.15, Vacca 10.22, Chimienti 10.24, Pannarale 10.29, Polverini 10.34, Simonetti 10.39, Pannarale 10.46, Fucci 10.49 e Marzana 10.51 e mi rimetto all'Aula sugli emendamenti Rampelli 10.56 e Bossi 10.58. Esprimo parere favorevole sugli emendamenti Chimienti 10.60 e Altieri 10.67.
  Esprimo parere favorevole sull'emendamento Cuperlo 10.72 e sugli identici emendamenti Vezzali 10.73 e Vacca 10.77, contrario sull'emendamento Centemero 10.79, favorevole sull'emendamento D'Ottavio 10.80, nel testo riformulato. Mi rimetto all'Aula sull'emendamento Gelmini 10.128. Esprimo parere favorevole sugli emendamenti Rampelli 10.95, Luigi Gallo 10.91 e 10.94, Centemero 10.92 e 10.99, Di Lello 10.102, Centemero 10.108, Chimienti 10.109, Marzana 10.110, Prataviera 10.111 e 10.112, Pannarale 10.116, Simonetti 10.124, Gelmini 10.115, 10.126 e 10.127, Di Lello 10.135, Chimienti 10.138 e 10.139, Marzana 10.136 e 10.142, Catanoso 10.143, Marzana 10.151 e Catanoso 10.159. Mi rimetto all'Aula sugli emendamenti Francesco Saverio Romano 10.153, Vezzali 10.185 e Rampelli 10.172. Esprimo parere favorevole sull'emendamento Santerini Pag. 8410.175. Mi rimetto all'Aula sull'emendamento Bruno 10.186. Esprimo parere favorevole sugli emendamenti Francesco Saverio Romano 10.180, Chimienti 10.183, Di Lello 10.184 e Rampelli 10.202. Mi rimetto all'Aula sull'emendamento Vezzali 10.205. Esprimo parere favorevole sugli identici emendamenti Vezzali 10.209, Rampelli 10.210 e Coccia 10.208 e sugli emendamenti Pannarale 10.211 e Giancarlo Giordano 10.213. Mi rimetto all'Aula sugli identici emendamenti Palmieri 10.181, Vezzali 10.214, Coccia 10.350. Esprimo parere favorevole sugli identici emendamenti Rampelli 10.217 e Chimienti 10.218. Mi rimetto all'Aula sull'emendamento Vezzali 10.219. Esprimo parere favorevole sugli emendamenti Chimienti 10.220, Vacca 10.221 e 10.224, Chimienti 10.231 e Rampelli 10.229, contrario sull'emendamento 10.500 che reca una condizione della Commissione bilancio, favorevole sull'emendamento Bruno Bossio 10.235. Mi rimetto all'Aula sull'emendamento Simonetti 10.238. Esprimo parere favorevole sugli identici emendamenti Baldassarre 10.239, Francesco Saverio Romano 10.240, Chimienti 10.241 e Pannarale 10.242 e sull'emendamento Vacca 10.243. Mi rimetto all'Aula sull'emendamento Simonetti 10.246.
  Esprimo parere favorevole sugli emendamenti Marzana 10.248, Rocchi 10.250, Pannarale 10.254, Chimienti 10.255, Pannarale 10.260, Simonetti 10.261, Marzana 10.265, Rampelli 10.263, Baldassarre 10.264, Simonetti 10.266 e Carocci 10.356, mentre mi rimetto all'Assemblea sugli emendamenti Baldassarre 10.293 e 10.270 e Di Lello 10.271. Esprimo parere contrario sugli emendamenti Centemero 10.276 e 10.279, mentre mi rimetto all'Assemblea sull'emendamento Centemero 10.280. Esprimo parere favorevole sull'emendamento Giancarlo Giordano 10.288, mentre esprimo parere contrario sugli emendamenti Centemero 10.290 e Bossa 10.291. Mi rimetto all'Assemblea sugli emendamenti Centemero 10.292 e 10.295, mentre esprimo parere contrario sugli emendamenti Rampelli 10.297, Centemero 10.298, 10.300 e 10.301. Mi rimetto all'Assemblea, inoltre, sugli emendamenti Centemero 10.302 e 10.303. Esprimo parere favorevole sugli emendamenti Rampelli 10.310 e 10.311, mentre mi rimetto all'Assemblea sull'emendamento Centemero 10.312. Esprimo parere favorevole sugli emendamenti Chimienti 10.314, Pannarale 10.315, Rocchi 10.316 e Pannarale 10.317, mentre esprimo parere contrario sull'emendamento Centemero 10.318. Esprimo parere favorevole sull'emendamento Centemero 10.319, mentre mi rimetto all'Assemblea sugli emendamenti Di Lello 10.321 e 10.322 e Chimienti 10.325. Esprimo parere favorevole sugli identici emendamenti Rampelli 10.323 e Gelmini 10.324, Simonetti 10.398 e Centemero 10.399, mentre mi rimetto all'Assemblea sull'emendamento Baldassarre 10.327. Esprimo parere favorevole sull'emendamento Pannarale 10.329 e sugli articoli aggiuntivi Baldassarre 10.02, Pannarale 10.03, Brescia 10.04, Marzana 10.05, Simone Valente 10.06 e Chimienti 10.07.

  PRESIDENTE. Il Governo ?

  STEFANIA GIANNINI, Ministra dell'istruzione, dell'università e della ricerca. Presidente, il parere del Governo è conforme a quello espresso dalla relatrice per la maggioranza.

  PRESIDENTE. A questo punto, avendo esaurito i pareri, sospendo la seduta fino alle ore 20,15.

  La seduta, sospesa alle 19,40, è ripresa alle 20,20.

Missioni.

  PRESIDENTE. Comunico che, ai sensi dell'articolo 46, comma 2, del Regolamento, i deputati Alfreider, Boccia, Michele Bordo, D'Alia, Di Lello, Epifani, Faraone, Ferranti, Gregorio Fontana, Pes, Pisicchio, Portas, Rampelli, Ravetto, Realacci, Sanga, Scotto, Tabacci, Vignali e Zanetti sono in missione a decorrere dalla ripresa notturna della seduta.Pag. 85
  I deputati in missione sono complessivamente novantacinque, come risulta dall'elenco depositato presso la Presidenza e che sarà pubblicato nell’allegato A al resoconto della seduta odierna.

Si riprende la discussione.

(Ripresa esame dell'articolo 10 – A.C. 2994-A)

  PRESIDENTE. Ricordo che prima della sospensione della seduta si è concluso l'esame degli emendamenti riferiti all'articolo 9 e sono stati espressi i pareri sulle proposte emendative presentate all'articolo 10.
  Avverto che la V Commissione (Bilancio) ha espresso il parere sull'emendamento 10.410 della Commissione e sui relativi subemendamenti (Vedi l'allegato A – A.C. 2994-A), che è in distribuzione. Tale parere contiene una condizione, ai sensi dell'articolo 81 della Costituzione, riferita all'emendamento 10.410. Al fine di recepire tale condizione, la Commissione ha presentato il subemendamento 0.10.410.10, che è in distribuzione. Sulla base di tale parere, la Presidenza non ritiene ammissibili, a norma dell'articolo 123-bis del Regolamento, in quanto recano nuovi o maggiori oneri finanziari privi di idonea quantificazione e copertura, i subemendamenti Simone Valente 0.10.410.1 e 0.10.410.2.
  Passiamo alla votazione dell'emendamento Gelmini 10.2.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto la deputata Gelmini. Ne ha facoltà.

  MARIASTELLA GELMINI. Grazie, Presidente. Arriviamo all'articolo 10, uno degli articoli più importanti e più delicati di questo disegno di legge e chiedo all'Aula un po’ di attenzione.

  PRESIDENTE. Mi scusi, onorevole Gelmini. Colleghi, bisogna abbassare il tono della voce, abbiamo ricominciato l'esame del provvedimento. Capisco che è tardi, però abbiamo ancora del lavoro da fare. Per favore, fate silenzio o abbassate il tono della voce. Prego, onorevole Gelmini.

  MARIASTELLA GELMINI. Dicevo che chiedo alla Camera un po’ di attenzione per evitare che si compia una clamorosa ingiustizia ed una discriminazione incomprensibile a danno dei precari.
  Come sapete, l'articolo 10 procede con un piano di assunzioni che abbiamo già giudicato negativamente, ma questo oggi questo poco importa. Il punto riguarda la penalizzazione, la disparità di trattamento tra i precari iscritti nelle graduatorie ad esaurimento e i precari – molte volte si tratta di precari fra i più giovani e tra i più preparati – che hanno conseguito l'abilitazione. Infatti, negli anni del Governo Berlusconi, per evitare l'insorgenza di nuovo precariato, si era passati dal sistema delle SSIS ad un numero chiuso, al Tirocinio formativo attivo, che vide una fortissima selezione. I primi abilitati con il TFA fecero una selezione dura, con prove in ingresso e in uscita e un tirocinio reale, tanto che furono solo 11 mila gli abilitati su 150 mila candidati.
  Io so qual è l'obiezione che viene mossa al mio ragionamento, ovvero che nella scuola non si entra solo con l'abilitazione ma serve un concorso. Ebbene, questo non è storicamente vero. L'articolo 399 del testo unico sulla scuola, del 1994, modificato dalla legge n. 124 del 1999, dice un'altra cosa: prevede che il 50 per cento delle immissioni in ruolo debba essere fatto attraverso il concorso e l'altro 50 per cento attingendo dalle graduatorie ad esaurimento.
  Occorre ricordare che i docenti oggi presenti nelle GaE, che il Governo sta per assumere con il piano straordinario di assunzione, per la maggior parte non ha vinto alcun concorso, ma ha ottenuto una semplice abilitazione, spesso attraverso le scuole speciali di insegnamento secondario.
  Allora, davvero, non si comprende perché si debba distinguere tra gli abilitati SSIS e si debba escludere gli abilitati a numero chiuso che hanno conseguito il Pag. 86tirocinio formativo attivo, anche perché ci sono due recenti pronunce che parlano chiaro ed espongono il Governo al rischio concreto di un contenzioso infinito: l'ordinanza n. 5878 del 2014 e la sentenza del 2015, con la quale il Consiglio di Stato ha ribadito questa verità, dando ancora una volta ragione ad alcuni ricorrenti che chiedevano di essere ammessi nelle graduatorie ad esaurimento successivamente alla loro chiusura nel 2006.
  Non vi è quindi alcun motivo per il quale si debbano escludere dalle assunzioni docenti che hanno ottenuto l'abilitazione con il TFA. Voglio ricordare che già nella mia esperienza di Ministro riaprii le graduatorie ad esaurimento per inserire docenti che, incolpevolmente, ottennero l'abilitazione con le SSIS successivamente al 2006. Quindi, quanto è stato fatto durante il Governo Berlusconi, tanto criticato per i tagli, ebbene la stessa cosa può fare questo Governo, se non vuole penalizzare – assumendosi la grande responsabilità di togliere la speranza e la fiducia ai precari più giovani e preparati – ed esporre la scuola e, quindi, le cattedre che dovranno essere assegnate a settembre, ad un contenzioso infinito.
  Chiudo con una parola sui PAS, noi non eravamo d'accordo su questa modalità introdotta dal Ministro Profumo, ma resta il fatto che queste persone che hanno conseguito il PAS, questi abilitati hanno riposto nello Stato una fiducia ed una aspettativa e, oggi, solo perché è cambiato il Governo o il Ministro, pensare che queste aspettative debbano essere vanificate è una gravissima ingiustizia dal punto di vista politico, ma anche dal punto di vista morale.
  I precari non sono dei numeri, si tratta di persone che devono essere messe nelle condizioni, a numero vigente – qui ci sono 100 mila assunzioni di cui il Governo si prende il merito e il demerito –, ma all'interno di queste 100 mila persone non si possono discriminare tra precari di serie A e precari di serie B. Se vogliono, il Governo e questo Parlamento sono in grado, votando alcuni di questi emendamenti, di sanare questa grande ingiustizia (Applausi dei deputati del gruppo Forza Italia – Il Popolo della Libertà – Berlusconi Presidente).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto la deputata Ghizzoni. Ne ha facoltà.

  MANUELA GHIZZONI. Grazie, Presidente. Evidentemente, è davvero cambiato il mondo per sentire l'ex Ministro Gelmini intervenire in Aula per la prima volta in difesa dei precari della scuola, ma non mi meraviglia (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico); non mi meraviglia, perché su questi temi noi ci siamo confrontati a lungo e, prima del suo intervento, io volevo banalmente intervenire per dire che avrei votato contro al suo emendamento non nel merito, ma per togliermi una soddisfazione, perché dopo otto anni, per la verità, io aspettavo questo momento (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico), perché in questo provvedimento, checché se ne pensi nel merito, c’è il primo ed unico, dopo otto anni, provvedimento di segno contrario ai suoi tagli, di cui ancora paghiamo le conseguenze (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico) ! Questo è un fatto ! Come un altro fatto è una cosa, Signora ex Ministro, che mi meraviglia sentire. Stasera lei ha citato molte sentenze, molti provvedimenti di cui era a conoscenza nel momento in cui fece partire i TFA, che ahimè erano molto costosi sulle spalle di questi aspiranti docenti, che hanno fatto una selezione che lei ha voluto molto dura rispetto all'obiettivo finale di conseguire una semplice abilitazione, a cui lei e il suo provvedimento non hanno mai assegnato la validità concorsuale. Questo è un fatto ! Negarlo è negare i fatti (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico) !

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto la deputata Spadoni. Ne ha facoltà.

  MARIA EDERA SPADONI. Presidente, intervengo per annunciare il voto di astensione del gruppo del Movimento 5 Stelle.

Pag. 87

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato Palmieri. Ne ha facoltà.

  ANTONIO PALMIERI. Presidente, siccome apprezzo l'onorevole Ghizzoni e con me anche i componenti di Forza Italia della Commissione cultura, devo dire che ho ascoltato il suo intervento con enorme dispiacere per capire che si vota contro il destino di persone che attendono dallo Stato una risposta unicamente per fare dispetto a un ex Ministro di questa Repubblica (Applausi dei deputati del gruppo Forza Italia – Il Popolo della Libertà – Berlusconi Presidente – Commenti).

  PRESIDENTE. Colleghi, lasciate parlare.

  ANTONIO PALMIERI. Allora, io penso che migliaia di persone che sono in questo momento all'ascolto e hanno ascoltato l'intervento dell'onorevole Gelmini e l'intervento dell'onorevole Ghizzoni sapranno trarne le dovute conseguenze (Commenti). Guarda, sono solo contento perché voi in questo pomeriggio e in questi giorni state passando quello che avete fatto passare a noi per anni, anni e anni in quest'aula. Questa è una soddisfazione di poco prezzo...

  PRESIDENTE. La ringrazio, onorevole Palmieri.

  ANTONIO PALMIERI. Finisco, Presidente.
  Chi ha visto questo tipo di intervento e questo atteggiamento, che veramente è disdicevole e riprovevole, è una cosa che vi meritate e che spero continuerà anche dopo nella cabina elettorale.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Nastri. Ne ha facoltà.

  GAETANO NASTRI. Arriviamo ora all'articolo clou di questo provvedimento, quello che secondo voi dovrebbe risolvere per sempre la questione delle assunzioni nella scuola. Una parte del testo sulla quale siete intervenuti pesantemente, anche in Commissione, ma che tuttora è incompleta e insufficiente. I soggetti destinatari del piano di assunzioni sono i vincitori presenti nelle graduatorie del concorso Profumo del 2012 e gli iscritti a pieno titolo nelle graduatorie ad esaurimento.
  La verità è che questo piano crea una disparità di trattamento che esclude i docenti abilitati dopo il 2007 e per questo inseriti non più nella GAE (nel frattempo chiuse dal Ministro Fioroni), ma nella seconda fascia delle graduatorie di istituto per le quali ora il Governo ha previsto esclusivamente la possibilità di accedere al ruolo tramite concorso per titoli ed esami. Ma questi docenti abilitati hanno già superato duri corsi di preparazione, come ad esempio TFA e PAS, selettivi e costosi, e hanno ampiamente dimostrato in anni di precariato la loro capacità di insegnare.
  Si è scelto, quindi, di regolarizzare solo una parte del precariato storico, escludendone una parte consistente, e questa parzialità appare tanto più miope alla luce della sentenza della Corte di giustizia europea che condanna lo Stato per la reiterazione dei contratti a tempo determinato. Con il nuovo articolo 10, invece di prevedere – come proposto dai nostri emendamenti – una fase transitoria, con un piano di assunzioni pluriennale per soli titoli, che permetta di sanare la posizione di tutti i docenti precari, viene prevista un'unica tornata di assunzioni in numero insufficiente. Nei prossimi anni, peraltro, sono previsti oltre 300.000 pensionamenti, che consentirebbero un ricambio generazionale del corpo docente.
  Le modalità di assunzione che pongono gruppi di abilitati su piani diversi unicamente in base alla data in cui l'abilitazione è stata conseguita, realizzano, inoltre, una palese violazione della nostra Costituzione e daranno il via ad una pioggia di ricorsi che paralizzerà, ancora, il meccanismo delle assunzioni, nonché – cosa ben più grave – il diritto dei nostri figli ad avere una scuola che funziona.

Pag. 88

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Giancarlo Giordano. Ne ha facoltà.

  GIANCARLO GIORDANO. Presidente, intervengo per annunciare il nostro voto contrario a questo emendamento e per sottolineare due cose. La prima: ha ragione l'onorevole Ghizzoni, condivido quasi del tutto le parole che ha usato e però non condivido quelle che non ha usato. In altre parole, il fatto che, a dire la verità, questa misura contiene una cosa giusta, che riguarda le graduatorie ad esaurimento, ma una cosa che giusta non è, ossia il fatto che ci si propone di cancellare il precariato, ma in realtà si stanno cancellando i precari o un certo tipo di precari.
  La seconda, che non condivido, ve lo dico con l'amarezza di queste ore nel vedervi votare questo provvedimento: risparmiateci almeno la finzione di non essere d'accordo con la destra.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, la deputata Prestigiacomo. Ne ha facoltà.

  STEFANIA PRESTIGIACOMO. Presidente, noi abbiamo tanta stima nei suoi confronti, ma non possiamo non sottolineare il fatto che la deputata Ghizzoni nel suo intervento, con un livore che veramente non le fa onore, non si è rivolta alla Presidenza, ma si è rivolta nei confronti di una deputata, anche se ex Ministro, puntando il dito.
  E da parte sua, Presidente, ci saremmo aspettati un richiamo, perché non ci si può rivolgere con questi termini ad una singola deputata. Forse perché è del suo partito o forse perché anche lei condivide e sottoscrive le parole dell'onorevole Ghizzoni. Quindi, rimanga agli atti che questo non è un modo imparziale di condurre i lavori e che da parte nostra c’è veramente un forte risentimento. Ci aspettiamo che lei intervenga per censurare l'intervento dell'onorevole Ghizzoni.
  Nel merito non posso che sottoscrivere le parole della collega Gelmini. Questa maggioranza e questo Parlamento si assumeranno una grave responsabilità respingendo questo emendamento, perché di fatto voi avete creato una bella discriminazione all'interno dei precari, come diceva la Gelmini, precari di serie A e precari di serie B.

  PRESIDENTE. Deve concludere.

  STEFANIA PRESTIGIACOMO. Aggiungo che la vostra è una scelta tutta motivata da questioni ideologiche ed elettoralistiche.

  PRESIDENTE. Non era mia intenzione ovviamente non essere attenta. A me è sembrata una discussione di merito, comunque terrò conto della vostra preoccupazione.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, la deputata Chimienti. Ne ha facoltà.

  SILVIA CHIMIENTI. Voteremo con un voto di astensione su questo emendamento perché, pur includendo nel piano assunzionale gli idonei e gli abilitati del TFA, non si stanziano nuove risorse, ma soprattutto si mantiene integralmente l'impianto di questo articolo, quindi la chiamata diretta e la possibilità di insegnare su classi di concorso diverse.
  Vorrei dire che fa specie che ora si faccia paladina dei precari colei che ha dato il proprio nome ad una riforma disastrosa, che in soli tre anni ha tagliato 90 mila posti lavoro, 90 mila cattedre e oltre 8 miliardi di euro al comparto scuola, e che ha ideato il sistema truffaldino dei tirocini formativi attivi, una truffa legalizzata, una truffa di Stato, perché è una selezione basata sul fabbisogno più dura di un concorso a cui la Gelmini ha deliberatamente tolto il valore concorsuale.
  Ma aggiungo che è altrettanto disgustosa, forse più vergognosa ancora, la finta bagarre a cui stiamo assistendo, con un PD che rimprovera al PDL di aver tagliato Pag. 89risorse, quando voi nella legge di stabilità avete messo un miliardo sulla scuola prendendolo dalla scuola stessa (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Buttiglione. Ne ha facoltà.

