ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE CONCLUSIVA DI DIBATTITO 8/00084

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: del 21/07/2010
Risoluzione conclusiva di dibattito su
Atto numero: 7/00338
Firmatari
Primo firmatario: TEMPESTINI FRANCESCO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 21/07/2010
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MOTTA CARMEN PARTITO DEMOCRATICO 21/07/2010
BARBI MARIO PARTITO DEMOCRATICO 21/07/2010
CORSINI PAOLO PARTITO DEMOCRATICO 21/07/2010
FASSINO PIERO PARTITO DEMOCRATICO 21/07/2010


Commissione assegnataria
Commissione: III COMMISSIONE (AFFARI ESTERI E COMUNITARI)
Stato iter:
21/07/2010
Fasi iter:

COLLEGA (RISCON) IL 21/07/2010

APPROVATO IL 21/07/2010

CONCLUSO IL 21/07/2010

Atto Camera

Risoluzione in Commissione 8-00084
presentata da
FRANCESCO TEMPESTINI
mercoledì 21 luglio 2010 pubblicata nel bollettino n.356

La III Commissione,
premesso che:
diverse risoluzioni del Parlamento europeo ed il rapporto della delegazione ad hoc del Parlamento Europeo, presentato nel marzo 2009, chiedono da tempo il rispetto dei diritti umani nel Sahara occidentale;
le risoluzioni delle Nazioni unite, del Consiglio di sicurezza e dell'Assemblea generale dell'Onu, sul conflitto del Sahara Occidentale, hanno ribadito più volte il diritto all'autodeterminazione del Popolo Saharawi, da realizzarsi attraverso un referendum al fine di arrivare ad una «soluzione politica giusta, durevole e mutuamente accettabile» che possa contribuire alla stabilità, allo sviluppo ed all'integrazione nella regione del Maghreb;
le gravi violazioni dei diritti umani perpetrate dal regno del Marocco nel Sahara Occidentale, così come evidenziato dai rapporti di Amnesty International, di Human Rights Watch, dall'Organizzazione mondiale contro la tortura, dall'Alto Commissariato per i diritti umani delle Nazioni unite, suscitano viva preoccupazione per il possibile degenerare della situazione dei diritti umani in quest'area;
in particolare suscitano preoccupazione l'arresto a Casablanca l'8 ottobre 2009 di sette militanti dei diritti umani - al loro ritorno da un viaggio ai campi di rifugiati saharawi in Algeria - privati dei diritti più elementari, nonché l'incremento della repressione nei confronti dei civili saharawi che pacificamente manifestano i loro diritti e la detenzione di 56 prigionieri saharawi per reati di opinione;
alcuni difensori dei diritti umani hanno attuato uno sciopero della fame dal 18 marzo 2010 per protestare contro la loro carcerazione e rivendicare il rispetto dei diritti umani, libertà e dignità per se stessi e per il proprio popolo. Tra questi ricordiamo Ali Salem Tamek, Brahim Dahane, Hamadi Nciri Yhdih Terrouzi e Rachid Sghair;
è auspicabile che la stessa Commissione europea preveda un proprio monitoraggio della situazione dei diritti umani nel Sahara Occidentale, inviando osservatori ai processi che vedano implicati i difensori dei diritti umani saharawi e tenendo regolarmente informato il Parlamento Europeo sull'evolversi della situazione;
anche il Consiglio d'Europa, con particolare riferimento alla Commissione diritti umani dell'Assemblea parlamentare, sta manifestando viva preoccupazione ed interesse sulla situazione del Sahara occidentale in vista dell'assunzione delle più opportune iniziative sul piano internazionale,
impegna il Governo
ad adottare, in raccordo con i partner europei e con le istituzioni comunitarie, ogni iniziativa utile, sul piano diplomatico, per favorire presso le autorità marocchine la liberazione dei detenuti saharawi nella prigione di Salé in Marocco, anche al fine di evitare che il persistere di questa situazione possa determinare conseguenze tragiche per la salute fisica e mentale di questi detenuti che stanno rischiando la vita;
ad adottare, in raccordo con i partner europei e con le istituzioni comunitarie, ogni iniziativa utile atta ad ottenere garanzie da parte del Governo del Marocco circa la preservazione dell'integrità fisica di tutte le persone detenute per reati di opinione e in generale sul rispetto dei diritti fondamentali, come il diritto di espressione, di associazione e di riunione e la libertà di ingresso e movimento nel proprio territorio conformemente a quanto stabilito dall'articolo 12, comma 4o, del Patto internazionale relativo ai diritti civili e politici delle Nazioni unite;
ad adottare ogni iniziativa utile sul piano internazionale volta a favorire la ripresa dei negoziati diretti, sotto l'egida delle Nazioni unite, tra Regno del Marocco e Fronte Polisario, al fine di giungere nel più breve tempo possibile ad una soluzione conforme alle risoluzioni delle Nazioni Unite;
ad attivarsi nelle opportune sedi internazionali, in raccordo con i partner europei e con le istituzioni comunitarie e sulla base delle indicazioni che dovessero pervenire in tal senso da parte del Segretario Generale, per chiedere l'inclusione della funzione di monitoraggio in loco dei diritti umani nel mandato della missione Minurso dell'Onu, o in alternativa, affinché tale monitoraggio sia comunque affidato ad altro organismo Onu;
ad adottare, in raccordo con i partner europei e con le istituzioni comunitarie ogni iniziativa utile sul piano diplomatico volta a favorire il riconoscimento effettivo della libertà di accesso e di circolazione nei territori del Sahara Occidentale e nei campi profughi saharawi di osservatori internazionali indipendenti, della stampa e delle organizzazioni umanitarie.
(8-00084) «Tempestini, Motta, Barbi, Corsini, Fassino».
Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

Commissione dei diritti dell'uomo

deserto

detenuto

diritti umani

militante politico

Sahara occidentale