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Resoconto dell'Assemblea

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XVII LEGISLATURA

Allegato A

Seduta di Mercoledì 5 aprile 2017

COMUNICAZIONI

Missioni valevoli nella seduta del 5 aprile 2017.

  Angelino Alfano, Gioacchino Alfano, Alfreider, Alli, Amendola, Amici, Artini, Baldelli, Bellanova, Bernardo, Dorina Bianchi, Bindi, Biondelli, Bobba, Bocci, Paola Boldrini, Bonifazi, Michele Bordo, Borletti Dell'Acqua, Boschi, Matteo Bragantini, Bratti, Bressa, Brunetta, Bueno, Caparini, Casero, Castiglione, Catalano, Catania, Causin, Centemero, Antimo Cesaro, Cicchitto, Cirielli, Colonnese, Coppola, Costa, D'Alia, Dambruoso, Damiano, De Micheli, Del Basso De Caro, Dellai, Di Gioia, Epifani, Faraone, Fedriga, Ferranti, Ferrara, Fico, Fioroni, Gregorio Fontana, Fontanelli, Franceschini, Garofani, Gentiloni Silveri, Giachetti, Giacomelli, Giancarlo Giorgetti, Giorgis, Gozi, Grillo, Lorenzo Guerini, La Russa, Laforgia, Locatelli, Lorenzin, Losacco, Lotti, Lupi, Madia, Manciulli, Marazziti, Marcon, Marotta, Mazziotti Di Celso, Merlo, Meta, Migliore, Mucci, Orlando, Pannarale, Piccoli Nardelli, Piepoli, Pisicchio, Portas, Rampelli, Ravetto, Realacci, Rigoni, Rizzo, Rosato, Domenico Rossi, Rughetti, Sanga, Sani, Scalfarotto, Scanu, Schullian, Sereni, Sorial, Sottanelli, Speranza, Tabacci, Terzoni, Tofalo, Turco, Velo, Vignali, Villecco Calipari, Zardini.

(Alla ripresa pomeridiana della seduta).

  Adornato, Angelino Alfano, Gioacchino Alfano, Alfreider, Alli, Amendola, Amici, Artini, Baldelli, Bellanova, Bernardo, Dorina Bianchi, Bindi, Biondelli, Bobba, Bocci, Paola Boldrini, Bonifazi, Michele Bordo, Borletti Dell'Acqua, Boschi, Matteo Bragantini, Bratti, Bressa, Brunetta, Bueno, Buttiglione, Caparini, Casero, Castiglione, Catalano, Catania, Causin, Centemero, Antimo Cesaro, Cicchitto, Cirielli, Colonnese, Coppola, Costa, D'Alia, Dambruoso, Damiano, De Micheli, Del Basso De Caro, Dellai, Di Gioia, Epifani, Faraone, Ferranti, Fico, Fioroni, Gregorio Fontana, Fontanelli, Franceschini, Garofani, Gelli, Gentiloni Silveri, Giachetti, Giacomelli, Giancarlo Giorgetti, Giorgis, Gozi, Grillo, La Russa, Laforgia, Locatelli, Lorenzin, Losacco, Lotti, Lupi, Madia, Manciulli, Marazziti, Marcon, Marotta, Mazziotti Di Celso, Merlo, Meta, Migliore, Mucci, Orlando, Pannarale, Piccoli Nardelli, Piepoli, Gianluca Pini, Pisicchio, Portas, Rampelli, Ravetto, Realacci, Rigoni, Rizzo, Rosato, Domenico Rossi, Rughetti, Sanga, Sani, Scalfarotto, Scanu, Schullian, Sereni, Sorial, Sottanelli, Tabacci, Terzoni, Turco, Velo, Vignali, Zardini.

Annunzio di proposte di legge.

  In data 4 aprile 2017 è stata presentata alla Presidenza la seguente proposta di legge d'iniziativa del deputato:
   DE LORENZIS: «Modifica all'articolo 1120 del codice civile, concernente la maggioranza necessaria per deliberare la destinazione di spazi comuni condominiali a posteggio per le biciclette» (4405).

  Sarà stampata e distribuita.

Trasmissione dalla Commissione parlamentare per l'infanzia e l'adolescenza.

  La Presidente della Commissione parlamentare per l'infanzia e l'adolescenza ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 144, comma 3, del Regolamento della Camera, il documento conclusivo dell'indagine conoscitiva sul diritto dei minori a fruire del patrimonio culturale artistico nazionale, approvato il 4 aprile 2017 dalla Commissione medesima (Doc. XVII-bis n. 9).

  Tale documento sarà stampato e distribuito.

Annunzio di progetti di atti dell'Unione europea.

  La Commissione europea, in data 4 aprile 2017, ha trasmesso, in attuazione del Protocollo sul ruolo dei Parlamenti allegato al Trattato sull'Unione europea, i seguenti progetti di atti dell'Unione stessa, nonché atti preordinati alla formulazione degli stessi, che sono assegnati, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento, alle sottoindicate Commissioni, con il parere della XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea):
   Relazione della Commissione sull'indagine connessa alla manipolazione delle statistiche in Austria ai sensi del regolamento (UE) n. 1173/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo all'effettiva esecuzione della sorveglianza di bilancio nella zona euro (decisione della Commissione del 3 maggio 2016) (COM(2017) 94 final), che è assegnata in sede primaria alla V Commissione (Bilancio).

  Proposte di decisione del Consiglio relative alla conclusione, a nome dell'Unione europea, nonché alla firma, a nome dell'Unione europea, e all'applicazione provvisoria dell'accordo bilaterale tra l'Unione europea e gli Stati Uniti d'America su misure prudenziali in materia di assicurazione e riassicurazione (COM(2017) 164 final e COM(2017) 165 final), corredate dai rispettivi allegati (COM(2017) 164 final – Annex 1 e COM(2017) 165 final – Annex 1), che sono assegnate in sede primaria alla III Commissione (Affari esteri).

  Le proposte di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relative all'uso del sistema d'informazione Schengen per il rimpatrio di cittadini di paesi terzi il cui soggiorno è irregolare (COM(2016) 881 final), sull'istituzione, l'esercizio e l'uso del sistema d'informazione Schengen (SIS) nel settore delle verifiche di frontiera, che modifica il regolamento (UE) n. 515/2014 e abroga il regolamento (CE) n. 1987/2006 (COM(2016) 882 final) e sull'istituzione, l'esercizio e l'uso del sistema d'informazione Schengen (SIS) nel settore della cooperazione di polizia e della cooperazione giudiziaria in materia penale, che modifica il regolamento (UE) n. 515/2014 e abroga il regolamento (CE) n. 1986/2006, la decisione 2007/533/GAI del Consiglio e la decisione 2010/261/UE della Commissione (COM(2016) 883 final), già trasmesse dalla Commissione europea e assegnate, in data 4 aprile 2017, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento, alla I Commissione (Affari costituzionali), con il parere della XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea), sono altresì assegnate alla medesima XIV Commissione ai fini della verifica della conformità al principio di sussidiarietà; il termine di otto settimane per la verifica di conformità, ai sensi del Protocollo sull'applicazione dei princìpi di sussidiarietà e di proporzionalità allegato al Trattato sull'Unione europea, decorre dal 4 aprile 2017.

Atti di controllo e di indirizzo.

  Gli atti di controllo e di indirizzo presentati sono pubblicati nell’Allegato B al resoconto della seduta odierna.

TESTO UNIFICATO DELLE PROPOSTE DI LEGGE: MANTERO ED ALTRI; LOCATELLI ED ALTRI; MURER ED ALTRI; ROCCELLA ED ALTRI; NICCHI ED ALTRI; BINETTI ED ALTRI; CARLONI ED ALTRI; MIOTTO ED ALTRI; NIZZI ED ALTRI; FUCCI ED ALTRI; CALABRÒ E BINETTI; BRIGNONE ED ALTRI; IORI ED ALTRI; MARZANO; MARAZZITI ED ALTRI; SILVIA GIORDANO ED ALTRI: NORME IN MATERIA DI CONSENSO INFORMATO E DI DISPOSIZIONI ANTICIPATE DI TRATTAMENTO (A.C. 1142-1298-1432-2229-2264-2996-3391-3561-3584-3586-3596-3599-3630-3723-3730-3970-A)

A.C. 1142-A – Articolo 1

ARTICOLO 1 DEL TESTO UNIFICATO DELLA COMMISSIONE

Art. 1.
(Consenso informato).

  1. La presente legge, nel rispetto dei princìpi di cui agli articoli 2, 13 e 32 della Costituzione e degli articoli 1, 2 e 3 della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea, tutela la vita e la salute dell'individuo e stabilisce che nessun trattamento sanitario può essere iniziato o proseguito se privo del consenso libero e informato della persona interessata, tranne che nei casi espressamente previsti dalla legge.
  2. È promossa e valorizzata la relazione di cura e di fiducia tra paziente e medico il cui atto fondante è il consenso informato nel quale si incontrano l'autonomia decisionale del paziente e la competenza, l'autonomia professionale e la responsabilità del medico. In tale relazione sono coinvolti, se il paziente lo desidera, anche i suoi familiari o la parte dell'unione civile o il convivente ovvero una persona di sua fiducia.
  3. Ogni persona ha il diritto di conoscere le proprie condizioni di salute e di essere informata in modo completo, aggiornato e a lei comprensibile riguardo alla diagnosi, alla prognosi, ai benefìci e ai rischi degli accertamenti diagnostici e dei trattamenti sanitari indicati, nonché riguardo alle possibili alternative e alle conseguenze dell'eventuale rifiuto del trattamento sanitario e dell'accertamento diagnostico o della rinuncia ai medesimi. Può rifiutare in tutto o in parte di ricevere le informazioni ovvero indicare i familiari o una persona di sua fiducia incaricati di ricevere le informazioni in sua vece. Il rifiuto o la rinuncia alle informazioni e l'eventuale indicazione di un incaricato sono registrati nella cartella clinica e nel fascicolo sanitario elettronico.
  4. Il consenso informato è espresso in forma scritta ovvero, nel caso in cui le condizioni fisiche del paziente non lo consentano, attraverso videoregistrazione o dispositivi che consentono alla persona con disabilità di comunicare. Il consenso informato, in qualunque forma espresso, è inserito nella cartella clinica e nel fascicolo sanitario elettronico.
  5. Ogni persona maggiorenne e capace di intendere e di volere ha il diritto di rifiutare, in tutto o in parte, con le stesse forme di cui al comma 4, qualsiasi accertamento diagnostico o trattamento sanitario indicato dal medico per la sua patologia o singoli atti del trattamento stesso. Ha, inoltre, il diritto di revocare in qualsiasi momento, con le stesse forme di cui al comma 4, il consenso prestato, anche quando la revoca comporti l'interruzione del trattamento, incluse la nutrizione e l'idratazione artificiali. Ferma restando la possibilità per il paziente di modificare la propria volontà, l'accettazione, la revoca e il rifiuto sono annotati nella cartella clinica e nel fascicolo sanitario elettronico.
  6. Il rifiuto del trattamento sanitario indicato dal medico o la rinuncia al medesimo non possono comportare l'abbandono terapeutico. Sono quindi sempre assicurati il coinvolgimento del medico di famiglia e l'erogazione delle cure palliative di cui alla legge 15 marzo 2010, n. 38.
  7. Il medico è tenuto a rispettare la volontà espressa dal paziente di rifiutare il trattamento sanitario o di rinunciare al medesimo e, in conseguenza di ciò, è esente da responsabilità civile o penale. Il paziente non può esigere trattamenti sanitari contrari a norme di legge, alla deontologia professionale o alle buone pratiche clinico-assistenziali.
  8. Nelle situazioni di emergenza o di urgenza il medico assicura l'assistenza sanitaria indispensabile, ove possibile nel rispetto della volontà del paziente.
  9. Il tempo della comunicazione tra medico e paziente costituisce tempo di cura.
  10. Ogni azienda sanitaria pubblica o privata garantisce con proprie modalità organizzative la piena e corretta attuazione dei princìpi di cui alla presente legge, assicurando l'informazione necessaria ai pazienti e l'adeguata formazione del personale.

PROPOSTE EMENDATIVE RIFERITE ALL'ARTICOLO 1 DEL TESTO UNIFICATO

ART. 1.
(Consenso informato).

  Al comma 4, primo periodo, sostituire le parole: Il consenso informato con le seguenti: Sulla base delle informazioni di cui al precedente comma e in particolare di quelle riguardanti le conseguenze delle sue scelte, il consenso.
1. 206. Gigli, Sberna, Baradello, Binetti, Calabrò.

  Al comma 4, primo periodo, dopo la parola: informato aggiungere le seguenti:, che è raccolto è controfirmato per ricezione da un medico del servizio sanitario nazionale o convenzionato,
1. 207. Menorello, Gigli, Binetti, Pagano, Roccella, Calabrò.

  Al comma 4, primo periodo, sostituire le parole da: è espresso fino a: con disabilità con le seguenti:, in qualsiasi forma espresso, è documentato in forma scritta ovvero attraverso videoregistrazioni o, per la persona con disabilità, attraverso dispositivi che le consentano.
1. 369. Silvia Giordano, Mantero, Nesci, Lorefice, Grillo, Colonnese, Di Vita.

  Al comma 4, primo periodo, sostituire le parole da: è espresso fino a: con disabilità con le seguenti:, acquisito nei modi e con gli strumenti più consoni alle condizioni del paziente, è documentato in forma scritta o attraverso videoregistrazioni o, per la persona con disabilità, attraverso dispositivi che le consentano.
1. 369.(Testo modificato nel corso della seduta). Silvia Giordano, Mantero, Nesci, Lorefice, Grillo, Colonnese, Di Vita.
(Approvato)

  Al comma 4, primo periodo, sostituire le parole: in forma scritta con le seguenti: oralmente o in forma scritta in caso di procedura invasiva o complessa.
1. 357. Burtone.

  Al comma 4, primo periodo, dopo le parole: in forma scritta aggiungere le seguenti: nel caso di primo accesso, ricovero o intervento chirurgico.
1. 208. Silvia Giordano, Mantero, Lorefice, Di Vita, Nesci, Colonnese, Grillo, Baroni, Dall'Osso.

  Al comma 4, primo periodo, sostituire le parole da:, nel caso in cui le condizioni fisiche del paziente non lo consentano fino alla fine del periodo con le seguenti: attraverso videoregistrazioni o, per la persona con disabilità, attraverso dispositivi che le consentano di comunicare.
1. 370. Silvia Giordano, Mantero, Nesci, Lorefice, Grillo, Colonnese, Di Vita.

  Al comma 4, primo periodo, dopo le parole: videoregistrazione o dispositivi, aggiungere le parole: dotati di supporto durevole.
1. 209. Piccione, Taricco, Preziosi, Carrescia, Senaldi, Bazoli, Rubinato, Prina, Gigli, Palmieri.