  ROCCO BUTTIGLIONE. Grazie, signora Presidente. Non intendo partecipare a questa specie di sistema di accusa e rappresaglia riguardanti il passato. Credo che dovremmo mettere al centro della nostra attenzione il problema delle persone che sono interessate a questo provvedimento e non ho sentito una confutazione ragionevole delle argomentazioni dell'onorevole Gelmini, e mi spiace che ci siano stati dei toni così accesi nei suoi confronti.
  L'onorevole Gelmini ha posto un problema molto semplice, un problema di eguaglianza. Noi non voteremo questo emendamento per ragioni di disciplina di maggioranza e anche perché pensiamo che non si possa alterare d'un colpo l'equilibrio complessivo del provvedimento. Tuttavia, vorrei invitare cordialmente il Governo e la signora Ministro, che è qui in aula e mi ascolta, a riflettere su questo problema, anche perché non è del tutto infondato quello che si è detto, cioè che è possibile che ricorsi alla Corte costituzionale fondati sulla violazione del principio di eguaglianza ottengano poi un accoglimento, obbligando il Governo a posteriori a correre dietro a quello che è avvenuto.
  Noi voteremo con la maggioranza, ma invitiamo il Governo a riflettere e forse sarebbe opportuno – non so se l'onorevole Gelmini sia disponibile ad accettare questo invito – a ritirare questo emendamento e sostituirlo con un ordine del giorno, se il Governo avesse la disponibilità a farsi carico del problema, che esiste e riguarda migliaia di persone, riguarda diritti che noi non possiamo passare sotto silenzio.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato Luigi Gallo. Ne ha facoltà.

  LUIGI GALLO. Grazie, Presidente. Per vent'anni abbiamo visto questo teatrino, che di nuovo oggi si è presentato qui in aula, tra il PD e il PD meno L. Avete fatto il gioco delle parti per vent'anni, avete fatto carne da macello con i docenti: PD e PD meno L, oggi Forza Italia. Li avete divisi, messi gli uni contro gli altri, ognuno per coltivare il suo bacino elettorale !
  Poi arriva il MoVimento 5 Stelle e per due anni lavora con i docenti e con i precari per metterli insieme, insieme contro la casta, che siete voi (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle), e in qualche modo abbiamo costruito una proposta di reclutamento condivisa da tutti.
  Il teatrino adesso si ripeterà al Senato, perché quando mancheranno i voti al PD Forza Italia soccorrerà e questa riforma andrà continuamente avanti (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, la deputata Pannarale. Ne ha facoltà per un minuto.

  ANNALISA PANNARALE. Presidente, c’è un «effetto straniamento» potente, devo dire, in quest'Aula da quando abbiamo cominciato a votare l'articolo 10. Chiunque faccia oggi il politico o abbia l'ambizione di rappresentare i bisogni delle persone deve fare i conti con anni bui di attacchi perpetrati alla scuola in maniera continua.
  Allora, facciamo così: io rispetto le regole, Presidente. Allora, dica al centrosinistra, per cortesia, che oggi è responsabile di avere stravolto – centrosinistra che non esiste più – il governo democratico, il governo collegiale e partecipato della scuola.
  Inoltre, ha anche un'altra responsabilità: non avere abrogato, innanzitutto, quella pessima «riforma Gelmini», che ha sottratto 8 miliardi alla scuola pubblica e che ha buttato per strada i precari di cui oggi la stessa Gelmini parla (Applausi dei deputati del gruppo Sinistra Ecologia Libertà).

Pag. 90

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Gelmini 10.2, con il parere contrario della Commissione, del Governo e della relatrice di minoranza del gruppo Sinistra Ecologia Libertà mentre la relatrice Chimienti si rimette all'Aula.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Bolognesi, Amoddio. Forza colleghi (Commenti del deputato Guidesi)... l'onorevole Guidesi ci ha fatto fare una risata. Se non ci sono altri che non riescono a votare... no, c’è una mano alzata lassù. Baldassarre, che è arrivato ora al posto. Sì, ci siamo, vero ? Stumpo...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  345   
   Votanti  295   
   Astenuti   50   
   Maggioranza  148   
    Hanno votato
  35    
    Hanno votato
no  260).    

  (Il deputato Capodicasa ha segnalato che avrebbe voluto astenersi. La deputata Gribaudo ha segnalato che non è riuscita ad esprimere voto contrario).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Gelmini 10.3, con il parere contrario della Commissione, del Governo e della relatrice di minoranza del gruppo Sinistra Ecologia Libertà mentre la relatrice di minoranza del gruppo MoVimento 5 Stelle si rimette all'Aula.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Ci siamo ? Vedo un po’ di persone che si avvicinano ai posti. Tancredi, Ginefra, Capelli. Capelli non riesce a votare. No, Mazziotti Di Celso, lei sta votando, però la sua postazione è accesa. Non riesce a votare, invece, Capelli, vero ? Ecco, adesso è bloccata: deve togliere quello che c’è dentro. Non c’è nulla... ecco. C’è qualcun altro che non riesce a votare ? Onorevole Tripiedi, deve votare ?
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  348   
   Votanti  298   
   Astenuti   50   
   Maggioranza  150   
    Hanno votato
  34    
    Hanno votato
no  264).    

  (Il deputato Capodicasa ha segnalato che avrebbe voluto astenersi. La deputata Gribaudo ha segnalato che non è riuscita ad esprimere voto contrario).

  Passiamo alla votazione dell'emendamento Chimienti 10.4.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Chimienti. Ne ha facoltà.

  SILVIA CHIMIENTI. Grazie, Presidente. Sull'articolo 10 ci sono molte cose da dire. Questo piano assunzionale, al di là dei numeri, è frutto di un errore madornale. La premessa logica su cui si fonda è sbagliata, superficiale. Quei docenti, che stanno contestando questo piano iniquo, sono stati appellati da lei, Ministro, con l'epiteto di «squadristi», che è di una gravità inaudita, visto il ruolo che lei ricopre.
  Lei ha criminalizzato il dissenso verso la sua riforma, dissenso che proviene e che è nato spontaneamente da persone disperate che probabilmente, a partire dal prossimo anno, non lavoreranno più.
  Avete deciso di non partire dal fabbisogno delle singole scuole, di non chiedervi se alla scuola «x» servisse un docente di italiano, di matematica o di storia. No, voi siete partiti dalla volontà (poi naufragata) di esaurire a scatola chiusa e col paraocchi una sola categoria di precari e da lì non vi siete mossi. Poco importa che questa Pag. 91categoria avesse degli evidenti disequilibri tra i docenti, per cui c’è un documentato e risaputo eccesso di insegnanti, ad esempio nelle materie letterarie e in quelle economico-giuridiche, mentre c’è una grave carenza di personale delle aree scientifico-matematiche. Poco importa che in altre graduatorie (come la seconda fascia delle graduatorie d'istituto) invece gli insegnanti necessari alle scuole ci fossero e che le loro competenze fossero state ampiamente testate. Non vi è interessato e siete andati avanti, salvo poi dovervi inventare, per dare un minimo di senso a questo caos, stratagemmi le cui conseguenze si ripercuoteranno solo e ancora una volta sulle spalle dei docenti. Per trovare qualcosa da fare a un insegnante di italiano che alla scuola «x» non serve, perché ce ne sono già cinque, lo costringerete a fare la «riserva» dei suoi colleghi, il tappabuchi, il supplente per dieci giorni, l'addetto ai corsi di recupero. Uno svilimento, uno stravolgimento del loro status giuridico che non solo non li gratifica dopo anni e anni di precariato, ma peggiora le cose in maniera gravissima. Ecco perché il 5 maggio in piazza, oltre a tutti gli esclusi, c'erano anche loro, ecco perché nessuno, nemmeno gli assunti, è contento di questa follia !
  Il MoVimento 5 Stelle proponeva un piano opposto: partiamo dal fabbisogno reale delle scuole, adottiamo una visione in prospettiva del problema, facciamo un piano pluriennale partendo dall'assumere gli insegnanti che alle scuole davvero servono. Per farlo, attingiamo da subito, già da quest'anno, anche dalle graduatorie d'istituto, e in cinque anni massimo risolviamo il problema e cancelliamo definitivamente il precariato nella scuola – perché sapete meglio di me che c’è l'onda lunga dei pensionamenti nel 2018, ci sarà un turnover eccezionale nel comparto scuola nei prossimi anni – e poi si poteva ripartire da zero, solo tramite concorso. Niente insegnanti che possono insegnare anche materie per cui non sono abilitati, niente tappabuchi, niente abusi e niente caos, solo merito e riconoscimento della professionalità di tutti i docenti precari: vincitori di concorso, graduatorie ad esaurimento e abilitati. Perché tutte le categorie meritano lo stesso rispetto, lo stesso trattamento. I loro percorsi sono analoghi e non può essere un mero criterio temporale a causare uno svilimento della professionalità per gli uni e la condanna alla disoccupazione per gli altri. Il nostro piano assunzionale è equo, di buon senso e non scontenterebbe nessuno. Se davvero dite di voler ascoltare le categorie, bene, questa è la proposta delle categorie, noi le abbiamo ascoltate per due anni per arrivare alla nostra proposta di legge. Per chi si trova in seconda fascia, rendiamo più rigoroso e diamo valore concorsuale all'anno di prova ! Non trinceratevi dietro l'accesso ai ruoli tramite concorso, perché sapete benissimo che basta la volontà del legislatore e che nelle stesse graduatorie ad esaurimento non tutti hanno un titolo con valore concorsuale. Basta una disposizione normativa diversa, che tenga conto di quanto è stato disposto con il decreto ministeriale n. 249 del 2010 (TFA e PAS), per non condannare alla disoccupazione certa decine di migliaia di persone. Vi preghiamo davvero in questa sede di tornare sui vostri passi e di legiferare con coscienza e consapevolezza (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto la deputata Malpezzi. Ne ha facoltà.

  SIMONA FLAVIA MALPEZZI. Grazie Presidente, prometto che cercherò di non essere arrogante anche se, a quanto pare, mi risulta estremamente difficile. Vorrei riportare la questione su quella che è stata la scelta all'interno del DDL di presentare il piano assunzionale, perché qualche chiarimento va fatto ed è necessario. Parto da un presupposto: per noi, che sosteniamo questo DDL, e questo piano assunzionale, tutti gli insegnanti sono uguali, tutti hanno la stessa dignità, non esistono insegnanti di serie «a» e di serie «b», e questo provvedimento non vuole assolutamente crearli. Fatto sta però che quando ci siamo trovati a dover provare a mettere Pag. 92ordine in un sistema che ordinato non è, tanto che ci troviamo di fronte tre fasce, quella delle cosiddette graduatorie ad esaurimento, la seconda e la terza fascia, noi ci siamo soffermati a guardare, perché, sono anni di stratificazioni normative in contrapposizione netta tra loro che hanno creato questo mondo.
  E chi governa si assume la responsabilità non solo delle scelte che fa, ma anche, spesso, degli errori che sono stati compiuti da altri. Lo ricordo: nel 2006 noi avevamo detto «graduatorie ad esaurimento chiuse», in modo tale da poterle esaurire attraverso i concorsi. Poi, non abbiamo governato più e chi ha governato al posto nostro ha creato questo sistema, sì, di serie A e di serie B. Infatti, se è vero che nelle graduatorie ad esaurimento non vi sono solo coloro che hanno un titolo concorsuale, è anche vero, però, che, come recita l'articolo 97 della Costituzione, lì dentro vi sono coloro che hanno quel titolo perché è un caso che la legge gli ha consentito, e quindi è stato normato e gli è stata attribuita quella particolare posizione, stanno lì.
  Allora, noi non vogliamo andare contro quella che è una norma: quelle persone, i 100 mila e rotti che stanno all'interno delle graduatorie ad esaurimento, hanno un diritto; ci può piacere, non ci può piacere, ma hanno conseguito un diritto e ce l'hanno perché la legge gliel'ha dato. Allora, noi, da legislatori, non possiamo aggiungere diritti, togliendoli ad altri. Semplicemente, vogliamo mettere ordine (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico).
  E cosa facciamo ? Diciamo una cosa molto semplice, senza stare a sindacare «questi sono migliori, gli altri sono peggiori». Noi diciamo semplicemente: assumiamo dalle graduatorie ad esaurimento, perché questo ce lo consente la legge, e le esauriamo. Dopodiché, andiamo con la seconda fascia, e lo ricordo, 60 mila attraverso concorso, perché lì dentro vi sono i docenti abilitati, cioè quelli che hanno il titolo per poter accedere al concorso, che, per noi, fino a quando non cambieremo la Costituzione, è il modo per potere entrare a compiere e a svolgere la propria missione all'interno dello Stato.
  Detto questo, però, vi è da dire che il Partito Democratico, attraverso un emendamento della collega Ghizzoni che si trova all'articolo 23, ha proposto anche la fase successiva. Infatti, mica diciamo che questa funziona: noi stiamo semplicemente mettendo ordine nel rispetto della norma. E questo emendamento – poi avremo modo di illustrarlo più avanti – dice semplicemente una cosa, che noi non vogliamo più le graduatorie e faremo in modo di trovare un sistema che valorizzi la formazione degli insegnanti, la loro professionalità e che li metta in cattedra, giovani, pagati, quindi rivoluzionando quel sistema che ti diceva prima: «devi pagare per poter diventare insegnante». Noi diciamo: «ti paghiamo noi per diventare insegnante» (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico).
  Noi stiamo portando avanti una rivoluzione con fatica, lo dobbiamo assolutamente dire, perché non stiamo parteggiando per una categoria, e a me, onestamente, di tutto questo dispiace che chi sta sostenendo piani assunzionali differenti lo stia facendo semplicemente per piantare – tanto questo è il termine utilizzato da molti qui dentro – le «bandierine» su delle partite politiche. Non si gioca sulla pelle delle persone, le scelte, la politica, è chiamata a farle.
  Noi partiamo, non terminiamo, continuiamo e cerchiamo di dare un futuro, perché, lo ricordo, con tutto il rispetto dei lavoratori, che ci stanno a cuore, la scuola, però, è fatta per gli studenti, e, se vogliamo stabilizzare i docenti, lo facciamo soprattutto per garantire agli studenti e alle famiglie una continuità e una scuola che funzioni, perché oggi non è così (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Rampelli. Ne ha facoltà.

  FABIO RAMPELLI. Grazie, Presidente. Penso che, a questo punto, uscendo fuori Pag. 93dagli acronimi e dalle sigle incomprensibili al genere umano, tranne che per gli addetti ai lavori, bisogna semplificare e cercare di andare al cuore del problema. In questo tentativo di fare del piano assunzionale uno strumento per una stabilizzazione dei precari, mi dispiace per chi ha detto il contrario poco fa, ma, di fatto, si mettono alcuni precari in posizione subordinata rispetto ad altri, e quindi si crea un precariato di seria A e un precariato di serie B.
  È un dato di fatto, è una constatazione, odiosa, ma lineare. Allora, uno potrebbe immaginare che, comunque, questa sorta di classificazione sia obbligatoria, e la collega Malpezzi, poco fa, ha fatto riferimento ad alcune procedure, ce le ha illustrate con la passione che le è propria, abbiamo ascoltato.
  Però, nessuno può negare il caso dei cosiddetti precari di seconda fascia, degli abilitati che non hanno avuto la possibilità di fare il concorso pubblico, molto semplicemente, perché lo Stato ha deciso di non fare concorsi pubblici e, consapevole di averne bisogno, perché, poi, le scuole vanno aperte, le lezioni vanno fatte, gli studenti vanno formati, ha dato un indirizzo preciso, ha obbligato a corsi abilitanti onerosi.
  E questi corsi abilitanti non sono stati fatti negli istituti privati più inconfessabili, più stravaganti, no, sono stati fatti presso le università italiane, con costi a carico degli attuali insegnanti abilitati, che vanno da 2.000 a 3.500 euro a seconda dell'università e dell'ateneo presso il quale si è tenuto quel corso. Poi sono stato fatte anche le prove di esame, dieci, dodici, e chi le ha sostenute, le ha fatte non di fronte a una entità astratta, ma le ha fatte davanti al MIUR. Quindi, parliamo comunque di un percorso in presenza di un insegnamento celebrato, ancora oggi, mentre parliamo, con insegnanti precari che svolgono le loro lezioni, chi da tre anni, chi da dodici e, magari nelle GAE, da cui, invece, si vuole attingere per fare il piano assunzionale e quindi stabilizzare e sanare, ci sono persone che hanno una laurea, magari tra gli abilitati vi sono persone che ne hanno due, e quindi meriterebbero meno. Vi sono persone nella GAE che non hanno mai fatto una sola ora di scuola, non hanno mai fatto una sola ora di lezione. Quindi, si crea una sperequazione iniqua, non c’è alcun equilibrio in questa decisione. Lasciamo, poi, perdere il fatto che, quando comunque si ragiona con il genero umano, bisognerebbe avere, sì, una sensibilità. Qui nessuno vuole piantare bandierine, ma non vogliamo neanche avallare delle decisioni assurde che rischiano di mettere alla porta, tra tre anni, decine di migliaia di persone che hanno investito sulla professione di insegnante.
  Quindi, cari colleghi, spero che ci sia ancora, lo dico davvero con il cuore umano perché più volte ne abbiamo discusso anche nei corridoi, uno spazio per trattare, negoziare una soluzione. Noi siamo convinti che il piano pluriennale possa essere una soluzione, sappiamo che ci sono 300 mila turnazioni che si palesano all'orizzonte nei prossimi cinque anni. C’è, quindi, la capienza per fare di questa riforma, almeno per quello che attiene al piano assunzionale, una riforma equa che non penalizzi nessuno, che non metta una serie di precari nelle condizioni, tra tre anni, di andare a casa, di essere disperati, magari molto semplicemente per essere poi nuovamente strumentalizzati da sudditi da qualche forza politica o da qualche governante di turno.
  Quindi, c’è lo spazio ancora per lavorare, non ci lasciamo abbindolare dalle ricostruzioni arbitrarie che abbiamo ascoltato fin qui, perché non sono vere. Se dovessimo stare sulla punta del merito, non potremo non constatare che alcuni abilitati possono avere due lauree e insegnare da dodici anni e meriterebbero la stabilizzazione e non l'avranno ed altri che sono nella graduatoria del GAE, magari non hanno mai messo piede in aula, non hanno mai sostenuto un'ora di lezione e si trovano assunti dallo Stato.

  PRESIDENTE. Avverto che sono esauriti i tempi previsti dal contingentamento per gli interventi a titolo personale. La Pag. 94Presidenza, analogamente a quanto fatto in precedenti occasioni, dispone un ampliamento del tempo previsto per gli interventi a titolo personale che viene, quindi, aumentato di un terzo.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Luigi Gallo. Ne ha facoltà.

  LUIGI GALLO. Grazie, Presidente. Innanzitutto diciamo la verità che qui, in questo disegno di legge, ci sono 48 mila posti in più, gli altri erano già previsti da disposizioni normative precedenti.
  In sostanza, come è fatto questo piano assunzionale ? Voi permettete al dirigente scolastico di fare l'offerta formativa che meglio crede, poi il dirigente scolastico sceglie un docente di informatica, va in graduatoria e non lo trova. Quindi, altro che autonomia; gli studenti volevano fare informatica, invece dovranno fare diritto o inglese, perché vi sono quegli insegnanti in quella graduatoria ed invece tante classi di concorso, come educazione tecnica, chimica, informatica, non si potranno fare. Quindi, autonomia, ma solo se ti prendi quello che passa il convento. Poi, in sostanza, bastava semplicemente rimettere in piedi tutti i tagli che la Gelmini ha fatto in questo settore per poter avere assunzioni anche per questi insegnanti, ma adesso bisogna rispondere al fabbisogno e, quindi, andare a prendere i docenti in graduatoria.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato Frusone. Ne ha facoltà.

