ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00830

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 616 del 03/04/2012
Approvazione risoluzione conclusiva
Atto numero: 8/00186
Firmatari
Primo firmatario: MISITI AURELIO SALVATORE
Gruppo: MISTO-GRANDE SUD-PPA
Data firma: 03/04/2012


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Stato iter:
04/07/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 20/06/2012
MISITI AURELIO SALVATORE MISTO-GRANDE SUD-PPA
 
INTERVENTO GOVERNO 20/06/2012
FANELLI TULLIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 04/07/2012
MISITI AURELIO SALVATORE MISTO-GRANDE SUD-PPA
PIFFARI SERGIO MICHELE ITALIA DEI VALORI
DIONISI ARMANDO UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO
BRATTI ALESSANDRO PARTITO DEMOCRATICO
BONCIANI ALESSIO UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO
LANZARIN MANUELA LEGA NORD PADANIA
COSENZA GIULIA POPOLO DELLA LIBERTA'
 
PARERE GOVERNO 04/07/2012
FANELLI TULLIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 20/06/2012

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 20/06/2012

DISCUSSIONE IL 04/07/2012

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 04/07/2012

ACCOLTO IL 04/07/2012

PARERE GOVERNO IL 04/07/2012

APPROVATO (RISOLUZIONE CONCLUSIVA) IL 04/07/2012

CONCLUSO IL 04/07/2012

Atto Camera

Risoluzione in Commissione 7-00830
presentata da
AURELIO SALVATORE MISITI
martedì 3 aprile 2012, seduta n.616

L'VIII Commissione,

premesso che:

il decreto legislativo n. 152 del 2006, individua chiaramente i limiti per l'immissione su suolo o corpo idrico degli effluenti dei depuratori, assegnando specifiche responsabilità ai comuni e ai soggetti gestori degli impianti;

la direttiva comunitaria 91/271/CEE concernente il trattamento delle acque reflue urbane, recepita nell'ordinamento italiano con il decreto legislativo n. 152 del 2006, dispone agli articoli 3, 4 e 5 che gli agglomerati siano provvisti di rete fognaria e che le acque reflue urbane siano sottoposte prima dello scarico ad un opportuno trattamento depurativo entro scadenze temporali ben definite, che vanno dal 1998 per la realizzazione di reti fognarie ed il trattamento degli scarichi recapitanti in aree sensibili al 2005 per la realizzazione di reti fognarie ed il trattamento degli scarichi recapitanti in aree normali;

i termini di scadenza per l'adeguamento posti dalla direttiva, come su genericamente riportati, sono ampiamente superati e che risulta essere in atto una procedura d'infrazione comunitaria, la n. 2009/2034, in relazione alla quale la Commissione europea ha emesso il parere motivato ex articolo 258 Trattato sul funzionamento dell'Unione europea (ex articolo 226 Trattato Comunità Europea);

il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare coordina e indirizza gli enti territoriali verso soluzioni definitive che garantiscano la massima conformità alla norma;

le regioni sono quasi tutte impegnate a legiferare, programmare e vigilare che nel proprio territorio siano assicurati piani e investimenti tendenti a superare le carenze impiantistiche e gestionali con scadenze certe;

in particolare la regione Lazio, nel segnalare quanto l'attuale impegno profuso per l'aggiornamento e adeguamento del sistema non sia sufficiente a superare le criticità connesse allo scarico, rendendo quindi di difficile attuazione il trasferimento degli impianti dal comune al gestore unico dell'ATO2, che, quale subentrante, richiede, legittimamente una perfetta messa a norma dell'impianto stesso, ha posto la questione di poter ottenere deroghe ai parametri di scarico dei reflui, a fronte comunque di un rigido crono-programma degli interventi, oltre il quale tornerebbe in capo al gestore stesso ogni responsabilità per il mancato adeguamento e aggiornamento;

l'ambito territoriale ottimale 2 Lazio Centrale - Roma (ATO2) è costituito dai comuni individuati dalla legge regionale del 22 gennaio 1996 n. 6 poi modificata dalla legge regionale 31 del 1999. Nell'ambito ricadono n. 112 comuni, 2 comuni appartengono alla provincia di Viterbo (comuni di Veiano ed Oriolo Romano); 108 comuni appartengono alla provincia di Roma (tutti i comuni tranne: Campagnano di Roma, Magliano Romano, Mazzano Romano, Montelibretti, Montorio Romano, Monteflavio, Moricone, Nerola, Palombara Sabina, Vallinfreda, Vivaro Romano, Anzio, Nettuno) ivi compreso il nuovo comune di Fonte Nuova istituito con legge regionale 25 del 1999; 2 comuni appartengono alla provincia di Frosinone (Comuni di Filettino e Trevi nel Lazio);

l'ATO2 dal punto di vista idrografico comprende la parte terminale del bacino del Tevere (sottobacini in destra a valle del Treia ed in sinistra a valle del Farfa), tutto il sottobacino dell'Aniene ed i bacini regionali del litorale dal fiume Mignone ad Ardea ed il bacino Valle Sacco-area prenestina;

i comuni e le province dell'ATO2 hanno deciso di cooperare, con apposita Convenzione di cooperazione, al fine di realizzare una gestione unica del servizio idrico integrato, ove gli acquedotti, le fognature e gli impianti di depurazione di proprietà sono affidati ad un unico soggetto, individuato nella ACEA ATO2 spa;

al fine di semplificare le consultazioni tra gli enti locali è prevista una consulta d'ambito, ossia una conferenza di sindaci;

la segreteria tecnico operativa (S.T.O.), ufficio tecnico della conferenza dei sindaci e della consulta d'ambito, ha il compito di effettuare tutti i necessari controlli sull'operato del gestore, elaborare le proposte tecniche per la stesura dei programmi di intervento e dei relativi aggiornamenti nonché elaborare le valutazioni sulla tariffa da applicare;

il piano d'ambito, che è il documento illustrativo del programma degli interventi, del modello gestionale ed organizzativo e del piano finanziario, è parte integrante della convenzione di gestione;

gli investimenti individuati nel piano d'ambito allegato alla convenzione di gestione sono classificati come previsione di spesa vincolante per il gestore, e non come interventi puntuali da realizzare;
impegna il Governo
ferme restando il rispetto da parte italiana delle disposizioni della direttiva comunitaria 91/271/CEE e degli articoli di recepimento presenti nel decreto legislativo n. 152 del 2006, a svolgere ogni azione utile presso la Comunità europea onde ottenere per quegli impianti e per i quali è in corso una procedura di messa a norma dei depuratori della normativa solo per il tempo necessario al completamento dei lavori di adeguamento degli impianti, facenti parte di piani di ambito con finanziamenti certi e scadenze garantite dalle regioni.

(7-00830)«Misiti».