ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE CONCLUSIVA DI DIBATTITO 8/00193

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: del 18/07/2012
Risoluzione conclusiva di dibattito su
Atto numero: 7/00886
Firmatari
Primo firmatario: ANTONIONE ROBERTO
Gruppo: MISTO-LIBERALI PER L'ITALIA-PLI
Data firma: 18/07/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MENIA ROBERTO FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO 18/07/2012
ROSATO ETTORE PARTITO DEMOCRATICO 18/07/2012


Commissione assegnataria
Commissione: III COMMISSIONE (AFFARI ESTERI E COMUNITARI)
Stato iter:
18/07/2012
Fasi iter:

COLLEGA (RISCON) IL 18/07/2012

APPROVATO IL 18/07/2012

CONCLUSO IL 18/07/2012

Atto Camera

Risoluzione in Commissione 8-00193
presentata da
ROBERTO ANTONIONE
mercoledì 18 luglio 2012 pubblicata nel bollettino n.685

La III Commissione (Affari esteri e comunitari),
premesso che:
con l'allegato VIII del trattato di pace del 1947 venivano costituite nel porto di Trieste alcune aree all'interno delle quali era consentito il traffico ed eventualmente la trasformazione delle merci in regime di esenzione doganale;
va ribadita la necessità di mantenere queste aree per favorire le operatività in essere e possibilmente svilupparne delle nuove;
appare necessario modificare tali zone spostandole e o accorpandole all'interno delle strutture portuali e o retroportuali che consentano una loro ottimizzazione economica e commerciale;
secondo alcune interpretazioni giuridiche nessuno può modificare o spostare i cosiddetti «punti franchi» senza l'esplicito consenso di tutte le nazioni che hanno sottoscritto il Trattato di Pace del 1947;
tale interpretazione è, ad avviso dei firmatari del presente atto, totalmente errata anche alla luce di numerosi e ripetuti episodi che hanno visto il prefetto di Trieste e commissario di Governo disporre sospensioni e spostamenti di tali aree con un semplice decreto prefettizio;
l'interpretazione corretta è quella che vede attribuire la piena disponibilità di tali zone alla potestà governativa così come più volte affermato dal Ministro degli affari esteri e dai funzionari dell'ufficio del contenzioso diplomatico;
l'amministrazione comunale tramite il sindaco ha ripetutamente sollecitato una puntuale definizione della questione al fine di elaborare le opportune strategie di sviluppo della città e del suo porto;
vanno considerate le nuove esigenze operative legate anche a particolari vincoli architettonici insistenti su alcune importanti infrastrutture localizzate in particolare nel «punto franco» del porto vecchio di Trieste;
è indispensabile che a tale scopo siano gli enti locali ad assumere autonomamente le scelte più idonee d'intesa con le linee strategiche di sviluppo nazionale;
è essenziale per lo sviluppo economico della città di Trieste della regione Friuli Venezia Giulia e più in generale per il nostro Paese una ridefinizione di tali superfici,
impegna il Governo
a chiarire la corretta interpretazione dei trattati internazionali sulle questioni di cui in premessa.
(8-00193) «Antonione, Menia, Rosato».