  LUCA FRUSONE. Grazie Presidente. Sinceramente non ho parole di fronte a questo tema, a queste assunzioni, di fronte a persone che ci hanno creduto, di fronte a chi decide di abilitarsi e spendere 2 mila, 2.500 o 3 mila euro solamente per iscriversi ad un'università, solamente per potere coronare il sogno di una vita, quello di insegnare, e poi vedersi cambiare le carte in tavola, così all'improvviso, solamente perché bisogna rincorrere le elezioni. Infatti sono sicuro che, se non ci fossero state le elezioni questo maggio, probabilmente a settembre ci sarebbero state di nuovo supplenze su supplenze. Ma bisogna dire: «abbiamo assunto», «abbiamo stabilizzato», «finalmente non ci sono più precari !». Naturalmente sono tutte balle, però si gioca con la pelle di queste persone, delle persone che semplicemente vogliono fare una cosa: mettersi a disposizione dello Stato per insegnare (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato Toninelli. Ne ha facoltà.

  DANILO TONINELLI. Grazie Presidente. Io mi rivolgo soprattutto a quei cittadini che stanno seguendo questi lavori d'Aula, affermando che, oltre agli squilibri delle competenze delle materie presenti in quelle che saranno le poche nuove assunzioni, c’è un altro fattore che deve essere chiaramente spiegato.
  Tutto risale al 26 novembre 2014, quella sentenza della Corte di giustizia europea, con cui viene condannata l'Italia a trasformare i contratti dei precari della scuola, appunto, da precari in contratti a tempo indeterminato, quella cosa che oggi, invece, il Presidente del Consiglio, da buon direttore marketing, sta invece vendendo come un'iniziativa governativa, come se fosse il piano di assunzioni più importante della storia repubblicana. Qui di importante c’è solo la faccia tosta di questo signore, che in realtà non sta facendo altro che adempiere a quello che deve, cioè ad una sentenza della Corte di giustizia, che condanna il nostro Paese ad assumere chi doveva essere assunto a tempo indeterminato.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato D'Uva. Ne ha facoltà.

  FRANCESCO D'UVA. Grazie Presidente. Come stiamo reclutando questi insegnanti ? Cosa è previsto ? È una cosa incredibile. Divide et impera, direi, perché Pag. 95sembra proprio che, per andare avanti e per portare avanti questa tirannide, non si faccia altro che cercare di creare battaglie tra i vari docenti.
  La proposta che portiamo avanti noi come MoVimento 5 Stelle è molto, ma molto più equa, perché è un piano pluriennale. Si comincia ad assumere qualcuno adesso con le GAE e gli abilitati, ma poi si prevedono dei concorsi per gli anni successivi, cinque anni adesso e poi si va avanti. È una cosa molto più sensata. Perché non la vogliamo portare avanti tutti assieme ? Noi siamo aperti al dialogo, siamo qui apposta. Voi volete semplicemente dirci «no» e dire «no» a tutto quanto. Ed è una cosa folle. Tra l'altro, ci troviamo nella situazione assurda in cui ci sono persone, abilitate per un insegnamento, che vanno ad insegnare altre cose. Questa è una cosa dannosa e lo dico da chimico, perché sinceramente già da anni ci sono adesso persone che insegnano chimica e non la sanno insegnare bene, forse. E ci sono...

  PRESIDENTE. Grazie, deputato D'Uva...

  FRANCESCO D'UVA. ... figuriamoci se si va avanti con questa storia (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle) !

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato Nuti. Ne ha facoltà.

  RICCARDO NUTI. Grazie Presidente. Quest'emendamento è in sintesi il piano di assunzione del MoVimento 5 Stelle, circa 300 mila assunzioni in cinque anni. È scandaloso sentire la frase: «non si gioca sulla pelle delle persone» da chi finora lo ha fatto e lo fa da circa trent'anni. Voi siete la politica che ha creato il precariato e le clientele. Avete creato il precariato perché il precariato crea bisogno e, tramite il bisogno, potete ottenere voti. Solamente delle persone di un livello così basso possono arrivare a fare questo. Purtroppo, siete riusciti a prendere in giro gli italiani, chi credeva nella destra e chi credeva nella sinistra. Ora piantiamola: le persone si stanno svegliando e speriamo che non sia troppo tardi (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato Dall'Osso. Ne ha facoltà.

  MATTEO DALL'OSSO. Grazie Presidente. Semplicemente per... no, non è semplicemente. È proprio per parlare a tutti i cittadini. Non mi rivolgo ai deputati presenti in quest'Aula che tanto poco contano. Vorrei rivolgere ai cittadini, ai cittadini italiani, queste mie parole. Non dovete convincere me. Mi stanno bombardando su Twitter: «votate favorevolmente», «votate favorevolmente, vi prego, ve lo preghiamo». Non dovete convincere me. Dovete convincere loro ! Dovete convincere loro (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle) !

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato Simone Valente. Ne ha facoltà.

  SIMONE VALENTE. Grazie, Presidente. In questo disegno di legge non si tiene conto di chi lavora già nella scuola da dieci, quindici anni. Si tratta di precari che hanno dato tanto alla scuola, che hanno sicuramente speso del tempo, hanno speso del denaro, hanno speso migliaia di euro – infatti, sappiamo benissimo quanto sono costati i corsi per abilitarsi – e che adesso si trovano fuori da tutto, eliminati dal comparto istruzione dall'oggi al domani, quando forse molte persone avevano già progettato la propria vita, stavano facendo dei progetti, e che, con un disegno di legge passato dal Parlamento in fretta e furia, si ritrovano cancellati i loro progetti di vita.
  Noi abbiamo presentato una proposta di legge alternativa di reclutamento, come ha detto anche la mia collega Silvia Chimienti, e vorremmo che venisse veramente presa in considerazione, perché qui ci Pag. 96sono migliaia di persone che chiedono di poter insegnare nel mondo della scuola.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato Massimiliano Bernini. Ne ha facoltà.

  MASSIMILIANO BERNINI. Grazie, signora Presidente. Questo emendamento è molto lungo, ma in realtà ha una ratio molto semplice: assunzione di tutto il personale precario della scuola, quindi anche dei docenti di seconda e di terza fascia. Ma chi sono queste persone ? Sono docenti che insegnano anche da più di un decennio, sono docenti che si sono formati con diversi titoli abilitanti, con il TFA. Sono insegnanti che hanno consentito il buon funzionamento della scuola, tappando i buchi, tappando gli spezzoni o le cattedre vacanti. Sono pendolari che si fanno anche 100 chilometri al giorno per raggiungere la scuola dove prestano il servizio. Ma soprattutto sono insegnanti stimati ed apprezzati dai dirigenti scolastici, dagli alunni, dai genitori. E come li ripagate per il servizio che hanno svolto in tutti questi anni, in questi decenni ? Con un bel calcio. Vergognatevi (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle) !

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Baldelli. Ne ha facoltà.

  SIMONE BALDELLI. La ringrazio, Presidente. Io ascolto toni e contenuti molto singolari in quest'Aula su un tema così importante, come se negli anni passati non ci fosse stato uno scontro vero, serio e sentito su un tema così delicato e rilevante. Sono uno di quelli che credono che il primo punto che si debba trattare, quando si parla di scuola, sia il prodotto della scuola, ossia la formazione degli studenti. Ma credo anche concretamente che la formazione passi attraverso la qualità del corpo docente ed un dibattito serio, se è possibile, sereno e intellettualmente onesto sul reclutamento del corpo docente.
  Allora, preferisco intervenire su questo emendamento, che non è del mio gruppo, per sottolineare quanto il tema sollevato dai precedenti emendamenti, e anche in forma diversa dai successivi emendamenti presentati dal mio gruppo parlamentare, sui quali è intervenuta l'onorevole Gelmini, ponga un problema rilevante e concreto. Io stimo troppo l'onorevole Ghizzoni per pensare che ci si possa abbandonare al pregiudizio, facendo in modo che un atteggiamento pregiudiziale vizi il merito di una questione così seria e profonda, che l'onorevole Ghizzoni, tra l'altro, conosce molto meglio di tanti altri in quest'Aula.
  Credo che le parole utilizzate, con grande onestà intellettuale dall'onorevole Buttiglione, pongano la maggioranza, e anche il Governo, di fronte all'esigenza di una riflessione politica. La questione toccata dall'emendamento Gelmini e dagli altri che affronteremo presentati dal mio gruppo, ed anche da quelli presentati dal MoVimento 5 Stelle per altri aspetti, ponga un problema concreto. Poi chi governa ha sempre un'esigenza di risorse, di riuscire a contemperare le esigenze che ci sono con le risorse disponibili.
  Ma io credo che non si possa sottovalutare quello che l'onorevole Buttiglione ha detto, cioè che ci sono gruppi, ci sono deputati in quest'Aula, che per una sorta di disciplina di maggioranza votano contro emendamenti come quelli presentati dall'onorevole Gelmini, ma che riconoscono che questo problema c’è.
  Allora, un augurio, mi permetta, Presidente, di formularlo, ossia che si venga incontro a queste esigenze il prima possibile. Io non so se il Governo ha la facoltà di svolgere una riflessione approfondita anche in termini di coperture, per verificare se ci possano essere ipotesi di apertura su questi emendamenti in questa sede. E credo che questa sarebbe la sede più opportuna e più propria. Ma credo che, se il problema c’è, e noi sappiamo che c’è, l'augurio che noi formuliamo è che venga affrontato il prima possibile e nella maniera migliore.Pag. 97
  Secondo noi la maniera migliore è quella che noi proponiamo attraverso la formula che il Regolamento permette, cioè quella dei nostri emendamenti. Ma è di tutta evidenza che c’è un riconoscimento che tale questione esiste e che vada affrontata, senza atteggiamenti pregiudiziali, ostili o che rinfacciano a un Governo o all'altro le responsabilità, perché i Governi hanno certamente responsabilità per definizione. Ma ci sono questioni che si portano avanti in questo Paese da decenni e che forse meritano un punto di caduta certo, anche se sappiamo benissimo che in questo Paese la formula del provvisorio è forse una delle più definitive che ci siano.
  Ecco, io credo che da questo punto di vista, con rispetto reciproco, affrontare i problemi nella loro concretezza e nel merito sia l'unica soluzione per cercare di superare anche un dibattito, in qualche modo curioso, che è emerso, secondo il quale qui dentro negli ultimi dieci anni si è stati a giocare non so a quale gioco e magari adesso viene qualcuno che ci spiega qual è la verità. Ecco, io credo che occorra attenersi al merito e, con l'onestà intellettuale di cui il Ministro è capace e di cui il Governo credo possa essere capace, verificare la possibilità di affrontare concretamente questioni che l'onorevole Gelmini e il nostro gruppo hanno posto perché conoscono da vicino questo tema. Lo conoscono bene perché è un tema che si pone ogni qualvolta si riapre la questione del reclutamento del corpo docente.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Chimienti 10.4, con il parere contrario della Commissione e del Governo e con il parere favorevole delle relatrici di minoranza di Sinistra Ecologia Libertà e del MoVimento 5 Stelle.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Adornato, Dall'Osso...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  355   
   Votanti  352   
   Astenuti    3   
   Maggioranza  177   
    Hanno votato
  77    
    Hanno votato
no  275).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Chimienti 10.6, con il parere contrario della Commissione e del Governo e con il parere favorevole delle relatrici di minoranza di Sinistra Ecologia Libertà e del MoVimento 5 Stelle.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Bolognesi, Tancredi, Pilozzi, Sandra Savino...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  354   
   Votanti  353   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  177   
    Hanno votato
  70    
    Hanno votato
no  283).    

  ANTONIO PALMIERI. Chiedo di parlare sull'ordine dei lavori.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  ANTONIO PALMIERI. Presidente, solo una cortesia, visto che l'ora è tarda: se può dirci anche la pagina degli emendamenti perché ci agevola.

  PRESIDENTE. Sì, d'accordo.
  Passiamo, a pagina 19 del fascicolo, alla votazione dell'emendamento Fassina 10.10 (Versione corretta). La versione corretta è in distribuzione, non è quella del fascicolo.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Fassina. Ne ha facoltà.

  STEFANO FASSINA. Grazie, Presidente. A me pare che, di fronte a un problema complesso, da tutti riconosciuto Pag. 98come tale, noi dobbiamo operare una distinzione fondamentale tra la fase di transizione e la fase a regime. La soluzione a regime, come previsto dalla norma, è giusto che sia il concorso, tuttavia dobbiamo trovare una soluzione per la transizione che sia ragionevole, graduale, possibile secondo gli equilibri di finanza pubblica e che vada incontro al ginepraio che si è accumulato in questi anni.
  Va riconosciuto che dal 1999, a parte il concorso limitato del 2012, non ci sono stati altri concorsi; sono stati proposti percorsi diversi per le abilitazioni, ma il dato è che un numero enorme, decine e decine di migliaia di insegnanti qualificati hanno lavorato per tanti anni nella scuola pubblica e questo è un punto che va riconosciuto.
  Allora, io credo che dobbiamo trovare una proposta che ci consenta di affrontare con meno iniquità la situazione. La proposta può essere quella di consentire a coloro che hanno un'abilitazione che è stata presa attraverso percorsi selettivi anche molto costosi, con più di 36 mesi di servizio, consentire a costoro, consentire a coloro che hanno vinto dei concorsi e sono in graduatoria di merito, a coloro che rimangono nelle GAE dopo le assunzioni previste per l'anno scolastico prossimo, agli insegnanti di terza fascia, previo conseguimento di un TFA speciale, è necessario per tutti costoro prevedere un piano pluriennale di assunzioni che, connesso con i pensionamenti previsti per la pubblica amministrazione, possa essere affrontato senza oneri aggiuntivi di finanza pubblica.
  Io mi appello davvero a tutti i colleghi: quattro anni fa è stato compiuto un grave errore. Tirando una linea drastica, senza riconoscere la rilevanza della transizione, abbiamo generato centinaia di migliaia di lavoratori e lavoratrici esodati. Senza una soluzione che affronti anche in questo caso la transizione che riguarda coloro che, non per colpa loro, si sono trovati per un lungo periodo senza concorsi, sono qualificati, hanno fatto andare avanti la scuola, senza trovare una soluzione graduale e, ripeto, possibile negli equilibri di finanza pubblica, noi produciamo un danno drammatico come quello degli esodati.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Zaratti. Ne ha facoltà.

  FILIBERTO ZARATTI. Presidente, dichiaro il voto favorevole del mio gruppo su questo emendamento.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Giancarlo Giordano. Ne ha facoltà.

  GIANCARLO GIORDANO. Grazie, Presidente, solo per sottolineare che l'emendamento dell'onorevole Fassina ci dà l'occasione – la dà a tutto il Parlamento – di introdurre un elemento di giustizia in un passaggio che rischia, invece, di essere profondamente ingiusto e sperequativo per migliaia e migliaia di docenti che in questi anni si sono avvicendati nelle classi della scuola italiana.
  Noi sosteniamo questo emendamento per averne presentati di uguali, cercando di tenere insieme quello che prima si diceva essere un diritto con quello che può essere definito un'ingiustizia vera e propria: avere chiesto a migliaia e migliaia di persone, personale della scuola, di formarsi con un titolo che poi non è diventato un titolo di accesso al ruolo. Potremmo correggere una distorsione enorme.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Scotto. Ne ha facoltà.

  ARTURO SCOTTO. Signora Presidente, io faccio un appello ai colleghi parlamentari, abbiamo la possibilità di ricostruire un clima positivo tra qui dentro e là fuori, di offrire finalmente non opportunità, ma far maturare un diritto, che è un diritto che, nel corso degli ultimi anni, è stato conquistato sul terreno, perché quelle docenti e quei docenti di cui stiamo parlando Pag. 99hanno contribuito a portare avanti la principale infrastruttura civile di questo Paese. Abbiamo il dovere di affrontarlo e di trovare una soluzione. Se non lo facciamo, avremo soltanto creato un danno e avremo prodotto un'ulteriore ingiustizia.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Fassina 10.10 (Versione corretta), con il parere contrario della Commissione e del Governo e il parere favorevole delle relatrici di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Gelmini, Bolognesi, Caparini, Marguerettaz, Vazio.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  353   
   Votanti  348   
   Astenuti    5   
   Maggioranza  175   
    Hanno votato
 124    
    Hanno votato
no  224).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Simonetti 10.11, con il parere contrario della Commissione e del Governo, il parere favorevole della relatrice di minoranza di SEL e la relatrice di minoranza Chimienti si rimette all'Assemblea.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Arlotti, Tidei, Sgambato.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  359   
   Votanti  312   
   Astenuti   47   
   Maggioranza  157   
    Hanno votato
  59    
    Hanno votato
no  253).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Simonetti 10.15, con il parere contrario della Commissione e del Governo, il parere favorevole della relatrice di minoranza di SEL e la relatrice di minoranza del MoVimento 5 Stelle si rimette all'Assemblea.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Bolognesi, Pilozzi, Bossa, Gadda, Garavini, Bonaccorsi, Crippa, Kronbichler.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  362   
   Votanti  315   
   Astenuti   47   
   Maggioranza  158   
    Hanno votato
  60    
    Hanno votato
no  255).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Vacca 10.22, con il parere contrario della Commissione e del Governo e il parere favorevole delle relatrici di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Bossa, Bolognesi, Montroni, Malpezzi.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  360   
   Votanti  359   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  180   
    Hanno votato
  86    
    Hanno votato
no  273).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Chimienti 10.24, con il parere contrario Pag. 100della Commissione e del Governo e il parere favorevole delle relatrici di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Vazio, Gadda.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  358   
   Votanti  357   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  179   
    Hanno votato
  82    
    Hanno votato
no  275).    

  (Il deputato Matteo Bragantini ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto favorevole).

  Passiamo alla votazione dell'emendamento Pannarale 10.29, a pagina 25 del fascicolo.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Giancarlo Giordano. Ne ha facoltà.

  GIANCARLO GIORDANO. Presidente, intervengo solo per dichiarare il voto favorevole di SEL.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, la deputata Pannarale. Ne ha facoltà.

  ANNALISA PANNARALE. Grazie, Presidente. Questo emendamento di SEL risponde ad un grande vuoto che c’è in questo piano straordinario – uno dei tanti, in realtà –, che è quello del personale ATA. In realtà, del personale ATA avete parlato, ma nella legge di stabilità, quando si è trattato di fare tagli (2 mila unità) e quando avete deciso che non fosse più possibile fare supplenze, per i collaboratori scolastici, addirittura fino a sette giorni; regole che entreranno in vigore esattamente il 1o settembre 2015.
  Stiamo parlando di un personale che ha visto tagli in questi cinque anni di circa cinquantamila unità, collaboratori che hanno visto l'esternalizzazione dei servizi, ci chiediamo francamente: i vostri progetti di digitalizzazione e il vostro progetto di autonomia su chi li volete caricare, visto che come scelte andate in direzione contraria ?

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Pannarale 10.29, con il parere contrario della Commissione e del Governo ed il parere favorevole delle relatrici di minoranza dei gruppi di Sinistra Ecologia Libertà e del MoVimento 5 Stelle.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Sberna, Nardi, Nicchi...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti e votanti  352   
   Maggioranza  177   
    Hanno votato
  96    
    Hanno votato
no  256).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Polverini 10.34, con il parere contrario della Commissione e del Governo, il parere favorevole della relatrice di minoranza del gruppo di Sinistra Ecologia Libertà, mentre la relatrice di minoranza del gruppo del MoVimento 5 Stelle si rimette all'Assemblea.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Giuliani, Malpezzi, Magorno, Sanga...
  Dichiaro chiusa la votazione.Pag. 101
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  356   
   Votanti  310   
   Astenuti   46   
   Maggioranza  156   
    Hanno votato
  58    
    Hanno votato
no  252).    

  (La deputata Gribaudo ha segnalato che non è riuscita ad esprimere voto contrario).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Simonetti 10.39, con il parere contrario della Commissione e del Governo, il parere favorevole della relatrice di minoranza del gruppo di Sinistra Ecologia Libertà, mentre la relatrice di minoranza del gruppo del MoVimento 5 Stelle si rimette all'Assemblea.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Lodolini, Bruno Bossio, Rotta, Magorno, Lainati, Ghizzoni...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  356   
   Votanti  310   
   Astenuti   46   
   Maggioranza  156   
    Hanno votato
  58    
    Hanno votato
no  252).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Pannarale 10.46, con il parere contrario della Commissione e del Governo ed il parere favorevole delle relatrici di minoranza dei gruppi di Sinistra Ecologia Libertà e del MoVimento 5 Stelle.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Fanucci, Bossa, Scuvera...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  355   
   Votanti  354   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  178   
    Hanno votato
  90    
    Hanno votato
no  264).    

