ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00573

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 466 del 19/04/2011
Firmatari
Primo firmatario: PIFFARI SERGIO MICHELE
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 19/04/2011
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CIMADORO GABRIELE ITALIA DEI VALORI 19/04/2011
ZAZZERA PIERFELICE ITALIA DEI VALORI 19/04/2011
DI GIUSEPPE ANITA ITALIA DEI VALORI 19/04/2011


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Stato iter:
IN CORSO
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 19/10/2011
PIFFARI SERGIO MICHELE ITALIA DEI VALORI
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 19/10/2011
VIGNALI RAFFAELLO POPOLO DELLA LIBERTA'
 
INTERVENTO GOVERNO 25/10/2011
SAGLIA STEFANO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 25/10/2011
PIFFARI SERGIO MICHELE ITALIA DEI VALORI
MARGIOTTA SALVATORE PARTITO DEMOCRATICO
 
DICHIARAZIONE GOVERNO 25/10/2011
SAGLIA STEFANO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 19/10/2011

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 19/10/2011

DISCUSSIONE IL 25/10/2011

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 25/10/2011

Atto Camera

Risoluzione in Commissione 7-00573
presentata da
SERGIO MICHELE PIFFARI
martedì 19 aprile 2011, seduta n.466

Le Commissioni VIII e X,

premesso che:

gli idrocarburi sono composti chimici costituiti da atomi di carbonio ed idrogeno. Tali sostanze, oltre ad essere cancerogene per l'uomo, sono tra i principali inquinanti dell'ambiente, capaci di devastare l'ecosistema. Il 10 per cento di inquinamento da idrocarburi è provocato dalle piattaforme offshore, pertanto i mari ove l'attività petrolifera è intensa, sono anche quelli più inquinati di tutto il mondo;

il nostro Mediterraneo, che è un mare chiuso, è ricco di piattaforme petrolifere e nelle sue acque sono stati rilevati 10 grammi di idrocarburi per metro quadro in superficie e 500 litri di catrame per chilometro quadrato. Anche nella baia di Napoli sono stati registrati 60 grammi di benzopirene (idrocarburo cancerogeno) in 100 grammi di zooplacton;

gli idrocarburi cancerogeni, inoltre, vengono assorbiti dai tessuti dei pesci commestibili, diventando nocivi per l'uomo;

le piattaforme petrolifere possono provocare anche altri pericoli: ad esempio, si ricorda il gigantesco rogo del 1988 alla Piper Alpha, piattaforma offshore di Aberdeen, causò la morte di ben 167 persone;

il 21 aprile 2010 si è incendiata la piattaforma petrolifera Deep Water Horizon della BP nel golfo del Messico di fronte alle coste della Louisiana, affondando nelle acque circostanti. La dispersione del petrolio in mare, nonostante i tempestivi interventi, ha determinato un disastro ambientale incalcolabile;

come disposto dal decreto ministeriale 4 marzo 2011, le operazioni di prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi sono svolte a seguito del conferimento da parte del Ministero dello sviluppo economico del relativo titolo minerario (permesso di prospezione, permesso di ricerca e concessione di coltivazione);

il permesso di prospezione attribuito con decreto del Ministero ai sensi dell'articolo 8, comma 1, del decreto del Presidente della Repubblica n. 484 del 1994, d'intesa, per i titoli in terraferma, con la regione interessata, ai sensi dell'articolo 1, comma 7, lettera n), della legge n. 239 del 2004, secondo le modalità stabilite con decreto direttoriale di cui all'articolo 15, comma 5;

il permesso di ricerca è conferito con decreto del Ministero, ai sensi del combinato disposto dell'articolo 6, comma 4, della legge n. 9 del 1991 e dell'articolo 8, comma 1, del decreto del Presidente della Repubblica n. 484 del 1994, d'intesa, per i titoli in terraferma, con la regione interessata, ai sensi dell'articolo 1, comma 7, lettera n), della legge n. 239 del 2004, secondo le modalità stabilite con decreto direttoriale di cui all'articolo 15, comma 5;

infine la concessione di coltivazione è conferita con decreto del Ministero ai sensi del combinato disposto dell'articolo 15, comma 1, del decreto del Presidente della Repubblica n. 484 del 1994 e dell'articolo 13, comma 1, del decreto legislativo n. 625 del 1996, d'intesa, per i titoli in terraferma, con la regione interessata, ai sensi dell'articolo 1, comma 7, lettera n), della legge n. 239 del 2004, secondo le modalità stabilite con decreto direttoriale di cui all'articolo 15, comma 5;

i titoli minerari di cui sopra possono essere accordati solo ad alcuni enti (ai sensi del decreto legislativo 25 novembre 1996, n. 625) in possesso di requisiti di ordine generale, capacità tecniche ed economiche, e che offrono garanzie adeguate ai programmi presentati;

ciononostante, nell'area che interessa l'Adriatico meridionale, sono state presentate davanti alle coste pugliesi numerose richieste di prospezioni sismiche da parte di multinazionali, tra cui le società Northern Petroleum Ltd, PetrolCeltic, e ENI, propedeutiche ad eventuali successive trivellazioni;