  Al comma 4, primo periodo, aggiungere, in fine, le parole: e che consentano comunque un riscontro della volontà esplicita.
1. 211. Pagano, Fedriga, Molteni, Simonetti, Invernizzi.

  Al comma 4, secondo periodo, sostituire la parola: e con la seguente: o.
1. 210. Menorello, Gigli, Binetti, Pagano, Roccella, Calabrò.

  Al comma 4, aggiungere, in fine, le parole: solo qualora siano garantiti strumenti adeguati a garantire la firma dell'interessato.
1. 212. Fucci, Distaso, Latronico, Binetti, Roccella, Calabrò.

  Al comma 4, aggiungere, in fine, i seguenti periodi: L'espressione del consenso informato è preceduta da corrette informazioni rese al paziente in maniera comprensibile dal medico curante circa diagnosi, prognosi, scopo, natura, benefici e rischi del trattamento sanitario proposto. Il medico prospetta anche eventuali effetti collaterali e le possibili alternative e conseguenze del rifiuto del trattamento.
1. 213. Palmieri, Brunetta, Sisto, Archi, Biancofiore, Biasotti, Brambilla, Calabria, Carfagna, Catanoso, Centemero, Cesaro, Crimi, De Girolamo, Fabrizio Di Stefano, Gregorio Fontana, Riccardo Gallo, Garnero Santanchè, Gelmini, Genovese, Giacomoni, Alberto Giorgetti, Gullo, Laffranco, Longo, Martinelli, Milanato, Occhiuto, Palmizio, Polidori, Polverini, Romele, Rotondi, Russo, Santelli, Sarro, Elvira Savino, Sandra Savino, Secco, Squeri, Valentini, Vella, Binetti, Calabrò, Gigli.

  Al comma 4, aggiungere, in fine, il seguente periodo: In ogni caso il paziente deve essere pienamente in grado di intendere e di volere al momento dell'espressione del consenso.
1. 214. Bosco.

  Al comma 4, aggiungere, in fine, il seguente periodo: Il consenso informato al trattamento sanitario può essere revocato in qualsiasi momento anche parzialmente e la revoca deve essere annotata nella cartella clinica.
1. 215. Bosco.

  Al comma 4, aggiungere, in fine, il seguente periodo: Nell'informazione al paziente in ogni caso si deve tenere conto: dell'emotività del paziente, della sua età, della capacità del paziente di comprendere le informazioni prestate, della capacità del paziente di esprimere consapevolmente la sua volontà.
1. 216. Bosco.

  Al comma 4, aggiungere, in fine, il seguente periodo: Ove il paziente non sia in grado di comunicare il consenso informato è espresso nell'ordine, dal coniuge o dai soggetti di cui ai commi 2 e 36 dell'articolo 1 alla legge 20 maggio 2016 n. 76 o dai familiari di cui all'articolo 433 del codice civile, secondo l'ordine ivi previsto o eventualmente da persona precedentemente indicata dal paziente medesimo.
1. 217. Bosco.

  Al comma 4, aggiungere, in fine, il seguente periodo: Ciascuna azienda sanitaria assume atti programmatori e organizzativi, allo scopo di uniformi criteri di redazione tecnica dei testi oggetto del consenso informato, nonché di individuazione del medico che ha l'obbligo di raccoglierlo, controfirmandolo per ricezione.
1. 218. Menorello, Gigli, Binetti, Pagano, Roccella, Calabrò.

  Al comma 5, primo periodo, sostituire le parole: maggiorenne e capace di intendere e di volere con le seguenti: capace di agire secondo il disposto dell'articolo 2 del codice civile.
1. 353. Giuditta Pini.

  Al comma 5, primo periodo, sostituire le parole: maggiorenne e capace di intendere e di volere con le seguenti: capace di agire.
1. 353.(Testo modificato nel corso della seduta). Giuditta Pini.
(Approvato)

  Al comma 5, primo periodo, sopprimere le parole:, con le stesse forme di cui al comma 4,

  Conseguentemente, al medesimo comma, secondo periodo, sopprimere le parole:, con le stesse forme di cui al comma 4,
1. 222. Silvia Giordano, Mantero, Lorefice, Colonnese, Nesci, Di Vita, Grillo, Baroni, Dall'Osso.

  Al comma 5, sopprimere il secondo periodo.

  Conseguentemente, all'articolo 3, comma 1, primo periodo, sostituire le parole da: il consenso o il rifiuto fino alla fine del periodo con le seguenti: il rifiuto rispetto a interventi diagnostici o terapeutici e a singoli trattamenti sanitari che si configurino inutili, troppo gravosi o sproporzionati, comprese le pratiche di nutrizione e idratazione artificiali.
1. 364. Marazziti, Gigli, Binetti, Calabrò, Santerini.

  Al comma 5, sopprimere il secondo periodo.
1. 224. Fucci, Distaso, Latronico, Binetti, Calabrò.

  Al comma 5, secondo periodo, sostituire le parole da: con le stesse forme fino alla fine del periodo, con le seguenti: il consenso prestato salvo che questa decisione non metta a repentaglio la sua vita.
1. 225. Palmieri, Brunetta, Sisto, Archi, Biancofiore, Biasotti, Brambilla, Calabria, Carfagna, Catanoso, Centemero, Cesaro, Crimi, De Girolamo, Fabrizio Di Stefano, Gregorio Fontana, Riccardo Gallo, Garnero Santanchè, Gelmini, Genovese, Giacomoni, Alberto Giorgetti, Gullo, Laffranco, Longo, Martinelli, Milanato, Occhiuto, Palmizio, Polidori, Polverini, Romele, Rotondi, Russo, Santelli, Sarro, Elvira Savino, Sandra Savino, Secco, Squeri, Valentini, Vella, Binetti, Calabrò, Gigli.

  Al comma 5, secondo periodo, sostituire le parole da: anche quando fino alla fine del periodo, con le seguenti: a trattamenti per la sua patologia.

  Conseguentemente, all'articolo 3, comma 1, primo periodo, sopprimere le parole:, comprese le pratiche di nutrizione e idratazione artificiali;
1. 226. Calabrò, Gigli, Sberna, Baradello, Binetti.

  Al comma 5, secondo periodo, sostituire le parole: del trattamento, incluse la nutrizione e l'idratazione artificiali con le seguenti: di terapie di supporto escludendo da queste la nutrizione e l'idratazione artificiali la cui sospensione comporterebbe un sensibile peggioramento della qualità del fine vita del malato a causa della inevitabile insorgenza di lesioni da decubito scatenanti dolore fisico e sofferenza aggiuntiva.

  Conseguentemente, all'articolo 3, comma 1, primo periodo, sopprimere le parole:, comprese le pratiche di nutrizione e idratazione artificiali.
1. 371. Altieri.

  Al comma 5, secondo periodo, sopprimere le parole:, incluse la nutrizione e l'idratazione artificiali.

  Conseguentemente:
   al comma 6, primo periodo, dopo le parole: l'abbandono terapeutico, aggiungere le seguenti:; viene pertanto, comunque assicurato quanto necessario al fine del mantenimento in vita ovvero del miglioramento delle condizioni di salute, escluse pratiche di accanimento terapeutico.;   all'articolo 3, comma 1, primo periodo, sopprimere le parole:, comprese le pratiche di nutrizione e idratazione artificiali;.
*1. 269. Palmieri, Brunetta, Sisto, Archi, Biancofiore, Biasotti, Brambilla, Calabria, Carfagna, Catanoso, Centemero, Luigi Cesaro, Crimi, De Girolamo, Fabrizio Di Stefano, Gregorio Fontana, Riccardo Gallo, Garnero Santanchè, Gelmini, Genovese, Giacomoni, Alberto Giorgetti, Gullo, Laffranco, Longo, Martinelli, Milanato, Occhiuto, Palmizio, Polidori, Polverini, Romele, Rotondi, Russo, Santelli, Sarro, Elvira Savino, Sandra Savino, Secco, Squeri, Valentini, Vella, Gigli.

  Al comma 5, secondo periodo, sopprimere le parole:, incluse la nutrizione e l'idratazione artificiali.

  Conseguentemente:
   al comma 6, primo periodo, dopo le parole: l'abbandono terapeutico, aggiungere le seguenti:; viene pertanto, comunque assicurato quanto necessario al fine del mantenimento in vita ovvero del miglioramento delle condizioni di salute, escluse pratiche di accanimento terapeutico.;
   all'articolo 3, comma 1, primo periodo, sopprimere le parole:, comprese le pratiche di nutrizione e idratazione artificiali;.
*1. 270. Menorello, Gigli, Binetti, Pagano, Roccella, Calabrò.

  Al comma 5, secondo periodo, sopprimere le parole:, incluse la nutrizione e l'idratazione artificiali.

  Conseguentemente, all'articolo 3, comma 1:
   al primo periodo, sopprimere le parole:
, comprese le pratiche di nutrizione e idratazione artificiali;
   aggiungere, in fine, i seguenti periodi: Nella disposizione anticipata di trattamento il soggetto non può inserire indicazioni che integrino le fattispecie di cui agli articoli 575, 579 e 580 del codice penale. Anche nel rispetto della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, fatta a New York il 13 dicembre 2006, resa esecutiva dalla legge 3 marzo 2009, n. 18, alimentazione e idratazione, nelle diverse forme in cui la scienza e la tecnica possono fornirle al paziente, devono essere mantenute fino al termine della vita, ad eccezione del caso in cui le medesime risultino non più efficaci nel fornire al paziente i fattori nutrizionali necessari alle funzioni fisiologiche essenziali del corpo. Esse non possono formare oggetto di disposizione anticipata di trattamento.
**1. 227. Fucci, Distaso, Latronico, Binetti, Calabrò.

  Al comma 5, secondo periodo, sopprimere le parole:, incluse la nutrizione e l'idratazione artificiali.

  Conseguentemente, all'articolo 3, comma 1:
   al primo periodo, sopprimere le parole:
, comprese le pratiche di nutrizione e idratazione artificiali;
   aggiungere, in fine, i seguenti periodi: Nella disposizione anticipata di trattamento il soggetto non può inserire indicazioni che integrino le fattispecie di cui agli articoli 575, 579 e 580 del codice penale. Anche nel rispetto della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, fatta a New York il 13 dicembre 2006, resa esecutiva dalla legge 3 marzo 2009, n. 18, alimentazione e idratazione, nelle diverse forme in cui la scienza e la tecnica possono fornirle al paziente, devono essere mantenute fino al termine della vita, ad eccezione del caso in cui le medesime risultino non più efficaci nel fornire al paziente i fattori nutrizionali necessari alle funzioni fisiologiche essenziali del corpo. Esse non possono formare oggetto di disposizione anticipata di trattamento.
**1. 350. Palmieri, Brunetta, Sisto, Archi, Biancofiore, Biasotti, Brambilla, Calabria, Carfagna, Catanoso, Centemero, Cesaro, Crimi, De Girolamo, Fabrizio Di Stefano, Gregorio Fontana, Riccardo Gallo, Garnero Santanchè, Gelmini, Genovese, Giacomoni, Alberto Giorgetti, Gullo, Laffranco, Longo, Martinelli, Milanato, Occhiuto, Palmizio, Polidori, Polverini, Romele, Rotondi, Russo, Santelli, Sarro, Elvira Savino, Sandra Savino, Secco, Squeri, Valentini, Vella, Gigli.

  Al comma 5, secondo periodo, sopprimere le parole:, incluse la nutrizione e l'idratazione artificiali.

  Conseguentemente, all'articolo 3, comma 1:
   al primo periodo, sopprimere le parole:
, comprese le pratiche di nutrizione e idratazione artificiali;
   aggiungere, in fine, il seguente periodo: Nella disposizione anticipata di trattamento il soggetto non può inserire indicazioni che integrino le fattispecie di cui agli articoli 575, 579 e 580 del codice penale.
1. 228. Fucci, Distaso, Latronico, Binetti, Calabrò.

  Al comma 5, secondo periodo, sopprimere le parole:, incluse la nutrizione e l'idratazione artificiali.

  Conseguentemente, all'articolo 3:
   al comma 1, sopprimere le parole:
, comprese le pratiche di nutrizione e idratazione artificiali;
   al medesimo comma, aggiungere, in fine, il seguente periodo: I trattamenti sanitari di ventilazione, alimentazione, idratazione, in qualsivoglia modalità praticabile e disponibile, sono obbligatori in qualsiasi situazione clinica, se l'intempestiva od omessa attivazione, o la sospensione temporanea o definitiva di uno o più di essi sia causa determinante della morte del paziente.
1. 229. Pagano, Fedriga, Molteni, Simonetti, Invernizzi.

  Al comma 5, secondo periodo, sopprimere le parole:, incluse la nutrizione e l'idratazione artificiali.

  Conseguentemente, all'articolo 3:
   al comma 1, primo periodo, sopprimere le parole:
, comprese le pratiche di nutrizione e idratazione artificiali;   dopo il comma 5, aggiungere il seguente:
  5-bis. È vietata la sospensione di idratazione artificiale qualora comporti la morte per disidratazione ed è vietata la sospensione di alimentazione artificiale qualora comporti la morte per denutrizione.
*1. 230. Binetti, Buttiglione, De Mita, Roccella, Calabrò.

  Al comma 5, secondo periodo, sopprimere le parole:, incluse la nutrizione e l'idratazione artificiali.

  Conseguentemente, all'articolo 3:
   al comma 1, primo periodo, sopprimere le parole:
, comprese le pratiche di nutrizione e idratazione artificiali;
   dopo il comma 5, aggiungere il seguente:
  5-bis. È vietata la sospensione di idratazione artificiale qualora comporti la morte per disidratazione ed è vietata la sospensione di alimentazione artificiale qualora comporti la morte per denutrizione.
*1. 351. Palmieri, Brunetta, Sisto, Archi, Biancofiore, Biasotti, Brambilla, Calabria, Carfagna, Catanoso, Centemero, Cesaro, Crimi, De Girolamo, Fabrizio Di Stefano, Gregorio Fontana, Riccardo Gallo, Garnero Santanchè, Gelmini, Genovese, Giacomoni, Alberto Giorgetti, Gullo, Laffranco, Longo, Martinelli, Milanato, Occhiuto, Palmizio, Polidori, Polverini, Romele, Rotondi, Russo, Santelli, Sarro, Elvira Savino, Sandra Savino, Secco, Squeri, Valentini, Vella, Gigli.

  Al comma 5, secondo periodo, sopprimere le parole:, incluse la nutrizione e l'idratazione artificiali.

  Conseguentemente:
   all'articolo 3, comma 1, primo periodo, sopprimere le parole:
, comprese le pratiche di nutrizione e idratazione artificiali;
   dopo l'articolo 4, aggiungere, il seguente:

Art. 4-bis.
(Nutrizione e idratazione assistite).

