Atto Camera
Risoluzione in Commissione 7-00897
presentata da
MASSIMO BITONCI
mercoledì 6 giugno 2012, seduta n.645
La V Commissione,
premesso che:
l'articolo 13, comma 3-quater, del decreto-legge n. 112 del 2008 ha istituito il Fondo per la tutela dell'ambiente e la promozione dello sviluppo del territorio, successivamente rifinanziato a più riprese;
alla ripartizione delle risorse del Fondo e all'individuazione degli enti beneficiari si provvede con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze in coerenza con apposito atto di indirizzo delle Commissioni parlamentari competenti per i profili finanziari;
da ultimo la legge n. 183 del 12 novembre 2011, all'articolo 33, comma 1, ha destinato 100 milioni di euro per il 2012, per il finanziamento di interventi urgenti finalizzati al riequilibrio socio-economico, ivi compresi interventi di messa in sicurezza del territorio, e allo sviluppo dei territori e alla promozione di attività sportive, culturali e sociali di cui all'articolo 1, comma 40, quarto periodo, della legge 13 dicembre 2010, n. 220;
i drammatici eventi sismici che hanno colpito diverse zone del centro-nord Italia a partire dal 20 maggio 2012 hanno provocato purtroppo numerose vittime, crolli, dissesto infrastrutturale e paralisi economica, che impongono un immediato impegno per permettere la ripresa, per quanto possibile, delle attività anche per dare una immediata speranza alle popolazioni colpite;
il «modello Friuli» rappresenta, come sostenuto anche ai più alti livelli istituzionali, un esempio da seguire per la ricostruzione, considerato che ha messo al primo posto la ricostruzione e il riavvio delle attività economiche, seguita dagli interventi per le popolazioni, e in terzo luogo le strutture pubbliche e religiose,
impegna il Governo:
ad assegnare le risorse di cui in premessa alle amministrazioni competenti in via ordinaria a coordinare gli interventi conseguenti ai danni provocati dagli eventi sismici e dalle calamità naturali che si sono verificati a partire dal 20 maggio 2012, che devono utilizzarle in base alle seguenti priorità:
a) il pagamento di crediti verso la pubblica amministrazione vantati da aziende che hanno subito danni a causa degli eventi sismici;
b) la ricostruzione e la riparazione dei danni alle attività economiche e alle strutture produttive delle zone colpite dal sisma;
c) il sostegno alle popolazioni colpite dalla calamità naturale;
a prevedere che tali risorse e le conseguenti spese, destinate a far fronte a calamità naturali, siano escluse dal patto di stabilità interno secondo quanto già previsto dalla normativa in materia.
(7-00897)
«Bitonci, Rainieri, Pini, Polledri, Fava, Munerato, Simonetti, D'Amico, Dozzo».