ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/01084

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 738 del 21/12/2012
Firmatari
Primo firmatario: RIVOLTA ERICA
Gruppo: LEGA NORD PADANIA
Data firma: 21/12/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MOLTENI NICOLA LEGA NORD PADANIA 21/12/2012


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Risoluzione in Commissione 7-01084
presentata da
ERICA RIVOLTA
venerdì 21 dicembre 2012, seduta n.738

La VII Commissione,

premesso che:

la legge 20 febbraio 2006, n. 77, reca misure speciali di tutela e fruizione dei siti italiani di interesse culturale, paesaggistico e ambientale, inseriti nella «lista del patrimonio mondiale», posti sotto tutela dell'UNESCO;

Cantù è nota in tutto il mondo per «l'arte del merletto» approdata in questa piccola magnifica cittadina intorno al secolo XVII, quando le monache di Santa Maria, o di Sant'Ambrogio, insegnarono alle converse come si utilizzavano i fuselli del tombolo;

per le donne la realizzazione dei pizzi rappresentava una valida alternativa al duro lavoro delle campagne e assicurava buone entrate al bilancio familiare, iniziando così a produrre pizzi da scambiare con generi di prima necessità, come aghi, tessuti, alimenti, forniti da avidi affaristi che rivendevano le belle manifatture con un consistente ritorno economico;

nei primi anni dell'800 erano oltre 700 e si racconta che le donne fossero stabilmente impiegate in questa produzione, tant'è che le bambine venivano mandate a scuola di tombolo;

il pizzo canturino ha conosciuto il periodo di splendore verso la metà dell'800 con l'avvento della moda dei veli, degli scialli e di altri particolari di abbigliamento;

alle predette «scuole di tombolo», seguirono poi le prime mostre che permisero al merletto canturino di farsi conoscere in campo internazionale fino oltre oceano;

il periodo buio di questa produzione iniziò verso la metà del '900, ma nel periodo contemporaneo, il pizzo canturino sta conoscendo un periodo di fama, tant'è che sono ripresi i corsi nelle scuole e l'organizzazione di manifestazioni a carattere internazionale, come la «biennale del merletto di Cantù»;

tale manifestazione è nata grazie alla collaborazione della «Pro Cantù» e dell'istituto dell'arte del costituendo museo delle arti industriali;

il rilancio di questo artigianato d'arte ha come effetto che il pizzo di Cantù, e di Novedrate, nel 2012, sarà candidato a diventare patrimonio intangibile dell'Unesco;

nel corso di un convegno internazionale, che si è svolto all'università telematica E-Campus, diversi esperti, italiani e stranieri sono intervenuti per sottolineare l'importanza di far diventare patrimonio dell'umanità non solo beni materiali, ma anche quelli più strettamente legati alla cultura, alle identità locali e alle comunità;

la convenzione internazionale adottata in seno all'organizzazione delle Nazioni Unite si propone di «salvaguardare il patrimonio immateriale delle comunità, dei gruppi e degli individui: un capitale particolarmente vulnerabile del processo identitario culturale nazionale in cui rientrano le tradizioni orali e popolari, l'arte dello spettacolo, le musiche, le feste, i rituali, l'artigianato, le pratiche sociali e tradizionali»;

esempi italiani di questo patrimonio intangibile sono l'opera dei pupi siciliani, considerata arte teatrale unica nel panorama europeo, il canto a tenore dei pastori del centro della Sardegna in Barbagia, ma anche la rinomata «dieta mediterranea»;

il merletto di Cantù è divenuto espressione di forma d'arte: nella lavorazioni del pizzo di Cantù ci sono differenti punti, tra cui il punto Bisetta, il punto 4 Paia, il punto Mimosa, il punto Venezia, il punto Rosalin ed il Figurativo,

impegna il Governo

a valutare l'opportunità di promuovere il riconoscimento del «merletto di Cantù» quale «patrimonio immateriale dell'umanità» da parte dell'UNESCO.


(7-01084) «Rivolta, Nicola Molteni».