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Resoconto dell'Assemblea

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XVII LEGISLATURA


Resoconto stenografico dell'Assemblea

Seduta n. 306 di giovedì 9 ottobre 2014

Pag. 1

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE MARINA SERENI

  La seduta comincia alle 11.

  VALERIA VALENTE, Segretario, legge il processo verbale della seduta di ieri.

Sul processo verbale (ore 11,07).

  DANIELE DEL GROSSO. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà. Lei ha cinque minuti, i suoi colleghi che si sono iscritti successivamente avranno un minuto. Prego.

  DANIELE DEL GROSSO. Signor Presidente, sappiamo dei tempi che ci sono per correggere il processo verbale. In realtà, vogliamo riprendere la parola questa mattina dopo che tutti i nostri ordini del giorno, o quasi tutti, sono stati bocciati e soprattutto dopo che tutti i nostri emendamenti presentati nelle Commissioni congiunte Giustizia e Affari costituzionali purtroppo non hanno avuto un buon esito, visto che sul decreto-legge stadi c’è stata una nuova fiducia posta da parte del Governo Renzi, che ormai sembra essere diventata una prassi e non fa nemmeno più notizia.
  Noi vogliamo chiarire meglio quello che è accaduto ieri, nella nostra fase di dichiarazione di voto degli ordini del giorno, perché è giusto che si sappia che il MoVimento 5 Stelle su questo decreto-legge non voleva l'ostruzionismo, ma ha presentato delle correzioni di merito su questo decreto. Tant’è che ci teniamo che le nostre correzioni magari vengano successivamente inserite in qualche maniera da parte del Governo, perché ci sono alcune falle giuridiche all'interno di questo decreto-legge che possono realmente creare dei problemi all'interno del decreto stesso.
  Ieri lo accennavo: c’è una sovrapposizione di competenze tra il questore che giudicherà il Daspo – l'ho accennato ieri durante la mia dichiarazione di voto – e il giudice che emanerà la sentenza finale nei confronti di una persona condannata per un reato all'interno degli stadi oppure di una qualsiasi manifestazione sportiva. Il problema, come abbiamo detto, è di natura giuridica. Infatti, è chiaro, leggendo il decreto-legge, che sia il questore sia il giudice possono emanare entrambi una sentenza e vi è una sovrapposizione. Quindi, questa persona che viene condannata si può ritrovare con il rischio di scontare due volte la stessa pena. Questo a noi non sembra giusto. Le persone devono essere punite se commettono un reato, ma è anche vero che bisogna rispettare quelle che sono le sentenze e bisogna scontare una sola pena. Non è giusto che una persona sconti per due volte la stessa pena.
  Questo è un diritto di ogni cittadino italiano, così come un diritto di ogni cittadino italiano è quello di poter portare l'espressione di quello che è il proprio gruppo politico all'interno dell'Aula. Ieri sera abbiamo assistito ad alcune dichiarazioni da parte del PD che sono state sconcertanti. Io spero che il PD come ultima speranza non abbia proprio Speranza, perché ieri ha dichiarato qualcosa di vergognoso, qualcosa di vergognoso (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle) !Pag. 2
  Da parte della maggioranza c’è la volontà chiara di voler tagliare qualsiasi discussione parlamentare. La democrazia in quest'Aula sta morendo, purtroppo, sta morendo (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle). Lo abbiamo visto sia all'interno della Camera sia ieri all'interno del Senato. All'interno del Senato sta accadendo qualcosa di allucinante: non c’è più discussione; i tempi vengono tagliati. È stata applicata la ghigliottina anche qui qualche mese fa, se non lo ricordate.
  Presidente, se può evitare che qualcuno continui ad urlare mentre sto parlando, semplicemente perché siamo in un'Aula parlamentare e non dentro uno zoo (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Prego, continui. Prego, prego... non so perché si è spento il suo microfono.

  DANIELE DEL GROSSO. Qualche problema tecnico... Sarà l'influenza della Boldrini...

  PRESIDENTE. Onorevole...

  DANIELE DEL GROSSO. Chi poi avrà qualcosa da ridire su queste opinioni semplicemente può chiedere la parola, può parlare qui dentro, così come facciamo noi, ma quella della discussione parlamentare è la cosa più giusta che ci possa essere.
  Purtroppo ultimamente abbiamo visto una marea di questioni di fiducia sovrapporsi l'una sull'altra. Non c’è più discussione sulle leggi che vengono proposte da parte del Governo. Abbiamo una percentuale bassissima di provvedimenti che vengono presentati da parte del Parlamento stesso, quasi tutti arrivano dal Governo. Bisogna riportare un minimo di democrazia all'interno di quest'Aula, altrimenti questo Paese andrà sempre più verso il catafascio. Stiamo vivendo una crisi incredibile. La crisi che sta vivendo l'Italia oggi è incredibile. Non è possibile andare avanti così. Ci vuole un minimo di discussione, di confronto.
  Il MoVimento 5 Stelle si è aperto più volte ad un dialogo, eppure ogni volta il PD ci ha chiuso la porta in faccia, perché probabilmente preferisce stare con il PDL (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).
  Siete voi che governate con il centrodestra: centrosinistra e centrodestra oggi governano assieme, siamo arrivati a questo (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).
  Voi non accettate più l'opposizione in quest'aula, non l'accettate né qui né al Senato. C’è bisogno di un sano confronto democratico, così come avveniva magari in passato, ma con delle idee diverse, perché i risultati che si sono avuti negli ultimi vent'anni non hanno portato a nulla, hanno portato ad una crisi nazionale incredibile (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Grazie onorevole Del Grosso, ha finito il suo tempo. Io ho lasciato che il collega Del Grosso terminasse il suo intervento, però ricordo ai successivi colleghi che interverranno che l'articolo 32 del Regolamento fa uno specifico riferimento ad osservazioni sul processo verbale e prevede, perché possa essere concessa la parola, tre sole ipotesi: la rettifica, l'intenzione di chiarire il pensiero espresso nella seduta precedente ed il fatto personale. Per tale ragione, chiedo ai colleghi che interverranno successivamente di attenersi a questo articolo del Regolamento, altrimenti non avranno la parola.
  Ha chiesto di parlare il deputato De Lorenzis. Ne ha facoltà, per un minuto.

  DIEGO DE LORENZIS. Signora Presidente, intanto mi sembra di capire che il collega che ha parlato precedentemente ha proprio espresso quello che pensava ieri, quindi non credo che abbia cambiato idea in proposito.
  Io intervengo perché nell'intervento che ho fatto ieri riguardo agli ordini del giorno ho commesso delle piccole imprecisioni, che vorrei rettificare: ho detto che il PSI non c'era il Partito Socialista Italiano, per Pag. 3fortuna, e che questo invece era il patto di stabilità interno e ha detto, a proposito del patto di stabilità interno, che era onorevole evidentemente fatte per il benessere dei cittadini europei. Ovviamente questa frase può essere facilmente contestata, visto che il patto di stabilità interno sta strangolando gli enti locali e strangolando i comuni e quindi, per logica conseguenza, anche i cittadini hanno un taglio dei servizi, proprio perché i comuni vengono strangolati da queste regole, che sono imposte e non possono essere, neanche con delle maggioranze assolutamente...

  PRESIDENTE. Grazie deputato, grazie. Ha chiesto di parlare la deputata Nesci. Ne ha facoltà.

  DALILA NESCI. Signora Presidente, rileggendo ed ascoltando anche quello che si è detto durante il processo verbale è essenziale che io chiarisca qual è stato il mio pensiero ieri, perché ho sentito dagli scranni del PD diverse persone lamentarsi. Innanzitutto sarebbe opportuno che chiunque volesse esprimere la propria opinione lo facesse chiedendo la parola e parlando al microfono, perché in genere sentiamo ululati vari, non si capisce nemmeno chi è che vorrebbe parlare.
  Mi riferivo proprio a lei Presidente, che ho il piacere di vedere anche questa mattina, per ribadire che lei, come tutti gli altri Presidenti e quindi facenti parte della Presidenza della Camera, potete essere chiamati tali se agite all'interno delle norme del Regolamento, altrimenti non possiamo più nemmeno riconoscervi l'appellativo di Presidente o di Vicepresidenti...

  PRESIDENTE. Grazie onorevole Nesci.

  DALILA NESCI. Grazie a lei.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il deputato Crippa. Ne ha facoltà.

  DAVIDE CRIPPA. Signora Presidente, volevo rilevare, sullo stenografico, a pagina 78, a seguito del mio intervento, dove ricordavo al collega Scalfarotto quel famoso impegno con cui con grande enfasi lui aveva difeso sulla sua onorabilità, sulla parola ed anche sulla firma scritta, che i decreti attuativi sul microcredito e le compensazioni delle cartelle esattoriali sarebbero stati fatti il 30 di agosto e l'altra al massimo al 30 di settembre. Ecco, questi sono tempi che non possono essere non rispettati per le imprese italiane. Ieri non sono riuscito ad esprimere questo tipo di concetto e soprattutto la mancanza di questi decreti attuativi non è un torto all'opposizione, ma al Paese italiano. Quindi questo ieri mi sono dimenticato di dirlo e non ne ho avuto modo, per le tempistiche ristrette. Citavo anche...

  PRESIDENTE. Grazie onorevole Crippa. Ha chiesto di parlare il deputato Dall'Osso. Ne ha facoltà.

  MATTEO DALL'OSSO. Signor Presidente, in riferimento a ciò che ho detto ieri, visto l'esito del voto, vorrei rettificare una sola affermazione che ho fatto, dato che poi tutto il resto del discorso mi è sembrato chiaro. Ho detto: «Signor Presidente, mi ha fatto venire in mente che devo andare più veloce». Visto che me l'hanno bocciato, vorrei rettificare e dire: «più lento, molto più lento, mooolto lento, mooolto lento». Grazie, Presidente (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il deputato Fraccaro. Ne ha facoltà. Parli utilizzando il microfono del collega Nuti, non so cosa sia successo.

  RICCARDO FRACCARO. Signor Presidente, non vorrei fosse una censura in vista del conflitto di interessi (Dai banchi dei deputati del gruppo Sinistra Ecologia Libertà si grida: «Fatecelo votare il conflitto di interessi !»).

  PRESIDENTE. Non ho capito perché lei non ha il microfono. Dopo verificheremo. Prego, prego.

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  RICCARDO FRACCARO. C’è scritto «guasto».

  PRESIDENTE. Va bene (Dai banchi dei deputati del gruppo Sinistra Ecologia Libertà si grida: «Fatecelo votare il conflitto di interessi !»). Colleghi, per favore. Prego, onorevole Fraccaro.

  RICCARDO FRACCARO. Volevo proprio chiarire la questione del conflitto di interessi, dato che ieri c’è stato un misunderstanding...

  PRESIDENTE. No, lei parla ai sensi dell'articolo 32 del Regolamento, quindi sta parlando sul processo verbale.

  RICCARDO FRACCARO. Sì, sul processo verbale, chiarisco la mia posizione perché sul mio intervento poi c'era stato un fraintendimento, soprattutto con i colleghi di SEL. Il fatto che in Commissione bilancio non si è dato il parere, non impedisce la discussione sulle linee generali che voi volete tanto. Ma a noi non ce ne frega niente della discussione sulle linee generali, vogliamo l'atto concreto votato (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle) ed è quello che si impedisce. E ricordo ai colleghi di SEL che il 29 aprile 2013 il vostro ex capogruppo Migliore disse: la prima proposta di legge che presenteremo sarà una proposta sul conflitto di interessi. Ad oggi, 9 ottobre 2014, nessuna proposta si è vista di SEL sul conflitto di interessi (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle), a meno che Civati non sia di SEL e questo ancora mi sfugge.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il deputato Baroni. Ne ha facoltà.

  MASSIMO ENRICO BARONI. Signor Presidente, volevo specificare un punto. Ieri sono stato richiamato all'ordine, mi risulta due volte, dal Presidente Baldelli. Il problema è che non si sentiva e, quindi, non vorrei aver mancato di rispetto al Presidente in quanto io ho esposto un cartello e mi sono sentito richiamato all'ordine una seconda volta, oppure non ho capito bene se sono stato minacciato di essere richiamato all'ordine una seconda volta. Mi pare che il video delle telecamere, infatti, non sia congruo con quanto scritto nel processo verbale. Qua dice: «Onorevole Baroni, la richiamo all'ordine». Poi, subito dopo: «Onorevole Baroni, non mi costringa a richiamarla la seconda volta perché la devo poi buttare fuori dall'Aula». Ecco, questa parte qui non mi risulta...

  PRESIDENTE. Grazie, onorevole Baroni. Ha chiesto di parlare la deputata Dieni. Ne ha facoltà.

  FEDERICA DIENI. Signor Presidente, intervengo in primo luogo per rettificare il senso del mio intervento sull'ordine del giorno, perché ho parlato di tagli. In realtà, appunto, questo intervento ha fatto adirare il collega Fiano del PD perché lo ha contraddetto dicendo che per il settore sicurezza non ci saranno tagli, il che non è vero perché non aumentare lo stipendio e, quindi, adeguarlo al costo della vita per il prossimo anno, equivale ad un taglio. Per il resto, per il mio intervento invece in dichiarazione di voto, devo rilevare che, purtroppo, per via del rumore causato dagli altri deputati del PD sono stata interrotta ed ho ripetuto due volte la stessa frase. Inoltre, ho dichiarato di astenermi perché in realtà inizialmente la nostra volontà era quella di astenerci in merito a questo tipo di provvedimento. Poi, vedendo l'atteggiamento appunto della maggioranza, che utilizza quest'Aula come fosse una possibilità di mera ratifica dei suoi decreti, devo rettificare dicendo che abbiamo votato contrario.

  RICCARDO FRACCARO. Chiedo di parlare per un richiamo al Regolamento.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà, ma su quale articolo ?

  RICCARDO FRACCARO. Signor Presidente, 8 e successivi. È legato al suo intervento di ieri e alla rettifica del collega Baroni sul cartello...

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  PRESIDENTE. No, guardi...

  RICCARDO FRACCARO. No aspetti, è importante. Presidente, ci sono due sentenze della Corte europea dei diritti dell'uomo nei confronti dell'Ungheria che hanno sanzionato quello Stato perché non è possibile che uno Stato, quindi che la Camera di un Paese democratico sanzioni un parlamentare per aver espresso la sua idea con dei cartelli.
  È scritto nero su bianco in una sentenza della Corte europea dei diritti dell'uomo. Quindi, Presidente, è vero che il suo giudizio è insindacabile ma non credo possa superare il giudizio della Corte europea dei diritti dell'uomo (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle). Credo che questo sia pacifico. La prego di leggerla e valutarla e comportarsi di conseguenza.

  PRESIDENTE. Ci rifletteremo nella Giunta per il Regolamento. Grazie, onorevole Fraccaro.
  Ha chiesto di parlare la deputata Terzoni. Ne ha facoltà.

  PATRIZIA TERZONI. Signor Presidente, volevo fare delle modifiche più che altro formali al testo che ho fatto ieri a pagina 99 in cui compare diverse volte la scritta «sblocca Italia» e «attiva Italia» ma sblocca è scritto con la «s» minuscola e «attiva Italia» è scritto con la «a» minuscola e vorrei che anche la «v» fosse messa in carattere maiuscolo.
  Inoltre volevo dire che il mio intervento finiva: «Ora vi avviso, perché o ribaltate lo «sblocca Italia» oppure questo costruzionismo durerà molto, ma molto, ma molto più a lungo». Volevo dire ai colleghi di SEL che siamo qui proprio per allungare i tempi dello «sblocca Italia» e so che loro sono contrari allo «sblocca Italia». Quindi mi domando perché anche loro non fanno costruzionismo oppure è bene che cancellino quelle due parole ecologia e libertà invece di stare qui a dire a noi di non continuare l'ostruzionismo quando loro, proprio per il loro nome dovrebbero continuare a farlo (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il deputato Di Battista. Ne ha facoltà.

  ALESSANDRO DI BATTISTA. Signor Presidente, ieri durante il mio intervento – vorrei chiarire il mio pensiero – ho fatto un esempio della presenza del presidente della Lazio Lotito qui in Parlamento. Non era un attacco ad personam. Come lei sa, abbiamo sollevato la problematica della presenza dei lobbisti in Parlamento già da diversi mesi e ho parlato del signor Lotito in quanto esempio negativo perché ci chiediamo per quale ragione un presidente di una squadra di calcio privata abbia accesso e ancora dobbiamo capire chi gli ha fornito l'accredito e a che titolo il presidente Lotito cammina per i corridoi del Parlamento. Ma la stessa questione, come lei sa, l'abbiamo sollevata nei confronti di vari lobbisti che spesso determinano, spingono o influenzano le scelte dei deputati della maggioranza nello specifico. Il mio pensiero ora è chiarito. Noi ce la prendiamo con delle presenze estranee all'intero del Parlamento (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il deputato Toninelli. Ne ha facoltà.

  DANILO TONINELLI. Signor Presidente, anch'io ho necessità di chiarire il mio pensiero. All'inizio dell'intervento nella dichiarazione di voto sul mio ordine del giorno di ieri, nel momento in cui parlavo del conflitto di interessi riferendomi all'accusa che il collega Scotto di SEL aveva mosso nei confronti del MoVimento 5 Stelle ovverosia che con questa attività in Parlamento noi stavamo dilatando i tempi per l'arrivo di questo provvedimento tanto importante che il Paese aspetta da vent'anni. Però mi sono dimenticato di dire – forse il mio pensiero non era così chiaro – che noi abbiamo la matematica certezza che questa classe politica che rappresenta un partito unico i cui cardini e le cui fondamenta sono nel patto del Nazareno non ha alcuna volontà politica di portare a compimento questa proposta di legge e che con tutta certezza, Pag. 6una volta portato in aula, chiederanno il ritorno in Commissione per affossare per l'ennesima legislatura una legge che tutti i cittadini stanno aspettando da vent'anni.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare la deputata Lupo. Ne ha facoltà.

  LOREDANA LUPO. Signor Presidente, intervengo perché ieri è avvenuto in realtà un fatto increscioso durante l'esame del mio ordine del giorno perché, mentre io alla fine del mio intervento ho detto al Governo: «Quindi, se dobbiamo stare ancora a dire che ci vogliono due paroline in più, io gliele accetto», la Presidenza ha interpretato che io non accettassi la correzione dell'ordine del giorno, l'ha messo in votazione, ed è stato votato contro. Quindi vorrei che venisse messo agli atti che in realtà le correzioni le avevo accettate.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il deputato Zolezzi. Ne ha facoltà.

  ALBERTO ZOLEZZI. Signor Presidente, ieri nel mio ordine del giorno ho descritto come lo sviluppo del sistema dei droni negli Stati Uniti si prevede porti circa 100 mila posti di lavoro. Questo ordine del giorno è stato bocciato. Nel decreto «sblocca Italia» si parla di dare 15 miliardi ai petrolieri che vogliono trivellare e distruggere il nostro territorio, confrontati con il risparmio energetico che darebbe 240 mila posti di lavoro. Questo intervento, dando i soldi ai petrolieri, ne dà poco più di mille.
  Quindi, il decreto-legge «sblocca Italia» toglierà almeno 230 mila posti di lavoro: quindi, il Partito Democratico è il partito della disoccupazione – PD, partito della disoccupazione – e SEL e Lega, che non ci aiutano in questo momento, sono dalla stessa parte (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare la deputata Chimienti. Ne ha facoltà.

  SILVIA CHIMIENTI. Signor Presidente, intervengo anch'io per rettificare quanto scritto a pagina 86 del resoconto stenografico. Infatti, al quarto capoverso della prima colonna, a pagina 86, io dicevo: «Ricordiamo che possono presentare domanda di riconoscimento di protezione internazionale gli stranieri che intendono chiedere protezione allo Stato italiano, perché ad esempio fuggono da persecuzioni, da torture o dalla guerra». In questo punto mi piacerebbe che venisse inserito: «che fuggono anche dalla fame e dalla carestia».
  Poco dopo, anche quando sono intervenuta chiedendo l'attenzione del Governo e dicendo: «Intervenire è lecito, ascoltare è cortesia», vorrei esplicitare che la mia era una battuta ironica e leggermente piccata rivolta al Presidente Baldelli che, poco prima, mi aveva giustificato le mancate risposte del sottosegretario Scalfarotto, dicendomi: «Chiedere è legittimo, rispondere è cortesia» (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il deputato Bonafede. Ne ha facoltà.

  ALFONSO BONAFEDE. Signor Presidente, ho osservato, ho letto il resoconto stenografico e devo dire che spesso viene raccontato anche quello che accade nell'Aula: per esempio: «Applausi dagli spalti del MoVimento 5 Stelle», eccetera, scusi, «dagli scranni del MoVimento 5 Stelle», eccetera. Rimane, però, dubbio come mai, nel momento in cui il Presidente ha dichiarato che i lavori erano sospesi, non ci sia scritto: «dagli scranni del PD, nonostante l'indecente intervento del deputato Speranza, si ammirano scene di giubilo paragonabili ai bambini della terza elementare quando suona la campanella per la ricreazione o per l'uscita da scuola» (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle – Commenti dei deputati del gruppo Partito Democratico).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il deputato Ferraresi. Ne ha facoltà. Colleghi, per favore. Prego, onorevole Ferraresi.

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  VITTORIO FERRARESI. Signor Presidente, intanto vorrei chiedere che nel resoconto stenografico della prossima seduta siano inserite anche queste urla, che vedono come la lezione non possa essere mai appresa (Commenti del deputato D'Ottavio).

  PRESIDENTE. Onorevole D'Ottavio, per favore. Prego.

  VITTORIO FERRARESI. Anche quando, magari, si sbaglia, non lo si ammette mai. Io volevo rettificare un intervento fatto ieri: io ho detto che con questo decreto si applica il Daspo anche per condotte che non possono essere ricondotte specificatamente all'attività del singolo. Nel resoconto è stato riportato che si applica il decreto: invece volevo specificare che non è che il decreto si applica, ma si applica il Daspo, previsto chiaramente da questo decreto.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare la deputata Dadone. Ne ha facoltà.

  FABIANA DADONE. Signor Presidente, vorrei chiarire il mio pensiero in merito all'ordine del giorno n. 9/2616-A/88 su cui ho fatto la dichiarazione di voto ieri. Si parlava del diritto d'asilo e, in particolar modo, del rispetto da parte del Governo dell'impegno, anzi, a far attuare l'articolo 10, comma 3, della Costituzione. Io vorrei chiarire che non voglio assolutamente che il Governo continui a fare il nostro lavoro – non nostro del MoVimento 5 Stelle, ma del Parlamento –, perché vorrei che il Governo rispettasse la Costituzione in toto: quindi, lasciasse la funzione legislativa in mano alle Camere e iniziasse a fare l'Esecutivo, cioè quello che dovrebbe essere il proprio lavoro e limitarsi a legiferare nei casi di necessità e di urgenza. Quindi, che sia chiarito nella parte del resoconto stenografico che non è assolutamente un invito nei confronti del Governo a continuare a fare decretazione d'urgenza (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il deputato Colletti. Ne ha facoltà.

  ANDREA COLLETTI. Signora Presidente, vorrei correggere il processo verbale a pagina 136, quarto paragrafo, poiché, dove è scritto: «essere partiti delinquenti bensì partiti democratici», credo che sia stato inteso male giacché dovrebbe essere al singolare e con le «p» e le «d» in maiuscolo. È molto importante perché cambia proprio il mio pensiero in questo modo. Nonché al terzo paragrafo, ove dico: «Lo posso comprendere; d'altro canto, Jersey piuttosto che una legge anticorruzione (...)», dovrebbe risultare, giacché non si comprende l'allaccio con il paragrafo precedente: «Lo posso comprendere; d'altro canto approvare un accordo con Jersey piuttosto che una legge anticorruzione (...)».

  PRESIDENTE. Grazie, onorevole Colletti. Solo perché rimanga di nuovo agli atti, naturalmente, voi non state intervenendo sul resoconto stenografico, bensì sul processo verbale, letto dalla deputata segretaria. Solo perché rimanga di nuovo agli atti.
  Ha chiesto di parlare il deputato Frusone. Ne ha facoltà.

  LUCA FRUSONE. Signora Presidente, io nel mio discorso di ieri, in risposta anche a quello che aveva detto il deputato Romani dicevo che Violante non ha i requisiti per far parte della Corte costituzionale. Volevo specificare che questo non è dovuto ad una antipatia politica, ma proprio perché l'articolo 135 della Costituzione prevede che i professori, i docenti di diritto possono ricoprire quel ruolo e lui sappiamo che non è più un docente, quindi, proprio la Costituzione ci dice che non può ricoprire il ruolo di giudice della Corte costituzionale. Quindi non è dovuto al fatto che Violante è stato uno degli uomini chiave dell'inciucio tra pseudo centrodestra e pseudo centrosinistra che adesso capiamo bene che non serve più, visto che lo stesso Berlusconi ha detto che vuol chiudere Forza Italia tanto il PD già...

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  PRESIDENTE. Grazie, onorevole Frusone. Ha chiesto di parlare la deputata Mannino. Ne ha facoltà.

  CLAUDIA MANNINO. Signora Presidente, io intervengo perché nella lettura dell'ordine del giorno a mia prima firma di ieri, a causa del brusio di sottofondo, non sono riuscita ad esprimere bene l'argomentazione. L'argomentazione era quella dei bambini che arrivano nel nostro Paese in imbarcazioni di fortuna e l'ordine del giorno voleva evidenziare l'esigenza dei comuni che accolgono questi bambini, affinché i costi che loro affrontano proprio per l'accoglienza siano esonerati dal Patto di stabilità. Questo non perché il MoVimento 5 Stelle sia particolarmente sensibile a questo tema, ma perché ce lo dice, come già dicevo ieri, la Convenzione ONU che riconosce ai bambini un diritto fondamentale che è quello della propria identità. Allora io ieri volevo evidenziare, e questo probabilmente ha portato anche alla votazione contraria del mio ordine del giorno, che i comuni che accolgono per primi i bambini, appunto...

  PRESIDENTE. Grazie, onorevole Mannino.
  Ha chiesto di parlare il deputato Sorial. Ne ha facoltà.

  GIRGIS GIORGIO SORIAL. Signora Presidente, secondo l'articolo 32 comma 3 io non interverrò per rettificare perché in realtà non ho niente da rettificare, ieri ho controllato il mio intervento ed era corretto, ma per una questione di fatto personale. Se lei va alla pagina 108, e da questo punto di vista ci aiuta lo stenografico, io intervengo in merito all'intervento che è stato fatto dal capogruppo del PD Roberto Speranza e quindi poi invito anche lui eventualmente a rettificare quello che sto dicendo se non fosse così perché, nel momento in cui lui parla, inizia dicendo che ha assistito per ore abbastanza umilianti al lavoro parlamentare. Innanzitutto io non l'ho visto per ore qua il capogruppo Speranza mentre noi discutevamo, e intervenivamo sugli ordini del giorno, anzi si è fatto vedere solo nel momento in cui doveva intervenire dopo la Conferenza dei presidenti di gruppo, quindi già questa mi sembra che sia una bugia da parte del capogruppo Speranza.

  PRESIDENTE. Deputato Sorial, concluda.

  GIRGIS GIORGIO SORIAL. In secondo luogo, mi faccia finire...

  PRESIDENTE. Grazie, onorevole Sorial. Ha chiesto di parlare il deputato Gallinella. Ne ha facoltà.

  FILIPPO GALLINELLA. Signora Presidente, solo perché, sempre sul processo verbale, non si è forse capito quello che volevo dire ieri. Allora rileggo il pezzettino riferito anche all'ordine del giorno sulla questione degli accordi con l'Austria. Parlavo di una card, e nel resoconto forse si è sentito bene, ma volevo far capire che la gestione elettronica della card del tifoso è legata al fatto che ogni tifoso ha una card a suo carico che gli permette di acquistare un certo numero limitato di biglietti proprio per evitare tutto il bagarinaggio; in Austria e anche in Belgio ha fatto sì che siano aumentati gli introiti allo stadio, i biglietti siano aumentati perché la gente era più tranquilla e sicura e, pertanto, era una considerazione, un'idea che noi volevamo dare al Governo che poi l'ha rifiutata, era una cosa di buonsenso e non abbiamo capito perché, e non era chiaro sul resoconto...

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il deputato Vacca. Ne ha facoltà.

  GIANLUCA VACCA. Signor Presidente, intervengo per rettificare la rettifica, perché molte persone ieri mi hanno chiesto, avendo parlato di Aristotele e siccome il decreto trattava di calcio, se mi riferissi ad Aristoteles, il personaggio che è comparso nel film del 1984 L'allenatore nel pallone; non so se l'ha mai visto. Un personaggio simbolo della cinematografia italiana. Volevo specificare che non mi riferivo ad Pag. 9Aristoteles, ma ad Aristotele, filosofo greco, che è una cosa un po’ diversa. Se non ha visto il film, le consiglio di vederlo, che può essere anche un buon defatigante dopo le fatiche dei lavori parlamentari (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare la deputata Ruocco. Ne ha facoltà.

  CARLA RUOCCO. Signor Presidente, volevo precisare rispetto al mio intervento, che ho fatto riferimento a questa persona, Violante, che in realtà si tratta proprio di Luciano Violante, perché magari può essere che non si è capito. I partiti di maggioranza non riescono neanche ad eleggere i due giudici, i partiti che stanno proponendo questo nome. Sembrava che ieri avessero tanta fretta per far andare avanti i lavori parlamentari, quindi ci domandiamo il motivo per il quale continuano ad insistere sulla candidatura di Luciano Violante, ineleggibile, invece di proporre un altro nome e sbloccare finalmente il Parlamento ed anche la Corte costituzionale, su questa cosa. Quindi, quello che volevo dire è chiedere con l'occasione il motivo per il quale si insiste...

  PRESIDENTE. Grazie, onorevole Ruocco.
  Ha chiesto di parlare il deputato Paglia. Ne ha facoltà.

  GIOVANNI PAGLIA. Signor Presidente, intervengo perché sento anch'io il bisogno di chiarire meglio alcune affermazioni che ho fatto ieri in quest'Aula e che non sono state evidentemente recepite correttamente nel processo verbale. Io, da due giorni, come credo anche molti altri deputati, sto vivendo qui dentro un clima abbastanza surreale ed assistendo ad una successione continua ed ininterrotta di interventi, molti dei quali francamente non rimarranno negli annuali della storia parlamentare. Ci sono stati momenti nella storia di questo Parlamento in cui l'ostruzionismo aveva anche un qualche fascino, cioè si ascoltavano interventi che, nell'eloquio, riuscivano a raggiungere un qualche livello, oggi non è così. Ma se questo accade in un momento particolare della calendarizzazione dei lavori parlamentari, la cosa per me diventa ancora più fastidiosa, perché noi, che depositammo all'inizio di questa legislatura – all'inizio ! – una proposta di legge sul conflitto di interessi, che provammo a far ripassare il principio, con una battaglia forte, quando si discusse in quest'Aula di legge elettorale, che portammo la battaglia sul conflitto di interessi – quello, sì, un grande momento di lotta ostruzionistica – in Senato, sulla riforma della Costituzione – cosa quella molto seria, quella ! – abbiamo riportato l'argomento del conflitto di interesse, depositando di nuovo, il 2 ottobre, una proposta di legge a prima firma del nostro capogruppo, Scotto, abbinata venerdì scorso per essere portata esattamente ieri e oggi in quest'Aula, e questo è un momento che l'Italia aspetta da vent'anni. Noi oggi – lo ripeto – invece di discutere di questo, continuiamo ad assistere ad una Cavalleria rusticana portata avanti da un gruppo...

  PRESIDENTE. Onorevole Paglia, anche lei sta intervenendo sul verbale.

  GIOVANNI PAGLIA. Sì, sul verbale. Ieri il Presidente Baldelli mi tolse la parola prima che potessi esprimere compiutamente il mio pensiero, quello che oggi sto facendo. Quindi, almeno oggi pomeriggio mi aspetterei di poterlo discutere, questo conflitto di interessi, anche perché, fatto quello, ci sarebbe un'altra battaglia seria da fare in quest'Aula, che è quella sullo «sblocca-Italia», che è un provvedimento che noi avversiamo sotto ogni aspetto, battaglia che sarà condivisa anche da altri.
  Dato che già ieri sera le energie non sono sembrate moltissime, se è vero che alle 9,40 quest'Aula era deserta, forse risparmiare per una battaglia comune le poche energie residue di qualcuno sarebbe opportuno e speso per una miglior causa (Applausi dei deputati del gruppo Sinistra Ecologia Libertà).

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  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il deputato Mantero. Ne ha facoltà.

  MATTEO MANTERO. Signor Presidente, intervengo per fatto personale. Ieri, dopo il mio intervento sull'ordine del giorno, il deputato Francesco Saverio Romano è intervenuto, sostenendo che io e il collega Iannuzzi non avremmo dovuto intervenire in quanto il nostro ordine del giorno era stato approvato. Volevo chiedere al deputato Romano di leggersi l'articolo 88 del Regolamento, in cui è spiegato che è diritto dei deputati intervenire per illustrazione sul complesso degli ordini del giorno e in dichiarazione di voto su ogni ordine del giorno; e inoltre, volevo informare il deputato Romano e l'Aula tutta e questa maggioranza che si rassegnino, perché questo è quello che li aspetta: continueremo così fino a che i diritti dell'opposizione continueranno ad essere sistematicamente violati da questa maggioranza, con l'avallo della Presidenza (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il deputato Dell'Orco. Ne ha facoltà.

  MICHELE DELL'ORCO. Signor Presidente, intervengo in attesa che venga naturalmente rinviato lo «sblocca-Italia», perché c’è un motivo per ogni cosa che si fa; dunque ringrazio anche il collega Paglia per il suo contributo ostruzionistico.
  Volevo ritornare sul processo verbale di ieri, in cui ho fatto qualche imprecisione. Io parlavo dell'Olanda, ci tengo molto; tra l'altro Paese in cui sono anche stato, un bel Paese. Ieri facevo riferimento alle impronte digitali, appunto per controllare la violenza negli stadi: avevo fatto riferimento ad un articolo di giornale in cui appunto si parlava di questa misura che hanno tenuto... Adesso non mi ricordo l'esatto Paese: magari potrò successivamente intervenire per una nuova rettifica. Non posso escludere però che anche in altri Paesi europei sia stata adottata questa misura: è successo in Olanda, ma chissà, magari anche in Belgio.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il deputato Miccillo... con una «c», mi scusi. Ne ha facoltà.
  Domani rettifica...

  SALVATORE MICILLO. Signor Presidente, con riferimento alla parte in cui, dal terzo capoverso, si afferma: «Pertanto, così com’è formulata, la nuova normativa potrebbe essere interpretata nel senso di far riferimento ad una misura di carattere generale, attraverso la quale», togliere la parte: «relativamente ad alcune partite considerate maggiormente a rischio, come ad esempio possono essere incontri di calcio dove in passato ci sono stati scontri fra contrapposte tifoserie», e rimettere la parte in cui si afferma: «il settore ospiti degli stadi interessati è chiuso per un massimo di due anni». La parte in cui: «Ebbene, una tale misura valida solo per certe partite è già nelle corde dei prefetti. Prevedere una competenza ministeriale può essere giustificato solo dal fatto che questi ha la possibilità di allungare fino a due anni la durata del provvedimento». La parte da «La ratio (...)» in poi, ossia «che prevede tale specifico provvedimento...

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il deputato D'Uva. Ne ha facoltà.

  FRANCESCO D'UVA. Signor Presidente, a pagina 96 dello stenografico c’è il cognome «Raciti», che è indicato con un accento sull'ultima «i», quindi come se si leggesse «Racitì», e non è così; tant’è che c’è anche un nostro collega che ha questo cognome, e credo quindi non sia un errore giustificato.
  Non vorrei apparire troppo pignolo, Presidente, ma c’è da dire che questo accento – e la invito a guardare – è un accento acuto. In realtà, per convenzione, sappiamo che sulla «i» va sempre l'accento grave (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle): non che cambi qualcosa, perché per quanto riguarda noi siciliani è sempre aperto il modo di dire le vocali. La nostra dizione è quasi... Capisco che «dizione» dovrebbe Pag. 11essere «dizione» chiusa, ma io rivendico fortemente il nostro accento e le dizioni...

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare la deputata Marzana. Ne ha facoltà.

  MARIA MARZANA. Signor Presidente, io intervengo per chiarire il mio pensiero, visto che ieri non sono riuscita a terminare il mio intervento, in particolare a proposito di quando dicevo che il Governo non ha accolto l'obbligo di riferire annualmente al Parlamento sulle attività svolte dall'Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive proprio per confrontarsi sugli effetti normativi delle norme. Ora, se non sono bastate le innumerevoli criticità che il MoVimento 5 Stelle ha rilevato e ha qui chiarito per dare parere favorevole a questo ordine del giorno, è opportuno che si rettifichi il mio intervento affermando che il Parlamento è stato quindi doppiamente mortificato, e con la posizione di fiducia e, poi, per il fatto che non si informa più il Parlamento sugli effetti delle norme adottate.

  PRESIDENTE. Grazie, onorevole Marzana. Ha chiesto di parlare la deputata Agostinelli. Ne ha facoltà.

  DONATELLA AGOSTINELLI. Signor Presidente, anch'io volevo precisare quanto risultante dallo stenografico perché ieri non ho fatto in tempo a concludere il mio pensiero visto che, a pagina 5, risultano dei puntini di sospensione. Allora, che cosa intendevo specificare ieri con il mio intervento quando parlavo dell'importanza di sostituire la frase «elementi oggettivi» con la frase «sulla base di elementi di fatto» ? Volevo specificare che è necessario che la pericolosità sociale del destinatario del Daspo si estrinsechi in comportamenti esteriormente tangibili; pertanto si rende opportuno evitare l'uso di espressioni suscettibili di interpretazioni eccessivamente discrezionali, così da garantire che l'identificazione dei responsabili avvenga sulla base di elementi oggettivi che siano realmente sintomatici della pericolosità e ciò al massimo anche al fine di limitare i possibili errori di persona.

  PRESIDENTE. Grazie, onorevole Agostinelli. Ha chiesto di parlare il deputato Artini. Ne ha facoltà.

  MASSIMO ARTINI. Signor Presidente, le chiedo la cortesia di ricontrollare la pagina 10, prima colonna, perché volevo fare una puntualizzazione in ordine all'intervento di ieri sul processo verbale, una puntualizzazione sul fatto che non ho potuto terminare correttamente, anche se avevo alcuni secondi, per colpa di una piccola situazione successa qui in Aula, ma nel nostro gruppo. Volevo solamente far presente che è la terza volta che viene rimandata di nuovo l'assemblea dell'Autorità idrica ed era un punto importante perché questa cosa sembra sfiancare quelli che sono i forum dell'acqua e anche la volontà del MoVimento 5 Stelle di avere quella presidenza, ma non sarà così.
  In più, a pagina 21, sull'intervento sull'ordine del giorno n. 9/2616-A/ 89 a prima firma Di Stefano...

  PRESIDENTE. Grazie, onorevole Artini. Ha chiesto di parlare il deputato Fantinati. Ne ha facoltà.

  MATTIA FANTINATI. Signor Presidente, io chiedo già scusa se il mio intervento non avrà quell’ars oratoria che magari qualcuno si aspetta, se non sarà un intervento da Solone, ma se è questo il punto in cui i Solone ci hanno portati per cinquant'anni, forse è il caso di parlare in modo più semplice (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).
  Detto questo, io volevo solamente chiarire il mio pensiero, che magari per la fretta, per la semplicità non ho chiarito in modo esaustivo. Il fatto è che quando dico «quando noi prendiamo un delinquente», sì effettivamente è un po’ semplicistico, perché è ovvio che quando la polizia, con gli scarsi mezzi che si ritrova, con la mancanza di personale, riesce in qualche Pag. 12modo a prendere un delinquente e questo non riesce a svignarsela per un cavillo burocratico...

  PRESIDENTE. Grazie, onorevole Fantinati. Ha chiesto di parlare la deputata Grillo. Ne ha facoltà.

  GIULIA GRILLO. Signor Presidente, io volevo correggere il processo verbale di ieri e volevo dire che, nel punto in cui dico «la violenza sportiva come espressione di dinamiche di gruppo è strumento di affermazione violenta sull'avversario», in questo senso non ci convince l'impostazione data da questa maggioranza. Io effettivamente ho sbagliato, Presidente, perché l'impostazione che ha dato questa maggioranza per contrastare la violenza negli stadi è esattamente in linea con le attività che usa questa maggioranza, un'attività che è improntata all'uso della violenza, Presidente.
  Quello che voi state facendo in questa legislatura, con la presenza all'opposizione del MoVimento 5 Stelle, cioè con l'uso della «ghigliottina» da parte della Presidente Boldrini, con l'uso della fiducia ieri su una legge delega, con l'uso del «canguro» sulla legge di riforma costituzionale, sono tutti atti violenti e questo va detto...

  PRESIDENTE. La ringrazio.
  Ha chiesto di parlare la deputata Ciprini. Ne ha facoltà.

  TIZIANA CIPRINI. Signor Presidente, a pagina 53 del resoconto, ho usato parole forti, dicendo che il Governo sta ricattando le forze dell'ordine con stipendi gravemente lesivi della dignità personale. Ebbene, volevo estendere il concetto, sottolineando che il «telebullo» Renzi ricatta anche i suoi stessi parlamentari, come è successo ieri al Senato con la fiducia sotto ricatto al «Mc Job Act», tanto che il povero Tocci non ce la fa più a subire i ricatti del «telebullo» e si vuole dimettere...

  PRESIDENTE. Onorevole Ciprini !

  TIZIANA CIPRINI. ... quindi un vero psicodramma, però il psicodramma del «telebullo»...

  PRESIDENTE. Onorevole Ciprini, tre volte in un minuto è molto.

  TIZIANA CIPRINI. Ha ragione, mi scusi. Fu così che un Presidente del Consiglio che non aveva mai lavorato in vita sua distrusse i diritti dei lavoratori (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  ANGELO TOFALO. Chiedo di parlare per fatto personale, nella speranza di non essere interrotto per il terzo giorno consecutivo.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà, sempre per un minuto.

  ANGELO TOFALO. Signor Presidente, mi sto cronometrando e già lei mi sta togliendo secondi. Cerco di esplicare il discorso iniziato tre giorni fa.
  Ebbene, per rispetto a quei valori di legalità, di genuinità, di correttezza, di onestà, di trasparenza, per rispetto al popolo italiano e al popolo sovrano, in qualità di componente del MoVimento 5 Stelle, la più grande forza politica di opposizione di questo Paese, chiedo che il 28 ottobre, in occasione dell'audizione di re Giorgio Napolitano sulla trattativa Stato-mafia questo Parlamento, Camera e Senato, possa ascoltare e vigilare: le istituzioni devono garantire questo verso il popolo italiano per tutte le macchie che avete creato in oltre trent'anni di politica (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il deputato Della Valle. Ne ha facoltà.

  IVAN DELLA VALLE. Signor Presidente, per chiarire il mio pensiero di ieri: parlavo di striscioni e magliette con frasi fasciste e ho concluso, dicendo: «sempre che a questo Governo interessi contrastare il pensiero fascista». Volevo chiarire questo Pag. 13particolare perché, nel momento in cui facevo l'intervento, mi arrivavano notizie di quella che era una vera e propria dittatura, un vero e proprio comportamento fascista, che avveniva da parte di questo Governo al Senato.
  Quindi, mi chiedevo: noi qui con un ordine del giorno chiediamo di togliere queste frasi fasciste negli stadi e poi abbiamo un Governo che al Senato si comporta da fascista. Quindi, mi chiedevo se il Governo fosse interessato e infatti l'ordine del giorno è stato bocciato ed è stato bocciato perché a questo Governo non interessa contrastare il fascismo, ma lo attua...

  PRESIDENTE. La ringrazio, ha finito il suo tempo. Ha chiesto di parlare il deputato D'Ambrosio. Ne ha facoltà.

  GIUSEPPE D'AMBROSIO. Signor Presidente, devo fare una piccola correzione ad integrazione di quello che è stato il mio intervento, a pagina 10, perché effettivamente, quando parlavo di «luna» o di «dito», ancora oggi – purtroppo il tempo mi era terminato – sul conflitto di interessi, volevo dire anche ai colleghi di SEL, che effettivamente anche noi stiamo aspettando con interesse che questo provvedimento arrivi in Parlamento perché magari Tedesco con moglie e figli in Puglia...

  ARTURO SCOTTO. Vergognati !

  GIUSEPPE D'AMBROSIO. Si deve vergognare lei, di SEL, di Tedesco, che avete parcheggiato al Senato per non mandarlo in galera (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle – Proteste dei deputati del gruppo Sinistra Ecologia Libertà); si deve vergognare, ancora una volta, quando prendete come nuovo assessore Pentassuglia, rinviato a giudizio per lo scandalo Ilva, che è il nuovo assessore alla sanità in Puglia. Vergognatevi voi. Parlatene con i cittadini tarantini e pugliesi (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Onorevole D'Ambrosio, io le ho dato la parola perché lei aveva parlato anche su altri temi (Commenti di deputati del gruppo Sinistra Ecologia Libertà). Colleghi, scusatemi, avrete la possibilità di intervenire. Lasciate che io dica una cosa all'onorevole D'Ambrosio, che era già intervenuto ieri per precisare il suo pensiero sullo stesso argomento: una precisazione sulla precisazione non si può fare. Io pensavo che lei volesse intervenire sul processo verbale. In ogni caso ormai ha parlato.
  Però, per capirci tutti, non si può reintervenire sullo stesso argomento. Ecco, avete capito.
  Ha chiesto di parlare il deputato Scotto. Ne ha facoltà.

  ARTURO SCOTTO. Presidente, la ringrazio per la possibilità di intervenire. Io sono innamorato degli strumenti che consentono all'opposizione di portare avanti i propri diritti...

  ALESSANDRO DI BATTISTA. Perché non li usi ?

  ARTURO SCOTTO. ... di mettere in campo un'opposizione...

  PRESIDENTE. Colleghi, vale per tutti !

  ARTURO SCOTTO. ... in grado di bloccare, quando un provvedimento non funziona o quando credi che un provvedimento sia ingiusto, anche i lavori parlamentari.
  Ma proprio perché credo nell'ostruzionismo, non sopporto l'ostruzionismo da vetrina (Applausi dei deputati del gruppo Sinistra Ecologia Libertà), per una misera esigenza di visibilità. Siccome ciascuno di noi ha fatto delle scuole, e non voglio giudicare quali siano, a me hanno insegnato che, talvolta, si rischia di confondere quello che succede nelle Aule del potere legislativo e si perde il contatto con la realtà. Al mio paese...

  PRESIDENTE. Onorevole Scotto, anche lei ha chiesto la parola sul processo verbale, però.

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  ARTURO SCOTTO. ... si chiama «cretinismo parlamentare». Il «cretinismo parlamentare»...

  PRESIDENTE. Onorevole Scotto, la richiamo a parlare su quello...

  ARTURO SCOTTO. ... di chi confonde l'ostruzionismo con la visibilità.

  CARLO SIBILIA. Signor Presidente...

  GIRGIS GIORGIO SORIAL. Presidente...

  PRESIDENTE. State chiedendo in due di parlare per un richiamo al Regolamento. O Sibilia o Sorial.
  Ha chiesto di parlare il deputato Sibilia. Ne ha facoltà.

  CARLO SIBILIA. Presidente, io già prima avevo rinunciato ad intervenire, quando il deputato Paglia ha usato i suoi cinque minuti sul processo verbale per utilizzarli per altre finalità. Poi naturalmente il suo cognome... insomma, nomen omen, fuoco di paglia, coda di paglia...

  PRESIDENTE. Onorevole Sibilia, onorevole Sibilia !

  CARLO SIBILIA. Però, al di là di questo, io prima ho rinunciato al mio intervento sul Regolamento, io ho rinunciato al mio intervento sul Regolamento (Commenti dei deputati del gruppo Sinistra Ecologia Libertà)...

  PRESIDENTE. Colleghi !

  CARLO SIBILIA. ... lei ha visto che io ho rinunciato; avevo chiesto di intervenire sul Regolamento e ho rinunciato.
  In questo momento, però, è successa la stessa spiacevole cosa. Mi ha fatto molto piacere che lei abbia richiamato il deputato Scotto, perché effettivamente era scorretto il suo intervento. Però, la inviterei a fare prima questo tipo di osservazioni, in modo tale che riusciamo anche a gestire l'Aula in una maniera un po’ più tranquilla e corretta.

  PRESIDENTE. Come lei ha capito, io non mi sono accorta del contenuto dell'intervento del collega D'Ambrosio, motivo per il quale, essendo stata, diciamo, un po’ tollerante sul contenuto di quell'intervento, ho ritenuto di esserlo anche nei confronti del collega Scotto.
  Ha chiesto di parlare l'onorevole Sorial. Ne ha facoltà.

  GIRGIS GIORGIO SORIAL. Presidente, ai sensi dell'articolo 8, comma 1, del Regolamento, e ai sensi dell'articolo 41, comma 1, del Regolamento, vorrei capire per quale motivo il deputato Scotto è intervenuto, se per fatto personale la lista dei nostri interventi era conclusa o se lo ha fatto intervenire sul resoconto stenografico, sul processo verbale, se la lista degli interventi sul processo verbale era conclusa e se, quindi, lui non dovesse attendere l'ordine che era già stato definito degli interventi oppure per quale motivo gli ha concesso la parola e ai sensi di quale articolo del Regolamento. Se mi può citare l'articolo.

  PRESIDENTE. No, non le devo citare un articolo. State tutti parlando sul processo verbale. L'onorevole Scotto, che aveva parlato ieri in discussione sugli ordini del giorno, era iscritto a parlare, come ancora molti di voi, perché non ho esaurito la lista degli interventi. Quindi, era iscritto a parlare, esattamente, era iscritto a parlare.
  Ha chiesto di parlare il deputato Rizzo. Ne ha facoltà.

  GIANLUCA RIZZO. Presidente, intervento per una puntualizzazione sul mio intervento in dichiarazione di voto sull'ordine del giorno, a pagina 90 del resoconto stenografico. Praticamente, è scritto: «Ricordo anche che attualmente sono in discussione al Senato i disegni di legge n. 803, n. 1307, n. 1337 e n. 1412», ma avevo dimenticato di aggiungere la specifica «atto Senato». Pag. 15Quindi, in effetti sarebbe: «Ricordo anche che attualmente sono in discussione al Senato i disegni di legge atto Senato n. 803, atto Senato n. 1307, atto Senato n. 1337 e, infine, atto Senato n. 1412»...

  PRESIDENTE. Grazie, onorevole Rizzo.
  Ha chiesto di parlare la deputata Spadoni. Ne ha facoltà.

  MARIA EDERA SPADONI. Signor Presidente, sempre sul processo verbale, ieri nel mio ordine del giorno parlavo appunto di questo gruppo Greco, il gruppo di Stati contro la corruzione del Consiglio d'Europa, che – ribadisco – ha bocciato il lodo Alfano dichiarando che quel tipo di immunità offerta dal lodo Alfano avrebbe potuto essere vista solo come un ostacolo per le indagini.
  Vorrei approfondire il mio pensiero, cioè la mia domanda è: perché questi report che Greco fa sull'Italia, bocciando l'Italia costantemente sulle ipotetiche misure che sta adottando contro la corruzione, sono soltanto in inglese ? Infatti, noi abbiamo dei traduttori assolutamente competenti che paghiamo molto bene e poi ci ritroviamo ad avere dei report sulla corruzione in Italia che però vengono capiti veramente da poche persone. Perché comunque do per scontato che esimi colleghi sappiano perfettamente l'inglese, ma non possiamo dare per scontato che tutta l'Italia possa...

  PRESIDENTE. La ringrazio. Ha chiesto di parlare il deputato Villarosa. Ne ha facoltà.

  ALESSIO MATTIA VILLAROSA. Signor Presidente, volevo fare sul mio discorso di ieri, a pagina 49, due correzioni. Purtroppo, ho omesso dei paesi. Allora, dove dico «i nuovi poteri attribuiti al Ministro dell'interno» è «il nuovo potere». Poi, in fondo alla pagina, dove dico «il ruolo della dirigenza locale attribuendole competenze chiare con rilevanza esterna», c’è una porzione di frase che non ha senso, quindi la vorrei cancellare: «ed ha cristallizzato con funzione anticipatrice».
  In più, ho ricevuto numerose segnalazioni in ordine a una mia dimenticanza, quando dico «ben dodici giorni fa in provincia di Messina, a Milazzo» effettivamente la zona colpita è la Valle del Mela, quindi vorrei aggiungere: «vicino a Milazzo, Pace del Mela, San Filippo del Mela, Santa Lucia del Mela, Condrò»...

  PRESIDENTE. La ringrazio. Ha chiesto di parlare il deputato Tripiedi. Ne ha facoltà.

  DAVIDE TRIPIEDI. Signor Presidente, mi scusi, io vorrei correggere una frase che ho detto ieri che non è stata proprio quella. Io ho detto: siamo al mercato comunale, perché il Viceministro non ascolta e vorrei anche un po’ di attenzione da parte sua perché si sta cercando di votare un ordine del giorno di buonsenso.
  Poi, volevo anche dire che ieri ho saputo che il circo Togni sta cercando un clown e volevo dire a Verini che ha tutte le carte in regola (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle)...

  PRESIDENTE. Onorevole Tripiedi, la richiamo. Lei deve essere rispettoso delle persone che siedono qui dentro. Prego, non le ho tolto la parola, finisca il suo intervento, ma la richiamo a un linguaggio e ad un atteggiamento consoni.

  DAVIDE TRIPIEDI. Perché ieri il deputato Verini ha accusato i deputati che erano presenti in Aula di essere dei pagliacci, quindi...

  PRESIDENTE. La ringrazio. Ha chiesto di parlare il deputato Cominardi. Ne ha facoltà.

  CLAUDIO COMINARDI. Signor Presidente, anche io devo fare un intervento sul processo verbale perché ieri, in particolare durante l'inizio dell'intervento, ho commesso un errore. Quando le ho detto «signor Presidente, anzitutto vorrei sapere dal Governo le ragioni per le quali ha espresso parere contrario sull'ordine del giorno. Mi può dare una giustificazione, Pag. 16una motivazione quale essa sia» è ovvio che qui c’è stato un lapsus da parte mia, perché il Governo non dovrebbe dare delle giustificazioni, ovvero dovrebbe dare delle motivazioni bene argomentate, dettagliate su quelli che sono gli ordini del giorno piuttosto che emendamenti e quant'altro.
  Ne approfitto per fare un appello affinché il Governo sia attento, anche ora per esempio, a quel che si sta facendo e sia un attimino più collaborativo nella discussione quando si parla di...

  PRESIDENTE. La ringrazio. Ha chiesto di parlare il deputato Luigi Gallo. Ne ha facoltà.

  LUIGI GALLO. Signor Presidente, voglio intervenire per fatto personale perché quando l'onorevole Rosato ha indicato al Presidente di individuare un orario entro il quale si potesse votare e la Presidenza ha individuato le 9,30 come limite a partire dal quale si poteva votare sul «decreto stadi» sono partiti dei commenti dall'area del gruppo PD.
  Allora, questi, effettivamente, sono stati riportati nel resoconto stenografico come commenti, ma, in realtà, erano rivolti verso questa parte ed erano vere e proprie offese. Allora, siccome noi non siamo volgari come quelli del PD (Commenti dei deputati del gruppo Partito Democratico), non vogliamo ripetere le offese che sono arrivate da quella parte (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle), però...

  PRESIDENTE. Grazie, deputato Gallo.
  Ha chiesto di parlare il deputato Pesco. Ne ha facoltà.

  DANIELE PESCO. Signor Presidente, ieri, in entrambi gli interventi, ho parlato di solidarietà e cooperazione per quanto ha a che fare con gli eventi sportivi; cooperazione che ci deve essere sia tra i soggetti che hanno interesse allo svolgimento di eventi sportivi, in modo diretto o indiretto, sia tra le forze di polizia, sia statali sia provinciali. Però, sono dell'opinione che si debba avere più solidarietà e più cooperazione anche all'interno di quest'Aula; purtroppo, non avviene.
  Ne abbiamo una prova tutti i giorni, tutti i giorni, che ciò non avviene, con le proposte, e non solo le proposte, che arrivano da parte della maggioranza. Noi veramente cerchiamo, di giorno in giorno, di proporre cose a favore dei cittadini, ma, di giorno in giorno, invece, ci vediamo sopraffare da teorie, da ipotesi, da veri e propri provvedimenti di legge che vanno contro (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle)...

  PRESIDENTE. Grazie, deputato Pesco.
  Ha chiesto di parlare il deputato Verini. Ne ha facoltà.

  WALTER VERINI. Signor Presidente, intervengo solo per fatto personale: io non mi sono mai, neanche ieri, permesso di offendere le persone, e, se qualcuno l'ha interpretata così, mi scuso ancora. Sono andato a rileggere il resoconto stenografico, che non contesto, e ho parlato di altre cose. Riferendomi alla scelta del Circo Massimo da parte del MoVimento 5 Stelle, ho definito «pagliacciate» il loro atteggiamento ostruzionista, non i deputati, e ho semplicemente detto che, per le pagliacciate, non vi è bisogno del Circo Massimo, che ha una grande storia, passata e recente, ma basta un circo più piccolo e un tendone più piccolo. Questo per la precisione, grazie (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il deputato Sibilia, immagino sul processo verbale, ora. Prego (Commenti del deputato Carella). Colleghi ! Onorevole Carella !

  CARLO SIBILIA. Quando si parla di pagliacci, c’è sempre...

  PRESIDENTE. Onorevole Sibilia, non ci si metta pure lei !

  CARLO SIBILIA. No, volevo intervenire sul processo verbale, perché si tratta di una cosa fondamentale. Io ieri ho detto Pag. 17«parliamo direttamente con il Ministro, usando l'auricolare». Siccome il Viceministro Bubbico è indagato per abuso di ufficio, la mia è una comunicazione agli ufficiali giudiziari che stanno indagando: era una battuta, non stavo parlando con il Viceministro, realmente, con l'auricolare (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle), perché non vorrei ritrovarmi in qualche fatto, magari, di illegalità, problematiche varie, che, purtroppo, investono tutti i partiti, tranne che il MoVimento 5 Stelle (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle). È una cosa strana: basta scrivere per statuto che non ci possono esse persone indagate, piuttosto che condannati.
  Questa, insomma, era la precisazione che volevo fare, soprattutto al fine di tutelare la mia immagine e la mia onorabilità, che sono tutelate da uno degli articoli della Costituzione (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il deputato Cozzolino. Ne ha facoltà.

  EMANUELE COZZOLINO. Signor Presidente, intervengo per fatto personale con il deputato Scotto, perché, l'altro giorno, passando per il Transatlantico, egli era sulla porta e il fumo entrava all'interno del Transatlantico, dove è vietato fumare; c’è il lato esterno.

  PRESIDENTE. Onorevole Cozzolino, questo non c'entra niente con il fatto personale. Finisca.

  EMANUELE COZZOLINO. È un fatto personale ! Non sono fumatore, e quindi tengo alla mia salute.

  PRESIDENTE. Poi le recupero i minuti, onorevole Cozzolino, poi le recupero i secondi che ha, però, solo per cultura nostra, di tutti, secondo il Regolamento della Camera: «È fatto personale l'essere intaccato nella propria condotta o il sentirsi attribuire opinioni contrarie a quelle espresse. In tal caso, chi chiede la parola (...)». Era solo per amore della verità. Prego, concluda il suo intervento.

  EMANUELE COZZOLINO. Ci ha pensato il deputato Fiano, comunque.... Sulla conclusione del mio discorso ieri in Aula sulle dichiarazioni di voto ho detto: «Il MoVimento 5 Stelle (...). Qualche emendamento è passato (...). Lo avrebbe fatto anche in Aula se si fosse potuto svolgere l'esame del provvedimento che non c’è stato». Volevo aggiungere, per chiarire la disponibilità del MoVimento 5 Stelle, che noi sulla legge elettorale eravamo aperti a discutere in Commissione, ma dalla stessa Boschi, che non era ancora Ministro.... Avevamo dimostrato apertura alla discussione e in Commissione è arrivato un testo dall'esterno, frutto dell'accordo del Nazareno. Quindi, non si è discusso sul conflitto d'interessi allo stesso modo, come è stato fatto sulla legge elettorale...

  PRESIDENTE. Grazie, onorevole Cozzolino.

  ROCCO BUTTIGLIONE. Chiedo di parlare per un richiamo al Regolamento.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  ROCCO BUTTIGLIONE. Signor Presidente, se ricordo bene, l'articolo che lei ha citato dice che gli interventi per fatto personale vanno a fine seduta.

  GIRGIS GIORGIO SORIAL. Chiedo di parlare per un richiamo al Regolamento.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  GIRGIS GIORGIO SORIAL. Signor Presidente, dovendo dar ragione a quello che ha appena detto l'onorevole Buttiglione, volevo anche chiarire che lei, però, non ha chiesto né al deputato Cozzolino né al deputato Verini – il deputato Scotto era già intervenuto ieri – all'inizio dell'intervento in che cosa consistesse il fatto personale. Ciò ci comporta dover sentire, com’è nel caso del mio collega Cozzolino, Pag. 18degli interventi che in realtà non hanno niente a che fare con fatti personali.
  Quindi, la invito, ancora una volta, a mandare tutti gli interventi per fatto personale alla fine della seduta – e magari molti altri miei colleghi vorranno intervenire per fatto personale, mi sembra che anche l'onorevole Di Battista volesse farlo –, in modo da poter continuare noi, in maniera ordinata, il lavoro sul processo verbale, concludere quello e poi procedere tutti insieme a tutte le questioni per fatto personale, che naturalmente in quest'Aula penso si verifichino in maniera abbastanza frequente.

  PRESIDENTE. Le devo solo questa spiegazione. L'onorevole Buttiglione ha fatto riferimento a interventi per fatto personale durante la seduta. Noi siamo ancora nella fase di approvazione del processo verbale. L'articolo 32, che voi state utilizzando per intervenire sul processo verbale, prevede che si possa intervenire per tre fattispecie: per precisare il proprio pensiero, per fatto personale e per una rettifica. Allora, il fatto personale, che alcuni hanno utilizzato, nella fattispecie l'onorevole Verini, riguardava l'intervento di ieri, sul verbale di ieri. Altra cosa è quello che mi sono permessa di specificare al collega Cozzolino, perché quello non era proprio un fatto personale. In ogni caso, ha completato il suo intervento, come lei ha sentito.

  DIEGO DE LORENZIS. Chiedo di parlare per un richiamo al Regolamento.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  DIEGO DE LORENZIS. Signor Presidente, volevo intervenire sull'articolo 8, commi 1 e 2, perché dice che: «Il Presidente rappresenta la Camera. Assicura il buon andamento dei suoi lavori, facendo osservare il Regolamento, e dell'amministrazione interna. Sovrintende a tal fine alle funzioni attribuite ai Questori e ai Segretari».
  Il comma 2 dice che: «In applicazione delle norme del Regolamento, il Presidente dà la parola, dirige e modera la discussione, mantiene l'ordine, pone le questioni, stabilisce l'ordine delle votazioni, chiarisce il significato del voto e ne annunzia il risultato». Mi sembrava doveroso – magari anche per chi ci segue – farle i complimenti per l'atteggiamento da lei tenuto, stranamente, in quest'Aula durante questa occasione (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Grazie, onorevole De Lorenzis, anche per lo «stranamente».
  Ha chiesto di parlare la deputata Spessotto. Ne ha facoltà.

  ARIANNA SPESSOTTO. Signor Presidente, anch'io vorrei intervenire sul processo verbale di ieri. Il mio ordine del giorno si trova a pagina 54 dello stenografico, è il n. 9/2616-A/113. All'inizio io avevo detto: «Signor Presidente, con questo ordine del giorno, a mia prima firma», qui manca la parola: «mia». Quindi, chiedo di correggere questo piccolo errore.
  Poi, anche all'ultimo periodo è stato fatto un errore, dove c’è scritto: «La violenza in occasione delle manifestazioni sportive, in particolare sui campi di calcio, rimane un problema preoccupante e multiforme. Il fenomeno si è spostato dagli stadi al loro esterno, comprese le aree urbane». Qui io avevo messo un punto e, invece, c’è una virgola.
  Volevo anche approfittarne per chiudere il mio pensiero perché non mi era stato possibile. Qui ci sono dei puntini...

  PRESIDENTE. Grazie, onorevole Spessotto. Ha chiesto di parlare l'onorevole Manlio Di Stefano.
  Scusi, prima che rifacciamo qualche imprecisione: mi dicono che lei ieri non è intervenuto se non sul processo verbale, quindi forse non le posso dare la parola. No, perché non ha parlato ieri. Lei, onorevole Tripiedi, ha già parlato.

  EMANUELA CORDA. Chiedo di parlare.

Pag. 19

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  EMANUELA CORDA. Sì Presidente, io ieri ho parlato e voglio intervenire, se mi è consentito, sul processo verbale, perché ieri sono stata interrotta più volte. Qui, nello stenografico, è stato riportato che io ho detto, appunto, che c'era un chiacchiericcio fastidioso. In realtà non era un chiacchiericcio, ma era un vero e proprio caos e questo dimostra l'attenzione che si ha in quest'Aula rispetto a quando qualcuno cerca di esprimere un proprio pensiero su un argomento comunque importante.
  Prima il collega Scotto ha detto di essere innamorato degli strumenti propri dell'opposizione. Siccome anche noi siamo innamorati di questi strumenti, vorremmo potercene avvalere nel modo più consono, senza essere disturbati ogni qual volta prendiamo la parola.
  Quindi intendiamo continuare a parlare quando ci è consentito e a dire ciò che desideriamo dire quando ci spetta e quando le regole ce lo consentono. Quindi non trovo assolutamente corretto che, quando si prende la parola in quest'Aula...

  PRESIDENTE. Grazie onorevole Corda. Ha chiesto di parlare l'onorevole Brugnerotto che però, come l'onorevole Manlio Di Stefano, ieri non è intervenuto nel merito della seduta, ma solo sul verbale.

  DAVIDE TRIPIEDI. Chiedo di parlare sull'ordine dei lavori.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  DAVIDE TRIPIEDI. Signora Presidente, volevo solo far notare al Viceministro seduto qua nei banchi del Governo che ha sbagliato postazione, perché la postazione dei Viceministri e dei sottosegretari è più avanti: sono talmente abituati a venire in Aula che non sanno neanche dove posizionarsi, Presidente (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Onorevole Tripiedi, onorevole Tripiedi !

  ALFONSO BONAFEDE. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Bonafede, lei ha già parlato, però, sul verbale.

  ALFONSO BONAFEDE. Chiedo di parlare sull'ordine dei lavori.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  ALFONSO BONAFEDE. Signora Presidente, io la ringrazio per la sua attenzione e per il trattamento in questo caso di favore nei miei confronti, ma devo dire che nemmeno io, se non ricordo male, ieri ero intervenuto nel merito, eppure mi è stata data la parola, quindi denuncio questo fatto.

