DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 19/01/2011
DISCUSSIONE IL 19/01/2011
RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 19/01/2011
DISCUSSIONE IL 25/01/2011
ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 25/01/2011
ACCOLTO IL 25/01/2011
PARERE GOVERNO IL 25/01/2011
APPROVATO (RISOLUZIONE CONCLUSIVA) IL 25/01/2011
CONCLUSO IL 25/01/2011
Atto Camera
Risoluzione in Commissione 7-00432
presentata da
ALBERTO TORAZZI
mercoledì 10 novembre 2010, seduta n.393
La Commissione X,
premesso che:
l'industria cantieristica non è stata risparmiata dalla crisi economica mondiale che ha colpito anche l'economia reale del nostro Paese;
gli effetti della crisi sono nei numeri registrati dal settore negli ultimi anni; nel 2009, infatti, si è verificata una riduzione della domanda armatoriale pari all'80 per cento rispetto al 2008, con l'aumento a livello europeo del ricorso a licenziamenti e ammortizzatori sociali;
il settore è strategico per l'economia del Paese e rappresenta un importante polo di occupazione. I lavoratori della cantieristica navale pubblica sono circa 20 mila, di cui 9.000 impiegati nei cinque stabilimenti Fincantieri di Genova, Napoli, Palermo, Monfalcone Castellammare, e nell'indotto;
in questo contesto la notizia, apparsa sulla stampa, dell'esistenza di uno piano industriale che preveda la ristrutturazione di alcuni cantieri, fondata su tagli produttivi ed occupazionali, ha contribuito a creare un clima di tensione ed incertezza;
secondo notizie, anche i cantieri di Monfalcone, Marghera ed Ancona, sembra siano interessati da un drastico piano di ridimensionamento, che, se confermato, danneggerebbe l'economia di questi territori; tali scelte, come denunciato dalle stesse organizzazioni sindacali, non trovano però riscontro nel portafoglio ordini della società, dal momento che in alcuni siti, come a Monfalcone, sono state confermate nuove commesse ad aziende esterne;
ai fini del rilancio del settore, sarebbe opportuno un adeguamento infrastrutturale dei siti produttivi di Fincantieri, coinvolgendo le regioni e gli enti locali nella definizione degli investimenti necessari alla realizzazione delle infrastrutture ed, in particolare, al miglioramento delle infrastrutture di accesso ad alcuni cantieri, come quello di Sestri Levante;
il Governo ha affrontato le problematiche relative alla crisi della cantieristica navale italiana attraverso la promozione dell'accordo sottoscritto il 18 dicembre 2009 tra Ministero dello sviluppo economico, Fincantieri e istituzioni locali interessate, per il rilancio delle commesse pubbliche e la ristrutturazione in senso efficientistico dei cantieri in Italia;
è necessario che il Governo si attivi per portare avanti gli impegni assunti, individuando le politiche e gli strumenti di difesa e di sostegno della cantieristica navale italiana che si rendano necessari per mantenere inalterati gli attuali livelli produttivi ed occupazionali dei cantieri italiani,
impegna il Governo:
pur tenendo conto dello stato dei conti pubblici, a considerare l'opportunità, a fronte di un impegno ad aumentare la produttività, di avviare un piano di commesse pubbliche, come peraltro sta già avvenendo in altri Paesi europei, che possano sostenere l'attività industriale italiana, anche attraverso il soddisfacimento della domanda della Marina militare;
a favorire la realizzazione di un piano infrastrutturale che preveda l'impegno da parte della regione Liguria e degli enti locali interessati a sostenere, attraverso opportune risorse finanziarie, gli investimenti necessari al miglioramento delle infrastrutture di accesso al cantiere di Sestri Levante;
a consolidare le politiche industriali finalizzate al rilancio della cantieristica navale italiana, attraverso l'individuazione di investimenti ed incentivi che siano vincolati al mantenimento da parte di Fincantieri della produzione nei cantieri in Italia, privilegiando le risorse lavorative interne;
a realizzare politiche volte a scoraggiare le iniziative di delocalizzazione della produzione, favorite dalla riduzione del costo del lavoro, nonché ad assumere iniziative in ambito comunitario per contrastare le politiche di dumping messe in atto dai Paesi asiatici a danno dell'economia italiana;
a ricomprendere il settore della cantieristica tra quelli oggetto di monitoraggio rispetto agli effetti generati dall'attuazione del nuovo accordo commerciale tra Unione europea e Corea del Sud.
(7-00432)
«Torazzi, Allasia, Maggioni, Chiappori, Fedriga».