ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00431

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 392 del 09/11/2010
Approvazione risoluzione conclusiva
Atto numero: 8/00095
Firmatari
Primo firmatario: TOCCAFONDI GABRIELE
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 09/11/2010


Commissione assegnataria
Commissione: V COMMISSIONE (BILANCIO, TESORO E PROGRAMMAZIONE)
Stato iter:
12/11/2010
Partecipanti allo svolgimento/discussione
INTERVENTO PARLAMENTARE 11/11/2010
CAMBURSANO RENATO ITALIA DEI VALORI
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 12/11/2010
CAMBURSANO RENATO ITALIA DEI VALORI
BARETTA PIER PAOLO PARTITO DEMOCRATICO
CICCANTI AMEDEO UNIONE DI CENTRO
BORGHESI ANTONIO ITALIA DEI VALORI
D'AMICO CLAUDIO LEGA NORD PADANIA
TOCCAFONDI GABRIELE POPOLO DELLA LIBERTA'
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 11/11/2010

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 11/11/2010

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 12/11/2010

DISCUSSIONE IL 12/11/2010

APPROVATO (RISOLUZIONE CONCLUSIVA) IL 12/11/2010

CONCLUSO IL 12/11/2010

Atto Camera

Risoluzione in Commissione 7-00431
presentata da
GABRIELE TOCCAFONDI
martedì 9 novembre 2010, seduta n.392

La V Commissione,

premesso che:

i programmi nazionali di riforma (PNR) costituiscono lo strumento chiave per l'effettiva attuazione in ciascuno Stato membro degli obiettivi e delle azioni previste dalla nuova Strategia dell'UE per la crescita e l'occupazione (Europa 2020) ed assumono, pertanto, un rilievo centrale per uno stabile rilancio della crescita in Europa;

la predisposizione e la valutazione dei programmi si inserisce in un nuovo sistema di governance economica - ancora in fase di completamento - caratterizzato da meccanismi di coordinamento più stringenti non solo delle politiche di bilancio ma anche delle politiche economiche e dell'occupazione nazionali;

a seguito della crisi che ha colpito l'economia e la finanza mondiale nell'ultimo biennio e degli effetti sistemici in termini di instabilità evidenziatesi a seguito dell'emersione della grave situazione di indebitamento della Grecia, si è rafforzato il convincimento nelle istituzioni dell'Unione europea e nei governi degli Stati membri in ordine alla necessità di perseguire un più effettivo coordinamento ed un rafforzamento della sorveglianza delle politiche economiche in sede europea;

la nuova articolazione della procedura di sorveglianza multilaterale dei bilanci intende realizzare una più efficace integrazione tra le politiche per la crescita e l'occupazione, quelle per lo sviluppo sostenibile e quelle elaborate nel quadro del Patto di stabilità e crescita, prevedendo che, a partire dal 2011, nel mese di aprile gli Stati membri sottopongano contestualmente i programmi nazionali di riforma elaborati nell'ambito della Strategia UE 2020 e i piani di stabilità o convergenza;

in particolare, la nuova procedura di coordinamento ex ante e di sorveglianza multilaterale sulle politiche economiche, definita dal Consiglio ECOFIN del 7 settembre 2010 nell'ambito del cosiddetto «semestre europeo» - intende realizzare una più efficace integrazione tra le politiche per la crescita e l'occupazione, quelle per lo sviluppo sostenibile e i vincoli del Patto di stabilità e crescita, prevedendo che i programmi nazionali di riforma per l'attuazione della Strategia UE 2020 e i programmi di stabilità o convergenza siano elaborati, presentati e valutati contestualmente;

per un efficace applicazione, a partire dal 2011, della procedura del semestre europeo, assume particolare importanza la trasmissione alla Commissione, in via transitoria per l'anno in corso, delle bozze dei Programmi nazionali di riforma, che devono, in particolare, individuare gli scenari macroeconomici a medio termine, gli obiettivi nazionali da perseguire in conformità agli obiettivi della Strategia UE 2020, i principali ostacoli alla crescita e all'incremento dell'occupazione, nonché le fondamentali misure programmate in materia di iniziative a sostegno della crescita;

il Ministro per le politiche europee ha trasmesso il progetto di Programma nazionale di riforma per l'attuazione della Strategia per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva - Europa 2020, approvato dal Consiglio dei ministri nella riunione del 5 novembre 2010;

occorre consentire al Parlamento di potersi esprimere efficacemente sul progetto di Programma nazionale di riforma da presentare in sede europea nel mese di aprile di ogni anno;

la bozza di PNR indica anzitutto gli obiettivi nazionali ai fini dell'attuazione dei grandi obiettivi fissati dalla Strategia Europa 2020 in materia di aumento del tasso di occupazione, spesa per ricerca sul PIL, istruzione terziaria o equivalente e abbandoni scolastici, efficienza energetica, energie rinnovabili e riduzione delle emissioni di gas serra, nonché di riduzione delle persone a rischio di povertà;

nel progetto di Programma nazionale di riforma sono altresì indicate quattro questioni fondamentali: meridionale, fiscale, nucleare e legale;

con riferimento alla prima questione, si sottolinea che le politiche di sviluppo, oltre che concentrarsi sulla istruzione e formazione, dovranno ispirarsi a tre logiche: prevedere una cabina di regia nazionale, senza demandare gli interventi all'esclusiva competenza regionale; concentrare gli interventi sulle grandi infrastrutture di unificazione nazionale; attribuire agli interventi la forma automatica dei crediti d'imposta e, più in generale, della fiscalità di vantaggio;

