ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE CONCLUSIVA DI DIBATTITO 8/00158

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: del 18/01/2012
Risoluzione conclusiva di dibattito su
Atto numero: 7/00692
Atto numero: 7/00751
Atto numero: 7/00752
Firmatari
Primo firmatario: REALACCI ERMETE
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 18/01/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
LANZARIN MANUELA LEGA NORD PADANIA 18/01/2012
PIFFARI SERGIO MICHELE ITALIA DEI VALORI 18/01/2012
TORTOLI ROBERTO POPOLO DELLA LIBERTA' 18/01/2012
DIONISI ARMANDO UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO 18/01/2012
DUSSIN GUIDO LEGA NORD PADANIA 18/01/2012


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Stato iter:
18/01/2012
Fasi iter:

COLLEGA (RISCON) IL 18/01/2012

APPROVATO IL 18/01/2012

CONCLUSO IL 18/01/2012

Atto Camera

Risoluzione in Commissione 8-00158
presentata da
ERMETE REALACCI
mercoledì 18 gennaio 2012 pubblicata nel bollettino n.591

L'VIII Commissione,
premesso che:
nella crisi economica grave e prolungata che si sta vivendo gli investimenti in edilizia di qualità, in risparmio energetico, fonti rinnovabili, innovazione, ricerca e in generale nella green economy rappresentano un importante volano per la ripresa dell'economia e rendono al tempo stesso l'Italia più rispettosa dell'ambiente, più competitiva e più vicina alle esigenze delle persone, delle comunità, dei territori;
il contenimento delle emissioni di anidride carbonica per ridurre il rischio di mutamenti climatici è una delle più grandi sfide che l'umanità ha davanti;
l'Italia ha già assunto in sede internazionale e, in particolare, a livello comunitario importanti e vincolanti impegni di riduzione delle emissioni di CO2 nell'ambito del programma detto «20-20-20»;
il sistema di agevolazione fiscale del 55 per cento ha fino ad oggi certamente riscosso un enorme successo. I dati frutto delle indagini condotte dall'ENEA e dal Cresme attestano che le detrazioni fiscali del 55 per cento hanno rappresentato lo strumento più efficace e virtuoso in tema di sostenibilità ambientale, di sostegno del mercato dell'edilizia di qualità e di risparmio di emissioni di CO2. Al dicembre 2011, sono stati contabilizzati 1.400.000 interventi di efficientamento energetico degli edifici per 17 miliardi di euro complessivi di investimento che ha interessato soprattutto piccole e medie imprese nell'edilizia e nell'indotto e che ha attivato ogni anno di oltre 50 mila posti di lavoro, dalle fonti rinnovabili alla domotica, dagli infissi ai materiali avanzati;
il credito d'imposta del 55 per cento è uno dei successi più significativi della green economy nel nostro Paese ed ha al tempo stesso garantito importanti risparmi nelle emissioni di CO2, contribuendo ad alleggerire la bolletta energetica delle famiglie. Inoltre grazie alle misure stanziate negli anni passati l'Italia sta recuperando, con successo, il ritardo accumulato rispetto ad altri Paesi europei nel campo delle fonti rinnovabili, attivando anche un importante comparto economico;
si tratta pertanto di una delle misure anticicliche di gran lunga più importanti che sono state attivate negli ultimi anni. Secondo la sopraccitata indagine Cresme-Enea gli effetti complessivi sul bilancio del nostro Paese sono stati positivi;
come è stato più volte ribadito dai massimi esperti in materia, inclusi i tecnici del dipartimento della Protezione civile, gran parte del patrimonio edilizio italiano è di qualità scadente e lontano dagli standard antisismici indispensabili nel nostro Paese;
avviando immediatamente un piano straordinario di consolidamento e miglioramento sismico degli edifici pubblici e privati, non solo si potrebbe mettere in sicurezza gran parte della popolazione, ma si potrebbe rilanciare un'economia legata all'edilizia di qualità, attivare il sistema delle piccole e medie imprese e produrre anche un rilevante effetto sul terreno occupazionale;
l'VIII commissione della Camera dei deputati sia nella XV che nella XVI legislatura si è occupata del tema, con pareri e atti, da ultimo con l'approvazione, nella seduta del 29 luglio 2010, del documento conclusivo dell'indagine conoscitiva sul mercato immobiliare in cui si ribadisce la bontà e l'importanza dello sgravio fiscale in efficienza energetica;
nel programma nazionale di riforma (che è parte integrante del documento di economia e finanza presentato alle Camere il 13 aprile 2011), in sede di indicazione delle priorità di azione per una economia eco-efficiente e per il rispetto degli impegni internazionali assunti dall'Italia in materia di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra, il Governo ha espressamente riconosciuto la «particolare efficacia della misura concernente le detrazioni fiscali del 55 per cento per la riqualificazione energetica degli edifici»;
nel cosiddetto «Allegato Kyoto» al documento di economia e finanza (allegato VI - «Documento sullo stato di attuazione degli impegni per la riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra e sui relativi indirizzi» -) si legge testualmente che «al fine di porre il Paese su un giusto percorso emissivo rispetto agli obiettivi annuali di [riduzione delle emissioni di gas a effetto serra] per il periodo 2013-2020 si evidenzia la necessità di riconfermare e rifinanziare le azioni di cui all'allegato 1», fra le quali figura espressamente anche «l'incentivazione del risparmio energetico negli edifici esistenti attraverso la detrazione fiscale del 55 per cento»;
l'articolo 4 del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214, nel prorogare di un anno la detrazione fiscale del 55 per cento per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici esistenti, ha reso stabile e strutturale la detrazione fiscale del 36 per cento delle spese per i medesimi interventi, a decorrere dal 2013, anche in assenza di opere edilizie propriamente dette, subordinatamente ad un'idonea documentazione attestante il conseguimento di risparmi energetici in applicazione della normativa vigente in materia;
con tale norma il Governo ha dimostrato la propria intenzione a perseguire una politica di incentivazione degli interventi di riqualificazione energetica del patrimonio edilizio esistente, come confermato anche dal Ministro Passera che durante l'audizione del 15 dicembre 2011, presso l'VIII Commissione della Camera, si è impegnato ad attivarsi, per quanto di propria competenza, per prorogare la detrazione fiscale al 55 per cento per i prossimi anni;
la stabilizzazione di tale incentivo fiscale nella misura del 55 per cento rende, ovviamente, economicamente più convenienti i lavori di riqualificazione energetica degli edifici, diventando un vero volano non solo per la riduzione delle emissioni di CO2 ma anche per l'incremento dell'occupazione sia nel settore delle costruzioni sia nell'intera filiera industriale dei materiali connessi,
impegna il Governo
a rafforzare le politiche ambientali e a favorire l'edilizia di qualità ed energicamente efficiente, attraverso iniziative dirette alla riqualificazione energetica del patrimonio immobiliare, in particolare dando stabilità al credito d'imposta del 55 per cento previsto per il miglioramento energetico degli edifici, al fine di sostenere un importante settore della nostra economia, e ad assumere iniziative volte a estendere le agevolazioni fiscali già previste per gli interventi di efficientamento energetico degli edifici anche agli interventi di consolidamento antisismico del patrimonio edilizio esistente;
ad assumere iniziative, anche di tipo normativo, volte ad estendere le misure di efficientamento energetico anche al patrimonio edilizio pubblico.
(8-00158) «Realacci, Lanzarin, Piffari, Tortoli, Dionisi, Dussin».