  (Il deputato Busto ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto favorevole).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Fucci 10.49, con il parere contrario della Commissione, del Governo e della relatrice di minoranza del gruppo del MoVimento 5 Stelle ed il parere favorevole della relatrice di minoranza del gruppo di Sinistra Ecologia Libertà.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Garavini, Palese...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  356   
   Votanti  351   
   Astenuti    5   
   Maggioranza  176   
    Hanno votato
  54    
    Hanno votato
no  297).    

  (La deputata Piccione ha segnalato che non è riuscita ad esprimere voto contrario).

  Passiamo alla votazione dell'emendamento Marzana 10.51.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole D'Uva. Ne ha facoltà.

  FRANCESCO D'UVA. Intervengo per dichiarare il voto favorevole del Movimento 5 Stelle.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Marzana. Ne ha facoltà.

Pag. 102

  MARIA MARZANA. Grazie, Presidente. La scuola dell'infanzia è stata completamente ignorata da questo provvedimento. Si tratta di un presidio educativo che ha un fondamentale compito nel trasmettere ai bambini le iniziali opportunità formative e di crescita, capaci di rimuovere i gap cognitivi e abbattere i rischi della dispersione scolastica.
  Di contro, questo disegno di legge non prevede nessun organico funzionale per questo grado di scuola e le 23 mila assunzioni annunciate dal Governo sono rinviate a data da destinarsi. Per di più, si prevede una delega che, anziché potenziare l'istruzione statale da zero a sei anni, ci riporta indietro di quarant'anni con l'affidamento dell'educazione di questi bambini agli enti locali, che continuano a subire però tagli da questo Governo, o peggio ai privati, sancendo così la disparità di opportunità educative sui diversi territori.
  Come se non bastasse, voglio ricordare che su questo grado di scuola pesano come un macigno su bambini e docenti i tagli della Gelmini, che hanno aumentato il numero degli alunni a carico del singolo docente e mortificato la compresenza che a questa età è indispensabile. Sorgono a questo punto spontanee due domande: perché tenere congelati in GAE 23 mila docenti e non rispondere al fabbisogno delle scuole dell'infanzia sin da subito ? E perché il Governo riforma un delicato settore come questo (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle)... ?

  PRESIDENTE. Grazie. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Malpezzi. Ne ha facoltà.

  SIMONA FLAVIA MALPEZZI. Signor Presidente, intervengo soltanto perché rimanga agli atti. Mi fa piacere sapere che il modello di Reggio Children che ci invidiano in tutto il mondo e sul quale si basa la proposta che il Governo presenta in legge delega sulla base di una proposta di legge depositata in Senato a prima firma Puglisi, venga considerato un modello antiquato che non funziona. Noi in questo modo faremo sì invece che il modello di Reggio Children possa diffondersi sul tutto il territorio nazionale.

  PRESIDENTE. Nessun altro chiedendo di parlare, passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Marzana 10.51, con il parere contrario della Commissione e del Governo e con il parere favorevole delle Relatrici di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Tidei, Dell'Aringa, aspettiamo l'onorevole Saltamartini che arriva, Marco Di Maio. Alberti.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti e votanti  354   
   Maggioranza  178   
    Hanno votato sì  80    
    Hanno votato no  274)
    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Rampelli 10.56, con il parere contrario della Commissione e del Governo e con il parere favorevole della relatrice del Movimento 5 Stelle, mentre si rimette all'aula la relatrice di minoranza di SEL.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Bragantini Matteo. Altri che non votano ?
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  356   
   Votanti  342   
   Astenuti   14   
   Maggioranza  172   
    Hanno votato sì  43    
    Hanno votato no  299)
    

  (I deputati Cassano e Covello hanno segnalato che non sono riusciti ad esprimere voto contrario).

Pag. 103

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Bossi 10.58, con il parere contrario della Commissione, del Governo e della relatrice del Movimento 5 Stelle, mentre si rimette all'aula la relatrice di minoranza di SEL.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Ghizzoni. Dell'Aringa.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  346   
   Votanti  327   
   Astenuti   19   
   Maggioranza  164   
    Hanno votato sì  36    
    Hanno votato no  291)    

  (La deputata Covello ha segnalato che non è riuscita ad esprimere voto contrario).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Chimienti 10.60, con il parere contrario della Commissione e del Governo e con il parere favorevole delle Relatrici di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Colonnese. Colletti. Ferraresi, Tancredi, Berlinghieri, Bossa.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  356   
   Votanti  354   
   Astenuti    2   
   Maggioranza  178   
    Hanno votato sì  82    
    Hanno votato no  272)    

  (La deputata Covello ha segnalato che non è riuscita ad esprimere voto contrario).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Altieri 10.67, con il parere contrario della Commissione e del Governo e con il parere favorevole delle relatrici di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Camani.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti e votanti  361   
   Maggioranza  181   
    Hanno votato sì  96    
    Hanno votato no  265)    

  (Il deputato Cariello ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto favorevole).

  Passiamo alla votazione dell'emendamento Cuperlo 10.72, a pagina 46 del fascicolo.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Cuperlo. Ne ha facoltà.

  GIOVANNI CUPERLO. Grazie Presidente, la giornata è stata molto lunga e non è ancora conclusa, quindi a me spiace tornare su un punto già sollevato. Però mi permetto e vorrei invitare i colleghi e naturalmente il Governo ad una fatica in più e a considerare davvero il merito di questo emendamento. Considero un fatto importante che il disegno di legge stabilizzi oltre 100 mila insegnanti, ma qui parliamo di una categoria di docenti precari rappresentata da migliaia di insegnanti abilitati di seconda fascia per i quali le porte della stabilizzazione oggi sono precluse nel senso che per questi docenti iscritti nelle graduatorie di istituto la sola speranza di un ingresso stabile nella scuola è ripartire dal «via», ignorando anni di insegnamento, l'abilitazione da parte dello Stato e, come è stato ricordato pochi minuti fa, anche lunghi percorsi di formazione affrontati con sacrifici Pag. 104e con costi pesanti. Si sostiene che la strada dei soli concorsi per titoli ed esami sia obbligata dalla Costituzione, precisamente da quel comma 3 dell'articolo 97 dove si prevede che agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni si accede mediante concorso, ma è un comma che trova il suo completamento nelle parole «salvo i casi stabiliti dalla legge». E il punto è esattamente qui: «salvo i casi stabiliti dalla legge». Cari colleghi, lo sapete meglio di me di cosa stiamo parlando: di insegnanti abilitati che per otto, dieci, dodici anni hanno formato un paio di generazioni dei nostri figli e lo hanno fatto con professionalità, accettando condizioni di lavoro penalizzanti, mal retribuiti, senza scatti di anzianità e senza che lo Stato concedesse loro non una corsia privilegiata ma il semplice diritto di sostenere un concorso. Oggi questi insegnanti, condannati per anni ad una precarietà come destino e che nel frattempo sono diventati padri e madri di famiglia, si sentono dire da quello Stato che li ha precarizzati: accettate la realtà. Lo Stato adesso vuole affermare il merito, le capacità: se volete entrare nella scuola, accettate la via di un concorso regolare. Però vedete – concludo, Presidente – è quell'aggettivo – lo dico con profondo rispetto e comprensione delle ragioni di chi ha scritto questo testo – è quell'aggettivo «regolare» che stona come argomento: non c’è una parola scritta in questo senso ma un argomento che pare un temporale fuori stagione perché noi abbiamo consegnato quelle migliaia di donne e di uomini ad una vita irregolare e nonostante questo la maggior parte di loro ha manifestato lealtà e senso di appartenenza ad una comunità che hanno servito nel modo più generoso formando migliaia di ragazzi al primato del sapere e della cultura. Ecco perché questa non è una battaglia corporativa e nemmeno solo – mi permetto di dirlo – una sfida di buon senso. Questa è una prova di giustizia verso chi lo Stato lo ha rispettato, nonostante gli ostacoli e le difficoltà che ha incontrato lungo la strada. Potrei citare la sentenza europea del novembre 2014 e autorevoli pareri legali a supporto di questa tesi, ma sono certo che li conoscete quanto e più di me. Mi permetto questo appello, fuori dalle appartenenze, per dire che un errore drammatico che la politica e le istituzioni non dovrebbero compiere mai è dimenticarsi che, dietro una norma o il comma di una legge, spesso, molto spesso c’è la vita delle persone. Per anni lo Stato sbagliando ha creato un problema che ha condizionato l'esistenza di migliaia di persone – ho concluso – non è colpa di chi adesso è al Governo. Io lo voglio riconoscere per onestà politica ed intellettuale: non è colpa di chi oggi siede ai banchi del Governo però, vi prego, evitiamo di dire a questi professionisti di quaranta o cinquant'anni che oggi il loro problema sono loro stessi perché questo sì violerebbe la loro dignità, prima ancora che la loro carriera o il loro stipendio.
  Tullio De Mauro ha raccontato, alcuni giorni fa, un aneddoto su Guido Calogero, che è stato uno tra i più grandi intellettuali del nostro Novecento. Diceva Calogero: «Se per la strada incontro un mio collega lo saluto; ma se incontro un insegnante mi fermo, mi cavo di capo il cappello e mi inchino». Erano gli anni Cinquanta. Lui conosceva i limiti di quella scuola, che pure stava portando l'alfabeto dove prima non c'era, ma comunque esprimeva così la sua stima per quella missione.
  Noi non possediamo la forza di pensiero di Calogero, ma io mi permetto di chiedere, a ciascuno di voi, in coscienza, di votare a favore di questo emendamento, perché al fondo è uno dei pochi modi che ci sono dati di toglierci il cappello e, così facendo, di migliorare questa riforma (Applausi dei deputati del gruppo Sinistra Ecologia Libertà e di deputati del gruppo Partito Democratico).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Zaratti. Ne ha facoltà.

  FILIBERTO ZARATTI. Presidente, preannunzio il nostro favorevole su questo emendamento.

Pag. 105

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Malpezzi. Ne ha facoltà.

  SIMONA FLAVIA MALPEZZI. Presidente, è difficile intervenire dopo un intervento appassionato di cui nessuno può non condividere i principi, se non per un punto, però. Noi non diciamo che questi insegnanti devono rimanere fuori. A loro riconosciamo il percorso che hanno fatto, sia nell'ambito delle abilitazioni selettive dei TFA sia nei duri percorsi dei PAS perché – li ricordiamo – questi erano insegnanti che lavoravano ed erano in classe a sostenere quello che uno Stato non aveva consentito loro di sostenere, perché non aveva mai bandito dei concorsi.
  È proprio per questo motivo che noi, cercando di riorganizzare tutta questa materia, diciamo anche una cosa molto chiara: che il concorso deve essere solo per loro, cioè per gli abilitati, e che all'interno di questo concorso ci penserà poi il bando a definire come e quando. Ma intanto noi cerchiamo di dare un'indicazione già molto chiara, che è quella di riconoscere tutti i titoli e, quindi, le qualifiche che loro hanno, proprio perché non è nostra idea lasciare indietro nessuno.
  Concludo solo su una cosa: la sentenza del 2014, che è del novembre...

  PRESIDENTE. Deve concludere.

  SIMONA FLAVIA MALPEZZI. ... condannava lo Stato italiano per i concorsi non fatti e sostanzialmente diceva di riconoscere coloro che erano per anni, per più di 36 mesi, su posti vacanti e disponibili. Sono 4 mila.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Giancarlo Giordano. Ne ha facoltà.

  GIANCARLO GIORDANO. Presidente, ho apprezzato molto i toni, anche quelli della collega Malpezzi, che rischia di passare per la gendarme di questa riforma, ma il momento è questo cioè, che non si può rinviare sempre. Non si può rinviare sempre la giustizia, un gesto che ripari un torto, e non lo si può fare soprattutto perché in questo DDL si riorganizza la scuola ma si organizzano anche le esclusioni dalla scuola, se non si mette riparo subito.
  Non ci possiamo accontentare di una promessa: «vedremo, faremo». Vogliamo – e dovreste volerlo anche voi visto che siete anche voi, per l'ennesima volta, il Governo del fare – qualche certezza. Perciò, sosteniamo con convinzione l'emendamento proposto dal collega Cuperlo, anche perché si muove nel solco di emendamenti che abbiamo proposto anche noi.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Cuperlo 10.72, con il parere contrario della Commissione e del Governo e con il parere favorevole delle relatrici di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Sberna, Battaglia. Ci siamo ?
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  355   
   Votanti  352   
   Astenuti    3   
   Maggioranza  177   
    Hanno votato
 147    
    Hanno votato
no  205).    

  (Il deputato Zan ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto contrario).

  Passiamo alla votazione degli identici emendamenti Vezzali 10.73 e Vacca 10.77.

  MARIA VALENTINA VEZZALI. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

Pag. 106

  MARIA VALENTINA VEZZALI. Presidente, ritiro il mio emendamento 10.73.

  PRESIDENTE. Sta bene. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Vacca 10.77, con il parere contrario della Commissione e del Governo e il parere favorevole delle relatrici di minoranza dei gruppi Sinistra Ecologia Libertà e MoVimento 5 Stelle.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Galperti, Fanucci...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  357   
   Votanti  353   
   Astenuti    4   
   Maggioranza  177   
    Hanno votato
  94    
    Hanno votato
no  259).    

  (Il deputato Kronbichler ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto favorevole).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Centemero 10.79, con il parere contrario della Commissione, del Governo e delle relatrici di minoranza dei gruppi Sinistra Ecologia Libertà e MoVimento 5 Stelle.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Dell'Aringa...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti e votanti  364   
   Maggioranza  183   
    Hanno votato
  56    
    Hanno votato
no  308).    

  A pagina 47, la relatrice ha proposto una riformulazione dell'emendamento D'Ottavio 10.80. Il proponente la accetta, quindi questo emendamento viene ricollocato a pagina 127, perché rimane solo la parte relativa al comma 18 dell'articolo 10. Quindi, lo riprendiamo più tardi.
  Passiamo alla votazione dell'emendamento Gelmini 10.128.
  Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Gelmini 10.128, con il parere contrario della Commissione, del Governo e della relatrice di minoranza del gruppo MoVimento 5 Stelle, mentre la relatrice di minoranza del gruppo Sinistra Ecologia Libertà si rimette all'Assemblea.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  361   
   Votanti  344   
   Astenuti   17   
   Maggioranza  173   
    Hanno votato
  39    
    Hanno votato
no   78).    

  (Il deputato Nuti ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto contrario).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Rampelli 10.95, con il parere contrario della Commissione e del Governo e il parere favorevole delle relatrici di minoranza dei gruppi Sinistra Ecologia Libertà e MoVimento 5 Stelle.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Sgambato, Kronbichler... Onorevole, il cambio del posto non l'ha avvantaggiata...
  Dichiaro chiusa la votazione. Scusate, ho chiuso la votazione e non credo che abbiamo fatto in tempo. Mi dispiace.Pag. 107
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti e votanti  359   
   Maggioranza  180   
    Hanno votato
  92    
    Hanno votato
no  267).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Luigi Gallo 10.91, con il parere contrario della Commissione e del Governo e il parere favorevole delle relatrici di minoranza dei gruppi Sinistra Ecologia Libertà e MoVimento 5 Stelle.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Paola Bragantini... Aspettiamo i colleghi che stanno salendo. Onorevole Baldassarre, funziona la sua postazione, visto che prima le ho fatto perdere la votazione ? Luciano Agostini...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti e votanti  367   
   Maggioranza  184   
    Hanno votato
 105    
    Hanno votato
no  262).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Luigi Gallo 10.94, con il parere contrario della Commissione e del Governo e il parere favorevole delle relatrici di minoranza dei gruppi Sinistra Ecologia Libertà e MoVimento 5 Stelle.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Melilla, Montroni...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti e votanti  358   
   Maggioranza  180   
    Hanno votato
 100    
    Hanno votato
no  258).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Centemero 10.92, con il parere contrario della Commissione e del Governo, con il parere favorevole della relatrice di minoranza di Sinistra Ecologia Libertà e sul quale la relatrice di minoranza del MoVimento 5 Stelle si è rimesso all'Aula.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Bossa, Taricco, Berlinghieri...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  367   
   Votanti  317   
   Astenuti   50   
   Maggioranza  159   
    Hanno votato
  58    
    Hanno votato
no  259).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Centemero 10.99, con il parere contrario della Commissione e del Governo, con il parere favorevole della relatrice di minoranza di Sinistra Ecologia Libertà e sul quale la relatrice di minoranza del MoVimento 5 Stelle si è rimessa all'Aula.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Currò...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  365   
   Votanti  316   
   Astenuti   49   
   Maggioranza  159   
    Hanno votato
  60    
    Hanno votato
no  256).    

  (Il deputato Busto ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto favorevole).

Pag. 108

  Passiamo alla votazione dell'emendamento Di Lello 10.102.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Di Lello. Ne ha facoltà.

  MARCO DI LELLO. Grazie, Presidente. Vorrei approfittare davvero della presenza del Governo, qui, perché ho il sospetto che al MIUR vi sia un chissà quale strano legame con l'ordine degli avvocati, a cui mi fregio di appartenere, al Consiglio nazionale, perché spingono in ogni modo a far funzionare la giustizia amministrativa, pur a fronte di un consolidato e un giudicato assolutamente evidente.
  Stiamo parlando – lo dico ai colleghi che non sono addentro alla materia – sempre dei famosi idonei che, forse, trovano una prima parziale soluzione anche con l'emendamento D'Ottavio – così almeno, sotto questo profilo, ci risparmieremo qualche ricorso, pure fondato – e, invece, non si vogliono accogliere all'interno della categoria degli idonei i cosiddetti riservisti, cioè quelli che sono entrati con una riserva.
  Ora, a partire dal 2013 vi sono due sentenze del TAR Trento definitive, nove sentenze del TAR Lazio per quello che riguarda il 2014, di cui la maggioranza non appellate, e undici sentenze del TAR Lazio del 2015 tutte conformi, tutte costanti, a cui il MIUR si sta adeguando. Ogni settimana vi sono direzioni regionali che si adeguano e sciolgono la riserva. Quello che proprio non riesco a capire è qual è il motivo per cui noi dobbiamo costringere questi docenti a fare ricorso al TAR, a spendere soldi e foraggiare gli avvocati, senza che, poi, vi sia un vero motivo.
  Credo che noi abbiamo il dovere – lo dico al Ministro – di tenere conto delle esigenze di economicità; dopodiché, per quanto mi riguarda, credo che ciascun pubblico ufficiale, a fronte di un atteggiamento doloso di questa natura, abbia il dovere di mandare le carte alla Corte dei conti, perché, siccome ci si costringe – ovviamente, si costringe anche il Ministero – a costituirsi, con un aggravio di spese, voglio sperare che qualcuno di queste spese debba rispondere. Allora, o la risolviamo in questa sede legislativamente – qui davvero lo dico ai colleghi: non vi è maggioranza o opposizione, vi è solo buonsenso, stiamo parlando di qualche centinaia di riservisti che sono già nelle graduatorie, che non hanno bisogno di copertura economica – oppure si va avanti così, però penso che qualcuno, almeno in sede erariale, poi ne dovrà rispondere.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Di Lello 10.102, con il parere contrario della Commissione e del Governo e con il parere favorevole delle relatrici di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Porta, Spadoni...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  345   
   Votanti  344   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  173   
    Hanno votato
 110    
    Hanno votato
no  234).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Centemero 10.108, con il parere contrario della Commissione e del Governo, con il parere favorevole della relatrice di minoranza di Sinistra Ecologia Libertà e sul quale la relatrice di minoranza del MoVimento 5 Stelle si rimette all'Aula.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Porta, Sberna, Beni, Antezza, Nuti...
  Dichiaro chiusa la votazione.Pag. 109
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  356   
   Votanti  302   
   Astenuti   54   
   Maggioranza  152   
    Hanno votato
  54    
    Hanno votato
no  248).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Chimienti 10.109, con il parere contrario della Commissione e del Governo, e con il parere favorevole delle relatrici di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione...
  Revoco l'indizione della votazione.
  È colpa mia o colpa sua, però se la richiesta di parlare la facciamo più rapidamente, è meglio.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Crippa. Ne ha facoltà.