  PRESIDENTE. Se ne sono accorti ora gli uffici: la ringrazio, però se ne sono accorti ora.

  ALFONSO BONAFEDE. Spero che questo errore possa essere compensato dando la parola ad altri miei colleghi che invece non hanno avuto lo stesso trattamento.

  PRESIDENTE. No, perché, come ho detto già ieri, non è che possiamo ripetere: se c’è un errore è meglio non ripeterlo.

  FERDINANDO ALBERTI. Chiedo di parlare sull'ordine dei lavori.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  FERDINANDO ALBERTI. Volevo sapere se potevo intervenire sul processo verbale.

  PRESIDENTE. Se non ha parlato ieri nel merito degli ordini del giorno, no. No, non può parlare.
  Se non ci sono altre osservazioni, il verbale si intende approvato.

Missioni.

  PRESIDENTE. Comunico che, ai sensi dell'articolo 46, comma 2, del Regolamento, Pag. 20i deputati Alfreider, Carinelli, Dambruoso, Dellai, Di Lello, Fedriga, Ferranti, Giancarlo Giorgetti, Mannino, Meta, Pisicchio, Rampelli, Ravetto, Speranza, Tabacci, Vignali e Vito sono in missione a decorrere dalla seduta odierna.
  I deputati in missione sono complessivamente novantatrè, come risulta dall'elenco depositato presso la Presidenza e che sarà pubblicato nell’allegato A al resoconto della seduta odierna.

  Ulteriori comunicazioni all'Assemblea saranno pubblicate nell’allegato A al resoconto della seduta odierna.

Seguito della discussione del testo unificato dei progetti di legge: Velo ed altri; d'iniziativa del Governo: Delega al Governo per la riforma del codice della strada, di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285 (A.C. 731-1588-A) (ore 12,20).

  PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca il seguito della discussione del testo unificato dei progetti di legge nn. 731-1588-A, di iniziativa dei deputati Velo ed altri; d'iniziativa del Governo: Delega al Governo per la riforma del codice della strada, di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285.
  Ricordo che nella seduta del 26 settembre 2014 si è conclusa la discussione sulle linee generali con la sola replica del relatore, avendovi il rappresentante del Governo rinunciato.

(Esame degli articoli – A.C. 731-1588-A)

  PRESIDENTE. Passiamo all'esame degli articoli del testo unificato dei progetti di legge e degli emendamenti presentati.
  Le Commissioni I (Affari costituzionali) e V (Bilancio) hanno espresso i prescritti pareri, che sono distribuito in fotocopia (Vedi l'allegato A – A.C. 731-1588-A).
  Informo l'Assemblea che, in relazione al numero di emendamenti presentati, la Presidenza applicherà l'articolo 85-bis del Regolamento, procedendo in particolare a votazioni per principi o riassuntive, ai sensi dell'articolo 85, comma 8, ultimo periodo, ferma restando l'applicazione dell'ordinario regime delle preclusioni e delle votazioni a scalare. A tal fine i gruppi MoVimento 5 Stelle e Lega Nord e Autonomie sono stati invitati a segnalare gli emendamenti da porre comunque in votazione. Avverto che l'emendamento Valeria Valente 2.212 è stato sottoscritto dalla deputata Roberta Agostini.

(Esame dell'articolo 1
– A.C. 731-1588-A)

  PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 1 e delle proposte emendative ad esso presentate (Vedi l'allegato A – A.C. 731-1588-A).
  Se nessuno chiede di intervenire sul complesso degli emendamenti, invito il relatore ad esprimere il parere della Commissione sugli emendamenti segnalati.

  PAOLO GANDOLFI, Relatore. Signor Presidente, la Commissione formula un invito al ritiro sugli emendamenti De Lorenzis 1.200, Scotto 1.202 e De Lorenzis 1.204, altrimenti il parere è contrario.

  PRESIDENTE. Il Governo ?

  RICCARDO NENCINI, Viceministro delle infrastrutture e dei trasporti. Signor Presidente, il parere del Governo è conforme a quello espresso dal relatore.

Preavviso di votazioni elettroniche (ore 12,23).

  PRESIDENTE. Poiché nel corso della seduta potranno aver luogo votazioni mediante procedimento elettronico, decorrono da questo momento i termini di preavviso di cinque e venti minuti previsti dall'articolo 49, comma 5, del Regolamento.

Pag. 21

Si riprende la discussione.

(Ripresa esame dell'articolo 1 – A.C. 731-1588-A)

  PRESIDENTE. Passiamo all'emendamento De Lorenzis 1.200, sul quale vi è un invito al ritiro. Chiedo ai presentatori se accedano all'invito al ritiro.

  DIEGO DE LORENZIS. Signor Presidente, leggo a beneficio di tutti l'articolo 1, le prime righe. L'articolo 1 prevede che il Governo sia delegato ad adottare, entro dodici mesi dall'entrata in vigore della presente legge, previa deliberazione del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con i Ministeri per la pubblica amministrazione e la semplificazione, dell'interno e della giustizia, per i profili di competenza degli altri Ministeri interessati, tutte le norme riscritte che vanno a comporre il Codice della strada. Con questo emendamento in realtà noi non intendiamo stravolgere la tempistica che è stata data dal provvedimento. Si tratta sempre di avere la riforma del Codice della strada entro dodici mesi, ma è soltanto una rimodulazione dei tempi assegnati al Governo per avere poi i pareri da parte delle Commissioni competenti. Noi riteniamo che se per un decreto le Camere hanno la possibilità di vagliare il provvedimento per due mesi, per sessanta giorni, forse per un Codice della strada, che ha altrettanta importanza nella vita di milioni di cittadini italiani, ridurre questo tempo a trenta giorni, ci sembra quantomeno superficiale. Sappiamo benissimo che i provvedimenti, quando vengono incardinati, vengono incardinati in maniera anche molto veloce e molto raffazzonata, quindi chiediamo che venga dato il giusto tempo affinché questo nuovo Codice della strada possa essere valutato e soprattutto possa essere valutata la conformità del testo presentato dal Governo rispetto a quelli che sono gli impegni presi dalla Commissione parlamentare.

  PRESIDENTE. Non essendo ancora decorso il termine del preavviso previsto dal Regolamento per lo svolgimento delle votazioni con procedimento elettronico, sospendo la seduta che riprenderà alle ore 12,45.

  La seduta, sospesa alle 12,25, è ripresa alle 12,45.

  PRESIDENTE. Riprendiamo il seguito della discussione del testo unificato dei progetti di legge nn. 731-1588-A.
  Chiedo ai colleghi del Comitato dei nove e del Governo di prendere posto, oltre che ai colleghi deputati, perché dobbiamo subito votare.

(Ripresa esame dell'articolo 1 – A.C. 731-1588-A)

  PRESIDENTE. Ricordo che prima della sospensione della seduta sono iniziati gli interventi per dichiarazione di voto sull'emendamento De Lorenzis 1.200.

  DIEGO DE LORENZIS. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Onorevole De Lorenzis, lei ha già parlato però sull'emendamento.

  DIEGO DE LORENZIS. Presidente, gentilmente chiedo di parlare sull'ordine dei lavori. Volevo sapere se è possibile chiedere una sospensione di altri due minuti, perché abbiamo un'interlocuzione con gli uffici riguardo alla segnalazione degli emendamenti. Rispetto alla fase istruttoria in Commissione, c’è stata una discrepanza negli emendamenti preparati e segnalati da altri gruppi.

  PRESIDENTE. Segnalati e non segnalati. Credo che sia indispensabile la sospensione, più che altro. Cinque minuti sono sufficienti ? Se non ci sono obiezioni, sospendiamo la seduta per altri 5 minuti.

Pag. 22

  La seduta, sospesa alle 12,50, è ripresa alle 12,55.

  PRESIDENTE. La seduta è ripresa.
  Ricordo che prima della seconda sospensione della seduta sono iniziati gli interventi in dichiarazioni di voto sull'emendamento De Lorenzis 1.200.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Liuzzi. Ne ha facoltà.

  MIRELLA LIUZZI. Signora Presidente, intervengo sull'emendamento del collega che dice sostanzialmente di aumentare i tempi da 30 a 60 giorni. Noi abbiamo visto che, spesso, quando vengono fatti i decreti, quando vengono fatte le proposte di legge, ci sono all'interno anche dei decreti attuativi e, spesso, questi decreti attuativi mancano del tutto la tempistica che viene inserita all'interno di questi testi. Per cui probabilmente, andrebbe ancora più ampliato questo termine, in modo tale che il Governo non possa andare «fuori» il testo che lo stesso Governo, magari, ha scritto.
  Per cui io credo che si debba ancora maggiormente ampliare questo tempo, questa tempistica, perché ovviamente parliamo comunque di una delega al Governo per la riforma del codice della strada, è una delega importante, è un atto abbastanza tecnico per cui, a volte, è meglio premunirsi invece che indicare dei tempi minori.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato Dall'Orco. Ne ha facoltà.

  MICHELE DELL'ORCO. Dell'Orco con la e...

  PRESIDENTE. Grazie, alla fine li avrò imparati tutti.

  MICHELE DELL'ORCO. Signora Presidente, volevo precisare anche meglio rispetto ai miei colleghi De Lorenzis e Liuzzi questo emendamento che mira ad allungare i tempi per dare la possibilità alle Commissioni competenti di valutare con maggiore attenzione, quindi, in merito ai decreti legislativi; qui si parla anche di tempi e di tempistica; si parla di 30 giorni, c’è chi vuole allungare di più, io personalmente sarei per allungare a dismisura o, comunque, per lasciare il tempo, alle Commissioni competenti, di discutere, di valutare in maniera migliore in merito a un decreto legislativo. Quindi, questo emendamento va a sostituire le parole: «che deve essere espresso entro trenta giorni dall'assegnazione», con le seguenti: «che deve essere espresso entro sessanta giorni dall'assegnazione», per me già questo è un tempo, comunque, minimo.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Avverto che è stata chiesta la votazione nominale mediante procedimento elettronico.
   Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento De Lorenzis 1.200, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.

  (Segue la votazione).

  Di Lello..., abbiamo la stesso problema di prima, qualcuno deve cambiare tessera, perché abbiamo cambiato seduta e se avevate accreditato una tessera, dovete andare di nuovo a riabilitarla..., Cassano, Oliaro, Toninelli..., ci sono ancora colleghi che stanno abilitando la tessera, dobbiamo avere pazienza..., Censore, Artini...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  412   
   Votanti  411   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  206   
    Hanno votato
  99    
    Hanno votato
no  312).    

  (I deputati Gullo e Argentin hanno segnalato che non sono riusciti ad esprimere voto contrario).Pag. 23
  Passiamo all'emendamento Scotto 1.202. Prendo atto che i presentatori non accedono all'invito al ritiro formulato dal relatore. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Scotto 1.202, con il parere contrario del Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.

  (Segue la votazione).

  Bossa, Di Lello, Zardini, Capua, Monchiero, Costantino, Dambruoso, Calabrò, Martella, Fregolent, De Rosa, Dellai.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

  Passiamo all'emendamento De Lorenzis 1.204.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato De Lorenzis. Ne ha facoltà.

  DIEGO DE LORENZIS. Signor Presidente, questo emendamento è stato respinto in Commissione con il parere contrario del Governo e del relatore perché ci dicono che questa parola nel testo è inutile, superflua, pleonastica, ridondante. Che cosa chiediamo con questo emendamento ? Che il parere espresso dalle Commissioni sul testo che verrà proposto dal Governo, appunto il testo del codice della strada, sia vincolante per il Governo. Noi come gruppo politico siamo sempre contrari al fatto che il Governo legiferi. In questo caso abbiamo consentito questa possibilità, perché ovviamente la riarmonizzazione del testo del codice della strada ci sembra difficile da fare qui in Aula e nelle commissioni, però è chiaro che la funzione legislativa deve rimanere in qualche modo in capo alle Camere, che devono mantenere un impegno molto forte nei confronti del testo che viene proposto dal Governo. Allora, l'obiezione che viene posta dal relatore ci sembra un po’ decadere, perché se questo è già previsto nulla osta a inserire una parola che specifica meglio anche nel testo che stiamo proponendo al Governo. Quindi, ci sembra veramente di buon senso mettere dei paletti chiari in modo che il Governo sappia quali sono i vincoli e i limiti entro i quali può operare quando si dà la delega per riformare un testo così importante.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato Dell'Orco. Ne ha facoltà, per un minuto.

  MICHELE DELL'ORCO. Signor Presidente, con questo emendamento si vuole rendere il parere espresso dalle Commissioni competenti, naturalmente, vincolante. Io volevo specificare meglio anche la mia intenzione. La mia intenzione è che se già si fa una riforma con una delega al Ministero, almeno che le Commissioni competenti possano elaborare meglio e che l'eventuale parere sul testo definitivo sia vincolante. Noi, adesso, con questa legge delega stiamo mettendo dei paletti: a nostro avviso i paletti andavano messi più restrittivi, purtroppo sono maglie, invece, molto larghe. Almeno, quando ci tornerà indietro il testo del Ministero ci deve essere data la possibilità, non solo all'opposizione ma anche alla maggioranza, di elaborare, discutere e dare un parere vincolante sulle norme messe in campo dal Ministero.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, la deputata Liuzzi. Ne ha facoltà.

  MIRELLA LIUZZI. Signor Presidente, qui stiamo parlando di una legge delega e ultimamente, proprio l'altro giorno, al Senato, Pag. 24si parlava di un'altra legge delega quella, sul Jobs Act, quella sul lavoro.
  Noi capiamo bene che dare un foglio in bianco..., io spero che lei non mi voglia cacciare dall'Aula solo perché magari espongo un foglio bianco, come è successo al capogruppo del MoVimento 5 Stelle al Senato (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle). Solo per questa ragione, non è possibile che il parere delle Commissioni non sia vincolante. Quindi noi chiediamo semplicemente che venga aggiunta questa piccola parola, che però potrebbe essere fondamentale per lo svolgimento, e anche per il testo che poi sarà effettivamente legiferato. Per cui, per questa ragione, ma anche per altre, su temi importanti – ora sarà il lavoro, adesso è il codice della strada – è importantissimo sentire i parlamentari.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato Colletti. Ne ha facoltà.

  ANDREA COLLETTI. Signor Presidente, questo emendamento mira a rendere più diligente la funzione legislativa del Governo e del Parlamento stesso che dà la delega: troppo spesso le deleghe sono talmente ampie, con principi talmente fumosi, che vanno altresì contro l'articolo 76 della Costituzione. Far ritornare il principio che è il Parlamento a legiferare, e volendo anche a bloccare dei decreti legislativi, va all'interno dei principi costituzionali che coinvolgono il processo legislativo intero, che è conforme alla Costituzione. Pertanto non vedo perché in questo caso i deputati della maggioranza si vogliano già togliere le proprie facoltà: è una sorta di autocastrazione del Parlamento stesso ! Votatelo: qualora siate favorevoli al decreto legislativo voterete a favore; tanto avete la maggioranza, che problema c’è ?

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Daniele Farina. Ne ha facoltà.

  DANIELE FARINA. Signor Presidente, non vorrei che nelle more di un ostruzionismo, blando o più secco che sia, il Parlamento, noi, ci distraessimo dal contenuto di questo provvedimento che abbiamo, che ha dei profili di estrema difficoltà; io uso anche il termine «pericolosità». Fra poco noi arriveremo, fra un certo numero di emendamenti, a trattare questioni che stanno nel dibattito pubblico: parlo dell'omicidio stradale, ad esempio, e parlo del cosiddetto ergastolo della patente. Sono temi che necessiterebbero di criteri di delega assolutamente più stringenti di quelli che sono contenuti in questo provvedimento !
  Ed ecco perché noi nel precedente emendamento cercavamo di riportare il futuro schema di decreto legislativo alla Commissione giustizia del Parlamento, della Camera e del Senato, e questo emendamento dei colleghi del 5 Stelle va a porre un vincolo (veniva detto «un paletto»), che ha un senso. Anche perché questo provvedimento arriva in aula senza che sia stata fatta trattazione congiunta da parte della Commissione giustizia della Camera e della Commissione trasporti: cosa che è assolutamente anormale, visti i profili di modifica del codice penale che suscita questo provvedimento.
  Anzi, la Commissione giustizia ha praticamente all'unanimità dato un parere che è stato disatteso dalla sede referente, parzialmente disatteso dalla sede referente. Siccome allora ci sono un sacco di norme di buonsenso in questo provvedimento, che riguardano la circolazione stradale e molte altre cose; però ce ne sono alcune che francamente necessiterebbero di straordinaria attenzione, ed è già secondo me particolarmente grave che il Governo voglia arrivare all'introduzione del reato di omicidio stradale, di cui parleremo nello specifico, attraverso una delega che ha tra l'altro dei contorni assolutamente nebulosi, ampi: insomma, assai discutibili (Applausi dei deputati del gruppo Sinistra Ecologia Libertà).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato Brescia. Ne ha facoltà.

Pag. 25

  GIUSEPPE BRESCIA. Signor Presidente, vorrei parlare in dissenso dal gruppo, perché su questo emendamento, che vuole rendere il parere espresso dalle competenti Commissioni vincolante per il Governo, io credo che noi non saremmo neanche dovuti arrivare a questo, nel senso che su un tema così importante, così pericoloso come è stato definito anche dal collega di SEL, noi non avremmo proprio dovuto dare una delega al Governo. Perché in passato è già successo che ne abbiamo date di deleghe, è successo che il Governo con dei decreti attuativi abbia applicato malissimo delle leggi che il Parlamento aveva approvato.
  Io vi posso portare l'esempio dell'8 per mille all'edilizia scolastica che con tanta fatica eravamo riusciti ad introdurre nella nostra normativa e che poi è stato completamente stravolto dalla volontà del Governo che, con un decreto attuativo, ha arbitrariamente...

  PRESIDENTE. Concluda.

  GIUSEPPE BRESCIA. Mi scusi un secondo, finisco il concetto. Arbitrariamente ha inserito il FEC, il Fondo edifici di culto, indebolendo moltissimo il provvedimento e la volontà del legislatore (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Di Benedetto. Ne ha facoltà.

  CHIARA DI BENEDETTO. Signor Presidente, condivido pienamente l'osservazione del collega Brescia. In realtà la mia osservazione è sull'emendamento e sull'importanza del parere vincolante delle Commissioni competenti, le Commissioni parlamentari competenti: io non comprendo il parere contrario da parte del Governo perché c’è un precedente che riguarda la Commissione cultura dove è stato approvato un emendamento del gruppo MoVimento 5 Stelle che rende vincolante il parere delle Commissioni di Camera e Senato competenti. Mi riferisco all'esame di un provvedimento, una proposta di legge che era all'esame in Commissione cultura, e rendeva il parere delle Commissioni parlamentari competenti vincolante, quando questi pareri – quindi quello della Commissione cultura della Camera e Commissione cultura del Senato – erano assolutamente gli stessi. Quindi qualora il parere per le Commissioni di Camera e Senato fosse contrario allora a quel punto diventava vincolante.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento De Lorenzis 1.204, con il parere contrario di Commissione e Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Colletti, Bragantini Matteo, Invernizzi, Fossati, Castiello, Pagano...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti e votanti  430   
   Maggioranza  216   
    Hanno votato
 104    
    Hanno votato
no  326).    

  (La deputata Argentin ha segnalato che non è riuscita ad esprimere voto contrario)

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 1.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Vitelli...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

   (Presenti  435   
   Votanti  434   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  218   
    Hanno votato
 420    
    Hanno votato
no   14).    

  (I deputati Zan e Argentin hanno segnalato che non sono riusciti ad esprimere voto favorevole)

Pag. 26

  DIEGO DE LORENZIS. Chiedo di parlare sull'ordine dei lavori.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  DIEGO DE LORENZIS. Signor Presidente, sembrerà un po’ strana come richiesta ma visto l'argomento espressamente tecnico che stiamo andando a discutere in questa Aula chiederei, visto che era presente in Parlamento il sottosegretario Nencini e probabilmente anche il Viceministro Umberto Del Basso De Caro, chiedo che a fianco al sottosegretario Scalfarotto ci siano anche altri rappresentanti del Governo che possano magari motivare, su nostra richiesta, i pareri che il Governo vorrà esprimere.

  PRESIDENTE. Il Governo è formalmente e pienamente rappresentato dal sottosegretario Scalfarotto che in ogni caso, se riterrà, potrà comunicare con i suoi colleghi che hanno comunque lasciato tutti i pareri.

  RICCARDO FRACCARO. Signor Presidente, sempre sulla questione... a parte che io continuo a non avere una postazione...

  PRESIDENTE. Si è rotto un flessibile che non è stato possibile sostituire, onorevole Fraccaro, mi dispiace.

  RICCARDO FRACCARO. Il giorno del conflitto di interessi... Volevo semplicemente anch'io affrontare il tema della posizione del Governo nei confronti dell'Aula, perché come...

  PRESIDENTE. Ho già risposto. Onorevole Fraccaro, mi scusi, io ho già risposto, il Governo è rappresentato dal sottosegretario per i rapporti con il Parlamento, Scalfarotto, ed è legittimamente presente.

  RICCARDO FRACCARO. Sì, io credo di essere legittimato a sollecitare un atteggiamento diverso del Governo, perché si sta profilando una situazione parlamentare in cui il Governo forza continuamente la mano nei confronti del Parlamento; allora, nelle rarissime ipotesi in cui il Parlamento va ad affrontare una proposta di legge di iniziativa parlamentare – che dovrebbe essere la prassi, invece è l'eccezione – in quel caso almeno un dialogo costruttivo potrebbe veramente favorire un atteggiamento dell'Aula migliore, più aperto, più collaborativo e costruttivo in vista di lavori produttivi per il Paese, vista la situazione. Siccome, nell'altro ramo del Parlamento, assistiamo a delle scene impietose, almeno in questo ramo che si faccia portavoce, perché questo è il ruolo – penso – del Governo in questo momento, delle istanze del Governo. Vorremo sentire le opinioni sui singoli emendamenti anche per capire poi come affrontarli e tradurli.

  PRESIDENTE. Grazie, onorevole Fraccaro. Avevo appena detto che il parere del Governo sarà espresso fin qui dall'onorevole Scalfarotto, il quale comunque potrà comunicare con i suoi colleghi per la ripresa.

(Esame dell'articolo 2 – A.C. 731-1588-A)

  PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 2 e delle proposte emendative ad esso presentate (Vedi l'allegato A – A.C. 731-1588-A).
  Se nessuno chiede di intervenire sul complesso degli emendamenti, invito il relatore ad esprimere il parere della Commissione.

  PAOLO GANDOLFI, Relatore. Signor Presidente, la Commissione formula un invito al ritiro, altrimenti il parere è contrario, sull'emendamento Scotto 2.2, mentre esprime parere favorevole con riformulazione sull'emendamento Cristian Iannuzzi 2.215: «Al comma 1, lettera d), alinea, dopo le parole: “circolazione della strada”, aggiungere le seguenti: “nonché ai mezzi di trasporto a trazione animale”. La Commissione esprime parere favorevole sugli emendamenti De Lorenzis 2.204 e Pag. 272.205, mentre formula un invito al ritiro, altrimenti il parere è contrario, degli emendamenti Dell'Orco 2.206, De Lorenzis 2.208 e Scotto 2.209. La Commissione esprime parere favorevole sull'emendamento De Lorenzis 2.210, mentre esprime parere favorevole con riformulazione sull'emendamento Valeria Valente 2.212: “Al comma 1, lettera d), dopo il numero 5), inserire il seguente: 5-bis) la facoltà per i comuni di riservare appositi spazi per il parcheggio delle donne in stato di gravidanza e di coloro che trasportano bambini di età non superiore ai due anni”. La Commissione formula un invito al ritiro, altrimenti il parere è contrario, sull'emendamento De Lorenzis 2.213, mentre esprime parere favorevole con riformulazione sull'emendamento Cristian Iannuzzi 2.216: “Al comma 1, lettera d), dopo il numero 7) aggiungere il seguente: 7-bis) misure volte a favorire la coesistenza di diversi tipi di utenza vulnerabile negli spazi comuni, consentendo il parcheggio delle biciclette in aree riservate ai pedoni ove questa misura non rechi intralcio o pericolo”. La Commissione formula un invito al ritiro, altrimenti il parere è contrario, dell'emendamento Garofalo 2.217, mentre esprime parere favorevole sull'emendamento Dell'Orco 2.218».
  La Commissione esprime parere favorevole sugli emendamenti De Lorenzis 2.251 e 2.253. La Commissione formula un invito al ritiro, altrimenti il parere è contrario, dell'emendamento Baldelli 2.44, sul quale anche la Commissione V (Bilancio) esprime parere contrario. La Commissione formula un invito al ritiro, altrimenti il parere è contrario, degli emendamenti Prataviera 2.45 e Cristian Iannuzzi 2.255. La Commissione esprime parere favorevole sull'emendamento Cristian Iannuzzi 2.256, mentre invita al ritiro, altrimenti il parere è contrario, dell'emendamento De Lorenzis 2.257. La Commissione esprime parere favorevole sull'emendamento De Lorenzis 2.258, mentre formula un invito al ritiro, altrimenti il parere è contrario, degli emendamenti Garofalo 2.261, Squeri 2.262 e Spessotto 2.263. La Commissione esprime parere favorevole sugli emendamenti De Lorenzis 2.301 e Cristian Iannuzzi 2.302. L'emendamento Cristian Iannuzzi 2.303 risulterebbe assorbito se, visto il parere favorevole precedente...

  PRESIDENTE. Da quello precedente, se venisse approvato.

  PAOLO GANDOLFI, Relatore. Esatto.

  PRESIDENTE. Ma noi non sappiamo se l'emendamento Cristian Iannuzzi 2.302 viene votato e approvato.

  PAOLO GANDOLFI, Relatore. In questo caso, la Commissione comunque esprime parere favorevole sull'emendamento Cristian Iannuzzi 2.303. La Commissione invita al ritiro, altrimenti il parere è contrario, degli emendamenti De Lorenzis 2.304 e Scotto 2.56, sul quale inoltre vi è anche il parere contrario della V Commissione (Bilancio).
  La Commissione esprime parere favorevole sull'emendamento 2.400, da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis del Regolamento. La Commissione formula un invito al ritiro, altrimenti il parere è contrario, degli emendamenti Catalano 2.200, Scotto 2.305 e 2.306, Totaro 2.307, Catalano 2.201, Rondini 2.71 e 2.300 e Laffranco 2.308.
  La Commissione esprime parere favorevole sull'emendamento Caparini 2.77, purché riformulato nel seguente modo: al comma 1, lettera n), numero 7), aggiungere infine le seguenti parole: «intervenendo anche con l'inasprimento delle sanzioni».
  La Commissione esprime parere favorevole sugli emendamenti Garofalo 2.309 e 2.401, da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis del Regolamento.
  La Commissione formula un invito al ritiro, altrimenti il parere è contrario, degli emendamenti Prataviera 2.81 e 2.82, sui quali anche la Commissione V (Bilancio) ha espresso parere contrario.
  La Commissione invita i presentatori al ritiro degli emendamenti Prataviera 2.83 e Cristian Iannuzzi 2.310, altrimenti il parere Pag. 28è contrario, sui quali anche la V Commissione (Bilancio) ha espresso parere contrario.
  La Commissione esprime parere favorevole sull'emendamento Cristian Iannuzzi 2.311.
  La Commissione invita i presentatori al ritiro degli identici emendamenti Scotto 2.91 e Baldelli 2.93 e dell'emendamento Rondini 2.354, altrimenti il parere è contrario.
  La Commissione esprime parere favorevole sull'emendamento Baldelli 2.355.
  La Commissione esprime parere favorevole sull'emendamento 2.402 da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis, del Regolamento.
  La Commissione invita i presentatori al ritiro dell'emendamento Spessotto 2.356, altrimenti il parere è contrario.
  La Commissione esprime parere favorevole sul suo emendamento 2.500.
  La Commissione esprime parere favorevole sull'emendamento Catalano 2.202, purché sia così riformulato: «Al comma 1, dopo la lettera z), aggiungere la seguente: z-bis) previsione della possibilità di svolgere servizio di piazza con velocipedi».
  La Commissione esprime parere favorevole sull'emendamento De Lorenzis 2.357.
  La Commissione invita i presentatori al ritiro degli emendamenti Molea 2.111 e 2.113 altrimenti il parere è contrario.
  La Commissione invita i presentatori al ritiro degli emendamenti Molea 2.114, 2.115 e 2.116.
  La Commissione invita i presentatori al ritiro dell'emendamento Spessotto 2.358, altrimenti il parere è contrario.
  La Commissione esprime parere favorevole sull'emendamento Cristian Iannuzzi 2.359, purché sia modificato in tal senso: «Al comma 1, dopo la lettera cc), inserire la seguente: cc-bis) revisione dell'attuale normativa relativa alla sosta tariffata e l'introduzione di un sistema sanzionatorio proporzionale ai tempi di permanenza illegittimi, con eventuale previsione di una soglia di tolleranza non soggetta a sanzione».
  La Commissione invita i presentatori al ritiro dell'emendamento De Lorenzis 2.360, altrimenti il parere è contrario.
  La Commissione esprime parere favorevole sull'emendamento Caparini 2.119, purché sia modificato in tal senso: «Al comma 2, lettera b), aggiungere, in fine, le seguenti parole: anche consentendo l'installazione a sbalzo dei carrelli elevatori».
  La Commissione invita i presentatori al ritiro dell'emendamento Garofalo 2.361.
  Infine, la Commissione invita i presentatori al ritiro degli emendamenti Zaratti 2.363, Massimiliano Bernini 2.364 e Dorina Bianchi 2.365, altrimenti il parere è contrario.

  PRESIDENTE. Il Governo ?

  RICCARDO NENCINI, Viceministro delle infrastrutture e dei trasporti. Signor Presidente, il parere del Governo è conforme a quello espresso dal relatore.

  PRESIDENTE. A questo punto, sospendo la seduta che riprenderà alle 15,30...

  DAVIDE CRIPPA. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  DAVIDE CRIPPA. Signor Presidente, visto che c’è stata una sorta di richiesta ai vari gruppi sull'orario da stabilire, noi non eravamo d'accordo sulle 15,30. Avevamo chiesto di anticipare questo rientro in Aula e voglio dire che non c’è stato un tentativo di mediazione da parte della Presidenza tra i due orari. Uno chiedeva 15,30, l'altro diceva 14,30: alle 15 sarebbe stata un'indicazione più opportuna. Rispetto la decisione della Presidenza, ma se fosse stato richiesto all'Aula forse sarebbe stato più opportuno, Presidente.

  PRESIDENTE. Non ne faccio una questione di rapporti tra i gruppi in questo caso, perché io ho delle richieste dai presidenti di Commissione di poter, per una volta, lavorare non in maniera frammentaria Pag. 29e concitata, essendoci anche degli atti molto importanti. Solo per questo motivo.
  Guardate, siamo ancora tutti in Aula e io vi ho detto la verità: sapevo che c'era stato un tentativo, ma io ho delle richieste molto pressanti dei presidenti di Commissione per un paio d'ore di lavoro delle Commissioni.
  Sospendo la seduta che riprenderà alle 15,30.

  La seduta, sospesa alle 13,30, è ripresa alle 15,30.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE SIMONE BALDELLI

Missioni.

  PRESIDENTE. Comunico che, ai sensi dell'articolo 46, comma 2, del Regolamento, i deputati Boccia, Carinelli, Dambruoso, Dellai, Di Lello, Ferranti, Fioroni, Fontanelli, Giancarlo Giorgetti, Losacco, Mannino, Meta, Ravetto, Speranza e Valeria Valente sono in missione a decorrere dalla ripresa pomeridiana della seduta.
  I deputati in missione sono complessivamente novantasei, come risulta dall'elenco depositato presso la Presidenza e che sarà pubblicato nell’allegato A al resoconto della seduta odierna.

Si riprende la discussione.

(Ripresa esame dell'articolo 2 – A.C. 731-1588-A)

  PRESIDENTE. Riprendiamo il seguito della discussione del testo unificato dei progetti di legge n. 731-1588-A.
  Ricordo che, nella parte antimeridiana della seduta, il relatore ed il rappresentante del Governo hanno espresso i pareri sugli emendamenti riferiti all'articolo 2.
  Passiamo alla votazione dell'emendamento Scotto 2.2.

  ETTORE ROSATO. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Sospettavo che l'onorevole Rosato avesse voglia di intervenire. Ne ha facoltà.

  ETTORE ROSATO. Signor Presidente, io ho visto – e prendo lo spunto da questo emendamento del collega Scotto – delle dichiarazioni anche dei colleghi del MoVimento 5 Stelle che dicevano che, in questa Aula, la maggioranza, in particolare il Partito Democratico, non ascolta le loro ragioni, non ascolta il loro lavoro, non tiene conto del contributo che possono portare al Parlamento. Lo dicevano in altri modi e in altri toni, ma io l'ho riassunto così. Volevo far notare che, su questo provvedimento, un provvedimento di sicuro interesse per la questione che affronta, cioè la delega sulla riforma del codice della strada, ci sono sedici emendamenti del MoVimento 5 Stelle che sono accolti. Certo è merito del lavoro del presidente, del relatore e del lavoro con il Governo, merito dei colleghi del MoVimento 5 Stelle che hanno fatto proposte condivisibili. Quindi, non capisco come non si possa prendere atto che, quando si lavora in maniera seria, condividendo l'obiettivo, che è quello di contribuire al miglioramento delle norme, non si possa lavorare bene. E quindi, mi auguro veramente che vi sia un lavoro propedeutico a migliorare i provvedimenti che giungono in questa Aula con un lavoro di Commissione serio, perché, alla base di questo testo, c’è stato un lavoro serio svolto in sede di Commissione. Quindi, ritengo che su questo ci siano le condizioni per fare le cose insieme. Se, invece, si vuole essere strumentali, si vuole fare ostruzionismo, cominciando dal verbale, dagli interventi a titolo personale su qualsiasi cosa, evidentemente non si ottiene il risultato di migliorare la legislazione italiana. Si ottiene solo il risultato di perdere tempo. Ecco, questo è il punto che non accettiamo del dibattito che si è svolto in questi giorni: il perdere tempo inutilmente, in maniera strumentale. Quindi, Presidente, colgo l'occasione di questo emendamento del collega Pag. 30Scotto, peraltro anche gli emendamenti degli altri gruppi di opposizione sono stati accolti e sono stati recepiti dal relatore e dal Governo, per dire che ci sono sempre le condizioni per lavorare seriamente in quest'Aula, che però per lavorare seriamente ci vuole anche la capacità di condivisione di questo, ci vuole anche la volontà, non di andare nelle piazze a gridare che in questo Parlamento non si lavora e non si possono costruire le cose che vanno costruite, ma ci vuole la disponibilità a farlo seriamente. Quindi, invito anche i colleghi del MoVimento 5 Stelle a dire la verità ossia che, qui, le cose di merito vengono valutate ed invito, anche con riferimento ai provvedimenti successivi, a tenere un atteggiamento costruttivo e collaborativo che, come in questo caso, abbiamo dimostrato paga rispetto alla nostra disponibilità sempre a valutare nel merito le proposte e mai pregiudizialmente (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico).

  PRESIDENTE. A questo punto, se non vi sono altri interventi, lo poniamo in votazione.
  È il 2.2 dell'onorevole Scotto.

  PAOLO GANDOLFI, Relatore. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà (Commenti dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).
  Colleghi, se ha chiesto la parola il relatore (Dai banchi del MoVimento 5 Stelle si grida: l'ha messo in votazione, Presidente !). Colleghi, non è che voi spiegate alla Presidenza quello che fa la Presidenza. La Presidenza pone in votazione quando dice che la votazione è aperta (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico). Prego, relatore.

  PAOLO GANDOLFI, Relatore. Signor Presidente, il punto è questo: l'emendamento che viene proposto, seppur condivisibile nel merito, interviene, però, su una parte di dettaglio e, diciamo così, impegnerebbe a definire gli enti locali in maniera più dettagliata, ovvero le amministrazioni comunali con particolare riferimento alle aree interne, limitando, a quel punto, l'efficacia della norma che abbiamo introdotto, che, invece, intende e parla delle amministrazioni locali in senso più ampio, e questo ci permette di poter utilizzare questo riferimento non solo per i comuni, come avverrebbe nel caso dell'accoglimento dell'emendamento, ma anche per altri enti proprietari.
  Infatti, abbiamo situazioni diverse nel nostro Paese: ci sono alcuni territori e alcune zone dove ci sono ancora strade di proprietà delle province...

  PRESIDENTE. Onorevole relatore, le chiedo se sta intervenendo in dissenso dal gruppo, perché il suo gruppo ha già parlato (Commenti dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PAOLO GANDOLFI, Relatore. Su questo emendamento, scusi ?

  PRESIDENTE. Sì, ha parlato l'onorevole Rosato. Quindi, lei può intervenire per un minuto, e il tempo, adesso, è scaduto, a meno che lei non intervenga con il tempo riservato al relatore.

  PAOLO GANDOLFI, Relatore. Intervenivo con il tempo del relatore per motivare...

  PRESIDENTE. Va bene, in questo caso ha altri quattro minuti.

  PAOLO GANDOLFI, Relatore. Ma avevo praticamente concluso, Presidente, perché stavo dicendo, appunto, che, approvando l'emendamento, rischieremmo di non poter includere, a quel punto, i casi in cui gli enti proprietari sono o le province o le regioni, come è avvenuto dopo la cessione da parte dell'ANAS di alcuni tratti della rete stradale. Per questa ragione, riteniamo che l'emendamento non sia opportuno.

  PRESIDENTE. Se non vi sono altri interventi, il parere è contrario della Commissione e del Governo...Pag. 31
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Zaratti. Ne ha facoltà.

  FILIBERTO ZARATTI. Signor Presidente, ho compreso le considerazioni fatte dal relatore su questo emendamento, però, forse, sarebbe stata più opportuna una riformulazione, piuttosto che un parere contrario come quello che è stato dato in riferimento a questo emendamento. Per questo, vorrei invitare il relatore a riconsiderare e, semmai, intanto accantonare l'emendamento, per poi valutarlo successivamente.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Scotto 2.2.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Gregori, Morani, Albanella, Guerini...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti e votanti  253   
   Maggioranza  127   
   Maggioranza  127   
    Hanno votato
  13    
    Hanno votato
no  240).    

  (Il deputato Capodicasa ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto contrario).

  Chiedo ai presentatori se accettino la riformulazione dell'emendamento Cristian Iannuzzi 2.215, sul quale vi è il parere favorevole, purché riformulato.
  Prego i colleghi intorno all'onorevole Iannuzzi, se riescono a prendere posto e ad evitare di parlare tra di loro.

  CRISTIAN IANNUZZI. Sì, signor Presidente, vi è stata una proposta di riformulazione, che accettiamo, naturalmente, anche se l'emendamento proposto nella sua forma originaria, che è stato presentato in Commissione, al Comitato dei nove, era scritto in modo da tutelare, in particolare, gli equidi che troviamo sulla strada e che, sempre più spesso, sono oggetto di incidenti, di malori e di problematiche di questo tipo.
  Per cui, noi, come MoVimento 5 Stelle, ci siamo confrontati con associazioni animaliste, con cittadini sensibili alla tutela animale e abbiamo prodotto un emendamento che andava nel senso di riscrivere il codice della strada, tenendo conto della salute di questi animali, in modo da evitare che animali, o troppo giovani o troppo anziani, venissero utilizzati per il traino delle persone, che venissero sottoposti a stress in giornate particolarmente calde, che avessero dei supporti in caso di caduta per evitare che si rompessero le gambe e così via. Quindi, tutta una serie di precauzioni che abbiamo inserito nell'emendamento nella formula originale che, però, c’è stato detto dal relatore, e confermato dal Governo, non era una formula che veniva accettata per la modalità della delega al Governo. Per cui abbiamo proposto di presentare un ordine del giorno per la seconda parte dell'emendamento e accettare, quindi, la riformulazione.
  Chiediamo alla maggioranza di essere attenti nel momento degli ordini del giorno, perché magari ci aiutate ad approvare questo ordine del giorno che sarebbe utile a tutelare gli animali che finiscono sulla strada e, quindi, accettiamo la riformulazione (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Gagnarli. Ne ha facoltà.

  CHIARA GAGNARLI. Signor Presidente, intervengo su questo emendamento del collega in quanto è già un passo in avanti che il Governo abbia accettato di inserire tra le utenze vulnerabili anche i mezzi di trasporto a trazione animale. Infatti, sappiamo quanto sia importante questo emendamento, soprattutto in una città come Roma, dove sotto gli occhi di tutti ci sono le botticelle in cui i cavalli sono costretti veramente a lavorare in un contesto urbano pericoloso, in mezzo al Pag. 32traffico, in mezzo ai rumori, con una pavimentazione sdrucciolevole. Questo causa numerosi incidenti; già alcuni giorni fa, proprio vicino piazza Montecitorio, un cavallo è stramazzato a terra sotto gli occhi increduli dei turisti e dei passanti. Insomma, crediamo che una regolamentazione più stringente sia fondamentale per evitare che questi incidenti accadano ancora per le vie di Roma e auspichiamo, quindi, che la normativa venga presto emanata in tal senso e che venga, poi, anche rispettata (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  CARLO SIBILIA. Chiedo di parlare per un richiamo al Regolamento.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  CARLO SIBILIA. Signor Presidente, solo per una precisazione: siccome nella votazione precedente c’è stato l'intervento del relatore, volevo assicurarmi con lei che il minutaggio che è stato utilizzato dal relatore sia proprio in «quota relatore».

  PRESIDENTE. Sì, è stato addebitato al relatore, perché, altrimenti, avrebbe parlato per un minuto in dissenso dal suo gruppo e sarebbe stato, a quel punto, a titolo personale.

  CARLO SIBILIA. La ringrazio, era solo un chiarimento.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Cristian Iannuzzi 2.215, nel testo riformulato, con il parere favorevole della Commissione e del Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Dadone, Abrignani, Rostellato, Vignaroli, Chiarelli, Fusilli...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

   (Presenti  349   
   Votanti  346   
   Astenuti    3   
   Maggioranza  174   
    Hanno votato
 341    
    Hanno votato
no    5).    

  Passiamo alla votazione dell'emendamento De Lorenzis 2.204 su cui vi è il parere favorevole del Governo.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole De Lorenzis. Ne ha facoltà.

  DIEGO DE LORENZIS. Signor Presidente, nonostante il parere favorevole, vorrei illustrare comunque all'Aula quest'emendamento. Nello stesso comma 1, alla lettera a), è stato fatto riferimento non soltanto agli enti proprietari, ma anche ai gestori delle strade.
  Ora, guardando il testo, si è manifestato in maniera molto evidente il fatto che l'obbligo di rivedere i limiti di velocità per le strade extraurbane contemplasse gli enti proprietari, mentre fossero esclusi, guarda caso, i gestori.
  Noi vogliamo auspicare che questa sia, per così dire, una mancanza in buona fede, a cui abbiamo rimediato, e apprezziamo, quindi, il parere favorevole del Governo su questo punto. Però, la preoccupazione che comunque abbiamo, nel dare la delega al Governo su un tema così delicato, è che, a volte, gli esponenti del Governo, per così dire, si sono dimostrati forse troppo sensibili ad alcune pressioni esterne di gruppi economici e non vorremmo, insomma, che questo capitasse anche con questo provvedimento.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Lupo. Ne ha facoltà.

  LOREDANA LUPO. Signor Presidente, intervengo per un chiarimento ulteriore. Poiché si sta intervenendo sulla revisione o sul rafforzamento delle misure finalizzate allo sviluppo della mobilità sostenibile al miglioramento della sicurezza stradale, con particolare riferimento all'utenza vulnerabile, Pag. 33l'obbligo di revisione, da parte degli enti proprietari e – come appunto abbiamo detto noi attraverso quest'emendamento – anche da parte dei gestori delle strade, è fondamentale.
  Ringraziamo il Governo per l'attenzione e sottolineiamo ulteriormente il fatto che vi siano delle zone – per esempio io faccio riferimento alla Palermo-Agrigento che è soprannominata strada killer – dove servirebbe, su fondamentali parti di questi territori, un'attenzione maggiore. Per cui in questa delega noi ci aspettiamo che tutte quelle zone che si sono dimostrate a rischio per gli utenti, per quasi tutti gli utenti – e, quindi, a rischio di morte, come è evidente in alcune regioni – siano particolarmente attenzionate.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento De Lorenzis 2.204, con il parere favorevole della Commissione e del Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Abbiamo votato tutti ? Ruocco, Corsaro, Abrignani... Pastorino... provi a votare... estragga ... con comodo... ci siamo ? Patriarca non riesce a votare... Gutgeld...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

   (Presenti  369   
   Votanti  368   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  185   
    Hanno votato
 365    
    Hanno votato
no    3).    

  (I deputati Gutgeld e Airaudo hanno segnalato che non sono riusciti ad esprimere voto favorevole).

  Passiamo alla votazione dell'emendamento De Lorenzis 2.205 su cui vi è il parere favorevole.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole De Lorenzis. Ne ha facoltà. Prego i colleghi sotto l'onorevole De Lorenzis, se potete liberare il corridoio, prendere posto.. Onorevole Zolezzi, onorevole Mucci, per favore...

  DIEGO DE LORENZIS. Signor Presidente, siamo sempre all'interno dell'articolo 2, comma 1, – lo dico a beneficio di tutti gli altri colleghi – e si parla dei criteri direttivi che devono regolare il Governo nella stesura dell'ordinamento del codice della strada.
  Al punto 3) della lettera d) ci sono disposizioni in tema di pianificazione della viabilità e disciplina della circolazione tali da incentivare la mobilità ciclistica e pedonale con particolare riguardo alla sicurezza.
  Ora, l'espressione «incentivare la mobilità ciclistica e pedonale» sembra troppo generale e poco puntuale e, quindi, abbiamo chiesto un impegno preciso del Governo a cercare di favorire questa forma di trasporto nel codice della strada, mediante non soltanto un'incentivazione generica, ma mediante strumenti di promozione e diffusione che già in altri Paesi europei sono stati adottati proficuamente da tempo, avendo, quindi, un riscontro nella vita di tutti i giorni per milioni di cittadini che ci sembra importante tutelare da questo punto di vista.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole L'Abbate. Ne ha facoltà.

  GIUSEPPE L'ABBATE. Signor Presidente, intervengo a sostegno di questo emendamento del collega De Lorenzis perché è fondamentale la pubblicizzazione della viabilità sostenibile, sia ciclistica che pedonale, dato che tutte le statistiche ci danno come Paese fanalino di coda su questo aspetto e, invece, siamo tra i primi, come ad esempio il comune di Roma, per incidenti proprio ai danni di ciclisti e pedoni.
  Ecco, promuovere questa mobilità alternativa è fondamentale. Quindi, ben Pag. 34venga il voto unanime di quest'Aula per chiedere un impegno concreto al Governo che faccia bene sia alle tasche dei cittadini che all'ambiente e, quindi, alla salute.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Parentela. Ne ha facoltà.

  PAOLO PARENTELA. Signor Presidente, anch'io volevo giusto precisare quanto segue riguardo a questo emendamento. Al fine di conseguire gli obiettivi della tutela della sicurezza stradale, anche dell'efficienza e dell'organizzazione, è estremamente fondamentale puntare sulla promozione e sulla diffusione. Questo perché ? Perché se lo Stato non si prende carico di questo, della promozione e della diffusione, tutti i nostri sforzi di migliorare in questo senso la legge sarebbero vani. Un cittadino informato è un cittadino consapevole ed è bene puntare su questo emendamento.
  Volevo anche ricordare le statistiche, che purtroppo vanno a peggiorare. Infatti, tra le vittime di incidenti stradali....

  PRESIDENTE. Concluda.

  PAOLO PARENTELA. ... – questi sono dati forniti dall'ACI e dall'ISTAT – sono in aumento del 2,5 per cento i ciclisti che stanno morendo sulle nostre strade. Quindi, è fondamentale votare questo emendamento.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Lupo. Ne ha facoltà.

  LOREDANA LUPO. Signor Presidente, intervengo sempre per una precisazione. Infatti, ieri, in merito a questo emendamento, è stato bocciato un mio ordine del giorno dove si richiedeva proprio che si facesse maggiore attenzione alle attività sportive, tra queste appunto le piste ciclabili, e alla mobilità sostenibile, fondamentale in un territorio – come spiegavo – quale il mio (che mi dispiace citare in così tante situazioni, ma lo Stato è stato così assente nel caso della Sicilia che ci sarebbe da parlare per ore e ore), e relativo proprio alla mobilità sostenibile. Infatti, da noi, oltre a non esistere, le poche piste ciclabili che esistono finiscono sulle cabine telefoniche – sembra un po’ strano – o sul cassonetto della spazzatura. Non c’è, quindi un'attenzione fondamentale – anche perché io sono una di quelle che va in bicicletta ed è stata già investita più volte –, che sarebbe d'uopo da parte del Governo.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento De Lorenzis 2.205, con il parere favorevole della Commissione e del Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Ci sono colleghi che non riescono a votare ? Onorevole Pisicchio, senza tessera giustamente lei è impossibilitato... Onorevole Savino... Meloni. Ci sono colleghi che non riescono a votare ?
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

   (Presenti  375   
   Votanti  374   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  188   
    Hanno votato
 369    
    Hanno votato
no    5).    

  (Il deputato Airaudo ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto favorevole).

  Passiamo alla votazione dell'emendamento Dell'Orco 2.206, su cui vi è l'invito al ritiro o il parere è contrario.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Dell'Orco. Ne ha facoltà.

  MICHELE DELL'ORCO. Signor Presidente, naturalmente non ritiro l'emendamento. Pag. 35Con questo emendamento noi introduciamo il concetto di car pooling, quindi di auto privata condivisa, un nuovo concetto di mobilità innovativa, quindi posso anche dire mobilità a 5 Stelle.
  Per noi del MoVimento 5 Stelle sono queste le misure da attuare, a differenza ad esempio di quello che si vuol fare – un esempio a caso – nello «sblocca Italia», cioè unificare tutte le concessioni autostradali sotto un unico corpo e, ovviamente, come piace fare a Lupi e come piace fare, a quanto pare, a tutti quanti in quest'Aula, unificare le concessioni autostradali in un unico soggetto, dare un affidamento diretto e fare nuovi regali ai vostri «amici dell'asfalto» (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).
  Comunque, tornando all'emendamento in oggetto, volevo spiegare in poche parole cos’è il car pooling: il corrispondente in italiano è un'auto condivisa in gruppo, un'auto privata; indica una modalità di trasporto che consiste nella condivisione di automobili private tra un gruppo di persone, con il fine principale di ridurre i costi del trasporto. È uno degli ambiti di intervento della cosiddetta mobilità sostenibile.
  Le modalità di attuazione nel car pooling: uno o più soggetti coinvolti mettono a disposizione il proprio veicolo, eventualmente alternandosi nell'utilizzo, mentre gli altri contribuiscono, con adeguate somme di denaro, a coprire una parte delle spese sostenute dagli autisti.
  Tale modalità di trasporto è diffusa in ambiti lavorativi ed universitari, ma non solo: si sta diffondendo sempre di più, soprattutto in altri Paesi, un po’ più avanti rispetto al nostro, dove diversi soggetti, che percorrono la medesima tratta nella stessa fascia oraria, spontaneamente si accordano per viaggiare insieme.
  Poi naturalmente stanno nascendo delle app e dei software per incentivare appunto questa nuova modalità di trasporto.
  La pratica del condividere l'auto è maggiormente diffusa nei Paesi del nord Europa e negli Stati Uniti d'America, dove esistono associazioni specifiche e dove la pratica è prevista anche nella segnaletica stradale, mentre trova ancora una moderata applicazione in Italia. Cominciano però a svilupparsi alcune iniziative specifiche, che trovano spazio anche sui quotidiani nazionali.
  Quali sono, in sintesi, i vantaggi del car pooling ? Le autovetture sono progettate per un minimo di quattro o cinque occupanti e sono solitamente utilizzate dal solo guidatore, quindi migliaia e migliaia o forse milioni di macchine che girano per le strade italiane con un solo conducente, quando invece potrebbero essere messe in condivisione.
  E questo per far cosa ? In primo luogo, per ridurre i costi, perché comunque vengono condivisi i costi dell'autostrada, dei pedaggi e del carburante; poi, naturalmente, si riduce anche l'inquinamento. Io ricordo che in alcuni comuni italiani siamo messi talmente male che siamo ridotti a fare le targhe alterne per ridurre, ad esempio, gli sforamenti di PM10. Questo è uno dei principali vantaggi, quindi il risparmio economico, la riduzione dell'inquinamento, come dicevo, il miglioramento – se vogliamo metterle proprio tutte – anche dei rapporti sociali tra le persone.
  Ci sono diverse piattaforme web per il car pooling. La pratica del car pooling ha visto negli ultimi anni un incremento notevole, grazie alla diffusione di numerose piattaforme web, che consentono a chi cerca un passaggio e a chi offre un passaggio di incontrarsi e definire al meglio i dettagli organizzativi del viaggio, che sia esso di natura occasionale o continuata.
  Le piattaforme web consentono, in particolare, di superare uno dei principali ostacoli della diffusione della pratica del car pooling, dato dalla naturale diffidenza nel condividere un viaggio in auto con degli sconosciuti.
  Grazie a un sistema di commenti presenti in alcune piattaforme è possibile ricevere un feedback perché molti non si fidano a condividere auto private per ragioni di sicurezza e naturalmente posso anche capirlo: in particolare, ad esempio, le donne tendono ad essere più diffidenti Pag. 36giustamente. Però qua c’è un sistema di feedback che permette appunto di capire quanto un autista è affidabile e, quindi, in base a quello decidere se utilizzarlo oppure no.

  PRESIDENTE. Saluto studenti e insegnanti del Liceo Niccolò Jommelli di Aversa (Caserta), che stanno assistendo ai nostri lavori dalle tribune (Applausi).
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Benedetti. Ne ha facoltà.

  SILVIA BENEDETTI. Signor Presidente, in merito all'emendamento – per chi se lo fosse perso – Dell'Orco 2.206, volevo fare un'ulteriore riflessione. Noi citiamo il rafforzamento delle disposizioni che favoriscono la circolazione e la sicurezza del trasporto pubblico e l'interconnessione tra questo e le altre modalità di trasporto, aggiungendo le parole «compreso il car pooling» perché anzitutto vogliamo prendere quanto di virtuoso, di positivo c’è dagli altri esempi che abbiamo in Europa. Non come magari succede per il jobs act dove i mini-jobs vengono sbandierati come una soluzione positiva e, in realtà, hanno riscontri negativi sul mercato del lavoro. Quindi, quando dobbiamo prendere esempio dalla situazione esterna, cerchiamo di prendere esempi positivi.
  E poi un'altra cosa: il car pooling effettivamente...

  PRESIDENTE. Grazie. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole L'Abbate. Ne ha facoltà.

  GIUSEPPE L'ABBATE. Signor Presidente, il mio intervento è un invito al Governo: invece di chiedere il ritiro di questo emendamento, provi il servizio di car pooling. Un po’ tutti i colleghi dovrebbero qui provare questo servizio, magari coloro che vengono dalla stessa regione possono mettersi insieme. È semplice, non è difficile. I ragazzi che sono lassù sicuramente lo conoscono. Ci sono applicazioni e siti molto semplici da utilizzare. Risparmieremmo diversi soldi che vengono dati per gli spostamenti. Insomma, è un modo nuovo e innovativo per potersi spostare. Siamo in fase di spending review. Renzi dice sempre che dobbiamo risparmiare: questo è già un buon modo per poter risparmiare. L'invito è di votare questo emendamento e di introdurre questi nuovi sistemi di mobilità sostenibile che sono già efficaci e in uso in altri Paesi.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Parentela. Ne ha facoltà.

  PAOLO PARENTELA. Signor Presidente, vorrei far capire all'Aula che stiamo parlando di un concetto molto importante, quello del car pooling. Non è che parliamo di demagogia o di populismo, ma parliamo proprio di una realtà che già esiste e si è diffusa, come già hanno detto i miei colleghi, grazie alla rete, a Internet. Ed è proprio questo il nostro concetto di rete: mettere insieme e aggregare persone per un fine comune che è quello di spostarsi e l'obiettivo è quello di ridurre notevolmente il numero di auto nelle nostre strade. Ma non è solo questo perché poi dietro c’è tutto un risparmio economico. Si risparmia per la benzina, si risparmia per i parcheggi, si risparmiano le emissioni di CO2. Vogliamo o non vogliamo diminuire le emissioni di CO2 ? Con questo emendamento è arrivato il momento di mettere alla prova tutti i nostri colleghi in quest'Aula.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Catalano. Ne ha facoltà.

  IVAN CATALANO. Signor Presidente, volevo ricordare all'Aula che nel Comitato dei nove ma anche in Commissione trasporti abbiamo discusso in merito al car pooling e il parere negativo che nel Comitato dei nove è stato espresso su quest'emendamento è semplicemente dovuto al fatto che con l'emendamento Dell'Orco 2.218 si dà una definizione di car pooling e su questo è stato espresso parere favorevole. Pag. 37Quindi, il motivo è semplicemente il carattere della definizione. Quindi, come Comitato, abbiamo ritenuto più opportuno esprimere un parere favorevole all'emendamento Dell'Orco 2.218. Non è, dunque, un voto contrario al car pooling in sé.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Sibilia. Ne ha facoltà.

  CARLO SIBILIA. Signor Presidente, in realtà intervengo per dare forza a questo emendamento del gruppo. Credo che naturalmente le osservazioni poc'anzi svolte da uno dei relatori del Comitato dei nove non mi sembrano molto pertinenti.
  Noi qui vogliamo aggiungere questa misura che, secondo noi, è fondamentale, innanzitutto, per dimezzare il numero di auto, o anche di più magari, di quelle auto che vanno vuote. Infatti, noi vediamo in giro gli spostamenti fatti tra le persone: ognuno di noi, qui, può pensare agli spostamenti che fa in auto e si può rendere conto di come la propria auto spesso sia vuota quando va in giro. Questo significa spendere semplicemente più CO2 e, quindi, più inquinamento. Avendo solo una persona a bordo che guida e gli altri quattro posti disponibili, sicuramente c’è uno spreco di risorse.

  PRESIDENTE. La invito a concludere.

  CARLO SIBILIA. In questo senso va il car pooling, che noi abbiamo anche proposto come misura da fornire ai deputati invece delle auto blu, come taglio ai soldi della casta, ma, ancora una volta, vi siete protetti (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Dell'Orco 2.206, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Dell'Aringa, Capua, De Lorenzis, Fitzgerald Nissoli. Abbiamo votato tutti ?
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  384   
   Votanti  383   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  192   
    Hanno votato
 115    
    Hanno votato
no  268).    

  (La deputata Mariani ha segnalato che non è riuscita ad esprimere voto contrario).

  Passiamo all'emendamento De Lorenzis 2.208.
  Chiedo ai presentatori se accedano all'invito al ritiro dell'emendamento De Lorenzis 2.208 formulato dal relatore.

  DIEGO DE LORENZIS. Signor Presidente, su questo emendamento mi occorre fare alcune precisazioni che, però, riguardano anche l'emendamento precedente. Intanto, vorrei chiarire a chi è intervenuto prima del comitato ristretto al Comitato dei nove il fatto che, da una parte, è vero che in un altro emendamento si chiede – e questo è stato accolto dal Governo – di regolamentare in maniera ufficiale il car pooling – e questo potrebbe essere sicuramente a vantaggio delle modalità di trasporto condiviso –, ma noi chiedevamo, proprio perché lo normiamo in questo codice della strada, di favorirlo esplicitamente. Allora, è chiaro che l'obiezione del collega di prima è assolutamente fuorviante.
  Ancora: in questo emendamento, provo ad estendere il concetto di car pooling e di uso condiviso dei mezzi nel tempo, perché ci sono delle modalità di condivisione dei beni – stiamo andando verso le cosiddette sharing economy – per cui, in realtà, alcune modalità sono oggi difficilmente prevedibili, ma ci sono sperimentazioni nei centri di ricerca di tutto il mondo per un uso più efficiente delle risorse. E le risorse sono intese non soltanto come risorse Pag. 38naturali, come nostro tempo a disposizione, ma anche come asset, quindi, come beni di possesso.
  Come dicevo, la tendenza in tutto il mondo è di fare un uso più efficiente di queste risorse, un uso condiviso, un uso assolutamente più in linea con quella che è la nostra permanenza di esseri umani su questo pianeta. So che a questo proposito, ovviamente, c’è una parte della maggioranza che è molto sensibile, anche il relatore sono certo essere d'accordo con queste affermazioni, eppure non si capisce il parere contrario del Governo.
  L'osservazione che è stata posta in Commissione è che in questo emendamento si faceva riferimento ad incentivare questo uso del trasporto anche mediante una riduzione delle sanzioni amministrative pecuniarie e questo può creare dei problemi di bilancio. Sembra, in qualche modo, che anche la Commissione bilancio avesse delle perplessità per organizzare il testo in modo da garantire, da favorire questo tipo di misura.
  Ora, se è vero che la prima parte risulta assolutamente condivisibile in maniera ampia da quest'Aula, io propongo, anche se non è nelle mie facoltà, ma, insomma, è un suggerimento che do al Governo e al relatore, magari, di riformulare questo emendamento, provando a togliere il riferimento esplicito alle sanzioni amministrative, come mezzo concreto di incentivo a questa forma innovativa di trasporto, però mantenendo un impegno che, se pur generale, sia in qualche modo inserito nel testo come segno di attenzione importante di questo Parlamento, di quest'Aula, dei rappresentanti politici, insomma, in qualche modo dei rappresentanti del popolo, verso un tema che, come hanno ricordato i miei colleghi, è assolutamente di sensibilità estrema per chi ci ascolta.
  Oltre ai tanti benefici già ricordati dai miei colleghi riguardo alle emissioni inquinanti, riguardo all'uso responsabile dei mezzi, ai costi sanitari dovuti alla minore circolazione delle auto, al benessere psicofisico che si ha cercando in qualche modo di ridurre l'uso esclusivo dei mezzi privati, vorrei ricordare un altro vantaggio: noi siamo un Paese che non soltanto ha una tendenza assolutamente anomala rispetto ad altri Paesi europei, e concludo, signor Presidente, cioè quello di un innalzamento dell'incidentalità e della mortalità delle persone che non usano un mezzo privato di trasporto, ma c’è un'altra tendenza ancora più preoccupante e l'uso condiviso dei mezzi permetterebbe alle famiglie italiane di risparmiare risorse importanti. Penso che avere un auto in meno di proprietà nelle famiglie italiane e quindi con tutti i costi anche di assicurazione e di bollo in meno, sia un vantaggio concreto e non siano i soliti 80 euro sventolati come slogan elettorale durante certe fasi di Governo.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole D'Uva. Ne ha facoltà.

  FRANCESCO D'UVA. Signor Presidente, intervengo perché non so se sia chiaro l'emendamento, immagino di sì, ma è un po’ lungo. Diciamo che, anche se non c’è proprio scritta la parola car pooling, di quello stiamo parlando, Presidente. In particolare, stiamo cercando di incentivare questa buona abitudine – il car pooling – che in Paesi anglosassoni, con un'altra cultura, diversa ma non superiore alla nostra, già è molto utilizzata. Non ci sono le coperture in Italia per incentivarlo in maniera economica chiara, però sicuramente possiamo andare a ridurre eventualmente le multe che sono a carico di chi utilizza il car pooling. Si possono utilizzare i vari metodi. Quello che suggerisce il collega De Lorenzis, è questo. Concludo, Presidente, dicendo che invito tutta l'Aula a votare favorevolmente, perché il futuro è questo, è la condivisione (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Liuzzi. Ne ha facoltà.

  MIRELLA LIUZZI. Signor Presidente, non voglio ripetere ciò che hanno detto i Pag. 39miei colleghi sull'importanza di dare degli incentivi a chi fa delle scelte importanti per l'ambiente e anche per la salute in relazione ai mezzi di trasporto, però non capisco il parere contrario del Governo su questo emendamento, perché noi chiediamo semplicemente che nelle forme di incentivo sia inserita anche una riduzione delle sanzioni amministrative. Allora io ricordo che qualche mese fa il Governo, nella figura di Lupi, emanò un decreto dove c'era la riduzione del 30 per cento delle multe se pagate entro cinque giorni. Allora, perché quello sì e questo no, dato che comunque stiamo incentivando una forma di trasporto privato condiviso che, anche, crea comunità, crea un diverso modo di agire e di intendere la vita, perché immaginate iniziare una giornata non nel traffico da soli con la propria autovettura, ma invece condividerla con altre persone ? Secondo me cambierebbe abbastanza.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Simone Valente. Ne ha facoltà.

  SIMONE VALENTE. Signor Presidente, ho deciso di intervenire in quanto anch'io, come il mio collega De Lorenzis, sono molto sensibili a questo tema della mobilità sostenibile. Nell'emendamento si parla di diffondere l'uso di mezzi trasporto; io voglio soffermarmi sul bike sharing che è diffuso ormai nelle più grandi città italiane però forse abbiamo adottato dei modelli un po’ arretrati. I modelli sono quelli con gli stalli in cui il cittadino può prelevare le bici e riconsegnarla in un'altra zona.
  Però, se guardiamo un po’ all'estero – e il mio collega D'Uva conosce molto bene i Paesi anglosassoni –, possiamo prendere dei modelli di riferimento molto più avanzati. Il mio collega D'Uva ha citato l'Inghilterra ma ci possono essere altri Paesi. I Paesi nordici sono molto più avanzati, allora iniziamo a prelevare queste buone idee, che sono frutto di uno studio, di ricerche di università che creano progetti e poi li presentano alle istituzioni. Questo va tutto nella direzione della mobilità sostenibile, nella possibilità data al cittadino di muoversi in maniera diversa (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Marzana. Ne ha facoltà.

  MARIA MARZANA. Signor Presidente, vorrei portare altre argomentazioni oltre quelle che sono già state avanzate dai miei colleghi sulla validità di questo emendamento. In particolare, mi riferisco ai vantaggi economici, perché consentirebbe ai cittadini di risparmiare in un momento storico così difficile. Mi riferisco ai vantaggi ambientali, perché dobbiamo renderci conto tutti che dal punto di vista ambientale c’è veramente un'emergenza nel nostro Paese, perché bisogna ridurre le emissioni di anidride carbonica. Tra l'altro, vorrei dire che il Governo dovrebbe trovarsi in linea con questa nostra proposta, visto che parliamo di razionalizzazione (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle), di spending review, perché non è altro che questa la spending review: l'allocazione delle risorse in maniera più efficiente; non corrisponde ai tagli. Poi, vogliamo parlare delle nuova opportunità di lavoro e delle nuove opportunità imprenditoriali che si possono creare grazie alla necessità di mettere in contatto tra di loro i cittadini che compiano percorsi...

  PRESIDENTE. Grazie. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Di Benedetto. Ne ha facoltà.

