ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00959

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 673 del 26/07/2012
Abbinamenti
Atto 7/00995 abbinato in data 10/10/2012
Approvazione risoluzione conclusiva
Atto numero: 8/00209
Firmatari
Primo firmatario: VIOLA RODOLFO GIULIANO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 26/07/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
RUBINATO SIMONETTA PARTITO DEMOCRATICO 26/07/2012


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Stato iter:
06/11/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 10/10/2012
VIOLA RODOLFO GIULIANO PARTITO DEMOCRATICO
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 31/10/2012
VIOLA RODOLFO GIULIANO PARTITO DEMOCRATICO
 
INTERVENTO GOVERNO 31/10/2012
FANELLI TULLIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 06/11/2012
LANZARIN MANUELA LEGA NORD PADANIA
VIOLA RODOLFO GIULIANO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 10/10/2012

DISCUSSIONE IL 10/10/2012

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 10/10/2012

DISCUSSIONE IL 31/10/2012

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 31/10/2012

DISCUSSIONE IL 06/11/2012

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 06/11/2012

APPROVATO (RISOLUZIONE CONCLUSIVA) IL 06/11/2012

CONCLUSO IL 06/11/2012

Atto Camera

Risoluzione in Commissione 7-00959
presentata da
RODOLFO GIULIANO VIOLA
giovedì 26 luglio 2012, seduta n.673

La VIII Commissione,

premesso che:

sin dai primi anni '90 la Comunità europea ha individuato nell'aumento della mobilità in ambito continentale una delle principali strategie per il raggiungimento delle politiche di unificazione sociale ed economica. L'attuazione pratica di tali strategie ha individuato nella realizzazione e potenziamento delle reti di trasporto ferroviario (passeggeri e merci) lo strumento principe di attuazione, fissando sulla carta alcune direttrici denominate «Corridoi»;

in questo senso l'Italia è fortemente coinvolta nell'infrastrutturazione dei sistemi trasportistici individuati da corridoi verticali e orizzontali che connettono il nostro Paese con l'intera Europa;

questo processo è stato approvato dagli organismi comunitari e nazionali e rappresenta un fondamentale elemento di sviluppo delle relazioni sociali e economiche dell'Europa allargata;

a seguito di tali decisioni si sono avviate anche nel nostro Paese le procedure per la realizzazione di tali sistemi identificati prevalentemente (ma non solo) nel sistema AV/AC;

in molte aree del Paese i lavori sono già stati realizzati e alcune tratte sono già in funzione con soddisfazione dei cittadini e benefici dei sistema produttivo (si pensi all'asse del corridoio 1 tra Milano e Napoli ormai completato e al suo utilizzo da parte dell'utenza);

non sfugge a nessuno che la realizzazione di queste infrastrutture in alcune parti del Paese ha creato e sta creando forti e accese contrapposizioni con i cittadini e con le Amministrazioni locali attraversate, con effetti devastanti sia sull'ordine pubblico che sulla credibilità delle istituzioni;

all'origine di queste contrapposizioni c'è da un lato la legittima tutela degli interessi sociali, economici ed ambientali delle popolazioni interessate e dall'altro, spesso, la mancanza di chiarezza e di condivisione dei progetti e della loro utilità al sistema Paese;

il caso più eclatante è rappresentato dalla Val di Susa, dove dopo un approccio iniziale non chiaro e con un progetto molto impattante, a seguito del lavoro fatto dal cosiddetto Osservatorio il progetto è stato modificato in maniera sostanziale (ribassando in modo significativo anche i costi);

nonostante ciò, e proprio per la mancata chiarezza iniziale, si sono sviluppati movimenti di contestazione al progetto che nel tempo hanno travalicato i legittimi interessi degli abitanti e delle amministrazioni di quei territori per assumere una connotazione di contrarietà assoluta con gli interessi generali che sono alla base di questi interventi strutturali, sfociando in ripetute e gravissime violazioni dell'ordine pubblico in molte occasioni;

il rischio che questi fenomeni si ripetano in altri prossimi scenari, quali ad esempio sul tratto Venezia Trieste dello stesso corridoio 5, è concreto e può compromettere il completamento di questo sistema infrastrutturale nel nostro Paese;

infatti nell'ambito del corridoio V è stato definito il progetto prioritario 6, compreso fra Lione e Kiev, appartenente al sistema di rete TEN-T (Trans European Network - Transport), in cui ricade la nuova linea alta velocità/alta capacità Venezia-Trieste. L'obiettivo dichiarato della linea in oggetto è quello di dare risposta alla crescente domanda di trasporto merci da e per i Paesi dell'est europeo, mediante le seguenti strategie:

a) trasferire sui nuovi binari parte del traffico merci attualmente circolante sulla linea storica;

b) assorbire una quota significativa del traffico merci su gomma attualmente circolante sul corridoio autostradale;

su questo corridoio sono in corso di costruzione i sistemi di infrastrutturazione della linea ferroviaria alta velocità/altà capacità con tratti già realizzati (Padova-Venezia, Milano-Torino), altri all'inizio dei lavori (Torino-Lione) altri in fase di finanziamento e/o progettazione definitiva);