  DAVIDE CRIPPA. Esprimo il voto favorevole del MoVimento 5 Stelle.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Chimienti. Ne ha facoltà.

  SILVIA CHIMIENTI. Così siamo costretti a fare. Con questo emendamento chiediamo che vengano inseriti nella graduatoria ad esaurimento e, quindi, possano essere assunti, a partire dal prossimo anno, i laureati in scienze della formazione primaria vecchio ordinamento, immatricolatisi fra gli anni 2008-2011 e rimasti ingiustamente esclusi da queste graduatorie ad esaurimento, per un mero errore del tutto simile a quello che ha causato la disastrosa situazione dei quota 96, che, oltre ad aver causato questa discriminazione rispetto ai loro colleghi che hanno lo stesso identico titolo, ma sono inseriti in GAE e quindi verranno assunti, se questa riforma andrà in porto, si vedranno privati di questo diritto all'assunzione. Quindi, vi chiediamo, visto che si tratta di poche persone, quanto meno di tutelare queste persone, che hanno identico titolo rispetto a coloro che voi state andando ad assumere nelle graduatorie ad esaurimento(Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle)

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Chimienti 10.109, con il parere contrario della Commissione e del Governo, e con il parere favorevole delle relatrici di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Fantinati, Giuliani...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  354   
   Votanti  331   
   Astenuti   23   
   Maggioranza  166   
    Hanno votato
  75    
    Hanno votato
no  256).    

  (Il deputato Busto ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto favorevole).

  Passiamo alla votazione dell'emendamento Marzana 10.110.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Crippa. Ne ha facoltà.

  DAVIDE CRIPPA. Esprimo il voto favorevole del MoVimento 5 Stelle.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Marzana. Ne ha facoltà.

  MARIA MARZANA. Grazie, Presidente. Questo emendamento prevede l'inserimento a pieno titolo dei diplomati con diploma magistrale, con titolo conseguito entro l'anno 2001-2002 nelle graduatorie ad esaurimento e, di conseguenza, l'inclusione di questi docenti nel piano di assunzione del Governo, mettendo la parola «fine» ad un'ingiustizia perpetrata per più Pag. 110di un decennio. Già a settembre del 2013, vorrei ricordare, è intervenuta la sentenza del Consiglio di Stato che ha sancito il valore abilitante di questo diploma, nonostante i numerosi atti parlamentari del MoVimento 5 Stelle lo richiedessero già da tempo. Di recente, un'altra sentenza del Consiglio di Stato, ha stabilito l'illegittima esclusione di questi docenti dalle GAE, in quanto la trasformazione di queste graduatorie a scorrimento per il ruolo, da permanenti ad esaurimento, è intervenuta dopo il conseguimento di questo titolo e che l'inclusione nelle graduatorie di istituto è lesiva di un diritto acquisito, poiché è valida per il conferimento delle supplenze e non per l'assunzione a tempo indeterminato. A questo punto, prevenite l'ennesima pioggia di ricorsi al giudice del lavoro e la conseguente disfatta del MIUR, agite responsabilmente, almeno questa volta, e votate favorevolmente su questo emendamento (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Marzana 10.110, con il parere contrario della Commissione e del Governo e con il parere favorevole delle relatrici di minoranza dei gruppi Sinistra Ecologia Libertà e MoVimento 5 Stelle.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Fiano, Dall'Osso, Palese, Fitzgerald Nissoli, Fiano non riesce a votare ancora... sblocchiamo la postazione... Onorevole Fiano, provi... Ci sono altri che non riescono a votare ?  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  347   
   Votanti  345   
   Astenuti    2   
   Maggioranza  173   
    Hanno votato
  68    
    Hanno votato
no  277).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Prataviera 10.111, con il parere contrario della Commissione e del Governo, con il parere favorevole della relatrice di minoranza del gruppo Sinistra Ecologia Libertà e sul quale la relatrice di minoranza del gruppo MoVimento 5 Stelle si rimette all'Aula.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  348   
   Votanti  347   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  174   
    Hanno votato
  73    
    Hanno votato
no  274).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Prataviera 10.112, con il parere contrario della Commissione e del Governo e con il parere favorevole delle relatrici di minoranza dei gruppi Sinistra Ecologia Libertà e MoVimento 5 Stelle.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Blazina...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti e votanti  342   
   Maggioranza  172   
    Hanno votato
  71    
    Hanno votato
no  271).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Pannarale 10.116, con il parere contrario della Commissione e del Governo e con il parere favorevole delle Pag. 111relatrici di minoranza dei gruppi Sinistra Ecologia Libertà e MoVimento 5 Stelle.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Donati non riesce a votare...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti e votanti  360   
   Maggioranza  181   
    Hanno votato
  68    
    Hanno votato
no  292).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Simonetti 10.124, con il parere contrario della Commissione e del Governo e con il parere favorevole delle relatrici di minoranza dei gruppi Sinistra Ecologia Libertà e MoVimento 5 Stelle.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Dell'Aringa, Vico, Altieri... Onorevole Dell'Aringa, se c’è qualcosa nel dispositivo, lo tolga. Provi... Bene.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti e votanti  358   
   Maggioranza  180   
    Hanno votato
  98    
    Hanno votato
no  260).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Gelmini 10.115 con il parere contrario della Commissione e del Governo, con il parere favorevole della relatrice di minoranza del gruppo Sinistra Ecologia Libertà e sul quale la relatrice di minoranza del gruppo MoVimento 5 Stelle si rimette all'Aula.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Caon, Montroni, Sgambato... Provi, onorevole Sgambato...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  356   
   Votanti  301   
   Astenuti   55   
   Maggioranza  151   
    Hanno votato
  49    
    Hanno votato
no  252).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Gelmini 10.126, con il parere contrario della Commissione e del Governo, con il parere favorevole della relatrice di minoranza di SEL e su cui la relatrice di minoranza del MoVimento 5 Stelle si rimette all'Aula.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  357   
   Votanti  304   
   Astenuti   53   
   Maggioranza  153   
    Hanno votato
  48    
    Hanno votato
no  256).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Gelmini 10.127, con il parere contrario della Commissione e del Governo e con il parere favorevole delle relatrici di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Pellegrino.
  Dichiaro chiusa la votazione.Pag. 112
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti e votanti  355   
   Maggioranza  178   
    Hanno votato
 104    
    Hanno votato
no  251).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Di Lello 10.135, con il parere contrario della Commissione e del Governo e con il parere favorevole delle relatrici di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Impegno.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti e votanti  354   
   Maggioranza  178   
    Hanno votato
  95    
    Hanno votato
no  259).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Chimienti 10.138, con il parere contrario della Commissione e del Governo e con il parere favorevole delle relatrici di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Fanucci, Cani, Zan.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  353   
   Votanti  352   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  177   
    Hanno votato
  71    
    Hanno votato
no  281).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Chimienti 10.139, con il parere contrario della Commissione e del Governo e con il parere favorevole delle relatrici di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Albini, Calipari.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  360   
   Votanti  359   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  180   
    Hanno votato
  69    
    Hanno votato
no  290).    

  (Il deputato Magorno ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto contrario).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Marzana 10.136, con il parere contrario della Commissione e del Governo e con il parere favorevole delle relatrici di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione. La deputata Fitzgerald Nissoli non è riuscita a votare, mi dispiace.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  353   
   Votanti  352   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  177   
    Hanno votato
  63    
    Hanno votato
no  289).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Marzana 10.142, con il parere contrario della Commissione e del Governo e Pag. 113con il parere favorevole delle relatrici di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Carloni, Capelli, Tidei, Fassina, Vazio.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti e votanti  360   
   Maggioranza  181   
    Hanno votato
  68    
    Hanno votato
no  292).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Catanoso 10.143, con il parere contrario della Commissione e del Governo e con il parere favorevole della relatrice di minoranza di Sinistra Ecologia Libertà, mentre la relatrice di minoranza del MoVimento 5 Stelle si è rimessa all'Assemblea.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Fanucci, Bossa...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  361   
   Votanti  309   
   Astenuti   52   
   Maggioranza  155   
    Hanno votato
  37    
    Hanno votato
no  272).    

  (La deputata Morani ha segnalato che non è riuscita ad esprimere voto contrario).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Marzana 10.151, con il parere contrario della Commissione e del Governo e con il parere favorevole delle relatrici diminoranza di Sinistra Ecologia Libertà e del MoVimento 5 Stelle.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Fanucci, Saltamartini, Morani, Impegno... Onorevole Morani, mi autorizza a chiudere la votazione ? Grazie.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti e votanti  361   
   Maggioranza  181   
    Hanno votato
  68    
    Hanno votato
no  293).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Catanoso 10.159, con il parere contrario della Commissione e del Governo e con il parere favorevole delle relatrici di minoranza di Sinistra Ecologia Libertà e del MoVimento 5 Stelle.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti e votanti  350   
   Maggioranza  176   
    Hanno votato
  99    
    Hanno votato
no  251).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Francesco Saverio Romano 10.153, con il parere contrario della Commissione e del Governo e con il parere favorevole della relatrice di minoranza del MoVimento 5 Stelle, mentre la relatrice di minoranza di Sinistra Ecologia Libertà si è rimessa all'Assemblea.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Vico, Lainati, Zan, Kronbichler...
  Dichiaro chiusa la votazione.Pag. 114
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  355   
   Votanti  340   
   Astenuti   15   
   Maggioranza  171   
    Hanno votato
  78    
    Hanno votato
no  262).    

  Passiamo all'emendamento Vezzali 10.185.
  Ha chiesto di parlare l'onorevole Vezzali. Ne ha facoltà.

  MARIA VALENTINA VEZZALI. Signora Presidente, lo ritiro.

  PRESIDENTE. Sta bene. Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Rampelli 10.172, con il parere contrario della Commissione e del Governo e sul quale le relatrici di minoranza si rimettono all'Aula.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Basso, Vico...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  346   
   Votanti  285   
   Astenuti   61   
   Maggioranza  143   
    Hanno votato
  25    
    Hanno votato
no  260).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Santerini 10.175, con il parere contrario della Commissione e del Governo e con il parere favorevole delle relatrici di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Nardi, Spadoni, Adornato, Tancredi...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  349   
   Votanti  330   
   Astenuti   19   
   Maggioranza  166   
    Hanno votato
  75    
    Hanno votato
no  255).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Bruno 10.186, con il parere contrario della Commissione, del Governo e della relatrice di minoranza del gruppo MoVimento 5 Stelle e sul quale la relatrice di minoranza del gruppo Sinistra Ecologia Libertà si rimette all'Aula.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Fusilli...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  348   
   Votanti  328   
   Astenuti   20   
   Maggioranza  165   
    Hanno votato
 3    
    Hanno votato
no  325).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Francesco Saverio Romano 10.180, con il parere contrario della Commissione e del Governo e con il parere favorevole delle relatrici di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Dall'Osso, Tancredi, Spadoni...
  Dichiaro chiusa la votazione.Pag. 115
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  349   
   Votanti  348   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  175   
    Hanno votato
  88    
    Hanno votato
no  260).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Chimienti 10.183, con il parere contrario della Commissione e del Governo e con il parere favorevole delle relatrici di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Spadoni, Binetti...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  345   
   Votanti  344   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  173   
    Hanno votato
  98    
    Hanno votato
no  246).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Di Lello 10.184, con il parere contrario della Commissione e del Governo e con il parere favorevole delle relatrici di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Bossa, Montroni, Occhiuto, Colletti, Carra, Tartaglione...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  352   
   Votanti  351   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  176   
    Hanno votato
  93    
    Hanno votato
no  258).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Rampelli 10.202, con il parere contrario della Commissione e del Governo, il parere favorevole della relatrice di minoranza di SEL e con la relatrice di minoranza del MoVimento 5 Stelle che si rimetta all'Assemblea.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Bossa, Tartaglione, Carra, Spadoni, Zaccagnini, Manfredi.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  354   
   Votanti  307   
   Astenuti   47   
   Maggioranza  154   
    Hanno votato
  46    
    Hanno votato
no  261).    

  Passiamo all'emendamento Vezzali 10.205, a pagina 81.

  MARIA VALENTINA VEZZALI. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  MARIA VALENTINA VEZZALI. Presidente, lo ritiro.

  PRESIDENTE. Sta bene. Passiamo alla votazione degli identici emendamenti Vezzali 10.209, Rampelli 10.201 e Coccia 10.208. Onorevole Vezzali, ritira anche questo emendamento ?

  MARIA VALENTINA VEZZALI. No, non lo ritiro e chiedo di parlare per dichiarazione di voto.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  MARIA VALENTINA VEZZALI. Presidente, chiedo di votare a favore di questo Pag. 116emendamento, perché altrimenti le disposizioni contenute in questo articolo non consentiranno di raggiungere l'obiettivo di inserire l'educazione fisica, insegnata da docenti specialisti, nella scuola primaria. Il numero stimato dei docenti delle classi di concorso «A29» e «A30» inseriti nelle gare è di 5.300. Di questi, una percentuale sarà assunta per il turnover, una percentuale sarà assunta per il sostegno e una percentuale, secondo le regole stabilite nel disegno di legge, sarà assunta per la scuola secondaria di secondo grado. La rimanenza non garantirebbe nemmeno la presenza di un docente di educazione fisica per istituto, considerato che gli istituti comprensivi sono 4.876 e i circoli didattici 582 (Applausi dei deputati del gruppo Scelta Civica per l'Italia).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Crippa. Ne ha facoltà.

  DAVIDE CRIPPA. Presidente, annuncio il voto favorevole del MoVimento 5 Stelle.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Simone Valente. Ne ha facoltà.

  SIMONE VALENTE. Presidente, intervengo per esprimere il voto favorevole su questo emendamento e per dire che noi sosteniamo questa battaglia che portiamo avanti da ormai due anni. Con questo emendamento si crea un'ulteriore possibilità per il Partito Democratico per garantire docenti di ruolo di educazione fisica nella scuola primaria in tutte le sedi scolastiche italiane, quindi penso che sia un'ulteriore occasione da non perdere e che tutta l'Aula non dovrebbe farsi sfuggire (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Coccia. Ne ha facoltà.

  LAURA COCCIA. Presidente, mi dispiace del parere contrario del Governo e spero che questo possa essere un argomento su cui il Senato possa intervenire incidendo in maniera positiva. Spero che questi emendamenti possano essere un primo passo. Purtroppo, essendo stati presentati identici emendamenti da altri gruppi, non posso ritirare il mio emendamento. Quindi, non posso accogliere l'invito della relatrice a ritirare l'emendamento e annuncio che voterò favorevolmente, in dissenso dal mio gruppo.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Binetti. Ne ha facoltà.

  PAOLA BINETTI. Presidente, anch'io voterò favorevolmente su questo emendamento, perché ritengo che il tema dell'educazione fisica nei bambini, anche dei bambini piccoli, abbia delle specificità e delle concretezze che possono davvero contribuire molto precocemente a correggere non solo dei difetti, quindi anche ad intervenire positivamente laddove ci potessero essere dei problemi di disabilità di qualunque tipo, ma possono anche servire, nel senso positivo, a sviluppare delle potenzialità, che sono quelle che precisamente mancano ai nostri ragazzi quando affrontano il tema dello sport, non solo in chiave agonistica ma proprio in chiave di formazione (Applausi dei deputati del gruppo Area Popolare (NCD-UDC)).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Molea. Ne ha facoltà.

  BRUNO MOLEA. Grazie, Presidente. Intervengo solo per dichiarare il voto favorevole di Scelta Civica su questo emendamento (Applausi dei deputati del gruppo Scelta Civica per l'Italia).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Marazziti. Ne ha facoltà.

Pag. 117

  MARIO MARAZZITI. Grazie, Presidente. Mi sembra che il tema sensibile per i bambini della scuola e che vede l'Aula convergere anche se c’è un primo parere del Governo contrario a questo emendamento, credo possa consigliare forse un temporaneo accantonamento per vedere se c’è la possibilità di un ragionamento ulteriore per accoglierlo positivamente.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Palmieri. Ne ha facoltà.

  ANTONIO PALMIERI. Grazie, Presidente. Intervengo solo per annunciare il voto favorevole anche di Forza Italia. Questo è un tema sul quale nelle scorse legislature l'onorevole Di Centa aveva lavorato attivamente con tutti i Governi e quindi a maggior ragione sosteniamo con impegno questo emendamento.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Rampelli. Ne ha facoltà.

  FABIO RAMPELLI. Ovviamente per dichiarare il voto favorevole su questo emendamento. Anche noi abbiamo presentato un emendamento analogo. Penso che questa sensibilità comune a tutta l'Aula possa essere positivamente sviluppata. Forse la proposta di accantonamento di questo emendamento può essere una soluzione per evitare che l'Aula commetta un atto che va in direzione esattamente opposta rispetto alle intenzioni manifestate sin qui. Abbiamo la possibilità, una volta tanto, di far seguire ai pensieri e alle parole dei fatti. Siccome non c’è una sola persona che quando si trova ad affrontare dei dibattiti non vada dicendo che l'educazione fisica è fondamentale già dalla scuola primaria per una innumerevole serie di ragioni che non sto qui a raccontare, anche perché non voglio consumare tutto il tempo a disposizione del mio gruppo. Se quelle parole sono sincere adesso vi è una prova per questa Aula, che riguarda tutte le forze politiche, al di là della destra e della sinistra.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Simonetti. Ne ha facoltà.

  ROBERTO SIMONETTI. Grazie, Presidente. Visto il dibattito, anche Lega Nord voterà a favore e ci stupiamo che il Partito Democratico non voti un emendamento di buon senso come questo. Fatto sta che proprio qui a Roma il suo sindaco vuole organizzare le Olimpiadi e poi vuole lasciare a casa gli insegnanti di educazione fisica. Questo, oltre a tanti altri, ci pare un controsenso (Applausi dei deputati del gruppo della Lega Nord e Autonomie-Lega dei Popoli-Noi con Salvini).

  PRESIDENTE. Poiché molti colleghi, oltre ad esprimere un parere, hanno chiesto di poter accantonare questo emendamento, chiedo alla relatrice di esprimersi.

  MARIA COSCIA, Relatrice per la maggioranza. Sì Presidente procediamo all'accantonamento.

  ARTURO SCOTTO. Chiedo di parlare sull'ordine dei lavori, articolo 8 del Regolamento.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  ARTURO SCOTTO. Siamo molto lieti che la relatrice abbia deciso di accantonare questo emendamento, tuttavia non pensiamo che sia compito della Presidenza suggerire al relatore cosa fare (Applausi dei deputati del gruppo di Sinistra Ecologia Libertà).

  PRESIDENTE. Onorevole Scotto, mi dispiace per lei, io non ho affatto suggerito, ci sono stati due interventi di due colleghi che hanno chiesto esplicitamente l'accantonamento. Io ho solo chiesto alla relatrice se intendeva accettare la proposta dei due colleghi che hanno partecipato al dibattito. Quindi mi dispiace ma lei non ha ascoltato attentamente. Prego, onorevole Scotto.

  ARTURO SCOTTO. Presidente, abbiamo chiesto varie volte, durante questo Pag. 118dibattito, come gruppo di poter accantonare degli emendamenti, non è mai accaduto che venisse suggerito al relatore di accantonare (Applausi dei deputati del gruppo Sinistra Ecologia Libertà).

  PRESIDENTE. Va bene, è un'opinione che io apprezzo.
  Avendo accantonato gli identici emendamenti Vezzali 10.209, Rampelli 10.210 e Coccia 10.208, dobbiamo andare a pagina 87 del fascicolo, all'emendamento Vacca 10.224.
  Nessun altro chiedendo di parlare, passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Vacca 10.224, con il parere contrario della Commissione e del Governo e con il parere favorevole delle relatrici di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Bini, Nardi. Bini non riesce a votare: proviamo a sbloccare la postazione dell'onorevole Bini.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti e votanti  346   
   Maggioranza  174   
    Hanno votato
  67    
    Hanno votato
no  279).    

  (Il deputato Cassano ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto contrario).

  DAVIDE CRIPPA. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  DAVIDE CRIPPA. Signor Presidente, intervengo per un richiamo al Regolamento, perché non mi è chiara la procedura di accantonamento che ha seguito. Infatti, nel pronunciare l'accantonamento dell'emendamento Vezzali 10.209 e poi giustamente degli analoghi emendamenti Rampelli 10.210 e Coccia 10.208, siamo poi passati ad altro emendamento, saltando di quattro pagine nel fascicolo, all'interno del quale ci sono altri emendamenti che non sono nemmeno stati citati.
  Visto che l'emendamento non viene votato per altra scelta, vorrei capire, perché ce ne sono alcuni del Movimento 5 Stelle che intendevamo votare, se sono accantonati o in qualche modo non sono stati messi in votazione per altra ragione.