  CHIARA DI BENEDETTO. Signor Presidente, grazie per avermi dato finalmente la parola. Dunque, intervengo in merito a questo emendamento perché ritengo che sia importante ciò che questo emendamento vuole ottenere, ovvero delle misure volte fondamentalmente ad incentivare una buona pratica, perché quella del car Pag. 40pooling e del car sharing sono appunto buone pratiche, che, oltre che a diminuire in maniera sostanziale le emissioni di CO2, quindi l'inquinamento e anche...
  Per favore, può richiamare i miei colleghi che hanno un atteggiamento assolutamente imbarazzante in quest'Aula ?

  PRESIDENTE. Per favore, colleghi ! Vi sono interventi per dichiarazioni di voto. Prego, onorevole.

  CHIARA DI BENEDETTO. Grazie, Presidente. Dunque, stavo dicendo, colleghi, che, oltre a diminuire anche notevolmente il numero delle autovetture che si troverebbero a circolare, avrebbe una ricaduta positiva anche su degli interventi di pedonalizzazione dei centri storici, che secondo me e secondo il MoVimento 5 Stelle è un intervento fondamentale che mira proprio a rivalutare anche il patrimonio storico artistico dei centri storici urbani. La ringrazio e ringrazio i colleghi per l'attenzione (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Luigi Gallo. Ne ha facoltà.

  LUIGI GALLO. Signor Presidente, volevo sottolineare lo spirito di questo emendamento, perché noi puntiamo molto, come MoVimento 5 Stelle, sui concetti di rete e di condivisione. Il car pooling è uno di questi sistemi: l'auto in condivisione. È la stessa formula che abbiamo applicato anche nella scuola. Lì abbiamo messo insieme i saperi in condivisione, quando abbiamo reso possibile l'autoproduzione di libri gratuiti nelle scuole e la possibilità di diffonderli su una rete nazionale, quindi la condivisione di produzione di libri che diventano gratuiti, che per le famiglie rappresentano uno sgravio, un risparmio. È questo il concetto che vogliamo cercare di diffondere, perché forse, se compreso dalle forze politiche del PD, fra mille anni è possibile che lo applichino anche loro (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento De Lorenzis 2.208, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Terzoni, Matarrese, Sorial, Chiarelli, Cera, Folino...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  395   
   Votanti  393   
   Astenuti    2   
   Maggioranza  197   
    Hanno votato
 116    
    Hanno votato
no  277).    

  Passiamo alla votazione dell'emendamento Scotto 2.209.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Zaratti. Ne ha facoltà.

  FILIBERTO ZARATTI. Signor Presidente, volevo chiedere ai relatori e al Governo di riconsiderare il parere negativo su questo emendamento, un emendamento che chiede appunto che nella delega siano inserite disposizioni per migliorare la sicurezza soprattutto per i ciclisti di età inferiore ai 14 anni e che affronta uno dei problemi maggiori che riguardano la circolazione riguardo che sono quelli delle minicar e delle microcar che sono così numerose ormai sulle nostre strade.
  Ora è evidente che ci sono tante polemiche sui media, sugli organi di stampa che riguardano la sicurezza di questi quadricicli. Il fatto che non si voglia inserire nella delega il fatto che si possano prendere disposizioni che possano garantire una maggiore sicurezza per l'utilizzo di questi autoveicoli io lo ritengo assolutamente grave.
  Rispetto a questa particolare categoria di motoveicoli sono già stati evidenziati, peraltro anche nelle precedenti legislature, Pag. 41molteplici problemi in quanto si tratterebbe di strutture non costruite con gli stessi requisiti di sicurezza attiva e passiva propria degli autoveicoli.
  Con questo emendamento partendo dal presupposto che i quadricicli leggeri o pesanti sono assimilabili a motoveicoli, chiediamo appunto che nell'ambito della delega di riforma del Codice della strada sia riservata una particolare attenzione all'introduzione di disposizioni che migliorino la sicurezza della circolazione delle minicar e delle microcar. Da questo punto di vista è davvero incomprensibile da parte del relatore e del Governo il parere negativo a questo nostro emendamento per questo chiediamo di riconsiderare questo parere.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Scotto ed altri 2.209, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  D'Attorre...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  389   
   Votanti  387   
   Astenuti    2   
   Maggioranza  194   
    Hanno votato
 113    
    Hanno votato
no  274).    

  (La deputata Paola Bragantini ha segnalato che non è riuscita ad esprimere voto contrario).

  Passiamo alla votazione dell'emendamento De Lorenzis 2.210.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole De Lorenzis. Ne ha facoltà.

  DIEGO DE LORENZIS. Signor Presidente, si ricorderà che all'articolo 1 sono iscritte le norme per cui il testo che verrà proposto dal Governo entro un anno dall'approvazione di questa legge subirà un passaggio alle Camere, alle Commissioni competenti per i pareri. In realtà questo iter prevede un doppio passaggio e cioè dopo il primo parere delle Camere il Governo avrà la possibilità di recepire quei pareri e proporre il nuovo testo su cui eventualmente le Camere potranno fare ulteriori osservazioni per la seconda volta.
  Questo lo dico perché su un testo che è praticamente fatto di qualche decina di pagine, molto snello, molto sottile, veramente molto facile anche da comprendere perché insomma è stato organizzato in maniera anche ottimale, abbiamo in queste settimane avuto modo di mettere in evidenza delle lacune e delle mancanze abbastanza non dico gravi, ma insomma evidenti. Nell'emendamento che proponiamo e che è stato recepito giustamente favorevolmente dal Governo e dal relatore si fa riferimento per esempio al fatto che manca una piccola parolina in una parte del testo e cioè che, oltre ai ciclisti, devono essere anche tutelati i pedoni. La parte mancante era quella relativa ai pedoni.
  Allora, prendo spunto da questo esempio per far capire che quando arriverà il codice della strada, che sarà un testo un pochino più corposo di questo e anche un pochino più difficile forse da analizzare in ogni singola frase, allora avremo forse qualche difficoltà ad analizzare e fare le nostre osservazioni con i tempi cui siamo abituati in Commissione ed era per questo che forse era auspicabile avere un tempo maggiore. Quindi io ovviamente sono contento che il relatore abbia accettato questo piccolo suggerimento di buon senso, ma questo dà il senso della misura di quanto effettivamente anche piccole sviste e anche piccoli suggerimenti che potrebbero però essere enormemente più importanti nel codice della strada forse andranno presi in considerazione e quindi vi chiedo come ha fatto il Governo a esprimere parere contrario sugli emendamenti all'articolo 1. Pag. 42Questa piccola variazione, questo piccolo emendamento vi dà anche modo di parlare di un altro tema, una delle grandi innovazioni forse di questo testo è quella di aver riconosciuto in maniera ufficiale un'utenza vulnerabile della strada, quello che implicitamente era stato già definito da tante sentenze che riguardano appunto gli incidenti che magari riguardavano ciclisti e pedoni oggi è riconosciuto.
  Allora, noi abbiamo espresso il nostro assenso a estendere quanto più possibile questa classe di utenti vulnerabili, però i riferimenti espliciti poi ai pedoni e ciclisti che nell'utenza vulnerabili solo quelli che comunque patiscono di più perché sono privi di ulteriori misure anche di sicurezza passiva, lo vogliamo rimarcare, e questo è un piccolo contributo che noi abbiamo dato. Ce ne saranno altri anche in seguito, chiedo al Governo, visto che ci sarà impedito di dare ulteriori osservazioni nei 30 giorni qualora appunto non avessimo i tempi per analizzare con lo stesso livello di dettaglio il testo che verrà proposto dal Governo, che nei sette mesi che vi sono affidati per la stesura del codice della strada ci sia un'attenzione millimetrica alle parole che metterete in quel testo, perché, come dire, vi state già arrogando una funzione che normalmente la Costituzione non vi attribuisce, almeno in forma principale, allora è chiaro che anche la mancanza di alcune semplici parole o la presenza di talune altre potrà avere degli effetti molto importanti e significativi nella vita non dico di migliaia ma centinaia di migliaia di milioni di persone che ogni giorno che su questi testi in qualche modo vengono influenzati.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole D'Uva. Ne ha facoltà.

  FRANCESCO D'UVA. Signor Presidente, in sé questo comma, questa parte del comma ci trova d'accordo, però l'emendamento del collega De Lorenzis tende a migliorarlo perché c’è questa dimenticanza. Parliamo di biciclette, ciclomotori, motoveicoli. Non si parla di pedoni.
  Purtroppo, conosciamo abbastanza bene i numeri delle vittime degli incidenti stradali. L'unico modo per arginare questa piaga, quasi tutta italiana, è quello di fare delle disposizioni che migliorino questa sicurezza. Come si fa ? Noi qui abbiamo deciso di lasciare abbastanza vago e di aggiungere soltanto disposizioni, ma si fa attraverso l'educazione nelle scuole...

  PRESIDENTE. La ringrazio. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Simone Valente. Ne ha facoltà.

  SIMONE VALENTE. Signor Presidente, ho chiesto nuovamente di intervenire perché nuovamente appoggio questo emendamento del collega De Lorenzis che si va ad agganciare alla lettera d), n. 5) dove si prevede una particolare attenzione ai ciclisti di età inferiore agli anni quattordici. Ed io ho apprezzato molto quest'ultimo pezzo perché, pensando un po’ alla ratio con cui il Governo e le Commissioni hanno lavorato su questo testo, ho subito pensato che sia importante mettere in sicurezza soprattutto i giovani perché sono quelli che non hanno ancora sviluppato le capacità motorie adatte, quali l'equilibrio per andare in bicicletta. Per un bambino che si muove in un ambiente aperto dove le open skills sono di primaria importanza, per muoversi in questo ambiente prima di tutto bisogna essere in sicurezza, è ovvio che, se non c’è la sicurezza, poi si va ad incorrere in quegli incidenti di cui prima parlava il mio collega D'Uva.
  Quindi, con questo semplice testo, almeno si auspica che i genitori con i figli possano tranquillamente andare sulle piste ciclabili di una città in sicurezza e quindi senza alcuna preoccupazione.

  PRESIDENTE. La ringrazio. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Luigi Gallo. Ne ha facoltà.

  LUIGI GALLO. Signor Presidente, volevo sottolineare un aspetto che forse non emerge da una semplice analisi dell'emendamento Pag. 43che vuole mettere in sicurezza, oltre che le biciclette e chi usufruisce delle biciclette, anche i pedoni.
  Spesso, nelle nostre città ci sono delle barriere architettoniche naturali, quali per esempio marciapiedi troppo piccoli che spesso obbligano gli stessi pedoni a scendere dal marciapiede perché impossibilitati a proseguire, perché il marciapiede è interrotto o perché il marciapiede è troppo piccolo.
  Allora, noi dobbiamo dare anche una spinta a rendere tutte le realtà italiane sicure perché noi abbiamo città italiane a mille velocità diverse. Magari in alcuni territori abbiamo delle città efficienti, dove le barriere architettoniche sono abbattute, mentre in altre invece abbiamo mille difficoltà, quindi questo è un modo per tutelare le persone più...

  PRESIDENTE. La ringrazio. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Marzana. Ne ha facoltà.

  MARIA MARZANA. Signor Presidente, non mi ricordo, forse non sono stata attenta al parere del Governo su questo emendamento. Se, Presidente, mi potrebbe ricordare il parere (Commenti)...

  PRESIDENTE. Mi potesse... È favorevole.

  MARIA MARZANA. Mi potesse...

  PRESIDENTE. Prego.

  MARIA MARZANA. Favorevole, bene, sì, perché è evidente che...

  PRESIDENTE. Parere favorevole della Commissione e del Governo.

  MARIA MARZANA. Perfetto. Sì, perché si capisce che la ratio di questo comma è quella di tutelare le categorie deboli, con particolare riguardo ai ciclisti che hanno un'età inferiore ai quattordici anni e, quindi, si capisce che sono da tutelare pure i pedoni e, tra di loro, ci sono tra l'altro delle categorie doppiamente deboli – penso agli anziani, ad esempio, o alle donne in stato di gravidanza – quindi è chiaro che da parte del Governo ci sarà stata sicuramente una dimenticanza che però mi fa piacere che adesso verrà colmata. Grazie.

  LUIGI GALLO. Chiedo di parlare per un richiamo al Regolamento.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  LUIGI GALLO. Presidente, intervengo sul Regolamento, articoli 8 e seguenti. Volevo sapere qual è la prassi rispetto al resoconto stenografico, perché a noi risulta che quando Renzi è arrivato qui in Parlamento, ha parlato e ha detto esplicitamente, durante la presentazione dei mille giorni, «superazione del CNEL» il resoconto stenografico ha, in sostanza, corretto automaticamente in «superamento del CNEL» (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).
  Mi chiedevo se queste correzioni di bozze sono automatiche per tutti o solo per il Premier Renzi (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Passiamo, dunque, ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento De Lorenzis 2.210, con il parere favorevole della Commissione e del Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Hanno votato tutti ? Onorevole Ciprini, Giorgetti, Alli. C’è qualcuno che non riesce a votare ? Alla svelta, su. Su, colleghi, che è pomeriggio inoltrato.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

Pag. 44

   (Presenti  391   
   Votanti  388   
   Astenuti    3   
   Maggioranza  195   
    Hanno votato
 365    
    Hanno votato
no   23).    

  Passiamo alla votazione dell'emendamento Valeria Valente 2.212, su cui la Commissione ha espresso parere favorevole, purché riformulato.

  ROBERTA AGOSTINI. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  ROBERTA AGOSTINI. Signor Presidente, accettiamo la riformulazione dell'emendamento Valeria Valente 2.212.

  PRESIDENTE. Sta bene.

  ANGELO CERA. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  ANGELO CERA. Presidente, questa robusta dose di stupidità non può essere aiutata (Applausi polemici dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle), soprattutto con il meccanismo di aumentare l'orario degli interventi. Al minuto e ai cinque minuti va chiusa la linea; ma se li aiutiamo ad arrivare a sette minuti e a due minuti, di qua non ce ne andiamo nemmeno a Natale (Commenti dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Onorevole Cera, la Presidenza sa quello che fa.

  DIEGO DE LORENZIS. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  DIEGO DE LORENZIS. Signor Presidente, intervengo sempre sul richiamo dell'onorevole Cera. Io capisco, forse, che in confronto con altri parlamentari, come per esempio l'onorevole Buttiglione, lui ha poca esperienza. Ci fosse l'onorevole Buttiglione sicuramente prenderebbe il Regolamento in mano per dire quello che sto dicendo io, cioè che la Presidenza, come lei ha ricordato, ha tutte le facoltà e tutte, come dire, le norme per potere dare delle indicazioni precise.

  PRESIDENTE. Io non ho ascoltato, ma mi si dice che è stata citata la stupidità. Ecco, qui c’è il confronto tra posizioni diverse; la stupidità è cosa altra e la lascerei fuori dal dibattito.
  Passiamo, dunque, ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Valeria Valente 2.212, nel testo riformulato, con il parere favorevole della Commissione e del Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Iannuzzi, Giorgis, Gasparini.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

   (Presenti  389   
   Votanti  386   
   Astenuti    3   
   Maggioranza  194   
    Hanno votato
 385    
    Hanno votato
no    1).    

  (I deputati Placido, Dallai e Airaudo hanno segnalato che non sono riusciti ad esprimere voto favorevole).

  Passiamo alla votazione dell'emendamento De Lorenzis 2.213.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole De Lorenzis. Ne ha facoltà.

  DIEGO DE LORENZIS. Signor Presidente, stiamo sempre parlando del comma 1, dell'articolo 2, lettera d), numero 6. In questo caso si prevede una specifica disciplina in ambito urbano che recepisca le principali innovazioni introdotte in altri Stati europei per la sicurezza dell'utenza Pag. 45vulnerabile, con particolare riferimento ai concetti di spazio condiviso, di zona di incontro e del principio di prudenza, che assegnano quindi una precedenza proprio per la loro tutela agli utenti vulnerabili e assicurano la coesistenza delle funzioni residenziali e commerciali con quelle della mobilità.
  A questo testo è stato aggiunto in Commissione «altresì prevedendo disposizioni che favoriscano l'accesso delle biciclette, dei ciclomotori e dei motocicli alle corsie riservate ai mezzi pubblici». Ora paradossalmente nella legge di modifica puntuale del codice della strada una simile iniziativa è stata bocciata dalla Commissione. Io so che il relatore su questo ha grande esperienza e ha sicuramente anche le competenze per valutare il confronto dell'Italia con le esperienze straniere, però, pure essendo paradossalmente ad una prima lettura un principio condivisibile, noi riteniamo che le classi vulnerabili dell'utenza della strada non siano da mettere parimenti tutte sullo stesso piano.
  È evidente che i pedoni e i ciclisti hanno per velocità di transito e per le misure e i dispositivi di sicurezza passivi assolutamente bisogno di una tutela maggiore rispetto ai ciclomotori e ai motocicli. Allora è chiaro che far circolare i ciclomotori e i motocicli potrebbe sì favorire l'abbandono magari di mezzi più inquinanti come l'auto privata e, quindi, da un certo punto di vista, da una lettura superficiale, potrebbe anche essere condivisibile questa posizione. L'emendamento invece è volto a togliere questi due utenti della strada dall'uso delle corsie preferenziali del trasporto pubblico perché riteniamo che questa misura era nata – ed è nata anche in alcuni comuni italiani su delibera del sindaco o delle amministrazioni comunali – per un semplice fatto e cioè che il ciclista si trovava schiacciato in una ghigliottina – io so che la Presidenza è sensibile a questo argomento (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle) – perché da una parte aveva l'utenza motorizzata dei veicoli privati e dove c’è la corsia preferenziale del trasporto pubblico, anch'esso motorizzato, aveva quindi la necessità, per obbligo di legge nel codice della strada attuale, di essere sulla destra del primo spazio riservato agli utenti. Però questo ovviamente lo fa trovare in una posizione di assoluto pericolo ed è un pericolo che evidentemente i ciclomotori e i motocicli, con la trazione, la velocità e i dispositivi che dicevo di sicurezza passiva, non corrono. Quindi, dare questa facoltà ulteriore anche ai ciclomotori e ai motocicli sicuramente non rientra nella ratio che ha spinto tanti sindaci italiani – penso a Bologna, ma penso anche a delle città per esempio in Sicilia – di fare un balzo prendendo anche spunto da quelle che sono le migliori esperienze europee. Faccio notare che su questo abbiamo avuto un confronto anche con il relatore e con altri miei colleghi, i quali mi dicevano e mi avvisavano che in Olanda addirittura le corsie ciclabili sono ad uso dei ciclomotori. Però è chiaro che viviamo in un contesto in cui il numero di ciclomotori e di motocicli in Italia è spaventosamente più alto in rapporto al numero della popolazione rispetto a quello, per esempio olandese. Quindi i paragoni vanno fatti con le dovute analogie e non possono essere presi tal quali e calati in un contesto in cui ovviamente creano delle distorsioni. Per questo chiedo all'Aula semplicemente un maggior ragionamento su questo tema, auspicando che questo emendamento venga accolto.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento De Lorenzis 2.213, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Gadda, Donati...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

Pag. 46

   (Presenti e votanti  374   
   Maggioranza  188   
    Hanno votato
  91    
    Hanno votato
no  283).    

  (I deputati Coscia e Gianluca Pini hanno segnalato che non sono riusciti ad esprimere voto contrario; il deputato Airaudo ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto favorevole).

  Passiamo all'emendamento Cristian Iannuzzi 2.216, sul quale il parere è favorevole, purché riformulato.

  DIEGO DE LORENZIS. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  DIEGO DE LORENZIS. Signor Presidente, intanto, chiedo di risentire la riformulazione, a beneficio di tutta l'Aula, che, magari, non era presente quando sono stati formulati i pareri. Grazie.

  PRESIDENTE. Se è possibile, chiedo al relatore se può ripetere la riformulazione.

  PAOLO GANDOLFI, Relatore. Signor Presidente, la riformulazione è la seguente: «Al comma 1, lettera d), dopo il numero 7) aggiungere il seguente: 7-bis) misure volte a favorire la coesistenza di diversi tipi di utenza vulnerabile negli spazi comuni, consentendo il parcheggio delle biciclette in aree riservate ai pedoni ove questa misura non rechi intralcio o pericolo».

  PRESIDENTE. Onorevole De Lorenzis, adesso ci deve dire se accetta la riformulazione o meno.

  DIEGO DE LORENZIS. Signor Presidente, ovviamente, la riformulazione va bene, la accettiamo, ed è, sostanzialmente, una modifica formale all'emendamento, che non cambia, però, la sostanza dell'emendamento stesso. Però, ci tenevo, in qualche modo, a sottolineare il nostro sforzo nel proporre, nell'essere sempre propositivi, soprattutto in una cosa che, forse, manca alla partitocrazia italiana in questo momento, da più di venti anni, probabilmente, e cioè che noi siamo guidati nella nostra azione quotidiana, nel fornire soluzioni, da un capo, il cosiddetto leader.
  Bene, noi avevamo queste proposte nel nostro programma elettorale, e quindi siamo stati votati, banalmente, per portarle avanti, a differenza di qualcuno che viene eletto o, magari, non è neanche eletto e fa il Presidente del Consiglio sulla base di un programma elettorale che viene disatteso volta per volta. Allora, dicevo, prendiamo atto del fatto che il nostro contributo sia utile e che alcune idee di buonsenso, che erano nel nostro programma, siano condivisibili anche da questi partiti.
  Ovviamente, questa è una misura che in altri Paesi sarebbe risultata banale. Voglio ricordare che è capitato più volte, da diversi anni, che cittadini normali, che fanno una scelta molto difficile, oggi, molto coraggiosa – e cioè quella di usare i mezzi come la bicicletta in contesti urbani veramente drammatici, dove rischi la vita per difendere non soltanto la necessità, anche economica, di non poterti permettere l'auto tutti i giorni per andare al lavoro, ma proprio una decisione, in qualche modo, di visione, di cultura, cioè abbandonare un mezzo a combustibili fossili per un mezzo assolutamente sostenibile, che è a vantaggio di tutta la società –, queste persone, che fanno queste scelte così coraggiose, per queste norme che il Governo proporrà, che, secondo la legislazione attuale, vietano il parcheggio delle biciclette, magari, su una superficie destinata a un tipo di utenza diversa, come quella pedonale, oltre ad essere danneggiate, magari da incidenti, dal rischio di furti, dal respirare i gas di scarico dei mezzi privati, si sono trovate, addirittura, con la beffa di essere multate dalla Polizia municipale o da altri organi di Polizia per avere parcheggiato la bicicletta, pur non recando intralcio alla circolazione pedonale.Pag. 47
  Questo è un assurdo del nostro Paese, questo è l'ennesimo esempio di come, a volte, basterebbe, in qualche modo, il buonsenso per fare cose utili alla società; eppure, nonostante questo, c’è qualcuno che si appiglia a regole, a codicilli, a norme, per ostacolare anche un modo diverso di intendere la società.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Manlio Di Stefano. Ne ha facoltà.

  MANLIO DI STEFANO. Signor Presidente, faccio intanto una piccola premessa per un episodio che è successo prima, vorrei dire soltanto che, per una persona onesta, è possibile, anche se non dovrebbe accadere, sbagliare un congiuntivo, ma non succederà mai di mettere le mani in tasca agli italiani, come è successo in quest'Aula diverse volte (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle). Detto questo, e magari se lei non interrompesse subito, la persona si potrebbe correggere da sola.

  PRESIDENTE. Per favore, chiedo ai colleghi se riusciamo a liberare anche il banco della Presidenza.

  MANLIO DI STEFANO. Fatta questa dovuta premessa, siamo soddisfatti che questo emendamento riformulato sia stato accolto. Sarebbe bello che questo genere di interventi in favore dell'utilizzo di quella che è l'energia umana, quindi le gambe, tutto quello che riguarda il mondo del bike sharing o comunque l'utilizzo delle bici in alternativa ai trasporti classici, fosse una priorità del Governo.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Catalano. Ne ha facoltà.

  IVAN CATALANO. Signor Presidente, la riformulazione di questo emendamento non è solo formale, ma anche di contenuto, in quanto, nella formulazione originale, si usava il verbo «acconsentire» e la parola «posteggio» che non sono corretti per l'intento dell'emendamento, in quanto acconsentire un posteggio vuol dire che si dà l'autorizzazione a un'occupazione di suolo, quindi un aggravio burocratico per chi vuole parcheggiare una bicicletta. Cambiando il verbo, dicendo consentire il parcheggio si individua una zona adibita alla sosta delle biciclette e si consente il parcheggio senza farne domanda. Quindi, la correzione può sembrare formale ma, in realtà, è molto sostanziale in quanto la Commissione condivideva l'intento dell'onorevole Iannuzzi quando presentò la richiesta nell'altro testo di legge, A.C. 1512, che stiamo discutendo in Commissione, e appena visto l'emendamento prontamente ha corretto la formulazione.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Di Battista. Ne ha facoltà.

  ALESSANDRO DI BATTISTA. Signor Presidente, in un anno e mezzo in Parlamento non si è mai discusso del problema del cancro che è certamente una piaga, un flagello, che colpisce tutti noi e le nostra famiglie. Ecco, lottare per cambiare la mobilità e sostenere gli interessi dei ciclomotori riguarda anche questa tragedia che si vive in Italia. Bisogna cambiare la mobilità, renderla più sostenibile. Ci sono studi che dimostrano che sempre più pendolari, persone che stanno troppo nel traffico si ammalano maggiormente di questa malattia tragica che ha colpito tutte le nostre famiglie. Quindi, il senso anche della battaglia del MoVimento 5 Stelle, nel complesso, è migliorare la vita di tutti noi cittadini, ma anche ridurre l'incidenza di malattie devastanti come il cancro di cui una delle cause è certamente l'inquinamento dovuto all'eccessivo utilizzo dei mezzi di locomozione a benzina. Per questo, vorrei rafforzare il senso di questo emendamento, che è stato accolto, e sostenere ancora con più forza le battaglie nella Commissione trasporti del MoVimento 5 Stelle (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

Pag. 48

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Spadoni. Ne ha facoltà.

  MARIA EDERA SPADONI. Signor Presidente, innanzitutto, accolgo con piacere il fatto che accettiamo la riformulazione richiesta; credo che sia fondamentale incentivare delle misure di trasporto alternative alla macchina, in questo caso la bicicletta, e sarebbe veramente una bellissima cosa se i comuni incentivassero. Noi viviamo in questa grande città che è Roma, ci ritroviamo queste meravigliose pensiline del bike sharing, peccato che, chiedendo lumi su dove sono queste biciclette, ci si accorge che sono semplicemente scomparse, il bike sharing a Roma non esiste. Probabilmente dovremmo farci le domande su dove sono finiti i soldi per incentivare il bike sharing (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle) e in che modo Marino ha deciso di investire questi soldi (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Cristian Iannuzzi. Ne ha facoltà.

  CRISTIAN IANNUZZI. Signor Presidente, intervengo soltanto per ringraziare il relatore per aver sostenuto comunque questo ed altri emendamenti nell'ambito della mobilità ciclabile e per dire semplicemente che questa proposta è già contenuta più nel dettaglio in un articolo, sempre sul codice della strada, per le modifiche puntuali, che arriverà in Aula fra qualche settimana o fra qualche giorno.
  È semplicemente volto a risolvere qualcosa che già esiste, cioè il fatto che un ciclista – chi usa la bicicletta lo sa benissimo –, quando non trova parcheggio o non trova un parcheggio adeguato, è costretto a parcheggiare su un marciapiede. Quindi si tratta di sanare questa questione e permettere alle persone di utilizzare con più tranquillità il mezzo ciclabile.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Cristian Iannuzzi 2.216, nel testo riformulato, con il parere favorevole della Commissione e del Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  De Micheli... provi a votare... vede che funziona ? Abbia fiducia... se non vi sono colleghi che non riescono a votare...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

   (Presenti  388   
   Votanti  385   
   Astenuti    3   
   Maggioranza  193   
    Hanno votato
 372    
    Hanno votato
no   13).    

  (I deputati Zan, Gianluca Pini e Airaudo hanno segnalato che non sono riusciti ad esprimere voto favorevole).

  Prendo atto che i presentatori dell'emendamento Garofalo 2.217 accedono all'invito al ritiro.
  Passiamo alla votazione dell'emendamento Dell'Orco 2.218 su cui vi è, invece, parere favorevole.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Dell'Orco. Ne ha facoltà.

  MICHELE DELL'ORCO. Signor Presidente, qua torniamo a parlare di car pooling. Penso che non si sia mai sentita la dicitura car pooling così tante volte in quest'Aula come oggi. Quindi vorrei rimarcare che è un sistema di trasporto che permette, a due o più cittadini, di dare o ricevere un passaggio in auto, condividendo le spese di viaggio.
  Quest'emendamento prevede l'introduzione di una definizione normativa di car pooling inteso come servizio di trasporto, non remunerato, basato sull'uso condiviso di veicoli privati tra due o più persone che debbano percorrere uno stesso itinerario, Pag. 49o parte di esso, messe in contatto tramite servizi dedicati forniti da intermediari pubblici o privati, anche attraverso l'utilizzo di strumenti informatici.
  Il MoVimento 5 Stelle ritiene fondamentale prevedere forme di incentivazione delle pratiche di mobilità sostenibile, nate spontaneamente tra la gente, che hanno già dimostrato la propria validità. Un sistema di trasporto, nato dalla sharing economy e che invita a limitare l'uso individuale dei veicoli privati, merita di essere maggiormente diffuso e l'introduzione di una precisa definizione normativa sicuramente potrà ampliare la conoscenza e l'uso da parte di tutti i cittadini, con grande beneficio per le tasche degli utenti, ma soprattutto per l'ambiente e la circolazione stradale (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).
  Il MoVimento 5 Stelle lavora da tempo per quest'obiettivo e, anche nel collegato ambientale, abbiamo tenuto ad evidenziare che è necessario accompagnare lo stanziamento dei 35 milioni di euro previsti con una definizione e una minima regolamentazione di questo sistema di trasporto. Infatti c'era il rischio che noi dessimo 35 milioni di euro a qualcosa di non definito: era identificato il car sharing e il car pooling, ma il car pooling non era ancora definito.
  Quindi sul tema abbiamo presentato anche un progetto di legge, perché riteniamo che interventi normativi volti a favorire il car pooling possano anche contribuire a distinguere tra la vera e sana pratica di condivisione di un mezzo di trasporto tra due privati e l'esercizio abusivo della professione di tassista o NCC. L'utilizzo di strumenti tecnologici per diffondere queste pratiche possono essere una grande risorsa, se messe al servizio della libera mobilità dei cittadini e non per favorire pratiche di abusivismo.
  Quindi, con questo emendamento, se verrà approvato, faremo una cosa storica per l'Italia, perché sarà uno dei primi Paesi dove si approva la definizione di car pooling, mobilità del futuro (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Liuzzi. Ne ha facoltà.

  MIRELLA LIUZZI. Signor Presidente, prima parlavamo del collegato ambientale – ne parlavano anche in Commissione ambiente – a proposito del bike pooling, la cui definizione attualmente non esiste nel nostro ordinamento, così come non esisteva quella del car pooling, che in effetti con questo emendamento introduciamo.
  Ebbene, questo emendamento, come ha detto già il mio collega Dell'Orco, è presente anche in una proposta di legge del MoVimento 5 Stelle, votata on line grazie al sistema operativo di cui disponiamo. Quindi, tutti i cittadini che sono iscritti al MoVimento 5 Stelle hanno potuto commentare una proposta di legge e già questo credo che sia rivoluzionario.
  In più io, però, ho un'idea. Noi facciamo....

  PRESIDENTE. Mi perdoni. Colleghi, per favore... Prego, onorevole Liuzzi.

  MIRELLA LIUZZI. Se posso continuare, così finisco il mio minuto. Noi stiamo esaminando questo emendamento che, però, va in contrasto con ciò che si sta approvando con il decreto-legge «sblocca Italia», che sta dando soldi ai petrolieri, sta aumentando le estrazioni del fossile e va in una direzione totalmente contraria a quello che ci dice l'Unione europea. Questo è sempre bene rimarcarlo (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Marazziti. Ne ha facoltà. Prego i colleghi di prendere posto.

  MARIO MARAZZITI. Signor Presidente, prendo la parola per annunciare il fatto che, nonostante il parere favorevole del Governo e della maggioranza, su questo emendamento e su tutti gli emendamenti, su cui Governo e maggioranza pure si esprimessero favorevolmente, presentati da parte di esponenti del MoVimento 5 Pag. 50Stelle – in teoria di qualunque altro movimento –, i quali intendessero poi, invece, usare del tempo utile per il Paese – perché dobbiamo approvare altre leggi – per esibire, insistere, autocertificare la propria azione, io, in tutti quei casi, mi asterrò (Applausi dei deputati del gruppo Per l'Italia).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Sibilia. Ne ha facoltà.

  CARLO SIBILIA. Signor Presidente, la ringrazio per la parola. Volevo semplicemente fare un appunto su quello che ho appena sentito, dal mio punto di vista e dal punto di vista del gruppo del MoVimento 5 Stelle, riguardo al fatto di inserire un pregiudizio di fatto su una votazione, che dovrebbe essere fatta semplicemente, valutando il merito della questione, perché – ricordiamo – tutta l'azione che sta facendo il MoVimento 5 Stelle è assolutamente consentita dalla normativa regolamentare (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).
  Noi semplicemente stiamo ribadendo dei concetti e spiegando degli emendamenti: cosa che vogliamo fare, utilizzando l'Aula e coinvolgendo gli altri colleghi. Quindi, siamo assolutamente nella regolarità, non stiamo torcendo un capello a nessuno, creando fastidio a nessuno. Noi naturalmente non votiamo un emendamento in base a chi lo presenta, un partito piuttosto che un altro, o in base a un'azione piuttosto che un'altra. Noi valutiamo il merito e questo dimostra che quando si riesce a collaborare in Commissione si riescono anche ad avere ottimi risultati. Però invito i colleghi che hanno espresso un'opinione differente da quella che sto esprimendo io a ritrattare, o meglio a ripensare le azioni che faranno da adesso in poi e i loro voti.

  PRESIDENTE. Onorevole Sibilia, è ovvio che voi state agendo secondo il Regolamento, altrimenti la Presidenza sarebbe obbligata a non consentirvelo. È di tutta evidenza che l'onorevole Marazziti ha facoltà di esprimere le dichiarazioni di voto in base a quello che è il suo orientamento politico, che è insindacabile da voi e dalla Presidenza.
  Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Dell'Orco 2.218, con il parere favorevole della Commissione e del Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Luigi Gallo, Terzoni... Colleghi, per favore... Alla mia sinistra, onorevole Sannicandro, per favore !
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

   (Presenti  394   
   Votanti  380   
   Astenuti   14   
   Maggioranza  191   
    Hanno votato
 367    
    Hanno votato
no   13).    

  (Il deputato Airaudo ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto favorevole).

  Passiamo alla votazione dell'emendamento De Lorenzis 2.251, anch'esso con il parere favorevole della Commissione e del Governo.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole De Lorenzis. Ne ha facoltà.

  DIEGO DE LORENZIS. Signor Presidente, sembra assurdo a qualche collega, ma intervengo paradossalmente per spiegare un emendamento a cui è stato dato un parere favorevole. Voglio rimarcare il motivo per il quale facciamo i nostri interventi anche quando la maggioranza e il Governo hanno dato parere favorevole.
  In particolare, all'onorevole Marazziti, che forse di democrazia è un po’ a digiuno, vorrei ricordare che i nostri emendamenti in quest'aula...

Pag. 51

  PRESIDENTE. Onorevole De Lorenzis, l'onorevole Marazziti è deputato quanto lei ed ha le stesse facoltà di esprimere le sue opinioni.

  DIEGO DE LORENZIS. Assolutamente sì, è proprio in base alle sue opinioni che anch'io ho le mie ed ho la possibilità di esprimerle.
  Dicevo, Presidente, che il fatto che la maggioranza ed il Governo esprimano un parere non vuol dire automaticamente aver avuto un confronto con tutte le forze politiche, perché, purtroppo, esiste anche la possibilità di avere un'opposizione in questo Paese e, magari, ci sono altre forze, che non appartengono alla maggioranza – anche se sembra un po’ strano da dire in quest'aula – che magari, sulla base dei nostri ragionamenti, possono far votare questa aula in maniera unanime o, altresì, può accadere una cosa altrettanto sconcertante, ossia che qualcuno, qualche parlamentare, nelle sue prerogative, pur facendo parte della maggioranza, tramite il confronto, l'esposizione ed il ragionamento potrebbe addirittura dissentire da quello che dice il capobastone del partito di turno e magari votare in dissenso dal proprio partito.
  Quindi, sono delle considerazioni banali, ma mi trovo costretto purtroppo a ribadirle in quest'aula, perché, a volte, anche le cose più scontate non sembrano essere all'attenzione dei miei colleghi (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).
  Nel merito dell'emendamento, è un'altra svista – assolutamente noi vogliamo intendere che sia stata casuale – il fatto di non avere inserito i gestori delle strade extraurbane e delle altre strade all'interno del provvedimento in alcuni punti specifici.
  Questo noi, come ho già ribadito, lo accettiamo assolutamente, presupponendo la buona fede del Governo e del relatore, che sono sicuramente attenti a questi temi, però è chiaro che noi ci troviamo ad avere un dubbio lecito, nel senso che, in questo Paese, purtroppo, i gestori ed i concessionari autostradali, per esempio, hanno un potere economico ed, in qualche modo, di influenza – mettiamola così, in termini più generali – sugli organi legislativi, che sicuramente è considerevole o potrebbe risultare tale. Quindi, questa svista è stata corretta, ribadisco, su un testo di poche pagine.
  Spero e speriamo vivamente che queste sviste non accadano nella stesura del testo e che ci sia dato il tempo per analizzarlo correttamente ed approfonditamente, quando il Governo verrà a proporlo alle Commissioni competenti, perché è chiaro che, come dicevo, in questo Paese, siamo stati abituati ed ancora continuano le iniziative che, in qualche modo, favoriscono, per non dire regalano delle prerogative agli enti gestori. Quando si dice sempre che i soldi non si trovano, basterebbe che Lupi, magari, smettesse di fare il Ministro dei concessionari autostradali e facesse il Ministro dei trasporti della Repubblica italiana.
  Vi sono ovviamente delle possibilità che il testo che arriva sia privo di qualche parte o ne contenga qualcuna di troppo. Noi vigileremo come abbiamo sempre fatto.
  Quindi, il mio auspicio ed il mio augurio – rivolgo ancora il mio invito al Governo – è di vigilare, in maniera molto attenta e forse anche molto più dettagliata, rispetto a quello che è stato fatto finora con il testo base (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento De Lorenzis 2.251, con il parere favorevole della Commissione e del Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Rizzetto ? Nel frattempo, avverto che il gruppo MoVimento 5 Stelle ha esaurito i tempi previsti dal contingentamento. Se ne è fatta richiesta, la Presidenza concederà a tale gruppo un aumento dei tempi pari ad un terzo di quello originariamente stabilito, come da prassi.
  Dichiaro chiusa la votazione.Pag. 52
  Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

   (Presenti  378   
   Votanti  367   
   Astenuti   11   
   Maggioranza  184   
    Hanno votato
 364    
    Hanno votato
no    3).    

  (I deputati Romanini, Albanella e Airaudo hanno segnalato che non sono riusciti ad esprimere voto favorevole).

  Passiamo alla votazione dell'emendamento De Lorenzis 2.253, su cui vi è il parere favorevole del Governo.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole De Lorenzis. Ne ha facoltà. Chiedo ai colleghi intorno a lei se possono... grazie.

  DIEGO DE LORENZIS. Signor Presidente, farò l'intervento strettamente necessario considerata la sua ultima comunicazione. Volevo però essere certo del tempo che è stato consumato finora dal mio gruppo e, quindi, avere questa informazione prima di proseguire.

  PRESIDENTE. Onorevole De Lorenzis, il MoVimento 5 Stelle aveva 43 minuti e li avete consumati tutti.

  DIEGO DE LORENZIS. D'accordo, Presidente, grazie. Questo emendamento è molto simile ad uno precedentemente votato: abbiamo inserito nel testo una piccola parola che, secondo noi, è molto importante per il relatore, il Governo e la maggioranza tutta, perché in qualche modo si mette nero su bianco che l'utenza pedonale ha un qualche rilievo e per una svista probabilmente non era stata inserita nel testo originario.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento De Lorenzis 2.253, con il parere favorevole della Commissione e del Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Sarti...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

   (Presenti  377   
   Votanti  365   
   Astenuti   12   
   Maggioranza  183   
    Hanno votato
 361    
    Hanno votato
no    4).    

  (I deputati Manfredi e Airaudo hanno segnalato che non sono riusciti ad esprimere voto favorevole).

  Ricordo che l'emendamento Baldelli 2.44 è stato ritirato.
  Passiamo alla votazione dell'emendamento Prataviera 2.45.
  Chiedo ai presentatori se accedano all'invito al ritiro dell'emendamento Prataviera 2.45 formulato dal relatore.

  EMANUELE PRATAVIERA. Signor Presidente, sinceramente non capisco la posizione su questo emendamento – invito al ritiro, altrimenti il parere è contrario – come non l'ho capita su moltissimi altri emendamenti non di buon senso ma di più.
  Questo, in particolare, è un emendamento che andava a semplificare la vita di molte aziende ma soprattutto l'iter burocratico di molti enti. Infatti, volevo cercare di razionalizzare le normative in tema di concessione dei cartelli pubblicitari, degli impianti pubblicitari, settore che chiunque abbia un minimo di esperienza di amministrazione sa che rappresenta una giungla inestricabile su cui prima o poi bisognerà mettere le mani; ma mi sembra di capire che l'atteggiamento della maggioranza di questo Parlamento sia di continuare a difendere la burocrazia e «l'ufficio complicazioni affari semplici».
  Non ho capito perché anche molti altri emendamenti non siano stati presi in considerazione, Pag. 53primo fra tutti quello che riguardava l'installazione dopo un incidente, visto che tra l'altro anche le assicurazioni pagano quota parte del ripristino delle barriere stradali, come obbligo di legge, delle barriere salvamotociclisti.
  Non ho capito perché non avete voluto prendere in considerazione l'emendamento che obbliga i costruttori di automobili a installare i riduttori per le cinture di sicurezza a favore delle donne incinte, cosa che assolutamente oggi è omologata ma che non viene resa obbligatoria.
  Non ho capito perché non avete voluto premiare l'innovazione specialmente nelle nostre università coinvolgendole e destinando una quota parte dei premi assicurativi alla ricerca e allo sviluppo dei nostri politecnici, dei distretti universitari di ingegneria civile che chiedono continuamente agli enti locali di poter avere partnership per studi, per sviluppare e portare avanti il know-how in cui l'Italia non solo ha un primato a livello di intelligenza ma anche di produzione industriale di questi dispositivi intelligenti.
  Non ho capito perché non avete voluto prendere in considerazione gli emendamenti che puntavano ad avere almeno un censimento di tutti gli impianti di illuminazione pubblica che non si sa nemmeno quanto costano come bolletta per qualsiasi ente, una selva.
  Non ho capito perché non avete voluto procedere al censimento del patrimonio arboreo. Non ho capito perché non avete voluto procedere alla revisione del catasto arboreo e alla possibilità di sostituire gli alberi che in alcuni casi sono dannosi per la pubblica incolumità, cosa che attualmente il codice della strada non permette.
  La cosa che ancora non riesco a capire è perché molti colleghi che fanno gli amministratori locali, che vivono quotidianamente questi problemi e devono dare risposte ai cittadini, non hanno voluto entrare nel merito di questo. Veramente, ad un certo momento, devo denunciare che c’è una volontà manifesta da parte della maggioranza di questo Parlamento a non entrare nel merito di questi problemi. E mi viene il dubbio che sia semplicemente per difendere – non entrando nel merito delle questioni, quindi andando a risolvere e a contribuire alla sicurezza stradale, a mantenere un livello di incidentalità molto alto nel nostro Paese – gli affari finanziari delle assicurazioni, per mantenere i premi alti, che sono sproporzionati (Applausi dei deputati del gruppo Lega Nord e Autonomie).
  E questo credo che sia il problema più grave che dobbiamo registrare, quando abbiamo tutta l'opinione pubblica, tutti i motociclisti che vanno in strada a chiedere, anche alle vostre amministrazioni, il patrocinio per le manifestazioni spontanee per chiedere che vengano risolti dei problemi. Quando, poi, andate voi a promuovere degli incontri pubblici per l'efficientamento energetico pubblico e destinate centinaia di migliaia di euro ad amministrazioni provinciali o regionali per contribuire all'abbattimento della CO2 e andare incontro agli obiettivi del «20-20-20» (Applausi dei deputati del gruppo Lega Nord e Autonomie). Io non ho capito perché non entriamo nel merito di queste cose, chiedendo un impegno concreto al Governo.
  Guardate che veramente risulta quasi un passaggio obbligato e si vuole scaricare sul Governo la responsabilità di queste scelte per lavarsi la coscienza. Ma, allora, io devo chiedere e devo denunciare per l'ennesima volta in questo Parlamento, in questa legislatura, che c’è una volontà da parte vostra di non fare gli interessi della gente, ma di fare gli interessi vostri, del vostro partito, della vostra carriera (Applausi dei deputati del gruppo Lega Nord e Autonomie).

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Prataviera 2.45, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Colaninno, Capua. Onorevole Capua, provi a votare. Togliete le palline di carta da dentro la postazione e provate a votare. Pag. 54Vedete che, di solito, funziona. Onorevole Sandra Savino, provi a votare anche lei.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  383   
   Votanti  379   
   Astenuti    4   
   Maggioranza  190   
    Hanno votato
 143    
    Hanno votato
no  236).    

  Passiamo all'emendamento Cristian Iannuzzi 2.255.
  Chiedo ai presentatori se accedano all'invito al ritiro dell'emendamento Cristian Iannuzzi 2.255 formulato dal relatore.

  DIEGO DE LORENZIS. Signor Presidente, prendo ancora la parola... Presidente, gentilmente, è l'emendamento 2.255 ?

  PRESIDENTE. È l'emendamento Cristian Iannuzzi 2.255.

  CRISTIAN IANNUZZI. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  CRISTIAN IANNUZZI. Signor Presidente, c’è stato un qui pro quo sull'emendamento.

  PRESIDENTE. Può succedere, prego.

  CRISTIAN IANNUZZI. Come abbiamo concordato in sede di Comitato dei nove, ritiro questo emendamento per presentarlo come ordine del giorno.

  PRESIDENTE. Passiamo, dunque, al successivo emendamento Cristian Iannuzzi 2.256, sul quale vi è il parere favorevole del Governo.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole De Lorenzis. Ne ha facoltà.

  DIEGO DE LORENZIS. Signor Presidente, su questo emendamento noi abbiamo aggiunto, sempre nell'articolato, una piccola parolina, che, come ha spiegato bene prima il mio collega Dell'Orco, tende a modificare quella che è la percezione comune. Le parole, ovviamente, non sono mai neutre e anche inserire una piccola parola può stravolgere il senso di una frase.
  Allora, la nostra visione del mondo, purtroppo, è sempre condizionata dall'efficienza: bisogna essere più efficienti, bisogna crescere, bisogna svilupparsi, bisogna, in qualche modo, anche, tenere sempre d'occhio la parte relativa alle finanze, all'economia, alla moneta. Aggiungere la parola «sostenibile» non è un fatto di poco conto. C’è un'ampia letteratura su cosa voglia dire sostenibilità nel mondo dei trasporti e, quindi, anche questa aggiunta, che ovviamente è stata recepita dal Governo e dalla maggioranza, cambia assolutamente il senso dell'emendamento, perché un conto è mettere dei criteri che favoriscano la mobilità in maniera efficiente – efficienza che può essere dal punto di vista dell'uso dei combustibili, dell'uso dello spazio e di tante altre forme di efficienza – ma la parola «sostenibile» ha un significato molto, molto preciso che noi riteniamo molto, molto importante.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Liuzzi. Ne ha facoltà.

  MIRELLA LIUZZI. Signor Presidente, sostengo questo emendamento perché credo che quando si parla di mobilità si parli non solo di efficienza, ma anche di sostenibilità. Questo perché credo che l'ottica del mio gruppo parlamentare, di tutto il MoVimento 5 Stelle, sia quella di trasformare l'auto da bene a servizio. Questa è la grande rivoluzione che ci aspetta nei prossimi anni ed è questo quello a cui noi dobbiamo puntare (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle). Per cui è un primo passo. Per fortuna questo emendamento ha avuto parere favorevole, ma dobbiamo capire che dobbiamo osare ancora Pag. 55di più. Nei Paesi scandinavi questo è stato già capito, ad esempio la vendita di auto è molto cara, proprio per scoraggiare l'utilizzo della macchina privata a favore dei mezzi pubblici che, però, devono essere in grado di poter funzionare bene in tutte le città d'Italia.

  PRESIDENTE. Onorevole Liuzzi, concluda.

  MIRELLA LIUZZI. Ho concluso, Presidente. Grazie.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Petraroli. Ne ha facoltà.

  COSIMO PETRAROLI. Grazie, signor Presidente, quanto tempo ho ?

  PRESIDENTE. Un minuto.

  COSIMO PETRAROLI. Soltanto uno ?
  Al comma 1, lettera f), dell'articolo 2 si evince chiaramente che, al fine di conseguire gli obiettivi della tutela e della sicurezza stradale, ci sia bisogno di un riordino della normativa che regoli gli strumenti di pianificazione della mobilità, al fine di rendere più efficiente la mobilità stessa.
  Vorrei esprimere, quindi, la mia posizione completamente favorevole all'emendamento, perché inserire la parola «sostenibile», anziché «efficiente», significa ampliare a trecentosessanta gradi la finalità del comma stesso. Il concetto di sostenibilità, associato alla mobilità, non è altro che la caratteristica di un processo o di uno stato che può essere mantenuto in modo indefinito nel tempo senza compromettere l'ambiente.
  Per rendere chiaro il concetto di sostenibilità possiamo fare l'esempio di SEL, di siderurgia e libertà che, insieme al PD di Carlo De Benedetti, risulta essere il partito più fossile e meno sostenibile della storia.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Nesci. Ne ha facoltà.

  DALILA NESCI. Signor Presidente, come hanno detto i miei colleghi, questa piccola parola che viene inserita è fondamentale. È fondamentale perché viene inserita all'articolo 2 dove sono dettati tutti i principi e i criteri direttivi che informeranno poi le disposizioni del codice della strada. Quindi, se questa parola non ci fosse, ovviamente, non ci inseriremmo in quel percorso che anche l'Europa ci chiama a perseguire.
  In senso lato, tutti gli Stati membri dovrebbero, entro il 2020, inserirsi in questa strategia che guarda alla sostenibilità, perché sostenibilità significa promuovere un'economia intelligente, solidale, e il Paese Italia non può tirarsi indietro rispetto a questo percorso che tutti quanti siamo chiamati a perseguire.

  PRESIDENTE. Onorevole Nesci, concluda.

  DALILA NESCI. Grazie, Presidente, gentilissimo. Da ieri ad oggi stiamo apprezzando molto la sua Presidenza...

  PRESIDENTE. La ringrazio. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Cristian Iannuzzi 2.256, con il parere favorevole della Commissione e del Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Cesellato, Borghi...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

   (Presenti  384   
   Votanti  378   
   Astenuti    6   
   Maggioranza  190   
    Hanno votato
 365    
    Hanno votato
no   13).    

  (I deputati Coccia e Marcon hanno segnalato che non sono riusciti ad esprimere voto favorevole).

Pag. 56

  Passiamo alla votazione dell'emendamento De Lorenzis 2.257.
  Chiedo al presentatore se acceda all'invito al ritiro formulato dal relatore.

  DIEGO DE LORENZIS. Signor Presidente, questo è un emendamento che, a nostro giudizio – evidentemente solo nostro –, è di assoluto buon senso. Si tratta non soltanto di estendere quello che è già presente nel testo, cioè sostituire la parola «programmazione» con «pianificazione, programmazione e controllo», che sono tre attività distinte ognuna con una propria dignità, ma si fa anche un altro passaggio, secondo noi molto importante e che probabilmente non è stato colto dalla maggioranza e dal Governo, cioè che queste informazioni, questi piani, devono essere a totale fruizione da parte dei cittadini.
  È normale che i cittadini abbiano bisogno di tutte le informazioni per valutare i propri dipendenti, come le amministrazioni pubbliche e le persone che in esse operano. Allora, come fanno i cittadini ad usufruire di quella cosiddetta trasparenza che oggi tutti vanno sbandierando se questi piani, anche se vengono redatti in maniera assolutamente ragionevole, poi non hanno adeguate forme di pubblicità ?
  Secondo noi, avere la pubblicità su questi strumenti è importante non soltanto perché i cittadini devono essere informati, ma perché possono contribuire attivamente alla stesura degli stessi.
  Quindi, noi chiediamo un coinvolgimento assolutamente attivo della cittadinanza in modo che anche il lavoro delle amministrazioni su temi così importanti, come la sicurezza stradale, come la mappatura delle intersezioni a maggiore incidentalità, tutti i piani per la mobilità sostenibile e tutto quello che riguarda la circolazione, quindi anche il benessere della vita urbana, possa beneficiare di importanti contributi che vengono da chi quelle soluzioni non può soltanto subirle ma vivere attivamente partecipando alla fase di stesura, di programmazione, quindi conseguentemente di controllo e di feedback alle amministrazioni, proprio su quei piani e quegli strumenti che tanto influenzano la vita dei cittadini.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Liuzzi. Ne ha facoltà.

  MIRELLA LIUZZI. Signor Presidente, dunque questo emendamento fa parte della visione di trasparenza che noi abbiamo; e ci tengo a sottolineare che, sempre in relazione a questo tema, nella riforma puntuale del codice della strada, abbiamo proposto due emendamenti, a prima firma Dell'Orco e De Lorenzis, che vanno a fare chiarezza e trasparenza sulle multe. Infatti, ogni anno le multe ammontano circa a 2 miliardi di euro, però spesso nei comuni non c’è trasparenza su dove finiscano effettivamente questi soldi, che dovrebbero essere vincolati alla sicurezza stradale, sostanzialmente. Invece, spesso vengono utilizzati come tappabuchi dei bilanci, che alcuni nostri comuni purtroppo hanno in rosso per via del Patto di stabilità interno e di altre problematiche che ci vengono dall'Europa.
  Quindi, questo emendamento, proprio in relazione a quanto approvato anche durante la riforma puntuale del codice della strada, va votato favorevolmente, perché implica semplicemente l'accessibilità al pubblico della pianificazione della mobilità.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento De Lorenzis 2.257, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Brandolin, Terzoni.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

Pag. 57

   (Presenti  390   
   Votanti  389   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  195   
    Hanno votato
 116    
    Hanno votato
no  273).    

  Passiamo alla votazione dell'emendamento De Lorenzis 2.258.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole De Lorenzis. Ne ha facoltà.

  DIEGO DE LORENZIS. Signor Presidente, ovviamente non potevo esimermi anche in questo caso dal rimarcare il nostro contributo propositivo alla stesura di una legge importante per tanti cittadini italiani e, nello specifico del provvedimento, ovviamente ci sono state una serie di misure che in qualche modo incentivavano la mobilità in maniera diversa.
  Noi abbiamo inteso dare il nostro contributo, perché in questo caso il comma parla di inadempienza fondamentalmente delle amministrazioni nel redigere quei piani che noi auspichiamo essere trasparenti, come ricordavo poc'anzi, e queste inadempienze ovviamente potrebbero non essere assolutamente non soltanto conosciute dalla cittadinanza ma produrre un effetto sulla cittadinanza altrettanto catastrofico ove, a seguito di queste inadempienze, i piani sovraordinati che predispongono anche delle risorse economiche per incentivare la mobilità o la sicurezza degli enti locali vengano esclusi dalla gestione della stessa amministrazione. Quindi, in qualche modo vengano magari dirottati su enti più virtuosi.
  Ora, è chiaro che è un principio meritocratico che va appunto a premiare le amministrazioni che su questi temi sono più attente e si attivano al meglio, però è anche vero che questa misura potrebbe poi andare a discapito dell'utenza della strada, nel senso che se questi piani poi non vengono sovvenzionati, qualora appunto siano anche redatti fuori magari dai termini temporali massimi o in maniera non conforme, allora è chiaro che non soltanto ne ha nocumento l'amministrazione che non riceve quelle risorse, ma ovviamente ne ha nocumento tutta la cittadinanza che con quelle risorse e che con quei piani avrebbe potuto avere una mobilità diversa, una attenzione alla sicurezza stradale molto più efficace ed efficiente.
  Quindi, noi abbiamo proposto giustamente di penalizzare quelle amministrazioni che risultano inadempienti nella stesura di questi piani, però prevedendo che questi fondi, queste risorse vengano non vincolati a non essere trasferiti, ma vengano ridotti in maniera progressiva anche in base magari all'entità della inadempienza dell'amministrazione nella stesura degli stessi piani.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento De Lorenzis 2.258, con il parere favorevole della Commissione e del Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Terzoni, Brugnerotto, Carfagna, Mucci, L'Abbate...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

   (Presenti  395   
   Votanti  388   
   Astenuti    7   
   Maggioranza  195   
    Hanno votato
 374    
    Hanno votato
no   14).    

  Passiamo all'emendamento Garofalo 2.261 sul quale Commissione e Governo hanno formulato un invito al ritiro, altrimenti il parere è contrario.
  Prendo atto che il presentatore ritira l'emendamento.
  Passiamo dunque alla votazione dell'emendamento Squeri 2.262, sul quale Commissione e Governo hanno formulato un invito al ritiro, altrimenti il parere è contrario.Pag. 58
  Ha chiesto di parlare l'onorevole Squeri. Ne ha facoltà.

  LUCA SQUERI. Signor Presidente, ritiro l'emendamento a mia firma e presento un ordine del giorno.

  PRESIDENTE. Passiamo dunque alla votazione dell'emendamento Spessotto 2.263, sul quale Commissione e Governo hanno formulato un invito al ritiro altrimenti il parere è contrario.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Spessotto. Ne ha facoltà.

  ARIANNA SPESSOTTO. Signor Presidente, volevo illustrare il significato di questo emendamento. Con questo emendamento chiediamo al Governo un impegno concreto per l'introduzione di misure finalizzate alla piena efficacia del numero unico di emergenza europeo 112, con particolare riguardo all'installazione, all'interno dei nuovi modelli di autovetture, del dispositivo automatico di chiamata di emergenza, denominato eCall. L’eCall rappresenta un importante dispositivo di sicurezza, in grado di allertare automaticamente i servizi di emergenza (ovvero il 112) quando si verificano incidenti stradali gravi, facilitando in tal modo i soccorsi. In caso di incidenti, il sistema eCall di bordo utilizza il numero telefonico 112 per allertare automaticamente i servizi di emergenza, indicando la posizione esatta per permettere di raggiungere più rapidamente il luogo dell'incidente, salvare vite umane e ridurre le conseguenze delle lesioni.
  Con il presente emendamento intendiamo sollecitare il Governo nel recepimento delle indicazioni provenienti dalla Commissione europea in materia di dispositivi di emergenza automatizzati. In base al Regolamento europeo, approvato in prima lettura dal Parlamento europeo lo scorso febbraio, i dispositivi di chiamata di emergenza che allertano automaticamente i servizi di soccorso in caso di incidenti stradali dovranno essere infatti installati obbligatoriamente su tutti i nuovi modelli di auto e furgoni leggeri entro ottobre 2015. Un sistema pubblico europeo di questo genere potrebbe contribuire ad implementare la sicurezza stradale e a salvare ogni anno circa 2.500 persone, riducendo considerevolmente la gravità delle lesioni. Di fronte a questo fenomeno è importante mettere in atto un sistema che permetta di individuare più in fretta il luogo degli incidenti e contribuirà così a ridurre la congestione delle strade, con una conseguente riduzione del consumo di carburanti e delle emissioni di anidride carbonica. Si stima che il sistema potrà non solo salvare ogni anno 2.500 vite umane, ma anche ridurre la gravità delle lesioni, ridurre i costi sanitari e soprattutto attenuare le sofferenze umane.
  L'equipaggiamento dell’eCall sui nuovi veicoli richiede però il pieno funzionamento del Numero unico europeo, che deve essere in grado di ricevere le chiamate. Attualmente, dopo l'apertura di una procedura di infrazione, poi sospesa, per il mancato recepimento della direttiva europea che introduceva l'adozione per gli Stati membri del Numero unico 112, l'Italia ha adottato una soluzione-ponte che non soddisfa pienamente i criteri cui deve rispondere il 112 europeo. Nonostante lo stanziamento di oltre 50 milioni di euro da parte del Governo per l'attivazione del 112, questo sistema di chiamate di emergenza è ancora insufficiente.
  L'adozione del Numero unico europeo sull'intero territorio nazionale, nonché l'introduzione dei dispositivi di eCall, presenterebbe innumerevoli vantaggi, permettendo la localizzazione immediata del chiamante e velocizzando i soccorsi. Eppure solo il 33 per cento degli italiani, stando alle statistiche, sarebbe a conoscenza della possibilità di utilizzare il 112 come Numero unico europeo. Nell'ambito del rafforzamento della sicurezza stradale, le previsioni in materia di Numero unico e di eCall ci sembrano fondamentali e devono rientrare di diritto all'interno del Codice della strada. Chiediamo quindi con questo emendamento un'assunzione di responsabilità da parte del Governo nell'introduzione di disposizioni finalizzate al Pag. 59pieno funzionamento del Numero unico di emergenza europeo 112, compresa l'introduzione del sistema eCall, anche al fine di evitare la reale possibilità della riapertura di una procedura di infrazione contro l'Italia, in assenza di misure infrastrutturali concrete. Quindi, nonostante questa misura faccia parte di un Regolamento e vi è l'approvazione da parte del Parlamento europeo, non ho capito perché è stato bocciato questo emendamento e chiedo appunto una revisione del proprio parere da parte del relatore e del Governo (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Da Villa. Ne ha facoltà.

  MARCO DA VILLA. Signor Presidente, il mio intervento per esprimermi in dissenso dal gruppo perché credo che non ci siano ancora le condizioni dal punto di vista delle infrastrutture telematiche per la predisposizione del numero 112 a livello europeo, quindi sarebbe una disposizione normativa che rischia di non trovare di fatto la possibilità di applicazione nell'immediato, quindi credo che forse un ordine del giorno in questo senso potrebbe essere più opportuno, perché esprime appunto un auspicio, una possibilità nel futuro di poter attuare questo sistema all'interno del nostro Paese. Quindi io non voterò questo emendamento.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Gallinella. Ne ha facoltà.

  FILIPPO GALLINELLA. Signor Presidente, intervengo anch'io per esprimere il mio dubbio su questo emendamento, perché il problema è legato all'operatore. Il 115, il 112, il 118: gli operatori sono formati per un certo tipo di emergenza ed è chiaro che bisogna trovare un operatore onniconoscitivo, e questo è un problema, e questo lo dico perché ho avuto esperienze sia con i Vigili del fuoco, che a livello del 118 per le emergenze sanitarie, umane o animali e anche per chi risponda, per la polizia perché è chiaro che le domande che si fanno sono diverse.
  Quindi, la problematica che pongo è proprio quella legata al fatto che l'operatore rischia di non essere formato.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Spessotto 2.263, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Guerini, Corsaro, Carfagna...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  385   
   Votanti  382   
   Astenuti    3   
   Maggioranza  192   
    Hanno votato
 115    
    Hanno votato
no  267).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento De Lorenzis 2.301, con il parere favorevole della Commissione e del Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Capua, Milanato, Minardo, Paola Bragantini, Galperti, Beni, Boccia...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

   (Presenti  389   
   Votanti  387   
   Astenuti    2   
   Maggioranza  194   
    Hanno votato
 378    
    Hanno votato
no    9).    

  (Il deputato Gianluca Pini ha segnalato che non è riuscito a votare e che avrebbe Pag. 60voluto astenersi; la deputata Nicchi ha segnalato che non è riuscita ad esprimere voto favorevole).

  L'emendamento Cristian Iannuzzi 2.303 è assorbito dall'approvazione dell'emendamento Cristian Iannuzzi 2.302.
  Passiamo pertanto all'emendamento De Lorenzis 2.304.
  Chiedo ai presentatori se accedano all'invito al ritiro dell'emendamento De Lorenzis 2.304 formulato dal relatore. Chiedo ai colleghi intorno all'onorevole De Lorenzis se possono evitare di parlare mentre parla il collega.

  DIEGO DE LORENZIS. Signor Presidente, solo un inciso. Questo parere contrario è assolutamente incoerente da parte della maggioranza e del Governo, perché nella modifica puntuale del codice della strada...

  PRESIDENTE. Onorevole De Lorenzis, le chiedo scusa: c’è stato un problema di fascicolo. Noi dobbiamo ancora votare l'emendamento Cristian Iannuzzi 2.302. Le darò la parola dopo sull'emendamento a sua prima firma 2.304.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Cristian Iannuzzi 2.302, con il parere favorevole della Commissione e del Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Grassi, Duranti, Petraroli, Dall'Osso, Fraccaro, Petraroli...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

   (Presenti  392   
   Votanti  389   
   Astenuti    3   
   Maggioranza  195   
    Hanno votato
 388    
    Hanno votato
no    1).    

  (Il deputato Marcon ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto favorevole).

  A questo punto, l'emendamento Cristian Iannuzzi 2.303 è assorbito dall'approvazione dell'emendamento Cristian Iannuzzi 2.302.
  Passiamo dunque all'emendamento De Lorenzis 2.304. Chiedo ai presentatori se accedano all'invito al ritiro formulato dal relatore.

  DIEGO DE LORENZIS. Signor Presidente, dicevo che alla lettera m) si parla di introdurre disposizioni volte a favorire la più ampia accessibilità e fruibilità attraverso strumenti telematici dei titoli abilitativi alla guida alle infrazioni stradali, alle incidentalità e alla dotazione dei fondi.
  Mentre con il parere contrario tale strumento viene escluso, per quanto riguarda invece la parte relativa alle sanzioni, che ci sembra altrettanto importante. Quindi, non riusciamo a capire come nella modifica puntuale del codice della strada in Commissione questo emendamento, questo contributo viene accolto e qui, invece, viene bocciato. Questa è la coerenza, purtroppo, del Governo Renzi.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento De Lorenzis 2.304, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Carfagna, Zolezzi.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  389   
   Votanti  386   
   Astenuti    3   
   Maggioranza  194   
    Hanno votato
 141    
    Hanno votato
no  245).    

Pag. 61

  (Il deputato Airaudo ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto favorevole).

  Passiamo alla votazione dell'emendamento Scotto 2.56, sul quale la Commissione e il Governo hanno invitato i presentatori al ritiro, altrimenti il parere è contrario, e sul quale la V Commissione (Bilancio) ha espresso parere contrario.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Daniele Farina. Ne ha facoltà.

