DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 06/07/2011
DISCUSSIONE IL 06/07/2011
RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 06/07/2011
DISCUSSIONE IL 13/07/2011
APPROVATO (RISOLUZIONE CONCLUSIVA) IL 13/07/2011
CONCLUSO IL 13/07/2011
Atto Camera
Risoluzione in Commissione 7-00626
presentata da
CORRADO CALLEGARI
martedì 5 luglio 2011, seduta n.495
La XIII Commissione,
premesso che:
lo sfruttamento sostenibile delle risorse acquatiche viventi e dell'acquacoltura è uno degli obiettivi principali della politica comune della pesca che, a tal fine, impegna gli Stati membri alla realizzazione di azioni volte alla salvaguardia degli ambienti marini e degli stock ittici;
come evidenziato da recenti studi internazionali, l'80 per cento di tutte le specie presenti nelle acque dell'Unione europea è sovrasfruttato e il numero di pescherecci è troppo elevato rispetto alla quantità di pesce che può essere prelevato;
con riferimento al nostro Paese, si rileva ormai un continuo calo del potenziale di sfruttamento degli stock ittici e un aumento dello stock classificato come ipersfruttato o esaurito, specialmente in alcune aree, quali il bacino adriatico centro-settentrionale dove, per alcune specie marine, il prelievo è arrivato a coincidere con il massimo della loro riproduttività biologica;
l'impoverimento dei nostri mari, oltre a compromettere l'ecosistema e le prospettive di sviluppo sostenibile, danneggia gravemente l'intero comparto ittico, con una crescente contrazione della domanda e un considerevole aumento delle importazioni, incrementate rispetto agli ultimi anni di circa il 37 per cento, da zone dove i costi della pesca sono molto minori e le risorse ittiche più ampie;
a fronte della necessità di preservare e ripopolare la flora e la fauna acquatiche, in esecuzione del regolamento (CE) n. 1198/2006 del Consiglio, del 27 luglio 2006, viene disposto ormai da tempo il fermo biologico alle attività di pesca per le imbarcazioni autorizzate all'uso del sistema strascico e/o volante, per un periodo massimo di 45 giorni;
la misura di arresto temporaneo delle attività di pesca di cui in premessa, non si è rivelata sufficiente a garantire la riproduzione e l'accrescimento necessari a pervenire ad un equilibrio sostenibile tra risorse acquatiche e loro corretto sfruttamento, né quindi a fronteggiare la situazione di emergenza in cui versa l'intero comparto ittico,
impegna il Governo:
ad assumere iniziative volte a disporre un tempo di fermo biologico di almeno 60 giorni per tutte le imbarcazioni abilitate alla pesca a strascico e/o volante da attuarsi nell'immediato periodo estivo e a definire modalità di attivazione di eventuali periodi di arresto temporaneo supplementare per specifiche esigenze biologiche;
a prevedere congrue risorse a favore degli operatori del settore, necessarie a compensare l'alleggerimento dello sforzo di pesca e il relativo mancato reddito.
(7-00626) «Callegari».