la definizione del tracciato spetta alle regioni interessate dall'attraversamento di tale opera;

in Veneto e in Friuli Venezia Giulia è in corso di definizione il tracciato della Linea Venezia-Trieste fino al confine con la Slovenia che prevede nel tratto friulano, dal confine tra Veneto e Friuli Venezia Giulia fino a Trieste, il parallelismo con il sistema autostradale dell'A4, mentre il progetto presentato da Italferr il 20 dicembre 2010 presso la regione Veneto nel tratto della provincia di Venezia da Venezia a Portogruaro sposta il tracciato più a sud per poi riaffiancarsi all'A4 da Portogruaro in poi (cosiddetto «tracciato litoraneo»);

solo dopo interrogazioni parlamentari e solo dopo la predetta presentazione formale sono state coinvolte le amministrazioni comunali e la stessa provincia di Venezia, che hanno potuto esprimere la loro posizione solo successivamente alla progettazione, posizione prevalentemente contraria al tracciato presentato, espressa con ordini del giorno dei rispettivi consigli e con le osservazioni formulate alla commissione nazionale per la valutazione impatto ambientale per il parere di competenza;

i motivi di contrarietà vanno ricondotti al gravissimo impatto ambientale che l'opera (di solo attraversamento va ricordato) avrebbe su un sistema ambientale e idrogeologico molto delicato, essendo l'area interessata territorio di bonifica a rischio ricorrente di esondazioni e con gravi problemi di subsidenza;

di conseguenza recentemente la regione Veneto ha nominato commissario alla TAV l'architetto Bortolo Mainardi con l'obiettivo di rivedere il progetto depositato e di studiare soluzioni alternative;

il Commissario Mainardi ha presentato un progetto di affiancamento all'attuale linea ferroviaria in data 23 aprile 2012 e, pur in assenza di elementi di approfondimento ancora da fornire, ha chiesto un parere di massima alle amministrazioni coinvolte, la maggior parte delle quali si sono già espresse anche formalmente;

con lettera datata 13 luglio 2012 il commissario Mainardi ha informato i sindaci dei comuni interessati che «in questa prima fase semestrale di utile confronto ho registrato la conferma quasi unanime del dissenso dei Vs. Comuni al Tracciato "Litoraneo" del Progetto Preliminare dicembre 2010 mentre, rispetto all'ipotesi alternativa delineata dallo Studio di Fattibilità illustrato/consegnatovi in aprile u.s. che prevede il futuro corridoio "AV/AC" lungo l'attuale Linea Ferroviaria nella Tratta da Mestre/Carpenedo a Portogruaro, pur con tutte le Vostre comprensibili/legittime richieste di ulteriori chiarimenti/approfondimenti, ho registrato la Vostra essenziale preferenza e condivisione»;

pertanto il commissario ha così dato atto di aver acquisito il parere favorevole di massima della maggior parte delle amministrazioni interessate salva la richiesta da parte delle stesse di ulteriori approfondimenti e modifiche (analisi domanda, analisi costi-benefici, verifica delle possibili varianti) che però non modificherebbero il corridoio impegnato;

va altresì considerato che la soluzione prospettata ha costi minori e prevede prioritariamente l'ammodernamento e potenziamento della linea esistente, garantendo in prospettiva - con l'ipotesi da verificarsi del quadruplicamento - al sistema economico nazionale la realizzazione di una fondamentale opera infrastrutturale per il collegamento rapido con l'Europa dell'est;

appare quindi evidente che, oltre ai problemi di natura ambientale e progettuale sottolineati sopra per il cosiddetto tracciato litoraneo, diventa fonte di ulteriore spreco di risorse e di conflitto con il territorio la prosecuzione della procedura di valutazione di impatto ambientale presso il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare sul progetto litoraneo, considerata la volontà contraria a detto progetto già espressa dalle amministrazioni locali interessate e la stessa indicazione progettuale alternativa proposta dal Commissario Mainardi;

tale procedura, infatti, ove proseguisse, permetterebbe al cosiddetto «tracciato litoraneo» di avanzare nell'iter di approvazione in netto contrasto con quanto fino a qui espresso dalle comunità locali, dal Commissario e dalla stessa RFI,
impegna il Governo
ad assumere ogni iniziativa di competenza per interrompere immediatamente e in via definitiva la procedura di valutazione di impatto ambientale in corso presso il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare sul cosiddetto tracciato litoraneo, considerate le volontà espresse dalle amministrazioni comunali interessate, dallo stesso commissario Mainardi nonché da Rete ferroviaria italiana, proseguendo nei necessari approfondimenti tecnici nonché nella consultazione e nel coinvolgimento, anche nelle forme della progettazione partecipata, delle comunità ed amministrazioni locali, al fine di realizzare le soluzioni progettuali alternative di cui in premessa che limitano gli impatti ambientali e paesaggistici e riducono al minimo gli effetti derivanti dall'attraversamento dei centri abitati.

(7-00959)
«Viola, Rubinato».