  DANIELE FARINA. Presidente, fino ad ora abbiamo trattato per lunghe ore temi specificamente della Commissione trasporti della Camera. A partire dai prossimi emendamenti, non da questo, tratteremo di temi che dovrebbero essere specificamente di competenza della Commissione giustizia della Camera.
  Presidente, credo – e ci togliamo subito questo sassolino – che il fatto che la sede referente di questa parte del provvedimento sia stata affidata alla sola Commissione trasporti, e non congiuntamente anche alla Commissione giustizia, sia stato un grave errore, perché quando si parla dell'introduzione del reato di omicidio stradale o di ergastolo della patente e lo si fa attraverso una delega al Governo, che è sostanzialmente così vaga da essere un contenitore di qualunque provvedimento, almeno che le Commissioni parlamentari vengano chiamate a una più attenta riflessione.
  Dai prossimi emendamenti vediamo se riusciremo a dedicare dieci minuti, un quarto d'ora del nostro tempo ad esaminare il perché questa delega è un altro profondo errore.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Scotto 2.56, con il parere contrario della Commissione e del Governo e sul quale anche la V Commissione (Bilancio) ha espresso parere contrario.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Ci sono colleghi che non riescono a votare: l'onorevole Boccia.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti e votanti  380   
   Maggioranza  191   
    Hanno votato
 122    
    Hanno votato
no  258).    

  (I deputati Airaudo, Nicchi e Pellegrino hanno segnalato che non sono riusciti ad esprimere voto favorevole; i deputati Malpezzi e Censore hanno segnalato che non sono riusciti ad esprimere voto contrario).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 2.400, da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis, del Regolamento, con il parere favorevole della Commissione e del Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Malisani. Ci sono colleghi che non riescono a votare ? Galgano; provi a votare.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

   (Presenti  385   
   Votanti  384   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  193   
    Hanno votato
 371    
    Hanno votato
no   13).    

  (Il deputato Airaudo ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto favorevole).

  L'emendamento Catalano 2.200 è precluso dall'approvazione dell'emendamento 2.400, testé avvenuta.
  Passiamo dunque alla votazione dell'emendamento Scotto 2.305, sul quale la Commissione ha invitato i presentatori al ritiro, altrimenti il parere è contrario.Pag. 62
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Daniele Farina. Ne ha facoltà.

  DANIELE FARINA. Presidente, direi che ci siamo. Siamo al punto del provvedimento in cui questo Parlamento dovrebbe dare una delega al Governo.
  Sostanzialmente, una delega che apre la strada all'introduzione del reato di omicidio stradale; reato per il quale, tra l'altro, esistono provvedimenti già incardinati al Senato della Repubblica. Ed è anche il punto in cui si apre la strada al cosiddetto, giornalisticamente definito, «ergastolo della patente». Sono questioni delicatissime, che avrebbero avuto bisogno di ben altra discussione, che mi risulta non ci sia stata, e, rispetto ai due punti, la Commissione giustizia di questo ramo del Parlamento, in sede consultiva, si era espressa, sia nel dibattito sia nel parere finale, per modificare questo punto.
  Si erano poste delle condizioni, tra cui che era necessario rendere tale principio di delega maggiormente preciso e dettagliato, sopprimendo l'inciso «anche in coerenza con eventuali modifiche del codice penale che introducano il reato di omicidio stradale»; questo per indeterminatezza dei criteri di delega e tenuto conto che, comunque, la fattispecie è già disciplinata all'articolo 589 del codice penale.
  Tuttavia, negli emendamenti presentati dal relatore della Commissione trasporti, il «recepimento» delle condizioni sollevate dalla Commissione giustizia, lungi dal prevedere la riformulazione con la soppressione dell'inciso relativo all'introduzione del reato di omicidio stradale, prevede la sola riformulazione della seconda parte della norma, fermo restando, dunque, la possibile introduzione del reato menzionato.
  Ribadiamo che l'omicidio stradale è già contemplato nel codice penale, anche se non come fattispecie autonoma, come, invece, io penso il Governo vorrà fare; tra l'altro, non è sanzionato lievemente nel nostro ordinamento, perché l'articolo 589, che riguarda, appunto, l'omicidio colposo, prevede che chiunque cagiona per colpa la morte di una persona è punito con la reclusione da sei mesi a cinque anni, ma, se il fatto è commesso con violazione delle norme sulla disciplina della circolazione stradale e di quelle per la prevenzione degli infortuni sul lavoro, la pena è della reclusione da due a sette anni. Si applica la pena della reclusione da tre a dieci anni se il fatto è commesso con violazione delle norme sulla disciplina della circolazione stradale da un soggetto in stato di ebbrezza alcolica o sotto effetto di sostanze stupefacenti e psicotrope.
  Attraverso questa strada, si arriva ad un massimale di pena che può non superare, ma arrivare fino a 15 anni. Allora, credo – e con questo concludo, perché tanto vi è un altro intervento più specifico nell'emendamento che segue – che non bisogna cedere alle campagne delle associazioni, e lo dico con grande tranquillità. Su questi temi, che sono temi delicatissimi, che possono coinvolgere la vita di centinaia di migliaia di cittadini – e di fatto lo fanno, perché questo accade, purtroppo, sulle strade del nostro Paese –, credo che non vada data delega, non vada data almeno con questa generosità da parte del Parlamento, ma che il Parlamento si debba tenere ben stretta questa discussione e, se deciderà di porre delega, che sia una delega assolutamente e precisamente limitata (Applausi dei deputati del gruppo Sinistra Ecologia Libertà).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Morani. Ne ha facoltà.

  ALESSIA MORANI. Signor Presidente, brevemente, solo per dire che nella delega e nella discussione che abbiamo fatto in Commissione giustizia non vi è scritto che diamo mandato al Governo di scrivere l'omicidio stradale. Stiamo dicendo solo che, nella revisione del codice della strada, nei casi in cui, attraverso la legge penale, si dovesse riscrivere l'articolo 589 del codice penale, e in particolare il terzo e quarto comma, che disciplinano, appunto, la morte, in conseguenza di stupefazione o di stato di ebbrezza, per un incidente Pag. 63stradale, nelle sanzioni accessorie debbano essere previste sanzioni più gravi, che sono, appunto, l'inibizione della guida sul territorio nazionale a tempo indeterminato o la revoca della patente, con una particolare attenzione, però, riguardo anche a questa tipologia di sanzioni, dei gradi di colpevolezza dell'autore del fatto e della tipologia di violazioni in relazione alle quali saranno previste queste sanzioni amministrative.
  Inoltre, sempre riguardo alla revisione del codice della strada, chiediamo al Governo di riscrivere anche l'articolo 187, sempre riguardo all'alterazione psicofisica dovuta all'assunzione di sostanze stupefacenti (perché sappiamo che nell'articolo 187 la previsione c’è già), dicendo però che debba essere determinata con la massima precisione e certezza la stupefazione al momento dell'incidente. Per fare un esempio concreto e per capirci di cosa stiamo parlando: può succedere che vi sia un sinistro stradale e che all'atto dell'analisi del sinistro stradale risulti il conducente aver assunto delle sostanze stupefacenti. Il tema è stabilire il nesso di causalità tra l'assunzione degli stupefacenti e l'incidente stradale, perché può succedere, ad esempio, che una persona risulti positiva agli stupefacenti anche se ha assunto stupefacenti molto tempo prima, ad esempio 10, 15, o 20 giorni prima. Quindi, noi chiediamo, anche, nella riscrittura dell'articolo 187, invece, che vi sia una precisione assoluta circa il nesso di causalità tra l'incidente stradale e la stupefazione.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Squeri. Ne ha facoltà.

  LUCA SQUERI. Signor Presidente, onorevoli colleghi, intanto comincio segnalando di volere apporre la mia firma a questo emendamento, perché, come abbiamo avuto modo di fare in Commissione, confermiamo il nostro dissenso anche in Aula rispetto a quanto contenuto in questo passaggio, in questo numero della lettera n), del comma 1, dell'articolo 2, per diversi aspetti.
  Perché se la norma volesse avere un significato punitivo, noi non possiamo condividere che una pena, ancorché accessoria, legata ad un singolo evento colposo, duri tutta la vita. Fermo restando che c’è chiaramente collegato un discorso penale, non ci si venga a dire che non abbiamo un'attenzione massima a far sì che vi sia una severità di trattamento rispetto al fenomeno dei morti sulla strada. Fenomeno la cui serietà, però, noi intendiamo essere riferita, per esempio, a una pena certa, a una pena congrua, a una pena rapida, non a una pena accessoria, ripeto, per un singolo caso colposo. Se poi questo contenuto avesse un significato deterrente, cioè quello di togliere dalla strada chi commette una fattispecie, uccidendo qualcuno, guidando in stato alterato, questo non è l'obiettivo raggiunto, perché allora si doveva entrare in un campo di recidiva e voi dovete dirmi che differenza c’è tra uno che guida in stato alterato e uccide una persona in chiave poi di potenziale recidiva, e quello che, invece di uccidere la persona, la ferisce solamente. Per cui, confermiamo l'inadeguatezza di questa norma rispetto all'obiettivo che tutti vogliamo perseguire, cioè una severità vera, che dia risposte vere a questo fenomeno; tra l'altro, gli ultimi eventi di cronaca lo stanno evidenziando e l'opinione pubblica chiede un atteggiamento di massima attenzione. Non è in questo modo che lo si raggiunge e, dunque, il nostro dissenso su punto viene confermato anche in Assemblea.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Palmieri. Ne ha facoltà.

  ANTONIO PALMIERI. Signor Presidente, anch'io intervengo per apporre la firma all'emendamento illustrato prima dal collega Farina e per porle una domanda.
  Presidente, leggendo il fascicolo del provvedimento, ho rilevato come sia scomparsa l'osservazione che la Commissione cultura, nella sua totalità, aveva posto, la Commissione di merito, chiedendo di rivedere Pag. 64proprio questa norma. Io immagino già la risposta, però mi premeva, comunque, porre il caso all'Aula e ricordare ai colleghi della Commissione cultura che, su questo punto, tutti abbiamo votato all'unanimità, chiedendo che proprio su questo aspetto si rivedesse la condizione, anche perché ci sembra anche contrario ad ogni norma e principio di civiltà il fatto che, se una persona sbaglia una volta, venga marchiata per sempre da quell'errore. Quindi, sotto questo aspetto, le chiedo lumi a questo proposito. Ma – ripeto – so già la sua risposta. Mi premeva sottolineare un dato di natura politica e culturale.

  PRESIDENTE. La ringrazio, onorevole Palmieri, io vedendo il fascicolo ho trovato che c’è il nulla osta della Commissione, quindi evidentemente c’è qualcosa che non collima, se lei sostiene che è stato espresso un parere con una condizione.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Centemero. Ne ha facoltà.

  ELENA CENTEMERO. Signor Presidente, intervengo anch'io brevemente. Senza ribadire le ragioni che hanno indotto i colleghi che mi hanno preceduta ad apporre la firma a quest'emendamento, aggiungerò anch'io la mia firma. Infatti ritengo doveroso sottolineare come una pena debba avere un valore sicuramente punitivo, ma non possa poi andare a toccare e ad incidere in modo così dannoso sulla vita di una persona, condizionandone completamente la vita per tutta quanta la sua durata. Quindi appongo convintamente la mia firma a quest'emendamento.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Rondini. Ne ha facoltà.

  MARCO RONDINI. Signor Presidente, io intervengo, invece, per ribadire il nostro voto contrario a quest'emendamento e per prendere atto della nuova posizione che sta assumendo in quest'Aula, più i giorni passano, anche Forza Italia.
  È scontato che Sinistra Ecologia Libertà fosse contraria all'introduzione di pene più severe, per chi magari si pone alla guida ubriaco o drogato ed uccide una persona. È scontato perché questo è il movimento che vorrebbe liberalizzare le droghe. Quindi poi queste persone, secondo loro, secondo la loro logica, non vanno punite: devono essere lasciate libere di poter guidare e uccidere e magari non scontare neanche un giorno di carcere.
  Meraviglia, invece, la posizione di Forza Italia, che finalmente getta la maschera. Probabilmente i colleghi di Forza Italia farebbero bene ad iscriversi ad un altro movimento. È incredibile che, magari negli incontri pubblici, ribadiscano le loro battaglie a favore della sicurezza e poi, qui, in Aula, magari chiedano di votare a favore di un emendamento, con il quale si scardinano dei principi fondamentali di questo provvedimento e cioè la certezza della pena e che vengano introdotti due principi fondamentali: l'ergastolo della patente e, ancor di più, una nuova fattispecie di reato, che è l'omicidio stradale. Ce lo chiede la gente comune, ce lo chiede la comunità, che chiede di essere risarcita.
  Quando la collega di Forza Italia fa riferimento ad una pena eccessiva nei confronti di chi si macchiasse di questo delitto, di questo crimine, mi fa specie. Allora si schierano dall'altra parte. Come al solito la cultura – o meglio una certa cultura –, che permette che i reati rimangano impuniti, ha fatto presa anche nella testa di qualche collega di Forza Italia, che oggi si affretta a sottoscrivere gli emendamenti di Sinistra Ecologia Libertà. È veramente un atteggiamento incredibile. Questo naturalmente non lo raccontano, quando sono in campagna elettorale. Ben altre cose raccontano in campagna elettorale.
  D'altro canto non ci meravigliamo più delle posizioni di Forza Italia, delle inaudite posizioni di Forza Italia. D'altro canto, grazie a loro, è stato cancellato anche il reato di immigrazione clandestina (Applausi dei deputati del gruppo Lega Nord e Autonomie).

Pag. 65

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Corsaro. Ne ha facoltà.

  MASSIMO ENRICO CORSARO. Signor Presidente, mi basterebbe probabilmente rifarmi alle parole dell'intervento del collega Rondini – che sottoscrivo, parola per parola, virgola per virgola – per dire che non mi stupisce il tentativo di impedire, come dire, l'intollerabile sanzione del ritiro della patente per chi guida sotto l'effetto di sostanze stupefacenti. Basterebbe dire – ammesso che se ne conoscano e probabilmente qualcuno ne conosce – agli amici che si hanno che guidano sotto l'effetto di sostanze stupefacenti, che è il caso di cominciare ad andare a piedi o salire sul tram.
  Infatti, poi sono gli stessi che ci indirizzano ad usare i mezzi pubblici in modo assai più frequente di quanto non si circoli con l'auto privata. Sono veramente scandalizzato – Presidente, scandalizzato ! – dalla circostanza che questa linea sia assunta, come abbiamo sentito, da alcuni colleghi di Forza Italia. E sono ancora più esterrefatto per le motivazioni che sono state addotte dai colleghi di Forza Italia, i quali appaiono spaventati dalla circostanza che possa essere comminata una sanzione senza limiti temporali.
  Ora, Presidente, la sanzione di cui stiamo parlando non è l'esposizione al pubblico ludibrio, non è la fustigazione nella piazza del paese, non è la chiusura in un carcere di dimensioni e di condizioni non civili. No, la sanzione così insopportabilmente prolungata nel tempo è il ritiro sine die della patente.
  Però, il punto che si intende cancellare con questo emendamento prevede che la sanzione accessoria della revoca della patente e dell'inibizione della guida sul territorio nazionale a tempo indeterminato sia comminata, onorevole Presidente, nei confronti – di chi ? – del conducente che cagioni la morte di una persona, con violazione delle norme sulla disciplina della circolazione stradale.
  Ora, noi stiamo dicendo che, se uno in stato di ebbrezza o soggetto all'uso di sostanze stupefacenti determina, per il fatto stesso degli effetti della droga e dell'alcol, un incidente stradale che causa la morte di qualcuno, siamo scandalizzati dalla possibilità che questo personaggio sia privato a vita della patente, non curanti del fatto che questa persona ha privato qualcun'altro a vita della vita. Cioè c’è qualcuno che è morto per effetto della circolazione sotto effetto di sostanze stupefacenti o per abuso di alcol da parte del personaggio per il quale sembrerebbe troppo forte il ritiro della patente a vita.
  Allora, non mi resta che associarmi alle parole di Rondini, veramente. C’è uno iato oramai intollerabile – intollerabile ! – tra quanto alcune forze politiche sono andate a raccontare per le strade quando gli serviva raccogliere il favore degli elettori e il voto nella cabina elettorale e quanto di giorno in giorno quelle stesse forze politiche stanno manifestando, con il loro voto e con le loro posizioni, anche in barba ai più elementari criteri di tutela dei diritti sociali, stanno affermando in quest'Aula.

  PAOLO GANDOLFI, Relatore. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà. Colleghi, per favore, prendiamo posto o comunque evitiamo di parlare ad alta voce mentre intervengono altri colleghi, in particolare il relatore, anche dietro all'onorevole Verini. Colleghi, per favore ! Prego, onorevole Gandolfi.

  PAOLO GANDOLFI, Relatore. Signor Presidente, intervengo per chiedere comunque il voto contrario a questo e ai successivi emendamenti in ragione del fatto di questi due chiarimenti che intendo fare rapidamente.
  Il primo è che, contrariamente a quanto è stato affermato, il testo non istituisce, non si occupa di pene. Quindi, ogni richiamo all'ipotesi che il testo in discussione e in approvazione oggi abbia debordato le proprie competenze, cercando di andare a determinare pene, è sbagliato perché si limita – nel rispetto della Commissione giustizia, rimandando Pag. 66alla Commissione giustizia la piena competenza su questo tema – alla parte amministrativa. Questa è una prima puntualizzazione, ci tengo a farla: il testo è nato in quel senso.
  In secondo luogo, il testo è frutto dell'attento esame e recepimento su questi temi del parere della Commissione giustizia. In quanto tale, è un punto di equilibrio che credo sia esattamente frutto dell'attenzione che si è voluta dare ai temi che la Commissione giustizia ha portato, lasciando ad essa il pieno compito di sviluppare poi se e come queste pene possono essere istituite.
  Noi ci limitiamo a dire che ci sono dei fenomeni, delle fattispecie entro cui le caratteristiche dell'incidente che provoca morte di terzi possa avere, come d'altronde è già, fenomenologia di colpevolezza, che sarà qualcun altro a dover determinare.
  Credo che questa sia una cosa legittima e che dobbiamo non solo agli italiani che hanno subito degli incidenti, ma in generale a tutti coloro che vogliono vivere serenamente sulle nostre strade.

  PRESIDENTE. Prego i colleghi di prendere posto e di liberare i corridoi. Colleghi, per favore, riusciamo a liberare i corridoi e riusciamo a prendere posto ? Chi deve uscire esca e chi deve rimanere in aula ci rimanga.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Laffranco. Ne ha facoltà.

  PIETRO LAFFRANCO. Signor Presidente, voglio subito essere chiaro: io non solo non sottoscriverò questo emendamento, ma neppure lo voterò. Non ritengo, cioè, che eliminare dal testo quella che il relatore ha già definito – come è corretto, peraltro – una previsione di indirizzo verso la parte amministrativa, di quella che potremmo chiamare una misura accessoria in qualche modo, possa in alcun modo essere posta in discussione. Guardate che io, anzi, reputo che, se un difetto questa delega ha, è di essere poco incisiva su questo fronte.
  Io non mi rendo conto di come si possa sottovalutare quanto sta capitando quotidianamente sulle nostre strade: decine e decine, centinaia di persone inermi, innocenti, bambini, donne e anziani uccisi da delinquenti che girano ubriachi e drogati.
  E noi vogliamo forse non prevedere neanche la misura della sanzione della revoca della patente ? Allora Presidente, poi avrò modo di intervenire anche sul mio emendamento, che propone, al contrario, l'introduzione del reato di omicidio stradale per questi fenomeni. Certamente non voterò questo emendamento e mi auguro che saremo tanti.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Catalano. Ne ha facoltà.

  IVAN CATALANO. Signor Presidente, io non sono contrario a tutto l'impianto del testo, ma solo al fatto che la sanzione accessoria della revoca della patente o, comunque, dell'inibizione alla guida sul territorio nazionale a tempo indeterminato sia troppo afflittiva e non tenga conto dell'effettivo principio di rieducazione di chi infrange la legge attribuita dal nostro impianto giuridico.
  Quindi, su questo emendamento e per questa votazione mi asterrò, poi mi limiterò ad intervenire sui prossimi emendamenti.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Chiarelli. Ne ha facoltà.

  GIANFRANCO GIOVANNI CHIARELLI. Signor Presidente, per ribadire e per rispondere a coloro che accusano alcuni componenti di Forza Italia di essere superficiali su determinate cose (e mi riferisco a chi della Lega lancia peraltro accuse del tutto infondate), vorrei ricordare che il gruppo di Forza Italia è stato fra quelli che hanno sempre cercato di tenere un atteggiamento garantista, in ogni caso, senza lasciarsi condizionare da quelli che sono gli umori della piazza, a seconda di quella che è l'utilità o di quello che Pag. 67piace più far sentire alla gente. Pertanto, in ogni caso, noi cercheremo sempre di essere equilibrati in ogni circostanza.
  Su questo provvedimento avevo già detto in Commissione giustizia e avevo sollevato alcune perplessità in ordine all'applicabilità delle sanzioni amministrative.

  PRESIDENTE. Concluda.

  GIANFRANCO GIOVANNI CHIARELLI. È evidente che tutti noi, per lo meno il sottoscritto in proprio non voterà questo emendamento, perché ritengo che chi si rende responsabile di una guida in stato di ebbrezza debba essere punito in maniera definitiva.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Sibilia. Ne ha facoltà. Chiedo ai suoi colleghi, onorevole Di Battista e onorevole Di Stefano, se potete accomodarvi, così vediamo anche l'onorevole Sibilia, oltre a sentirlo, grazie. Prego.

  CARLO SIBILIA. Signor Presidente, noi abbiamo seguito con attenzione un dibattito assolutamente necessario, perché la questione impone un approfondimento: l'inserimento dell'omicidio stradale all'interno del codice della strada diventa complesso e, come abbiamo apprezzato, certe volte c’è uno stimolo alla conversazione e molti esponenti di diverse forze politiche hanno detto la loro.
  In particolare, ci ha colpito il primo intervento del deputato Farina che citava l'esistenza di alcune norme attualmente in discussione già al Senato. Quindi, arriva qui il nostro intervento sul Regolamento che parte dall'articolo 78 che recita proprio quanto segue: «Quando sia posto all'ordine del giorno di una Commissione un progetto di legge avente un oggetto identico o strettamente connesso rispetto a quello di un progetto già presentato al Senato, il Presidente della Camera ne informa il Presidente del Senato per raggiungere le possibili intese».
  Visto che ci siamo informati e risulta che ci siano il testo S. 1553, depositato dal PD, e il testo S. 1484 depositato dalla Lega proprio al Senato che all'interno del titolo citano proprio le norme in materia di omicidio stradale e anche noi stessi, come MoVimento 5 Stelle, abbiamo presentato una proposta di legge a prima firma Iannuzzi, volevamo in qualche modo sollevare la questione all'Aula e sapere se ci sono state queste intese intercorse tra i due Presidenti e venirne a conoscenza. Se questo non fosse accaduto, magari chiediamo di sospendere per il tempo necessario l'esame del provvedimento e arrivare alle intese delle Presidenze (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Non credo a spanne che ci sia sovrapposizione. Tra l'altro, le proposte presentate sono un conto e le proposte in discussione sono altre. Però, ad ogni modo, anche gli uffici stanno facendo una verifica al riguardo.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Garofalo. Ne ha facoltà.

  VINCENZO GAROFALO. Signor Presidente, desidero intervenire anzitutto per confermare il voto ovviamente contrario a questo emendamento da parte del gruppo Nuovo Centrodestra, ma soprattutto per rispondere anche ad alcune considerazioni che sono state fatte sia dal presentatore dell'emendamento ma anche dagli altri intervenuti.
  Non si tratta assolutamente di accontentare la folla con quello che è stato previsto all'interno del testo o quello che oggi viene dal richiamo della gente, cari colleghi di Forza Italia. Mi sorprende che voi, che avete partecipato anche ad alcune conferenze stampa insieme a me – l'onorevole Prestigiacomo in particolare – sostenendo l'urgenza di istituire pene più severe e anche quelle accessorie molto severe, oggi abbiate perplessità nell'andare avanti in questa direzione.
  Tra l'altro, come ha spiegato molto bene il relatore, con questo provvedimento oggi all'esame dell'Assemblea non si istituisce Pag. 68alcun reato assolutamente aggiuntivo al codice penale proprio perché non è facoltà né del provvedimento e neanche della Commissione trasporti.
  L'unica cosa vera è che noi dobbiamo dare una risposta a coloro i quali hanno subito – e purtroppo non negli ultimi tempi ma da troppo tempo – gravi lutti e gravi violazioni alla loro serenità familiare. Dobbiamo dare risposte chiare, risposte vengono reclamate e, quindi, ritengo che votare contro questo emendamento sia un fatto assolutamente logico e giusto proprio perché, se tutti andiamo in giro a dire che vogliamo pene severe, dobbiamo poi essere coerenti anche quando siamo in Aula (Applausi dei deputati del gruppo Nuovo Centrodestra).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Abrignani. Ne ha facoltà per un minuto.

  IGNAZIO ABRIGNANI. Signor Presidente, ho ascoltato con rispetto tutte le varie posizioni e non posso che dare una semplice spiegazione. Noi oggi sì stiamo affrontando il problema di una sanzione, ma stiamo affrontando il problema di una sanzione che comunque viene chiesta a vita. Esistono diverse sensibilità su questo, sulle conseguenze del danno, sul limite a cui bisogna darlo e abbiamo ascoltato anche le diverse sensibilità che esistono legate magari anche a vicende personali, legate a concezioni diverse. Il nostro è un partito liberale in questo.
  Pensare di chiudere in un semplice emendamento storie personali, vicende più larghe su un concetto come una condanna a vita – perché poi, anche se è una pena accessoria, per carità, è comunque un problema di vita – penso che ognuno risponda di questo anche alla propria coscienza e al proprio modo di vedere.
  Proprio perché ci sono delle differenze di sensibilità – e il nostro in questo è un partito che lascia alla libertà e alla coscienza di ogni nostro deputato il modo di vedere condanne che per carità pure se così accessorie, sono così severe – noi non ci arrendiamo a combattere il fenomeno di quella che è la guida in stato di ubriachezza o la guida sotto stupefacenti per le conseguenze che danno, però lasciamo alla sensibilità dei nostri deputati di scegliere su questo tipo di incidenza che, ripeto, incide sulla vita delle persone in maniera definitiva.
  Pertanto, preannunzio – e a questo sono stato autorizzato dal capogruppo – che il mio gruppo voterà su questo emendamento secondo la coscienza di ognuno e secondo la libertà di voto.

  CARLO SIBILIA. Chiedo di parlare sull'ordine dei lavori.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  CARLO SIBILIA. Signor Presidente, ripeto: l'ultimo intervento del deputato Abrignani ha ancora di più incrementato le evidenti necessità di un dibattito prolungato sulla vicenda. Quello che vorremmo proporre come MoVimento 5 Stelle è, in questa fase, magari, di accantonare la votazione su questo emendamento e su quelli che, magari, trattano argomenti simili e poterli votare a seguito di tutti gli altri. Se questa può essere una proposta che viene incontro alle esigenze della Presidenza e dei gruppi, farebbe piacere che fosse accolta.

  PRESIDENTE. Quindi, c’è una proposta di accantonamento.

  PAOLO GANDOLFI, Relatore. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Io, ovviamente, le do la parola per formalizzare, le chiedo se è favorevole. Prego.

  PAOLO GANDOLFI, Relatore. Signor Presidente, sono contrario sia all'accantonamento sia alla sospensione. Questo è stato oggetto di discussione approfondita in Commissione attraverso tutti i propri membri. Le sensibilità espresse oggi sono state espresse in Commissione e il testo raggiunto è un testo equilibrato, che risponde Pag. 69a tutte queste sensibilità, senza eccedere nelle competenze della Commissione stessa. Quindi, chiedo di poterlo discutere dopo questo lavoro.

  PRESIDENTE. Di fatto c’è una proposta di sospensione. Onorevole Sibilia, rinuncia alla proposta o chiede di porla in votazione ? Non ho capito.

  CARLO SIBILIA. Signor Presidente, io vorrei porre in votazione la proposta di accantonamento, però, al di là di questo, il relatore ha aggiunto un elemento, cioè quello della sospensione: noi non abbiamo chiesto...

  PRESIDENTE. No, no, è evidente che non c'era la richiesta di sospensione, c'era la richiesta...

  CARLO SIBILIA. Però vogliamo, comunque, avere l'informazione che abbiamo richiesto nell'intervento in merito all'articolo 78. Questo penso che sia necessario.

  PRESIDENTE. Onorevole Sibilia, con riferimento alla questione sollevata, faccio presente che, presso la Commissione giustizia del Senato, sono all'esame progetti di legge volti ad introdurre nel codice penale la fattispecie del reato di omicidio stradale, laddove, invece, con il provvedimento in esame, si interviene per prevedere un principio di delega volto a rafforzare le sanzioni amministrative accessorie. Quindi, come dicevamo prima, non c’è sovrapposizione.
  La Commissione ha valutato tali aspetti e, alla luce degli elementi esposti, non sussistono i presupposti per l'applicazione dell'articolo 78 del Regolamento. Dopo di che, c’è stata una sua richiesta di accantonamento del testo, c’è il parere contrario del relatore, io la pongo in votazione.

  ALFONSO BONAFEDE. Chiedo di parlare per un richiamo al Regolamento, sempre sull'articolo del Regolamento che prima è stato richiamato e su cui lei ha dato le informazioni.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  ALFONSO BONAFEDE. Signor Presidente, è evidente che non spetta al relatore l'interpretazione del Regolamento su un punto così importante e delicato, che riguarda la sovrapposizione di attività delle Camere...

  PRESIDENTE. Onorevole Bonafede, non è l'interpretazione del Regolamento, l'ha data la Presidenza. Il relatore si è semplicemente...

  ALFONSO BONAFEDE. Mi scusi, Presidente, se allora...

  PRESIDENTE. No, abbia pazienza, onorevole Bonafede.

  ALFONSO BONAFEDE. Mi faccia concludere !

  PRESIDENTE. Abbia pazienza, prima le dico io. Il relatore è intervenuto sulla proposta di accantonamento dell'onorevole Sibilia, sulla quale, con il parere contrario del relatore, io ho il dovere di procedere con la votazione. Posso dare la parola ad un oratore a favore e ad un oratore contro oppure la votiamo direttamente.

  ALFONSO BONAFEDE. Presidente, se mi fa concludere, grazie. Volevo dirle semplicemente che, siccome lei ha detto che è stata oggetto già di esame l'eccezione relativa alla sovrapposizione di un'eventuale altra proposta di legge, io semplicemente sottolineavo che questo esame che eventualmente c’è stato – anzi, ci credo che c’è stato – è irrilevante ai fini della decisione, perché l'ultima parola spetta, secondo noi, alla Presidenza.
  Ora, come si può pensare ciò, visto che stiamo parlando di omicidio stradale, a meno di non voler completamente rivoluzionare il significato di qualsiasi parola ? Noi stiamo parlando di omicidio stradale e di sanzioni relative all'omicidio stradale. C’è una proposta, anzi, più proposte sull'omicidio stradale...

Pag. 70

  PRESIDENTE. La ringrazio. Onorevole Bonafede, il suo pensiero è chiaro.

  ALFONSO BONAFEDE. ...mi spiega dov’è che manca l'analogia, grazie ?

  PRESIDENTE. Glielo spiego. Onorevole Bonafede, se la Presidenza avesse ritenuto che fossero sussistiti i presupposti dell'articolo 78 non avrebbe dato la possibilità alla Commissione di andare avanti, perché avrebbe promosso le relative intese con il Senato. Dopo di che, se c’è un oratore a favore e un oratore contro gli darò la parola, altrimenti, metto in votazione la proposta. Onorevole Sibilia, chiede di parlare a favore ?

  CARLO SIBILIA. Signor Presidente, semplicemente per sostenere quella che è la proposta che abbiamo appena fatto. Abbiamo notato che ci sono delle difficoltà da parte dei diversi gruppi per il semplice fatto che non si tratta di difficoltà oggettive, ma che, forse, semplicemente, ci sarebbe la necessità di approfondire il dibattito.
  Del resto, nell'inserire una norma giuridica, che dal nostro punto di vista è più giuridica che altro, e che ha che fare, sostanzialmente, non direttamente con quello che è il codice della strada, ma questa è una valutazione del MoVimento 5 Stelle, pensiamo che forse sarebbe il caso che all'interno dei gruppi si discuta, poiché ci possono essere sensibilità differenti.
  La nostra proposta di accantonamento viene in questo senso a facilitare i lavori, nel senso che in questa fase in cui noi voteremo gli altri emendamenti sarà possibile, per le varie sensibilità all'interno dei gruppi, di confrontarsi e quindi di prendere una decisione finale sulla votazione. Questo penso possa essere ragionevole e venire incontro a quelli che sono i principi che vogliono che quest'Aula sia un'Aula di confronto e che possa finalmente arrivare ad una votazione consapevole e informata. Quindi, naturalmente, sosteniamo e siamo a favore della proposta di accantonamento dell'emendamento Scotto 2.305.

  ETTORE ROSATO. Chiedo di parlare contro la proposta di accantonamento.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  ETTORE ROSATO. Signor Presidente, due questioni, la prima: in una fase di ostruzionismo mi sembra che sia palesemente inutile chiedere l'accantonamento per un approfondimento. È semplicemente un ennesimo rinvio. La seconda questione: credo che il relatore e numerosi altri interventi sulla materia abbiano espresso con chiarezza una posizione che è frutto di un dibattito serio e approfondito fatto in Commissione. Quindi, siamo nelle condizioni di votare.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Pongo in votazione, mediante procedimento elettronico senza registrazione di nomi, la richiesta di accantonamento dell'emendamento Scotto 2.305, con il parere contrario del relatore.
  (È respinta).

  La Camera respinge per 156 voti di differenza.
  Passiamo, quindi, ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Scotto 2.305, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Simoni, Paola Bragantini...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  378   
   Votanti  370   
   Astenuti    8   
   Maggioranza  186   
    Hanno votato
  28    
    Hanno votato
no  342).    

  (Il deputato D'Ottavio ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto contrario).

Pag. 71

  Passiamo all'emendamento Scotto 2.306 su cui vi è un invito al ritiro.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Daniele Farina. Ne ha facoltà.

  DANIELE FARINA. Signor Presidente, tranquillizzo i colleghi, ci vorrà molto meno tempo per questo emendamento, stiano tutti molto sereni. Tuttavia, cerca di ottenere lo stesso risultato, riguarda sempre il reato di omicidio stradale, riguarda sempre l'ergastolo della patente.
  La verità, colleghi, è che se facciamo questa discussione c’è un motivo; il motivo è che – la collega Morani lo citava – l'articolo 187 del codice della strada contiene un baco, un grosso vulnus che di legislazione in legislazione si trascina e che noi vorremmo, come dire, dare in dote al Governo per legiferare con grande autonomia.
  Apro una parentesi, tranquillizzo alcuni colleghi che sono intervenuti: Sinistra Ecologia Libertà reputa che non si debbano guidare né le automobili né gli aerei da ubriachi, ma neanche i partiti politici, però (Applausi dei deputati del gruppo Sinistra Ecologia Libertà); perché il vulnus, il baco, la lacerazione, l'ulcera a cui facevo riferimento per l'articolo 187 è essenzialmente questo: il codice della strada definisce per una sola sostanza, in un'articolazione precedente, una soglia esplicita e di un qualche valore scientifico per identificare la parziale o totale inabilitazione del rapporto uomo macchina ed è il famoso 0,5, il famoso 0,8, il famoso 1,5, e che cosa sono questi qua ? Non sono i numeri del lotto, sono grammi per litro di sangue.
  Dove sta il problema ? Per tutte le altre sostanze – per tutte le altre sostanze ! – questi parametri non esistono e le circolari che dovrebbero attuare l'articolo 137 di fatto non chiariscono. Che cosa succede, quindi ? Succede che noi oggi – questa è la verità – ritiriamo la patente o sottoponiamo a sanzioni amministrative, da tanti anni, moltissimi cittadini che sono perfettamente in grado di guidare. Questa è la verità ! Ve lo dice uno che vi consiglia anche di guardarla con molta attenzione questa vicenda, perché di sostanze che inabilitano parzialmente il rapporto uomo-macchina non ci sono soltanto quelle che sono tabellate come illegali, ma molte di più, che sono dei comunissimi farmaci che si danno anche senza prescrizione medica. Io ho la pressione alta e prendo un farmaco che se la polizia stradale ne cercasse il principio attivo durante un normale controllo – ma tanto non lo cerca, stiamo tranquilli – forse avrei qualche problema a guidare un'automobile in determinate circostanze. E così ci sono centinaia di principi attivi e di farmaci, fra cui tantissimi salvavita.
  Allora, vedete che il problema è molto serio e riguarda l'alcol e riguarda le sostanze illecite, riguarda però tantissima gente. Riguarda anche i luoghi di lavoro, perché questa normativa è anche entrata nei luoghi di lavoro: riguarda gli autisti dei mezzi pubblici, i mulettisti, i gruisti, coloro che hanno un rapporto uomo-macchina. È un problema di un livello che io credo non sia stato affrontato con il necessario approfondimento. Arrivo al punto e poi credo che, visto il risultato del voto sul precedente emendamento, tanto andremo veloci. Questa è la situazione: oggi ritiriamo la patente a gente perfettamente in grado di guidare, domani vogliamo dare l'ergastolo della patente o addirittura il reato di omicidio stradale a gente che è innocente, perché questa è la verità, perché statisticamente è così ! E ricordatevi sempre che gli incidenti stradali complessivamente fatti in stato di ebbrezza o sotto l'effetto di sostanze stupefacenti sono il 2 per cento del totale, dell'altro 98 per cento, tra cui tantissimi mortali, di chi guida con un telefonino, con un computer sotto il sedere piuttosto che un'altra roba, non legiferiamo nulla ? C’è un errore ideologico dentro il codice della strada e dentro questo provvedimento, per cui noi crediamo che la delega sia sbagliata (Applausi dei deputati del gruppo Sinistra Ecologia Libertà).

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.Pag. 72
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Scotto 2.306, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Businarolo, Bernini.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  349   
   Votanti  274   
   Astenuti   75   
   Maggioranza  138   
    Hanno votato
  26    
    Hanno votato
no  248).    

  (I deputati Argentin e Manfredi hanno segnalato che non sono riusciti ad esprimere voto contrario).

  Passiamo alla votazione dell'emendamento Totaro 2.307. Prendo atto che i presentatori non accedono all'invito al ritiro formulato dal relatore.
  Passiamo dunque ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Totaro 2.307, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Bossa, Gasperini, Manfredi, Carella, Marzana.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  359   
   Votanti  290   
   Astenuti   69   
   Maggioranza  146   
    Hanno votato
  34    
    Hanno votato
no  256).    

  (La deputata Argentin ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto contrario).

  Passiamo alla votazione dell'emendamento Catalano 2.201.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Catalano. Ne ha facoltà.

  IVAN CATALANO. Signor Presidente, come ho avuto modo di esprimere prima, la mia contrarietà al provvedimento sta nel tempo indeterminato della sanzione accessoria che andrebbe ad essere afflitta in caso di un eventuale omicidio stradale. Io ritengo che il tempo indeterminato non sia la soluzione corretta, sia dal punto di vista giuridico che dal punto di vista del principio di finalità rieducativa della pena.
  Credo che il discorso del problema sia legato più a una certezza della pena che a un inasprimento della stessa. Io ritengo che a questo punto si debba discutere di un tempo determinato dando un tempo limite minimo e massimo come succede per altri tipi di reati, e dare il massimo della sanzione accessoria equivalente al massimo della pena che è stata giudicata dal giudice per il reato stesso, quindi non andare oltre a quello che il giudice ha stabilito per il reato con la sanzione accessoria.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Catalano 2.201, con il parere contrario di Commissione e Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Bragantini, Tofalo, Businarolo, Giancarlo Giorgetti...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  341   
   Votanti  339   
   Astenuti    2   
   Maggioranza  170   
    Hanno votato
  95    
    Hanno votato
no  244).    

  (Le deputate Pellegrino e Terzoni hanno segnalato che avrebbero voluto astenersi dal Pag. 73voto, la deputata Costantino ha segnalato che non è riuscita ad esprimere voto favorevole).

  Passiamo alla votazione dell'emendamento Rondini 2.71, sul quale la Commissione ed il Governo hanno formulato un invito al ritiro, altrimenti il parere è contrario. Prendo atto che il presentatore ritira l'emendamento a sua firma.
  Passiamo pertanto alla votazione dell'emendamento Rondini 2.300, sul quale la Commissione ed il Governo hanno formulato un invito al ritiro, altrimenti il parere è contrario. Prendo atto che anche questo è ritirato dal presentatore.
  Passiamo dunque alla votazione dell'emendamento Laffranco 2.308.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Laffranco. Ne ha facoltà.

  PIETRO LAFFRANCO. Signor Presidente, brevemente, perché già nel concitato intervento di prima credo di aver spiegato che cosa penso dell'argomento. Io ritengo che da questo punto di vista la delega debba essere utilizzata, cioè non ritengo che ci si debba limitare ad una serie di previsioni soltanto di carattere sanzionatorio amministrativo. Perché, signor Presidente, questa è una delega e quindi contiene dei principi, nulla impedisce che si possa lavorare su questa ipotesi che, con il collega con il quale ho sottoscritto l'emendamento, prevediamo sostanzialmente di istituire una figura intermedia tra l'omicidio volontario e l'omicidio colposo cioè quello commesso sotto l'effetto di sostanze stupefacenti e alcoliche.
  Sarebbe anche un modo per evitare un margine di discrezionalità eccessivo da parte di chi poi si trova a giudicare, perché abbiamo visto nel corso del tempo la giurisprudenza dividersi molto sull'argomento. Allora anche per aiutare chi si trova a giudicare ovvero per impedire eccessi di discrezionalità questa figura intermedia potrebbe essere utile.
  Quanto alla sostanza della vicenda, mi pare chiaro – io rispetto le opinioni di tutti, vieppiù di chi mi sta vicino – che come nel caso dell'ipotesi della revoca a vita della patente non ci si può domandare come sia possibile revocare a vita la patente ad un soggetto che di fatto revoca la vita di un altro soggetto, perché uno che sotto effetto di sostanze stupefacenti uccide, revoca a vita l'esistenza di una persona. Allora, revocargli la patente non mi pare una cosa così drammatica, anche se lo si fa per tutta la vita. In questo caso noi stiamo discutendo dell'ipotesi relativa all'omicidio o alle lesioni commesse in questo particolare e quindi siamo in presenza di una situazione di grave allarme sociale, di fenomeni frequentissimi, di soggetti che ripetutamente incorrono in vicende di questo genere. Voglio ricordare che il fatto capitato pochi giorni fa che ha prodotto mi pare purtroppo la perdita di 4 vite umane è stato ad opera di un soggetto a cui era stata già ritirata la patente.
  Stiamo parlando di un fatto di una gravità assoluta. Io non credo che nel fare previsioni più decise si vada incontro agli umori della gente, si va semplicemente incontro a un'esigenza di giustizia e non quindi incontro ad allarmismi, demagogie o populismi. Semplicemente se si incorre in una fattispecie così grave da provocare la morte di una persona o lesioni permanenti di un soggetto o di più soggetti avendo la consapevolezza di poter andare incontro a questo rischio, perché quando si sale in auto dopo essersi drogati – che non è un obbligo stabilito da nessun medico – o dopo aver bevuto – che non è un altro obbligo stabilito da alcun medico o da alcuna legge dello Stato, perché nessuno ti obbliga a bere o a drogarti – è di tutta evidenza che tu devi sapere che vai incontro a una pesante punizione da parte dello Stato. Concludo, Presidente, dicendo che, pur dispiaciuto del parere che è stato dato dal relatore e dal Governo, insisto perché si faccia una riflessione seria su questa proposta e mi auguro che in ogni caso, laddove questo non sia possibile, quanto prima la proposta di legge che ho sottoscritto su questo medesimo argomento venga calendarizzata dalle Commissioni competenti perché credo che non si Pag. 74possa lasciare nel dimenticatoio un problema del genere, anche perché altrimenti alle famiglie di chi perde dei congiunti ad opera di irresponsabili che girano ubriachi o drogati alla guida di potenti veicoli poi glielo va a spiegare qualcun altro.

  RICCARDO FRACCARO. Chiedo di parlare sull'ordine dei lavori.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  RICCARDO FRACCARO. Signor Presidente, intervengo perché recentemente è stata messa in giro una voce, sono stati fatti dei comunicati da parte del Partito Democratico in base ai quali il MoVimento 5 Stelle non permetterebbe di affrontare il tema del conflitto di interessi in quanto sta facendo ostruzionismo. Allora io faccio una proposta perché è una falsità evidentemente, visto che il Partito Democratico sa benissimo che finché non arriva il parere della bilancio, noi non possiamo affrontare gli emendamenti del conflitto di interessi (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle) e sa anche che il Governo non si è presentato in Commissione bilancio per ben tre volte di seguito pur di non dare il parere sul conflitto di interessi. Allora, proprio per evitare equivoci, propongo di sospendere l'Aula, convocare la bilancio e chiamare il Governo a dare il parere sul conflitto di interessi e poi fare il comunicato: il MoVimento 5 Stelle non può permettere di trattare il conflitto di interessi (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle). Anche per un minimo di coerenza, giusto per non far fare delle figuracce continuamente al Partito Democratico. È una sponda che lanciamo al Partito Democratico, spero che venga accolta e chiedo che venga messa ai voti.

  PRESIDENTE. Onorevole Fraccaro, siamo all'interno di un altro provvedimento, quindi non sospendiamo il provvedimento per convocare la bilancio su un altro provvedimento.
  Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Laffranco 2.308, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Fanucci, Villarosa, Terzoni...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  346   
   Votanti  345   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  173   
    Hanno votato
  41    
    Hanno votato
no  304).    

  (Il deputato Vazio ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto contrario).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Caparini 2.77, con il parere favorevole della Commissione e del Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Bragantini, Benedetti...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

   (Presenti e votanti  355   
   Maggioranza  178   
    Hanno votato
 339    
    Hanno votato
no   16).    

  Passiamo all'emendamento Garofalo 2.309.

  CARLO SIBILIA. Chiedo di parlare per un richiamo al Regolamento.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  CARLO SIBILIA. Signor Presidente, faccio questo intervento sul Regolamento. È un intervento sull'ordine dei lavori, coadiuvato dal Regolamento. L'articolo del Pag. 75Regolamento a cui faccio riferimento è l'articolo 73, comma 2, per la questione dei pareri.
  Prima abbiamo sollevato la questione che purtroppo leggiamo dalle agenzie di stampa per la quale ci viene addossata una colpa veramente...

  PRESIDENTE. Quella è una colpa politica.

  CARLO SIBILIA....sulla questione della legge sul conflitto di interessi. Naturalmente, non voglio entrare nella questione – ci mancherebbe altro – però mi sembra strano che venga addossata una cosa che da vent'anni non viene fatta in questo Paese a una forza politica che è entrata da un anno e mezzo in Parlamento; questa è una cosa abbastanza strana.
  Ma per fugare qualsiasi genere di dubbio formalizziamo noi una nostra richiesta da parte del gruppo del MoVimento 5 Stelle di sospensione dei lavori e convocazione della Commissione bilancio per dare il parere in merito alla proposta di legge sul conflitto di interessi in base all'articolo 73, comma 2, del Regolamento e la trattiamo in maniera urgente, dato che il PD dice che è urgente.
  Quindi, chiediamo che venga posta in votazione, se è possibile (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  ETTORE ROSATO. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  ETTORE ROSATO. Signor Presidente, io credo che non possiamo accettare il principio – lei lo ha detto prima e io lo ribadisco, perché considero la sua affermazione assolutamente corretta – che durante la discussione di un provvedimento si facciano mozioni per rinviare e sospendere il provvedimento per occuparsi di altro.
  Abbiamo questo provvedimento, siamo nelle condizioni di concluderlo in un'ora, un'ora e mezza con le dichiarazioni di voto, dopodiché ci saranno tutte le cose che sono necessarie e propedeutiche per il provvedimento successivo.
  Quindi, concludiamo questo rapidamente e dopo, da parte del Partito Democratico, ci sono le condizioni per fare tutto quello che viene dopo (Commenti dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. La ringrazio, onorevole Rosato. La circostanza relativa alla Commissione bilancio è la seguente: la Commissione bilancio ha chiesto al Governo una relazione tecnica, che al momento non è pervenuta. Il Presidente Boccia è presente in Aula, quindi può confermare la circostanza, se necessario.
  Quindi, è di tutta evidenza che, se noi per astratto sospendessimo la seduta per far riunire la Commissione bilancio, la Commissione bilancio non avrebbe modo di riunirsi. È di tutta evidenza a questo punto che, essendo noi su questo provvedimento, una richiesta così motivata io non la pongo in votazione.
  Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Garofalo 2.309, con il parere favorevole della Commissione e del Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Brandolin, Fantinati, Terzoni...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

   (Presenti e votanti  356   
   Maggioranza  179   
    Hanno votato
 354    
    Hanno votato
no    2).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 2.401, da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis, del Regolamento, sul quale la Commissione e il Governo hanno espresso parere favorevole.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

Pag. 76

  Gregori. Ci sono colleghi che non riescono a votare ? Chiarelli, Pastorino. Ci siamo ? Bianchi, D'Ambrosio. È riuscito ? Non la vedo, D'Ambrosio; sta votando ? Perfetto. Provi a votare, onorevole Bianchi; non tolga la tessera per nessun motivo al mondo.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

   (Presenti  359   
   Votanti  287   
   Astenuti   72   
   Maggioranza  144   
    Hanno votato
 287).    

  A questo punto l'approvazione dell'emendamento 2.401 preclude la votazione degli emendamenti Prataviera 2.81, 2.82, 2.83 e Cristian Iannuzzi 2.310.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Cristian Iannuzzi 2.311, con il parere favorevole della Commissione e del Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Ci sono colleghi che non riescono a votare ?
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

   (Presenti e votanti  362   
   Maggioranza  182   
    Hanno votato
 362).    

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROBERTO GIACHETTI (ore 18,55)

  PRESIDENTE. Avverto che gli emendamenti Molea 2.111, 2.113, 2.114, 2.115 e 2.116 sono stati ritirati dal presentatore.
  Passiamo alla votazione degli identici emendamenti Scotto 2.91 e Baldelli 2.93.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Baldelli. Ne ha facoltà.

  SIMONE BALDELLI. Presidente, intervengo semplicemente per motivare questo emendamento, sul fatto che è un sacrosanto diritto del cittadino quello di potersi difendere in prima persona di fronte al prefetto, se ritiene che una multa sia stata comminata in maniera illecita o non corretta e sopprimere questa possibilità, solo per il fatto che le prefetture sono intasate da mille pratiche burocratiche, ci sembra un fare venire meno un diritto sacrosanto del cittadino che fino a oggi è stato fatto valere e non si capisce perché da domani dovrebbe non valere più.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Cristian Iannuzzi. Ne ha facoltà.

  CRISTIAN IANNUZZI. Presidente, l'emendamento che stiamo per votare è identico a uno nostro che non abbiamo segnalato, perché tanto era identico. Quindi, voteremo a favore degli emendamenti. Ci siamo battuti in Commissione per cercare di mantenere il diritto del multato di essere audito dal prefetto, qualora lo richieda.
  Quindi, insomma, crediamo che sia un diritto che vada garantito. Quindi, chiediamo a tutta l'Aula di riflettere su questo emendamento e, se si può fare una buona cosa e sfruttare questa prerogativa che abbiamo, da parlamentari, di essere svincolati dal mandato, per una volta facciamo qualcosa di buono per il Paese (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici emendamenti Scotto 2.91 e Baldelli 2.93, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.Pag. 77
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  357   
   Votanti  354   
   Astenuti    3   
   Maggioranza  178   
    Hanno votato  142    
    Hanno votato no  212.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Avverto che il gruppo MoVimento 5 Stelle ha esaurito anche i tempi aggiuntivi concessi dalla Presidenza. La Presidenza, come già fatto in precedenti analoghe circostanze, consentirà ai deputati appartenenti a tale gruppo lo svolgimento di brevi interventi della durata di un minuto, da imputare ai tempi previsti dal contingentamento per gli interventi a titolo personale.
  Prendo atto che i presentatori dell'emendamento Rondini 2.354 lo ritirano.
  Passiamo alla votazione dell'emendamento Baldelli 2.355, sul quale vi è parere favorevole.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Baldelli. Ne ha facoltà.

  SIMONE BALDELLI. Signor Presidente, solo per una precisazione. Questo emendamento nasce per il fatto che in Commissione si era fatto un lavoro, anche, credo, virtuoso, per cercare di rendere senza oneri il rinnovo della patente annuale a coloro che avessero superato l'ottantesimo anno di età. Giacché vi è stato, poi, un rilievo della Commissione bilancio, che, evidentemente, ha cassato la parte che riguardava il fatto che fosse senza oneri per il cittadino automobilista, a questo punto tanto vale lasciarlo ogni due anni, anziché aumentare l'onere e mettere un'altra volta le mani nelle tasche degli italiani.
  In questo senso, ringrazio il relatore e il Governo, che hanno inteso accogliere questa proposta, e mi auguro che un domani, se si intendesse rendere qualche ulteriore controllo, con scadenza annuale, obbligatorio nei confronti di cittadini che abbiano superato l'ottantesimo anno di età, il Governo riesca a formulare un'ipotesi che possa imporre questa disciplina senza mettere le mani nelle tasche di questi cittadini automobilisti.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Baldelli 2.355, con il parere favorevole della Commissione e del Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Gadda...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  357   
   Votanti  340   
   Astenuti   17   
   Maggioranza  171   
    Hanno votato  263    
    Hanno votato no   77.

  La Camera approva (Vedi votazioni).

  L'approvazione di questo emendamento rende assorbiti l'emendamento Caparini 2.99 e, soprattutto, l'emendamento 2.402, da votare ai sensi l'articolo 86, comma 4-bis, del Regolamento.
  Prendo atto che i presentatori dell'emendamento Spessotto 2.356 non accedono all'invito al ritiro formulato dal relatore.
  Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Spessotto 2.356, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Luciano Agostini, Gregori, Monchiero, Capua, Ruocco...Pag. 78
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti e votanti  359   
   Maggioranza  180   
    Hanno votato   96    
    Hanno votato no  263.

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 2.500 della Commissione, con il parere favorevole del Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Gregori...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti e votanti  355   
   Maggioranza  178   
    Hanno votato  347    
    Hanno votato no    8.

  La Camera approva (Vedi votazioni).

  Prendo atto che il presentatore accetta la riformulazione dell'emendamento Catalano 2.202 proposta dal relatore.
  Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Catalano 2.202, nel testo riformulato, con il parere favorevole della Commissione e del Governo.

  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Malisani, Gregori...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti e votanti  353   
   Maggioranza  177   
    Hanno votato  352    
    Hanno votato no    1.

  La Camera approva (Vedi votazioni).

  (La deputata Piccoli Nardelli ha segnalato che non è riuscita ad esprimere voto favorevole).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento De Lorenzis 2.357, con il parere favorevole della Commissione e del Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Gregori, Fossati, Tartaglione, Sandra Savino...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti e votanti  360   
   Maggioranza  181   
    Hanno votato  359    
    Hanno votato no    1.

  La Camera approva (Vedi votazioni).

  Passiamo all'emendamento Spessotto 2.358.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Zolezzi. Ne ha facoltà, per un minuto.

  ALBERTO ZOLEZZI. Signor Presidente, si parla di dispositivi di illuminazione; chiaramente questi non servono, o non si può togliere l'illuminazione sulle autostrade, che sono strade spesso anomale. In Italia si vuole investire solo sulle autostrade, anche quelle non richieste dalla popolazione. Abbiamo già detto che ci fa schifo il decreto «sblocca Italia». Negli ulteriori emendamenti e subemendamenti si dichiara di interesse strategico nazionale l'autostrada a Medio Padana che non vuole nessuno. Basta, quel decreto deve decadere, ci fa schifo, basta Presidente (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle) !

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Pag. 79Spessotto 2.358, con il parere contrario della Commissione e del Governo.

  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Grassi, Ruocco, Marzana, Sandra Savino, Bragantini, Santerini...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti e votanti  351   
   Maggioranza  176   
    Hanno votato   84    
    Hanno votato no  267.

  (La deputata Terzoni ha segnalato che non è riuscita a votare).

  La Camera respinge (Vedi votazioni).

  Passiamo all'emendamento Cristian Iannuzzi 2.359, con parere favorevole della Commissione e del Governo, se riformulato.
  Chiedo all'onorevole Cristian Iannuzzi se accetti la riformulazione.

  CRISTIAN IANNUZZI. Signor Presidente, questo emendamento nella sua formulazione originale è il testo di una risoluzione che abbiamo presentato in Commissione, che è stata approvata a larga maggioranza. Praticamente andava a risolvere un po’ un problema, che era nato qualche tempo fa, sulle strisce blu; un conflitto tra i comuni, tra l'ANCI e il Ministero dei trasporti relativo ai ricorsi dei multati per sosta sulle strisce blu senza il tagliando.
  Quindi, anche con la riformulazione, comunque la sostanza resta e quindi...

  PRESIDENTE. Quindi, accetta la riformulazione ?

  CRISTIAN IANNUZZI. Accettiamo la riformulazione e ringraziamo.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Cristian Iannuzzi 2.359, nel testo riformulato, con il parere favorevole della Commissione e del Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Gregori, Sandra Savino... ci siamo ? Brescia, Grassi... bene, hanno votato tutti.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Presenti  353   
   Votanti  349   
   Astenuti    4   
   Maggioranza  175   
    Hanno votato  336    
    Hanno votato no   13.

  La Camera approva (Vedi votazioni).

  (Il deputato D'Attorre ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto favorevole).

  Passiamo alla votazione dell'emendamento De Lorenzis 2.360. In questo caso vi è un invito al ritiro, altrimenti il parere contrario.

  DIEGO DE LORENZIS. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  DIEGO DE LORENZIS. Signor Presidente, chiedo gentilmente di conoscere dal relatore – o in alternativa dal Governo – il motivo del parere contrario.

  PRESIDENTE. Relatore, lei intende spiegare ?

  PAOLO GANDOLFI, Relatore. Signor Presidente, rapidamente, il parere è contrario, perché quanto chiesto è già previsto dall'articolo 1 del provvedimento in esame. Grazie.

Pag. 80

  PRESIDENTE. Grazie a lei. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole De Lorenzis. Ne ha facoltà.

  DIEGO DE LORENZIS. Signor Presidente, io su questo magari potrò sbagliare, però provo a fare un ragionamento.
  Al comma 2 dell'articolo si legge: Il Governo è autorizzato ad adottare entro il limite «previsto dal comma 1 dell'articolo 1 e nel rispetto dei princìpi e criteri direttivi» – che appunto seguono – tutti i regolamenti necessari alle modificazioni della disciplina per procedere alla redazione delle norme.
  Ora si fa riferimento all'articolo 1 e al comma 1. Il testo credo che sia a disposizione di tutti. All'articolo 1 e al comma 1, non si fa assolutamente riferimento al parere delle Commissioni parlamentari. Quindi, se la mia richiesta, come ha detto il relatore in qualche modo avallato dal Governo con il parere conforme, è una replicazione ridondante, io non riesco a capire quale sia la reticenza a metterlo in maniera esplicita, se è una cosa che abbiamo già previsto. Sì, forse, il testo risulterebbe un po’ ridondante, però è un elemento di chiarezza che secondo me è il caso di inserire.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE SIMONE BALDELLI (ore 19,10)

  DAVIDE CRIPPA. Chiedo di parlare per un richiamo al Regolamento.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  DAVIDE CRIPPA. Signor Presidente, vorrei capire se a questo punto la preclusione di un emendamento venga dichiarata dal relatore del provvedimento o debba essere, in qualche caso, precluso, perché, come ha detto il relatore, è già assorbito dall'articolo 1. Credo che sia un compito della Presidenza valutare la preclusione o meno di un emendamento e non sia il relatore stesso a doverlo dire come motivazione per un diniego al voto favorevole di quell'emendamento. Però gradirei un chiarimento dalla Presidenza nel merito.

  PRESIDENTE. Ovviamente, come lei sa bene, avendo ormai dimestichezza anche con il Regolamento, è la Presidenza che dichiara il regime di preclusione, fermo restando che, ciò che sembra alla Presidenza, è che il relatore abbia manifestato le ragioni per cui si è dichiarato contrario e non il regime di preclusione, che è competenza appunto della Presidenza.
  Dopodiché prendo atto che i presentatori dell'emendamento De Lorenzis 2.360 non accedono all'invito al ritiro formulato dal relatore.
  Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento De Lorenzis 2.360, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Capua, Baruffi...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  352   
   Votanti  350   
   Astenuti    2   
   Maggioranza  176   
    Hanno votato
 102    
    Hanno votato
no  248).    

  Passiamo alla votazione dell'emendamento Caparini 2.119.
  Prendo atto che i presentatori accettano la riformulazione proposta dal relatore.
  Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Caparini 2.119, nel testo riformulato, con il parere favorevole della Commissione e del Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

Pag. 81

  Onorevole Bragantini, non la lasceremo senza la possibilità di votare, ancorché i suoi colleghi di gruppo chiedano che si chiuda la votazione. È evidente la solidarietà che si sta creando in questo momento... Milanato... Onorevole Bragantini, la postazione si rifiuta. Possiamo vedere se possiamo far votare l'onorevole Bragantini da qualche altro banco ? Ancorché in dissenso dal gruppo, ma comunque riesce a votare...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

   (Presenti  364   
   Votanti  350   
   Astenuti   14   
   Maggioranza  176   
    Hanno votato
 344    
    Hanno votato
no    6).    

  Prendo atto che i presentatori ritirano l'emendamento Garofalo 2.361.
  Prendo atto che i presentatori ritirano l'emendamento Zaratti 2.363.
  Prendo atto che i presentatori ritirano l'emendamento Massimiliano Bernini 2.364.
  Prendo atto che i presentatori ritirano l'emendamento Dorina Bianchi 2.365.
  Passiamo, quindi, alla votazione dell'articolo 2.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Gigli. Non essendo presente in Aula, si intende che vi abbia rinunciato.
  Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 2, nel testo emendato.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Misiani, Gasparini, Arlotti... Ci sono colleghi che ancora non riescono a votare ? Hanno votato tutti ? Caon.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

   (Presenti  369   
   Votanti  365   
   Astenuti    4   
   Maggioranza  183   
    Hanno votato
 351    
    Hanno votato
no   14).    

(Esame dell'articolo 3 – A.C. 731-1588-A)

  PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 3 e dell'unica proposta emendativa ad esso presentata (Vedi l'allegato A – A.C. 731-1588-A).
  Nessuno chiedendo di parlare, invito il relatore ad esprimere il parere della Commissione.

  PAOLO GANDOLFI, Relatore. La Commissione formula un invito al ritiro sull'emendamento De Lorenzis 3.200, altrimenti il parere è contrario.

  PRESIDENTE. Il Governo ?

  RICCARDO NENCINI, Viceministro delle infrastrutture e dei trasporti. Il parere del Governo è conforme a quello del relatore.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole De Lorenzis. Ne ha facoltà.

  DIEGO DE LORENZIS. Signor Presidente, la ringrazio per la sua attenzione. Capisco, voglio comprendere il parere del relatore e del Governo con la motivazione che hanno addotto in Commissione, cioè che questa ulteriore specificazione è inutile, perché è ricompresa già nell'iter.
  Tengo però a sottolineare che nel testo – che è quello che fa fede, essendo noi appunto in fase legislativa, in fase di promulgazione della legge – in qualche modo non c’è un riferimento esplicito al fatto che queste ulteriori specificazioni, che verranno entro l'anno, dopo l'adozione del testo proposto dal Governo, siano sottoposte al medesimo iter dell'articolo 1, comma 1 e seguenti, cioè al fatto che ci sarà un dibattito ed un confronto con il Pag. 82Parlamento sulle ulteriori disposizioni che vanno ad integrazione e a modifica, dopo un anno, nel nuovo testo in vigore.
  Quindi, io mi chiedo per quale ragione questo Parlamento, il relatore, la maggioranza ed il Governo non vogliano specificare il fatto che le ulteriori normative devono comunque sottostare ad una fase di confronto con il Parlamento e con le Commissioni competenti, esattamente come avverrà per il testo che verrà licenziato dal Governo (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento De Lorenzis 3.200, con il parere contrario di Commissione e Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  D'Alia, Gregori ?
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  367   
   Votanti  353   
   Astenuti   14   
   Maggioranza  177   
    Hanno votato
  81    
    Hanno votato
no  272).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 3.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

   (Presenti  364   
   Votanti  350   
   Astenuti   14   
   Maggioranza  176   
    Hanno votato
 343    
    Hanno votato
no    7).    

  (La deputata Terzoni ha segnalato che non è riuscita ad esprimere voto favorevole).

(Esame degli ordini del giorno – A.C. 731-1588-A)

  PRESIDENTE. Passiamo all'esame degli ordini del giorno presentati (Vedi l'allegato A – A.C. 731-1588-A).

  ROCCO PALESE. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  ROCCO PALESE. Signor Presidente, noi non abbiamo nessuna copia degli ordini del giorno.

  PRESIDENTE. Onorevole Palese, sono in distribuzione. Le prime 20 copie sono state distribuite ? Allora ci saranno 20 colleghi che ce l'hanno, dopodiché però... Allora, a rigor di logica alcune copie sono già state distribuite, però, siccome è bene che tutti ce le abbiano, altrimenti è più il tempo che perdiamo a far ripetere i pareri sugli ordini del giorno, sospendiamo la seduta per cinque minuti.

  La seduta, sospesa alle 19,20, è ripresa alle 19,40.

  PRESIDENTE. Avverto che l'ordine del giorno Rizzo n. 9/731-A/85 è stato ritirato del presentatore.
  Invito il rappresentante del Governo ad esprimere il parere. Invito i colleghi interessati a seguirlo direttamente, altrimenti siamo costretti a ripetere tutto quanto.
  Poiché il Governo ci fa presente che sono molti gli ordini del giorno che verranno accettati e pochi quelli su cui il Governo esprimerà parere contrario, allora direi che il rappresentante del Governo probabilmente fa prima a segnalarci gli ordini del giorno su cui il parere è contrario.
  Invito i colleghi a prendere posto.
  A questo punto stiamo terminando l'elenco degli ordini del giorno su cui il Pag. 83rappresentante del Governo esprimerà parere contrario. Siccome il rappresentante del Governo ci ha comunicato che gli ordini del giorno in gran parte saranno accolti, si intende che su tutti quelli che non vengono menzionati in questa fase con parere esplicitamente contrario, il parere è favorevole, salvo che il Governo evidentemente non intenda cambiare parere in corso d'opera, ma ho come la sensazione che non saranno moltissimi i colleghi che, con il parere favorevole, chiederanno al Governo di cambiare il parere in contrario. Prego, Viceministro Nencini.

  RICCARDO NENCINI, Viceministro delle infrastrutture e dei trasporti. Signor Presidente, mi scusi se ho fatto attendere lei e l'Aula.

