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Resoconto dell'Assemblea

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XVII LEGISLATURA

Allegato A

Seduta di Mercoledì 9 novembre 2016

COMUNICAZIONI

Missioni valevoli nella seduta del 9 novembre 2016.

  Adornato, Aiello, Angelino Alfano, Gioacchino Alfano, Alfreider, Amendola, Amici, Artini, Baldelli, Baretta, Bellanova, Bernardo, Dorina Bianchi, Bindi, Biondelli, Bobba, Bocci, Bonifazi, Michele Bordo, Borletti Dell'Acqua, Boschi, Matteo Bragantini, Brambilla, Bratti, Bressa, Brunetta, Bueno, Cancelleri, Caparini, Capelli, Casero, Castiglione, Catania, Antimo Cesaro, Cicchitto, Cirielli, Coppola, Costa, D'Alia, Dambruoso, Damiano, De Menech, De Micheli, Del Basso De Caro, Dellai, Di Gioia, Luigi Di Maio, Epifani, Faraone, Fauttilli, Fava, Fedriga, Ferranti, Fico, Fioroni, Gregorio Fontana, Fontanelli, Formisano, Fraccaro, Franceschini, Galati, Garofani, Gelli, Gentiloni Silveri, Giachetti, Giacomelli, Giancarlo Giorgetti, Giorgis, Gozi, Grillo, Guerra, La Russa, Locatelli, Lorenzin, Losacco, Lotti, Lupi, Madia, Manciulli, Mannino, Marazziti, Marotta, Giorgia Meloni, Merlo, Meta, Migliore, Molea, Nicoletti, Pes, Picchi, Piccoli Nardelli, Pisicchio, Portas, Rampelli, Ravetto, Realacci, Rigoni, Rosato, Domenico Rossi, Rughetti, Sanga, Sani, Santerini, Scalfarotto, Scanu, Schullian, Scotto, Sereni, Tabacci, Tidei, Turco, Velo, Vignali, Zanetti, Zolezzi.

Annunzio di proposte di legge.

  In data 8 ottobre 2016 è stata presentata alla Presidenza la seguente proposta di legge d'iniziativa del deputato:
   RUSSO: «Disposizioni per favorire la raccolta, lo smaltimento e il riciclo dei rifiuti nei comuni delle province di Napoli e Caserta interessati da situazioni di grave inquinamento ambientale derivante dallo smaltimento illecito di rifiuti» (4141).

  Sarà stampata e distribuita.

Assegnazione di un progetto di legge a Commissione in sede referente.

  A norma del comma 1 dell'articolo 72 del Regolamento, il seguente progetto di legge è assegnato, in sede referente, alla sottoindicata Commissione permanente:
   XI Commissione (Lavoro):
  S. 2233. – "Misure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire l'articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato" (approvato dal Senato) (4135) Parere delle Commissioni I, II (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, per le disposizioni in materia di sanzioni), V, VI (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, per gli aspetti attinenti alla materia tributaria), VII, VIII, X (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento), XII, XIV e della Commissione parlamentare per le questioni regionali.

Annunzio di una proposta di modificazione al Regolamento.

  In data 8 novembre 2016 è stata presentata alla Presidenza la seguente proposta di modificazione al Regolamento d'iniziativa dei deputati:
   MELILLA, SANNICANDRO, FASSINA, FUSILLI, GIANCARLO GIORDANO, RICCIATTI: «Articolo 14: Modifica della disciplina in materia di costituzione dei gruppi parlamentari» (Doc. II, n. 16).

  Sarà pubblicata e trasmessa alla Giunta per il Regolamento.

Trasmissioni dalla Corte dei conti.

  Il Presidente della Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato della Corte dei conti, con lettera in data 2 novembre 2016, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 3, comma 6, della legge 14 gennaio 1994, n. 20, la deliberazione n. 12/2016 del 19 ottobre-2 novembre 2016, con la quale la Sezione stessa ha approvato la relazione concernente lo stato di attuazione dei poli logistici del welfare (articolo 1, comma 9, della legge 13 novembre 2009, n. 172).

  Questo documento è trasmesso alla V Commissione (Bilancio), alla VI Commissione (Finanze) e alla XI Commissione (Lavoro).

  Il Presidente della Sezione del controllo sugli enti della Corte dei conti, con lettera in data 4 novembre 2016, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 7 della legge 21 marzo 1958, n. 259, la determinazione e la relazione riferite al risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria dell'Ente nazionale di previdenza e assistenza dei veterinari (ENPAV), per l'esercizio 2014. Alla determinazione sono allegati i documenti rimessi dall'ente ai sensi dell'articolo 4, primo comma, della citata legge n. 259 del 1958 (Doc. XV, n. 450).

  Questi documenti sono trasmessi alla V Commissione (Bilancio) e alla XI Commissione (Lavoro).