con riferimento alla questione fiscale, si afferma la necessità di una riforma generale al fine di sostenere lo sviluppo dell'economia, attraverso l'introduzione di norme più moderne e semplici;

riguardo la questione nucleare, partendo dalla considerazione che quasi tutti i paesi europei sono produttori di energia nucleare, si afferma la necessità di porre fine a quello che è divenuto un forte svantaggio competitivo;

quanto poi alla questione legale, si sottolinea l'esigenza di porre rimedio all'eccesso di regole che è un fattore di rallentamento dell'economia;

il documento propone un'attenta analisi dei principali ostacoli alla crescita dell'economia italiana;

in particolare, le azioni da intraprendere riguarderanno l'eliminazione degli squilibri macroeconomici, il miglioramento della competitività del Paese ed il rafforzamento del mercato dei prodotti e del lavoro, mantenendo e migliorando la sostenibilità delle finanze pubbliche, nonché maggiori investimenti nell'ambito della ricerca e dello sviluppo, al fine di addivenire ad un incremento dei livelli di competitività;

rispetto alle questioni individuate, il documento anticipa l'adozione di misure di medio-lungo periodo, cui andranno affiancate misure di riforma di più urgente attuazione al fine di accelerare la crescita nei prossimi due o tre anni;

alcune delle misure di riforma più urgenti, indicate dal documento, sono già state assunte, quali i provvedimenti di natura più squisitamente economica come la manovra di cui al decreto-legge n. 78 del 2010 e la riforma delle pensioni, che, dopo gli interventi già adottati negli ultimi anni, ha trovato un ulteriore elemento nella disciplina relativa al collegamento tra aspettativa di vita ed età pensionabile, nonché altre importanti riforme settoriali, come quella dell'istruzione superiore, della pubblica amministrazione e del relativo rapporto di impiego;

altre misure sono state già avviate, ancorché ancora non completate, tra queste, in particolare, si menzionano il processo di attuazione del federalismo fiscale, che dovrebbe comportare una maggiore responsabilizzazione nella gestione delle risorse da parte dei diversi livelli di governo; il completo recepimento della direttiva europea 2006/123/CE sulla liberalizzazione dei servizi nel mercato interno; l'introduzione della legge annuale per il mercato e la concorrenza, che contribuirà a rendere il mercato italiano più aperto e competitivo; l'avvio di un programma per la produzione dell'energia nucleare; il sostegno alla diffusione della banda larga;

il documento indica quindi anche le riforme che sarà necessario attuare nel breve periodo, facendo tra l'altro riferimento a quella dell'università, all'attuazione del piano triennale del lavoro adottato dal Governo nell'estate del 2010, sottolineando in particolare le misure di produttività da attuarsi, attraverso una revisione della contrattazione collettiva, nonché all'adozione di un programma nazionale delle ricerca, al fine di allineare l'investimento in rapporto al PIL agli obiettivi concordati con la Strategia UE 2020;

con riferimento all'attuazione della politica regionale di sviluppo, volta ad aumentare la dotazione di servizi e infrastrutture e a migliorare la competitività dei territori, e finanziata con risorse aggiuntive di fonte comunitaria e nazionale, il documento evidenzia che, negli ultimi dieci anni, essa ha dato un apporto significativo alla Strategia europea per la crescita e l'occupazione, precisando che, nell'ultimo Quadro Strategico Nazionale 2007-2013, il 71,6 per cento delle risorse è stato finalizzato all'attuazione delle priorità di Lisbona,
impegna il Governo:

a trasmettere, al fine dell'espressione del relativo parere, in tempi congrui il progetto di Programma nazionale di riforma da presentare annualmente in sede europea nel mese di aprile;

a prevedere, nella versione definitiva del Programma nazionale di riforma, una più puntuale ed articolata definizione degli obiettivi, con l'indicazione delle misure, dei relativi tempi di attuazione e degli effetti finanziari delle riforme prospettate ed in corso di realizzazione richiamate nel documento, in linea con quanto richiesto in sede europea;

a valutare la possibilità di incrementare, nell'ambito del piano nazionale della ricerca, l'indicazione di misure volte al raggiungimento degli obiettivi europei relativamente alla percentuale di PIL, che dovrebbe raggiungere il 3 per cento entro il 2020, da investire nella ricerca e nello sviluppo;

a sviluppare ulteriormente la parte relativa all'occupazione ed alla competitività, al fine di rilanciare l'economia e di perseguire con maggiore determinazione l'obiettivo di ridurre di oltre 2 milioni il numero di poveri nel nostro Paese;

pur condividendo la scelta di indirizzare i fondi relativi alla politica regionale di sviluppo verso finalità compatibili con quelle di cui alla Strategia UE 2020, ad assicurare che tali risorse rivestano un carattere aggiuntivo, mantenendo le specifiche finalità, anche in vista della definizione del quadro finanziario dell'Unione europea post-2013;

a specificare in modo più puntuale, nella versione definitiva del Programma nazionale di riforma, le modalità di coinvolgimento dei diversi livelli di Governo e delle diverse categorie di soggetti interessati nella definizione e nell'attuazione delle riforme indicate nel medesimo Programma.

(7-00431)«Toccafondi».