DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 27/07/2011
DISCUSSIONE IL 27/07/2011
RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 27/07/2011
DISCUSSIONE IL 02/08/2011
ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 02/08/2011
ACCOLTO IL 02/08/2011
PARERE GOVERNO IL 02/08/2011
APPROVATO (RISOLUZIONE CONCLUSIVA) IL 02/08/2011
CONCLUSO IL 02/08/2011
Atto Camera
Risoluzione in Commissione 7-00644
presentata da
TERESIO DELFINO
lunedì 18 luglio 2011, seduta n.503
La XIII Commissione,
premesso che:
il settore del tabacco rappresenta per il nostro Paese una realtà agricola e industriale importante con un grande effetto trainante per l'economia, che colloca l'Italia al primo posto tra i Paesi comunitari produttori e al settimo posto a livello mondiale;
in Italia il tabacco viene coltivato principalmente in Campania, Umbria, Veneto e Toscana con l'impiego di circa 27.000 ettari di terreno destinato alla sua coltivazione e di ben oltre 60.000 lavoratori;
la quantità di lavoro del settore è enorme rispetto a qualsiasi altra produzione agricola, dove si registra una media di oltre il 50 per cento di occupazione femminile;
dopo la cessazione degli aiuti diretti alla produzione agricola del tabacco in Europa, dal 2010 il tabacco italiano ha perso parte della competitività;
dal 2010 il 50 per cento della dotazione finanziaria per il sostegno al settore è stato trasferito all'interno del pagamento unico, mentre il rimanente 50 per cento è stato trasferito come sostegno supplementare ai fondi del programma di sviluppo rurale (PSR) nelle regioni dove storicamente si produceva tabacco;
per i produttori di tabacco è stata concessa la possibilità di accesso ad una misura agro-ambientale straordinaria, previa adesione ad una serie di impegni mirati ad accrescere la sostenibilità ambientale della coltura del tabacco, ma ad oggi risulta accordata dall'Unione europea solo alla regione Umbria;
risulta, dunque, ingiustificato che, nonostante dalla campagna 2010 i produttori abbiano già adottato criteri di produzione rispettosi della misura agro-ambientale per circa il 50 per cento della produzione di tabacco, non siano ancora definite le modalità di accesso ai benefici previsti;
la filiera del tabacco sta attraversando una fase di grave crisi; infatti lo scorso anno la produzione italiana è scesa da oltre 100.000 tonnellate a circa 85.000, cifra che è destinata a diminuire ulteriormente;
alla luce della grave crisi che sta attraversando l'intero comparto, destano profonde preoccupazioni le iniziative fin qui dimostratesi parziali e i mancati accordi con larga parte delle manifatture, pur avendo quest'ultime manifestato continuamente la disponibilità a sottoscrivere accordi quadro con il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali,
impegna il Governo:
ad attivarsi urgentemente per la sottoscrizione degli accordi di programma con tutte le manifatture, indispensabili per accompagnare la fase già avviata della razionalizzazione della filiera e dei processi di ristrutturazione che le regioni si apprestano ad attuare;
ad assumere iniziative volte a definire in modo chiaro le misure previste per l'accesso ai benefici da parte dei produttori del comparto e a dare alle stesse tempestiva attuazione;
ad incentivare e a favorire la coltivazione del tabacco, visti anche i positivi aspetti produttivi legati all'occupazione femminile nella coltivazione di tale coltura.
(7-00644) «Delfino».