ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00833

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 618 del 05/04/2012
Abbinamenti
Atto 7/00845 abbinato in data 24/04/2012
Atto 7/00935 abbinato in data 04/07/2012
Approvazione risoluzione conclusiva
Atto numero: 8/00195
Firmatari
Primo firmatario: BOSI FRANCESCO
Gruppo: UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO
Data firma: 05/04/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MAZZONI RICCARDO POPOLO DELLA LIBERTA' 05/04/2012
PAGLIA GIANFRANCO FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO 05/04/2012
SPECIALE ROBERTO POPOLO DELLA LIBERTA' 05/04/2012
GIDONI FRANCO LEGA NORD PADANIA 05/04/2012
CHIAPPORI GIACOMO LEGA NORD PADANIA 05/04/2012
MOLGORA DANIELE LEGA NORD PADANIA 05/04/2012


Commissione assegnataria
Commissione: IV COMMISSIONE (DIFESA)
Stato iter:
18/07/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
DICHIARAZIONE GOVERNO 24/04/2012
MILONE FILIPPO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (DIFESA)
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 22/05/2012
BOSI FRANCESCO UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO
MOGHERINI FEDERICA PARTITO DEMOCRATICO
 
INTERVENTO GOVERNO 22/05/2012
MAGRI GIANLUIGI SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (DIFESA)
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 29/05/2012
BOSI FRANCESCO UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO
RUGGHIA ANTONIO PARTITO DEMOCRATICO
 
INTERVENTO GOVERNO 04/07/2012
MILONE FILIPPO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (DIFESA)
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 04/07/2012
BOSI FRANCESCO UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO
CIRIELLI EDMONDO POPOLO DELLA LIBERTA'
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 18/07/2012
CICU SALVATORE POPOLO DELLA LIBERTA'
 
PARERE GOVERNO 18/07/2012
MILONE FILIPPO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (DIFESA)
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 24/04/2012

DISCUSSIONE IL 24/04/2012

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 24/04/2012

DISCUSSIONE IL 22/05/2012

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 22/05/2012

DISCUSSIONE IL 29/05/2012

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 29/05/2012

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 04/07/2012

DISCUSSIONE IL 04/07/2012

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 04/07/2012

DISCUSSIONE IL 18/07/2012

ACCOLTO IL 18/07/2012

PARERE GOVERNO IL 18/07/2012

APPROVATO (RISOLUZIONE CONCLUSIVA) IL 18/07/2012

CONCLUSO IL 18/07/2012

Atto Camera

Risoluzione in Commissione 7-00833
presentata da
FRANCESCO BOSI
giovedì 5 aprile 2012, seduta n.618

La IV Commissione:

premesso che:

la legge n. 68 del 1960 riconosce all'Istituto geografico militare il ruolo ufficiale di organo cartografico dello Stato insieme al catasto, all'Istituto idrografico della Marina, alla sezione fotocartografica dello Stato Maggiore della Difesa, al Servizio geologico;

nell'ottemperare a tale obbiettivo era implicito che, operativamente, l'Istituto geografico militare dovesse farsi carico dell'intero processo produttivo che, partendo dall'inquadramento geodetico del territorio, portasse alla formazione dei prodotti finali cartacei e fotografici, fra i quali spiccava il «core business» dell'Istituto, la Carta d'Italia alla scala 1:25.000. Questa era la raccolta di informazioni territoriali di base, unica nel suo genere ed unica in quanto a fruizione per le esigenze nazionali di ogni tipo;

ad oggi, dopo 50 anni, il panorama della produzione di dati territoriali è molto più variegato e reso complesso dalla maggiore offerta di dati; oltre ai classici prodotti cartacei, sono entrati nell'uso comune degli addetti alle lavorazioni geomatiche, dati geografici strutturati in database, immagini satellitari e da vettore aereo di varie tipologie, a colori, infrarosso, multispettrali, e altro, rilevamenti con metodologia laser, scanner e con varie tecniche radar;

sono aumentate le competenze e le professionalità degli operatori e degli utenti di tali strumenti e molte università sono diventate per questi ambiti di competenza poli di ricerca ed applicazione;

il panorama è più variegato perché i dati territoriali di base sono principalmente raccolti dagli uffici tecnici regionali e dalle autorità di bacino che, avendo a disposizione più risorse, si sono dotati di strumenti idonei per la conoscenza e la governabilità del territorio, un esempio sono i database regionali e le carte tecniche a grande scala 1:5.000/1:10.000;

