DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 31/05/2011
DISCUSSIONE IL 31/05/2011
RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 31/05/2011
DISCUSSIONE IL 08/06/2011
ACCOLTO IL 08/06/2011
PARERE GOVERNO IL 08/06/2011
APPROVATO (RISOLUZIONE CONCLUSIVA) IL 08/06/2011
CONCLUSO IL 08/06/2011
Atto Camera
Risoluzione in Commissione 7-00541
presentata da
FABIO RAINIERI
giovedì 31 marzo 2011, seduta n.456
La XIII Commissione,
premesso che:
una delle più rinomate e prestigiose produzioni agricole italiane è quella delle ciliegie;
l'Italia è il primo produttore di ciliegie d'Europa, il quarto nel mondo, con un volume di circa 135.000 tonnellate di prodotto di alta gamma raccolto; tale produzione è costantemente aumentata nel corso degli ultimi dieci anni e fino al 2008 con un incremento del 41,2 per cento (la performance più alta tra i primi 10 produttori al mondo, fatta eccezione di Siria ed Uzbekistan che producono ciliegie destinate all'industria della trasformazione);
la produzione cerasicola nazionale è considerata di grande qualità organolettica, frutto della tradizione rurale italiana ed in particolare di quei territori (Veneto ed Emilia Romagna in testa) che meglio di altri in Europa hanno saputo sviluppare quelle tecniche agronomiche e la ricerca di nuove varietà, apprezzate ed esportate nel mondo;
la rilevanza della produzione cerasicola nazionale non è data solo dal suo prodotto frutticolo ma anche dalla produzione legnosa (sono di essenza di legno di ciliegio i migliori mobili della produzione della Brianza) e la valenza della coltivazione svolge anche una importante funzione di protezione ambientale essendo legata a valori ecologici, di assetto e salvaguardia del territorio, di redditività delle aree marginali di alta collina e montagna;
la ciliegicoltura nazionale rappresenta il meglio in termini organolettici, nutrizionali e di immagine della produzione ortofrutticoltura «Made in Italy»;
questo positivo quadro di riferimento risulta modificarsi negli ultimi 2 anni, quando nel 2009 inizia una inversione di tendenza, confermata nel 2010, riguardo agli ettari di terreno impiantati, ai terreni in produzione ed al prodotto raccolto, con una flessione annua di oltre il 10 per cento;
tale fenomeno è dovuto agli alti rischi di settore legati alle avversità atmosferiche (gelate tardive, piogge nel periodo di maturazione, grandine), agli elevati costi di gestione (teli anti pioggia, reti anti grandine, irrigazione, commercializzazione) e alla tenace concorrenza dei Paesi esteri ed, in particolare, di Turchia ed Iran;
occorre con urgenza intervenire in favore del settore cerasicolo nazionale, soprattutto adottando specifiche iniziative in grado di riportare questa eccellenza agroalimentare ed ortofrutticola al livello di vertice che le compete al fine di ridare alle aziende agricole e commerciali legate al settore un positivo rilancio economico e di immagine, capace di aumentare l'occupazione e lo sviluppo,
impegna il Governo:
ad istituire presso il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali un tavolo di concertazione dedicato al settore cerasicolo con lo scopo di affrontare le maggiori tematiche che riguardano il relativo comparto produttivo;
a prevedere che al predetto tavolo di settore siano presenti anche rappresentanti dell'Associazione nazionale «Città delle ciliegie»;
ad adottare iniziative mirate a sostenere lo sviluppo delle filiere cerasicole, segnatamente quelle della trasformazione agroalimentare e quelle della lavorazione del legno;
a favorire la diffusione di una politica nazionale diretta a valorizzare le produzioni cerasicole e ad incrementarne le coltivazioni agricole;
a programmare ed eventualmente a cofinanziare, d'intesa con le regioni, azioni di marketing territoriale e a sostenere programmi di ricerca tesi al miglioramento delle tecniche di produzione e di miglioramento della qualità delle produzioni;
a favorire lo sviluppo e la valorizzazione della filiera del legno derivante dalla coltivazione del ciliegio;
ad elaborare un piano di settore della ciliegicoltura contenente, in particolare, obiettivi produttivi da raggiungere, valorizzazione delle produzioni, indirizzi di meccanizzazione e nuove tecniche di conservazione e trasformazione del prodotto, misure di miglioramento genetico e di difesa fitosanitaria;
a sostenne la presenza della Associazione nazionale «Città delle ciliegie» presso la Commissione per la promozione e la valorizzazione del turismo enogastronomico del Ministero del turismo.
(7-00541) «Rainieri, Negro».