  Il Presidente della Sezione del controllo sugli enti della Corte dei conti, con lettera in data 4 novembre 2016, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 7 della legge 21 marzo 1958, n. 259, la determinazione e la relazione riferite al risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria della società Difesa Servizi Spa, per l'esercizio 2014. Alla determinazione sono allegati i documenti rimessi dall'ente ai sensi dell'articolo 4, primo comma, della citata legge n. 259 del 1958 (Doc. XV, n. 451).

  Questi documenti sono trasmessi alla IV Commissione (Difesa) e alla V Commissione (Bilancio).

Annunzio di progetti di atti dell'Unione europea.

  La Commissione europea, in data 8 novembre 2016, ha trasmesso, in attuazione del Protocollo sul ruolo dei Parlamenti allegato al Trattato sull'Unione europea, i seguenti progetti di atti dell'Unione stessa, nonché atti preordinati alla formulazione degli stessi, che sono assegnati, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento, alle sottoindicate Commissioni, con il parere della XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea):
   Relazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio – Attuazione dell'accordo di Parigi – Progressi dell'Unione europea verso il raggiungimento dell'obiettivo minimo «-40%» (richiesta dall'articolo 21 del regolamento (UE) n. 525/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 21 maggio 2013 relativo a un meccanismo di monitoraggio e comunicazione delle emissioni di gas a effetto serra e di comunicazione di altre informazioni in materia di cambiamenti climatici a livello nazionale e dell'Unione europea e che abroga la decisione n. 280/2004/EC) (COM(2016) 707 final), che è assegnata in sede primaria alla VIII Commissione (Ambiente);
   Proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio relativa alla mobilitazione del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione a seguito di una domanda presentata dalla Spagna – EGF/2016/004 ES/Comunidad Valenciana automotive (COM(2016) 708 final), che è assegnata in sede primaria alla XI Commissione (Lavoro);
   Proposta di decisione di esecuzione del Consiglio recante una raccomandazione per la proroga del controllo temporaneo alle frontiere interne in circostanze eccezionali in cui è a rischio il funzionamento globale dello spazio Schengen (COM(2016) 711 final), che è assegnata in sede primaria alla I Commissione (Affari costituzionali).

  Il Dipartimento per le politiche europee della Presidenza del Consiglio dei ministri, in data 8 novembre 2016, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 6, commi 1 e 2, della legge 24 dicembre 2012, n. 234, progetti di atti dell'Unione europea, nonché atti preordinati alla formulazione degli stessi.

  Questi atti sono assegnati, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento, alle Commissioni competenti per materia, con il parere, se non già assegnati alla stessa in sede primaria, della XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea).

  Con la predetta comunicazione, il Governo ha altresì richiamato l'attenzione sulla comunicazione della Commissione recante il programma di lavoro della Commissione per il 2017 – Realizzare un'Europa che protegge, dà forza e difende (COM(2016) 710 final), corredata dai relativi allegati (da COM(2016) 710 final – Annex 1 a COM(2016) 710 final – Annex 5), già trasmessa dalla Commissione europea.

Richieste di parere parlamentare su proposte di nomina.

  Il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, con lettera in data 2 novembre 2016, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 1 della legge 24 gennaio 1978, n. 14, la richiesta di parere parlamentare sulla proposta di nomina del dottor Paolo Emilio Signorini a presidente dell'Autorità di sistema portuale del Mar Ligure occidentale (84).

  Questa richiesta è assegnata, ai sensi del comma 4 dell'articolo 143 del Regolamento, alla IX Commissione (Trasporti).

  Il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, con lettera in data 2 novembre 2016, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 1 della legge 24 gennaio 1978, n. 14, la richiesta di parere parlamentare sulla proposta di nomina del dottor Pietro Spirito a presidente dell'Autorità di sistema portuale del Mar Tirreno centrale (85).

  Questa richiesta è assegnata, ai sensi del comma 4 dell'articolo 143 del Regolamento, alla IX Commissione (Trasporti).

  Il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, con lettera in data 2 novembre 2016, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 1 della legge 24 gennaio 1978, n. 14, la richiesta di parere parlamentare sulla proposta di nomina del dottor Rodolfo Giampieri a presidente dell'Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico centrale (86).

  Questa richiesta è assegnata, ai sensi del comma 4 dell'articolo 143 del Regolamento, alla IX Commissione (Trasporti).

  Il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, con lettera in data 3 novembre 2016, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 1 della legge 24 gennaio 1978, n. 14, la richiesta di parere parlamentare sulla proposta di nomina del dottor Daniele Rossi a presidente dell'Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico centro-settentrionale (87).

  Questa richiesta è assegnata, ai sensi del comma 4 dell'articolo 143 del Regolamento, alla IX Commissione (Trasporti).

Atti di controllo e di indirizzo.

  Gli atti di controllo e di indirizzo presentati sono pubblicati nell’Allegato B al resoconto della seduta odierna.