il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, di concerto con il Ministro per i beni e le attività culturali, ha espresso giudizio positivo di compatibilità alla Northern Petroleum per l'attività geosismica, al fine della ricerca di idrocarburi nel tratto di mare antistante la costa compresa tra Monopoli e Ostuni;

ogni permesso si estende su una superficie di 735.7 chilometri quadrati, mentre la distanza minima dalla costa dall'area di indagine è di 10 chilometri;

alcune autorizzazioni per prospezioni sismiche sono state concesse anche nel canale d'Otranto, nello Jonio, e al largo delle isole Tremiti, vicino ad una riserva naturale;

in molti casi è stato impossibile presentare osservazioni, considerato che tali permessi non sono stati adeguatamente pubblicizzati;

conseguentemente, le amministrazioni comunali dei territori coinvolti, di concerto con le associazioni locali, si sono mobilitate e hanno presentato ricorsi per valutare la legittimità delle suddette autorizzazioni;

il ricorso presentato dalla regione Puglia e del comune di Ostuni è stato vinto al TAR, che ha sospeso l'istanza di permesso di ricerca idrocarburi denominato «d61 F.R. - NP»;

il Comitato «No Petrolio, Si Energie Rinnovabili» di Monopoli ha coinvolto l'amministrazione civica in una manifestazione di piazza, con la partecipazione di circa 6.000 persone, a cui hanno partecipato sindaci e rappresentanze istituzionali di una quindicina di comuni del sud-est barese, il Presidente della regione Puglia Nichi Vendola, nonché i presidenti delle province di Bari e Brindisi e diversi parlamentari pugliesi;

le forti reazioni delle comunità, delle istituzioni e delle forze politiche locali, presentano le seguenti motivazioni;

il mare antistante le coste della Puglia è interessato dalla costruzione di piattaforme di estrazione del petrolio, corrosivo e non trasportabile, che richiede lavorazioni altamente inquinanti e pericolose per la salute umana e per l'ambiente, quindi per l'agricoltura, la pesca ed il turismo;

la Puglia è rinomata per la bellezza del suo territorio digradante dalle colline verso la sua multiforme costa, sempre più meta di un turismo qualificato ed esigente;

la qualità e la peculiarità delle risorse agricole, ittiche ed enogastronomiche della Puglia sono strettamente connesse a questa unicità e tipicità del territorio;

l'agricoltura, che costituisce una voce crescente di reddito nella regione trainando nuove forme di turismo legate alla salubrità del territorio e alla tipicità dei suoi prodotti, subirebbe un inevitabile tracollo;

la pesca, altro settore economico rilevante, subirebbe danni irreversibili considerata anche la conformazione quasi chiusa del mare Adriatico;

le perforazioni legate alla ricerca e coltivazione degli idrocarburi aumentano inevitabilmente l'incidenza del rischio sismico;

la Puglia ha investito nell'energia pulita e già produce il 160 per cento del proprio fabbisogno energetico;

i proventi delle royalty sulle attività di idrocarburi saranno per la Puglia insignificanti e di gran lunga inferiori ai gravi danni causati alla salute, all'ambiente e alle attività fondanti l'economia regionale;

il territorio pugliese continua ad essere martoriato dalla presenza della centrale a carbone Enel di Cerano (Brindisi), dalla presenza dell'Ilva, della raffineria Eni e della cementeria Cementir (Taranto), che rappresentano solo alcuni dei punti di maggiore criticità ambientale;

negli altri Paesi i limiti per installazioni di piattaforme a mare sono molto più stringenti che in Italia: 160 chilometri lungo le coste atlantiche e pacifiche degli USA, a distanza considerevole che non è stata sufficiente per scongiurare i danni incalcolabili provocati dall'affondamento della piattaforma Deepwater Horizon della British Petroleum avvenuto nel golfo del Messico;

il 7 luglio 2010 il commissario europeo responsabile per l'energia Gunther Oettinger ha dichiarato che «Date le attuali circostanze, ogni governo responsabile dovrebbe al momento praticamente congelare i nuovi permessi per le perforazioni. Questo significa di fatto una moratoria sulle nuove trivellazioni fino a che le cause dell'incidente del golfo del Messico non saranno note e fino a che non saranno state individuate le giuste misure per prevenire e affrontare questo tipo di emergenze»,
impegna il Governo:

a bloccare l'iter autorizzativo di tutte le istanze presentate e a venire, relative a sondaggi e prospezioni geosismiche con l'eventualità di future installazioni di piattaforme petrolifere, su tutto lo specchio di mare antistante le coste pugliesi, in tal modo adeguandosi a quanto affermato dal commissario europeo responsabile per l'energia Gunther Oettinger in data 7 luglio 2010;

ad assumere iniziative volte a modificare il decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e successive modificazioni, che ha consentito l'istanza di permesso di ricerca di idrocarburi in mare finalizzate alla installazione di piattaforme per l'estrazione petrolifera, prevedendo il divieto assoluto di ogni ulteriore installazione delle stesse piattaforme in tutta l'estensione del mare Adriatico di competenza nazionale;

a promuovere presso l'Unione europea una nuova normativa che regolamenti l'installazione delle piattaforme petrolifere, mediante l'installazione delle stesse ad una distanza minima dalla costa pari almeno a 160 chilometri.

(7-00573)
«Piffari, Cimadoro, Zazzera, Di Giuseppe».