  PRESIDENTE. Onorevole Crippa, sono accantonati, ovviamente, perché insistono tutti sul medesimo esame si tratta di un'opinione degli uffici che io ho meramente registrato...

  DAVIDE CRIPPA. Se lo avesse annunciato, magari sarebbe stato meglio.

  PRESIDENTE. L'ho detto, ma forse non mi sono spiegata bene. Siccome gli emendamenti che abbiamo accantonato insistono sul comma 5 e anche quelli successivi, per senso logico abbiamo accantonato tutti gli emendamenti riferiti al comma 5. Poi ci torniamo sopra e li votiamo tutti chiaramente.
  A pagina 88 del fascicolo degli emendamenti, passiamo alla votazione dell'emendamento Chimienti 10.231.
  Ha chiesto di parlare l'onorevole Chimienti. Ne ha facoltà.

  SILVIA CHIMIENTI. Presidente, a me risulta segnalato anche l'emendamento Vacca 10.221, a pagina 86 del fascicolo, che è sul comma 7. Quindi, non dovrebbe essere accantonato.

  PRESIDENTE. L'emendamento è riferito al comma 5, è la parte consequenziale che si riferisce al comma 7. Per questo gli uffici ritengono di doverlo accantonare.
  A pagina 88 del fascicolo degli emendamenti, passiamo alla votazione dell'emendamento Chimienti 10.231.
  Nessuno chiedendo di parlare, passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Chimienti 10.231, con il parere Pag. 119contrario della Commissione e del Governo e con il parere favorevole delle relatrici di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Scopelliti, Fossati, Scuvera...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti e votanti  345   
   Maggioranza  173   
    Hanno votato
  92    
    Hanno votato
no  253).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Rampelli 10.229, con il parere contrario della Commissione e del Governo e con il parere favorevole delle relatrici di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Sarti, Gribaudo.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti e votanti  349   
   Maggioranza  175   
    Hanno votato
  95    
    Hanno votato
no  254).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 10.500, da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis, del Regolamento, accettato dalla Commissione e dal Governo e con il parere contrario delle relatrici di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Dell'Orco, Ciprini...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

   (Presenti e votanti  353   
   Maggioranza  177   
    Hanno votato
 284    
    Hanno votato
no   69).    

  Passiamo alla votazione dell'emendamento Bruno Bossio 10.235, a pagina 90.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto la deputata Bruno Bossio. Ne ha facoltà.

  VINCENZA BRUNO BOSSIO. Ma, mi dispiace, qui non c’è stato un buon lavoro. C’è stata una chiusura assoluta e immotivata. Si poteva accogliere l'emendamento Cuperlo, ragionevole, che prevedeva un piano quinquennale. In questo caso non è un problema di regole astratte: ci sono persone in carne ed ossa e le regole non possono valere per alcuni e non per altri. Capisco che per alcuni può venire prima, nessun assalto alla diligenza, ma per il futuro questi altri non possono essere tagliati fuori, né si può dire che si fanno concorsi ad hoc: o si fanno o non si fanno. Io ritiro l'emendamento, ma non voterò l'articolo 10 e spero che al Senato questa ingiustizia venga sanata.

  PRESIDENTE. Prendo atto che il MoVimento 5 Stelle fa proprio l'emendamento Bruno Bossio 10.235.
  Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Bruno Bossio 10.235, fatto proprio dal MoVimento 5 Stelle, con il parere contrario della Commissione e del Governo e il parere favorevole delle relatrici di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Adornato, Gadda...
  Dichiaro chiusa la votazione.Pag. 120
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti e votanti  337   
   Maggioranza  169   
    Hanno votato
 107    
    Hanno votato
no  230).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Simonetti 10.238, con il parere contrario della Commissione, del Governo e della relatrice di minoranza del gruppo MoVimento 5 Stelle, mentre la relatrice di minoranza del gruppo Sinistra Ecologia Libertà si rimette all'Aula.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  348   
   Votanti  331   
   Astenuti   17   
   Maggioranza  166   
    Hanno votato
  37    
    Hanno votato
no  294).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici emendamenti Baldassarre 10.239, Francesco Saverio Romano 10.240 e Pannarale 10.242, con il parere contrario della Commissione e del Governo e con il parere favorevole delle relatrici di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Carrozza...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti e votanti  350   
   Maggioranza  176   
    Hanno votato
  97    
    Hanno votato
no  253).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Vacca 10.243, con il parere contrario della Commissione e del Governo e con il parere favorevole delle relatrici di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti e votanti  350   
   Maggioranza  176   
    Hanno votato
  84    
    Hanno votato
no  266).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Simonetti 10.246, a pagina 94 del fascicolo, con il parere contrario della Commissione, del Governo e della relatrice di minoranza del gruppo MoVimento 5 Stelle, mentre la relatrice di minoranza del gruppo Sinistra Ecologia Libertà si rimette all'Aula.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Spadoni. Altri che non riescono a votare ? Non mi pare...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  347   
   Votanti  346   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  174   
    Hanno votato
  46    
    Hanno votato
no  300).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Marzana 10.248, con il parere contrario Pag. 121della Commissione e del Governo e con il parere favorevole delle relatrici di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Zan, Basso, Cariello. Basso non riesce ancora a votare; proviamo a sbloccare la postazione. Cariello è a posto, Zan anche.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti e votanti  351   
   Maggioranza  176   
    Hanno votato
  89    
    Hanno votato
no  262).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Rocchi 10.250, a pagina 95 del fascicolo, con il parere favorevole della Commissione, del Governo e delle relatrici di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Fitzgerald Nissoli, Simone Valente è a posto. Non vedo altre mani alzate...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

   (Presenti  344   
   Votanti  343   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  172   
    Hanno votato
 339    
    Hanno votato
no    4).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Pannarale 10.254, a pagina 96 del fascicolo, con il parere contrario della Commissione e del Governo e con il parere favorevole delle relatrici di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Tancredi, Gadda, Carloni, Ribaudo. Non vedo altri.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti e votanti  349   
   Maggioranza  175   
    Hanno votato
  79    
    Hanno votato
no  270).    

  Passiamo alla votazione dell'emendamento Chimienti 10.255.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto Luigi Gallo. Ne ha facoltà.

  LUIGI GALLO. Presidente, preannunzio il voto favorevole su questo emendamento.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, la deputata Chimienti. Ne ha facoltà.

  SILVIA CHIMIENTI. Grazie, Presidente. Sono ormai le 22,45 di sera. È da questa mattina ed è tutto il giorno che stiamo votando questo disegno di legge. A noi restano pochissimi minuti per intervenire e siamo solo all'articolo 10. Questo disegno di legge ha 27 articoli, quindi questo è un chiaro esempio di come questo Parlamento sia continuamente svilito ed esautorato.
  Il Governo, peraltro, non ha aperto bocca da questa mattina e questo veramente è gravissimo, veramente di una gravità inaudita (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle). Noi abbiamo avuto solo il dispiacere di ascoltare la voce di qualche emissario di Renzi, uno, in particolare, che non ha perso neanche un'occasione per raccontare all'Aula un sacco di balle, non solo all'Aula, ma a tutto il Paese (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).
  L'ultima delle quali è stata: noi non vogliamo escludere i precari di seconda fascia dal piano di assunzioni. Di fatto, però è quello che state facendo con questo articolo e con questo disegno di legge. Quindi, con questo emendamento, chiediamo Pag. 122quanto meno di garantire che restino in vita le graduatorie di istituto perché dal testo non si capisce; mi piacerebbe che il Governo mi desse un parere al riguardo perché il testo è talmente vago che non si capisce se le graduatorie di istituto restino in vita oppure no (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Chimienti 10.255, con il parere contrario della Commissione e del Governo ed il parere favorevole delle relatrici di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Da Villa, Luigi Gallo, Ciprini...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti e votanti  349   
   Maggioranza  175   
    Hanno votato
  98    
    Hanno votato
no  251).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Pannarale 10.260, con il parere contrario della Commissione e del Governo ed il parere favorevole delle relatrici di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Da Villa...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti e votanti  346   
   Maggioranza  174   
    Hanno votato
  78    
    Hanno votato
no  268).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Simonetti 10.261, con il parere contrario della Commissione e del Governo ed il parere favorevole delle relatrici di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Vico...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti e votanti  337   
   Maggioranza  169   
    Hanno votato
  93    
    Hanno votato
no  244).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Marzana 10.265, con il parere contrario della Commissione e del Governo ed il parere favorevole delle relatrici di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti e votanti  346   
   Maggioranza  174   
    Hanno votato
  80    
    Hanno votato
no  266).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Rampelli 10.263, con il parere contrario della Commissione e del Governo ed il parere favorevole delle relatrici di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Basso, Pellegrino, Galperti...
  Dichiaro chiusa la votazione.Pag. 123
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti e votanti  342   
   Maggioranza  172   
    Hanno votato
  94    
    Hanno votato
no  248).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Baldassarre 10.264, con il parere contrario della Commissione e del Governo e con il parere favorevole delle relatrici di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Malisani, Bossa, Carrozza...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti e votanti  344   
   Maggioranza  173   
    Hanno votato
  71    
    Hanno votato
no  273).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Simonetti 10.266, con il parere contrario della Commissione e del Governo, con il parere favorevole della relatrice di minoranza del gruppo Sinistra Ecologia Libertà e sul quale la relatrice di minoranza del gruppo MoVimento 5 Stelle si è rimessa all'Aula.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Bossa...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  351   
   Votanti  301   
   Astenuti   50   
   Maggioranza  151   
    Hanno votato
  46    
    Hanno votato
no  255).    

  Prendo atto che l'emendamento Carocci 10.356 è stato ritirato.
  Gli altri emendamenti erano stati accantonati, ma la Commissione bilancio, nel frattempo, ha dato il parere, e quindi ricordo che sono inammissibili i subemendamenti a firma dell'onorevole Simone Valente. È rimasto il subemendamento 0.10.410.10 della Commissione, che recepisce il parere e la condizione della Commissione bilancio. Su questo chiedo i pareri delle relatrici.

  MARIA COSCIA, Relatrice per la maggioranza. Presidente, abbiamo recepito il parere della Commissione bilancio con questo subemendamento della nostra Commissione, che prevede: «Tale assegnazione può essere disposta dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca nel limite dei posti di organico dell'autonomia disponibili e autorizzati».

  PRESIDENTE. Chiedo il parere delle altre relatrici.

  DAVIDE CRIPPA. Qual è il numero del subemendamento ?

  PRESIDENTE. Si tratta del subemendamento presentato dalla Commissione di merito per adeguarsi al parere della Commissione bilancio e il suo numero è 0.10.410.10.

  MARIA COSCIA, Relatrice per la maggioranza. Presidente, ovviamente, esprimo parere contrario sui subemendamenti...

  PRESIDENTE. No, gli altri subemendamenti sono stati dichiarati inammissibili a seguito del parere della Commissione bilancio. La relatrice Pannarale e la relatrice Chimienti devono esprimere il parere su questo subemendamento della Commissione.

  DAVIDE CRIPPA. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

Pag. 124

  DAVIDE CRIPPA. Mi scusi, Presidente, sarà l'ora tarda, ma faccio fatica a comprendere: questo è un subemendamento che ha presentato la Commissione ad un emendamento presentato dalla Commissione stessa ?

  PRESIDENTE. Sì, per recepire il parere della Commissione bilancio.

  DAVIDE CRIPPA. Ho capito, però, scusi, il dubbio è che – credo – alla Commissione bilancio siano stati dati gli emendamenti e i subemendamenti, poi dichiarati inammissibili.

  PRESIDENTE. All'inizio sì.

  DAVIDE CRIPPA. Quindi, a quel punto, i termini per i subemendamenti erano scaduti. Non è che la relatrice può presentare un nuovo subemendamento fuori dai tempi massimi. Si fa una riformulazione, e allora deve riscriversi l'emendamento, perché non penso che possa presentare un subemendamento lei stessa, quando gli altri gruppi politici hanno presentato subemendamenti riferiti a un testo che poi la relatrice decide di cambiare con un subemendamento successivo. Vi è qualcosa che mi sfugge in questo ragionamento.

  PRESIDENTE. Onorevole Crippa, all'inizio della ripresa della seduta, questa sera, ho letto nello speech questo punto: la Commissione bilancio ha espresso una condizione ai sensi dell'articolo 81. La relatrice per la maggioranza, a nome della Commissione, ha presentato un subemendamento solo per adeguarsi alla condizione posta ai sensi dell'articolo 81.
  Questo è stato, all'inizio della seduta, letto nello speech.
  Conseguentemente, i due subemendamenti sono stati dichiarati inammissibili, come abbiamo fatto ieri per molti emendamenti, perché privi di copertura idonea e, quindi, portatori di spese aggiuntive. Siamo sempre in regime di collegato, voglio ricordare.
  A questo punto, la collega Pannarale e la collega Chimienti per il parere sul subemendamento della Commissione.

  ANNALISA PANNARALE, Relatrice di minoranza. Parere contrario.

  PRESIDENTE. La relatrice Chimienti ?

  SILVIA CHIMIENTI, Relatrice di minoranza. Parere contrario.

  PRESIDENTE. Il Governo ?

  STEFANIA GIANNINI, Ministra dell'istruzione, dell'università e della ricerca. Conforme al parere della relatrice per la maggioranza.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sul subemendamento 0.10.410.10 della Commissione, con il parere favorevole della Commissione e del Governo e il parere contrario delle relatrici di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

   (Presenti e votanti  340   
   Maggioranza  171   
    Hanno votato
 264    
    Hanno votato
no   76).    

  Passiamo alla votazione dell'emendamento 10.410 della Commissione.
  Anche su questo emendamento, in realtà, non avevamo acquisito i pareri, perché erano stati accantonati, quindi do nuovamente la parola alle relatrici e, poi, al Governo per i pareri.

  MARIA COSCIA, Relatrice per la maggioranza. Ovviamente favorevole.

  PRESIDENTE. Onorevole Pannarale ?

Pag. 125

  ANNALISA PANNARALE, Relatrice di minoranza. Parere contrario.

  PRESIDENTE. Onorevole Chimienti ?

  SILVIA CHIMIENTI, Relatrice di minoranza. Parere contrario.

  PRESIDENTE. Il Governo ?

  STEFANIA GIANNINI, Ministra dell'istruzione, dell'università e della ricerca. Conforme al parere della relatrice per la maggioranza (Applausi polemici dei deputati dei gruppi MoVimento 5 Stelle e Sinistra Ecologia Libertà).

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 10.410 della Commissione, nel testo subemendato, con il parere favorevole della Commissione e del Governo e il parere contrario delle relatrici di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Malisani, Benamati...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

   (Presenti  345   
   Votanti  344   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  173   
    Hanno votato
 271    
    Hanno votato
no   73).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Baldassarre 10.293, con il parere contrario della Commissione, del Governo e della relatrice di minoranza del gruppo MoVimento 5 Stelle e sul quale la relatrice di minoranza del gruppo Sinistra Ecologia Libertà si rimette all'Aula.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Lainati, Senaldi...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  343   
   Votanti  330   
   Astenuti   13   
   Maggioranza  166   
    Hanno votato
  21    
    Hanno votato
no  309).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Baldassarre 10.270, con il parere contrario della Commissione e del Governo e sul quale le relatrici di minoranza si rimettono all'Aula.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Giachetti, Porta...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  344   
   Votanti  285   
   Astenuti   59   
   Maggioranza  143   
    Hanno votato
  16    
    Hanno votato
no  269).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Di Lello 10.271, con il parere contrario della Commissione, del Governo e della relatrice di minoranza del gruppo MoVimento 5 Stelle e sul quale la relatrice di minoranza del gruppo Sinistra Ecologia Libertà si rimette all'Aula.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Ci siamo ? Ciprini, Carloni, Gutgeld, Giancarlo Giordano, La Marca...
  Dichiaro chiusa la votazione.Pag. 126
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  351   
   Votanti  331   
   Astenuti   20   
   Maggioranza  166   
    Hanno votato
  22    
    Hanno votato
no  309).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Centemero 10.276, con il parere contrario della Commissione, del Governo e delle relatrici di minoranza dei gruppi Sinistra Ecologia Libertà e MoVimento 5 Stelle.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Paola Bragantini... non vedo altri...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  346   
   Votanti  344   
   Astenuti    2   
   Maggioranza  173   
    Hanno votato
  24    
    Hanno votato
no  320).    

  (Le deputate Pellegrino e D'Incecco hanno segnalato che non sono riuscite ad esprimere voto contrario).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Centemero 10.279, con il parere contrario della Commissione, del Governo e della relatrice di minoranza del gruppo Sinistra Ecologia Libertà e sul quale la relatrice di minoranza del gruppo MoVimento 5 Stelle si rimette all'Aula.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Adornato... ci sono altri ?
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  344   
   Votanti  280   
   Astenuti   64   
   Maggioranza  141   
    Hanno votato
  26    
    Hanno votato
no  254).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Centemero 10.280, con il parere contrario della Commissione, del Governo e della relatrice di minoranza del gruppo MoVimento 5 Stelle e sul quale la relatrice di minoranza del gruppo Sinistra Ecologia Libertà si rimette all'Aula.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Non vedo mani alzate...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  347   
   Votanti  326   
   Astenuti   21   
   Maggioranza  164   
    Hanno votato
  30    
    Hanno votato
no  296).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Giancarlo Giordano 10.288 con il parere contrario della Commissione e del Governo e con il parere favorevole delle relatrici di minoranza dei gruppi Sinistra Ecologia Libertà e MoVimento 5 Stelle.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Iacono, Pizzolante in arrivo...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti e votanti  350   
   Maggioranza  176   
    Hanno votato
  96    
    Hanno votato
no  254).    

Pag. 127

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Centemero 10.290, con il parere contrario della Commissione, del Governo e della relatrice minoranza del gruppo Sinistra Ecologia Libertà e con il parere favorevole della relatrice di minoranza del gruppo MoVimento 5 Stelle.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Malisani... ci sono altri ?
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  344   
   Votanti  339   
   Astenuti    5   
   Maggioranza  170   
    Hanno votato
  74    
    Hanno votato
no  265).    

  (La deputata Sgambato ha segnalato che non è riuscita ad esprimere voto contrario).

  Prendo atto che gli emendamenti Bossa 10.291, Centemero 10.292 e 10.295 sono stati ritirati dai proponenti.
  Passiamo all'emendamento Rampelli 10.297, con il parere contrario della Commissione, del Governo e della relatrice di minoranza di SEL e con il parere favorevole della relatrice di minoranza del MoVimento 5 Stelle.
  Passiamo, dunque, ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Rampelli 10.297.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Sbrollini.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti e votanti  346   
   Maggioranza  174   
    Hanno votato
  81    
    Hanno votato
no  265).    

  Passiamo all'emendamento Centemero 10.298.

  ROCCO PALESE. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  ROCCO PALESE. Grazie, Presidente. Gli emendamenti Centemero 10.298, 10.300, 10.301, 10.302 e 10.303 sono ritirati (Applausi).

  PRESIDENTE. Onorevole Palese, lei a quest'ora sa come prendere l'Aula.
  Passiamo all'emendamento Rampelli 10.310, con il parere contrario della Commissione, del Governo e della relatrice di minoranza del MoVimento 5 Stelle e con il parere favorevole della relatrice di minoranza di SEL.
  Passiamo, dunque, ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Rampelli 10.310.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Adornato.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti e votanti  343   
   Maggioranza  172   
    Hanno votato
  52    
    Hanno votato
no  291).    

  (Il deputato Busto ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto contrario).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Rampelli 10.311, con il parere contrario della Commissione, del Governo e della relatrice di minoranza del MoVimento 5 Stelle e con il parere favorevole della relatrice di minoranza di SEL.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.Pag. 128
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti e votanti  341   
   Maggioranza  171   
    Hanno votato
  48    
    Hanno votato
no  293).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Centemero 10.312, con il parere contrario della Commissione, del Governo e della relatrice di minoranza del MoVimento 5 Stelle e sul quale la relatrice di minoranza di SEL si rimette all'Aula.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Carloni.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  343   
   Votanti  325   
   Astenuti   18   
   Maggioranza  163   
    Hanno votato
  31    
    Hanno votato
no  294).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Chimienti 10.314, con il parere contrario della Commissione e del Governo e con il parere favorevole delle relatrici di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  341   
   Votanti  340   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  171   
    Hanno votato
  89    
    Hanno votato
no  251).    