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

Iniziative urgenti volte alla tutela dei diritti civili e politici in Turchia, anche in considerazione dei recenti arresti che hanno colpito esponenti della principale formazione politica filo-curda – 3-02612

   SCOTTO, AIRAUDO, FRANCO BORDO, COSTANTINO, D'ATTORRE, DURANTI, DANIELE FARINA, FASSINA, FAVA, FERRARA, FOLINO, FRATOIANNI, CARLO GALLI, GIANCARLO GIORDANO, GREGORI, KRONBICHLER, MARCON, MARTELLI, MELILLA, NICCHI, PAGLIA, PALAZZOTTO, PANNARALE, PELLEGRINO, PIRAS, PLACIDO, QUARANTA, RICCIATTI, SANNICANDRO e ZARATTI. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:
   in Turchia, il Partito democratico dei popoli (Hdp), principale formazione politica filocurda e terzo partito del Paese, ha annunciato che cesserà la sua attività in Parlamento, dopo che venerdì 4 novembre 2016 sono stati arrestati 12 dei suoi deputati, tra cui i due leader, Selahattin Demirtas e Figen Yuksekdag;
   il leader del partito filo-curdo Demirtas dal carcere sostiene: «siamo di fronte a un altro stadio del colpo di Stato civile in corso sotto la guida del Governo e del Palazzo (del presidente Recep Tayyip Erdogan). Io e i miei colleghi continueremo a resistere dovunque e sempre contro questo golpe fuorilegge»;
   il Presidente del Parlamento europeo Martin Schulz afferma: «segnale spaventoso sulle condizioni del pluralismo politico in Turchia» e aggiunge che le ultime iniziative del Governo di Ankara «mettono in discussione la sostenibilità delle relazioni tra Unione europea e Turchia». «Demirtas, Yuksekdag e gli altri parlamentari del partito Hdp sono dei legittimi e democratici rappresentati della società turca. Inoltre, l'Hdp è il terzo partito per rappresentati eletti nell'assemblea nazionale. Gli ultimi eventi devono essere trattati con urgenza»;
   intanto il Ministro degli esteri turco Mevlut Cavusoglu si scaglia contro le reazioni delle istituzioni europee all'arresto degli esponenti dell'Hdp, dicendo che non accettano lezioni dall'Europa in particolare sullo stato di diritto e accusando, tra l'altro, diversi Paesi europei di «dare un sostegno molto forte al Pkk» curdo, considerato un'organizzazione terroristica sia dalla Turchia che dall'Unione europea;
   il Ministro degli esteri tedesco Frank Walter Steinmeier ha convocato l'inviato turco a Berlino e ha condannato gli arresti affermando: «La lotta contro il terrorismo non può essere una giustificazione per mettere a tacere l'opposizione politica o addirittura metterla in prigione»; ugualmente hanno fatto altri Paesi dell'Unione europea, come la Danimarca;
   a seguito degli arresti, migliaia di curdi sono scesi in piazza in varie città dell'Europa, raccogliendo la solidarietà di ampissimi strati della società civile e politica europea –:
   quali iniziative urgenti il Governo intenda intraprendere per chiedere la scarcerazione immediata dei parlamentari dell'Hdp e, in particolare, se non intenda, in sede europea, promuovere un'iniziativa per far cessare la spirale autoritaria e favorire il processo democratico in Turchia, a partire dalla sospensione dell'accordo Unione europea-Turchia sui rifugiati. (3-02612)


Iniziative per assicurare il coordinamento dei soggetti istituzionali coinvolti nella realizzazione degli interventi previsti per Matera 2019 Capitale europea della Cultura – 3-02613

   LATRONICO. — Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo. — Per sapere – premesso che:
   la legge 28 dicembre 2015, n. 208, legge di stabilità per il 2016, ai commi 345 e 347, ha statuito 28 milioni di euro per realizzare interventi per Matera capitale della cultura 2019 e 20 milioni di euro per il completamento del restauro urbanistico ambientale dei rioni Sassi, patrimonio mondiale dell'umanità e luogo distintivo di Matera;
   il 2 maggio 2016, il Ministro interrogato ha firmato il decreto ministeriale che assegna 28 milioni di euro a Matera, capitale europea della cultura nel 2019. Il finanziamento prevede un investimento di 17 milioni di euro per le opere pubbliche e di undici milioni di euro per il dossier Matera 2019;
   in particolare, le risorse per le opere pubbliche che saranno destinate al comune di Matera sono così ripartite: 7 milioni di euro per il Parco della storia dell'uomo – civiltà contadina; un milione e mezzo di euro per il Parco della storia dell'uomo – città dello spazio; 8 milioni di euro per il Guerrieri di Matera; 500 mila euro per la risistemazione della Cava del sole. Alla Fondazione Matera-Basilicata 2019 gli 11 milioni di euro sono stati così ripartiti: 3 milioni 600 mila euro per il piano della comunicazione; 7 milioni e 400 mila euro per il piano di assistenza tecnica;
   ad oggi la valutazione che emerge è che non ci siano gli strumenti e le risorse idonee per il raggiungimento dei programmi previsti e per le potenzialità che l'evento dovrebbe assicurare. L'assegnazione delle risorse è esigua per un evento di portata internazionale dopo l'Expo 2015 di Milano, che è costato 2,2 miliardi di euro;
   il comune di Matera è in difficoltà per l'insufficienza di risorse tecniche ed economiche e la Fondazione Matera 2019 mostra la sua debolezza strutturale ed operativa;
   mancano 780 giorni per il raggiungimento del traguardo Matera 2019 e non sono previsti interventi infrastrutturali per garantire le connessioni viarie e ferroviarie della città di Matera con i nodi trasportistici come la Ferrandina-Matera e Matera-Bari –:
   se non ritenga opportuno definire uno strumento di programmazione e attuazione (accordo di programma) che consenta il coordinamento dei soggetti istituzionali coinvolti e garantisca l'effettiva realizzazione degli interventi previsti.
(3-02613)