  La nutrizione e l'idratazione, anche artificialmente somministrate, rientrano tra le cure non terapeutiche di base dovute al paziente anche se morente, fino a quando esse non risultino troppo gravose o di alcun beneficio.
  Atteso che la somministrazione di cibo e acqua, anche con modalità assistite, rappresenta, di norma, un mezzo ordinario e proporzionato di conservazione della vita, essa non è rinunciabile da parte del paziente fino a quando raggiunge la sua finalità propria, che consiste nel procurare l'idratazione e il nutrimento del paziente.
  Eventuali atti formulati ai sensi della presente legge, che esprimano indicazioni sulle funzioni di cui al presente articolo, hanno rilievo solo allorquando il medico, cui deve seguire il consenso del fiduciario, attesti che deve escludersi alcun beneficio ai sensi del comma precedente.
1. 231. Menorello, Gigli, Binetti, Pagano, Roccella, Calabrò.

  Al comma 5, secondo periodo, sopprimere le parole:, incluse la nutrizione e l'idratazione artificiali.

  Conseguentemente, all'articolo 3, comma 1, primo periodo, sopprimere le parole:, comprese le pratiche di nutrizione e idratazione artificiali.
*1. 232. Marguerettaz, Schullian, Plangger, Gebhard.

  Al comma 5, secondo periodo, sopprimere le parole:, incluse la nutrizione e l'idratazione artificiali.

  Conseguentemente, all'articolo 3, comma 1, primo periodo, sopprimere le parole:, comprese le pratiche di nutrizione e idratazione artificiali.
*1. 233. Roccella, Piso, Vaccaro.

  Al comma 5, secondo periodo, sopprimere le parole:, incluse la nutrizione e l'idratazione artificiali.

  Conseguentemente, all'articolo 3, comma 1, primo periodo, sopprimere le parole:, comprese le pratiche di nutrizione e idratazione artificiali.
*1. 234. Palmieri, Brunetta, Sisto, Archi, Biancofiore, Biasotti, Brambilla, Calabria, Carfagna, Catanoso, Centemero, Cesaro, Crimi, De Girolamo, Fabrizio Di Stefano, Gregorio Fontana, Riccardo Gallo, Garnero Santanchè, Gelmini, Genovese, Giacomoni, Alberto Giorgetti, Gullo, Laffranco, Longo, Martinelli, Milanato, Occhiuto, Palmizio, Polidori, Polverini, Romele, Rotondi, Russo, Santelli, Sarro, Elvira Savino, Sandra Savino, Secco, Squeri, Valentini, Vella, Gigli.

  Al comma 5, secondo periodo, sopprimere le parole:, incluse la nutrizione e l'idratazione artificiali.  Conseguentemente, all'articolo 3, comma 1, primo periodo, sopprimere le parole:, comprese le pratiche di nutrizione e idratazione artificiali.
*1. 235. Calabrò.

  Al comma 5, secondo periodo, sopprimere le parole:, incluse la nutrizione e l'idratazione artificiali.

  Conseguentemente, all'articolo 3, comma 1, primo periodo, sopprimere le parole:, comprese le pratiche di nutrizione e idratazione artificiali.
*1. 236. Fucci, Distaso, Latronico.

  Al comma 5, secondo periodo, sopprimere le parole:, incluse la nutrizione e l'idratazione artificiali.

  Conseguentemente, all'articolo 3, comma 1, primo periodo, sopprimere le parole:, comprese le pratiche di nutrizione e idratazione artificiali.
*1. 237. Pagano, Fedriga, Molteni, Simonetti, Invernizzi.

  Al comma 5, secondo periodo, sopprimere le parole:, incluse la nutrizione e l'idratazione artificiali.

  Conseguentemente, all'articolo 3, comma 1, primo periodo, sopprimere le parole:, comprese le pratiche di nutrizione e idratazione artificiali.
*1. 238. Binetti, Buttiglione, De Mita, Gigli.

  Al comma 5, secondo periodo, sopprimere le parole:, incluse la nutrizione e l'idratazione artificiali.

  Conseguentemente, all'articolo 3, comma 1, primo periodo, sopprimere le parole:, comprese le pratiche di nutrizione e idratazione artificiali.
*1. 239. Menorello, Gigli, Pagano, Roccella.

  Al comma 5, secondo periodo, sopprimere le parole:, incluse la nutrizione e l'idratazione artificiali.
1. 354. Rampelli, Cirielli, La Russa, Giorgia Meloni, Murgia, Nastri, Petrenga, Rizzetto, Taglialatela, Totaro.

  Al comma 5, secondo periodo, sostituire le parole:, incluse la nutrizione e l'idratazione artificiali con le seguenti:. Gli atti finalizzati a garantire l'assunzione di cibo o bevande al paziente che non li possa assumere in modo autonomo possono essere interrotti quando non risultino più in grado di procurare l'idratazione e il nutrimento del paziente o risultino comunque non più proporzionati.
1. 241. Occhiuto, Palmieri.

  Al comma 5, secondo periodo, sostituire le parole:, incluse la nutrizione e l'idratazione artificiali con le seguenti: . Sono trattamenti sanitari, tra gli altri, la nutrizione artificiale e l'idratazione artificiale, in quanto somministrazione su prescrizione medica di nutrienti e liquidi farmacologicamente preparati o mediante dispositivi sanitari.

  Conseguentemente, all'articolo 3, comma 1, primo periodo, sopprimere le parole:, comprese le pratiche di nutrizione e idratazione artificiali.
1. 372. Amato.

  Al comma 5, secondo periodo, sostituire le parole:, incluse la nutrizione e l'idratazione artificiali con le seguenti: . Ai fini della presente legge, sono da considerarsi trattamenti sanitari la nutrizione artificiale e l'idratazione artificiale, in quanto somministrazione, su prescrizione medica, di nutrienti mediante dispositivi medici.

  Conseguentemente, all'articolo 3, comma 1, primo periodo, sopprimere le parole:, comprese le pratiche di nutrizione e idratazione artificiali.
1. 372.(Testo modificato nel corso della seduta). Amato.
(Approvato)

  Al comma 5, secondo periodo, sostituire le parole:, incluse la nutrizione e l'idratazione artificiali con le seguenti:, può altresì rifiutare o revocare la nutrizione e l'idratazione artificiali.
1. 400. Silvia Giordano, Mantero, Lorefice, Di Vita, Nesci, Colonnese, Grillo, Baroni, Dall'Osso.

  Al comma 5, secondo periodo, dopo la parola: incluse aggiungere le seguenti:, nei soli casi di malattia giunta allo stadio terminale o di patologia ad evoluzione progressiva ad esito infausto,
1. 242. Calabrò, Gigli, Sberna, Baradello.

  Al comma 5, secondo periodo, sostituire la parola: artificiali con la seguente: assistite.
1. 243. Menorello, Gigli, Binetti, Pagano, Roccella, Calabrò.

  Al comma 5, secondo periodo, aggiungere, in fine, le parole: purché detti trattamenti non siano più funzionali allo scopo di nutrire o idratare il paziente.

  Conseguentemente, all'articolo 3, comma 1, primo periodo, dopo le parole: idratazione artificiali, aggiungere le seguenti: purché detti trattamenti non siano più funzionali allo scopo di nutrire o idratare il paziente.
1. 244. Menorello, Gigli, Binetti, Pagano, Roccella, Calabrò.

  Al comma 5, secondo periodo, dopo la parola: artificiali aggiungere le seguenti: solo nel caso non risultino più efficaci nel fornire al paziente i fattori nutrizionali necessari alle funzioni fisiologiche essenziali.
1. 245. Palmieri, Brunetta, Sisto, Archi, Biancofiore, Biasotti, Brambilla, Calabria, Carfagna, Catanoso, Centemero, Cesaro, Crimi, De Girolamo, Fabrizio Di Stefano, Gregorio Fontana, Riccardo Gallo, Garnero Santanchè, Gelmini, Genovese, Giacomoni, Alberto Giorgetti, Gullo, Laffranco, Longo, Martinelli, Milanato, Occhiuto, Palmizio, Polidori, Polverini, Romele, Rotondi, Russo, Santelli, Sarro, Elvira Savino, Sandra Savino, Secco, Squeri, Valentini, Vella, Binetti, Calabrò, Gigli.

  Al comma 5, secondo periodo, dopo le parole: l'idratazione artificiali aggiungere le seguenti:, quando queste servano specificamente a trattare la sua patologia.
1. 246. Gigli, Sberna, Baradello, Binetti, Roccella, Calabrò.

  Al comma 5, dopo il secondo periodo, aggiungere il seguente: L'interruzione di trattamenti in atto può avvenire ove gli stessi risultino non più proporzionati, tenuto conto delle indicazioni espresse dal paziente.
1. 247. Gigli, Sberna, Baradello, Binetti, Roccella, Calabrò.

  Al comma 5, dopo il secondo periodo, aggiungere il seguente: Nutrizione e idratazione rappresentano trattamenti sanitari esclusivamente se svolgono funzione di veicolo di terapia e non sono dirette a idratare e alimentare il paziente.
*1. 248. Palmieri, Brunetta, Sisto, Archi, Biancofiore, Biasotti, Brambilla, Calabria, Carfagna, Catanoso, Centemero, Cesaro, Crimi, De Girolamo, Fabrizio Di Stefano, Gregorio Fontana, Riccardo Gallo, Garnero Santanchè, Gelmini, Genovese, Giacomoni, Alberto Giorgetti, Gullo, Laffranco, Longo, Martinelli, Milanato, Occhiuto, Palmizio, Polidori, Polverini, Romele, Rotondi, Russo, Santelli, Sarro, Elvira Savino, Sandra Savino, Secco, Squeri, Valentini, Vella.

  Al comma 5, dopo il secondo periodo, inserire il seguente: Nutrizione e idratazione rappresentano trattamenti sanitari esclusivamente se svolgono funzione di veicolo di terapia e non sono dirette a idratare e alimentare il paziente.
*1. 249. Calabrò, Binetti, Gigli.

  Al comma 5, dopo il secondo periodo, aggiungere il seguente: Qualora il paziente esprima la rinuncia o il rifiuto di trattamenti sanitari necessari alla propria sopravvivenza, il medico è tenuto a esaminare con il paziente e, se il paziente acconsente, con i suoi familiari, le conseguenze di tale decisione e a illustrargli le possibili alternative; il medico è tenuto a promuovere ogni azione di sostegno al paziente, anche avvalendosi dei servizi di assistenza sociale e psicologica.
**1. 250. Roccella, Piso, Vaccaro, Binetti, Calabrò.

  Al comma 5, dopo il secondo periodo, aggiungere il seguente: Qualora il paziente esprima la rinuncia o il rifiuto di trattamenti sanitari necessari alla propria sopravvivenza, il medico è tenuto a esaminare con il paziente e, se il paziente acconsente, con i suoi familiari, le conseguenze di tale decisione e a illustrargli le possibili alternative; il medico è tenuto a promuovere ogni azione di sostegno al paziente, anche avvalendosi dei servizi di assistenza sociale e psicologica.
**1. 367. Abrignani.

  Al comma 5, dopo il secondo periodo, aggiungere il seguente: Qualora il paziente esprima la rinuncia o il rifiuto di trattamenti sanitari necessari alla propria sopravvivenza, il medico prospetta al paziente e, se questi acconsente, anche ai suoi familiari, le conseguenze di tale decisione e le possibili alternative e promuove ogni azione di sostegno al paziente medesimo, anche avvalendosi dei servizi di assistenza psicologica.
**1. 367.(Testo modificato nel corso della seduta). Abrignani.
(Approvato)

  Al comma 5, dopo il secondo periodo, inserire il seguente: Il medico deve accertarsi che il paziente abbia ben compreso che la sospensione della nutrizione e della idratazione gli comporterà disagi aggiuntivi e avrà come esito la sua morte.
1. 257. Palmieri, Brunetta, Sisto, Archi, Biancofiore, Biasotti, Brambilla, Calabria, Carfagna, Catanoso, Centemero, Cesaro, Crimi, De Girolamo, Fabrizio Di Stefano, Gregorio Fontana, Riccardo Gallo, Garnero Santanchè, Gelmini, Genovese, Giacomoni, Alberto Giorgetti, Gullo, Laffranco, Longo, Martinelli, Milanato, Occhiuto, Palmizio, Polidori, Polverini, Romele, Rotondi, Russo, Santelli, Sarro, Elvira Savino, Sandra Savino, Secco, Squeri, Valentini, Vella, Binetti, Calabrò, Gigli, Palese.

  Al comma 5, dopo il secondo periodo, aggiungere il seguente: In caso di rifiuto di idratazione e nutrizione, il medico deve accertarsi che il paziente abbia pienamente compreso che la sospensione causerà inevitabilmente la sua morte e renderà meno agevole la somministrazione di cure palliative e di sedazione del dolore.
1. 251. Gigli, Sberna, Baradello, Binetti, Calabrò.

  Al comma 5, dopo il secondo periodo, aggiungere il seguente: Il medico deve informare paziente e familiari che senza una adeguata idratazione non è possibile somministrare parte delle cure palliative, inclusa la somministrazione di antidolorifici per flebo.
1. 254. Palmieri, Brunetta, Sisto, Archi, Biancofiore, Biasotti, Brambilla, Calabria, Carfagna, Catanoso, Centemero, Cesaro, Crimi, De Girolamo, Fabrizio Di Stefano, Gregorio Fontana, Riccardo Gallo, Garnero Santanchè, Gelmini, Genovese, Giacomoni, Alberto Giorgetti, Gullo, Laffranco, Longo, Martinelli, Milanato, Occhiuto, Palmizio, Polidori, Polverini, Romele, Rotondi, Russo, Santelli, Sarro, Elvira Savino, Sandra Savino, Secco, Squeri, Valentini, Vella, Binetti, Calabrò, Gigli.

  Al comma 5, dopo il secondo periodo, aggiungere il seguente: Il rifiuto delle cure da parte del paziente non è mai totale e non include le cure palliative, di cui l'idratazione è parte integrante.
1. 252. Binetti, Buttiglione, De Mita, Roccella, Calabrò, Gigli.

  Al comma 5, dopo il secondo periodo, aggiungere il seguente: Il medico ha il dovere di verificare che non sia in atto nessun disagio di tipo psichiatrico che potrebbe condizionare le scelte del paziente. Il rifiuto o la revoca non devono risultare condizionate da stati depressivi o di ansia eccessiva, o da pressioni aventi per oggetto la rinuncia alle terapie.
1. 255. Binetti, Buttiglione, De Mita, Roccella, Calabrò, Gigli.

  Al comma 5, dopo il secondo periodo, aggiungere il seguente: Il rifiuto o la revoca non devono risultare condizionati da psicosi, stati depressivi, stati confusionali o da condizionamenti o pressioni aventi per oggetto la rinuncia alle cure.
1. 256. Gigli, Sberna, Baradello, Binetti, Roccella, Calabrò.