  (I deputati Micillo e Busto hanno segnalato che non sono riusciti ad esprimere voto favorevole).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Pannarale 10.315, con il parere contrario della Commissione e del Governo e con il parere favorevole delle relatrici di minoranza di Sinistra Ecologia Libertà e del MoVimento 5 Stelle.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Piazzoni...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti e votanti  334   
   Maggioranza  168   
    Hanno votato
  92    
    Hanno votato
no  242).    

  Ricordo che l'emendamento Rocchi 10.316 è stato ritirato.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Pannarale 10.317, con il parere contrario della Commissione e del Governo e con il parere favorevole delle relatrici di minoranza di Sinistra Ecologia Libertà e del MoVimento 5 Stelle.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Carra, Pilozzi, Fantinati...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti e votanti  345   
   Maggioranza  173   
    Hanno votato
  94    
    Hanno votato
no  251).    

  L'emendamento Centemero 10.318 è stato ritirato.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Centemero 10.319, con il parere Pag. 129contrario della Commissione, del Governo e della relatrice di minoranza del MoVimento 5 Stelle e con il parere favorevole della relatrice di minoranza di Sinistra Ecologia Libertà.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Causi...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  345   
   Votanti  340   
   Astenuti    5   
   Maggioranza  171   
    Hanno votato
  46    
    Hanno votato
no  294).    

  (I deputati Simone Valente e Tartaglione hanno segnalato che non sono riusciti ad esprimere voto contrario).

  Passiamo alla votazione dell'emendamento Di Lello 10.321, sul quale la Commissione e il Governo hanno espresso parere contrario, la relatrice di minoranza del MoVimento 5 Stelle ha espresso parere favorevole, mentre la relatrice di minoranza Sinistra Ecologia Libertà si è rimessa all'Assemblea.

  MARCO DI LELLO. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  MARCO DI LELLO. Presidente, siccome lei ha rinviato alla discussione sul comma 18 l'emendamento D'Ottavio 10.80 che, se accolto, è in qualche modo assorbente rispetto a tutto il tema che siamo chiamati adesso ad affrontare, allora io volevo chiedere alla Presidenza, se è d'accordo, di metterlo preventivamente in discussione. Questo potrebbe forse agevolare i lavori dell'Aula in caso di positivo accoglimento.

  PRESIDENTE. Mi scusi, onorevole Di Lello, sta proponendo di accantonare anche questo emendamento ? Sta chiedendo alla relatrice per la maggioranza di accantonare anche questo emendamento ?

  MARCO DI LELLO. No, io sto chiedendo di mettere in votazione l'emendamento D'Ottavio 10.80 che è stato accantonato perché andava affrontato adesso, in sede di comma 18, che viene prima di tutti quelli che siamo chiamati ad affrontare adesso.

  PRESIDENTE. Sì, ma noi abbiamo accantonato l'emendamento D'Ottavio 10.80. Allora, forse, realisticamente, se siete pronti, l'unica cosa che possiamo fare è ritornare all'emendamento D'Ottavio 10.80...No, scusate, è più avanti. L'emendamento D'Ottavio 10.80 è ricollocato a pagina 127, per capirci, perché fa riferimento ad un comma preciso che va a finire a pagina 127 del fascicolo. Quindi, non possiamo anticipare l'emendamento D'Ottavio, su cui c’è il parere favorevole.

  MARIA COSCIA, Relatrice per la maggioranza. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  MARIA COSCIA, Relatrice per la maggioranza. Presidente, c'era il parere favorevole riformulato e incide sul comma 18 di cui stiamo parlando.

  PRESIDENTE. Sì, abbiamo capito, però noi adesso, prima di arrivare all'emendamento D'Ottavio 10.80, ne abbiamo altri che non incidono sullo stesso punto. Quindi, possiamo sospendere anche l'emendamento Di Lello 10.321 e andare avanti, altrimenti non vedo altra soluzione.

  MARCO DI LELLO. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  MARCO DI LELLO. Signor Presidente, è difficile comprendere, comunque, per risolvere il problema e facendo affidamento sulla relatrice, ritiro l'emendamento.

Pag. 130

  PRESIDENTE. Grazie, onorevole Di Lello, mi sembra una soluzione saggia. Invece rimane quello successivo, onorevole Di Lello, ho capito bene ? L'emendamento Di Lello 10.322 ?

  MARCO DI LELLO. Sì, questo resta. Ritorna il tema del pieno titolo delle riserve, se c’è chi lo vuole votare per arricchire gli avvocati e chi pensa che...

  PRESIDENTE. Sta bene.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Di Lello 10.322, con il parere contrario della Commissione, del Governo e della relatrice di minoranza del gruppo MoVimento 5 Stelle e sul quale la relatrice di minoranza del gruppo Sinistra Ecologia Libertà si rimette all'Aula.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Bonaccorsi...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  336   
   Votanti  323   
   Astenuti   13   
   Maggioranza  162   
    Hanno votato
  34    
    Hanno votato
no  289).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Chimienti 10.325, con il parere contrario della Commissione e del Governo, con il parere favorevole della relatrice di minoranza del gruppo MoVimento 5 Stelle e sul quale la relatrice di minoranza del gruppo Sinistra Ecologia Libertà si rimette all'Aula.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  346   
   Votanti  330   
   Astenuti   16   
   Maggioranza  166   
    Hanno votato
  54    
    Hanno votato
no  276).    

  (Il deputato Petraroli ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto favorevole).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici emendamenti Rampelli 10.323 e Gelmini 10.324, con il parere contrario della Commissione e del Governo, con il parere favorevole della relatrice di minoranza del gruppo Sinistra Ecologia Libertà e sul quale la relatrice di minoranza del gruppo MoVimento 5 Stelle si rimette all'Aula.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Tripiedi...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  343   
   Votanti  297   
   Astenuti   46   
   Maggioranza  149   
    Hanno votato
  44    
    Hanno votato
no  253).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Simonetti 10.398, con il parere contrario della Commissione e del Governo, con il parere favorevole della relatrice di minoranza del gruppo Sinistra Ecologia Libertà e sul quale la relatrice di minoranza del gruppo MoVimento 5 Stelle si rimette all'Aula.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Adornato...
  Dichiaro chiusa la votazione.Pag. 131
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  344   
   Votanti  294   
   Astenuti   50   
   Maggioranza  148   
    Hanno votato
  43    
    Hanno votato
no  251).    

  (Il deputato Scanu ha segnalato che non è riuscito a votare).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento D'Ottavio 10.80, nel testo riformulato, con il parere favorevole della Commissione, del Governo e delle relatrici di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

   (Presenti  343   
   Votanti  342   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  172   
    Hanno votato
 340    
    Hanno votato
no    2).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Centemero 10.399, con il parere contrario della Commissione e del Governo, il parere favorevole della relatrice di minoranza di SEL, mentre la relatrice di minoranza del gruppo MoVimento 5 Stelle si rimette all'Assemblea.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Carrozza, Vazio, Da Villa.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  338   
   Votanti  296   
   Astenuti   42   
   Maggioranza  149   
    Hanno votato
  46    
    Hanno votato
no  250).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Baldassarre 10.327, a pagina 128, con il parere contrario della Commissione, del Governo e della relatrice di minoranza del gruppo MoVimento 5 Stelle, mentre la relatrice di minoranza di SEL si rimette all'Assemblea.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Carloni, Roberta Agostini, Ferro.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  342   
   Votanti  332   
   Astenuti   10   
   Maggioranza  167   
    Hanno votato
  11    
    Hanno votato
no  321).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Pannarale 10.329, con il parere contrario della Commissione e del Governo e il parere favorevole delle relatrici di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Dell'Aringa, Pes.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti e votanti  343   
   Maggioranza  172   
    Hanno votato
  62    
    Hanno votato
no  281).    

Pag. 132

  Se i colleghi mi seguono un attimo, possiamo votare gli articoli aggiuntivi e poi fermarci, perché mancano gli emendamenti che abbiamo accantonato, quelli sull'educazione fisica e dintorni, per capirci. Quindi, porrò in votazione gli articoli aggiuntivi. Siamo a pagina 134.
  Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo Baldassarre 10.02, con il parere contrario della Commissione e del Governo e il parere favorevole delle relatrici di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti e votanti  342   
   Maggioranza  172   
    Hanno votato
  59    
    Hanno votato
no  283).    

  Passiamo alla votazione dell'articolo aggiuntivo Pannarale 10.03, a pagina 136.

  DAVIDE CRIPPA. Chiedo di parlare sull'ordine dei lavori.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  DAVIDE CRIPPA. Mi scusi Presidente, forse sarà l'ora sempre più tarda ma faccio sempre più fatica a comprendere, ma nel momento in cui noi votiamo gli articoli aggiuntivi, la cui premessa è «dopo l'articolo 10 aggiungere», se l'articolo 10 non è ancora chiuso vorrei capire sulla base di cosa noi facciamo queste votazioni, perché la condizione contenuta nei 10-bis all'inizio è sempre dopo l'articolo 10; se l'articolo 10 è ancora in divenire mi sembra un po’ una approssimazione andare a votare ciò che ci sarà dopo senza aver concluso ciò che ci sarà prima.

  PRESIDENTE. Onorevole Crippa, la domanda è lecita perché anche io l'ho posta agli uffici che mi hanno rassicurato che la prassi costante va in questa direzione. Qualora, per assurdo, saltasse l'articolo 10, diventerebbero articoli aggiuntivi collocati dopo l'articolo 9 e quindi hanno vita autonoma rispetto all'articolo 10. Sistematicamente vanno dopo l'articolo 10 quando e se approveremo l'articolo 10. La domanda era lecita, io l'avevo posta e avevo ricevuto una risposta convincente.
  Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo Pannarale 10.03, con parere contrario di Commissione e Governo, parere favorevole della relatrice di minoranza del gruppo di Sinistra Ecologia Libertà, mentre la relatrice di minoranza del gruppo del MoVimento 5 Stelle si rimette all'Assemblea.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  339   
   Votanti  299   
   Astenuti   40   
   Maggioranza  150   
    Hanno votato
  21    
    Hanno votato
no  278).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo Brescia 10.04, con parere contrario di Commissione e Governo, parere favorevole delle relatrici di minoranza del gruppo di Sinistra Ecologia Libertà e del gruppo del MoVimento 5 Stelle.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.Pag. 133
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti e votanti  340   
   Maggioranza  171   
    Hanno votato
  64    
    Hanno votato
no  276).    

  Passiamo alla votazione dell'articolo aggiuntivo Marzana 10.05.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Marzana. Ne ha facoltà.

  MARIA MARZANA. Grazie, Presidente. Questo Governo ha ampiamente dimostrato di non tenere al destino dei circa 240 mila alunni con disabilità. Per noi invece questo rappresenta un tema molto caro. Le assunzioni di Renzi sulle attività di sostegno saranno circa 14 mila, delle quali 9 mila erano già previste dal decreto Carrozza del 2013. Questo contingente di assunzioni corrisponde esattamente al numero di insegnanti specializzati per le attività di sostegno presenti nelle graduatorie ad esaurimento. Eppure lo scorso anno si contavano circa 42 mila posti vacanti e disponibili. Con questi numeri, quindi, il prossimo anno scolastico almeno 28 mila cattedre di sostegno rimarranno scoperte. Ecco perché la nostra proposta di assumere attingendo dalle graduatorie di istituto è di assoluto buon senso, visto che riconoscere i diritti degli alunni e quelli dei docenti che hanno investito personali risorse per il conseguimento della specializzazione è cosa sacrosanta. Con il nostro emendamento chiediamo di ampliare l'organico di sostegno al fine di rispettare il fabbisogno derivante dal rapporto di un docente di sostegno ogni due alunni con disabilità. Presidente vorrei un po’ di silenzio per darmi la possibilità di poter spiegare cosa chiede questo emendamento, grazie !

  PRESIDENTE. Onorevole Coscia, lasci che il Governo possa ascoltare gli interventi. Chiedo ai colleghi, anche se capisco la stanchezza, di non parlare o parlare a bassa voce.

  MARIA MARZANA. Le immissioni in ruolo sul sostegno, vorrei ricordare, che sono un atto dovuto, visto che già era intervenuta una sentenza della Corte costituzionale che obbligava il Governo a farle. Infatti, va detto che le regole attuali per determinare l'organico di sostegno sono state introdotte con la legge finanziaria n. 244 del 2007, approvata durante il governo Prodi, ma chiaramente dichiarate illegittime con sentenza n. 80 del 2010. Ecco perché in occasione dell'esame del decreto istruzione del 2013 il MoVimento 5 Stelle chiedeva con un altro emendamento che le 26 mila immissioni in ruolo previste sul sostegno fossero immediate e non nel corso di tre anni. Dilazionando questo adempimento, l'organico sarebbe continuato infatti a rimanere insufficiente a causa del naturale aumento dei casi di alunni con disabilità.
  Queste assunzioni consentono anche di scongiurare il rischio che questo particolare ruolo dell'insegnante di sostegno sia affidato a docenti che non hanno sostenuto un apposito percorso formativo, cosa che invece è messa a regime da questo provvedimento. Infatti, i docenti potranno insegnare, ricordo, anche su classi di concorso diverse dalla propria e quindi si occuperanno di attività, oltre che di insegnamento, anche di sostegno, di sostituzione, arricchimento, coordinamento, organizzazione, di tutto, in nome non certo della valorizzazione del merito ma del massimo contenimento della spesa. Si, perché per questo Governo e questa maggioranza, evidentemente, l'istruzione, la competenza e l'inclusione, rappresentano una spesa e non un investimento come negli altri Paesi, ad esempio, nel Nord Europa dove l'obiettivo primario è davvero il miglioramento della formazione al fine di costruire una società consapevole, partecipe, responsabile e coesa.
  Voglio dire almeno altre tre motivazioni a favore dell'assunzione del personale di sostegno di cui la scuola ha bisogno. Il numero elevato di alunni per classe, la presenza in classe di numerosi alunni con bisogni educativi speciali e il miglioramento della didattica per tutti gli Pag. 134alunni. Se, infatti, occorre che tutti i docenti siano in possesso di competenze per mettere in atto strategie educativo-didattiche inclusive, fondamentale risulta la figura di mediazione dell'insegnante di sostegno, risorsa preziosa anche per favorire l'integrazione di tutti quegli alunni che durante il loro percorso scolastico incontrano particolari difficoltà. La compresenza di due insegnanti in classe inoltre permette di realizzare più agevolmente tutte quelle modalità di insegnamento inclusive come l'apprendimento cooperativo tra pari e la didattica laboratoriale, che superano la lezione frontale e risultano molto più efficaci per migliorare il rendimento di tutti gli alunni e la qualità dell'integrazione scolastica (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto la deputata Coccia. Ne ha facoltà.

  LAURA COCCIA. Grazie Presidente, capisco che l'onorevole Marzana si è persa un pezzo del dibattito che abbiamo fatto in Commissione perché non c'era, come non c'erano i suoi colleghi, altrimenti avrebbe saputo che questo tema è stato ampiamente affrontato, sia nell'articolo 3, che è già stato votato, che poi nella delega all'articolo 23, dove la delega sul sostegno è stata ampiamente circoscritta proprio per affrontare il tema come si conviene. Poi invito i colleghi sul tema della disabilità a non dare i numeri nel senso più stretto del termine, perché vedete, quei numeri che la collega citava fanno riferimento alla condizione di gravità, quindi all'articolo 3, comma 3, della legge n. 104 del 1992. Non leggo nessun tipo di appunti perché riguarda la mia vita e non ho bisogno di leggere (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico). Se prendiamo il mio certificato di invalidità, quello rilasciato dall'INPS, sono riconosciuta disabile ai sensi dell'articolo 3, comma 3, perché è una condizione di gravità: io da sola non riesco ad attraversare neanche la strada. Per cui rientro esattamente in quei numeri, in quelle statistiche: io sono un numero, sono quel numero, lo sono stata durante i miei anni di scuola. Eppure come vedete non ho bisogno di un insegnante di sostegno (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico).
  Quindi, vi prego, sul sostegno di non fare demagogia e di non dare i numeri, perché siamo persone con i nostri diritti, con i nostri bisogni, perché io ho avuto l'insegnante di sostegno, quando già ero un'atleta, per le ore di educazione fisica. Io credo che questo principio vada modificato ed è per questo che abbiamo lavorato e abbiamo lavorato insieme recependo moltissimi emendamenti anche dell'opposizione, quella che era presente in Commissione, proprio per far sì che questa inclusione di cui si parla, ma su cui noi facciamo, sia portata fino in fondo per il bene in primis degli alunni con disabilità, ma anche per tutti gli altri alunni, perché quelli che hanno più da imparare sono i normodotati (Applausi dei deputati dei gruppi Partito Democratico, Forza Italia – Il Popolo della Libertà – Berlusconi Presidente, Scelta Civica per l'Italia e Area Popolare (NCD-UDC)).

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo Marzana 10.05, con il parere contrario della Commissione e del Governo e il parere favorevole delle relatrici di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Sberna, Iannuzzi, Nardi, Gadda, Lattuca, Palese, Tripiedi, Pesco, Villecco Calipari, Causin.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti e votanti  338   
   Maggioranza  170   
    Hanno votato
  62    
    Hanno votato
no  276).    

Pag. 135

  Passiamo alla votazione dell'articolo aggiuntivo Simone Valente 10.06.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Crippa. Ne ha facoltà.

  DAVIDE CRIPPA. Annuncio il voto favorevole sull'articolo aggiuntivo Simone Valente 10.06.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Simone Valente. Ne ha facoltà.

  SIMONE VALENTE. Grazie, Presidente. Considerata la grande attenzione per questo tema, l'educazione fisica nella scuola primaria, dimostrata dall'Aula con l'accantonamento dell'emendamento precedente, ne riproponiamo un altro, che tuttavia vuole garantire effettivamente che in tutte le istituzioni scolastiche ci sia l'insegnante di educazione fisica. Pertanto, questo è un piano di assunzioni straordinario molto importante. Su questo tema vorrei sentire anche il Governo, che ancora non si è espresso. Insomma, abbiamo un Ministro e un sottosegretario, prendete la parola e dite qualcosa su questo tema, se effettivamente volete continuare a favorire i progetti e progettini con il CONI e con i privati oppure se volete effettivamente investire nell'educazione fisica nella scuola statale, nella scuola pubblica statale.
  Dateci, insomma, qualche informazione e qualche cenno di vita, nonostante l'ora, perché noi vorremmo sapere, non solo noi, ma tutto il mondo dell'educazione fisica. Quindi, attendiamo un vostro parere.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo Simone Valente 10.06, con il parere contrario della Commissione e del Governo e il parere favorevole delle relatrici di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Montroni...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  331   
   Votanti  330   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  166   
    Hanno votato
  65    
    Hanno votato
no  265).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo Chimienti 10.07, con il parere contrario della Commissione e del Governo e il parere favorevole delle relatrici di minoranza.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Adornato, Fitzgerald Nissoli...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  332   
   Votanti  331   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  166   
    Hanno votato
  64    
    Hanno votato
no  267).    

  A questo punto interrompiamo l'esame del provvedimento (Commenti), che riprenderà nella seduta di domani, a partire dalle ore 9,30.

Modifica nella composizione della Commissione parlamentare per le questioni regionali.

  PRESIDENTE. Comunico che il Presidente del Senato della Repubblica ha chiamato a far parte della Commissione parlamentare per le questioni regionali la senatrice Nicoletta Favero, in sostituzione del senatore Raffaele Ranucci, dimissionario.Pag. 136
  Aveva chiesto di parlare per un intervento di fine seduta l'onorevole Spadoni, che vi rinunzia.

Ordine del giorno della seduta di domani.

  PRESIDENTE. Comunico l'ordine del giorno della seduta di domani.