Chiarimenti in merito ai tempi e alle modalità di attivazione del cosiddetto «bonus cultura» per i giovani, in relazione alla prossima scadenza referendaria – 3-02614

   BORGHESI, FEDRIGA, ALLASIA, ATTAGUILE, BOSSI, BUSIN, CAPARINI, CASTIELLO, GIANCARLO GIORGETTI, GRIMOLDI, GUIDESI, INVERNIZZI, MOLTENI, PAGANO, PICCHI, GIANLUCA PINI, RONDINI, SALTAMARTINI e SIMONETTI. — Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo. — Per sapere – premesso che:
   il 3 novembre 2016 è stato recapitato ai diciottenni di Molteno, Sirone e Garbagnate Monastero un volantino da parte del comitato «Basta un sì» del circolo del Partito democratico attivo nei tre comuni, nel quale si invitano i neo maggiorenni ad un incontro, la sera del 7 novembre 2016, con una parlamentare del Partito democratico presso la sala civica di Sirone. L'argomento è il seguente: «Si parlerà della nostra proposta per il referendum costituzionale del 4 dicembre 2016 e di come utilizzare il bonus di euro 500 previsto dal Governo Renzi per i nati nell'anno 1998»;
   l'affiancamento dei due argomenti in un'unica serata lascia pochi dubbi, a parere degli interroganti, sull'intenzione di attrarre giovani con la scusa di illustrare il bonus per conquistare un «sì» al referendum;
   illustrare, infatti, ai giovani, che guardano al proprio futuro e per la prima volta si recheranno a votare, come poter avere 500 euro da spendere in eventi culturali e, contemporaneamente, le ragioni del «sì» che la maggioranza di Governo sta portando avanti è sinonimo, ad avviso degli interroganti, di scorrettezza civile, prima ancora che politica, una vera e propria strumentalizzazione –:
   per quali motivi il Governo abbia deciso di procedere all'attivazione del «bonus cultura» proprio in prossimità del voto referendario, così alimentando il sospetto, a parere degli interroganti, che sussistano impropri collegamenti tra tale bonus e la ricerca del consenso elettorale delle giovani generazioni. (3-02614)


Iniziative, in ambito europeo e in relazione alla Conferenza internazionale sul clima di Marrakech, volte al rispetto degli impegni assunti in merito al contenimento del riscaldamento globale – 3-02615