  Al comma 5, dopo il secondo periodo, aggiungere il seguente: Il medico, nel momento in cui aggiorna il paziente circa il suo stato, deve sempre accertarsi che abbia compreso che la sospensione della nutrizione e della idratazione comporterà disagi aggiuntivi e avrà come esito la sua morte.
1. 258. Binetti, Buttiglione, De Mita, Roccella, Calabrò, Gigli.

  Al comma 5, dopo il secondo periodo, aggiungere il seguente: Nel caso in cui si trovi nella fase terminale di una malattia incurabile o di una particolare gravità, ha il diritto di ricevere tutti i trattamenti necessari alla diminuzione delle proprie sofferenze, anche quando tali trattamenti possono accelerare l'esito mortale della patologia in atto.
1. 259. Marzano, Locatelli.

  Al comma 5, ultimo periodo, sostituire le parole: e nel fascicolo con le seguenti: o nel fascicolo.
1. 260. Menorello, Gigli, Binetti, Pagano, Roccella, Calabrò.

  Dopo il comma 5, è inserito il seguente:
  5-bis. La capacità di intendere e di volere deve essere accertata di volta in volta nei casi dubbi, con particolare riferimento alla condizione di stato confusionale, anche temporaneo, e di depressione o psicosi.
1. 261. Palmieri, Brunetta, Sisto, Archi, Biancofiore, Biasotti, Brambilla, Calabria, Carfagna, Catanoso, Centemero, Cesaro, Crimi, De Girolamo, Fabrizio Di Stefano, Gregorio Fontana, Riccardo Gallo, Garnero Santanchè, Gelmini, Genovese, Giacomoni, Alberto Giorgetti, Gullo, Laffranco, Longo, Martinelli, Milanato, Occhiuto, Palmizio, Polidori, Polverini, Romele, Rotondi, Russo, Santelli, Sarro, Elvira Savino, Sandra Savino, Secco, Squeri, Valentini, Vella, Binetti, Calabrò, Gigli.

  Dopo il comma 5, inserire il seguente:
  5-bis. In caso di paziente in fine di vita o in condizioni di morte prevista come imminente, il medico deve astenersi da trattamenti straordinari non proporzionati rispetto alla condizioni cliniche del paziente e da ogni forma di accanimento terapeutico.
*1. 262. Palmieri, Brunetta, Sisto, Archi, Biancofiore, Biasotti, Brambilla, Calabria, Carfagna, Catanoso, Centemero, Cesaro, Crimi, De Girolamo, Fabrizio Di Stefano, Gregorio Fontana, Riccardo Gallo, Garnero Santanchè, Gelmini, Genovese, Giacomoni, Alberto Giorgetti, Gullo, Laffranco, Longo, Martinelli, Milanato, Occhiuto, Palmizio, Polidori, Polverini, Romele, Rotondi, Russo, Santelli, Sarro, Elvira Savino, Sandra Savino, Secco, Squeri, Valentini, Vella, Gigli.

  Dopo il comma 5, inserire il seguente:
  5-bis. In caso di paziente in fine di vita o in condizioni di morte prevista come imminente, il medico deve astenersi da trattamenti straordinari non proporzionati rispetto alla condizioni cliniche del paziente e da ogni forma di accanimento terapeutico.
*1. 263. Binetti, Buttiglione, De Mita, Roccella, Calabrò.

  Sopprimere il comma 6.
1. 265. Monchiero, Pagano.

  Sostituire il comma 6 con il seguente:
  6. Il rifiuto delle cure da parte del paziente non è mai totale e non include le cure palliative.
1. 253. Binetti, Buttiglione, De Mita, Calabrò, Gigli.

  Al comma 6, sopprimere il primo periodo.
1. 502. La Commissione.

  Al comma 6, primo periodo, dopo le parole: al medesimo aggiungere le seguenti: da parte di un paziente in condizioni terminali o affetto da patologia ad evoluzione progressiva e a esito inevitabilmente infausto.
1. 267. Gigli, Sberna, Baradello, Binetti, Roccella, Calabrò.

  Al comma 6, primo periodo, aggiungere, in fine, le parole: in conformità con le specifiche linee guida da emanarsi ai sensi dell'articolo 5 della legge contenente «disposizioni in materia di sicurezza delle cure e della persona assistita».
1. 268. Menorello, Gigli, Binetti, Pagano, Roccella, Calabrò.

  Al comma 6, secondo periodo, sostituire le parole: Sono quindi sempre con le seguenti: In tali casi sono anche.
1. 271. Menorello, Gigli, Binetti, Pagano, Roccella, Calabrò.

  Al comma 6, secondo periodo, sopprimere la parola: quindi.
1. 272. Menorello, Gigli, Binetti, Pagano, Roccella, Calabrò.

  Al comma 6, secondo periodo, sostituire le parole da: quindi fino alla fine del comma, con le seguenti: sempre garantite, anche in caso di rinuncia o di revoca del consenso, le terapie antidolorifiche e le cure palliative previste dalla legge 15 marzo 2010 n. 38, compresa la sedazione palliativa profonda.
1. 373. Miotto.

  Al comma 6, secondo periodo, dopo le parole: Sono quindi sempre assicurati, aggiungere le seguenti: qualora richiesti dal paziente.
1. 273. Mucci.

  Al comma 6, secondo periodo, sostituire le parole: medico di famiglia con le seguenti: medico di medicina generale e Pediatra di libera scelta.
1. 274. D'Incecco.

  Al comma 6, secondo periodo, sostituire le parole: di cui alla legge 15 marzo 2010, n. 38 con le seguenti: ivi compresa la sedazione palliativa continua e profonda.
1. 275. Marzano.

  Al comma 6, secondo periodo, sostituire le parole: di cui alla legge 15 marzo 2010, n. 38 con le seguenti:. Nell'ambito dell'erogazione delle cure palliative il paziente può scegliere anche la sedazione continua profonda.
1. 276. Locatelli, Marzano, Lo Monte, Pastorelli.

  Al comma 6, aggiungere, in fine, le parole: nonché, in fase terminale, la sedazione palliativa continua profonda, se richiesta dal paziente.
*1. 277. Palmieri, Brunetta, Sisto, Archi, Biancofiore, Biasotti, Brambilla, Calabria, Carfagna, Catanoso, Centemero, Luigi Cesaro, Crimi, De Girolamo, Fabrizio Di Stefano, Gregorio Fontana, Riccardo Gallo, Garnero Santanchè, Gelmini, Genovese, Giacomoni, Alberto Giorgetti, Gullo, Laffranco, Longo, Martinelli, Milanato, Occhiuto, Palmizio, Polidori, Polverini, Romele, Rotondi, Russo, Santelli, Sarro, Elvira Savino, Sandra Savino, Secco, Squeri, Valentini, Vella, Binetti, Calabrò, Gigli.

  Al comma 6, aggiungere, in fine, le parole: nonché, in fase terminale, la sedazione palliativa continua profonda, se richiesta dal paziente.
*1. 278. Mantero, Silvia Giordano, Lorefice, Di Vita, Nesci, Colonnese, Grillo, Baroni, Dall'Osso.

  Al comma 6, aggiungere in fine il seguente periodo: Nell'ambito dell'erogazione delle cure palliative il paziente può scegliere la sedazione continua profonda palliativa.
**1. 279. Nicchi, Murer, Fossati, Ricciatti, Scotto.

  Al comma 6 aggiungere in fine il seguente periodo: Nell'ambito dell'erogazione delle cure palliative, il paziente può scegliere la sedazione palliativa continua profonda.
**1. 280. Mucci.

  Al comma 6 aggiungere in fine il seguente periodo: Nell'ambito dell'erogazione delle cure palliative, il paziente può scegliere la sedazione palliativa continua profonda.
**1. 352. Gregori.

  Dopo il comma 6, aggiungere i seguenti:
  6-bis. In caso di diagnosi medica con prognosi infausta e irreversibile, il paziente che decide di interrompere i trattamenti sanitari in corso, ha diritto a richiedere che tale interruzione sia accompagnata da una sedazione palliativa continua profonda.
  6-ter. Nel caso di cui al precedente comma, il paziente può richiedere che l'interruzione e la sedazione palliativa continua profonda avvengano presso il proprio domicilio.
1. 281. Mantero, Silvia Giordano, Lorefice, Di Vita, Nesci, Colonnese, Grillo, Baroni, Dall'Osso.

  Dopo il comma 6, aggiungere il seguente:
  6-bis. La sedazione profonda continua fino al decesso del paziente è ammessa solo nei casi e con le modalità previste dal successivo articolo 4.
1. 282. Gigli, Sberna, Baradello, Binetti, Roccella, Calabrò.

  Al comma 6, aggiungere in fine il seguente periodo: La sedazione profonda, prevista dalla legge 15 marzo 2010, n. 38 non può essere utilizzata come iter per forme di eutanasia attiva.
1. 283. Binetti, Buttiglione, De Mita, Roccella, Calabrò, Gigli.

  Sopprimere il comma 7.
1. 284. Pagano, Fedriga, Molteni, Simonetti, Invernizzi.

  Al comma 7, primo periodo, premettere le parole: Salve le disposizioni di cui al precedente comma.
1. 285. Menorello, Gigli, Binetti, Pagano, Roccella, Calabrò.

  Al comma 7, primo periodo, sostituire le parole da: è tenuto fino alla fine del comma con le seguenti:, nel tenere conto della volontà espressa dal paziente, non considera le disposizioni anticipate di trattamento che abbiano chiaramente l'obiettivo di cagionare la morte del paziente o comunque in contrasto con le norme giuridiche o con la deontologia medica.
1. 286. Pagano, Fedriga, Molteni, Simonetti, Invernizzi.

  Al comma 7, primo periodo, sostituire le parole da: è tenuto fino alla fine del comma con le seguenti: nel tenere conto della volontà espressa dal paziente, non considera le disposizioni anticipate di trattamento che abbiano chiaramente l'obiettivo di cagionare la morte del paziente.
1. 287. Pagano, Fedriga, Molteni, Simonetti, Invernizzi.

  Al comma 7, primo periodo, sostituire le parole da: è tenuto fino alla fine del comma con le seguenti: nel tenere conto della volontà espressa dal paziente, non considera le disposizioni anticipate di trattamento orientate al suicidio assistito.
1. 288. Pagano, Fedriga, Molteni, Simonetti, Invernizzi.

  Al comma 7, primo periodo, sostituire le parole da: è tenuto a rispettare la volontà espressa dal paziente fino a: e in conseguenza di ciò con le seguenti: agendo nel rispetto della volontà espressa dal paziente,.
1. 289. Pagano, Fedriga, Molteni, Simonetti, Invernizzi.

  Al comma 7, primo periodo, sostituire le parole: è tenuto a rispettare la con le seguenti:, dopo aver attentamente valutato le condizioni del paziente e la sue volontà, tiene conto della.
1. 290. Binetti, Buttiglione, De Mita, Roccella, Calabrò.

  Al comma 7, primo periodo sostituire le parole: è tenuto a rispettare la con le seguenti: tiene conto della.
*1. 291. Palmieri, Brunetta, Sisto, Archi, Biancofiore, Biasotti, Brambilla, Calabria, Carfagna, Catanoso, Centemero, Luigi Cesaro, Crimi, De Girolamo, Fabrizio Di Stefano, Gregorio Fontana, Riccardo Gallo, Garnero Santanchè, Gelmini, Genovese, Giacomoni, Alberto Giorgetti, Gullo, Laffranco, Longo, Martinelli, Milanato, Occhiuto, Palmizio, Polidori, Polverini, Romele, Rotondi, Russo, Santelli, Sarro, Elvira Savino, Sandra Savino, Secco, Squeri, Valentini, Vella.

  Al comma 7, primo periodo sostituire le parole: è tenuto a rispettare la con le seguenti: tiene conto della.
*1. 292. Pagano, Fedriga, Molteni, Simonetti, Invernizzi.

  Al comma 7, primo periodo sostituire le parole: è tenuto a rispettare la con le seguenti: tiene conto della.
*1. 293. Gigli, Sberna, Baradello, Binetti, Roccella, Calabrò.

  Al comma 7, primo periodo, sostituire le parole: è tenuto a rispettare con le seguenti: tiene in considerazione.
1. 294. Pagano, Fedriga, Molteni, Simonetti, Invernizzi.

  Al comma 7, primo periodo, sostituire le parole: è tenuto con le seguenti: e il personale sanitario sono tenuti.
1. 295. Silvia Giordano, Mantero, Lorefice, Di Vita, Nesci, Colonnese, Grillo, Baroni, Dall'Osso.

  Al comma 7, primo periodo, dopo le parole: il trattamento sanitario aggiungere le seguenti:, di interrompere.
1. 296. Mantero, Silvia Giordano, Lorefice, Di Vita, Nesci, Colonnese, Grillo, Baroni, Dall'Osso.

  Al comma 7, primo periodo, sopprimere le parole: e, in conseguenza di ciò è esente da responsabilità civile o penale.
1. 297. Binetti, Buttiglione, De Mita, Roccella, Calabrò, Gigli.

  Al comma 7, primo periodo, dopo le parole: responsabilità civile o penale, aggiungere le seguenti:, fatta salva la possibilità da parte del medico di esercitare il diritto all'obiezione di coscienza.
1. 298. Fucci, Distaso, Latronico, Binetti, Calabrò.

  Al comma 7, dopo il primo periodo, aggiungere il seguente: Ogni trattamento somministrato in assenza di questo consenso informato, è perseguibile penalmente e civilmente a tutti gli effetti.
1. 299. Marzano, Locatelli.

  Al comma 7, sopprimere il secondo periodo.
*1. 300. Silvia Giordano, Mantero, Lorefice, Di Vita, Nesci, Colonnese, Grillo, Baroni, Dall'Osso.

  Al comma 7, sopprimere il secondo periodo.
*1. 301. Nicchi, Fossati, Murer, Ricciatti, Scotto, Gregori.

  Al comma 7, sopprimere il secondo periodo.
*1. 302. Locatelli, Marzano, Lo Monte, Pastorelli.

  Al comma 7, secondo periodo, sostituire le parole:. Il paziente non può esigere con le seguenti:, salvo che si tratti di.
**1. 304. Palmieri, Brunetta, Sisto, Archi, Biancofiore, Biasotti, Brambilla, Calabria, Carfagna, Catanoso, Centemero, Luigi Cesaro, Crimi, De Girolamo, Fabrizio Di Stefano, Gregorio Fontana, Riccardo Gallo, Garnero Santanchè, Gelmini, Genovese, Giacomoni, Alberto Giorgetti, Gullo, Laffranco, Longo, Martinelli, Milanato, Occhiuto, Palmizio, Polidori, Polverini, Romele, Rotondi, Russo, Santelli, Sarro, Elvira Savino, Sandra Savino, Secco, Squeri, Valentini, Vella.

