ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00765

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 579 del 31/01/2012
Abbinamenti
Atto 7/00760 abbinato in data 22/02/2012
Atto 7/00761 abbinato in data 22/02/2012
Atto 7/00762 abbinato in data 22/02/2012
Atto 7/00766 abbinato in data 22/02/2012
Firmatari
Primo firmatario: DELFINO TERESIO
Gruppo: UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO
Data firma: 31/01/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
NARO GIUSEPPE UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO 31/01/2012


Commissione assegnataria
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Stato iter:
22/02/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 22/02/2012
BRAGA FRANCO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI)
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 22/02/2012
CALLEGARI CORRADO LEGA NORD PADANIA
DI GIUSEPPE ANITA ITALIA DEI VALORI
BRANDOLINI SANDRO PARTITO DEMOCRATICO
RUSSO PAOLO POPOLO DELLA LIBERTA'
 
DICHIARAZIONE GOVERNO 22/02/2012
BRAGA FRANCO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI)
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 22/02/2012

ACCOLTO IL 22/02/2012

PARERE GOVERNO IL 22/02/2012

DISCUSSIONE IL 22/02/2012

APPROVATO IL 22/02/2012

CONCLUSO IL 22/02/2012

Atto Camera

Risoluzione in Commissione 7-00765
presentata da
TERESIO DELFINO
martedì 31 gennaio 2012, seduta n.579

La XIII Commissione,

premesso che:

il settore ittico nazionale registra un calo della produzione del 41 per cento negli ultimi cinque anni, oltre ad un crollo fatturato del 25 per cento ben 17 mila posti di lavoro in meno;

i costi di produzione sono aumentati del 60 per cento, a causa dell'incidenza del gasolio mentre i consumi hanno evidenziato un calo del 2,6 per cento;

il settore pesca vanta un vasto indotto ed un ruolo di primo piano in quella economia marittima che desta crescente attenzione da parte dell'Europa;

nel nostro Paese, la pesca, con un contributo di 4,4 miliardi genera il 15 per cento del prodotto interno lordo delle attività marittime, al pari della cantieristica navale, e il maggior numero di occupati, pari a circa 60 mila addetti diretti, acquacoltura compresa, rispetto agli altri comparti del sistema marittimo italiano;

purtroppo, però è anche un settore che attraversa da tempo una crisi economica, sociale e ambientale, talmente grave da renderlo un settore in possibile dismissione;

infatti, negli ultimi dieci anni, hanno subito un crollo verticale le catture (- 48,8 per cento), il personale imbarcato (- 38,26 per cento), la flotta da pesca (- 28,1 per cento), i ricavi (- 31 per cento) con una crisi di redditività che ha ormai raggiunto dimensioni straordinarie, come il parallelo deficit della bilancia commerciale ittica nazionale;

questo stato di emergenza è dovuto ad un aumento dei costi di produzione delle imprese, strutturalmente deboli, con bassa capitalizzazione e di piccole dimensioni, incapaci di incidere sui meccanismi di formazione del prezzo in un mercato sempre più globalizzato e soggetto alle importazioni, che registrano una spesa sui mercati stranieri di più di 11 milioni di euro al giorno;

la legge di stabilità del 2012 ha stabilito una riduzione nel limite del 60 per cento, nel 2012, degli sgravi contributivi per la salvaguardia dell'occupazione della gente di mare, previsti dalla legge 27 febbraio 1998, n. 30,
impegna il Governo
a valutare l'adozione di provvedimenti in grado di far fronte all'emergenza del comparto in questione, al fine di sostenere le imprese del settore gravate oggi da costi ormai inaccessibili e da limitazioni imposte da una normativa comunitaria che rischia di compromettere il precario equilibrio di un settore in crisi da parecchio tempo.

(7-00765) «Delfino, Naro».