  PRESIDENTE. Non si preoccupi, è tempo guadagnato rispetto all'elenco...

  RICCARDO NENCINI, Viceministro delle infrastrutture e dei trasporti. Abbiamo una larghissima maggioranza di pareri favorevoli. Il Governo esprime parere contrario sugli ordini del giorno Liuzzi n. 9/731-A/8; Artini n. 9/731-A/12; Fraccaro n. 9/731-A/60; Frusone n. 9/731-A/61; Lorefice n. 9/731-A/70; D'Uva n. 9/731-A/87; Della Valle n. 9/731-A/91; Di Battista n. 9/731-A/92; Di Benedetto n. 9/731-A/93; Tripiedi n. 9/731-A/104; Spessotto n. 9/731-A/105; Tofalo n. 9/731-A/108; Matteo Bragantini n. 9/731-A/115; Borghesi n. 9/731-A/116; Simonetti n. 9/731-A/125 e Molteni n. 9/731-A/126.

  PRESIDENTE. Si intende che il Governo esprima parere favorevole sui restanti ordini del giorno ?

  RICCARDO NENCINI, Viceministro delle infrastrutture e dei trasporti. Sì, il Governo esprime parere favorevole sui restanti ordini del giorno.

  PRESIDENTE. Procediamo all'esame e alle votazioni.
  Prendo atto che i presentatori non insistono per la votazione degli ordini del giorno Catalano n. 9/731-A/1, accolto dal Governo.

  ETTORE ROSATO. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  ETTORE ROSATO. Signor Presidente, per informarla per il gruppo del Partito Democratico che non chiediamo la votazione dei nostri ordini del giorno.

  PRESIDENTE. La ringrazio.

  DAVIDE CRIPPA. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  DAVIDE CRIPPA. Signor Presidente, per informarla che chiederemo la votazione anche degli ordini del giorno sui quali il Governo ha espresso parere favorevole.

  PRESIDENTE. Con meno entusiasmo la ringrazio lo stesso.
  Prendo atto che i presentatori non insistono per la votazione degli ordini del giorno Piso n. 9/731-A/2; Melilla n. 9/731-A/3 e Zaratti n. 9/731-A/4, sui quali vi è il parere favorevole del Governo.
  Prendo atto che i presentatori non insistono per la votazione dei rispettivi ordini del giorno Zaccagnini n. 9/731-A/5, Garofalo n. 9/731-A/6 e Sammarco n. 9/731-A/7, accolti dal Governo.
  Chiedo al presentatore se insista per la votazione dell'ordine del giorno Liuzzi n. 9/731-A/8, non accettato dal Governo.

  MIRELLA LIUZZI. Sì, signor Presidente, insisto per la votazione e chiedo di parlare per dichiarazione di voto.

  PRESIDENTE. Onorevole Liuzzi, si ricordi che i tempi sono quelli che sono. Prego.

  MIRELLA LIUZZI. Sì, grazie, signor Presidente, ho avuto la sfortuna di rientrare Pag. 84nei pareri contrari. Questo ordine del giorno proviene da una problematica sentita in alcuni comuni in relazione ai dossi che vengono posti nelle strade. Spesso questi dossi, da regolamento del codice della strada, vengono posti in linee primarie, cioè in strade primarie; invece, secondo la normativa, dovrebbero essere inseriti nelle strade secondarie e residenziali.
  Dato che in alcuni comuni che hanno fatto queste installazioni si sono verificati diversi incidenti e anche diverse morti in relazione a questi dossi, noi chiediamo semplicemente di promuovere iniziative volte a garantire la messa a norma e manutenzione dei rallentatori di velocità e di introdurre misure sanzionatorie per gli enti inadempienti. In altri termini, tramite questo ordine del giorno chiediamo il rispetto della legge e, quindi, lo voglio mettere in votazione.

  PRESIDENTE. E lo poniamo subito in votazione. Indìco...

  PAOLO GANDOLFI. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Su che cosa ? Per dichiarazione di voto, immagino.

  PAOLO GANDOLFI. Sì, signor Presidente.

  PRESIDENTE. Revoco l'indizione della votazione. Prego.

  PAOLO GANDOLFI. Signor Presidente, volevo semplicemente sottolineare che, nel caso in cui un ente proprietario di strada dovesse costruire qualcosa difformemente a quanto previsto dal codice della strada – quello di oggi e quello di domani – è penalmente responsabile se questo provoca degli incidenti. Quindi, è pleonastico questo argomento di cui ci si è argomentati.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Liuzzi n. 9/731-A/8.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Fanucci, Amato. Colleghi, veloci.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti e votanti  250   
   Maggioranza  126   
    Hanno votato
 6    
    Hanno votato
no  244).    

  Prendo atto che i presentatori non insistono per la votazione dei rispettivi ordini del giorno Arlotti n. 9/731-A/9 e Carella n. 9/731-A/10, accolti dal Governo.
  Prendo atto che il presentatore insiste per la votazione dell'ordine del giorno Agostinelli n. 9/731-A/11, sul quale vi è il parere favorevole del Governo.
  Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Agostinelli n. 9/731-A/11.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Di Benedetto, Paola Bragantini, che certamente voterà con la mano. Provi a votare, grazie. Dell'Aringa, Grillo, Turco, Valente.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  335   
   Votanti  333   
   Astenuti    2   
   Maggioranza  167   
    Hanno votato
  81    
    Hanno votato
no  252).    

  ETTORE ROSATO. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  ETTORE ROSATO. Signor Presidente, intervengo per chiarire il nostro voto in dissenso: avevo anticipato per le vie brevi al Governo che il nostro, naturalmente, è Pag. 85un voto che ha natura meramente politica. Noi voteremo contro tutti gli ordini del giorno del MoVimento 5 Stelle su cui c'era un parere favorevole del Governo (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico), su cui il relatore era andato a discutere con il Governo per ottenere un parere favorevole e che, in maniera assolutamente provocatoria, il MoVimento 5 Stelle chiede di votare, perché non sono mai interessati al merito, sono solo interessati a perdere tempo (Applausi dei deputati dei gruppi Partito Democratico, Forza Italia – Il Popolo della Libertà – Berlusconi Presidente e Nuovo Centrodestra) !

  CARLO SIBILIA. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà. Colleghi, per favore...

  CARLO SIBILIA. Signor Presidente, mi dispiace molto; mi dispiace molto dover ascoltare questo tipo di affermazioni nell'Aula, anche perché questa è l'Aula del confronto (Commenti dei deputati del gruppo Partito Democratico)...

  PRESIDENTE. Per favore colleghi, basta... prego, onorevole Sibilia, continui.

  CARLO SIBILIA. Non riesco a sentire neanche le mie parole...

  PRESIDENTE. Lo so, neanche io riesco a sentirle... colleghi, per favore, o dobbiamo sospendere la seduta (Commenti dei deputati del gruppo Partito Democratico) ?
  Prego, onorevole Sibilia. La minaccia della sospensione della seduta la posso fare a loro, non a voi.

  CARLO SIBILIA. No, no, non volevo sospendere, io volevo semplicemente dare seguito al commento fatto dal mio collega Rosato. Onestamente mi dispiace quando ci si sta impegnando per cercare ad ogni modo di discutere, come abbiamo fatto esattamente per gli emendamenti sulla proposta di legge, così come stiamo facendo sugli ordini del giorno. Onestamente questo intervento, che mi sembra del resto fuori luogo e anche un po’ pesante, a questo punto della situazione (Commenti dei deputati del gruppo Partito Democratico), significa che il PD, a questo punto, getta anche la maschera e a questo punto voterà semplicemente per partito preso, come evidentemente ha fatto per gli ultimi vent'anni (Commenti dei deputati del gruppo Partito Democratico – Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).
  Evidentemente non sono mai stati abituati alla vera opposizione e noi onestamente a questo punto dovremmo rispondere a quelle affermazioni che sono state fatte e penso che sia il caso che vi prepariate tutti perché per lo «sblocca Italia» sarà molto peggio di così. E nessuno deve rispondere a quello che sto dicendo se non di altri gruppi (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  ALFONSO BONAFEDE. Chiedo di parlare per un richiamo al Regolamento.

  PRESIDENTE. Su che cosa ? Colleghi, per favore !

  ALFONSO BONAFEDE. Signor Presidente, sugli articoli 7 e 8, per favore. Presidente, è inammissibile (Commenti dei deputati del gruppo Partito Democratico – Commenti del deputato Miccoli)...

  PRESIDENTE. Onorevole Miccoli, la richiamo... per favore !
  Onorevole Bonafede mi scusi, proceda.

  ALFONSO BONAFEDE. Ci sto provando, Presidente.

  PRESIDENTE. Lei ci provi, non si preoccupi, al resto ci pensa la Presidenza.

  ALFONSO BONAFEDE. Grazie, Presidente. È inammissibile la condotta dei deputati del PD, che non ci permette nemmeno di parlare, sembra che siano (Commenti dei deputati del gruppo Partito Democratico)...

  PRESIDENTE. Colleghi, per favore !

Pag. 86

  ALFONSO BONAFEDE. Presidente, io la invito a prendere provvedimenti nei confronti di una condotta intollerabile.

  PRESIDENTE. Ho appena richiamato un collega. La Presidenza non ha bisogno di consigli da questo punto di vista.

  ALFONSO BONAFEDE. Non so se ci troviamo di fronte a una scolaresca della seconda elementare (Commenti dei deputati del gruppo Partito Democratico)...

  PRESIDENTE. Onorevole Bonafede, non può definire un parlamentare una scolaresca...

  ALFONSO BONAFEDE. Mi faccia finire, mi faccia finire...

  PRESIDENTE. Se lo facessero nei vostri confronti avreste la stessa reazione. Quindi, faccia il suo richiamo, correttamente, senza mancare di rispetto all'avversario politico, lei manca di rispetto.

  ALFONSO BONAFEDE. Io manco di rispetto ? Presidente non glielo permetto, sto semplicemente parlando. Allora, se è permesso parlare, io capisco che siamo a giovedì e ci sono le ruote delle valigie per andare alla stazione...

  PRESIDENTE. Onorevole Bonafede, non mi sembra un richiamo al Regolamento.

  ALFONSO BONAFEDE. Mi faccia finire, Presidente...la prego, Presidente...

  PRESIDENTE. Grazie, grazie mille.

  ARTURO SCOTTO. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà. (Commenti dei deputati del gruppo Partito Democratico)... onorevole Carella, per favore, colleghi...

  ARTURO SCOTTO. Signor Presidente, noi preferiamo stare al merito, per quanto sia evidente la strumentalità di tutta questa vicenda, e la stigmatizziamo. Voteremo ordine del giorno per ordine del giorno rispetto a quello che c’è scritto, tuttavia una cosa vorremmo che fosse messa agli atti: questa vicenda ha determinato, senz'altro, lo slittamento del provvedimento sul conflitto di interessi, e c’è un movimento politico in questo Parlamento che si deve assumere le proprie responsabilità (Applausi dei deputati dei gruppi Sinistra Ecologia Libertà e Partito Democratico).

  PRESIDENTE. Passiamo all'ordine del giorno Artini n. 9/731-A/12, sul quale vi è il parere contrario del Governo.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Artini n. 9/731-A/12, con il parere contrario del Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Tancredi.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti e votanti  343   
   Maggioranza  172   
    Hanno votato
  87    
    Hanno votato
no  256).    

  (Il deputato Cassano ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto contrario).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Cristian Iannuzzi n. 9/731-A/13, sul quale vi è il parere favorevole del Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

Pag. 87

   (Presenti  341   
   Votanti  340   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  171   
    Hanno votato
  85    
    Hanno votato
no  255).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Busto n. 9/731-A/14, sul quale vi è il parere favorevole del Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Pellegrino.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  322   
   Votanti  320   
   Astenuti    2   
   Maggioranza  161   
    Hanno votato
  82    
    Hanno votato
no  238).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno De Lorenzis n. 9/731-A/15, sul quale vi è il parere favorevole del Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  DIEGO DE LORENZIS. Presidente...Presidente !

  PRESIDENTE. Onorevole De Lorenzis, non l'ho vista, siamo in votazione. Se vuole votare, bene; siamo in votazione...Abrignani, L'Abbate.

  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  337   
   Votanti  334   
   Astenuti    3   
   Maggioranza  168   
    Hanno votato
  82    
    Hanno votato
no  252).    

  CARLO SIBILIA. Chiedo di parlare sull'ordine dei lavori.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  CARLO SIBILIA. Signor Presidente, per rendere la prosecuzione più agevole: il MoVimento 5 Stelle ha intenzione di intervenire su tutti gli ordini del giorno a propria firma. Quindi, per facilitare il lavoro di tutti, ogni volta che ci sarà un ordine del giorno a firma del MoVimento 5 Stelle ci sarà sicuramente un deputato del MoVimento 5 Stelle che vorrà intervenire (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle). Questo in modo tale che facilitiamo il lavoro per tutti.

  PRESIDENTE. Se vogliamo facilitare il lavoro, la cosa che vi chiedo, siccome la Presidenza ha due occhi soltanto, però ci sono anche gli assistenti che guardano l'Aula e mi hanno detto che non è stata fatta richiesta di parola, quindi non è che la Presidenza ha voluto togliere la parola a qualcuno...

  CARLO SIBILIA. Non lo mettiamo in dubbio.

  PRESIDENTE. A questo punto, siccome non è che la Presidenza ogni volta si può mettere a interrogare l'Aula su chi voglia intervenire – credo non sia un'abitudine ottima – possiamo fare in modo che il MoVimento 5 Stelle comunica chi intende intervenire e su quale ordine del giorno, in modo che quando arriviamo a quell'ordine del giorno la Presidenza possa dare loro la parola.
  Passiamo all'ordine del giorno Alberti n. 9/731-A/16, sul quale vi è il parere favorevole del Governo. L'onorevole Alberti intende intervenire ? C’è qualcuno che vuole intervenire ?

  CARLO SIBILIA. Presidente, facilitiamo ancora di più, visto che lei mi ha fatto la richiesta, però mi dia la possibilità di rispondere. Non cambiamo...

Pag. 88

  PRESIDENTE. Sì, ma non dobbiamo fare un dialogo tra due: mi consegnate un elenco di chi interviene.

  CARLO SIBILIA. Però non cambiamo atteggiamento tra gli emendamenti e gli ordini del giorno, non mi sembra il caso. È andato tutto benissimo, fino ad ora. Non vorrei che l'intervento di Rosato avesse in qualche modo influenzato la Presidenza, non è il caso, siete sicuramente super partes.

  PRESIDENTE. La Presidenza non è influenzata dall'orientamento di voto dei gruppi.

  CARLO SIBILIA. Assolutamente, ne sono convinto. Per rendere le cose più semplici, il primo firmatario dell'ordine del giorno sarà quello che interverrà, quindi è come se avessimo una lista depositata.

  PRESIDENTE. Sta bene. Onorevole Alberti, può intervenire per dichiarazione di voto.

  FERDINANDO ALBERTI. Signor Presidente, spero di avere il tempo necessario perché volevo fare una piccola premessa. Questa è una proposta di legge di delega...

  PRESIDENTE. Ha un minuto.

  FERDINANDO ALBERTI. Ho un minuto !

  PRESIDENTE. Sì, concesso dalla Presidenza perché i tempi sono esauriti.

  FERDINANDO ALBERTI. Questa è una proposta di legge di delega al Governo; ecco personalmente, per l'esperienza che stiamo vivendo in questa legislatura, la nostra prima legislatura in particolare nella Commissione finanze abbiamo vissuto una esperienza particolare, che è quella della delega fiscale. La delega fiscale abbiamo visto che ci sta impedendo di proporre, di fare, di presentare qualsiasi cosa perché c’è sempre la scusa che è compreso nella delega fiscale. Ecco, il discorso vale...

  PRESIDENTE. Concluda.

  FERDINANDO ALBERTI. Sto concludendo, finisco rapidamente.

  PRESIDENTE. Finisca. Colleghi, per favore.

  FERDINANDO ALBERTI. Il discorso vale anche per questa delega. Io personalmente ci tenevo a lasciare agli atti che ritenevo comunque che fosse una proposta di legge di delega non consona a questo Parlamento. Dovrebbe essere il Parlamento a proporre e a fare la legge, e non delegare il Governo.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Alberti n. 9/731-A/16, accettato dal Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Cosa c’è, onorevole Crippa ? Il collega ha terminato.

  DAVIDE CRIPPA. Avevo già chiesto di parlare prima.

  PRESIDENTE. Non l'avevo vista...Fraccaro non riesce a votare...D'Uva non riesce a votare...

  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  336   
   Votanti  334   
   Astenuti    2   
   Maggioranza  168   
    Hanno votato
  86    
    Hanno votato
no  248).    

  Passiamo alla votazione dell'ordine del giorno Baldassarre n. 9/731-A/17.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Crippa. Ne ha facoltà.

Pag. 89

  DAVIDE CRIPPA. Che mi risulta abbia parere favorevole ? ...

  PRESIDENTE. Su tutti i prossimi ordini del giorno il parere è favorevole, sino all'ordine del giorno Fraccaro n. 9/731-A/60.

  DAVIDE CRIPPA. Questo intendeva promuovere e potenziare la diffusione dell'informazione attraverso la pubblicità sui siti degli enti di Governo e sui siti dei ministeri; questo perché in qualche modo anche le sanzioni impartite debbono essere rese trasparenti. Volevo aggiungere inoltre che quanto poc'anzi detto dal collega Scotto non è attinente alla verità, in quanto la Presidenza ha già detto prima che in mancanza del parere della Commissione bilancio non potranno essere votati gli emendamenti, quindi è inutile che cercate per l'ennesima volta di fare un piacere in vista di qualche elezione regionale, nazionale o provinciale (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Baldassarre n. 9/731-A/17, accettato dal Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Dell'Aringa, Manzi, Paola Bragantini...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  338   
   Votanti  337   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  169   
    Hanno votato
  82    
    Hanno votato
no  255).    

  Passiamo alla votazione dell'ordine del giorno Barbanti n. 9/731-A/18.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Vignaroli. Ne ha facoltà. De Lorenzis o Vignaroli ? Chi dei due prima ? Colleghi, allora se il criterio è il firmatario, se non c’è il firmatario si va avanti sennò se volete parlare...onorevole Vignaroli prego.

  STEFANO VIGNAROLI. Signor Presidente, ci tengo particolarmente a questo ordine del giorno n. 9/731-A/18 che riguarda i dossi delle strade. Questo è un tema che mi sta molto caro perché andando sempre in moto e venendo qui spesso...non sentite ? Allora alzo il microfono. La direttiva del 24 ottobre 2000 del Ministero dei lavori pubblici sulla corretta ed uniforme applicazione delle norme del Codice della strada in materia di segnaletica e criteri per l'installazione e la manutenzione prescrive che i dossi prefabbricati devono essere approvati, quelli eventualmente collocati su itinerari di attraversamento dei centri abitati lungo le strade più frequentemente percorse dai veicoli di soccorso, di polizia o di emergenza lungo le linee di trasporto pubblico devono essere rimossi.
  Vorrei che il Governo si impegnasse a valutare la possibilità di una completa...

  PRESIDENTE. Concluda, collega.

  STEFANO VIGNAROLI....e piena attuazione della direttiva del 24 ottobre 2000 del Ministero dei lavori pubblici al fine di rimuovere i dispositivi di rallentamento lungo i percorsi...

  PRESIDENTE. Grazie, il tempo è esaurito. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole De Lorenzis. Ne ha facoltà.

  DIEGO DE LORENZIS. Signor Presidente, solo per una precisazione. Ho sentito prima l'onorevole Rosato parlare del fatto che il Partito Democratico...

  PRESIDENTE. Onorevole De Lorenzis !

  DIEGO DE LORENZIS. No, non è una polemica, è sul...

Pag. 90

  PRESIDENTE. Onorevole De Lorenzis, voi avete finito i tempi, io vi do un minuto per ognuno, altrimenti procediamo diversamente. Facciamo così, onorevole De Lorenzis, la Presidenza, siccome c’è già una decisione del Presidente – l'abbiamo sentita – di dare un tempo aggiuntivo di un terzo al gruppo MoVimento 5 Stelle, il terzo di tempo aggiuntivo il MoVimento 5 Stelle lo gestisce come vuole, un minuto per un ordine del giorno, due minuti, tre minuti ciascuno. Dopodiché, quando è terminato, non si interviene più e si vota.
  Quindi, adesso abbiamo l'ordine del giorno Barbanti n. 9/731-A/18, su cui siete intervenuti. Non ci sono precisazioni al riguardo: lei intende intervenire sull'ordine del giorno. Mi fa segno il collega Sibilia di no. Passiamo dunque ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Barbanti n. 9/731-A/18, con il parere favorevole del Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Giuditta Pini...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  346   
   Votanti  345   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  173   
    Hanno votato
  88    
    Hanno votato
no  257).    

  L'Onorevole Dell'Orco ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto sul suo ordine del giorno n. 9/731-A/19, accettato dal Governo. Ne ha facoltà.

  MICHELE DELL'ORCO. Signor Presidente, il mio ordine del giorno tratta di dossi autostradali che in alcune parti anche d'Italia in via sperimentale sono stati messi per produrre anche energia. L'impatto dell'auto sul dosso tende a creare energia, che in alcuni casi può essere utilizzata anche per l'illuminazione stradale, quindi in via sostenibile questo sarebbe un buon ordine del giorno, una buona proposta. Comunque volevo ricordare il motivo per cui siete ancora qui questa sera: è perché non avete rispettato le promesse fatte ad agosto in merito al decreto attuativo ancora mancante per il micro-credito alle imprese (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle) e avevate promesso che ce l'avreste dato, ad agosto, e per questo noi abbiamo interrotto l'ostruzionismo e non siete rimasti qua il 15 agosto (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle) ! Voi non ci avete dato il decreto sulla compensazione sulle cartelle esattoriali, una norma approvata un anno fa, per questo voi adesso starete qui stasera (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle) !

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Dell'Orco n. 9/731-A/19, con il parere favorevole del Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  334   
   Votanti  332   
   Astenuti    2   
   Maggioranza  167   
    Hanno votato
  82    
    Hanno votato
no  250).    

  L'Onorevole Nicola Bianchi ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto sul suo ordine del giorno n. 9/731-A/20, accettato dal Governo.

  NICOLA BIANCHI. Signor Presidente, con questo ordine del giorno chiedo praticamente l'impegno del Governo per risolvere un problema serio, ovvero evitare tamponamenti in prossimità delle apparecchiature destinate al controllo dei limiti di velocità.Pag. 91
  Quindi, si voleva evitare eventuali incidenti, per esempio che il guidatore magari, vedendo l'autovelox all'ultimo momento, frenando, venisse tamponato. Quindi, questo è l'impegno nel concreto che chiediamo al Governo: adottare iniziative per la semplificazione e l'armonizzazione della segnaletica relativa alle apparecchiature destinate a controllare l'osservanza dei limiti di velocità, assicurando che, in prossimità delle stesse, sia visibile in modo chiaro e inequivocabile il limite di velocità prescritto. Quindi, è un ordine del giorno proprio di buonsenso che cercherà, se accolto, di ottimizzare...

  PRESIDENTE. La ringrazio.
  Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Nicola Bianchi n. 9/731-A/20, con il parere favorevole del Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  334   
   Votanti  333   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  167   
    Hanno votato
  83    
    Hanno votato
no  250).    

  (La deputata Gelmini ha segnalato che non è riuscita ad esprimere voto contrario).

  Il deputato De Lorenzis ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto sull'ordine del giorno Basilio n. 9/731-A/21, su cui il Governo ha espresso parere favorevole. Ne ha facoltà.

  DIEGO DE LORENZIS. Signor Presidente, provo ad esprimere il concetto che dicevo prima. A differenza degli altri ordini del giorno, che magari sono ininfluenti nelle proposte di legge rispetto agli impegni che prende il Governo, essendo una legge delega su un testo che sarà molto dettagliato, per quanto riguarda le norme che concernono milioni di cittadini italiani, il voto contrario sugli ordini del giorno del Partito Democratico è una responsabilità veramente molto grande che il Partito Democratico si sta assumendo.

  GIUSEPPE BRESCIA. Chiedo di parlare sull'ordine dei lavori.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  GIUSEPPE BRESCIA. Solo un secondo per dire che ho capito che vi siete tutti innervositi e state andando veloce, però prima avevo la mano alzata e non ho potuto votare. Se può avere l'accortezza di guardarsi intorno prima di chiudere la votazione.

  CARLO SIBILIA. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  CARLO SIBILIA. Signor Presidente, noi abbiamo seguito quello che ci siamo detti e stiamo seguendo l'ordine del fascicolo. Abbiamo solo un problema tecnico: nessun fascicolo stampato in questo momento contiene gli ordini del giorno dal Barbanti n. 9/731-A/18 al Vignaroli n. 9/731-A/53. Noi non vogliamo fare nessuna polemica e nessun problema. Il tempo che ci vuole solo perché ci vengano distribuiti gli ordini del giorno che si trovano nel mezzo, attendiamo e poi ripartiamo come ci siamo detti. Quindici minuti, quelli che abbiamo. Questo penso sia nelle facoltà degli uffici che non sono ovviamente dei superman...

  PRESIDENTE. Onorevole Sibilia, le chiedo scusa, mi fa presente quali sono gli ordini del giorno mancanti ?

  CARLO SIBILIA. Dall'ordine del giorno Barbanti n. 9/731-A/18 al Vignaroli n. 9/731-A/53 non sono presenti all'interno del fascicolo.

Pag. 92

  PRESIDENTE. Noi adesso chiediamo agli uffici di procedere a fare una verifica e di fare ulteriori fotocopie.
  Noi adesso cominciamo a votare dall'ordine del giorno Vignaroli n. 9/731-A/53, in modo che avete la possibilità di seguire e successivamente affrontiamo gli ordini del giorno che sono rimasti del fascicolo precedente.

  IVAN DELLA VALLE. Chiedo di parlare sull'ordine dei lavori.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  IVAN DELLA VALLE. Signor Presidente, prima ha detto che avevamo un tempo aggiuntivo e che potevamo parlare quanto volevamo, gestendoci noi il tempo. Poi, successivamente dei miei colleghi sono intervenuti e dopo un minuto ha tolto loro la parola. Gestiamo noi il tempo o abbiamo un minuto di tempo a intervento ?

  PRESIDENTE. Ha ragione, onorevole Della Valle. In realtà, mi hanno informato gli uffici che, essendo terminato anche il tempo a titolo personale, il tempo va sugli interventi a titolo personale ed è gestibile – così come abbiamo già concordato con l'onorevole Sibilia – per un minuto per ciascun intervento.

  CARLO SIBILIA. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  CARLO SIBILIA. Signor Presidente, ho capito la sua richiesta di iniziare dall'ordine del giorno Vignaroli n. 9/731-A/53 in poi per questioni di praticità. Purtroppo – e lo dico in maniera scevra da polemiche o altro tipo di intenzioni – noi abbiamo anche seguito un ordine nella presentazione, quindi magari i presentatori degli ordini del giorno tra il Barbanti n. 9/731-A/18 e il Vignaroli n. 9/731-A/53 che magari vogliono illustrare il proprio ordine del giorno in questo momento non lo possono fare perché, se immaginiamo che ci vorranno 15 minuti per stampare il fascicolo, significa che nell'esame degli ordini del giorno successivi al Vignaroli n. 9/731-A/53 esauriremo tutto il tempo. Quindi, è logico semplicemente fare una piccola sospensione, come abbiamo fatto prima. Nulla di particolare: facciamo la sospensione e chiudiamo il fascicolo. A me sembra la cosa più razionale, poi mi rimetto alla Presidenza.

  PRESIDENTE. Mi sembra ragionevole, se riusciamo a concordare che la sospensione è di cinque minuti, a patto che poi non diamo adito a ulteriori dibattiti. Se così va bene, resta inteso che sospendiamo per cinque minuti e la seduta riprende alle 20,25.

  La seduta, sospesa alle 20,15, è ripresa alle 20,25.

  PRESIDENTE. I fascicoli sono stati posti in distribuzione e ci sono anche gli ordini del giorno mancanti nel fascicolo precedente.
  Passiamo alla votazione dell'ordine del giorno Basilio n. 9/731-A/21.
  Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Basilio n. 9/731-A/21, con il parere favorevole del Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Donati, Cimbro, Coppola, Iacono, Tartaglione... Iacono, Morani, Fitzgerald Nissoli, Rabino. Colleghi, su. Onorevole Rabino... Morani non riesce a votare. Onorevole Piccolo... colleghi, se ci sono dei deputati in Aula io li devo fare votare; non è che posso non farli votare. Onorevole Fassina... l'onorevole Rabino non riesce a votare. Gelmini, Fassina. C’è l'onorevole Rabino che ha la postazione bloccata; colleghi per favore ! C’è il tecnico. Su, onorevole Raciti... Amoddio. Onorevole Rabino, non tolga la tessera sennò... già è notte, facciamo l'alba.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

Pag. 93

   (Presenti e votanti  243   
   Maggioranza  122   
    Hanno votato
  15    
    Hanno votato
no  228    
  Sono in missione 81 deputati).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Battelli n. 9/731-A/22, con il parere favorevole del Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Brandolin, Dell'Aringa, Colletti, Garofani. Però, facciamo una cosa entro la nottata. I colleghi prima si muovevano, su ! E difatti li aspettiamo, però non è che stiamo tutta la notte. Cominardi... con comodo. Bini; su, onorevole Bini, provi a votare.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  312   
   Votanti  310   
   Astenuti    2   
   Maggioranza  156   
    Hanno votato
  72    
    Hanno votato
no  238    
  Sono in missione 81 deputati).

  (Il deputato Zan ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto contrario).

  Passiamo alla votazione dell'ordine del giorno Bechis n. 9/731-A/23.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Bonafede. Ne ha facoltà.

  ALFONSO BONAFEDE. Signor Presidente, l'ordine del giorno Bechis n. 9/731-A/23, per l'appunto, è un ordine del giorno di assoluto buonsenso. Ci saremmo aspettati, in un'Aula normale, un'approvazione quasi unanime, e invece, in un'Aula in cui la maggioranza sta dando il meglio di sé in termini di apoteosi di mediocrità e approssimazione, verrà rigettato.
  L'impegno è quello di promuovere ogni utile iniziativa affinché si proceda ad un'armonizzazione delle modalità di gestione delle problematiche di sicurezza stradale adottate dagli enti locali. Quindi, un ordine del giorno di assoluto buonsenso, che chiede al Governo di procedere ad un'armonizzazione affinché le regole in questione non debbano essere differenti a seconda dell'ambito territoriale in cui vengono applicate e dei vari enti locali.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Bechis n. 9/731-A/23, con il parere favorevole del Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Ragosta, Tripiedi, Di Benedetto, Villarosa, Gribaudo, Gregori...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  333   
   Votanti  332   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  167   
    Hanno votato
  81    
    Hanno votato
no  251).    

  Passiamo all'ordine del giorno Benedetti n. 9/731-A/24.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Benedetti. Ne ha facoltà.

  SILVIA BENEDETTI. Signor Presidente, conosciamo bene l'importanza della coerenza nell'armonizzazione con le norme di settore nazionali ed europee nell'ambito del codice della strada. Nel caso di questo ordine del giorno, non è meno importante armonizzare le modalità di gestione delle problematiche di sicurezza stradale adottate dagli enti locali per quel che riguarda la salvaguardia e la sicurezza dei pedoni.Pag. 94
  E non è meno importante neanche rispettare i patti. Quindi, rispettare i patti è importante ed è importante anche rispettare quello che è il lavoro del Governo, visto che tra le sue mansioni esiste quella di emanare i decreti attuativi. Allora, ci domandiamo se questo Governo pensa di farcela anche solo ad emanare il decreto attuativo per le piccole e medie imprese.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Benedetti n. 9/731-A/24, con il parere favorevole del Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Murer...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  325   
   Votanti  323   
   Astenuti    2   
   Maggioranza  162   
    Hanno votato
  76    
    Hanno votato
no  247).    

  Passiamo all'ordine del giorno Paolo Bernini n. 9/731-A/25.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Paolo Bernini. Ne ha facoltà.

  PAOLO BERNINI. Signor Presidente, dato che il testo prevede una revisione e un rafforzamento delle misure finalizzate allo sviluppo e al miglioramento della mobilità sostenibile, per raggiungere un tale obiettivo, anche al fine di raggiungere i livelli prefissati dalla Strategia Europa 2020, è determinante il ricorso e l'incentivazione di applicazioni tecnologiche, e, a tale scopo, sarebbe utile prevedere, pertanto, un ulteriore vincolo dei fondi delle sanzioni amministrative.
  Questo mio ordine del giorno, in pratica, prevede una quota di vincoli dei fondi dei proventi delle sanzioni amministrative pecuniarie per la diffusione e la ricerca di applicazioni tecnologiche legate allo sviluppo della mobilità sostenibile. Non so se tutti le utilizzate, ma qua a Roma, ad esempio, per mobilità sostenibile si intende anche il car sharing, ad esempio quello di Enjoy, di Car2Go, che non sono, ovviamente, finanziati dallo Stato italiano, ma si tratta di aziende private. Quindi, bisognerebbe incentivare questo tipo di nuova tecnologia.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Paolo Bernini n. 9/731-A/25, con il parere favorevole del Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Malisani, Richetti...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  330   
   Votanti  328   
   Astenuti    2   
   Maggioranza  165   
    Hanno votato
  80    
    Hanno votato
no  248).    

  Passiamo all'ordine del giorno Bonafede n. 9/731-A/26.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Turco. Ne ha facoltà.

  TANCREDI TURCO. Signor Presidente, io in questo momento intervengo a titolo personale, intervengo non come deputato del MoVimento 5 Stelle, ma come cittadino. Come cittadino che ha un profondo rispetto delle istituzioni e che ha un profondo rispetto per questa istituzione, per questo Parlamento. Credo che lo spettacolo a cui abbiamo assistito prima sia francamente indecoroso e non faccia il bene del Paese e dei cittadini italiani (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle). Invito il delegato d'Aula del Partito Democratico, Rosato, e tutti i Pag. 95deputati della maggioranza, visto che c’è il parere favorevole su molti degli ordini del giorno, e quindi vuol dire che sono di buonsenso, che hanno un valore, a ripensarci e a votare favorevolmente (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Bonafede n. 9/731-A/26, con il parere favorevole del Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Malisani, Carra, Sandra Savino, Misuraca...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  331   
   Votanti  329   
   Astenuti    2   
   Maggioranza  165   
    Hanno votato
  82    
    Hanno votato
no  247).    

  Passiamo all'ordine del giorno Brescia n. 9/731-A/27.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Brescia. Ne ha facoltà.

  GIUSEPPE BRESCIA. Signor Presidente, il provvedimento in esame ha introdotto...

  PRESIDENTE. Posso chiedere ai suoi colleghi, intorno a lei, di prendere posto.

  GIUSEPPE BRESCIA. Sì, lo chiedo anch'io ai colleghi intorno a me di farmi parlare. Le modifiche introdotte dal provvedimento in esame in materia di mobilità sostenibile sono sicuramente positive, ma noi le riteniamo assolutamente insufficienti. Si sa che uno degli obiettivi che Europa 2020 ci chiede di raggiungere è, appunto, quello dell'incentivazione della mobilità sostenibile e, quindi, noi vogliamo con questo ordine del giorno impegnare il Governo ai fini dell'esercizio della delega nel termine indicato, in ordine all'accresciuta necessità di sicurezza sulle strade, a consultare preventivamente gli organismi, gli enti e in generale le formazioni sociali presenti sul nostro territorio in tutela delle vittime della strada.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Brescia n. 9/731-A/27, con il parere favorevole del Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Colletti, Grassi, Tancredi, Bianchi, Monchiero, Porta...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  333   
   Votanti  331   
   Astenuti    2   
   Maggioranza  166   
    Hanno votato
  82    
    Hanno votato
no  249).    

  Passiamo all'ordine del giorno Brugnerotto n. 9/731-A/28.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Brugnerotto. Ne ha facoltà.

  MARCO BRUGNEROTTO. Signor Presidente, ricordo, per chi non se ne fosse reso conto, che siamo in fase di approvazione del testo unificato dei progetti di legge Velo ed altri e di iniziativa del Governo, recanti delega al Governo per la riforma del codice della strada.
  Premetto che le modifiche introdotte da questo provvedimento sono, per carità, positive e buone, ma risultano a noi ancora insufficienti e ancora non del tutto, per così dire, congrue dal punto di vista della mobilità sostenibile.
  Per il conseguimento degli obiettivi della strategia Europa 2020 noi vorremmo Pag. 96appunto promuovere ed incentivare la mobilità sostenibile, che è uno degli elementi degli obiettivi. Per questo l'ordine del giorno che mi accingo a presentare impegna il Governo, ai fini dell'esercizio della delega, in ordine all'accresciuta necessità di sicurezza sulle strade, nel termine indicato, a consultare preventivamente gli organismi, gli enti e in generale le formazioni sociali presenti sul nostro territorio a tutela della mobilità alternativa a quella automobilistica.

  PRESIDENTE. La ringrazio.

  MARCO BRUGNEROTTO. ...in particolare quella ciclistica.

  PRESIDENTE. Può concludere, può concludere, se vuole.

  MARCO BRUGNEROTTO. No, no, va benissimo così, grazie moltissime.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Brugnerotto n. 9/731-A/28, con il parere favorevole dal Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Brescia, Patriarca, Pastorino...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  332   
   Votanti  330   
   Astenuti    2   
   Maggioranza  166   
    Hanno votato
  80    
    Hanno votato
no  250).    

  (Il deputato Patriarca ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto contrario).

  Passiamo all'ordine del giorno Businarolo n. 9/731-A/29.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Businarolo. Ne ha facoltà.

  FRANCESCA BUSINAROLO. Signor Presidente, facendo seguito un po’ all'appello che ha fatto il mio collega Turco, vorrei ricordare in quest'Aula un incontro che ho avuto durante la campagna elettorale di queste elezioni (sono quelle che ci hanno visto concorrere per questo seggio in Parlamento). Ricordo una signora che mi ha detto: Francesca, io ho votato Partito Democratico fino adesso, ma, ti prego, ti prego, quando entrate nelle istituzioni, non fate come loro che, quando vi è un emendamento o un articolo di una forza avversaria votano contro: per favore, voi guardate il merito (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle – Commenti dei deputati del gruppo Partito Democratico) !

  PRESIDENTE. Colleghi, allora, per favore...

  FRANCESCA BUSINAROLO. Voi, per piacere, guardate il merito ed il contenuto degli articoli, degli emendamenti e degli ordini del giorno.
  Allora, questo impegno, io e noi del MoVimento 5 Stelle, lo facciamo e lo portiamo avanti ogni giorno (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Concluda.

  FRANCESCA BUSINAROLO. Quindi, vi ricordo, vi ricordo, che avete preso un impegno anche voi con i vostri elettori e questo ordine del giorno impegna il Governo...

  PRESIDENTE. La ringrazio, onorevole Businarolo, il suo tempo è terminato già da un po’.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Rosato. Ne ha facoltà.

  ETTORE ROSATO. Signor Presidente, ribadisco – e lo dico in maniera pacata e lo dico per l'ultima volta – che questi Pag. 97ordini del giorno sono già accolti dal Governo. Basta non chiedere provocatoriamente di metterli in votazione ed il vostro impegno, il vostro sentimento, nei confronti di questi documenti importanti, verrà appagato, perché non verranno bocciati (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico). Noi abbiamo lavorato per accoglierli tutti ! Siete voi che provocatoriamente volete metterli in votazione per arrivare a mezzanotte. Questo non è accettabile.

  GIUSEPPE D'AMBROSIO. Chiedo di parlare sull'ordine dei lavori.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  GIUSEPPE D'AMBROSIO. Signor Presidente, semplicemente vorrei comunicare all'Aula che il MoVimento 5 Stelle ritiene così importante il Parlamento e, quindi, vuole che questi ordini del giorno siano presi come impegno dal Parlamento e portati al Governo proprio per questo. Grazie (Commenti dei deputati del gruppo Partito Democratico).

  GIRGIS GIORGIO SORIAL. Chiedo di parlare per un richiamo al Regolamento.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà. Colleghi...

  GIRGIS GIORGIO SORIAL. Signor Presidente, mi riferisco all'articolo 39, comma 1, del Regolamento, che il collega Rosato conosce molto bene. I tempi della Camera delle discussioni, delle dichiarazioni di voto, degli interventi sull'ordine del giorno sono prefissati da un Regolamento, che tuttora vige e sussiste all'interno...

  PRESIDENTE. Non capisco quale sia il richiamo, onorevole Sorial.

  GIRGIS GIORGIO SORIAL. Lo so, se mi lascia continuare ! Ha aspettato quattro minuti per una votazione, può aspettare per ascoltare me, quindi non c’è nessun problema.

  PRESIDENTE. Ho aspettato perché c'erano i colleghi in Aula. Però, se la deve mettere così, io le tolgo la parola.

  GIRGIS GIORGIO SORIAL. Mi fa finire ? Ha tutto il tempo per rispondermi, se capirà – e capirà sicuramente – il mio intervento...

  PRESIDENTE. Ma la Presidenza non ha grande intelletto, però ci provi...

  GIRGIS GIORGIO SORIAL. Proprio perché l'articolo 39, comma 1, del Regolamento, Presidente, è uno degli articoli del nostro Regolamento che definisce le modalità e i tempi con cui noi possiamo fare le dichiarazioni di voto. Se il problema è che devono tornare a casa, che se ne tornino a casa ! Il Regolamento è chiaro e noi possiamo intervenire.

  PRESIDENTE. Onorevole Sorial, lei non ha fatto un richiamo al Regolamento, era di tutta evidenza. Quindi, non le darò più la parola su questo se intenderà farne altri.
  Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Businarolo n. 9/731-A/29, con il parere favorevole del Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Saltamartini, Terzoni, Ravetto, Magorno.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  328   
   Votanti  326   
   Astenuti    2   
   Maggioranza  164   
    Hanno votato
  81    
    Hanno votato
no  245).    

  (Il deputato Fossati ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto contrario Pag. 98e la deputata Terzoni ha segnalato che non è riuscita ad esprimere voto favorevole).

  Passiamo all'ordine del giorno Cancelleri n. 9/731-A/30.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Colletti. Ne ha facoltà.

  ANDREA COLLETTI. Signor Presidente, mi scusi, ma avevo alzato la mano; era molto evidente perché prima c'erano dei problemi di vista per vedere alcuni dei nostri deputati. Faccio appunto un annuncio: oggi è la giornata internazionale della vista, qualora siate interessati....

  PRESIDENTE. Onorevole Colletti, non le consento battute di questo genere. Non ci sono problemi nella vista di nessuno. Prego.

  ANDREA COLLETTI. Non mi sembrava...

  PRESIDENTE. A me sì, invece, onorevole Colletti. Vada avanti.

  ANDREA COLLETTI. Perfetto. Abbiamo idee diverse.
  Questo ordine del giorno spiega una problematica che inerisce notevoli multe che vengono eseguite soprattutto dalla polizia stradale e dai vigili urbani, ovvero la contestazione differita. Spesso tale principio, per cui non è necessaria la contestazione immediata, viene abusato dai comuni che intendono fare cassa grazie alle multe.
  Con questo ordine del giorno noi vorremmo mettere in mano al Governo la possibilità di meglio circoscrivere i principi sulla contestazione differita, così da normare meglio e tutelare anche i cittadini inermi.
  Inoltre, comunico che due deputati di Forza Italia si sono allontanati, quindi bisogna rifare i conti per il numero legale.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Cancelleri n. 9/731-A/30, con il parere favorevole del Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Tancredi, Sorial... Onorevole Sorial, io non la vedo, mi fa un cenno se è riuscito a votare ? Perfetto.

  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  334   
   Votanti  332   
   Astenuti    2   
   Maggioranza  167   
    Hanno votato
  83    
    Hanno votato
no  249).    

  Passiamo all'ordine del giorno Cariello n. 9/731-A/31.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Cariello. Ne ha facoltà.

  FRANCESCO CARIELLO. Signor Presidente, questo ordine del giorno parla di una questione seria. Quindi, al di là della polemica qui abbiamo tutti un'occasione buona anche per riflettere su un rischio che corrono i ragazzi neopatentati. Lo abbiamo ricordato spesso: chi di noi non ha avuto esperienze nei propri territori di ragazzi appena patentati che magari hanno vissuto una brutta esperienza e un incidente stradale ?
  Questo ordine del giorno va semplicemente, in maniera del tutto pacifica, a limitare questo rischio, per cercare di evitare che un giovane appena patentato si vada magari a schiantare con un'auto di grande potenza. Con questo ordine del giorno noi invitiamo veramente alla riflessione, per dare un senso anche a questo momento di confronto che è il momento degli ordini del giorno, che abbiamo riscoperto anche noi stando qui in Parlamento. Pag. 99È una occasione, come tutte le altre, per condividere con voi delle opinioni, impegnare il Governo....

  PRESIDENTE. La ringrazio, onorevole Cariello.
  Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Cariello n. 9/731-A/31, con il parere favorevole del Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Gallo, Brandolin, Gregori, Bonomo.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  335   
   Votanti  333   
   Astenuti    2   
   Maggioranza  167   
    Hanno votato
  84    
    Hanno votato
no  249).    

  Passiamo all'esame dell'ordine del giorno Carinelli n. 9/731-A/32.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Carinelli. Ne ha facoltà.

  PAOLA CARINELLI. Signor Presidente, anch'io, come i miei colleghi, voglio intervenire su questo ordine del giorno, perché, finché il Regolamento ce lo consentirà, e sappiamo che forse non sarà per tanto tempo, visto che questa Camera vuole approvare delle modifiche al Regolamento che quindi ci impediranno di fare ostruzionismo e toglieranno strumenti alla minoranza, ma finché la minoranza potrà intervenire noi faremo degli interventi.
  Io capisco che la maggioranza non sia abituata a questo, capisco che non sia abituata a stare qua di giovedì pomeriggio, capisco che non sia abituata ad avere un'opposizione, perché in questi anni non c’è mai stata, ma adesso c’è e si dovrà abituare (Commenti dei deputati del gruppo Partito Democratico – Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).
  Pertanto abituatevi pure a stare qua, perché finché potremo noi continueremo, con gli strumenti che ci permette il Regolamento.
  L'ordine del giorno a mia prima firma impegna il Governo a prevedere che le sanzioni previste per il conducente dell'auto, in caso di violazione delle norme del codice della strada, siano poste anche a carico della persona che affianca alla guida il conducente neopatentato, ove posto alla guida di autovetture con elevata potenza (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Carinelli n. 9/731-A/32, su cui vi è parere favorevole del Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Malisani ?
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  332   
   Votanti  329   
   Astenuti    3   
   Maggioranza  165   
    Hanno votato
  81    
    Hanno votato
no  248).    

  (Il deputato Carlo Galli ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto contrario; il deputato Marcon ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto favorevole).

  Passiamo all'esame dell'ordine del giorno Caso n. 9/731-A/33.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Caso. Ne ha facoltà.

  VINCENZO CASO. Signor Presidente, questo ordine del giorno chiede una cosa molto semplice: chiede che vi sia la partecipazione, da parte dei cittadini, anche in questo caso, perché noi riteniamo che siano proprio i cittadini a dover scegliere Pag. 100delle proprie vite e perché quello che noi abbiamo sempre detto è che la democrazia diretta è quello a cui noi tendiamo, perché riteniamo che proprio invece questa interposizione dei partiti abbia causato, soprattutto quest'ultimo ventennio, più danni che benefici.
  A tal proposito, ci tenevo tantissimo a ringraziare tutti i cittadini attivi, che ieri, nel consiglio comunale di Milano, hanno portato una delibera di iniziativa popolare proprio per introdurre i referendum propositivi senza quorum, su cui noi confidiamo tantissimo (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Caso n. 9/731-A/33, su cui vi è parere favorevole del Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Onorevole Colletti, Pellegrino ?
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  335   
   Votanti  333   
   Astenuti    2   
   Maggioranza  167   
    Hanno votato
  85    
    Hanno votato
no  248).    

  Passiamo all'esame dell'ordine del giorno Cecconi n. 9/731-A/34.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Cecconi. Ne ha facoltà.

  ANDREA CECCONI. Signor Presidente, sicuramente questo progetto di legge inserisce delle note positive, ma a nostro parere comunque ancora insufficienti, soprattutto sulla mobilità sostenibile e sulla mobilità delle persone con disabilità e con questo ordine del giorno si chiede proprio di aumentare l'interesse verso questa fattispecie.
  Detto questo, ci tenevo a dire che, se noi stiamo vivendo questa giornata e sentiamo i colleghi del PD che brontolano, perché tocca loro rimanere in Aula e forse non comprendono perché noi ci stiamo comportando così, forse è meglio che chiedano al loro delegato d'Aula le motivazioni.
  Quando sono entrato qui in Parlamento, la prima cosa che mi è stata detta è che i patti politici si rispettano sempre. Evidentemente questi patti sono mancati e questa è la risultante di questo mancato patto politico mantenuto (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Cecconi n. 9/731-A/34, con il parere favorevole del Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Gribaudo... Civati...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  335   
   Votanti  333   
   Astenuti    2   
   Maggioranza  167   
    Hanno votato
  83    
    Hanno votato
no  250).    

  Passiamo all'ordine del giorno Chimienti n. 9/731-A/35.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Chimienti. Ne ha facoltà.

  SILVIA CHIMIENTI. Signor Presidente, questo ordine del giorno mi sta molto a cuore perché, come sanno tutti i miei colleghi, sono un insegnante e, quindi, ho molto a cuore la scuola e sono felice di discutere questo ordine del giorno che riguarda i rischi della mobilità nelle zone e nei quartieri che ospitano gli istituti scolastici. Quindi, premesso che le modifiche Pag. 101introdotte nel provvedimento in esame risultano positive, ancorché insufficienti dal punto di vista della mobilità sostenibile e premesso, altresì, che la promozione e l'incentivazione della mobilità sostenibile è uno degli elementi per il conseguimento degli obiettivi della strategia Europa 2020, noi vorremmo impegnare il Governo, ai fini dell'esercizio della delega e in ordine alla accresciuta necessità di agibilità e sicurezza sulle strade, in particolare quelle urbane, a prevedere la più ampia consultazione degli organismi e delle formazioni sociali che si occupano della tutela dai rischi della mobilità nelle zone e nei quartieri che ospitano gli istituti scolastici.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Chimienti n. 9/731-A/35, con il parere favorevole del Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Furnari... Tancredi... Sarti...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  329   
   Votanti  327   
   Astenuti    2   
   Maggioranza  164   
    Hanno votato
  83    
    Hanno votato
no  244).    

  Passiamo all'ordine del giorno Ciprini n. 9/731-A/36.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Ciprini. Ne ha facoltà.

  TIZIANA CIPRINI. Il Governo è delegato ad adottare, entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, previa deliberazione del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con i Ministri per la semplificazione e la pubblica amministrazione, dell'interno, della giustizia e, per i profili di competenza, con gli altri Ministri interessati, sentita la Conferenza unificata di cui all'articolo 8 del decreto legislativo n. 281 del 1997, uno o più decreti legislativi recanti disposizioni intese a rivedere e riordinare la disciplina del codice della strada.
   Tra i suddetti principi e criteri direttivi il provvedimento in esame reca alla lettera d) la revisione e il rafforzamento delle misure finalizzate allo sviluppo della mobilità sostenibile, prevedendo al punto 6) una specifica disciplina per l'ambito urbano, che recepisca le principali innovazioni introdotte negli altri Stati europei per la sicurezza dell'utenza vulnerabile. Quindi, si impegna il Governo ad assumere immediate iniziative volte a realizzare lo sviluppo della mobilità sostenibile, recependo le principali innovazioni introdotte dagli altri Stati europei in particolare riguardo alle buone pratiche sperimentate in Inghilterra.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Ciprini n. 9/731- A/36, con il parere favorevole del Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Palese...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  322   
   Votanti  320   
   Astenuti    2   
   Maggioranza  161   
    Hanno votato
  80    
    Hanno votato
no  240).    

  (La deputata Nicchi ha segnalato che non è riuscita ad esprimere voto favorevole).

  Passiamo all'ordine del giorno Colletti n. 9/731-A/37.Pag. 102
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Colletti. Ne ha facoltà.

  ANDREA COLLETTI. Essendo già intervenuto, posso intervenire, sebbene avessi io solo un minuto, solo questo le chiedo, signor Presidente ?

  PRESIDENTE. In realtà, direi di sì perché comunque voi utilizzate la dichiarazione di voto a titolo personale, lei è già intervenuto, però avete diritto a fare due dichiarazioni di voto e la fate sempre per un minuto. Si scala sempre da quel tetto di tempo.

  ANDREA COLLETTI. Va benissimo. Come dicevo prima, anche con riferimento ad un'altra fattispecie ovvero quella della contestazione differita, questo provvedimento va a modificare ampiamente il codice della strada, non solo le sanzioni accessorie, bensì anche alcune questioni inerenti, ad esempio, i limiti di velocità ed altro sulla carta di circolazione anch'essa soprattutto europea.
  D'altro canto, vi è un vero problema che è emerso negli ultimi anni per quanto riguarda le macchine immatricolate all'estero che entrano legalmente o illegalmente in Italia. Vi è un problema di sicurezza e vi è un problema anche relativamente al numero di singole persone fisiche che possono intestarsi plurime macchine, così da aumentare esponenzialmente il pericolo di mancanza sia dei vari libretti di circolazione sia delle assicurazioni RC auto...

  PRESIDENTE. La invito a concludere.

  ANDREA COLLETTI. ...così che, in caso di incidente, il danneggiato vittima della strada non potrà mai ricevere un indennizzo, se non dal Fondo per le vittime della strada. Pertanto, vi è un esborso continuo da parte dello Stato a causa della mancata vigilanza e a causa delle mancate regole a livello europeo. Detto questo...

  PRESIDENTE. Concluda.

  ANDREA COLLETTI. Concludo, chiedendo il voto favorevole dell'Assemblea (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Colletti n. 9/731-A/37, con il parere favorevole del Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Onorevole Colletti, approfitto della votazione per rispondere ad un'obiezione che lei ha mosso prima alla Presidenza in ordine ai tempi della votazione, del primo voto dalla ripresa, ricordando che – ho chiesto informazioni agli uffici – la votazione alla ripresa è stata aperta per 2,30 minuti; la votazione in cui il gruppo del MoVimento 5 Stelle è rientrato in Aula è stata aperta per 2,10 minuti. Quindi, non è che c’è stato un trattamento di favore nei confronti della maggioranza. È di tutta evidenza che c’è stato un equilibrio da parte della Presidenza, quindi sarebbe opportuno evitare allusioni o cose di questo genere. Grazie.
  Ci sono colleghi che non riescono a votare ?

  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  319   
   Votanti  318   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  160   
    Hanno votato
  79    
    Hanno votato
no  239).    

  (La deputata Nicchi ha segnalato che non è riuscita ad esprimere voto favorevole).

  Passiamo all'ordine del giorno Colonnese n. 9/731-A/38.Pag. 103
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Sorial. Ne ha facoltà.

  GIRGIS GIORGIO SORIAL. Signor Presidente, come lei ben sa, la situazione economica del nostro Paese è una situazione molto grave e, così come è grave la nostra situazione, è grave quella di molti Stati europei. Però quello che possiamo imparare da altri Stati europei è come hanno applicato alcune azioni sulla sostenibilità dei trasporti, sulla sostenibilità di tutte quelle che sono le innovazioni all'interno del comparto della mobilità, senza tralasciare che sicuramente – lo abbiamo visto in passato – alcuni Paesi si sono anche comportate molto bene e dignitosamente dal punto di vista della sostenibilità economica, della sostenibilità del proprio popolo. Cito, per esempio, la Francia giusto per ricordare a tutti come hanno sforato il 3 per cento, raggiungendo il 4,4 per cento. Ma chiudendo questa parentesi, c’è uno Stato, che è la Spagna, che pure essendo in situazioni economiche molto disagiate, si è applicata fin da subito per trovare molte soluzioni innovative, che sono disponibili a tutti gli Stati europei, e le ha applicate fin da subito nella mobilità spagnola.

  PRESIDENTE. La invito a concludere.

  GIRGIS GIORGIO SORIAL. Quindi, con questo ordine del giorno chiediamo che, per l'appunto, vengano adottate anche in Italia.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Colonnese n. 9/731-A/38, con il parere favorevole del Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Agostini.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  332   
   Votanti  331   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  166   
    Hanno votato
  84    
    Hanno votato
no  247).    

  Passiamo all'ordine del giorno Cominardi n. 9/731-A/39.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Cominardi. Ne ha facoltà.

  CLAUDIO COMINARDI. Signor Presidente, mi può ricordare, per cortesia, il parere del Governo ?

  PRESIDENTE. È favorevole.

  CLAUDIO COMINARDI. Bene. Il Governo mi può motivare le ragioni per cui ha dato parere favorevole a questo ordine del giorno ?

  PRESIDENTE. Questo non è facoltà della Presidenza. Se il Governo intende prendere la parola per motivarlo può farlo, ma non mi sembra intenzionato.

  CLAUDIO COMINARDI. Allora, se non entriamo nel merito, quanto meno, mi vuole dire se non mi vuole dare la motivazione perché non si ricorda l'ordine del giorno, perché non lo vuole fare perché non ha voglia, oppure (Commenti dei deputati del gruppo Partito Democratico)...

  PRESIDENTE. Il tempo della sua dichiarazione di voto sta scorrendo. Colleghi, per favore, abbiate pazienza.

  CLAUDIO COMINARDI. Sì, non si preoccupi. Allora, mi permetto di rinfrescarle la memoria, comunque, chi tace acconsente e, quindi, ho capito che o non se lo ricorda oppure proprio non ne ha voglia. Allora, il Governo è delegato ad adottare, entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore (Commenti)... Sento un po’ di insulti da parte dei colleghi dei partiti... li metterò nel curriculum !

Pag. 104

  PRESIDENTE. Colleghi, per favore !

  CLAUDIO COMINARDI. Il Governo è delegato ad adottare...ma è recuperato il tempo, per cortesia ?

  PRESIDENTE. La ringrazio, onorevole Cominardi, il tempo è scaduto.
  Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Cominardi n. 9/731-A/39, con il parere favorevole del Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Saltamartini, Dell'Aringa, Di Benedetto, Petraroli...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  327   
   Votanti  326   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  164   
    Hanno votato
  82    
    Hanno votato
no  244).    

  Passiamo all'ordine del giorno Corda n. 9/731-A/40.

  MANLIO DI STEFANO. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Onorevole Corda, onorevole Di Stefano, chi dei due vuole parlare ? Vi siete alzati entrambi (Commenti dei deputati del gruppo Partito Democratico).
  Onorevole Di Stefano su che cosa vuole parlare ?

  MANLIO DI STEFANO. Signor Presidente, sull'ordine dei lavori. Ho sentito un commento, ma quelli che litigano sono quelli del PD che hanno dieci correnti, mica noi.

  PRESIDENTE. Non ho capito...

  MANLIO DI STEFANO. Era un commento a latere, Presidente.
  Volevo dire che è importante in questo momento che si chieda – e il MoVimento 5 Stelle lo sta facendo in questo momento – al Presidente del Consiglio di venire a riferire per il fatto che da almeno due ore la maggioranza sta votando contro.

  PRESIDENTE. La ringrazio, onorevole Di Stefano.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Corda. Ne ha facoltà.

  EMANUELA CORDA. Signor Presidente, se posso precisare siamo tutti stanchi quindi non ci stiamo divertendo, semplicemente vogliamo discutere come è nostro diritto (Commenti dei deputati del gruppo Partito Democratico).

  PRESIDENTE. Colleghi, per favore, non c’è da arrabbiarsi...

  EMANUELA CORDA. Non capisco perché ve la prendiate, ho detto che siamo tutti stanchi, è una cosa normalissima... va bene. Il mio ordine del giorno impone alle agenzie automobilistiche la pubblicazione dei listini prezzi dei servizi offerti, con particolare riferimento ai passaggi di proprietà dei veicoli. Basti pensare che ciascuna impresa di consulenza automobilistica applica un costo di solito troppo elevato e non omogeneo alla pratica di passaggio di proprietà che avviene con l'acquisto del veicolo. Scusate se leggo così, ma sono un po’ stanca.

  PRESIDENTE. Onorevole Corda, il suo tempo è scaduto.

  EMANUELA CORDA. Sì, perfetto, grazie.

  PRESIDENTE. La ringrazio, gentilissima.
  Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Corda n. 9/731-A/40, con il parere favorevole del Governo.Pag. 105
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Bolognesi, Businarolo, Nuti...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  329   
   Votanti  327   
   Astenuti    2   
   Maggioranza  164   
    Hanno votato
  85    
    Hanno votato
no  242).    

  (La deputata Nardi ha segnalato che non è riuscita ad esprimere voto contrario).

  Passiamo all'ordine del giorno Crippa n. 9/731-A/42.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Crippa. Ne ha facoltà.

  DAVIDE CRIPPA. Signor Presidente, questo ordine del giorno intende impegnare il Governo ad adottare iniziative per il riordino dei requisiti necessari per lo svolgimento delle attività di autoscuola, con particolare attenzione all'esperienza almeno biennale maturata negli ultimi cinque anni. Ignorando le attività di controllo precedenti sull'operato delle autoscuole stesse. Il parere di questo, pardon, era favorevole, giusto ?

  PRESIDENTE. Sì.

  DAVIDE CRIPPA. Grazie, Presidente. A questo punto noi chiedevamo di elevare di un anno anche la durata complessiva del requisito di esperienza e di sopprimere altresì il limite temporale quinquennale previsto quale requisito soggettivo per i titolari dell'attività di autoscuola. A questo punto di nuovo l'invito è di non opporre condizioni di sorta contro il Governo, ma di votare favorevolmente viste le indicazioni del Governo stesso.
  Grazie, Presidente.

  PRESIDENTE. La ringrazio, onorevole Crippa, anche per i tempi.
  Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Crippa n. 9/731-A/42, con il parere favorevole del Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Boccia...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  332   
   Votanti  330   
   Astenuti    2   
   Maggioranza  166   
    Hanno votato
  84    
    Hanno votato
no  246).    

  Passiamo all'ordine del giorno Da Villa n. 9/731-A/44.

  MIRELLA LIUZZI. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  MIRELLA LIUZZI. Signor Presidente, mi risulta che abbiamo votato l'ordine del giorno Corda n. 9/731-A/40 ma non l'ordine del giorno Cozzolino n. 9/731-A/41, perché siamo passati subito all'ordine del giorno Crippa n. 9/731-A/42.

  PRESIDENTE. Lei ha ragione, quindi passiamo adesso all'ordine del giorno Cozzolino n. 9/731-A/41. L'onorevole Cozzolino intende intervenire ? C’è l'onorevole Cozzolino ? No.
  Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Cozzolino n. 9/731-A/41, con il parere favorevole del Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Bolognesi, Sbrollini.
  Dichiaro chiusa la votazione.Pag. 106
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  331   
   Votanti  329   
   Astenuti    2   
   Maggioranza  165   
    Hanno votato
  83    
    Hanno votato
no  246).    

  Passiamo alla votazione dell'ordine del giorno Currò n. 9/731-A/43. Prendo atto che l'onorevole Currò non intende intervenire.
  Passiamo dunque ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Currò n. 9/731-A/43, con il parere favorevole del Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Carra, Tripiedi.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  325   
   Votanti  323   
   Astenuti    2   
   Maggioranza  162   
    Hanno votato
  79    
    Hanno votato
no  244).    

  Passiamo alla votazione dell'ordine del giorno Da Villa n. 9/731-A/44.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Da Villa. Ne ha facoltà.

  MARCO DA VILLA. Signor Presidente, lei comprenderà bene il mio imbarazzo nel cercare di fare questa dichiarazione di voto, quindi convincere i colleghi, dal momento che il collega Rosato ha dato questo comando così perentorio al suo gruppo. In questo senso, attraverso lei, vorrei suggerire che è ovvio e che queste reazioni della maggioranza e del PD sono comprensibili, probabilmente le avrei anch'io se avessi di fronte un'opposizione che si comporta così. Però, sempre per mezzo suo, vorrei suggerire di provare con la psicologia inversa. Quindi, se magari loro iniziano ad intervenire sugli ordini del giorno, può darsi che poi ci convincono a fermarci con questo intento ostruzionistico.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Da Villa n. 9/731-A/44, con il parere favorevole del Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Dell'Aringa.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  333   
   Votanti  331   
   Astenuti    2   
   Maggioranza  166   
    Hanno votato
  80    
    Hanno votato
no  251).    

  (La deputata Amoddio ha segnalato che non è riuscita ad esprimere voto contrario).

  CARLO SIBILIA. Chiedo di parlare sull'ordine dei lavori.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  CARLO SIBILIA. Signor Presidente, il MoVimento 5 Stelle, da adesso alla fine della votazione degli altri ordini del giorno, chiede di porre tutto in votazione per parti separate: le premesse e gli impegni, se possibile.

  PRESIDENTE. Sta bene.
  Passiamo alla votazione dell'ordine del giorno Dadone n. 9/731-A/45.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Dadone. Ne ha facoltà.

  FABIANA DADONE. Signor Presidente, mi potrebbe gentilmente ricordare il parere del Governo ?

Pag. 107

  PRESIDENTE. Favorevole.

  FABIANA DADONE. Ok, per fortuna, temevo fosse contrario.
  Con questo ordine del giorno chiediamo di impegnare il Governo a prevedere una quota di vincoli di fondi provenienti dalle sanzioni amministrative pecuniarie per la ricerca legata alle strade fotovoltaiche. Quindi sostanzialmente non diciamo che il provvedimento non abbia dei risultati positivi però sicuramente insufficienti dal punto di vista della mobilità sostenibile.
  Per cui chiediamo, visto che ci sono parecchie ricerche notevolmente interessanti riguardanti l'applicazione di tecnologie di infrastrutture stradali...chiedo scusa Presidente, non riesco neanche a sentire i miei pensieri...(Commenti dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle)...

  PRESIDENTE. Onorevole Tofalo, onorevole Tofalo...per favore. Onorevole Rabino, prenda posto, torni tra i suoi banchi. Onorevole Dadone, prego concluda l'intervento, ha ancora 15 secondi. Onorevole Rabino si sieda ! Prego, onorevole Dadone, concluda l'intervento.

  FABIANA DADONE. La ringrazio, la ringrazio.
  Delle tecnologie e infrastrutture stradali, quella di dotare le strade di pannelli fotovoltaici è una ricerca ottima, porterebbe a dei risultati decisamente positivi per cui sono contenta che il Governo abbia dato questo parere positivo, auspico che la maggioranza nonostante la presa di posizione molto chiara del collega Rosato, di cui non posso che dispiacermi, voglia comunque votare a favore di questo ordine del giorno.

  ETTORE ROSATO. Chiedo di parlare sull'ordine dei lavori.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  ETTORE ROSATO. Signor Presidente, primo per chiederle di non utilizzare una prassi che noi abbiamo sempre usato, cioè la votazione per parti separate, che serve per facilitare un ragionamento politico in merito a un documento che in questa Aula viene posto, per un uso strumentale che sarebbe solo quello di arrecare un nocumento ai lavori di questa Aula provocando solo un allungamento dei loro lavori.
  Poi per verificare cortesemente che gli ordini del giorno che vengono messi in votazione siano solo quelli dei colleghi presenti in Aula.