  Al comma 7, secondo periodo, sostituire le parole:. Il paziente non può esigere con le seguenti:, salvo che si tratti di.
**1. 305. Calabrò, Binetti, Gigli.

  Al comma 7, secondo periodo, sostituire le parole:. Il paziente non può esigere trattamenti sanitari, con le seguenti:, salvo che la richiesta non abbia contenuti.
1. 303. Gigli, Sberna, Baradello, Binetti, Calabrò.

  Al comma 7, secondo periodo, sostituire le parole: Il paziente non può esigere trattamenti sanitari contrari, con le seguenti: Il medico può rifiutarsi di eseguire le prestazioni sanitarie richieste quando queste risultino contrarie.
1. 306. Gigli, Sberna, Baradello, Binetti, Roccella, Calabrò.

  Al comma 7, secondo periodo, dopo la parola: esigere aggiungere le seguenti: o rifiutare.
1. 307. Palmieri, Brunetta, Sisto, Archi, Biancofiore, Biasotti, Brambilla, Calabria, Carfagna, Catanoso, Centemero, Luigi Cesaro, Crimi, De Girolamo, Fabrizio Di Stefano, Gregorio Fontana, Riccardo Gallo, Garnero Santanchè, Gelmini, Genovese, Giacomoni, Alberto Giorgetti, Gullo, Laffranco, Longo, Martinelli, Milanato, Occhiuto, Palmizio, Polidori, Polverini, Romele, Rotondi, Russo, Santelli, Sarro, Elvira Savino, Sandra Savino, Secco, Squeri, Valentini, Vella, Binetti, Calabrò, Gigli.

  Al comma 7, secondo periodo, dopo le parole: non può esigere aggiungere le seguenti: dalla struttura sanitaria nella quale il paziente è ricoverato o curato e dal suo personale sanitario.
1. 308. Vazio, Morani, Gadda, Piccoli Nardelli, Manfredi, Magorno, Iori, Venittelli.

  Al comma 7, secondo periodo, sopprimere le parole da: alla deontologia professionale fino alla fine del comma.
*1. 309. Vazio, Morani, Gadda, Piccoli Nardelli, Manfredi, Magorno, Iori, Venittelli.

  Al comma 7, secondo periodo, sopprimere le parole da:, alla deontologia professionale fino alla fine del comma.
*1. 310. Silvia Giordano, Mantero, Lorefice, Di Vita, Nesci, Colonnese, Grillo, Baroni, Dall'Osso.

  Al comma 7, secondo periodo, sopprimere le parole da:, alla deontologia professionale fino alla fine del comma.
*1. 311. Murer, Fossati, Nicchi, Ricciatti, Scotto, Gregori.

  Al comma 7, secondo periodo, sopprimere le parole da: alla deontologia professionale fino alla fine del comma.
*1. 312. Brignone.

  Al comma 7, secondo periodo, sopprimere le parole: alla deontologia professionale o.

  Conseguentemente, al medesimo periodo, aggiungere in fine le parole: e alle raccomandazioni previste dalle linee guida, elaborate da enti e istituzioni pubblici e privati, nonché dalle società scientifiche e dalle associazioni tecnico-scientifiche delle professioni sanitarie iscritte in apposito elenco istituito e regolamentato con decreto del Ministro della salute e da aggiornare con cadenza biennale, e pubblicate nel sito internet dell'Istituto superiore di sanità.
1. 313. Vazio, Morani, Gadda, Piccoli Nardelli, Manfredi, Magorno, Iori, Venittelli.

  Al comma 7, secondo periodo, sopprimere le parole:, alla deontologia professionale.
1. 314. Silvia Giordano, Mantero, Lorefice, Di Vita, Nesci, Colonnese, Grillo, Baroni, Dall'Osso.

  Al comma 7, secondo periodo, sostituire le parole da:, alla deontologia professionale fino alla fine del comma con le seguenti: o non basati su evidenze scientifiche.
1. 315. Silvia Giordano, Mantero, Lorefice, Di Vita, Nesci, Colonnese, Grillo, Baroni, Dall'Osso.

  Al comma 7, aggiungere, in fine, il seguente periodo: Il medico deve astenersi da trattamenti straordinari non proporzionati, non efficaci o non tecnicamente adeguati rispetto alle condizioni cliniche del paziente o agli obiettivi di cura.
1. 316. Calabrò, Binetti, Gigli.

  Al comma 7, aggiungere, in fine, il seguente periodo: In particolare non può richiedere quanto espressamente vietato dagli articoli 579 e 580 del codice penale.
1. 317. Binetti, Buttiglione, De Mita, Roccella, Calabrò.

  Al comma 7, aggiungere, in fine, il seguente periodo: Analogamente il paziente non può imporre al medico rifiuti dai quali possano derivare condotte contrarie alle norme di legge o alla deontologia professionale.
*1. 318. Gigli, Sberna, Baradello, Binetti, Roccella, Calabrò.

  Al comma 7, aggiungere, in fine, il seguente periodo: Analogamente il paziente non può imporre al medico rifiuti dai quali possano derivare condotte contrarie alle norme di legge o alla deontologia professionale.
*1. 366. Palmieri, Brunetta, Sisto, Pagano.

  Al comma 7, aggiungere in fine il seguente periodo: Il consenso informato non è causa di un autonomo profilo di responsabilità, salvo i casi di assenza del medesimo, nonché di predisposizione da parte del medico con gravi negligenza o imperizia.
1. 319. Menorello, Gigli, Binetti, Pagano, Roccella, Calabrò.

  Dopo il comma 7, aggiungere il seguente:
  7-bis. Il medico non può prendere in considerazione indicazioni orientate a cagionare la morte del paziente o comunque in contrasto con le norme giuridiche o la deontologia medica. Le indicazioni sono valutate dal medico, sentito il fiduciario, in scienza e in coscienza, in applicazione del principio dell'inviolabilità della vita umana e della tutela della salute, nonché dei principi di precauzione, proporzionalità e prudenza. In caso di controversia tra il fiduciario e il medico curante, la questione è sottoposta alla valutazione di un collegio di medici, designato dalla direzione sanitaria della struttura di ricovero o dell'azienda sanitaria di competenza, composto da un medico legale, due medici specialisti nella patologia o infermità da cui il paziente è affetto e un anestesista-rianimatore. Tale collegio è tenuto a sentire il medico curante. Resta comunque sempre valido il principio dell'inviolabilità e dell'indisponibilità della vita umana. Dall'attuazione del presente comma non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.
1. 320. Fucci, Distaso, Latronico, Binetti, Roccella, Calabrò.

  Dopo il comma 7, aggiungere il seguente:
  7-bis. In caso di controversia tra il fiduciario e il medico curante, la questione è sottoposta alla valutazione di un collegio di medici, designato dalla direzione sanitaria della struttura di ricovero o dell'azienda sanitaria di competenza, composto da un medico legale, due medici specialisti nella patologia o infermità da cui il paziente è affetto e un anestesista-rianimatore. Tale collegio è tenuto a sentire il medico curante. Resta comunque sempre valido il principio dell'inviolabilità e dell'indisponibilità della vita umana. Dall'attuazione del presente comma non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.
1. 321. Fucci, Distaso, Latronico, Binetti, Calabrò.

  Dopo il comma 7, aggiungere il seguente:
  7-bis. In presenza di sintomi o di comportamenti tali da far ritenere una possibile intervenuta incapacità di intendere e di volere, il medico si avvale della consulenza di altri specialisti, fermo restando il successivo coinvolgimento del giudice tutelare per la eventuale nomina di un amministratore di sostegno, ai sensi degli articoli 404 e seguenti del codice civile.
1. 365. Marazziti, Gigli, Binetti, Calabrò, Santerini.

  Sopprimere il comma 8.
1. 323. Pagano, Fedriga, Molteni, Simonetti, Invernizzi.

  Al comma 8, sostituire le parole da: il medico, fino alla fine del comma, con le seguenti: che mettono in pericolo la vita del paziente o che non consentono di recepire la sua volontà, il medico assicura l'assistenza sanitaria indispensabile.
1. 325. Vazio, Morani, Gadda, Piccoli Nardelli, Manfredi, Magorno, Iori, Venittelli.

  Al comma 8, sostituire le parole da: il medico fino alla fine del comma, con le seguenti: che mettono in pericolo la vita del paziente e che non consentono di recepire la sua volontà, il medico assicura l'assistenza sanitaria indispensabile.
1. 326. Vazio, Morani, Gadda, Piccoli Nardelli, Manfredi, Magorno, Iori, Venittelli.

  Al comma 8, sostituire le parole da: assicura fino alla fine del comma, con le seguenti: e i componenti dell’équipe assistenziale assicurano le cure necessarie, nel rispetto della volontà della persona malata, ove le sue condizioni cliniche e le circostanze lo consentano.
1. 359. Amato.

  Al comma 8, sostituire le parole da: assicura fino alla fine del comma, con le seguenti: e i componenti dell’équipe sanitaria assicurano le cure necessarie, nel rispetto della volontà del paziente ove le sue condizioni cliniche e le circostanze consentano di recepirla.
1. 359.(Testo modificato nel corso della seduta). Amato.
(Approvato)

  Al comma 8, sostituire le parole da: l'assistenza sanitaria fino alla fine del comma, con le seguenti: sempre con la massima tempestività possibile l'assistenza sanitaria indispensabile, nel pieno rispetto del diritto alla vita del paziente e alle cure necessarie per mantenerla.
1. 327. Binetti, Buttiglione, De Mita, Roccella, Calabrò, Gigli.

  Al comma 8 sostituire la parola: indispensabile con le seguenti: più opportuna.
1. 328. Menorello, Gigli, Binetti, Pagano, Roccella, Calabrò.

  Al comma 8, sopprimere le parole:, ove possibile nel rispetto della volontà del paziente.
*1. 329. Palmieri, Brunetta, Sisto, Archi, Biancofiore, Biasotti, Brambilla, Calabria, Carfagna, Catanoso, Centemero, Luigi Cesaro, Crimi, De Girolamo, Fabrizio Di Stefano, Gregorio Fontana, Riccardo Gallo, Garnero Santanchè, Gelmini, Genovese, Giacomoni, Alberto Giorgetti, Gullo, Laffranco, Longo, Martinelli, Milanato, Occhiuto, Palmizio, Polidori, Polverini, Romele, Rotondi, Russo, Santelli, Sarro, Elvira Savino, Sandra Savino, Secco, Squeri, Valentini, Vella.

  Al comma 8 sostituire le parole:, ove possibile nel rispetto delle volontà del paziente.
*1. 330. Menorello, Gigli, Binetti, Pagano, Roccella, Calabrò.

  Al comma 8 sopprimere le parole: ove possibile.
1. 331. Marzano, Locatelli.

  Al comma 8, sostituire le parole da: ove possibile fino alla fine del comma con le seguenti: ma sempre nel rispetto della volontà del paziente, qualora questa gli sia prontamente e chiaramente nota e disponibile.
1. 332. Fossati, Murer, Nicchi, Ricciatti, Scotto, Gregori.

  Al comma 8, sostituire le parole da: ove possibile fino alla fine del comma con le seguenti: sempre nel rispetto della volontà del paziente, qualora questa gli sia prontamente resa nota e disponibile.
1. 333. Mantero, Silvia Giordano, Lorefice, Di Vita, Nesci, Colonnese, Grillo, Baroni, Dall'Osso.

  Al comma 8, sostituire le parole da: ove possibile fino alla fine del comma con le seguenti: nel rispetto della volontà del paziente, qualora questa gli sia prontamente e chiaramente resa nota e disponibile.
1. 334. Silvia Giordano, Mantero, Lorefice, Di Vita, Nesci, Colonnese, Grillo, Baroni, Dall'Osso.

  Dopo il comma 8, aggiungere i seguenti:
  8-bis. Qualora durante i colloqui che precedono la sottoscrizione del consenso informato il medico sospetti che la libertà decisionale del paziente possa essere alterata da condizioni di stato confusionale, depressione o psicosi, è tenuto a richiedere una valutazione collegiale da effettuarsi almeno insieme allo specialista più idoneo e a un medico legale.
  8-ter. Qualora durante i colloqui che precedono la sottoscrizione dei consenso informato il medico sospetti che la scelta del paziente possa essere dipendente da condizionamenti, pressioni o abusi è tenuto a sottoporre il caso al giudice tutelare.
1. 336. Gigli, Sberna, Baradello, Binetti, Calabrò, Baldelli, Menorello.

  Sopprimere il comma 9.
1. 337. Pagano, Fedriga, Molteni, Simonetti, Invernizzi.

  Sopprimere il comma 10.
*1. 338. Pagano, Fedriga, Molteni, Simonetti, Invernizzi.

  Sopprimere il comma 10.
*1. 339. Fucci, Distaso, Latronico, Binetti, Roccella, Calabrò.

  Al comma 10, sostituire la parola: azienda con la seguente: struttura.
1. 501. La Commissione.
(Approvato)

  Al comma 10, aggiungere, in fine, i seguenti periodi: Le istituzioni sanitarie private possono chiedere alla autorità sanitarie regionali di essere esonerate da applicazioni non rispondenti alla carta dei valori su cui fondano i propri servizi. La richiesta di esonero non può comportare modifiche penalizzanti dei rapporti che le legano al Servizio sanitario nazionale.
1. 341. Gigli, Sberna, Baradello, Binetti, Calabrò, Palese.

  Al comma 10, aggiungere, in fine, il seguente periodo: In caso di mancato rispetto delle disposizioni di cui alla presente legge, i responsabili delle strutture sanitarie di cui al precedente periodo rispondono dell'inottemperanza personalmente e per conto della struttura da cui dipendono.
1. 342. Mantero, Silvia Giordano, Lorefice, Di Vita, Nesci, Colonnese, Grillo, Baroni, Dall'Osso.

  Al comma 10, aggiungere, in fine, il seguente periodo: Le strutture sanitarie, di cui al precedente periodo, sono responsabili del mancato rispetto delle disposizioni di cui alla presente legge.
1. 343. Mantero, Silvia Giordano, Lorefice, Di Vita, Nesci, Colonnese, Grillo, Baroni, Dall'Osso.

  Al comma 10, aggiungere, in fine, il seguente periodo: La formazione del personale sanitario prevede l'indispensabile aggiornamento su tutti quei progressi tecnico-scientifici che, migliorando la qualità di vita del paziente, contribuiscono a rimuovere possibili richieste di rinuncia a cure e trattamenti, perché ritenuti eccessivamente invasivi e o scarsamente efficaci.
1. 344. Binetti, Buttiglione, De Mita, Roccella, Calabrò.

  Dopo il comma 10, aggiungere il seguente:
  11. La formazione iniziale e continua di medici, infermieri e psicologi clinici comprende la formazione sulle problematiche di fine vita e cure palliative.
1. 360. Amato.

