ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00412

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 383 del 14/10/2010
Abbinamenti
Atto 7/00402 abbinato in data 26/10/2010
Atto 7/00404 abbinato in data 26/10/2010
Atto 7/00416 abbinato in data 26/10/2010
Approvazione risoluzione conclusiva
Atto numero: 8/00093
Firmatari
Primo firmatario: DE CAMILLIS SABRINA
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 14/10/2010
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
RUVOLO GIUSEPPE MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO 14/10/2010
CALLEGARI CORRADO LEGA NORD PADANIA 14/10/2010
RUSSO PAOLO POPOLO DELLA LIBERTA' 14/10/2010
BIAVA FRANCESCO POPOLO DELLA LIBERTA' 14/10/2010
NOLA CARLO POPOLO DELLA LIBERTA' 14/10/2010
BECCALOSSI VIVIANA POPOLO DELLA LIBERTA' 14/10/2010
ROMELE GIUSEPPE POPOLO DELLA LIBERTA' 14/10/2010
GOTTARDO ISIDORO POPOLO DELLA LIBERTA' 14/10/2010
DE GIROLAMO NUNZIA POPOLO DELLA LIBERTA' 14/10/2010
NASTRI GAETANO POPOLO DELLA LIBERTA' 14/10/2010
ROSSO ROBERTO POPOLO DELLA LIBERTA' 14/10/2010
D'IPPOLITO VITALE IDA POPOLO DELLA LIBERTA' 14/10/2010
FAENZI MONICA POPOLO DELLA LIBERTA' 14/10/2010
DI CATERINA MARCELLO POPOLO DELLA LIBERTA' 14/10/2010
DIMA GIOVANNI POPOLO DELLA LIBERTA' 14/10/2010
CATANOSO GENOESE FRANCESCO DETTO BASILIO CATANOSO POPOLO DELLA LIBERTA' 14/10/2010
TADDEI VINCENZO POPOLO DELLA LIBERTA' 14/10/2010


Commissione assegnataria
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Stato iter:
26/10/2010
Partecipanti allo svolgimento/discussione
INTERVENTO PARLAMENTARE 26/10/2010
BECCALOSSI VIVIANA POPOLO DELLA LIBERTA'
DI GIUSEPPE ANITA ITALIA DEI VALORI
RAINIERI FABIO LEGA NORD PADANIA
RUSSO PAOLO POPOLO DELLA LIBERTA'
 
PARERE GOVERNO 26/10/2010
GALAN GIANCARLO MINISTRO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI)
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 26/10/2010

DISCUSSIONE IL 26/10/2010

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 26/10/2010

ACCOLTO IL 26/10/2010

PARERE GOVERNO IL 26/10/2010

APPROVATO (RISOLUZIONE CONCLUSIVA) IL 26/10/2010

CONCLUSO IL 26/10/2010

Atto Camera

Risoluzione in Commissione 7-00412
presentata da
SABRINA DE CAMILLIS
giovedì 14 ottobre 2010, seduta n.383

La XIII Commissione,

premesso che:

il settore dell'agricoltura sta attraversando una profonda crisi, legata anche alla congiuntura negativa a livello internazionale;

il 2010 ha rappresentato un'annata particolarmente difficile per il comparto del pomodoro da industria, che rappresenta una delle più importanti produzioni italiane e che ancora garantisce un buon livello occupazionale;

l'intera filiera è negativamente influenzata da fattori generali come: l'aumento dei costi di produzione dovuti all'incremento degli oneri sociali, triplicati dal 2000 ad oggi; l'abolizione del «bonus gasolio»; il forte aumento del prezzo dei prodotti energetici (più 8,5 per cento con punte del 18,5 per cento per l'energia elettrica, secondo i dati dell'ISMEA);


da un ciclo di audizioni informali su tale crisi, svolto dalla Commissione agricoltura con le organizzazioni professionali e della cooperazione agricola e le organizzazioni delle industrie di produzione e di trasformazione, sono emerse con evidenza le difficili relazioni nella filiera, nonché i fattori di debolezza;




in sintesi le organizzazioni agricole hanno lamentato: un generale calo dei prezzi, che già nella fase contrattuale erano del 10-15 per cento inferiori rispetto al 2009; problemi di ritardo o mancato invio, dalla parte industriale, dei mezzi di trasporto, che hanno portato ad una eccessiva permanenza del prodotto sulle piante, con fenomeni di sovra maturazione che hanno poi determinato problemi a livello di qualità del prodotto, con aumento degli scarti, taglio dei prezzi, rifiuto di scaricare il prodotto; inoltre gli agricoltori hanno evidenziato che, essendo in vigore il regime di aiuto comunitario «parzialmente accoppiato», il che comporta l'obbligo per il produttore di consegnare una resa minima per poter ottenere la parte «accoppiata» del premio, spesso, in particolare nelle regioni meridionali, i coltivatori sono stati costretti ad accettare prezzi vicini a quelli praticati per il pomodoro cinese;

di fatto si è avuto un mercato a due velocità, dove gli industriali e le cooperative corrette, che hanno pagato i prezzi pattuiti, devono sopportare la concorrenza sleale non solo di chi trasforma il prodotto cinese come made in Italy, ma anche di chi pretende di produrre in Italia, a prezzi cinesi, per poi andare sul mercato con i prezzi italiani;




