ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00864

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 634 del 17/05/2012
Abbinamenti
Atto 7/00449 abbinato in data 19/06/2012
Atto 7/00867 abbinato in data 19/06/2012
Atto 7/00900 abbinato in data 19/06/2012
Atto 7/00921 abbinato in data 19/09/2012
Approvazione risoluzione conclusiva
Atto numero: 8/00205
Firmatari
Primo firmatario: ZAZZERA PIERFELICE
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 17/05/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DI GIUSEPPE ANITA ITALIA DEI VALORI 17/05/2012
GRANATA BENEDETTO FABIO FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO 20/06/2012


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Stato iter:
31/10/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 19/06/2012
ZAZZERA PIERFELICE ITALIA DEI VALORI
 
INTERVENTO GOVERNO 19/06/2012
ROSSI DORIA MARCO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA)
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 19/06/2012
PES CATERINA PARTITO DEMOCRATICO
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 20/06/2012
DE TORRE MARIA LETIZIA PARTITO DEMOCRATICO
CENTEMERO ELENA POPOLO DELLA LIBERTA'
RUSSO ANTONINO PARTITO DEMOCRATICO
CARLUCCI GABRIELLA UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO
 
INTERVENTO GOVERNO 19/09/2012
ROSSI DORIA MARCO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA)
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 19/09/2012
BARBIERI EMERENZIO POPOLO DELLA LIBERTA'
ZAZZERA PIERFELICE ITALIA DEI VALORI
CAPITANIO SANTOLINI LUISA UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO
RUSSO ANTONINO PARTITO DEMOCRATICO
GOISIS PAOLA LEGA NORD PADANIA
DE TORRE MARIA LETIZIA PARTITO DEMOCRATICO
RIVOLTA ERICA LEGA NORD PADANIA
 
DICHIARAZIONE GOVERNO 19/09/2012
ROSSI DORIA MARCO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA)
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 04/10/2012
ZAZZERA PIERFELICE ITALIA DEI VALORI
BARBIERI EMERENZIO POPOLO DELLA LIBERTA'
COSCIA MARIA PARTITO DEMOCRATICO
RIVOLTA ERICA LEGA NORD PADANIA
GOISIS PAOLA LEGA NORD PADANIA
CAPITANIO SANTOLINI LUISA UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO
DE TORRE MARIA LETIZIA PARTITO DEMOCRATICO
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 18/10/2012
BARBATO FRANCESCO ITALIA DEI VALORI
 
INTERVENTO GOVERNO 18/10/2012
ROSSI DORIA MARCO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA)
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 31/10/2012
ZAZZERA PIERFELICE ITALIA DEI VALORI
BARBIERI EMERENZIO POPOLO DELLA LIBERTA'
GHIZZONI MANUELA PARTITO DEMOCRATICO
CENTEMERO ELENA POPOLO DELLA LIBERTA'
RUSSO ANTONINO PARTITO DEMOCRATICO
 
PARERE GOVERNO 31/10/2012
ROSSI DORIA MARCO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA)
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 19/06/2012

DISCUSSIONE IL 19/06/2012

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 19/06/2012

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 20/06/2012

DISCUSSIONE IL 20/06/2012

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 20/06/2012

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 19/09/2012

DISCUSSIONE IL 19/09/2012

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 19/09/2012

DISCUSSIONE IL 04/10/2012

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 04/10/2012

DISCUSSIONE IL 18/10/2012

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 18/10/2012

DISCUSSIONE IL 31/10/2012

IN PARTE ACCOLTO IL 31/10/2012

PARERE GOVERNO IL 31/10/2012

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 31/10/2012

VOTATO PER PARTI IL 31/10/2012

APPROVATO (RISOLUZIONE CONCLUSIVA) IL 31/10/2012

CONCLUSO IL 31/10/2012

Atto Camera

Risoluzione in Commissione 7-00864
presentata da
PIERFELICE ZAZZERA
giovedì 17 maggio 2012, seduta n.634