  Dopo il comma 10, aggiungere il seguente:
  11. La formazione iniziale e continua dei medici e degli altri esercenti le professioni sanitarie comprende la formazione in materia di relazione e di comunicazione con il paziente, di terapia del dolore e di cure palliative.
1. 360.(Testo modificato nel corso della seduta). Amato.
(Approvato)

  Dopo l'articolo 1, aggiungere il seguente:
  Art. 1-bis. (Dignità nella fase finale della vita e divieto di accanimento terapeutico). – 1. Nel caso di malattia grave il medico, avvalendosi di mezzi appropriati allo stato del paziente, deve adoperarsi per alleviare le sofferenze del paziente stesso, anche in caso di rifiuto o di rinuncia al trattamento sanitario indicato dal medico. A tal fine, è sempre garantita un'appropriata terapia del dolore, con il coinvolgimento del medico di famiglia e l'erogazione delle cure palliative di cui alla legge 15 marzo 2010, n. 38.
  2. Nel caso di malattia grave e inguaribile, con prognosi infausta a breve termine, in presenza di sofferenze refrattarie ai trattamenti, sono esclusi ogni ostinazione irragionevole delle cure e l'accanimento terapeutico. Il medico può ricorrere alla sedazione palliativa profonda continua, anche su richiesta del paziente, al fine di evitare al paziente stesso sofferenze insopportabili e non altrimenti evitabili, in associazione con la terapia del dolore. La relativa decisione sanitaria è adottata da un collegio medico formato dal medico curante e da almeno due medici designati dalla direzione sanitaria della struttura di ricovero o della azienda sanitaria di competenza, di cui uno anestesista-rianimatore e uno specialista nella patologia da cui è affetto il paziente.
  3. Il ricorso alla sedazione palliativa profonda continua o il rifiuto della stessa sono motivati e sono annotati nella cartella clinica e nel fascicolo sanitario elettronico.
1. 01. Marazziti, Binetti, Calabrò, Gigli, Santerini.

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

Intendimenti in ordine al possibile ritiro o revoca dell'autorizzazione unica al progetto del gasdotto Trans Adriatic Pipeline (TAP), nonché in ordine a misure di compensazione e mitigazione relative al reimpianto degli ulivi – 3-02926

   DE LORENZIS, VALLASCAS, SPESSOTTO, CANCELLERI, LIUZZI, CRIPPA, NICOLA BIANCHI, DA VILLA, CARINELLI, DELLA VALLE, DELL'ORCO, FANTINATI e PAOLO NICOLÒ ROMANO. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:
   in data 20 maggio 2015 il Ministero dello sviluppo economico ha rilasciato il decreto di autorizzazione unica al progetto del gasdotto Trans Adriatic Pipeline (TAP). L'opera è stata dichiarata di pubblica utilità e ha carattere di indifferibilità ed urgenza ai sensi dell'articolo 3 del medesimo decreto;
   l'articolo 4 del suddetto decreto sancisce che, oltre alle prescrizioni e ai pareri acquisiti nell'ambito dell'autorizzazione unica, la società debba obbligatoriamente ottemperare alle prescrizioni impartite dal decreto di compatibilità ambientale;
   l'articolo 1 del decreto di compatibilità ambientale 0000223 dell'11 settembre 2014 del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare sancisce, tra l'altro, la prescrizione A.44 in merito alle misure di compensazione e mitigazione, in particolare i ripristini vegetazionali in riferimento al reimpianto degli ulivi. L'articolo 2 del sopra citato decreto di compatibilità ambientale sancisce che l'ottemperanza della prescrizione A.44 dell'articolo 1 ha come ente vigilante la regione Puglia;
   con atto dirigenziale n. 12482 del 9 marzo 2017, il Servizio provinciale agricoltura della provincia di Lecce ha autorizzato TAP allo spostamento di 211 alberi di ulivo e ha disposto l'immediata e completa distruzione sullo stesso sito di estirpazione di 4 piante risultate positive al saggio di ricerca della presenza di Xylella;
   il dipartimento mobilità, qualità urbana, opere pubbliche e paesaggio della regione Puglia ha riscontrato ulteriormente le precedenti note del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare relative all'ottemperanza alla prescrizione A.44, concludendo che le disposizioni normative e la mancata piena ottemperanza alla suddetta prescrizione «non consentirebbero l'inizio dei lavori di espianto»;
   attualmente l'Italia ha una capacità di importazione di circa 140 miliardi di metri cubi l'anno di gas, a fronte di un consumo nel 2016 di 70,9 miliardi di metri cubi, pertanto non è chiaro il motivo per cui il Governo intenda realizzare nuove infrastrutture per l'importazione del gas;
   da giorni, i sindaci, le popolazioni del territorio interessato, nonché diversi consiglieri regionali e parlamentari hanno mostrato ripetutamente e in maniera pacifica, avversione al gasdotto TAP e pertanto l'area in oggetto a San Foca è stata militarizzata, aumentando ancor di più il senso di distacco tra cittadini e lo Stato –:
   se il Ministro interrogato intenda ritirare l'autorizzazione unica al gasdotto Trans Adriatic Pipeline (TAP) rilasciata in data 20 maggio 2015 ovvero promuovere la revoca della dichiarazione di pubblica utilità e del carattere di indifferibilità ed urgenza dell'opera in questione. (3-02926)


Intendimenti in merito all'ipotesi di sospensione delle attività del cantiere Trans Adriatic Pipeline a Melendugno (Lecce) – 3-02927

   FRATOIANNI, PELLEGRINO, PANNARALE, MARCON, CIVATI, PAGLIA, AIRAUDO, BRIGNONE, COSTANTINO, DANIELE FARINA, FASSINA, GIANCARLO GIORDANO, GREGORI, ANDREA MAESTRI, PALAZZOTTO, PASTORINO e PLACIDO. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:
   Trans Adriatic Pipeline è un gasdotto lungo 870 chilometri, parte terminale del corridoio meridionale europeo del gas da 4.000 chilometri, che attraverserà sei Paesi dall'Azerbaijan all'Italia;
   fin dal 2012, e in maniera reiterata negli anni 2013 e 2014, la regione Puglia ha espresso in tutte le sedi radicale dissenso alla realizzazione del gasdotto, anche proponendo alternative localizzative, mai prese in considerazione dal Governo, facoltà questa della regione espressamente prevista dall'articolo 52-quinquies del testo unico in materia di espropriazione per pubblica utilità, decreto del Presidente della Repubblica n. 327 del 2001;
   il 28 marzo 2017 gravi incidenti si sono verificati davanti ai cancelli del cantiere a Melendugno, 8 persone sono risultate ferite, a seguito dell'intervento delle forze dell'ordine, per la ripresa i lavori di espianto di oltre 200 ulivi sugli oltre 10.000 previsti;
   il gasdotto ha un insostenibile impatto ambientale che deturperebbe una delle più belle spiagge dell'Adriatico ad altissima vocazione turistica;
   il Governo si è assunto la responsabilità di avere declinato la questione del gasdotto come questione di ordine pubblico, decidendo di non ascoltare le popolazioni residenti, né la proposta alternativa della regione e dei comuni interessati di spostare l'approdo del gasdotto nel comune di Squinzano, di fatto a giudizio degli interroganti favorendo e sostenendo i gruppi economici interessati all'opera piuttosto che la tutela dell'ambiente;
   il Trans Adriatic Pipeline a Melendugno avrà come conseguenza la costruzione di un gasdotto terrestre di 55 chilometri per la riconnessione alla dorsale Snam, che sarà realizzato con oneri, assurdamente, a carico dei cittadini italiani che ricadranno sulle tariffe del gas;
   pesanti ombre emergerebbero dall'inchiesta pubblicata dal L'Espresso che ha ricostruito un'indagine antimafia su un presunto riciclaggio di denaro sporco con al centro Viva Transfer, società fondata da Raffaele Tognacca, fino al 2007 numero uno di Egl Produzione Italia, che ha ricevuto finanziamenti europei per realizzare progetti preliminari e di fattibilità del Tap. La Egl, nel 2012, è stata assorbita in Axpo e figura tra i soci di Tap Ag insieme a Bp, Snam ed altri;
   è attesa la pronuncia della Corte costituzionale sul ricorso della regione Puglia, che, qualora accolto, riaprirebbe la discussione sulla località di approdo del Tap –:
   se, tenuto conto di quanto esposto in premessa, in particolare relativamente alla pronuncia della Corte costituzionale, non ritenga necessario sospendere tutte le attività del cantiere Trans Adriatic Pipeline a Melendugno, a partire dall'espianto degli ulivi, come richiesto anche da 90 sindaci e numerosi rappresentanti istituzionali del territorio. (3-02927)


Iniziative volte a garantire la continuità produttiva e la salvaguardia dei livelli occupazionali presso gli stabilimenti dell'ex gruppo Novelli – 3-02928

   GALGANO. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:
   il gruppo Novelli srl, con 500 dipendenti in organico di cui 300 in Umbria, è in amministrazione straordinaria dal 2012;
   a dicembre 2016 il consiglio di amministrazione, in accordo col Ministero dello sviluppo economico, ha proceduto, a fronte del rifiuto di alcuni soci a sottoscriverlo, ad un atto di straordinaria amministrazione per la cessione forzata al gruppo IGreco al prezzo simbolico di un euro;
   i sindacati, avute garanzie circa il passaggio, con gli stessi contratti, di tutti i dipendenti della Novelli e partecipate alla Alimentitaliani srl, società acquirente del gruppo IGreco, si sono espressi a favore;
   il primo incontro per la presentazione del piano industriale si è tenuto al Ministero dello sviluppo economico il 13 febbraio 2017, in quella sede la famiglia Greco ha ufficializzato soltanto le linee guida: la volontà di ristrutturare i debiti maturati con fornitori e istituti bancari e di investire nei principali business del gruppo;
   l'azienda non ha specificato gli investimenti necessari, ma ha annunciato un consistente taglio del costo del lavoro con l'esternalizzazione dei servizi amministrativi e impiegatizi;
   immediata la reazione dei sindacati che hanno chiesto all'azienda un confronto per studiare soluzioni alternative;
   invece la Alimentitaliani srl ha inoltrato ai sindacati le proposte relative all'abbattimento dei costi del personale e alla riorganizzazione di tutti i siti del gruppo, quantificando tagli per un totale di 5,7 milioni di euro;
   il 10 marzo 2017 i sindacati, in una lettera indirizzata al tribunale fallimentare di Terni, al Ministero dello sviluppo economico, al presidente della regione Umbria, alle prefetture ed Alimentitaliani srl, hanno chiesto spiegazioni in merito «alle modalità con cui la proprietà delle società Fattorie Novelli s.r.l. e Cantine Novelli s.r.l. (che detiene gran parte del patrimonio del gruppo Novelli) è stata trasferita alla società Poderi Greco Tommaso e la connessione di questo trasferimento con Alimentitaliani s.r.l., società che ha acquisito gruppo Novelli il 22 dicembre 2016, in relazione anche alle procedure concorsuali in essere»;
   infine, il 15 marzo 2017, durante un nuovo incontro al Ministero dello sviluppo economico tra proprietà e sindacati, la famiglia Greco ha annunciato una riduzione dei tagli da 5,7 a 4,7 milioni di euro, ma ha confermato 68 esuberi. Non è stato ancora presentato il piano industriale. I sindacati hanno chiesto la riduzione delle pretese della proprietà del 50 per cento, togliendo dalla proposta i licenziamenti –:
   quali interventi si stiano adottando per fare chiarezza sulla cessione della ex Novelli all'Alimentitaliani srl e salvaguardare il futuro di uno dei gruppi storici del nostro Paese. (3-02928)


Iniziative di competenza volte a fronteggiare il crescente afflusso di migranti irregolari, anche in relazione ad operazioni condotte da imbarcazioni delle organizzazioni non governative nel Mar Mediterraneo – 3-02929

   FEDRIGA, MOLTENI, GUIDESI, ALLASIA, ATTAGUILE, BORGHESI, BOSSI, BUSIN, CAPARINI, CASTIELLO, GIANCARLO GIORGETTI, GRIMOLDI, INVERNIZZI, PAGANO, PICCHI, GIANLUCA PINI, RONDINI, SALTAMARTINI e SIMONETTI. — Al Ministro della difesa. — Per sapere – premesso che:
   a dispetto delle iniziative diplomatiche finora intraprese, l'afflusso di migranti irregolari nel nostro Paese non accenna a diminuire, determinando prese di posizione anche in ambito europeo;
   in particolare, il Presidente del Consiglio dell'Unione europea, Donald Tusk, ha definito il 2 febbraio 2017 insostenibile per l'Unione europea il flusso di migranti irregolari proveniente dalla Libia;
   parte rilevante, e crescente, dei migranti provenienti dalla Libia è raccolta e traghettata verso i porti del nostro Paese da navi appartenenti ad organizzazioni non governative aventi sedi legali all'estero, che complicano ed in una qualche misura intralciano anche l'attività delle navi della Marina militare italiana, impegnate nel dispositivo europeo Eunavfor Med Sophia o in quello nazionale Mare sicuro;
   rispondendo all'interrogazione 3-02920, il Governo ha recentemente ammesso, per il tramite del Ministro per i rapporti con il Parlamento, che in passato le organizzazioni non governative sono intervenute anche su segnalazione del centro di coordinamento per il salvataggio in mare appartenente al comando generale del Corpo delle capitanerie di porto, autorità nazionale di riferimento, mentre attualmente provvedono all'individuazione dei boat people prevalentemente con mezzi propri, influenzando anche le strategie degli scafisti;
   l'emergenza in atto, ormai riconosciuta a livello europeo, dovrebbe indurre a riconsiderare l'ipotesi di imporre un blocco navale davanti alle coste libiche, attivando gli strumenti diplomatici e militari all'uopo necessari –:
   considerato che appare assurdo continuare di fatto ad affidare il recupero dei boat people in fuga dalla Libia alle navi delle organizzazioni non governative, quali iniziative di competenza il Governo ritenga di dover adottare nelle acque del Mediterraneo per evitare che le stesse imbarcazioni delle organizzazioni non governative traghettino verso le coste italiane un numero crescente di migranti irregolari, che dovrebbero essere respinti o comunque dissuasi dal tentare la traversata anche tramite l'imposizione di un vero e proprio blocco navale. (3-02929)


Iniziative volte a salvaguardare i livelli occupazionali in Alitalia-Cai – 3-02930