  PRESIDENTE. Allora, colleghi qui ci sono due questioni che vengono sollevate. La prima riguarda la votazione per parti separate. Sono due questioni che hanno una loro ragionevolezza entrambe.

  CARLO SIBILIA. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Onorevole Sibilia lei intende intervenire ancora su questo punto ? Prego.

  CARLO SIBILIA. In realtà è per dare ragione al mio collega Rosato e anche perché io sono venuto dietro i banchi della Presidenza proprio perché non volevo fare un altro intervento, altrimenti perdevamo altro tempo. Infatti, io volevo dare consistenza alla nostra richiesta, dal momento che il Governo ha dato parere favorevole e stiamo notando naturalmente che i deputati degli altri schieramenti votano contrariamente, allora abbiamo pensato che per parti separate magari potrebbero votare negativamente per la premessa però magari l'impegno potrebbe essere positivo (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle). È solo questo il motivo quindi ho solo voluto dare consistenza alla richiesta, non avevo fatto interventi perché mi sembrava superfluo e quindi l'avevo l'ho fatto direttamente al banco della Presidenza, questo è quanto.
  Ovviamente non credo che sull'altra richiesta si possa procedere ad accettarla, per il semplice fatto che non c’è nessun motivo per cui per chi non è presente non possa essere discusso un ordine del giorno da qualcun altro.

Pag. 108

  PRESIDENTE. Onorevole Sibilia, cerchiamo di capirci. Cito la collega Corda senza che nessuno si offenda: siamo tutti stanchi. Con questa premessa...abbiate pazienza, chi più chi meno: l'ostruzionismo stanca chi lo fa, figuriamoci chi lo subisce. La questione posta dall'onorevole Rosato è una questione fondata, nel senso che a rigore di Regolamento chi è assente non può discutere, non può fare la discussione, si intende che abbia rinunziato; al pari avrebbe anche senso la possibilità di votare per parti separate se ciascuna delle due parti avesse una sua coerenza e autonomia logica.
  Quindi, a mio avviso, se posso permettermi un punto di mediazione che forse può venire incontro a tutti: li votiamo tutti, anche quelli dove i colleghi non sono presenti, però evitiamo la votazione per parti separate, altrimenti la Presidenza sarebbe costretta a porre in votazione prima il dispositivo e poi eventualmente decadrebbe la premessa.
  Allora, se c’è questa possibilità io credo che si possa andare avanti con serenità, senza far torto ai diritti di nessuno, però a questo punto procediamo così, non facciamo ulteriori interventi e andiamo avanti con le votazioni.

  DAVIDE CRIPPA. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Onorevole Crippa, brevissimamente la prego. No, no, per non far durare di più queste interruzioni della seduta.

  DAVIDE CRIPPA. Signor Presidente, lei ha fatto una proposta, credo dobbiamo darle una risposta. Allora, la risposta è la seguente: se i miei colleghi sono assenti, non potendoli sottoscrivere, ovviamente non insistiamo per la votazione degli stessi. Però alla votazione per parti separate invece ci terremmo, l'avevamo già segnalato ai banchi della Presidenza ancora prima di iniziare a votare, avevamo detto che per quelli con parere contrario chiedevamo già il voto per parti separate...

  PRESIDENTE. Quelli con parere contrario può avere un suo senso, ma su tutti ?

  DAVIDE CRIPPA. Sì, perché ad un certo punto nel momento in cui il parere del Governo è favorevole mentre l'Aula si esprime contraria, a noi rimane il dubbio che tra le premesse e gli impegni potrebbe esserci una discriminante (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle), potrebbe essere un precedente che in altre situazioni creerebbe dei seri problemi, visto che, a norma di Regolamento, non mi sembra non si possa fare, vorrei capire se la decisione che lei Presidente intenderà assumere costituirà un precedente ?

  PRESIDENTE. Visto che mi pare di capire che non si accede alla proposta che fa il Presidente...

  ROCCO BUTTIGLIONE. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  ROCCO BUTTIGLIONE. Signor Presidente, non so se esistano precedenti di una richiesta di mettere in votazione per parti separate tutti gli ordini del giorno. A lume di naso mi sembra però che la votazione per parti separate risponda ad un'esigenza specifica che va documentata ordine del giorno per ordine del giorno. La richiesta può essere fatta per un ordine del giorno, ma fare la richiesta globalmente per tutti gli ordini del giorno è chiaramente pretestuoso (Applausi).

  PRESIDENTE. La ringrazio, presidente Buttiglione, questo non risolve la questione nel senso che ho come la sensazione che questa richiesta possa essere reiterata di fronte a ogni ordine del giorno che la Presidenza chiama: la Presidenza ha questo vago sospetto. A questo punto io li pongo in votazione per parti separate, però pongo in votazione per prima la parte dispositiva e ovviamente se viene respinta la parte dispositiva, decade la premessa.

  ROBERTO GIACHETTI. Chiedo di parlare.

Pag. 109

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  ROBERTO GIACHETTI. Signor Presidente, chiedo scusa, assolutamente d'accordo con le valutazioni del collega Rosato, io la prego, nella valutazione che lei farà nell'applicazione del Regolamento alla lettera, di mettere in votazione innanzitutto soltanto gli ordini del giorno dei presenti, perché è del tutto evidente che per chiedere la votazione ci vuole la parola del presente.

  PRESIDENTE. Su questo non c’è dubbio.

  ROBERTO GIACHETTI. Se il presente non c’è, comunque siano messi in votazione per parti separate soltanto quelli dei presenti, perché è del tutto evidente che la richiesta per parti separate...

  PRESIDENTE. Questo è pacifico. Perfetto. L'onorevole Dadone c’è, passiamo dunque ai voti. Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Dadone n. 9/731-A/45, limitatamente alla parte dispositiva, con il parere favorevole del Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Chiarelli, Della Valle, Tinagli, Pilozzi, Sorial....
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  326   
   Votanti  325   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  163   
    Hanno votato
  83    
    Hanno votato
no  242).    

  Essendo stato respinto il dispositivo, decade anche la premessa.
  Ordine del giorno Daga n. 9/731-A/46. L'onorevole Daga c’è, passiamo, dunque, ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Daga n. 9/731-A/46, limitatamente alla parte dispositiva, con il parere favorevole del Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Colletti, De Micheli...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  318   
   Votanti  316   
   Astenuti    2   
   Maggioranza  159   
    Hanno votato
  83    
    Hanno votato
no  233).    

  (La deputata Scuvera ha segnalato che non è riuscita ad esprimere voto contrario).

  Quindi, anche la premessa si intende decaduta.
  Ordine del giorno Dall'Osso n. 9/731-A/47. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Dall'Osso. Ne ha facoltà.

  MATTEO DALL'OSSO. Signor Presidente, che dire ? Io sono fresco come una rosa di giglio, freschissimo, anzi le dirò di più: non mangiando da tre giorni a cena, le dirò che si sta meglio (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle). E poi un'altra cosa: la vorrei ringraziare perché sta conducendo l'Aula – e non è una presa in giro – veramente bene. Io non riuscirei ad essere al suo posto ora (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. La ringrazio, onorevole Dall'Osso.

  MATTEO DALL'OSSO. Pure essendo freschissimissimo non ce la farei, mi viene da ridere.Pag. 110
  Allora, questo mio ordine del giorno reca – leggendo – «La Camera, in sede di approvazione del testo unificato dei progetti di legge Velo ed altri; d'iniziativa del Governo, recanti delega al Governo per la riforma del codice della strada, di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285» (Commenti)...

  PRESIDENTE. Colleghi, per favore !

  MATTEO DALL'OSSO. Ma io lo so, che mi vogliono bene. Tutti questi «buu». D'altronde, io mi farei «buu» altrettanto, dall'altra parte. Dicevo: premesso che le modifiche introdotte nel provvedimento in esame risultano positive ancorché insufficienti dal punto di vista della mobilità sostenibile, impegna il Governo – guardi la faccio breve – a sensibilizzare il pubblico sulle nuove norme di sicurezza anche mediante cortometraggi televisivi.
  Ora Presidente, questo per dire che cosa ? Per dire che cosa ? Non lo so, però i fatti mi cosano, le cose cosano e i conti contano. Ora, si tratta di vedere se anche i torni tornano perché qui penso che i torni non tornino.
  Detto questo e ringraziandola ancora della sua disponibilità. Vede, potrei contare quanti secondi mancano alla fine in inglese, in italiano e in tedesco. Potrei incominciare in tedesco: eins zwei, drei, tanto qui sono tutti... Mi dicono di chiudere, non so per quale motivo, non so per quale motivo mi chiedono di chiudere.

  PRESIDENTE. Onorevole Dall'Osso, lei è molto simpatico però il suo tempo è scaduto (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle). La ringrazio molto.
  Avverto che sono esauriti anche i tempi aggiuntivi concessi dalla Presidenza per gli interventi a titolo personale. Non posso pertanto più concedere la parola a deputati appartenenti al gruppo del MoVimento 5 Stelle per svolgere dichiarazioni di voto (Applausi) – colleghi non è una cosa su cui applaudire – sugli ordini del giorno.
  La Presidenza comunque – da prassi costante – consentirà di svolgere un solo intervento per dichiarazione di voto finale, a nome del gruppo, della durata massima di dieci minuti.

  PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sulla parte dispositiva dell'ordine del giorno Dall'Osso n. 9/731-A/47, con il parere favorevole del Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Di Benedetto, Tartaglione, Bressa, Faraone, Ruocco...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  325   
   Votanti  323   
   Astenuti    2   
   Maggioranza  162   
    Hanno votato
  79    
    Hanno votato
no  244).    

  Di conseguenza, anche le premesse decadono.
  Ordine del giorno D'Ambrosio n. 9/731-A/48.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sulla parte dispositiva dell'ordine del giorno D'Ambrosio n. 9/731-A/48, con il parere favorevole del Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Giammanco.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  310   
   Votanti  308   
   Astenuti    2   
   Maggioranza  155   
    Hanno votato
  76    
    Hanno votato
no  232).    

Pag. 111

  (La deputata Galgano ha segnalato che non è riuscita ad esprimere voto contrario; il deputato Nicola Bianchi ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto favorevole).

  Di conseguenza, anche le premesse si intendono decadute.
  Passiamo alla votazione dell'ordine del giorno De Rosa n. 9/731-A/49.
  L'onorevole De Rosa è presente in Aula.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sul dispositivo dell'ordine del giorno De Rosa n. 9/731-A/49, con il parere favorevole del Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Saltamartini.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  313   
   Votanti  312   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  157   
    Hanno votato
  77    
    Hanno votato
no  235).    

  Pertanto, le premesse dell'ordine del giorno De Rosa n. 9/731-A/49 decadono.
  Passiamo alla votazione dell'ordine del giorno Vacca n. 9/731-A/50.
  L'onorevole Vacca è presente in Aula.

  LUIGI DI MAIO. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  LUIGI DI MAIO. Signor Presidente, intervengo per un richiamo al Regolamento, ai sensi degli articoli 8 e seguenti del Regolamento.
  Voglio chiederle semplicemente di osservare quello che spesso abbiamo osservato. Quando finisce anche il tempo contingentato almeno un minuto al firmatario dell'ordine del giorno gli si riconosce per potere esporre l'ordine del giorno (Applausi polemici dei deputati del gruppo Partito Democratico). Lo abbiamo fatto altre volte...

  PRESIDENTE. Colleghi, per favore !

  LUIGI DI MAIO. Posso parlare.

  PRESIDENTE. Colleghi, non è credibile che un deputato...

  LUIGI DI MAIO. Posso parlare.

  PRESIDENTE. Mi perdoni, Presidente Di Maio. Colleghi, per favore ! Non è credibile che un deputato faccia un intervento sull'ordine dei lavori e la risposta arrivi dai banchi del lato opposto. È la Presidenza che risponde, non i colleghi ! Prego, Presidente Di Maio, mi scusi.

  LUIGI DI MAIO. Ho finito, e mi appello alla sua valutazione su questa questione: almeno un minuto a chi esprime l'ordine del giorno. Lo abbiamo dato altre volte quando io presiedevo. Grazie.

  PRESIDENTE. Presidente Di Maio, in questo senso la Presidenza ha già assunto un orientamento in precedenza, nel corso della giornata che è stato quello di dare un terzo dei tempi aggiuntivi al gruppo, come da prassi e addirittura un terzo in più sui tempi a titolo personale. Entrambi sono stati consumati e poiché a questo punto non c’è più disponibilità, l'orientamento della Presidenza è quello di rimanere così.
  A questo punto dovremmo porre in votazione...che cosa è il manuale che fa vedere, onorevole Sibilia ? È il Regolamento ? Perché c'era solo la pagina interna...

  CARLO SIBILIA. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  CARLO SIBILIA. Signor Presidente, io ho l'abitudine di leggere il Regolamento e, quindi, lo apro (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle)...

Pag. 112

  PRESIDENTE. E allora questo lo deve dire a molti suoi colleghi del gruppo che, invece, lo fanno vedere. Però, sa, pure leggendolo è difficile capire...

  CARLO SIBILIA. È chiaro, è chiaro.

  PRESIDENTE. Prego, onorevole Sibilia.

  CARLO SIBILIA. È per questo motivo che lo tenevo aperto !
  L'articolo 85, comma 7, del Regolamento, in realtà dice che «il Presidente concede la parola ad un deputato per ciascuna delle componenti politiche costituite nel gruppo Misto ai deputati che intendono esprimere un voto diverso rispetto a quello dichiarato dal proprio gruppo, stabilendo le modalità e i limiti di tempo degli interventi».
  Questo naturalmente implica che ci siano degli interventi, perché lei sta dicendo che in sostanza non ci debbano essere...

  PRESIDENTE. Certo, implicano che ci siano dei tempi. Nei provvedimenti contingentati il tempo a titolo personale fa parte del contingentamento.

  CARLO SIBILIA. Sì, è chiarissimo, però il tempo...

  PRESIDENTE. Voi l'avete esaurito una prima volta e l'avete esaurito anche la seconda volta.

  CARLO SIBILIA. Però, stabilendo le modalità e i limiti...

  PRESIDENTE. La ringrazio, onorevole Sibilia.

  ETTORE ROSATO. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  ETTORE ROSATO. Presidente, intervengo solo per chiederle quanto tempo c’è ancora a disposizione per i richiami al Regolamento.

  PRESIDENTE. Questo esiste anche nel contingentamento, certo.
  Passiamo, dunque, ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sul dispositivo dell'ordine del giorno Vacca n. 9/731-A/50, con il parere favorevole del Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Colgo l'occasione per informare l'onorevole Rosato che i tempi dei richiami al Regolamento previsti per il contingentamento sono sostanzialmente terminati, perché mancano 12 secondi (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico). Della Valle, Malisani.

  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  323   
   Votanti  322   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  162   
    Hanno votato
  82    
    Hanno votato
no  240).    

  Le premesse dell'ordine del giorno Vacca n. 9/731-A/50 si intendono decadute.
  Passiamo alla votazione dell'ordine del giorno Simone Valente n. 9/731-A/51.
  L'onorevole Simone Valente è presente in Aula.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sul dispositivo dell'ordine del giorno Simone Valente n. 9/731-A/51.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Colletti, Di Benedetto, Petraroli, Vignaroli, Della Valle, Monchiero, Ghizzoni.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

Pag. 113

   (Presenti e votanti  327   
   Maggioranza  164   
    Hanno votato
  75    
    Hanno votato
no  252).    

  Passiamo all'ordine del giorno Vallascas n. 9/731-A/52. L'onorevole Vallascas è presente.
  Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sul dispositivo dell'ordine del giorno Vallascas n. 9/731-A/52, con il parere favorevole del Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Di Battista...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti e votanti  320   
   Maggioranza  161   
    Hanno votato
  82    
    Hanno votato
no  238).    

  Si intendono decadute le premesse.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sul dispositivo dell'ordine del giorno Vignaroli n. 9/731-A/53, con il parere favorevole del Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Tartaglione, Giammanco, Colletti, Fantinati...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  322   
   Votanti  314   
   Astenuti    8   
   Maggioranza  158   
    Hanno votato
  75    
    Hanno votato
no  239).    

  Si intendono decadute anche le premesse.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sul dispositivo dell'ordine del giorno Villarosa n. 9/731-A/54, con il parere favorevole del Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Fraccaro, Pastorelli, Terzoni, Sgambato...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  327   
   Votanti  325   
   Astenuti    2   
   Maggioranza  163   
    Hanno votato
  82    
    Hanno votato
no  243).    

  Si intendono decadute le premesse.
  Passiamo all'ordine del giorno Zolezzi n. 9/731-A/55. L'onorevole Zolezzi è presente.
  Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sul dispositivo dell'ordine del giorno Zolezzi n. 9/731-A/55, con il parere favorevole del Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  325   
   Votanti  323   
   Astenuti    2   
   Maggioranza  162   
    Hanno votato
  79    
    Hanno votato
no  244).    

  Si intendono decadute le premesse.
  Passiamo all'ordine del giorno Baroni n. 9/731-A/56. L'onorevole Baroni è presente. Lo poniamo in votazione...

  CARLO SIBILIA. Chiedo di parlare sull'ordine dei lavori.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

Pag. 114

  CARLO SIBILIA. Signor Presidente, mi veniva sottoposta una questione dal deputato Vignaroli, che riporto alla Presidenza, e cioè se l'ordine del giorno Vignaroli n. 9/731-A/53 sia stato posto in votazione o meno. Infatti, ci risulta di no, in questo momento, perché il deputato Vignaroli è intervenuto sull'ordine del giorno del collega Barbanti, quando poi è stata sospesa la seduta per ristampare quella parte interna del fascicolo che mancava. Dopodiché, l'ordine del giorno Vignaroli n. 9/731-A/53 non è più stato posto in votazione. Le risulta ? Possiamo controllare ? Magari, possiamo anche sospendere l'Aula, se avete bisogno.

  PRESIDENTE. No, l'ordine del giorno Vignaroli n. 9/731-A/53 risulta votato, onorevole Sibilia.
  Siamo all'ordine del giorno Baroni n. 9/731-A/56. L'onorevole Baroni è presente.
  Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sul dispositivo dell'ordine del giorno Baroni n. 9/731-A/56, con il parere favorevole del Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Lainati...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti e votanti  323   
   Maggioranza  162   
    Hanno votato
  80    
    Hanno votato
no  243).    

  Si intendono decadute le premesse.
  Passiamo all'ordine del giorno Fantinati n. 9/731-A/57. L'onorevole Fantinati è presente.
  Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sul dispositivo dell'ordine del giorno Fantinati n. 9/731-A/57, con il parere favorevole del Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Vignaroli...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  326   
   Votanti  324   
   Astenuti    2   
   Maggioranza  163   
    Hanno votato
  83    
    Hanno votato
no  241).    

  Si intendono decadute le premesse.
  Passiamo all'ordine del giorno Ferraresi n. 9/731-A/58. L'onorevole Ferraresi non c’è, si intende che abbia rinunziato a richiederne la votazione.
  Passiamo all'ordine del giorno Fico n. 9/731-A/59. L'onorevole Fico non c’è, si intende che abbia rinunziato a richiederne la votazione.
  Passiamo all'ordine del giorno Fraccaro n. 9/731-A/60, su cui vi è il parere contrario del Governo.
  Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Fraccaro n. 9/731-A/60, con il parere contrario del Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Malisani, Vignaroli...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti e votanti  325   
   Maggioranza  163   
    Hanno votato
  80    
    Hanno votato
no  245).    

  Passiamo all'ordine del giorno Frusone n. 9/731-A/61, su cui vi è il parere contrario del Governo. L'onorevole Frusone non c’è, si intende che vi abbia rinunziato.
  Passiamo all'ordine del giorno Gagnarli n. 9/731-A/62. L'onorevole Gagnarli c’è.
  Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sul dispositivo Pag. 115dell'ordine del giorno Gagnarli n. 9/731-A/62, con il parere favorevole del Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  329   
   Votanti  327   
   Astenuti    2   
   Maggioranza  164   
    Hanno votato
  81    
    Hanno votato
no  246).    

  Si intende che decada la premessa.
  Passiamo all'ordine del giorno Gallinella n. 9/731-A/63. L'onorevole Gallinella è presente.
  Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sul dispositivo dell'ordine del giorno Gallinella n. 9/731-A/63, con il parere favorevole del Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Sorial... per favore non votate con la pallina di carta, vi si blocca sempre...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti e votanti  324   
   Maggioranza  163   
    Hanno votato
  79    
    Hanno votato
no  245).    

  (La deputata Bossa ha segnalato che non è riuscita ad esprimere voto contrario).

  Si intende che decada la premessa.
  Passiamo all'ordine del giorno Luigi Gallo n. 9/731-A/64. L'onorevole Luigi Gallo è presente.
  Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sul dispositivo dell'ordine del giorno Luigi Gallo n. 9/731-A/64, con il parere favorevole del Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Peluffo, Dell'Aringa...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  330   
   Votanti  328   
   Astenuti    2   
   Maggioranza  165   
    Hanno votato
  81    
    Hanno votato
no  247).    

  (La deputata Galgano ha segnalato che non è riuscita ad esprimere voto contrario).

  Si intende decaduta la premessa.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sul dispositivo dell'ordine del giorno Silvia Giordano n. 9/731-A/65, con il parere favorevole del Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  328   
   Votanti  326   
   Astenuti    2   
   Maggioranza  164   
    Hanno votato
  82    
    Hanno votato
no  244).    

  (I deputati Tofalo e Terzoni hanno segnalato che non sono riusciti ad esprimere voto favorevole).

  Si intende che decadano le premesse.
  Passiamo all'ordine del giorno Grande n. 9/731-A/66. L'onorevole Grande non è presente: si intende che non insista per la votazione.Pag. 116
  Passiamo all'ordine del giorno Grillo n. 9/731-A/67. L'onorevole Grillo c’è.
  Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sul dispositivo dell'ordine del giorno Grillo n. 9/731-A/67, con il parere favorevole del Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  331   
   Votanti  329   
   Astenuti    2   
   Maggioranza  165   
    Hanno votato
  84    
    Hanno votato
no  245).    

  (La deputata Terzoni ha segnalato che non è riuscita ad esprimere voto favorevole).

  Si intende che decadano le premesse.
  Passiamo all'ordine del giorno L'Abbate n. 9/731-A/68.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sul dispositivo dell'ordine del giorno L'Abbate n. 9/731-A/68, con il parere favorevole del Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  325   
   Votanti  324   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  163   
    Hanno votato
  82    
    Hanno votato
no  242).    

  (La deputata Paola Bragantini ha segnalato che non è riuscita ad esprimere voto contrario).

  Si intende decaduta la premessa.
  Constato l'assenza dell'onorevole Lombardi: s'intende che abbia rinunziato alla votazione del suo ordine del giorno n. 9/731-A/69.
  Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Lorefice n. 9/731-A/70, con il parere contrario del Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  De Micheli non riesce... onorevole Martella, non vedo la collega dietro di lei se riesce a votare... non riesce... provi a votare, onorevole De Micheli.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti e votanti  330   
   Maggioranza  166   
    Hanno votato
  82    
    Hanno votato
no  248).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sul dispositivo dell'ordine del giorno Lupo n. 9/731-A/71, con il parere favorevole del Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Pastorino, Galgano, Tartaglione ... ci siamo ?
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti e votanti  332   
   Maggioranza  167   
    Hanno votato
  85    
    Hanno votato
no  247).    

  Si intende decaduta la premessa.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sul dispositivo dell'ordine del giorno Mannino n. 9/731-A/72, con il parere favorevole del Governo.Pag. 117
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Colletti, Raciti...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti e votanti  329   
   Maggioranza  165   
    Hanno votato
  83    
    Hanno votato
no  246).    

  Si intende decaduta la premessa.
  Constato l'assenza dell'onorevole Mantero: s'intende che non insista per la votazione del suo ordine del giorno n. 9/731-A/73.
  Passiamo all'ordine del giorno Marzana n. 9/731-A/74. È presente ? Lo poniamo in votazione.
  Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sul dispositivo dell'ordine del giorno Marzana n. 9/731-A/74, con il parere favorevole del Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  329   
   Votanti  328   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  165   
    Hanno votato
  81    
    Hanno votato
no  247).    

  Si intendono decadute le premesse.
  Passiamo all'ordine del giorno Micillo n. 9/731-A/75.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sul dispositivo dell'ordine del giorno Micillo n. 9/731-A/75, con il parere favorevole del Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Baruffi, Tartaglione, Galgano, Giammanco...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  330   
   Votanti  329   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  165   
    Hanno votato
  84    
    Hanno votato
no  245).    

  Si intende decaduta la premessa.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sul dispositivo dell'ordine del giorno Sorial n. 9/731-A/76, con il parere favorevole del Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Fitzgerald Nissoli, Paolo Bernini, Dieni.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti e votanti  336   
   Maggioranza  169   
    Hanno votato
  85    
    Hanno votato
no  251).    

  Conseguentemente decadono le premesse.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sul dispositivo dell'ordine del giorno Nesci n. 9/731-A/77, con il parere favorevole del Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Fanucci, Fossati.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

Pag. 118

   (Presenti e votanti  329   
   Maggioranza  165   
    Hanno votato
  85    
    Hanno votato
no  244).    

  Conseguentemente decadono le premesse.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sul dispositivo dell'ordine del giorno Nuti n. 9/731-A/78, con il parere favorevole del Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  De Lorenzis, Giammanco.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  328   
   Votanti  327   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  164   
    Hanno votato
  82    
    Hanno votato
no  245).    

  Conseguentemente decadono le premesse.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sul dispositivo dell'ordine del giorno Parentela n. 9/731-A/79, con il parere favorevole del Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti e votanti  325   
   Maggioranza  163   
    Hanno votato
  81    
    Hanno votato
no  244).    

  Conseguentemente decade la premessa.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sul dispositivo dell'ordine del giorno Pesco n. 9/731-A/80, con il parere favorevole del Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  De Lorenzis.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti e votanti  319   
   Maggioranza  160   
    Hanno votato
  75    
    Hanno votato
no  244).    

  Conseguentemente decade la premessa.
  Prendo atto che il presentatore non insiste per la votazione dell'ordine del giorno Nardi n. 9/731-A/81, su cui il Governo ha espresso parere favorevole.
  Prendo atto che il presentatore dell'ordine del giorno Pinna n. 9/731-A/82 non è presente in Aula e, quindi, si intende che abbia rinunciato alla votazione.
  Prendo atto che il presentatore dell'ordine del giorno Pisano n. 9/731-A/83 non è presente in Aula e, quindi, si intende che abbia rinunciato alla votazione.
  Prendo atto che il presentatore dell'ordine del giorno Rizzetto n. 9/731-A/84 non è presente in Aula e, quindi, si intende che abbia rinunciato alla votazione.
  L'ordine del giorno Rizzo n. 9/731-A/85 risulta ritirato.
  Passiamo all'ordine del giorno Rostellato n. 9/731-A/86.
  Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sul dispositivo dell'ordine del giorno Rostellato n. 9/731-A/86, con il parere favorevole del Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Saltamartini, Bini.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

Pag. 119

   (Presenti e votanti  330   
   Maggioranza  166   
    Hanno votato
  83    
    Hanno votato
no  247).    

  Conseguentemente decadono le premesse.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno D'Uva n. 9/731-A/87, con il parere contrario del Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Gregori.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  323   
   Votanti  322   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  162   
    Hanno votato
  75    
    Hanno votato
no  247).    

  (I deputati Placido, Pellegrino e Manfredi, hanno segnalato che non sono riusciti ad esprimere voto contrario).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sul dispositivo dell'ordine del giorno Ruocco n. 9/731-A/88, su cui vi è il parere favorevole del Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Da Villa, Rigoni, Moscatt, Sgambato, Fantinati, De Micheli ?
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  334   
   Votanti  332   
   Astenuti    2   
   Maggioranza  167   
    Hanno votato
  84    
    Hanno votato
no  248).    

  Conseguentemente si intende decaduta la premessa.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sul dispositivo dell'ordine del giorno Sarti n. 9/731-A/89, su cui vi è il parere favorevole del Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  329   
   Votanti  328   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  165   
    Hanno votato
  79    
    Hanno votato
no  249).    

  Conseguentemente si intende decaduta la premessa.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sul dispositivo dell'ordine del giorno Del Grosso n. 9/731-A/90, su cui vi è il parere favorevole del Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Minnucci, Fantinati ?
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  327   
   Votanti  325   
   Astenuti    2   
   Maggioranza  163   
    Hanno votato
  81    
    Hanno votato
no  244).    

  Conseguentemente si intende decaduta la premessa.

Pag. 120

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Della Valle n. 9/731-A/91, su cui vi è il parere contrario del Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Colletti, Gregori, Tartaglione, Sbrollini ?
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti e votanti  328   
   Maggioranza  165   
    Hanno votato
  72    
    Hanno votato
no  256).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Di Battista n. 9/731-A/92, su cui vi è il parere contrario del Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  313   
   Votanti  312   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  157   
    Hanno votato
  72    
    Hanno votato
no  240).    

  (La deputata Terzoni ha segnalato che non è riuscita ad esprimere voto favorevole).

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Di Benedetto n. 9/731-A/93, su cui vi è il parere contrario del Governo. Chiedo scusa, colleghi, su questo ordine del giorno il parere era favorevole: io avevo segnato contrario, invece mi dicono che è favorevole.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Di Battista, Marroni, Duranti ?
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  328   
   Votanti  326   
   Astenuti    2   
   Maggioranza  164   
    Hanno votato
  80    
    Hanno votato
no  246).    

  Prendo atto che il presentatore non insiste per la votazione dell'ordine del giorno Di Maio n. 9/731-A/94, accettato dal Governo.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sul dispositivo dell'ordine del giorno Di Stefano n. 9/731-A/95, con il parere favorevole del Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Bini...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge e decade anche la premessa (Vedi votazioni).

   (Presenti  329   
   Votanti  326   
   Astenuti    3   
   Maggioranza  164   
    Hanno votato
  82    
    Hanno votato
no  244).    

  (La deputata Terzoni ha segnalato che non è riuscita ad esprimere voto favorevole)

  Conseguentemente si intende decaduta la premessa.
  Prendo atto che i presentatori degli ordini del giorno Di Vita n. 9/731-A/96 e Dieni n. 9/731-A/97 non sono presenti; si intende che abbiano rinunciato alla votazione.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Scagliusi n. 9/731-A/98, non accettato dal Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

Pag. 121

  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge e s'intende che decadono anche le premesse (Vedi votazioni).

   (Presenti  327   
   Votanti  324   
   Astenuti    3   
   Maggioranza  163   
    Hanno votato
  82    
    Hanno votato
no  242).    

  Prendo atto che il presentatore non è presente, si intende che abbia rinunciato alla votazione dell'ordine del giorno Segoni n. 9/731-A/99.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sul dispositivo dell'ordine del giorno Sibilia n. 9/731-A/100, con il parere favorevole del Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Colletti...Arlotti...Luigi Gallo...Basso... Beni...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  330   
   Votanti  329   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  165   
    Hanno votato
  86    
    Hanno votato
no  243).    

  Conseguentemente si intende decaduta la premessa.
  Prendo atto che il presentatore non insiste per la votazione dell'ordine del giorno Mucci n. 9/731-A/101, accettato dal Governo.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sul dispositivo dell'ordine del giorno Spadoni n. 9/731-A/102, con il parere favorevole del Governo sul dispositivo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Colletti... Dell'Aringa...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  328   
   Votanti  327   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  164   
    Hanno votato
  86    
    Hanno votato
no  241).    

(la deputata Antezza ha segnalato che non è riuscita ad esprimere voto contrario).

Testo sostituito con errata corrige volante   Conseguentemente si intende decaduta anche la premessa.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Tripiedi n. 9/731-A/104, con il parere contrario del Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).
  Conseguentemente si intende decaduta anche la premessa.
Il deputato Toninelli è assente, si indende che abbia rinunciato alla votazione del suo ordine del giorno n. 9/731-A/103.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Tripiedi n. 9/731-A/104, con il parere contrario del Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Bonaccorsi...Gutgeld...
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti e votanti  331   
   Maggioranza  166   
    Hanno votato
  74    
    Hanno votato
no  257).    

  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Spessotto n. 9/731-A/105, con il parere contrario del Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti e votanti  329   
   Maggioranza  165   
    Hanno votato
  73    
    Hanno votato
no  256).    

Pag. 122

  Prendo atto che i presentatori non insistono per la votazione dell'ordine del giorno Oliaro n. 9/731-A/106, accolto dal Governo.
  Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sul dispositivo dell'ordine del giorno Terzoni n. 9/731-A/107, con il parere favorevole del Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Luigi Gallo, Pastorelli.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti  327   
   Votanti  326   
   Astenuti    1   
   Maggioranza  164   
    Hanno votato
  86    
    Hanno votato
no  240).    

  A questo punto decadono le premesse.
  Passiamo dunque ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Tofalo n. 9/731-A/108, con il parere contrario del Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Dell'Aringa.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti e votanti  328   
   Maggioranza  165   
    Hanno votato
  85    
    Hanno votato
no  243).    

  Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sul dispositivo dell'ordine del giorno Paolo Nicolò Romano n. 9/731-A/109, nella parte dispositiva, con il parere favorevole del Governo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Saltamartini, Sibilia.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti e votanti  333   
   Maggioranza  167   
    Hanno votato
  78    
    Hanno votato
no  255).    

  (La deputata Paola Bragantini ha segnalato che non è riuscita ad esprimere voto contrario).

  Conseguentemente si intende decaduta anche la premessa.
  Passiamo all'ordine del giorno Massimiliano Bernini n. 9/731-A/110.

  CARLO SIBILIA. Chiedo di parlare sull'ordine dei lavori.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  CARLO SIBILIA. Signor Presidente, volevo un attimo porre la questione che abbiamo posto anche a metà della votazione, mi sembra una decina di ore fa, o forse sei, in merito alla questione del parere della Commissione bilancio sul provvedimento sul conflitto d'interessi. Noi siamo disposti anche in questo momento ad interrompere per andare a votare il parere. Se dovesse essere cambiata qualche condizione, non abbiamo difficoltà (Commenti dei deputati del gruppo Partito Democratico).

  PRESIDENTE. Va bene. Nel caso in cui...sappiamo che c’è questa disponibilità.

  CARLO SIBILIA. No, almeno sappiamo che è colpa del Governo, che non ha la relazione tecnica.

Pag. 123

  PRESIDENTE. Va bene.
  Passiamo ai voti.
  Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sul dispositivo dell'ordine del giorno Massimiliano Bernini n. 9/731-A/110, con il parere favorevole del Governo. Votiamo il dispositivo.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Colletti, Marroni, Duranti, Sorial, Carrozza, Ribaudo.
  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

   (Presenti e votanti  332   
   Maggioranza  167   
    Hanno votato
  78    
    Hanno votato
no  254).    

  (I deputati Paola Bragantini e Cassano hanno segnalato che non sono riusciti ad esprimere voto contrario).

  Prendo atto che i presentatori non insistono per la votazione dei rispettivi ordini del giorno Biasotti n. 9/731-A/111, Squeri n. 9/731-A/112, Baldelli n. 9/731-A/113 e Basso n. 9/731-A/114 accolti dal Governo.
  Passiamo agli ordini del giorno Matteo Bragantini n. 9/731-A/115 e Borghesi n. 9/731-A/116, sui quali vi è il parere contrario del Governo. Constato l'assenza degli onorevoli Matteo Bragantini e Borghesi: s'intende che vi abbiano rinunziato.
  Prendo atto che i presentatori non insistono per la votazione dei rispettivi ordini del giorno Busin n. 9/731-A/117, Caon n. 9/731-A/118, Grimoldi n. 9/731-A/119, Allasia n. 9/731-A/120, Rondini n. 9/731-A/121, Pastorino n. 9/731-A/122, Giuseppe Guerini n. 9/731-A/123 e Prataviera n. 9/731-A/124, accolti dal Governo.
  Passiamo agli ordini del giorno Simonetti n. 9/731-A/125 e Molteni n. 9/731-A/126, sui quali vi è il parere contrario del Governo. Constato l'assenza degli onorevoli Simonetti e Molteni: s'intende che vi abbiano rinunziato.
  Prendo atto che i presentatori non insistono per la votazione dei rispettivi ordini del giorno Marcolin n. 9/731-A/127, Caon n. 9/731-A/128, accolti dal Governo.
  È così esaurito l'esame degli ordini del giorno presentati.

(Dichiarazioni di voto finale – A.C. 731-1588-A)

  PRESIDENTE. Passiamo alle dichiarazioni di voto finale.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Oreste Pastorelli. Ne ha facoltà.

  ORESTE PASTORELLI. Signor Presidente, esprimo il parere favorevole della componente socialista e chiedo che la Presidenza autorizzi la pubblicazione in calce al resoconto della seduta odierna del testo della mia dichiarazione di voto (La Presidenza lo consente, sulla base dei criteri costantemente seguiti).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Martina Nardi. Ne ha facoltà.

  MARTINA NARDI. Signor Presidente, anche io annuncio il voto favorevole di LED e chiedo che la Presidenza autorizzi la pubblicazione in calce al resoconto della seduta odierna del testo della mia dichiarazione di voto (La Presidenza lo consente, sulla base dei criteri costantemente seguiti).

  PRESIDENTE. Evidentemente la scelta ha conseguito un discreto successo.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Fitzgerald Nissoli Fucsia. Ne ha facoltà.

  FUCSIA FITZGERALD NISSOLI. Signor Presidente, anche io annuncio il voto favorevole del nostro gruppo e chiedo che la Presidenza autorizzi la pubblicazione in Pag. 124calce al resoconto della seduta odierna del testo della mia dichiarazione di voto (La Presidenza lo consente, sulla base dei criteri costantemente seguiti).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Rondini. Ne ha facoltà.

  MARCO RONDINI. Signor Presidente, annuncio il voto favorevole del nostro movimento e non mi dilungherò molto però, in parte, ritengo sia opportuno intervenire (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. È nel suo diritto, onorevole Rondini, prego. È anche nel suo diritto farlo in condizioni decenti e quindi chiedo ai colleghi intorno se riescono a prendere posto e ai colleghi che vogliono parlare di farlo fuori dall'Aula.
  Prego, onorevole Rondini.

  MARCO RONDINI. Noi riteniamo che sia un buon provvedimento quello del quale stiamo concludendo l'esame che risponde a un'esigenza sacrosanta che sancisce un principio importante: chi sbaglia paga, e questo al netto delle vergognose battaglie degli innocentisti in servizio permanente effettivo. Quelli che ritengono sempre che se qualcuno sbaglia la colpa è della società, quelli che ritengono più importante il recupero sociale di bipedi che non riconoscono nessuna regola e non, invece, come dovrebbe essere per logica, buonsenso e regola in uno Stato di diritto, garantire con norme e leggi chiare il risarcimento ad una comunità ferita da un atto sconsiderato e criminale.
  È giunto finalmente il momento, anche con questo provvedimento, di stabilire che chi uccide, mettendosi alla guida di un veicolo, non essendone in condizioni, riceva una condanna adeguata al danno che ha provocato con il suo comportamento. Oggi se uccidi una persona guidando in stato di alterazione non solo non vieni arrestato subito, ma in carcere non ci andrai mai, questo al netto di alcune sentenze coraggiose, poco troppo poco in uno Stato civile, in uno Stato che si dice civile.
  L'impunità oggi è regola ed è così che il rumeno che ha travolto due ragazzi di Velletri, investiti sull'Appia mentre viaggiavano a bordo di uno scooter, rimane impunito. A lui guidare con tanto alcool in corpo e senza patente (gli era stata ritirata dalla polizia la sera prima perché sorpreso in stato di ebbrezza) sembrava una cosa assolutamente normale. Adesso è libero, tranquillo e se qualcuno inavveduto gli presta l'auto magari riesce a ripetere il suo gesto.
  Così anche lo sconsiderato di Sassano che guidando a 140 all'ora nel centro del paese ha ucciso quattro persone era stato già protagonista di un omicidio stradale dal quale era uscito senza nessuna conseguenza legale. Così come praticamente impunito rimane il pirata della strada marocchino che il 10 luglio del 2013 ha travolto e ucciso a Gorgonzola, in provincia di Milano, Beatrice Papetti, una sedicenne che si trovava in sella alla sua bicicletta. Il bipede è stato condannato con rito abbreviato, dunque, con lo sconto di un terzo della pena, a tre anni e quattro mesi di reclusione con la sospensione della patente per altri tre anni. Ora il personaggio dovrebbe trovarsi agli arresti domiciliari e se la condanna, dopo il grado di appello, diventerà definitiva non finirà in carcere e potrà chiedere l'affidamento in prova ai servizi sociali. In realtà, oggi, abbiamo notizia che non è più sottoposto alla misura degli arresti domiciliari, perché non può inquinare le prove. Dopo aver festeggiato con amici e parenti la sentenza oggi è libero di circolare impunito per le nostre strade. Oggi – e i tanti fatti di cui ci dà notizia la cronaca quasi quotidianamente ce lo ricordano – chi uccide guidando ubriaco, fra attenuanti e sconti di pena, rimane libero. Uccidere, di fatto, vuol dire essere giudicati per omicidio colposo con pene basse che vengono resi inefficaci dal patteggiamento e dal rito abbreviato. Ecco, a noi sembra che, in Pag. 125parte, il provvedimento oggi all'esame risponda all'esigenza di far sì che ciò non possa più accadere.
  Il cosiddetto ergastolo della patente non è pena draconiana, ma equo risarcimento, così come le eventuali modifiche del codice penale che introducono il reato di omicidio stradale devono diventare una certezza, in conformità anche con le intenzioni esternate dai vari membri del Governo e dallo stesso Premier, Matteo Renzi. Oggi, nei casi più gravi, a chi uccide guidando ubriaco non viene contestato l'omicidio volontario ma generalmente l'omicidio colposo. Oggi, dunque, la condotta dell'assassino è punita solo sotto il profilo puramente colposo, cioè si ritiene che l'incidente stradale sia stato determinato da una responsabilità che si fonda sulla condotta colposa del soggetto, come se le conseguenze letali e lesive verificatesi non fossero state volute dal conducente, né preventivamente né in corso di verifica dei fatti. Va invece contestato ai criminali la consapevole assunzione di sostanze che alterano la capacità di conduzione del veicolo. In sintesi, si deve arrivare a punire la condotta consistente nel porsi alla guida di un veicolo nelle condizioni di alterazione da alcol o droga. Nel configurare la nuova fattispecie di reato, l'essere sotto effetto di alcool e o droga deve diventare aggravante, e non attenuante.
  Con altrettanta volontà e determinazione bisogna andare a prevedere un pesante inasprimento delle sanzioni per chi circola senza assicurazione. Quindi concludo dicendo che per noi, comunque, il provvedimento rimane un punto di partenza, non sicuramente un punto di arrivo. Crediamo che dovremo verificare che, nel proseguimento del suo iter, il provvedimento non venga magari stravolto negli elementi che noi riteniamo fondamentali e ai quali ho fatto riferimento. Crediamo che sia nostro dovere dare una risposta chiara, lo dobbiamo alla comunità che rappresentiamo e alle famiglie che hanno perso dei parenti feriti da atti criminali (Applausi dei deputati del gruppo Lega Nord e Autonomie).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Zaratti. Ne ha facoltà.
  Onorevole Zaratti, mi scuso per prima, per l'equivoco.

  FILIBERTO ZARATTI. Signor Presidente, grazie delle scuse, ma non c'era bisogno. Anch'io consegnerò il mio intervento, però permettetemi di prendere un paio di minuti per spiegare e specificare bene il nostro pensiero su questo provvedimento. Noi riteniamo che sia stato fatto un buon lavoro in Commissione, nel comitato ristretto. Molti dei nostri emendamenti, molte delle nostre proposte sono state accolte in sede di Commissione, in relazione anche ai diritti dei soggetti più deboli: dei ciclisti, dei disabili, dei bambini; quindi riteniamo che il provvedimento nel suo insieme sia un buon provvedimento. Il fatto che siano stati accettati all'ultimo degli emendamenti che riguardavano l'introduzione del concetto di omicidio stradale – e qui se ne è discusso, anche nella giornata odierna – e dell'ergastolo della patente, ha cambiato profondamente il nostro giudizio su questo provvedimento. Lo ha cambiato perché riteniamo che quando si mette mano al codice penale credo che il Parlamento dovrebbe avere la prudenza di pensare che le modifiche al codice penale debbano essere fatte in modo organico. Troppe volte, in quest'Aula, in troppi provvedimenti approvati, ci sono altre norme che vanno a incidere e a cambiare il codice penale. Riteniamo che se modifiche devono essere fatte dovrebbero essere fatte in modo organico, in modo completo.
  Non si può continuare a modificare il codice penale, che dovrebbe essere nella nostra normativa l'elemento che dà certezza del diritto ai cittadini e che invece diventa uno strumento sempre più confuso, anche grazie all'intervento sporadico ed occasionale del Parlamento. Per questo noi riteniamo che dal punto di vista concettuale sia sbagliato modificare il codice penale in questo modo. Riteniamo che sia anche abbastanza complicato comprendere il concetto di omicidio stradale. Le Pag. 126fattispecie che esistono nel codice penale sono l'omicidio volontario e l'omicidio colposo. Omicidio stradale che cos’è ? Qualcosa in più dell'omicidio colposo e qualcosa in meno dell'omicidio volontario ? Da questo punto di vista io penso che sia sbagliato. Già il nostro codice, prevede all'interno della fattispecie dell'omicidio colposo, una serie di pene e di aggravanti per quanto riguarda l'omicidio stradale.
  Da questo punto di vista quello che dovremo fare davvero per dare, come dire, conto ai nostri concittadini è il fatto che le pene lì previste possano essere chiare, possano essere vere e che invece sull'applicazione delle pene io penso che ci sia molto, molto da lavorare. Quindi su questo punto noi esprimiamo una contrarietà molto chiara.
  Anche sulla vicenda dell'ergastolo della patente, io faccio parte di una forza politica che è contraria al concetto di ergastolo come elemento presente all'interno del codice penale. Figuriamoci se possiamo essere d'accordo sul concetto di ergastolo della patente. Io penso che il collega Farina nella giornata odierna abbia dimostrato con chiarezza come questo concetto sia di difficile applicazione, di impossibile applicazione e che non creerebbe più giustizia ma creerebbe più ingiustizia nel nostro Paese.
  Per questo riteniamo che questi due elementi introdotti surrettiziamente e all'ultimo momento in un provvedimento che invece era frutto di un buon lavoro fatto dalla Commissione inficino completamente il provvedimento e per queste ragioni dichiaro il voto contrario di Sinistra Ecologia Libertà (Applausi dei deputati del gruppo Sinistra Ecologia Libertà).
  Signor Presidente, chiedo che la Presidenza autorizzi la pubblicazione in calce al resoconto della seduta odierna del testo della mia dichiarazione di voto (La Presidenza lo consente, sulla base dei criteri costantemente seguiti).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Oliaro. Ne ha facoltà. Onorevole Catalano, se cortesemente ci libera l'emiciclo.

  ROBERTA OLIARO. Signor Presidente, anch'io consegnerò il mio intervento e anticipo il voto favorevole di Scelta Civica però mi preme fare alcune considerazioni. Innanzitutto all'interno della Commissione abbiamo condiviso in modo importante l'esigenza che ha ispirato l'elaborazione del provvedimento e quindi abbiamo deciso di conferire una delega al Governo al fine di operare un intervento di complessiva manutenzione normativa del Codice della strada. Questo perché c'erano state segnalate dagli operatori del settore le necessità di intervenire a livello legislativo e quindi di intervenire sul quadro regolatorio in materia di Codice della strada per superare delle criticità dello stesso.
  Inoltre, mi preme fare presente che con gli interventi che sono stati fatti intendiamo semplificare il Codice della strada e rendere di più agevole interpretazione e soprattutto che questo avvenga sia da parte degli operatori ma anche e soprattutto dagli utenti della strada. Sono state fatte tantissime...

  PRESIDENTE. Colleghi per favore. C’è una collega che sta facendo una dichiarazione di voto. Onorevoli Vignaroli, Zolezzi. Colleghi per favore, sta facendo una dichiarazione di voto l'onorevole Oliaro a nome del suo gruppo, se potete spostarvi altrove a parlare è cosa gradita. Grazie.

  ROBERTA OLIARO. Quindi l'intento è quello di istituire un testo breve che sia comprensibile da tutti non solo per gli addetti ai lavori ma da questo punto di vista che non sia meno efficace sotto il profilo della sicurezza e della certezza del diritto. Le materie trattate sono tante e auspichiamo che con questa delega il Governo possa veramente imprimere nel Codice della strada quella manutenzione necessaria e indispensabile anche per armonizzare la nostra normativa con il Codice comunitario e quindi ribadisco il voto favorevole di Scelta Civica.
  Signor Presidente, chiedo che la Presidenza autorizzi la pubblicazione in calce al resoconto della seduta odierna del testo della mia dichiarazione di voto (La Presidenza Pag. 127lo consente, sulla base dei criteri costantemente seguiti).

  PRESIDENTE. La ringrazio onorevole Oliaro, anche per la pazienza.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Garofalo. Ne ha facoltà. Chiedo sempre ai colleghi dietro l'onorevole Garofalo se possono spostarsi di lì. Prego. Onorevole Rabino per favore.

  VINCENZO GAROFALO. Signor Presidente, questo progetto di legge che oggi è all'esame dell'Assemblea va nella continuità rispetto a tutte le altre precedenti modifiche al Codice della strada ed ha ovviamente la particolarità di cercare di andare nella direzione della semplificazione e della delegificazione ma soprattutto della chiarezza per potere dare uno strumento moderno a disposizione degli utenti e anche degli addetti ai lavori.
  Infatti le modifiche che abbiamo approvato anche in Commissione trasporti, che oggi sono state all'esame dell'Assemblea e che andranno nella direzione da noi auspicata, e anche del gruppo del Nuovo Centrodestra, vanno proprio nella direzione di una semplificazione e di una riorganizzazione di tutto l'impianto del Codice della strada.
  Questa riforma esce molto più rafforzata nella parte che riguarda la sicurezza perché questo è l'obiettivo primario che deve stare a cuore a tutti noi.
  Abbiamo voluto, proprio noi del Nuovo Centrodestra, inserire ed estendere il concetto di utenza vulnerabile anche agli utilizzatori dei veicoli a due ruote. Di questo ne siamo particolarmente fieri avendo appunto sottoposto un emendamento che è stato approvato in Commissione e con il quale si è introdotto proprio il concetto di vulnerabilità agli utenti a due ruote.
  L'aumento della sicurezza stradale e la conseguente diminuzione del numero delle vittime di incidenti stradali, secondo quanto riportato nel Libro bianco sui trasporti, richiede però l'adozione di iniziative anche nei settori infrastrutturale, tecnologico, educativo, formativo ed ispettivo. Il tema della sicurezza è strettamente connesso a quello delle infrastrutture stradali ed è per questo che nel corpo, nel testo della delega è inserito l'aggiornamento delle disposizioni sulla progettazione dello spazio stradale e della segnaletica e la promozione e diffusione di sistemi telematici per la rilevazione dell'inosservanza alle norme di circolazione.
  Il Gruppo parlamentare Nuovo Centrodestra si è impegnato a lungo in Commissione trasporti per introdurre modifiche alla normativa vigente nel senso di migliorare soprattutto l'aspetto relativo alla sicurezza stradale, che rappresenta un problema di assoluta priorità sociale per l'alto numero di morti e di invalidi permanenti e di tutte le altre temporanee cause di invalidità.
  Agli enormi costi sociali e umani poi si aggiungono, in realtà, anche elevati costi economici, che rendono la questione della sicurezza stradale un argomento di significativa rilevanza per il nostro Paese. Le norme contenute nel progetto approvato dalla Commissione trasporti prevedono tra l'altro proprio una revisione dell'apparato sanzionatorio per comportamenti particolarmente pericolosi. Si modificano in tal modo le norme relative alle sanzioni secondo principi di ragionevolezza, proporzionalità, effettività e non discriminazione, quindi rispettando i parametri di gravità, reiterazione ed effettiva pericolosità del comportamento.
  In tale contesto si inserisce – oggi è stato oggetto di un'ampia discussione – un tema molto sensibile che è quello dell'omicidio stradale ed anche del cosiddetto ergastolo della patente, cioè l'inibizione a vita della patente di guida. Noi del Nuovo Centrodestra ci siamo dichiarati da subito favorevoli, anche sulla base di sollecitazioni e richieste venute dagli addetti ed esperti della materia, i quali hanno avanzato a noi in diverse circostanze tali istanze, sollecitazioni e richieste che abbiamo raccolto con l'auspicio di fornire al giudice uno strumento sicuro e più idoneo che possa rispondere adeguatamente alla legittima richiesta di giustizia dei familiari.Pag. 128
  Appunto questo è un tema che oggi abbiamo cercato di sottolineare anche qui in Aula negli interventi. Certamente sappiamo che il tema dell'omicidio stradale non può essere affrontato in Commissione trasporti in questo testo ed era già evidente anche prima di aprire il dibattito in Aula che questo non fosse argomento contenuto nella delega, del resto abbiamo anche ascoltato il parere della Commissione giustizia e sappiamo che quella è la sede in cui bisogna affrontare il tema, se o no lavorare per una nuova fattispecie di reato penale o se inasprire e rendere più efficaci le norme che ci sono. Ma ad una cosa noi certamente dobbiamo dare una risposta, cioè alle istanze di tutta quella gente, di quei familiari, di quelle persone che hanno subito gravi lutti e che chiedono giustizia, chiedono che vengano applicate anche le attuali norme ma in ogni caso chiedono giustizia, e questo non può essere disatteso da noi che rappresentiamo proprio loro, da noi che da anni ci battiamo perché le pene siano giuste e severe nei confronti di chi le merita.
  Quindi, su questo tema, ritengo che rapidamente la Commissione giustizia debba aprire un dibattito e chiuderlo in tempi rapidi e ragionevoli affinché si possa arrivare a una definitiva deliberazione. Ma il tema che riguarda invece noi è quello del cosiddetto ergastolo della patente, quindi l'inibizione perpetua della patente sul territorio. Quindi, ribadendo i concetti ai quali abbiamo ispirato il nostro lavoro in Commissione trasporti, noi come Nuovo Centrodestra ovviamente confermiamo il voto favorevole a questo dispositivo.

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Palese. Ne ha facoltà.

  ROCCO PALESE. Signor Presidente, annuncio il voto a favore del gruppo Forza Italia – Il Popolo della Libertà – Berlusconi Presidente. Signor Presidente, chiedo che la Presidenza autorizzi la pubblicazione in calce al resoconto della seduta odierna del testo della mia dichiarazione di voto (La Presidenza lo consente, sulla base dei criteri costantemente seguiti).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole De Lorenzis. Ne ha facoltà.

  DIEGO DE LORENZIS. Signor Presidente, io stavo pensando di consegnare il mio intervento. Poi però ci ho riflettuto e ho pensato che a qualche collega interessasse anche conoscere nel merito le posizioni, visto che valutano sempre il merito di quello che viene detto in quest'Aula, e quindi mi sono detto che sarebbe opportuno – ho usato anche il condizionale corretto tra l'altro – intervenire nel merito della discussione.
  La nostra dichiarazione di voto ovviamente prende le mosse da quello che è stato il lavoro in Commissione, però, Presidente, mi consenta e mi consentano anche i colleghi che sono stati così pazienti da aspettare quest'ora a cui non sono abituati, per fare un piccolo cappello e una piccola premessa. Vede, gli articoli 70 e 71 della Costituzione definiscono molto bene quelli che sono i compiti e la separazione dei poteri in Italia e ovviamente noi ci siamo sempre opposti al fatto che il Governo assumesse un'iniziativa legislativa continua, tale da affogare questo Parlamento e impedirgli di fatto di espletare le funzioni assegnate alle Aule parlamentari dalla Costituzione...

  PRESIDENTE. Chiedo scusa, onorevole De Lorenzis. Chiedo ai colleghi di liberare l'emiciclo. Onorevole Pastorelli, l'onorevole De Lorenzis si rivolge al Governo, quindi permettiamo anche al Governo di ascoltare.
  Prego, onorevole, vada avanti.

  DIEGO DE LORENZIS. Grazie Presidente. Dicevo che noi ci siamo sempre battuti contro il fatto che questo Parlamento venisse esautorato dei propri poteri, che venisse svuotata la Carta costituzionale, scippando di fatto l'iniziativa legislativa da parte di un Governo che tra l'altro è illegittimo ancor peggio di questo Parlamento, visto che è il frutto fondamentalmente di una mediazione con il Presidente Napolitano a seguito di un'elezione Pag. 129del Parlamento dovuta a una legge incostituzionale. Questo lo vorrei ricordare perché è importante ribadirlo in ogni caso (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).
  Allora, dicevo, Presidente, noi ci siamo sempre battuti in queste Aule senza battaglie ideologiche, entrando nel merito dei contenuti e dando un contributo propositivo anche quando esprimiamo parere contrario sui provvedimenti e i decreti, cercando di migliorarli, per quanto è possibile, per il benessere dei cittadini.
  Notiamo che ovviamente questa disponibilità non l'hanno tutte le altre forze politiche e questo un po’ ci rammarica. Allora, su questo provvedimento nello specifico noi abbiamo una posizione di assoluto favore, quindi, a maggior ragione, avrebbe significato un controsenso non contribuire a migliorare il testo. I nostri contributi sono stati importanti, sono stati a volte anche decisivi. Ne voglio citare qualcuno. Noi abbiamo chiesto una maggiore attenzione – come altre forze politiche, d'altronde, non voglio negarlo – per il riconoscimento dell'utenza vulnerabile, con particolare riferimento alla mobilità pedonale e ciclistica che oggi nel nostro Paese – come ricordavano gli interventi di poc'anzi – sono categorie che in qualche modo continuano a subire un aumento dell'incidentalità e della mortalità, a dispetto di quello che succede per altre categorie che sono appunto dotate magari di sistemi di sicurezza, o comunque non sono considerate utenza particolarmente debole.
  Ancora, il nostro contributo è stato assolutamente fattivo nel merito perché abbiamo permesso in qualche modo di revisionare anche il sistema della rendicontazione dovuta alle sanzioni amministrative pecuniarie, quindi di avere in qualche modo dei riscontri che possano essere facilmente fruibili da parte di tutti gli organismi interessati e da parte della cittadinanza per capire dove vanno i proventi delle multe amministrative. Ricordo che questo intervento è stato fatto anche nella modifica puntuale del codice della strada proprio perché riteniamo che non si possa aspettare un anno affinché il Governo presenti il testo della legge delega. Ancora: noi sappiamo che le migliori tecnologie oggi disponibili, quelle informatiche, permettono una semplificazione e anche un miglior uso dei dati a disposizione dell'amministrazione.
  Quindi, noi abbiamo inciso con il nostro contributo, tentando di suggerire, cosa che è stata poi accettata e accolta, la creazione di un'unica banca dati che riguardi, in qualche modo, le infrazioni stradali, in modo che tutti gli organi di Polizia che svolgono compiti di polizia stradale, possano accedere in maniera molto più semplificata a queste informazioni e questo, ovviamente, comporta un risparmio da parte dell'amministrazione pubblica.
  Ancora, abbiamo ottenuto che in presenza di violazioni, quelle più gravi, quelle che prevedono la confisca del veicolo e la sanzione accessoria della sospensione della patente, in questi casi in qualche modo abbiamo provato a introdurre una regola, un criterio, che renda graduale l'applicazione della sanzione in tutti gli altri casi ma in questi casi, nel caso di sanzione amministrativa, non si possa beneficiare, invece, dei vantaggi previsti per le altre sanzioni.
  Ovviamente, avevamo anche fatto altre richieste che non sono state recepite o che, come ci è stato promesso, verranno recepite in futuro, magari in altri testi. C’è apparso strano, visto che questo è proprio il testo in cui quelle norme andrebbero inserite. Faccio riferimento a delle proposte di legge che, tra l'altro, sono state presentate, per esempio, dallo stesso Partito Democratico. C’è una proposta di legge, a prima firma dell'onorevole Bratti e un'altra a prima firma dell'onorevole Realacci, che riguardano proprio gli interventi sul codice della strada per tutelare la mobilità ciclistica e la mobilità sostenibile, più in generale, con particolare riferimento ovviamente alla sicurezza di queste tutele.
  Eppure, il testo in qualche modo è stato – magari coerentemente rispetto alla forma di delega – reso generale e queste Pag. 130proposte noi le abbiamo prese e le abbiamo inserite in degli ordini del giorno ma per una stupida ripicca, banale diciamo, del Partito Democratico questi ordini del giorno, che erano l'unica forma di controllo che il Parlamento poteva esercitare sul testo che è arrivato dal Governo, sono stati bocciati. Quindi, non soltanto è stato bocciato, come emendamento, il fatto che il parere fosse vincolante; non soltanto è stata bocciata la possibilità, da parte di questo Parlamento, di potere legiferare anche ulteriormente dopo il primo anno di esercizio del nuovo codice della strada, tramite il parere reso alle Commissioni, ma in più ci siamo trovati nella situazione assurda e, veramente per una stupida ripicca, abbiamo perso anche l'unica forma di controllo che avevamo, cioè la possibilità che gli ordini del giorno fossero considerati e poi fossero, in qualche modo, non dico vincolanti ma, insomma, fossero rispettati dal testo proposto dal Governo. Io mi auguro che il Governo agirà ovviamente come se tutti questi ordini del giorno fossero stati accolti dall'Aula, poiché su di essi ha espresso un parere favorevole.
  Voglio anche fare riferimento al fatto che abbiamo fatto un'altra richiesta che non è stata accolta o, meglio, che è stata votata, perché in qualche modo le altre forze politiche avevano chiesto che venisse votata, ma che è stata poi comunque bocciata. Si tratta del fatto che chi oggi fa ricorso, perché ritiene illegittima e ingiusta una sanzione a lui comminata, ha la facoltà effettivamente, fino ad ora, non soltanto di fare ricorso al giudice di pace o al prefetto ma, qualora in questo ultimo caso appunto si faccia riferimento al prefetto come soggetto per opporsi alla sanzione, questa figura ha l'obbligo di audire la persona soggetta a sanzione. Questo obbligo nel nuovo testo probabilmente non ci sarà più. Anche questo era frutto di una mediazione tra diverse sensibilità che sono emerse in Commissione. Però, la nostra posizione al riguardo è anche molto chiara.
  Merita ancora un piccolo riferimento un altro tema molto importante che si è dibattuto...

  PRESIDENTE. Concluda. Ha esaurito il tempo, quindi si avvii alla conclusione.

  DIEGO DE LORENZIS. Concludo, Presidente. Dicevo che ci sono altri temi che meritavano, forse, un approfondimento maggiore. Sicuramente, siamo consapevoli che questa non era la sede, perché, ovviamente, la Commissione trasporti non si occupa di questo, dell'omicidio stradale o dell'ergastolo della patente. Insomma, ci sono temi che sicuramente sono importanti per l'opinione pubblica, e la sensibilità anche del relatore ha fatto in modo di far trasparire che questa sensibilità è stata presa in carico da tutte le forze politiche.

  PRESIDENTE. Concluda.

  DIEGO DE LORENZIS. Concludo, Presidente, dichiarando che a noi il testo appare abbastanza equilibrato. Sono state introdotte nuove forme, anche innovative, di attenzione all'utenza. Quindi, ci sembra di poter esprimere, anche se è una legge delega, un parere, tutto sommato, positivo (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il presidente Meta. Ne ha facoltà. Prego i colleghi di prendere posto, di liberare l'emiciclo e, soprattutto, di stare in silenzio.

  MICHELE POMPEO META. Signor Presidente, intervengo a nome del gruppo del PD per esprimere, non solo il nostro voto positivo, ma anche la soddisfazione per un lavoro iniziato all'inizio di questa legislatura. Furono diversi deputati, di diversi gruppi, a porre la questione di mettere al centro la riforma organica del codice; un codice che data venti anni; un codice generale, fatto di 300 norme; un Pag. 131codice rivisitato con operazioni di restyling, di fronte ad emergenze, una settantina di volte.
  Vi era l'esigenza, pertanto, di mettere mano in modo organico, e io sono molto soddisfatto, perché, al di là del clima di questi giorni, della discussione di oggi, di ieri – quella di ieri ha condizionato quella di oggi –, sono i fatti esterni anche a quest'Aula che hanno rischiato di offuscare il carattere profondamente innovativo di una proposta che contiene diritti e doveri; una proposta che riguarda l'insieme degli italiani.
  Vorrei ricordare che gli automobilisti nel nostro Paese sono 40 milioni e circa 10 milioni di due ruote: pressoché l'intera popolazione italiana. Vi è un problema che riguarda la sicurezza, e la sicurezza è data da tante cose, non solamente dall'apparato delle norme repressive, ma anche dalla prevenzione. Queste proposte ci mettono di fronte alla possibilità di fare un salto di civiltà. Sono proposte che riguardano anche aspetti economici non secondari, perché gli analisti, le fondazioni e gli istituti di ricerca ci dicono che i costi derivanti da questa situazione ammontano a circa un punto e mezzo del PIL italiano.
  Gli incidenti sono centinaia di migliaia. Noi abbiamo ancora un dato, anche se dimezzato rispetto agli impegni assunti in sede europea qualche anno fa, ma ancora 3.500 italiani muoiono sulle strade, tanti feriti. Pertanto, penso che noi, al di là delle incomprensioni, dobbiamo difendere questo punto di vista, perché le ripicche passeranno...

  PRESIDENTE. Mi perdoni, presidente Meta. Colleghi, per favore, possiamo consentire al presidente Meta di fare la sua dichiarazione di voto in un clima civile ? Onorevole Chaouki, onorevole Verini, onorevole Saltamartini, se liberiamo l'emiciclo, se prendiamo posto. Grazie mille.

  MICHELE POMPEO META. Dicevo che le incomprensioni passeranno, le ripicche pure. Mi auguro, su queste questioni, che si rigeneri un clima diverso. Io sono perché, onestamente, si possa apprezzare complessivamente il lavoro fatto anche dalle opposizioni, le opposizioni tutte, anche quelle del MoVimento 5 Stelle.
  In questi dieci mesi di lavoro, di confronto vero, io ritengo che il contributo dato dalle opposizioni, e non solo dalla maggioranza, ha contribuito a rafforzare positivamente i contenuti di questa legge.
  La sicurezza, i diritti, non sono né di destra, né di sinistra, quando ci spogliamo della nostra militanza politica e mettiamo al centro gli interessi legittimi di quella grande comunità.
  Allora, io sono perché si dica la verità; in questa proposta noi non prevediamo l'introduzione dell'omicidio stradale, perché questa è una prerogativa che ha un'altra parte del Parlamento e, qualora si dovesse decidere, lo strumento non è il codice della strada, ma il codice penale.
  Invece, riteniamo di fare la scelta, non d'introdurre l'ergastolo della patente, ma in questa fase, di rispondere, non ad un'ondata di emotività, ma ad una situazione di emergenza, introducendo un semplice principio: chi si rende responsabile di omicidi stradali sotto l'effetto degli alcolici, o sotto l'effetto delle droghe, ha un'altra alternativa per muoversi, sia per recarsi al lavoro, sia per recarsi allo studio, sia per recarsi in vacanza: il mezzo pubblico. Se sei un cittadino che abita in città prendi il bus o la metro, se sei un cittadino che abita fuori, prendi il treno. Io credo che questo sia un principio sacrosanto, un principio giusto che riporta il problema delle sanzioni e delle pene all'interno di una dimensione di certezze.
  Vi invito a riflettere su un altro dato, quello dei controlli e che noi affrontiamo...