  Martedì 19 maggio 2015, alle 9,30:

  Seguito della discussione del disegno di legge:
   Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti (C. 2994-A).
   e delle abbinate proposte di legge: CAPARINI ed altri; ANTIMO CESARO ed altri; CIMBRO ed altri; VEZZALI ed altri; CARFAGNA; COCCIA ed altri; ASCANI ed altri; CENTEMERO; PAGLIA ed altri; IORI ed altri; DI BENEDETTO ed altri; CHIMIENTI ed altri (C. 416-1595-1835-2043-2045-2067-2291-2524-2630-2860-2875-2975).
  — Relatori: Coscia, per la maggioranza; Pannarale, Borghesi e Chimienti, di minoranza.

  La seduta termina alle 23,40.

ERRATA CORRIGE

  Nel resoconto stenografico della seduta del 15 maggio 2015:
   a pagina 91, prima colonna, ventitreesima riga, il nome «Giuditta» si intende sostituito dal seguente: «Gianluca».

VOTAZIONI QUALIFICATE EFFETTUATE MEDIANTE PROCEDIMENTO ELETTRONICO

INDICE ELENCO N. 1 DI 16 (VOTAZIONI DAL N. 1 AL N. 13)
Votazione O G G E T T O Risultato Esito
Num Tipo Pres Vot Ast Magg Fav Contr Miss
1 Nom. Ddl 2994-A e abb. – em. 8.17 rif. 365 315 50 158 307 8 81 Appr.
2 Nom. em. 8.19 374 373 1 187 75 298 80 Resp.
3 Nom. em. 8.501 376 375 1 188 289 86 80 Appr.
4 Nom. em. 8.21 377 353 24 177 91 262 79 Resp.
5 Nom. em. 8.23 381 381 191 44 337 78 Resp.
6 Nom. em. 8.25 380 325 55 163 59 266 78 Resp.
7 Nom. em. 8.27 rif. 382 307 75 154 305 2 78 Appr.
8 Nom. em. 8.28 377 377 189 87 290 78 Resp.
9 Nom. em. 8.502 379 379 190 299 80 78 Appr.
10 Nom. em. 8.30 rif. 379 379 190 376 3 78 Appr.
11 Nom. em. 8.31 377 377 189 115 262 78 Resp.
12 Nom. em. 8.33 380 379 1 190 78 301 78 Resp.
13 Nom. em. 8.34 375 325 50 163 53 272 78 Resp.

F = Voto favorevole (in votazione palese). – C = Voto contrario (in votazione palese). – V = Partecipazione al voto (in votazione segreta). – A = Astensione. – M = Deputato in missione. – T = Presidente di turno. – P = Partecipazione a votazione in cui è mancato il numero legale. – X = Non in carica.
Le votazioni annullate sono riportate senza alcun simbolo. Ogni singolo elenco contiene fino a 13 votazioni. Agli elenchi è premesso un indice che riporta il numero, il tipo, l'oggetto, il risultato e l'esito di ogni singola votazione.

INDICE ELENCO N. 2 DI 16 (VOTAZIONI DAL N. 14 AL N. 26)
Votazione O G G E T T O Risultato Esito
Num Tipo Pres Vot Ast Magg Fav Contr Miss
14 Nom. em. 8.35 378 326 52 164 54 272 78 Resp.
15 Nom. em. 8.36 375 372 3 187 94 278 78 Resp.
16 Nom. em. 8.37 376 376 189 80 296 78 Resp.
17 Nom. em. 8.38 380 380 191 109 271 78 Resp.
18 Nom. em. 8.39 380 378 2 190 82 296 78 Resp.
19 Nom. em. 8.42 377 375 2 188 76 299 78 Resp.
20 Nom. em. 8.44 377 376 1 189 75 301 78 Resp.
21 Nom. em. 8.45 380 380 191 77 303 78 Resp.
22 Nom. em. 8.47 375 306 69 154 26 280 78 Resp.
23 Nom. em. 8.503 379 378 1 190 284 94 78 Appr.
24 Nom. articolo 8 383 358 25 180 268 90 78 Appr.
25 Nom. articolo agg. 8.01 384 384 193 32 352 78 Resp.
26 Nom. articolo agg. 8.02 379 378 1 190 29 349 78 Resp.


INDICE ELENCO N. 3 DI 16 (VOTAZIONI DAL N. 27 AL N. 39)
Votazione O G G E T T O Risultato Esito
Num Tipo Pres Vot Ast Magg Fav Contr Miss
27 Nom. articolo agg. 8.04 382 381 1 191 33 348 78 Resp.
28 Nom. em. 9.1 380 379 1 190 82 297 78 Resp.
29 Nom. em. 9.4 362 360 2 181 84 276 78 Resp.
30 Nom. em. 9.5 392 390 2 196 79 311 77 Resp.
31 Nom. em. 9.7 394 394 198 27 367 77 Resp.
32 Nom. em. 9.8 396 393 3 197 85 308 77 Resp.
33 Nom. em. 9.9 399 399 200 83 316 77 Resp.
34 Nom. em. 9.10 398 398 200 91 307 77 Resp.
35 Nom. em. 9.21 397 387 10 194 83 304 77 Resp.
36 Nom. em. 9.22 394 392 2 197 81 311 77 Resp.
37 Nom. em. 9.19 397 397 199 83 314 77 Resp.
38 Nom. em. 9.25 384 379 5 190 78 301 77 Resp.
39 Nom. em. 9.26 392 392 197 46 346 77 Resp.
INDICE ELENCO N. 4 DI 16 (VOTAZIONI DAL N. 40 AL N. 52)
Votazione O G G E T T O Risultato Esito
Num Tipo Pres Vot Ast Magg Fav Contr Miss
40 Nom. em. 9.29 382 382 192 77 305 77 Resp.
41 Nom. em. 9.27 383 380 3 191 80 300 77 Resp.
42 Nom. em. 9.30 384 383 1 192 77 306 76 Resp.
43 Nom. em. 9.31 385 368 17 185 56 312 76 Resp.
44 Nom. em. 9.17 387 370 17 186 87 283 76 Resp.
45 Nom. em. 9.34 394 392 2 197 76 316 76 Resp.
46 Nom. em. 9.35 388 387 1 194 88 299 76 Resp.
47 Nom. em. 9.39 391 390 1 196 61 329 76 Resp.
48 Nom. em. 9.42 380 380 191 118 262 75 Resp.
49 Nom. em. 9.43 379 379 190 94 285 75 Resp.
50 Nom. em. 9.47 381 381 191 34 347 75 Resp.
51 Nom. em. 9.49 383 383 192 42 341 75 Resp.
52 Nom. em. 9.54 388 387 1 194 77 310 75 Resp.


INDICE ELENCO N. 5 DI 16 (VOTAZIONI DAL N. 53 AL N. 65)
Votazione O G G E T T O Risultato Esito
Num Tipo Pres Vot Ast Magg Fav Contr Miss
53 Nom. em. 9.55 387 387 194 32 355 75 Resp.
54 Nom. em. 9.59 392 392 197 46 346 75 Resp.
55 Nom. em. 9.58 394 393 1 197 95 298 75 Resp.
56 Nom. em. 9.56 374 372 2 187 32 340 75 Resp.
57 Nom. em. 9.60 rif. 381 379 2 190 308 71 75 Appr.
58 Nom. em. 9.69 rif. 385 377 8 189 376 1 75 Appr.
59 Nom. em. 9.71 386 385 1 193 79 306 75 Resp.
60 Nom. em. 9.73 387 366 21 184 46 320 75 Resp.
61 Nom. em. 9.74 388 387 1 194 74 313 75 Resp.
62 Nom. em. 9.76 388 317 71 159 45 272 75 Resp.
63 Nom. em. 9.72 384 360 24 181 89 271 75 Resp.
64 Nom. em. 9.79 383 383 192 105 278 75 Resp.
65 Nom. em. 9.82 384 384 193 75 309 75 Resp.
INDICE ELENCO N. 6 DI 16 (VOTAZIONI DAL N. 66 AL N. 78)
Votazione O G G E T T O Risultato Esito
Num Tipo Pres Vot Ast Magg Fav Contr Miss
66 Nom. em. 9.81 379 378 1 190 70 308 75 Resp.
67 Nom. em. 9.86 379 315 64 158 13 302 75 Resp.
68 Nom. em. 9.68 385 371 14 186 58 313 75 Resp.
69 Nom. em. 9.89 385 384 1 193 68 316 75 Resp.
70 Nom. em. 9.500 389 389 195 298 91 75 Appr.
71 Nom. em. 9.102 390 371 19 186 67 304 75 Resp.
72 Nom. em. 9.99 385 366 19 184 56 310 75 Resp.
73 Nom. em. 9.101 388 388 195 75 313 75 Resp.
74 Nom. em. 9.106 364 350 14 176 58 292 75 Resp.
75 Nom. em. 9.108 374 358 16 180 60 298 75 Resp.
76 Nom. em. 9.109 378 358 20 180 54 304 75 Resp.
77 Nom. em. 9.114 384 383 1 192 71 312 75 Resp.
78 Nom. em. 9.115 380 380 191 74 306 75 Resp.


INDICE ELENCO N. 7 DI 16 (VOTAZIONI DAL N. 79 AL N. 91)
Votazione O G G E T T O Risultato Esito
Num Tipo Pres Vot Ast Magg Fav Contr Miss
79 Nom. em. 9.200 382 382 192 72 310 75 Resp.
80 Nom. em. 9.107 385 363 22 182 15 348 75 Resp.
81 Nom. em. 9.119 387 386 1 194 39 347 75 Resp.
82 Nom. em. 9.120 390 389 1 195 80 309 75 Resp.
83 Nom. em. 9.501 386 385 1 193 297 88 75 Appr.
84 Nom. em. 9.133 392 337 55 169 38 299 75 Resp.
85 Nom. em. 9.122 390 367 23 184 37 330 75 Resp.
86 Nom. em. 9.135 385 383 2 192 73 310 74 Resp.
87 Nom. em. 9.134 388 388 195 72 316 74 Resp.
88 Nom. em. 9.139 381 362 19 182 62 300 74 Resp.
89 Nom. em. 9.141 379 378 1 190 105 273 74 Resp.
90 Nom. em. 9.145 382 382 192 74 308 74 Resp.
91 Nom. em. 9.146 381 381 191 71 310 74 Resp.
INDICE ELENCO N. 8 DI 16 (VOTAZIONI DAL N. 92 AL N. 104)
Votazione O G G E T T O Risultato Esito
Num Tipo Pres Vot Ast Magg Fav Contr Miss
92 Nom. em. 9.502 379 377 2 189 296 81 74 Appr.
93 Nom. articolo 9 325 314 11 158 214 100 74 Appr.
94 Nom. articolo agg. 9.02 355 289 66 145 24 265 74 Resp.
95 Nom. em. 10.2 345 295 50 148 35 260 81 Resp.
96 Nom. em. 10.3 348 298 50 150 34 264 81 Resp.
97 Nom. em. 10.4 355 352 3 177 77 275 78 Resp.
98 Nom. em. 10.6 354 353 1 177 70 283 78 Resp.
99 Nom. em. 10.10 353 348 5 175 124 224 78 Resp.
100 Nom. em. 10.11 359 312 47 157 59 253 78 Resp.
101 Nom. em. 10.15 362 315 47 158 60 255 78 Resp.
102 Nom. em. 10.22 360 359 1 180 86 273 78 Resp.
103 Nom. em. 10.24 358 357 1 179 82 275 78 Resp.
104 Nom. em. 10.29 352 352 177 96 256 78 Resp.


INDICE ELENCO N. 9 DI 16 (VOTAZIONI DAL N. 105 AL N. 117)
Votazione O G G E T T O Risultato Esito
Num Tipo Pres Vot Ast Magg Fav Contr Miss
105 Nom. em. 10.34 356 310 46 156 58 252 78 Resp.
106 Nom. em. 10.39 356 310 46 156 58 252 78 Resp.
107 Nom. em. 10.46 355 354 1 178 90 264 78 Resp.
108 Nom. em. 10.49 356 351 5 176 54 297 78 Resp.
109 Nom. em. 10.51 354 354 178 80 274 78 Resp.
110 Nom. em. 10.56 356 342 14 172 43 299 78 Resp.
111 Nom. em. 10.58 346 327 19 164 36 291 78 Resp.
112 Nom. em. 10.60 356 354 2 178 82 272 78 Resp.
113 Nom. em. 10.67 361 361 181 96 265 78 Resp.
114 Nom. em. 10.72 355 352 3 177 147 205 78 Resp.
115 Nom. em. 10.77 357 353 4 177 94 259 78 Resp.
116 Nom. em. 10.79 364 364 183 56 308 78 Resp.
117 Nom. em. 10.128 361 344 17 173 39 305 78 Resp.
INDICE ELENCO N. 10 DI 16 (VOTAZIONI DAL N. 118 AL N. 130)
Votazione O G G E T T O Risultato Esito
Num Tipo Pres Vot Ast Magg Fav Contr Miss
118 Nom. em. 10.95 359 359 180 92 267 78 Resp.
119 Nom. em. 10.91 367 367 184 105 262 78 Resp.
120 Nom. em. 10.94 358 358 180 100 258 78 Resp.
121 Nom. em. 10.92 367 317 50 159 58 259 78 Resp.
122 Nom. em. 10.99 365 316 49 159 60 256 78 Resp.
123 Nom. em. 10.102 345 344 1 173 110 234 78 Resp.
124 Nom. em. 10.108 356 302 54 152 54 248 78 Resp.
125 Nom. em. 10.109 354 331 23 166 75 256 78 Resp.
126 Nom. em. 10.110 347 345 2 173 68 277 78 Resp.
127 Nom. em. 10.111 348 347 1 174 73 274 78 Resp.
128 Nom. em. 10.112 342 342 172 71 271 78 Resp.
129 Nom. em. 10.116 360 360 181 68 292 78 Resp.
130 Nom. em. 10.124 358 358 180 98 260 78 Resp.


INDICE ELENCO N. 11 DI 16 (VOTAZIONI DAL N. 131 AL N. 143)
Votazione O G G E T T O Risultato Esito
Num Tipo Pres Vot Ast Magg Fav Contr Miss
131 Nom. em. 10.115 356 301 55 151 49 252 78 Resp.
132 Nom. em. 10.126 357 304 53 153 48 256 78 Resp.
133 Nom. em. 10.127 355 355 178 104 251 78 Resp.
134 Nom. em. 10.135 354 354 178 95 259 78 Resp.
135 Nom. em. 10.138 353 352 1 177 71 281 78 Resp.
136 Nom. em. 10.139 360 359 1 180 69 290 78 Resp.
137 Nom. em. 10.136 353 352 1 177 63 289 78 Resp.
138 Nom. em. 10.142 360 360 181 68 292 78 Resp.
139 Nom. em. 10.143 361 309 52 155 37 272 78 Resp.
140 Nom. em. 10.151 361 361 181 68 293 78 Resp.
141 Nom. em. 10.159 350 350 176 99 251 78 Resp.
142 Nom. em. 10.153 355 340 15 171 78 262 78 Resp.
143 Nom. em. 10.172 346 285 61 143 25 260 78 Resp.
INDICE ELENCO N. 12 DI 16 (VOTAZIONI DAL N. 144 AL N. 156)
Votazione O G G E T T O Risultato Esito
Num Tipo Pres Vot Ast Magg Fav Contr Miss
144 Nom. em. 10.175 349 330 19 166 75 255 78 Resp.
145 Nom. em. 10.186 348 328 20 165 3 325 78 Resp.
146 Nom. em. 10.180 349 348 1 175 88 260 78 Resp.
147 Nom. em. 10.183 345 344 1 173 98 246 78 Resp.
148 Nom. em. 10.184 352 351 1 176 93 258 78 Resp.
149 Nom. em. 10.202 354 307 47 154 46 261 78 Resp.
150 Nom. em. 10.224 346 346 174 67 279 78 Resp.
151 Nom. em. 10.231 345 345 173 92 253 78 Resp.
152 Nom. em. 10.229 349 349 175 95 254 78 Resp.
153 Nom. em. 10.500 353 353 177 284 69 78 Appr.
154 Nom. em. 10.235 337 337 169 107 230 78 Resp.
155 Nom. em. 10.238 348 331 17 166 37 294 78 Resp.
156 Nom. em. 10.239, 10.240, 10.242 350 350 176 97 253 78 Resp.


INDICE ELENCO N. 13 DI 16 (VOTAZIONI DAL N. 157 AL N. 169)
Votazione O G G E T T O Risultato Esito
Num Tipo Pres Vot Ast Magg Fav Contr Miss
157 Nom. em. 10.243 350 350 176 84 266 78 Resp.
158 Nom. em. 10.246 347 346 1 174 46 300 78 Resp.
159 Nom. em. 10.248 351 351 176 89 262 78 Resp.
160 Nom. em. 10.250 344 343 1 172 339 4 78 Appr.
161 Nom. em. 10.254 349 349 175 79 270 78 Resp.
162 Nom. em. 10.255 349 349 175 98 251 78 Resp.
163 Nom. em. 10.260 346 346 174 78 268 78 Resp.
164 Nom. em. 10.261 337 337 169 93 244 78 Resp.
165 Nom. em. 10.265 346 346 174 80 266 78 Resp.
166 Nom. em. 10.263 342 342 172 94 248 78 Resp.
167 Nom. em. 10.264 344 344 173 71 273 78 Resp.
168 Nom. em. 10.266 351 301 50 151 46 255 78 Resp.
169 Nom. subem. 0.10.410.10 340 340 171 264 76 78 Appr.
INDICE ELENCO N. 14 DI 16 (VOTAZIONI DAL N. 170 AL N. 182)
Votazione O G G E T T O Risultato Esito
Num Tipo Pres Vot Ast Magg Fav Contr Miss
170 Nom. em. 10.410 345 344 1 173 271 73 78 Appr.
171 Nom. em. 10.293 343 330 13 166 21 309 78 Resp.
172 Nom. em. 10.270 344 285 59 143 16 269 78 Resp.
173 Nom. em. 10.271 351 331 20 166 22 309 78 Resp.
174 Nom. em. 10.276 346 344 2 173 24 320 78 Resp.
175 Nom. em. 10.279 344 280 64 141 26 254 78 Resp.
176 Nom. em. 10.280 347 326 21 164 30 296 78 Resp.
177 Nom. em. 10.288 350 350 176 96 254 78 Resp.
178 Nom. em. 10.290 344 339 5 170 74 265 78 Resp.
179 Nom. em. 10.297 346 346 174 81 265 78 Resp.
180 Nom. em. 10.310 343 343 172 52 291 78 Resp.
181 Nom. em. 10.311 341 341 171 48 293 78 Resp.
182 Nom. em. 10.312 343 325 18 163 31 294 78 Resp.


INDICE ELENCO N. 15 DI 16 (VOTAZIONI DAL N. 183 AL N. 195)
Votazione O G G E T T O Risultato Esito
Num Tipo Pres Vot Ast Magg Fav Contr Miss
183 Nom. em. 10.314 341 340 1 171 89 251 78 Resp.
184 Nom. em. 10.315 334 334 168 92 242 78 Resp.
185 Nom. em. 10.317 345 345 173 94 251 78 Resp.
186 Nom. em. 10.319 345 340 5 171 46 294 78 Resp.
187 Nom. em. 10.322 336 323 13 162 34 289 78 Resp.
188 Nom. em. 10.325 346 330 16 166 54 276 78 Resp.
189 Nom. em. 10.323, 10.324 343 297 46 149 44 253 78 Resp.
190 Nom. em. 10.398 344 294 50 148 43 251 78 Resp.
191 Nom. em. 10.80 rif. 343 342 1 172 340 2 78 Appr.
192 Nom. em. 10.399 338 296 42 149 46 250 78 Resp.
193 Nom. em. 10.327 342 332 10 167 11 321 78 Resp.
194 Nom. em. 10.329 343 343 172 62 281 78 Resp.
195 Nom. articolo agg. 10.02 342 342 172 59 283 78 Resp.
INDICE ELENCO N. 16 DI 16 (VOTAZIONI DAL N. 196 AL N. 200)
Votazione O G G E T T O Risultato Esito
Num Tipo Pres Vot Ast Magg Fav Contr Miss
196 Nom. articolo agg. 10.03 339 299 40 150 21 278 78 Resp.
197 Nom. articolo agg. 10.04 340 340 171 64 276 78 Resp.
198 Nom. articolo agg. 10.05 338 338 170 62 276 78 Resp.
199 Nom. articolo agg. 10.06 331 330 1 166 65 265 78 Resp.
200 Nom. articolo agg. 10.07 332 331 1 166 64 267 77 Resp.