   BORGHI, BERGONZI, STELLA BIANCHI, BRAGA, BRATTI, CARRESCIA, COMINELLI, COVELLO, DE MENECH, GADDA, GINOBLE, TINO IANNUZZI, MANFREDI, MARIANI, MARRONI, MASSA, MAZZOLI, MORASSUT, REALACCI, GIOVANNA SANNA, VALIANTE, ZARDINI, MARTELLA, CINZIA MARIA FONTANA e BINI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:
   si è aperta a Marrakech la Conferenza internazionale sul clima Cop 22 che segue l'entrata in vigore dell'Accordo sul clima di Parigi, con il quale sono stati sottoscritti gli impegni per contenere l'aumento della temperatura media globale al di sotto della soglia critica di due gradi e per mettere in atto tutti gli sforzi necessari per non superare 1,5 gradi, con l'obiettivo finale di zero emissioni entro il 2050;
   l'impegno a mitigare il riscaldamento globale non dovrebbe essere considerato un ostacolo, ma, al contrario, una straordinaria leva per creare nuovo e duraturo sviluppo e nuova occupazione in chiave sostenibile;
   per raggiungere gli ambiziosi obiettivi di limitare l'innalzamento della temperatura sono necessarie una rapida decarbonizzazione e una serie di misure che necessitano di un'azione concertata da parte dell'Unione europea e degli altri grandi produttori di emissioni, anche attraverso l'accelerazione definitiva della transizione verso una economia globale resiliente ai cambiamenti climatici e a impatto climatico zero;
   la Conferenza di Marrakech rappresenta un'importante opportunità per proseguire i negoziati sugli elementi chiave dell'Accordo di Parigi, in particolare per rafforzare il quadro per la trasparenza e i dettagli del bilancio globale, dei finanziamenti per il clima e di una governance multilivello inclusiva, nell'ambito degli impegni assunti dall'Unione europea per la mitigazione e l'adattamento, il sostegno finanziario, il trasferimento delle tecnologie e lo sviluppo delle capacità;
   solo con un approccio sistemico e olistico si potrà affrontare un'efficace lotta ai cambiamenti climatici, a partire dalla modifica dei sistemi di scambio di quote di emissione, dalle potenzialità di mitigazione e di rafforzamento della resilienza che presentano le emissioni da uso del suolo (agricoltura, allevamento, silvicoltura e altre destinazioni d'uso), dalla necessità di rafforzare la capacità di adattamento delle foreste, dall'inserimento in un sistema virtuoso di contabilizzazione anche dei settori dei trasporti aerei e marittimi internazionali, nonché dalle potenzialità che garantisce il risparmio energetico degli edifici;
   assegnando un ruolo fondamentale all'economia circolare in una società a basse emissioni di carbonio e ad un obiettivo più ambizioso riguardo all'efficienza energetica e allo sviluppo delle energie rinnovabili, si potrà garantire una crescita sostenibile e raggiungere la sicurezza energetica –:
   quali proposte e strumenti il Governo abbia inteso rappresentare per il perseguimento degli obiettivi previsti, nell'ambito della diplomazia climatica dell'Unione europea, e per assumere l'iniziativa politica nel processo di revisione previsto per il 2018. (3-02615)


Iniziative di competenza per la realizzazione di infrastrutture destinate all'approvvigionamento di acque reflue a fini di raffreddamento degli impianti dello stabilimento Ilva di Taranto, in modo da interrompere sprechi di acqua potabile – 3-02616

   MATARRESE, VARGIU e DAMBRUOSO. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:
   secondo quanto si evince da fonti di stampa, lo stabilimento siderurgico Ilva di Taranto utilizza, ancora oggi, acqua potabile per il raffreddamento dei suoi impianti;
   il sistema di raffreddamento utilizzato da Ilva comporta non solo costi elevati, ma soprattutto l'impiego e, quindi, lo spreco di molta acqua potabile, che, secondo le stime di Legambiente, si attesterebbe a circa 250 litri al secondo;
   lo spreco di acqua potabile attualmente ancora in corso non appare opportuno, soprattutto in considerazione del fatto che la regione Puglia registra, notoriamente, costanti problemi di approvvigionamento idrico;
   le politiche e le normative in materia di gestione del ciclo dell'acqua, adottate da tutti gli Stati membri dell'Unione europea, sono orientate all'unanimità anche alla promozione di misure tese a favorire il riutilizzo delle acque reflue per scopi diversi, quali anche l'alimentazione di sistemi di raffreddamento in campo industriale ai fini della tutela quantitativa delle risorse idriche, limitando allo scopo il prelievo delle acque e favorendo il risparmio idrico mediante l'impiego di tecnologie avanzate e l'utilizzo multiplo delle acque reflue;
   secondo fonti di stampa, confermate da esponenti dell'esecutivo della regione Puglia, l'impianto di raffreddamento dello stabilimento Ilva potrebbe utilizzare acque reflue provenienti dai depuratori Bellavista e Gennarini, ma pare che, nonostante le intenzioni manifestate dagli enti locali, non sussistano ancora i presupposti infrastrutturali adeguati per approvvigionare l'impianto di tali risorse idriche –:
   quali siano gli elementi ostativi alla programmazione e alla realizzazione di interventi volti alla dotazione di infrastrutture adeguate all'approvvigionamento dello stabilimento Ilva di acque reflue ai fini del raffreddamento dei suoi impianti e quali iniziative di competenza intenda adottare per favorirne l'impiego in tempi brevi, così da interrompere lo spreco di acque potabili attualmente ancora in atto. (3-02616)


Iniziative volte a bandire un corso-concorso per il reclutamento di direttori dei servizi generali ed amministrativi, nonché per il riconoscimento professionale di tale categoria di lavoratori – 3-02617