  PRESIDENTE. Colleghi, per favore.

  MICHELE POMPEO META. A volte non è la durezza delle sanzioni o della pena a prevedere il cambio di comportamenti dei cittadini alla guida. A volte – io credo – dipende esclusivamente dai controlli. Ebbene, a fronte di un parco automobili di 40 milioni in Italia, le nostre forze dell'ordine, per ragioni oggettive, svolgono poco più di un milione di controlli. Pag. 132In altri Paesi con un parco macchine come il nostro, o inferiore al nostro, questi controlli si aggirano sui 7, 8 o 9 milioni. Il rischio statistico di essere controllati in Italia è una volta ogni trenta, quarant'anni, pertanto il problema non è esclusivamente quello di inasprire le pene, bisogna farlo, quella è la risposta che contestualmente va data, sapendo che se commetti un'infrazione, un reato, vieni colpito, vieni punito. Questo è successo quando noi abbiamo fatto la campagna sulle cinture di sicurezza, quando abbiamo fatto la campagna della patente a punti, quando abbiamo quasi eliminato la piaga delle stragi del sabato sera. Sono state non solo le norme che prevedevano la confisca dei mezzi, o le altre cose, sono stati anche i controlli accentuati in quella direzione.
  Pertanto, io credo che dobbiamo essere fieri, amici del Movimento 5 Stelle: questa iniziativa di delega nasce dieci mesi fa e dobbiamo ringraziare la sensibilità del Governo che con la sua proposta ha consentito questa confluenza nel testo (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico).
  Il Governo tornerà qui prima della fase attuativa e noi ci impegneremo a tornare su queste materie – gli amici del Movimento 5 Stelle lo sanno – con un testo di interventi puntuali che riguarda l'ergastolo della patente, che riguarda anche la possibilità di colpire i quattro milioni di automobilisti che vanno in giro senza assicurazione, provocando danni erariali e la vera grande insicurezza. Grazie al relatore, grazie a tutti, mi pare che abbiamo aperto il grande cantiere della riforma e della sicurezza (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico).

(Coordinamento formale – A.C. 731-1588-A)

  PRESIDENTE. Se non vi sono obiezioni, la Presidenza si intende autorizzata al coordinamento formale del testo approvato.
  (Così rimane stabilito).

(Votazione finale ed approvazione – A.C. 731-1588-A)

  PRESIDENTE. Passiamo alla votazione finale.
  Indìco la votazione nominale finale, mediante procedimento elettronico, sul testo unificato dei progetti di legge n. 731-1588-A, di cui si è testé concluso l'esame.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Ci sono colleghi che non riescono a votare ? Pare che abbiano votato tutti...

  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:
  «Velo ed altri; d'iniziativa del Governo: Delega al Governo per la riforma del codice della strada, di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285» (731-1588-A):

   Presenti e votanti  255   
   Maggioranza  128   
    Hanno votato  246    
    Hanno votato no  9    
  (Sono in missione 80 deputati)

  (La deputata Incerti ha segnalato che non è riuscita ad esprimere voto favorevole).

  (La Camera approva – Applausi dei deputati dei gruppi Partito Democratico, Nuovo Centrodestra, Per l'Italia, Misto-Libertà e Diritti-Socialisti europei (LED) – Vedi votazioni).

  PRESIDENTE. Colleghi, comprendo l'entusiasmo ma vi invito a mantenere... Colleghi, ora dovremmo passare al secondo punto all'ordine del giorno.

Pag. 133

Discussione del testo unificato delle proposte di legge: Bressa; Fraccaro ed altri; Civati ed altri; Tinagli ed altri; Dadone ed altri; Scotto ed altri: Disposizioni in materia di conflitti di interessi dei titolari delle cariche di Governo. Delega al Governo per l'adeguamento della disciplina relativa ai titolari delle cariche di Governo locali (A.C. 275-1059-1832-1969-2339-2652-A) (ore 22,55).

  PRESIDENTE. Dovremmo ora passare al punto dell'ordine del giorno che reca la discussione del testo unificato delle proposte di legge di iniziativa dei deputati Bressa; Fraccaro ed altri; Civati ed altri; Tinagli ed altri; Dadone ed altri; Scotto ed altri: Disposizioni in materia di conflitti di interessi dei titolari delle cariche di Governo. Delega al Governo per l'adeguamento della disciplina relativa ai titolari delle cariche di Governo locali.
  Ha chiesto di intervenire il presidente della I Commissione, onorevole Sisto. Prego, ne ha facoltà. Colleghi per cortesia o prendete posto tra i banchi o uscite.

  FRANCESCO PAOLO SISTO, Relatore. Signor Presidente...

  PRESIDENTE. Colleghi, presidente Sisto, mi scusi. Colleghi, o prendete posto tra i banchi o uscite, siccome non c’è in questo momento una mezza via.

  FRANCESCO PAOLO SISTO, Relatore. Signor Presidente, devo doverosamente segnalare che l'articolo 23, comma 4, del Regolamento stabilisce che il programma, il programma dell'Aula, offre delle indicazioni formulate in modo da garantire tempi congrui per l'esame in rapporto al tempo disponibile e alla complessità degli argomenti.
  A questo criterio la Camera, questa Camera, si è sempre attenuta, soprattutto quando si tratta di argomenti così delicati, come quello del conflitto di interessi, che mi sembra non debba prestare nessuno ossequio, nessuna esigenza, che non sia quella di garantire a quest'Aula un modo di lavorare corretto e umano.
  E dopo dodici pesanti ore di lavoro, che tutti quanti abbiamo subìto – e quando dico subìto dico subìto –, a me non sembra che alle 23, alle 22,55 si possa dare inizio ad un provvedimento di questa delicatezza.
  Io sono pronto, Presidente, a relazionare, però rimetto doverosamente, nel rispetto del Regolamento, dell'Aula e dell’«umanità» del nostro lavoro, che deve essere conforme alla capacità dei deputati di rispondere a un provvedimento così complesso con quel livello di attenzione che merita, alla Presidenza la valutazione, che non è soltanto di opportunità, ma mi sembra in qualche modo legata al rendimento dell'Aula e al rispetto dell'Aula, al di là di ogni diversa esigenza, che non considero minimamente prevalente su questi principi, e l'opportunità di dare o meno inizio alla trattazione di questo provvedimento, tenuto conto dell'ora, tenuto conto della complessità, tenuto conto dell'impegno che l'Aula ha avuto, tenuto conto della necessità che questo provvedimento, che – qualcuno ricorderà – in Commissione ha avuto comunque da parte della Presidenza la massima attenzione ai fini della speditezza, giunga in Aula in modo che l'Aula possa recepirne – ripeto – i contenuti delicati e convenientemente recepire l'opportunità di controllare ogni singolo argomento.
  La richiesta che io propongo, quindi, è alla Presidenza. Segnalo la situazione di difficoltà, l'ora tarda e chiedo che la Presidenza valuti l'opportunità di non trattare questo argomento all'ordine del giorno.

  PRESIDENTE. La ringrazio, presidente Sisto. È ovvio che le condizioni sono quelle che tutti hanno di fronte. L'orario è questo, il provvedimento lo abbiamo terminato ora. Quindi, io intendo acquisire al riguardo le valutazioni dei gruppi, perché la Presidenza può prendere atto delle circostanze. Se ci sono interventi, se invece non ci sono interventi, si intende che le Pag. 134considerazioni del presidente Sisto siano condivise e, quindi, rinviamo i punti all'ordine del giorno a un'altra seduta.

  RICCARDO FRACCARO. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  RICCARDO FRACCARO. Signor Presidente, trovo veramente scandalose le parole del presidente Sisto. Mi sembra che non si sia alzato in piedi e abbia fatto riferimento al Regolamento ieri sera, quando è stata richiesta la seduta fiume, quindi, è stato chiesto che per tutta la notte venissero discussi i nostri ordini del giorno (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle). Quando si parla di umanità, l'umanità vale solamente per i partiti e non per il MoVimento 5 Stelle ?
  E soprattutto, Presidente, è scandaloso che viene affrontata questa richiesta dal presidente che sappiamo tutti come ha trattato la materia della legge elettorale nella Commissione da lui presieduta. Non c’è stato un minuto di discussione sulla legge elettorale, che è altrettanto importante del conflitto di interessi. Due pesi e due misure (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle). Voi state qua e affrontate il conflitto di interessi ? È vent'anni che dovete affrontare il conflitto di interessi. Qui, qui ad affrontare il conflitto di interessi (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle) !

  PRESIDENTE. Onorevole Fraccaro, al di là delle questioni che riguardano la legge elettorale, la Presidenza ha un ordine del giorno, che è quello che io ho letto, e l'ordine del giorno reca la discussione del provvedimento che ho detto. A questo punto, io sto sentendo i gruppi, perché se ci sono proposte su come procedere, la Presidenza le ascolta.

  ARTURO SCOTTO. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà. Chiedo ai colleghi di prendere posto o di uscire dall'Aula, però non potete stare lì davanti, non potete stare nell'emiciclo. Colleghi, per favore !

  ARTURO SCOTTO. Signor Presidente, vede, purtroppo la previsione si è avverata. E, dopo aver assistito a un passaggio così delicato, come un ostruzionismo che è durato diverse ore, finalizzato al Circo Massimo, ma precipitato nel circo equestre (Applausi dei deputati dei gruppi Sinistra Ecologia Libertà, Partito Democratico e Misto – Libertà e Diritti – Socialisti europei), noi ci troviamo ora al punto politico, cioè discutere il conflitto di interessi.
  Quello che avremmo dovuto fare ieri e che il MoVimento 5 Stelle ci ha impedito di fare (Applausi dei deputati dei gruppi Sinistra Ecologia Libertà, Partito Democratico e Misto LED – Commenti dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).
  Adesso possiamo fare qualsiasi cosa. Noi siamo qui e non abbiamo timore di discuterlo, perché il Parlamento è di tutti e non è solamente vostro (Applausi dei deputati dei gruppi Sinistra Ecologia Libertà, Partito Democratico e Misto LED – Commenti dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Prego i colleghi del MoVimento 5 Stelle: non è un dibattito tra voi e l'onorevole Scotto. L'onorevole Scotto parla e voi non siete tenuti a replicargli. Ha già parlato il collega del vostro gruppo.
  Colleghi, solo per chiarezza: è di tutta evidenza che è prevista dal nostro calendario la seduta notturna, nella quale ci siamo già addentrati con il provvedimento precedente. Qualora si decidesse di iniziare la discussione generale, è di tutta evidenza che la Presidenza non andrà avanti fino alle tre di notte. La seduta notturna è prevista fino a mezzanotte, quindi una riflessione sulle parole del presidente Sisto io credo che vada colta anche in questo senso, nel senso che se si comincia la discussione generale, a mezzanotte la seduta chiude e quindi la discussione generale rimane iniziata, ma non terminata. Quindi, questa è una riflessione, se ci fosse la possibilità di venirsi incontro, per capire cosa fare.

Pag. 135

  ROBERTO SPERANZA. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà. Invito i colleghi intorno al presidente Speranza: possono prendere posto. Prego.

  ROBERTO SPERANZA. Signor Presidente, abbiamo assistito ad un'altra giornata di incomprensibile ostruzionismo, che offende, dal nostro punto di vista, la dignità di quest'Aula e vogliamo dirlo con grandissima forza (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico).
  Si poteva fare ieri la discussione sul conflitto di interessi, si poteva fare oggi la discussione sul conflitto di interessi e c’è un unico gruppo responsabile di fronte al Paese se questa discussione non è stata fatta, ed è il MoVimento 5 Stelle (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico – Commenti dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).
  Noi siamo stati disponibili ieri, siamo stati disponibili oggi per tutta la giornata e siamo ancora disponibili, ci mettiamo ancora a disposizione della Presidenza (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico – Commenti dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).
  Saremo dalla parte della valutazione che la Presidenza della Camera vorrà fare, ma non ci spaventa discutere altri 50 minuti. Siamo qui, ma il Paese deve sapere chi è il responsabile e chi ha messo avanti ancora una volta gli interessi di una manifestazione di parte ed ha bloccato le istituzioni democratiche (Applausi dei deputati dei gruppi Sinistra Ecologia Libertà, Partito Democratico e Misto LED – Commenti dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  ROCCO PALESE. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  ROCCO PALESE. Signor Presidente, Forza Italia ritiene giusto rendere noto – almeno così, per flash – quello che è successo per la calendarizzazione di questo provvedimento. Senza nessuna interferenza da parte di Forza Italia, con posizione totalmente neutra, su richiesta di diversi gruppi, questo provvedimento è stato calendarizzato perché si potesse discutere l'8 ottobre.
  Il mio gruppo non ha frapposto alcun tipo di ostacolo o discussione perché si potesse discutere l'8 ottobre, anzi, nella Conferenza dei presidenti di gruppo di ieri, ha fatto una delle tante proposte, tra cui pure quella, rispetto a quanto era in essere per lo svolgimento dei lavori in quest'aula sul provvedimento di ieri – per combattere la violenza negli stadi, tanto per capirci – di consentire al MoVimento 5 Stelle di esaurire tutti gli ordini del giorno, di fare dopo anche le dichiarazioni di voto e di venire qui stamattina, alle 9,30, insieme a tutti gli altri colleghi ed intervenire per dichiarazione di voto, una per gruppo, per poter poi continuare nella discussione dell'ordine del giorno e poter, in data utile – ma per noi andava bene l'8 ottobre – procedere alla discussione generale sul conflitto di interessi.
  Allo stato attuale delle cose: a) noi riteniamo che se iniziamo questo provvedimento alle 23,05, la discussione sulle linee generali dovrebbe prevedere normalmente 90 minuti. Quindi, inizia, non certo per responsabilità del gruppo di Forza Italia, ad un orario che è totalmente inadeguato rispetto al rispetto dei tempi.

  PRESIDENTE. Onorevole Palese, per chiarezza non è che la discussione sulle linee generali dura 90 minuti. La discussione sulle linee generali ha un contingentamento complessivo di otto ore dopodiché quelli che intervengono, intervengono però il contingentamento è questo.

  ROCCO PALESE. Anche di più, io dicevo in base alla prassi. Detto questo non valga solo in questa occasione, ma in più occasioni io ho detto che trovo scandaloso che in quest'Aula arrivino provvedimenti o decreti-legge sulla parte modificata del testo base o, peggio ancora, sugli emendamenti senza che ci sia il parere definitivo da parte della Commissione bilancio e senza che ci sia, spesso e volentieri, il Pag. 136rispetto rigoroso dell'articolo 81 della Costituzione.
  Questo provvedimento come tanti altri – l'ho detto in molte occasioni – non dovrebbe per niente, nello stato attuale delle cose, con i referti che ci sono della Commissione bilancio essere pervenuto qui, all'interno di quest'Aula, alla discussione perché, nota dell'8 ottobre 2014, – quindi, Presidente una volte per tutte, si metta una regola al rispetto dell'articolo 81 della Costituzione perché è inutile che andiamo in Europa a chiedere clemenza, chiedere flessibilità e quant'altro quando noi non riusciamo mai a rispettare neanche i fondamentali dell'economia e finanza pubblica. La nota dice: ”Disposizioni in materia di conflitti di interesse e proposta di testo unificato. È stato esaminato il testo relativo al provvedimento indicato in oggetto che risulta sprovvisto della relazione tecnica ed illustrativa. Ciò premesso nel merito, parliamo del testo base – perché degli emendamenti non si sa dove, quando e perché – si rileva che il provvedimento prevede all'articolo 9 l'istituzione di una commissione nazionale per la prevenzione dei conflitti di interesse che operi in piena autonomia e con indipendenza di giudizio e di valutazione composta da un organo collegiale costituito da cinque componenti nominati dal Presidente della Repubblica per cinque anni con incarico non rinnovabile. La disposizione precisa che i componenti della commissione...

  PRESIDENTE. Onorevole Palese, concluda.

  ROCCO PALESE....esercitino le loro funzioni a titolo gratuito. Presidente, acquisisca agli atti esterni, se ancora non l'ha fatto come Presidenza, quanto è emerso qui e decida di conseguenza. Non ha bisogno di interloquire con nessuno. Decide di conseguenza perché lei è contro la legge, contro la Costituzione come Presidenza rispetto a quello che è emerso. Altrimenti noi siamo costretti – lo formalizzo – al seguito di quanto espresso nella nota 8 ottobre 2014, protocollo 78372, Ministero dell'economia e delle finanze inviata alla Commissione bilancio e avanzo la richiesta di voto di rinviare il provvedimento immediatamente in Commissione per questi adempimenti.

  PRESIDENTE. Onorevole Palese, come lei sa, la proposta di rinvio in Commissione non può essere accolta in questa fase. Deve essere posta prima dell'inizio del seguito dell'esame.

  MARIANO RABINO. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  MARIANO RABINO. Signor Presidente, credo che, arrivati a questo punto della giornata, potremmo anche procedere per inerzia. Credo che quando, con una certa boria e vanteria i colleghi del 5 Stelle, ci fanno sapere che sono giovani forti e pronti a qualsiasi pugna, non tengono conto che anche gli altri gruppi parlamentari annoverano tra le loro fila giovani e forti capaci di affrontare tutti la medesima prova.
  E siccome in queste due giornate abbiamo letteralmente buttato via il nostro tempo, vi garantisco che io personalmente, ma credo di rappresentare il punto di vista di tanti colleghi di Scelta Civica, sono riposatissimo, per cui potrei andare avanti fino a mezzanotte e anche oltre. Quindi, basta con questo giovanilismo un pochettino ridicolo.
  Detto ciò, credo che il tema del conflitto d'interessi, è stato detto, è l'annoso tema del conflitto d'interessi e su questo bisogna che facciamo tutti ammenda sul fatto che su questo tema, in questo Paese, ci sia ancora dibattito e non si sia arrivati ancora ad una legge moderna, vorrei dire europea, che risponda ai migliori standard internazionali.
  Voglio dire, però, che, data l'ora e data la delicatezza dell'argomento, credo che le argomentazioni del presidente della Commissione affari costituzionali, Sisto, e, in qualche modo, anche le riflessioni e le considerazioni del presidente Speranza, che affidano alla Presidenza della Camera Pag. 137una valutazione sull'opportunità o meno di procedere all'inizio, all'inaugurazione di una discussione generale su un tema così delicato, debbano essere tenute in considerazione.
  Voglio, però, dire, a nome di Scelta Civica, che, se c’è qualcuno che in quest'Aula non si può proprio permettere di dare giudizi, di emanare e pronunciare sentenze di strumentalità e pretestuosità è il gruppo del MoVimento 5 Stelle, che è diventato, in soltanto un anno e mezzo, un gruppo di professionisti del cinismo, della strumentalità più assoluta della bagarre costruita per fare audience mediatica (Applausi dei deputati del gruppo Scelta Civica per l'Italia – Commenti dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle). Voi siete alla ricerca solo di dirette televisive, di prime time, di fotografi, di social network che spalanchino la loro immagine a vostro favore (Applausi dei deputati del gruppo Scelta Civica per l'Italia – Commenti dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).
  Questo è inaccettabile, per cui su questo, come su altri argomenti, accettiamo da tutti ragionamenti sulla pretestuosità e la strumentalità, ma, colleghi del MoVimento 5 Stelle, su questo vocabolario sciacquatevi la bocca (Applausi dei deputati dei gruppi Scelta Civica per l'Italia e Partito Democratico – Applausi polemici dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  MARIO MARAZZITI. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà. Colleghi, ha facoltà di intervenire almeno quanto i colleghi degli altri gruppi. Prego.

  MARIO MARAZZITI. Signor Presidente, è abbastanza evidente che da due giorni noi non abbiamo potuto cominciare la discussione sul conflitto d'interessi e il motivo è uno solo: perché è stato proposto ai colleghi del MoVimento 5 Stelle di interrompere il loro ostruzionismo e di iniziare subito la discussione sul conflitto d'interessi, ma non hanno accettato.
  Successivamente, chi ha seguito i lavori dell'Aula, chi ha avuto degli spezzoni, sa benissimo che tutti noi abbiamo dovuto passare tutta la giornata di oggi a votare ordini del giorno che avevano avuto l'approvazione del Governo, e su cui, quindi, non era necessario votare; ordini del giorno che ci sono, invece, stati illustrati per un'intera giornata, così decisivi da dover essere rispiegati ai deputati che qui stanno, che hanno a volte anche studiato, quindi, comunque, leggono le carte. E il prezzo è stato che quelle cose così importanti per il Paese che i colleghi del MoVimento 5 Stelle hanno spiegato in maniera ridondante, accurata, accorata, sentita sono state perdute per il Paese grazie a quelli che ci spiegavano quanto erano importanti (Commenti dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).
  Questo è il primo fatto che dobbiamo far sapere agli italiani. Dobbiamo far sapere anche che noi crediamo al fatto che quest'Aula serve per fare leggi presto, buone. Noi siamo disponibili a lavorare quanto c’è da lavorare.
  Chi è in quest'Aula, a differenza di altri, lavora magari da molti anni, c’è anche chi non è ventenne e c’è chi ha lavorato anche trent'anni e lavora anche trent'anni 15, 18 ore, qualche volta anche gratuitamente. Noi non abbiamo paura di lavorare, il gruppo Per l'Italia non ha paura di lavorare per il Paese. Il problema serio, qui, la questione politica è quest'altra che per motivi interni a un movimento si blocca il Parlamento non solo per la grande festa e per la grande manifestazione del Circo Massimo, ma perché poi ci sarà il DEf e ci sarà un altro blocco del Parlamento, ci sarà poi lo «sblocca Italia» e abbiamo sentito anche oggi che si vuole bloccare lo «sblocca Italia». Allora, qui ci sta un Parlamento che vuole dare all'Italia le leggi urgenti che servono e c’è chi, in nome di una rivoluzione della politica che, purtroppo, dopo un anno e mezzo, qualche dubbio lo fa venire, sta bloccando il cambiamento. Allora, per questo motivo, Presidente, noi non abbiamo nessun problema a continuare a lavorare, a iniziare la discussione sul conflitto di interessi se ne esistono i presupposti tecnici, se esistono tutti gli atti necessari per fare questo. Pag. 138Noi ci rimettiamo alla Presidenza. A noi piace lavorare per il Paese, non per noi stessi e non per una democrazia narcisista (Applausi dei deputati del gruppo Per l'Italia – Applausi polemici dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  GENNARO MIGLIORE. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  GENNARO MIGLIORE. Signor Presidente, colleghe, colleghi, è del tutto evidente che nel corso di queste ore è stato molto difficile recuperare un principio di razionalità in quest'Aula e credo sia indispensabile riconoscere quale sia l'intento strumentale, come è stato più volte replicato anche dai colleghi che mi hanno preceduto, da parte del MoVimento 5 Stelle nell'impedirci di discutere finalmente del conflitto di interessi. Voi sapete perfettamente, colleghe e colleghi del MoVimento 5 Stelle, che le battaglie che sono state fatte in quest'Aula anche durante la discussione della legge elettorale vi hanno visti distratti, disimpegnati. Ma vedo che nella preparazione della vostra manifestazione, invece, vi state impegnando e soprattutto vi state impegnando perché sei ore fa, lo ripeto, sei ore fa...

  CARLA RUOCCO. Si rivolga alla Presidenza !

  GENNARO MIGLIORE. Ma la Presidenza è ampia...

  PRESIDENTE. Onorevole Migliore, sì, è ampia, ma, insomma... lei conosce il galateo parlamentare...

  GENNARO MIGLIORE. Lo dico cercando di misurare le parole, perché se ci sono delle pratiche ostruzionistiche che vengono fatte all'interno di quest'Aula, io penso che ci debba essere, almeno, la decenza di evitare pratiche ostruzionistiche alla decenza. Sei ore fa un deputato nostro collega – uno dei protagonisti di questo nostro pomeriggio – ha utilizzato il suo social network per scrivere la seguente frase che non solo mi indigna, ma vorrei che fosse censurata, perché comunque è un'esperienza che non vorrei mai ripetere: perché secondo voi impediscono agli scagnozzi Riina e Bagarella di vedere il boss, con l’hashtag: trattativa Stato-mafia (Applausi dei deputati dei gruppi Misto-Libertà e diritti-Socialisti Europei, Partito Democratico, Scelta Civica per l'Italia, Sinistra Ecologia Libertà e Nuovo Centrodestra – Applausi polemici dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle). Deputato Sibilia, lei si deve vergognare, si deve vergognare non solo per aver fatto ostruzionismo in quest'Aula, ma per offendere le istituzioni di questo Paese. Si vergogni e stia dalla parte della democrazia e delle persone perbene.

  DAVIDE CRIPPA. Chiedo di parlare per un richiamo al Regolamento.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà. Colleghi state buoni, mettetevi seduti, state calmi, state buoni !

  DAVIDE CRIPPA. Signor Presidente, al di là di quest'ultimo intervento con evidenti attacchi personali, sul quale, ai sensi dell'articolo 8, avrei gradito un suo intervento...

  PRESIDENTE. L'onorevole Sibilia potrà intervenire a fine seduta per fatto personale, ne avrà facoltà. La Presidenza tutelerà il suo diritto ad intervenire.

  DAVIDE CRIPPA. Volevo invece fare, ai sensi dell'articolo 41, la richiesta della deliberazione, come è successo ieri sera, della seduta fiume, una richiesta formale per la quale quindi chiediamo la messa in votazione della seduta fiume, visto che ormai con gli interventi siano arrivati alle 23,25 e tutti i gruppi si sono dichiarati disponibili, a parte Forza Italia. A questo punto chiediamo la deliberazione della seduta fiume secondo quanto è anche accaduto proprio ieri sera. Per cui, votando qui direttamente senza dare la colpa al gruppo.Pag. 139
  Non si prenda lei la responsabilità di decidere ma faccia come è successo ieri sera, che si esprimano in questo caso i gruppi.

  PRESIDENTE. Onorevole Crippa, lei sa bene che ieri si è espressa la Capigruppo, in questo momento, invece, non ci sono le condizioni (Commenti dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle). È stata formalizzata la richiesta in Capigruppo e poi si è fatto il voto in Aula.

  ETTORE ROSATO. Chiedo di parlare per un richiamo al Regolamento.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  ETTORE ROSATO. Signor Presidente, intervengo sulla richiesta del collega Crippa. Intanto devo dire che le osservazioni fatte dal presidente Sisto ci sono tutte e lo stile con cui i colleghi del MoVimento 5 Stelle vogliono cominciare questa discussione lo dimostra. Le cose che diceva il collega Migliore dimostrano l'attenzione istituzionale che quel movimento ha per le istituzioni del nostro Paese. Noi non riteniamo che loro siano minimamente interessati né al conflitto di interessi né a nulla di quello che avviene in questo Parlamento, ma sono interessati semplicemente a costruire le condizioni perché il circo funzioni.... Quindi, sull'articolo 41... (Proteste dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Colleghi ! Chiedo scusa, onorevole Rosato. Onorevole Crippa ! Onorevole Sibilia ! Onorevole Crippa, non costringetemi a richiamarvi ! Colleghi, non costringetemi a richiamarvi. Onorevole Colletti, c’è poco da fare gli spiritosi, stiamo facendo una discussione politica (Commenti dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle). Onorevole Crippa, la smetta ! Per favore, se volete, prendete posto, stiamo facendo una seduta parlamentare, non siamo né al mercato né al circo. Prendiamo posto, per cortesia. Colleghi, finché non fate i Presidenti di questa Assemblea, la Presidenza ha un ruolo e i gruppi un altro. Sta parlando l'onorevole Rosato, lo ascoltate, così come siete stati ascoltati voi.

  GIRGIS GIORGIO SORIAL. Poi non lo richiama quando manca di rispetto !

  PRESIDENTE. Onorevole Sorial, io richiamo lei ! Prendete posto ! Grazie, onorevole Di Stefano, la ringrazio molto. Possiamo continuare ?

  GIRGIS GIORGIO SORIAL. Conosce il Regolamento ?

  PRESIDENTE. Sì, lo conosco molto bene il Regolamento. Accomodatevi. Onorevole Sorial, si accomodi, si accomodi al suo posto. Chiedo ai responsabili d'Aula del gruppo MoVimento 5 Stelle, per una questione di serenità, di contenere l'entusiasmo dei loro colleghi (Commenti dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle). Per favore ! Dobbiamo fare una continua replica con la Presidenza ? Dopo il secondo richiamo io butto fuori dall'Aula, non è che siamo qui a fare nottate inutilmente. Prego, onorevole Rosato.

  ETTORE ROSATO. Signor Presidente, intervengo per dire che ieri la seduta fiume non è che abbia avuto molto successo, perché la seduta fiume l'abbiamo deliberata perché eravamo veramente interessati ad ascoltare tutte le dichiarazioni di voto...

  PRESIDENTE. Onorevole Rosato, se posso, si attenga...

  ETTORE ROSATO. Siamo sull'articolo 41, sulla seduta fiume !

  PRESIDENTE. Appunto.

  ETTORE ROSATO. E io sto intervenendo sulla seduta fiume, come chiesto dal collega Crippa, che ha ricordato la richiesta della seduta fiume di ieri, ed io, interloquendo rispetto alla seduta fiume di ieri dico che ieri non ha avuto grande successo, perché noi siamo stati qui ad Pag. 140ascoltare con grande interesse tre – dicasi tre ! – dei 132 interventi che dovevano essere svolti (Applausi dei deputati dei gruppi Partito Democratico, Scelta Civica per l'Italia, Nuovo Centrodestra, Per l'Italia, Misto-Libertà e Diritti-Socialisti europei) ! Tre ! Tre ! Non avevano niente da dirci, avevano solo da tenerci qui e disturbare. E penso e temo, signor Presidente, che la stessa cosa si possa riprodurre oggi. Comunque, noi non abbiamo obiezioni nella convocazione di una Conferenza dei presidenti di gruppo e delle determinazioni, per tutto quello che concorre rispetto alla seduta fiume. Ne discuteremo in Capigruppo e valuteremo se quella seduta fiume è utile rispetto al programma che abbiamo.

  PIETRO LAFFRANCO. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Onorevole Laffranco, per il suo gruppo ha parlato l'onorevole Palese.

  CARLO SIBILIA. Presidente, chiedo di intervenire per un richiamo al Regolamento !

  PRESIDENTE. Ho capito, non possiamo fare un richiamo al Regolamento dietro l'altro, quindi se c’è una questione...

  CARLO SIBILIA. Sono stato nominato due volte in quest'Aula !

  PRESIDENTE. Ho capito, lei potrà intervenire per fatto personale, onorevole Sibilia, e questo si fa a fine seduta, a prescindere da quando sarà il fine seduta. Se lei ha intenzione di intervenire per un richiamo al Regolamento su altra faccenda o sulla faccenda dell'onorevole Crippa, è già intervenuto l'onorevole Crippa. Non è che se ci sono due responsabili d'Aula si parla due volte su tutto. È chiaro questo ? Onorevole Laffranco, le dicevo che è intervenuto il suo collega Palese. Quindi, su che cosa interviene lei ?

  PIETRO LAFFRANCO. Sulla richiesta della seduta fiume.

  PRESIDENTE. Sta bene, ne ha facoltà.

  PIETRO LAFFRANCO. La ringrazio, Presidente. A parte che se il collega ha necessità di intervenire immediatamente, non ho problemi ad attendere un paio di minuti.
  Quello che voglio dire è che la richiesta che viene fatta ai sensi dell'articolo 41 – io eviterò, perché trovandomi comunque non in un gruppo di maggioranza non sono questioni che mi riguardano, quindi se la seduta fiume di ieri sera è stata più o meno svolta, non è una questione nella quale intendo entrare, anche se i fatti sono facilmente rintracciabili – ci trova assolutamente d'accordo nell'andare a discutere della seduta fiume in sede di Conferenza dei presidenti di gruppo perché noi siamo i più interessati di tutti a sgombrare il campo e togliere dalla discussione parlamentare il più rapidamente possibile questa sorta di vessillo che viene agitato: per la verità a volte viene agitato da una parte, a volte viene agitato da un'altra, a volte finisce nel dimenticatoio poi torna a seconda delle situazioni davanti e dietro in concomitanza soprattutto con altri eventi politici. Noi siamo assolutamente interessati a chiudere questa discussione e facendolo naturalmente nella maniera corretta.
  Le parole del presidente Sisto credo che fossero dettate dal buonsenso ma se devono essere interpretate come un mero tentativo dilatorio, ma sapete bene che il presidente Sisto non è tipo neppure da immaginare una cosa di questo genere, noi diciamo: andiamo tranquillamente in Conferenza dei presidenti di gruppo e discutiamo; se ci sono le condizioni e se c’è una condivisione maggioritaria si faccia questa benedetta seduta fiume, si cambi l'ordine dei lavori di domani, quello di sabato, quello di domenica però ci dovete venire anche domenica, poi non so se avete il dono dell'ubiquità e se magari vi lasciano venire, magari avete altri impegni, ma noi siamo contenti se voi venite.Pag. 141
  Allora io dico questo: i più interessati di tutti a discutere di questo argomento siamo noi del gruppo di Forza Italia; siamo interessati a discuterne, siamo interessati ad approfondire, siamo interessati a deliberare finalmente in modo che nessuno possa dire che ci sia da parte nostra qualunque tipo di retropensiero e qualunque altro tipo di vicenda. Però siccome esiste un Regolamento, l'avete richiamato oggi in maniera assolutamente appropriata nei due interventi precedenti al mio, altre volte l'avete richiamato in maniera forse un po’ meno appropriata e un po’ strumentale e fermo restando che avete fatto la scelta voi di arrivare a questo punto, e, lasciatemelo dire, avete fatto ostruzionismo su un provvedimento che avete condiviso, che è insomma una leggera contraddizione in termini. Avreste potuto farlo su altri argomenti, avreste potuto farlo su altri argomenti...

  PRESIDENTE. Si rivolga alla Presidenza, onorevole Laffranco.

  PIETRO LAFFRANCO. Sto concludendo Presidente, ci mancherebbe, le chiedo scusa se ho abusato della sua pazienza.
  Io concludo dicendo questo: il richiamo al Regolamento è pertinente, noi lo condividiamo, se ve ne sono le condizioni si vada in Conferenza dei presidenti di gruppo – anche immediatamente – si verifichi la sussistenza della possibilità di andare alla seduta fiume. Dopodiché, come dire, anche di fronte al Paese c’è da fare una riflessione. Se non fosse stato più interessante visto che voi fate un ragionamento di così grande attenzione, io ho visto le vostre proposte di legge con una fila di firme quindi significa che è un argomento che vi appassiona e vi interessa, non so se sia corposo e idoneo andare a fare questo ragionamento alle 23,32. Però se voi lo ritenete, non ci sono difficoltà, non mancano le argomentazioni in un senso o nell'altro per discuterne. Pertanto, da parte nostra non ci sono motivi ostativi alla convocazione della Conferenza dei presidenti di gruppo, Presidente.

  PAOLO TANCREDI. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  PAOLO TANCREDI. Signor Presidente, molto brevemente anche io vorrei dire che non abbiamo niente in contrario alla convocazione della Conferenza dei presidenti di gruppo che potrà approfondire i motivi e le ragioni per andare avanti con il dibattito sulla legge sul conflitto di interessi oppure se rinviare. Quello che è chiaro è che questa discussione l'hanno voluta i colleghi del MoVimento 5 Stelle, che l'ostruzionismo in questi due giorni abbastanza non proficuo lo hanno voluto i colleghi del MoVimento 5 Stelle, portandoci a questa ora alle 23,30 a dover decidere di questo. È del tutto evidente che il gruppo del MoVimento 5 Stelle in poco tempo ha imparato metodi strumentali e cinismo pari a un vecchio partito della Prima Repubblica, ma insomma questa è una constatazione che faccio.
  Quello che mi sorprende è la penosa convinzione che questo dibattito sul discutere oggi o discutere tra tre giorni sul conflitto di interessi passerà alla storia oppure avrà qualche influenza sull'opinione pubblica di questo Paese, e questo non lo dico al MoVimento 5 Stelle ma lo dico un po’ come richiamo per tutti i gruppi di questo Parlamento.
  Non ritengo che anche intestarsi un rinvio questa sera sia un'onta su cui poi non poter tornare indietro, insomma dal mio punto di vista gli elettori che conoscono non mi rimprovereranno mai questo. Comunque, ripeto, tant’è, a questo punto stiamo, è evidente che non ci sono le condizioni per affrontare un dibattito su un argomento così importante, che tra l'altro merita degli approfondimenti, come il collega Palese ha illustrato anche nella Commissione bilancio per quello che riguarda i profili costituzionali dell'articolo 81, quindi ritengo che sia da appoggiare la richiesta di una Conferenza dei presidenti di gruppo per decidere speditamente cosa fare.

  PRESIDENTE. Intanto volevo dire che ho anche sentito la Presidente e la Presidente Pag. 142non registra le condizioni in questo momento né per la convocazione di una Conferenza dei presidenti di gruppo ad hoc né per un voto di prosecuzione, anche per rispetto dei colleghi che hanno già lasciato l'emiciclo da tempo, vista l'ora (Proteste dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle). Colleghi ! Io ho comunque (Proteste dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle)...colleghi, per favore, io vi sto dando comunicazione dell'orientamento della Presidenza al riguardo, ho ancora una richiesta di intervento dell'onorevole Zaratti.

  FILIBERTO ZARATTI. Ho chiesto di parlare per un richiamo al Regolamento e sulla seduta fiume.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  FILIBERTO ZARATTI. Signor Presidente, io voglio intervenire su questo argomento della seduta fiume però, siccome sono un ragazzo che in qualche modo ha poche capacità di comprensione, vorrei comprendere quello che è accaduto nella giornata di oggi, perché mi sono trovato a vivere una giornata nella quale un importante gruppo parlamentare ha fatto un ostruzionismo su un provvedimento che era quello sul codice della strada e per poi annunciare il voto favorevole a questo provvedimento e per poi non votare lo stesso provvedimento. Mi sembra un atteggiamento assolutamente (Proteste dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle)...

  PRESIDENTE. Colleghi ! Onorevole Zaratti, si attenga al richiamo però.

  FILIBERTO ZARATTI. Questa è la premessa per arrivare alla fiume.

  PRESIDENTE. Sì ma arriviamo anche un po’ al dunque per favore.

  FILIBERTO ZARATTI. Dicevo che questo è un atteggiamento schizofrenico che non ci aiuta ad affrontare la questione che abbiamo di fronte, dopo di che un dato oggettivo è che questo atteggiamento schizofrenico ha determinato il fatto di far slittare un provvedimento (Proteste dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle)...

  PRESIDENTE. Onorevole Zaratti ! Mi sembra chiaro, lei sta esprimendo...onorevole Zaratti, si rivolga alla Presidenza. Onorevole Zaratti, lei sta esprimendo delle posizioni politiche del tutto legittime, però lei ha chiesto la parola per un richiamo al Regolamento. Nel richiamo al Regolamento lei può pronunciare la sua opinione in ordine al Regolamento....siamo d'accordo, siccome è mezz'ora che stiamo parlando della seduta fiume, mi sembra che l'abbiamo già cominciata la seduta fiume. Quindi, se riusciamo anche a trovare una conclusione. A questo punto avremmo già esaurito perfino la discussione generale probabilmente.

  FILIBERTO ZARATTI. Io vado a concludere, Presidente, dicendo che il nostro gruppo è ovviamente assolutamente disponibile a qualunque tipo di organizzazione dei lavori che permetta finalmente la discussione del conflitto di interessi. Abbiamo detto prima e ripetiamo che sarebbe stato opportuno e importante incardinare il provvedimento già nella giornata di oggi e continuare questa discussione o nella seduta notturna o nella seduta fiume o anche nella giornata di domani, perché francamente io capisco che qualcuno domani può avere qualche impegno, ma noi siamo disponibili a stare in quest'Aula a discutere anche domani il conflitto di interessi e sfidiamo tutti ad essere qui domani con noi a discutere questo provvedimento. Voglio concludere, Presidente, dicendo che è opportuno che ogni gruppo esprima la solidarietà al Presidente Napolitano in questa giornata...

  PRESIDENTE. Grazie, onorevole Zaratti, questo è altro argomento.

  FILIBERTO ZARATTI. Concludo dicendo che qualcuno nella giornata di oggi al consiglio regionale del Lazio si è permesso di dare del mafioso a Don Ciotti...

Pag. 143

  PRESIDENTE. Grazie, onorevole Zaratti.

  ANDREA CECCONI. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  ANDREA CECCONI. Signor Presidente, a parte che non riusciamo a capire perché si stia continuando a fare questa discussione, quando su una richiesta si fa un intervento a favore e uno contro. Tutti i gruppi hanno parlato e sta facendo parlare tutti i gruppi. Comunque, lei ha sentito la Presidenza e la Presidenza le ha espressamente detto che non vuole convocare una Capigruppo e non vuole un voto di quest'Aula.
  Il seguito dell'ordine del giorno prevede la discussione generale sul conflitto d'interessi, quindi continuiamo con la discussione generale di questo provvedimento perché nell'ordine del giorno questo segue. Mancano venti minuti, iniziamo a farla. Poi interromperà la seduta (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  GIANCARLO GIORGETTI. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  GIANCARLO GIORGETTI. Signor Presidente, ho una discreta esperienza (e questo credo che possa essere una colpa) di quest'Aula, però la discussione è leggermente mal posta. Se i principali gruppi di quest'Aula le chiedono la Capigruppo, non capisco come la Presidenza possa rifiutare la richiesta di una Capigruppo. Se invece queste richieste sono – diciamo così – semplicemente temerarie o per nascondere altre finalità, è un altro tipo di discorso.
  Lei però deve rispondere a me su una questione che mi sto ponendo: quando ricomincerà quest'Aula a lavorare – non so se domani o la settimana prossima – ricominceremo dal conflitto di interessi o da altro argomento ? Perché a me è questa la cosa che preme di più.
  Se questa è una questione politicamente centrale, noi martedì ricominciamo da questo o da altri temi e altri argomenti ? Forse questo dovrebbe chiedersi la Capigruppo, non tanto discutere di una seduta fiume che evidentemente a questo punto non si pone, ma se questo è l'argomento principale di interesse del Parlamento e da cui si ricomincerà. Se mi chiarisce questo dubbio che mi si è formato alle 23,40 di questa serata, forse potremo andare a letto più tranquilli.

  PRESIDENTE. Per rispondere alla questione che ha sollevato il presidente Giorgetti, ovviamente l'Aula è convocata anche per la giornata di domani, dove ci sono due discussioni generali più il sindacato ispettivo. Il seguito, o comunque la discussione generale del provvedimento, o comunque l'esame di questo provvedimento è stato previsto dalla Conferenza dei presidenti di gruppo per la giornata di martedì, dopo alcuni punti che sono l'esame della Nota di aggiornamento, la proposta di legge n. 2.247 e abbinate sul rientro di capitali detenuti all'estero, la proposta di legge n. 2397: «riforma delle discipline delle tasse automobilistiche» e poi il seguito prevede gli argomenti non conclusi e iscritti in calendario per la settimana precedente. Questo è il quadro di cui stiamo parlando.

  FRANCESCO PAOLO SISTO, Relatore, Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  FRANCESCO PAOLO SISTO, Relatore, Signor Presidente, soltanto per un chiarimento sulla mia richiesta iniziale.
  Vorrei che fosse scolpito che non c’è stata nessuna richiesta di differimento, per cui vi è stata poi l'opportuna – seppur disinterpretando il mio pensiero – richiesta di un intervento a favore e di uno contro. Io non ho chiesto un differimento, ma soltanto – come ha detto il collega L'affranco – per una questione di buonsenso, segnalato all'Aula come un provvedimento così importante a mio avviso Pag. 144meritasse un'attenta valutazione da parte della Presidenza sull'opportunità di dare inizio a questo provvedimento.
  Aggiungo che, per allontanare ogni sospetto – e mi è dispiaciuto l'intervento del valido collega Fraccaro – dico che lui sa benissimo che ho redatto il testo base 24 ore dopo il termine delle audizioni per consentire a questo provvedimento di essere in Aula l'8 ottobre.
  Questo mi va riconosciuto e mi spiace che, per ragioni mediatiche, nell'Aula si dica il contrario. Io o fatto di tutto – e mi è stato riconosciuto dal collega Fraccaro – per portare il provvedimento in quest'Aula. Certo, nessuno di noi, nessuno, poteva immaginare che questo provvedimento così delicato dovesse essere iniziato alle 23,05 di questa giornata.
  Quindi, la mia richiesta era soltanto di buonsenso, lungi da me ogni volontà di scambiare una richiesta di buonsenso con una richiesta di differimento.

  PRESIDENTE. Va bene. Mi sembra che le posizioni sono chiare. L'ordine del giorno reca la discussione generale. C’è una richiesta da parte del MoVimento 5 Stelle di convocare una Capigruppo, ma la Presidenza non è orientata a soddisfarla, quindi di conseguenza sulla questione della seduta fiume non si procede. L'ordine del giorno reca la discussione generale; è evidente che, a questo punto, se decidiamo di cominciare la discussione generale resta soltanto un quarto d'ora, quindi credo che ci sarà spazio evidentemente solo per la relazione.

  ROCCO PALESE. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Su che cosa intende parlare, presidente Palese ? Su che cosa, onorevole Palese ?

  ROCCO PALESE. Presidente, intendo parlare per un richiamo al Regolamento.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  ROCCO PALESE. Presidente, io non ho avuto nessuna risposta da parte della Presidenza...

  PRESIDENTE. Su che cosa ?

  ROCCO PALESE....in merito al fatto se sia consentito a quest'Aula iniziare un iter di un disegno di legge o di un provvedimento qualsiasi in assenza di tutti i pareri sul testo base, sul testo base della Commissione ambiente...

  PRESIDENTE. Onorevole Palese, lei ha già avuto questa risposta, che è stata già data a colleghi che hanno posto la questione prima di lei. Onorevole Palese !

  ANGELO TOFALO. Presidente, basta con gli interventi. Si cominci !

  ROBERTO GIACHETTI. Ma che decidi tu !

  PRESIDENTE. Collega !
  Avverto che lo schema recante la ripartizione dei tempi è pubblicato in calce al resoconto stenografico della seduta del 7 ottobre 2014.

(Discussione sulle linee generali – A.C. 275-A ed abbinate)

  PRESIDENTE. Dichiaro aperta la discussione sulle linee generali (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).
  Avverto che i presidenti dei gruppi parlamentari MoVimento 5 Stelle e Partito Democratico ne hanno chiesto l'ampliamento senza limitazioni nelle iscrizioni a parlare, ai sensi dell'articolo 83, comma 2, del Regolamento.
  Avverto, altresì, che la I Commissione (Affari costituzionali) si intende autorizzata a riferire oralmente.
  Ha facoltà di intervenire il relatore, presidente della I Commissione (Affari costituzionali), onorevole Francesco Paolo Sisto.

  FRANCESCO PAOLO SISTO, Relatore. Presidente, io ho venti minuti per svolgere la relazione e ci sono meno di venti minuti. Io segnalo questo dato e...

Pag. 145

  PRESIDENTE. Allora, a questo punto, se vi è unanimità tra i gruppi nel procedere oltre, si va avanti. Diversamente, io a questo punto prendo atto...

  FRANCESCO PAOLO SISTO, Relatore. Presidente, io segnalo e rimetto alla Presidenza, con la solita pacatezza, questa valutazione.

  PRESIDENTE. Presidente Sisto...

  ALESSANDRO DI BATTISTA. Presidente, Sisto deve cominciare !

  PRESIDENTE. Colleghi, per favore !

  ANGELO TOFALO. Che facciamo ?

  PRESIDENTE. Presidente Sisto, a questo punto io prendo atto del fatto...presidente, nel caso in cui non ci sia unanimità noi ci fermiamo a mezzanotte. Quindi, se lei intende iniziare la relazione, noi abbiamo...

  ETTORE ROSATO. Presidente (Proteste dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle)...

  PRESIDENTE. Onorevole Rosato...allora, chiedo scusa. A questo punto, presidente Sisto, lei intende intervenire per venti minuti ? Perché non ci sono le condizioni per andare avanti oltre il tempo della seduta notturna.

  FRANCESCO PAOLO SISTO, Relatore. Presidente, io intendo utilizzare tutto il tempo che viene assegnato al relatore per la relazione. Credo che siano venti minuti e ovviamente intendo utilizzarli tutti. La relazione è molto corposa e quindi ovviamente ho bisogno del tempo che è necessario per esprimerla. Anzi, dovrò forzarmi, sforzarmi, per contenerla nei venti minuti. Non posso rinunciare a un minuto in meno di venti.

  PRESIDENTE. A questo punto, essendo la seduta definita per la mezzanotte, se vi è l'unanimità dei gruppi a proseguire io faccio proseguire; diversamente, io rinvio anche la discussione sulle linee generali ad altra seduta. C’è l'unanimità dei gruppi a proseguire ? Ci sono gruppi contrari a proseguire la seduta oltre la mezzanotte ?

  MARIANO RABINO. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  MARIANO RABINO. Signor Presidente, io provo a ribadire, ma con una precisazione, il punto di vista precedente che tra l'altro...

  PRESIDENTE. Onorevole Rabino, l'abbiamo capito !

  MARIANO RABINO. Sì, Presidente, vengo al punto...

  PRESIDENTE. Onorevole Rabino !

  MARIANO RABINO. Vorrei non essere censurato (Commenti dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle)...

  DAVIDE CRIPPA. Ma quale censurato ! Tu non puoi intervenire così !

  MARIANO RABINO. Questo non è un fuori onda ! Fatemi parlare.

  PRESIDENTE. Onorevole Rabino, francamente mi sembra che abbia davvero poco senso tutto questo. Noi abbiamo un quarto d'ora...

  MARIANO RABINO. Presidente, voglio solo precisarle che il mio gruppo era disponibile alla convocazione di un Ufficio di Presidenza...

  PRESIDENTE. È noto, questo è noto...

  MARIANO RABINO. ...e lei ha deciso di non convocarlo...

  PRESIDENTE. ...intendeva una Conferenza dei presidenti di gruppo.

Pag. 146

  MARIANO RABINO. Il mio gruppo sarebbe disponibile a stare qui anche tutto il fine settimana anche se c’è la convention del MoVimento 5 Stelle...

  PRESIDENTE. Onorevole Rabino, se il suo gruppo non è d'accordo con la prosecuzione oltre la mezzanotte si rinvia il tutto ad altra seduta.

  MARIANO RABINO. Noi riteniamo che buon senso suggerisca di rinviare la discussione sulle linee generali...

Testo sostituito con errata corrige volante   PRESIDENTE. Va bene. Quindi, voi non siete d'accordo con la prosecuzione oltre la mezzanotte.
  Il presidente Sisto, con una buona dose di onestà intellettuale, ha contato il numero delle cartelle che deve presentare e leggere, ha valutato che il suo intervento durerebbe oltre venti minuti, è mezzanotte meno quattro minuti, sinceramente... (Commenti del deputato Rabino). Va bene, il suo gruppo non è d'accordo.
  PRESIDENTE. Va bene. Quindi, voi non siete d'accordo con la prosecuzione oltre la mezzanotte.

Intervento aggiunto con Errata Corrige, aggiornamento al

  MARIANO RABINO. Il presidente Sisto, con una buona dose di onestà intellettuale, ha contato il numero delle cartelle che deve presentare e leggere, ha valutato che il suo intervento durerebbe oltre venti minuti, è mezzanotte meno quattro minuti, sinceramente...

Intervento aggiunto con Errata Corrige, aggiornamento al

  PRESIDENTE. Va bene, il suo gruppo non è d'accordo.

  MARIANO RABINO....il mio gruppo ritiene che (Commenti dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle)...

  PRESIDENTE. Registriamo.

  MARIANO RABINO. Però, Presidente, le voglio dire questo: io propongo, come Scelta Civica, che la prima volta che dovremo di nuovo subire un ostruzionismo come quello di questi due giorni (Commenti dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle)...

  PRESIDENTE. Onorevole Rabino, non apriamo qui una discussione su questo. Se il suo gruppo non è disponibile a proseguire oltre la mezzanotte, anche per dare la possibilità al relatore di svolgere una relazione completa, a questo punto la discussione sulle linee generali avverrà in altra seduta, mi sembra evidente, a questo punto (Proteste dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle). Che cosa c’è ? Onorevole Crippa, prego, intervenga. Uno che intervenga, se gridate in quaranta...Onorevole Crippa, prego.

  DAVIDE CRIPPA. Signor Presidente, ricordo che era già aperta la discussione sulle linee generali, e quindi rinviarne l'apertura... In realtà, era già aperta: o la sospende o, altrimenti, la andiamo a proseguire.

  PRESIDENTE. Si può rinviare, se non è iniziata, onorevole Crippa (Proteste dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  DAVIDE CRIPPA. No, no, è già iniziata. Lei ha dato la parola al relatore per la maggioranza, e quindi è iniziata formalmente.

  PRESIDENTE. La si può rinviare anche quando è iniziata formalmente.

  DAVIDE CRIPPA. Però, mi faccia esprimere. Mi piacerebbe che fosse intervenuto con la stessa enfasi anche con gli altri colleghi. Le volevo dire, Presidente, che, però, a questo punto, noi chiediamo, comunque, la votazione, perché non può essere che ci si basi su un gruppo, che prima si è espresso a favore e, a un certo punto, ritratta, per proseguire o meno la seduta. A questo punto, i gruppi votino se proseguire o meno la seduta dopo la mezzanotte, e basta, e basta (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle), perché è da 40 minuti che state trascinando la discussione, con, ovviamente, intenti, questa volta, ostruzionistici.

  PRESIDENTE. Onorevole Crippa, posso dirle, la prosecuzione oltre la mezzanotte, di fatto, diventa una seduta fiume (Commenti dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle). Ho capito. La proposta della seduta fiume voi l'avete fatta: vi è stato spiegato che va portata in Conferenza dei presidenti di gruppo (Dai banchi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle si grida: Si vota ! Si vota !). No, no, colleghi, non funziona così.Pag. 147
  Il rinvio viene fatto prendendo atto che non vi sono le condizioni di unanimità per procedere (Commenti dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle), perché almeno un gruppo (Commenti del deputato Crippa)... Non è così, onorevole Crippa.

  RICCARDO NUTI. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà, presidente Nuti.

  RICCARDO NUTI. Signor Presidente, solamente per ricordarle gli articoli 23, 8 e 4 del Regolamento. In particolare, le ricordo che questo calendario è stato fissato con una Conferenza dei presidenti di gruppo, non tramite una decisione di un singolo gruppo parlamentare, che, ovviamente, non rappresenta la maggioranza di quest'Aula.
  Quindi, è alquanto contraddittorio che, per il fatto che un singolo gruppo non sia d'accordo, non si possa procedere nella discussione sulle linee generali, che lei ha già aperto. Quindi, non può più dichiarare che la discussione sulle linee generali non è stata avviata: la discussione sulle linee generali è stata avviata. Se il collega Sisto non ha nulla da dire, si procede e si va avanti negli interventi; altrimenti, il collega Sisto interviene e, a mezzanotte, come da Regolamento, se vi è la possibilità di fare una Conferenza dei presidenti di gruppo, si delibera la seduta fiume, e vediamo chi vota a favore e chi vota contro.
  Altrimenti, possiamo votare in Aula, visto che lei ha detto che non vi è la possibilità o l'intenzione o la volontà di fare una Conferenza dei presidenti di gruppo. Le ricordo, in ultimo, che, in base all'articolo 4, commi 1 e 2, e in base all'articolo 8, comma 1, lei è stato eletto, Simone Baldelli, che in questo momento sta rappresentando la Presidenza della Camera, tramite un Regolamento, e, nel momento in cui questo Regolamento viene utilizzato in base alle occasioni, con due pesi e due misure, per cui in un caso viene utilizzato, nell'altro caso invece no, e così via, sta ammettendo di non essere più il Vicepresidente, in questo momento il Presidente della Camera (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. La ringrazio, presidente Nuti. Io sono stato eletto sulla base di un Regolamento, che credo di dover rispettare. Sulla richiesta che voi mi avete fatto: intanto, la Conferenza dei presidenti di gruppo ha fissato diverse cose che attengono al calendario dei lavori, tra cui anche il fatto che questa discussione doveva avvenire nella giornata di ieri, e poi, per le ragioni che tutti conosciamo, senza polemica alcuna, è slittata (Commenti dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle). Colleghi, questo è un dato di fatto, non è un'opinione della Presidenza.
  In secondo luogo, è già stato fatto presente ai colleghi che l'hanno chiesta, all'onorevole Crippa prima, all'onorevole Sibilia poi, che la Presidenza non era intenzionata a convocare né Capigruppo, né, quindi, di conseguenza a porre in votazione la seduta fiume. In ordine, invece, alla prosecuzione notturna che, normalmente, non accade nei nostri lavori, pur essendo sempre prevista perché (Commenti dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle)...colleghi, per favore, se facciamo un dibattito a due è ancora più antipatico. La seduta notturna è un'eventuale prosecuzione notturna, nella quale noi siamo entrati, che ha una dead line che è la mezzanotte, rispetto alla quale si può andare oltre se c’è un consenso unanime dei gruppi. Questo consenso non c’è. C’è stata una questione piuttosto controversa in relazione alla prosecuzione, la Presidenza aveva in animo di avviare la discussione sulle linee generali...

  GIUSEPPE BRESCIA. L'hai aperta !

  PRESIDENTE. Onorevole Brescia, calmi i suoi entusiasmi. La Presidenza ha aperto la discussione sulle linee generali, verificate le condizioni di non poter proseguire neanche a fare la relazione, la discussione sulle linee generali è rinviata ad altra seduta.

Pag. 148

  ANGELO TOFALO. È sospesa.

  PRESIDENTE. Non è sospesa, onorevole Tofalo, perché noi non è che sospendiamo la seduta e la riprendiamo domani mattina, è rinviata ad altra seduta, nel senso che avrà luogo in un'altra seduta; è mezzanotte, onorevole Tofalo. Ora ciascun partito ha espresso la posizione compiutamente in questa sede: chi ha voluto fare una battaglia politica, l'ha fatta, la Presidenza non ha violato alcun Regolamento, anzi ha ascoltato i richiami al Regolamento da parte di diversi colleghi. Io, tra l'altro, devo dare la parola all'onorevole Sibilia, a questo punto, giacché abbiamo deciso in questo senso...

  LUIGI DI MAIO. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  LUIGI DI MAIO. Signor Presidente, visto che mancano cinque minuti alla mezzanotte, e si è fatto di tutto per arrivare alla mezzanotte senza un misero voto procedurale, senza un unico voto procedurale (Commenti) chi è che sta urlando di là, se può richiamarlo.

  PRESIDENTE. Colleghi, per favore.

  LUIGI DI MAIO....o lo faccio io (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle – Commenti di deputati del gruppo Partito Democratico). Lo so che avete bisogno di un capo, ma questo piacere da noi non lo avrete, cercatevelo un capo (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Colleghi, per favore. Presidente Di Maio, prego, continui.

  LUIGI DI MAIO. Presidente, io volevo soltanto fare un apprezzamento su quanto accaduto, lei si è trovato a questo turno di Presidenza, ci si potevano trovare anche gli altri tre Vicepresidenti, ci si è trovato lei. Mi dispiace che, nonostante le richieste di voto procedurale, non solo sulla fiume, perché il mio collega le ha chiesto anche altri voti, si è fatto di tutto per non arrivare a un voto, perché ? Perché è chiaro, e che rimanga agli atti, in quel momento...

  PRESIDENTE. Chiedo scusa, Presidente Di Maio.

  LUIGI DI MAIO. Presidente, poi dopo mi risponde.

  PRESIDENTE. Solo per chiarire: quale altro voto è stato chiesto ?

  LUIGI DI MAIO. Le è stato chiesto dal deputato Crippa che anche il rinvio andasse messo ai voti in questo momento, lo ha chiesto anche Palese, e questo ovviamente...

  PRESIDENTE. Palese ha chiesto il rinvio in Commissione, per onestà.

  LUIGI DI MAIO. Io le do atto che questa non è una decisione che per forza deve prendere l'Aula, ma lei in questo momento è uno dei quattro Vicepresidenti della Camera che avrebbe dovuto avere la sensibilità di far decidere a quest'Aula come dovevano procedere i lavori, solo che la maggioranza non avrebbe avuto i numeri per approvare la procedura; è questa la verità ! È meglio che rimanga agli atti (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle). Io non la critico, Presidente Baldelli, perché io ci sono stato su quella sedia, ognuno si prende le sue responsabilità, però lei ha scelto di portare sulla sua sedia questa sera tutte le decisioni senza farle votare all'Aula e questo è un atto per cui sicuramente la maggioranza le sarà grata, noi, purtroppo, non le saremmo grati per questo. Per concludere, visto che ognuno ha fatto pubblicità per il Circo Massimo nei suoi richiami al Regolamento, non so che cavolo c'entrino il Circo Massimo e i richiami al Regolamento, siete tutti invitati, visto che vi spaventa così tanto (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle-Congratulazioni).

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  PRESIDENTE. La ringrazio, Presidente di Maio, anche per l'apprezzamento.

  ETTORE ROSATO. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  ETTORE ROSATO. Signor Presidente, la prima osservazione è che sono tre giorni che il MoVimento 5 Stelle dice che la maggioranza non ha i numeri e la maggioranza i numeri li aveva sempre. E, quindi, è la prima osservazione che rivolgo al Presidente Di Maio, glielo dico perché immagino che si stia preparando l'intervento del Circo Massimo, questo è un preludio a cui abbiamo assistito sempre con piacere.

  PRESIDENTE. Se riusciamo a superare la questione del Circo Massimo è cosa gradita.

  ETTORE ROSATO. La seconda questione, Presidente, è su come siamo arrivati a questa situazione e vorrei che resti ben chiaro ai colleghi del MoVimento 5 Stelle, soprattutto ai tanti colleghi del MoVimento 5 Stelle che sono qui perché sono interessati al merito dei problemi.
  Perché non c’è solo un gruppetto che è interessato a fare caos qui e fuori di qui. C’è anche un gruppo di colleghi del MoVimento 5 Stelle che è interessato al merito dei problemi. E a quel gruppo di colleghi del MoVimento 5 Stelle io mi rivolgo dicendo loro che, se siamo arrivati qui alla mezzanotte sul conflitto d'interesse, c’è un unico responsabile, che sono loro, che hanno tenuto su un provvedimento, in maniera inutile, qui, quest'Aula bloccata ! E credo che questo vada rimarcato con forza e quindi la responsabilità, se non facciamo il conflitto di interessi, è solo vostra, per il lavoro non fatto in Commissione e per il lavoro non fatto in Aula (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico) !

  PRESIDENTE. Chiedo scusa, solo per una doverosa precisazione al Presidente Di Maio. Due richieste di votazione, anzi tre richieste di votazione, mi sono state fatte. Lo preciso anche per la stima che ho nei confronti della sua figura, anche di collega, di Vicepresidente.
  La prima richiesta che mi è stata fatta è stata la richiesta di votazione di rinvio in Commissione, ed io ho spiegato all'onorevole Palese che questa cosa non è possibile farla, se non al termine della discussione sulle linee generali e prima dell'inizio del seguito dell'esame.
  La seconda richiesta che mi è stata fatta era la richiesta di una votazione sulla seduta fiume, che, come lei sa bene, non è stata possibile proprio perché non si è fatto l'annuncio in Conferenza dei presidenti di gruppo, non essendo la Presidenza disponibile a convocarla. E di conseguenza non è possibile votare la fiume.
  La terza richiesta era la richiesta di continuare la seduta oltre la mezzanotte, che è equiparabile alla richiesta di una seduta fiume. Di fronte a quella richiesta, io ho detto che non avrei potuto mettere in votazione quella richiesta, ma avrei potuto chiedere se ci fossero state le condizioni di unanimità, che non si sono verificate, per il prolungarsi della seduta oltre la mezzanotte. Questo è quanto le dovevo per chiarezza.

  PAOLA CARINELLI. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  PAOLA CARINELLI. Signor Presidente, vorrei ricordare all'onorevole Rosato, per suo tramite naturalmente – visto che c'era anche lei in innumerevoli Conferenze di presidenti di gruppo che abbiamo tenuto in questi mesi – che il conflitto di interessi doveva essere calendarizzato a luglio, a luglio, come legge in quota alla minoranza. A luglio ! Se ci troviamo qui a ottobre, adesso, a mezzanotte, non è certo per il MoVimento 5 Stelle, perché se non ci fosse stato il MoVimento 5 Stelle, il conflitto di interessi non sarebbe neanche arrivato a questo punto (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle). Questo diciamocelo !Pag. 150
  Per cui prendetevi le vostre responsabilità e ditelo chiaramente, anche a chi ci sta seguendo fuori da quest'Aula, che se la discussione non ci sarà adesso verrà rimandata ancora, ancora e ancora, perché non c’è la volontà da parte della maggioranza di trattare quest'argomento. Per cui, se il conflitto di interesse non si sta facendo, non è certo per colpa del MoVimento 5 Stelle, ma per colpa del Partito Democratico, che non vuole affrontare questo e sappiamo benissimo che il problema è perché non andrebbe più d'accordo con Forza Italia. Per cui prendetevi anche le vostre responsabilità (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

Convocazione della Delegazione italiana presso l'Assemblea parlamentare dell'Iniziativa centro europea (Ince).

  PRESIDENTE. Comunico che, d'intesa con il Presidente del Senato della Repubblica, la Delegazione italiana presso l'Assemblea parlamentare Ince è convocata nella giornata di mercoledì 15 ottobre 2014 alle ore 8,30, presso il Senato della Repubblica, per procedere all'elezione del presidente. La sede della riunione sarà comunicata successivamente.

Modifica nella composizione della Commissione parlamentare per le questioni regionali.

  PRESIDENTE. Comunico che la Presidente della Camera ha chiamato a far parte della Commissione parlamentare per le questioni regionali il deputato Giovanni Monchiero, in sostituzione del deputato Renato Balduzzi, dimissionario.

Modifica nella composizione della Commissione parlamentare per la semplificazione.

  PRESIDENTE. Comunico che la Presidente della Camera ha chiamato a far parte della Commissione parlamentare per la semplificazione il deputato Giulio Cesare Sottanelli, in sostituzione del deputato Giovanni Monchiero, dimissionario.
  Onorevole Nesci, per favore !

Sull'ordine dei lavori e per la risposta a strumenti del sindacato ispettivo.