La VII Commissione,

premesso che:

il sistema di istruzione pubblica italiano è stato privato di circa 90.000 insegnanti negli ultimi tre anni (circolare ministeriale n. 38 del 2 aprile 2009 che tagliava 42.100 cattedre; circolare ministeriale n. 37 del 13 aprile 2010 che tagliava 25.600 cattedre e circolare ministeriale n. 21 del 14 marzo 2011 che tagliava 19.700 cattedre) in applicazione dell'articolo 64, comma 4, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, recante «norme per la riorganizzazione della rete scolastica e il razionale utilizzo delle risorse umane della scuola» e dei decreti attuativi ad esso correlati i cui effetti sono tuttora in atto;

la scelta di sottrarre drasticamente risorse umane alla scuola ha determinato la riduzione degli organici molto al di sotto dei minimi termini, causando un impoverimento generalizzato dell'offerta formativa del sistema di istruzione italiano di ogni ordine e grado, dalla scuola dell'infanzia alla secondaria di secondo grado;

per effetto di tali misure, nell'anno scolastico 2011-2012 sono stati determinati, in tutt'Italia, 10.443 docenti in esubero tra scuola primaria, medie e superiori. Si tratta di insegnanti di ruolo che stanno assistendo alla vertiginosa contrazione delle ore di lezione delle proprie discipline di insegnamento;

tale riduzione produrrà effetti ancora più drastici in termini di esuberi, quando i nuovi quadri orari della riforma «Gelmini» delle scuole secondarie superiori andranno a regime; se si aggiungono le misure relative all'aumento dell'età pensionabile, in vigore dal 1o gennaio del 2012 il quadro complessivo è destinato ad assumere proporzioni estremamente allarmanti;

si tratta di docenti di ruolo, in sovrannumero, che hanno perso la propria cattedra, pertanto, qualora non si adottino misure a tutela di tale personale, questi docenti rischiano nel giro del prossimo biennio di essere messi in mobilità e licenziati;

le soluzioni sino ad ora adottate per arginare il fenomeno di precarizzazione del personale di ruolo appaiono del tutto inadeguate se non addirittura mortificanti per la professionalità dei docenti nonché dequalificanti per il sistema di istruzione italiano;

ci si riferisce, in particolare, alla nota n. 272 del 14 marzo 2011, alla nota n. 1348 del 21 aprile 2010 e alla nota 4968 dell'11 maggio 2010, anticipatrici del decreto di riordino delle classi di concorso, che ricorrono a criteri di determinazione di atipicità degli insegnamenti poco rispettosi della didattica delle discipline interessate;

ha subito suscitato preoccupazione l'intenzione del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca di istituire dei corsi destinati alla riconversione professionale del personale docente in esubero, nell'ambito del sostegno agli alunni diversamente abili, perché l'assolvimento di un compito così delicato, quale l'integrazione e la garanzia del diritto allo studio degli alunni meno fortunati, necessita di professionalità specifiche e non improvvisate;

tali preoccupazioni sono state sollevate in un'interpellanza urgente presentata dal Gruppo IdV e svoltasi il 12 aprile 2012, nella quale si chiedeva al Governo cosa intendesse fare in relazione al problema dei docenti di ruolo in esubero;

il Sottosegretario Rossi Doria, in quella circostanza, garantiva dinanzi al Parlamento e ai vari organi d'informazione dello Stato la mancanza di qualsiasi pianificazione in atto per la formazione dei docenti in esubero in insegnanti di sostegno, affermando testualmente: «Con riferimento ai corsi di riconversione, si precisa che nessun corso di riconversione professionale sul sostegno è partito, né, per ora, è stato pianificato»;

qualche giorno dopo il suddetto intervento in Parlamento del Sottosegretario Rossi Doria, il 19 aprile 2012 è stato pubblicato il decreto ministeriale n. 7 del 16 aprile 2012 denominato «Corsi di formazione per il conseguimento della specializzazione per le attività di sostegno destinati al personale docente in esubero», secondo il quale i docenti in esubero saranno riconvertiti nel sostegno con un apposito corso di formazione;

è evidente, ad avviso dei firmatari del presente atto, la contraddizione tra la risposta fornita in Parlamento, in cui si assicurava che non erano in previsione corsi di sostegno per i docenti in esubero e l'emanazione, dopo pochi giorni, di un decreto relativo ai corsi di formazione per il conseguimento della specializzazione per le attività di sostegno destinati al personale docente in esubero;

il Sottosegretario Rossi Doria ha quindi precisato che la risposta all'interpellanza urgente si riferiva a corsi obbligatori, mentre il decreto specifica che l'adesione ai corsi è volontaria; tale precisazione ha lasciata inalterata, a giudizio dei firmatari del presente atto, l'incoerenza di quanto detto e quanto fatto nel giro di pochi giorni;