   FRANCO BORDO, MOGNATO, LAFORGIA, FOLINO, ROBERTA AGOSTINI, ALBINI, BERSANI, BOSSA, CAPODICASA, CIMBRO, D'ATTORRE, DURANTI, EPIFANI, FAVA, FERRARA, FOLINO, FONTANELLI, FORMISANO, FOSSATI, CARLO GALLI, KRONBICHLER, LEVA, MARTELLI, MATARRELLI, MELILLA, MURER, NICCHI, GIORGIO PICCOLO, PIRAS, QUARANTA, RAGOSTA, RICCIATTI, SANNICANDRO, SPERANZA, SCOTTO, STUMPO, ZACCAGNINI, ZAPPULLA, ZARATTI e ZOGGIA. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:
   il 5 aprile 2017 i lavoratori di Alitalia hanno indetto uno sciopero di 24 ore per ribadire la loro contrarietà al business plan presentato dai vertici della compagnia aerea per risolvere l'attuale crisi industriale e finanziaria;
   il business plan che i vertici di Alitalia hanno presentato ai sindacati in questi giorni rappresenta per gli interroganti una serie di criticità che lo rendono un piano debole e pericoloso, debole perché non in grado di risolvere le principali sfide industriali della compagnia, pericoloso perché mette a repentaglio migliaia di posti di lavoro e rischia di sottrarre al controllo nazionale un settore strategico per il sistema-Paese;
   i profili più critici del piano sono quelli legati alla salvaguardia occupazionale. Vengono previsti un totale di 2.037 esuberi per il personale di terra, di cui 1.338 in Italia e il resto all'estero. I sindacati hanno però informato che a questi esuberi se ne potrebbero aggiungere altri 600 legati al personale di volo a causa del down-off di 20 velivoli;
   inoltre, in termini di costo del lavoro, gli attuali vertici Alitalia chiedono una riduzione totale di 163 milioni di euro del costo del lavoro, 84 milioni per il personale di terra, 40 milioni per i piloti e 39 milioni per gli assistenti di volo. Quindi, da un lato si chiede al personale di aumentare l'intensità della performance e, dall'altro, gli si riduce l'emolumento. Le due cose non sembrano essere totalmente coerenti;
   si prevede poi una massiva attività di outsourcing che depaupera ulteriormente la compagnia, smantellando anche quei settori che portano valore aggiunto in termini di innovazione tecnologica e di prodotto, come il settore dell'informatica e della manutenzione dei velivoli;
   come riferiscono fonti stampa, gli azionisti sarebbero intenzionati a continuare a sostenere finanziariamente la compagnia in vista di un suo rilancio; sempre secondo i media, poi, il Ministero dell'economia e delle finanze starebbe valutando l'ingresso nel capitale di Alitalia da parte di Cassa depositi e prestiti –:
   quali iniziative urgenti, anche normative, si intendano assumere al fine di orientare le direttrici di intervento pubblico a sostegno di Alitalia per garantire in primo luogo la salvaguardia di tutti i livelli occupazionali, nonché il profilo industriale in considerazione dell'importanza strategica per il sistema Paese di mantenere una compagnia di bandiera competitiva nel contesto internazionale. (3-02930)


Iniziative volte ad assicurare una disciplina del lavoro accessorio a favore delle famiglie e delle piccole imprese – 3-02931

   BARADELLO. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:
   con il cosiddetto «jobs act» (legge 10 dicembre 2014, n. 183) e con il successivo decreto legislativo attuativo 15 giugno 2015, n. 81, si è provveduto a disciplinare l'istituto del lavoro accessorio;
   tale disciplina è stata emanata con lo scopo di favorire l'emersione del lavoro nero, in particolare per quanto riguarda le prestazioni occasionali e i lavori stagionali;
   il bilancio è stato certamente positivo per molti aspetti, ma, purtroppo, la misura si è prestata anche ad un utilizzo improprio e contrario alla ratio stessa del provvedimento;
   per questo il Governo stesso ha stabilito la soppressione graduale dell'istituto del lavoro accessorio sopra ricordato, i cosiddetti «voucher» –:
   cosa intenda fare nel breve periodo il Ministro interrogato per valorizzare quanto di positivo si sia realizzato con l'applicazione della misura sopra ricordata, in particolare a favore di quelle piccolissime realtà imprenditoriali e familiari che avevano trovato nei voucher uno strumento semplice ed efficace. (3-02931)


Iniziative urgenti volte a disciplinare le prestazioni di lavoro accessorio in considerazione delle esigenze di alcuni settori economici relative all'approssimarsi della stagione estiva – 3-02932

   PIZZOLANTE e MOTTOLA. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:
   il Governo ha recentemente deciso di abolire i cosiddetti voucher che a parere degli interroganti hanno contribuito a far emergere il lavoro sommerso, vera «piaga sociale» in molti settori produttivi del nostro Paese;
   allo stato attuale non è prevista alcuna disposizione sostitutiva che possa garantire le prestazioni di lavoro accessorio per rispondere alle esigenze degli imprenditori, specie delle imprese turistiche ed agricole, che li utilizzano in particolari momenti del ciclo produttivo;
   è necessario, pertanto, attivare urgentemente misure sostitutive delle prestazioni di lavoro accessorio ad iniziare dalla liberalizzazione dei lavori a chiamata. Infatti, in mancanza di queste si assisterà ad una crisi che coinvolgerà interi settori economici, soprattutto nel turismo, nel commercio, nell'agricoltura e nei servizi, proprio in un momento in cui ci si avvicina l'inizio della stagione estiva ed è presumibile che, in assenza di specifiche e chiare normative, ci sarà un ricorso al lavoro «in nero» per sopperire alle necessità ed alle esigenze specifiche dei settori interessati;
   occorre, pertanto, preparare un progetto globale di riforma delle prestazioni di lavoro accessorio perché risulta indispensabile per il ciclo produttivo del nostro Paese e non si può prescindere da uno strumento tanto importante per sostenere l'occupazione e fare emergere il lavoro sommerso;
   sul tema, il gruppo parlamentare cui appartengono gli interroganti ha già avanzato specifiche proposte e suggerimenti, formalizzati in una proposta di legge attualmente in corso di presentazione –:
   se il Governo avverta l'estrema necessità di operare con particolare urgenza, nell'ambito delle iniziative che intende assumere per sostituire i cosiddetti voucher, in considerazione delle specifiche esigenze che la tempistica del ciclo produttivo sollecita agli operatori dei settori interessati. (3-02932)


Iniziative volte a disciplinare il lavoro accessorio, al fine di impedire una recrudescenza del fenomeno del lavoro nero – 3-02933

   RIZZETTO, RAMPELLI, CIRIELLI, LA RUSSA, GIORGIA MELONI, MURGIA, NASTRI, PETRENGA, TAGLIALATELA e TOTARO. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:
   con un provvedimento del Governo è stata recentemente prevista l'abrogazione delle norme che attualmente regolano l'istituto del lavoro accessorio, di cui al decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, e, di conseguenza, la totale cancellazione dell'istituto;
   l'introduzione dei buoni per lavoro accessorio, avvenuta in esito alla cosiddetta riforma Biagi, perseguiva, in primissimo luogo, l'intento di contrastare il lavoro nero e ha dato, sin qui, ottimi risultati;
   l'utilizzo dei cosiddetti voucher ha conosciuto nell'ultimo decennio una crescita costante e nel 2016 sono stati oltre 145 milioni i buoni venduti;
   la scelta fatta dal Governo di non modificare le norme vigenti con un intervento correttivo ma, al contrario, di abolire interamente l'istituto, determina un vuoto normativo che va a danno sia dei cosiddetti committenti, prevalentemente piccoli imprenditori, anche agricoli, e famiglie, sia dei lavoratori, e darà nuovo slancio al mercato del lavoro nero –:
   in che modo intenda intervenire per disciplinare efficacemente il lavoro accessorio, in particolare al fine di impedire una recrudescenza del fenomeno del lavoro nero. (3-02933)


Iniziative di carattere ispettivo volte a verificare la corretta applicazione della procedura delle dimissioni telematiche – 3-02934

   GIUDITTA PINI, GNECCHI, DAMIANO, ALBANELLA, ARLOTTI, BARUFFI, BOCCUZZI, CASELLATO, DI SALVO, CINZIA MARIA FONTANA, GIACOBBE, GRIBAUDO, INCERTI, LAVAGNO, PATRIZIA MAESTRI, MICCOLI, PARIS, ROTTA, SIMONI, TINAGLI, MARTELLA e BINI. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:
   dal 12 marzo 2016 è attiva la nuova procedura di dimissioni telematiche con l'obiettivo di evitare le cosiddette dimissioni in bianco;
   alcune stime dicono che si tratta di una piaga molto diffusa e particolarmente odiosa del mercato del lavoro in Italia, una clausola vessatoria nascosta in molti contratti di lavoro a tempo indeterminato che colpisce soprattutto le donne;
   secondo una ricerca Istat, pubblicata nel 2011, emerge che 800.000 donne nate dopo il 1973 affermano di essere state licenziate o costrette a dimettersi dopo la maternità;
   ad ulteriore riprova si può citare il fatto che nel 2009 le dimissioni per maternità sono state 17.878, nel 2010 sono arrivate a 19.017, lasciando intendere che negli anni più pesanti di una crisi epocale 36.895 donne avrebbero deciso di abbandonare il lavoro alla nascita del figlio, ufficialmente per carenze dei servizi all'infanzia o per il loro costo elevato;
   la Filcams/Cgil di Modena, nel lasso di tempo intercorso tra l'attivazione delle nuove modalità previste dalla legge ed il 19 gennaio 2017, ha avuto richieste di attivazione della procedura da parte di circa 1.100 lavoratori;
   tale numero risulta davvero molto elevato, specie considerando la fase di crisi economica vissuta dal Paese in questi anni;
   è legittimo immaginare che tali pratiche siano finalizzate anche a bypassare le tutele sul licenziamento, nonché ad utilizzare forme contrattuali accessorie, se non proprio ricorrere al lavoro in nero –:
   in coerenza con l'attenzione sin qui manifestata, quali iniziative intenda adottare per incrementare l'attività ispettiva, alla luce delle molteplici segnalazioni che giungono dalle organizzazioni sindacali, anche allo scopo di valutare l'opportunità di migliorare le disposizioni relative ai soggetti incaricati di gestire la procedura delle dimissioni telematiche. (3-02934)


Elementi ed iniziative in merito alla riorganizzazione delle strutture ministeriali che operano nell'ambito delle politiche attive del lavoro – 3-02935

   POLVERINI. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:
   il decreto legislativo n. 150 del 2015 ha previsto la soppressione di una direzione generale del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, la costituzione di una nuova Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro (Anpal), il riordino dell'Isfol, divenuto ora Istituto nazionale per l'analisi delle politiche pubbliche (Inapp) e il commissariamento di Italia Lavoro s.p.a., ora Anpal servizi spa il cui amministratore unico coincide con il presidente di Anpal;
   tra i compiti di Anpal vi è anche quello di «promozione e coordinamento, in raccordo con l'Agenzia per la coesione territoriale, dei programmi cofinanziati dal fondo sociale europeo, nonché di programmi cofinanziati con fondi nazionali negli ambiti di intervento del fondo sociale europeo»;
   tra le funzioni assegnate all'Inapp vi sono anche lo studio, ricerca, monitoraggio e valutazione delle politiche del lavoro, ivi inclusa la verifica del raggiungimento degli obiettivi da parte dell'Anpal;
   nell'ambito della programmazione nazionale del fondo sociale europeo 2014-2020 e, nello specifico dei Pon Spao e Inclusione, l'Inapp è riconosciuto come ente in house del Ministero del lavoro e delle politiche sociali a cui può essere assegnata l'esecuzione di talune azioni/progetti;
   ma la titolarità dei principali programmi operativi nazionali su cui confluiscono le risorse comunitarie non è più in capo al Ministero ma all'Anpal, in cui sono transitate gran parte delle competenze e del personale della soppressa direzione generale del Ministero;
   questo rischia di compromettere la sussistenza finanziaria dell'Inapp, il cui bilancio è stato storicamente alimentato tramite i Pon;
   il venir meno della direzione generale del Ministero e la comparsa di un nuovo soggetto pongono il problema di relazione tra l'Anpal e l'istituto incaricato, tra le altre cose, della valutazione dei risultati dell'Agenzia, ora responsabile della gestione delle risorse comunitarie –:
   come ritenga che l'aspetto che definisca una dipendenza dell'Inapp dalle decisioni di Anpal rispetto ai progetti comunitari da gestire si concili con i principi di terzietà del valutatore rispetto al valutato e di separazione delle funzioni, se non ritenga opportuno assumere iniziative per garantire all'Inapp risorse sufficienti alla realizzazione dei suoi compiti istituzionali, anche al fine di garantirne l'imparzialità nel valutare l'Anpal, e se non ritenga utile fornire elementi completi in merito alla complessiva riorganizzazione del Ministero, dell'Inapp, di Anpal Servizi spa e di Anpal, soprattutto con riferimento ai profili di spesa. (3-02935)


Iniziative di competenza volte a verifiche della radioattività e alla promozione delle bonifiche e delle attività di monitoraggio nell'area circostante il porto di Augusta, in relazione all'interramento di rifiuti radioattivi – 3-02936

   SEGONI, ARTINI, BALDASSARRE, BECHIS e TURCO. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:
   il traffico dei rifiuti radioattivi in Sicilia inizia negli anni ’80 e la Commissione di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali ad esse correlati ha disposto nel mese di dicembre 2016 l'acquisizione diretta di atti, perquisendo a Milano l'abitazione della signora Ferruzzi, che nel 1988 si era occupata per conto della Monteco, gruppo Eni, di far rientrare i rifiuti dal Libano, attraverso la motonave Jolly Rosso;
   tra il 1989 e 1995 la procura di Reggio Calabria ha accertato l'affondamento nel Mediterraneo di 90 navi e un pentito della ’ndrangheta ha dichiarato alla sezione investigativa antimafia che, tra il 1995 ed il 2000, oltre 637 navi contenenti scorie radioattive sono state affondate, di cui 52 nel Mediterraneo e 3 nello Ionio. È seguita una denuncia relativa alla presenza di smaltimenti illeciti di scorie radioattive nella miniera di Pasquasia, a 22 chilometri da Caltanissetta, e nella cava di San Giuseppe, zona già dichiarata ad alto rischio industriale e in crisi ambientale, per la presenza di inquinamento di raffinerie e discariche di rifiuti pericolosi tra cui la Cisma;
   i rifiuti nucleari trasportati dalle navi, rientrati dal Libano e dalla Nigeria, oltre quelli stoccati in Italia dall'Enea, venivano scaricati nel porto di Augusta e poi interrati o dislocati in siti industriali attivi limitrofi, senza alcuna protezione idonea e senza informare le popolazioni locali provocando elevato livello di Cesio (137) e un incremento dei casi di leucemia superiore al resto d'Italia, tra il 1999 ed il 2006;
   la delibera comunale n. 47 del 1o aprile 2005 testimonia la presenza di fattori contaminanti nel comune di Melilli: «di fronte al cimitero di Melilli in territorio di Augusta dove già risultano scaricati rifiuti pericolosi (...) sarà approvato, nella prossima conferenza di servizi, il progetto di bonifica, evitando così l'inquinamento»;
   uno studio dell'Istituto nazionale delle ricerche di Pisa dimostra che la bonifica del sito di Priolo verrebbe a costare 770 milioni di euro a fronte di 3,6 miliardi di euro di costi per le spese sanitarie, oltre che 55,6 milioni di euro di multe annuali versate per l'inquinamento dovuto alle mancate bonifiche;
   le suddette bonifiche oltre che produttive comporterebbero sviluppo tecnologico e occupazionale, in un territorio che ne ha effettiva necessità –:
   se intenda assumere iniziative, per quanto di competenza, dirette ad una verifica della radioattività dell'area richiamata in premessa, per la promozione delle opportune bonifiche e delle necessarie attività di monitoraggio. (3-02936)