  PAOLA CARINELLI. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  PAOLA CARINELLI. Signor Presidente, è un intervento di fine seduta.
  Presidente, vorrei fare un intervento di fine seduta, perché so che abbiamo avuto una giornata complicata, però oggi è una giornata importante, anche se ormai abbiamo quasi passato la mezzanotte. Ma oggi è il 9 ottobre.
  Il 9 ottobre 1963 è una data importante. Quel giorno, anzi quella notte, 270 milioni di metri cubi di roccia e di terra si staccarono dal monte Toc, scagliandosi nel bacino sottostante, portando con sé 1.910 uomini, donne, bambini, anziani, spazzati via in pochi minuti da un'onda assassina, voluta e progettata dall'uomo attraverso un'opera che non doveva essere costruita. Dopo l'acqua non restò nulla: solo fango, detriti e morti. Migliaia di soccorritori, angeli che non smetteremo mai di ringraziare, si recarono sopra a quel suolo diventato lunare.
  Ognuna di quelle persone cercò nel silenzio, trovando solo corpi nudi e dolore.
  Guardando quest'Aula trovo corpi vestiti di abiti e cravatte, in questo luogo non siamo nudi. Ma se osservo con attenzione non trovo differenze tra quelli che decisero la costruzione della diga e molti di voi che, in silenzio, pensano allo sviluppo e non al futuro di questo Paese, spesso passando solo per interessi propri.
  A queste persone posso solo dire che, dopo cinquantuno anni, la diga è ancora lì per ricordare che l'interesse di pochi non può e non deve essere la tragedia di tanti, che il vostro pensiero sia rivolto a tutte quelle situazioni dove gli uomini calpestano la natura e non rispettano le comunità Pag. 151locali, violando il diritto basilare alla vita: l'Ilva di Taranto, la TAV, la Terra dei fuochi e altre ancora in questo Paese. Dobbiamo riflettere sui nostri limiti prima che i danni causati dall'essere umano distruggano l'uomo stesso.
  Ho solo un monito, che tali errori non vengano mai più commessi, che il Vajont serva da lezione a tutti e per sempre. Prima il fragore dell'onda, poi il silenzio della morte, mai l'oblio della memoria (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  MARIALUCIA LOREFICE. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  MARIALUCIA LOREFICE. Signor Presidente, è esattamente dall'8 agosto 2013, quindi da più di un anno, che interroghiamo il Ministro Alfano e il Ministero che lui presiede in merito ai fatti gravissimi di criminalità e microcriminalità accaduti e che continuano a verificarsi nel territorio dell'area iblea.
  Proprio in questi ultimi giorni Ispica, Modica, Vittoria e Ragusa, nonostante il massimo impegno messo in atto dalle forze dell'ordine, che presidiano in modo permanente il territorio, sono state teatro di episodi incresciosi che riguardano la sicurezza del territorio e dei cittadini innanzitutto.
  Alle due interrogazioni depositate abbiamo già avuto risposta. Nelle risposte si parla di controllo del territorio, ottimizzazione del personale a disposizione, aumento del numero di poliziotti a servizio della questura. Ma la situazione non solo non è migliorata, ma continua ad essere preoccupante e allarmante.
  Pertanto, ritorniamo a chiedere al Ministro di provvedere in modo efficace con interventi immediati e concreti. Chiediamo di dotare il territorio di tutto ciò che è necessario per garantire la sicurezza dei cittadini, di dotare le forze dell'ordine di mezzi e strumenti che possano dare forza all'azione preventiva e repressiva della criminalità. Chiediamo al Ministro Alfano di ricordarsi della propria terra non solo in occasione delle tornate elettorali, di ricordarsi che siamo stati chiamati ad adempiere funzioni pubbliche con disciplina ed onore e nel lasciare la nostra terra abbandonata a se stessa di onore c’è molto poco (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  SILVIA GIORDANO. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  SILVIA GIORDANO. Signor Presidente, visto che per tutta la serata non si è fatto altro che usare termini vergognosi, incresciosi e quant'altro, vorrei sottolineare un altro fatto vergognoso che sta accadendo in questi giorni alla Camera e, Presidente, vorrei tanto la sua attenzione, perché ho bisogno veramente del suo tramite per far sì che questa situazione smetta il prima possibile... Presidente... Presidente... Presidente ? Baldelli ? Salve ! Scusi, però avrei bisogno un attimo della sua attenzione. Mi scusi ma ho bisogno che veramente lei mi faccia da tramite.

  PRESIDENTE. No, mi scusi lei... Prego.

  SILVIA GIORDANO. Vede, solo qualche mese fa l'allora Governo Letta venne un attimo scombussolato da un grave scandalo di sfondo sanitario che portò addirittura alle dimissioni del Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali. Quello stesso Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali che venne in Aula dicendo che mai, mai e poi mai aveva fatto in realtà quelle cose di cui veniva accusata. Voglio ricordare che si trattava di un piccolo caso di corruzione nell'ASL di Benevento con il controllo del 118, più tutta una serie di appalti. Quello stesso Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali che dichiarò che il dirigente sanitario andava a casa sua solo perché lei era incinta, come se i dirigenti sanitari andassero a casa di tutte le persone incinte. Quello stesso Ministro delle politiche agricole che in prima serata a una trasmissione....

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  PRESIDENTE. Concluda.

  SILVIA GIORDANO. No, mi scusi, Presidente, parte del tempo l'ho sfruttata per richiamare un attimo lei all'attenzione. Quindi, mi dia qualche secondo in più.

  PRESIDENTE. Sì, sì, va bene, però....

  SILVIA GIORDANO. Quello stesso Ministro delle politiche agricole che in prima serata in una trasmissione ha mentito agli italiani, dicendo non solo che la carica, che la nomina alla carica di dirigente sanitario amministrativo era una carica politica – e questo è un fatto gravissimo –, ma aveva detto anche che tra gli unici due nomi beneventani vi era quello di Michele Rossi, cosa che io ho smentito proprio qui alla Camera con il numero del decreto ministeriale.
  Ora mi scusi Presidente, ma questa persona sta diventando, anzi è diventata vicepresidente della Giunta per le autorizzazioni a procedere.
  È un fatto increscioso, oltre che di un gravissimo – questo sì – conflitto di interessi. La prego cortesemente di farlo presente. Noi chiediamo le dimissioni immediate da questo ruolo e prego che anche la Presidenza tutta e tutti i partiti si uniscano a questo appello (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. È evidente che si tratta di un voto legittimo della Giunta e quindi non può essere sindacato in Aula.

  MANLIO DI STEFANO. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  MANLIO DI STEFANO. Signor Presidente, il MoVimento 5 Stelle esprime la sua solidarietà a 262 lavoratori della sede di Accenture a Palermo, che da settimane occupano il call center di via Ugo La Malfa. Dopo la fumata nera nell'incontro dello scorso 7 ottobre tra le aziende, la British Telecom e l'Accenture, il Governo ed i sindacati, chiediamo al Governo di intervenire immediatamente affinché il lavoro di 262 dipendenti sia tutelato e soprattutto affinché gli stessi lavoratori non subiscano dei veri e propri ricatti da parte delle aziende. Queste ultime, infatti, hanno vincolato ad una ricollocazione i dipendenti presso società sorelle a condizioni inaccettabili, ovvero con un livello retributivo inferiore, azzeramento degli scatti maturati in 14 anni di anzianità, indennità di turno e nessuna garanzia sulla nuova società nella quale confluirebbero.
  Davanti a questo ricatto, il Governo non può non sentirsi chiamato in causa ed il Ministro Guidi non sentirsi responsabile della perdita del lavoro e della serenità di centinaia di famiglie, in una città già distrutta dalla disoccupazione.
  Io questo appello lo faccio da palermitano, conoscendo la realtà di quella città, in cui il call center è diventata l'unica occupazione a cui i ragazzi pensano ed a cui i ragazzi veramente aspirano. Di conseguenza, è importante che il Governo si renda conto di questo e la smetta di puntare sempre su aziende e di salvare aziende, come la FIAT e come le altre, sempre salvaguardate, specialmente al Nord, e al Sud, con una disoccupazione giovanile ad oltre il 40 per cento, si lasci continuamente devastare il tessuto sociale e quello lavorativo (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  DAVIDE CRIPPA. Chiedo di parlare per un richiamo al Regolamento.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  DAVIDE CRIPPA. Signor Presidente, vorrei far notare che, essendo le 12,10, la seduta è andata oltre mezzanotte.

  PRESIDENTE. Esatto.

  DAVIDE CRIPPA. Pertanto, quanto prima il collega Sisto diceva ed imputava di non avere i suoi 20 minuti necessari, è palese che quei 20 minuti potevano essere dati, si arrivava alle 12,05 ed il collega Sisto finiva il suo intervento.Pag. 153
  Visto che di solito la conclusione della seduta è indicativa e non è tempestiva, nel senso che non è che finisce all'istante a mezzanotte, ma prosegue con interventi di fine seduta e quant'altro (ci sono anche dei precedenti in tal senso), lei, ancora una volta, ai sensi dell'articolo 8, ha dimostrato che voleva per forza interrompere la discussione e non voleva nemmeno consentire al relatore Sisto di poter fare un intervento da 20 minuti, con cui si sarebbe arrivati alle 12,05 (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Evidentemente io non sto proseguendo con l'ordine del giorno, sto usando una cortesia nei confronti dei colleghi che avevano fatto richiesta di intervenire a fine seduta. Se questo mi deve essere rimproverato, mi prendo volentieri il rimprovero, faccio intervenire l'onorevole Brescia e chiudiamo la seduta, altrimenti la prossima volta chiudiamo la seduta direttamente a mezzanotte e gli interventi di fine seduta li fate in un'altra seduta.

  GIUSEPPE BRESCIA. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  GIUSEPPE BRESCIA. Signor Presidente, io intervengo innanzitutto per sollecitare alcune interrogazioni che sono depositate da non so più quanti mesi: la n. 4-03707 del 25 febbraio, la n. 4-03291 del 23 gennaio, la n. 4-03137 del 14 gennaio, la n. 4-03114 del 10 gennaio, la n. 4-01993 del 27 settembre, la n. 4-01925 del 24 settembre, la n. 4-01924 del 24 settembre e l'interrogazione in Commissione n. 5- 03379. Intervengo anche perché voglio che rimanga agli atti che ritengo veramente di aver assistito ad uno spettacolo osceno e che tutti gli interventi che sono stati fatti dai colleghi dei partiti che avevano l'intenzione di utilizzare il tempo per far arrivare con le lancette alla mezzanotte mi hanno assolutamente fatto ribrezzo.
  Anche il suo comportamento, Presidente, che ha concesso tutti quegli interventi. Mi dispiace dirlo ma è così.

  PRESIDENTE. Lei può avere tutte le sue opinioni, ma non può dire che il comportamento della Presidenza le fa ribrezzo in genere.

  ALESSANDRO DI BATTISTA. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà. Chiedo scusa, onorevole Di Battista, io non avevo segnato il suo intervento ma mi dicono che era stato segnalato da tempo.

  ALESSANDRO DI BATTISTA. Signor Presidente, non si preoccupi. Oggi ho appreso da agenzie di stampa, non senza una certa dose di indignazione, il fatto che alcuni colleghi del Partito Democratico abbiano espresso una forte contrarietà, addirittura abbiano richiesto all'emittente privata Sky di prendere posizione sul fatto che un giovane rapper che si chiama Fedez abbia scritto l'inno del MoVimento 5 Stelle. Questi sono metodi – colpirne uno per educarne 100 – che utilizzavano le Brigate Rosse (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle). È molto, molto grave che nel nostro Paese, dopo che per anni hanno criticato il metodo Berlusconi e gli editti bulgari, i deputati del Partito Democratico non si scandalizzino...

  PRESIDENTE. Onorevole Di Battista, mi perdoni, sarà un po’ infelice paragonare un partito alle Brigate Rosse... può essere la sua opinione però per non innescare un meccanismo anche di repliche e fare...

  ALESSANDRO DI BATTISTA. Presidente, la mia è una valutazione politica che sto esprimendo con il massimo rispetto, utilizzando un linguaggio consono, per cui gradirei che venisse permesso al sottoscritto di portare avanti la mia valutazione politica. Dato che in quest'aula ci si è scandalizzati per i metodi berlusconiani Pag. 154di censura dell'informazione, riteniamo che sia altrettanto vergognoso che deputati del Partito Democratico non accettino non che ci siano disoccupati in Italia, che ci hanno portato in recessione o che 6 milioni di italiani vivano sotto la soglia di povertà ma eventuali rigori concessi o non concessi scatenano gli interventi degli esponenti del Partito Democratico e un rapper, un cantante di ventisei anni per loro non può scrivere l'inno del MoVimento 5 Stelle. Temono il fatto che le nuove generazioni, libere mentalmente, e giovani cantanti assumano determinate posizioni e questo è gravissimo. Ripeto – me ne assumo la responsabilità – sono metodi che utilizzavano i regimi e utilizzavano le Brigate Rosse (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

  PRESIDENTE. Se è contento lei.

  ROGER DE MENECH. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  ROGER DE MENECH. Signor Presidente, non si preoccupi non replicherò come magari qualcuno intende. Invece intendo ricordare anch'io e lo faccio in maniera un po’ imbarazzata perché ormai è venerdì 10 ottobre e non pensavo veramente di arrivare a quest'ora per ricordare quello che è successo nella mia valle, nella valle del Piave, alle 22,39 del 9 ottobre di 51 anni fa. In quelle valli vivo da quando sono nato e io voglio ricordare in premessa la forza di volontà di quella gente che, nonostante abbia visto spazzare via il proprio futuro dall'incuria e dall'incapacità di pianificazione dell'uomo, si sono rivoltati le maniche e hanno ricostruito i paesi e la vita in tutte quelle valli. Ricordare il Vajont è soprattutto mettere l'accento su cosa l'uomo non deve fare nei confronti dell'ambiente e della natura perché quella è una tragedia voluta dall'uomo, quell'invaso era costruito per produrre energia e invece ha prodotto morte. Però io voglio ricordare dopo 51 anni il Vajont soprattutto perché ci deve insegnare come dobbiamo in maniera equilibrata avere un rapporto con l'ambiente e soprattutto come possiamo poi riprendere nei confronti di un disastro di quelle proporzioni, quasi duemila morti. Perché ricordiamo a tutti che quei disastri, anche se non di quelle proporzioni, succedono anche oggi e importante e significativa è la nota che il Presidente Renzi ha dato ed oggi è stata letta durante le celebrazioni dal sindaco di Longarone. In quella nota, oltre al cordoglio per le vittime per quello che è successo 51 anni fa, c’è l'impegno del Governo. È questo l'esempio che dobbiamo portare avanti in ricordo del Vajont. Da una parte la memoria, dall'altro il fatto che le istituzioni debbono saper pianificare e prevenire il dissesto perché ricordo a tutti che poche settimane fa ancora in provincia di Treviso quattro morti nella tragedia di Refrontolo. Se noi interpretiamo il cinquantunesimo del Vajont in questo modo potremo fare un servizio concreto per il nostro Paese, portando avanti il tema del dissesto e io spero che questo serva come stimolo al nostro Governo ma non ho dubbi anche rispetto alle parole del nostro Premier e al cordoglio che abbiamo vissuto oggi in quel di Longarone con tutte le comunità strette intorno al ricordo.

  ETTORE ROSATO. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  ETTORE ROSATO. Signor Presidente, mi scuso se intervengo a fine seduta, ma le parole del collega Di Battista sono state veramente offensive; offensive lo qualificano se ciò era necessario, ma non era necessario, perché lui ha dato dimostrazione in molte altre occasioni della sua sagacia, intelligenza e rispetto delle istituzioni. Ma non sono solo offensive per il Partito Democratico: sono soprattutto offensive per tutte le vittime delle Brigate Rosse e per tutte le persone che hanno sofferto di quegli «anni di piombo». La Pag. 155sua strumentalizzazione di quegli anni terribili per meri fini politici e partitici è veramente inaccettabile.

  GIUSEPPE D'AMBROSIO. Chiedo di parlare.

  PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

  GIUSEPPE D'AMBROSIO. Signor Presidente, capisco che alcune volte i toni possano essere alti, forti, le parole, magari, anche dure e i paragoni anche forti, però, quando siamo entrati qui dentro, non ci aspettavamo di trovare persone ipocrite che condannano e chiedono ad una TV privata – lo sottolineo – di prendere le distanze da un cantante, quando, invece, loro stessi si sono fatti scrivere negli anni inni da Jovanotti, da Neffa; e non ricordo che nessuna forza politica o loro stessi abbiano preso le distanze da questi cantanti o dalle TV che li promuovevano.
  Ma la cosa che mi fa ribrezzo – e qui la devo utilizzare questa parola – è prendere le distanze da un cantante, prendere le distanze da un parlamentare che ha fatto una valutazione politica per quanto forte, ma poi votare un presidente di una commissione all'unanimità – lo ha fatto anche il Partito Democratico – che sta avvelenando un porto intero, la pesca di una città – parlo di Molfetta –, ha distrutto la fauna di una città. Da questo non si prende le distanze, dalle responsabilità di cui un sindaco che ha governato quella città dovrebbe, comunque, rispondere, non consentendo alla magistratura di approfondire. Allora di questo dovete rispondere. Quando, magari, azzardate questi paragoni nei confronti delle BR, andate anche nelle città come Molfetta di fronte ai malati di tumore, a coloro che non possono più pescare su quel territorio, e utilizzate queste argomentazioni.

Ordine del giorno della seduta di domani.

  PRESIDENTE. Comunico l'ordine del giorno della seduta di domani.

  Venerdì 10 ottobre 2014, alle 9,30:

  1. – Discussione sulle linee generali della proposta di legge:
   CAUSI ed altri: Disposizioni in materia di emersione e rientro di capitali detenuti all'estero nonché per il potenziamento della lotta all'evasione fiscale. Disposizioni in materia di autoriciclaggio (C. 2247-A).
  e dell'abbinata proposta di legge: CAPEZZONE (C. 2248).
  — Relatori: Sanga, per la maggioranza; Busin, di minoranza.

  2. – Discussione sulle linee generali della proposta di legge:
   CAPEZZONE: Riforma della disciplina delle tasse automobilistiche e altre disposizioni concernenti l'imposizione tributaria sui veicoli (C. 2397-A).
  — Relatore: Fregolent.

  (ore 14)

  3. – Svolgimento di interpellanze urgenti.

  La seduta termina alle 0,20 del 10 ottobre 2014.

TESTO INTEGRALE DELLE DICHIARAZIONI DI VOTO FINALE DEI DEPUTATI ORESTE PASTORELLI, MARTINA NARDI, FUCSIA FITZGERALD NISSOLI, FILIBERTO ZARATTI, ROBERTA OLIARO E ROCCO PALESE SUL TESTO UNIFICATO DEI PROGETTI DI LEGGE N. 731-1588-A

  ORESTE PASTORELLI. Il provvedimento in esame mira ad una riforma e ad un riordino complessivo del codice della strada, attraverso una serie di interventi che, nonostante le ripetute modifiche già apportate al codice dal 1992 ad oggi, debbono continuare a considerarsi di primaria Pag. 156necessità e centralità, alla luce dell'evoluzione delle problematiche connesse allo stato delle nostre strade, all'aumento smisurato del parco veicolare, al numero esorbitante di incidenti stradali che ancora oggi si registrano nel nostro Paese, con tassi di mortalità sempre oltre la media europea, e speriamo diminuiscano anche mediante l'importante norma sull'ergastolo della patente e sull'omicidio stradale.
  Il decreto intende dunque operare una riorganizzazione ed una semplificazione del codice della strada, rendendolo più armonico e coerente, definendo regole più chiare per tutti i cittadini; aggiornare le disposizioni sulla progettazione dello spazio stradale; prevedere uno strumento unico per ciascun ente territoriale di pianificazione della mobilità; modificare l'entità delle sanzioni rendendole più adeguate e proporzionate, e soprattutto migliorare la sicurezza stradale rivolgendo una particolare attenzione nell'ambito urbano.
  Noi socialisti voteremo a favore di questo provvedimento perché riteniamo che la tutela della vita dei cittadini sulle nostre strade, nonché la tutela dell'ambiente attraverso percorsi di mobilità sostenibile, debbano essere considerate prima ancora che una necessità per il nostro Paese, un imprescindibile dovere da parte di questo Governo nei confronti della cittadinanza di oggi, così come delle generazioni di domani.

  MARTINA NARDI. Gentile Presidente, signori deputati, il denso lavoro di Commissione è figlio della caparbietà del presidente Meta e dell'ottimo relatore Gandolfi, che hanno orientato il nostro lavoro alla concretezza e guidato la discussione con capacità e cognizione di causa, che per questo ringrazio.
  Dopo più di vent'anni il Parlamento si appresta a indicare con chiarezza al Governo le modifiche sostanziali del nuovo codice della strada.
  Una riforma attesa che mira a modernizzare e a semplificare, punta ad aumentare la sicurezza e soprattutto si pone l'obiettivo di tutelare i soggetti vulnerabili, il tutto in sintonia con la legislazione europea in materia.
  Il codice della strada è la carta che regolamenta molto della nostra vita e della vita delle nostre città, pertanto avere uno strumento moderno snello meno burocratizzato è stato fin da subito un obiettivo della Commissione.
  Si è voluto introdurre nella delega obiettivi che mirano al raggiungimento di regole certe, semplici e meno soggette ad interpretazione. Per ottenere ciò si è proceduto da un lato delegificando su ciò che ha carattere prevalentemente tecnico e dall'altro semplificando la segnaletica, le sanzioni e le casistiche per i ricorsi amministrativi e giurisdizionali. Quindi razionalizzare per semplificare in modo da ridurre gli adempimenti a carico dei utenti.
  La delega punta, come ho accennato, anche alla revisione dell'apparato sanzionatorio, modificando l'entità delle sanzioni secondo principi di ragionevolezza, proporzionalità, individuando la graduazione delle sanzioni in funzione della gravità.
  Quindi, semplificazione e razionalizzazione hanno guidato la Commissione anche nell'indicare la necessità della creazione di un'unica banca dati relativa alle infrazioni stradali e alla promozione della diffusione di sistemi telematici.
  Un posto di rilievo è occupato dalla tutela dei diritti dei soggetti vulnerabili quali i pedoni, i bambini, i disabili, senza trascurare i ciclisti. Di questo segno molti emendamenti accolti, anche da me presentati, ne cito uno per tutti che attiene all'inasprimento delle sanzioni amministrative in caso di occupazione degli spazi riservati alle persone disabili o all'utilizzo improprio del contrassegno degli invalidi.
  Una legislazione che mette al centro i pedoni e i bambini è il segno di una società che migliora la vivibilità nelle proprie città, che punta alla sicurezza dei suoi cittadini ponendosi l'obiettivo di determinare una nuova coscienza collettiva, una rinnovata cultura di convivenza.
  La riduzione a trenta km orari in zone urbane persegue la finalità di tutelare i Pag. 157soggetti così detti vulnerabili, che in realtà dovrebbero essere i protagonisti dei centri urbani, quali i pedoni, e che invece troppo spesso si trovano ad essere i soggetti deboli e per certi versi marginali rispetto alle automobili.
  La delega indica misure che incentivino la mobilità ciclistica e pedonale e migliorino la circolazione degli stessi, per questo è stata introdotta la possibilità di transitare nelle corsie riservate ai mezzi pubblici alle biciclette, ai ciclomotori e ai motocicli e con lo stesso spirito è stato consentito l'accesso in autostrada ai motocicli di cilindrata non inferiore a 120 cc.
  Decongestionare dal traffico automobilistico le nostre città è stato uno dei temi più ricorrenti del nostro lavoro, questi provvedimenti vanno letti con questa chiave di lettura, che certamente dovranno essere accompagnati ad altri provvedimenti di diversa natura. Questo è solo l'inizio ma altre norme dovranno determinare una diversa e più sostenibile modalità di spostarsi. Riteniamo che si sia fatto un buon lavoro e perciò annuncio il voto favorevole di Led socialisti europei.

  FUCSIA FITZGERALD NISSOLI. Signor Presidente, onorevoli colleghi, il disegno di legge al nostro esame, che racchiude sia una proposta di legge di iniziativa parlamentare che di iniziativa governativa, rappresenta uno strumento importante di adeguamento delle norme alle necessità che si sono venute a creare con i cambiamenti in corso nella nostra società.
  Infatti, ci troviamo a dare il nostro consenso, ed annuncio sin d'ora il voto favorevole del nostro Gruppo, ad un testo che si propone di aggiornare il codice della strada del 1992, sono passati 22 anni, ed è chiara ed evidente l'esigenza di una riforma armonica ed incisiva che sappia muoversi su tre linee direttrici: la sicurezza stradale, la sostenibilità ambientale e sociale e la semplificazione cui è sottesa la necessità dell'armonizzazione europea delle norme.
  Dal 1992, il Codice non ha avuto sostanziali modificazioni, se non l'aggiunta di piccoli rattoppi o discutibili provvedimenti legislativi, i quali hanno tappato o colmato i vuoti che, nel frattempo, si erano formati nel vecchio testo, a causa delle mutate condizioni ambientali e tecnologiche o di circolazione stradale.
  Nel 2007, durante il Governo Prodi, il Ministro dei Trasporti Bianchi avvertì il bisogno di porre mano ad una riforma integrale del Codice, divenuto ormai non idoneo alle esigenze del tempo.
  Il 29 marzo 2007 la Camera votò l'AC 2480, che al Senato divenne AS 1677, 3 luglio 2007.
  Sembrava che tutto dovesse, procedere nel miglior dei modi, quando improvvisamente vi fu la catastrofe politica, che determinò la sfiducia al Governo Prodi e la successiva caduta dell'Esecutivo di Centro Sinistra. Era il 24 gennaio 2008. Tre anni dopo, il Governo Berlusconi con il Ministro dei Trasporti Altiero Matteoli riprese lo stesso articolato del Codice della Strada del Ministro Bianchi e lo riportò nell'agenda parlamentare, ddl n. 1720, in un quadro complessivo mutato, anzi peggiorato.
  Questa riforma è qualcosa che tutti i cittadini attendono, nella convinzione di migliorare il corpus normativo facendo sì che il Codice della Strada abbia un profilo più semplice, più chiaro, e con un testo di facile consultazione.
  Abbiamo bisogno di norme chiare ed utili a salvare la vita e la salute dei cittadini sulla strada e a rendere il traffico e la circolazione più fluidi e più sicuri, nel rispetto della sostenibilità e dei bisogni dei cittadini, dei turisti e degli immigrati e soprattutto dello sviluppo economico del Paese.
  Il testo che stiamo per approvare affronta in maniera chiara il tema della sicurezza rafforzandone il concetto per includervi la tutela dei più deboli. Infatti, ci sono ancora troppi morti per le strade e se anche dobbiamo tendere alla mortalità zero, dobbiamo riscontrare che stiamo ancora troppo indietro rispetto agli altri ed ancora lontani dall'obiettivo europeo di dimezzare i morti da incidente stradale nel decennio 2011-2020.Pag. 158
  Sulla mobilità quotidiana sappiamo tutti che i nostri punti deboli sono la viabilità urbana, con il suo congestionamento, che ha anche un costo finanziario oltre che psichico notevole, ed il rispetto delle regole.
  Per quanto riguarda il primo aspetto cui facevo riferimento il provvedimento al nostro esame prevede azioni tese a garantire la sostenibilità e ridurre l'inquinamento incrementando l'efficienza dei sistemi di trasporto nell'ottica del miglioramento della qualità della vita.
  Questo significa anche favorire il trasporto pubblico e la mobilità dei pedoni e dei ciclisti. Quindi una città in movimento dove le particelle browniane della mobilità quotidiana tracciano la traiettoria di movimenti armonici in grado di servire una città sostenibile e vivibile, dove per vivibilità potremmo immaginare quel sistema urbano che è in grado di accogliere la vita dei più indifesi e cioè dei bambini e dei disabili.
  Per quanto concerne invece il rispetto delle regole voglio segnalare l'importanza della revisione dell'apparato sanzionatorio contenuto nel provvedimento in questione secondo criteri di ragionevolezza e proporzionalità e l'indicazione, nella delega al Governo, dell'introduzione della nuova fattispecie di reato di «omicidio stradale», una norma tanto attesa anche dall'associazione familiari vittime della strada, oltre che prevedere la revoca perpetua della patente e l'inibizione perpetua alla guida sul territorio nazionale in seguito ad alcune gravi violazioni.
  Tuttavia, senza una adeguata azione formativa a poco può servire la repressione se non a rimpinguare le casse dei Comuni e dello Stato. Pertanto riteniamo che in merito alla circolazione stradale si debba porre in essere un progetto educativo serio, condiviso, organico, rinnovato ed aggiornato nel tempo, a partire dalla scuola e coinvolgendo le famiglie affinché possa essere utile a ogni cittadino e a tutta la società.
  È necessaria una azione educativa che parta da chi ancora non guida e che ponga al centro il rispetto dei beni comuni e del pubblico decoro, quindi anche della cura dei luoghi di passaggio, per esempio evitando di buttare cartacce e rifiuti. Serve il coraggio di cambiare «ab imis», ripartiamo da questo provvedimento per contribuire a costruire un sistema di mobilità efficiente e sostenibile in un Paese e centri urbani che pongono al centro la persona. Con questa prospettiva annuncio il voto favorevole del Gruppo per l'Italia.

  FILIBERTO ZARATTI. Signora Presidente, signori rappresentanti del Governo, riteniamo che sia molto importante riformare il codice della strada. È stato detto, e noi lo condividiamo, che è cambiato completamente lo scenario nel corso di questi anni. È cambiato lo stato delle nostre strade, è cambiato il volume della mobilità sulle strade, dovuta all'aumento del parco vetture, riteniamo che sia fondamentale che la mobilità vada migliorata. C’è bisogno di nuove e più efficaci regole per affrontare meglio le necessità di tutelare i diritti dei soggetti più deboli, i pedoni, i bambini, i disabili. Si tratta di rendere più sicura la mobilità ecosostenibile, come quella ciclabile. Si tratta di considerare il sempre maggiore uso di moto e motorini, specialmente nelle grandi aree urbane. Insomma, non è più rinviabile un lavoro organico di riforme in questo campo.
  In Commissione, nel Comitato ristretto è stato fatto un buon lavoro, portando a buon fine anche quanto fatto nelle precedenti legislature. Abbiamo visto, tra le altre cose, approvare molti emendamenti, presentati da noi, inerenti la sostenibilità ambientale e sociale dei sistemi di mobilità, il miglioramento delle funzioni dedicate al trasporto pubblico, la mobilità ciclistica e pedonale, l'emendamento sulla diffusione delle cosiddette «zone trenta», la necessità di prevedere un'organizzazione della precedenza d'uso che parta dai pedoni in ordine successivo ai veicoli più vulnerabili e meno inquinanti, il rafforzamento della tutela della cosiddetta «utenza vulnerabile», specificando che nell'ambito di questa categoria entrino anche i ciclomotoristi e i motociclisti, Pag. 159l'inasprimento delle sanzioni amministrative in caso di occupazione degli spazi riservati alle persone disabili o l'utilizzo improprio del contrassegno invalidi. Quindi, un provvedimento che riteniamo utile e positivo.
  Quello che, però, riteniamo possa inficiare il positivo lavoro svolto è l'introduzione della questione dell'omicidio stradale. Intanto, noi siamo concettualmente contrari rispetto alla possibilità di modificare il codice penale partendo da un provvedimento che riguarda la Commissione trasporti, e il codice della strada. Pensiamo che le modifiche al codice penale debbano stare dentro l'organicità di una riforma organica del codice penale.
  Quindi, noi pensiamo che inserire questo elemento nella legge delega sia assolutamente sbagliato ed improprio.
  Del resto, l'omicidio stradale per certi versi è compreso già dal codice penale. Nell'articolo 589 del codice penale, relativo all'omicidio colposo, sono specificate in modo chiaro quelle che sono le fattispecie che riguardano, appunto, l'omicidio stradale.
  Vorrei ricordare quello che prevede l'articolo 589: «Chiunque cagiona per colpa la morte di una persona è punito con la reclusione da sei mesi a cinque anni. Se il fatto è commesso con violazione delle norme sulla disciplina della circolazione stradale o di quelle per la prevenzione degli infortuni sul lavoro la pena è della reclusione da due a sette anni. Si applica la pena della reclusione da tre a dieci anni se il fatto è commesso con violazione delle norme sulla disciplina della circolazione stradale da: 1) soggetto in stato di ebbrezza alcolica ai sensi dell'articolo 186, comma 2, lettera e), del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, e successive modificazioni; 2) soggetto sotto l'effetto di sostanze stupefacenti o psicotrope. Nel caso di morte di più persone, ovvero di morte di una o più persone e di lesioni di una o più persone, si applica la pena che dovrebbe infliggersi per la più grave delle violazioni commesse aumentata fino al triplo, ma la pena non può superare gli anni quindici». Quindi, la condotta dell'omicidio stradale pare dunque già penalmente rilevante e sanzionata. Il problema, semmai, riguarda l'applicazione della norma e l'esecuzione delle pene, e non, appunto, il loro aggravio. Quindi, ogni delitto efferato, comprensibilmente, suscita rabbia e paura, specie quando viene amplificato da mass media nella cronaca nera: microcriminalità, pirateria stradale. Il rafforzamento della pena, senza intervenire in maniera organica con strumenti di prevenzione e controllo, rafforzamento delle indagini, celerità dei processi, rischia di non sortire gli effetti deterrenti sperati.
  Anche sull'aspetto relativo al cosiddetto «ergastolo della patente», noi solleviamo una forte critica. Appare inopportuna la previsione della revoca della patente e l'inibizione della guida a tempo indeterminato in relazione a verifiche e controlli sullo stato di alterazione psicofisica che, attualmente, sono molto imprecisi e approssimativi, e non consentono di stabilire con certezza le condizioni del soggetto alla guida. Peraltro, in altri Paesi dell'Unione europea non esiste una sanzione definitiva di questo tipo. Va aggiunto che la mia parte politica, io personalmente, sono contrario al concetto di ergastolo anche per quanto riguarda il codice penale, perché riteniamo che lo spirito che comunque deve informare la pena da ogni punto di vista deve essere quello del recupero e della riabilitazione. Ora, che noi introduciamo, addirittura, il concetto di ergastolo della patente per quanto riguarda queste fattispecie in campo credo che sia un errore grave e che vada contro lo spirito del nostro ordinamento giudiziario in senso più generale. Credo che noi dobbiamo evitare di cavalcare quelli che sono anche i giusti sentimenti di chi è stato vittima di atroci situazioni e di incidenti stradali. Dobbiamo trovare le modalità che ci permettano di modificare il codice della strada, per rendere più sicura la mobilità di tipo privato, da quella autoveicolare a quella ciclistica, a quella dei pedoni, a quella dei soggetti più deboli. Dobbiamo interpretare il codice della strada interpretando anche le modernità necessarie per rendere un servizio alla nostra comunità, Pag. 160ma, certamente, non possiamo inseguire queste richieste, che a volte sono dovute più all'emotività del fatto e di quello che viene raccontato dalla stampa piuttosto che dalla reale necessità di una modifica di un provvedimento di questo genere.
  Penso che il lavoro fatto con grande sagacia da parte della Commissione e del Comitato ha trovato un intoppo importante sulla vicenda dell'omicidio stradale, così come è stato, peraltro, nelle precedenti legislature, perché la questione della modifica del codice della strada è stata affrontata anche nelle precedenti legislature e proprio sulla vicenda dell'omicidio stradale ha trovato quell'intoppo che non ha determinato il fatto che il provvedimento potesse andare avanti. Quindi avremmo dovuto ripensare a questa vicenda, e non introdurre un emendamento sull'omicidio stradale e sull'ergastolo della patente; dal nostro punto di vista è diventato impossibile dare un giudizio positivo sull'insieme del provvedimento, che, invece, insieme ad Atri, abbiamo contribuito a rendere così efficace.
  Per queste ragioni annuncio il voto contrario di Sinistra Ecologia e Libertà.

  ROBERTA OLIARO. Onorevoli colleghi, gli interventi normativi sulla circolazione stradale hanno bisogno di costante monitoraggio e aggiornamento.
  L'esigenza condivisa che ha ispirato l'elaborazione del provvedimento è quella di conferire una delega al Governo al fine di operare un intervento di complessiva «manutenzione normativa» del codice della strada, anche per razionalizzare i numerosi interventi legislativi sulla materia succedutisi nel tempo in maniera poco organica, quali ad esempio le numerose modifiche al codice con la legge n. 120 del 2010.
  Nell'attuale codice trovano disciplina non solo i principi generali, ma anche una serie di materie che o perché non più di esclusiva competenza statale, o perché disciplinati dalla normativa europea e da accordi internazionali, o perché prettamente tecniche, costituiscono un insieme di disposizioni non sempre attuali e comunque complesse.
  L'intervento legislativo risponde quindi alla necessità di intervenire sul quadro regolatorio in materia di codice della strada per superare le criticità dello stesso, anche secondo quanto segnalato dagli operatori del settore.
  Gli obiettivi di tale intervento sono quelli di semplificare e rendere di più agevole interpretazione e applicazione le disposizioni del codice della strada, sia da parte degli operatori sia da parte degli utenti della strada; recepire la normativa europea, armonizzare le disposizioni contenute nel regolamento di attuazione di cui al decreto del Presidente della Repubblica n. 495 del 1992.
  Inoltre con questo disegno di legge delega si intende perseguire gli obiettivi di sicurezza della circolazione e degli utenti della strada, in particolare di quelli maggiormente vulnerabili, dell'efficienza dell'organizzazione e della semplificazione delle procedure amministrative e giurisdizionali, della razionalizzazione ed efficacia degli istituti sanzionatori.
  Un testo breve, comprensibile per tutti e non solo per gli addetti ai lavori, ma non meno efficace sotto il profilo della certezza del diritto e della tutela della sicurezza stradale.
  Il testo della legge delega da un lato indica i criteri direttivi per la riscrittura delle disposizioni che dovranno essere contenute nei decreti legislativi modificativi dell'attuale codice, dall'altro prevede la delegificazione di quelle materie che, in ragione dell'esigenza di un continuo adeguamento alla normativa comunitaria, meglio si prestano ad essere regolamentate in fonti di natura secondaria o amministrativa, in modo da poter intervenire sulle stesse con procedure celeri e tempestive.
  I principali interventi riguardano; l'introduzione, anche con riferimento ai conducenti minori di età, dell'istituto della patente a punti, al fine di intervenire celermente e preventivamente nell'educazione stradale dei giovani utenti della strada; l'inasprimento delle sanzioni per comportamenti ritenuti particolarmente Pag. 161pericolosi per la sicurezza stradale e nei confronti dei recidivi; la semplificazione burocratica nella presentazione dei ricorsi avverso le sanzioni amministrative; l'adozione di misure di tutela dell'utenza debole, soprattutto nelle aree urbane.
  La progettazione e costruzione di strade più sicure con espressa previsione di una moderna segnaletica e la creazione di infrastrutture ed arredi finalizzati anche alla sicurezza degli utilizzatori a due ruote; il riordino dei compiti della polizia stradale, anche attraverso la specializzazione delle funzioni delle diverse forze, e il potenziamento del ricorso ai servizi ausiliari di polizia stradale.
  Una novità contenuta nella legge delega è l'espressa previsione dell'applicabilità degli istituti della decurtazione di punteggio dalla patente di guida, del ritiro, della sospensione e della revoca della stessa anche nei confronti di conducenti minorenni.
  Tale stretta va verso un maggior rigore nei controlli e sicurezza, principio che impronta tutto il codice della strada.
  Si tratta di un modo per cercare di contenere la vivacità e la trasgressione sulle due e quattro ruote da parte dei ragazzini che sfrecciano sulle strade con poco senso del pericolo e del rispetto delle regole, rischiando la loro vita e quella degli altri. Tale norma è mirata soprattutto alle microcar guidate dai minorenni (in Italia sono circa 80.000 i veicoli circolanti).
  La speranza è che con la patente a punti si riducano gli incidenti che sono spesso letali o causa di lesioni permanenti. Basta leggere i dati diffusi dall'ACI per capire il rischio esistente, visto che nel triennio 2010/2013 si sono verificati 2152 incidenti che hanno coinvolto almeno un quadriciclo, con un totale di 2922 feriti e 40 morti; oltre il 40% dei conducenti feriti aveva un'età compresa tra i 14 e i 18 anni.
  Novità sono previste anche per i conducenti con età superiore agli ottant'anni che dovranno guidare vetture a potenza limitata e sottoporsi a controlli anche psicofisici per avere il rinnovo della patente anno per anno.
  Si attribuisce al Ministero della salute il compito di adottare le linee guida in relazione alle attività di accertamento dei requisiti psicofisici per il conseguimento e il rinnovo della patente destinate alle commissioni mediche locali.
  Travi principi della delega vi è anche l'obbligo di rivedere i limiti di velocità delle strade extraurbane secondo criteri di ragionevolezza e il riordino delle sanzioni. A tal proposito si cerca di mettere un freno all'uso disinvolto che molti comuni fanno delle multe riscosse per ripianare i buchi di bilancio.
  A destare interesse sono poi le novità introdotte in commissione in materia di pene per chi provoca la morte di altre persone alla guida di un veicolo, trovando una sintesi fra le iniziative di esponenti di vari gruppi. Le sanzioni previste in presenza di omicidio colposo provocato da gravi violazioni del codice della strada sono la revoca della patente e l'inibizione alla guida perpetua, il cosiddetto «ergastolo della patente». La violazione dovrà essere particolarmente grave e sarà il Governo a fissare un elenco di infrazioni, tra le quali ci saranno sicuramente la guida in stato di ebbrezza e quella sotto l'effetto di droghe.
  Tra le novità principali della riforma c’è un primo passo importante verso l'introduzione nel nostro ordinamento giuridico, seppure in via indiretta ed eventuale, del «reato di omicidio stradale».
  Occorre però precisare che, affinché l'omicidio stradale esista giuridicamente come reato, va realizzata la tanto attesa riforma del codice penale.
  L'auspicio è che le nuove norme possano ridurre gli incidenti stradali causati dalla guida scorretta o spericolata, spesso condizionata dall'uso di alcool o droghe.
  Altra importante novità contenuta nella legge delega sono le misure per il miglioramento della sicurezza stradale nei confronti dell'utenza vulnerabile, quali bambini, disabili, anziani, pedoni, ciclisti, conducenti di ciclomotori e motocicli e tutti coloro che meritino una tutela particolare dai pericoli derivanti dalla circolazione sulla strada.Pag. 162
  Si introduce una specifica disciplina per l'ambito urbano, che recepisce le principali innovazioni introdotte in altri Paesi europei per la sicurezza dell'utenza vulnerabile, con particolare riferimento ai concetti di «spazio condiviso», «zona d'incontro» e «principio di prudenza», che assegnano la precedenza agli utenti vulnerabili e assicurano la convivenza delle funzioni residenziali e commerciali con quelle di mobilità.
  Nell'ambito della tutela degli utenti vulnerabili particolare attenzione è data agli utilizzatori di biciclette, ciclomotori e motocicli, prevedendo disposizioni per migliorare la loro sicurezza, anche consentendo ad essi l'accesso nelle corsie preferenziali riservate ai mezzi pubblici al fine di separare la circolazione delle due ruote dal traffico ordinario.
  Per favorire l'identificazione e il recupero di biciclette rubate è prevista l'introduzione di un sistema di marchiatura volontaria del telaio. Dovrebbe nascere un archivio della Motorizzazione dedicato a chi vuole registrare il contrassegno antifurto che ha messo sul telaio della bicicletta.
  Il provvedimento che ci accingiamo a votare prevede anche l'adozione di regolamenti di delegificazione in materie prettamente tecniche quali la definizione delle caratteristiche dei veicoli eccezionali e trasporti in condizioni di eccezionalità, la disciplina della massa limite e della sagoma limite dei veicoli adibiti all'autotrasporto e dei carichi sporgenti trasportati, la disciplina della circolazione dei veicoli adibiti agli invalidi e quelli adibiti al soccorso stradale; la semplificazione delle procedure di modifiche delle caratteristiche costruttive dei veicoli in circolazione (per le quali attualmente è richiesto il nulla osta al costruttore), fermo restando il rigoroso rispetto dei requisiti di sicurezza stradale; la definizione delle norme di circolazione per i veicoli atipici, compresi i veicoli di interesse storico e collezionistico; le istruzioni tecniche per gli itinerari ciclabili e per l'utilizzo di strumenti di moderazione della velocità; l'uso di targhe sostitutive per motoveicoli in occasione di competizioni sportive per prevenire il danneggiamento o la perdita delle targhe originali.
  In conclusione, alla luce di tali considerazioni, il gruppo di Scelta Civica voterà a favore del provvedimento in esame con il quale si è intrapreso un percorso molto importante che porterà, come già ho detto, modifiche anche radicali al codice della strada, perseguendo una sostanziale razionalizzazione e chiarezza delle disposizioni normative ed una semplificazione delle procedure per renderle più efficienti ed agevoli per gli utenti, nell'ottica della tutela della sicurezza stradale e in linea con gli orientamenti e le azioni dell'Unione europea in materia.

  ROCCO PALESE. Onorevoli colleghi, la Commissione trasporti dopo tanti anni di tentativi ha finalmente elaborato un testo unificando una proposta di legge n. 731, di iniziativa parlamentare, ed un disegno di legge n. 1588, di iniziativa governativa, svolgendo un lavoro lungo e approfondito, dapprima in sede di Comitato ristretto e poi in sede referente, al fine di proporre all'Aula un testo che contenesse una delega «rafforzata» per la revisione del Codice della strada.
  Nel confronto tra varie posizioni, a volte anche molto diverse, il focus è sempre stato concentrato sui cittadini: l'obiettivo era quello di aumentare la sicurezza, semplificare ed uniformare normative e segnaletica, rivedere l'impianto delle sanzioni con intento non vessatorio.
  La delega è perlopiù concentrata sulla sicurezza stradale in ambito urbano, dove contrariamente all'opinione pubblica avvengono la maggior parte di incidenti mortali, e con particolare riferimento all'utenza vulnerabile, quali bambini, disabili, anziani, pedoni, ciclisti, utenti di ciclomotore e motociclo e tutti coloro che meritino una tutela particolare dai pericoli derivanti dalla circolazione sulla strada.
  Purtroppo il risultato non è propriamente soddisfacente.Pag. 163
  In particolare la Commissione Bilancio ha espresso un parere che ha condizionato notevolmente il lavoro svolto in Commissione.
  Sono prevalse le logiche degli enti locali preoccupati che taluni principi e criteri direttivi potessero richiedere investimenti, a carico degli stessi, nei settori interessati dalla nuova disciplina (sistemi di interconnessione fra trasporto pubblico e privato; miglioramento della sicurezza per biciclette e ciclomotori; realizzazione e manutenzione delle infrastrutture e della segnaletica; accessibilità dei dati sui veicoli e sulle infrazioni attraverso strumenti telematici).
  Il provvedimento di delega prevedeva una revisione della disciplina sanzionatoria, anche modificando l'entità delle sanzioni, secondo princìpi di ragionevolezza, proporzionalità, effettività e non discriminazione, prevedendo, in particolare, la graduazione delle sanzioni medesime con effetti finanziari non quantificabili. La condizione espressa dalla Commissione bilancio ha in parte svuotato questo intento stabilendo che tale revisione «debba rappresentare una mera conferma di quanto già previsto a legislazione vigente, al fine di evitare l'introduzione di ulteriori misure riduttive con conseguenti possibili effetti finanziari in termini di minori introiti».
  Non solo. La delega prevedeva nuove finalizzazioni dei proventi delle sanzioni pecuniarie per violazioni del Codice accertate dal personale dello Stato, destinati ad una serie di finalità puntualmente individuate dal testo: attuazione del Piano nazionale della sicurezza stradale; studi, ricerche e promozione della sicurezza stradale; educazione stradale; assistenza e previdenza del personale del comparto sicurezza; studi e ricerche sulla sicurezza dei veicoli.
  In particolare il criterio direttivo stabiliva una revisione delle procedure concernenti l'utilizzo dei proventi derivanti dalle sanzioni amministrative pecuniarie, prevedendo l'attribuzione al Ministero dell'interno di una quota non inferiore al 15 per cento ed al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti di una quota non inferiore al 20 per cento: la quota complessiva riassegnata risultava pari al 35 per cento e quindi ben superiore al 16,12 per cento previsto dalla legislazione attualmente vigente.
  Il Governo, tramite la Commissione bilancio, ha depotenziato tale norma, prevedendo che i fondi di nuova istituzione previsti dall'articolo 2, comma 1, lettera n), numero 11), debbano comunque essere alimentati dai proventi effettivamente riscossi delle sanzioni di spettanza dello Stato.
  E tuttavia noi stigmatizziamo il fatto che i proventi delle sanzioni amministrative pecuniarie per violazioni del Codice dalla strada siano frequentemente utilizzate dai comuni per finalità diverse dall'implementazione della sicurezza stradale.
  La destinazione dei proventi delle sanzioni – di cui all'articolo 2, comma 1, lettera i), numero 9) – al miglioramento della sicurezza stradale è già prevista dalla legislazione vigente ma non è prevista alcuna forma di controllo, né alcuna sanzione, a carico degli enti che utilizzino i proventi in questione per finalità diverse, anche se nella delega si prevede l'obbligo della rendicontazione e di eventuali sanzioni per enti inadempienti.
  Durante l’iter del provvedimento in esame, il tentativo di introdurre tali forme di controllo non è andato a buon fine, né tantomeno le nostre richieste di introdurre un vincolo esclusivo di destinazione dei proventi in questione, poiché tale vincolo renderebbe del tutto ingestibili i bilanci degli enti locali, la cui capacità finanziaria conta molto sulla riscossione dei proventi da sanzioni.
  Considerato che la delega che ci accingiamo a votare entrerà in vigore probabilmente fra qualche anno, dopo l'approvazione dei vari decreti delegati che ne derivano, non mi sembra una grande conquista.
  Tutto questo per aumentare la sicurezza e diminuire la mortalità ed allora ricordo le norme approvate dal Governo Berlusconi nel 2003 (patente a punti) e l'ultima riforma del Codice della strada (legge 120/2010) attuata dal Governo Berlusconi: Pag. 164chi guida non beve e chi beve non guida. Rispetto alla delega al nostro esame, l'unica differenza sulla prevenzione di incidenti e mortalità la possano fare solo i controlli delle forze dell'ordine che possono oggi fermare e sanzionare coloro che guidano avendo bevuto o assunto sostanze stupefacenti.
  Nel 2010 la curva della incidentalità ha cominciato a scendere per merito della patente a punti da noi introdotta. E temiamo che continuerà a scendere solo ed esclusivamente grazie all'applicazione delle norme introdotte dal Governo Berlusconi.
  Lo strumento a disposizione delle forze dell'ordine rimane sempre la legge 120 del 2010 che in questi tre anni ha contribuito alla riduzione degli incidenti stradali e della mortalità.
  Quando abbiamo lasciato il Governo per salvare il Paese, non pensavamo certo che i tre Governi successivi avrebbero smesso di emanare i decreti attuativi come quello dei controlli della destinazione dei proventi delle sanzioni erogate dagli enti locali, togliendo di fatto una grossa parte dei fondi da destinare all'educazione stradale, alla prevenzione e al controllo del territorio.
  A questo punto non mi resta che ringraziare varie forze dell'ordine che controllano e soprattutto con la loro presenza sulle strade svolgono una importante funzione di deterrenza.

VOTAZIONI QUALIFICATE EFFETTUATE MEDIANTE PROCEDIMENTO ELETTRONICO

INDICE ELENCO N. 1 DI 11 (VOTAZIONI DAL N. 1 AL N. 13)
Votazione O G G E T T O Risultato Esito
Num Tipo Pres Vot Ast Magg Fav Contr Miss
1 Nom. Ddl 731 e ab.-A – em. 1.200 412 411 1 206 99 312 80 Resp.
2 Nom. em. 1.202 420 419 1 210 101 318 78 Resp.
3 Nom. em. 1.204 430 430 216 104 326 78 Resp.
4 Nom. articolo 1 435 434 1 218 420 14 78 Appr.
5 Nom. em. 2.2 253 253 127 13 240 89 Resp.
6 Nom. em. 2.215 349 346 3 174 341 5 87 Appr.
7 Nom. em. 2.204 369 368 1 185 365 3 86 Appr.
8 Nom. em. 2.205 375 374 1 188 369 5 84 Appr.
9 Nom. em. 2.206 384 383 1 192 115 268 84 Resp.
10 Nom. em. 2.208 395 393 2 197 116 277 83 Resp.
11 Nom. em. 2.209 389 387 2 194 113 274 83 Resp.
12 Nom. em. 2.210 391 388 3 195 365 23 83 Appr.
13 Nom. em. 2.212 rif. 389 386 3 194 385 1 83 Appr.

F = Voto favorevole (in votazione palese). – C = Voto contrario (in votazione palese). – V = Partecipazione al voto (in votazione segreta). – A = Astensione. – M = Deputato in missione. – T = Presidente di turno. – P = Partecipazione a votazione in cui è mancato il numero legale. – X = Non in carica.
Le votazioni annullate sono riportate senza alcun simbolo. Ogni singolo elenco contiene fino a 13 votazioni. Agli elenchi è premesso un indice che riporta il numero, il tipo, l'oggetto, il risultato e l'esito di ogni singola votazione.

INDICE ELENCO N. 2 DI 11 (VOTAZIONI DAL N. 14 AL N. 26)
Votazione O G G E T T O Risultato Esito
Num Tipo Pres Vot Ast Magg Fav Contr Miss
14 Nom. em. 2.213 374 374 188 91 283 83 Resp.
15 Nom. em. 2.216 rif. 388 385 3 193 372 13 83 Appr.
16 Nom. em. 2.218 394 380 14 191 367 13 83 Appr.
17 Nom. em. 2.251 378 367 11 184 364 3 83 Appr.
18 Nom. em. 2.253 377 365 12 183 361 4 82 Appr.
19 Nom. em. 2.45 383 379 4 190 143 236 82 Resp.
20 Nom. em. 2.256 384 378 6 190 365 13 82 Appr.
21 Nom. em. 2.257 390 389 1 195 116 273 81 Resp.
22 Nom. em. 2.258 395 388 7 195 374 14 81 Appr.
23 Nom. em. 2.263 385 382 3 192 115 267 81 Resp.
24 Nom. em. 2.301 389 387 2 194 378 9 81 Appr.
25 Nom. em. 2.302 392 389 3 195 388 1 81 Appr.
26 Nom. em. 2.304 389 386 3 194 141 245 81 Resp.


INDICE ELENCO N. 3 DI 11 (VOTAZIONI DAL N. 27 AL N. 39)
Votazione O G G E T T O Risultato Esito
Num Tipo Pres Vot Ast Magg Fav Contr Miss
27 Nom. em. 2.56 380 380 191 122 258 81 Resp.
28 Nom. em. 2.400 385 384 1 193 371 13 81 Appr.
29 Nom. em. 2.305 378 370 8 186 28 342 81 Resp.
30 Nom. em. 2.306 349 274 75 138 26 248 81 Resp.
31 Nom. em. 2.307 359 290 69 146 34 256 81 Resp.
32 Nom. em. 2.201 341 339 2 170 95 244 81 Resp.
33 Nom. em. 2.308 346 345 1 173 41 304 81 Resp.
34 Nom. em. 2.77 355 355 178 339 16 81 Appr.
35 Nom. em. 2.309 356 356 179 354 2 81 Appr.
36 Nom. em. 2.401 359 287 72 144 287 81 Appr.
37 Nom. em. 2.311 362 362 182 362 81 Appr.
38 Nom. em. 2.91, 2.93 357 354 3 178 142 212 81 Resp.
39 Nom. em. 2.355 357 340 17 171 263 77 81 Appr.
INDICE ELENCO N. 4 DI 11 (VOTAZIONI DAL N. 40 AL N. 52)
Votazione O G G E T T O Risultato Esito
Num Tipo Pres Vot Ast Magg Fav Contr Miss
40 Nom. em. 2.356 359 359 180 96 263 82 Resp.
41 Nom. em. 2.500 355 355 178 347 8 82 Appr.
42 Nom. em. 2.202 353 353 177 352 1 82 Appr.
43 Nom. em. 2.357 360 360 181 359 1 82 Appr.
44 Nom. em. 2.358 351 351 176 84 267 82 Resp.
45 Nom. em. 2.359 353 349 4 175 336 13 82 Appr.
46 Nom. em. 2.360 352 350 2 176 102 248 81 Resp.
47 Nom. em. 2.119 364 350 14 176 344 6 81 Appr.
48 Nom. articolo 2 369 365 4 183 351 14 81 Appr.
49 Nom. em. 3.200 367 353 14 177 81 272 81 Resp.
50 Nom. articolo 3 364 350 14 176 343 7 81 Appr.
51 Nom. odg 9/731 e ab.-A/8 250 250 126 6 244 81 Resp.
52 Nom. odg 9/731 e ab.-A/11 335 333 2 167 81 252 81 Resp.


INDICE ELENCO N. 5 DI 11 (VOTAZIONI DAL N. 53 AL N. 65)
Votazione O G G E T T O Risultato Esito
Num Tipo Pres Vot Ast Magg Fav Contr Miss
53 Nom. odg 9/731 e ab.-A/12 343 343 172 87 256 81 Resp.
54 Nom. odg 9/731 e ab.-A/13 341 340 1 171 85 255 81 Resp.
55 Nom. odg 9/731 e ab.-A/14 322 320 2 161 82 238 81 Resp.
56 Nom. odg 9/731 e ab.-A/15 337 334 3 168 82 252 81 Resp.
57 Nom. odg 9/731 e ab.-A/16 336 334 2 168 86 248 81 Resp.
58 Nom. odg 9/731 e ab.-A/17 338 337 1 169 82 255 81 Resp.
59 Nom. odg 9/731 e ab.-A/18 346 345 1 173 88 257 81 Resp.
60 Nom. odg 9/731 e ab.-A/19 334 332 2 167 82 250 81 Resp.
61 Nom. odg 9/731 e ab.-A/20 334 333 1 167 83 250 81 Resp.
62 Nom. odg 9/731 e ab.-A/21 243 243 122 15 228 81 Resp.
63 Nom. odg 9/731 e ab.-A/22 312 310 2 156 72 238 81 Resp.
64 Nom. odg 9/731 e ab.-A/23 333 332 1 167 81 251 81 Resp.
65 Nom. odg 9/731 e ab.-A/24 325 323 2 162 76 247 81 Resp.
INDICE ELENCO N. 6 DI 11 (VOTAZIONI DAL N. 66 AL N. 78)
Votazione O G G E T T O Risultato Esito
Num Tipo Pres Vot Ast Magg Fav Contr Miss
66 Nom. odg 9/731 e ab.-A/25 330 328 2 165 80 248 81 Resp.
67 Nom. odg 9/731 e ab.-A/26 331 329 2 165 82 247 81 Resp.
68 Nom. odg 9/731 e ab.-A/27 333 331 2 166 82 249 81 Resp.
69 Nom. odg 9/731 e ab.-A/28 332 330 2 166 80 250 81 Resp.
70 Nom. odg 9/731 e ab.-A/29 328 326 2 164 81 245 81 Resp.
71 Nom. odg 9/731 e ab.-A/30 334 332 2 167 83 249 81 Resp.
72 Nom. odg 9/731 e ab.-A/31 335 333 2 167 84 249 81 Resp.
73 Nom. odg 9/731 e ab.-A/32 332 329 3 165 81 248 80 Resp.
74 Nom. odg 9/731 e ab.-A/33 335 333 2 167 85 248 80 Resp.
75 Nom. odg 9/731 e ab.-A/34 335 333 2 167 83 250 80 Resp.
76 Nom. odg 9/731 e ab.-A/35 329 327 2 164 83 244 80 Resp.
77 Nom. odg 9/731 e ab.-A/36 322 320 2 161 80 240 80 Resp.
78 Nom. odg 9/731 e ab.-A/37 319 318 1 160 79 239 80 Resp.


INDICE ELENCO N. 7 DI 11 (VOTAZIONI DAL N. 79 AL N. 91)
Votazione O G G E T T O Risultato Esito
Num Tipo Pres Vot Ast Magg Fav Contr Miss
79 Nom. odg 9/731 e ab.-A/38 332 331 1 166 84 247 80 Resp.
80 Nom. odg 9/731 e ab.-A/39 327 326 1 164 82 244 80 Resp.
81 Nom. odg 9/731 e ab.-A/40 329 327 2 164 85 242 80 Resp.
82 Nom. odg 9/731 e ab.-A/42 332 330 2 166 84 246 80 Resp.
83 Nom. odg 9/731 e ab.-A/41 331 329 2 165 83 246 80 Resp.
84 Nom. odg 9/731 e ab.-A/43 325 323 2 162 79 244 80 Resp.
85 Nom. odg 9/731 e ab.-A/44 333 331 2 166 80 251 80 Resp.
86 Nom. odg 9/731 e ab.-A/45 I p. 326 325 1 163 83 242 80 Resp.
87 Nom. odg 9/731 e ab.-A/46 I p. 318 316 2 159 83 233 80 Resp.
88 Nom. odg 9/731 e ab.-A/47 I p. 325 323 2 162 79 244 81 Resp.
89 Nom. odg 9/731 e ab.-A/48 I p. 310 308 2 155 76 232 80 Resp.
90 Nom. odg 9/731 e ab.-A/49 I p. 313 312 1 157 77 235 80 Resp.
91 Nom. odg 9/731 e ab.-A/50 I p. 323 322 1 162 82 240 80 Resp.
INDICE ELENCO N. 8 DI 11 (VOTAZIONI DAL N. 92 AL N. 104)
Votazione O G G E T T O Risultato Esito
Num Tipo Pres Vot Ast Magg Fav Contr Miss
92 Nom. odg 9/731 e ab.-A/51 I p. 327 327 164 75 252 80 Resp.
93 Nom. odg 9/731 e ab.-A/52 I p. 320 320 161 82 238 80 Resp.
94 Nom. odg 9/731 e ab.-A/53 I p. 322 314 8 158 75 239 80 Resp.
95 Nom. odg 9/731 e ab.-A/54 I p. 327 325 2 163 82 243 80 Resp.
96 Nom. odg 9/731 e ab.-A/55 I p. 325 323 2 162 79 244 80 Resp.
97 Nom. odg 9/731 e ab.-A/56 I p. 323 323 162 80 243 81 Resp.
98 Nom. odg 9/731 e ab.-A/57 I p. 326 324 2 163 83 241 80 Resp.
99 Nom. odg 9/731 e ab.-A/60 I p. 325 325 163 80 245 80 Resp.
100 Nom. odg 9/731 e ab.-A/62 I p. 329 327 2 164 81 246 80 Resp.
101 Nom. odg 9/731 e ab.-A/63 I p. 324 324 163 79 245 80 Resp.
102 Nom. odg 9/731 e ab.-A/64 I p. 330 328 2 165 81 247 80 Resp.
103 Nom. odg 9/731 e ab.-A/65 I p. 328 326 2 164 82 244 80 Resp.
104 Nom. odg 9/731 e ab.-A/67 I p. 331 329 2 165 84 245 80 Resp.


INDICE ELENCO N. 9 DI 11 (VOTAZIONI DAL N. 105 AL N. 117)
Votazione O G G E T T O Risultato Esito
Num Tipo Pres Vot Ast Magg Fav Contr Miss
105 Nom. odg 9/731 e ab.-A/68 I p. 325 324 1 163 82 242 80 Resp.
106 Nom. odg 9/731 e ab.-A/70 I p. 330 330 166 82 248 80 Resp.
107 Nom. odg 9/731 e ab.-A/71 I p. 332 332 167 85 247 80 Resp.
108 Nom. odg 9/731 e ab.-A/72 I p. 329 329 165 83 246 80 Resp.
109 Nom. odg 9/731 e ab.-A/74 I p. 329 328 1 165 81 247 80 Resp.
110 Nom. odg 9/731 e ab.-A/75 I p. 330 329 1 165 84 245 80 Resp.
111 Nom. odg 9/731 e ab.-A/76 I p. 336 336 169 85 251 80 Resp.
112 Nom. odg 9/731 e ab.-A/77 I p. 329 329 165 85 244 80 Resp.
113 Nom. odg 9/731 e ab.-A/78 I p. 328 327 1 164 82 245 80 Resp.
114 Nom. odg 9/731 e ab.-A/79 I p. 325 325 163 81 244 81 Resp.
115 Nom. odg 9/731 e ab.-A/80 I p. 319 319 160 75 244 81 Resp.
116 Nom. odg 9/731 e ab.-A/86 I p. 330 330 166 83 247 81 Resp.
117 Nom. odg 9/731 e ab.-A/87 I p. 323 322 1 162 75 247 81 Resp.
INDICE ELENCO N. 10 DI 11 (VOTAZIONI DAL N. 118 AL N. 130)
Votazione O G G E T T O Risultato Esito
Num Tipo Pres Vot Ast Magg Fav Contr Miss
118 Nom. odg 9/731 e ab.-A/88 I p. 334 332 2 167 84 248 81 Resp.
119 Nom. odg 9/731 e ab.-A/89 I p. 329 328 1 165 79 249 81 Resp.
120 Nom. odg 9/731 e ab.-A/90 I p. 327 325 2 163 81 244 81 Resp.
121 Nom. odg 9/731 e ab.-A/91 I p. 328 328 165 72 256 81 Resp.
122 Nom. odg 9/731 e ab.-A/92 I p. 313 312 1 157 72 240 81 Resp.
123 Nom. odg 9/731 e ab.-A/93 I p. 328 326 2 164 80 246 81 Resp.
124 Nom. odg 9/731 e ab.-A/95 I p. 329 326 3 164 82 244 81 Resp.
125 Nom. odg 9/731 e ab.-A/98 I p. 327 324 3 163 82 242 80 Resp.
126 Nom. odg 9/731 e ab.-A/100 I p. 330 329 1 165 86 243 80 Resp.
127 Nom. odg 9/731 e ab.-A/102 I p. 328 327 1 164 86 241 80 Resp.
128 Nom. odg 9/731 e ab.-A/104 I p. 331 331 166 74 257 80 Resp.
129 Nom. odg 9/731 e ab.-A/105 I p. 329 329 165 73 256 80 Resp.
130 Nom. odg 9/731 e ab.-A/107 I p. 327 326 1 164 86 240 80 Resp.


INDICE ELENCO N. 11 DI 11 (VOTAZIONI DAL N. 131 AL N. 134)
Votazione O G G E T T O Risultato Esito
Num Tipo Pres Vot Ast Magg Fav Contr Miss
131 Nom. odg 9/731 e ab.-A/108 I p. 328 328 165 85 243 80 Resp.
132 Nom. odg 9/731 e ab.-A/109 I p. 333 333 167 78 255 80 Resp.
133 Nom. odg 9/731 e ab.-A/110 I p. 332 332 167 78 254 80 Resp.
134 Nom. Ddl 731 e ab.-A – voto finale 255 255 128 246 9 80 Appr.