ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00886

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 642 del 31/05/2012
Approvazione risoluzione conclusiva
Atto numero: 8/00193
Firmatari
Primo firmatario: ANTONIONE ROBERTO
Gruppo: MISTO-LIBERALI PER L'ITALIA-PLI
Data firma: 31/05/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MENIA ROBERTO FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO 31/05/2012
ROSATO ETTORE PARTITO DEMOCRATICO 31/05/2012
MONAI CARLO ITALIA DEI VALORI 01/06/2012


Commissione assegnataria
Commissione: III COMMISSIONE (AFFARI ESTERI E COMUNITARI)
Stato iter:
18/07/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 18/07/2012
ANTONIONE ROBERTO MISTO-LIBERALI PER L'ITALIA-PLI
 
INTERVENTO GOVERNO 18/07/2012
DASSU' MARTA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI)
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 18/07/2012
MENIA ROBERTO FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO
ROSATO ETTORE PARTITO DEMOCRATICO
FRATTINI FRANCO POPOLO DELLA LIBERTA'
STEFANI STEFANO LEGA NORD PADANIA
ANTONIONE ROBERTO MISTO-LIBERALI PER L'ITALIA-PLI
 
PARERE GOVERNO 18/07/2012
DASSU' MARTA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI)
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 04/06/2012

DISCUSSIONE IL 18/07/2012

ACCOLTO IL 18/07/2012

PARERE GOVERNO IL 18/07/2012

APPROVATO (RISOLUZIONE CONCLUSIVA) IL 18/07/2012

CONCLUSO IL 18/07/2012

Atto Camera

Risoluzione in Commissione 7-00886
presentata da
ROBERTO ANTONIONE
giovedì 31 maggio 2012, seduta n.642

La III Commissione,

premesso che:

con l'allegato VIII del trattato di pace del 1947 venivano costituite nel porto di Trieste alcune aree all'interno delle quali era consentito il traffico ed eventualmente la trasformazione delle merci in regime di esenzione doganale;

va ribadita la necessità di mantenere queste aree per favorire le operatività in essere e possibilmente svilupparne delle nuove;

appare necessario modificare tali zone spostandole e o accorpandole all'interno delle strutture portuali e o retroportuali che consentano una loro ottimizzazione economica e commerciale;

secondo alcune interpretazioni giuridiche nessuno può modificare o spostare i cosiddetti «punti franchi» senza l'esplicito consenso di tutte le nazioni che hanno sottoscritto il Trattato di Pace del 1947;

tale interpretazione è, ad avviso dei firmatari del presente atto, totalmente errata anche alla luce di numerosi e ripetuti episodi che hanno visto il prefetto di Trieste e commissario di Governo disporre sospensioni e spostamenti di tali aree con un semplice decreto prefettizio;

l'interpretazione corretta è quella che vede attribuire la piena disponibilità di tali zone alla potestà governativa così come più volte affermato dal Ministro degli affari esteri e dai funzionari dell'ufficio del contenzioso diplomatico;

l'amministrazione comunale tramite il sindaco ha ripetutamente sollecitato una puntuale definizione della questione al fine di elaborare le opportune strategie di sviluppo della città e del suo porto;

vanno considerate le nuove esigenze operative legate anche a particolari vincoli architettonici insistenti su alcune importanti infrastrutture localizzate in particolare nel «punto franco» del porto vecchio di Trieste;

è indispensabile che a tale scopo siano gli enti locali ad assumere autonomamente le scelte più idonee d'intesa con le linee strategiche di sviluppo nazionale;

è essenziale per lo sviluppo economico della città di Trieste della regione Friuli Venezia Giulia e più in generale per il nostro Paese una ridefinizione di tali superfici,
impegna il Governo
a chiarire la corretta interpretazione dei trattati internazionali sulle questioni di cui in premessa e ad impartire le conseguenti disposizioni agli uffici competenti.

(7-00886) «Antonione, Menia, Rosato, Monai».