questa situazione, che di fatto si è venuta a creare, ha trovato recentemente un inquadramento legislativo con un decreto ministeriale nel novembre 2011, che ha lo scopo di normalizzare ed uniformare per tutto il territorio nazionale la produzione dei database a queste scale;

altri enti hanno intrapreso attività che un tempo erano proprie dell'Istituto geografico militare; è il caso di Agea, Agenzia per le erogazioni in agricoltura, che, per conto del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali è responsabile dell'erogazione di sette miliardi all'anno di contributi per l'agricoltura versati dalla Comunità europea, e per ottemperare a tale compito esegue i necessari controlli su tutto il territorio nazionale avvalendosi di riprese aerofotogrammetriche e radar eseguite con periodicità triennale ed in alcuni casi annuale;

a fronte di ciò, anche a causa della pesante riduzione di risorse, l'Istituto geografico militare è costretto a rinunciare al mandato originario per concentrarsi sulle priorità di natura militare, come supporto alle attività svolte nei teatri critici fuori area e partecipando a progetti militari di costituzioni di banche dati a livello internazionale;

è da notare che i finanziamenti, stanziati dal Ministero della difesa per l'Istituto geografico militare per la produzione dati geotopografici (cap. 4267), sono passati da euro 3.000.000 del 2006 a euro 256.000 per il 2012, a fronte di un incasso, per l'attuale limitata produzione, di euro 1.000.000;

nonostante ciò negli ultimi anni, oltre alle sempre più ridotte attività istituzionali sancite per legge, l'Istituto geografico militare svolto un ruolo sulla scena nazionale collaudando modelli digitali del terreno nell'ambito del Piano straordinario di telerilevamento (PST) gestito dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, partecipando ai progetti europei di EuroGeographics utili come fonte di dati per Eurostat, producendo specifiche tecniche per alcune regioni che si apprestavano a bandire gare d'appalto e susseguentemente collaborare nelle fasi di collaudo dei dati. È di non minore importanza aver conseguito un ruolo di controllo della nuova rete geodetica nazionale (RDN), riconosciuto dal decreto legislativo del 10 novembre 2011 nel quale si sancisce l'adozione del sistema di riferimento geodetico nazionale e il ruolo per l'Istituto geografico militare di monitorare l'efficienza della rete che è la materializzazione del sistema di riferimento;

cambiando in parte la sua strategia, l'Istituto geografico militare deve diventare un ente che si avvale delle fonte di dati fin qui citate, dati regionali, catastali, immagini aeree e radar aggiornate con periodicità in linea con i cambiamenti del territorio e altre banche dati di oggetti infrastrutturali. Quindi non più produzione di dati replicandone di esistenti bensì produzione utilizzando l'esistente, derivandone le informazioni ad una risoluzione più piccola e sintetizzandone il contenuto per modellizzare il territorio nei suoi tratti essenziali, fotografandolo inoltre in una, o più serie cartografiche con aggiornamento almeno decennale. Un ente che si interfacci con gli altri enti analoghi europei e che risponda alla direttiva comunitaria 2007/2/CE che istituisce una infrastruttura per l'informazione territoriale nell'Unione europea (INSPIRE);

tale attività dovrebbe tornare utile ed essere essenziale per le operazioni di protezione civile, di progettazione delle grandi opere infrastrutturali, di pianificazione a livello nazionale, per le analisi statistiche ed anche per le attività dell'organizzazione militare. L'Istituto geografico militare può essere uno strumento di controllo della proliferazione dei dati geografici anche da fonti non istituzionali, incrociandoli e verificandone la congruità, assumendo il ruolo di Ente certificatore della qualità delle informazioni costituenti l'Infrastruttura nazionale dei dati territoriali (decreto legislativo n. 32 del 27 gennaio 2010),
impegna il Governo:
ad assumere tempestive decisioni per dare all'Istituto geografico militare una nuova e diversa configurazione aziendale, che ne eviti l'asfissia salvaguardando il grande patrimonio di professionalità esistente, ne consenta un rilancio abbattendo i costi impropri, anche di personale, sancisca il ruolo di servizio essenziale di ausilio per le problematiche territoriali e per le decisioni e incrementando, inoltre, le notevoli potenzialità di introiti, per la vendita dei prodotti cartografici, da destinare all'Istituto per l'assolvimento dei propri compiti, con un modello societario del tipo Agenzia industrie difesa od altra formula similare.

(7-00833)
«Bosi, Mazzoni, Paglia, Speciale, Gidoni, Chiappori, Molgora».