molte critiche si sono sollevate sul decreto succitato sia sui contenuti che sul metodo, soprattutto in riferimento alla disposizione che stabilisce le norme transitorie, quali la possibilità di essere utilizzati, in prima battuta, su posto di sostegno senza aver conseguito il titolo di specializzazione, le modalità di utilizzo del personale e infine la possibilità che i docenti vengano utilizzati senza riferimento alle aree disciplinari;

inoltre, è indispensabile fare una attenta valutazione sull'impatto nei singoli territori in relazione al numero dei docenti e alle classi di concorso/posti in esubero di appartenenza: in alcuni casi una iniziativa di questo tipo sarebbe controproducente o avrebbe effetti nulli in tema di riassorbimento dell'esubero; sarebbe dunque necessario attendere gli esiti delle procedure di mobilità (anche alla luce dei pensionamenti e della definizione degli organici di diritto e di fatto) per avere un quadro chiaro del personale eventualmente interessato;

la maggior parte dei docenti precari specializzati svolgono attività di sostegno da oltre un decennio, tra l'altro pagando la formazione a proprie spese, e non a carico dello Stato come previsto per i docenti in esubero, e conseguendo la specializzazione attraverso corsi biennali di 1280 ore, corsi SISS post specializzazione, corso di laurea in scienze della formazione primaria, e raggiungendo così livelli di competenza invidiati da altri Stati;

agli alunni diversamente abili viene negato il diritto di usufruire in classe di docenti con esperienze consolidate ampiamente collaudate, vanificando di fatto quella conquista culturale, di civiltà che si sono conquistati gli alunni diversamente abili ed i loro familiari dal '92 ad oggi;

la varie organizzazioni di disabili e di famiglie di disabili esimono il proprio profondo sconcerto per un simile trattamento che di fatto tradisce lo spirito della legge 296 del 1992, la quale prevede personale adeguatamente specializzato e non «improvvisato» all'ultimo momento;

d'altro canto, contrariamente alle attese, si decide di specializzare i docenti in esubero attraverso corsi frettolosi, di fatto mortificando la professionalità degli insegnanti di ruolo che dovranno per così dire riconvertirsi per mere esigenze di cassa e per non rischiare di trovarsi fuori dal ciclo lavorativo;

la succitata riconversione dei docenti abilitati in esubero è solo ipoteticamente volontaria, perché nei fatti si traduce in scelta obbligata, essendo allo stato l'unica scelta possibile; infatti manca, nelle precisazioni del Governo, l'indicazione di cosa potrebbe accadere qualora il docente non aderisse ai corsi e si ritrovasse, per più anni successivi, in condizione di esubero,
impegna il Governo:
a prendere in considerazione l'opportunità di ritirare il decreto ministeriale n. 7 del 19 aprile 2012 denominato «Corsi di formazione per il conseguimento della specializzazione per le attività di sostegno destinati al personale docente in esubero», che, ad avviso dei firmatari del presente atto, non solo non fornisce nessuna soluzione al problema dei docenti abilitati in esubero, ma rischia di crearne altri e più gravi;

a valutare le ripercussioni negative che una riconversione di ruolo di questo tipo inevitabilmente produrrà sulla qualità dell'offerta formativa, tutta a discapito degli studenti disabili, e sul personale docente, innescando l'ennesima contrapposizione: da un lato gli insegnanti precari di sostegno, che rivendicano le competenze specifiche acquisite, dall'altro i docenti di ruolo in esubero, che di fatto saranno costretti a riconvertirsi a ruoli diversi dal proprio;

a utilizzare il personale in esubero come dotazione organica aggiuntiva nell'istituto in cui hanno la titolarità per svolgere tutte quelle mansioni di supporto alla didattica, come i corsi di recupero e di potenziamento, e soprattutto gli incarichi di supplenza a copertura del personale improvvisamente assente;

ad assumere urgenti iniziative per dare una soluzione adeguata e definitiva al problema degli esuberi del personale docente, rideterminando gli organici in base alle reali esigenze della scuola, e cioè sulla base dei seguenti criteri: attenendosi scrupolosamente ai limiti del numero degli alunni per classe imposto dalle norme sulla sicurezza e agibilità dei plessi scolastici; evitando la riconduzione forzata a 18 ore negli istituti di istruzione superiore qualora essa costituisca un ostacolo alla continuità didattica; ripristinando le compresenze nella scuola primaria e rinunciando alla revisione delle classi di concorso per l'insegnamento nelle scuole superiori.

(7-00864)«Zazzera, Di Giuseppe, Granata».