   CENTEMERO. — Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. — Per sapere – premesso che:
   con decreto del 28 gennaio 2010 è stata indetta una procedura selettiva per l'accesso alla mobilità professionale verticale, in particolare per il passaggio dall'area B all'area D, profilo professionale direttore dei servizi generali ed amministrativi; il decreto ministeriale n. 74 del 2011 ha disposto che le assunzioni nel profilo direttore dei servizi generali ed amministrativi venissero effettuate sulla base delle graduatorie dell'ultima sessione dei concorsi ovvero, in caso di esaurimento delle stesse, in base a graduatorie concernenti la mobilità professionale dell'area inferiore all'area immediatamente superiore;
   per il profilo direttore dei servizi generali ed amministrativi i passaggi non furono effettuati in quanto la nota ministeriale n. 1800 del 2012, in contrasto con il decreto ministeriale del 3 agosto 2011 in materia di assunzione di personale amministrativo, tecnico e ausiliario, stabiliva che lo spostamento avrebbe potuto aver luogo solo su posti vacanti e disponibili; con circolare n. 1985 del 2012 il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca ha successivamente stabilito che per le nomine negli anni successivi degli aspiranti non avrebbero richiesto autorizzazione, in quanto comprese nelle immissioni in ruolo autorizzate con decreto ministeriale del 3 agosto 2011;
   la consistenza complessiva delle dotazioni organiche di direttore dei servizi generali ed amministrativi viene determinato con decreto interministeriale e ha durata triennale, eventualmente rivedibile annualmente; il decreto interministeriale relativo all'anno scolastico 2016/2017 ha previsto un decremento di circa 50 unità derivante dalla riduzione delle autonomie scolastiche e dal numero delle scuole sottodimensionate che sono 334;
   la condizione delle scuole sottodimensionate appare estremamente difficile in quanto non è possibile assegnare in via esclusiva un direttore dei servizi generali ed amministrativi; al fine di coprire i posti di direttore dei servizi generali ed amministrativi su tutto il territorio nazionale molti uffici periferici dell'amministrazione scolastica hanno inoltrato un interpello;
   i posti relativi all'abbinamento delle sedi sottodimensionate costituiscono uno specifico contingente provinciale del profilo di direttore dei servizi generali ed amministrativi, da approvare con decreto degli uffici scolastici regionali;
   risulterebbero essere più di 1.000 i posti vacanti e disponibili per il ruolo di direttore dei servizi generali ed amministrativi in altrettanti istituti scolastici, la maggior parte dei quali collocati nel Centro-Nord;
   è necessario riconoscere e valorizzare professionalmente il personale direttore dei servizi generali ed amministrativi che garantisce il corretto funzionamento contabile-amministrativo delle scuole, contribuendo sia in termini di quantità che di qualità del lavoro svolto, a volte in due scuole, al buon andamento delle istituzioni scolastiche;
   i direttori dei servizi generali ed amministrativi, così come gli assistenti tecnici, dovrebbero poter beneficiare del bonus formativo e del bonus premiale riconosciuto ai docenti dalla legge n. 107 del 2015 –:
   se non ritenga di dover al più presto bandire un corso-concorso finalizzato al reclutamento di direttori dei servizi generali ed amministrativi, nonché all'adeguato riconoscimento professionale di queste categorie di lavoratori. (3-02617)


Iniziative volte ad incentivare le collaborazioni tra gli atenei, i professori e i ricercatori universitari per favorire la nascita e lo sviluppo delle cosiddette start up – 3-02618

   CALABRÒ. — Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. — Per sapere – premesso che:
   il 9o rapporto trimestrale sui principali trend demografici e finanziari delle start up innovative italiane realizzato dal Ministero dello sviluppo economico in collaborazione con InfoCamere e UnionCamere evidenzia come, al 30 settembre 2016, le start up innovative iscritte nella sezione dedicata del registro delle imprese hanno avuto un incremento di 420 unità rispetto alla precedente rilevazione del 30 giugno 2016;
   molte volte, per favorire la nascita di imprese dinamiche ed innovative che concretizzino la ricerca accademica, le università italiane incentivano progetti a sostegno dell'avviamento di nuove start up con azioni di sostegno nella fase organizzativa (ad esempio, sono offerti consulenti, assistenza tecnica e commerciale, disponibilità di laboratori);
   i ricercatori italiani sono all'avanguardia a livello mondiale. Tra l'altro, molti di essi si sono indirizzati presso università straniere proprio per poter svolgere nel modo migliore il loro lavoro;
   alcuni atenei italiani hanno finanziato progetti molto interessanti in tutti settori produttivi per la nascita di start up, tra cui, in particolare, quelli relativi alle innovazioni tecnologiche –:
   se non sia opportuno incentivare, anche implementando nel tempo le risorse economiche delle università, le collaborazioni tra gli atenei, i professori universitari e i ricercatori universitari per poter favorire la nascita e lo sviluppo delle start up in tutti i settori produttivi e, in particolare, quelli tecnologici che risultano trainanti per la crescita dell'economia italiana. (3-02618)


Chiarimenti in merito allo stanziamento dei fondi previsti dal decreto interministeriale del 9 gennaio 2013 per la messa in sicurezza degli edifici scolastici – 3-02619