l'industria conserviera, da parte sua, sostiene che la crisi è causata da una cattiva programmazione, che ha determinato un eccesso di produzione che si somma alle scorte di magazzino superiori a quelle fisiologiche; inoltre i prezzi del prodotto finito hanno raggiunto quotazioni bassissime, non remunerative per le aziende di trasformazione, sia sul mercato nazionale che internazionale;


infine, tutti i soggetti, sia di parte agricola che di parte industriale, denunciano i danni per l'intera filiera del pomodoro italiano (sottoposta ad un complesso sistema di norme e controlli qualitativi) che derivano dalla concorrenza sleale praticata dai prodotti importati da paesi dove tali regole non sono previste;


il Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali Galan il 30 agosto 2010 ha, tempestivamente, convocato il tavolo tecnico sull'emergenza della filiera del pomodoro e in quella sede il Ministero ha tracciato le seguenti conclusioni: a) la task-force istituita per i controlli del settore, insieme con il Ministero della salute, dovrà rafforzare la sua attività soprattutto in relazione alle importazioni del pomodoro; b) la parte industriale è stata fortemente spinta a rispettare i contratti sottoscritti, sia in termini di prezzi che di quantità e sull'argomento a fine campagna sarà convocata una riunione volta ad esaminare i casi denunciati di non rispetto dei contratti stessi, nonché per accertare le eventuali responsabilità; c) prima della prossima campagna verrà definito dal Ministero una forma di contratto nazionale a cui attenersi; d) verrà preparata una proposta italiana di regolamento comunitario che definisca l'obbligo di etichettatura dell'origine del pomodoro utilizzato per i trasformati, da supportare a Bruxelles; e) continuerà il monitoraggio della problematica relativa all'obbligo di conferimento del 70 per cento della resa media regionale per il conseguimento della parte di aiuto «accoppiata»;


il comparto della trasformazione del pomodoro presenta uno scenario caratterizzato essenzialmente da tre blocchi, quello statunitense, quello cinese e quello europeo, costituito quest'ultimo prevalentemente dalla produzione italiana che, con circa 5,8 milioni di tonnellate di pomodoro trasformato nel 2009, rappresenta il 14 per cento di tutta la produzione mondiale e il 52 per cento del trasformato UE;

in Italia le aziende che operano in questo settore sono circa 160;


grande è il contributo che queste aziende apportano all'occupazione, con circa 15.000 lavoratori fissi, 25/30.000 lavoratori stagionali, a cui va aggiunta la manodopera dell'indotto;


in tale contesto è urgente e necessario adottare tutte le misure possibili per salvaguardare la produzione di pomodoro nazionale e garantire il rispetto delle regole, anche a tutela del consumatore,
impegna il Governo:

a convocare con urgenza un tavolo di confronto tra tutti i soggetti della filiera per definire in tempi utili, una programmazione sia degli investimenti agricoli che delle attività industriali, anche attraverso la definizione di contratti di fornitura di riferimento a livello nazionale, vincolando agevolazioni/incentivi al rispetto delle regole;

ad adottare migliori sistemi di controllo nella filiera, in particolare sul prodotto importato e non solo dal punto di vista degli obblighi generati dal traffico di perfezionamento attivo, ma anche dal punto di vista igienico-sanitario, con maggiore attenzione alla ricerca di residui di antiparassitari, muffe, sostanze estranee;

a promuovere l'adozione di un protocollo sanitario comunitario per il pomodoro concentrato cinese, nei punti di ingresso dei 27 Stati membri dell'Unione europea;

ad adottare una forte iniziativa governativa a livello comunitario per un sistema di etichettatura obbligatoria dell'origine del pomodoro utilizzato in tutti i derivati, valido a livello europeo;

ad adottare ogni iniziativa utile ad evitare che le imprese agricole, oltre ai danni derivanti dai fattori sopra esposti, perdano anche parte del contributo comunitario, a tal proposito verificando la possibilità di applicare la deroga delle circostanze eccezionali previste dal decreto ministeriale, 31 gennaio 2008, n. 1229, articolo 9;

a verificare la possibilità di negoziare a livello europeo l'ampliamento dei fondi destinati all'Italia in regime de minimis, di cui al regolamento (CE) n. 1535/2007;


a intensificare controlli e verifiche ed, eventualmente, se previsto, ad assumere iniziative per il blocco di agevolazioni/incentivi (Organizzazione comune di mercato, Programmi di sviluppo rurale, tariffe energetiche) per i soggetti che fossero risultati inadempienti agli obblighi contrattuali;


a intensificare le verifiche, da parte ministeriale, della operatività, durante la campagna del portale SIAN per la verifica del contratto/consegnato per le diverse industrie/OP e l'accertamento delle cause che hanno eventualmente provocato il mal funzionamento del servizio.

(7-00412)
«De Camillis, Ruvolo, Callegari, Paolo Russo, Biava, Nola, Beccalossi, Romele, Gottardo, De Girolamo, Nastri, Rosso, D'Ippolito Vitale, Faenzi, Di Caterina, Dima, Catanoso, Taddei».