ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/01066

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 733 del 12/12/2012
Firmatari
Primo firmatario: CENTEMERO ELENA
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 12/12/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PILI MAURO POPOLO DELLA LIBERTA' 12/12/2012
BARBIERI EMERENZIO POPOLO DELLA LIBERTA' 12/12/2012
VELLA PAOLO POPOLO DELLA LIBERTA' 12/12/2012
NIZZI SETTIMO POPOLO DELLA LIBERTA' 12/12/2012


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Stato iter:
19/12/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
INTERVENTO PARLAMENTARE 19/12/2012
MURGIA BRUNO POPOLO DELLA LIBERTA'
GOISIS PAOLA LEGA NORD PADANIA
GHIZZONI MANUELA PARTITO DEMOCRATICO
 
DICHIARAZIONE GOVERNO 19/12/2012
ROSSI DORIA MARCO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA)
 
PARERE GOVERNO 19/12/2012
ROSSI DORIA MARCO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA)
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 19/12/2012

ACCOLTO IL 19/12/2012

PARERE GOVERNO IL 19/12/2012

APPROVATO IL 19/12/2012

CONCLUSO IL 19/12/2012

Atto Camera

Risoluzione in Commissione 7-01066
presentata da
ELENA CENTEMERO
mercoledì 12 dicembre 2012, seduta n.733

La VII Commissione,

premesso che:

tra le donne italiane che hanno fatto la storia si deve annoverare la scrittrice nuorese Grazia Deledda, che è considerata una delle più grandi scrittrici italiane. Nel 1926 Grazia Deledda ricevette, unica italiana, il Premio Nobel per la letteratura grazie ai suoi romanzi ed in particolare all'opera «Canne al Vento» di cui nel 2013 ricorrerà il centenario dalla pubblicazione;


la vita e la storia personale di Grazia Deledda appaiono particolarmente formative ed esemplari per le studentesse e gli studenti italiani sia dal punto di vista letterario sia per la capacità, straordinaria per una donna di quell'epoca, di superare l'ostilità familiare e dell'ambiente nuorese e di affermare la sua passione per la letteratura, le sue capacità e il proprio talento per la scrittura;


la scrittrice infatti nacque a Nuoro nel 1871 in una famiglia benestante, quarta di sei figli, intrappolata nella scarsa considerazione sociale in cui era relegata la donna in quegli anni. In questo ambiente le fu consentito di seguire pochi studi regolari (fino alla quarta elementare), perché all'epoca le ragazze non dovevano studiare: bastava saper fare una firma o due conti per la vendita delle uova. Grazie alla sua forza di volontà però riuscì a continuare e a coltivare, da autodidatta, gli studi letterari, imparando la lingua italiana come una lingua straniera e leggendo i grandi narratori russi, Dostoevsky e Tolstoj, i narratori francesi, Zola e Flaubert, e gli italiani Fogazzaro, D'Annunzio e Carducci. A diciassette anni, nel 1888, pubblicò il suo primo racconto in una rivista per ragazze. Sperimentò diverse forme letterarie, scrivendo versi, novelle e ben cinquantasei romanzi a cui deve la fama e la notorietà;


Grazia Deledda si occupò anche di etnologia, collaborando alla «Rivista di tradizioni popolari italiane» per cui scrisse «Tradizioni popolari di Nuoro in Sardegna». La profonda conoscenza e l'amore per la sua terra, la Sardegna, le sue tradizioni e per il suo popolo, presenti in tutta la sua opera, costituiscono un elemento che evidenzia il grande valore formativo della lettura e dello studio dei romanzi dell'autrice sarda, in particolare il romanzo Canne al Vento. Questo è anche un elemento in grado di suscitare negli studenti una pari attenzione per le loro terre e per le tradizioni locali;


altro elemento di forte valenza pedagogica ed educativa consiste nella costanza, nello spirito di sacrificio e nella perseveranza per mezzo dei quali l'autrice riuscì ad affermare il suo talento letterario, nonostante i giudizi non sempre positivi della critica contemporanea a cominciare da Benedetto Croce, superando i pregiudizi dell'epoca secondo cui «una donna scrittrice non può essere onesta». Grazia Deledda è inoltre una figura esemplare perché seppe conservare sempre un atteggiamento modesto e riservato, non partecipando quasi mai ai ricevimenti e alle feste mondane e apparendo raramente in pubblico;


di recente è stato presentato tra gli altri al Ministro dell'istruzione Francesco Profumo e al Ministro del lavoro e delle politiche sociali con delega alle pari opportunità Elsa Fornero un appello dalle associazioni Se Non Ora Quando, Noi Donne 2005, Feminas in Carrelas perché Grazia Deledda venga reintegrata nel canone della letteratura italiana nei prossimi concorsi. Nel programma di letteratura italiana del concorso a cattedre in corso non compare Grazia Deledda. Inoltre tra i nomi possibili della letteratura italiana, è assente il nome di Grazia Deledda, peraltro ampiamente trascurata nei programmi scolastici curriculari. Sembra che esista una cecità selettiva verso la rappresentatività femminile e verso i meriti delle donne che evidentemente colpisce anche il Ministero dell'istruzione,

impegna il Governo

ad individuare iniziative per far conoscere su scala nazionale e per far studiare nelle scuole di tutti gli ordini e di tutti gradi la figura e la straordinaria opera di Grazia Deledda per il suo importante contributo culturale e a individuare per il 2013 modalità di celebrazione dell'autrice sarda e dell'opera Canne al Vento, di cui ricorre il centenario dalla pubblicazione.

(7-01066)
«Centemero, Pili, Barbieri, Vella, Nizzi».