Intendimenti del Governo in ordine alla realizzazione dell'impianto di termovalorizzazione di Case Passerini, in provincia di Firenze – 3-02937

   PARISI e FRANCESCO SAVERIO ROMANO. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:
   nel 1986 chiude l'impianto di incenerimento di San Donnino, cui segue immediatamente l'apertura del dibattito sulla realizzazione di un nuovo impianto destinato a smaltire i rifiuti prodotti nell'area fiorentina;
   nel 1997 entra in vigore il «decreto Ronchi» che prescrive che ogni ambito territoriale ottimale sia autosufficiente per quanto concerne lo smaltimento dei rifiuti prodotti;
   nel 2005 la valutazione di impatto sanitario, richiesta dalla provincia di Firenze dopo l'adozione del piano provinciale dei rifiuti, indica Case Passerini quale localizzazione ottimale per il nuovo impianto destinato a coprire le esigenze dell'ambito territoriale ottimale;
   nel 2006 la provincia di Firenze approva l'intervento e nel gennaio del 2007 regione ed enti locali siglano un accordo per prevedere la realizzazione del termovalorizzatore;
   nel 2009 prende il via la procedura: nel 2014 è la volta della valutazione di impatto ambientale, nel 2015 la conferenza dei servizi dà il via libera ai lavori tramite la concessione dell'autorizzazione integrale ambientale;
   nel giugno 2016 il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare include la Toscana tra le regioni che necessitano di un termovalorizzatore;
   l'impianto di Case Passerini è inserito nell'elenco dei siti di trattamento termico dei rifiuti stilato dal Governo nel decreto-legge «sblocca Italia» e nel collegato decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 10 agosto 2016;
   nell'agosto 2016 il comune di Sesto Fiorentino evidenzia come il mancato compimento delle procedure di esproprio da parte della società che gestirà l'impianto faccia venir meno uno dei presupposti per la sua realizzazione. Al contempo, la società accusa il comune di non fornire le coordinate per permettere il pagamento degli oneri di urbanizzazione;
   il 9 novembre 2016 il tribunale amministrativo regionale della Toscana accoglie un ricorso avverso la realizzazione dell'impianto e annulla l'autorizzazione. Uno stop che potrebbe portare alla decadenza dei termini dell'autorizzazione, la conseguente perdita di 80 milioni di euro di incentivi statali e lasciare l'area fiorentina priva di un impianto strategico;
   l'impianto di Case Passerini dovrebbe servire l'area di Firenze, Prato e Pistoia, ambito territoriale ottimale che ad oggi risulta conferire parte dei rifiuti ad altro ambito territoriale ottimale, bruciando annualmente quasi 200 mila tonnellate di rifiuti, consentendo la riduzione dei conferimenti in discarica e producendo energia elettrica –:
   se il Governo ritenga ancora strategica la realizzazione dell'impianto di Case Passerini e se intenda, nei limiti delle proprie competenze, attivarsi perché si possano avviare i lavori dopo trenta anni di discussioni. (3-02937)


Elementi ed iniziative in merito ai rischi di inquinamento dell'acqua dell'invaso del Pertusillo – 3-02892

   MATARRESE. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:
   il presunto inquinamento dell'acqua dell'invaso del Pertusillo continua ad essere causa di forti preoccupazioni per le popolazioni di Basilicata e Puglia, soprattutto a seguito di alcune analisi, eseguite per conto di un'associazione da un laboratorio privato, che sono state rese note alla stampa il 13 marzo 2017 e che contrasterebbero con quelle dell'Arpab;
   dalla risposta del Sottosegretario di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare all'interrogazione a risposta immediata in Commissione territorio e lavori pubblici n. 5-10715 del 1o marzo 2017 si apprende che: «la prefettura di Potenza ha ricevuto, in data 4 febbraio 2017, la dichiarazione dello stato di attenzione da parte dello stabilimento Eni Cova di Viggiano a seguito del rinvenimento in un pozzetto (...) di acque presumibilmente contaminate da idrocarburi (...) Nella serata del 3 febbraio il Noe di Potenza (...) ha sottoposto a sequestro penale il suddetto pozzetto (...)»;
   dalla risposta al predetto atto si apprende anche che: «L'Arpa Basilicata ha fatto presente di aver effettuato un sopralluogo il 20 febbraio 2017 e che dall'analisi (...) non sono emerse situazioni di contaminazione (...)»;
   secondo fonti di stampa del 13 marzo 2017, l'associazione ambientalista «Liberiamo la Basilicata» avrebbe sottoposto ad analisi le acque di un punto dell'invaso del Pertusillo. Le analisi evidenzierebbero «che la richiesta biochimica di ossigeno è nove volte oltre il limite fissato dalla normativa (...) Limitatamente ai parametri analizzati, il campione risulta non conforme alle caratteristiche di qualità per acque superficiali destinate alla produzione di acqua potabile (...)»;
   secondo quanto si evince dall'articolo de la Repubblica del 14 marzo 2017, il presidente di Arpab ha dichiarato che la causa delle enormi macchie presenti nell'invaso sono attribuibili ad «alghe (...) microrganismi che già in passato si erano creati (...)»;
   il presidente di Arpab ha inoltre dichiarato di aver informato l'Acquedotto pugliese della possibile presenza di un problema e di aver chiesto di intensificare i controlli a valle. Dai controlli effettuati non sono emerse situazioni di contaminazione;
   le notizie sullo stato di presunto inquinamento dell'invaso sono contrastanti e spesso fuorvianti, tali comunque da generare una notevole preoccupazione per la popolazione interessata della Puglia e della Basilicata –:
   di quali elementi e notizie aggiornate disponga in merito e quali iniziative di competenza intenda adottare al fine di fare definitiva chiarezza sulla vicenda ed accertare le cause della situazione esposta in premessa e del reale stato qualitativo dell'acqua dell'invaso del Pertusillo. (3-02892)


Chiarimenti in merito alla salubrità dell'acqua potabile erogata alle popolazioni della Basilicata e della Puglia e proveniente dall'invaso del Pertusillo – 3-02893

   VICO, BORGHI, ANTEZZA, MARIANO, GRASSI, CAPONE, BURTONE, VENTRICELLI, GINEFRA, MICHELE BORDO, LOSACCO, MONGIELLO, CASSANO, MARTELLA, CINZIA MARIA FONTANA e BINI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:
   recentemente sono state diffuse una serie di immagini riprese da un drone riguardanti l'invaso artificiale del Pertusillo, diga sul fiume Agri che ricade in un comprensorio dove insiste anche il giacimento petrolifero più importante dell'Europa continentale;
   le immagini evidenziavano la presenza di significative ed estese chiazze di colore marrone scuro, destando non poca preoccupazione circa la possibile presenza di idrocarburi;
   il tam tam dei social network ha anche richiamato l'attenzione dei media nonché suscitato polemiche politiche;
   l'Acquedotto pugliese con una nota ufficiale ha dichiarato che «Tutte le analisi effettuate fino ad oggi e che vengono condotte costantemente sia sull'acqua in ingresso, sia sull'acqua potabilizzata dall'impianto, non ha mai manifestato anomalie, né rilevato la presenza di idrocarburi totali o di idrocarburi policiclici aromatici. Giova, altresì, ricordare, ad ulteriore chiarimento, che il punto di prelievo dell'acqua dal lago è posizionato a decine di metri di profondità e ciò costituisce un ulteriore grado di garanzia, in aggiunta ai processi di trattamento condotti nell'impianto, rispetto ad eventuali contaminanti che dovessero manifestarsi sulla superficie del lago»;
   l'Acquedotto pugliese ha ribadito che proseguirà l'azione di monitoraggio della situazione, con l'obiettivo di garantire la qualità dell'acqua distribuita;
   si fa presente che l'invaso del Pertusillo serve acqua potabile alle popolazioni della Basilicata e della Puglia, nonché è usata anche per agricoltura e usi industriali;
   la regione Basilicata ha inoltre convocato con urgenza un tavolo tecnico alla presenza dell'Arpab, al fine di effettuare ogni tipo di approfondimento in merito alla questione –:
   se il Governo sia a conoscenza di quanto riportato in premessa e se non intenda, per quanto di competenza, approfondire la vicenda, nonché supportare l'attività degli enti di vigilanza e controllo competenti, con l'obiettivo di fornire elementi di chiarezza definitivi sulla salubrità delle acque dell'invaso che serve le regioni Puglia e Basilicata. (3-02893)


Iniziative di competenza volte all'adeguamento del tratto toscano della strada statale 1 Aurelia e alla sua messa in sicurezza, anche al fine di contenere gli impatti ambientali, economici e sociali derivanti dal progetto di completamento dell'autostrada A12 – 3-02894

   CATANIA. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:
   il completamento dell'autostrada A12 (denominata Autostrada tirrenica) è un progetto di cui si parla da molti anni. Solo 40 chilometri sono stati realizzati sugli oltre 260 previsti nel progetto originario del 1968. Il progetto relativo al tratto Rosignano-Civitavecchia, di 206 chilometri di lunghezza, è stato affidato alla società Sat spa;
   attualmente è sottoposto a procedura di valutazione d'impatto ambientale il tratto relativo ai lotti 4 (Grosseto-Fonteblanda) e 5B (Fonteblanda-Ansedonia);
   nelle osservazioni ai progetti definitivi e agli studi di impatto ambientale del «Completamento A12 Cecina – Civitavecchia – tratto Grosseto sud – Ansedonia, lotto 4 e 5B», presentate dalle associazioni Fai – Fondo ambiente italiano, Legambiente, Wwf, Comitato per la bellezza, Rete dei comitati per la difesa del territorio e Comitato Terra di Maremma emergono importanti carenze nel progetto e nella procedura seguita;
   aspre critiche sono state sollevate anche dai sindaci e dalle popolazioni di Grosseto, Magliano in Toscana, Orbetello e Capalbio, i quali hanno inviato i propri pareri tecnici negativi alla regione Toscana;
   le associazioni ambientaliste e i sindaci chiedono di investire sul potenziamento e la messa in sicurezza della strada statale 1 Aurelia, che risponderebbe pienamente alle esigenze di traffico, senza imporre oneri economici agli utenti;
   il progetto relativo al completamento della A12 andrebbe ad insistere su un territorio con un delicato equilibrio idrogeologico, già colpito dalle alluvioni del 2012 e 2014 e dall'esondazione dei fiumi Ombrone e Albegna, e produrrà inevitabilmente ricadute negative in termini di consumo di suolo;
   i dati attuali di traffico attesi sui lotti 4 e 5B (rispettivamente pari a 17.584 veicoli al giorno in media all'anno al 2040 sul lotto 4 e 22.058 veicoli al giorno in media all'anno al 2040 sul lotto 5B) risultano essere modesti e non giustificherebbero una siffatta opera –:
   se non ritenga preferibile, per quanto di competenza, investire gli stanziamenti previsti al fine di provvedere all'adeguamento a quattro corsie del tratto toscano della strada statale 1 Aurelia e alla sua messa in sicurezza, contenendo gli impatti ambientali, economici e sociali come anche sostenuto dalle associazioni ambientaliste e dagli amministratori locali interessati. (3-02894)


Elementi ed iniziative in relazione al sito di interesse nazionale di Cengio-Saliceto, con particolare riferimento allo stato della procedura di infrazione europea e agli indennizzi per i comuni coinvolti – 3-02895

   RABINO, FRANCESCO SAVERIO ROMANO, PARISI e VEZZALI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:
   per circa settanta anni nel comune di Cengio (Savona), al confine con il comune di Saliceto (Cuneo), è stata operativa l'Azienda coloranti nazionali e affini-Acna;
   il 20 ottobre 1999, a seguito della chiusura della fabbrica, è stata avviata l'attività di bonifica del sito di interesse nazionale, che prevedeva anche la messa in sicurezza permanente e il confinamento definitivo di oltre 3 milioni di metri cubi di rifiuti tossici nocivi, abbancati in adiacenza al fiume;
   nel marzo 2003 il commissario straordinario per il risanamento del sito ha citato in giudizio l'Acna per l'inquinamento causato ai territori piemontese e ligure della Valle Bormida, con richiesta di risarcimento;
   nel 2008, su iniziativa del commissario delegato, d'intesa con il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, è stata presentata al tribunale di Genova una procedura per il riconoscimento del danno ambientale, per garantire la bonifica completa del sito ex Acna – di proprietà di Eni-Syndial – e delle aree esterne contaminate, oltre che per il ristoro del danno subito;
   nel 2009 l'Unione europea ha avviato una procedura d'infrazione per la mancata valutazione di impatto ambientale sulla messa in sicurezza di una parte dell'area ex Acna, cui è seguita una lettera di messa in mora complementare. Contenzioso che poggia su una diversa definizione dei lavori: realizzazione di una discarica secondo l'Unione europea, opere di bonifica e messa in sicurezza secondo le autorità italiane;
   nell'aprile del 2015 dirigenti di Eni-Syndial hanno indicato come quasi ultimata la bonifica completa del sito, precisando che restava «da chiudere la parte di area cosiddetta A1, quella che ha preso i rifiuti delle altre parti del sito stesso», l'area oggetto della procedura di infrazione dell'Unione europea. Nel novembre 2016 la piena del fiume Bormida ha provocato danni allo stabilimento Acna, causando allarme tra i residenti della zona per il timore di fuoriuscite dei materiali inquinanti stoccati. Nelle settimane successive l'Arpa Liguria è intervenuta a causa dei forti miasmi provenienti dall'area, causati dalla movimentazione delle terre per livellare i «laghi» dove sono stoccati gli inquinanti. Lavori iniziati nel settembre 2015 e la cui fine è prevista non prima del 2019 –:
   quale sia lo stato della procedura di infrazione 2009/4426 aperta dall'Unione europea, se si sia addivenuti a una conclusione in merito all'indennizzo per i comuni coinvolti e se il Ministro interrogato sia al corrente del rischio di sversamenti inquinanti conseguenti all'alluvione del novembre 2016. (3-02895)