   GIGLI e SBERNA. — Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. — Per sapere – premesso che:
   prima ancora dell'avvio della XVII legislatura, sulla Gazzetta ufficiale del 9 gennaio 2013 è stato pubblicato un decreto interministeriale del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca e con il Ministero dell'economia e delle finanze, recante il testo del programma stralcio di attuazione di una risoluzione della Camera dei deputati in relazione al piano straordinario per la messa in sicurezza degli edifici scolastici;
   si tratta di un intervento per complessivi 111.800.000,00 di euro;
   il Governo Renzi ha più volte sottolineato l'importanza della messa in sicurezza degli edifici scolastici, a cominciare dalle dichiarazioni programmatiche con cui ha chiesto la fiducia, per finire alla cosiddetta «buona scuola»;
   i recenti eventi sismici hanno riproposto il tema con urgenza e drammaticità;
   in particolare, il Friuli Venezia Giulia è regione con caratteristiche geologiche di elevata sismicità;
   ciò malgrado, nell'ambito del programma citato in precedenza, alle scuole della regione sono state assegnate risorse per soli 1.530.000 euro;
   da segnalazioni pervenute da alcune scuole, sembra che, a distanza di quasi quattro anni, queste somme non siano ancora pervenute;
   in particolare, si ricorda il caso di Gemona del Friuli, epicentro del tragico sisma del 1976, nel cui comune è stata ammessa a finanziamento una sola scuola, per complessivi 40.000 euro –:
   cosa sia accaduto ai fondi stanziati, che non risultano essere ancora stati erogati e che sono indispensabili per la messa in sicurezza delle scuole sopra ricordate. (3-02619)


Dati relativi ai danni riportati dagli edifici scolastici e alle ripercussioni sull'attività didattica conseguenti ai recenti eventi sismici – 3-02620

   SOTTANELLI, VEZZALI, PARISI, ABRIGNANI, D'AGOSTINO, D'ALESSANDRO, FAENZI, GALATI, LAINATI, MARCOLIN, MOTTOLA, RABINO e FRANCESCO SAVERIO ROMANO. — Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. — Per sapere – premesso che:
   tra l'agosto e l'ottobre 2016 migliaia di episodi sismici, cinque dei quali con magnitudo superiore a 5.0, hanno colpito il Centro Italia provocando 299 vittime, decine di migliaia di sfollati e ingenti lesioni e crolli a strutture private e pubbliche, tra cui numerose scuole;
   nello specifico i terremoti hanno interessato oltre 200 comuni, causando i danni maggiori in quattro regioni: Lazio, Umbria, Marche e Abruzzo;
   nelle settimane successive al primo fenomeno sismico, anche in vista dell'imminente inizio dell'anno scolastico, tecnici incaricati Aedes hanno effettuato centinaia di sopralluoghi sulle scuole dei comuni interessati dalla scossa del 24 agosto 2016, onde vagliarne la completa o parziale agibilità;
   il 24 ottobre 2016, due giorni prima del verificarsi dei nuovi eventi sismici, il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca ha annunciato lo stanziamento di 15,6 milioni di euro destinati alle scuole dei comuni colpiti dal terremoto del 24 agosto 2016, finalizzati a realizzare indagini diagnostiche su solai e controsoffitti, interventi strutturali sulle scuole più colpite, interventi di adeguamento sismico negli altri edifici, oltre che a garantire la regolare prosecuzione dell'attività scolastica;
   notizie di stampa riportano che, nonostante la realizzazione a tempo di record, il «container scuola» realizzato nel territorio di Amatrice pochi giorni prima dell'inizio dell'anno scolastico risulta essere inutilizzato poiché gran parte degli alunni non è in grado di raggiungere la scuola a causa dell'impercorribilità delle vie di collegamento;
   a seguito delle scosse dell'ottobre 2016 si sono registrati circa quarantamila sfollati, di cui moltissimi i bambini e i ragazzi in età scolare. Per rispondere all'emergenza e garantire la prosecuzione della regolare attività scolastica il Governo ha stanziato 12 milioni di euro per i prossimi due anni, consentendo la formazione di classi in deroga ai parametri e l'assunzione di ulteriore personale;
   danni di minore entità ad edifici scolastici si sono registrati anche in città e località non ricomprese nell'elenco dei principali paesi colpiti dai terremoti, in alcune delle quali non risulta essere ancora ripresa la regolare attività scolastica –:
   se a seguito degli episodi sismici dell'ottobre 2016 sia stata effettuata una ricognizione sui danni riportati da edifici scolastici, quante risultino essere nel complesso le scuole di ogni ordine e grado dichiarate inagibili a seguito degli episodi sismici di agosto e ottobre 2016 e quanti gli alunni coinvolti. (3-02620)


Iniziative di competenza volte al proficuo utilizzo a favore delle popolazioni terremotate dei beni di prima necessità raccolti dai gruppi comunali di protezione civile del lodigiano – 3-02621

   LA RUSSA, RAMPELLI, CIRIELLI, MAIETTA, GIORGIA MELONI, NASTRI, PETRENGA, RIZZETTO, TAGLIALATELA e TOTARO. — Al Ministro per le riforme costituzionali e i rapporti con il Parlamento. — Per sapere – premesso che:
   in seguito alla forte scossa di terremoto che ha colpito le zone del reatino nella notte del 24 agosto 2016 i gruppi comunali di Protezione civile della zona del lodigiano hanno avviato la raccolta di beni di prima necessità e prodotti alimentari a lunga conservazione da inviare alle popolazioni sfollate;
   i beni e materiali raccolti grazie alla solidarietà della gente del lodigiano, tuttavia, ancora giacciono nei magazzini della Protezione civile della provincia di Lodi a Casale e del gruppo comunale di Lodi a causa di difficoltà logistiche nel trasferimento e non vi sono ad oggi certezze sulla loro destinazione;
   il nuovo sciame sismico che ha colpito le regioni di Umbria e Marche alla fine di ottobre 2016 ha creato un ulteriore stato di emergenza e, in particolare, nelle Marche vi è grande necessità di materiali e prodotti, dove in alcuni comuni i sindaci hanno lanciato l'allarme segnalando come le derrate e i beni a disposizione potrebbero finire in pochi giorni;
   a fronte di questa situazione di emergenza un gruppo di volontari sta cercando di far indirizzare i beni conservati nei magazzini della Protezione civile di Lodi alle comunità marchigiane in maggiore difficoltà, visto che sembra non essere possibile inviarli alla destinazione originaria, e si sta già attivando anche per garantirne il trasporto;
   appare davvero deprecabile che i beni raccolti grazie alla solidarietà delle persone continuino a giacere inutilizzati in un capannone a causa dell'ennesimo intoppo burocratico –:
   se il Governo non ritenga di adottare le iniziative di competenza affinché sia reso possibile il trasferimento dei citati beni e materiali nei comuni delle Marche che versano nelle condizioni di maggiore emergenza. (3-02621)


Chiarimenti in merito agli intendimenti del Governo in ordine alla presentazione della domanda di finanziamento al Fondo di Solidarietà dell'Unione europea in relazione ai recenti eventi sismici – 3-02622

   BATTELLI, MASSIMILIANO BERNINI e GRILLO. — Al Ministro per le riforme costituzionali e i rapporti con il Parlamento. — Per sapere – premesso che:
   il 24 agosto 2016 si è verificato un evento sismico di magnitudo 6.0 nelle zone del reatino, dell'Umbria, e delle Marche, causando crolli, cedimenti strutturali, più di 300 vittime e migliaia di sfollati. Gli interventi sino ad ora promossi per il sostegno delle popolazioni colpite sono insufficienti rispetto alle necessità del territorio;
   il fondo di solidarietà dell'Unione europea, introdotto dal regolamento (CE) n. 2012/2002 del Consiglio dell'11 novembre 2012, si concreta nella previsione di aiuti economici per porre rimedio a grandi calamità naturali che interessano gli Stati membri dell'Unione europea o gli Stati che intendano accedervi. Nel considerando 2 del predetto regolamento, e come ribadito al considerando 12 del regolamento (UE) n. 661/2014, il fondo risponde all'esigenza di creare uno strumento di intervento tempestivo al fine di «soddisfare le necessità immediate della popolazione» e favorire la ripresa delle attività economiche;
   il fondo di solidarietà dell'Unione europea si divide in disastri «maggiori» e disastri di natura regionale. Perché si possa accedere ai fondi per un disastro maggiore i danni devono superare lo 0,6 per cento del reddito nazionale lordo dello Stato, ovvero 3 miliardi di euro per l'Italia. Il capo della Protezione civile nella conferenza stampa successiva al terremoto ha stimato indicativamente danni oltre i 3-4 miliardi di euro; non sono ancora disponibili dati ufficiali. Ciascun aiuto non può superare i due terzi dell'ammontare complessivo del fondo annuale, pari a 500 milioni di euro;
   ai sensi dell'articolo 2 del citato regolamento, la domanda di contributo deve pervenire alla Commissione europea entro 12 settimane dal primo danno subito. La Commissione europea, dopo una prima valutazione, propone l'aiuto al Consiglio e al Parlamento europeo, che devono approvarlo prima dell'erogazione. I fondi sono concessi in un'unica soluzione, ma si può richiedere un'anticipazione pari al 10 per cento del totale disposto. Lo Stato interessato ha una vasta discrezionalità nella disposizione e nell'utilizzo dei fondi –:
   in considerazione della notoria necessità di procedere con azioni coordinate e soprattutto rapide al fine di minimizzare l'impatto sulla vita della popolazione e per la rivitalizzazione del tessuto produttivo in caso di disastri e al fine di assicurare un più organico sostegno alle popolazioni colpite, ove il Governo intenda presentare domanda di finanziamento al fondo di solidarietà dell'Unione europea, quale sia il motivo per cui si è atteso così lungamente, tanto da giungere praticamente alla scadenza delle 12 settimane, per attivare un fondo conosciuto e indubbiamente utile. (3-02622)